giudici naturali, quando viene citato dinanzi un tribunale, dal quale pretende di non
pendio. beicari, 6-365: un santo padre per nome iosef...
le quadrighe e i carpenti essersi l'un l'altro dato luogo, secondo la
. cammelli, 257: se ancora un mese in questo officio sta, / manderà
che guarda machiavelli è di vedere se è un uomo: ciò a che mira è
la miseria, è stato simile ad un nuovo accidente sopraggiunto. carletti, 31
11. geofis. declinazione di un astro: la seconda delle due coordinate
magnetica: l'angolo formato (in un punto della terra) dal piano meridiano
allontana, e va discostandosi fino ad un certo che, e poi si viene
magnetica. 12. declinazione di un piano: arco dell'orizzonte compreso o
-disus. raro. coniugazione (di un verbo). buommattei, 193:
bonagiunta, xxxv-1-274: saver che sente un picciolo fantino / esser devria in signor
rimirarmi. 2. tramonto (di un astro, del sole). giovanni
e come nel secolo seguente cominciasse a prodursi un rapido declino, tanto col prevalere d'
, 5-196: e l'appartenenza a un antico, austerissimo lignaggio ormai sul declino
austerissimo lignaggio ormai sul declino, aggiungeva un che di privilegiato e di stanco.
/ a foglie secche si vedrà congiunto / un bagliore roseo. 7. locuz
/ hai orlato 'l cappello / ad un tuo vicino / per metterlo al dichino.
io lungo le rupi cerco / notando un porto, o una declive schiena,
scosse, le gocce di guazza: un delizioso brivido gli fuggiva per i nervi;
occaso. onofri, 68: ottobre dentro un nuvolo declive / sui castagneti, mèdita
di avvezzare un'acqua manante ad andar per un fosso piano. a poco a poco
se tu l'awezzi ad andare per un declivo, a poco a poco si formerà
declivo, a poco a poco si formerà un precipizio. magalloti, 19-3: né
al di là del fosso, dall'un dei lati, un fitto bosco di gelsi
del fosso, dall'un dei lati, un fitto bosco di gelsi, di quercioli
una scaletta di finta pietra, tagliando un declivo d'erba, sul quale serpeggiava il
la vaporiera, all'erta / zòccola un mulo, grave / al lago veleggia
veleggia una barca. montale, 1-39: un gruppo di abitati che distesi / allo
che distesi / allo sguardo sul fianco d'un declivo / si parano di gale e
, iii-491: questa maraviglia non era un semplice fanale, serviva anche di fortezza
di fortezza al porto, essendo ricinta d'un muro sul declivio del greppo. d'
di nuovo la catena, e con un declivio moderato ed una lunghissima linea, scende
scrivere tenendo il foglio sopra il declivio di un volume dalla rilegatura vermiglia. govoni,
, i-51: bosco cappuccio / ha un declivio / di velluto verde / come
pescara già era nel mio sogno puerile un declivio di deità che s'affrettasse ad
, io7: l'acqua per condursi da un luogo all'altro, non ha bisogno
bene il tetto ché io mi trovavo un po'più in alto. ed anche vedevo
fuga, cullati dal concitato andare di un animale a loro nuovo e fantastico.
: i loro cadaveri sono posti dentro un recinto murato di forma rotonda e senza
idecodifico, decodifichi). decifrare secondo un determinato codice o cifra; trascrivere in
dicollato, non si frammetterebbe più che un cenno di quel severissimo imperatore. segneri
, supposto ciò, dovrà essere ad un erode aver pubblicamente per giudice quel battista
con dispietato rigore fece battere e decollare un suo figliuolo virtuoso e dabbene. berchet
, 2-854: uno in ispecie, un pezzo d'uomo avvinazzato, bonario della
bocca sgangherata. -ciapa su, fieul d'un can. -ma non arriva a decollarlo
e, rendono ima- gine di un biologo che cercasse in sul serio se la
si raccolga nel teschio o nel torso di un cadavere. 2. staccare l'
o dall'acqua nel partire (un aeromobile). panzini, iv-183:
3-38: fra le pagine c'è un santo: / san giovanni decollato:
luna si vede anche, -aggiunse con un doloroso sorriso, -che nella statua non
. e. cecchi, 6-393: su un tratto di spiaggia deserta; il flusso
e triste, pare si componga per un sonno campestre. 3. prov
uomo condannato, mezzo decollato: quando un uomo ha cattiva fama, è condannato
decòllo, sm. partenza di un aeromobile dal suolo o dall'acqua;
spalancato e sul mare color alluminio, pareva un senso di grandi partenze, di grandi
, di grandi decolli: il senso d'un decollo d'anime. =
. neol. fare in modo che un territorio già ridotto a colonia, acquisti
. -per estens.: liberare un paese dall'influenza economica di un altro
liberare un paese dall'influenza economica di un altro, che per lo più ne deteneva
.]: * decolonizzare '. liberare un paese dalla sovranità della potenza che l'
sf. neol. liberazione di un paese dallo stato di colonia, o dalla
.., si è fatta decolorare un po'i capelli. 2.
2-138: la vita si era decolorata in un biancore uniforme e opaco. ogni attività
, 2-140: capelli argentei (decolorati da un veleno durante il corso d'una sola
e d'aria, costretti sulla nuca in un grosso mazzocchio. fr occhia, 968
. fr occhia, 968: questa lettura un po'faticosa, unita al lugubre rullar
, schiettamente modo francese. ma 'ha un bel decolleté ', riferendosi alla parte
': quella che sta affissa ad un lato del filamento. -agg. di
partic.: che si può separare da un composto (ed è voce, per
.]: 'decomporre '. indurre un corpo composto qualsivoglia a dividersi nei proprii
: non si può gittare questa vita in un fornello chimico, decomporla e pigliarne i
sorta di luce. cicognani, 6-192: un barlume rosso, come nei gabinetti per
lo sviluppo delle negative, decomponeva in un fluttuare di ombre la sala. viani,
: indugiò in ateliers dove si decomponeva un nudo con matematici squartamenti e dalle viscere
dalla teologia bizantina, attraverso la quale un capriccio dell'imperatore poteva decomporre le forinole
, una immondezza. moravia, iv-285: un rossore acre, un'accesa eccitazione decomponeva
foscolo, xviii-98: né una lettera né un volume basterebbe a 'decomporre 'gli
. 5. fis. decomporre un vettore, una forza, un movimento
. decomporre un vettore, una forza, un movimento: operarne la decomposizione (cfr
o poligono delle forze. 'decomporre un movimento ': lo stesso che s'è
. mat. trovare i fattori primi di un numero. 7. intr. (
figur. targioni tozzetti, 12-3-464: un pezzo di alberese o pietra calcaria,
che si decompone si fa traversare in un vaso d'acqua, la quale mette
acqua, la quale mette in dissoluzione un po'd'acido sebacico, e di là
in umili sorrisi e inchini dinanzi a un neonato di sangue reale, per quanto
annunzio, iv2- 881: gli mostrava un viso che pareva decomporsi e ricomporsi come
il suo volto si è decomposto, per un attimo: per un attimo soltanto.
decomposto, per un attimo: per un attimo soltanto. deledda, i-973: antioco
viso che si decomponeva come quello di un cadavere. moravia, ii-352: mia
, sf. separazione dei componenti di un composto; scomposizione; disgre fermentazione
dai suoi discepoli, sviluppati quale in un senso, quale in un altro.
quale in un senso, quale in un altro. carducci, ii-6-162: questa volta
il corpo esanime è effettivamente anch'esso un processo di creazione vitale, sebbene sembri
. 4. fis. decomposizione di un vettore: l'operazione, inversa della
a una retta, e l'altro a un piano assegnati, o tutt'e due
, o tutt'e due paralleli a un medesimo piano: regola del parallelogramma,
5. matem. decomposizione di un numero intero in fattori primi: operazione
di numeri primi). -decomposizione di un polinomio: operazione per la quale un
un polinomio: operazione per la quale un polinomio è trasformato in un prodotto di
la quale un polinomio è trasformato in un prodotto di polinomi di grado inferiore.
vita, per un'ora, per un giorno, di quella che mi muore.
: il banco di domenico è veramente un magnifico arnese, condotto di legni pellegrini
penso / che non v'ho mai donato un fiore. palazzeschi, 3-87: [
e magnanimi signori alora cominciano ad amar un servidore, quando gli donano e quando li
, grandemente. pea, 7-430: è un tira e molla a schiena d'asino
, i-121: ben m'avveggio / ch'un amante senz'oro è sempre in doglia
. ant. dare denaro, corrispondere un interesse sotto forma di dono (ed era
eoe che c'avea dato. testamento di un usuraio, 161: tello di
a tormento. redi, 16-ii-95: per un grembo di bei fiori / mille amanti
favore); provocare, causare (un moto deltanimo, un'impressione, una
impressione, una reazione dei sensi, un sentimento, ecc.); perseguire
.); perseguire, ottenere (un determinato effetto). pier della vigna
distinta. alvaro, 7-82: quello era un tempo che aveva del religioso, amando
loro cori bellissimi. -determinare (un fenomeno, un evento). latini
. -determinare (un fenomeno, un evento). latini volgar.,
esso ora ad imo e ora ad un altro donasse castella e città e baronìe assai
di fiori e di frutti ogniuna avea / un bel canestro in capo per donare /
14. assestare, vibrare (un colpo). -anche al figur.
trovandolo improviso e sbarattato, / gli donò un colpo orribile e possente. -spargere
4-15: e se molto fia freddo, un poco di sterco colombino intorno alla vite
. ant. dirigere, indirizzare (verso un dato luogo, a un determinato scopo
(verso un dato luogo, a un determinato scopo). rinaldo d'aquino
di graziette amorevoli,... hanno un vestire pittoresco che dona. cinelli,
marta era di quelle alle quali basta un nastrino per figurare; tutto le donava:
cominciò a mirarsi il labbro, appena un poco gonfio, e trovò che gli
nella torre e, quasi / in un inginocchiarsi lento / di rassegnazione / davanti
d'annunzio, iv-2-401: mi divora un desiderio inestinguibile di donarmi tutta quanta, di
donarmi tutta quanta, di appartenere ad un essere più alto e più forte, di
e conservato nei luoghi di culto in un apposito sacello o in un luogo accanto
di culto in un apposito sacello o in un luogo accanto al tempio; il sacello
, 2-32: era questo [vaso] un donario fatto a silvano a cui si
. numism. moneta coniata per commemorare un avvenimento (e della quale si faceva
(femm. -a). chi riceve un dono. buonarroti il giovane,
marchese raggi mi fece pigliar da diogene un leone radiato. lo donai, e me
legittimo donatario [venezia] fu da un generale leboeuf consegnata non so più a
baroni dell'irlanda eran donatarii e incaricati d'un re straniero, alla cui potenza aggiungevano
chi e'pareva! oh, par un donadèllo, tanti 'cuiussi 'sputa.
