orto che a temperata aria soggiace, e umor di fonte vi scorra, si può
dunque queste condensate, ricevendo nutrimento dall'umor che le sopravviene, pigliano accrescimento;
rigor de'metalli ancor sepolti / diverso umor che si rapprende, e informa / stalattite
loro piccolezza e diafaneità, rappigliatosi l'umor bianco, apparivano. idem, 1-3-543
iii-305: di vano accesa ardor, d'umor stillante, / come fior ch'onda
vana cura / muove la bile o adusti umor nutrica. = lat
viìlan tiranno / struggersi in dolce umor le pecchie apriche. leopardi, 1-116:
la saetta. idem, 23-113: l'umor che vorria uscir, tanto s'affretta
; si apprende in gemme nel- l'umor petrigno, non altrimente che gli zuccheri e
da nutrirsi, alcuno / lo pastura d'umor di poesia, /...
, / sbrigliando a tavola / l'umor faceto, / perdé la bussola e
all'arboscello, / e per l'ombra umor gli dà. algarotti, 1-129:
recessi allarga i flutti e risospinge / l'umor che da que'fonti a lui
sé? arici, 29: l'umor sorgente / dalle radici ad allattar la pianta
/ il suolo ove alligna, / l'umor ch'ella dà! fracchia, 409
,... montava un animale d'umor difficile. ojetti, 79: ho
barberini, iii-270: s'erge altronde l'umor ch'in copia abbonda, / in
], / ed antivede dove l'umor pecca, / lo qual par ch'ammatassi
, o per mancamento e ammortimento dell'umor acido, che più non lo solletichi
la più alta ora del die / cercava umor per ammorzar la sete. [sostituito
larghe pianure. ariosto, 23-113: l'umor che vorria uscir, tanto s'affretta
e il soverchio accostamento della retina all'umor cristallino. cesarotti, i-n7: se
ai quali è attratta certa malsania dell'umor fantastico popolare. gramsci, 148:
2-386: or su com'il piovoso umor nell'alte / nubi insieme s'appigli,
; si apprende in gemme nel- l'umor petrigno, non altrimente che gli zuccheri e
. tasso, 4-76: ma il chiaro umor, che di sì spesse stille /
appurando, e tutto assorbe / l'umor nemico, o lo si assembra e spegne
del villan tiranno / struggersi in dolce umor le pecchie apriche. leopardi, 9-28
con voi di quel felice / umor di tanta forza e di tal frutto,
terra, perché più potentemente veggiamo l'umor descendere e penetrar l'arida sino al mezzo
30-127: ché s'i'ho sete ed umor mi rin- farcia, / tu hai
, 13-44: l'orgoglio e il mal umor dei cortigiani, / dei maggiori disordini che
arici, 125: il vano / acquoso umor, che ai membri egri prepara /
biscia. tassoni, i-103: l'umor verde ne gli animali è feccia,
/ e cadenti ed asciutte / de l'umor de la vita e stanche e gravi
queste condensate, ricevendo nutrimento dal- l'umor che le sopraviene, pigliano accrescimento; indi
qualche modo assorbire il siero o l'umor latteo dalle estremità dell'arterie dell'utero
le parti del corpo non abbia disperso l'umor gottoso. stuparich, 2-336: portava
s'ingenera il canchero, ed allora l'umor me- lancolico è chiamato atrabile, e
anche nobiltà..., senza umor tetro e malinconico..., senza
l'empio gigante / dall'uve aurate umor dolce spirante, / spirto che spirto
mirabil fatto. arici, io: vegetabile umor, succo gentile / che dall'
si rincontrano molti scolastici che scolano dell'umor di accreditarsi per ingegnosi coll'inventar opinioni
: ma che? per secondare l'umor morbinoso di certi cavalierotti sacciutelli, che
attende, / e spiega tali al freddo umor, né schiva / alcuna di bagnarsi
moderno. giusti, 2-109: l'umor mio tra mesto e lieto / sgorga
