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vol. V Pag.4 - Da EBBRIETÀ a EBBRO (21 risultati)

, di euforia provocato dalla piena di un sentimento che assorbe intensamente riempiendo di slancio

ad una nobile melanconia, preso da un amore che avea per base la contemplazione

feste, le comunicavano un'ebbrezza, un ardor tale di viver lieto, che prometteva

257: di giorno in giorno era un senso nuovo che sorgeva in lei dai

un'esaltazione vaga, un'ebbrezza sottile, un turbamento misterioso e pudibondo che provava il

una nuova vita d'elevazione: e un senso d'ebbrezza le veniva da quel

, per dolcezza o bellezza, infonde un esaltante piacere. dante, par.

27-5: ciò ch'io vedeva mi sembiava un riso / dell'universo; perché mia

ix-1083: volle [gesù] / per un vermine folle / morir inebriato. /

inebriato. / di questa dolze ebrezza / un odor m'è venuto / ch'i'

si destasse anco la stupidità percossa con un modo inopinato. de sanctis, i-172:

amore è sano e umano, non è un idillio, non è ebrezza dell'anima

i-43: un'ebbrezza di memorie, un fremito di opere grandi turbavano la sua

i-61: bastava una voce per strada, un saluto, un sorriso del primo passante

voce per strada, un saluto, un sorriso del primo passante, per levarmi a

cielo. ammirato, 1-155: disse un savio che è cattivo segno della città

bere; illogico, incoerente; sfrenato (un atto, una parola, un comportamento

(un atto, una parola, un comportamento, ecc.). vasari

3. figur. posseduto, esaltato da un pensiero, da un sentimento o da

, esaltato da un pensiero, da un sentimento o da ima passione particolarmente intensa

giovanni crisostomo volgar., 2-87: incominciò un poco a intiepidire, e a dare

vol. V Pag.5 - Da EBBROBIBACE a EBDOMADARIO (36 risultati)

così ti sarà impossibile il gabbarlo con un amore colorito, come appunto il dipingere

finto. alfieri, i-117: ebro di un tal pensiero, quasi non mi ricordava

ancor cara, im- provida / d'un avvenir mal fido, / ebbra spirò le

febbre. pascoli, 627: era un meriggio estivo: / io sentiva negli occhi

/ della via bianca, e nell'orecchio un vasto / tintinnìo di cicale, ebbre

, che manifesta altesterno l'intensità di un sentimento (d'amore, di dolore

, dimenticando ogni cosa, passando da un ballerino all'altro senza un'esitazione o una

nel freddo chiarore che piovèvan le stelle, un giovane raffigurò, dall'agii persona,

ha da risalire al foscolo per trovare d'un poeta nostro lettere d'amore tanto ebre

-intenso, esaltato, violento (un sentimento, un gesto, uno stato

esaltato, violento (un sentimento, un gesto, uno stato d'animo).

: sono veri e propri eccessi di un senso tanto eccitato da accendere in lui come

senso tanto eccitato da accendere in lui come un leggerissimo delirio, e da rapirlo sino

leggerissimo delirio, e da rapirlo sino a un punto di ebbra lucidità. moravia,

in man gemino serpe: / mostra un fratello all'altro, e ad ambi il

passaron poi sui pubblici lavacri, / ove un sesso coll'altro era confuso; /

; / e indi sortendo, entraro in un de'sacri / templi, ove gli

sue ebre fantasmagorie del medio evo, un mostro con corna e coda e con

con corna e coda e con tale un corredo di deformità che andava crescendo grottescamente

4. che è interamente dominato da un desiderio sconvolgente; avidamente bramoso. -

scritto lungamente; ma era il monologo d'un pazzo, ebro del tuo languore niveo

ed ebro. 5. che provoca un senso di benessere, di esaltazione,

pregno di succhi, pieno di umori (un frutto). ariosto, cinque

esalta il vino e l'ebbrezza (un carme, una poesia, ecc.)

, agg. letter. che ride di un sorriso da ebbro. g

, detta grecamente edo- mada, è un decorso di sette giorni, che perpetuamente

terre cedute, essendo nel trattato convenuto un corrispettivo di limitazione che dall'oltrepò si riceve

alfieri, i-137: si era stabilito un ceppo assai ben capace, dalla di

piccolo 'e pubblicava per proprio conto un giornale ebdomadario dal titolo: 'i lunedì

dal titolo: 'i lunedì di un dilettante'. soffici, iii-323: nell'anticamera

di quest'ultimo ebdomadario m'imbattei invece un giorno con lo scrittore max jacob e

picasso, allora entrambi ignoti fuorché a un ristrettissimo numero di artisti giovani e ignoti

estinguere la sua sete di coltura, un ebdomadario gli è più che sufficiente.

che sufficiente. -che appartiene a un giornale ebdomadario. e. cecchi,

3. liturg. di religioso che ha un ufficio liturgico da compiere per tutta una

per tutta una settimana, o in un determinato giorno di ogni settimana. -anche

vol. V Pag.6 - Da EBEFATTO a EBOLLIZIONE (4 risultati)

confronto dei nati legittimi, fanno di lui un anomalo. 2. agg.

chi ridice, nell'eco- lalia d'un ebefrenico, vane glomerazioni di parole.

petrarca, iv-1-91: poi vidi un grande con atti soavi, / e

7-1275: ciàula non fiatò; restò un pezzo a guardarlo a bocca aperta,

vol. V Pag.99 - Da ELICATO a ELICONA (26 risultati)

, ii-8: la qual cosa [d'un solo movimento] nella linea elica non

disposte a uguali intervalli angolari intorno a un mozzo solidale con un albero rotante.

angolari intorno a un mozzo solidale con un albero rotante. - per estens.:

accanto alla mano del suicida, giaceva un ventaglietto a elica. moravia, iii-225

, specie se siamo d'estate, un ventilatore sul proprio tavolo, in modo

cane] le zampe come l'eliche d'un molinetto. -per simil.

a perfezione, col nasino sottile, un fregio a elica di capelli chiari sul

euforbia. govoni, 3-116: raccoglie un lumachino come un'unghia / o il

/ piglia a volo l'elica d'un semino alato. 4. dimin

l'esperimento. boccardo, 2-501: un costruttore inglese, il sig. smith,

, applicò, nel 1839, ad un batello a vapore l'elice ossia la vite

(che descrive una spirale attorno a un sostegno cilindrico). 4. anat

licemi, / avrei poter di far pietoso un aspide; i sì cocenti sospir dal

duolo elice: / prendi pietate d'un leggiadro velo. marino, 3-66:

. -estrarre, tirar fuori (da un involucro). anguillara, 7-71:

famiglia di molluschi gasteropodi polmonari, comprendente un gran numero di specie, più abbondanti

che opera ricoprimento per rotazione di un dato angolo, o di un

un dato angolo, o di un suo multiplo intero, seguito da

di una determinata quantità o di un suo multiplo. = comp.

caduti di guerra. là c'è un largo elicoidale intorno al quale girano a carosello

, ec., o quando in un canal più corto e diritto è messa

si muove di moto elicoidale intorno a un asse, senza deformarsi; esso risulta così

del quale la linea generatrice ha almeno un punto in comune con l'asse,

cerchiato: la cui curva generatrice è un cerchio. = cfr. elicoide1

: are così a bellona, / un tempo invitta amazzone, / diè il vocale

elicona. baldini, i-453: a un certo momento margherita disertò l'elicona per

vol. V Pag.100 - Da ELICONIDI a ELIMINARE (21 risultati)

da una o più eliche mosse da un apparato motore rotante intorno a un asse

da un apparato motore rotante intorno a un asse verticale, e in qualche caso

tutto l'arto viene portato innanzi descrivendo un arco di cerchio all'infuori e sfiorando

che nell'andatura paretico-spastica porta alternamente un piede ad accavallarsi sull'altro.

entro angoli di piccola ampiezza intorno a un asse verticale. ojetti,

neanche si curarono di noi seduti a un tavolo della vasta gabbia vetrata. «

vetrata. « come dentro la palla d'un elicottero » ella disse.

il termine francese era stato applicato a un modellino di carta (a spirale)

, 1-294: a te di bei corimbi un antro ingombra, / e folto

in latino suona 4 aversio ', quasi un rimovimento e slontanamento di quella povera vocale

ima particella, sposta una parola, sostituisce un epiteto. 3. rifl

pascoli, i-239: qualunque organismo è un composto di concorrenti, di avversari,

; e nell'organismo cospirano tutte a un medesimo fine: la vita. bocchelli,

: la vita. bocchelli, 1-iii-256: un male, come la minaccia e la

la minaccia e la paura, avrebbe sortito un bene, come che di solito in

secondo che l'etica dice, / un abito eligente / lo qual dimora in

landolfi, 8- 206: ginevra ha un certo difetto fìsico, un difetto da

: ginevra ha un certo difetto fìsico, un difetto da nulla e facilmente eliminabile,

era avviso di sentirmi pur allora levare un velo dall'intelletto. manzoni, 221:

servitù, che una democrazia liberale avrebbe un po'per volta eliminato. moravia,

, come la vindice / spada d'un prode, che i malvagi elimina. svevo

vol. V Pag.101 - Da ELIMINATO a ELIOMIO (22 risultati)

-sostant. bocchelli, 10-214: un conto è sopprimere un piccolo, anche

bocchelli, 10-214: un conto è sopprimere un piccolo, anche grosso numero di eliminati

influenza né credito da nessuna parte; e un altro è entrare in conflitto con un

un altro è entrare in conflitto con un paese. 2. tolto di

, cacciando via i diversi partiti, rimase un gruppo credente nella libertà, che chiamossi

. cassola, 1-188: -mario è un elemento che va eliminato, -e lo disse

disse con tale durezza che fausto per un momento ebbe il timore che l'altro

matem. operazione mediante la quale da un sistema di equazioni fra certe variabili si

. 5. sport. esclusione di un concorrente (o di una squadra)

determinata serie di anni, è dato un certo valore medio (ricavato da dati

sperimentali) del numero dei componenti di un gruppo di individui dopo un dato numero

componenti di un gruppo di individui dopo un dato numero di anni, a partire

numero di anni, a partire da un determinato anno iniziale. = deriv.

si sapeva che v'era nel sole un elemento che dava uno spettro speciale e

d'alberti, 342: eliocentrica latitudine d'un pianeta, dicesi l'inclinazione della linea

centro del sole ed il centro d'un pianeta. bocchelli, 1-ii-538: le

differenza che le carte sensibili sviluppate dànno un tratto nero o color seppia su fondo

. che si riferisce alla posizione di un punto sul disco apparente del sole.

solari nella direzione della stazione ricevente, un diaframma opaco, mobile, o

, 5-231: rovesciandosi nel sole, a un certo momento, simile ad una segnalazione

d'eliografo, scintillò sopra la villa un volo di piccioni. bocchelli, 6-199:

volo di piccioni. bocchelli, 6-199: un eliografo della divisione continuava a provare di

vol. V Pag.102 - Da ELIONE a ELISIO (13 risultati)

diritti dalla radice, rossigni, alti un mezzo piede, e pieni di sugo.