: 'donadèllo '. nome d'un picciolo libretto, prima introduzione della grammatica
l'invasione dei vandali; ispirato da un gruppo di rigoristi intransigenti, proclamava che
, quindi che gli eretici dovevano ricevere un secondo battesimo. = dal nome
: ma il donativo suo non vale un fico, / se con quest'armi che
: io per me mi reputerei porgerti un donativo bellissimo sopra ogni altro ed utilissimo,
claudio, che ne li pagò con un donativo. = voce dotta,
doni entrambi. ungaretti, i-13: tra un fiore colto e l'altro donato /
in italia contribuì non poco l'autorità d'un uomo [bossuet] donato di sommo
-sostant. la persona che ha ricevuto un dono. speroni, 1-3-373:
. bocchelli, 1-i-317: sul focolare un gran ceppo di quercia, legna donata
9-428: ché son tanto diversi l'un dall'altro, / di concetti e di
, / di concetti e di voglie: un tutto amori; / agli studi donato
d'ogni modo. -pagato (un tributo). serdonati, 9-324:
2-43: era, prima di tutto, un dono del signore, e col pregiarlo
paroletta gli fa [al ladrone] un ampio legato, una donazione reale di
2. dir. atto giuridico con cui un soggetto, per spirito di liberalità,
per spirito di liberalità, attribuisce a un altro soggetto un proprio bene o altro
liberalità, attribuisce a un altro soggetto un proprio bene o altro diritto patrimoniale (
: a seconda che consista nell'attribuire un diritto reale al donatario, o nel
rinunciare, a suo favore, a un diritto reale o di credito, o
: quella fatta, in rapporto con un determinato futuro matrimonio, a favore di
-il documento scritto (per lo più un atto notarile) in cui è consacrato
4 (64): fatto venire un notaro, dettò una donazione di tutto ciò
ciò che gli rimaneva (ch'era un bel patrimonio) alla famiglia di cristoforo
scrisse in gran fretta poche righe su un foglio di carta: la donazione a rosa
tutto -verso l'azienda biagini, e con un altro contratto le faceva donazione di tutta
o a titolo di vassallaggio, a un altro soggetto (fosse esso un individuo
a un altro soggetto (fosse esso un individuo o un'istituzione come la santa
un'istituzione come la santa sede, un ordine cavalleresco, ecc.);
in genere, atto con cui chi deteneva un pubblico potere attribuiva gratuitamente ad altro soggetto
5. disus. remissione di un debito. celimi, 1-102 (238
tempo magnificamente furon fatti, e per un dì instaurati, e in ciascun de'
ciascun de'vichi di roma fu dato un cogno d'olio. = voce
, ingenua- mente spavaldo, guidato da un idealismo astratto e privo di rapporto con
della venezia riduceva la guerra quasi ad un torneo. cardarelli, 3-116: tutto
perfino il suo stemma, che rappresenta un guerriero galoppante, a visiera calata e
e con la durlindana in aria, contro un nemico che non si vede. gramsci
una drogheria sudicia rinforzata dalla giunta d'un romantico bar. c. e. gadda
: le aveva poco disprezzate queste definizioni un tempo, quando le sentiva dire dai
una chiusa e severa austerità, a un donchisciottismo disperatamente serio e antiromantico, quasi
. slataper, 1-118: vedo un orologiaio curvo su un panchetto...
, 1-118: vedo un orologiaio curvo su un panchetto... nella bottega mille
da cui (e può considerarsi come un pron. relat. indecl.).
, ii-173: essi la riposero in un certo cantone della casa, di donde
torri dei radi paeselli donde si parte un suono di campane. verga, 3-70:
potesse, * gli venne a memoria un ricco giudeo. bruscaccio da rovezzano,
, senza che gli andasse pel cuore un qualche senso di tenerezza. e vorrei che
. e vorrei che mi si additasse un solo di quegli oggetti a'quali ben si
il nome di grazioso, donde non spunti un qualche germe di affetto. manzoni,
fiducia, in chi le riceve naturalmente da un principio religioso. ma per gli altri
savonarola, iii-57: e1 terremoto è un vapore intercluso nelle viscere della terra.
alcuno,... faccendo egli un convito a molti cittadini, gli mandò uno
pena ammorza. pascoli, i-790: un tragico effetto segue pure nelle nozze di
si rendono tanto necessarie per la moglie di un impiegato di banca il quale sia desideroso
, erano surrogati dal balbettio imbecille di un finto bamboccio, dal saltellio epilettico di
. r. sacchetti, iii-146: un lungo sedile di assi nude e dondolanti,
dipinta col mosto: porgeva alla donna un cofanetto che luccicava tutto. campana, 13
il corteo. baldini, i-141: un volo di gabbiani che risaliva il canale
acque dondolanti. levi, 1-186: un grosso cane magro... uscì improvvisamente
uscì improvvisamente dal buio, si fermò un momento alla -luce di una lampada dondolante
fare oscillare mantenendo in bilico, su un solo punto di appoggio; cullare.
sacchetti, 6-59: accennò a un suo famiglio che dondolasse la gabbia,
: l'ipocrita... / dondola un coroncione, ed ha per uso [
cura e moda studiata / andarsene alternando / un cotal moto blando, / il deretan
temporeggiare, rinviare (una questione, un affare); tenere sospeso, tenere
quel modo appiccate dondolare, parendole fare un giuoco bellissimo. marino, i-113: ogni
: ogni volta che io sento dondolare un mazzo de'chiavi o scroccare un catenaccio
sento dondolare un mazzo de'chiavi o scroccare un catenaccio mi pare essere uno di quei
isviar la bottega. collodi, 57: un vento impetuoso di tramontana...
una zana dondola pian piano. / un bimbo piange, il piccol dito in
al campo d'ubigny; dove si dondolarono un pezzo, non avendo fernando autorità di
di bordo, mi dondolo nella speranza che un qualche apollonio di rodi o di altrove
baldovini, 2-71: l'ho dondolata un pezzo a sconfidarmi, / ma poi
è nato, essendo stato detto da un macellaro a cui era stata rubata in più
ombrelle all'estre mità di un lungo peduncolo; il legume è un
di un lungo peduncolo; il legume è un lomento pendente. =
legume. dondolio, sm. un dondolare prolungato; oscillazione continuata,
in tondo sui pavimenti e sui tavoli con un afrodisiaco dondolìo da scopinetta o faceva la
una principessa. pea, 1-174: un dondolio di lampioni a bilico sulle aste.
: intorno a me non è che un dondolìo / lungo di steli dalla grossa
di stelle? pavese, 6-138: un senso festoso e irresponsabile, che gli
. 2. rumore ritmico di un oggetto che oscilla (soprattutto di campane
lontane? /... / con un dondolìo lento / implori, o voce
2-716: s'ode, strano! un dondolìo di campane, sordo, soffocato
ima culla, il lamento fragile di un lattante, il canto roco di un ubbriaco
di un lattante, il canto roco di un ubbriaco solitario. dóndolo, sm
. bellori, 1-146: fabbricava questi un castello di ferri, e con trentadue leve
tuo senno, / senza oppugnar d'un cenno, / che tu se'tutto minchia
e zugo / d'appiccicarti per dondolo di un ciugo. lorenzo de'medici, ii-155
, per portare a collo, / un collarin de que'bottoncin rossi / con un
un collarin de que'bottoncin rossi / con un dondol nel mezzo, recherollo. g
govoni 2-39: il dondolo specchiante / come un faccione lustro / di parroco e di
andare su, di volo; / in un lieve impeto di risa / volare,
: gli vendete? / ce ne doneresti un, belle fanciulle? / -lasciatel'ir
fatte rosse. saccenti, 1-1-90: fate un po'di scrittura, e fraude,
vi par egli una galanteria, / un dondolo, un sollazzo, un passatempo,
una galanteria, / un dondolo, un sollazzo, un passatempo, / quell'
, / un dondolo, un sollazzo, un passatempo, / quell'irsi stuzzicando per
: vi è di voi chi la chiama un grillo un ticchio un girimeo,.
di voi chi la chiama un grillo un ticchio un girimeo,... chi
chi la chiama un grillo un ticchio un girimeo,... chi un balocco
ticchio un girimeo,... chi un balocco o un dondolo o un trastullo
,... chi un balocco o un dondolo o un trastullo.
chi un balocco o un dondolo o un trastullo.
panni ti piangono 'ndosso; / ponti un po'mente, ponti, dondolona. pananti
, dondolona. pananti, ii-54: un dondolon di casa alla malora, / quasi
malora, / quasi accosto ai ginepri un giorno passa, / e per passar ci
padrone dissero prima di no, ma un no strascicato, dondolone. =
si ritrovò il pazzo accademico a ragionare un dì ch'egli se n'andava dondoloni
fu il momento, eccoti per tutta roma un grande scampanio; don don, don
e vago dongelletto / leggiadramente allor s'un ceppo assiso. = cfr.
sonnambule dinanzi alle brache troppo attillate di un occasionale dongiovanni, e affrettarsi, prima
il giovanotto, che oltre ad essere un dongiovanni era anche un appassionato cacciatore,
che oltre ad essere un dongiovanni era anche un appassionato cacciatore, si sentiva invadere dal
dongiovannismo, caro paolo, c'è sepolto un poeta, addirittura un poeta mistico.
c'è sepolto un poeta, addirittura un poeta mistico. piovene, 5-87: si
tanto dolci che, per duro stia un uomo, l'inteneriscono e 10 risolvono
a destra ed a sinistra, come un fiume profonde le acque agli assetati. d'
dico / che se l'uomo ha un nemico / questo è ancora la donna.