fa in su la base, / l'umor che vorria uscir, tanto s'affretta
, / battendo il ramo che d'umor sia privo. cellini, 1-47 (126
molli, / fan maritate con l'umor ferace / le glebe partorir novi rampolli
, a'rivi il gielo, / l'umor a l'erbe, a'fonti l'
/ beono, accesi d'amor, l'umor ch'è in loro. alfieri,
frate, che di già avea compreso l'umor della bestia,... «
conosco, per sentita dire, l'umor della bestia. 11. figur
ire /... / il bestiaiaccio umor del vostro dire. bruno, 3-934
delle gazzette. tommaseo, i-98: umor la nutre di schiette bevande / che
/ né distinguer sapea / il bianco umor da le sue mani intatte, /
dunque non vi bisogna altro che adattarvi all'umor bisbetico dell'uno, e partecipare alla
tasso, 8-74: così nel cavo rame umor che bolle / per troppo foco,
trionfar bastante / e, qual fervido umor bolle in fornace, / presso il foco
il ciuco, / scomunicandoci / l'umor giocondo, / vorrà rimettere / le brache
senza radice / legno ch'è per umor tanto gagliardo, / che que'che vide
mille guise orribilmente, / qual bolle umor sulfureo in bulicame, scoprendo i bulicami
sciolta in rimbrotti, / qual da pentola umor, (di ferro, ottone
, / sbrigliando a tavola / l'umor faceto, / perdé la bussola /
/ e cadenti ed asciutte / dall'umor della vita e stanche e gravi. f
/ l'erba assetata e de l'umor digiuna. marmitta, ix-295: e riprendeva
suoi buoni effetti, qualche circolazione dell'umor vegetabile, e nutritivo, come si fa
lambir colle minute lingue / il nereggiante umor, carne ruttando / mista col sangue
b. davanzali, ii-182: l'umor della vite è caldissimo. idem, ii-489
le vene: / ed ogni caldo umor corse al suo loco. d'annunzio,
1-30: così piena di fumi e d'umor bravi, / che te l'hanno
portar l'amato paggio / il calice d'umor stillante e greve, / rivolti in
s'ingenera il canchero, ed allora l'umor melancolico è chiamato atrabile. carena,
petto più forte; seppia che intorbida l'umor più chiaro. 2. astron.
capanniscondere: / hanno altri vari umor, vari propositi. = deriv
19-53: alcuno / lo pastura d'umor di poesia, / chi di musica
/ era di nebbie spesse e d'umor pregne. 3. sm.
suo tronco ancora / già per soverchio umor corrotto e cavo. beccuti, ix-542:
, 8-74: così nel cavo rame umor che bolle / per troppo foco,
in parte, dove, / senza soverchio umor, felice e lieto / trovin l'
amorevoli parole cominciò a vedergli levar questo umor fantastico di capo. ma che!
allo scopo di permettere la fuoruscita di umor acqueo in eccesso oppure di sangue o di
più forte; seppia che intorbida l'umor più chiaro. carducci, 21:
in parte, dove, / senza soverchio umor, felice e lieto / trovin l'
fin dalla cima d'esso, un umor tenace e vischioso, che non istagnando ivi
, i-266: grato odor, dolce umor v'era innestato, / ché delle rose
porro / ove il grasso e l'umor sian loro aita. mattioli [dioscoride]
la ciprignia dea secondo i tempi / umor reca e calor, pur nebbia e
suoi buoni effetti, qualche circolazione dell'umor vegetabile e nutritivo, come si fa
zuppon tant'alti, / per discacciar l'umor maninconoso, / sicch'e'fer ben
immenso e grave, / pien di gelato umor, conforto estremo / dell'interno calor
o melancolico -non so qual sii questo umor cupidinesco -gli è montato su la firenzuola
né d'altro impiastro o d'altro umor collirico. collirio, sm.
non ho sangue in vena, / né umor ne li ochi né medolla in osso
revoli parole cominciò a volergli levar questo umor fan tastico di capo.
