, / già di lei sposo, in un mortai conflitto. / nel maritai eccidio
alfieri, 1-592: mentr'io disegno di un mortai nemico / l'eccidio, ei
perdono. de roberto, 2-255: un soldato volendo uccidere qualcuno che protesta contro
sterminio (di una città, di un paese). -venire a eccidio:
morale (di una persona o di un popolo). cammelli, 261:
: ma nessun chiamerà vero successore d'un regno... chi non è
al naso, soglio tenerla coperta con un pezzo di tegola. questa notte mi si
questa notte mi si è rotta con un eccidio memorabile. magalotti, 1-63: se
memorabile. magalotti, 1-63: se un terremoto universale fracassasse tutti i buccheri dell'universo
. = ingl. excise (da un lat. tardo accensum: fr. census
quale daniele profeta dice che, escisa d'un monte senza mano e senza toccamente,
si andava da gioberti e si trovava un uomo placido, sereno, nervoso,
eccitabile, capace di alzare la voce ad un tratto e abbassarla subito. fogazzaro,
quella eccitabilità morbosa che adesso, da un momento all'altro, per cose da
il governo. carducci, iii-24-141: un giovane che fa versi mi desta il
consigliassi, mi parrebbe d'incorrere in un reato... di eccitamento e d'
, ii-302: si sentiva correre, quasi un fremito d'entusiasmo, l'eccitamento delle
di questi mezzi la costituzione ha fissato un grande eccitamento, quello della eguaglianza di
5. il generarsi, il prodursi di un fenomeno fisico. magalotti, 23-273
con l'uomo, riesce per l'ingegno un fonte di materia copioso. io il
cosa vuol dire lontananza se non tutt'un ordine nuovo d'eccitanti per la curiosità
che stimola i sensi (una droga, un cibo, una bevanda, ecc.
porta tante amare còccole verdazzurre la considera un poco d'alto in basso; ma l'
ii-432: lo chiamai e gli offersi un caffè. lo rifiutò, pur facendosi
le modellava i fianchi e le conferiva un aspetto trasandato ed eccitante.
del misero; e pensò gli giovasse un eccitante. -del vino santo! correte
, i-22: è pure agli occhi d'un illuminato legislatore un bene tutto ciò che
pure agli occhi d'un illuminato legislatore un bene tutto ciò che tende a riscuotere i
per eccitare la ghiottoneria dei soldati, un paio di cestelle degli erbaggi migliori.
le bestie sensitive che l'ascoltavano con un mugolio sommesso e interrotto. piovene,
risvegliare (uno stato d'animo, un pensiero, un'impressione, un'immagine
, un'immagine, uri desiderio, un bisogno, la curiosità, il riso,
.); infondere maggior intensità a un sentimento; ridestare, animare una facoltà
forcina in alto / sospeso, a un colpo il priverai dell'anca / mirabilmente.
, produrre, promuovere, fomentare (un fatto, un'azione, un fenomeno fisico
(un fatto, un'azione, un fenomeno fisico, ecc.).
. galileo, 3-4-311: martellandosi sopra un chiodo le parti sue nel soffregarsi violentemente
comisso, 15-74: s'incamminò rasentando un muro dove il caldo eccitava un acre odore
rasentando un muro dove il caldo eccitava un acre odore di fermento. -ant.
eccitando il fuoco, perché trova opportuno un tal vento. prati, 1-192:
piume bianche avanzarsi verso il convito come un corifeo
doppieri le cui fiamme ecciti senza tregua un vento impetuoso. c. e. gadda
siepi fanno sulla duna dei recinti quadrati d'un cinque metri di lato, dentro dal
sfrenati giochi, è come contenuto da un regolamento. luzi, 41: il soffio
le sembianze di una persona ritraendola in un dipinto, in una statua. baldi
10. porre in discussione, sollevare (un problema scientifico, dottrinale).
.. e di cercar di eccitarmi a un atto di contrizione, il meno imperfetto
il cuoco vociferavano, si eccitavano l'un l'altro a trattener marina, che
madre di dio. -aizzato (un animale). f. negri,
più vivace (una facoltà fisica, un movimento, ecc.). varchi
di nervi..., dopo un sonno torbo e letargico, ci svegliamo eccitati
verso di lui. ma doveva essere un contegno tutt'affatto naturale, anzi spigliato
dai visi degli astanti, eccitatissimi, un tempo, di tali incontri, e poi
e ormai incuranti. pavese, 4-218: un caffè accanto aprì la radio..
aprì la radio... si formò un crocchio. -prendi londra, -gridavano.
italiana, da tunisi. lesse eccitata un bollettino, sempre il solito. soldati,
fra gli ondeggiamenti e le dolcezze di un estro eccitato dalla campagna non dovea forse
repentinamente (uno stato d'animo, un desiderio, un pensiero, ecc.
stato d'animo, un desiderio, un pensiero, ecc.). livio
, provocato, fomentato, promosso (un fatto, un'azione, un fenomeno,
(un fatto, un'azione, un fenomeno, ecc.). g
ha subito il processo di eccitazione (un atomo, una molecola, ecc.)
lo più a scopo didattico per scaricare un condensatore. tramater [s. v
di cui si fa uso per iscaricare un apparecchio elettrico, senz'esporsi a riceverne
* sollecita 'o si * affretta 'un altro, cui si dette una commissione
impercettibile ma ineliminabile febbricosità del tono, un che di cantato con eccitazione e sordità
, il processo elementare attraverso il quale un atomo, una molecola, ecc.
, passano da uno stato energetico a un altro { stato eccitato) al quale
. 7. radiotecn. eccitazione di un circuito oscillante: il complesso delle modalità
complesso delle modalità secondo le quali in un circuito oscillante avviene l'inserzione di una
una forza elettromotrice (direttamente o attraverso un campo elettromagnetico impresso), la quale
cristiana. -comunione di cattolici avente un particolare rito. fra giordano,
prende per congregazione d'uomini credenti a un vero dio, i quali vengono chiamati
misero corpo rattrato, e tutto in un gruppo come un gomitolo, era impotente a
, e tutto in un gruppo come un gomitolo, era impotente a qualunque movimento
muoversi le si scoloravano: divenuta a un tratto, dopo il sussulto, più rigida
alla porta, ad essere sostituiti da un frivolo e impotente ermafrodismo. panzini,
in medicina si distingue un 1 ermafrodismo interno 'o 'vero
ermafrodismo interno 'o 'vero e un 1 ermafrodismo esterno 'od 'apparente '
, in uno stesso individuo, di un testicolo e di un ovaio o di un
individuo, di un testicolo e di un ovaio o di un organo costituito da
un testicolo e di un ovaio o di un organo costituito da tessuto ovarico e da
dossi, 604: la sua scheda diventa un museo de'più strani fenomeni di
in grecia e a roma (e secondo un mito di origine letteraria fu considerato figlio
figlio di ermete e afrodite, divenuto un corpo solo con la ninfa salmace innamorata
in roma... una statua d'un ermafrodito di grandezza d'una fanciulla d'
sesso. menzini, 5-6: se chi un tempo fea da ermafrodito, / or
non trovarono maggior difficoltà a comporre in un suggetto medesimo l'umanità e la divinità
iii-237: energica però quella fanciulla! ha un corpo da ermafrodito che mi seduce
: a siena avanti alla porta romana un cavalluccio partorendo alla presenza di gran popoli
il candore), si deve togliere un sesso. -di frutti: ibrido
.., non so se veramente sia un capriccio dell'arte. magalotti, 1-103
»; e così viene ad esser come un gerione di tre coppie, cioè di
e d'uno ermafrodito, cioè d'un maschio e d'una femina. a.
preparate anticipatamente dal nostro armento poetico per un reale fanciullo, e applicate, dopo,
de sanctis, petr., 12-13: un petrarca ermafrodito, ora nobile patriota,
dell'ermafrodito. 6. eterosessuale (un rapporto amoroso). dante, purg
in altri arpocrati si vede e particolarmente in un * ermarpòcrate ', ovvero *
insegna, / in campo verde, un candido ermellino / ch'oro fino e topazi
galantuomo, vissuto fino a qui come un ermellino purissimo perché non si è aperta
: innanzi alla vista mi si offerse un principe di terribile aspetto e alla cardinalesca
doge poi avea la vesta sottana di un bel drappo di seta bianca; e la
, uno scheletro mostra la clessidra a un re che agonizza fra le pieghe del manto
. e sm. bianco, candido come un ermellino. soderini, iv-121: quanto
l'una all'altra, le asberges un poco più durette et aspre, sì come
d. bartoli, 11-14: prendete un cannellin di cristallo, lungo due in
due in tre palmi, chiuso ermeticamente da un capo, cioè sigillato a fuoco.
sigillato a fuoco. magalotti, 24-370: un cannello cilindrico sopra un piede come di
, 24-370: un cannello cilindrico sopra un piede come di bichiere, assai ampio
isolato, che ha tenuta perfetta (un recipiente, un apparecchio). -anche:
ha tenuta perfetta (un recipiente, un apparecchio). -anche: saldamente chiuso
papa, 3-29: il vetro è un corpo densissimo, il quale sigillato col
, che non lascia traspirare né pure un solo atomo degli estratti più acuti e potenti
, v-2-611: la bocca è come un serrarne ermetico, suggellata sul gran fuoco
pensiero, o prevedere le intenzioni: un comportamento, una persona); astruso
, la cifra (uno scritto, un pensiero, ecc.). -anche:
occulto, cabalistico (una dottrina, un metodo). a. verri,
a. verri, 2-ii-27: v'è un silenzio ermetico. d'annunzio, v-3-280
cuore! gozzano, 820: ma un sorriso ermetico ha la faccia / attirante,
propri dell'ermetismo (una poesia, un poeta). panzini, iv-228:
europee, intende la poesia (e in un secondo tempo anche la critica) come
esiste il romanticismo esiste in questa dialettica un pericolo sempre vivo: quello di proporsi
/ che mova il fiorentino / con un latino / né ungher né ermino, /
bella vestetta di ermesino pure azzurro et un saietto del simile. sassetti, 375:
simile. sassetti, 375: trovai qui un padiglione d'ermesino bianco col suo cappelletto
rinvolte fra'rasi e gli ermesini / siete un sacco di fusa e mestolini. b
sf. redi, 2-25: in un cappello di vigogna con la sua striscia
quello del secondo intermedio, tutte d'un ricco ermisin mavì. menzini, 5-5:
non curato, lasciato andare in sfacelo (un luogo, un edificio).