70: ognun mi dice pur: -fammi un sonetto, / opra vulgar da donna
futuro cavaliere, s'era ammazzato per un pasticcio di donne e di gioco prima ancora
corrivo, / sempre lascivo, e un soldo non lasciava. -aver donne
me par donna. macinghi-strozzi, 1-471: un uomo, quando è uomo, fa
donna, e bisognerà che pensiate a trovargli un marito. idem, 297: maritansi
: a volte penso se una rappresaglia, un capriccio, un destino folgorasse la casa
se una rappresaglia, un capriccio, un destino folgorasse la casa e ne facesse quattro
donne bella / quasi tra l'erba un fiore, / udite quel che dir mi
/ la qual fu donna de'mortali un tempo / e del perduto impero /
messer amerigo, fuor di trapani forse un miglio, un suo molto bel luogo
fuor di trapani forse un miglio, un suo molto bel luogo, al quale
guatar. carducci, iii-11-10: per un tumulto nato fra i giovani delle due parti
delle due parti che stavano spettatori d'un ballo di gentili donne in piazza santa
della corte. botta, 4-340: un subito terrore la prese: disse alla frescobaldi
e ser martino, / per vedere un furare, altro offerere, / vederli
diverso. -figur. personificazione di un essere astratto, città, nazione,
, / non lontano a marsilia in un castello, / dove di sante donne un
un castello, / dove di sante donne un monastero / ricchissimo era, e di
pensate, ch'io son trasformato in un altro: la casa nostra è piena di
serve di casa gli annasavano addosso un certo odore di santità; allora egli
di servizio, che teneva sul capo un canestro ben coperto da un tovagliolo bianco
teneva sul capo un canestro ben coperto da un tovagliolo bianco. tecchi, 3-15:
prima donna, ove furono trovate delle cose un poco ardite. rovani, i-35:
ghirin- ghella, e lì s'impegnava un lungo recitativo intercalato di guaiti di violoncelli
. -stare in donna: assumere un atteggiamento grave, sussiegoso. fagiuoli
guardano con curiosità quasi feroce il viso di un giovane. gozzano, 978: alle
anni, se credessi mi dovesse costar un occhio. 17. prov.:
uomo di casa. -le donne hanno un punto più del diavolo. g.
cecchi, 1-ii-79: io non ho sentito un pezzo fa 'l più sottile tratto
ben vero che le donne hanno più un punto del diavolo. -le donne s'
lavoro, non l'apprezzi ed è un tesoro. i. nelli, 8-1-17
, non l'apprezzi, ed è un tesoro. 18. acer. donnóna
signora, si serva; si faccia un mondo da sé. dopo fatto diresti
, iii-95: ella ha bisogno di sposare un uomo buono e civile, non un
un uomo buono e civile, non un contadino, perché non è una delle
b. davanzati, i-203: riprese in un capitolo della lettera questi tanto donnai;
piccol cerchio / torreggiar lucca a guisa d'un boschetto / e donnearsi con prato e
panzini, iii-595: la testolina pende un po'donnescamente vezzosa. bocchelli, 5-94:
gracile; e il seno molle e un po'sfiorito: un difetto di cui ella
il seno molle e un po'sfiorito: un difetto di cui ella donnescamente si vergognava
desse cominciamento. carducci, 326: d'un molle riso gli assentì la dama /
la sfrenatezza della vanità donnesca ha sempre dato un gran che fare e un gran patire
sempre dato un gran che fare e un gran patire alla chiesa. barelli, 2-103
dritta nel mezzo del salotto, in un vestito di esagerata eleganza donnesca, ricco in
vii-104: già si sa. / senza un po'di donnetta, allegri non si
giusti, iii-175: il soldato senza un po'di donnette è una pappa senza sale
svevo, 3-637: fui accostato da un signore che mi conosceva e che io
375: passando dunque dalla casa d'un povero lavoratore, con le sue ciurmerie
la separava da alfredo. alfredo era un cacciatore, per quale motivo si sarebbe
dannosi idealismi, dinanzi al no d'un uomo, nato forte e cresciuto forte
non mancava loro che la crescita di un palmo, per essere delle belle ragazze da
*; evidente riferimento all'inconsciente spensieratezza un po'obbligatoria in tali signore. soldati
qualche modo « perché voglio conoscere intimamente un così bel donnino ». 2
): l'altr'anno fu a barletta un prete, chiamato donno gianni di barolo
parlogli e disse: puoi tu servarmi un secreto, donno dispensatore? bandello,
alla famiglia mustelidi, e ha un corpo lungo e flessuoso, zampe brevi,
, che mai non gli lasciano fermi in un luogo, per paura che non gli
iv-2-1270: avevano veduto [i cani] un lepratto
uomo la guardava con severità. aveva un profilo appuntito, frùgolo, di dònnola.
, 176: alle guagnele, tu sei un bel donnone, / da non trovar
], iii-1-179: l'una era un donnone, un'artigiana, coi capelli scomposti
ii-84: ma spesso egli giungeva accompagnato da un donnone coi baffi come un uomo d'
accompagnato da un donnone coi baffi come un uomo d'arme, la quale aveva
quale aveva il colorito acceso, con un gran cappellone di felpa. dossi,
felpa. dossi, 321: un donnone con doppia giogaia e con una faccia
doppia giogaia e con una faccia di un rosso apoplètico, un donnone di que'destinati
una faccia di un rosso apoplètico, un donnone di que'destinati a soffocare nella
nella lor ciccia. pirandello, i-549: un donnone, se vedeste! due quintali
ad ogni convenevolezza e dovere, chiederti un dono, il quale io so che sommamente
, ti prego; / io vo'farti un bel don di due fiscelle: /
2. figur. offerta di un favore, di un benefizio, di
figur. offerta di un favore, di un benefizio, di un privilegio; il
favore, di un benefizio, di un privilegio; il bene stesso elargito (
mia donna, amor, s'i'per un cento / avesse magno cor, forz'
121): di speziai grazia vi chieggio un dono... il quale è
sapeva legare a una disciplina, a un sacrificio, col semplice dono di sé.
così giuste, semplici, dette con un tono così naturale: è un dono.
dette con un tono così naturale: è un dono. a me non è mai
, oltre tutto, ci ho proprio un dono per la recitazione? pavese, 8-346
commuove come una grande grazia, come un dono di dio, come un sogno
come un dono di dio, come un sogno. -iron. leopardi
] perpetuamente, quando ella entra in un cuore. manzoni, 38:
consueti. caro, 3-306: in un momento / salto dal letto; e
gravezza; abbuono concesso a chi pagava un tributo in anticipo. -dono gratuito:
per farne dono a lei. -fare un favore. dante, purg.,
siila? pascoli, 72: anche un uomo tornava al suo nido: / l'
, insino a quella / c'oggi in un punto m'arde e ghiaccia el core
e di dolor consunta, / che aveva un fìgliolino alla mammella, / che la
fanno a gara / chi prima a un segno destinato arrive. tassoni, 274
erba; e reca in mano / un mazzolin di rose e di viole, /
. beccuti, 189: star sur un goffo, femminil decoro, / e
le donzelline di lievito fritte con sopra un dito di sale. 5.
mortori, o alle ragù- nate d'un mogliazzo, o a starci tutto dì in
(23-1): ora si fa un donzello cavalieri, / e vuoisi far novellamente
78): in firenze fu già un giovane chiamato federigo di messer filippo alberigli
non passeranno otto giorni, che d'un bel donzello della casa di lodrone tu
solitari. d'annunzio, v-3-81: un giorno ci trovammo con il compiuto donzello
2. domestico, servitore di un gran signore. iacopone, 65-19:
arte sola, e così avessero solamente un consolato, un cancelliere, un provveditore
, e così avessero solamente un consolato, un cancelliere, un provveditore, un camarlingo
solamente un consolato, un cancelliere, un provveditore, un camarlingo, uno scrivano e
, un cancelliere, un provveditore, un camarlingo, uno scrivano e quattro donzelli
servizio fattole, ella aveva poi fatto dare un donzello all'arte de'mercatanti.