si confonda. tommaseo, i-98: umor la nutre di schiette bevande / che per
ogni parte / per desio di nuovo umor. parini, giorno, i-721:
1-15: alcun non sia che in quegli umor peccanti, /... gli
il concentramento, la malinconia, l'umor nero e l'allucinazione. nievo,
inaridisce che indura: così trattone ogni umor corruttibile, e con ciò concotta la spiga
i fioretti aviva, / di mattutino umor piove dal cielo / picciola stilla in
basso, ed anche nello estrarre l'umor cristallino che se ne sta sospeso dinanzi
e grave, / pien di gelato umor, conforto estremo / dell'interno calor
diminuito. campanella, i-270: liquido umor suol congelarsi / in duro ghiaccio,
luogo basso, al qual discorre l'umor de'monti e la grassezza, per la
grassezza, per la simile abbondanza dell'umor nelle interiora della valle, ottimamente si cul
morte. petrarca, 265-11: che poco umor già per continua prova / consumar vidi
faccia,... quella consuma l'umor di dentro e l'amor di fuori
l'umana greggia per precipizi e con l'umor attaccaticcio dell'emulazione viziosa. s.
ventraia. buti, 1-768: 'con l'umor che mal converte ': mostra la
la retina; o si apran dinanzi all'umor cristallino in una piccola finestrella, come
, onde non fruttifica perché tutto l'umor radicale si disperge in frondeggiatura infruttifera.
il concentramento, la malinconia, l'umor nero e l'allucinazione: stato fluttuante
/ da le spregiate crete / d'umor fracidi e rei / versan fonti indiscrete,
accoglie, e serba / gl'umor celesti, e cristalleggia l'erba.
: versando da'begli occhi fòra / umor di doglia cristallino e vago. marino,
. garzoni, 1-296: se l'umor cristallino è leso, allora l'occhio s'
più tosto non cuoco, / se non umor, ma è mia sustanza fuoco?
o melanconico -non so qual sii questo umor cupidinésco -gli è montato su la testa
picciol sentier da'curvi rami / il rugiadoso umor che, quasi gemma, / i
biasimare quell'azione, come più cagionata da umor malinconico, da leggerezza d'animo amico
crescenzi volgar., 2-27: l'umor delle piove ne scorra fuori per la
modo sollecito ed alterno / delibando avidette umor soavi, / da le poppe dei
come puoi soffrir ch'altri delibi / umor sì dolce, e 'l caro mel t'
ciascun luogo il sol delibi / d'umor quanto vuoi poco; in sì gran tratto
. ritorno, o riflusso subitaneo dell'umor morbifico di fuori in dentro, per via
risiede, / e convertita in chiaro umor si vede. -pieno di vapori,
trovano sempre asciutti, o con pochissimo umor dentro. manzoni, pr. sp.
, stenti e guai, / e quant'umor dagli occhi miei derive. tasso,
dal dente indi due foglie, / l'umor s'abbassi, e s'assottigli tanto
modo sollecito ed alterno / delibando avidette umor soavi, / da le poppe dei fior
, quando il calor respira [l'umor della pianta] rimane molto umido terrestre
voglia / no l'addo- vien per umor ch'abbia vecchi, / ma per difetto
l'altro si diffonda / il pravo umor di quella peste immonda. goldoni,
volgar., n-15: il sugo è umor per li pori delle radici attratto,
/ l'erba assetata e de l'umor digiuna. f. d'ambra, 4-57
del mio carattere e diminuire possibilmente il mio umor nero nel contatto della società e con
mio carattere e diminuire possibilmente il mio umor nero nel contatto della società e con le
coll'aria il foco, e coll'umor la terra / in sì maravigliose e varie
doglia al cielo, / e il lagrimoso umor dagli occhi bassi / si va tergendo
facea contesa, / vagheggia in poco umor stillar disciolto. dotti, iii-251: leva
orto che a temperata aria soggiace e umor di fonte vi scorra, si può dir
grossezza gli discuoia / di quello umor che già gli tolse il giorno, /
disferrata. son mantenute da un medesimo umor vitale, indifferente disfìbbiare, tr. (
, ii-178: mostrerò, se 'l mio umor si disim- bestia, / ch'esser
sì sproporzionate le membra, con l'umor che mal converte, cioè con l'
che mal converte, cioè con l'umor che si converte in mala parte. dante
e sgarbi e dissapori, / e mal'umor fra il bertuccione e lui. manzoni
. b. davanzali, ii-513: l'umor del frutto tenuto fuori della terra alcun
e ti disseta in questo / sanguigno umor già consacrato a dite. foscolo, 1-328
fiamme ampi volumi, / e di bollenti umor sulfurei fiumi / ne'campi erutta a
: però che da l'ardore / l'umor che ven degli occhi mi difende /
per naturale sua virtute / rettifica gli umor distemperati. bandello, 1-5 (i-73)
fa di sua feconda luce / l'umor terrestre. casti, ii-6- 103
vicina antica selva / per distillante umor tronchi odorati. distillanza, sf.