andare in sfacelo (un luogo, un edificio). petrarca, 304-4
è dolce in erma parte / sospirar per un bel volto, / per un crin
per un bel volto, / per un crin dorato e sciolto / per li gigli
dorato e sciolto / per li gigli di un bel sen! leopardi, 1-2:
tuoi belli. pascoli, 84: da un ermo santuario / che sa di morto
grandi arche vuote, / di tra un silenzio immenso / mandi le tue tre note
e fra casa / e casa, oltre un muretto, e il verde / d'
muretto, e il verde / d'un grande castagno, si vede / lo spazio
ingrossa. manzoni, 12: a un lontano raggio / correndo e ansando il
annunzio, v-2-22: o roma, come un barbaro ebbi gioia di te quando il
medie. fuoriuscita totale o parziale di un viscere dalla cavità nella quale normalmente è
nella quale normalmente è contenuto, attraverso un orifizio naturale (se è congenita)
'l baciliero: / ne l'umbilico l'un subito spento / cadé, tocco d'
subito spento / cadé, tocco d'un colpo assai leggiero: / l'altro
4-82: dell'ora di libera uscita, un altro (lo vedo: occhi acquosi
(lo vedo: occhi acquosi, un naso ignobile) approfittava per recarsi a
. pavese, 5-107: sapeva di un altro... che aveva un'ernia
.. è caduto gravemente infermo per un grande umore calatogli ne'testicoli, il
2. bot. malattia prodotta da un parassita nelle radici di alcune crocifere;
all'ernia, prodotto dall'ernia (un tumore, un rigonfiamento); che
prodotto dall'ernia (un tumore, un rigonfiamento); che contiene l'ernia
); che contiene l'ernia (un cinto). -anche sm.:
, e quando gli capita fra i piedi un autore novellino, lo riceve con un
un autore novellino, lo riceve con un certo sussiego, lo ammonisce paternamente sui
e il dovere di fantasticare, « se un signore con un cinto erniario sotto lo
fantasticare, « se un signore con un cinto erniario sotto lo smoking, viene bruscamente
che è contenuto in un'ernia (un organo). erniolaparatomìa, sf.
. apertura della cavità peritoneale in un intervento di ernio tomia (
fe'dare danari, e comperò un grosso cavretto e arrostino. e arrostendolo,
all'ospedale, gli fosse sostituito con un uomo valido. c. e. gadda
erode a pilato: rifiutarsi di assumere un atteggiamento deciso, di prendere provvedimenti,
di una persona; liberarsene mandandola da un luogo a un altro, da un'autorità
; liberarsene mandandola da un luogo a un altro, da un'autorità a un'
poveri uomini da erode a pilato a pigliare un foglio e una bacchetta?
redi, 16-vi-254: fa conoscere un grande sconcerto ne'polmoni, i
gesta straordinarie; chi lotta per affermare un ideale sacrificando gli interessi personali, chi
eroe!, bell * eroe!, un vero eroe: di persona pavida,
tempio a giove? / amo alfine un eroe, di cui superba / sopra i
i tranquilli eroi borghesi, per esempio un giolitti. sembra incredibile, ma c'
dominio », del « comando » di un « eroe » sui produttori che interessa
di una vicenda, su cui si impernia un movimento storico, che partecipa attivamente
ammirabili, per quanto può verisimilmente ricevere un uomo ragguardevole. muratori, 5-ii-289:
: patrizia fu la causa involontaria d'un nuovo mutamento della mia vita. fu
nuovo mutamento della mia vita. fu un episodio che agì su di me indirettamente,
le più fredde acque cercavano. -sentirsi un eroe: credersi capace di affrontare vittoriosamente
: quella sera non era facile sentirsi un eroe. = voce dotta,
'(anche come nome proprio di un semidio). cfr. isidoro, 8-11-98
in europa e nell'america meridionale con un gran numero di specie.
non ci sarebbe verso di fargli dire un po'di bene. -impossibile! -me ne
-me ne rincresce; avrei voluto erogare un po'di danaro in suffragio dell'anima
di spese ancora da erogare, con un residuo netto dai residui attivi di 500.
, agg. speso, destinato a un determinato scopo (una somma di denaro
sm. valvola che regola la pressione in un serbatoio di gas, in modo da
1-1-94: hanno [le limosine] un merito particolare e superiore ad ogn'altra erogazione
denaro civico. piovene, 5-495: è un uomo nato per gli studi, chiamato
nato per gli studi, chiamato d'un tratto ad amministrare, dai suoi modesti
incarico che si è eroicamente assunto di mettere un po'd'ordine in questa vera babilonia
soffici, v-2-8: non aveva che un numero ristrettissimo di amici, ma so
eroicamente. montale, 3-69: su un cavallo di bronzo sempre impennato, un
su un cavallo di bronzo sempre impennato, un generale argentino sciabolava eroicamente l'aria.
interpreta in senso eroico, che conferisce un significato eroico; che ha carattere eroico.
esaltare, onorare come eroe; conferire un carattere eroico, nobilitare. jahier,
it., i-401: il quattrocento è un secolo di gestazione ed elaborazione. è
pascoli, i-889: le trombe squillano da un luminoso mondo eroico. d'annunzio,
possono esser dette le canzoni. sotto l'un genere l'altro peraventura si contiene come
mal suono, e da non piacere in un sonetto
b. croce, iii-23-277: comporre un poema eroico sembrava indispensabile al decoro di
poema eroico sembrava indispensabile al decoro di un letterato e, anzi, conferirgli il
quale lo stile eroico ed il satirico fanno un terzo stile tutto nuovo.
tempi passati, dei quali si conserva un nostalgico ricordo (ed ha per lo
ricordo (ed ha per lo più un valore ironico). -tempi eroici:
2. proprio di eroe, degno di un eroe. -in partic.: grande
eroica; la quale, per eccedere in un certo modo la natura dell'uomo rende
verri, 2-i-239: è sempre equivoco un uomo impostore e fanatico, e queste due
sua bellezza. se quel sacerdote presentasse un viso orrendo, non sarebbe più un
un viso orrendo, non sarebbe più un eroe..., l'eroico è
de sanctis, ii-15-61: i francesi sono un popolo eroico, né giudichiamo di essi
gli sforzi di uomini generosi per ricreare un eroico e sublime cattoli- cismo, di
anni. stufiarich, i-175: c'era un gran palpito eroico nell'aria. lo
e monotono linguaggio di partito, diventa un linguaggio eroico, come il primo modo
esistenza. -energico, efficace (un rimedio). cuoco, 2-160:
sola facoltà medica di napoli non abbia un « dispensario »? diciamo non abbia
che tratta cose da eroi 'indovinate un po'a che significato si tira ad esso
tutto per salvarla, dottore! ci sarà un rimedio eroico: lo tenti almeno!
: fuma dalle fenditure di quel suolo un vapor febrile che opera sul sangue di certi
opera sul sangue di certi uomini come un filtro, producendo una specie di de
1-128: il brigantaggio non è che un accesso di eroica follia, e di
follia, e di ferocia disperata: un desiderio di morte e di distruzione,
delle condizioni richieste per l'elevazione di un fedele all'onore degli altari. tasso
: il formidabile farinacci resta... un po'eroicomicamente la lancia spezzata della tradizione
, dato a divedere che si può fare un poema eroicomico. redi, 16-ix-404:
* partie carrée *, n'avrei per un pezzo. carducci, iii-6-220: il
una plasticità veramente arcaica, mimi di un dialetto tiburtino, e poi un poemetto
di un dialetto tiburtino, e poi un poemetto eroicomico dedicato ai topi.
per tribù. d'annunzio, v-2-729: un abate francioso -autore di una istoria delle
solubile in acqua, ottenuta con un processo di acetilazione dalla morfina e
il pietoso esempio di gratitudine d'un leone. vico, 189: l'origine
... ah, ci vuole un vero eroismo da parte mia a sopportarla.
. -carattere eroico, tono epico di un componimento letterario, di un'opera d'
trovo inoltre una sublimità di sentimento e un eroismo così delicato che non sembra molto
. carducci, iii-7-123: il boiardo, un de'più vari e larghi e amabili
al canto. bartolini, 5-102: un eroismo senza archibugi o scimitarre (eroico
terra,... lanciatosi a un tratto in mare, in vista tuttavia
: anche il delitto bene spesso è un eroismo. pea, 3-145: mantenersi onesti
pea, 3-145: mantenersi onesti, in un mon- daccio come il nostro, è
mon- daccio come il nostro, è un tale eroismo di cui, totalmente,
pendio. moravia, 12-429: un dorso di una bianchezza impura,
amplessi erompendo. soffici, iv-79: un merlo erompeva da un folto prunaio e sfrecciava
, iv-79: un merlo erompeva da un folto prunaio e sfrecciava nero zizzagando per
, 1-139: ecco erompere dalla macchia un grosso grugno nero e peloso quasi per
due occhini lucidi guardarlo, poi con un lancio l'animale saltar la strada,
. -scaturire con forza, violentemente (un liquido); uscire in abbondanza,
dalla pietra la luce erompe come da un cratere sacro. michelstaedter, 798: uno
e taci da mesi, talvolta da un anno. / poi, reduce, erompi
politiche. 2. esplodere (un suono, un grido); alzarsi
2. esplodere (un suono, un grido); alzarsi d'improvviso,
venir fuori con forza, impetuoso (un discorso); squillare (una risata
re briaco piacque lo scherno, / e un lungo eruppe plauso d'inferno. imbriani
. frocchia, 621: infine con un soffocato lamento che, erompendo con uno
ogni vena, la travolgesse tutta in un turbine. c. e. gadda,
il trillo iracondo si sganciò tutt'a un tratto nel silenzio della casa addormentata,
con violenza dall'animo, dalla mente (un sentimento, un'idea, ecc.
