posto nella scrittura, non è altro che un segno, col quale s'accenna quel
simbolo generico di una costante, di un punto, ecc. in alcuni sistemi antichi
quello dell'ingiustizia; dunque egli è un malvagio. idem, 185: gli
), agli, alle. esprime un gran numero di relazioni: introduce quindi
, 13-112: noi fummo d'un romor sorpresi, / similemente a colui
in alto sovra il corno era attaccato / un ricco scudo... / e
almeno scriver dei bei versi, / un po'troppo sonori, anche un po'
, / un po'troppo sonori, anche un po'vani, /...
montagna aspra ed erta, appresso alla quale un bellissimo piano e dilettevole sia riposto.
riva. salomoni, iii-469: sceso ad un rio di lu- cid'onde e terse
: le due barche, giunte a un gomito del fiume, non si videro più
pallidi dolori. montale, 3-89: un poco / di gelo porta alla memoria il
sire / destò quel dio nel campo un feral morbo. foscolo, sep.,
invece si elèva a una potenza aleph-zero un numero intero si oltrepassano le frontiere del
dee., 5-3 (32): un guato di ben venticinque fanti subitamente uscì
: lasso, che pur da l'un a l'altro sole / e da l'
quel volto, che passava, in un momento, dalla minaccia e dal furore all'
fu una vista che cambiò, in un punto, l'animo dell'uccisore. idem
sp., 4 (64): un fratello del morto, due suoi cugini
del morto, due suoi cugini e un vecchio zio, vennero pure, armati da
846: piccoli ragni che salivano da un fiore a un alto ramo su per
piccoli ragni che salivano da un fiore a un alto ramo su per un filo invisibile
fiore a un alto ramo su per un filo invisibile. bacchelli, 1-iii-121: la
comico tutta questa storia di fughe da un campo all'altro in cui è diviso
rodono pane / in quella solitudine / da un capo all'altro della strada. idem
. idem, 43 (75): un giucolare stava a questa tavola e non
(77): messer lancillotto si combattea un giorno, a una fontana, con
113): [diogene] era un giorno bagnato in una troscia d'acqua,
d'acqua, e stavasi in un grotta al sole. dante, inf.
iv-1-870: a pie'del letto d'un moribondo... due consanguinei deponevano
moribondo... due consanguinei deponevano un aratro. idem, iv-1-870: accompagnavano col
ho rialzati così, perché questo era un posto di guardia, a un angolo delle
era un posto di guardia, a un angolo delle mura. beltramelli, i-473
. caro, 5-531: era darète un... / che a la tomba
35 (611): vide, a un cento passi di distanza, passare e
passare e perdersi subito tra le baracche un cappuccino. verga, ii-102: sembrava di
, nella reggia straniera / vissi a un pensiero. sbarbaro, 2-68: ed io
quale vivo, di lasciare / un segno al mondo che son stato anch'io
giacomo da lentini, ii-64: maravigliosamente / un amor mi distringe / e sovenemi a
, a miglior tempo, che è un errore. idem, 1015: propose
propose che quella discussione fosse differita a un altro giorno. idem, 1052:
all'assemblea quell'apparato di forze, con un discorso veemente e artifizioso. idem,
(13): tutt'e due a un tratto avevan detto. [ediz.
(11):... ad un tratto]. idem, pr. sp
una cassa senza annoverare, ivi bene ad un mese trovai ch'egli erano quattro piccioli
1-68: a questi dì ho composto un capitolo sopra la toppa, ma siccome
matematica. idem, 151: ricordo un fattorino della ditta fratelli gondrand, ch'era
, 65: la vita com'è da un giorno all'altro dell'anno.
, a quando a quando, a un tempo, alle volte. dante,
): quella bellezza molle a un tempo e maestosa, che brilla nel sangue
sangue lombardo. pascoli, 627: un folto / bosco d'antiche roveri,
cantando / a quando a quando con un improvviso / lancio discorde delle mille braccia
138: io non fui e non sono un umile fante, ma un soldato d'
non sono un umile fante, ma un soldato d'italia a ora a ora buono
buono o gramo. 10. esprime un valore di mezzo, di strumento {
., 8-2 (233): un suo orto che egli lavorava a sue mani
. svevo, 4-913: i giovani dopo un poco di esperienza od anche prima di
quello che occorre mentre il vecchio è un amatore disorganizzato. la macchina per fare
si spogliavano delle loro gemme liquide con un crepitio vivace. idem, iv-1-987: alle
sa che il mondo non è che un larvato / macello, / come può rallegrarsi
., 23-139: lo duca stette un poco a testa china: / poi disse
tutti li greci gli spronano addosso ad un grido, quale colla lancia e qual
donne perse. idem, 282-14: sol un riposo trovo in molti affanni: /
a biade, vuoisi lasciare tra l'un arbore e l'altro spazio di xl
il giovane, 9-484: prudenzio, un valentuomo e mio maestro, / da
., 1 (16): rimase un momento a bocca aperta, come incantato
la mente. de amicis, i-292: un giorno si mangiava all'orientale, senza
posate, parlando turco, mettendo cioè un « a » in ogni sillaba. neera
per tali escursioni mattutine aveva anche ideato un abbigliamento speciale; toc di castoro sopra
tirolese. d'annunzio, iv-1-874: un uomo la seguiva, a capo scoperto
ritratti di tre atleti, chiusi in un cerchio a greche e a volute. cicognani
che con me. pea, 1-35: un pastorello con una mazza sulle spalle e
pastorello con una mazza sulle spalle e un cappello a brigante. idem, 7-137
la lucemina... che stava sopra un tavolinetto a tre gambe. idem,
te ne fai di avere una casa in un paese, che non rende nulla,
presi per incantamento / e messi in un vasel, ch'ad ogni vento /
. saba, 349: e sopra / un fiore, a suo costume, /
97: se tu hai pazienza di darmi un poco di udienza, udirai cosa che
1 (13): fu assalito a un tratto da mille pensieri. [ediz
ediz. 1827 (12): in un tratto]. idem, pr. sp
12 (219): ed'ecco a un di presso le parole che gli riuscì
condiscendenza, con una gratitudine, con un affetto, da far capire a chi l'
a tratti passava per le cime dei querciuoli un soffio; e in giù, più
iv-1-854: a quando a quando, con un gesto macchinale, metteva su la sponda
uso, goffe. idem, iv-2-232: un gran silenzio regnava intorno, e nel
venne la voglia di chiamarlo, prenderlo per un braccio e fargli fare tutta la strada
più corto / spazio all'ettemo, ch'un muover di ciglia / al cerchio che
avventurosi amanti, accolta / tutta in un loco, a quel ch'i'sento è
bello / del mio signor, saria un tugurio a quello. tasso, 18-41:
, da ivi a pochi giorni, venne un borghese per dieci marchi in presto [
): avevasi un'oca a denaio e un papero giunta. goldoni, viii-390:
.., come si fa per rompere un giunco fresco. -con senso
, 5-24: venivan genti innanzi a noi un poco / cantando 'miserere 'a
tremula a pelo a pelo, per un filo di vento. 17.
novellino, 4 (15): un nobile cavaliere era fuggito di pre- gione
giusta, io avea... mangiato un po'troppo. idem, viii-85:
22-49: mia madre a servo d'un segnor mi pose. idem, purg.
vergogna schifare quello d'una minima particella d'un giorno. varchi, 18-2-424: s'
panzini, i-14: [il rosmarino] un tempo pianta sacra ai buoni dei lari
finestra / a bere il canto come un vino forte. bacchelli, 1-iii-86: aveva
vino forte. bacchelli, 1-iii-86: aveva un freddo addosso, come neanche di gennaio
ant. e fam. speciale costrutto con un infinito retto dal verbo fare.
carro a me fu a rimpetto, / un tuon s'udì. idem, par
., 1-16: infino a qui l'un giogo di parnaso / assai mi fu
nave, coprendo quella alcuna volta dall'un capo all'altro. idem, dee.
, / tu [la vite] abbia un tuo qualche grispollo! 9
accollatàrio, sm. chi contrae un obbligo; impresario, appaltatore.
opere, 1 mezzi necessari a un determinato lavoro... l'accollatario
d'ermisin cangiante, accollato; e un collare a collana di color pagonazzo. borgese
1-37: aveva mani sottili e bianche e un pigiama accollato benché fosse estate.
. 2. assunzione volontaria di un impegno. appalto; incarico.
3. dir. accòllo di un * obbligazione: convenzione fra un debitore
di un * obbligazione: convenzione fra un debitore e un terzo che si assume l'
obbligazione: convenzione fra un debitore e un terzo che si assume l'obbli- gazione
n: accollo è l'assunzione di un debito altrui, una convenzione, cioè,
, cioè, tra il debitore ed un terzo, mercé la quale questo assume per
4. archit. parte di un muro che sporge, appoggiandosi su mensole
i-433: quell'accolta di giovani è come un focolare continuamente riattizzato. dossi, 607
e di donne si era ristretta presso un pulpito. ojetti, i-624: vedeva
cosa di più che una scuola o un collegio. moravia, ii-26: oltre a
. marotta, 6-201: si percorreva un solaio che il sole accoltellava dagli interstizi
., 1-113: la bianca vesta in un bel grembo accolta / sembra i còlti
sopra in quella guisa / ch'opposti un contra l'altro affrico e bora / e
accolte / davanti a la mia clori un dì sedea. bùgnole sale, iii-235:
. dotti, iii-251: mole d'un fiume in su le sponde accolta, /
180: ma più beata ché in un tempio accolte / serbi l'itale glorie.