]: 'elioscopio', cannocchiale corredato di un vetro affumato ad uso di osservare le macchie

in direzione variabile, li rinvia a un punto fisso della terra sempre secondo una

da uno specchio piano, collegato con un orologio, avente la funzione di variare

maniera che il movimento diurno continuato di un astro non rechi alcuno ostacolo all'osservazione

da parte di una superficie, di un locale). = voce dotta

si aggiunse la stereotipia; alla stereotipia un opificio xilografico; e poi una litografia

oscurano alla luce del sole e hanno un leggero odore di vaniglia, solubili in

dalle tue mani. piovene, 5-628: un profumo tra la verbena e l'eliotropio

regno di elisabetta i d'inghilterra: un gusto, un costume, una letteratura.

i d'inghilterra: un gusto, un costume, una letteratura. gozzano

gozzano, 379: possedeva in inghilterra un castello elisabettiano ed un'intera provincia

da gli elisi oh venga almeno / un bel sogno a consigliarti, / ed

vol. V Pag.103 - Da ELISIONE a ELITROPIA (33 risultati)

poche stille, / trapiantato qui sopra un dolce eliso. rosa, 156: troppo

e pure ti amo tanto; e un tuo riso e un suono della tua soave

tanto; e un tuo riso e un suono della tua soave parola e un

e un suono della tua soave parola e un tocco delle tue labbra mi renderebbe subito

più antica e maggiore che lo circonda un dolce limbo, un eliso. montale

che lo circonda un dolce limbo, un eliso. montale, 37: solo due

montale, 37: solo due mani, un volto, / 4 quelle 'mani

e le grazie lievi scorreano: / un profumo d'elisie / rose molcea quel-

, 1-19: ecco per te rintocca / un presagio nell'elisie sfere. piovene,

vicinanza dei demoni serviva solo a conferire un rapimento maggiore alla loro dolcezza.

... oggi comunemente si prende per un liquore spiritoso, impregnato, mediante l'

. siedi qui, siedi? vuoi un sorso di quell'elisire? deledda, iii-189

? deledda, iii-189: dammi almeno un bicchierino d'elisir di china, se ce

pane, che mi fecero l'effetto di un elisir di vita. -elixir proprietatis

redi, 16-iv-359: bisogna che sia un vero ciurmatore e di quei fini.

del mio ingegno attento, per comportene un vital elisire nel mio inchiostro epitomico,

inchiostro epitomico, lambiccato al fervore d'un intelletto acceso. segneri, iv-649:

a cavare dalla fonderia della divina misericordia un elisire vivifico alla prostrata loro virtù, non

uomo] nella buona e gentil moglie un dolce balsamo, un elisirre quasimente celestiale.

e gentil moglie un dolce balsamo, un elisirre quasimente celestiale. monti, i-132

« socrate », che ti sarà un mirabile elixir contro la malinconia. orioni

. frugoni, xxiv-942: giacque in un deliquio da cui non basta ancora a

presa gentil d'elisirvite, / ovvero un buon bicchiero d'acquavite. montano, 348

menzini, 5-4: ma l'entrata d'un pero o d'una vite /

/ non dareste, e nemmeno un fico secco / a chi fosse in

sf. entom. l'ala anteriore di un in setto (coleottero,

a raggera. comisso, 5-12: un coleottero svolazzò rumoroso e si posò sul

, famiglia delle acantee, distinto da un calice coriaceo quatripartito, colla corolla cinquefida

elitròide, agg. anat. simile a un involucro. -membrana elitròide: la

. èxuxpoei87) <; 4 simile a un involucro '. elitròpia { eliotròpio)

, e chi lo sente non ha che un sospiro nel petto, che un petto

che un sospiro nel petto, che un petto, che un pensiero nell'anima.

petto, che un petto, che un pensiero nell'anima. 2.

vol. V Pag.104 - Da ELITROPIO a ELLADICO (20 risultati)

praticata nella vagina, in occasione di un parto difficile. " voce dotta,

tu, che parimente si danno all'un genere e all'altro, ella, essa

mai nessun rumore; ed elle facevano un passo più nel mezzo della strada quando

da qualche contadino tra i rami di un fico. alvaro, 13-23: ella

comperavano. beicari, 1-96: pigliatene un poco [di lattuga] per carità con

, / così ch'ell'ha come un pulsar di vena. -posta dopo il

cose ch'abbiano a narrarsi / a un par mio? manzoni, 38:

e suon di man con elle / facevano un tumulto, il qual s'aggira /

monferrato, non riguardando che elle fossero d'un nipote della regina loro e di un

un nipote della regina loro e di un prencipe di fazione francese. alfieri,

fazione francese. alfieri, 6-13: un sogno ell'era certo / codesta veglia.

erba; e reca in mano / un mazzolin di rose e di viole, /

, in una camera più angusta, sopra un letto più freddo, la madre sua

questa, gliene sarò tenuto come d'un onore. [sostituito da] manzoni,

sarà contenta della nostra società, rispose con un ghigno da galeotto il capitano. imbriani

: caro signor maurizio, ella è un uomo d'onore, un ufficiale, un

ella è un uomo d'onore, un ufficiale, un galantuomo. 5

un uomo d'onore, un ufficiale, un galantuomo. 5. designa un

un galantuomo. 5. designa un soggetto non espresso (ed equivale a

impudente menzogna, i turpi sogni / d'un vii di cui non degneria privato /

vol. V Pag.105 - Da ELLAGICO a ELLENIZZATO (17 risultati)

/ che parve giusto, che arrivasse un pazzo. pirandello, 5-71: stendendo

ciò fatto, s'inserì la penna su un orecchio. g. raimondi, 2-104

che egli è: come modo di preporre un indovinello, o per denotare incomprensione.

sue proprietadi. firenzuola, 758: un sacco intero intero di elleboro non bastarebbe

anzi cucuzza, al cui ristoro / un moggio intier non basteria di sale, /

5-177: s'era studiata di fare un giardino che fosse sempre fiorito naturalmente,

: corpo ellenico fu detto nella grecia un certo numero di città che aveano formato lega1'

carducci, iii-20-77: era questo del leopardi un tornare... alla conciliazione tra

dubbio e il dolore moderno, con un presentimento del risorgente ellenismo. papini,

a gesù, era... un enciclopedista dell'ellenismo, che non credeva

agli dei della patria né poteva supporre che un dio vero esistesse. bacchelli, 11-19

ogni passo ne le / favole conte un ellenismo piova, / ed una doppia e

prurito di passar con esso voi per un grande ellenista. monti, iv-116:

nome che presso gli antichi indicava ad un tempo gli ebrei d'alessandria, gli

magine-racconto -mi pare ora non valga più di un qualunque mezzo retorico ellenistico. piovene,

dell'ecerinide,... lo disse un dotto ellenizzante e insieme discreto ammiratore di

stravaganti e sovrani più che stravaganti; un insieme romantico, ellenizzante, italianizzante.

vol. V Pag.106 - Da ELLENIZZAZIONE a ELLITTICO (29 risultati)

avevano una eloquenza profonda, come se un segno invisibile e per un divino privilegio

come se un segno invisibile e per un divino privilegio élleno vivessero nella superiore verità

loro voce, e scoppiai in pianto, un lungo pianto, dirotto, sconsolato.

tanti eroi le immagini / che furo elleni un giorno? berchet, 18: egli

st., i-iii: vien sopra un carro d'ellera e di pampino /

bollita con elera e con ruta / ad un fuoco di legna di cipresso, /

mano innocenti indi premuta, / manda un liquor. cellini, 1-31 (85)

, 117: in mezzo a un boschetto di sempre verdi, è di

non era, là di lì, che un mucchio / di verghe dalla lunga acqua

. d'annunzio, i-44: portano un pendulo corimbo d'ellera / misto di

misto di candide rose di maggio, / un calamo silvestre, / una faginea patera

scorta per avventura tra le pietraie d'un greto, / esiguo specchio in cui guardi

curva chiusa che è luogo dei punti di un piano per i quali la somma delle

costante: si ottiene dall'intersezione di un cono con un piano non parallelo ad

ottiene dall'intersezione di un cono con un piano non parallelo ad alcuna generatrice.

posta subcontrariamente, che perciò non sarà un cerchio) chia- merassi con nome speciale

e donne, prendendosi per mano formano un circolo, e incominciano prima a girare

monotone note dello strumento, che suonasi da un valente nel mestiere. il circolo va

, / fulminando in sua via ruota un pianeta. montale, 2-68: i pali

linea senza brusche curvature, contenuta in un piano rispetto al quale ciascuna sezione del

(in quanto si considerava l'elisse un circolo imperfetto); cfr. ellissi

piedone impacchettato, fasciato, depositato sopra un plinto di cuscini, pareva, nel

pareva, nel mezzo della camera, un pezzo raro di moore alla biennale veneziana

nascer da due moti uniformi, l'un retto e l'altro circolare; così

siano ellitiche. gozzano, 944: un attico, sforato da occhi ellittici per

, nella parte inferiore sono ornate d'un mezzo cerchio nero a guisa d'un'

difettiva o ellittica avrà... un pregio quando serva a rappresentar la fretta,

, o a vibrar con più forza un detto o un tratto energico e caratteristico

vibrar con più forza un detto o un tratto energico e caratteristico. carena,

vol. V Pag.107 - Da ELLO a ELMO (19 risultati)

dire ripigliare il sonno dopo aver dormito un buon pezzo: dormire ancora un pochino

dormito un buon pezzo: dormire ancora un pochino, un altro poco. carducci,

pezzo: dormire ancora un pochino, un altro poco. carducci, iii-12-60:

