mi è stato comunicato il condono di un anno, quattro mesi e cinque giorni di
per ciascuno scudo di penalità debbano scontare un giorno di prigionia. = voce
2. far passare una carrozza ferroviaria o un ordine di posti su una nave per
. e. gadda, 11-22: era un declassato e un inquieto: viveva d'
gadda, 11-22: era un declassato e un inquieto: viveva d'elemosina, ormai
, per spirito d'avventura o di fatto un tanto declassati;... industriali
declinabili, cioè non finiscono sempre in un medesimo modo. buommattei, 94
monta, una volta l'anno, forsi un palmo; e sì si ciela inmantenente
son tutti argomenti, diciam così, d'un periodo di lor vita. bresciani,
volge, che va calando (verso un punto determinato); che volge in
sole era quasi a mezzo il cielo un poco declinante all'articolo, a gradi sedici
tramonto (il sole, la luna, un astro). galileo, 3-4-243
si intravedeva il mare lontano, di un azzurro duro e prezioso, tempestato delle
. che tende, che si avvicina (un colore a un altro).
che si avvicina (un colore a un altro). firenzuola, 571:
firenzuola, 571: il color biondo è un giallo non molto acceso né molto chiaro
. figur. che volge al termine (un periodo storico); che si avvicina
del giovenile primier vigore,... un certo desio pugne. parini, giorno
dell'età declinante metteva nelle sue membra un sentore di stanchezza. 6. che
si presenta grave. bertolucci, 69: un giorno amaro l'infinita cerchia / dei
è sul punto di battere in ritirata (un esercito, una schiera di armati)
gita] nella valle / che tra l'un monte e l'altro si declina.
, 244: per lungo tratto un uomo può entrarvi dentro nell'acqua a
: il podere dichinava da una parte in un burrone, dall'altra saliva le pendici
le giare per l'acqua, si scorgeva un tratto di mare. 2. volgersi
volgersi, calare lentamente e gradualmente da un culmine, da una sommità, da una
, 5-2-570: avvien talvolta di vedere un codice principiato in maiuscolo declinare in minuscolo,
: il suo grande ingegno s'incontrò in un secolo... in cui le
colà declinare a poco a poco ad un entusiasmo incruento. de sanctis, lett
tramonto (il sole, la luna, un astro). -anche al figur.
il sole] dopo aver declinato dietro un fitto tendone di nuvole, trovava vicino al
di nuvole, trovava vicino al tramonto un varco da mandare alla terra un ultimo
tramonto un varco da mandare alla terra un ultimo sguardo. carducci, ii-1-261:
stelle in cielo / declinano. là un giallo / lume si è spento, fumido
, / dal giorno si distacca / un cielo troppo chiaro, / dirama solitudine.
particella pronom.). scendere da un luogo elevato (una persona); volare
persona); volare in basso (un uccello). dante, conv.
.). scorrere in giù (un corso d'acqua, una sorgente);
, 14-64: indi d'uno in un altro luogo errando, / si ritruovaro al
, / si ritruovaro al fin sopra un bel fiume / che con silenzio al mar
deviare, scostarsi, allontanarsi (da un dato punto, da un determinato luogo
allontanarsi (da un dato punto, da un determinato luogo); abbandonare. -al
recedere (da una decisione, da un proposito). c. ghiberti,
una parte, tanto, quanto è un palmo. bibbia volgar., v-213:
9. volgere, dirigersi (verso un luogo, verso un punto determinato)
dirigersi (verso un luogo, verso un punto determinato). -anche al figur.
.: inclinare, tendere (verso un sentimento, una posizione, una scelta
. 10. tendere, avvicinarsi (un colore a un altro). sannazaro
. tendere, avvicinarsi (un colore a un altro). sannazaro, iv-78:
disus. battere in ritirata, cedere (un esercito), ritirarsi verso una data
desistere, quietarsi (una passione, un sentimento violento). libro della cura
re decline, / voler mandarmi ad un suo luogo forte. galileo, 1-2-143
e del sonno, che salgono, come un diagramma curvo verso una sommità, e
nella corsìa. arici, ii-184: un salice dimesso / dichina i rami languidi
pancirone. ariosto, 2-74: ecco d'un olmo alla cima frondosa / volgendo gli
cima frondosa / volgendo gli occhi, un lungo ramo vede; / e con
dechinò. guerrazzi, 6-285: declina un ginocchio a terra, si curva, e
, 11-1311: declinato il collo / sopra un verde cespuglio, alfin di vita /
. monti, 6-616: acuto mise un grido / il bambinello; e,
di desideri, e le declinavano a un tempo a così utile docilità, che
incontransi due volte; / due volte l'un declina l'altro, e passa.
, ii-1-44: nel congresso si propose un atto, il quale era studiosamente diretto
5-217: alla àie il medico chiese un consulto e, avuta dai colleghi l'
. riccati, 345: questo è un declinar l'interrogazione, non un rispondere.
è un declinar l'interrogazione, non un rispondere. botta, 4-173: era
', onde la locuzione 4 declinare un onore 'potrebbe, volendo, trovar
come lei, caro maestro, declina un invito, offende. pratolini, 9-166
d'ordinanza le recava dei fiori e un invito. ella seppe declinare con grazia
, 2-3-189: dicano che ci è un loro statuto vecchio che bandisce di terre
a ricevere tanto stropiccio, i romani feciono un altro luogo, ove queste cose si
che vuo'dir tu, non è un dottor, ma una cosa, che si
pianerottoli elevati,... con un 'cicerone 'che mano mano declinasse
, 9-237: era semplice: comporre un numero, telefonare a un'amica o
, telefonare a un'amica o a un amico, dicendo qualcosa di pungente
carducci, 178: grande onor fecegli anche un pappagallo / declinando proverbi a le brigate
declinando proverbi a le brigate / di sur un arbor di sambuco giallo.
incompetenza a conoscere l'azione proposta (un giudice). 35. riti.
di tale preminenza levatagli non fece che un po'di scalpore: al senato fu
, quasi fosse affranto il giorno, in un grande e greve silenzio di ogni cosa
48: noi diciamo digradato a un piano, o ad altra cosa tirata
montale, 97: case basse lungo un ondulato / declinare di dune e ombrelle
guerrazzi, 6-352: malatesta li accolse con un lieve declinare del ciglio; pel rimanente
tappeto. 2. allontanato di un angolo determinato (dall'equatore, da
dall'equatore, da un'orbita particolare: un astro; cfr. declinazione, n
di riconoscere né comportare il dominio d'un principe dechinato dalla fede cristiana e cattolica
della mia onta, declinàti / in un orrore che non è la notte.
, vi-67: o venerando / popolo, un tempo e di consiglio e d'opre
secoli di gusto falso e declinato pigliarono un numero conforme al descritto di sopra e diverso
renitente giudizio. baldinucci, 2-4-208: un altro compasso fece di sua mano,
figliuolo. cantari cavallereschi, 225: un dì berta sua moglie / era ita
: avea grav'ella il seno / d'un caro giglio settimestre. a questo,
nella strada. pirandello, 5-318: un giorno finalmente vennero a dirmi che mia
alla parte, [l'impresario] darà un ordine espresso al poeta e al compositor
della casa serenissima, alla quale mancò un servitore virtuoso. -cfr. fi
: intese come senza penitenzia / d'un suo parente l'alma era partita:
conservare [le melagrane] mettendole in un doglio ove sia orzo, o vi s'
, 9-1 (2130): essendo ivi un doglio da vino, che essi avevano
, se volesse, ne potrebbe trincare un intero doglio. parini, viii-4:
il vino. govoni, 2-174: un mucchietto di pietre / la sepoltura a secco
2-184: giove rinchiuse tutti i beni in un doglio, e lo affidò all'uomo
/ quando, cinico novo, entro d'un doglio / ho, divorando i libri
e bacini, s'invitavano a bere l'un l'altro. g. a.
e gementi oltre mare, perché lasciano qui un nido di loto affisso ad una trave
mensa il vino e il pane; / un altro dì ti sentirai morire /
pananti, i-235: hanno poi seco un maledetto cane, / che un ululo
poi seco un maledetto cane, / che un ululo facea doglioso e cupo, /
si protende / l'ombra dogliosa d'un cipresso bruno. 3. letter
da animo addolorato (il pianto, un lamento); che manifesta dolore;
bastante è il pianto, ancor che un rio / m'esca tuttora dagli occhi dogliosi
. 4. sofferente (di un male fisico), malaticcio, acciaccato
. -anche: dolente, dolorante (un organo, una parte del corpo).
lunga che vicina; e più tosto comperranno un cavallo che meneranno doglioso gli erri dalla
a cui è attribuita fondamentale importanza in un sistema filosofico, in una teoria scientifica
: aveva [il papa] intimato un concilio di padri greci e latini, per
. cesarotti, i-314: trasportati da un entusiasmo di zelo per l'ortodossia letteraria,
tutto quello che gli esce dalla penna è un dogma, un articolo di fede.
esce dalla penna è un dogma, un articolo di fede. b. croce,
partiti. pirandello, 6-316: da un bene non poteva venirgli altro che un
da un bene non poteva venirgli altro che un male. domma, questo, per
borgese, 1-136: che dovesse venire un maschio ed essere battezzato col nome del
gli avversari del cattolicismo e di farsi un buon capitale della dottrina della vera chiesa?
.. si fonda nel concetto di un dio uomo passionato e risorto, come
come nel suo principio, e mira a un risorgimento universale del nostro genere, come
maggiore astrazione, in modo da costruire un sistema giuridico in cui tutte le norme,
ostinazione degli eretici, parendoci che ad un animo pio debba essere bastevole il generale
; che ha carattere di dogma (un principio di dottrina religiosa).