io non fallai; / ma vidi un donzelletto andar cantando: / piaquemi alquanto
frustar me stesso, come se fossi un donzellone eguale a sofifilo nonacrio. beltramelli,
una qualche ragazza smessa?... un donzellone che avesse dispettosamente trascinato il proprio
dopo i nostri mille passi, / quanto un buon gittator trarria con mano. petrarca
quali io gli vidi a l'ombra d'un bel velo. boiardo, canz.,
pace, / a cui dispiace -che un suo servo péra. machiavelli, 721:
; e lo stesso delitto deve percorrere un dato corso, dopo il quale soltanto
ii-15: dal tetto cadon giù / un dopo l'altra / l'ore, /
con voi, come fo spesso qui con un altro, che m'ha dato l'
, vi-153: retro a costor sopra un cavallo assiso / rubesto e fiero brunoro
piazza, la strada risaliva, superava un costone, e ridiscendeva in un'altra
, 10-3: ora sen va per un secreto calle, / tra 'l muro della
domenichi, 2-222: stando... un cardinale alla finestra dopo una gelosia vide
finestra dopo una gelosia vide... un suo gentiluomo. marcello, 55:
occhiate di qualche passione e gettandosi incessantemente un groppo o l'altro della perrucca dopo
le spalle. carducci, 732: l'un dopo l'altro i messi di sventura
/ disonestà giungesti, avesti preso / un ch'ai tuo sangue fusse stato eguale
avrà navigato verso oriente, avrà contato un giorno di più di quello che in
fu costretta a farla monaca per darle un tozzo di pane. jahier, 117
infine, insomma (per concludere riassumendo un discorso precedente). pascoli,
-avv. di luogo. con riferimento a un ordine, a una successione: in
sanza compagnia / n'an- davam l'un dinanzi e l'altro dopo. petrarca,
primo loco. carducci, iii-6-147: è un carro preparato e adorno dal pittore granacci
i fini e reali le necessità, e un male e un bene, e un
le necessità, e un male e un bene, e un dio e un diavolo
un male e un bene, e un dio e un diavolo, un prima e
e un bene, e un dio e un diavolo, un prima e un dopo,
, e un dio e un diavolo, un prima e un dopo, un più
dio e un diavolo, un prima e un dopo, un più e un meno
, un prima e un dopo, un più e un meno, ecc. detti
e un dopo, un più e un meno, ecc. detti in rapporto a
. banc. che ha luogo in un periodo di tempo immediatamente successivo alla chiusura
suo fraseggiare a rilento, però stavolta un po'brusco, quasi instizzito con le parole
la confessione (ed è caratterizzato da un senso di liberazione e di pace interiore
a sentire che gli fluiva dentro come un lete tranquillo e uniforme, la pace
-anche in senso generico: in un futuro più o meno lontano.
è una goffaggine di dare importanza ad un semplice anno nuovo, il quale non ha
è una grossa flussione, domani è un tremendo mal di denti, dopodomani è una
, morale che caratterizzano la vita di un paese dopo una guerra.
iv-i 1-240: per l'america, esclude un pericolo fascista nel dopo guerra, perché
accredito 0 rimborso a incasso avvenuto (un effetto). = comp.
iscritto, chi partecipa alle attività di un dopolavoro. = voce registr
lavoro e riunire la piccola maestranza in un locale adibito a ritrovi e trattenimenti «
della mattinata invernale pareva la bocca scenica di un piccolo teatro all'aperto da dopolavoro di
periodo di tempo che segue immediatamente a un pasto. bartolini, 22: severina
ii-177: poi, dopopranzo, venne ad un tratto ad agostino un desiderio irresistibile di
, venne ad un tratto ad agostino un desiderio irresistibile di uscire di casa e
far le barricate. campana, 143: un dopopranzo, sdraiato sull'erba / pieno
la nuova che sulle coste del portogallo un vascello inglese di novanta pezzi ha preso fuoco
tuo padre lo feci per caso, un po'come un doposcuola. =
lo feci per caso, un po'come un doposcuola. = comp. da
177: 4 dopo tutto ', è un modo che da poco tempo in qua
. pavese, 3-75: non basta un po'di vino per uccidere patroclo. stasera
uomini vili. per tutti c'è un peggio. landolfi, 8-128: non
liscia e piana, e per lo più un nastro, la quale si cuce poco
grado militare superiore (a cui corrispondeva un maggiore stipendio). giamboni, 7-49
in questo anno se n'è battuto un poco in tre differenti grandezze, di due
i-134: essendomi rimaste di più forse un trecento doppie d'oro di spagna,.
, -rispose don gesualdo posando sulla scrivania un sacco di doppie che cavò fuori dalla cacciatora
/ ché a queste scioccherie non penso un pelo. / mi stringe ben come più
di questo naturale. quando mi viene un frizzo in bocca, non lo perderei
, 17-3-21: gli ho fatto nascere un mondo di difficoltà, che egli ha
cinem. esecuzione della colonna sonora di un film, posteriore alla ripresa, praticata
non facesse fare alla sua moneta che un movimento, mentre l'altro metà meno danaroso
meno danaroso ne facesse quattro, sarebbe un tale stato colla metà meno di danaro
per due motivi o ragioni; sotto un doppio aspetto. dante, conv.
, 1-192: odo, ben odo un mormorar sommesso; / ma niun si
'doppiaménto'. operazione colla quale si applica un metallo sull'altro in modo che combacino
di una merce, la durata di un atto, l'intensità di un sentimento)
durata di un atto, l'intensità di un sentimento). -in senso generico e
fussero doppiate, pose a fianco di un popolano un congiurato. -intr. (
, pose a fianco di un popolano un congiurato. -intr. (anche con
rincorrendosi e doppiando di vigore, sopravvenne un attimo di sospensione; lentò la pioggia,
caselle dello scacchiere: e il risultato è un numero altissimo). dante,
. -assegnare una seconda nutrice per un piccolo animale. lastri, 1-3-82
per doppiare, occorrendo, cioè dare ad un parto due madri, quando non s'
dicono i pastori del dare ad un agnello due madri quando una non basta
. 5. marin. oltrepassare un determinato punto (capo, promontorio, boa
alvaro, 14- 117: ha un amante di quaranta anni, con cui si
uno scoglio, d'un'isola o d'un capo, facendo un mezzo giro intorno
un'isola o d'un capo, facendo un mezzo giro intorno ad essi. fanzini
significa passare dall'una all'altra parte di un capo, di una punta..
6. sport. sorpassare di un giro l'avversario in una gara di
. cinem. fare il doppiaggio di un film. e. cecchi,
vesta / la lunga falda, a un suo braccio accolta / con doppiate rivolte.
.. in attesa di ordini: un fascio di cartelle sotto il braccio,
di cartelle sotto il braccio, e un foglio in mano doppiato d'un secondo foglio
, e un foglio in mano doppiato d'un secondo foglio. -in senso generico:
cinem. che ha subito il doppiaggio (un film). 2. sm
e il calmo chirurgo sembra indugiare in un cerimoniale... già una speciale pinza
bene impressi, sia perché la carta scórra un po'sopra la forma, sia perché
accanto alle altre, per effetto di un secondo botto mal replicato dal torcoliere.
marito. boiardo, 3-2-25: lucea un carboncio a guisa de doppierò, / qual
, li-m: chiama aita: in un attimo piena / è la stanza di donne
andate / lontano io leggerò. togli un doppiere / alda. -il celeste doppiere
o più bracci (o anche con un solo braccio). sozzini, 323
la detta ringhiera ricco abbellimento vi faceva un filare di alti doppieri, che con l'
il polverìo, che la luce di un doppierò sembrava morta. manzoni, 36:
sulle lunghe file delle poltrone in platea prendono un poco di luce dai doppieri e lampadari
. doppio colpo di fucile. -fare un doppietto: uccidere due animali uno dopo
doppietta. fr occhia, 887: un tasso bigio viene a far capolino fra
far capolino fra due pietre, muove un passo o due quatto quatto: * pan
quatto: * pan pan ', un doppietto, e si rotola nel sangue.
la invidia e la doppiezza propria di un tiranno. de sanctis, iii-25: la
sotto la tavola, lo turbava come un tratto di civetteria irresistibile e quasi diabolica
le manovre fisse o dormienti terminano con un doppino per formare l'occhio necessario a
la settimana. sapete che cos'è un doppino? quando i marinai stanno in
i quali, mediante impiombatura, formano un unico filo scempio, ripiegato in due e
ripiegato in due e tenuto teso da un paletto fitto in terra. -l'
-l'insieme dei due conduttori che costituiscono un circuito bifilare (nella tecnica telefonica e
varchi, v-148: il tempo d'un movimento al tempo d'un altro movimento
tempo d'un movimento al tempo d'un altro movimento ha necessariamente alcuna proporzione o
sovrapposti o ravvicinati in modo da formare un tutto. giamboni, 7-152: debbono
l'assediate genti, per la porta di un doppio muro uscivano gran numero di disperati
, che consideravano il nuovo apparecchio come un veicolo alleggerito su tre sole rotelle elastiche
lutto. alvaro, 5-26: aveva un viso largo e quasi doppio, per via
il mento. manzini, 11-121: un fiumiciattolo fra un doppio filare di alberi chiari
manzini, 11-121: un fiumiciattolo fra un doppio filare di alberi chiari e leggeri
alberi chiari e leggeri, sollevati da un accenno di argini, arriva al mare,
, adagio. levi, 2-145: un atrio, selciato a grossi lastroni,
, signori nobilissimi, è nato a un corpo una bambina e un bambino e
nato a un corpo una bambina e un bambino e sono tutti doppi di ciascun membro
29: hanno regalato dei colletti, un fascio di colletti d'uno ch'era
-quel povero metelliani m'ha l'aria di un raià indiano, così camuffato e carico
a doppia faccia, e porta seco un contrappeso di conservazione. -chiave doppia:
; / e lampeggiar fa, quasi un doppio sole, / il chiaro sguardo
. /... -esser d'un solo / ben so che devo, e
? -chiese gurù. uno degli uomini fece un gesto doppio come a dire: qua
si precipitò all'uscio e lo chiuse con un doppio giro di chiave. 5
posseduto o preparato in due esemplari (un libro, un documento, un oggetto qualsiasi
in due esemplari (un libro, un documento, un oggetto qualsiasi).
(un libro, un documento, un oggetto qualsiasi). francesco da barberino
bibbia volgar., iii-478: manda loro un talento d'ariento e doppie vestimenta da
/... / i'farò forse un mio lavor sì doppio / tra lo
. non altro che la tirannide d'un ridicolo pregiudizio può togliere agli scrittori moderni
, inf., 23-12: come l'un pensier dell'altro scoppia, / così
altro scoppia, / così naque di quello un altro poi, / che la prima
è peggiorata, ma sembra quasi che un poco migliori. non si può a meno
si può a meno di non sperare un poco: poco però, per non aver
grassa, tanto si stringeva per assottigliare un po'la cintura, si soffiava con
po'la cintura, si soffiava con un ventaglio di raso nero, assai comune,
comune, ma attaccato alla persona da un laccetto assai doppio di oro. pca
: i passi del vecchio, dovendo sostenere un peso maggiore, erano forti e davano
peso maggiore, erano forti e davano un suono doppio del suono che davano i
tutt'a due, perché gli è un bue doppio. alfieri, 5-305: al
brancoli, ii-146: lo zio bevve un caffè doppio, scuoté la testa come un
un caffè doppio, scuoté la testa come un cane uscito dall'acqua, fece brrr
acqua, fece brrr, e ne ordinò un secondo, che bevve più lentamente.
ho sempre veduto in uno specchio / un tristo, un doppio, un vii traditor
in uno specchio / un tristo, un doppio, un vii traditor vecchio. g
/ un tristo, un doppio, un vii traditor vecchio. g. m.