il rigor de'metalli ancor sepolti / diverso umor che si rapprende e informa / stalattite
, acciocché per quel pertugio si distilli l'umor superfluo, e allora si cureranno i
/ e su i campi di largo umor satolli, / giunsi al torrente. leopardi
sì, e con tanta forza ogni umor daddosso, che... a niuna
/ carnevale, / che ogni tristo umor dissecca: / a far corte al
sentiva avvolto in quel rancore, in quell'umor nero anch'esso, gli pareva
sia aperto, e... l'umor delle piove ne scorra fuori per la
, e sorbe, e l'agro umor de l'uva. 2. mitigare
, 30-127: s'i'ho sete ed umor mi rinfarcia, / tu hai l'
b. davanzali, ii-526: allora l'umor delle piante corre alle barbe a nutrire
sembravano deserti. alfieri, i-15: quell'umor malinconico... dominava poi sempre
cadenti foglie, / manca il vivace umor, doppian le doglie. baretti, 2-215
il ciuco, / scomunicandoci / l'umor giocondo, / vorrà rimettere / le brache
volte vommi a spasso / purgando gli umor freddi secchi e grossi, / e
sete tante, / che fe'saltar l'umor anco a'facchini / dal capo a
, e di purgar la flemma e gli umor viscosi. landino [plinio],
? tasso, 4-76: ma il chiaro umor, che di sì spesse stille
, onde non fruttifica perché tutto l'umor radicale si disperge in frondeggia- tura infruttifera
umore acquoso, impediente la digestion dell'umor viscoso. bisticci, 3-153: non
: il chiaro elettro / è lagrimoso umor, che sparso cade / d'arbor fumosa
, i sbrigliando a tavola / l'umor faceto, / perdé la bussola /
ridere quanti sfogavano il malanimo e l'umor satirico, non azzardandosi sui francesi,
. tasso, 8-74: nel cavo rame umor che bolle / per troppo foco,
in vece del sole, e l'umor de gli occhi in luogo de le
furiosi, forsennati per l'eccesso dell'umor melancolico, e per la depravazione della
caldo né gelo, / e tanto umor ti dian la terra e tonde /
dove, per esalare il bestiale / umor di tutti quei di cui favello, /
predominio della colera rossa, e deu'umor melancolico caldo e naturale. baldinucci,
, espertamente s'unse / col puro umor degli oliveti suoi. carducci, iii-16-23
del mare da'quali si può esprimere l'umor dolce. paruta, 4-1-185: quei
le stesse cause di non eccitar l'umor delle persone a dire che sia tralasciata
radici salvatiche, le quali sugano ogni umor del campo. 2. figur
principe, in questa estremità del mio umor melanconico. segneri, ii-70: non
crine; / e sia di dolce umor tutta cospersa / sua bella face; e
, 4-i-156: sbrigliando a tavola / l'umor faceto, / perdé la bussola /
cicerchia in parte dove / senza soverchio umor felice e lieto / truovin l'arbergo lor
, 5-12: non è manco selvatico l'umor falso di questa sorte che ebbe già
il cor di foco e gli occhi d'umor pieni. c. dati, 3-82:
forteguerri, 29 -arg.: col vivo umor della fatai cisterna / despina toma al
, in cui ricorre / ogni benigno umor che per la terra / feltrato e
giorni, / l'altro il ferace umor che 'ntorno truova / nel suo profondo ventre
nievo, 1-314: siccome gli era d'umor gaio e festevole, in breve s'
infermità che viene in pelle, cagionata da umor salso. = comp. da
/ da le spregiate crete / d'umor fracidi e rei / versan fonti indiscrete,
mille fibre egli diffonde; / e quell'umor, che per li rami elice,
). muzio, 1-15: nuovo umor veramente è questo, ma derivato da
pelle e pelle ancora cola fuor un umor acqueo. buonarroti il giovane, i-295
terren, che meno abbonde / d'umor soverchio, il vago colle umile,
! b. davanzati, ii-526: l'umor delle piante corre alle barbe a nutrire
, conosco, per sentita dire, l'umor della bestia. -mangiare la
magisteriu. tolomeik 2-260: de l'umor de gli uomini de'nostri tempi, m'
, e così scaccia / quell'infelice umor che gli occhi appanna. bracciolini,
per tutte le membra, ed accresce l'umor naturale in quella maniera che farebbe il
è qual fiore, / a cui l'umor vital del tutto manchi. foscolo,
ad orare: s'adattò il mio umor brioso all'uditorio brillante. 3.