2. raro. denso di significati (un vocabolo). de sanctis, iii-158

, pomposo sepolcro. parini le dà un contenuto, l'empie di sensi o di

sia. boccaccio, ii-7-33: corse ad un coltello, / il qual pendea nella

della siberia: ha le dimensioni di un topo comune, coda corta, orecchie

comune... uno elmetto con un lione di perle e uno ulivo d'ariento

: v'è più valore ideale in un elmetto di ferro liscio che nel morione cesellato

infinite. marotta, 6-88: vede soltanto un improvviso scorrere di gente, ruote ferme

/ e so quanto tu pesi ad un danaio, / come t'ho scritto

del piave, le acque sono d'un liquido colore di smeraldo, e la

nel moderno equipag giamento bellico un semplice casco metallico detto più propriamente '

de roma, xxviii-416: avea in testa un ermo ad auro. fatti di cesare

. ariosto, 1-11: entrò in un bosco, e ne la stretta via /

e ne la stretta via / rincontrò un cavallier ch'a piè venia. / indosso

una torre: dissero che aveva in capo un elmo a guisa di una città turrita

s'ode uno scalpitìo di cavalli e un tintinnìo di sciabole; è uno squadrone di

solo [il soldato], seduto sopra un sasso, telmo rovesciato stretto nella morsa

vol. V Pag.108 - Da ELMUTO a ELOGIOGRAFO (19 risultati)

di caucciù come palombari, in capo un enorme elmo verniciato di bianco, scesa

: apparecchio autorespiratore usato dall'equipaggio di un sommergibile avariato per uscire dalla nave.

cappello sugli occhi... ha un cappello da uomo; sotto la testa,

il suo viso ancora bambino sembra sormontato da un elmo quasi per gioco. moravia,

per gioco. moravia, i-205: aveva un viso perfetto e lezioso di bambola chiuso

perfetto e lezioso di bambola chiuso in un elmo di capelli biondi meravigliosamente composti e

irremediabilmente questi libri: essi soffrono di un male più proprio. pavese, 8-291

: conviene spendere molte notti anche sopra un certo virgilio marone, nel quale, e

gozzano, 404: ci riposammo in un caffè egiziano,... infestato da

plauso. gramsci, 8-185: un bel libro di daniele habévy...

, ciò che è chiamato di solito un successo di stima, ossia parecchi articoli

solenne tenuto in occasione della morte di un personaggio insigne per celebrarne la memoria.

adulazione mercenaria di parecchi letterati ha fatto un brutto servizio agli elogi. per essa

a. verri, xxiii-126: è un buonissimo uomo. non vi stupite di

sapere. pananti, ii-166: è un freddo elogio quello che si fa dello

in pietra rilucente come fiamma / più d'un elogio e più d'un epigramma.

più d'un elogio e più d'un epigramma. milizia, iii-167: alcune volte

sulla quale trovasi scolpita una iscrizione o un elogio. 4. dimin. elogiétto

famoso scrittore, antico o moderno, con un breve elogietto, nel quale ristrettamente si

vol. V Pag.109 - Da ELOGIOSO a ELOQUENZA (12 risultati)

cosiddetta 'teoria dei documenti ') un gruppo di supposte fonti del pentateuco (

, di drieto dalla sua persona sia un doppierò, appresso dice che in ciascheduno

. il moto pendolare), distanza di un punto oscillante dal centro dell'oscillazione.

angolare (misurata dalla terra) fra un corpo celeste e il centro della sua

si verifica fra la longitudine celeste di un pianeta e quella del sole.

, i-48: si è nella predetta spera un altro circulo, il quale è

4-2: il potta, ch'era un uom molto eloquente / e solito a

salir spesso in ringhiera, / montato sopra un argine eminente, /...

commuove, che persuade, efficace (un discorso, uno scritto, ecc.)

pisacane, iii-42: il progresso continuo è un sogno, i fatti sono troppo eloquenti

il silenzio stesso, una colonna, un occhio, parla più eloquentemente di tutte

sdraiato in poltrona, ed in faccia ad un caminetto le cui fiammate eloquentemente addimostravano le

vol. V Pag.110 - Da ELOQUIO a ELUCUBRARE (9 risultati)

avevano una eloquenza profonda, come se per un segno invisibile e per un divino privilegio

se per un segno invisibile e per un divino privilegio élleno vivessero nella superiore verità

ingegno, / e di eloquenza naturale un fiume. d'azeglio, 1-217:

sì dolcemente folgorando, / e parte d'un cor saggio, sospirando / d'

: e tra 'l fragore / d'un peregrino d'eloquenza fiume, / di

: mandato il capo di chimenti da un altro canto, gli ficcò nel sinistro

in n] elson (dal cognome di un pugile inglese). elucidare,

novo elucidano. gioberti, ii-129: un acconcio e perfetto strumento della riflessione.

, ma solo * elucubrato 'con un esempio del galileo, dalla qual voce discenderebbero

vol. V Pag.111 - Da ELUCUBRATO a ELZEVIRO (21 risultati)

ogni dire... così, era un susseguirsi di divincolamenti interni, un volere

era un susseguirsi di divincolamenti interni, un volere e disvolere, un amare e un

interni, un volere e disvolere, un amare e un disprezzare in un medesimo

un volere e disvolere, un amare e un disprezzare in un medesimo istante, un

, un amare e un disprezzare in un medesimo istante, un prolisso elocubrare nel vago

un disprezzare in un medesimo istante, un prolisso elocubrare nel vago e nel vuoto

, e, quasi a ogni pagina, un cambiare a vista di carattere, come

di carattere, come di scena in un qualche dramma shakespeariano. =

esserci forze, poiché viene disputato da un principe di tanto titolo con scritture;

, 10-1- 264: questo è un eludere la legge santa di cristo e

eludere la legge santa di cristo e un adulare la propria molta avarizia e pochissima sua

: quasi sùbito mi misi a cercare un modo ingegnoso di eludere il rigore della

adsorbita (da una soluzione) su un adsorbente solido, mediante un nuovo opportuno

) su un adsorbente solido, mediante un nuovo opportuno solvente. =

la vita dei due sposi entrò un poco in ombra. di loro si parlò

ultimo è rivestita daltimenio; alcuni contengono un veleno emolitico [acido elvellico),

. ant. giallastro, color isabella (un animale). dolce, 1-20

, v-2-231: mi mandò in dono un esquisito elzeviro di amstelodamo 'de rerum

fitta selva di sonetti in elzeviro elegante, un po'sbiadito. e. cecchi,

o novella, nella terza pagina di un quotidiano. savinio, 52: lesse

« taglio », la recensione di un concerto e l'elenco dei libri ricevuti.

vol. V Pag.112 - Da EMACATE a EMANARE (33 risultati)

erano stati tra i principali creatori di un genere letterario, l'elzeviro di terza

magalotti, 24-298: si destò con un dolore intensissimo nella gamba, frutto del

. pratolini, 2-179: amadori era un uomo già anziano, con le basette grigie

« decisa ». -smorto (un colore). e. cecchi,

rimedio,... ritornare in sanità un uomo... per una febbre

teleostomi e dei dipnoi, non costituiscono un arco, ma circondano i visceri.

che raggiungono i diversi organi, recandovi un liquido ricco di sostanze proteiche.

loco eran ritratti, / ch'a un emanente suave e largo fiume 1 da

, 6-9: il contatto continuo d'un corpo, a principio dilettevole, o

(la luce, il calore, un liquido, ecc.); esalarsi

, ecc.); esalarsi (un profumo). milizia, iii-190:

se da una fiaccola chiara o da un incendio fumoso. bicchierai, 14: emana

, 14: emana dal suo cratere un leggiero odore di quella pianta che volgarmente

tra canne e pioppi la riva d'un fiume che vien di lontano emanando dall'urna

vien di lontano emanando dall'urna di un dio. pirandello, iii-13: nulla in

perché la stanza è stenebrata appena da un gran lume innaturale che emana dal tappetino

acque. landolfi, 2-102: a un tratto giovancarlo si senti seguito da un passo

a un tratto giovancarlo si senti seguito da un passo leggero, eppure abbastanza sonoro;

sulle prime che una vaga macchia biancastra, un fortore caldo ne emanava.

... emanava per me un senso di un fresco stupore, quale

emanava per me un senso di un fresco stupore, quale da una rivelazione

danno a divedere che in esso esiste un principio pur differente, dal quale emanano

stato è retta e diretta, è un meccanismo dispendioso per fare avvocati e medici

re che li aveva banditi parlavano con un accento che era insieme d'avversione fanatica

, il calore); emettere (un suono); esalare (un profumo)

emettere (un suono); esalare (un profumo). guerrazzi, 5-106:

i letterati e chi li bazzica emanino un odore affatto speciale. boito, 43:

case borghesi della vecchia roma emananti insieme un lezzo di cucine e un tanfo di

emananti insieme un lezzo di cucine e un tanfo di sagrestia, fermentanti di corruttela

costa del continente nero emana fino al cielo un calore animale. buzzati, 3-319:

dir. emettere, disporre, promulgare (un atto della pubblica autorità, e,

autorità, e, in partic., un provvedimento normativo, come legge, decreto

pontefici. salvini, 39-iii-7: fecero emanare un decreto dal senato, per lo quale

vol. V Pag.113 - Da EMANATISMO a EMANCIPARE (22 risultati)

delle idee », un'estrinsecazione e un peggioramento successivo dell'essere divino, che

2-20: la dottrina etrusca include certamente un assoluto fatalismo, confonde iddio con la materia

4-124: la triade essoterica risponde da un lato ai tre momenti emanativi dell'acroamatica

borsa, xix-4-718: dunque c'è un lodevole neologismo; ma lodevole solo

nazionale. soffici, v-1-583: da un punto di vista puramente artistico, la

cambiava il colore, come emanata da un punto interno del corpo ove fosse rimasta

2. dir. disposto, promulgato (un atto della pubblica autorità, e in

pubblica autorità, e in partic. un procedimento normativo, come legge, decreto

. piovene, 5-516: nel 1810 un decreto emanato da giuseppe napoleone prevedeva..

