marito. tassoni, vii-388: peroché un cittadino privato... voglia alzar
non so immaginarmi alcun caso che possa un così fatto eccesso bastevolmente scusare. bocchelli
: io non so se posso assolvervi di un tale eccesso, e bisogna che consulti
... appena sarebbero tolerabili in un ercole, simbolo e poetico eccesso della
sé a scrivere ora una canzone, ora un sonetto. 4. ant.
secolo scorso, vizio che rende illegittimo un atto della pubblica autorità (amministrativa,
tale autorità neltemettere l'atto ha esercitato un potere che non le compete (in
diritto amministrativo, vizio che rende illegittimo un atto della pubblica amministrazione, e consiste
nell'emettere l'atto ha fatto uso di un suo potere discrezionale per un fine diverso
uso di un suo potere discrezionale per un fine diverso da quello per cui esso
una causa scriminante (come esercizio di un diritto, adempimento di un dovere,
esercizio di un diritto, adempimento di un dovere, legittima difesa, stato di
stato di necessità) rende non punibile un atto che di per sé è reato.
di eccesso colposo, consistente nel tenere un comportamento generalmente illecito superando i limiti
somma degli angoli interni (rispettivamente di un triangolo geodetico e di un triangolo sferico)
rispettivamente di un triangolo geodetico e di un triangolo sferico) e l'angolo piatto
-misure approssimate per eccesso a meno di un decimo, di un centesimo, ecc.
a meno di un decimo, di un centesimo, ecc.: quelle che
, ecc.: quelle che danno un valore superiore al valore reale, ma
ma da esso discontandosi per meno di un decimo, di un centesimo, ecc
per meno di un decimo, di un centesimo, ecc., dell'unità di
9. chim. la quantità di un reattivo che supera quella teoricamente richiesta per
delle fiaccole, calai, colla guida d'un contadino, in una di esse.
stuccata ed invelenita all'eccesso, per un di que'dispetti della sua guardiana, andò
sua guardiana, andò a cacciarsi in un angolo della camera. carducci, iii-9-42:
tumultuosa... sono... un modo di rappresentare al pubblico la folla
le quatro volte in giuso sì debiano dare un corbello per lo fatto del comune.
. dispensato (da una legge, da un obbligo). fra giordano, 3-166
né conobbivi anima al mondo, eccetto un oriuolaio. svevo, 6-106: non
in tutto l'anno non mi sono fatta un solo vestito, eccetto questa camicetta.
del palagio; eccettoché, la notte, un guanto di maglia, spada e pugnale
(eccèttuo). non comprendere in un determinato giudizio, o classificazione,
fatti di cesare, 66: ora advenne un giorno che pom- peio avea fatta una
annientare i patti convenuti co'sudditi quando un bisogno non preveduto e non evitabile ve
n'eccettuo che un'ombra di mestizia e un poco di monotonia. 3. raro
i fiorentini e il duca avevano fatta era un capitolo, che la magra non era
afferma, o nega, una qualità di un soggetto generale, escludendo però da tale
, per pretendersi eccettuata ed inattingibile da un tanto diffuso destino, doveva pur sentirsi
deve essere di color bianco, pendente un poco nel fior di lino, ma tanto
e il duca avevano fatta, era un capitolo, che la magra non era a
il metter le mani nel sangue d'un cittadino della sua patria; imperoché il
con elezione progressiva, sino a formare un consiglio di stato, e con deputati
; derogando a una consuetudine, a un regolamento. bernari, 7-353:
. bernari, 7-353: nel trattare un prestito in banca, mentre tarda la
3-75: il 'menu'fu fissato così: un brodo so stanzioso (ma
ma non troppo) e perfettamente sgrassato, un pesce, se lo si fosse
al mercato, eccezionale, e un dolce leggero al gelato. moravia, i-230
moravia, i-230: doveva essere un amante eccezionale: come si racconta dei gobbi
straordinariamente. -talvolta, seguito da un agg., serve a esprimere con
e formidabile che sia mai escita da un sasso, bisogna aver nome michelangelo! pea
, agg. raro. che gode di un trattamento eccezionale, privilegiato.
: deroga (a una legge, a un regolamento, a una convenzione).
per qualcuno: eccettuarlo, escluderlo da un obbligo o divieto, per favorirlo,
divieto, per favorirlo, per concedergli un privilegio. -fare eccezione a una legge
instabili, è una celia mostruosa, un enimma. de roberto, 626:
mentale mentre giurava, l'assoluzione di un prete, un atto di pentimento.
giurava, l'assoluzione di un prete, un atto di pentimento. 2
nel secolo dei raggi x; in un istante solenne dei millenni umani, in cui
nostra età. alvaro, 13-172: un tempo, le donne belle e gli uomini
: la storia... non è un racconto cronologico di soli fatti politici e
buono ma non 11 bello. ad un quadro preferiscono una moggia di grano.
creti, vorrei avere in casa mia un altro di cui io mi fidassi, che
: parlò anche con l'elettore di a un tratto, come se fossegli mossa da un
un tratto, come se fossegli mossa da un avversario sassonia a parte, esortandolo a
che nelle cassette delle banche mondo, non un privato clientolo, ma tutta la chiesa
alcun, che in quanto all'edi-si forma un tumore livido o nero, molle, che
e secondo signori bolognesi cercano provvedersi d'un dottor di alcuni anche 'ecchisi 'ed
ippocrate) * versas'io mi fossi un partigiano appassionato della lingua mento, spargimento (
appassionato della lingua mento, spargimento (di un liquido organico nel corpo) ':
onomatopeica del suono si contentavano d'un testimonio solo, purché fosse mag
(excìdio), sm. uccisione di un gran ant. in senso concreto
a vedere l'eccidio di vedere rigettare un bel disegno, al quale non si trovava
tassoni, 4-9: questi temendo un generai eccidio, / subito co'potteschi at
l'opporre alla pretesa dell'attore un fatto che nessuno aveva suggerito loro
lenza, alessandro gli vide morire l'un dopo l'altro, e v
534): nell'osservare i principi d'un liti con facilità e prestezza,
scherz. racconto deformato e ampliato di un avvenimento; esposizione esagerata di un fatto
di un avvenimento; esposizione esagerata di un fatto. c. e. gadda
e palpebre verso terra, combinato d'un certo distacco dall'evento, d'una
delle leggende e dei canti eroici di un popolo. 4. fatto, impresa
, impresa degna di diventar materia di un poema epico. -figur. scherz.
, la commozione eroica venne conflagrando in un epos: clamore e tempesta di gutturali
una resina sintetica alla quale si aggiunge un indurente. = voce dotta,
chim. che indica la presenza di un atomo di ossigeno, che fa da
deirepicloridrina con alcole polivalente o con un difenolo; sono usate nella fabbricazione di
? perché forse vedea che insegnava a un maestro? = comp. dalle congiunz
. b. croce, i-3-319: un individuo isolato, cioè avulso dalla realtà che
, epperò puoi sempre pensare be', un giorno o l'altro è possibile ch'io
a casa. soffici, iv-96: un vento furioso cominciò a squassare le piante
le piante di fuori, cui tenne dietro un tambureggiar di gocciole sui vetri della finestra
di gocciole sui vetri della finestra, eppoi un fracasso di tuoni e scrosci sempre più
. (ed esprime il succedersi, in un complesso ordinato e armonico, di una
[quella veste]; ci voleva un vi tino di vespa per ciò -eppoi da
. landolfi, 3-91: perché dite un albero, due alberi, tre alberi
tre alberi eccetera, invece di: un albero, eppoi (poi per dir
eppoi (poi per dir così) un albero, eppoi ancora un albero, eccetera
così) un albero, eppoi ancora un albero, eccetera? -talvolta non
e introduce un'ulteriore circostanza a spiegare un fatto). svevo, 3-598
12-211: « eppoi » soggiunse alzandosi ad un tratto, « io al suo posto
tamagno? — come esclamazione esprime un moto di impazienza o di fastidio.
questo mondo, e pure non hanno un solo momento di quella gioia segreta che
segreta che provavamo noi nascondendo a tutti un nostro piccolo segreto. pavese, 6-7:
, esprime dissenso, non disgiunto da un certo fastidio, o anche rimprovero.
e i costumi delle varie epoche hanno un rapporto qualsiasi con la psicologia degli individui
non è possibile che anche la vita di un bambino di oggi non sia in qualche
sia in qualche modo diversa dalla vita di un bambino del principio del secolo.
. in analisi matematica, simbolo di un numero reale positivo arbitrario, da scegliersi
. chim. ricco di epsomite (un sale). bicchierai, 28:
di strumenti una vera lira greca, un grande eptacordo lesbiaco, ricco d'avorio e
i fiori con sette pistilli, oppure un sol ovario munito di sette stili.
d'amor novi casi lieti, / come un tempo tra'roseti / ne l'eptameròn
diverse forme isomere: veptano normale è un liquido incolore, volatile, facilmente infiammabile
, volatile, facilmente infiammabile, è un componente del petrolio naturale e si forma
che ha sette sillabe, settenario (un verso). - anche sostant.
canzoni di stile tragico che cominciano da un verso eptasillabo. idem, iii-17-333:
che può combinarsi con sette atomi di un elemento o radicale monovalente.
quello a catena lineare, che è un liquido incolore, non solubile in acqua e
: estere dell'acido acetico; è un liquido incolore, dotato di gradevole profumo
dell'acido formico; si presenta come un liquido incolore, fornito di odore aromatico,
: alcole alifatico primario monovalente; è un liquido incolore, dotato di gradevole profumo
fra cui quello a catena lineare è un liquido incolore che può mescolarsi con l'
elettronico, dotato di sette elettrodi (un anodo, un catodo e cinque griglie)
di sette elettrodi (un anodo, un catodo e cinque griglie), studiato
il quale insegnamento [che vi è un essere supremo] congiunto con la credenza della
per celebrare il banchetto di giove, un sacrificio in forma di banchetto in onore
a mangiare, quand'anche questo fosse un ricco epulone alzatosi allora da tavola,
sufficienti per capire che io non sono un gaudente, un epulone, un avventuriero;
che io non sono un gaudente, un epulone, un avventuriero; e soltanto
sono un gaudente, un epulone, un avventuriero; e soltanto un uomo in
epulone, un avventuriero; e soltanto un uomo in balìa d'un triste destino.