stupita avrei / l'accolta folla a un lieto mio ritorno, / di bei
idem, 254: e quel che ha un nome vile / è un'assai gentil
. ant. custodia (in seguito a un mandato), consegna, deposito;
, me- lisenda, accomando / a un bacio lo spirto che muor. idem,
2-51: [il tiranno] fece armare un suo cone- stabile con la sua masnada
(231): di poi presi un capo di quelle mie fasce e l'accomandai
di quelle mie fasce e l'accomandai a un pezzo di tegola antica ch'era murata
2-189: quando t'accomandi pure a un santo, grande cosa è. francesco
sotto la protezione della chiesa, di un comune, un popolo, una terra
della chiesa, di un comune, un popolo, una terra, una persona,
il vassallo che usufruisce della protezione di un feudatario maggiore; la località che si
che si è affidata alla tutela di un comune, di una signoria, ecc
4-1 (386): accomandato bene l'un de'capi della fune ad un forte
l'un de'capi della fune ad un forte bronco che nella bocca dello spiraglio
, mi daranno la premonizione almeno di un mese. 2. soccida.
la prioria sua di capua, ha un beneficio o accomandita qui in salerno,
rimettere le fila rotte dell'ordito con un filo intero detto comandolo. =
usitato ne'tempi addietro, mercé cui un commerciante affidava una somma di denaro od
di denaro od una quantità di merci ad un altro coll'incarico di convertirle, per
fingevasi di dare in paccotiglia una somma ad un navigante, non a titolo di prestito
per sua mercede una provvisione pattuita d'un tanto per cento sopra l'utile stesso
pezzo di notte, e andammo a trovare un capitano portoghese. tasso, 2-92:
partirsi (da una persona, da un luogo), allontanarsi. cavalca,
affievolita per lo dolore, s'assise sopra un masso dirotta- mente piangendo. de amicis
egli ci dà tutto a mezzo: un mezzo sguardo per la strada,..
nel cortile, e vicino allo smontar un gentiluomo amico vecchio, e padrone, per
sarebbero arrivati al possesso per mezzo d'un accomodamento, d'una trattativa! idem
elastico: fenomeno che si verifica in un materiale elastico, sottoposto con una certa
richiede altra mutazione nello strumento, che un solo primo accomodamento, e procedesi così
: quello che è scritto nei libri è un modo per camuffare la vita mediocre e
): io voglio che si faccia un dio padre di mezzo rilievo, ed in
barella, sulla quale due monatti accomodavano un poverino, per portarlo via. [
(588): due monatti racconciavano un poveretto...]. nieri,
degli scrittori, sia per mancanza d'un carattere proprio, sia per una meticulosa
si curava di far sapere, specialmente a un tal personaggio. trovò però il verso
trovò però il verso d'accomodarla con un piccolo stralcio. leopardi, 1014: sia
sì bel sistema per disavventura, / trovate un che m'accomodi e m'aiuti.
, due miglia discosto, dove sopra un suo podere s'avea accomodate per maggior
più incontentabile. civinini, 1-292: un giardiniere accomoda con le forbici i disegni
a tracolla, puntandola nel mezzo con un bastone che faceva leva sulla spalla del
(al proprio interesse) per ottenere un vantaggio. castelli, i-250: ora
'per costei ch'è più dura d'un diaspro ', ho dato il buon viaggio
): « se mi s'accostava un passo di più,... rinfilavo
concetti. pananti, i-m: termina un tafcco e accomoda un'arietta.
rifl. e recipr.: venire a un accordo, stabilire un'intesa, un
un accordo, stabilire un'intesa, un compromesso. note al malmantile, 728
, e io ti regalerò in compenso un bicchiere di latte. idem, 263:
-mille lire; e se vi pare un prezzo capriccioso, sono qui per accomodarmi
v-73: pregato mi / ha qui un nostro vicino, ch'io lo accomodi
a questo. idem, 683: sei un poco rozza e non sai accomodarti con
, ii-174: avendo a fare con un pecoraio, seppe ingegnosamente accomodarsi alla sua
i-290: per una settimana, per un mese, per tutto il tempo che
qualche faccenda, rispondono, credendo fare un complimento: « s'accomodi pure
ii-295: m'accomodo sulla traversa d'un barcone: due uomini ai remi,
barcone: due uomini ai remi, un giovanotto, un ragazzo. béltramélli, i-95
uomini ai remi, un giovanotto, un ragazzo. béltramélli, i-95:
abbia effetto. nievo, 14: mettete un po'da banda i vostri capricci,
l'uomo è, sopra tutto, un animale accomodativo. non c'è turpitudine
può anche essere che io finisca con un accomodamento. chi sa! idem, iv-2-405
se per avventura la vita potesse divenire un esercizio diverso da quello consueto delle facoltà
libero di seguirla. leopardi, 1002: un modo di dire strano, ma accomodato
fatta così. de marchi, 832: un piccolo dovere scelto da lei e accomodato
] a riportare le scarpette accomodate, un paio in una mano un paio nell'
scarpette accomodate, un paio in una mano un paio nell'altra. -iron
, 10-73: porti su la spalla sinistra un cappuccio accomodato alla civile di drappo paonazzo
signore vi parevano accomodate dalla mano di un artista. baldini, 4-75: bisogna
co'capelli divisi sulla fronte, con un vestito bianchissimo. [ediz. 182j
accomodata... pareva la figliuola di un principe. civinini, 1-113: eleganze
principe. civinini, 1-113: eleganze un po'soverchie, un po'artifiziose, un
1-113: eleganze un po'soverchie, un po'artifiziose, un po'accomodate.
un po'soverchie, un po'artifiziose, un po'accomodate. baldini, 4-44:
, 4-44: il capo accomodato senza un capello che stia fuori posto.
grifon venia, / siede a sinistra un splendido castello, / che, più forte
. baldinucci, 7-47: in un subito tutta la corte seguitò quell'accomodatura
di pieghe, raccolte nel mezzo con un nodo,... raccomandi alle fibbie
: questi sono stracciati e rattoppati in un modo così nuovo e vistoso che un
un modo così nuovo e vistoso che un impresario che li raccogliesse senz'altra accomodatura
e impropriamente o per accommodazione, quando un evento succede in qualche luogo o a
conciliazione, es.: oggi ho fatto un buon accomodo (o accomodamento),
: accostumato... ad avere un grande accompagnamento intorno. manzoni, pr
fossimo ammaestrati. salvini, 30-1-155: un furtivo accompagnamento di grazia per tutto la
cristianesimo addosso senza il debito accompagnamento d'un po'di morale. 3.
la lor vita e la lor fede erano un mostruoso accompagnamento dell'evangelio coll'alcorano.
. d'annunzio, iv-1-171: su un accompagnamento chiarissimo, sgorgando dalla bella bocca
sp., 34 (590): un rumor di ruote e di cavalli.
cavalli... e ogni tanto un chioccar di fruste, con un accompagnamento
ogni tanto un chioccar di fruste, con un accompagnamento d'urli. deledda, ii-364
una specie d'accompagnamento di singulti e un triste mormorio si levava ogni volta che
sono carichi che di botti e fanno un rumore più o meno cupo, a seconda
-accompagnamento funebre. la musica che accompagna un corteo funebre. d'annunzio, iv-2-49
chi sa dove... somigliava un accompagnamento funebre. cardarelli, 6-34: la
. ant. designazione grammaticale con cui un tempo s'indicava l'articolo indeterminativo.
i corpi de'quali fosser più che da un diece 0 dodici de'suoi vicini alla
sposa all'altare. sbarbaro, 1-34: un uomo l'accompagnava che le si volgeva
madre nelle loro gite, gli faceva ora un torbido rigurgito. 2.
canto tremulo dei grilli faceva pensare ad un popolo di folletti minuscoli, ciascuno dei quali
folletti minuscoli, ciascuno dei quali suonasse un violino scordato, accompagnando con quel motivo
esteriori (atti, gesti) a un discorso, a un'azione, a
accompagnano / tutti il suo cruccio con un dolce riso. manzoni, pr.
: e accompagnava ogni volta l'esclamazione con un gesto espressivo della mano. ojetti,
: era quella notte la badessa accompagnata d'un prete il quale ella spesse volte in
, da una donzella / e da un solo scudiero accompagnato. idem, 41-45:
, i-327: delle quali cose dolendomi io un giorno tutto soletto in un giardino con
dolendomi io un giorno tutto soletto in un giardino con infiniti sospiri accompagnati da molte
sospiri accompagnati da molte lagrime, sopravvenne un mio singulare amico. stefani, 7-137
, 200: non ebbi mai un giorno di salute..., per
che li causa continua pioggia accompagnata da un ardentissimo sole. magalotti, 9-2-160:
sole. magalotti, 9-2-160: risguarda un certo rifiorimento della letteratura, la quale
t'insegnerò. pascoli, 21: sempre un villaggio, sempre una campagna / mi
sale a cercarmi le vene / è un risveglio che mai nel mattino ho provato /
forte / che il mio corpo, e un tremore più freddo accompagna il mattino.
con lo sguardo una persona (o un oggetto), che si allontana,
9. guidare con la mano un oggetto in movimento, per dirigerlo o
. s. illustrissima. -accompagnare con un dono: accomiatare. baldinucci, 2-6-440
gli è rade volte che la fortuna un bene o un male con un altro
rade volte che la fortuna un bene o un male con un altro bene o con
la fortuna un bene o un male con un altro bene o con un altro male
male con un altro bene o con un altro male non accompagni. idem, 721
] depone l'uovo, accompagnandolo con un sugo agro e attivissimo. 5
'nganno. baldinucci, 2-6-420: dipinse un bellissimo quadro di battaglia, per accompagnarne
accompagnare una copia assai ben fatta d'un putto di guido, che è in
putto di guido, che è in un altro ovato. 6. di
lite il passo: / l'odio in un gli accompagna. chiabrera, 2-82:
si accompagnarono. varano, 1-133: ma un rio pensier, che par che s'
remote; / s'accompagna al brusio un colore vano / che è di sole,
14. tr. mus. seguire un canto col suono di uno strumento;
voci basse a voci acute, in un canto, o parti cantate a parti recitate
particella pronom. firenzuola, 374: un certo giovane,... fuori sonando
. negri, 2-845: lo accompagnano un contrabbasso e due violini falsi, con gli
io vo'legar costoro; / e prende un laccio, ed ambo gli ha legati
essa. 5. mus. di un canto, seguito dal suono di uno
. la persona che, nell'esecuzione di un brano musicale, accompagna il solista.