mediante il quale scaturisce e si diffonde un gas, la luce, un liquido,

si diffonde un gas, la luce, un liquido, ecc. -anche in senso

sì come da quelle, cominciandosi da un sol punto, si passava alla produzione

minimo al massimo, così cominciandosi da un sol punto si verranno producendo infinite sfere

spandevano nell'aria: era a tratto come un odore di bachi putrefatti tra la frasca

2. figur. ciò che deriva da un sentimento, da un'impressione, li

della maestà, non lasciano di pigliare un non so che di corpo nella reverenza de'

sudditi. beccaria, i-93: è un far credere che potendosi perdonare, le

che giovanni herder in germania cominciò, un sessant'anni fa, a chiamare in credito

del medioevo), far acquistare a un figlio o ad altro discendente sottoposto alla

; e, quando presso di loro un figlio di famiglia, provato in varie cariche

in determinati casi, totalmente, a un minorenne che ha raggiunto una certa età

di dipendenza, di soggezione, da un influsso, dal dominio di altri;

vol. V Pag.114 - Da EMANCIPATO a EMARGINARE (17 risultati)

senza abolire la libertà, e crea un grande tranquillo onesto popolo d'uguali; lo

se non hanno [le mogli] un gran fondo di virtù, si emancipano facilmente

doveri comuni posso dire: io sono un mondo in me stesso: e intendo d'

, 4-309: l'umanità, mentre da un lato si emancipa, dall'altro si

gioberti, 2-106: siccome per liberarsi da un giogo ci vuole un appoggio, il

per liberarsi da un giogo ci vuole un appoggio, il principe, che vuole riscuotersi

spiriti liberi; qualche insolente spacconata d'un collegiale discolo; le pantalo- nesche spavalderie

3-ii-375: così del giornale può farsi un ministero educatore ed emancipatore delle anime,

moderna da tutte le ridicole tirannie d'un passato professorale. emancipazióne (disus

con cui il capofamiglia faceva acquistare a un figlio (o ad altro discendente sottoposto

emancipazione; ma il bel sesso vi rappresentava un personaggio importante. b. croce,

-nel diritto moderno, attribuzione a un minorenne (mediante apposito provvedimento giudiziario

stesso con cui l'autorità giudiziaria emancipa un minorenne. 2. liberazione da schiavitù

della campagna. gozzano, 1057: un ufficiale... pronunciò un discorso e

: un ufficiale... pronunciò un discorso e lesse l'atto di emancipazione

. l'emancipazione degli schiavi negri fu un moto generoso. 3. liberazione da

, tutte esotiche, si distinguono per un colore rosso-scarlatto, come il fuoco e

vol. V Pag.115 - Da EMARGINATO a EMATOLOGO (12 risultati)

sf. annotazione segnata sul margine di un foglio, di un documento. arila

sul margine di un foglio, di un documento. arila, 189: 'emarginazione'

dire * annotazione nel margine 'di un foglio, di un libro, di un

margine 'di un foglio, di un libro, di un registro.

un foglio, di un libro, di un registro. = deriv. da

islam, da lui creato, non fu un gregge di evirati e di vili ma

campeggio od ematossilo, ch'è d'un colore rosso di sangue. tramater [s

ematina ', sostanza scagliosa, d'un bianco roseo, d'un'apparenza metallica,

unicellulari e nello stato di quiescenza presentano un contenuto cellulare colorato in rosso (si

nella vagina in seguito all'impossibilità di un deflusso naturale per cause sia congenite,

della tubercolosi miliare] mentre si beveva un goccio di cognac, me ne rammento

ematogena » non mi ricordo più. insomma un focolaio che prende contatto con un'arteriola

vol. V Pag.116 - Da EMATOMA a EMBLEMA (15 risultati)

tessuti, che assume la forma di un tumore (e si ha nei traumi di

go una gondoleta nova, lustrissimo » un vecchino venne a dirmi sottovoce, quasi

vecchino venne a dirmi sottovoce, quasi un mistero, col berretto in mano; e

10-55: il 14, atene, con un ultimatum, chiede la rimozione dell'embargo

. dir. intemaz. provvedimento con cui un paese vieta, in tutto o in

a fini militari e strategici) con un altro paese (col quale è in antagonismo

stor. che accompagna l'avanzata (un canto, un inno).

accompagna l'avanzata (un canto, un inno). pascoli, 851

embè, inter. che indica curiosità un po'spazientita: or bene, e

; le zampe contengono ghiandole secer- nenti un liquido serico con cui tappezzano i cunicoli

). figura simbolica spesso accompagnata da un motto o da una dichiarazione o da

de'doni suoi fu parca: / e un cotal dono origin diede a quello /

, invece dell'albero, avrebbero voluto un altro emblema. è indifferente che una

. è indifferente che una rivoluzione abbia un emblema o un altro, ma è

che una rivoluzione abbia un emblema o un altro, ma è necessario che abbia quello

vol. V Pag.117 - Da EMBLEMATICA a EMBOLO (42 risultati)

. figur. ciò che simbolicamente rappresenta un concetto, un sentimento, un oggetto,

ciò che simbolicamente rappresenta un concetto, un sentimento, un oggetto, una situazione

rappresenta un concetto, un sentimento, un oggetto, una situazione, ecc.

si può dir della palma che ella sia un vero ritratto e un propriissimo emblema di

che ella sia un vero ritratto e un propriissimo emblema di quell'albero così sovrano.

preghiere, nelle poesie de'moderni diventò un fantastico garzoncello, freddo emblema d'un

un fantastico garzoncello, freddo emblema d'un sentimento. tarchetti, iv-42: sulla

il vinci] è un'imagine, è un emblema, è un mito. è

imagine, è un emblema, è un mito. è un ammonimento, è un

emblema, è un mito. è un ammonimento, è un comandamento. manzini

un mito. è un ammonimento, è un comandamento. manzini, 12-114: le

puro disegno, leggero, sfumato; un emblema. piovene, 5-189: cortemaggiore

conto di una cosa, anzi di un sistema di cose in forza del quale la

suoi amici lo pregarono di dipinger per loro un qua dretto che esprimesse su

, egli dipinse una pipa sur un fondo nero. baldini, io-m: il

è proprio di emblema; che costituisce un emblema. gigli, 89:

altra bande di arazzo emblematiche e sovrasta un fregio ricorrente di festoni e di bucranii

2. figur. che rappresenta simbolicamente un concetto, un oggetto, un'idea

. che rappresenta simbolicamente un concetto, un oggetto, un'idea; allegorico, simbolico

è emblematica. ma è duplice; per un lato riesprime, legata al verismo,

simboli fittizi della realtà contemporanea; per un altro lato crea simboli propri,

che pianeggi intorno ma con intorno solamente un orlo esiguo. 4. che

sf. medie. asportazione operativa di un embolo dal lume dell'arteria, che

. processo morboso che si determina quando un corpo solido (coaguli san

pervenuto in circolo, si arresta in un vaso san guigno e ne

la persistenza del foro di botallo, un embolo proveniente dal dominio della vena cava

] a quel processo morboso per il quale un corpo solido (coaguli sanguigni, produzioni

infiammatorie, ecc.) pervenuto in un circolo, si arresta in un vaso

pervenuto in un circolo, si arresta in un vaso sanguigno e ne occlude il lume

. stor. che ha avuto aggiunto un mese intercalare, che ha tredici mesi

, 1-106: se due lune terminano in un mese, la prima si dirà embolismale

. anno embolismico: che ha aggiunto un mese intercalare (nel calendario greco)

embolismico quello che trascende ed avanza d'un mese intero tanno commune. manfredi,

embolismo1, sm. stor. inserimento di un mese intercalare nell'anno per far coincidere

l'embolismo, cioè l'intercalare d'un mese. manfredi, 3-71: la

, destinato a impedire la fuoruscita di un liquido da una vasca.

vasca. bicchierai, 45: un pezzo di marmo bianco di figura conica

aggiungere di tempo in tempo all'anno un mese intercalare di 30 giorni, che dicesi

... aveva tutta l'apparenza di un embolo destinato a impedir la sortita dell'

destinato a impedir la sortita dell'acqua da un bagno. 2. stantuffo.

circolante nel sangue con pericolo di occludere un vaso sanguigno; può essere solido,

.. mi arrivava al cervello come un embolo e mi bloccava il pensiero. d'

vol. V Pag.118 - Da EMBOLOFRASIA a EMBRIONALE (37 risultati)

. a ogni costo. si tratta di un embolo al cervello ». =

agg. coperto da embrici (un tetto). c. e

sovrasta il paradiso embricato dei tetti, vive un po'per suo conto, e tuttavia

mente dal resto. croce mezzo, un 2. che si sovrappongono parzialmente

di cedro. degli embrici di un tetto (le squame dei rettili e

mo'di embrici (la zampa di un insetto, la pelle di un rettile

di un insetto, la pelle di un rettile e anche un cingolo, la parte

la pelle di un rettile e anche un cingolo, la parte di una macchina

embricate, dinoccolate come le vertebre di un rettile favoloso. govoni, 2-38: sotto

la capitozza d'una quercia / trovai un grosso fungo embricato da esca. de

fuligini e velluti neri attorno / a un pertugio centenario / su un muro rosso,

/ a un pertugio centenario / su un muro rosso, / abbaini e lucernai

oggetti secondo lo schema degli embrici di un tetto. c. e.