: la generazione presente verrebbe raffigurata in un uomo colto, acuto di mente e basso
ii-208: panni, insomma, che un uomo di apertissimo carattere com'io mi
essere denunziato a testi e a birago come un impiegato di doppia fede, ed esposto
). caro, 2-1-151: con un altro ordine d'architettura posò tutta l'
e in molti luoghi di ordine doppio un sopra l'altro, che certo è bella
... per esempio... un mogarino doppio stra- doppio, nato due
tracoma e dalla congiuntivite doppia, avevano un aspetto ben diverso da quello dei malati che
mondo. -ripetuto due volte (un intervento chirurgico, una cura).
pregava, di affidare tutto se stesso ad un solo esile filo e che gli sarebbe
, nuora cara, e verzica / come un pratello d'erba vetturina / dove tu
quale uno dei contraenti corrisponde all'altro un premio per riservarsi la libertà di ritirare
il dispositivo che nelle macchine calcolatrici comprende un secondo totalizzatore e permette di addizionare,
, 9-334: sull'argine incassato cresceva un gruppo di canne, e i soliti equiseti
o code di cavallo, di cui un giorno scopersi il doppio nome, imo difficile
libro di botanica. -ripetuto (un determinato costrutto sintattico: doppio dativo,
: nell'alcaica invece l'anacrusi dà un soffio o spinta iambica ai trochei, anapestica
di banda o di altra pezza foggiata come un doppio capriolo. -doppio volo: figura
, e giù per il mezo vi era un filare di pietre rilevate a guisa di
filare di pietre rilevate a guisa di un termine che sopravanzava un piede, a
rilevate a guisa di un termine che sopravanzava un piede, a ciò che da un
un piede, a ciò che da un lato andassero e dall'altro tornassero,
. doppiosenso. -farla doppia: giocare un gran brutto tiro. g. m
preso poi l'esempio, e conducevano ad un tempio posto in cima del monte.
della sera avanti, ed ecco fatto che un ciocco ti parve una ventina di lupi
qualche cosetta da lui, benché è un poco doppietto; pure uscirebbe alquanto.
tenaci e più sicuri / i punti, un giunco all'altro raccomanda: / passali
lungo. magalotti, 2-141: in un sorriso... / [le labbra
spiegare a doppio, scaltre, / un bel filo di perle. a. f
moglie, più giovane, premeva dargli un balocco. io dovevo distrarre lui,
sia morto. bembo, 1-218: sento un novo piacer possente e forte / giugner
ognor rammenta; / le offese in un coll'offensore oblia, guerrazzi, ii-82
una quantità) o ripetizione (di un atto) per altrettante volte quante sono
/ a sette doppi, che mi venga un canchero! grazzini, 4-445: non
superbi doni / ti verranno a tre doppi un dì per questa / offesa, ma
ventura, onde ogni parola era insieme un inno di gioia e un ringraziamento al
era insieme un inno di gioia e un ringraziamento al cielo. e. cecchi,
del giardino] sia lo spazio per un pratello, entrovi un'adornatissima fonte e spalliere
astrale. alvaro, 9-81: era un gruppo di persone vestite di nero:
vestite di nero: i frati d'un convento... venivano a due a
. magalotti, 16-310: il coperchio era un semplice foglio di carta a doppio,
foglio di carta a doppio, traforato con un punteruolo. colletta, iii-70: disgomberando
tutti insieme o in tocchi separati producano un grato concento imitante in certo modo il
il canto fermo. -fare un doppio: suonare le campane a doppio
fissata, ci diano dentro e facciano un grandissimo doppio. -suonare doppio o
battono con alcune mazze, che fanno un suono molto bello, massimamente quando suonano
bello, massimamente quando suonano a doppio in un certo modo di musica come usano talvolta
modo che essa, dondolando, descriva un grande arco di circolo, e il
e il battaglio percuota la campana ora da un lato ora dal lato opposto. pascoli
poco sarebbe entrata la messa che dura un finimondo. -figur. percuotere,
doppio, / dà sul viso a cornacchia un manrovescio, / che un miglio si
a cornacchia un manrovescio, / che un miglio si sentì lontan lo scoppio. d'
a piazza di pietra. -festeggiare un lieto evento. lippi, 6-107:
evento. lippi, 6-107: sonate un doppio, disse allor mammone, /
in molto tempo, diciamo: * sonate un doppio ', cioè 'tutte le
. pulci, 26-96: gano è un malvagio gatto, / e bianciardin chi
concorrere ne'secondi vespri co'primi di un doppio di prima o di seconda classe;
o da due donne, o da un uomo e una donna). -nella scherma
doppi con la coperta: trattarsi di un fatto madornale, incredibile. grazzini,
: franco e luisa sospettavano di un doppio giuoco ma pasotti era un
un doppio giuoco ma pasotti era un vecchio amico dello zio e bisognava fargli
avverso ai convitti, specialmente quando sono un luogo di clausura per giovani di diciotto
i doppii esemplari della medesima stampa d'un libro, in una biblioteca, si dicono
: guillaume, il rivoluzionario, era un assoluto doppione, nel fisico, del
, due insieme s'uniscono, e un solo bozzolo lavorano, che volgarmente chiamano
, iv-206: * doppione... un bozzolo con due bachi.
in quel vocabolo, nient'altro che un doppione di « classico ». c.
e l'assoluzione, diede al prete un doppio ducato d'oro, di quelli
8-151: mandammo il ladroncello a scambiare un doppione per dare un ducato di mancia
il ladroncello a scambiare un doppione per dare un ducato di mancia al facchino. cellini
: a me impose che io facessi un modello d'un doppione largo d'oro,
impose che io facessi un modello d'un doppione largo d'oro, in el
, in el quale voleva che fussi un cristo ignudo con le mane legate,
che dicessino « ecce homo » e un rovescio dove fussi un papa et uno imperatore
homo » e un rovescio dove fussi un papa et uno imperatore, che dirizassino
cioppe e cotte, / vedendomi po'intorno un vecchio tale / che non facci altro
. doppipètti). giubba che ha un petto sovrapposto all'altro, e due
, anzi sul doppiopetto di cui da un par di domeniche era tanto orgoglioso.
486: l'oratore parlava su di un palco, davanti a un tavolino;
parlava su di un palco, davanti a un tavolino; e il discorso procedeva alla
derivazione, vi sono poi rifusi con un estro che ridà vigore alla cadenza, colore
parte, e in cerca di un soccorso sovrannaturale, levò lo sguardo alla
sguardo alla parete su cui stava appeso un quadro della madonna. pratolini, 1-50
: vi sono tre specie di pesci lunghi un braccio e più che si chiamano doradi
rimproverò che volesse appre- sentarsi innanzi ad un principe con una cosa cotanto dozzinale,
.. rabescava uno stemma, decorava un desco da parto, uno scudo,
simil. e al figur. avvolgere di un colore simile all'oro; costellare di
piene di pagliuche, ma bionde d'un biondo che pareva dorasse anche il viso.
sua voce si dorasse come la cima d'un cipresso al tramonto. ungaretti, ii-109
la chiesa spalancata, senza lumi, solo un luccichio di santi dorati in fondo all'
ogni parte ». monti, i-83: un cardinale ha pensato che si debba far
che pazzia!) e attaccarla con un bottone di metallo tra due laminette di cedro
, lo stesso carattere elegante con cui un ragazzo si faceva scusare dalla mamma non
. -che ha il taglio rivestito di un sottilissimo strato d'oro (un libro
di un sottilissimo strato d'oro (un libro). -carta dorata: quella
i dorati margini e le pelli levigate di un tomo che si piglia in mano conciliano
de roberto, 605: vi prese un volumetto legato con pelle nera e dorato sui
tozzi, i-51: cavò di tasca un libretto foderato di cartone bianco, con
dorate corna. d'annunzio, iii-1-680: un piatto dorato, pieno di grappoli d'
3. per simil. che è di un color giallo, con riflessi d'oro
marino, 16- 114: d'un farsetto leggier, qual si costuma / tra
tutto fiorito. forteguerri, 8-20: un rege solo / voglion fin le dorate ingegnose
pascoli, 511: mi parve di scorgere un mare / dorato di tremule mèssi.
, anziché la lastra della fotografia, un bel grappolo d'uva biondodorata, e
: quel volto dorato che sembra già un poco appassito come un grappolo d'uva
che sembra già un poco appassito come un grappolo d'uva di corinto su la
atticciata alquanto e pallida, ma d'un pallore dorato, con vasti occhi un tantino
d'un pallore dorato, con vasti occhi un tantino sporgenti. -leggermente abbronzato.
quattordici anni; una fanciulla dorata come un dattero, magra, svelta, arida,
eran capelli, / navicella d'avorio un dì fendea. manzoni, 232: quanto
dolce in erma parte / sospirar per un bel volto, / per un crin dorato
sospirar per un bel volto, / per un crin dorato e sciolto, / per
sciolto, / per li gigli di un bel sen! ojetti, i-198: biondo
mento. palazzeschi, 7-191: era di un biondo il più dorato che si conosca
, quando si abbandonava sul guan- giale un fiume d'oro partiva dalla sua testa.
erano di quelle giornate calde, dorate, un poco meste,... quando
bini, 70: se io fossi un altr'uomo, ti avrei scritto una lettera
gli uccelli. pirandello, ii-555: ricordo un prete -certamente irlandese -bello -che dormiva al
-certamente irlandese -bello -che dormiva al sole un giorno di novembre, appoggiato col braccio
braccio alla spalliera del sedile, in un pubblico giardino: annegato nella dorata delizia
. pulci, 19-68: questo è un morselletto ben dorato. 6. ricercato
6. ricercato, lezioso, affettato (un gesto, anche un modo di parlare
, affettato (un gesto, anche un modo di parlare, di scrivere)
berni, 2-49 (i-50): erano un drago i contrassegni suoi / tutto vermiglio
uova frullate in vista della friggitura (un cibo); rosolato. -pane dorato
colore in questo modo: infondono in un calderotto di rame tant'acqua, quanta
perché il dorato rimanga coperto, con un terzo d'orina di maschio, sai comune
resta finito il lavoro che rimane d'un color d'oro bellissimo ed acceso.
