, oscuri o persi / non vestì donna un- quanco / né d'òr capelli in
(per consentirne l'apertura con l'un- ghia). augumentàbile, agg
de'dieci di balia, 12-62: gli un- gheri nostri hanno di soldo il mese
/ per far la prova altrui di qualch'un- guento, / applicandolo al mal si
novelle il dimandava. ariosto, 45-10: un- -giornata di corriere: lo
faccia con tesoretta; sciupa l'imbottito coll'un- ghie, dirùggina i denti. panzini
. f. giambullari, 127: gli un- gheri, veggendosi a petto una moltitudine
2. entom. nei lepidotteri apparato di un- cinamento che collega le due ali poste
della pirocatechina, scoperto nel 1826 da un- verdorben fra i prodotti di distillazione della
fu presa da giorno da carpi e dall'un- ghero, ed, imbavagliata, condotta
che vesti il mortai velo / a l'un- decimo lustro il tempo inchina, /
nella val di nievole verso la metà dell'un- decimo secolo. 2.
, 9-55: armarono centocinquanta galee sottili, un- deci galee grosse, un galeone
/ che di sì fiero ardor non arse un- quanco. bertola, 55: si
? ricordati, 1-105: nel gettare gli un- gheri i sassi per lapidare i santi
che l'aveva appostato, gli mise l'un- ghie addosso; gli trovarono un fascio
, ii-37: io ti volea ragguagliare ad un- guem de la tua uxore, ma
, 214: la notte seguente poi gli un- gheri nobilmente recuperarono la loro reputazione,
, 4-1-423: questa operazione è tolta 'ad un- guem 'dagli scritti del fiammingo,
piccolini di sei e cinque anni che favellono un- gheri che a chi gl'intende è
tetti. carducci, iii-2-63: percuote l'un- garo / destrier la valle ocnea,
iii-7-289: eccoti su 'l finire del secolo un- decimo risonare colà una nuova lingua,
575: la paglia non battean con l'un- ghie vuote: / dormian sognando il
se con esso [liquore] se gli un- geran spesso quando vanno la sera a
lii-6-98: non si può fidare rimperatore degli un- gheri essendo mancatori di fede..
al polso, così da farmi penetrar l'un- ghie nella carne, e supplicò
a cacciarli indietro, a levar loro dall'un- ghie gli ordigni...,
, al monimento / andar, cum prezios'un- guento. / l'angel dixe:
de * baroni a colligran o con quattromila un- gheri, i quali di presente si
idem, i-12-113: lasceremo del re d'un- garia e diremo come la reina giovanna
posa fermare se non sopra le punte dell'un- ghie, e questo male..
l'insurrezione nazionale degli slavi meridionali, degli un- garesi e dei tchekki di boemia e
rapitrice de l'alme, / non ebbe un- quanco in del, non ebbe in
180: se fosse mio 'l reame d'un- garia, / con greza e lamagna
mietitor recide, / né da fecondi rami un- qua divide / acerbi frutti delle sue
non so se tedeschi di truppe regolate o un- gheri. cesarotti, i-xxiv-133: vedete
questi requisiti, quando da voi siano ad un- guem osservati, ci sarete gratissime,
.. di chiamar in aiuto suo gli un- gheri. -restare al di sotto
sotto delle zampe e l'angolo aguzzo degli un- ghielli retrattili. -per estens
a ferraresi; oh che recreatura de cuori un- gareschi, oh che degno fine di
dopo la morte di carlomagno, ripigliato nello un- decimo secolo e pressoché mandato ad effetto
ha pretensione sopra questo stato come re d'un- garia. convenne con il re giovanni
. f. giambullari, 29: gli un- gheri in quella, rivolti indietro e
: quattro capelli tagliatigli per forza, quattro un- zioncelle di unguento ed eccotelo già fra
patema, lo costringono a presidiar contro l'un- aro il comune nemico. faldella
... già sonno, ahimè, un- dece anni che da me, per
indumento tagliandolo; tagliare i capelli, le un- ghie. guittone, i-14-80
turchi, perché troppo non si rendano gli un- ghen potenti e superbi, onde scuotter
con le quali sediziosamente chiedea i regni di un- garia, di boemia, l'
corpo con una linea curva a guisa d'un- cino. marcello, 46: volendo
algarotti, 1-vii-271: uno sgraziatissimo autore dell'un- decimo secolo dice: 'quit pergit pisas
maturano. bevesi oltre a questo, et un- gesi al morso delle serpi, alla
trevigi. fatti di cesare, 160: un- que non attese che loro ira fusse
e anco n'aveva soprapresi dal comune, un- de al sindacato ne fu messo in
sorveglia i costumi tirava la somma dopo l'un- decima partita. -per estens
del corpo il cor odiare, / un'un- cia non avendo del cantare / di
: centinaia e migliaia di stufaiuoli, di un- gitori, di profumieri...
. anat. posto al di sotto dell'un- ghia. = comp. dal
catena amara / si trarran tua mercé l'un- estraordinarie [entrate] li propri deputati,
che non perde / le sette stelle gelide un- quemai; / e li altri han
si corrompe. lapidario estense, 140: un- de perciò gli zentilli omini e gli
contraffatto e brutto, la quale con uno un- cinazzo si attacchi dietro.
versi che si possono adoprare, oltre l'un- denario con l'accento sulla penultima,
similitudine d'unguento, vale a rimuover l'un- ghie degli occhi, e purifica la
argentieri,... maneggiano colle mani un- ghiose e quasi libidinose i mucchi luccicanti
galliziani o rinaldo d'aquino, 437: un- qu'a lei non dimando / perch'
e l'ultima pena di tanta crudeltà che un- quemai per li romani fosse data a
che vesti il mortai velo / a l'un- decimo lustro il tempo inchina, /
miglior vini, / bon cibi, buon'un- guenti e buon liquori, / che
di tubia / tu d'amadori scudo, un- d'è vittore / che non piò
occasione aveva condotto seco il piccolo gabriele, un- decimo frutto delle sue viscere, dopo