e soltanto un uomo in balìa d'un triste destino. 4. locuz.
quei sordidi epulonacci, che insaziabilmente divorerebbono un mondo intero. = voce dotta,
-chi). raro. degno di un epulone, da ghiottone. segneri,
, per finire nell'isola deserta con un misero rimpianto epulonesco, quasi speculatore di
liberare dalle scorie e dalle impurità (un minerale, ecc.). bocchelli
infidi e indegni (un'amministrazione, un corpo di funzionari, un'associazione politica
pubblici uffici, per * render migliore un corpo, escludendone tutti coloro che ne sono
allontanare, per ragioni politiche, da un impiego o da un incarico; cacciare da
politiche, da un impiego o da un incarico; cacciare da un partito;
impiego o da un incarico; cacciare da un partito; escludere dalla vita pubblica.
secondo le nostre forze, a creare un mondo migliore di quello precedente. questo
messo al muro, o ficcato in un campo di concentramento, l'avrebbero,
». cassola, 2-352: in un primo tempo abbiamo provveduto alle sospensioni dal
lingua che in fondo non è se non un dialetto epurato, vi è in continua
, la campagna epuratrice ed educativa ha un sapore d'ironia. 3.
, il purificare da scorie (un metallo, un prodotto chimico). -
da scorie (un metallo, un prodotto chimico). - anche al
per motivi politici, una società, un partito, un'amministrazione, ecc.
14-129: è venuto a propormi di scrivere un articolo in favore del ritorno al senato
d'una favella fu veduto emergere da un ratto e smisurato grandeggiar di possanza nazionale,
e presagire ai nepoti di quella generazione un incivilimento intellettuale più diffuso e più equabile
di temperamento equabile, non è mai un canale od una via, attraverso della
di tono, piano (uno stile, un lin- guaggio). delminio,
. roberti, i-61: narrando tiene un corso equabile e perpetuo non impedito e
animato con giuste proporzioni e sparso d'un lume equabile d'immaginazione che talora si cangia
d'immaginazione che talora si cangia in un lampo focoso, talora in raggio penetrativo e
. 2. uniforme (un moto). galileo, 4-3-77:
accelerarsi, e riducono il mobile in un moto equabile ed uniforme, nel quale
de'fluidi eccita ordinariamente in noi, cioè un moto equabile ed uniforme. gioberti,
le razze, il genere umano piglierà un assetto più fermo, e andrà di
certi riguardi, appare finora nell'insieme un po'angusta, limitata nel tecnicismo delle
207: il genere umano riposava sotto un equabile, giusto e clemente imperio. cesarotti
i beni d'una famiglia sulla testa d'un individuo,
presentano un lotto di felicità minore che l'equabile
: o cara quanto rara virtù, d'un cuor candido..., d'
in tempi uguali; uniformità (di un moto). galileo, 4-3-95:
, non più smodate ricchezze, non più un sol cittadino bisognoso. =
che fluisce equabilmente e sta sempre di un modo, così anche dipinse i costumi
se al fine de'piani inclinati, succedesse un piano orizzontale c f, [il
galdi, i-248: se durava ancora un altro anno dal 1793 al '94 con moto
il lettore troverà grato d'intendere come un orologio che camminasse equabilmente dovrebbe ne'differenti
condensatori e resistori che si inserisce in un circuito amplificatore a tubi termoelettronici per stabilizzare
. econ. regolarizzazione e stabilizzazione di un fenomeno economico, ottenuta eliminando gli elementi
tutti. mazzini, ii-907: vogliono un sistema di tributi che, lasciando inviolabile
nei miei giudizii, non mi dà un molto luminoso esempio di moderazione.
. 2. che nasce da un animo sereno e imparziale (un giudizio
da un animo sereno e imparziale (un giudizio, un modo di comportarsi,
sereno e imparziale (un giudizio, un modo di comportarsi, anche una posizione
di comportarsi, anche una posizione, un atteggiamento). carducci, iii-15-364:
e inopportune impazienze nelle quali ha parte un occulto amor proprio. =
il moto del centro dell'epiciclo di un pianeta appariva uniforme sulla sfera celeste.
per gli altri pianeti, bisognava introdurre un equante col centro lontano dal centro della
1-172: intendasi dal centro k descritto un altro circolo e r q detto equante
. raggiungere una determinata altezza, toccare un certo livello. alamanni, 7-ii-43:
. ristoro, 2-2: faremo un cerchio, e porremlo per lo mezzo
prole abbia una sola / femina, un uomo. savinio, 417: dodici bambole
mai nati. -circonferenza massima di un astro. dante, cono.,
baldi, 470: scrisse molte opere; un libro de'canoni del primo mobile,
nuclei figli, in modo che entrambi ricevano un cromatidio di provenienza paterna e un cromatidio
ricevano un cromatidio di provenienza paterna e un cromatidio di provenienza materna.
rappresenta una curva o una superficie in un piano o in uno spazio di cui
uno spazio di cui si sia stabilito un sistema di coordinate, quando tutti e
. agnesi, 1-1-69: equazione è un rapporto di eguaglianza, che due o più
tali problemi basta appena la vita di un uomo. -per simil. cuoco
-equazione del centro o dell'orbita di un pianeta o del sole: la differenza
varietadi. baldi, 466: scrisse anco un trattato dell'equazione de'pianeti. d
, 1-222: hanno gli astronomi immaginato un tempo equabile o medio, e inventato
e delinquente, saldati nella immutabile unità di un organismo. stuparich, 5-452: ci
ogni aumento della quantità di moneta corrisponde un proporzionale aumento del livello generale dei prezzi
le posizioni rispettive degli elementi naturali in un determinato momento del tempo, rende perfettamente
tre variabili di un'osservazione o di un astro per ridurli fisiche pressione, volume e
individuo, in dipendenza da cause da un astro alla terra. -in partic.:
: il tempo fisiologiche, descrive e giudica un fenomeno che la luce impiega a venire
aspetto di cavallo, che rassomiglia a un cavallo. nardi, 76:
. dossi, 109: in nuoto, un pesce di piombo; nelle ginnàstiche,
(una persona, in partic. un soldato: che combatte a cavallo)
ecc.]. -che rappresenta un personaggio a cavallo (una statua,
personaggio a cavallo (una statua, un monumento). nardi, 22:
,... /... un marmo inutil sono. botta, 5-459
15-93: giunse a una piazza circolare dove un alto monumento equestre si perdeva nell'ombra
spettacolo facendo esercizi con i cavalli (un artista). -giochi equestri: corse con
bandello, 3-19 (ii-357): un giovine romano di famiglia equestre. v.
anticamente aggregate all'ordine equestre; era un nobile di quarta classe. -cavalleresco.
ant. che ha due lati uguali (un triangolo); isoscele. - anche
mostreremo. galileo, 3-3-498: in un triangolo equicrure, che abbia ciascuno de'lati
per la quale quattro quantità date in un determinato ordine sono tali che la differenza
che ha uguale distanza, rispetto a un altro oggetto, da un punto o da
rispetto a un altro oggetto, da un punto o da un oggetto preso come
oggetto, da un punto o da un oggetto preso come riferimento. -anche:
passare il po contro a'gladiatori per un ponte, cominciato per non impigrire 1
, 2-211: le lettere fino a un certo segno sono eguali, equidistanti..
loro. calandri, 295: egli è un campo che ha i lati equidistanti et
et ha gli angoli retti, cioè un campo quadrato che è per ciascheduno verso 80
sono quelle le quali, essendo in un medesimo piano, e prolungate in infinito
di due punti o due oggetti da un altro punto o da un altro oggetto o
oggetti da un altro punto o da un altro oggetto o di un punto da
punto o da un altro oggetto o di un punto da due estremi. -anche:
mantenere (specie nei rapporti internazionali) un atteggiamento imparziale nei confronti di blocchi politici
bot. che presenta una struttura e un aspetto uguali sulle due facce (una
le due metà longitudinali ugualmente sviluppate (un organismo con simmetria bilaterale).
con le spalle e le braccia fanno un triangolo equilatero. savonarola, ii-165: euclide
: fuori della porta aurelia, per un tiro di pietra o circa, in su
la tosca riva del tevere, era un quadrone equilatero di grandezza non mediocre,
e di quelli le dita estreme faranno un quadrato equilatero, il cui centro sarà sopra
compassi, tracciano dentro una circonferenza uguale un poligono, poi un quadrato, poi
una circonferenza uguale un poligono, poi un quadrato, poi un triangolo equilàtero.
poligono, poi un quadrato, poi un triangolo equilàtero. 2. sm
con cui si ottiene che il baricentro di un corpo rotante si trovi sull'asse di
fis. nome con cui si designa un vettore uguale e opposto a quello risultante
coppia di vettori applicati, riducibili a un unico vettore, che, applicato alla retta
corpo in attitudine di attesa sulle gambe un pochino divaricate. -sostenere, compensare
compensare la spinta o il peso di un corpo. galileo, 3-1-237: per
credere. -disporre armonicamente le parti di un tutto, così da ottenere uno studiato
dice delle figure e dei colori di un quadro, delle membrature di un'architettura
, 20: come può, infatti, un direttore equilibrare il volume dei solisti con
. de sanctis, ii-1-133: fece un contro-testamento, nel quale lasciò tutto a
annunzio, iv-2-878: l'occhio a un tratto si stupiva nello scoprire la larghezza
sono i modi con che la lingua d'un popolo diventa conquistatrice, e soggioga quella
diventa conquistatrice, e soggioga quella d'un altro. quello della forza egli è
di potere introdurre nel suo poema, un perpetuo contrasto di passioni contrarie continuamente operanti
. leopardi, 208: qui dentro un granchio, e quivi una cutretta, /
politiche, una situazione di equilibrio (un potere, in uno stato; uno stato
in uno stato; uno stato, in un sistema di alleanze); che è
della svezia, rimestata ed equilibrata in un certo tal qual modo che pure una
pacato. cesarotti, i-375: un uomo equilibrato in se stesso, rassegnato
di servizi e notizie che smorza in un tono medio uniforme. -ben proporzionato
una bambina. consegnata al dottore per un esame accurato egli credette di poter assicurarne
). 4. fis. di un sistema di forze avente nullo il risultante
polo. 5. elettrotecn. di un carico diviso egualmente fra i conduttori di
carico diviso egualmente fra i conduttori di un sistema polifase. equilibratóre, agg.