per l'umanità, vi è pure un odio santo che noi dobbiamo coltivare in
e nella mestizia, erompeva di tratto come un congegno pirotecnico che d'improvviso mandi un'
, nei satirici non avete sentito erompere un concetto accarezzato dagli italiani, fin nel secolo
quali la parola non è uno sfogo ma un eccitamento. d'annunzio, iii-1-12:
!... e cantava come un angelo. il dolore aveva aggiunto alla calda
; attraverso la quale la gente cerca un particolare eros teologico, un particolare connubio
gente cerca un particolare eros teologico, un particolare connubio con l'infinito. bartolini
può avvicinarsi molto alla terra (ha un diametro di 32 km e presenta ingenti
iv-2-1023: dalla profonda erosione centrale si creava un golfo d'ombra ove un dirupo irto
si creava un golfo d'ombra ove un dirupo irto di croste e di schegge
evocando le rughe e i tatuaggi di un viso indio. baldini, i-781:
3. metall. abrasione di un metallo prodotta da un liquido o da
. abrasione di un metallo prodotta da un liquido o da un gas. 4
metallo prodotta da un liquido o da un gas. 4. numism. diminuzione
dagli agenti atmosferici (una roccia, un paesaggio). -per estens.:
fatta può riempire quel vuoto, sostituendosi a un insieme di tradizioni erose, superficiali e
l'aspetto sessuale), proprio di un determinato periodo o gruppo o società
erano d'accordo nel riconoscere che per un siciliano l'eroticità di un appartamento vuoto
riconoscere che per un siciliano l'eroticità di un appartamento vuoto è quasi irresistibile. sentirsi
spezie di delirio o melanconia prodotta da un amore eccessivo. rovani, i-368:
. e. cecchi, 3-79: un complesso fermento, erotico e sessuale,
tutti riconoscemmo con stupore, che aveva un forte sottinteso erotico, addirittura indecente.
2-ii-606: l'uomo che, senza essere un milionario voglia rovinare se stesso per un
un milionario voglia rovinare se stesso per un trasporto erotico verso l'arte e verso
e verso il pubblico sarebbe adatto più ad un manicomio che ad un teatro.
adatto più ad un manicomio che ad un teatro. -sostant. modo di
voluttuoso: uno scrittore, o anche un libro, una poesia, ecc.)
vocabolario. cinelli, 2-204: era un libro erotico, ma lo stile aveva un
un libro erotico, ma lo stile aveva un fine aroma che avvinceva come un narcotico
aveva un fine aroma che avvinceva come un narcotico. sinisgalli, 6-233: le
mi paiono portamenti acconci a far che un uomo sia « modello del sacerdozio »;
sola italia, a non spacciare come un segno specialissimo del suo scadimento, i
pavese, 8-92: non è concepibile un trionfatore, un fragoroso, un erotico
8-92: non è concepibile un trionfatore, un fragoroso, un erotico, che sfugga
concepibile un trionfatore, un fragoroso, un erotico, che sfugga all'ironia della vita
parole ed espressioni erotiche, sistemate come in un vocabolario, e con esempi tratti dagli
grandi erotologi, ma non realizzava quale, un bel giorno, s'era tramutato in
nella medesima opinione: che il pellizzari fosse un erotomane. moravia, ii-401: antonio
. moravia, ii-401: antonio era un casanova da strapazzo, un erotomane qualsiasi
antonio era un casanova da strapazzo, un erotomane qualsiasi. = cfr.
eccessivo amore. bocchelli, 6-247: era un sensuale con qualche tinta d'erotomania.
come si parla del vizio innocente di un bambino. = voce dotta,
come a stento erotto dalla pietra / un gemito d'agnelli si propaga / smarrito per
presenta gruppi di grosse vescicole localizzate in un solo lato del corpo « nel tratto
era travagliato di tempo in tempo da un umore acre della specie degli erpiti,
, x-4-139: la donna era giovane. un erpete rosso cupo le deturpava il sorriso
adesso non rappresentano più nulla, tranne un consumo di tempo, che, attesa
anche peggio. bontempelli, 19-291: comincia un deserto di sabbia e salnitro e rame
e salnitro e rame, si allarga come un erpete a piaghe a placche fino a
testa, e consistente in ulcerette stillanti un umore che si trasformava in una crosta bianca
aspetto di erpete (una malattia o un sintomo). = voce dotta,
dell'erpice ch'erpica il frumento / come un pettine gigantesco; / dell'aratro fecondatore
tratto cacciarono uno squillo che pareva un singhiozzo. = cfr. inerpicare
: tu che mi leggi, ricorda come un popolano, anzi plebeo, erpicato un
un popolano, anzi plebeo, erpicato un dì nei consigli della corona, a
l'aratura): è formata da un telaio rigido o snodato, che porta
. machiavelli, 907: lo erpice è un lavorìo di legno quadro, che ha
si fa tale officio, che è un quadro di più legni fatto a guisa
/ intendi? bocchelli, 9-66: un segreto, e geloso, resterà ancora
/ clemente non fare così! / ero un erpice d'offese / sopra un rigoglioso
ero un erpice d'offese / sopra un rigoglioso grano. -in senso osceno
: costei è una erba tagliata, e un pesce senza lische, e le sue
vagare, incapace di star fermo in un luogo. livio volgar.,
comisso, 7-35: sono stato sempre un errabondo, un insofferente nel persistere a
: sono stato sempre un errabondo, un insofferente nel persistere a lungo in uno stesso
: avean portato al sacro fiume ignoto / un errabondo popolo nettunio. d'annunzio,
le tribù d'israello avean per capo un saggio. / la terra, esercitata
-che non ha sede stabile, in un teatro (una compagnia).
vagando per diversi luoghi e paesi (un periodo di tempo, un viaggio, la
paesi (un periodo di tempo, un viaggio, la vita). f
tutte le più belle cose e farmene un buon giaciglio per la mia anima. c
. che è straripato (l'acqua di un fiume); che ha un corso
di un fiume); che ha un corso tortuoso (un fiume, anche un
; che ha un corso tortuoso (un fiume, anche un sentiero).
un corso tortuoso (un fiume, anche un sentiero). botta, 4-1134
errabondi dànno dal cielo l'idea d'un mondo in formazione o in agonia sotto
senno. soffici, v-1-486: e un lamento errabondo o un sorriso furtivo nella
, v-1-486: e un lamento errabondo o un sorriso furtivo nella tranquillità di uno specchio
la sua storia. nacque spontanea come un fiore errabondo. = voce dotta,
albergo. casti, 10-35: traendo un gran sospir: che giova, amico,
vagabondaggio; cambiamento di sede (di un popolo, anche di un corso d'
(di un popolo, anche di un corso d'acqua). -al figur.
strada sull'argine vecchio, v'era un terreno d'ampia golena, quasi deserto e
tutt'ardo, / sola scopersi in un boschetto errante: / ma di me
ombra errante / con sopra il capo un largo fascio. pea, 7-561:
errante vidi allora per la prima volta un gran fiume. comisso, 12-208: il
qua e là, senza meta precisa (un periodo di tempo). pavese
armento /... / guidasti un tempo, e poi con fier tormento /
. tasso, 7-105: là giacere un cavallo, e girne errante / un altro
giacere un cavallo, e girne errante / un altro là senza rettor si mira.
ornai sì grande / ch'in guisa d'un diluvio intorno senza / alcun contrasto si
dei venti, per aspettar gli uomini di un certo emir feiàd, arabo di quelli
, 1-10: fe'correr più d'un fiume errante e vago / fra torte ripe
vie tortuose, ingannevoli; labirintico (un luogo). magno, ix-215:
entrar di questa selva errante / in un momento mi spario davante. -erratico
una pezza / di ferraiuol che con un fil di spago / avanzato alle scarpe
alle scarpe ognor rappezza; / e un sudicio cappel che con un ago /
/ e un sudicio cappel che con un ago / da due bande ei tien ritto
, vacillante, malsicuro (il passo, un movimento). valerio massimo volgar
metropolitano mi parlava, mi venne osservato un suo sguardo errante verso la mia mano
che si muove, che ha moto (un pianeta: in contrapposizione alle stelle fisse
io gli vidi a l'ombra d'un bel veto. gelli, 15-ii-200: cominciando
(la fantasia, il pensiero, un sentimento); insaziabile (lo sguardo
avvenne / che esso vide nel petto un fermaglio / d'oro, 11 posto forse
saba, 156: ancor fossi in libertà un monello, / e andassi fischiettando su
12-92: in quell'errante evasività, un sentimento di disgrazia infinita, di infinito
infinita, di infinito disonore si cautelava con un disimpegno che, simulato fino al sorriso
, anche il pensiero); vago (un sorriso); diffuso (un dolore
(un sorriso); diffuso (un dolore). a. verri,
quell'ora mi sento per tutte le membra un brivido, le mani fredde, le
dico e ridico che la poesia è un ghiribizzo de la natura nelle sue allegrezze
e mancandone il cantar poetico, diventa un cimbalo senza sonagli e un campami senza
, diventa un cimbalo senza sonagli e un campami senza campane. rota, ix-678:
. questo amore degli erranti si vedesse un poco, gli erranti diminuirebbero e anche
era in quegli anni per il mondo un vero e proprio personale errante della rivoluzione
ramingo, di paese in paese, da un luogo a un altro. -anche:
in paese, da un luogo a un altro. -anche: aggirarsi passeggiando,
a diversi luoghi, a guidamento d'un principe troiano ch'avea nome enea.