. 2. lettera che accompagna un dono, un omaggio; lo scritto
2. lettera che accompagna un dono, un omaggio; lo scritto che accompagna una
nome alla lettera con cui si spedisce un atto, un inserto, insomma qualcos'
lettera con cui si spedisce un atto, un inserto, insomma qualcos'altro; v
con una relazione ', o 'con un atto dichiarativo '. = deriv
. e. gadda, 2-99: quasi un canto accompagnatorio, indistinto ancora, nella
. invar. denominazione grammaticale con cui un tempo si indicavano le particelle che si
si trovan, per lo più, con un verbo. = comp. dall'imp
v'entriate anche voi, che siete un galantuomo, e che non dovreste, pare
la mensa. cesarotti, i-29: se un oggetto nuovo, benché di diversa specie
, ii-109: se noi sapessimo, che un nostro superiore, qualunque si fosse,
eravamo congiunti l'uno all'altra da un fascino non dissimile a quello che ci aveva
: concesso mai non mi sarà più un allarme spregiudicato né in quel sole che
: ma il buon padre non era un allocco; prima d'ingarbugliarsi in certi fastidi
... accesi dal vino, un poco intorpiditi, accomunati da una stessa preoccupazione
molto minor sospetto, e proprio come un tempo nei nostri paesi. moravia, ii-303
a chi dee servir a vergini avanti a un vescovo. leopardi, ii-815: diversissime
di nuovo. baretti, ii-162: un cannocchiale a filippo farò di portarlo,
legne, / fece del fuoco ed un alloggiamento. / disse mor- gante:
mi / son con la tasca; ed un giuoco apparecchioli / di bagatelle, il
lei ti corchi. -sottoporre un materiale grezzo a un trattamento che lo
. -sottoporre un materiale grezzo a un trattamento che lo renda utilizzabile.
. vasari, ii-21: lionardo arrecatasi un giorno tra le mani questa rotella veggendola
m. villani, 3-106: [un notaio] facea carta delle trasmutazioni per
per trastullo, ed acconciarsi in spalla / un moschettone. girolamo leopardi, 1-52:
e il rompa. foscolo, v-77: un povero compagnone mezzo pigmeo tutto brio.
. s'acconciò prima sotto l'ascella un non so che, che fu già cappello
l'ha acconciata in modo da volerci un atto di fede per credere che sia lei
(321): e messosi indosso un pilliccion nero a rivescio, in quello
abiti, le mise fra le mani un garofano. idem, 2-11: stava
notte. panzini, iii-594: ora acconciava un lembo della tovaglia dell'altare, ora
dell'acconciarsi. comisso, 12-219: organizzai un ballo mascherato, acconciando ognuno.
, con arte (le parole di un discorso). comporre, atteggiare il
; regolare; risolvere, definire (un affare, una questione). - anche
: egli... era in un suo orto e faceva certi suoi lavorietti acconciare
filosofo ed esteta che sapeva acconciare in un bell'organismo tutte le necessità della vita
alla sorveglianza, alla guida (di un padrone, di un maestro). sistemare
alla guida (di un padrone, di un maestro). sistemare; accasare.
acconciare in casa i conti guidi con un pezzo di pane, ed essi vollon pur
farò acconciare / per custodir le donne in un serraglio. 13. intr
senz'altro atto di moribondo, che chinarsi un po'il volto in seno,.
in seno,... che parve un acconciarsi a dormire. baretti, i-132
non si potendo acconciare nell'animo che un uomo potesse cascare in amo ed ardere
mormorare. leopardi, iii-45: ella è un signore da sopportarmi, e da acconciarsi
.. s'erano acconciati a guardarla come un gioiello dietro una vetrina.
: m'acconciai dunque co'muli d'un vetturale perché nel mio sterzo mi conducessero
, 2-9 (244): trovò un gentile uom catalano,... col
camere, in ciascuna delle quali essendo un letto, credo che tanto i padroni
una voltura catastale. saldare, liquidare un conto. boccaccio, dee.,
per le spalle fin quasi a terra un gran velo di crespo, nero anche quello
non c'era di peggio, in un mondo di uomini vestiti, che offrire il
2. che appresta, fabbrica un oggetto. -acconciatore di scarpe: calzolaio
detta casa una pelle turchesca da fare un paro di stivaletti,... me
. me la rubò e vendella a un acconciatore di scarpe. 3.
chiome], poiché a stazio parevano un pulpito. serao, i-700: aveva.
medusa con una acconciatura in capo con un aggruppamento di serpi. g. m.
barba, è un certo cotale da lasciarne il pensiero a lei
[le terre del viscontado] fu un bello acquisto a'fiorentini, e un grande
fu un bello acquisto a'fiorentini, e un grande allargamento e acconcio di loro contado
chi le trovò; che elleno danno l'un cento più sconcio a una casa quando
no, ridare i medesimi avvertimenti a un fanciullo, il quale cade abitualmente in un
un fanciullo, il quale cade abitualmente in un mancamento. leopardi, iii-138: [
borghini [tommaseo]: cacciate da un capo libero tutta questa servitù d'acconciature
palazzeschi, 3-184: nel- l'abbandonare un po'all'indietro la testa, piano piano
, 18-847: poi -li raro artificio un saldo e vago / elmo alle tempie
gli disse che volentier per servidore d'un signore da bene, se alcun ne potesse
capellatura nera e avviluppata, e sopra un poco di velo rosso e d'oro acconciovi
4. accomodato, combinato, concluso (un affare, ima questione). -
, ima questione). - di un conto: saldato, liquidato. grazzini
, rettor., 103-19: dittare è un dritto et ornato trattamento di ciascuna cosa
co'capelli divisi sulla fronte, con un vestito bianchissimo. [ediz. 1827
voce squisito. 6. di un discorso: adorno, ricercato. bartolomeo
che voglion che per esser questo menicuccio un certo biancastronaccio, sanza troppa
andare da uno stato di repubblica ad un altro, chiamando anche, quanto bisogno
vele, quelle si ripiegano come fa un ventaglio. = deriv. da
(accondensati si conosceranno come quando che un cerchio rosso purpureo attorno si sta)
. (accondiscéndo). acconsentire a un desiderio, a una preghiera; esaudire
; indursi a fare qualcosa (e implica un atteggiamento benevolo, cortese, compiacente)
. acconigliato agg. accoccolato come un coniglio. viani, 19-677: una
conto. beltramelli, i-35: quasi un acconsentimento con la sorte era subentrato alla disperazione
precisa nella sua concisione, aveva trovato un sùbito acconsentimento risoluto. 2
iii-191: or che formo di pianto un ampio lago / lunge da lei,
che lunge anco innamora, / non acconsente un suo pensier ch'io mora, /
suo pensier ch'io mora, / un suo pensier del mio morir presago.
ora la ga- gliana vi guarisce in un batter d'occhio. bisogna andare a
... il vecchietto acconsentì con un cenno del capo. panzini, iii-603:
2. cedere a una pressione (a un dolore, a una tentazione, ad
. 8. marin. allentare un cavo troppo teso di quel tanto necessario
apparenza di marinaio cinese, e con un nocchiero cinese accontatosi, cadente il luglio
io accontai mai, egli è per certo un de'più. = dal provenz.
bàretti, i-123: a me importerebbe un fico di mille lire più o meno
45: quando la nonna abbisognava d'un caffè, o d'una cioccolata,
a tutta forza che la mandasse giù un boccone; ma la non volle a nessun
nessun patto, e si accontentò d'un bicchier d'acqua. ojetti, ii-316:
foscolo, xv-575: gli uffiziali hanno ricevuto un acconto per la paga giornaliera del soldato
572: non è altro che un a conto per i lavori letterarii che
: acconto è il pagamento parziale di un debito, fatto con riserva di dover in
, 27-666: io davo a loro un caldo acconto di estasi, davo a loro
accòppo e accóppo). uccidere con un colpo vibrato sulla nuca. -per estens.
si scambiarono dei pugni che avrebbero accoppato un bue, sino a quando gli amici riuscirono
ci beve sopra..., un altro una lisca gli va di traverso e
l'accoppiamento, con attaccare ai medesimi un grembiule o simili sotto il ventre.
iv-2-95: nasceva costui dall'accoppiamento d'un sonatore ambulante di clarinetto con una pizzaiuola.