... è per l'economista un concetto tanto dissennato quanto esser poteva il
manca di calcio, e il calcio è un equilibratore nervoso. 2. balist
linee, i colori, i piani di un quadro). soffici, v-1-223:
equilibrio, sm. condizione nella quale un corpo si trova in quiete; particolare
trova in quiete; particolare stato di un sistema fisico o chimico che, per il
passante per il centro di gravità di un galleggiante contenga anche il centro di spinta
-equilibrio meccanico: stato di quiete di un punto materiale libero, supposto inizialmente fermo
tende a ritornarvi, l'equilibrio è un equilibrio stabile; se se ne allontana
se se ne allontana ulteriormente, è un equilibrio instabile; se rimane nella nuova
; se rimane nella nuova posizione, è un equilibrio indifferente. -equilibrio radioattivo:
statistica, il permanere costante, in un insieme di moltissimi sistemi indistinguibili fra di
loro per le loro proprietà, di un numero di sistemi che si trova in
numero di sistemi che si trova in un determinato stato. -equilibrio stellare: condizione
-equilibrio termico: si dice quando, in un corpo o in un insieme di corpi
quando, in un corpo o in un insieme di corpi, tutti i punti
-equilibrio termodinamico: situazione in cui un insieme di corpi, che possono subire
accostato all'aria contigua alla detta bilancia un altro ferro rovente, fu veduta restare
si è di supporre che si faccia un minimo movimento. milizia, ii-78:
i pianeti si reggono in aria per un contrasto di forza che essi chiamano legge
milizia, iii-373: chi slancia un sasso mette un piè in dietro per
, iii-373: chi slancia un sasso mette un piè in dietro per acquistar più forza
ve lo aveva portato, più che un pensiero, l'istinto, ossia quella forza
ossia quella forza di gravitazione che tira un corpo che cade verso il luogo del
. -in partic.: la capacità di un aereo in volo di mantenere una posizione
, al modo d'una forcella ricavata da un ramo d'albero, potato alle sue
remo. 4. posizione di un corpo che si regge da se stesso
, come se posassi i piedi su un ghiaccio mobile. jahier, 46: intanto
inclinato sulla fronte in fragile equilibrio, un cappellino minuscolo. -sport. asse
d'equilibrio: attrezzo ginnastico consistente in un asse lungo e stretto (che può
colli piceni, ove pensosamente fluirono in un equilibrio felicissimo tra il sentimento e la
delle libertà statuarie, quando tenda a un fine illecito e turbi l'equilibrio della
e vegetali, che si stabilisce in un determinato ambiente per le relazioni antagonistiche o
per ristabilire l'equilibrio, per ritrovare un poco di spazio da muoversi e da
economico: posizione ideale a cui tendono un individuo o un complesso di individui che
ideale a cui tendono un individuo o un complesso di individui che agiscono razionalmente,
che... avrebbe precorso d'un secolo l'incorporazione delle grandi monarchie moderne
pur anche per tutta la vita, un tozzo di pane, e il toglier
questa: ci siamo preparati; abbiamo un esercito ed una marina ma abbiamo insieme
.. nel canzoniere una storia, un andar graduato da un punto all'altro.
una storia, un andar graduato da un punto all'altro... di
altro... di che nasce un difetto d'equilibrio, la discordia o la
, 2-33: la vita è ima cella un po'fuori dell'ordinario, più uno
si calmò, i nervi si distesero in un opaco equilibrio, una rilassatezza giallognola fiaccò
: il papà ha sempre il suo ventre un po'fuori d'equilibrio e anche la
. 9. ipp. capacità di un cavallo di mantenere con egual rendimento le
, v-1-712: l'arte, dunque: un divertimento; divertimento d'ordine spirituale ed
, forme, proporzioni: -elementi sublimi per un equilibrismo in cui l'anima s'esalta
cui l'anima s'esalta e vibra in un miracolo solare e leggero.
(e anche la politica ispirata a un tale atteggiamento). gramsci, 9-280
con quella stessa agilità graziosa con cui un equilibrista giuoca co'suoi globetti di vetro colorati
sarta modista, nonché l'equilibrista in un circo equestre, e la bella modella
. manzini, 8-143: una volta arrivò un equilibrista famoso. teso un filo fra
volta arrivò un equilibrista famoso. teso un filo fra i tetti di due palazzi
minaccie contro le minaccie dell'estrema sinistra, un grido di raccolta per tutti gli uomini
. montano, 123: naldi era un uomo dalla faccia di gatto, il
di gatto, il quale turbinava in un par di basette rossigne, cappelluccio verde
e giacca a falde svolazzanti, preciso un equilibrista finanziario appena uscito da una commedia
-ci). che è proprio di un equilibrista; che è degno di un
di un equilibrista; che è degno di un equilibrista (anche in senso figur.
due o più funzioni definite in un sistema, se esiste un numero determinato
definite in un sistema, se esiste un numero determinato che in tutto il sistema
o grandezze che sono ugualmente multipli di un altro numero o grandezza. tramater
l'uno quattro e l'altro due, un numero di volte uguale. = voce
sul cader del ballo sento l'hellelta: un rigno / equino, un canto agro
hellelta: un rigno / equino, un canto agro di gallo. d'annunzio,
delle unghie equine e bovine facevano come un circolo d'incanti su l'erbe semplici del
se li ammaestrava nell'aia, come un domatore di circo. g. bassani,
nota una pizzicheria, l'antro di un carbonaio, una macelleria equina.
.. presupporre che l'equinoziale è un circolo imaginato nel cielo, che lo
mio colonnello, che hai passato da un pezzo la linea equinoziale, e quella
il cielo, / e fer la terra un tenebroso inferno, / e poser a
ma impallidisce nel cielo che biancheggia sopra un colonnato di nuvole disposto all'orizzonte,
3. locuz. scherz. prendere un equinozio: prendere un equivoco.
scherz. prendere un equinozio: prendere un equivoco. redi, viii-34: il
da sbrigare in città. mancavo d'un equipaggiamento equatoriale. sbarbaro, 5-28:
v-3-429: si trattava dell'invenzione di un nuovo tipo di zaino, il quale,
). leopardi, v-727: mentre un giorno si equipaggiavano i vascelli di una
'armare 'parlandosi di nave, è un francesismo. 2. fornire di
luoghi, non avevano mai veduto uscire un uomo così equipaggiato. palazzeschi, 7-49:
nave mercantile o militare (o su un aeromobile) per il funzionamento di tutti i
, in qualunque luogo, e immantinenti, un fiume di sì mediocre larghezza?
24-303: bella scena veder il conte in un di quei suoi così frequenti pellegrinaggi a
quel giustacuore violetto,... con un cappello a quattro acque e un ferraiolo
con un cappello a quattro acque e un ferraiolo bigio, e in quest'equipaggio regalare
dell'imperatore costanzo aveva dato al suo barbiere un equipaggio da senatore. -per
, si trova in esse non già un picciol punto, non un solo compendio
esse non già un picciol punto, non un solo compendio di quegli oggetti, ma
da mezza dozzina di lacchè e da un paio di cuochi, parigi è un'ottima
una carrozza stemmata a due cavalli, con un servitore incipriato a cassetta. -veicolo
la parte mobile, girevole intorno a un asse, collegata all'indice che descrive la
l'ant. scandinavo skipa 4 equipaggiare un battello '): dal germ.
metafora di simiglianza trasporta il vocabulo da un termine relativo ad un altro. la prima
il vocabulo da un termine relativo ad un altro. la prima foggia de'relativi
, ii-313: [erinna] con un suo picciol volume chiamato elecate equiparò la
soldi; ciò equiparando all'ammazzar di nascosto un barone, per lo che altrettanto se
', significa propriamente 4 confrontare 'un oggetto con un altro per far conoscere
propriamente 4 confrontare 'un oggetto con un altro per far conoscere che sono eguali
per far conoscere che sono eguali: un triangolo si equipara ad un parallelogramma.
eguali: un triangolo si equipara ad un parallelogramma. oriani, i-223: estirpata la
fece incontro al nostro autore, fu un leone, il quale dissi essere inteso
. boltzmann) che si applica a un insieme di numerosissimi sistemi meccanici di uguale
che chiede la stessa cosa chiesta da un altro. = voce dotta, comp
idoneo a sostituire (per esempio, un altro titolo, un'altra condizione).
o per alcuni effetti giuridici, a un altro titolo. ottimo, iii-94:
: se due forze unitamente soffici tanti un corpo vengano espresse pei lati d'un
un corpo vengano espresse pei lati d'un paralellogrammo, la forza equipollente viene espressa
a procacciare ai dipendenti di quelle amministrazioni un succedaneo, un equipollente ai 4 casuali
dipendenti di quelle amministrazioni un succedaneo, un equipollente ai 4 casuali '.
smalti alternati, ossia partizione risultante da un partito di due e un troncato di due
risultante da un partito di due e un troncato di due. 3. filos
: qui si fa una equipollenza nuova d'un cossetto di vitello con un cavretto
d'un cossetto di vitello con un cavretto cotto per armonia. menzini,
, se il cirino avesse potuto presentare un diploma di dottore in lettere o pubblicazioni
i medesimi effetti giuridici. -equipollenza di un titolo di studio: equiparazione, per
o per alcuni effetti giuridici, di un titolo di studio a un titolo di
giuridici, di un titolo di studio a un titolo di studio di genere diverso.