or nel cieco labirinto / errar vedeva un miserello amante, / di dolor carco
ariosto, 14-64: d'uno in un altro luogo errando, / si ritruovaro
, / si ritruovaro al fin sopra un bel fiume / che con silenzio al
non è ben sicuro del cammino ed erriamo un poco fra sentieri fangosi dove il piede
fiamma vera / errando, giunse a un prato ove / l'ombra negli occhi s'
tutto / vedresti ed ondeggiar di sangue un lago. bonarelli, xxx5- 73:
per molti aspetti avvenne come quella di un bosco: un bosco in cui erravano e
avvenne come quella di un bosco: un bosco in cui erravano e si azzuffavano
per la natia contrada, - / se un agnellin rimira, / non si commove
capelli; non òr fino, / ma un non so che divino gl'inco- lora
intorno. tasso, 13-i-305: ed un fior di bellezza in queste rive / s'
. -diffondersi per ampio spazio (un suono). monti, x-3-273:
, e come soffocata in mezzo ad un nembo di accordi tempestosi. -passare
-passare, trascorrere sul volto (un sorriso, il segno di un'emozione
stilla, / lenta errò l'ombra d'un sorriso. panzacchi, vi- 1049:
mister gentile. soffici, v-2-645: un sorrisino falso erra sulla sua faccia vizza,
, / per acquistar di breve suono un grido / vulgare e posseder barbara terra.
lieve errore / si fa grande in un re. monti, iv-216: se mi
il rigore logico nel dedurre le applicazioni da un principio, è così sommamente pericolosa.
tu erri, non ne pigli esemplo un altro, e faccia di te il simigliante
l'error. fogazzaro, 5-293: era un amico, aveva errato gravemente, gravissimamente
aura di vita vi spirasse, vi passasse un soffio doloroso di umanità, di pietà
il cresce in pregio; e vender ad un motto, / e usura vietar torre
correzioni in tutto e frettolosissime. manderò un errata-corrige e provvederò, a suo tempo,
cantar provasi, / guarda le capre d'un pastore erratico. d'annunzio, ii-510
ringhiosi scappavano; ma egli, come un forte mastino che rincorra i capri e montoni
mobile. varchi, v-83: da un verbo che significa 'errare', ciò è
voce rintuzzata dalla repulsa de'sassi d'un luogo concavo, non però dissipata
-strisciante. d'annunzio, iii-2-315: un gran viluppo d'alghe / lunghe erratiche
ha moto, che si muove (un pianeta: e si può anche riferire al
erratici doppi, se ne potrebbe avere un tantino di seme? vallisneri, iii-506
il pranzo e dopo la cena prendesse un cucchiaro di conserva di viole e di papa
, disordinato (una persona, anche un modo di comportarsi, una situazione,
153: v'era in quegli occhi un non so che d'inquieto e di erratico
profondi strati. carducci, ii-20-291: un consiglio oso darle; ed è di
si risolve, in ultima analisi, in un gran caso di dilettantismo e d'incompetenza
incompetenza filosofica. bocchelli, i-342: un fiotto di parole erratiche mascherava l'ora
appigli, nelle cui fessure s'è radicato un arbusto. moravia, iii-47: giunse
. moravia, iii-47: giunse così ad un pianoro sabbioso, in lieve salita,
tutto il medesimo. adunque come sarebbe un maschio errore di lingua il dire *
mi parto '. ciò presupposto, eccovi un bel drappello di valenti uomini tutti errati
allontanarsene (e ha per lo più un uso figur.). bibbia volgar
gogol aveva anche imposto... un nome a sua moglie. esso suonava «
rispondente al vero (un'opinione, un concetto, un atto o un'operazione
vero (un'opinione, un concetto, un atto o un'operazione della mente,
, 17-66: * dare le orecchie ad un nano '. questo mi è cosa
e legittimo dall'imminenza della morte è un concetto errato. comisso, 5-240:
da farsi nei momenti neri con metodo, un attento richiamare alla mente le azioni più
confuso. cavalca, 21-168: stando un poco vide lo romito uscire fuori tutto
bandiere. ricci, 3-139: con un fiero rombazzo / anche l'erre venuta
/ tremar dalla paura / gli fece un tratto, e quasi andare in terra.
: parlava a mezza voce, con un erre molto lieve, quasi aspirata,
: ubriacarsi. lippi, 3-4: un vecchio era quest'uom, di vista corta
bere. giusti, 4-i-203: veggo un michel di landò, un masaniello, /
: veggo un michel di landò, un masaniello, / bere al fiasco di
a uno di loro, e precisamente ad un tal somai, di cui i romani
, non vi sforzate a erreggiare; un rossetto e un bianchetto come natura dà
sforzate a erreggiare; un rossetto e un bianchetto come natura dà, nel profumiere
radicato, incallito, assuefatto (in un vizio, in un'abitudine, ecc.
dritto, / « a traimi d'erro un poco mi favella ». testi fiorentini
terrò mio: / ché chi senz'ale un angel seguir vole, / il seme
piei; / ed i'fossi sicur d'un fiordaliso, / ch'ella dicesse:
che vicina; e più tosto comperranno un cavallo che meneranno doglioso gli erri
. manzoni, 146: volendo addurre un novo esempio di dottrine erroneamente apposte alla
: vieni qua con l'aspetto di un amico e, a forza di chiacchiere,
anche col sistema di valori prevalente in un determinato ambito dell'attività umana: nella
manzoni, 134: alla memoria d'un cristiano si può rimproverare che, per
passaggio erano molto semplificate e che chi avesse un amico alla stazione di frontiera se le
a calcidonia. sarpi, vi-3-79: un autore sospetto, anzi chiaramente erroneo
iii-757: il che gli tiene in un perpetuo tormento senza rimedio e con pericolo
ingannevoli, dove è facile sviarsi (un luogo). dante, conv.
errori in giù, / e come un laberinto par che stia. ariosto,
[le razze] erano sperdute con un errore, o sia divagamento ferino,
, i... i qual con un vago errore / girando, parea dir
/ che con passo lucente / fuor d'un seno petroso / con bel roco vagir
eran capelli, / navicella d'avorio un dì fendea; / una man pur d'
l'error. imbriani, 1-90: un momento d'irriflessione l'aveva trascinata ad
: la bellissima fanciulla mosse così precocemente un passo nell'errore. -con riferimento
lui della predica, e feciono predicare un altro. guicciardini, 126: sono.
politica, hanno lo svantaggio di sostenere un paradosso, cioè un'opinione contraria ai risulta-
aveva accumulato errori e storture, imponendo un protettorato senza possederne il mezzo efficace.
dai primi -una seconda fioritura inaspettata, un errore, chi sa?; forse
, nivasio dolcemare sarebbe stato per sempre un « fuori sede ». 4
. martelli, 1-32: l'alma dopo un lungo errore / pur si radduca sconsolata
tenero e schietto / sasso, d'amore un bel tacito foco, / sì che
errori: l'ignoranza della connessione d'un fenomeno cogli altri; gli stretti limiti della
lo sforzo nella strozza: -ma è un errore, una menzogna, una calunnia.
: la congregazione dell'indice può proibire un libro anche se non contiene errori, se
che son più vicine, ma da un certo termine in oltre tutte ne
indovinare da qual segno sia nato un errore, un grillo, una pazzia,
qual segno sia nato un errore, un grillo, una pazzia, una
troppo umane, l'errore d'un cervellotico programma erotico e artistico ed eroico.
i-46: forse una deformazione ottica, forse un aggiustamento delle lenti e della località
questo carcere abbagliante, / si logora un affanno inesplicato / prigioniero di se stesso
.: violazione delle regole che governano un modo di parlare o di agire;
1-953: è escusabile l'errore in un imparante e scolare. accetto, iv-156
ed errori. romagnosi, 10-17: un errore in astronomia o nell'arti belle
nell'arti belle non è paragonabile ad un errore nella dottrina fondamentale della vita delle
alla meglio, sapendo del resto che un suo qualche errore non avrà nessun effetto
al collegio dei nobili. è stato un errore di indirizzo. manzini, 8-149:
, ii-549: qualche volta sì come un errore di gramatica è virtù e figura,
. c. croce, 2-55: un poverello ch'abbia fatto a caso / qualche
a tassare: / « quello è un errore, un barbarismo questo », /
/ « quello è un errore, un barbarismo questo », / tal che di
7-65: tullia e remo si divertivano un mondo agli errori di pronunzia dei loro amici
i salotti italiani. la fatuità diventava un segno di bello spirito, un ornamento,
fatuità diventava un segno di bello spirito, un ornamento, come gli errori di ortografia
(e consistono principalmente nella sostituzione di un carattere a un altro, nella trasposizione
principalmente nella sostituzione di un carattere a un altro, nella trasposizione di lettere o
pentita del suo error musicale come d'un nero peccato. piovene, 5-411:
di nome e di valore: trattandosi di un rimedio di tanta efficacia non vorrei dar
6-22: gli aveva dato da fare un conteggio e me lo diede pieno zeppo
lastro di destra fingendo che, per un madornale errore di statica, stia
. poteva trat tarsi d'un errore, ripetuto con l'ostinazione degli errori
caso di errore sulla persona offesa da un reato, non sono poste a carico dell'
involonta-'riamente falso della verità compiuto in un giudizio, con conseguente ingiustizia della sentenza
partic.: erronea individuazione, in un processo penale, dell'autore di un
un processo penale, dell'autore di un delitto, con conseguente condanna dell'imputato
l'avere qualche ordine sacro, l'avere un altro vincolo o ligame, la pubblica
di giorgio della falda. ma se per un errore giudiziario il castigo fosse caduto sopra
errore giudiziario il castigo fosse caduto sopra un innocente, avrebbe avuto egli il coraggio
fra la volontà del soggetto che compie un atto giuridico e la dichiarazione destinata a
accidentale: a seconda che cade su un elemento essenziale, determinante dell'atto giuridico
viene compiuto, o che cade su un aspetto secondario, non determinante, dell'
di equitazione (come l'abbattimento di un ostacolo, la caduta del cavallo, ecc
, 6-37: caschiamo tutti insieme in un errore, / perch'era ferma [
ci credemo, / così distante ha l'un da l'altro estremo. s.