...; questo accoppiamento fa un sangue un poco brunetto, ma la
.; questo accoppiamento fa un sangue un poco brunetto, ma la maggior parte
cocchi, 6-64: il vostro fu un accoppiamento fatto dalla prudenza incontrare.
tenace visco, / mentre che l'un coll'altro vero accoppio, / i'farò
vero accoppio, / i'farò forse un mio lavor sì doppio, / tra lo
grandi notizie, ed a queste ha accoppiato un desiderio ed una premura ardentissima di conseguirne
straordinaria che accoppiava l'eccezionale bellezza e un fascino femminile d'alto rango, alla
e * issa '/ che l'un coll'altro fa, se ben s'accoppia
è poco sana o sciocca, / s'un giovane è scorretto o scapigliato,
ambo i sessi, al sonno / un istinto medesmo, un'egual forza / sospingeva
72: vita entro si accoglie, ed un medesmo / istinto all'accoppiarsi, al
, 107: se l'agne accoppii, un folto ordin di figli / ti fa
incapaci di andare d'accordo. sguardo, un occhio con l'altro, e reciprocamente un
un occhio con l'altro, e reciprocamente un raggio tassoni, 4-15: sapea che
alla tedescheria, / e ch'era un accoppiar co'gatti i cani, = voce
se gli uni e gli altri insieme a un tempo unia. accoraménto, sm. l'
tacque. d'annunzio, iv-2-739: un piccolo chiostro segreto, aperto su un ordine
: un piccolo chiostro segreto, aperto su un ordine di colonne assottigliate ed accoppiate come
età e la passione, accoppiate sotto un giogo, continuano ad arare la faccia.
loro tanto a farsi strada nel mondo quanto un po'di disegno e un po'di
mondo quanto un po'di disegno e un po'di musica, accoppiato alla perizia nelle
mani accoppiate e cogli occhi bassi come un sanluigi. viani, 14-32: tolsi
sua casa, e nella speranza di esserne un giorno padroni già se la godevano come
dispositivo usato per trasmettere l'energia da un circuito all'altro per mezzo di accoppiamento
ferroviari, e che serve a trainare un altro veicolo (rimorchio, vagone,
38): una gioia temperata da un turbamento leggiero, quel placido accoramento che
un'invidia, una mesta tenerezza, un accoramento tale che durò fatica a tener le
33 (583): guardava, con un misto di tenerezza e d'accoramento,
sciolte. d'annunzio, iv-2-187: un merlo in gabbia fischiava l'inno di
, con lo stesso accento, in un modo accorante. pirandello, 7-75: a
modo accorante. pirandello, 7-75: a un tratto, un assiolo, da presso
, 7-75: a un tratto, un assiolo, da presso, emise un chiù
un assiolo, da presso, emise un chiù languido, accorante. civinini,
. manzini, n-6: e di nuovo un andare rante dei prati della giovinezza
vii-59: panni allor sentire / nel petto un duol, il qual par che m'
4-202: quel ferro appuntito, lungo un palmo, con un occhio da una parte
appuntito, lungo un palmo, con un occhio da una parte, che serve da
pascoli, 482: e il poggio rende un odorin che accora. d'annunzio,
le rondini, stridere la mota di un arrotino...: romori noti,
di pianto e... accoravano come un lamento di carcerati. ojetti, ii-167
invece m'accora, è tornare in un luogo che m'ha veduto giovane e
sicuro, e trovare che anch'esso è un altro e non m'intende più.
saba, 143: e se lontano un suono d'ore intendi /...
d'ore intendi /... / un subito spavento, ecco, t'agghiaccia
scacciata la moglie innocente, aveva contratto un matrimonio illecito, si fece monaco,
oppresso da un'intima pena, da un profondo dolore; malinconico, triste,
(42): la guardò con un atto di tenerezza mesta e rabbiosa. [
(40): la guardò con un atto di tenerezza accorata e rabbiosa].
accorata, staccava dal suo petto esausto un meschinello piangente, e andava tristamente cercando
, 10-46: nello sguardo con cui per un attimo lo accompagno trema un'accorata simpatia
spalla del compagno e di dimenticarsi in un letargo senza fine. panzini, iii-809
6-130: lo guardava, ammirata, con un intenerimento e una dolcezza accorata. ojetti
, ii-139: l'accorata malinconia d'un mondo che si disfà in un sorriso.
d'un mondo che si disfà in un sorriso. stuparich, 2-362: anche
2-362: anche in lui s'avvertiva un senso d'accorato pes simismo
nelle sue ultime lettere c'era come un tono di minaccia. 4.
g. gozzi, 3-4-161: stato così un poco in pendente, perché mi vedea
. collodi, 785: sarà un pregiudizio; ma io credo che la lettura
gamba entro s'accoglia, / come l'un braccio e l'altro entri nel tergo
il cuoio; e d'uom son fatto un pesce. parini, 409:
accorciano. deledda, ii-400: guardò con un vago terrore la linea scura dell'ombra
: allora il costume da bagno aveva ancora un gonnellino, che d'anno in anno
un'impresa venga condotta a termine in un periodo di tempo minore di quello preventivato
fiore, 83-4: fur ben tutti d'un accordamento. trattato d'astrologia [crtisca
concordanza, armonia (di colori in un quadro; delle parti in un tutto
in un quadro; delle parti in un tutto). trattato di repubblica,
fanciullo], che acconcio per lato con un orecchio appoggiato alla lira, par che
temperie d'umori, un'armonia, un accordamento soave. accordante (part.
accomodato a sedere il dio padre in un certo bel modo svolto che dava bellissima
/ -scrivansi i vostri nomi ed in un vaso / pongansi, -disse -e sia giudice
gli dei videro che gli uomini, un poco per volta... sollevarono la
: i'sento il rosignuol che sovra un faggio / il canto accorda al mormorar de
, i-529: se per tuo male un dì vaghezza / d'accordar ti prendesse al
di licenza perché viaggiasse e si svagasse un po'. 5. rifl.
opinione, in una decisione, in un affare). latini, rettor.
tormenti; /... / rendeno un alto suon, ch'a quel s'
nilo assorda. castiglione, 140: un mover d'occhi che dia grazia e s'
accordantisi come in una scala musicale, un risalto mirabilmente soave. viani, 14-267
e pei cavalli s'accordaro / con un vecchio patron ch'era da luna.
prezzo si convengono e accordano di dare un tanto per cento di guadagno sopra il costo
col sostantivo: non connettere; accordare un liuto con una campana: mettere insieme
altrui che io voglia in questo / accordare un leuto e una campana, / lasciam
più. saba, 39: basta ad un prodigio tanto / poche trombe accordate a
prodigio tanto / poche trombe accordate a un pueril canto. 3. concesso
. a'quali fu dato in compagnia un sindaco del comune, per obbligar la repubblica
. galileo, 881: incordandosi un cimbalo di corde di oro, ed
cimbalo di corde di oro, ed un altro di ottone, se saranno della medesima
dei cavalli. idem, 19-346: un altro... dalla cui nuca scendevano
presente. cesarotti, i-91: questo è un gran discapito, l'accordo, ma
: tra me e le ore / vigeva un accordo esatto. 2. d'
. cellini, 1-45 (121): un rovescio dove fussi un papa ed uno
121): un rovescio dove fussi un papa ed uno imperatore, che driz-
, viii-150: il mondo di omero è un mondo reale... omero apparteneva
7-34: rimasero d'accordo che per un anno egli fosse signore. pulci, 18-160
contrari, star là d'accordo a punire un istesso reo. magalotti, 9-2-174:
per il futuro, come siamo stati d'un animo e di un'idea per lo
, 507: c'era una volta un re e una regina che stavano fra loro
loro d'accordo come due anime in un nocciolo. panzini, iii-186: parlavano
scontroso. bocchelli, 1-iii-544: volete un consiglio d'amico? cercate d'andar
, perché in fatto d'agricoltura è un uomo raro. comisso, 12-8: la
69: disse brunoro: -noi faremo un patto: / che, s'io ti
/... / ma voglio un altro patto, se ti piace: /
in dar ricordo, / chi a l'un guerrier chi a l'altro, come
la stanza. tasso, 1-88: s'un timor a incrudelir lo sprona, /
, i-283: e perché abbiamo trovato un modo facile e brevissimo di scompartire le
l'accordo de'pensieri e rafforzando con un legame fisico il legame morale. idem,
iv-1-152: in musica la modulazione da un tono all'altro è preparata dall'accordo
iv-1-448: i tre profumi si mescevano in un accordo profondo che io riconoscevo perché dal
era rimasto nella mia memoria distinto come un accordo musicale di tre note. panzini
iii-806: [renato serra] comincia un accordo, ma non giunge alla fine.
fine. negri, 1-289: sento un accordo sommesso / fra lo stormir de le
di voci, ora lontana ora vicina, un lungo accordo ondeggiante di voci rauche e
: il sole s'era tuffato, un baleno di rosso strappava il cielo violetto,
immagine muliebre, era una nota in un accordo di bellezza, era un elemento
in un accordo di bellezza, era un elemento in una estasi di passione. idem
violente e più delicate si mescolavano in un accordo profondo che nessuna melodia di primavera
27: sapere invecchiare significa saper trovare un accordo decente tra il tuo volto di
risultante del consenso fra le parti in un negozio giuridico bilaterale o plurilaterale, soprattutto
giuridico bilaterale o plurilaterale, soprattutto in un contratto { accordo fra le parti).
concordanza. 9. prov. meglio un magro accordo che una grassa sentenza:
però si dice che gli è meglio assai un magro accordo, che una grassa sentenza
vi parlo da galantuomo; è meglio un magherò accordo che una grassa sentenza.
gli porge / modo onde parli e in un tempo il ritoglie. idem, aminta
d'essere, in quella società, come un vaso di terra cotta. [ediz
32): renzo, rispostole con un saluto, tornò indietro pian piano, per
30): renzo, rispostole con un saluto, tornò indietro pian piano,
felicità. ojetti, 25: essere un mediocre non è una pena. la pena
la pena è accorgersene. ma è un mediocre chi s'avvede d'esserlo? bontempelli
pigliava l'insulto s'aggranfiava al calcio di un platano e pareva volesse divelgerlo dalla terra
piene / son di tiranni, e un marcel diventa / ogni villan che parteggiando
: ad operar tutto questo è necessario un castigo. quale e quanto, ve
prete accusava assoluto disordine di cervello in un suicida; perché egli non dovea ignorare
lui commessa si riguardava dalla religione come un grave e mortale peccato. d'annunzio
lo sceneggiatore] non può essere che un fornitore di trovate, di invenzioni,
chi concorre, chi si raccoglie in un dato luogo. d. bartoli
d. bartoli, 5-435: un popolo oltrenumero grande, accorrente e affollantesi
spandea lungo ne'campi / di falangi un tumulto e un suon di tube, /
campi / di falangi un tumulto e un suon di tube, / e un incalzar
e un suon di tube, / e un incalzar di cavalli accorrenti / scalpitanti su
allegri, / trasse, ed, un foglio dispiegato, disse / resa peschiera.
correre, concorrere, dirigersi (verso un luogo, chiamato da qualche grave,
nel sen del monte / scaturia mormorando un picciol rio. / egli v'accorse e
occuparlo [il vuoto], in un sol punto / ciò far non può;
con larghe schiarite d'azzurro e sùbito un accorrere di nembi. deledda, ii-921:
farà scorgere. boterò, i-304: un campo di più nazioni raccoglie in sé diverse
). dial. avviare bene (un affare, un negozio); dar corso
. avviare bene (un affare, un negozio); dar corso; frequentare.