bartoli, 3-52: essere impossibile fare un corpo tanto equiponderante coll'acqua, che
7-i-164: vedesi naturalmente uno che piglia un peso dall'uno de'bracci gittar fuori di
denso il raro incalza, / è un equipondio altissimo e profondo. = voce
, iv-180: non è possibile parlare d'un particolare dissidio quando tutti gli opposti sono
presenti e quasi equipotenti nello spirito di un uomo. 2. matem.
parte dell'uovo di dare origine a un embrione intero quando venga isolata.
unione di due chiese o benefici in un medesimo titolare (cioè quando la chiesa
che si possono pensare come somma di un numero finito di poligoni rispettivamente uguali.
di considerare due poligoni come somma di un numero finito di poligoni rispettivamente uguali.
fusti e rami, fortemente silicizzati, hanno un aspetto caratteristico (donde il nome comune
, nel dettare la disciplina giuridica di un caso concreto che rientra nella previsione di
: non è altro l'equità che un giusto che è fuor della legge scritta
religiosi ravvivati: ma puro effetto d'un senso d'equità naturale, col quale
fede e dello spirito di umanità (un comportamento o una situazione concreta).
cavallo. di equitazione, senza darmi un gran vanto, me ne intendevo più di
, 464: rimasero maravigliati nel vedere un cavallo di legno, che caracollava meglio di
nelle colonie. salvini, v-446: d'un equite romano che morì pieno di debiti
lunga, ha la proporzione che ha un con uno: essendo due brevi equivalenti
borgese, 1-80: anche federico era un ricco di forze e di gioia,
la qual nel battesmo è renduta in un equivalente, che è la grazia. gemelli
172: la lingua italiana non essendo un albero affatto morto, come la latina
in realtà avevo buttato giù l'equivalente di un centinaio di pagine stampate e avevo lavorato
dissero che era ubriaco e gli fecero un regalo nel dargli l'equivalente della paga di
-scherz. compenso pecuniario (di un lavoro eseguito). d'azeglio
risultati e uguali i momenti rispetto a un polo (e sono riducibili l'uno all'
). -sm. equivalente elettrochimico di un ione: la quantità di un ione
di un ione: la quantità di un ione che reagisce all'elettrodo per effetto
5. sm. chim. equivalente di un elemento (impropriamente, puro equivalente di
elemento (impropriamente, puro equivalente di un elemento): la massa dell'elemento
massa di idrogeno. -equivalente chimico di un elemento: la massa atomica dell'elemento
. elettrotecn. equivalente di trasmissione di un collegamento telefonico: il rapporto fra la
certa equivalenza perpetua, resta sempre a un modo e il medesimo. galiani,
di dio. moravia, iii-365: supponiamo un momento per assurdo che la guerra si
v.]: equivalere indica meglio un valore di convenzione, secondo il modo
, di apprezzar le cose, o pure un prezzo morale ed intrinseco: « gli
, 1-90: nessuna donna può frequentare un uomo se non in presenza d'altri
giusta, così umana, che obbligava un uomo al suicidio: giacché, per il
, continuare a lavorare era equivalso a un suicidio. -tr. raro.
il conte ebbe finito, e messo un lungo soffio, che equivaleva a un
un lungo soffio, che equivaleva a un punto fermo, « intendo benissimo »,
1-133: alfonso era venuto in città apportandovi un grande disprezzo per i suoi abitatori;
incerto; ambiguamente. -ant.: secondo un rapporto di analogia, di simiglianza;
: dice ben egli ne la poetica un non so che d'allegoria; ma
e le parole, adoperate spesso in un senso distorto dall'uso normale, apparivano
di loro cose diverse; dare intenzionalmente un valore equivoco a qualcosa.
: egli [il chiromante] non è un confessore che in tanta monotonia possa ravvisare
in tanta monotonia possa ravvisare l'unità di un ordine trascendente. piuttosto gli pare di
trascendente. piuttosto gli pare di ritrovarci un senso di vanità pettegolo e tetro,
quando il termine medio è usato in un senso nella prima premessa e in un
un senso nella prima premessa e in un altro nella seconda si ha il 'sofisma
equivocazione e dell'anfibologia. esempio d'un sofisma che nasce da vocaboli di più
frase o, anche, una persona, un ambiente, ecc.).
scontare in penitenza dei suoi abusi, un lembo di quell'autorità misteriosa ancora la
essere confuso, scambiato con altro (un nome, una locuzione, un discorso
altro (un nome, una locuzione, un discorso, un concetto, ecc.
, una locuzione, un discorso, un concetto, ecc.); dubbio,
più cose, non è subordinato a un unico concetto, ma è unico segno
traportati da'venti procedano e nascano da un agente non già univoco, per parlar con
tisiche... hanno avuto sempre un grande ascendente sopra le mie inclinazioni,
applicato a cose diverse, o in un senso diverso. de sanctis, 11-182:
insincero, sospetto (una persona o un suo atto, un suo atteggiamento,
(una persona o un suo atto, un suo atteggiamento, ecc.);
dubbia moralità o onestà; licenzioso (un comportamento, una frase, ecc.)
, ecc.); malfamato (un luogo). p. verri,
una certa casa equivoca, dove aveva un discreto successo perché considerando un tale atto
dove aveva un discreto successo perché considerando un tale atto un sacrificio, era perciò pronta
discreto successo perché considerando un tale atto un sacrificio, era perciò pronta a tutto
, indeterminato; torbido, malsano (un sentimento, un istinto, ecc. o
torbido, malsano (un sentimento, un istinto, ecc. o anche un'
ecc. o anche un'atmosfera, un clima). bocchi, l-m-135:
poiignoto dipinse a mezzo una scala con un andamento di sì artificioso equivoco, che
, iv-64: signore, è corso un equivoco. egli mi ha preso per vostra
de'gonzi. l'intreccio nasce da un fratello e una sorella similissimi di figura,
l'equivoco fondamentale della nostra storia: un disperato tentativo di diventare moderni restando letterati
chimera. baretti, 1-212: hanno fatto un po * troppo consistere la lepidezza e
prezzassero le sue richieste, mentre preterivasi un punto sì equo, e domandato da sua
distribuzione. speranza dei giorni di mare fu un ricovero di pirati, lo sapete.
, 1-ii-482: in forza dell'ostracismo un onesto negoziante poteva essere tolto dal suo negozio
dal suo negozio,... un magistrato equo spogliato della sua dignità. foscolo
ma effettivo, io non sogno, per un equo compenso, se non sogni di
un numero equo di turisti; pure ha le
tagliarsi le canne della gola e cantare un brindisi. serra, 1-86: andavo,
, a udire le sue lezioni, con un entusiasmo equo che non sempre sormontava l'
per tenersi in vita, prende altrui un pane, non viola la moralità,
non viola la moralità, perché esercita un diritto fondato sull'equobono. = forse
v.]: 'equorea', nome di un genere di zoofiti della classe degli acalifi
dai campi / equorei per lente onde un incenso / levasi al ciel come da
/ noi ti pensiamo come un'alga, un ciottolo, / come un'equorea creatura
generalmente in corrispondenza col verificarsi di un avvenimento o politico o nazionale o religioso,
era, secondo il re alfonso, è un tempo dignissimo, onoratissimo e meritevole
in cui augusto impose alle spagne un annuo tributo, e fu tanno dopo averla
di tempo che si considera concluso entro un principio e una fine; periodo storico
tempo durante il quale si sono accumulati un certo numero di terreni aventi una certa
duretti, e grossi, come un giunco. sodetini, ii-261: il papavero
tardi, con altri, si pensò un giornale di alta filosofia e di battaglia tra
4 scendentale: un divenire 'col divino motto eracliteo sulla
distruggere, annientare, far scomparire (un luogo, un popolo, una stirpe
annientare, far scomparire (un luogo, un popolo, una stirpe, ecc.
una stirpe, ecc., o anche un vizio, un'idea, un sentimento
anche un vizio, un'idea, un sentimento, ecc.). bibbia
giammai. carducci, iii-24-235: pigli un de'suoi piccoli calabresi,..
cavalca, 9-34: come dice un santo padre, noi non siamo eradica
cui spillette hanno la forma elegante d'un cuore e con le quali i fanciulli si
; che è destinato all'erario (un tributo). romagnosi, 10-365
i suoi colleghi magistrati a lasciar intervenire un amico del salvemini alla perquisizione. soldati
1-iii-299: che direste... di un edile, che apparecchiando una festa solenne
, 1-58: la nazione avea allora un erario sufficiente a riempire il vuoto che
circolazione. giusti, 2-259: con un erario di dieci baiocchi, / con
amore e di natura, / apre un corallo in due parti diviso / angusto varco
, ii-43: daliso, o se vedessi un raggio solo / di quei bei lumi
vigionale assai squallida..., con un scarsissimo erario nella mia borsa.