, 1-520: -ma non avete neppure un cencio di codice? -abbiamo l'eterna giustizia
si fonda, che deriva dal dogma (un atteggiamento intellettuale e morale, una dottrina
e casto, dittatore e succube a un tempo della propria intelligenza squallidamente umiliata come
bettinelli, i-134: allora, prendendo un tuono dogmatico, entrò nell'argomento.
. leopardi, i-329: reca un passo di pascal, dove fra le
di chiunque professa un'idea fondandosi su un principio d'autorità anziché su argomenti razionali
n-12: risoltesi [le regole] in un cieco e meccanico dommatismo, soggiacquero agli
critica romantica. carducci, ii-8-308: ecco un libro di vera critica, storica insieme
società fastidiosa..., diventa poi un dogmatismo peggiore di quanti ne suggerisca l'
tutt'afflitto il giorno stesso, / che un genovese gli l'avea rubata.
marin. veliero a due alberi usato un tempo nei mari dell'europa settentrionale come
usate furono, ad ambo in mano un gran mazzo di simpullo, di mappa,
sia messo nell'umido, sì che un cardine d'una porta scrivono aver germogliato.
del mièle o dello zucchero (o un sapore simile). -spesso è
per distinguere, fra le varietà di un prodotto (frutta, ortaggi, vini,
120): ti mando per mare un sacchetto co cento mazzi di fi- nocchio
una semplice lepre dolce e forte con un leggerissimo contorno di pollastre ingrassate e di
santo stefano scendevano alla città del piano con un carico di sacchi di farina dolce e
farina dolce e si allogavano vicini ad un forno, per ivi aprire l'industria dei
d'azeglio, 2-319: vedi di mandarmi un paio di pacchi di virginia soppraffino da
, che tu vi poni suso talvolta un poco d'assenzio? tasso, n-ii-346:
è tanto se guanti e coltelluccio cavano un grumo di dolce nauseoso. -figur.
questi giorni o amari o scipitissimi, senza un filo di dolce. 2.
di caccia. michelstaedter, 16: un bue non becca mai grano ma rumina
. italia d'ogn'intomo pascere con un dolcissimo pane della verità. tasso,
che produce frutti di sapore dolce (un albero). - anche al figur.
, giorno, i-115: de'labbri formando un picciol arco, / dolce a vedersi
carducci, ii. 9-28: avevi un abito di delicatissime tinte fra bianco e
boiardo, 3-5-41: ma gli occhi aveano un dolce tanto vivo, / che dir
-grato a udirsi, soave, melodioso (un suono, la voce). -
. nievo, 43: io prendeva un broncio da non dire a vederla far passettini
chiaro e armonioso (una lettera, un vocabolo, una lingua). savonarola
cosa aspra si scrive e pronuncia con un vocabulo aspro, e la cosa piacevole
fondo l'aria rinfrescata, che aveva un odore ora dolce e ora salso.
superato il discosceso e l'erto, / un bel tepido ciel di dolce state /
placide e felici / spiravan sì che un dì vennero a vista / delle affricane
la collina. barilli, 2-21: un sole pallido e dolce bagna le ampie
-ant. mite di clima (un luogo). g. villani,
, / dal giorno si distacca / un cielo troppo chiaro, / dirama solitudine
chiaro nei colori e nelle linee (un paesaggio). dante, inf.
acque. tasso, 18-20: l'un margo e l'altro del bel fiume,
gli fa dolce ghirlanda intorno, / ma un canaletto suo v'entra e 'l divide
colli d'olivi sconfinavano, svanivano l'un dietro l'altro dolcissimi verso ponente.
; lieto, giocondo, festoso (un sentimento, un ricordo, un evento
, giocondo, festoso (un sentimento, un ricordo, un evento, anche ciò
(un sentimento, un ricordo, un evento, anche ciò che, propriamente,
saba, 199: che di te un ricordo / serbi, sì dolce sì dolce
perigli, / e dolce fia di rammentarli un giorno. manzoni, 75: è
almeno hanno sempre provato... in un medesimo suggetto far quella gran forza di
lentini, 40: i'mi sto in un canto / sin c'a voi piaccia
e nudo in roma, / d'un velo candidissimo adornando, / rendea nel grembo
e ispirazioni colte: vi appartennero dante e un esiguo gruppo di suoi amici, quasi
, regina, che pò dirti / un inno dolce, qual io non so dire
natura tanto dolci che, per duro stia un uomo, l'inteneriscono e lo risolvono
aspetta una creatura del suo sangue, un figliuolo, un piccolo essere delicato e dolce
del suo sangue, un figliuolo, un piccolo essere delicato e dolce, oh
. caro, diletto (una persona, un luogo, una consuetudine). -spesso
in valdarno. saba, 4-15: come un tempo / il dolce figlio che di
(il viso, lo sguardo, un gesto); docile, condiscendente,
della porta, 1-181: era di viso un poco lunghetto, di guardo austero ma
piede preme, / io so d'un uomo che gittò nel mondo / un seme
d'un uomo che gittò nel mondo / un seme come il tuo dolce e tenace
annunzio, v-2-474: era... un povero figliuolo scialbo e di scarso ingegno
. carducci, 531: potessi pianger sur un campanile / come il mio dolce edmondo
pupilla, scomparve, per lasciar intravedere un guizzo di luce sinistra e serpentina.
sinistra e serpentina. leopardi, 17-15: un guardo
/ suo lieto, un detto d'alcun dolce asperso, /.
violento; mite, non severo (un governo, un metodo di correzione,
, non severo (un governo, un metodo di correzione, una condanna)
. alquanto lento, moderato; lieve (un movimento). - anche con uso
canne andar co la cava sagliendo dolce dolce un mezzo braccio. caro, 5-126:
al cavo / de l'alto avello un gran lubrico serpe / uscio placidamente; e
-esclamò egli. -bastia- nello, voga un pò dolce, ché gli domandiamo sue nuove
li prestò uno destrier corrente / e un chiaro isbergo ed elmo e scudo e lanza
suggerisce appena l'immagine, come in un abbozzo; velato, sfumato, smorzato
smorzato (la luce, il colore di un quadro): ed è opposto a
(una linea, i contorni di un oggetto). leonardo, 7-i-166:
piglio la tinta medesima e le aggiungo un poco di azzurro ed insieme un poco di
aggiungo un poco di azzurro ed insieme un poco di lacca, che fanno una
rinforzare, s'aggiunge alle cose dette un poco di endego fino. pavese,
queste anfore erano dolci e allungate, d'un colore tra il bruno e il carnicino
carnicino. -chiaro, tenue (un colore). soldati, i-53:
pirandello, 7-60: era... un donnone che non finiva mai, ma
volto. moravia, vii-90: aveva un viso fine, bianco, delicato,
17. che si lavora facilmente (un materiale). -legno dolce: tenero
di ventitré la sarebbe [l'opera] un poco dolce da lavorare. vasari,
7-86: c'è qualche casa murata, un po'più alta, in pietra dolce
, in pietra dolce e gialla, a un piano elevato. -carbone dolce:
e però lo dà alle fanciulle a un grassone la libbra. allegri,
grana. 18. non ripido (un pendio, una scala). - anche
valico. - alquanto aperto (un angolo). galileo, 1-1-365
vallisneri, iii-488: si vede peccare un acre irritante e tormentatore nel sangue suo
20. ant. mite, basso (un prezzo). sassetti, in:
la quale era piuttosto dolce, lasciava trapelare un lento ed oscuro bulicar di parti irregolari
prescrive di eseguire piano e con delicatezza un passaggio. tramater [s. v
delicata e graziosa, senza peraltro escludere un certo vigore nel suono e senza andare
cecchi, 17-96: io quando i'do un consiglio, torrei dieci scudi se quel
tale me gli desse; e dandomene un mezzo, lo piglio. tutte le lasciate
a ire dolce dolce e mantenerci l'un l'altro. -buscare a bocca dolce
o scarso di sale, scipito (un cibo). note al malmantile,
, la quale era anzi che no un poco dolce di sale, godeva tutta
nuova. lippi, 2-76: ned era un trar di mano andato ancora / a
, / come il fratei, vedendo un bel cignale; / ma non fu quanto
di sale. de roberto, 145: un silvio uzeda, dolce di sale,
uzeda, dolce di sale, vissuto un secolo e mezzo addietro, era sempre
tenevano a bocca dolce, e non ho un centesimo. -trovare l'acqua dolce
al mio dolcione che / gli pareva un bel che di trovar moglie.
malaccorte le cuoche... permesso un istante / per vigilare la sorte d'un
un istante / per vigilare la sorte d'un dolce pericolante. comisso, 12-9:
di pasta frolla con crema racchiusa in un anello di croccante e fette di formaggio
avvenimento; la mamma avrebbe dovuto fare un dolce. -figur. salvini
. redi, 16-iv-359: bisogna che sia un vero ciurmatore e di quei fini,
bacchetti, 6-297: i quarantanni furono un passaggio grave e funebre nel suo spirito
, o sia di lorenzo lippi, è un poema pieno di aurea ilarità, di
organi. buonarroti il giovane, i-320: un conserto a seder vi pon di suoni
aretino, 8-23: forbito il cordone con un fazzoletto profumato, e la buona donna
buona donna nettato il dolcemele, dopo un nonnulla si abbracciarono insieme. =
: in grembo a la madre amore un giorno / dolcemente dormiva. manzoni,
, / come i candidi suoi pètali un fiore / ancora in boccia!