. che è accorso, concorso in un luogo. buonarroti il giovane, 9-501
né più accortamente servisse ad una tavola d'un signore, che serviva ella. poliziano
gli accorta. zini, i-535: un soffio di voce diceva con la accortezza,
levi e attenti / quai son d'un ladro, quando al furto appressa,
prò'cavalieri che arme porta, / un solo colpo non mi potria dare,
traggono le notturne ore felici / sotto un tetto medesmo. marino, 10-132:
del medico, per saper navigare in un oceano, che talvolta ha lunghe le
tra loro, si strinsero come in un gruppo, e divennero centro di tutte
insidie una donna può cadere nelle mani d'un uomo esperto, accorto, che sappia
accosciarsi per mostrare la merce, hanno un certo moto muliebremente lascivo. pirandello,
che si accosciava ogni poco, presentendo un pericolo. viani, 19-298: la terra
fare alle mie gambette; e accosciati un di qua e un di là sul ponte
; e accosciati un di qua e un di là sul ponte del castello mi
età inconoscibile,... accosciata sotto un palo, sollevava il grembiule per mostrare
lavoro, è cieca ma non sbaglia un punto. paolieri, 2-107: e a
21-70: oggi, accosciato come un pecoraio / che computa dall'ombra la
accosciate, sembrano trovare, più che un giaciglio, un grembo nella terra.
sembrano trovare, più che un giaciglio, un grembo nella terra. dessi, 7-73
ragazze a uomini maturi si concludono con un matrimonio. -figur. piovene,
, 9-94: orazione perfetta si è un dolce accostamento amoroso dell'anima con dio
e giulivo. vallisneri, i-43: un giorno di primavera, appena aperte le
aperte le foglie delle amarine, ne infusi un sacchetto dentro una botte di vino del
iii-1181: c'è, a venezia, un angolo più accostante fra gli altri,
: non poteva dirsi, in verità, un tipo accostante, né cercava d'esserlo
, 4-4 (421): presso un legnetto..., ed in quel
, aminta, 865: or prendeva un ligustro or ima rosa / e 1'accostava
casa e presa la carriera, in un centinaio di salti arrivò fino al paese
riposi. bontempelli, 6-206: fece un inchino molto umile e lento con la
l'uscio dietro le spalle, mosse un altro passo avanti, e si fermò a
capo basso. moretti, i-515: un poco più tardi accostò le labbra all'orecchio
, i-289: non aveva mai accostato un uomo al mondo né usciva mai di casa
pigrizia. alvaro, 9-514: era già un incarico organizzare quegli incontri, telefonare a
la ragazza depose la fetta di polenta in un tovagliolo candido e me la porse.
la compagna. gli piace, d'un gioco di muscoli, / accostarsela mentre
dell'agro di limone, dà fuori un rosso così bello e vivace, che
m'accostai a lor, ché l'un spirito amico / al nostro nome,
santi barlaam e giosafatte, 54: trovava un torma di ca- priuoli salvatichi, e
lui non fa lasciar venirsi adosso / un corpo così grande e così grosso.
si era accostato ai sacramenti della chiesa un nobile capitano. 5. rifl.
, 2-8: accostandosi [sergio] con un giudeo simile rinegato di sua legge,
accostati per compagnia, fece menare ad un giovane..., valoroso e possente
ovvero necessità, per la quale l'un amico s'accosta all'altro, per
man mano a ciaschedun alunno e convivere un poco con lui.
con- cepette la terza volta e generò un altro figliuolo, e disse:
sempre a diritta. quanto? ». un uomo dalla barba rossa è seduto vicino
battuta, e che suol battersi in un giorno, vengono a lucrare, detratte
/... / sì accostati all'un de'due vivagni, / passammo,
troppo vicini, raccolta e liscia come un uovo, fissava ora il piccolo scrittoio.
astrologia [crusca]: e accosta l'un mezzo all'altro in modo, che
fatto discendere sino al fondo dell'esofago un finissimo ed accostevole lino. panzini,
chi oltre vuole passare se non come un muro. pulci, 18-80: « quelle
che gli stavano accosto, egli sarebbe stato un buon padre. de amicis, i-807
padre. de amicis, i-807: un piccolo tavolino accosto al letto. ojetti
. ojetti, i-29: la vigna e un orto di cavoli che ancóra le crescevano
, 1-360: si passava accosto a un prato chiuso. e. cecchi, 1-114
sgabello. vittorini, 1-23: a un certo punto accosto a noi sulla roccia calva
che si può educare; docile ad assumere un costume, un'usanza.
. abituato, avvezzo; che ha contratto un costume, un'usanza. egidio
217: con le piante bisognerebbe anche un poco di cielo e un poco d'
bisognerebbe anche un poco di cielo e un poco d'aria, ov'elle fussero accostumate
l'uomo accostumato nelle cose, e un altro a cui le riescono affatto
principali della sua città, trovò un fare ben diverso da quello a cui era
409: amata ed adorata molt'anni da un bello, nobile ed accostumato giovane.
d'aver fatto un'opera degna d'un uomo bene accostumato, uscii di là
ove più ride primavera, / l'un coniglio coll'altro s'accovaccia. forteguerri,
d'annunzio, v-1-542: io ho un nero cane che s'accovaccia ai miei
notte si accovacciava [il pastore] sotto un riparo di frasche, a pochi passi
pochi passi dalla capanna, e vigilava come un cane. idem, ii-519: nell'
viani, 19-449: i soldati trovarono un ricetto nel buio delle caverne e si accovacciarono
saetta. saba, 479: se in un nembo [il pericolo] s'avvicina
, gli disse con leggerezza che era un villano. 2. figur.
ripa arborata il poggio s'accovaccia sotto un castigo di nuvoli. palazzeschi, i-302:
accovacciato [l'usignolo] su d'un ramo, va piangendo tutta notte i
cammina. palazzeschi 1-80: accovacciato in un angolo rimasi ad osservare come penetrato da
angolo rimasi ad osservare come penetrato da un incantesimo. fracchia, 735: i
tommaseo-rigutini, 2855: non già che un uccello non possa dirsi accovacciato', ma
uccello non possa dirsi accovacciato', ma un leone, non si direbbe accovacciolato.
la paura. rapini, 28-172: un profeta, pensavo, non può accovarsi intorno
pensavo, non può accovarsi intorno a un focolare e che figura farà un falco dentro
a un focolare e che figura farà un falco dentro una stia? =
filippo degli agazzari, 12: venne un altro baleno con un tuono sì orribile
12: venne un altro baleno con un tuono sì orribile che chiunque era ne la
messe insieme quasi a dispetto intorno a un campanilone e a una chiesa non finita
altri oggetti che una vecchia rovesciò da un sacchetto. 2. figur.
figur. nievo, 146: è un contrasto di sentimenti di forze di giudizi
figur. de sanctis, iii-183: un accozzarne di roba filosofica e di roba
quale si contraddice, non è altro che un accozzamento di cose contrarie. galileo,
dall'accozzamento di vari idiomi, siccome un popolo non si forma che dalla riunione
pulci, 8-23: ben centomila sotto un gonfalone / in poco tempo accozza erminlone
tavolozza, va, con 1'accozzare un poco di questo con un poco di quello
1'accozzare un poco di questo con un poco di quello e di quell'altro,
di santo maurizio ho a dar fuori un sonetto per la sua festa, e non
avrebbe egli mescolato insieme anzi accozzato in un sol componimento più componimenti. de amicis
...; onde ad accozzare l'un ferro con l'altro è bisogno grand'
sp., 21 (367): un altro, uscendo di casa, s'
come due goccie d'acqua giù d'un pendìo. nieri, 358: di questi
., 29 (504): dopo un po'di cerimonie da una parte e
. -non saper accozzare tre pallottole in un corno, in un bacino: non
tre pallottole in un corno, in un bacino: non saper fare neanche le cose
: -tu non accozzeresti tre pallottole in un corno, o vero bacino; tu
o vero bacino; tu non vedresti un bufolo nella neve. 5.
focolare si potevan vedere i segni d'un vasto saccheggio accozzati insieme. leopardi,
insieme. leopardi, iii-118: ho un tomo di materiali accozzati qualche anno fa.
ii-61: fu detto il poeta non essere un accoz- zatore di sillabe metriche, ma
accoz- zatore di sillabe metriche, ma un uomo libero, spirato dai numi a
nesso. manzoni, 129: un accozzo di parole contradditorie. tommaseo [
non deve la musica esprimere il disordine con un accozzo di suoni disordinati; ma deve
verità rado è che si faccia a un tratto nel mondo. 2.
operazione commerciale nell'# avere » di un conto [lettera di accreditamento; ordine
di credito, a tenere, per un tempo determinato, a disposizione di altri
mettere, segnare a credito; aprire un conto in banca a favore; far beneficiare
a favore; far beneficiare altri d'un credito (è il contrario di addebitare)
incassare e di accreditarne l'importo in un conto che dovevo aprire.
presentare ufficialmente, con lettere credenziali, un rappresentante diplomatico (per lo più
rappresentante diplomatico (per lo più un ambasciatore) perché sia riconosciuto dal governo
[s. v.]: accreditare un inviato presso un governo straniero: munirlo
v.]: accreditare un inviato presso un governo straniero: munirlo di lettere di
persona a favore della quale viene aperto un credito. = deriv. da accreditare
una banca di mettere a disposizione di un cliente una somma, in seguito a
l'opere sue; e rispondendo protogene un prezzo bassissimo, apelle offerì maggior somma
: era allora nella città di firenze un altro orefice, chiamato maso finiguerra, accreditatissimo
palazzeschi, i-655: anche la morte di un oste accreditato, del proprietario del caffè
questo artificio il telescopio o costa d'un vetro solo, o di più 'd'uno
o di più 'd'uno. d'un solo non può essere, perché la sua
mostra assai indistinti ed abbagliati; adunque un vetro solo non basta per produr l'
fame al core; / a pena un tuo desio tramonta e muore, / ch'
tuo desio tramonta e muore, / ch'un altro sorge e pargoleggia in fasce.
sp., 1 (15): un lampo che illumina momentaneamente e in confuso
sia dottissimo e fornito... di un immenso capitale di cognizioni, è atto
, 2-257: questo, dirai, può un servitor discreto / patir; ché quando
8-105: udii sorgere dalla folla intorno un mormorio lento confuso che s'accrebbe.
operazione accrescimento infinito. baretti, ii-183: un multiplicare di tasse e di gravezze,
sa sin dove le giungeranno, e un accrescimento del debito universale, il di
: adesso l'arte è venuta in un incredibile accrescimento, tutto è arte e poi
la modalità per la quale, quando un erede non possa per qualunque ragione partecipare
): nudrito, allevato, accresciuto sopra un monte salvatico e solitario. f.