arici, i-53: se maligno serpe umor ne'corpi / umani e di putredine
la cristallina reggia, / che da l'umor, di cui le sponde ha piene
insuperabile in ogni particolare, sedar l'umor fluttuante di riforma. galileo, 1-1-227
, 12-210: or dimmi; a tanto umor che gli occhi fondono, / non
: la psora [trae origine] da umor men crasso, e perciò in ella
alamanni, 5-3-703: gli dona tanto umor, che dentro forma / salde radici
forando in basso / dà luogo al tristo umor, infin ch'ei veggia / ben
più forza, / per che il frigido umor de i frutti tempre / co 'l
ancor che forza il sciolga / dal natio umor, sempre vermiglio resta. varchi,
ove mancar si veggia / il notritivo umor, non prenda a sdegnio / con
/ da le spregiate crete / d'umor fracidi e rei / versan fonti indiscrete.
/ solve, e ricrea di nuovo umor la terra. cardarelli, 1-135: tutto
più forza, / per che il frigido umor de i frutti tempre / co 'l
suo ruvido tronco, un cristallino / umor distilla. tommaseo, 3-iii-178: ebbi lettere
onde non fruttifica, perché tutto l'umor radicale si disperge in frondeggiatura infruttifera.
trovi / il mele infuso o 'l dolce umor de l'uva. varchi, 18-2-58
il capo e all'uvola ripiena d'umor freddo, vi si ponga la sua radice
, fanno incendio, e si mutano in umor collerici e fumosi, e fanno dolere
ora mattutina, / quando manca l'umor, che il foco tiene, / estinta
dolce, ma tutto bile, / un umor tutto rabbia e tutto furia, /
tempo del verno, raunano l'umor nelle radici; nella state lo spargon
spiche, / là dove al salso umor bacco si fura, / che sassi brama
minore tempesta o d'ira o di umor nero. 2. fuscellini:
erasmo da valvasone, 1-2-65: un cristallino umor da gli occhi fuso /..
a un tratto lo trasporta / l'umor gagliardo, e col pensier veloce / salta
in virtù solo di quel- l'umor gaglioso o diciam glutinoso, di cui son
. / un carattere franco, un umor gaio, / e colle donne avea sempre
, 1-314: siccome gli era d'umor gaio e festevole, in breve s'ebbe
* saponaria ', la quale trasuda un umor come latteo, o, a
e ne elice / da tinger panni umor da la radice. borgnis, 188:
d. bartoli, 3-72: quell'umor gialliccio in che nuota [il sangue
materdona, iii-317: cilla di bianco umor massa gelata / coglie e preme
il capovolse e nel gelato / umor la coda e il dorso e il crin
del volto ad asciugar intesi / l'umor notturno al fanciullin che dorme, / quai
sentier da'curvi rami / il rugiadoso umor che, quasi gemma, / i nascenti
ii-87: ma infin vi tien l'umor generatio, / guardate dove, per
per l'amor di dio! / umor generatio di certe cose, / che
certo che egli sia del medesimo vostro toscanese umor cogliluvio... e che però
virtù delle radici e, risolvendo l'umor della terra, in nutrimento lo converte.
che forza il sciolga / dal natio umor, sempre vermiglio resta. soderini,
dalle giunture distilla] una pestilenza d'umor vischioso, una morchia di così rea
separano la sciliva, il pancreas l'umor pancreatico. baruffaldi, 152: questa corrugazione
overo nella gola, che sogliono riempirsi d'umor crasso, e perciò s'indurano e
feconda / col raggio sereno / l'umor che ha nel seno / la bella
, quando le medesime, senza precedente umor esterno alcuno, prima diventano tinte di
gli uomini immerga, / e con l'umor, che 'l suo padron non beve
lippi, 1-10: in testa quell'umor si è fitto, / che l'uom
e scemi / de la pioggia l'umor gonfia, e li pasce.