: l'esortai con ogni efficacia ad evitar un errore così grande. alfieri, 1-509
marmoraria sia più difficile, perché se un error vi vien fatto, non si
presso i compagni. -causare un malinteso. livio volgar., 2-404
10-612: eran costoro / sì l'un del tutto a l'altro somigliante, /
. -compiere un'azione riprovevole, un atto sconsiderato, inopportuno, dannoso.
si debbe punire uno peccato più che un altro. lorenzo de'medici, i
, 2-95: la signora ha commesso un grave errore a concedere la dilazione,
mia forza, segnore. -ordire un errore: tramare un inganno, un'insidia
. -ordire un errore: tramare un inganno, un'insidia. ariosto,
uno scarpione mi può uccidere nel letto; un tegolo ammazzarmi andando per la via;
tegolo ammazzarmi andando per la via; un poco di veleno preso per errore,
poco di veleno preso per errore, un furioso, mi può repente dare morte.
il soldato fu destinato per errore in un reggimento di bersaglieri. -pigliare,
tornare a vedere i conti per chiarire un poco meglio [ecc.].
a. f. bertini, 5-48: un certo erro- retto però, che,
. firenzuola, 351: è pur un peccato di ammazzare così bello e così buono
e così buono asino, e per un poco d'erroruzzo di sua lussuria privarsi dell'
tali erro- ruzzi della natura, perché un bel colore di bossolo, sparso per
note al malmantile, 2-660: fare un marrone, fare un errore grandissimo,
, 2-660: fare un marrone, fare un errore grandissimo, un errorone.
marrone, fare un errore grandissimo, un errorone. -peggior. erroràccio.
come spesse volte fa l'autore, usa un vocabolo per un altro. celli,
l'autore, usa un vocabolo per un altro. celli, 15-i-86: 'piaggia'chiamiamo
posso più, se non mi fermo un poco. lalli, 1-4-33: qual curva
, 2-44: l'aveva accompagnato per un tratto di strada; poi era ritornato a
lunga via non era punto differente da un che è morto. 2.
che mena alla chiesa. / è un lungo viale fra grandi cipressi, / la
: col quadrato badi! segua ad un tratto /... / l'agreste
.: quella parte del cielo che un astro percorre salendo dall'orizzonte al meridiano
e tutti / presso non stanno ad un pietroso fiume. arici, i-255: qui
lontan la vaporiera, all'erta / zòccola un mulo, grave / al lago veleggia
/ col becco all'erta, che pare un astore, / e non poteva star
-in senso generico: interiezione che contiene un invito alla cautela, alla vigilanza.
questa è una commedia rusticale / d'un certo stil che non va molto all'
dentro qualche male, / che dicesse un po'troppo a la scoperta, / scusateli
: col fucile in ispalla girava come un guardiano, all'erta che non arrivasse
desto e all'erta, poiché a un certo momento ho capito che sapeva di giovanna
chi non tocca, / ha un buon confortare i cani all'erta. buonarroti
giovane, 9-189: io vi veggo un ch'aizza i cani all'erta, /
pronto all'assalto o alla difesa (un soldato, un corpo armato).
o alla difesa (un soldato, un corpo armato). trissino, 2-1-229
aretino, 8-372: lo scempione con un bene e volentieri, senza star punto
(33): pur brontolando, spiccò un salto dal suo seggiolone, per lanciarsi
porta di qualche fattoria, si fermava un istante nella viottola per dire in fretta
all'erta, e vedendo tra quei gineprai un certo frascheggiare, vi corsono, e
andare all'erta: salire faticosamente per un cammino molto ripido. giamboni, 7-35
pascoli, 512: l'erta sale un uomo celato / dal carico folto di fronde
sarebbe stramazzato. -non saper tenere un cocomero all'erta: v. cocomero,
. con tutto ciò la andò per un tratto bene. d'annunzio, iv-2-1047:
la macchina possente riassaltò l'erta, con un fragore di collera, con l'acredine
di tutti i suoi gas aperti, in un nembo di fetore e di polvere.
a notte alta dai campi / scambia un cenno a fatica con
peregrini che, scesa l'erta di un monte e giunti nel piano, rianno il
rumoreggiava sulla sinistra della piave ora su un punto, ora su un altro, tenendo
piave ora su un punto, ora su un altro, tenendo all'erta i varii
a lei, non sono state altro che un falso allarme per tenerla un pochette all'
altro che un falso allarme per tenerla un pochette all'erta. pavese, 4-143:
ansia che manteneva all'erta, ritrovavo un sapore più antico, contadino, remoto.
, contadino, remoto. -vedere un fiume andare all'erta: v. fiume
dai ghiacci e dalle nevi come da un tappeto stratovi sopra alla distesa e allo
, la cui statua era portata sopra un carro coperto ed a cui solo il sacerdote
. posto in forte pendio (un luogo); scosceso, dirupato (un
un luogo); scosceso, dirupato (un monte, uno scoglio, ecc.
di sopra, a picco, non un filo di verde, non un lembo di
non un filo di verde, non un lembo di ombra: erte, come
8-85: la città appariva serrata entro un erto e livido bastione come gigantesca morena
tacque. 2. ripido (un torrente, una strada, una scala)
sp., 11 (203): un piccol sentiero erto, a scalini,
si arrampicarono verso il villaggio, seguendo un viottolo sassoso che si snodava erto e
, 11-42: se c'è più d'un varco, / quel ne 'nsegnate che
redenzione del martirio. cagna, 1-10: un villino erto sopra un poggio lontano in
, 1-10: un villino erto sopra un poggio lontano in faccia al sole rinfrangeva
rinfrangeva dalle vetrate i purpurei bagliori di un incendio. montale, 3-32: la
la macchia bianca di una casa turrita, un po'discosta, erta su uno scoglio
, i-197: presso il balcone era un tavolo massiccio... e un'erta
verso l'alto (una persona, un organo o un membro del corpo umano)
(una persona, un organo o un membro del corpo umano). dante
, ii-73: erasi appunto allor da un sogno desto / fingallo, e su lo
grande statura, poteva far pensare a un possente gladiatore, erto e votato all'
girare in paese -la sola -con un passo scattante e contenuto, quasi una
occhi dappertutto, con le orecchie erte come un gatto, con le narici aperte quasi
intonacato, sicché appena, di sotto un erto strato di calcina, si disceme
eretto su certe scarpe dalle suole erte un dito. bartolini, 134: il vin
ix-259: bistecche, belle grasse, erte un dito, ciascuna del peso di cinque
aspetto esteriore di una persona, a un membro o a un organo del corpo:
persona, a un membro o a un organo del corpo: grosso, ben
carducci, iii-24-126: quel rincontro tra un vivo e un morto, tra quel
: quel rincontro tra un vivo e un morto, tra quel re fortemente tarchiato e
7. figur. difficile da raggiungere (un intento); faticoso, gravoso,
faticoso, gravoso, arduo, pericoloso (un compito, un'impresa).
. parini, 386: dolce dopo un alpestro, erto cammino / giugnere in
, 7-70: tra erto e piano era un sentiero sghembo, / che ne condusse
e s'assecura, / pon l'un e l'altro principe roberto. davila,
la fiamma / della vergogna, e l'un dell'altro abbiate / tema e
onesta. redi, 16-viii-317: se un povero pastorello offre talvolta le primizie del suo
quando la libertà della stampa non trova un freno interiore nella probità e nell'erubescenza
interiore nella probità e nell'erubescenza d'un giornalista, un giornale non è più
e nell'erubescenza d'un giornalista, un giornale non è più l'innocente dilettevole pascolo
congregarvegli acciò che, avendoli noi qui in un luogo raccolti, voi con manco fatica
-per estens. allenare, addestrare (un organo, un membro del corpo)
allenare, addestrare (un organo, un membro del corpo). testi,
, per esser poi / più degne un dì di conversar tra voi. lanzi,
27 (470): sapeva a un bisogno citare le più celebri predizioni avverate,
letteraria che si compiace precipuamente di raccogliere un minuzioso materiale di documenti (riguardanti per
cultura profonda e superiore; che possiede un vasto bagaglio di cognizioni; che conosce
; che conosce a fondo, minuziosamente un argomento specifico, una scienza; ammaestrato
colto (per lo più seguito da un compì, introdotto da in o di)
l'animo contento, / dicon che un matematico erudito / ha preso per rifarne
benché egli in questo è per pigliare un grancio. menzini, i-132: ma in
fianco col piacere di chi conversa con un caro amico, e di chi ascolta
chi ascolta ed impara mille ottime cose da un uomo eruditissimo. de sanctis, lett
. carducci, 472: con un guardo e con un riso / ove tutta
472: con un guardo e con un riso / ove tutta citere / lampeggia
si dimostravano entrambi molto eruditi, per un ignorante come me. -esperto, ammaestrato
, una dissertazione, una citazione, un libro); ricco di cultura non comune
il mastro a quel schioppo e a un tempo stesso / svegliossi e vide quelle due
. panciatichi, 66: questo è un stil requisito, illirico, erudito.
versi di difficile struttura sintattica o implicanti un difficile concetto morale, un richiamo erudito
o implicanti un difficile concetto morale, un richiamo erudito di non chiara spiegazione.
così si sfascerà la casa tra un nuvolo di quella polvere che chiamano erudita
(una scuola, un'adunanza, un gruppo, ecc.). -anche:
analisi, raccoglie, apprende e conosce un gran numero di fatti e di nozioni,
è nella memoria; non hai innanzi un pensatore né un disputatore, ma un erudito
; non hai innanzi un pensatore né un disputatore, ma un erudito. b.
un pensatore né un disputatore, ma un erudito. b. croce, ii-9-347
, senza però passarle al vaglio di un pensiero critico. gir aldi cinzio
nulla..., il parigino è un sublime ignorante che non sa nulla ma
carducci, ii-1-67: comincio a sentirmi un poco eruditàccio. -ereditùcolo.
posseduti mnemonicamente dall'intelletto o contenuti in un libro; preparazione approfondita, specializzata (
, 9-104: l'erudizione poi è un vasto mare che entra nella giurisdizione di quasi
. che respira tutta la vita d'un secolo e ve ne rende pura la imagine
. b. croce, ii-2-11: un risveglio artistico non può venire...
mai cancellare o attenuare la gravità d'un simile reato. bardolini, 5-284:
mediante le schedine. -con un agg. che specifica la materia che si
la maggiore erudizione storica può accompagnarsi a un gusto rozzo o altrimenti deficiente, a una
a una fantasia poco agile, a un cuore, come si dice comunemente arido
del centenario sarebbe bene uscisse in italia un lavoro di vera erudizione e critica intorno all'
in erudizione, rimasi colpito dal motto di un mio poco letterario amico. -libri
posto tra'libri d'erudizione, siccome un codice e monumento d'antichità, lasciando
, grammaticale, ecc.) di un testo; esposizione di dati, di notizie
il giovane deputato siciliano, che è un grande patrizio, sfoggia una erudizione molto
, diventare profondamente dotto, esperto in un certo argomento. bocchelli, 1-ii-125
. caterina de'ricci, 287: da un tempo in qua aveva fatto e faceva
, che è quello che mi fa esitare un poco nel punto di queste emanazioni dagl'
cinelli, 2-285: la terra tremava di un rumore profondo, come se contenesse un'
, gemente pel lacero dei siluri -tutto un orrido ventriloquio di lievitature micidiali.