che non è in luogo nessuno del mondo un erario tanto bene ordinato, né con
di cariche, erano soltanto tenuti a pagare un tributo in denaro per i bisogni della
ch'io sia erasmico. -quando tu fussi un di coloro, non mi terrebbe san
suo capo eraste. essa formavasi da un partito di sediziosi i quali affermavano che
, giorno, i-856: l'imitante un cuscin purpureo drappo / mostra turgido il
il pane. cardarelli, 1-83: un ciuffo d'erba che ingiallisce e muore /
d'erba che ingiallisce e muore / su un davanzale / è tutto l'autunno veneziano
. loredano, 1-60: i fiori d'un bel volto presto si seccano. sono
rumex acetosa), alta fino a un metro, con fusto striato e ramoso
nei pascoli, con legume simile a un bruco peloso. o. targioni
varietà trovasi nelle indie, ed ha un odore e sapore più forte. le foglie
contadini erba aglio. 65: un ciliegio... consola / la sfiorente
uno dall'altro, intra i quali un poco poi si pone frutto d'erba
disenterie degli uomini e delle bestie. un decimo di tali semi uniti alla polvere da
il doppio del calice; il frutto è un legume costituito da tre a sette articoli
questa pianta è corrosivo; messa in un dente cariato, ne distrugge il nervo,
485: ad ogni poco c'era / un muc- chiarello. erano i semi,
; foglie opposte ovate, quasi coriformi un poco seghettate. frutti pendenti. perenne
mali degli occhi. rompendola, geme un sugo che distrugge i porri, e giova
di tela forte e fitta se ne cava un olio... il quale è
caldo. pascoli, i-889: in un campicello lì presso, il vecchio corsaro addomesticato
rosa e margherite gialle, si mescolavano in un solo tappeto. -erba miseria
specie di elleboro con molti fiori di un verde pallido giallognolo, profumati { helleborus
], 553: l'erba paris produce un sol frutto, ritondo, alto due
por- poreo, ritondo, simile a un piccolo acino d'uva, vinoso e
che cresce ne'boschi umidi e sparge un fetido odore. le sue bacche danno
fetido odore. le sue bacche danno un color porporino che cogli acidi diviene rosso
rosso e con gli alcali turchino. era un tempo usata a preparare i filtri amatorii
cauli pendono fuori del vaso e fanno un bel vedere quando in estate si adorna
: pianticella che forma sull'acqua come un tappeto di foglioline, usata un tempo
come un tappeto di foglioline, usata un tempo in medicina (lemna minor).
ghiandolari sul dorso, coccole portate da un rametto ricurvo; è velenosa e medicinale
alcuni pisteron, produce i ramuscelli alti un gombito, e qualche volta maggioretti e
emisfero boreale, e se stropicciata emana un forte odore di aglio (ed è usata
nella regione dell'ulivo, e costituisce un sano nutrimento di bestiame. pascoli
fetta d'erba sulla, / a fare un quadro d'erba lupinella. d'annunzio
, tutti i foraggi, come in un recinto da pascolo. -erba tomi
dalla terra, senza alcuna fronde, con un sol genuine grosso, come imo sparago
, alto ora più ed ora meno d'un piede, secondo la bontà del
nasce... la radice è grossa un dito e tenera, fragile e fongosa
. violar di, lxvi-2-370: ponete in un fiasco 4 litri di buon vino bianco
con vene rossastre; il frutto è un legume vescicoloso; fiorisce da giugno a
loggia, / ma 'n lor vece un abete, un faggio, un pino,
ma 'n lor vece un abete, un faggio, un pino, / tra l'
lor vece un abete, un faggio, un pino, / tra l'erba verde
quale [giardino]... era un prato di minutissima erba e verde tanto
., 100: a te par forsi un gioco il mio tormento, / che
erba; e reca in mano / un mazzolin di rose e di viole.
, vi-932: bastan quattro solchi e un poco d'erba / o un riflesso
e un poco d'erba / o un riflesso nell'acqua / perché si calmi questa
, 80: svaria su l'erbe un gregge a mano a mano, / e
che aveva comperato certe erbe e un grosso di pesciolini per la cena del vecchio
. alfieri, 1-1237: vo'farle un caldo impiastro / d'erbe e di
, più certo, salubri erbe, ché un cespo / svelgendo allora da un sassoso
ché un cespo / svelgendo allora da un sassoso poggio, / le vecchie rughe
mangereccio selvatiche, e veniva a domandare un po'd'olio per condirle.
vi-457: pareami / d'aver sentito un di questi che vendono / l'erbe
torchiando erbe foraggere fresche, che costituisce un alimento importante per gli animali (in
ccnnini, 1-29: se vuoi fare un colore, il più perfetto che si
: era [il coscritto] vestito d'un fustagno grave, color d'erba secca
il giovane, 9-342: che questi è un di quelli, / che, per
come la signora letterata / stimò tanto un poeta dozzinale, / ed a me l'
re: risposta che si dà a un bambino che chiede con insistenza qualcosa (
suol dire per proverbio, d'ogni lana un peso, d'ogni erba un fascio
lana un peso, d'ogni erba un fascio? f. f. frugoni,
insieme, e far d'ogni erba un fascio, pure è un mezzo d'intenderci
d'ogni erba un fascio, pure è un mezzo d'intenderci intorno a un certo
è un mezzo d'intenderci intorno a un certo numero di cose. e. cecchi
alcuni nuovi critici, facendo d'ogni erba un fascio, avevano mescolato il buono al
sì mal inteso, / d'ogni erba un fascio e d'ogni lana un peso
erba un fascio e d'ogni lana un peso. note al malmantile, 2-840:
', che s'intende l'operare d'un uomo scellerato, di coscienza larga,
., 7 (112): un cavaliere scapestrato, più amico delle femmine,
.. avvezzo a far d'ogni erba un fascio. pea, 11-164: se
quelle che hanno fatto d'ogni erba un fascio, vostro figlio potrà cadere in
stelo. -non spuntare, non crescere un filo d'erba: a indicare uno stato
in pace, e avere gioia / da un fil d'erba che trema / sul
il terrore / e far delle città un pugno di cenere / in cui non spunti
di cenere / in cui non spunti più un sol filo d'erba. quasimodo,
, verde, corto e tenero che pareva un velluto, mi faceva anch'esso un
un velluto, mi faceva anch'esso un effetto come di languore. -non debitamente
acerba, / che mi ha reciso un nipotino in erba. gioberti, iii-20:
-indica un fatto non ancora verificatosi, ma che
data professione; che aspira a raggiungere un dato grado, una data posizione;
borghini, i-iv-4-169: io vi dissi d'un dante, se quel ruscello ne avesse
le erbezzole agrappanno, e chi in un modo e chi in un altro, descazzano
chi in un modo e chi in un altro, descazzano lo caldo della fastidiosissima
ghiaia certa erbolina che ha in bocca un sapore agretto. -erbàccia (v
la voce si considera come sopravvivenza di un termine rurale prelatino). erbàccia,
un'erbaccia alta e rigogliosa, quasi un arbusto, che, chissà come,
queste cose separatamente, le troverà tutte d'un istesso odore, e ciò per essere
ipo- cistide. milizia, iii-172: un seme piantato in primavera produce fra poche
piantato in primavera produce fra poche settimane un getto tenero erbaceo, che si stende
e al fine del primo anno contiene un filetto legnoso terminato da un bottone.
anno contiene un filetto legnoso terminato da un bottone. silone, 149:
: oltre questo giardino... ho un bruolo molto grande, che d'ogni
iii-240: il bue che pascola, pare un ingrato, perché colla sua zampa lenta
. bacchelli, ii-303: frusciavano d'un fruscio più lieve d'un tenero sospiro
frusciavano d'un fruscio più lieve d'un tenero sospiro le acque, invadendo la
2. coltivazione foraggera che non occupa un anno intero agrario, ma viene praticata
antico al piano, / quasi per un erbai fiume silente, / su le vestigia
= rifacimento popol. con erba di un precedente albaluce. erbame (ant.
scienza erbaria, la quale non era un sapere nominale, curioso ed esterno.
, v-1-1148: mi portò in una custodia un vecchio erbario... erano tutte
la stanza, la impregna di sottobosco un erbario di licheni. 3.
. algarotti, 3-16: costeggiammo anche un poco la isoletta di amac, che
/ a quel vilan selvatico / onna dì un castrato / toge, po ch'è
ghianda. muratori, 7-i-318: così da un diploma di ottone il grande in favore
seminato a erba per uso di pascolo (un terreno). cattaneo, iii-1-318:
produtti. 2. erbivoro (un animale). ojetti, ii-71:
d'erba, coltivato a erba (un terreno, il suolo, ecc.)
d'amboduo / portane peso d'un egual momento, / e d'erino,
tra due poggetti che erbeggiàvano con un verde smagliante. = deriv.
st., 1-70: nel giogo un verde colle alza la fronte; / sot-
fronte; / sot- t'esso aprico un lieto pratel siede; / u'scherzando tra'
era quasi tutto coperto d'un'erbetta d'un verde smorto, morbidissima. d'annunzio
fulgendo. baldini, 5-13: trovato un angolo di tenere erbette per giaciglio vi
.. fa cendovi sopra un rifritto di saporite erbette tritate bene e
luogo presso alla marina, / e disegnovvi un orto grande grande, / dove fossero
attraversando l'aia, / vien con un pane a lui, che della croce /
di solito in rossastro, hanno un sapore astringente e mostrano uno spettro di
talora esse si porgevano allineate su un piazzaletto erbito. sbar baro
una erbivendola che si sgola a un canto di strada. deledda, iii-519:
detto un'altra volta: / io sono un erbolàio, un semplicista. albertazzi,
volta: / io sono un erbolàio, un semplicista. albertazzi, 1023: la
iscal- zargli, leviamo il duolo in un tratto. 3. venditore di
affacciasi una signora alla finestra, e vedendo un uomo con un canestretto di erbe,
finestra, e vedendo un uomo con un canestretto di erbe, chiede: chi vi
, 2-659: maestro giulian da marliano ha un bello erbolaro. = dal
/ e fè degli erbolati capitano / un bertuccion vestito di broccato. p
quale erborò poi dati più esatti da un colonnello medico in villeggiatura. = deriv
. che nasce nelle piante erbacee (un verme). vallisneri, i-207
se si potesse da qualche erborista averne un pochetto di quello del vero citiso,
le vicine campagne. fogazzaro, 2-273: un magnifico posto... leggendo qualche
perlustravo il litorale, per procurare a un mio vecchio maestro -che non ne
erbose sponde / del rivo l'elmo a un ramuscel consegna. p. f.
, iii-232: qui scorre più d'un rio eh'erboso ha il letto, /
verdeggiante, rigoglioso (una regione, un paese). anguillara, 8-191:
, più alto di tre quarti d'un piede e concavo. 4.