, di forma rettangolare allungata, con un lato arrotondato o sagomato a punta

nella posa si imboccano fra loro a formare un sistema di semincastro sia in senso trasversale

crescenzi volgar., 9-96: eleggesi un luogo stretto, chiuso di mura,

c. bartoli, 1-93: dicono che un certo grimia di cipro, figliuolo d'

certo grimia di cipro, figliuolo d'un contadino, fu il primo che trovò il

uno è largo e piano, largo un piede e lungo tre quarti di braccio,

tegolini. sono gli embrici da una testa un poco più stretti, e dall'altra

poco più stretti, e dall'altra un poco più larghi, il che serve per

sul pavimento; e c'è piovuto: un croscio / d'acqua, un rovescio

: un croscio / d'acqua, un rovescio di gragnuola: ed ora /

in 4. locuz. -apporsi a un filar d'embrici: sbagliare di poco

. cecchi, 1-1-163: ti apponesti a un filar d'embrici! -guardare in

filar d'embrici! -guardare in un filar d'embrici: badare a ogni

, e non la guarderebbe così in un filar d'embrici, no; anzi,

nessuno a persona. -scoprire un embrice: scoprire un fatto tenuto gelosamente

. -scoprire un embrice: scoprire un fatto tenuto gelosamente nascosto. firenzuola

2. ant. colpo assestato con un embrice. buonarroti il giovane, 9-762

lo schema usato per gli embrici di un tetto. vallisneri, iii-17:

a'nostri lambicchi, cioè avere all'intorno un canale a foggia di gronda o di

per la volta, e le unisse in un tubo o in un canale embriciato che

le unisse in un tubo o in un canale embriciato che le portasse all'esterno.

all'altra al modo degli embrici di un tetto (squame, scaglie, ecc

né si vuole né si può dappertutto dare un capo che sia mano mano eleggibile,

. bocchelli, 1-iii-441: di rado un giovane contadino dunque sposava senza aver presa

vol. V Pag.119 - Da EMBRIONATO a EMENDA (21 risultati)

che presenta tratti spiccata- mente infantili (un volto). barilli, 5-92:

appena abbozzato, non ben sviluppato (un concetto, un'intenzione, un argomento

sviluppato (un concetto, un'intenzione, un argomento, anche un'istituzione, un'

quei paesi, ci sarebbe da farne un poema. il concetto d'un po'di

farne un poema. il concetto d'un po'di nettezza non c'era neppure

embrionato, agg. che contiene un embrione (un uovo); che

agg. che contiene un embrione (un uovo); che è contenuto nell'embrione

zolfo che non è ancora sprigionato da un corpo; e si può dire d'

bramoso... d'estendere in carta un piccolo trattarello de'vermi del corpo umano

racchiuso nel seme e può rimanere per un tempo più o meno lungo (da

, iii-212: sulla lingua, in un conato delle viscere di ferro, zampillarono fuori

rosa, 46: han di fantasmi un embrione, e dopo / d'aver pensato

/ d'aver pensato, e ripensato un pezzo / partoriscon i monti, e nasce

pezzo / partoriscon i monti, e nasce un topo. calepio, 6: pareràvvi

tal soggetto, prima per formarvi come un embrione del loro talento idoneo ad apprender

che sia l'infingimento, per prenderne un embrione, una simulazione di fatti e di

macchina elettrica, corso pel capo d'un borgomastro di magde- burgo, non è

come rivoluzione morale, aveva potuto creare un embrione di classe dirigente ma si era

: in botanica, la formazione di un embrione da una cellula dello sporofito anziché

alberti, 344: 'embriotomia', disserzione di un feto morto nella matrice.

agg. che nutre l'embrione attraverso un meccanismo di fagocitosi (le sostanze che

vol. V Pag.120 - Da EMENDABILE a EMENDARE (24 risultati)

abbozzate, nè mai finite, lasciandosi un certo regresso all'emenda. panciatichi,

2. filol. correzione congetturale di un testo. carducci, iii-21-50: il

una duplice via flaminia con la emenda d'un passo di livio e con la dotta

di livio e con la dotta difesa d'un altro di strabone. 3.

costituzione. 4. risarcimento di un danno provocato, riparazione di una colpa

riparazione di una colpa commessa o di un torto compiuto. ser giovanni,

grave delitto. metastasio, i-131: un padre offeso / altra emenda non chiede

potrebbero benissimo piacere. -correzione di un testo, pervenutoci corrotto nella tradizione manoscritta

carducci, iii-12-40: utile ci apparirebbe un altro emendamento alla stanza xvii, la

dir. pubbl. proposta di modifica di un progetto di deliberazione discusso in seno a

parlamentari, o dal governo) di un disegno di legge in discussione avanti a

testo in discussione, o a sostituirlo con un altro di contenuto diverso, o ad

in fondo [il parlamento] è un collegio di buoni ragazzi, che vogliono

toccarne l'essenziale, la costituzione di un dato paese. -in partic.;

loro. -porre rimedio (a un difetto fisico). abati, 130

, correggere (un'opera scientifica, un lavoro letterario); perfezionare, raffinare

encomio e lode / è dai nostri pittori un quadro esposto. alfieri, i-243:

la sua emendazione non la troverò conforme ad un più esatto computo che ne fecero i

2. correggere, rettificare (un errore, un'imprecisione, un'inesattezza

, un'inesattezza); rimuovere (un difetto); eliminare (un inconveniente

(un difetto); eliminare (un inconveniente); colmare (una lacuna

(una lacuna); estirpare (un vizio); soffocare (una cattiva

correggerli. -riparare (una colpa, un torto, un'offesa, un'ingiustizia

un'ingiustizia); compensare, risarcire (un danno);

vol. V Pag.121 - Da EMENDATAMENTE a EMENDATORE (17 risultati)

: non fate contra 'l vero al core un callo, / come sete usi,

consegliata carriera. 3. sottoporre un testo antico ad accurato esame per correggerlo

aprile, voglia sottometterla quanto al greco ad un correttore speziale che emendi gli errori,

mutar vita,... togliendo un vaso di giusta tenuta pieno di quell'acqua

(ii-436): non istà bene che un secolare non sacro emendi le persone ecclesiastiche

, 3-9: io sento e conosco che un dì dopo l'altro, non solamente

nel vangelo / che maggior festa fa d'un solo, iddio, / che di

che reggevano e coloro che ubbidivano, un mezzo per intendersi, per emendarsi a

. 6. agric. bonificare un terreno; procurargli gli elementi chimici di

restringere lambito di una specie o di un gruppo. = voce dotta, lat

). riportato all'integrità originale (un testo corrotto o incompleto); riveduto,

scrittore di sì perfetta lingua troppo conveniva un pittore di emendatissimo disegno. -con

. -liberato dal sapore selvatico (un frutto); reso gradevole, squisito

secondo la coscienza. -raffinato (un artista). lanzi, i-364:

artefice. 4. riparato (un torto); risarcito (un danno)

riparato (un torto); risarcito (un danno). monti, ii-464:

5. dir. sottoposto a emendamento (un decreto, una legge).

vol. V Pag.122 - Da EMENDATORIO a EMERGENTE (19 risultati)

-che provvede all'emendazione critica di un testo. lanzi, iii-ioi:

l'emendatore forse non avvertì che di un girolamo da treviso vi ha soscrizioni di tavole

dipintrice. leopardi, 32- 231: un già de'tuoi, lodato gino; un

un già de'tuoi, lodato gino; un franco / di poetar maestro, anzi

espia (una colpa), ripara (un torto), risarcisce (un danno

(un torto), risarcisce (un danno). alfieri, 1-173:

rattoppo. garzoni, 1-652: per un punto il mastro [ballonaro] vuole

punto il mastro [ballonaro] vuole un grosso, per una gonfiatura due gazette,

assai maggior maraviglia; parendomi strano che un intelletto come il suo possa credere che

cesare,... fu necessario fare un anno di quindici mesi. -incivilimento

. 2. esame accurato di un testo antico allo scopo di riportarlo alla

. 3. figur. correzione di un colpevole, riabilitazione di un traviato;

correzione di un colpevole, riabilitazione di un traviato; ravvedimento, conversione; riforma

, i-15: quando i figliuoli commetteranno un fallo, in qual modo [le madri

una colpa); riparazione (di un torto); risarcimento (di un danno

un torto); risarcimento (di un danno); estirpazione (di vizi

sul livello del mare (o di un corso d'acqua). galileo

2. per estens. che esce da un luogo chiuso o profondo; che si

. pirandello, 7-1126: rimase beliavita un pezzo a contemplare con occhi gravi e

vol. V Pag.1043 - Da FINIRE a FINIRE (16 risultati)

1''extendere '. -conseguire un risultato. nannini [olao magno]

ricevuto una somma, d'aver riscosso un credito; rilasciare la quietanza. -anche

rilasciare la quietanza. -anche: concludere un contratto di compra- vendita; vendere,

bencivenni, 4-12: il peccatore per un solo peccato mortale che sì tosto passa

sanza fine. -riconoscere libero da un debito; prosciogliere da un impegno finanziario

libero da un debito; prosciogliere da un impegno finanziario. g. villani,

che usati fussino di pagare. -cedere un credito. bisticci, 3-128: non

. e così fece. -pagare un debito (o soddisfare un debitore);

-pagare un debito (o soddisfare un debitore); versare una cauzione.

come cerimonie, feste, guerre, un corso di studi, una manifestazione,

frastuono e in quel baccano che pare un inferno, finisce la messa. pascoli,

. -avere una determinata desinenza (un vocabolo). bembo, 2-82:

. arrivare alla conclusione, all'epilogo (un discorso, una trattazione, un racconto

(un discorso, una trattazione, un racconto, un poema, un libro

discorso, una trattazione, un racconto, un poema, un libro, ecc.

, un racconto, un poema, un libro, ecc.). giamboni

vol. V Pag.1044 - Da FINIRE a FINIRE (33 risultati)

con un * ich liebe sie \ de sanctis,

lì. 14. concludersi con un accordo, con un accomodamento, con

14. concludersi con un accordo, con un accomodamento, con una transazione (liti

, passare, giungere al termine (un periodo di tempo, un'epoca della storia

uscita di casa: si sposò a un professore di morale e da undici anni non

entro il limite di tempo convenuto (un incarico, una mansione, un patto,

(un incarico, una mansione, un patto, ecc.). livio

; aver fine (un'azione, un modo di comportarsi, una circostanza,

, una circostanza, una situazione, un fenomeno naturale, un male fisico o

una situazione, un fenomeno naturale, un male fisico o morale). giamboni

intorno al corpo, perché lo riprendeva un gran freddo. -cadere in disuso

freddo. -cadere in disuso (un gusto, un'abitudine); passare

credito, il favore del pubblico (un artista, uno scrittore). de

costumi e negli animi. -decadere (un diritto). russo, i-295:

i-295: come il diritto di proprietà suppone un bisogno, ogni diritto di proprietà finisce

dei cani / che finiscono marci in un fosso: la terra / prende tutto.