(fuoco, lava, lapilli: un vulcano, anche nella personificazione mitologica,
, anche nella personificazione mitologica, o un proiettile che esplode); mandar fuori
moravia, xiii-250: i fumaioli eruttavano un fumo scuro più o meno denso che andava
, cisposi e glandolosi, col viso d'un giallo escrementizio, rappezzatori di menzogna,
sprigionarsi (una colonna di fumo, un soffio d'aria, ecc.);
vulcaniche, o eruttate tali quali da un vulcano o condensatesi poscia. stoppani
eruttata per tanti anni daltanima come da un cratere,... aveva, finalmente
o di materiali incandescenti da parte di un vulcano; eruzione. f. corsini
eruzione, che riguarda l'eruzione di un vulcano. -bocca eruttiva: spaccatura del
materiali lavici formatosi intorno al cratere di un vulcano, durante un'eruzione; cono
il verde minerale del cono eruttivo, un verde che pareva il miraggio d'un
, un verde che pareva il miraggio d'un bosco tenerissimo.
della zecca del cane, caratterizzata da un esantema diffuso di piccole macchie o papille
altri materiali, provocata dall'attività di un vulcano. monti, v-537:
più essenziale, fenòmeno dell'eruzione d'un vulcano. govoni, 7-239: la
concreto: prodotto dell'attività eruttiva di un vulcano. -anche per simil. e
nella mestizia, erompeva di tratto come un congegno pirotecnico che d'improvviso mandi un'
bacile. cicognani, 13-46: in un momento in cui lo sguardo si posò
] s'aggravò ancora; fu osservato un principio di eruzione migliarica che andò rapidamente
6. milit. sortita da un luogo fortificato; irruzione. - anche
calatafimi diventeranno l'infrenabile eruzione di tutto un popolo armato nel taciturno deserto sparso dei
di boro, che si presenta come un liquido incolore, di odore sgradevole.
di bromo (e si presenta come un solido incolore, che può essere scomposto
). inasprire, aggravare (un dolore fisico o morale, una
una passione, anche una contesa, un castigo, ecc.).
, di tanto in tanto, potuto dargli un po'di sfogo, la sua salute
aspro per lui il cordoglio, se un certo puntiglio non glie l'avesse segretamente
mulino cooperativo contro quello privato è anche un utile strumento per esacerbare i rapporti tra
eterna amarezza [d'essere ancora stimato un ragazzo], che, durante gli
una piaga); accrescersi, inasprirsi (un dolore fisico o morale, un risentimento
(un dolore fisico o morale, un risentimento, una controversia, ecc.
lei, questa coscienza mi sconvolse in un modo anche più doloroso, e si esacerbò
anche più doloroso, e si esacerbò d'un rimorso tanto maggiore quanto era più certa
ant. essacerbato). aggravato, inasprito un (do lore, una
; irritato (una ferita, un organo del corpo umano malato).
/ da le sue piaghe essacerbate un rio. marino, 4-260: con torvo
scarpa, e della mano di un suo allievo per farmi curare quest'
cerebro si ac cenda a un delirio che il popolo prostrato e in silenzio
., e anche, il tono di un componimento letterario, di un discorso,
tono di un componimento letterario, di un discorso, ecc.). guicciardini
pe'recenti casi esacerbate, e tranne un confuso aspirare alla russia, non sanno
intorno a me, esacerbata, da un capo all'altro della stanza come una
aggravamento (di una malattia, di un dolore); parossismo (di un accesso
di un dolore); parossismo (di un accesso febbrile); inasprimento (di
, erano come una repentina esacerbazione d'un mal cronico. tra- mater [s
ciascun tuono di quattro settime parti d'un comma, il ditono d'uno intero,
(una persona, una mano, un piede). papini, i-1247:
, -olo che indica la presenza di un ossidrile alcolico. esadecatrienòico, agg.
geom. che ha sei facce (un solido); cubico. = deriv
mus. uso nelle composizioni musicali di un sistema di sei suoni di diversa altezza
sei gradi distanti l'uno dall'altro un tono intero; scala esatonale, scala
prenderla per occasione. sarpi, i-229: un gran prelato e ricco...
delle passioni e dei piaceri, dava un certo risalto a quel carattere calmo e
. manzini, 12-91: prosternandosi con un gesto largo che esagerava il rispetto e parodiava
provava. -accentuare (i colori di un dipinto, un motivo poetico, ecc
-accentuare (i colori di un dipinto, un motivo poetico, ecc., anche
portare all'estremo (le caratteristiche di un modello). manzoni, 432:
. b. croce, ii-5-171: di un artista, per esempio, si mostrerà
-assol. garzoni, 1-604: un ruffiano... loda eccellentemente,
, splende di qua e di là con un baccano del diavolo. moravia, xi-462
, xi-462: la festa non fu proprio un successo. sai, lei dava speranza
successo. sai, lei dava speranza un po'a tutti. col vino alcuni si
ant. amplificare, svolgere iperbolicamente (un motivo, un concetto). berni
, svolgere iperbolicamente (un motivo, un concetto). berni, 216:
per ragione d'essempio, o per un cotal modo d'essaggerare, perché veramente
. ti amavo. ma c'era un me più profondo che mi teneva d'
le condizioni di salute); inasprirsi (un provvedimento disciplinare). oriani,
nostra inferiorità. svevo, 5-441: era un bel giovine molto bruno dagli occhi arditi
giovine molto bruno dagli occhi arditi, un barbino alla spagnola come usava allora,
varie volte al giorno come se fosse stato un inglese. alvaro, 9-277: un
un inglese. alvaro, 9-277: un individuo in uniforme, col naso esageratamente
la punta in sù, simile a un animale esotico. jovine, 2-78: poi
tese le mani alla fiamma, emise un piccolo sibilo e rabbrividì esageratamente nelle spalle
loro sensi vorrebbono potersi esprimere tutti ad un fiato; e però, siccome affrettano
quel sentimento disfavorevole, e forse anche un poco esagerato, che mi è rimasto
cizio più vasto e più potente d'un suo mezzo naturale, ma l'applicazione
: invece si frenò, fece in silenzio un inchino esagerato, pieno d'ironia,
prima scarpa sul pavimento di legno: un tonfo grande, esagerato dal silenzio. levi
, 3-91: giacomo campanile gridava, in un siciliano esagerato ed ironico, col tono
col tono di chi adotta per eleganza un dialetto volgare, ch'egli era il servo
ci accolse con quel calore esagerato, un poco assurdo, che gli era solito
equilibrio (una persona); estremista (un uomo 0 partito politico).
morire senza aver tentennato mai, neppure un attimo, ove conoscesse un dovere.
, neppure un attimo, ove conoscesse un dovere. ed ebbe quindi l'onore d'
e le parve goffo ed esagerato come un cattivo attore di provincia. cassola,
e la normalità (la dimensione di un oggetto o di un membro del corpo,
la dimensione di un oggetto o di un membro del corpo, un gesto,
o di un membro del corpo, un gesto, l'espressione di un sentimento,
, un gesto, l'espressione di un sentimento, ecc.); che
una notizia); troppo accentuato (un tono di voce, una parlata dialettale)
cosa simile che voi non avereste di trovare un tesoro, (intennetemi sanamente, che
. lanzi, iii-92: quindi si formò un popolo di pittori di un gusto molto
si formò un popolo di pittori di un gusto molto uniforme; e prese colore
di verità quella esagerazione, che chi conosce un pittor veneto di questa età li conosce
esagerazione. -accentuazione, esasperazione (di un motivo artistico, di un'idea,
romanticismo. di giacomo, ii-805: era un facile artefice, tenero di acque in
ant. amplificazione, sviluppo (di un concetto, di un'immagine): e
, di un'immagine): e denotava un modo dello stile, dell'esposizione,
. c. gozzi, i-244: un fraterno debito di coscienza mi obbliga ad
di già, ciò che lascia prevedere un loro sviluppo verso la durezza e l'
di sentimenti o di passioni (di un attore che recita). scenari della
il dottor calimero gaviraghi, omaccione d'un metro e novanta di statura; e
. bot. che ha sei pistilli (un fiore). = v
volgar., 5-18: se si darà un esagio delle sue cortecce [di noce
, agg. mosso, spinto da un violento impulso, turbato; spaventato.
44: gli sarebbe venuto fatto di colorire un tanto disegno, se guido, il
solo qualche « intransigente » protesta, a un tratto, esagitato da indignazione.