, 6-63: la mia padrona sa fare un veleno / con certe erbucce e certa
per brevità. giusti, iii-100: un volume di sessanta componimenti circa, non
distesa erbosa. caproni, 113: un corollario / d'armoniosi bicicli sul-
sale, iv-232: che al soffiar di un zeffiretto i frassini del bosco ercinio si
dell'ercinie querce / che li segna d'un solco e si dilegua. gnoli,
di quinari e l'ultimo verso è un endecasillabo tronco. = da
tiranni; e ciascheduno di voi fia un nuovo ercole, il quale domò tanti pessimi
. caporali, ii-59: sen va di un drappo verde ornata, / benché attraverso
antichità ha riunito diversi ercoli per formare un grand'èrcole. gioberti, 3-141: ercole
il gallico o l'ellenico, è un personaggio semitico o pelasgico posteriore agli atlanti
esser stato disarmato da amore, e un altro ercolino alto un piede. idem
amore, e un altro ercolino alto un piede. idem, xix-4-1064: l'èrcole
la maggior robustezza che possa acquistarsi da un uomo che siasi continuamente esercitato nelle
e per la persona tutta mostrate essere un ercole. foscolo, xvii-299: non è
corruc- ciava quasi che egli non fosse un ercole, e che non fosse pronto
gambe). cicognani, 3-34: un assai rispettabile individuo, traverso di corpo
che alzava gli occhi al soffitto con un sospiro d'inconsolato dolore. e
: rosso, macchiato di nero, ma un po'gobbo e di gambe ercoline,
mani tozze e le gambe corte e un pochino torte, ma non a x che
col suo passo forte, dalle gambe un poco ercoline. 2. figur.
gagliardo, vigoroso (lo stile di un letterato o di un artista).
(lo stile di un letterato o di un artista). e. cecchi,
a volte barocco, ma sempre per un bisogno di grandiosità e di maestà.
dei guanciali, trovarsi sotto alle dita un corpicino trafugato là dentro, che si
di quei barbari; bastò per due colonne un carlo solo. casti, ii-4-70:
cosa (e ha per lo più un uso iperbolico). ariosto, 9-56
irrefrenabile, in cui ogni sguardo è un desiderio di piacere. -di eccezionale impegno
(un'opera, un'impresa, un lavoro, un'attività sia fisica,
sia spirituale: e ha per lo più un uso iperbolico). marino,
esseri felici. -inoppugnabile (un argomento). a. f.
la farfalla] dall'alto scende con un volo / solenne e stanco, noto all'
cuspidi dei cardi, / s'adonta di un erebia, d'un virgaurea,
/ s'adonta di un erebia, d'un virgaurea, / suoi commensali sullo
, xvi-255: io ho ancora le ciglia un poco umide e le gocce sospese fra
cose e dal tepore dei muri emanava un inseguitore improvvisato, ermes con brevi ali
poi tutto, / tutto insieme in un dì sol! nieri, 187: chi
. imbriani, 2-199: così -come un balocco amato il bimbo / cela, -il
giura che sinché campa lei non paga un baiocco. ma non ha altri eredi
ma non ha altri eredi, e un giorno o l'altro deve lasciargli tutto
sappia che io, come erede d'un terzo legittimo che toccava a mio fratello in
di più che potesse eventualmente risultare da un testamento di giulia in favore di giorgio,
essendo ricchissimo, in quello lasciò suo erede un suo figliuolo già grandicello. ariosto,
. sarpi, i-1-234: è morto un gentiluomo ricco, molto loro devoto,
, avendo fatto testamento, ed instituito erede un figliuolo unico suo e li padri insieme
monarca defunto; chi, alla morte di un sovrano, era chiamato a succedergli.
-anche: chi succede per eredità in un regno, in un principato, in
succede per eredità in un regno, in un principato, in un titolo, ecc
regno, in un principato, in un titolo, ecc. -erede al trono:
. caro, 7-80: sola d'un sangue tal, d'un tanto regno /
: sola d'un sangue tal, d'un tanto regno / restava una sua figlia
, gli stati sarebbero in libertà d'eleggersi un nuovo principe. testi, 1-8:
, xxiii- 515: tosto che un principe divien erede presuntivo della corona,
erede del nome maironi, era figlio di un figlio della marchesa, morto a ventott'
grecia, colpì la mente del cretese come un fulmine nero. calvino, 2-242:
. 2. figur. chi riceve un patrimonio morale o di tradizioni e ne
intimamente e profondamente partecipe (o anche un retaggio di dolore, di afflizione,
sentimenti comuni a una stirpe, a un popolo, a una nazione, ecc.
, e non vede nell'umanità che un carciofo. de sanctis, 7-51:
immortali. alfieri, 1-439: che giova un regno / a chi erede non ha
s'affidava tutto nella speranza di ottenere un erede, vedendosi fraudato anche d'un
un erede, vedendosi fraudato anche d'un tale conforto, cadde in tal melanconia,
elettrica alla notizia che sua nuora gli preparava un erede. pascoli, 1215: placida
successore, chi entra in possesso di un lascito'. cfr. festo, 88-28:
elementi, attivi e passivi, che un defunto lascia al suo erede o ai
, e l'hanno per eredità d'un carioso che morse l'anno passato. banti
mia. pulci, v-102: avevo cominciato un piato d'una mia eredità, che
, 1-461: bellerofonte [donava] un nappo d'oro a tondo / calice doppio
(e che richiede la nomina di un curatore da parte dell'autorità giudiziaria)
; passaggio ai discendenti. diretti (di un trono, di un titolo, ecc
diretti (di un trono, di un titolo, ecc.). -anche:
distanza di anni, l'epilogo di un amore ingranato con una eredità dinastica e
ingranato con una eredità dinastica e con un veto imperiale tuttavia suscita brividi eschilei.
, ii-652: iddio facendo dell'uomo un ente sociale lo ha chiamato a reclamare la
men vizioso. filangieri, xviii-5-724: un figlio può avere un dritto ad ereditare
filangieri, xviii-5-724: un figlio può avere un dritto ad ereditare le ricompense ottenute dal
suo padre; ma potrebbe egli avere un dritto ad ereditare le sue cariche?
sua. svevo, 5-255: da un giorno all'altro alessandro restò privo di
di uno stato o territorio, o un titolo, un ufficio. guido
o territorio, o un titolo, un ufficio. guido da pisa, 2-43
impero germanico. filangieri, xviii-5-724: un figlio può avere un dritto ad ereditare
filangieri, xviii-5-724: un figlio può avere un dritto ad ereditare le ricompense ottenute dal
suo padre; ma potrebbe egli avere un dritto ad ereditare le sue cariche?
casti, iii-296: paolo i ereditava un impero lasciato da sua madre nel massimo
. fis. ereditarietà meccanica: proprietà di un corpo di risentire allo stato attuale in
. 4. geogr. esistenza di un dato fenomeno in un terreno che normalmente
. esistenza di un dato fenomeno in un terreno che normalmente non ne consentirebbe lo
. gioia, 1-ii-92: la ricchezza è un vero e reale segno di merito,
sovranità di uno stato, derivante a un principe da successione ereditaria. -paese,
. -paese, stato ereditario: di cui un sovrano ha acquistato la sovranità per successione
e iron.): l'erede di un cospicuo patrimonio, di un'azienda importante
spagna], anche perché non c'è un principe ereditario, solido, sicuro,
progenie già provata ed approvata, è un carattere infallibile ed un indizio certo della
ed approvata, è un carattere infallibile ed un indizio certo della virtù ereditaria, la
d'egitto, ac- cioché gli siate un popolo ereditario, come oggi appare.
appare. pallavicino, 1-25: per un di que'setti fonti onde il nilo
[lo stallone] o che abbi manco un occhio o altra stroppiatura che impedisca il
. riconosce la sua prima origine da un vizio ereditario, tratto dai propri genitori
il tribunale la condannò alla reclusione in un ospedale di pazzi. de sanctis,
de sanctis, iii-300: la mente è un prodotto di predisposizioni ereditarie e di condizioni
quest'ammasso ereditato dalle generazioni passate, un buon medico cerca di dedurne la sua
che tagliare due volte all'anno con un par di forbici le cedole dei titoli
qualche piccolo risparmio, ne aveva comprato un giogo di buona razza. 2
. biol. trasmesso per eredità biologica (un carattere somatico o morale, una malattia
328: una brutta voce maschile, con un che di pretesco, ereditato certo dallo
di pretesco, ereditato certo dallo zio, un porgere quasi rude, ereditato certo dal
più spesso fanciulla) che presumibilmente erediterà un patrimonio cospicuo. fusinato, vii-964
scherz. di persona che ha ereditato un patrimonio cospicuo. - anche sostant.
o tre domeniche grugliasco fu disturbata da un gruppo di sedicenti socialisti e dai mazzieri del
via molta, / che scontrò un eremita in una valle, / ch'avea
anni e dal digiuno attenuato, / sopra un lento asinel se ne veniva;
: io udirei più volentieri predicarmi un idiota eremita santo col suo rozzo
canta la fama che le grazie un giorno / vider l'onore andar fuggiasco,
panzini, iii-322: sopra spoleto c'è un monte chiamato monte luci, abitato da
da letto, opera finissima di eremite di un vicino con vento.
detto che la carne è fragile e un giovinotto non può tutt'a un tratto farsi
e un giovinotto non può tutt'a un tratto farsi eremita. d'annunzio,
eremita. d'annunzio, v-3-353: un esempio di completo isolamento, forse unico
di pelle di capra / e ha un sentore muschioso di bestia e di pipa.
anche una cappella per la preghiera, un deposito per i viveri, una foresteria
e fu la sera / il nostro albergo un basso eremitaggio. tommaseo, 1-305:
, quelle orride mura erano per me diventate un eremitaggio. pascoli, 22: era
dal terremoto del 1365, mostra tuttora un lato esterno. -sm. plur
vede agli eremitani di s. severino un * noli me tangere ', in ancona
, in ancona a s. agostino un s. francesco orante. ojetti, ii-365
gli eremitani, mantegna; e a un passo, gli scrovegni e giotto.
che ora, si gettò in un letticciuolo di foglie. = deriv
quando non voglia eremiticamente ritirarsi in un breve aforisma, è doversi contradire
e fido, e pratico, / non un interessato, e vii politico, /
, e vii politico, / scordandovi un tantin d'esser flemmatico, / non
e delle verdure. viani, 14-260: un cappuccino dal saio marrone logoro e stinto
priva di strapunti e coperte, sembrava un eremitico graticcio. bocchelli, 13-629:
uscito subito de l'eremitorio, fece un esercito di cento mila turchi. bandello
nostra salute mille cento cinquantasei, fece un eremitorio, ove si congregarono molti romiti
alamanni, 6-11-98: ed io lì presso un santo eremitoro / andai. èremo
, /... / e fanno un gibbo che si chiama catria, / di
/ di sotto al quale è consecrato un ermo, / che suole esser disposto
3-176: l'eremo, che è un convento di frati barbuti come i cappuccini;
, iv-81: ricorrendo alla religione votò un eremo di frati cappuccini, che, in
partic.: casetta rustica, costruita in un punto isolato di un parco).