. tasso, 14-32: giunsero a un fiume il qual di nova / acqua
, si accucciava. pirandello, 7-870: un pover uomo... che zitto
il pezzo del pane al ragazzo come ad un cane, e come ad un cane
ad un cane, e come ad un cane gli accennò di accucciarsi nell'angolo
a letto; accovacciato, rannicchiato in un canto. manzoni, pr.
cosa volete far lì, accucciata come un cane? [ediz. 1827 (362
dormire: che volete far lì accosciata come un cane?]. de amicis,
amicis, ii-687: accucciati nel canto d'un vagone. pirandello, 7-860: a
andarmene a passar un'oretta al rezzo di un erotto accucciato entro una romita valletta,
e stava accucciato alla tua porta peggio d'un cane. borgese, 2-252: accucciato
. borgese, 2-252: accucciato su un cuscino e con le gambe incrociate sul
e. cecchi, 1-21: hanno trovato un fauno vivo, accucciato dietro un vaso
trovato un fauno vivo, accucciato dietro un vaso di limoni. jahier,
). accucciarsi, rannicchiarsi (come un cùcciolo). tommaseo [s.
vezzo. donna gentile s'accucciola in un canto del canapè; e anche,
aveva ricevuto in custodia... un demente, e l'ospitava e accudiva
. jahier, 30: una donnina con un occhio di vetro che viene a lavorare
3. rifl. figur. stabilirsi in un posto, insediarsi. tommaseo [s
2. tr. assistere (un bimbo, un ammalato). sbarbaro
. tr. assistere (un bimbo, un ammalato). sbarbaro, 1-154:
; / va quello a predellucce, un s'acculatta. note al malmantile, 192
le braccia e pe'piedi, e formandone un quadrato, 10 sollevano e gli fanno
era, né poteva essere altro che un accumulamento di cose la più parte diverse e
dava ora una visione leggermente rossa, un principio di vertigine. mulo)
cumolo. ariosto, i-37: viene un bel punto che accumula / da un
un bel punto che accumula / da un lato il tutto, e lascia l'altro
del medico in casa era fonte di un nuovo dolore e accumolava nell'anima di mio
nonno, a stilla a stilla, un torbido tormento. sinisgalli, 6-53:
forse stato meglio scerre di questi ricordi un fiore che accumulare tanta materia. boterò
i-223: non è cosa peggiore in un prencipe, che 'l far professione d'accumular
. alvaro, 2-205: cominciò a soffiare un vento gelido, mentre nubi grige e
moltitudine di piccoli risparmii, anziché mediante un piccolo numero di grosse economie.
casella postale. bocchelli, 9-148: un accumulo d'esperienza e di regole ereditarie.
cellule vegetali di accumulare grandi quantità di un elemento o di un composto chimico.
grandi quantità di un elemento o di un composto chimico. = deverb.
in preda alla malinconia, si accupa in un tratto. = deriv. da cupo
, 3-313: avvenga che questo paresse loro un abito sacro, e non punto convenevole
pato poca accuratezza... un dati, 2. fis.
che pochi lettori. leopardi, iv-96: un libro moderno... si tappa
. panzini, ii-98: accuratamente recise un grappolo e me lo porse. b
accuratamente ogni cosa, come si trattasse di un pranzo per invitati. soffici, ii-147
vecchie stoffe accuratamente arrotolati e legati con un filo di refe. palazzeschi, i-186
soderini, i-501: volendo fare un vin buono,... userai
. galileo, 3-3-364: se io fussi un diligentissimo anatomista, con fastidio sentirei di
dal signore pretesa nei suoi fedeli è un bene si esimio, e non basta usare
di dante... è stato scritto un accuratissimo libro. deledda, ii-629:
persona una mancanza, una colpa, un abuso, un delitto; imputazione, carico
, una colpa, un abuso, un delitto; imputazione, carico, addebito
intenzione di tirare addosso una pena o un gastigo. verga, ii-65: l'imputato
, ii-929: poi il dibattimento cominciò, un po'monotono e scialbo. i testimoni
non vorrei essere accusato d'indulgere a un gusto che detesto. 3.
per lo cui mal coto / pur un linguaggio nel mondo non s'usa ».
, 32 (547): si formò un crocchio, a guardare, a tener
collodi, 750: [egli] accusò un dolore molto accusante (part.
a lui attribuito. (23): un dì uno di quegli frati si scandalezzò con
dì uno di quegli frati si scandalezzò con un altro, - capi d'accusa
per augurargli la buona notte, accusando un po'di stanchezza. pirandello, 5-181
., per convenienza, aveva accusato un suo particolare dolorino allo stomaco. sinisgalli
banco degli accusati, dunque, sedeva un uomo anziano, vestito di nero. dopo
era possibile il mandarvi prima d'oggi un po'di principio di risposta alla vostra de'
17 settembre, di già accusatavi in un poscritto della mia antecedente.
diffesa ogni pensier rivolto: / datemi pur un chi mi guidi presto, / e
era il mio accusatore, che io ero un cospiratore e un temerario. carducci,
, che io ero un cospiratore e un temerario. carducci, i-417: voi primo
che certe accusazioncelle a mezza voce, in un orecchio, possono avere gravità di calunnia
metr. mancanza della sillaba iniziale in un verso (nella metrica greca classica).
mancanza in una serie metrica o in un verso della sillaba iniziale (nella metrica
fa capo a una direzione, a un potere centrale. tommaseo [s.
in petto, / esser la nobiltà come un fiscale, / che acerbissimamente altrui condanna
58: la sorte del carmagnola fece un gran rumore in tutta l'italia; e
acerbamente d'altrui, sfoga contr'esso un risentimento o un rancore dell'animo. guerrazzi
, sfoga contr'esso un risentimento o un rancore dell'animo. guerrazzi, 1-7
fisionomia letteraria del bonghi altro che in un busto di rubizzo sofista acerbamente freddo.
né alcuna acerbitate, ma sì come un pomo maturo... si dispicca
scherzo gentile, a temperare l'acerbità d'un rimprovero. leopardi, 1005: a
quasi ostile. pirandello, 7-1143: un omettino a cui la raffinata eleganza dell'
si maturi. petrarca, 58-11: bevete un suco d'erba /...
grande scrittore, giudizioso ed originale ad un tempo, non vorrà anticipare bruscamente il
sapete che è una vera fanciullaggine adorare un frutto acerbo mentre ne potreste cogliere uno
d'annunzio, ii-748: odo tinnire un riso ch'io conosco, / ch'io
fracchia, 389: e quantunque fosse un acerbo sole di marzo, acerbo oro,
quando sovvienimi di cotanta speme, / un affetto mi preme / acerbo e sconsolato
giorno d'estate acerbo e torbido come un meriggio di primavera immatura. deledda,
. deledda, ii-567: lo zio per un poco aveva taciuto: inghiottiva la saliva
acerbe che non era conveniente dire a un innocente. saba, 191: il
9-369: era nell'età in cui un uomo che non si può dire ancora
, sente la giovinezza passata da poco come un dolore acerbo e ha ritegno dei suoi
ha ritegno dei suoi anni, se è un uomo che si rispetta.
., 21-32: vidi dietro a noi un diavol nero / correndo su per lo
maturo, duretto; alquanto aspro, un po'sdegnoso. boccaccio, dee.
esser bella fanciulla. campana, 147: un tuo bacio è acerbe tto e sorridente
proprio del canada), che dà un prodotto affine a quello delle barba- bietole
st., 1-83: ma tacer d'un color non è contento. anguillara,
, 5-306: era la nostra camera: un ampio letto d'acero bianco l'occupava
aceto acerrimo nella bocca, e finalmente diede un profondo respiro. 2.
passando infino al centro del mio cuore, un acerrimo incendio nelle midolle mie commuovono.
si danno / a depredar di biade un grande acervo. d'annunzio, iv-2-551
una forma assai simile a quella di un fungo dal gambo sottile e dal cappello rotondo
. acido acetacetico: acido contenente un gruppo chetonico atmosferica. (
. (acètilo). chim. sottoporre un acetacetico: liquido incolore, di odore
alcoolici per ossidazione composto chimico a un processo di acetilazione. = deriv
processo biologico: introduzione, in un composto organico, di uno (o
masse plastiche per pellicole cinematografiche, per un tipo di seta artificiale, inoltre per
) dell'acido acetico: entra in un gran numero di composti.