, 328: venere al suono d'un soave conserto dolcemente ballò. tasso,
dolcemente velato dalla semi oscurità, errò un sorriso angelico. palazzeschi, 3-266: [
-le vuole le banane? ne ho un gruppetto bellissimo, -mi sussurra all'orecchio
col viso reclinato dolcemente sulla spalla e un tono di estrema gentilezza. -con
: [sono] le tarsie un accozzamento di legnetti di diversi colori,
2-3-179: aver luca osservato ne'propri intagli un certo modo di accordare così aggiustato,
modo di accordare così aggiustato, con un digradar di piani, e un tignere
con un digradar di piani, e un tignere delle cose lontane, di tanta dolcezza
: passa più oltre, e ode un suono intanto / che dolcissimamente si diffonde.
la barbarina così dolcemente, che somigliava un flautino svampato. fucini, 412:
aveva ancora veduto uscire da menti volgari un pensiero così altamente gentile, né sotto
se tu sapessi quanto è gran dolceza / un suo fedele amante contentare, / gustare
testa, le coprì i piedi con un cuscino, pianamente, dolcissimamente. manzini
portava vicino a una capra che pascolava a un mucchio d'erba fresca, e glielo
... sofferia dolcemente et ascoltava un servo ch'avea nome samai, che
, delicatamente, lievemente (riferito a un moto lento, regolare, come lo spirare
, regolare, come lo spirare di un vento leggero, a un rumore sommesso,
spirare di un vento leggero, a un rumore sommesso, come il ronzio di
rumore sommesso, come il ronzio di un insetto). crescenzi volgar.,
per ore / e ore, come un piccolo fanciullo malato. landolfi, 3-36
dolcemente. beicari, 1-27: apparecchiato un tiepido bagnuolo, lavarono con diligenza tutto
guerrazzi, 6-154: aveva già tratto un pannolino di tasca, e intintolo nell'
acqua dolcemente, e qualcuno 11 muoveva un poco, come ricordando i remi, il
presa la pigrizia in enfiteusi / dolcemente diventa un asinaccio. -moderatamente; poco
baldinucci, 69: si servono d'un punteruoletto d'osso o d'avorio dolcemente
fabbricata sopra un'eminenza dolcemente addossata a un ramo del pentelico. 10.
occhi grandi, scuri ed aggrottati in un viso un po'lenticchiato ma dolceridente.
, scuri ed aggrottati in un viso un po'lenticchiato ma dolceridente.
grappoli di grossezza media, piramidali, un po'spargoli, con pedicelli rosso-bruni,
sughi raccogliendo, / tesoreggia nell'arnie: un giorno poi / ne van colme le
amor lascivo e brutto... è un arboro che produce frutto velenoso che mostra
come che questo ne'teneri anni ti paia un poco duro e malagevole, come verrai
irrigò i capelli con la dolcezza d'un bagno tiepido e odoroso. pavese, 8-277
bellezza (riferito a immagine visiva: un volto, una figura, un atteggiamento
: un volto, una figura, un atteggiamento). petrarca, 192-3:
e dalle labbra in forma di sorriso un arco di dolcezza a gloria della sua
che è oggetto di sensazione uditiva (un canto, una musica, il ritmo dei
10-6 (441): cominciarono a cantare un suono... con tanta dolcezza
discese a cantare. pulci, 19-10: un lusignuol sen già di fronde in
, i-882: fece di canne di legno un organo perfettissimo di dolcezza e soavità.
il suo brutto verso torinese, se sfugge un poco al controllo della fattura maliziosa,
1-36: una volta mi parlò d'un convento ch'era stato ammesso a visitare
tu sapessi quanto è gran dolcezza / un suo fedele amante contentare. guarini
le forze sue, / che l'un nell'altro non se ne infinga, /
cara compagnia deriva, come quivi si fece un tempo. tasso, aminta, 432
dolcezza, / che lasciava nel fine / un non so che d'amaro. s
, 16: allora... in un tempo assai lunge / felice fui molto
: una dolcezza indefinita / che vela un poco, sembra, le sventure / nostre
: se e'basta ch'io abbia un pronto desiderio di piacere a dio, con
sé chiama felice, / mentre ha un marito di tanta prodezza. berchet, 283
/ di dolcezze e di furori, / un lamento d'amore senza amore. pavese
ogni schifosità, questa persona è capace di un senso umano di pietà, di una
la bellezza d'apollo sarà quella d'un uomo esercitato con dolcezza. pratolini, 1-50
. -lievità, grazia (di un movimento, di un gesto).
, grazia (di un movimento, di un gesto). cardarelli, 6-25
). cardarelli, 6-25: in un suonatore di cornetta o di clarino,
colori, sanza mettere o imbrattare l'un color nell'altro, se non con dolcezza
pittore,... farai in un medesimo componimento che vi siano cose di
(di una linea, del contorno di un oggetto, anche della pendenza del terreno
esser appropinquate alla natura della proporzione di un circolo, per non variare la diminuzione
, per non variare la diminuzione in un punto, ma successivamente, e con
. 11. facilità con cui un materiale (legno, metallo, pietra
, 70-24: il figliuolo essendo andato per un catino per la dolcia, appena era
. perché avrebbe avuto bisogno di soldi un ragazzo di quinta ginnasiale? non certo
petrarca, 129-21: a ciascun passo nasce un penser novo / de la mia donna
-forse ancor ti serva amore / ad un tempo migliore. buonarroti il giovane,
amari. d'annunzio, iv-2-484: un odore dolciamaro accompagnava i nostri passi;
di riallacciare una trama disfatta, ricomponeva un ricordo della puerizia lontana. alvaro, 2-205
. b. croce, iv-12-89: un giorno si raccoglieranno le memorie di questa
, v-2-380: doveva essere [fogazzaro] un uomo viperino, stitico e dolciastramente sadico
.]: certi sali e metalli hanno un sapore dolciastro. d'annunzio, iv-2-1128
e carri di barbabietole... un lezzo dolciastro c'investe ad ogni soffio di
di vento. cicognani, iii-2-129: un sapore dolciastro, stucchevole, e appena
giù il sorso [del mosto], un fuoco e un ribollir nello stomaco e
del mosto], un fuoco e un ribollir nello stomaco e un vaneggiamento nel capo
fuoco e un ribollir nello stomaco e un vaneggiamento nel capo. govoni, 624
in me così violento e amaro / un rigurgito vile che non salva / nemmeno
gli capitò... tra le mani un foglietto spiegazzato e sporco, di color
, di color celeste, che sapeva di un profumo dolciastro che aveva sentito qualche volta
: rimarrà in fondo al cratere sbocconcellato un liquido viscoso e dolciastro, che non
dolciastro, solenne, aveva l'aria d'un prete spretato che continui a confessare senza
. d'annunzio, v-2-46: v'è un lago qui presso, v'è un
un lago qui presso, v'è un corso d'acqua, poggi vi sono e
boschi. questa natura mi disgusta come un dolciastro idillio di salomone gessner. bocchelli
ancora guari che in questa città fu un gran maestro in nigromantia. bianco da
villani costumi. = dal nome di un celebre giullare del sec. xiv (protagonista
fra i denti, rattenendo il fiato, un dolciere lavorava alla calotta di zucchero destinata
vera frutta. nel fare i conti farfuglia un po'. dolcificante (part.
dolcifichi). rendere dolce, dare un sapore dolce. -in partic.:
sapore dolce; privato dell'acidità (un succo gastrico). redi,
, nel mantenere il sangue dolce ed un poco più tenace e men facile a squagliarsi
cioè dolcificato. -che ha un odore dolciastro. e. cecchi,
puerilmente, che in una congiuntura simile un vero santo avrebbe trovato la parola da
tenera e assai nera e dolcigna con un acido occulto. lastri, 1-3-
sbarbaro, 1-44: per due centesimi acquistai un cartoc- cetto di chicchi dolcigni a colori
forse amariccia. -che dà un piacere non pieno, incerto. d'
in fondo al suo cassone di nozze un confetto dimenticato. -fiacco, molle
[s. v.]: vino un po'dolcino... vino, carne
. piccolomini, 2-12: ell'ha un mostacciuolo così dolcino, così traforello,
: io che fui sempre, e sono un dolcin- tingolo, / vuò torre all'
sentene poco sapore; / dentro trova un amarore, che gli è molto entossecato.
fracchia, 501: in bocca rivoltolava un confetto, e succhiava. sembrava che
creatore. -affabilità, amabilità (un po'leziosa e smancerosa, con un'
furon di sua politica perizia, / e un fluido dolciore aveavi sparto, / ch'
tuoi maestri ubbiditi; troppi denari ad un tratto hai presi in dolcitudine. b.