. viani, 19-145: nel tumulto di un corteo c'era, in testa a
corteo c'era, in testa a un gruppo di giovanotti esagitati, una corona
esagitati, una corona di lauro con un fiocco e un nastro scarlatti. c.
corona di lauro con un fiocco e un nastro scarlatti. c. e. gadda
animali. banti, 8-191: era un pomeriggio tepido e piovoso che impediva la
in quelle parole, lo guardavo come un esagitato, un ossesso. 4
, lo guardavo come un esagitato, un ossesso. 4. violento,
. de sanctis, 7-29: di qui un altro vezzo della nostra letteratura, i
le situazioni esagitate si trovò comodo usare un singhiozzo e molti puntini. rovani,
9-73: adesso il ricordo ha un suo ritmo esagitato, quasi convulso
: sedie al muro, e, in un angolo, un piccolo tavolino nero,
, e, in un angolo, un piccolo tavolino nero, esagonale, su cui
: l'anticamera era angusta, quasi un corridoio, col pavimento a mattonelle esagonali
figura della lacuna; poiché la presente è un esagono irregolare, e nel disegno suddetto
, e nel disegno suddetto vien rappresentata un ottagono. piovene, 5-384: dalla rivestitura
curiosa forma; una stella inclusa in un cerchio, un decagono nella stella,
una stella inclusa in un cerchio, un decagono nella stella, un esagono nel
cerchio, un decagono nella stella, un esagono nel decagono, e l'altare nel
, ii-669: sotto la cupola è poi un paramento esagono, che è partito in
di mezzo cerchio, con in mezzo un vasto cortile, ed in mezzo
squisiti monu menti intatti di un genio morto; vidi santi, frati,
una qualche apparenza di cucina; un tavolinetto esagono nel mezzo serviva a tutti gli
bile, fu collocato il vaso tutto in un luogo a parte. idem, 23-284
scialacquo, che fa di particelle esalabili un corpo odoroso, senza potersegli ritrovare a
.: di una passione, di un desiderio, ecc.). firenzuola
alcuna volta per ricrearsi, e pigliare un poco di esalamento, or pescava all'amo
che soffia, che spira con leggerezza (un vento). salvini, 24-391:
ant. che getta sangue o siero (un vaso sanguigno). a.
. rucellai, 1027: ponvi sopra un bianco panno, / ch'esali intorno
fiori e le piante esalavano in quel momento un odore soave. fogazzaro, 5-85:
testa una specie di turbante ed esalava un forte odore di canfora. d'annunzio,
sul tavolino, presso la finestra, un bicchiere a metà pieno d'una mistura
pieno d'una mistura verdastra, esalante un pestifero odore. ojetti, ii-228:
opaca, ove mai sempre suona / un sacro fonte, onde mai sempre esala
dire. aretino, 1-202: un dì vogliamo distenderci nel fatto di quegli
a stecchetto la lingua, intanto esalano un certo fiato di sospiri taciti, onde
/ venga il dicembre, ed operi / un cambiamento a vista: / un grazie
/ un cambiamento a vista: / un grazie al macchinista / dal petto esalerò
da quella sua boccaccia gengivosa, esalare un canto patetico. pavese, i-89:
- è passato, - esalò, in un soffio. 2. figur.
evidenza 1'esistenza o le caratteristiche di un fenomeno interiore o fisico; palesare,
. d'annunzio, iv-1-215: a un certo punto, il silenzio è caduto su
ma tra lui e me è incominciato un di que'colloqui, ove l'anima
altitudine degli orizzonti esala l'accovacciato convento un letale tenebrore di cripta. montano,
nel freddo della pietra l'anima di un passato. 3. figur.
sfogare (uno stato d'animo, un sentimento, una passione, un dolore
, un sentimento, una passione, un dolore, una pena, ecc.)
, leonardo costa, passando, levò un urlo anche lui, esalò la ferocia
esalò la ferocia del suo cordoglio in un ruglio che non aveva più nulla di
croce, ii-29: saran condotti dentro a un arsenale / di mille sorti di capricci
assegnato a questo e a quello / un gran lambicco, apposta accomodato, /
l'atmosfera della stanza, divenuta ad un tratto soffocante, era impregnata di un
un tratto soffocante, era impregnata di un odore simile a quello che esala dalla
c. e. gadda, 2-29: un fragore vasto esala dal profondo, dove
(e anche svanire, sfumare: un fenomeno interiore o fisico, una sensazione
gravi, /... / esala un vapor acre d'orrida tristizia. gnoli
della femminilità come quello dei fiori in un giardino. stuparich, i-423: gli uccelli
venire alla luce (una notizia, un segreto). boccaccio, viii-2-250:
pur l'alta doglia, ch'esalando, un poco
parole, allorché non ha in se stesso un possente contrasto che ne vada rattenendo lo
ogni poro. sbarbaro, 5-52: un rendimento di grazie s'esala dal mio
esalare. ariosto, 34-83: era come un liquor suttile e molle, / atto
poi colare quel brodo grasso e in un piatto e porvi dentro a macerare fette de
poi spargervi sopra cannella pista, e sarà un eccellente rimedio. tassoni, vii-141:
pasta, 2-22: non esala che un sottil siero, destinato a bagnare l'intema
1-45: continuamente: la terra ha un suo fioco esalare in cui s'accalda
e tenace sintonica, facendo il torneato grosso un viveva, esalando di succhi / in
agonia penosissima, il fiato estremo sopra un patibolo. alfieri, 1- 144
. spirto. gozzano, 205: un divano esalante da troppe ferite l'anima
già orrendamente insanguinata, la creaturina frignò un momento e tosto esalò come tutti gli
, 5-63: l'odore parimente è un moto dell'interne parti nervose del naso,
.., prende an- ch'esso un aspetto sacro, e la cultura esalata da
fuggito. paoletti, 1-2-268: avremo un vino... men sano, ed
, 1-167: in prima è da fare un esalatoio dove l'aere putrefatto e'corpuscoli
f. f. frugoni, xxiv-1035: un gran fumo è segno naturai d'un
un gran fumo è segno naturai d'un gran fuoco, ma d'ordinario è più
ella [l'arte sperimentale] dovesse un giorno pesar la fiamma da essi creduta
attaccata al collo una boccetta con dentro un po'd'argento vivo, persuasi che avesse
; al di là, terra terra, un fumoso chiarore (esalazioni appestate):
12-181: si riscaldava i piedi a un fornello a carbone che soffocava colla sua
(di uno stato d'animo, di un sentimento, anche di una situazione ambientale
/ ricreazion, riposo e refrigerio / un lungo cicalare, e stare a bada,
], i-1006: esalon si chiama un certo uccello piccolo, il quale rompe
(di una facoltà, anche di un partito, di un'istituzione, dello
di salire, alla lettera; e un singolare esaltamento della potenza visiva per cui
, da ogni sentimento lieto o triste un esaltamento della forza, un innalzamento della
lieto o triste un esaltamento della forza, un innalzamento della mia individualità. slataper,
ma in esse ritrovandosene e gioiendone con un atto semplice di fratellanza. -in
al savio solo, perocch'ella è un esaltamento d'animo, il qual si confida
, deliziose all'olfatto, avevano dato un novello esaltamento alla riunione, a cui
il vino largamente versato veniva ad aggiungere un principio di vera ebbrezza. boine, ii-133
di sé? landolfi, 8-78: un sano non potrà mai conoscere quelle orribili
il punto di maggior altezza raggiunto da un corpo celeste. libro di sydrach,
possono queste [pestilenze] soltanto da un forte esaltamento, volatizzamento e sublimazione di
, che impressiona fortemente, che lascia un segno profondo nell'animo; che solleva,
la sua brutta faccia si spacca in un sorriso in cui mi par di scorgere gli
dove le spesse gocce ànno esaltato / un odore freschissimo di fieno. 2
suo fato, dotarlo non soltanto d'un nuovo dominio ma d'un sesto senso.
soltanto d'un nuovo dominio ma d'un sesto senso. beltramelli, i-38:
che sieno veramente belle, mi pare un voler tor fede a chi loda,
lodata. tasso, 13-i-886: temendo un tuo gentil sdegno, / esalto que'
animo; provocare una profonda gioia o un intenso dolore; suscitare un sentimento o
gioia o un intenso dolore; suscitare un sentimento o renderlo più intenso, più
non auree) tazze » mi avevano un po'esaltato, onde non ricordo bene che
l'oliva sotto la gran mola / geme un olio soave, il tuo cor franto
mi esaltò tanto, che tutt'a un tratto, rompendo quel gran silenzio, cominciai
infettive; potenziare notevolmente l'attività di un organo 0 sistema. 10.
: con lo stesso giovane, figliolo di un mereiaio nostro pigionale, facevamo poi lunghi
-acuirsi, accentuarsi, intensificarsi (un fenomeno, una proprietà anche fisica)
, 5-50: mistiche visioni che, da un momento all'altro, quanto più il
e interviste. 2. che suscita un sentimento di commossa eccitazione, che colpisce
de menarme là 've stava, / 'n un ramo sopr'a me essaltato. cassiano
sua e con la sua vendetta sopra un vertice aereo coronato da una nube piena
xl-188: nell'atmosfera delle risiere predomina un settico principio dalla putredine esaltato. 2
, non è baldanzoso l'esaltato. un sacro silenzio manifesta la riverenza universale.