siamo intanto penetrati a testa bassa in un primo antro. linati, 30-58:
3-47: essi hanno ima patente, un angolo morto a loro disposizione, un
un angolo morto a loro disposizione, un fanale ad acetilene sui sedani. comisso,
tavolo c'era acceso l'acetilene, tirava un po'di vento e la fiammella sfriggeva
12: l'acetilene liquido è considerato un esplosivo agli effetti delle leggi, decreti e
bartolini, 1-107: entro, e un lume a gas acetilene beccheggia. ne
del tenore in acido acetico di un liquido. = voce dotta,
il tenore di acido acetico in un liquido. = comp. da
si teme dell'acetire, prendasi un pezzo di lardo grasso ottimo,
di lin sottile si cucia, e dall'un capo legata una corda per lo
prendete buono vino e il mettete in un vasello, ma non sia pieno, e
: -che si può farle? -grattarle un po'le rene: / spruzzarle il
e nell'aceto, e spargervi sopra un poco di zucchero, la qual cosa giovava
fresco. tozzi, ii-451: e mesce un vinello torbido, che odora di aceto
, 3-11: era mia madre sopra un divano quasi svenuta...; la
attaccaticci]. verga, 4-188: successe un momento di confusione: delle strida,
: delle strida, delle voci concitate, un cor rere all'impazzata, donna agrippina
che mandavano lampi. nieri, 139: un suo amico che era un boia,
139: un suo amico che era un boia, ma 00! da farci proprio
signora soffre di vertigini, sono cosa di un momento... -chi ha
momento... -chi ha un po'd'aceto dei sette ladri? -non
! / fanno in quell'acetin frall'altre un grato / odor da far resuscitare un
un grato / odor da far resuscitare un morto. = dal lat. acètum
odore gradevole (usato in profumeria, un tempo come ipnotico: detto perciò anche
d'altrettali piante. serao, ii-145: un acuto odore di menta e di
dessi, 5-136: seduti in riva a un fosso, sul l'altipiano
il giovane, 10-877: e'par 'n un certo mo'che 'l cuor mi sfrizzi
g. gozzi, iii-47: aristofane fu un certo umore, come chi dicesse,
infezione. viani, 4-81: bevemmo un paio di chili di spaghetti. allora
alla maturazione (indeiscente), con un solo seme che rimane separato dall'involucro
pericarpio), fornito per lo più d'un ciuffo di peli (come il cardo
quale ottimamente dir si può simile ad un fiume; per- cioché, sì come
ve si varca / il tartareo acheronte. un fiume è questo / fangoso e torbo
ma al ritorno, di notte è un vero lete. giunto all'altra riva non
cucina] apriva le sue fauci un antro acheron tico, una caverna ancor più
torace, dorsalmente, una macchia raffigurante un teschio (donde il nome volgare di
per significare il punto moralmente vulnerabile di un individuo, il lato debole, ove
principio pitagorico della divisione all'infinito di un punto dello spazio (e perciò il
raggiungere la tartaruga se questa avesse avuto un minimo di vantaggio). magalotti,
argomenti che... vi apporta forse un pregiudizio più grave? manzoni, pr
dicono questi signori dottori che si comunica da un corpo all'altro; ché questo è
deambulazione). viani, 19-288: un tàitte a crescenza con un unico occhiello
, 19-288: un tàitte a crescenza con un unico occhiello che ciucciava una pasticca d'
sopra. di giacomo, i-618: un quadrato tutto verde, screziato di bianche
ha ragione contro il mac- chiavellismo ritenuto un sistema diabolico: un achitofellismo.
mac- chiavellismo ritenuto un sistema diabolico: un achitofellismo. = v.
. sottilmente rigato (come inciso da un finissimo ago): detto di alcuni
nella bocca come la strana acidezza di un frutto tagliato con un coltello d'acciaio?
strana acidezza di un frutto tagliato con un coltello d'acciaio? cardarelli, 3-72
cardarelli, 3-72: abbiamo nel sangue un po'di quella acidezza che roma umbertina
. chim. che può sottoporsi a un processo di acidificazione; idoneo ad assumere
. chim. rendere acido; aggiungere un acido a una soluzione, finché divenga
e convertirlo in acido carbonico, forma un ossido di carbonio. =
ridotta allo stato di acido, oppure di un misto condito con qualche acido, in
combinarsi con uno o più equivalenti di un acido. -acidità di una soluzione acquosa
acquosa: la presenza in essa di un eccesso di atomi di idrogeno ionizzati.
svevo, 3-558: mi propinò anche un certo acido che mi ha rovinato perché
ha rovinato perché da allora soffro di un eccesso di acidità. -ant.
dalla fatica. moravia, vii-43: un puzzo acido di roba andata a male.
niente più che due o tre goccioline d'un certo suo acidissimo spirito, fatto incontanente
sé, e rappigliarsi come in gelatina, un vasello di non so qual altro umore
di acqua in cui è stato sciolto un acido. -rocce acide: rocce
] che, a dar di morso a un limoncellino verde, non si sente a
limoncellino verde, non si sente a un gran pezzo quell'acido invelenito, che si
dopo la frutta [ci voleva] un po'di dolce per mandar via l'acido
maggiore o minore grado di dissociazione di un acido sciolto in acqua se ne misura
il redi medesimo la state passata in un rigurgitamente di acidi ch'ei patì, non
i tè benefici... avevano un sapore di infermeria, di acido fenico.
stanza satura di acido carbonico emanato da un braciere. idem, 6-77: due bottiglie
,... dalle quali esalava un puzzo di acido fenico e di petrolio.
la gola fa spalancar la bocca come un forno e l'acido urico s'accumula nel
fresco, del mare che rinforzava come un acido tutti gli altri odori. =
16-ix-358: giovevole [sarà] venire a un lungo e continuato uso di siero,
quelle particelle acidosaline, delle quali sono un poco troppo abbondanti i fluidi rossi e
. panzini, ii-34: è un vinello lieve, rosso, acidulo.
della luce e dell'aria rivelasse da lontano un delicato acidulo odore di latte.
sf. fenomeno che si verifica quando un grappolo d'uva presenta acini piùpiccoli del normale
alla fine del pranzo compare sulla tavola un piatto d'uva, ognuno le fa
dossi, 423: steso quindi un giornale sulle mie e sulle ginocchia di
e ridendo. pascoli, 1050: prende un grappolo dorato / e dolcemente gli acini
porse, dondolandolo per il gambo, un grappolo d'uva primaticcia con acini neri
pane. moravia, ii-441: mangiai un grappolo d'uva, lentamente, sotto i
, ii-380: una toscana bruna come un acino di pepe, dagli occhi di
ver- miciàttoli. sinisgalli, 6-275: un seme che assomiglia alla veccia, alla
che consiste nell'uso improprio di un vocabolo (cfr. catacresi).
luogo, de'quali dice qui che l'un tace, cioè il sole, e
per indicare il 4 punto culminante di un processo morboso ', in cui i
è quello di... organizzarsi un gruppo di accadimenti che abbiano ima costruzione,
abbiano ima costruzione, una logica, un principio e una fine. la fine è
*. la forma dcxvvj, dovuta a un errore del copista, si è tramandata
aconitum napellus) si eleva fino a un metro, con bei fiori di azzurro
. e siccome la radice si piega un poco a modo di scorpione, perciò
non solamente zappi nella rena, ma nutrisci un serpente, pianti l'aconito, ammaestri
vertigini provocate dall'abbondanza di sangue: un po'd'aconito e tutto va a
. serpe dei viperidi, così chiamata un tempo per la rapidità dello scatto con
615: mio padre [era] un uomo innocente come l'acqua. pascoli,
. salvini, v-436: noi diciamo d'un che suda forte, andarsene in acqua
acqua per lavare le mani, come un tempo si usava fare prima che i
(70): [saladino] essendo un giorno ad una tavola per mangiare.
versare, far confluire le acque di un torrente o di un fiume in un altro
le acque di un torrente o di un fiume in un altro corso d'acqua
di un torrente o di un fiume in un altro corso d'acqua. targioni
cola. tommaseo, iii-220: odo un suon di benigne acque correnti / oltre la
: acque correnti sono quelle che hanno un alveo continuo e permanente, nel quale scorrono
le persone di riguardo non entrano in un albergo se non c'è « acqua corrente
calvino, 1-522: in camera c'era un lavabo con l'acqua corrente, senza
poi erano cornicione, architrave, ed un fregio pieno di lumi e di palle
stendono; restò questo paese a guisa di un lago d'acqua dolce. d'annunzio
-figur. de marchi, 151: un vecchio marinaio molto navigato nelle acque dolci
dell'aniene era portata a roma con un acquedotto lungo un centinaio di chilometri (
portata a roma con un acquedotto lungo un centinaio di chilometri (fatto costruire nel
non iscorrono sulla terra se non per un effetto particolare della temperatura dell'aria:
linati, 30-189: abitare in case un po'più civili? già, per
che l'acqua potabile manca in quasi un quarto delle case coloniche. -acqua
: quella notte oscurissima divenne chiara come un bel giorno, e ima fonte d'acqua
piovene, 5-258: si legge sul muro un cartello ingiallito: « chi ha sete
canale di pietra lavorato e pulito, e un altro la può condùciare per una forma
... l'acqua era come un cristallo nero, e lei bianca come una
fa acqua. jahier, 45: è un tre alberi che fa acqua, un
un tre alberi che fa acqua, un tre alberi con turno alle pompe.