: mi sento allagare il core in un mare di dolcitudini, e la letizia
contrade d'italia. faldella, iii-61: un giorno l'abatino mi spiegava nel mio
e grammaticale, con una pazienza e con un dolciume, che avrebbero intenerito un artista
con un dolciume, che avrebbero intenerito un artista e stuccato un filosofo. jahier
che avrebbero intenerito un artista e stuccato un filosofo. jahier, 70: provava a
di sotto il grido mugolante dei porci un baccello nericcio di carruba, temperando l'
non c'ee ch'i'mi discosti un passo: / al ballo, al campo
lato / mai non ti sto di lungi un trar di sasso. targioni tozzetti,
una settimana tutto è neve che sotto un nebbioso dolco si squaglia e gocciola e
scirocco quando s'ode fra lunghe paure un anatrare di germani nelle tamerici. govoni
pea, 7-349: la bambina invece porta un nome più dolco: il nome della
, 16-ix-119: tra'quali considerabilissimi sono un tumore invecchiato non dolente. de marchi
1 miei casi infelici / favolose memorie un dì saranno; / e forse diverranno
, 18-31: quella lui mira in un lieta e dolente: / mille affetti in
lieta e dolente: / mille affetti in un guardo appaion misti. dottori, 218
placarvi; a liberar la patria / d'un mostro: e in questo alla salute
3-89: ella era dolente perché, in un sogno confuso, la voluttà bendata le
o spirituale; che deriva o accompagna un dolore del corpo 0 dell'animo (
dolore del corpo 0 dell'animo (un atto, un gesto); atteggiato a
0 dell'animo (un atto, un gesto); atteggiato a dolore (
: si strinse nelle spalle, con un gesto di rassegnazione dolente. cicognani, 9-176
, di afflizione, di tormento (un luogo dove si patiscono pene e tormenti)
qua venuto ». tasso, 1-82: un confuso bisbiglio entro e di fore /
stendevano vaghi e dolenti colori, avea un non so che d'abbandono. baldini
. baldini, 7-45: l'inverno ha un bel fare la faccia feroce e contare
. -che predilige temi patetici (un genere letterario); che esprime sentimenti
modo, / che avete creduto a un dolente / e falso barlaim, d'iniquo
d'iniquo frodo / ch'è tenuto un ribaldo fra la gente. -di
, stridente. pavese, 4-298: un colpo esplose, vicinissimo, in capo
capo alla strada. una raffica e un colpo. poi uriacci, altri colpi
infelice; sì, infelice perché possedo un cuore che mi rende la vita tempestosa
xxii-70: né l'altera piagnea: serbava un volto / di dolente bensì, ma
le lacrime dei dolenti non avrebbero trovato un vendicatore? d'annunzio, i-616:
annoverate delizie non vagliono a render lieto un convitato se gli duole un dente, un
render lieto un convitato se gli duole un dente, un dito. baretti,
un convitato se gli duole un dente, un dito. baretti, 3-248: ben
, 13-158: stanotte la mano mi è un po'doluta: stamani era anche un
un po'doluta: stamani era anche un po'enfiata: il dottore m'à
tanti valentissimi uomini, e vedere una volta un regno libero. baretti, 3-86:
micheluccio mi duole si vada porre ad un mestiero che quasi necessariamente disumana e incrudelisce
/ altri s'inlustra, e 'n un momento imbruna. marino, 3-94: sognando
se il suo corpo continuava a dolersi un po'dovunque, e le sue mani e
sue mani e la sua fronte erano un fuoco, il suo spirito era fresco.
in su 'l muoversi, si dolse un poco, è dipoi venuto via gagliardamente
); provare intenso pentimento (per un errore o una colpa commessa, per
ti duoi? pulci, 20-7: entrato un dì per una valle scura, /
che doleasi in vano, / da un avel gli occhi al ciel lucente gira /
delle cattive azioni commesse, certamente: un galantuomo bisogna che se ne dolga.
croccia. b. tasso, ix-84: un fiumicel si duole / con soave mormorio
i mobili rigidi e scomodi; in un angolo stava arrotolata una bandiera; un
un angolo stava arrotolata una bandiera; un crocefisso sul muro si doleva e pareva
qualità di vendetta, e, per un cenno che non sia fatto a lor modo
alla fossa undici sessanta, / fermati un minuto a salutare / quella che non si
. partecipare al dolore altrui (o a un dolore comune); esprimere a qualcuno
risguar- dano piuttosto come strumenti fisici d'un bisogno che come compagne d'uguale diritto
danar troppo dolgono, / massimamente a un vecchio. 8. tr. ant
capo. giusti, i-557: dice un proverbio: a chi consiglia il capo
è maladetta. viani, 4-98: a un tratto il capo si scardinò dall'asse
scardinò dall'asse, si rovesciò e diè un muglio come un dolfino quando s'avvicina
si rovesciò e diè un muglio come un dolfino quando s'avvicina la tempesta.
do lìccico). dolere un poco, in modo intermittente,
mi doliccica il capo, il corpo, un piede; mi dolicchia la gola.
25 cm, i semi sono caratterizzati da un alone scuro intorno all'ilo bianco;
i-356: il dolico, mettendoglisi appresso un lungo palo, vi saglie e diventa più
cefalico minore di 80 (ed è un carattere antropometrico primario). =
era calvo sul davanti, con sull'occipite un resto di boccoli d'un giallo terroso
sull'occipite un resto di boccoli d'un giallo terroso. = voce dotta
v-2-851: la dolina ha la forma di un anfiteatro, simile a una ruina di
dolina / che ha il languore / di un circo / prima o dopo lo spettacolo
, la signora dal dolman bigio stette un poco a osservare i suoi passi.
maniche, con cappuccio. la voce indicò un abito dei turchi, talare, di
di artifici o raggiri da parte di un soggetto per indurre un altro a compiere
da parte di un soggetto per indurre un altro a compiere un atto o un
soggetto per indurre un altro a compiere un atto o un negozio giuridico (come contratto
un altro a compiere un atto o un negozio giuridico (come contratto, matrimonio
questa veramente è stata una fraude e un dolo, che merita altro che la pena
stato trovato in dolo di falsificare monete un cinese, e per ciò fu condannato
del paese. moniglia, 1-iii-467: piano un poco, figliolo; / se costui
eccezioni. negri, 2-613: appunto un di quei giorni, michelangelo cadde in
queste si distinguono (almeno per un vasto tratto) col nome di
meridionali i sedimenti calcari e dolomici costituirono un altro ordine di monti. dolomite
acquasantiere offerte agli angeli, non hanno un destino, non hanno una storia.
-anche di una parte del corpo, di un organo: che dà dolore, che
depretis disteso sul letto per la gotta con un arcuccio sulle gambe doloranti perché nemmeno le
che sentiva male, lo disse come un bambino, piatendo che lo slegassero,
-pieno di fatti dolorosi, angosciosi (un periodo di tempo). pasolini
incrocicchian tra loro idee scortesi, / per un meschin vocabolo, che fitto / tra
rimaner s'ostina, / così travaglia un cerebro e dolora, / che vede ognun
ciel cortese e pio / scendesti a rallegrar un dolorato? dolorato2, sm.
molestia, di pena, causata da un male fisico. — dolore nevralgico:
nevralgico: che segue il decorso di un nervo. -dolore parossistico: che si
. tasso, 1-57: colpo che ad un sol noccia unqua non scende, /
ferita; / e spesso è l'un ferito, e l'altro langue, /
, xiv-291: sono andato a letto con un tremendo dolore di testa, e con
ci diede un'occhiata paurosa; e vide un sozzo bubbone d'un livido paonazzo.
; e vide un sozzo bubbone d'un livido paonazzo. verga, 3-93: -senti
, xi-413: 10 allora gli tirai un pugno nello stomaco, forte, così
-l'inferno -consisterà ancora del fluire di un dolore senza sussulti, senza voce, *
incessante come il fluire del sangue in un corpo che non morirà più. -anche
e glie la pianto in mezzo a un occhio. / l'orca per lo dolor
. g. gozzi, 1-236: un gatto caduto giù da un tetto, accecato
1-236: un gatto caduto giù da un tetto, accecato dalla furia e dal
tante; c'era in quel dolore un non so che di pacato e di profondo
: ahimè dolore! / pensando che un sì bel gentil signore / convenga conversar sì
, e poter soffrire e sopportare diventa un incomparabile orgoglio. g. raimondi, 3-116
, / por fine ai dolori d'un volgo stranier? b. croce, iii-27-42
il male non è morale, ma è un dolore terrestre, che sta per sempre
ardenti, / e spesso avien che l'un l'altro saetti; / ma senz'
ce n'è, sto per dire, un po'per tutto. serra, iii-56
con dolore che la mìa mente era un gran magazzino d'idee altrui; ora
1-293: se e'basta ch'io abbia un pronto desiderio di piacere a dio,
del fallo. fogazzaro, 7-14: passato un primo periodo di dolore e di fervore
, sì nequitosa ed empia / contro un sì pio? marino, 12-257: con
dolore, / e assai ne spasimò / un mio dolce signore. bocchelli, 6-25
, / d'una lacrima sola e d'un sospiro, / udendo il mio martirio
cecchi, 5-9: me ne vien talor un dolor di morte, veggendo come e'
dolore. rovani, i-570: se un ladro, giunge a involare con fortuna una
derubato. alvaro, 2-38: antonello sentiva un gran dolore e caldo, sulla nuca
? settembrini, 1-225: ecco compiuto un mese dal mio arresto, ecco rinnovellati quei
. pavese, 8-59: quanto più un uomo s'impaccia in una passione,
: di suo, non disponeva di un soldo, le sostanze erano della moglie e
morte. delfino, 1-530: in un punto / l'alma versò da cento
proverbi toscani, 56: più vale un pan con amore che un cappone con
: più vale un pan con amore che un cappone con dolore. ibidem, 169
sempre con precisione quando doveva farsi venire un po'di emicrania e qualche altro dolorino
calandra, 1-260: il tuo è un semplice doloruccio intercostale. =
. savinio, 91: fu un grandissimo cultore del fatichismo e del dolorismo
discorsi quel dolorismo, che è divenuto un abito mentale di parte del sud: quel
inquietare, essa non riesce a mandar giù un boccone, e quanto a suo padre
andasse. redi, 16-v-353: di un sol male, per altro comportabile, che
provando o provocando una sofferenza morale, un intimo tormento (ed esprimendolo con pena
, propuosi di farne alcuna lamentanza in un sonetto. idem, 26-4: e'
di voler anzi con esso lei in un medesimo fuoco morire, che dopo la
vii- 251; muoiono dolorosamente disingannati d'un raggiante fantasma che quanto più s'avvicina
87: una frotta di ragazzi spuntarono da un vicolo a destra vociando come ossessi:
a destra vociando come ossessi: rincorrevano un cane che guaiva dolorosamente. levi,
! bontempelli, 20-29: ogni volta che un uomo, anche nel più ozioso vagabondaggio
alzato, dopo una malattia dolorosa a un orecchio. -sgradevole, disgustoso (
/ funesto. soffici, v-1-517: un bambino che iersera s'addormentò tra i
cielo e ai fedeli la mano con un fazzoletto di pizzo, mentre lacrime di gelo
di gelo le solcavano le gote e un pugnale dall'impugnatura simile a quella d'
affligge crudelmente; angoscioso, tormentoso (un sentimento o un fatto che susciti nello
angoscioso, tormentoso (un sentimento o un fatto che susciti nello spirito impressioni penose
susciti nello spirito impressioni penose o provochi un senso di grave desolazione, di turbamento
triema e duole, e viene in un doloroso stupore. vasari, i-397: i
poi commosso a dolore e collera con un fischio più gagliardo mandar fuori de'gemiti.
ha dubbio! pure di qui a un quarto d'ora ci ricongiungeremo con esso
più lunga vita non dura se non un quarto d'ora, tanto passa via veloce
i dolorosi; nel terzo, che fu un rosaio finto d'oro,..