? dorato2, agg. di un colore bruno chiaro e leggero (il
ecc. tassoni, 9-37: dal ponte un cavalier discese / maneggiando un corsier falbo
dal ponte un cavalier discese / maneggiando un corsier falbo dorato, / che la briglia
vi penetrò. salvini, 22-55: un poscia del magnanimo telemaco / alla spalmata
la foglia d'oro sul legno in un odore acuto di resina e di vernice.
, sf. il dorare; rivestimento di un oggetto con uno strato sottilissimo d'oro
, servendosi, per galvanostegia, di un bagno di cianuro doppio di sodio e
stagno, gualivando questa doratura così in un luogo come in un altro. vasari,
doratura così in un luogo come in un altro. vasari, iii-12: fu [
algarotti, 3-108: si storcono così un poco al vedere quelle minutissime miniature,
ricorda certi fondi di ritratti veneziani, o un bel bronzo conservante appena una traccia di
delle berline venute in uso meno di un secolo dopo. moravia, i-119: le
, 3-74: tale lastra portava in mezzo un sole dalla testa madreperlacea, onde scattavan
oriani, x-14-84: quando ripartimmo, un sole giallo stendeva una scialba doratura su
famiglia lucanidi caratterizzato dal lungo corpo di un colore verde metallico e dalle forti mandibole
, agg. disus. dorato; di un colore giallo caldo; che ha riflessi
dorè fiorito a palle / rosse ha legato un gabban su le spalle. redi,
, quanto si voglia sottile, è un fascetto di raggi rossi, dorè, gialli
amaramente, perché la lingua attica ha un certo che di raggruppato e di popolare
lungi dal mare, con rami minori d'un gombito e frondi di colore di quelle
insieme confondean la voce / simile ad un gorgheggio alto d'uccelli / tra l'infinito
, iperdorico, -il maestro si formò un concetto del loro sistema. 4.
: ancora ne aggiunsono [di ordini] un altro, il quale si domandò composito
il quale si domandò composito, cioè fatto un mescuglio 0 vero una composizione virtuosamente dell'
ordine dorico addossato al muro e sostenente un frontespizio triangolare, poggiato su tre campate
campate rettangolari,... con un solo volger d'occhi si dominava il mare
lo sporto del suo zoccolo dovesse farsi un diametro solo o un diametro e mezzo.
zoccolo dovesse farsi un diametro solo o un diametro e mezzo. oggi non si
giovinetto sire, / che mostri d'un pensoso arabo gli occhi, / cui doriese
alle patate); ogni femmina depone un migliaio di uova tre o quattro volte
.. con polpi mascellari terminati da un articolo trasversale fatto a lancia. comisso,
, le cui femmine sono contraddistinte da un pungiglione fortissimo. = voce dotta,
a quella riva, / o chiusa in un bel vel di beatrice / anima argiva
il lidio, in ciascuno d'essi fece un coro con le sue strofe, o
libero, dove s'adempia perenne / un sogno, sogno del buon dio dormente.
dormente. serao, i-126: depose un lieve bacio sulla fronte della dormiente.
alle panche di un'osteria o dormente in un sottoscala; ma la riputazione è troppo
la persecuzione di decio e caddero in un sonno profondo dal quale si risvegliarono dopo
gesù aveva destato per la pietà d'un pianto d'una madre, d'un pianto
d'un pianto d'una madre, d'un pianto di padre, d'un pianto
d'un pianto di padre, d'un pianto di sorelle. 3. figur
, col nuovo anno, è sorto anche un poeta, nuovo. cardarelli, 1-96
2-251: intesi parlare di cosimo come d'un anziano fratello i cui rapporti con la
chi lo definiva « dormiente », chi un eretico passato ad altro rito, chi
passato ad altro rito, chi addirittura un apostata. -improduttivo (terreni,
? e. cecchi, 1-48: un vialetto di foglie cadute e d'alberi dormenti
, di movimento, di animazione (un luogo); silenzioso, solitario.
di piedi per lo dormentorio, ad un piccolo pertugio pose l'occhio e vide
che s'asciugava. lippi, 8-17: un dormentorio grande, ma diverso, /
promuove il sonno: quella conversazione è un dormentorio; musica, commedia, che
; musica, commedia, che sono un dormentorio. giusti, i-28: la noia
buonarroti il giovane, 9-472: veder un dormi, / imo squasimoddeo, un
un dormi, / imo squasimoddeo, un qualch'uom nuovo / (o non cognito
vicino al focolare, in guardia di un po'di brodo che stava bollendo. scarfoglio
uva a rischio di buscarsi una schioppettata da un contadino. slataper, 1-99: qui
betocchi, 5- 148: dopo un cibo un po'grave / dormicchio sulla sedia
5- 148: dopo un cibo un po'grave / dormicchio sulla sedia.
di animali. soffici, v-2-41: un canuccio nero che dormicchiava tra'covoni d'
canuccio nero che dormicchiava tra'covoni d'un pagliaio marimesso, destato dal rumore dei
a manifestarsi. giocosa, 77: un soldato in congedo intona una canzone napoletana
e. cecchi, 6-374: da un pezzetto dormicolavo aggomitolato al sole come un
un pezzetto dormicolavo aggomitolato al sole come un vecchio gatto. banti, 9-510: doveva
che la manovra 'fa dormiente 'in un dato punto di una vela, d'
dato punto di una vela, d'un pennone, d'un albero o dello
una vela, d'un pennone, d'un albero o dello scafo. anche *
v.]: 4 far dormiente in un tal sito ', significa che l'
figur. mantenersi celato, non scoprirsi (un sentimento). pananti, ii-234
lungo sonno è così leggero, che a un minimo moto o del cacciatore o del
: lo schifo i'sì pregiava men ch'un fico, / ch'egli avea gran
dormiglioso et ebro quanto mai potesse essere un uomo, si lasciava guidare dove a
scodelle e andava ogni qual tratto scoperchiando un capace tegame, le cui ondate di
la testa dormigliosa, e rimirare per un istante così trasformata questa sala, dove
istante così trasformata questa sala, dove un tempo avranno goduto i loro signorili banchetti
ben dodici gru, le quali tutte in un piè dimoravano sì come quando dormono soglion
suo letto puro... dormiva di un sonno sereno. tozzi, i-9:
. cecchi, 8-53: dormire in un luogo è come affidarsi alle sue divinità sotterranee
parea che le ventiquattr'ore / portasseno un vassoio di pane al forno. pulci
19-74: morgante guarda; egli era un liofante, / che si dormiva a sua
; ed ei [goldoni] con un suo gesto / le spiccò su dal fianco
dorma, / gittaimi stanco sovra l'erba un giorno. -far tappa per riposare
col complemento dell'oggetto interno: dormire un sonno. -anche al figur. petrarca
327-9: dormit'hai, bella donna, un breve sonno; / or se'svegliata
, i-90: firenze... dorme un sonno agitato sotto la tirannia guelfa di
di polvere e sangue, / dormivi un sonno animalmente duro. montale, 1-34
animalmente duro. montale, 1-34: un vecchio stanco / dorme accanto a un alare
: un vecchio stanco / dorme accanto a un alare / il sonno dell'abbandonato.
altro bene. -trascorrere nel sonno un periodo di tempo. boccaccio, dee
-passare oziando, consumare nell'ozio (un periodo di tempo). machiavelli
e saldo, / così vestisse d'un color conforme, / forse tal m'arde
che stiamo noi a dormire? eccitiamo un poco el fervore nostro, armiamoci di
'n del si dorma, / s'un sol s'appropia quel ch'è dato a
non dormire, né rimandare sempre a un nuovo domani. -distrarsi; perdere
. cardarelli, 3-138: i morti, un po'trascurati, dormono sotto l'erba
di vita; esser deserto, spopolato (un luogo). folengo, ii-198:
-essere dimenticato, in abbandono (un oggetto); essere interrotto (un
un oggetto); essere interrotto (un lavoro, un'impresa, un'opera
. pulci, 2-9: intanto / un gran cappel d'acciaio usa trovare,
trovare, / che rugginoso si dormia in un canto. caro, 12-i-166: la
ma penso di fuggire la scola per un mese, e dargli la stretta.
rovistare tra carte e documenti che, un po'per pigrizia un po'per noncuranza,
documenti che, un po'per pigrizia un po'per noncuranza, lascio dormire raccolti
attendono di venir risvegliate e suscitate (un sentimento). chiaro davanzati, ii-333
: in ogni romano anche adolescente dorme un gioacchino belli. e. cecchi, 8-30
la sentenza [che per esattamente conoscere un uomo prima fa mestieri mangiare un moggio
conoscere un uomo prima fa mestieri mangiare un moggio di sale] esser verissima negli
. -dormir solo: non avere un amante. ariosto, 15-102: ode
, ch'in antiochia andata / dietro un suo nuovo amante ella se n'era,
secolari: io ho maggior merito d'un dormire e giacere vestito, o d'un
un dormire e giacere vestito, o d'un digiunare, ch'un religioso, ché
, o d'un digiunare, ch'un religioso, ché si sono sì avvezzi al
menati; e fatto montar chichibìo sopra un ronzino, verso una fiumana...