, costruita in un punto isolato di un parco). -anche: stanza ove è
io non pretendo di convertire le città in un eremo, di bandire le arti,
qui, sulla riva del mare, in un eremo peschereccio, con l'onda che
, 4-297: vedeva in santa maria un eremo, un rifugio ascetico, quasi celeste
vedeva in santa maria un eremo, un rifugio ascetico, quasi celeste, che avrebbe
. 4. angolo pittoresco di un parco, formato da boschetti, a
. ermétto. aretino, 8-57: un romito scanna penitenze, standosi in un
un romito scanna penitenze, standosi in un ermetto presso de la villa un miglio,
in un ermetto presso de la villa un miglio, e forse due, se
intestino tenue e agisce esclusivamente in un mezzo neutro o tutt'al più
hanno affirmato di trovar, in un libro di lodovico molina gesuito, ventuna eresie
non so se nella storia ci sia un solo esempio d'un cattolico, il
nella storia ci sia un solo esempio d'un cattolico, il quale, per servire
, abbia protestato d'aver per essa un gran rispetto. fogaizaro, 7-247: proprio
alla chiesa. soffici, v-2-673: un canonico, fattosi sotto al pulpito in
, 5-i-63: viddi in lui particolarmente un ottimo senso che egli ha nell'opinione
ricotte in terra, / come già disse un omaccion dabene, / ella non è
. rosa, 43: in vece di un mestier fertile e vivo, / dietro
voi quest'eresia, / che per un po'di applauso ebri correte / a
senza vergogna. svevo, 6-84: un ragazzo di dieci anni! non farti
sciamò una vecchia bavosa che filava in un canto. « non è nella dottrina che
. iniziatore di un'eresia; capo di un gruppo ereticale; chi accoglie e professa
, 11-868: ben cristo vi porrà un dì la mano, / vibrando la
. pallavicino, i-23: contendevasi con un eresiarca audacissimo, che aveva bruciati nella
, avere appreso i nuovi dogmi da un eresiarca tedesco venuto espressamente a convertirle.
delle sette ereticali ardisce di produrre pur un miracolo che la confermi. giannone,
i cardinali. soffici, v-2-725: un alito gelato di freddo razionalismo ereticale rattrista
penetra la nostra anima e la chiude con un suggello di ghiaccio. -bestemmia
oltre all'ingiuria contro dio, contiene un errore contro la fede. magalotti,
sovvenuta a voi. pananti, i-407: un dì la mota trovano tant'alta /
e ci fa piuttosto la figura di un pleonasmo inarmonico. -eretico.
che ereticale autore delle 'lettere di un prete modernista '. = deriv.
, di cui è ignorantissimo, è un partitante delle casupole e delle catapecchie.
nessuno ha mai tentato... un censimento di quello che resta o che sorge
, sa dell'eretico; ed è appunto un trovato d'eretici. cattaneo, i-2-292
nome colui che, facendo parte di un istituto, mette innanzi idee e manifesta tendenze
stima degli innocenti. oggi forse ha davanti un pubblico più eretico, meglio disposto ai
ora conoscesti voi mai poeta che non pizzicasse un poco dello eretico? anzi, che
famiglia di eretici; quel giovanotto è un garibaldino: uno dei dannati di porta
caro, 12-ii-22: non posso credere ch'un galantuomo suo pari sia di sì eretica
sm. medie. facile irritabilità di un viscere o del sistema nervoso in genere;
di tutti e due. i versi sono un eretismo di mente mero e schietto.
o anche di ira o paura (un organo o tessuto animale, per afflusso
e rigido, come scolpito in un alabastro delicatissimo, soffuso d'una
sinisgalli, 6-165: bisognerà che qualcuno un giorno ci spieghi perché l'humus
da altrettanti regi erette, fóro / un dei sette miracoli del mondo. magno,
7-19: davanti al presepio è eretto un pulpito in miniatura dove i bambini salgono
nel cielo, in direzione verticale (un albero, un monte). dante
in direzione verticale (un albero, un monte). dante, par.
tasso, 13-i-529: oh quanti monti un sovra l'altro eretto! magalotti,
sta. onofri, 11-175: un pino che si leva su dal colle /
pura entità del tronco eretto / è un pensiero tutt'uomini, ma detto /
un'erba dura ed eretta, alta un braccio dal suolo, asciutta e quasi lignea
suolo, asciutta e quasi lignea, d'un verde chiaro e neutrale che non offenda
perpendicolare. galileo, 4-3-185: intenderemo un piano eretto all'orizzonte. torricelli,
: « intrate quinci », / ad un scaleo vie men che li altri eretto
piccola apertura, per la quale passa un ferretto grosso quanto una penna da scrivere
un'asta cui d'intorno s'avvolgeva un serpente. a. cocchi, 4-1-124:
figurina graziosa molto eretta come se contenesse un piuolo e si tenesse un po'pendente
come se contenesse un piuolo e si tenesse un po'pendente per indietro. d'annunzio
il torvo capo eretto / per tutto un giorno [i filugelli] dondolano stanchi?
. -che è in erezione (un organo animale). caporali, ii-93
, è dogmatica; se essa vanta un * quid simile 'dell'infallibilità papale testé
. ant. chiamato, nominato (a un incarico, a un compito).
nominato (a un incarico, a un compito). guittone, xxxvii-32:
9. ant. suscitato, levato (un vento). francesco da barberino,
l'edificare; costruzione, innalzamento di un edificio, di una statua, ecc.
porto, 1-181: è sopra il natisone un ponte di due archi, di mirabile
fondato con il suo piliere di mezzo sopra un pezzo di cinghione tutto rotondo e quasi
che per rompere con lo scandalo d'un esempio clamoroso il millenario divieto opposto dal
. faldella, 5-133: a ludovico un brivido gelava le ossa; gli si
dalla erezione protratta, e cascò come un cencio in terra. savinio, 1-153
tratta con alcuni di loro di porsi un poco a voler promuovere un'opera di
qualche gran servizio divino; l'erezione di un seminario, di una chiesa, di
seminario, di una chiesa, di un chiostro, di un monastero di vergini
una chiesa, di un chiostro, di un monastero di vergini care a cristo.
l'erezione d'uno spedale e d'un monte di pietà nella comune. pirandello,
una promessa: forse l'erezione d'un asilo per vecchi. 4.
0. targioni tozzetti, i-222: un tal moto... di distensione
dopo il diuturno ergasterio dei campi, un po'di vita quieta prima d'andare alla
di guardie non frugate, trattandosi di un ergastolano politico, reduce da una passeggiatina
, temibilissimo e temutissimo, mi sa un po'di miscuglio farmaceutico. tiriamo
di ergastolani stava per essere stivata entro un carro bestiame. gramsci, 33:
alla scena di iniziazione della camorra; conosco un ergastolano (un certo arturo) che
della camorra; conosco un ergastolano (un certo arturo) che mi lascia una impressione
. letter. che ha l'aspetto di un ergastolo. viani, 19-166: i
inutile, / oscuri dì, senza un conforto, io strascico; / come
si riferisce all'ergastolo; che contiene un ergastolo, che è occupato da un
un ergastolo, che è occupato da un ergastolo. dossi, 280:
. dossi, 280: in un isolotto ergastolino d'italia, ammu- tinàtisi
d'indipendenza... avèvan creato un vero governo con leggi e pene atrocissime
beccaria, ii-719: propone... un nuovo regolamento dell'ergastolo. colletta,
esiliati. deledda, iii-61: egli era un discolo... quando uccise suo
aveva sedici anni... e un servo, suo complice, fu condannato all'
fine. perché chi aiuta la fuga di un criminale, commette un crimine anche lui
la fuga di un criminale, commette un crimine anche lui. -stabilimento di
molti dì. segneri, ii-76: un che tollera insieme tutti i tormenti,
di quanti mali si possono figurare dentro un ergastolo, che non in altro cede
se questi sono numerosi, si presenta un bel campo all'ingegno degli architetti,
colletta, iv-47: era in quell'isola un ergastolo, ch'egli dischiuse: con
altissime, a guisa di quelle di un ergastolo, per toglierci la vista de'passeggeri
nostra fede non si rappresenta la terra un paradiso o un inferno...,
si rappresenta la terra un paradiso o un inferno..., ma bensì come
..., ma bensì come un purgatorio o, vogliam dire, un immenso
un purgatorio o, vogliam dire, un immenso ergastolo e sofronisterio, in cui
grazie e di virtù, era ridotto ad un ergastolo per alcuni, ed ad una
per tutti. carducci, ii-15-216: sogno un attila della civiltà, il quale passi
sospetto ed esoso. la scienza è un pericolo, il lusso un oltraggio, i
scienza è un pericolo, il lusso un oltraggio, i trovati dell'uman pensiero
della virtù. pascoli, i-236: un ergastolo, senz'essa [la domenica]
la domenica] è questa società; un ergastolo in cui, se non c'è
in quella casa estranea non erano come in un ergastolo addolcito? negri, 1-210:
scegli per entro a le mie stanze un luogo / il più remoto e solo,
didone, a la medesma giuno, / un tempio d'altro, che di baie
di bronzo avea. dotti, iii-259: un tribunal che i fogli altrui censuri,
, / erga lor co'suoi fasci un rogo ardente. salvini, 22-29: poi
: / credi però dell'oro ergerti un vallo / ove tra gli ozii tuoi
i-131: volle carlo che si ergesse un teatro, avendone allora la città pochi e
di pace asilo e di pietà, che un tempo / la veneranda tua consorte ergea
la vita e 'ncerto, / quasi un trofeo, la mia avversaria antica. giovanetti
dentro il mio core / t'ergerò un tempio, in cui, finché lo spirto
di famiglia, con ergere in casa un maiorascato, non pretende che il figliuolo
, ergendo dalle rovine del ducato beneventano un terzo principato che da capoa prese il
cose ordine antico / rovesci, e un nuovo erger ne vuoi. -promuovere
vuoi. -promuovere, innalzare a un determinato grado. - anche rifl.