-estinguersi (una famiglia, una dinastia, un regime politico). g.

bocchelli, 5-61: con lei finiva un ramo dei nichesola, ed è sempre

sudore e finendo per languidezza, sembrava un purgatorio. 18. venire a

e bevande); arrivare alla fine (un pasto). tolomei, i-9:

finite le vivande, di uno in un altro ragionamento trascorrendosi, accadde parlar di

/ ma se finisce il gran fassi un deserto. goldoni, viii-830: voi

cavour da sette centesimi. -dissolversi (un patrimonio, una somma di denaro)

. landolfi, 8-141: ci prendeva un segreto, quasi inconfessabile desiderio di partenza

-crollare, sfasciarsi, andare in rovina (un edificio). paleotti, l-11-475

chi la fece. -smorzarsi (un rumore). aleardi, 1-207:

degli arbusti più in basso, come un orlo di gocciole chiare. pavese, 1-93

da matto o da donna, che fa un urlo lungo e finisce e il cane

-non bastare, non servire più a un determinato uso. landolfi, 8-102

era finita. e io seguitavo come un incosciente. 19. andare,

imbattersi (e regge per lo più un compì, o un avv. di

regge per lo più un compì, o un avv. di moto a luogo reale

come le altre, andrai a finire in un tizio che ti sarà antipatico. svevo

vol. V Pag.1045 - Da FINIRE a FINIRE (48 risultati)

all'ultimo momento evitò il bacio con un leggero gesto del capo, così che le

finirono sul collo. -ottenere un impiego; occuparsi in un complesso commerciale

-ottenere un impiego; occuparsi in un complesso commerciale o industriale. piovete

(una linea, una superficie, un volume). - anche al figur.

, e le lettere son lunghe quanto un dito d'uomo e larghe a proporzione.

. rajberti, 2-169: trattasi di un volume che rassomiglia a una grossissima coda

, per pensare che facessimo, dileguerebbe in un astratto mondo logico senza consistenza. g

del cielo ne sapeva quanto può saperne un cavallo che, galoppando, lo trova dove

e nei fossi. -terminare in un dato modo o forma. simintendi,

due viottole... terminavano in un tabernacolo, sul quale eran dipinte certe

e scompagna... cominciava da un cappellino con piuma celeste e veletta gialla

finiva in una gonna violetta e in un paio di guanti verdognoli. d'annunzio

ho visto una viola bor- dona con un manico che finisce in testa cornuta. pea

di una face accesa, a sostegno di un baldacchino con festoni di seta cremisi.

. bartoli, 40-ii-318: [facevano] un orgoglioso schiamazzo sopra il finirsi di tutta

20. giungere al pieno appagamento (un desiderio, un'aspirazione); ricevere

aspirazione); ricevere completa esecuzione (un comando). dante, conv.

21. risolversi, riuscire, ottenere un certo risultato; concludersi in un certo

ottenere un certo risultato; concludersi in un certo modo; andare incontro a un

un certo modo; andare incontro a un particolare destino. guittone, i-14-265:

, 454: quel fero sdegno / in un silenzio adorator finì. pananti, i-187

ore prima di giorno per vedere passare un uomo. madonna mia, dove andremo a

matti, erano sbronzi, e falla un giorno falla un altro finisce così.

sbronzi, e falla un giorno falla un altro finisce così. -trasformarsi,

, convertirsi in altra forma; assumere un nuovo aspetto. domenichi, 1-1175:

in color di viola, ed ha un certo splendore di porpora non del tutto infiammato

del ristorante finisce a poco a poco in un asilo notturno. -con riferimento

, riuscire (è sempre seguito da un compì, predicativo e indica per lo più

compì, predicativo e indica per lo più un esito materialmente o moralmente non buono)

a finire di potare la vigna che un poco ve ne restava. andrea da

operai finivano di attaccare il filo di un quarto campanello. -ant. anche

la prep. sottintesa o sostituita da un art. determinativo. ariosto, 2-15

determinativo. ariosto, 2-15: trassene un libro, e mostrò grande effetto;

prima faccia, / ch'uscir fa un spirto in forma di valletto, / e

tiriamoci qua, a tempo finimo, rassettati un poco che la non s'acorga del

ch'ell'abbia una volta... un vero teatro, in cui si assegni

finito. rajberti, 2-35: finì con un risolino così specifico minchionatorio che mi penetrò

gli fece leggere. la calligrafia era un groviglio inestricabile. -in correlazione o in

: comperatosi per lo viver di casa un pezzo di non so qual carne salata,

, 138: domani finisco di essere un burattino e divento un ragazzo come te

domani finisco di essere un burattino e divento un ragazzo come te e come tutti gli

smisi di piangere. -riuscire in un intento, raggiungere uno scopo, causare

intento, raggiungere uno scopo, causare un effetto. -anche: risolversi fermamente.

che finì di colmare l'allegrezza, un gran numero di cristiani, e maschi e

credulità delle virtù di molti medicamenti è un vizio de'paesi più che degli uomini.

... in ogni modo daremo un cenno così in generale di quel poco che

era introdotto [lo scimmiotto] in un gruppo di visitatori. non era affatto minaccioso

conquistarcelo. baldini, i-223: spezzato un ponte, bisognava accorrere perché la corrente

vol. V Pag.1046 - Da FINIRE a FINITA (29 risultati)

tendere a uno scopo, riuscire in un intento, conseguire un risultato. rajberti

, riuscire in un intento, conseguire un risultato. rajberti, 2-240: parigi

finiscono ad assumerla. alvaro, 9-143: un artista per casa non è comodo.

poi erano finiti a far l'amore in un prato delle mura. -finire con:

compiere una data azione, a seguire un determinato comportamento. lottini, 200

finito con rincontrare e sposare la vedova di un padrone di barche. comisso, 15-75

riserva. -finire per: ottenere un certo risultato (sia buono sia cattivo

buono sia cattivo), risolversi a un determinato atto (per lo più dannoso

vicini. -finirla: far cessare un fatto o una serie di circostanze che

.: interrompere un'azione, concludere un discorso, dirimere una questione, troncare

. metastasio, i-71: qua dispiace a un delicato / il vestito mal tagliato:

finisce? - / e nel meglio in un cantone, / decidendo, un mio

in un cantone, / decidendo, un mio padrone / si diverte a mormorar.

sopravvivere a questa indegnità, e prese un veleno potente, e la finì.

naso... diventò in pochi minuti un nasone che non finiva mai. verga

manca a voi due. era infatti un donnone che non finiva mai. tozzi

perseverare con costanza. cantilena di un giullare toscano, v-17-39: di lui ben-

mai di consumarsi tra le severe pietre un momento prima così intrattabili e che ora avevano

vo'vittorio! e m'hai a fare un vittorino! - e non la finiva

, 5-11: la fantasia gli diventa un vulcano; ed egli non la finisce

. rajberti, 2-78: se fossi stato un pittore, avrei esaminato tutte le gallerie

i-530: ed ecco, per finire, un altro ricordo, più lontano. quest'

. 3. ultima parte di un periodo di tempo. monti, v-154

. era sul finire, quand'ecco un nuovo flagello. carducci, ii-19-46: ne

, ii-19-46: ne ho bisogno per un articolo ch'è sul finire. pea,

sonno. -nell'ultimo scorcio di un periodo di tempo. bertola, 51

tico provengano dal capo per opera di un negoziante fiorentino, il quale sul finire

della stagione, domenichino s'ammalò: un corso di febbracce tifoidee che lasciarono il

d. bartoli, 40iv- 491: un colpo della invisibile mano di dio ferì lo

vol. V Pag.1047 - Da FINITÀ a FINITIVO (17 risultati)

camarlinghi, dalla finita del loro ufficio a un anno, non possano né debbano nella

mi fu questa finita / da ch'un uom convenia esser disfatto, / perch'altri

: donale bere [all'anima] d'un sì fatto vino, / che 'nebriata

finità, sf. filos. condizione di un ente che ha o raggiunge il suo

sia liberissimo, pos- siam dire in un certo modo ch'egli ha bisogno di creare

ii-98: tutte le immense fatiche che un perfetto scrittore deve spendere per dare a'

tagliata con una spada rozzamente, con un disprezzo ostentato verso la finitezza e l'

si attua ed esiste, è sempre un cancellare una finitezza, e infinitizzarsi.

confinante, limitrofo (uno stato, un territorio, una città).

città stesse, o nelle finitime, un numero opportuno di soci che possano cooperar

, come si fa delle foglie di un carciofo. d'annunzio, iv-2-157: la

, 13-338: i ricchi potevano sperare in un riscatto. agli altri era mozzo il

di tignosi ne l'ospitale, / l'un fastidisce l'altro da'finitimi letti.

s'unisce [la villana] ad un garzone, s'avviano al finitimo bosco,

al finitimo bosco, / dove schiamazza un coro d'ammostati sileni. linati, 30-

essere dolce / nell'oscuro me stesso, un viso attinto / all'ambiguo sorriso onde

pascoli, ii-150: la caina punisce un peccato che è sì superbia, ma è

vol. V Pag.1048 - Da FINITO a FINITO (44 risultati)

-nella terminologia grammaticale latina: indicativo (un modo del verbo); temporale (una

una lettera), 'indicativo '(un modo del verbo). finito (

finitissimo). condotto a compimento (un lavoro, un'iniziativa); portato

una festa); recato a conclusione (un discorso, uno scritto, una preghiera

in cucina, a opera finita, un qualche onesto bicchier di vino. alvaro,

di vino. alvaro, 8-56: un senso diffuso di una festa finita, col

esser lungo quanto voleva. -risolto (un problema, una questione, una controversia

, una controversia); dissipato (un dubbio). fogazzaro, 7-21:

stata cosa finita. -stipulato (un affare, un contratto). cicognani

. -stipulato (un affare, un contratto). cicognani, 3-39:

socio a patto però di ricevere intanto un mandato generale a vendere, incassare e

particolari, portato alla massima perfezione (un prodotto dell'ingegno o dell'arte)

paiono non murate, ma tutte d'un pezzo. anguillara, 1-109: già si

dilicata e finita. milizia, iii-23: un quadro finito, che ha da esser

ha da esser visto da lungi, sarebbe un abbozzo se dovesse vedersi da vicino.

comparisce dal suo punto di veduta. un piccol quadro, che si ha da veder

pananti, i-425: sfoglia e vien fuori un grosso medaglione, / ch'era di

del discorso le porta; l'espressione ha un sapore più parlato ed è anche più

in tutti i lavori di finitura (un edificio). -intonaco finito: v.

garantisce la perfetta lavorazione e finitura di un prodotto. leggi, bandi e

-diligente, solerte, accurato, minuzioso (un artista, il suo stile; un

un artista, il suo stile; un lavoratore, il suo modo di lavorare

? tozzi, i-381: mi ricordai d'un amico finito tisico a diciotto anni.

giudicio, finito. -estinto (un ramo dinastico, una famiglia).

bandi e ordini, 6-43-11: è dovuto un laudemio maggiore nel caso d'investitura '

pensione. 4. compiuto (un periodo della vita, una serie di

ammettere al becco prima che elle abbino un anno finito, et esso anco sia

nell'impegno. -completamente trascorso (un periodo di tempo). f

io nel finito anno scolastico ho fatto un corso su lamartine poeta. e.