atto del corpo. testi, il-no: un musico usi- gnuol, che l'aria
a dormire: sdraiarsi, stendersi su un giaciglio per dormire. albertano volgar
in questa vita. -dormire come un ghiro, un tasso, una marmotta:
. -dormire come un ghiro, un tasso, una marmotta: dormire sodo
bibbiena, xxi-1-61: io dormiva qua come un tasso. della porta, 1-27:
voce stridula in tentativo di canto. un diavolìo d'urli di protesta e di
due guanciali, e se non fosse stato un affarucolo nato tra il conticini e gli
: il -dormir leggermente: avere un sonno leggero. cliente se la può dormire
bartoli, 21-223: noi dormiamo in un profondo letargo di vizi. -dormirsela
pensare che fosse ereditaria? ma è un volersi creare un martirio per gusto.
fosse ereditaria? ma è un volersi creare un martirio per gusto. dorma, dorma
sonni tranquilli. -dormir sopra a un fatto, a un'azione, a
: far seguire o precedere a essi un sonno ristoratore e distensivo. crescenzi volgar
xxx-n-40: da quel loco / partì con un desio sol di morire; / ma
poco, / vi volle prima sopra un po'dormire. redi, 16-v-318: questa
ogni mattina, e vi dormo sopra un buon sonno, quando ho tempo di
, 4-65: temo d'imbarcarmi in un affare troppo grosso, caro canonico..
dorme: quel ch'è provato da un documento non può essere facilmente disdetto e
. pratolini, 6-129: era soltanto un eccesso di stanchezza: una lunga dormita,
la moglie, stava anziché no ingrugnatetto un poco. 3. locuz.
accenna alla durata del dormire tutto d'un pezzo: 4 fare una buona dormita '
(295): vide in terra un po'di paglia; e pensò che,
; ma ho bevuto, ho bevuto forse un po'troppo. c'era una vernaccia
savinio, 328: a mio parere, un buon armadio arredato con criterio dormitivo,
. pas sato dormendo (un periodo di tempo).
notte non dormita,... un lontano presagio di cattivo destino? d'annunzio
lontano, / mi parve entrar in un gran dormitoro, / sì come ne'conventi
appartamento [delle donne] è come un monasterio amplissimo, in cui si ritrovano
gente giaceva sul nudo impiantito, con un segno di gesso tracciato per terra attorno
la tromba dei soldati che suonava come un gallo che sappia le ore, e
inquieta, febbrile, per lei, fu un dormiveglia pieno di sogni che parevano realtà
del viaggio gli pare di deporre un carico dell'anima, anche più grave,
, tutte sognacci e incubi, d'un anno e più, gusta il vero sonno
e più, gusta il vero sonno in un vero letto: nel suo. d'
, i-53: mi pare / che un affannato / nugolo di scalpellini /
col fosforo sulle lancette / che spande un tenue lucore / sul tuo dormiveglia.
nebbie leggiere. soffici, iv-288: un pugno d'intelligenze vive contro una folla
. giusti, 4-i-104: come? un ascetico / di cuore eunuco, /
spinte di ordine. carena, 1-322: un fermaglio di metallo detto italianamente '
gialli con fiori ligulati; il frutto è un achenio munito di pappo (e alcune
prossima al dorso rispetto ad altre (un organo o una parte del corpo).
, egli squillava alto la cornetta tenuta da un cordone verde fra la testa e la
bot. che si riferisce al dorso di un organo. 3. fonet. di
e. gadda, 200: incontriamo davvero un cammello, carico sul groppone d'una
dall'insieme (prima immobile), d'un gran fagotto comune color miseria, funzionante
parte superiore di una montagna, di un colle; dorso di un monte (e
, di un colle; dorso di un monte (e anche di una strada)
a falde: dal nome di un conte inglese dorsay ». dorsifisso
. folengo, ii-92: ma degnamente un stomacoso manto / di tristi vermi se
le braccia da la mensa, scrollatosi un poco il dorso, sbruffato co'la bocca
rossa e sorridente, e gli allungò un pugno sul dorso. pascoli, 1073:
-colonna vertebrale. pavese, 69: un ragazzo è piombato / giù dal tetto
l'ale. fogazzaro, 5-145: è un bel pescione, corto, grosso,
: sul dorso [il gatto] sembrava un fraticello di san domenico, e un
un fraticello di san domenico, e un arlecchino nel musetto. alvaro, 12-142
pidocchi, che avevano qualche cosa come un paio di baffi, una macchia nera sul
una macchia nera sul dorso, e un collarino rosso. -a dorso di mulo
forteguerri, ii-244: i nostri pensieri in un momento / de'presti venti si porran
questo trave, inclinato per via di un arganetto, facilmente si alza, e levandosi
che ben diresti, / nacquero tutte ad un medesmo parto. memorie per le belle
carmela faceva figurare, novellamente, sovra un cappello rifatto, arricciandola col dorso delle
: il procaccia della posta mi consegnò un grosso plico suggellato, con una filza di
sull'immaginaria ferita sgoccioli costantemente e lentamente un liquido qualsiasi. -letter. superficie
. superficie del mare (o anche di un corso d'acqua). tasso
. testi, i-187: sarpar fa in un momento / de le triremi sue l'
ciò, libero avendo il corso, a un tratto / possa tonda a l'ingiù
ant. superficie convessa ed esterna di un arco o di una volta. c
varano, 66: cui libero porgea tragitto un ponte, / che sovrastava col pietroso
. letter. la parte più alta di un colle, di un monte (quando
più alta di un colle, di un monte (quando si presenta ampia e arcuata
3-837: è di vèr l'oriente un curvo seno / in guisa d'arco,
di corda in vece / sta d'un lungo macigno un dorso avanti, /
in vece / sta d'un lungo macigno un dorso avanti, / ove spumoso il
mezzo a quelle due chine brulle d'un colore cupo rossastro si vede quasi orizzontale
vede quasi orizzontale il dorso celestino di un monte lontanissimo. serra, iii-590:
7. locuz. -arruffare il dorso (un animale): in segno di minaccia
di ramose / corna gli si discopre un cervo avanti, / s'allegra, apre
libero? -sgravare il dorso di un peso: liberare una persona da affanni
correre ma il medico vi ha raccomandato un attento dosaggio degli sforzi e delle emozioni
medicina che di bevitore, versava in un misurino il gin e il vermut.
di asma, non siano dovuti proprio a un avventato dosaggio degli arredi nei vani.
cui i vari componenti si trovano in un composto o in un miscuglio. 3
si trovano in un composto o in un miscuglio. 3. marin. regolazione
quantità giusta di una sostanza per ottenere un determinato risultato; mettere la dose esatta
le dosi degli ingredienti che devono costituire un composto. ricettario fiorentino, 3-205
saggiamente dosata di uova e burro e d'un pizzico di zucchero. 2
una sostanza o delle sostanze che costituiscono un composto o un miscuglio. 3.
delle sostanze che costituiscono un composto o un miscuglio. 3. figur. calcolare
oculatamente, con parsimoniosa attenzione (in un certo tempo, in rapporto con un
un certo tempo, in rapporto con un determinato scopo che si vuole raggiungere)
rivolgono [le riviste] scaltramente ad un pubblico molto variato; dosando i loro ingredienti
dosate col dovuto accorgimento; ché per un grano in più d'ardire o di vigore
con tutto il suo studio e ammannì un grandissimo cal- daione, grande spietato,
interessanti, quasi piacevoli, personaggi d'un dramma che la luce sapientemente dosata e
alla verità del sentimento, e a un senso di tempo assorto e malinconico.
sé e sé si canta: i un riassunto essenziale del rovescio, / a singhiozzi
o le quantità proporzionali degli ingredienti di un composto; chi determina con l'analisi
le quantità percentuali delle sostanze che costituiscono un composto o un miscuglio. tommaseo
delle sostanze che costituiscono un composto o un miscuglio. tommaseo [s.
]: nella tal bottega di caffè hanno un buon dosatore per i gelati. -non
buon dosatore per i gelati. -non è un cuoco de'sopraffini, ma è un
un cuoco de'sopraffini, ma è un gran dosatore. 2. tecn
la cui funzione è di immettere in un ciclo di lavorazione una quantità dosata e
cui sono dosati i vari ingredienti di un com posto. - anche
quantità volute dall'hannemann io prendo giornalmente un po'di quella medicina. civinini,
di quella medicina. civinini, 8-37: un tè, egli diceva, composto delle
mediche,... si passa con un insensibile crescendo patetico. 2
serie di forme gradevoli a cui si aggiunga un contenuto espressivo, con dosatura variata da
, 353: carla lo benignò d'un particolare sorriso, nella dosatura del quale
nella dosatura del quale è maestra: un lampo di cordialità che rischiara per un
un lampo di cordialità che rischiara per un attimo i vecchi contrafforti della degnazione.
in rapporto con gli altri ingredienti di un composto o di un miscuglio).
altri ingredienti di un composto o di un miscuglio). galileo, 3-1-446
l'occhio e giudizio conoscere, quando un vetro è colorito a bastanza. redi
2. farmac. quantità di un medicamento (o anche di un veleno
di un medicamento (o anche di un veleno) che è necessario somministrare per
) che è necessario somministrare per ottenere un determinato effetto; quantità di medicina che
minima', la quantità minima per ottenere un effetto terapeutico. -dose massima: la
-dose massima: la quantità massima di un medicamento che si può prendere senza produrre
1 (12): ripetendo a un dipresso le prescrizioni e le minacce,.