: i ferrei / freni tentati rendono un lugubre / rintocco lungo: di fondo a
pieghe dolorose. d'annunzio, i-453: un fiore / doloroso era la bocca,
/ doloroso era la bocca, / e un misterioso odore / esalava ne 'l respiro
strabuzzati, sbarrati nel vuoto, con un mugolìo doloroso, terribile, incessante,
si levò di tracolla la zucchetta e con un gesto doloroso rovesciò l'acqua sulla prima
caduto son. -cupo (un suono). cesarotti, ii-160:
, miserie, tribolazioni, disgrazie (un periodo di tempo); calamitoso.
vergine fu trovata quella notte dolorosa in un tempio di troia. ser giovanni, ii-41
36 (638): verranno in un tristo mondo, e in tristi tempi
1827 (641): verranno in un tristo mondo, in un secolo doloroso]
verranno in un tristo mondo, in un secolo doloroso]. carducci, iii-19-137
preda veduta di lontano, sicché in un momento spogliarono la nave ed ammazzarono tutta
del genere umano, l'anima di un uomo fattasi anima dell'universo. baldini,
8. destinato al supplizio (un luogo: spesso con riferimento all'inferno
molto disagevole, inospitale, scomodo (un soggiorno). dante, inf.
, inf., 33-54: come un poco di raggio si fu messo / nel
albergo e 'l doloroso ostello / d'un putrido sepolcro, arca e miniera. goldoni
, e collochiamola non in cima a un calvario doloroso ma in mezzo a un
un calvario doloroso ma in mezzo a un luogo dilettoso. -via dolorosa:
; faticoso, laborioso, difficile (un compito); duro a sopportarsi (
compito); duro a sopportarsi (un caso avverso, la vita stessa).
io dubito che queste non sieno per me un paio di dolorose nozze. p.
ma il dubbio mentre ha seco / un raggio di speranza, / in dolorosa lotta
dolce superbia di credere che riuscirei pure un poco a confortarti. abba, 1-15:
; turpe, infame, esecrabile (un modo di comportarsi, un'azione)
2-36: acquistereste... un piacere... e senza alcuna aflizione
che volesse fallire dolosamente potrebbe intendersela con un altro, consegnargli buona parte dei propri
il dolo; che si determina da un sentimento di dolo (un comportamento illecito
determina da un sentimento di dolo (un comportamento illecito); che si caratterizza
caratterizza per una volontà di dolo (un reato: e si distingue da colposo
. m. casaregi, 1-6: se un mercadante fallisse dentro il termine da essi
, 5-294: vi è nei caratteri un trasporto facinoroso, a cui si deve la
persona); che è colpevole di un reato doloso. s. degli arienti
, dicendo a placida che l'aspectasse un poco, ché tosto tornarebbe, uscì
cinema, quel fenomeno cioè che in un istante, di fronte alla conclusione d'
che risponde al coro delle domande d'un maestro. viene dal di dietro della chiesa
dal di dietro della chiesa, da un cortile, dev'essere una scuola di dottrina
: una dichiarazione, la domanda d'un appuntamento, l'indicazione d'un segnale
d'un appuntamento, l'indicazione d'un segnale. 3. petizione scritta
(in partic., di emanare un determinato provvedimento); il contenuto di
prestamente, e me ne avvisi ad un tempo. carducci, iii-24-74: andai
, 5- 517: si apre un nuovo ospedale a catanzaro: per qualche
merce che viene richiesta sul mercato a un determinato prezzo da un singolo individuo o
sul mercato a un determinato prezzo da un singolo individuo o dalla totalità degli acquirenti
l'individuo è disposto a pagare in un dato momento per una data quantità di
dato momento per una data quantità di un bene. -legge della domanda e dell'
in base al quale il prezzo di un bene cresce in ragione diretta del numero
giudiziaria affinché riconosca e faccia valere un suo diritto nei confronti della controparte (
, come ondina emergente dal silenzio d'un lago domandando alla natura il perchè della
/ sì qualche storta sillaba e secca come un ramo. / co- desto solo oggi
quel tempo. rispondo leggermente che ho avuto un incidente. -a esprimere incertezza,
sanctis, 7-253: domando io se un uomo che comincia ad avere nozioni morali
argomento dell'interrogazione può essere espresso da un secondo compì, ogg., da
secondo compì, ogg., da un compì, di argomento o da una
gli otto giorni. -chiedere, esigere un dato prezzo, un dato compenso (
-chiedere, esigere un dato prezzo, un dato compenso (per merce venduta,
. sassetti, 125: vidi in casa un piloto d'india un manto per a
vidi in casa un piloto d'india un manto per a collo per una donna,
, i-41: dopo ben aver riguardato un bellissimo pappagallo indiano ch'era nella panca
esule pistoiese lo domandava di consiglio sur un nuovo amore a cui sentivasi inclinato.
più oltre che giovani e senza neppure un primo dirozzamento di lettere, ne accettò.
. monti, iv-351; la direzione di un giornale dimanda una testa sgombra da ogni
gramsci, 103: dieci anni fa scrissi un saggio sulla quistione della lingua secondo il
. 7. chiamare (con un dato nome, con un dato appellativo
chiamare (con un dato nome, con un dato appellativo); denominare.
l'uno era domandato gerolamo, ed aveva un po'del pazzarellone, benché la barba
-intr. con la particella pronom. avere un dato nome, chiamarsi. leggenda
. d'azeglio, 4-46: cavalcava un giannetto, il migliore che fosse mai,
pace. -cercare di raggiungere (un determinato luogo). simintendi,
guasti / qui ambedue » rispuose l'un piangendo; / « ma tu chi
... d'una famiglia, d'un nome, d'un paese, di
una famiglia, d'un nome, d'un paese, di cui avrebbe poi domandato
-di che dimandi? / ch'è ancora un fanciul, ch'a punto quindici /
va a una porta, e chiama un suo barone. veggendo questo parcittadino,
è da domandare, però che parea un corpo morto che tremasse, e s'avvisò
: io non vorrei che noi pigliassimo un granchio, che fussi qualche vecchio debole
o cesare, e domandasséra fiorindo o un servidore..., se
e due s'eran messi d'accordo con un bel numero di persone. -quanti,
di domani, da e sera (è un composto di formazione toscana).
: uno santo padre, domandato da un frate che opere dovesse fare, rispuose così
mancamento. machiavelli, 46: debbe [un principe] bene essere largo domandatore,
portento! disse il vero / senza un attimo levar. settembrini, 1-7: mia
madre si levò, e afferratomi per un braccio mi condusse in un'altra camera
spettanti al domandato. baldi, 1-411: un cavallo domestico domandò al selvatico della strada
s'usa dire, d'ogni lana un peso. 5. ant. che
. ant. che si vuol raggiungere (un determinato luogo). boccaccio,
non era presta; / che se in un dì non prende o non uccide /
uno indovino che risponda alla domanda d'un solo uomo cose alienissime da esse e niente
mirandomi in viso, mi domandò con un sospiro per che causa io gli domandasse
gli fece la stessa domandita, ma un po'arrabbiateli©, alterato, via:
nemici / i colpi sospese, che un patto troncò. leopardi, 25-7:
, 25-7: reca in mano / un mazzolin di rose e di viole, /
dal sole. 2. in un futuro prossimo e indeterminato (spesso in
di domane. angiolieri, 76-10: un rimedi'ha per lu'in questo mondo:
, mattino e sera, / tutti in un punto passera © com'ombra. s
tiranno. alfieri, v2- 668: un poeta innamorato non dispone di sé: onde
è negativo -può sempre domani, da un diverso e più sapiente punto di vista
più sapiente punto di vista, scoprirsi un valore, una qualità, un tesoro
scoprirsi un valore, una qualità, un tesoro positivo. 3. in correlazione
oggi, indica la ripetizione frequente, un giorno dopo l'altro, di un
, un giorno dopo l'altro, di un atto determinato. -batti oggi, batti
botteghe, oggi con un dipintore e domane con un altro
, oggi con un dipintore e domane con un altro nella maniera che fanno i
21-342: oggi imo, domani un altro se ne muore improv
pittore combinarono, per la dimane, un appuntamento discreto: una visita alla triennale
non dormire, né rimandare sempre a un nuovo domani. 6. letter.
genere. latini, i-2897: così un dì di festa / tornai ala foresta,
da quel malaugurato albergo fu di cercare un alloggio in ima casa privata.
d'anime in mezzo a tutte tacque un monte, / e fieri vedea, l'
questi stati ai quali la pace sembrava un sogno, una novità incredibile, non fan
: formula di commiato, che implica un nuovo incontro per il giorno successivo.
« a domani! » con un: « a domani » altrettanto fiducioso e
: di giorno in giorno, da un giorno all'altro. -rimandare da oggi in
-domani a otto, domani a un mese, ecc.: trascorsa una
.: trascorsa una settimana, trascorso un mese, ecc. machiavelli,
che capitano a noi possono, in un prossimo futuro, capitare anche ad altri
a te. -oggi o domani: un giorno o l'altro, una volta
oggi o dimani tornasse in una conigliera un coniglio domestico, che viene alle volte a
può durarti, e che a continuare d'un tal passo dovrai per forza, oggi
de sanctis, ii-1-91: era un buontempone, di allegro umore e di
e i serpenti medesimi. questo domare dice un non so che di docilità suscettibile di
fiacco d'animo e di corpo. è un cavallo di quindici anni che la frusta
, che colle sue violenze avendo tratto un popolo mansueto a farsi disperatamente ribelle,
alvaro, 13-43: si trattava di un mondo in cui l'immensa energia dell'amore
, qualche figlio, una casetta, un po'di risparmio servono a domare i
ho regnato sui liei e piantato un giardino - ma cos'è tutto questo?