7-92: a stagione finita, tornano con un piccolo gruzzolo, pagano l'imposta al

. -svolto fino al termine (un ufficio); deposto (un incarico

(un ufficio); deposto (un incarico). d'annunzio, v-3-16

, 77: alberto credeva amore perfetto un fascio di desideri ardentissimi, di cui si

pasti); sperperato, dilapidato (un patrimonio). nieri, 215:

clinica la vita / e il mondo a un ospitale. papini, 8-327: se

dei miei propositi, ch'io sia davvero un uomo finito, dovrete almen confessare ch'

e desolazione » (come si parla ad un uomo finito; come si rimprovera uno

alvaro, 7-266: v'era stato un solo caso d'un paese finito politicamente ma

v'era stato un solo caso d'un paese finito politicamente ma intellettualmente dominante,

. -risolto, concluso (in un dato modo, con un certo esito

(in un dato modo, con un certo esito). tommaseo, i-435

finito in bene ogni cosa, e diede un grido gettandogli le braccia al collo.

, 5-323: [a lucca] attecchì un tempo la riforma, finita con l'

. -diventato (e regge un compì, predicativo). de sanctis

vol. V Pag.1049 - Da FINITO a FINITO (26 risultati)

cosa non per se stesso ma per un altro fine, sempre quel desiderio è terminato

coesistente con le altre monadi finite, in un rapporto che non è per lei,

3-12: nel mangiare e nel bere aveva un modo finito da desiderio naturale, non

più, è collaboratore dell'umanità; un uomo che non è tutto chiuso e

finito. bonsanti, 2-21: era un mondo, quello, finito, dove molta

cessare, che ha durata limitata (un periodo di tempo, un movimento);

limitata (un periodo di tempo, un movimento); caduco, perituro,

: se bene fussino cento anni, è un dì finito, e dopo la cotal

tutti i gradi, produrrà in esso un movimento finito. 11. fornito,

fornito, provveduto (ed è seguito da un compì, di abbondanza).

. doni, 3-14: mi donò un feltro bianco,... il collare

12. in costrutto perifrastico con un infinito retto dalla prep. di.

al punto di provocare 0 di subire un determinato effetto. anguillara, 12-196:

. salvetti, 115: voi siete un uomo tondo, / e per semplicità

farsi. collodi, 13: birba d'un figliolo, non sei ancora finito di

allora d'accendere e fece strada per un àndito che alle pareti gocciolava d'umido

13. ant. soddisfatto (un creditore); pagato, versato (

le finite e l'infinite vi sia un terzo medio termine, che è il rispondere

peso sia una libbra sola dall'altezza d'un braccio; io dico, la sua

, 7-231: riconoscendosi da'matematici moderni un non so che di mezzo tra la quantità

divisa per lo infinito non divenga altrimenti un nulla affatto, da esprimersi col nome di

tempo. -raro. dimostrativo (un pronome: contrario di indefinito).

alla desinenza di una parola, di un verso, ecc. garzoni, 1-950

. sm. filos. ciò che ha un termine nello spazio, principio e fine

biansi per vocaboli atti solamente ad esprimere un semplice rapporto che prende norma dall'unità

deum a tutto bordone, e fatta un po'di baldoria, dissero è finita,

vol. V Pag.1050 - Da FINITORE a FINO (17 risultati)

quel gran gelo par che manchi un poco, / e sempre più nell'agitar

vita; / alfin ei si riscalda come un fuoco; / sicché non la

aspettare, spedisse per le poste un corriere di gabinetto al re sardo per dirgli

, 1-iii-466: -la non m'importa un zero. - / importa bene a

: l'orizzonte, overo finitore, è un cerchio che divide la mezza sfera inferiore

: mettono a nulla una felice imitazione, un plagio fatto con destrezza, e quella

vostri danari. emanuelli, 2-61: un settore dell'amministrazione che fa capo al

nelle fini- ture d'ottone, scaricò un baulino, due casse, i materassi.

d'augurio). * la finizione d'un lavoro '(quel che manca a

: a parigi aveva conosciuto erki kekknonen, un pittore finlandese, che era poi riuscito

.. non possino adoperar tarmi l'un contro l'altro nelle case loro.

non possino adoperar tarmi l'un contro l'altro nelle case loro

punto nel tempo al quale tende un ente rispetto all'azione che sta

l'erbe, all'ombra, / e un fastidio m'ingombra i la mente

anni avea menata la vita solita di un signorotto italiano, tra dissipazioni,

punto nel tempo dal quale parte un ente rispetto a un'azione o a una

, più assai a me nota allora per un certo indomito istinto naturale, che non

vol. V Pag.1051 - Da FINOCCHIACCIO a FINOCCHIO (20 risultati)

volemo andar fino in riviera / per un bisogno del danese ugieri. s. degli

: da la faretra d'oro / tratto un rapido strale, / fin da l'

della natura. fiacchi, xxii-648: un gatto professore in ghiottornia, / che a

dalla cuna, / e che a rapire un boccon buono avria / fatto un salto

rapire un boccon buono avria / fatto un salto mortai fin su la luna, /

fin su la luna, / saltò d'un usignuol su la prigione / e del

la prigione / e del raro cantor fece un boccone. d'azeglio, 2-42:

, 3-734: dopo di aver fatto un augurio serio e disadorno ad ada e

donna, quella che porta fino a un quintale di peso sulla testa, ha ancora

mano lieve a tessere, cucire, custodire un bambino. palazzeschi, 3-33: i

profezie del russo, il quale dopo un poco sparì lasciando tanti saluti e saldando fino

che si potè, la cantica derivata da un convivio sì, ma funebre, a

: l'umanità non è altro che un carico di materia che viaggia vertiginosamente fino

bandello, 1-5-251: tien conto fin d'un minimo foglio di carta. b.

davanzali, ii-14: spesa grave fino a un principe, povertà intollerabile anche a privato

particolare di mela, che ha un sapore simile a quello del finocchio.

del fenochio non serato, po'toi un rosso d'ovo duro bene e toi rosmarino

(120): ti mando per mare un sacchetto co cento mazzi di finocchio.

latte. getti, i-41: comincia un poco a considerare noi serpi, che ciascheduna

semina. viene bene in luogo aprico et un pochetto sassoso, cioè il salvatico.

vol. V Pag.1052 - Da FINOCCHIONA a FINQUÌ (26 risultati)

di capriolo, e insieme... un bel tegame di funghi rossi,.

. mezza patata, mezzo pomodoro, un cuore di sedano, un pizzico di zenzero

pomodoro, un cuore di sedano, un pizzico di zenzero, una goccia di

, più grande delle altre, c'era un tavolo centrale con qualche piramide di arance

ghiacciaia di legno grezzo, sormontata da un magistrale paio di coma. -finocchio

nelle zone montane, le cui radici emanano un forte odore di finocchio e di fien

, fusto cilindrico da cui si estrae un olio etereo usato nella produzione di liquori

: è la sua forma simile ad un ramo di finocchio dolce, il gambo

. baldini, i-799: ecco, d'un colore appena giallognolo, l'essenza di

i frutti aromatici e le radici erano un tempo ritenuti officinali. citolini, 190

farti onore, / spera per questo entrarti un dì nel core. straparola, 1-2

43-46: ma 'l vento resterà com'un finocchio / quand'egli rieda, ed è

bianca... « oh, un vecchio finocchio », proferì infine deliliers,

, / anzi diluvi, ed io sono un capocchio, / ché so ch'a

tu stesti aspettare il finocchio? / un altro arebbe badato mil- l'anni;

buonarroti il giovane, 9-107: dimmi un gran gaglioffo, un pippion nuovo,

9-107: dimmi un gran gaglioffo, un pippion nuovo, / s'io non so

xxx-6-108: gli dirò tutto fino ad un finocchio; / ma questo brutto nome di

brutto nome di castello / mi dà un po'di fastidio, / per via de

via de la coperta / che in un altro castello mi fu data. pananti,

chi e'pareva! oh, par un donadello, tanti 'cuiussi 'sputa.

fare la più piccola cosa, non muovere un dito per aiutarlo. pulci

quattordici anni..., ma un prudente e assiduo governo fino che dall'età

ma anche nella straniera, mancava fin oggi un lavoro sulla storia della filosofia dello ultimo

amaro! pavese, 4-106: avete un vino forte. sono stato stupido a non

, a forma di trottola, che hanno un colore dorato. soderini

vol. V Pag.1053 - Da FINTA a FINTAMENTE (28 risultati)

fatto beffe di chi, per indurre un altro a fare una cosa per sé sospetta

, con quella miserabile finta di dargli un parere disinteressato da amico. nievo,

sonno vero, ed il sonno in un ghiribizzo continuo di sogni. papini, 20-518

tattica consistente nel simulare un'azione o un attacco, diretta a distrarre e a

per dargli una botta; ossia è un accennare di voler ferire in un modo,

ossia è un accennare di voler ferire in un modo, o in un luogo

in un modo, o in un luogo, per portare impreveduto colpo in altro

eleganza. d'annunzio, v-2-826: in un duello con un vigoroso e libero scrittore

, v-2-826: in un duello con un vigoroso e libero scrittore, nato anch'egli

in una lunga serie di finte come un giocatore di calcio che vuole superare un avversario

un giocatore di calcio che vuole superare un avversario. -in senso generico:

bocchelli, i-105: carmine balzò come un gatto; il coltello diede un lampo al

balzò come un gatto; il coltello diede un lampo al sole, e mentre raffa-raffa

.. ». « qui si fa un gallone che copra l'occhiellatura e dietro

la base di essi cucita su di un cortissimo nastro. fermasi con pettine nell'

finta di negozio importante, gli sparò un piccolo archibugio in un fianco e l'

importante, gli sparò un piccolo archibugio in un fianco e l'atterrò subito, senza