stato a que'giorni in casa leopardi: un brav'uomo
piace più a taluni dell'oggi; un po'esaltato, un po'enfatico; ma
dell'oggi; un po'esaltato, un po'enfatico; ma grande amatore dell'
per tutti costoro la rivoluzione seguita rappresentava un malanno, una sopraffazione di pochi esaltati
? ». -che nasce da un animo (o anche da sensi)
di entusiasmo, facile ad accendersi (un temperamento, un carattere); violento
facile ad accendersi (un temperamento, un carattere); violento, esasperato (una
violento, esasperato (una sensazione, un sentimento, una passione). bar
ambizione, né dall'orgoglio esaltato d'un re vittorioso. rovani, 1-92:
modo, che ben poteva esser definito un tètano morale. serao, i-1058: da
la guerra era una specie di salute un po'esaltata, e la pace, il
incipriata e quel fresco che avvertiva sulla guancia un attimo prima di sfiorare quella di lei
falsata l'anima. / mi han dipinto un esaltato, / uomo del disordine,
, / uomo del disordine, / un cattivo intenzionato / e che vuol repubblica
pieno di sdegno e noi restammo con un viso ottuso, e solo dopo un
un viso ottuso, e solo dopo un po'ci decidemmo a stringerci nelle spalle dandogli
punto più elevato della sua orbita (un corpo celeste). serdonati, 11-367
cioè dalla bile esaltata che pure è un fiore di zolfo. esaltatóre, agg
il destino, come il corpo di un naufrago contro una rupe. «
tanto un'esaltazione del vizio, quanto un castigo della credulità. botta, 4-499
d'annunzio, iii-i- 245: è un animatore; appartiene alla più nobile casta
cui le lunghe e sensuali descrizioni hanno un realismo di bravura senza scopo, proprio
capace di qualunque energia a favore di un uomo oppresso. niuna esaltazione è allora
fuori di natura; mentre l'amicizia d'un uomo per un altro, o è
mentre l'amicizia d'un uomo per un altro, o è fredda nei pericoli,
, 34: soffro spesso, ma è un soffrire che mi dà spirito e vigore
risolute; ma gli occhi brillano di un ardore febbrile; ella è piena di una
malsana, una corruzione dei sensi, un acciecamento della fantasia. d'annunzio,
si voltò. alvaro, 9-143: un artista per casa non è comodo. finisce
i-362: dovea produrre l'effetto di un giovane e prode capitano dei dragoni,
discordia. orioni, x-15-2: era un vecchietto arzillo, con troppe pretese per
il punto di maggiore altezza raggiunto da un corpo celeste. - anche al figur.
il sole era quasi a mezzo il cielo un poco declinante all'articolo, a gradi
e con ragione, per più che un dilettante; perché non ne possedeva soltanto
dall'alveo, deviare dal letto (un corso d'acqua). arici,
ricerca, ponderata considerazione che tende a un giudizio, a una conclusione, a
saggiare la consistenza o la validità di un progetto. -anche: riflessione e
ed utili indifferentemente. romagnosi, 3-88: un esame anche superficiale che noi intraprendiamo del
noi intraprendiamo del corpo sociale spinto ad un certo grado di incivilimento, ci manifesta
se stesso, per rendersi ragione d'un sol fatto, si trovò ingolfato nell'
loro ignoranza, senza esame, con un giudizio universale. verga, 2-296: la
la presenza del marito richiamava ruvidamente ad un guardingo esame di se stesso il pensiero
odiare anche altre cose. quali? un rapido esame gli fece scoprire con meraviglia
, al fine di chiarire e risolvere un problema pubblico o privato, di giudicare
badateci prima di avventurare lo stabilimento di un luogo atto alla pubblica istruzione. è
. d. bartoli, 9-29-1-64: un valentissimo sonator d'arpa, che dopo
le unghie. viani, 14-218: a un breve esame la biblioteca risultò composta di
viii-82: era insomma la testa di un grand'uomo; sennonché, ad un esame
di un grand'uomo; sennonché, ad un esame più attento, mi accorsi che
: le solide sintesi derivano unicamente da un minuto esame di ogni fatto e dall'
meno. alfieri, i-229: dopo un par di mesi di ebbrezza di giovenile amor
monti, iv-272: nell'esatta compilazione di un vocabolario, l'esame della parola dee
, cono., ii-545: esclusi da un libero esame analitico (il solo che
voglia esaminarlo gli elementi necessari a regolarne un giudizio... prescindere da un
un giudizio... prescindere da un tale esame, e volere a tutta forza
lo stesso che esporsi a giudicare stortamente un lavoro. g. capponi, 5-243:
queste dei frontoni; anche se, a un esame più attento, l'impressione d'
intellettuale e il diritto morale di dare un giudizio personale su qualsiasi argomento, stabilendo
sui nuovi regni, sulle nuove città corre un soffio che presto diventa bufera. è
alla classe superiore, o di conseguire un titolo di studio. -anche: verifica
atta a valutare l'idoneità a svolgere un mestiere o a esercitare una professione.
sottoponga ai più imparziali e rigidi sperimenti un uomo che cerchi d'essere maestro di
non era passata all'esame orale; un anno perduto, tante speranze svanite. negri
su e giù per l'ombra con un libro aperto. c'è un giovane seduto
ombra con un libro aperto. c'è un giovane seduto sui gradini d'una statua
viene sottoposto, nella sessione autunnale, un alunno della scuola elementare o media,
termine del corso annuale, abbia riportato un voto non sufficiente. pirandello, 7-77
157: questo punto ceremoniale è un esame che fa prova del valor dell'
misurava i compagni... era un esame: né bravura, né diligenza
di una persona imputata o sospetta di un delitto (compiuto da un giudice,
sospetta di un delitto (compiuto da un giudice, o da altra autorità, nel
da altra autorità, nel corso di un procedimento penale, e spesso mediante l'uso
di franchi. gli fu fatto non solo un esame, ma un'inquisizione accanita,
ch'egli avesse defraudato l'erario d'un soldo. manzoni, pr. sp.
squadrati da capo a piedi; che un artigianello sconosciuto non vi potrebb'entrare senza
artigianello sconosciuto non vi potrebb'entrare senza un esame. d'annunzio, iii-2-1000: ah
dal vicario delle monache, a fissare un giorno per l'esame ». detto
chiamati a milano, e sottoposti ad un nuovo rigoroso esame, e non verificandosi
una bambina. consegnata al dottore per un esame accurato egli credette di poter assicurarne
riconoscere e di separare i componenti di un composto [esame qualitativo) o di
: il resultato dei quali esami fu che un pollice cubico della nostra acqua termale.
della nostra acqua termale... pesa un grano di più d'altrettanta acqua delle
. 14. fis. studio di un fenomeno che, attraverso l'osservazione delle
grami / capaci a dir, pensate un po'che cosa! / ch'è
! soldati, 2-34: era un bravo ragazzino, pareva... pochi
. anguillara, 3-210: mostra ogn'un quanto cerchi e quanto brame / di
del lor bel regno: / quel batte un ferro in un vaso di rame,
: / quel batte un ferro in un vaso di rame, / quel suona un
un vaso di rame, / quel suona un corno, un timpano od un legno
rame, / quel suona un corno, un timpano od un legno. / così
suona un corno, un timpano od un legno. / così per dar ricetto a
marino, 6-189: nel pedal d'un elee ecco due favi / vede coverti di
. che contiene sei radicali metilici (un composto chimico). = voce dotta
sostituibili con altrettanti spondei e di un sesto piede sempre spondaico o tro
regola; la prima metà è un senario o un settenario o anche un quinario
prima metà è un senario o un settenario o anche un quinario, la
è un senario o un settenario o anche un quinario, la 2a un novenario
anche un quinario, la 2a un novenario; per il pentametro è un quinario
2a un novenario; per il pentametro è un quinario o un settenario, o
; per il pentametro è un quinario o un settenario, o due settenari.
da platone più che come il risultato di un rapporto numerico, ché era questa l'
. agg. che ha sei piedi (un verso). boccaccio, viii-2-31:
, scritti); accurata lettura di un testo. rinaldo degli albizzi
.. a cui nell'esamina di un manoscritto non possano sfuggir poche righe?
vuoi alla notte. pallavicino, 7-341: un diuturno esaminamento... della sua
pure se ne commetta l'esaminamento a un certo novero di commes- sari, che
. -a). chi deve sostenere un esame (in partic. un esame scolastico
sostenere un esame (in partic. un esame scolastico). giusti, 1-8
una obbrobriosa ingiustizia che hanno fatto a un mio povero caro bravo e bello studente
sostant. chi esamina, chi sottopone a un esame (in partic. scolastico)
esaminanti. d'annunzio, iii-2-998: ha un tono di lagno e il delizioso colore
, viii- 1120: teme imparentarsi con un uomo disordinato; egli è là probabilmente
prima guardarla in viso e senza esaminarne un poco l'umore e i modi. p
belle arti. verga, ii-70: era un giovane di belle speranze, delegato d'
, 27-102: affissati gli occhi in un grande peccatore, e venutolo esaminando collo
, iv-2-481: riuscì ella a spezzare un rametto e ne esaminò le fibre interne per
pensò che doveva aver l'aria di un uomo smarrito, perché il ragazzo dell'
prima gli effetti. pascoli, i-174: un lettore d'università, a qualunque facoltà
coordinare i suoi particolari particolarissimi studi a un tutto organico. chi esamina con la lente
esamina con la lente la graffiatura d'un codice o scruta al microscopio l'intestino
: abbiamo con delle pile disciolto almeno un bicchiere di acqua. abbiamo esaminato un
un bicchiere di acqua. abbiamo esaminato un suo capello sotto il microscopio. 5
che, bisognando, mandasse nel loco un commissario ad essaminare sopra i confini. d
gli ha intrapresi. pisacane, iv-157: un consiglio di sorveglianza, la cui incombenza
sia nella forma, uno scritto, un documento, un libro; analizzare criticamente
, uno scritto, un documento, un libro; analizzare criticamente un'opera (
essaminassero gli scrittori, essi sarebbono d'un parere tutti e d'una openione in
... dei quali ciascuno rappresenta un gradino di ascesa dell'artista; esaminandoli
tirato fuori da una tasca della giamberga un pacchetto di contratti per il prestito del grano
. rajberti, 2-78: se fossi stato un pittore, avrei esaminato tutte le gallerie
, si trovarono d'accordo a scegliere un punto due miglia circa a valle.
che oggi noi siamo esaminati intorno ad un beneficio, fatto ad un uomo infermo
intorno ad un beneficio, fatto ad un uomo infermo, per saper come egli è
l'attitudine e la capacità a esercitare un mestiere o una professione, per accertare
per accertare i meriti prima di conferire un titolo. giunti, 38: si
una bolla di sapone che si dileguò in un attimo quando, un giorno, insospettito