. g. bentivoglio, 4-218: un grand'argine continuato... serve di'
-spegnere, estinguere (il fuoco, un incendio). barilli, 2-250:
-attenuare, vincere (la forza di un male fisico, la violenza di un'
: egli è ben ver che da un tempo in qua / le golpi l'hanno
e tra le vene / sento correr un gelo, onde a gran pena / per
. 7. rendere pieghevole (un metallo). giamboni, 67:
le idee di uno scrittore, di un artista (linguaggio, stile, forme
ora piegandolo a rilevare la tenuità d'un pensiero delicatissimo. d'annunzio, i-295:
mansueto; addomesticato, ammaestrato (un animale selva tico o feroce
selva tico o feroce, un animale da tiro o da sella, ecc
e quel domo, / e l'un par che'colombi molto opprima, /
tua poppa / certo, ed or baldi un tuo sguardo cercando / al mal domo
pressi domati e annientati, è un piacere anzi un'ambizione che in molti
: / che seco non aveva altri che un uomo, / e quello ancor per
, lo aveva trovato domato: come un cavallo che ha dimenticato l'istinto del
6. estinto, spento (un fuoco, un incendio). bacchetti
. estinto, spento (un fuoco, un incendio). bacchetti, 13-811:
-attutito, fatto cessare (la violenza di un male fisico). monti,
7. reso pieghevole (un metallo). dottori, 181:
-reso atto a essere coltivato (un terreno); addomesticato (una pianta
/ ma il gran tesoro i d'un casto nome / nel gran momento / seppe
/ per breve spazio domi, / da un amorevol foco i dolci pomi, /
le idee di uno scrittore, di un artista (linguaggio, stile, forme
società, pomposo sepolcro. parini le dà un contenuto, l'empie di sensi e
de amicis, i-624: beveva come un tegolo. si diceva che fosse una
se li ammaestrava nell'aia, come un domatore di circo, frustandoli con la rabbia
, 7-21: il maestro, come un domatore di cani, fa girare attorno le
30-169: il colombo, quel domatore d'un fino allora incognito e sì sterminato oceano
risale? che se avesse voluto per un suo fine dottrinale, avrebbe, il mirabile
primo addio fu al tutto privo d'un ombra di melanconia. pascoli, 494:
domattina ». io, scherzando, detti un pugno su le spalle di giulio
al tempo di federigo imperadore, era un fabbro, che tutto tempo lavorava di
venivamo a essere in questa differenza d'un giorno; e quando essi dicevano che
questa notizia del santo ha messo davvero un po'di domenica dappertutto.
nome della famiglia, che chiede a voi un po'di serenità e di educazione e
autobus dell'una / lo riportò d'un tratto al suo guanciale. cassola,
. gadda, 5-201: ella vestiva un bell'abitino domenicale, chiaro come i sogni
dominicali; ed ogni quattro anni si interpone un giorno, in tal modo che l'
rigurgita, e se appena / trova un posto, ammirata sta a godersi /
posto, ammirata sta a godersi / un poco d'ottimismo americano. e. cecchi
di sì capricciosa poesia; ma in un angolo di provincia, col solo apparecchio delle
fra la moglie e i figli, come un qualsiasi avvocato domenicale. pratolini, 9-511
tirati, le buccole di corallo, un abitino celeste ancora estivo. 3
anche questa una poesia religiosa, è un 4 pater noster '; nel quale a
serve di espianazione e di commento a un distico italiano. 2. che
nuda e scoperta; le donne con un pannicello bianco, detto comunemente domenicale.
; che si pubblica la domenica (un giornale). carducci, ii-12-158
primo spazio, si rappresenti... un vescovo d'arezzo, con santa agnese
mese mariano arrivò quell'anno in seminario un padre domenicano a dirigere gli esercizi spirituali
i domenicani organizzano invece la inquisizione come un governo tanto superiore ad ogni altro quanto
vede tutte le cose a traverso un velo di sangue ardentissimo. bocchelli,
lanzi, v-118: ve n'è un quadro in firenze, che io riferii
63: aveva imparato le cerimonie da un vecchio barone decaduto, presso il quale,
agg. che si può addomesticare (un animale). citolini, 215:
. bocchelli, 4-139: gran degnazione d'un fantasma dell'antichità d'accoglierci così domesticamente
una volta, avendo i commensali alzato un po'il gomito e troppo dimesticamente essendosi
trapassarsi il fastigevol caldo, vestita cor un candido guarnelletto che non altromenti che un vero
un candido guarnelletto che non altromenti che un vero angelo pareva nato in mezzo del
domèstico). ant. addomesticare (un animale). -intr. con la particella
, perdono... a un tratto con la libertà quella fortezza dell'
xxx-n-36: presi a questi dì arrieto anche un leprotto / laggiù nel me'bacìo presso
2. ant. rendere domestico (un albero da frutto). -intr.
una regione), rendere coltivabile (un terreno). - anche assol.
far, della chiesa a maiano / un po'disopra, un nobil casamento, /
a maiano / un po'disopra, un nobil casamento, / donde vedeva tutto
macchioni e boscaglie che ingombravano inutilmente un immenso paese, e sgrottare e rompere quel
ingentilire, affinare (i costumi di un gruppo sociale); ridurre a civili
ridurre a civili condizioni di vita (un popolo). vita di filippo di
vostro e con queste buone cose che avete un poco dimesticato, voi il potrete richiedere
170: il tuo aminta / pur un giorno domestichi la tua / rozza salvatichezza
lavorare di piatto, che vuole essere un poco mozzetto colle forviane, arrotato un
un poco mozzetto colle forviane, arrotato un poco in sulla pria proferitica, tanto
pria proferitica, tanto che si dismestichi un poco. -rendere più facile,
, più accessibile (una materia, un argomento). muratori, 8-ii-277:
del tempo suo e abituato a contemplare un esempio di arte lucido eguale sereno,
, dimesticandosi, la si volga ad un altro, e non a te. tassoni
e letter. addomesticato; domestico (un animale). fra giordano,
i-115: nella sala fu veduto entrare un affricano, che con una piccola catena legato
con una piccola catena legato seco menava un bellissimo leone, talmente domesticato che come
bellissimo leone, talmente domesticato che come un delizioso cagnolino faceva vezzi al suo signore.
con un'arte, una scienza, un autore), esperto. miracoli della
giovane pigliando troppa domestichezza e sicurtà con un chierico, parlando e ragionando pur di
5. ant. abitato e coltivato (un luogo). leggenda di s.
l'addomesticare; l'essere domestico (un animale, una pianta).
, atmosfera intima e cordiale (di un ambiente). linati, 16-11
e galante. tutti sembran parenti l'un dell'altro, o servitori, da
2. appartenenza dell'uomo a un gruppo familiare e, in senso più
3. attitudine a essere addomesticato (di un animale). gramsci, 21
, conv., iv-iv-2: sì come un uomo a sua sufficienza richiede compagnia dimestica
il suo giudizio, egli la riteneva un eccellente partito per lui. bocchelli, i-294
che più persone si serbino unite in un solo focolare domestico, tanto nelle famiglie
-azienda, arte domestica: a cui attende un gruppo familiare. de marchi,
azienda domestica. bocchelli, 11-8: è un lavoretto d'arte dimessa e dimestica,
paese. però, se incontro qualche uomo un po'domestico e umano, da potergli
esser colto alla sprovveduta, e a un desinare domestico e non da lui,
, che ti saluta e t'aspetta a un domestico fritto di zucche. -ant
improvviso a quelle tavole, / con un bel * prò vi faccia 'salutando
persona e, per simil., un animale). -sostant.: chi fa
ho bisogno, perché me ne fu donato un altro da un gentilissimo gentiluomo, e
perché me ne fu donato un altro da un gentilissimo gentiluomo, e mio dimestichissimo.
accompagnata dalla domestica che si teneva umilmente un passo indietro. -sm.
. soldato addetto al servizio personale di un ufficiale; attendente, ordinanza. cantini
alfiere o cornetta inclusivamente, possano tenere un servitore o domestico. foscolo, xiv-200:
soldato che è addetto al servizio di un uffiziale, sebbene anche in tal senso prevalga
moretta... mi faceva domestico un tipo di bellezza stimato fino a quel
una casa; anche una via, un locale pubblico); che rivela abitudini
golfo di napoli col suo vaporoso arcipelago è un mare di casa e nello stesso tempo
mare di casa e nello stesso tempo un luogo pubblico, dove le imbarcazioni e
benignava ora via via di emanare un suo vecchio e domesticissimo spirito, a
dunque fra esso e la re- publica un odio domestico e necessario. d'annunzio,
della cultura. 11. riferito a un animale: che vive con l'uomo
. garzoni, 1-850: narra d'un occa domestica tanto che... nel
2-43 e: in quella contrada, era un cerbio dimestico, lo quale era stato
disus. dissodato, posto a coltura (un terreno), fertile e popolato (
senso astratto: amenità, dolcezza di un paesaggio. manzoni, pr. sp
opposizione a parte silvestre): in un elemento anatomico (e specialmente in quelli
, 2-24: e se tutt'ad un tratto si fossero presentati i carabinieri per
sinonimo di sbirraglia e di fiscalità, un che di mezzo fra l'angheria e
degli abitanti avranno dato luogo a formarvi un villaggio per domiciliare il contadino vicino al suo
che ha il domicilio, che abita in un determinato luogo. de luca,
ha il proprio domicilio, che abita in un dato luogo. algarotti,
al franchino? -figur. di un vocabolo (per lo più straniero)
: che va pagata al domicilio di un terzo, cioè di una persona diversa
cui essa va pagata al domicilio di un terzo, cioè di un soggetto diverso
al domicilio di un terzo, cioè di un soggetto diverso dal trattario (e viene
. folengo, ii-225: quest'era un domiciglio stretto e basso, / ove
a chi guardasse di lassù, come un nastro serpeggiante: dalle finestre, dalle
era usato di dire che lacedemonia era un onestissimo domicilio della vecchiezza; perciocché in
-alloggio dato a persone che prestano un determinato servizio, che svolgono un determinato
prestano un determinato servizio, che svolgono un determinato ufficio (in base alla legge
. giannone, 1-iv-44: fioriva in otranto un monastero di basiliani....