.. non faccio finta di stare con un uomo solo e poi tutte le sere

nulla. -per finta: simulando un determinato comportamento o atto. pirandello

o atto. pirandello, ii-228: un atto simulato, mi spiego? -

. tasso, 14-55: non lunge un sagacissimo valletto / pose, di panni pastorai

: siccome tutti gli stati passionali hanno un loro chimismo deterministico che trasporta per gioco

2-6-327: veder passare sopra il palco un carro fintamente tirato da quadrupedi o volatili

altro scampo che rifugiarsi nell'ipotesi di un mistero, il quale, secondo i

matematici, si atteggerà come quello di un misterioso matrimonio o di un misterioso parallelismo

quello di un misterioso matrimonio o di un misterioso parallelismo psicofisico: il primo che

: il primo che è a sua volta un parallelismo fintamente superato; il secondo,

fintamente superato; il secondo, che è un matrimonio celebrato nel lontano dei secoli o

vol. V Pag.1054 - Da FINTANTICO a FINTO (42 risultati)

è, un giovane nobile e molto ricco, il cui

. che è copiato dall'antico (un mobile); che riproduce una foggia,

del ripiano, sono proprio fienili, senza un tappeto, con povere sedie fintantiche appoggiate

: il purgatorio altro non è che un loco / ove espiar si suol colpa o

... riconduceva la conversazione a un mormorio appena sufficiente a capirsi. =

di erbe ornamentali che vengono aggiunte a un mazzo di fiori per completarlo e abbellirlo

che si ag giunge ad un mazzo di fiori, per farlo più vago

fornito. fracchia, 661: ogni tanto un paesino,... intorno

... intorno al quale un intero bosco faceva da finteria, come dicono

fiorai, cioè da ornamento, si affacciava un attimo di dietro a un greppo

affacciava un attimo di dietro a un greppo, a guardare quelle due carrozze che

più ch'i'posso il metto da l'un canto, / e sed amor gli

di capelli che le donne applicavano un tempo sulla fronte, per mascherare la

e senza sincerità, falso, insincero (un atteggiamento, un sentimento, una passione

falso, insincero (un atteggiamento, un sentimento, una passione, ecc.)

/ sia lode al ciel; siamo in un campo almeno / che anch'io conosco

? » le disse lorenzo calderara, con un tono fra di allegria e di severità

(un'accusa, una notizia, un particolare storico, ecc.).

benché per le sue strane risoluzioni paia un romanzo. forteguerri, 21-30: sol

valore avverb. bembo, 1-183: un consumarsi dentro a parte a parte,

la quale dice, che per questa raggione un corpo non si muove a l'altro

valore universale; astratto, convenzionale (un concetto). b. croce,

questi o il contenuto è fornito da un gruppo di rappresentazioni, e perfino da

è stato attribuito arbitrariamente, fittizio (un nome). caro, 3-572:

picciola troia, e con diletto / un arido ruscello, un cerchio angusto / sentii

con diletto / un arido ruscello, un cerchio angusto / sentii con finti

, da quarant'anni; era un anagramma, veddi che si risolveva in orazio

o sopra il suo nome vero o sopra un altro finto (part. pass

e con inganno (un'azione, un comportamento, un'afnome finto. massaia

non è effettivo (una carica, un grado, ecc.); arbitrario,

carletti, 78: conferito l'affare con un capitano di una delle due nave che

102: tu stai sul prato come un dio in esiglio / sta sulla terra.

lo guardi con fierezza, / come un nemico, in volto; / mentre al

simulato, per sorprendere l'avversario con un colpo inaspettato (una mossa strategica,

colpo inaspettato (una mossa strategica, un assalto di scherma). ariosto,

, 224-1: una fede amorosa, un cor non finto, / un languir dolce

, un cor non finto, / un languir dolce, un desiar cortese.

non finto, / un languir dolce, un desiar cortese. ariosto, 4-2:

/ da pigliar colle molle! che un somaro / possa col cuor ingravidar la

menzogne o inganni (una lettera, un messaggio). bembo, 9-1-65:

in inganno (ed è accompagnato da un sostantivo o da un aggettivo che specifica

è accompagnato da un sostantivo o da un aggettivo che specifica l'oggetto della finzione

vol. V Pag.1055 - Da FINTO a FINTO (35 risultati)

doverà aver che forsi il prete non sia un finto cristiano e se ne burli,

dove una dama finta spasimata / d'un mercante vedeasi, molto amena. de

o artificiali a imitazione del vero (un oggetto, un mobile, ecc.)

imitazione del vero (un oggetto, un mobile, ecc.). fortis

tra tante meraviglie, c'era anche un boschetto di alberi finti e artificiali, i

elettrica che sorgevano come le canne di un organo sull'altare maggiore. alvaro, 2-103

che è stato falsificato, falso (un oggetto, una gemma, una chiave)

-contraffatto, apocrifo (una lettera, un documento). guicciardini, iv-151:

7-ii-205: tengo io per finto affatto un tal decreto. foscolo, xi-2-611:

, i-99: non ha più né meno un dente!... a1me. no

li è messi finti. è andata da un dottore americano, che sta a firenze

favolosa! -artificioso (un'acconciatura, un effetto di eleganza, ecc.)

10. trasformato, travestito, mascherato (un volto, un aspetto); che

travestito, mascherato (un volto, un aspetto); che avviene con travesti-

; che avviene con travesti- menti (un incontro amoroso). giraldi cinzio,

, 1-886: chi vedesse una simia overo un gatto maimone guardarsi in uno specchio e

imagini finte dentro lo specchio, avrebbe un solazzo mirabile per buona pezza di tempo.

si avventò all'altro. e così per un boccone finto, perse il boccone vero

pugna cieca, che ci facciamo male l'un l'altro senza intendere perché. loredano

una bellezza finta, / credete idolo un volto e un crin tiranno, /

finta, / credete idolo un volto e un crin tiranno, / miseri, or

dall'ostentazione e dal lusso, esercitano un vero e non finto signoreggiare. muratori,

han virtù possente / di far parere un uom di selce o finto. baldi,

... perché si han creato in un certo modo gli elementi con definir certi

per la prima volta, nuovo (un termine, una parola). -anche:

-affettato, ricercato (uno stile, un modo di parlare, ecc.)

teatr. che è rappresentato teatralmente (un personaggio, una passione, una scena)

parini, 265: si tessa / un inganno gentil. del finto alceste / si

, vi-423: oh voi che avete per un vago errore / dolce sui labbri d'

i'son la poesia, / ché un corpo finto proprio esser mi pare: /

. dei libri sono raffigurati su di un tavolo coperto di un panno verde;

raffigurati su di un tavolo coperto di un panno verde; e dietro i libri

e dietro i libri di scienza, un teschio. finto sul fondo della parete

della parete, sempre sul quadro, un cartiglio, un biglietto bianco, con

, sempre sul quadro, un cartiglio, un biglietto bianco, con la scritta:

vol. V Pag.1056 - Da FINTONE a FINZIONE (27 risultati)

-che è eseguito con un determinato materiale (un'opera figurativa)

... imitava la forma in un maestoso tempio, la cui base, finta

ma alcuna volta si fa dietro ad un vano un muro,... e

alcuna volta si fa dietro ad un vano un muro,... e si fìnge

,... e si fìnge un vano non aperto ma chiuso; il quale

; il quale non male perciò chiameremo un vano finto. baldinucci, 173: il

vano finto che ha dietro a sé un muro. milizia, ii-96: l'architettura

nel manico di pugnale arabo pendente ad un chiodo e quasi subito si sentì bollire

, / ch'una giumenta generò d'un grifo. fintóne, sm. (

la bocca e piegando malinconicamente da un lato la testa fintoricciuta.

, non avrai tempo né pur per un pensiero di me. b. croce,

alla gente di teatro, parvero ad un tratto cancellate da lei. 2.

e falsa dimostrazione o attribuzione (di un sentimento, di un'intenzione, ecc

ognuna in lei pare accompagnata come da un sentimento di necessità. michelstaedter, 137

, 137: la grande aspettazione d'un valore è via via adulata con la finzione

è via via adulata con la finzione d'un valore nella persona sociale, che gli

per fermo creder morto o malato a morte un popolo,... dal cui

in questi o il contenuto è fornito da un gruppo di rappresentazioni, e perfino da

sembrava una bambina rapita nella finzione di un mondo sospirato con la fantasia. pratolini

fantasia. pratolini, 2-408: si intrattengono un po'frivole e vane, come esige

aria innaturale, la dolce finzione di un mondo borghese dal quale si sente esclusa.

questa, ch'è pura finzione d'un beato [la visione di dio],

delle cose e degli uomini, sono anzi un abuso che uno sfogo della mente.

ii-2-266: se la carta rimborsabile suppone un deposito metallico sempre pronto al rimborso delle

dell'arte / ormai ridotta col pensiero un trucco / non so se più scoperto

quando voglia prescindere « in absoluto » da un qualunque motivo della realtà complessa, rinnegarne

qualunque motivo della realtà complessa, rinnegarne un qualunque vincolo, si trasforma in arzigogolato

vol. V Pag.1057 - Da FINZIONISMO a FINZIONISTA (11 risultati)

carattere di pura invenzione fantastica (di un argomento letterario). tasso, 12-580

una finzione paurosa espressa nell'atto d'un guerriero che, sollevato a mezzo il

alvaro, 9-331: il ballo è un vecchissimo rito, venuto fuori quando cominciò

bonsanti, 2-220: una finzione montata sopra un palcoscenico. — per simil.

di incerto esito, o per aggirare un divieto legale o sottrarsi a un

un divieto legale o sottrarsi a un controllo superiore), e consistente nel

in vari modi la vera natura di un contratto o di un altro atto giuridico

vera natura di un contratto o di un altro atto giuridico da essi compiuto.

uno cioè di fingere o di simulare un atto non vero per pregiudicare [ecc.

a tal difficoltà, e per porre un velo sulle lesioni dei diritti della società

che antonio non era, / ma un antonio posticcio e di finzione, / fe'