, riferito ad azioni curative morali: 4 un pochino per volta '. la frase
pochino per volta '. la frase include un certo senso caustico. soldati, 98
, parte importante, notevole (di un gran numero di cose: ma più spesso
: ma più spesso si riferisce a un aspetto molto significativo o a una componente
componente essenziale di una personalità, di un carattere, di un atteggiamento, di una
personalità, di un carattere, di un atteggiamento, di una situazione, di
atteggiamento, di una situazione, di un comportamento); razione, accumulo,
i-181: una tintura di sentimento, un tratto di carattere dia alle materie più
crea infiniti obblighi, si caccia in un mare di guai per avere la gioia di
di misurazione dell'intensità di radiazione di un fascio di raggi roentgen o gamma.
serve a misurare l'intensità di radiazione di un fascio di raggi roentgen o gamma (
da una camera di ionizzazione o da un contatore geiger e da un sistema elettrometrico
o da un contatore geiger e da un sistema elettrometrico per misurare la corrente che
attorno ai tre lati... ricorre un doppio ordine di stalli di legno,
v-1-204: davanti alla porta della stanza un timoniere dorme, seduto, col braccio sul
62-31 (v-144): aveva in mezzo un palco edificato / di bianchissimo avorio
e netto, / e sopra un drappo azzurro e d'oro ornato, /
416: margherita] portava una giacchetta di un color rosso fiammante, ma sul suo
ma sul suo dosso modesto, povero, un po'curvo, perdeva ogni arditezza.
gigantesco aveva sul dosso, largo come un pietrone, una livrea da cocchiere con
n-60: i grilli erano di lunghezza d'un dito colle gambe lunghe e rosse,
. boccaccio, ii-276: venir vide / un fier cinghiai fortemente rugghiando, / con
etiopi. foscolo, iv-318: posando sopra un piccolo trono di guanciali si volgeva con
, 2-16: era [la farfalla] un insetto orribile dal becco / aguzzo,
-dorso (o anche taglio) di un libro. foscolo, xvii-325: il
, xvii-325: il signor leoni vi chiederà un libro intitolato * opinioni 'sul dosso
due tavole. pea, 5-35: un libro eccezionalmente bello per me: un
un libro eccezionalmente bello per me: un volume di giusta proporzione, dorato il
-ant. superficie convessa ed esterna di un arco, di una volta.
3. parte terminale, tondeggiante, di un rilievo; cima. -per estens.
di cione, ix-118: tenni per un sentier d'un bel boschetto, / per
ix-118: tenni per un sentier d'un bel boschetto, / per lo qual molte
. ariosto, 37-98: avea nel mezzo un rilevato sasso / ch'un'alta ròcca
sul dosso del monte, in cima ed un po'fuori dell'abitato. aleardi,
, iii-2-1145: a levante, in un alto dosso di tufo giallastro, s'
lato, ove... può profondare un nuovo alveo. muratori, 7-iii-458:
basso il ciglio, / udito che un sonetto di bernardo / ha fatto storcer tutto
ha tessuto uno stendardo / foderato de un dosso di coniglio / adciò ch'el possa
. pallavicino, 6-2-212: per dargli un uffizio nobile insieme ed adattato al suo
, 8-129: col vestito nuovo, un modello di liquidazione che pareva fatto a suo
rinunciò a una passeggiata in pineta, a un cinema. -avere il dosso per
.. da molti anni abbarbicata ad un albero, già non gli si può dar
pulci, 19-95: margutte gli faceva un viso arcigno, / dicendo: «
dosso quegli imbelli. -rifl. rifiutare un invito, esimersi. velluti, 198
l'altro ier mi venne innante / un animai domestico, che in casa / di
rimasa / ove ei non cerchi per avere un putto, / da scuotergli sul dosso
fame armatura di dosso. -portare un peso sopra il dosso: avere danno,
: avere danno, svantaggio, o un affanno più o meno angoscioso. -posare
affanno più o meno angoscioso. -posare un peso sul dosso a qualcuno: imporgli
peso sul dosso a qualcuno: imporgli un incarico gravoso. zanobi da strata [
a forza), levare l'abito o un oggetto che si porta sulla persona o
abbaino. banti, 8-15: si dava un po'da fare intorno, riaccostando le
passare far dimenticare (una sensazione, un momento sgradevole, un'esperienza non piacevole
sgradevole, un'esperienza non piacevole, un sentimento che ha recato pena, un
un sentimento che ha recato pena, un momento triste della vita); liberare
in ciò: io m'ho levato un grande carico da dosso. fiore di virtù
virtù, 1 (21): un uccello, il quale ha nome calandra,
levata l'umidità da dosso mettendolo in un pignatto o tegame a esalare ogni sua umidità
di sue ricette; / poi con un ferro da limar ben grosso / raschiargli
dosso il brivido d'avere parlato con un moribondo, diceva sicuro: -toma presto,
una civile casata, mi scrollavo di dosso un benessere non mio. -uscir di
. dosserèllo. cantù, 287: un lampo gli mostrò sovra un dosserello la
, 287: un lampo gli mostrò sovra un dosserello la casipola in riva al fiume
. de marchi, ii-766: superato un dossétto, la timonella riprese ancora a
proprio della dote; costituito in dote (un bene). livio volgar.
a titolo di dote dalla figlia di un sovrano (uno stato o una città
(uno stato o una città o un feudo o un territorio: secondo l'
stato o una città o un feudo o un territorio: secondo l'antica concezione patrimoniale
sorella, benedetta, s'era maritata, un buon partito che le aveva procurato comare
salute. -dare in dote (un bene). -per estens.:
di beni e fondi una comunità, un istituto, un'associazione, ecc.
secondo abbate di essa, edificò e dotò un nuovo spedale per i pellegrini ed infermi
, e da ultimo dotò la facoltà d'un premio annuale agli alunni migliori.
3. figur. fornire di un bene materiale o spirituale; adornare di
necessarie o utili (una città, un edificio, un luogo, anche uno stato
(una città, un edificio, un luogo, anche uno stato, ecc.
cieco, 43-46: colui gli disse che un pastor silvano / lo avea d'una
tale che si sente abile a comporre un poema non meno eccellente di quel che si
alle nostre), vi ha dotato di un rapidissimo presentimento, e d'uno sguardo
, d'una ispezione forestale, d'un deposito di stalloni. ojetti, iii-
in africa o in america, dotandoli di un capitale da venti a centomila lire per
prete aveva dotato la mia casa di un bene inestimabile. c'era un gabinetto
casa di un bene inestimabile. c'era un gabinetto, senz'acqua naturalmente, ma
gabinetto, senz'acqua naturalmente, ma un vero gabinetto, col sedile di porcellana
monti, x-3-160: verrà la punta d'un acuto acciaro, / simeon disse,
sarai di lungo pianto amaro / dotata un giorno e di crudel dolore. foscolo
17- 48: me, d'un tesor dotata e di me stessa, /
che sia, non porta al marito pure un danaio. pascoli, 1361: quivi
la propria attività (una chiesa, un monastero, un'istituzione, ecc.
di molti beni di fortuna, con un nome superiore all'invidia, amico della tranquillità
.. nella condizione dei lavoratori di un traforo: a un certo punto debbono sentire
dei lavoratori di un traforo: a un certo punto debbono sentire le voci dei
sp., 1 (11): un signore non meno autorevole, né meno
che la distingue o che la caratterizza un determinato elemento o una qualità specifica.
: diremo dunque che il pontificato sia un ordine dotato di virtù, la qual fa
felicissimamente si adattava... a un giovinotto, come mè. panzini, iii-181
panzini, iii-181: vi guarirò con un unguento chiamato « daneta », che è
è un'erba valorosissima, dotata di un sale volatile oleaginoso. cardarelli, 3-139
forme rudimentali di tubi dotati appena di un palpito. piovene, 5-232: le
una comunità, a un'istituzione, a un ufficio, ecc., perché possa
ammontare complessivo dei beni originariamente assegnati a un ente o fondazione, o alla sezione
o fondazione, o alla sezione autonoma di un istituto bancario per svolgere particolari operazioni.
e degli strumenti di cui è fornito un istituto o un ufficio perché possa regolarmente
di cui è fornito un istituto o un ufficio perché possa regolarmente funzionare.
; guanti da gigante sul ring; e un rotolo di filo spinato. =
il marito acquista sui beni dotali solo un diritto di amministrazione (e ciò accade
sassetti, 156: oltre all'aver fatto un parentado onorevolissimo e trattato con genti uguali
dota da contentarvi, sebbene voi siete un buon capitale, e che si può dire
suoi campi ed una vigna che dava un vin ch'era un balsamo. verga,
vigna che dava un vin ch'era un balsamo. verga, i-133: io non
verga, i-133: io non sposerò un re di corona come la gnà lola,
. pea, 7-573: figlia unica di un padre decaduto, a luigina angioletti era
al marito in dote dalla figlia di un sovrano. malispini, 1-546: il
. furonle assegnate oer dote alcune casette ed un podere. botta, 4-218: si
in bastevol modo. -dotazione di un principe o di un capo di stato
-dotazione di un principe o di un capo di stato, o di un'
, o di un'istituzione, o di un istituto di credito, di un monte
di un istituto di credito, di un monte, anche di un teatro, di
credito, di un monte, anche di un teatro, di un museo, di
monte, anche di un teatro, di un museo, di una biblioteca o di
vale / né mi fa degno d'un sì caro sguardo, / sforzomi d'esser
. 4. proprietà positiva di un oggetto, di un luogo, ecc
. proprietà positiva di un oggetto, di un luogo, ecc.; pregio d'
-doterèlla. savinio, 10-37: per un po'la coppia visse con la doterella
mia, ed egli aves- seci / un porro. e che dotone, eh?
/ s'ha a ristorar or con un buon dotone. = voce dotta,
boccaccio, ii-3-41: saziarsi l'un dell'altro non potieno, / quantunque
farlo morire più che una docta: cioè un brieve spacio imperoché chi si lascia vincere
una dotta senza parlare, poi ha tratto un gran sospiro, dicendo: « ahi
in giù rasente il gambo alle radici un mazzo di sermenti di bacchette o canne
poca dotta: in breve tempo, in un attimo, in men che non si