, strada facendo, il domicilio di un sacerdote, e la consolazione d'una
un'epigrafe, che ripeteranno su di un biglietto sigillato, il quale includerà in iscritto
cantoni, 206: mi son ravviato un po'davanti lo specchio, mentre un cameriere
ravviato un po'davanti lo specchio, mentre un cameriere scriveva sotto dettatura il mio nome
superbia totalmente rovinata e distrutta, ritrovavasi un gentil'uomo, messer erminione glaucio per
o più atti o affari determinati, presso un dato soggetto o ufficio. -domicilio fiscale
fiscale: appartenenza di ogni soggetto a un determinato comune, ai fini dell'applicazione
soccorso: appartenenza di una persona a un ente pubblico territoriale (in genere,
domestico e familiare realizzata per conto di un imprenditore che fornisce la materia prima e
. locuz. -fare domicilio: stabilirsi in un luogo. gemelli careri, 2-i-112
, sosteneva la domificazione del cardano contro un altro dotto attaccato ferocemente a quella dell'al-
politico ed economico (una classe, un gruppo sociale). carducci,
vili. manzoni, 780: un fatto ch'egli aveva a combattere, come
combattere, come ancor dominante, come un ostacolo attuale a nuove e desiderabilissime riforme
iv-125: se conviene non solo ad un buon re, ma anco affa republica
per desiderio de'quali impongono a sé un dominante, ciò sono la pace e la
essenziale più stringato, la struttura di un mondo di dominanti e di dominati, di
totalmente la mente, l'animo (un sentimento, un pensiero, un'opinione,
, l'animo (un sentimento, un pensiero, un'opinione, oppure usi
rimettere. manzoni, 822: un esempio curioso della tirannia, che un'opinion
adriani, iv-242: approvò oltre agli altri un suo detto: che tutti gli uomini
e a luglio diede frutto, che in un carattere dominante e fatale si riconosce:
disperare, fuor che arrestarsi sulla china d'un precipizio, del quale forse non ha
13-288: il rabdomante è salito su di un poggio e dà un'occhiata dominante a
fitogeografia, di una specie che in un popolamento vegetale rivela una maggiore espansione.
motivo dominante: il tema fondamentale di un brano musicale. de marchi, i-957
berlioz, nella quale tutti hanno da sudare un paio di camicie, specialmente il contrabbasso
al tema fonda- mentale e ispiratore di un componimento letterario, di un'opera d'
di un'opera d'arte figurativa, di un sistema filosofico, ecc. pascoli
stuparich, 5-99: « se trovassi un uomo come lei, mi sposerei di
, è necessario di quando in quando un attivo riposo. bontempelli, 19-
. bontempelli, 19- 219: un altro punto pieno di seduzione...
punto pieno di seduzione... è un certo tratto del lungocanale intorno al cristianborg
avere autorità e potestà di signore sopra un luogo o su una o più persone
ma perché non ponesti / ne'volti umani un ben distinto segno, / per cui
al regno? cesarotti, i-391: se un popolo è o fu mai così stolto
sorta,... questo non è un popolo, ma una greggia insensata di
signoreggiati. forteguerri, 9-76: spesso un vede il bene, e segue il
potere politico, sociale o economico (un gruppo, una classe). livio
: balbo pel primo parla dottrinariamente di un partito moderato, egli, si può dire
altre nazioni dominano ora; noi dominammo un tempo: e se nelle matematiche e
scoppi d'ira plebea. -esercitare un profondo fascino su qualcuno (in modo
oggetto di ammirazione e di imitazione (un modo d'arte, un artista)
di imitazione (un modo d'arte, un artista). fogazzaro, 1-105
violenza, imperversare (il vento, un uragano, la pioggia); apparire pienamente
la pioggia); apparire pienamente (un fenomeno naturale). b. davanzali
il sopravvento; costituire la caratteristica di un luogo, di un periodo storico,
la caratteristica di un luogo, di un periodo storico, di un momento del
, di un periodo storico, di un momento del giorno, dell'anno, ecc
verri, i-240: era notte, e un cupo silenzio dominava così nell'uno e
e sfiducia. carducci, ii-10-162: un puzzo di palude domina certo nell'aria
illuministica. pavese, 6-129: vidi un giardino tutto pieno di dalie, zinie
pascoli, i-99: la vita umana è un deserto su cui domina la minaccia eterna
esseri: uccidersi a vicenda; / un insieme di mali che, immani,
monno dominare: / che ordene l'un anno, l'altro el vide gustare;
favella. ariosto, 36-70: dopo un lungo errar per la marina, / venne
. leopardi, i-19: voglio dire che un uomo tanto meno o tanto più difficilmente
. -avere il controllo (di un determinato territorio, di un mercato,
(di un determinato territorio, di un mercato, ecc.). g
giudicata una dote sapiente, ma è anche un segno d'esserlo, quando quello lo
, i-84: questo indiano è d'un rigiro grande; / perché in somma e
/ e se ne serve peggio d'un paggetto. a. verri, ii-231:
foscolo, 1-317: quando i principi d'un arte sono stati confusi dalle scuole,
una vita, esser vere signore, dominare un uomo e una casa.
casa. -avvincere, affascinare (un uditorio, un pubblico). pascarella
-avvincere, affascinare (un uditorio, un pubblico). pascarella, 2-259:
vincere con facilità in una competizione (un avversario). -avere gran peso e
profondamente in una determinata società o in un determinato tempo improntandone a sé il costume
, essere in posizione più elevata (un luogo, un edificio).
posizione più elevata (un luogo, un edificio). dovila, 579:
). dovila, 579: occupò un altro colle che dominava a cavaliere il
fabbricato, in forma semicircolare, sopra un colle dominante la città tutta. cesarotti
: costui, da una finestrina che dominava un cortiletto di quel quartiere,..
di quel quartiere,... un giorno osò rivolgerle il discorso. la
, 1-331: posto sul ciglio d'un poggio, [genzano] domina da un
un poggio, [genzano] domina da un lato l'aperta pianura ed il mare
con la propria imponenza e maestosità (un luogo, un edificio). pancrazi
imponenza e maestosità (un luogo, un edificio). pancrazi, 1-85:
210: dagl'intervalli che s'aprono fra un albero e l'altro si domina una
, i-21: sulla corda del semicircolo ergiamo un gran colonnato, che sarà l'atrio
. cassola, 1-172: sedette su un macigno, da cui si dominava un'ampia
posizione più elevata e con riferimento a un luogo, a una posizione strategica,
, a una posizione strategica, a un edificio o anche a soldati, a
. g. bentivoglio, 4-1199: un castello di quattro baluardi... domina
. soverchiare per intensità, per forza (un suono, un rumore); investire
, per forza (un suono, un rumore); investire con grande energia
fagiuoli, 1-2-129: vuol essere averne un po'di cura, e porle [
-battere, spirare con violenza in un determinato luogo (un vento).
con violenza in un determinato luogo (un vento). soderini, iii-241:
proprie necessità pratiche (una materia, un problema, uno stile, un fenomeno,
, un problema, uno stile, un fenomeno, la realtà stessa).
a freno, contenere, reprimere (un sentimento, la propria indole, un
(un sentimento, la propria indole, un istinto, ecc.).
una risata fu dominato, attenuandosi in un breve sorriso nel suo volto insignificante.
le sue parole, ascoltate come in un delirio che faticosamente riuscivo a dominare.
7-152: quando volle mettersi a costruire un edilìzio romantico, si lasciò dominare dalle esagerazioni
scuola francese. -rifl. esercitare un controllo su se stesso tenendo a freno
certamente credette che volessi ucciderla perché cacciò un gemito di paura e si coprì il
la molla caratteristica, fonda- mentale di un comportamento o di un evento. pisacane
fonda- mentale di un comportamento o di un evento. pisacane, iii-114: la
non avrà fatto nessuno sforzo per allontanare un poco la mente dal pensiero che la
gobetti, i-225: critico distruttore da un lato [senofane], costruttore dominativo
-sostant. bocchelli, 11-38: un mondo di dominanti e di dominati,
. linati, 16-96: voleva essere un poco il salotto della novissima scapigliatura, dominato
-regolato, comandato (il funzionamento di un apparecchio, di uno strumento).
paese loro... possano farsi un grosso numero di nimici anche ingiusti e
numero di nimici anche ingiusti e ordirsi un turbine di sciagure da lor medesimi senza
, ch'era in fondo, anzi un po'fuori. de sanctis, iii-32:
4. tenuto a freno, represso (un sentimento, uno stato d'animo,
sentimento, uno stato d'animo, un istinto, ecc.); corretto,
.); corretto, emendato (un errore). manzoni, pr.
. 5. sovrastato (da un luogo, da un edificio).