-marin. ant. prendere acqua: raggiungere un certo livello di immersione, pescare.
a fior d'acqua sulla corrente di un fiume. grandi, 6-61: tenuto il
, / par mi sorrida / in un occhio di sole. tombari, 2-257:
natanti. -a mezz'acqua: di un corpo immerso in una massa d'acqua
, 1-82: fiacche anitrelle, cadute in un gran
terra. -sott'acqua: di un corpo completamente immerso a una certa profondità
il filo dell'acqua, doveva fare un tragitto diagonale. -pelo dell'acqua
della pianura. -acque (di un golfo, di una città): il
(289): chiamò l'oste con un cenno, gli chiese il costo,
: terra nuda e bruna accanto a un fosso d'acqua cheta. -figur
te non mi fa specie, che sei un malandrinaccio; ma dico quest'acqua cheta
un'azione ostinata e silenziosa che a un attacco violento. fagiuoli, 1-4-304:
dante, 53-59: la terra fa un suol che par di smalto, /
. viani, 19-406: ai margini di un canale d'acqua morta vi erano colossali
barchetta corrosa. campana, 11: a un tratto dal mezzo dell'acqua morta le
dal mezzo dell'acqua morta le zingare e un canto. sbarbaro, 2-31: ché
. -marin. acque vive d'un bastimento. dizionario militare [1847]
, 13: diconsi acque vive d'un vascello, quando la figura della sua poppa
13: essere o mettersi nelle acque d'un bastimento, vale occupare il solco lasciato
da quello. passare le acque d'un bastimento, è l'allontanarsi dalla scia
la cui utilizzazione spetta di diritto a un privato. -acque pubbliche: tutte le
. ariosto, 19-35: nel mezzo giorno un antro li copriva, / forse non
18-2-247: ii tempo si rabbuiò in un subito, e ne venne repentinamente una
. risciacquati per due miglia continue da un rovescio d'acqua tale, che siamo tutti
fradici. castelli, i-249: preso un vaso di vetro di forma cilindrica,
di vetro di forma cilindrica, alto un palmo in circa, e largo mezzo palmo
largo mezzo palmo, ed avendogli infusa un poco d'acqua, tanto che coprisse il
molte settimane senza piovere, venne a un tratto un'acqua rovinosa mischiata con gragnuola
, eguale, e lunga, che un impetuoso rovescio d'acqua. magalotti, 1-70
abbonda, / generato con quella, un vapor lieve, / che vanisce per caldo
s'udia cadere / col suono ora d'un canto, ora d'un pianto.
ora d'un canto, ora d'un pianto. ojetti, ii-721: l'acqua
, 1-102: in quel mentre tonò: un po'd'acqua a vento rinfrescò tutta
lunghi di quegli della parrucca, con un cappello a quattro acque e un terraiuolo bigio
con un cappello a quattro acque e un terraiuolo bigio. -fare acqua:
tozzetti, 12-6-70: essa nebbia però era un vero nuvolo, che si scioglieva in
si raccomanda di tacere e tenere segreto un fatto. pananti, i-108:
marrani o giudei. -affogare in un bicchier d'acqua: smarrirsi in difficoltà
tu affogheresti alla porticciuola, o in un bicchier d'acqua. l. salviati,
male, e'si rompe il collo in un filo / di paglia, e s'
/ di paglia, e s'affoga in un bicchiere / d'acqua. -andare
-andare per acqua col vaglio, fare un buco in acqua, pestare acqua nel
è in proverbio fra i latini, un portar rena al lido o acqua al mare
pover a me, i'ho fatto un buco nell'acqua, giusto com'io credevo
acqua nel mortaio lusingandoti d'ottener nulla da un certo lato. de marchi, 472
, con questa sua intransigenza, fa un buco nell'acqua: provvederà forse a qualche
: grido con cui, quando scoppiava un incendio, si esortava la gente ad
vento alle noci di benevento: di un viaggio compiuto in condizioni atmosferiche particolarmente avverse
, figuriamoci, ma mi rincresce vedere un galantuomo nell'acqua fino alla gola.
l'acqua sotto le grondaie: fuggire un pericolo incappando in un altro maggiore (
grondaie: fuggire un pericolo incappando in un altro maggiore (cfr. dalla padella
marchi, 689: il signor delegato presentò un foglio spiegato. -è la mia
terra, i'sarei senza voi / un pesce fuor dell'acqua e più che
, in questa casa mi par d'essere un pesce fuori dell'acqua. -sott'
: non vedete, / per farmi da un tal cominciamento, / colui che tira
in milano hanno saputo e sanno vedere un buon affare, procedere spediti senza mettere
contentano di tirar l'acqua al mulino d'un club o d'un partito. moravia
acqua al mulino d'un club o d'un partito. moravia, vii-130: lei
di dire, derivato dall'uso, un tempo consentito, di buttare in strada
altri e delle sua, ed è un uomo che viverebbe in su l'acqua.
di uso antichissimo. è acqua con un po'di sale, benedetta con formule
me ne sono contentato, per esser un furto da scancellarsi con l'acqua di nocera
tutti quelli che s'incontrano sulla strada di un soldato di ventura. pascoli, 190
da ferro o acciaio lasciatovi immerso per un certo tempo ha acquistato proprietà terapeutiche,
49: cred'io che temperi / con un po'd'acqua angelica / o con
sarebbe caduta? dossi, 32: un servitorello, tosato al par di un
un servitorello, tosato al par di un barbino in primavera, che entrava reggendo un
un barbino in primavera, che entrava reggendo un vassoio con aque concie, parte giallògnole
bollita: per sterilizzarla, per fare un decotto. angiolieri, vi-i- (9-i3
queste osservazioni non bastano ancora a decidere un dubbio antico, se il feto riceva alimento
... come se avesse ricevuto un leggiero spruzzo sur una mano d'acqua
metteva ad uno per volta a rinvenire dentro un boccale di acqua di legno.
limone, arancio), a cui un tempo si attribuivano anche proprietà medicinali.
rinfrescanti e leggermente antisettiche. fu per un certo tempo nota come acqua admirabilis.
diffusa specialmente da giovanni maria farina, un italiano stabilitosi a colonia, dove aveva
, 1-72: non v'era altro che un poco di polvere di pastiglie bianche da
acqua di felsina. idem, iii-513: un profumo... si distingue da
begli e beffati, quando, postomi un cucchiaio d'acqua di melissa in bocca,
sbavigliare, mover il capo, e un poco dopo richiaccherare. -acqua di
, lambicca queiraltro: ne usciva qua un poco di acquarosa, ma debole,
, ma debole, di là un altro odoretto. -locuz. figur
ii-101: lo vide seduto in mezzo a un crocchio di sfaccendati, dinanzi ad un
un crocchio di sfaccendati, dinanzi ad un vassoio di bicchieri vuoti e una bottiglia
, per lo più immergendovi a raffreddare un ferro rovente. targioni tozzetti, 8-261
: tengo per far acqua grana / un finissimo verzino. -acqua lanfa (
, con zucchero fine giulebbato, ed un poco di acqua lanfa e sugo di limone
madre: liquido residuo della cristallizzazione di un composto chimico. bicchierai, 27:
il latte loro... riuscirebbe un nettare effettivo. cicognani, 1-40: non
, 166: ha sempre sotto il braccio un mezzo pane; /...
/... / quel rode come un cane, / poi giù pel gorgozzuol gli
acquidoso, e come si dice, d'un brodo di poca sostanza, acqua pazza
acqua la cui molecola è composta da un atomo di ossigeno e due di idrogeno
. -è l'acqua ragia. è un buon odore. -acqua regia:
fiorentino, 235: mescola, e da'un bollore; lascia posare, e serba
comodità. panzini, iii-285: è un luogo di acque sorto da poco tempo sulle
porta all'acqua acetosa, proprio a un passo dalla ferrovia di viterbo. idem
, iv-2-352: a tivoli... un lezzo acuto d'acque sulfuree; e
cosa che esce dal grano si è un poco d'acqua. g. m.
una mia zia cugina, nipote d'un mio genero, che fu figliuola d'un
un mio genero, che fu figliuola d'un fratei di mio cognato. g.
. a. papini, 130: d'un uomo di poco intelletto si dice volgarmente
giallo, e mescolatigli insieme, e'fanno un color verde; imperò il diamante giallo
hanno dentro questi diamanti? guarda! pare un ruscello che scivoli. palazzeschi, 9-600
ruscello che scivoli. palazzeschi, 9-600: un gatto mai veduto fino a quel giorno
due smeraldi che avevano incastonato al centro un brillante di pura acqua. bacchetti,
purissimo. palazzeschi, 1-197: è un romantico della più bell'acqua, non
, fuoco! voci con cui in un gioco di bimbi si indica, a chi
2. represso, soffocato (di un suono). note al malmantile,
pacchiare; e s'intende, mangiare con un certo acquacchiato suono della bocca.
acquacedrataio). papini, 28-160: un po'nella maniera... dei dipinti
acquafòrti). acido nitrico, che un tempo si chiamava acqua forte per il suo
: anzi non pare altro se non un ducato d'oro stato nell'acqua forte.
forte quanta gli ricuopra a punto in un vaselhno di vetro. marino, 14-120
, i-386: quell'acqua contiene sempre un po'd'acido; però è detta acqua
una scienza mirabile (ch'era forse un raro senso) di tutte le minime particolarità
barilli, 2-333: si muovevano in un grossolano effetto di chiaro scuro
e di piranesi, suggeriscono 1'esistenza di un regno che si appaga della sua atonia
. in caffè, contentandosi di pagarle un bicchiere d'acqua e sciroppo dall'acquafrescaio
acqua e sciroppo dall'acquafrescaio, spendendo un soldo. di giacomo, i-567:
d'una pila di pietra e d'un condotto, posto nelle stanze delle case per
la cucina. cicognani, 9-52: veniva un cattivo odore di rigovernatura e d'acquaio
marmo, la testa e le spalle un po'curve; e mi fece una compassione
s'abbattè sfasciandosi appena a terra in un acquaio livido. 2. locuz
senza farsi notare. -colare peggio di un acquaio: essere fradicio d'acqua.
, i-82: or sotto al nevicar sembro un mugnaio, / e colo tutto peggio
, / e colo tutto peggio di un acquaio. -essere un acquaio {
peggio di un acquaio. -essere un acquaio { una gola d'acquaio):
furono desti: « s'è udito un tonfo come uno che precipiti dalla calata »
miglior rimedio di tutti si è metter un solco acquaio per lo mezzo del campo,
più in là sotto l'ombrello d'un albero e guarda l'acqua.
comparve solennemente accompagnato in calimara, in un saion vellutato di suo capriccio, e
mi misi intorno con la punta d'un sottilissimo spillo ad una di queste acquaiuole