il piacere che venisse da roma tutto un papa in persona a consecrarla colle sue
ed ergendo il seno volava intorno a un palo verso cui paolo l'aveva vista
. caro, 9 * 983: un candido giovenco che la fronte / aggia
e arcuando la groppa elastica / parte in un galoppo brusco / mentre ancora l'erba
299: cadeva / il terzo sol quando un gran monte io scersi, / che
, cercò l'aria boccheggiando, con un grido straziante. moravia, xi-
ergendo il petto come per liberarsi da un gran peso, disse: « beh,
erga e solleve. delfino, 1-515: un braccio porgi a me, l'altro
1-3-37: ecco, a pena da un male ergi e sollevi, / fortuna,
iv-156: era il carroccio... un grosso carro tirato da uno o da
per il suo busto lunghissimo, e per un enorme pennacchio, uno zampillo di piume
: di qua, sui comignoli s'ergeva un gallo di ferro battuto per segnare il
iii-1-450: ella si erge con un movimento rapido e gagliardo delle reni
: se parlava con la sua antica voce un dia letto con inflessioni sconosciute
-ant. inalberarsi, impennarsi (un animale). -anche intr.
, 282: com'io sali'su un mulo maladetto, / subito s'erse
d'italia è 'l fato, / un genero dal ciel mi si promette, /
, arrivò a essere l'arbitra di un potentissimo regno, disponendo de'generali del
ancor della immortai sua luce / splendido un solco ergentesi nell'aure / si lasciava da
in levante e sui colli vicini, un nembo nero... da ponente,
; gonfiarsi, essere in piena (un corso d'acqua). marino,
io. assumere una determinata posizione, un compito, un incarico; arrogarsi.
una determinata posizione, un compito, un incarico; arrogarsi. a.
. -giungere, arrivare (fino a un determinato punto o livello o grado)
mamiani, 1-83: voli a terenzio un inno, ed al celeste / orecchio armonizzando
quel maledetto ruzzolone egli era dritto come un palo, ergo non portava nemmeno fortuna
è santa; ed in sustanza è un poltrone. saccenti, 1-1-91: oh che
per porta romana, / mi prese un dirizzone e venni a casa. de
l'ente... per cartesio è un prodotto della coscienza, un « ergo
cartesio è un prodotto della coscienza, un « ergo ». carducci, iii-24-97:
. carducci, iii-24-97: conoscete voi un 'ergo 'più logico del io agosto
a imprecare e a bestemmiare urlando come un ossesso: dalle finestre i pigionali facevano
origine, la direzione) e da un deverbale di regó al caso ablativo (
e della resistenza delle contrazioni volontarie di un gruppo di muscoli. =
fisiol. registrazione grafica dell'attività di un gruppo di muscoli per mezzo dell'ergografo
sterolo isolato dalla segale cornuta: è un alcole monovalente, non saturo, incolore
delle alpi e degli appennini settentrionali, è un arbusto prostrato, con foglie acuminate e
durante, 159: 'erica', è un arbuscello non molto differente dal tamarigio, di
fogazzaro, 5-478: il giardiniere tornò dopo un momento per mostrarle le gialle acacie fiorite
alcole contenuto in molte ericacee: è un liquido oleoso, incolore, di odore
ponte di ferro, mascherate da un breve caseggiato e dagli erici della sponda.
e tua cagione / dian di piglio ad un bordone / o di sassi una
itala anfitrite / inviavan lor doni, e un drappelletto / di naladi e fanciulle
meridionale, rappresentata a guisa d'un fiume. = voce dotta,
l'aspetto che ricorda quello di un fiume. erigèndo, agg.
, due milioni di rupie sulla lista di un erigendo ospedale inglese. bocchelli,
con miracolo novello, / tanto fu cara un tempo e tanto piacque; /.
d'oriente. alvaro, 7-166: a un certo punto è cominciato ad accadere tra
punto è cominciato ad accadere tra noi un fenomeno che non s'è veduto in
queste lettere, io tento di erigere un monumento alla virtù sconosciuta. guerrazzi,
amai..., ad ambedue eressi un tempio nel mio cuore. piovene,
comizi, indetti con lo scopo di erigere un contraltare a una funzione sacra che si
; costituire (una società, o anche un gruppo, un circolo); impiantare
società, o anche un gruppo, un circolo); impiantare (un'industria)
, di grande animo e virtù, un capo di tempo in tempo alli priori:
, iii-231: sappia, eccellenza, che un certo menico tarocchi desidera la permissione di
ignoranza si occuparono faticosissimamente nell'addestrarsi fra un inviluppo di opinioni greche, arabe ed
. pecchio, conc., ii-20: un atto legislativo degli stati uniti accordava ai
primo convento. piovene, 5-199: un concorso di circostanze eresse a parma,
, la fiaccola che s'aggira in un palazzo vuoto, guardate la morte.
(a una più alta dignità, a un più alto grado o incarico);
conte venne dichiarato duca di milano con un diploma segnato il giorno due di maggio
l'insegna nera del fascismo, ossia di un regime politico che aveva eretto a sistema
erigerò, fa il suo fusto alto un gombito: rossigno, con fiondi continuate et
della lega, 205: la tottavilla ha un ciuffo sul pileo, lungo ed erigibile
azzurri a striature rosse, racchiusi in un calice ricoperto di peluria bianca.
chiamata, per esser simile ad un riccio terrestre, anzi li paesani dove
, disposti in capolini muniti di un involucro di brattee; il frutto
di brattee; il frutto è un achenio (e numerose specie sono
e tormenti (e può avere anche un valore iperbolico, nel linguaggio amoroso).
quanto adorata, o numi, e quale un giorno / mia delizia ed erinni!
, 136: invaghitasi con erinnici ardori di un giovane patrizio, senz'altra dote personale
bellezza, la quale staccava a meraviglia sovra un fondo di quattrocentomila franchi di rendita,
chiamano erineo... è alta un palmo, fa cinque gambi e somiglia il
. genere di granchi, che presentano un carapace quadrangolare con bordi laterali convessi da
lo studio della botanica cessò d'essere un obbligo, iniziai un erbario. è
botanica cessò d'essere un obbligo, iniziai un erbario. è di quegli anni rincontro
è chiamato da alcuni erisicetro, ed è un arbuscello sarmentoso e spinoso. mattioli [
in poco tempo sopra la pelle, con un calore acre ed abbruciante, con un
un calore acre ed abbruciante, con un rossore chiaro, che poi tira al
4 arrosso, divengo rosso 'e da un secondo elemento (non meglio identificato)
sofisti, e sentire vivamente il bisogno di un sapere normale ed obbiettivo. b.
nel quarto [angolo] farei un eritaco, uccello tanto solitario che di lui
che non se ne ritrovano mai due in un bosco medesimo. tramater [s.
è rosso. il nostro pettirosso è un uccello diverso, sebbene latinamente anche così
orciolato cinquedentato, la corolla imbutiforme ed un bacca con dieci loculamenti e dieci semi
loculamenti e dieci semi. esse hanno un fogliame d'un verde carico e lucente.
semi. esse hanno un fogliame d'un verde carico e lucente. = voce
medie. malattia cutanea parassitaria causata da un fungo microscopico (microsporon minutissimum),
odierno mar rosso: dal nome di un mitico re 'epoopàt;, 'epu9pó <;
masse concrezionate o in incrostazioni; ha un caratteristico colore rosso fior di pesco (
vivande, chiamato da alcuni eritro, è un seme d'uno arbuscello chiamato coriario:
gli arti anteriori molto lunghi ed è un rapido corridore (e vive nell'africa
. aumento dei globuli rossi contenuti in un mm3 di sangue per abnorme attività degli
dalla corteccia dell'erythrophloeum guineense: è un liquido giallo-bruno, sciropposo, che serve
africana, verythrophloeum guineense, si ricava un liquido rosso fortemente purgativo ed emetico,
. disturbo della vista consistente nel vedere un riflesso rosso sul contorno o su tutta
contenuta nel rabarbaro (e probabilmente è un miscuglio di acido crisofanico, emodina e
della cute in generale, dovuto a un processo infiammatorio o a congestione o
uccelli dell'ordine passeriformi a cui appartiene un piccolo uccello, verythrospiza githaginea, proprio
regioni sassose del sahara, che emette un caratteristico grido simile a un debole squillo
che emette un caratteristico grido simile a un debole squillo di tromba, per il
d-e l-e): il d-e è un liquido sciropposo, non fermen- tescibile,
viene chiamata, per esser simile ad un riccio terrestre, anzi li paesani dove
o a mezzo busto montata su un pilastro. tasso, 11-iii-1036: anzi
segno di questi ed un'erma o un termine per quelle. monti, 1-83
per quelle. monti, 1-83: un cardinale ha pensato che si debba far copiare
che pazzia!) e attaccarla con un bottone di metallo tra due laminette di
vaticano. d'annunzio, iv-1-148: in un luogo favorito, ch'era una specie
divino ignazio da se medesimi, ne fanno un uomo stazionario ed immobile, a uso