. sovrastato (da un luogo, da un edificio). magalotti, 7-68:
cane della fenicia marittima, dominato da un promontorio dell'istesso nome, che s'
-tenuto sotto controllo, sotto vigilanza (un edificio militare, una posizione strategica)
meno chiarita e dominata, e in un mestiere meno approfondito. manzini, 12-70
forse la tenda in cui la bambina d'un tempo s'avvolgeva, sipario tutto per
e qui fortuna addusse / priamo, un re sì grande, un sì superbo /
/ priamo, un re sì grande, un sì superbo / domi- nator di genti
nator di genti e di paesi, / un de l'asia monarca, a veder
, parlante così. -che esercita un oppressivo potere sugli altri controllando e determinando
controllando e determinando la loro condotta (un gruppo politico, una fazione, una classe
le cose sotto il proprio influsso (un astro, un pianeta). pancrazi
il proprio influsso (un astro, un pianeta). pancrazi, 1-237:
più con riferimento a dio, a un monarca, ecc.). bibbia
consorte. d'azeglio, 1-546: un certo suo fare dominatore, come se il
con sapiente controllo la propria materia (un artista). landolfi, 8-82:
totalmente l'animo e la mente (un sentimento, un pensiero); che
e la mente (un sentimento, un pensiero); che si impone all'
le regole e i precetti non formino né un oratore né un poeta; essere necessaria
i precetti non formino né un oratore né un poeta; essere necessaria una non intesa
essere necessaria una non intesa ispirazione ed un non so qual estro primitivo dominatore delle menti
, si cacciano in mezzo e pigliano un risalto dominatore. -che ha il
sopravvento sulla ragione, sulla volontà (un sentimento, una passione, un'emozione,
al tuo amore; e ti ho fatto un grande sacrificio. -che rende succubo
-che rende succubo, schiavo (un vizio). scala del paradiso,
di tutto ciò che lo circonda (un edificio, un luogo, una statua
ciò che lo circonda (un edificio, un luogo, una statua, ecc.
; dominio; potere politico esercitato su un territorio, su uno stato o su una
nell'ambito di una società, di un gruppo, che consente di influire sull'
boccalini, ii-212: il divider da un uomo, che per qualche tempo abbia
il suo sogno di dominazione ripalpitò per un attimo su la cima del propugnacolo formidabile
non poteva comparire nel campo visivo d'un bramino o costui aveva facoltà di ucciderlo
rapaci francesi, della conquista sempre fresca di un regno politicamente vecchio già tanto.
, la noia del dover accettare discussione, un desiderio di dominazione, di forza.
per tutta la figura di lei fosse diffuso un sentimento di dominazione sul male, io
infallibili avvisi. -sopravvento (di un senso, di un istinto, di
-sopravvento (di un senso, di un istinto, di un sentimento, sulle
senso, di un istinto, di un sentimento, sulle altre facoltà).
essere stato, per troppa semplicità, un cieco istrumento d'un'astuta domina
entità politica o su cui si esercita un determinato potere politico; stato (considerato
fosse veruna?] ovine, 2-28: un assalto tremendo di ira...
gli oscurava la mente e gli dava un presagio del terribile buio dell'inferno. se
— per indicare il dispiacere per un fatto avvenuto: che peccato, che
dio (per indicare la gravità di un fatto). firenzuola, 157:
, avutola a sé, gne ne fece un romor, che pur domine.
ero fanciullo, pareva il mio precettore un gran sire, e non lo chiamava
il giorno intero e se la signora è un po'nevrastènica, domeneddio!
178 (263): costoro si hanno un loro domenedio fatto di feltro, e
. 2. locuz. -essere un domeneddio: essere un fatto eccezionale,
. locuz. -essere un domeneddio: essere un fatto eccezionale, straordinario, una gran
per voi laute vivande; / ed è un domeneddio poterne avere. -non
indicare l'estrema difficoltà o improbabilità di un evento. grazzini, 4-127: può
dominicale: la parte del reddito di un bene immobile che per legge spetta al
il dominio degli inglesi sulla terra è un dominio di timidi, egoisti e pensosi
e pensosi. -controllo assoluto di un luogo, di una posizione strategica.
belligeranti, per determinati scopi e in un determinato mare, temporaneamente o per tutta
supremazia aerea di una nazione belligerante durante un conflitto. -tenere in dominio: essere
223: trovavano la strada chiusa da un muro che s'erano lasciati alzare dietro le
: la sciagurata per pia fraude d'un faentino armigero dell'ordelaffi potè esser trafugata
adesso mi pare che ci mancherebbe proprio un nulla per potermi godere la situazione di
occhi neri i quali serbano la fissità di un fascino inestinguibile e di un inestinguibile dominio
fissità di un fascino inestinguibile e di un inestinguibile dominio. -padronanza, controllo
proprio questo? », scattò lei con un impeto di cui le pareva di non
stile). muratori, 5-iv-62: un giro giudiziosissimo di pensieri ben legati,
esercizio del potere; legittima appartenenza di un territorio a un principe o a uno
; legittima appartenenza di un territorio a un principe o a uno stato (e
la posizione o funzione che attribuisce a un soggetto il diritto di esercitare il potere statale
comandati. boterò, i-55: stato è un dominio fermo sopra popoli e ragione di
/ di così eccelso ed eminente grado / un carlo, un lodovico ed un corrado
ed eminente grado / un carlo, un lodovico ed un corrado. algarotti, 1-451
/ un carlo, un lodovico ed un corrado. algarotti, 1-451: il commercio
.., di iniziare contro il deposto un processo per eresia, di usare coercizioni
gramsci, iv-70: la supremazia di un gruppo sociale si manifesta in due modi,
entità politica o su cui si esercita un determinato potere politico; stato (considerato
suo dominio. carducci, iii-12-163: un povero giovinetto venuto a città in cerca
venuto a città in cerca di fortuna da un comune del dominio dovea essere il felice
: sovente inoltrandosi nell'ombra stette a un pelo di passare il confino della ragione per
già ne'suoi dominii ha sparto / un sereno incantamento. b. croce,
: le mercanzie comprate per ordine di un mercante, passano subito nel dominio del
arti che non sono più quelle d'un tempo; quelle d'un tempo sono
più quelle d'un tempo; quelle d'un tempo sono rimaste dominio di un ristretto
d'un tempo sono rimaste dominio di un ristretto numero d'individui. le arti
voglie sue tutto disporre / più d'un oca in pastura l'assassino.
locale (ad es., di un comune) o alla comunità stessa in
comunità stessa in quanto persona giuridica (un tempo molto diffusi, non sono più
lo stesso patrimonio immobiliare costituente oggetto di un diritto del tipo descritto. -dominio diretto
direttario), cioè al proprietario di un bene immobile sul quale egli (o
causa) ha costituito a favore di un terzo un diritto di enfiteusi (o
ha costituito a favore di un terzo un diritto di enfiteusi (o analogo diritto
conservava sul territorio concesso in feudo a un vassallo, o che, in forma più
di linee o di vendita, non è un * ius 'che possi essere acquistato
in maniera che il dominio diretto sia d'un altre [ecc.]. berchet
che non è dio? questo è un turbare la giurisdizione suprema con un attentato
è un turbare la giurisdizione suprema con un attentato arditissimo, qual è usurpare a sé
, proprietà riservata, in virtù di un apposito patto, al venditore fino a
-a dominio: in posizione dominante (un luogo, un edificio).
in posizione dominante (un luogo, un edificio). slataper, 2-162:
. armi di dominio: le armi di un feudo o di una signoria che si
9. bot. ciascuna delle divisioni di un regno floristico. 10. zool
insieme stesso (intendendosi per punto interno un punto di cui esiste un intorno tutto
punto interno un punto di cui esiste un intorno tutto formato da punti dell'insieme
fis. la regione in cui si verifica un determinato fenomeno. = voce dotta
, attaccato o no al bavero, un cappuccio che scende sulle gote e si raggiunge
una bottega di maschere, non fuori ad un pilastro appeso un volto, un di
, non fuori ad un pilastro appeso un volto, un di quei dominò di tela
ad un pilastro appeso un volto, un di quei dominò di tela lucida fina
: ella era vestita diabolicamente, con un dominò nero a lungo cappuccio scarlatto e
ne è vestita. baldini, 5-83: un viso giovane incorniciato da un rosso cappuccio
5-83: un viso giovane incorniciato da un rosso cappuccio di domino ci ride di
tommaseo [s. v.]: un dominò: la persona così mascherata,
quadratini, su ognuno dei quali è segnato un punto o più fino a sei (
dadi, accoppiati e segnati solamente da un lato; oggi più comunemente 'dominò'
per mantenere il proprio decoro giocava come un dannato, alle carte, al bigliardo
fin che non aveva più il becco d'un quattrino. e. cecchi,
domino di quelle sere. si accompagnavano ad un filosofo cinico, esegeta foscoliano, ad
filosofo cinico, esegeta foscoliano, ad un pallido matematico, giocatore di scacchi.
alla famiglia delle trachiti alcali-calciche, contenente un alto tasso di silice nella pasta fondamentale
petrarca, ii-1-2: quando ad un giogo et in un tempo quivi /
ii-1-2: quando ad un giogo et in un tempo quivi / domita l'alterezza de
giurisdizione / onore e regno, come un nobil pomo: / popoli e lingue
, contado di firenze, fu già un prete, che aveva nome don placido,
219): mi venne a parlare un gentiluomo spagniuolo, il quale si domandava
don tinu, il merciaiuolo, con un grande ombrellone rosso,... schierava
mano delle sue figlie aspira più d'un « signore », e anche lui
sul gradino di casa a parlare con un vecchio don di montagna. =
. frugoni, xxiv-1062: cavalcava leggiadrotto un puledro gaio,... e facea
quindi il ladro in scandea diello [un morione] al citerio / amfidamante; amfida-
e donatogli quando una sampogna, quando un favo di mèle e quando una pelle
pelle di cervo. tasso, 13-i-398: un donar un bel fiore, / un
. tasso, 13-i-398: un donar un bel fiore, / un mandare un sospir
un donar un bel fiore, / un mandare un sospir messo d'amore, /
un bel fiore, / un mandare un sospir messo d'amore, / uno
. goldoni, vii-856: a un uomo vecchio, del sangue, che parlerà