maia materdona, iii-317: cilla di bianco umor massa gelata / coglie e preme e
capo, e all'uvola ripiena d'umor freddo, vi si ponga la sua radice
immantinente gracidar nascendo / ne lo stagnante umor rane palustri. menzini, i-306:
: spezialmente doppo una grandinata [l'umor nutritivo] debbe esser pienissimo d'acque
. mauro, xxvi1- 253: ogni umor purga alla salute acerbo, / e fa
dispaia / le membra, con l'umor che mal converte. -che è
venti. tasso, 1-12-12: gravide d'umor ampie caverne / veggiono. marino,
le desiate mamme / vote del propio umor ei [l'agnello] se n'appaga
maggior copia ancor l'aura vitale / riterrà umor così tenace e greve. monti,
zuppon tant'alti, / per discacciar l'umor maninconoso, / sicchh'e'si fer
malate di podagra] una pestilenza d'umor vischioso, una morchia di così rea natura
letamar sedea / e d'un'scatente umor... tergea / l'imputridita
la grossezza gli discuoia / di quello umor che già gli tolse il giorno. romoli
volte vommi a spasso / purgando gli umor freddi, secchi e grossi. crescenzi volgar
il prezzemolo] mondifica il feto dagli umor grossi e viscosi. gelli, 1-8:
o vasi / che guarde il troppo umor, che non discenda / a guastar le
ghiara o vasi / che guarde il troppo umor, che non discenda / a guastar
1-105: è uno spirito in lui d'umor guerriero. metastasio, i-253: con
quarzo] si assomigliava a quella dell'umor vitreo della membrana detta 'ialoide'.
cui trasparenza si assomigliava a quella dell'umor vitreo della membrana detta 'ialoide '
liquido sinoviale e pleurico e nell'umor vitreo, la cui principale funzione
aver principio da icor tenue meschiato con umor crasso e mordace. redi, 16-ix-55
partic., all'orma e all'umor acqueo dell'occhio). = voce
versò coll'altra / da tersa idria l'umor. bossi, 14: io ho
idropici tumori / purgar può la radice umor nocivo. de marchi, i-787:
inliquidito, e però si chiama umor vitreo. spallanzani, 4-ii-339: mon
corpo... e sì per l'umor maninconico,... come sarà molto
papa, gli altri mal celanti l'umor ghibellino. -indomito, fiero; sdegnoso
. pixa? -avo? 4 nero; umor nero'(da cui melanconia):
copia ancor l'aura vitale / riterrà umor così tenace e greve, / quasi
. che il leardo rotado è impastato di umor mal cotto e di sangue, perché
perle. magalotti, 2-108: ogni umor, che in bell'agrume, /
umore acquoso, impediente la digestion dell'umor viscoso, del quale il frutto si genera
arditi, / non sempre ebbe d'umor gli occhi impediti, / né fe'i
che mostrino di sudare o piangere o gittare umor sanguigno. buonafede, 3-166: non
s'abbatte, / che in tal umor manco velen s'imprima. f. f
ch'io non so / se l'umor, ch'aere m'impustula, / se
: rugiadose dolcezze in matutini / celesti umor che i boschi inargentate, /..
culla in prima, / lungo l'umor d'innargentate vene, / suo sepolcro diviene
berchet, 370: già l'aere d'umor putrido empiendo, /... /
estate entro i profondi / pozzi l'umor, perché la terra allora / pe 'l
campailla, 10-78: comincia di aqueo umor la creta molle / a incalorir l'
. mattio franzesi, xxvi-2-318: l'umor, che s'incapa ne i poeti
da quell'altra spezie che sarà l'umor melanconico. domenichi, xxvi-2-309: un
m'incende, e sugge / l'umor, che mi dà vita e nodrimento.
al cavallo, primieramente per la superfluità degli umor malvagi inchiusi nelle vene del sangue.
ora mattutina, / quando manca l'umor che il foco tiene, / estinta par
... contra ogni sorte di umor tristo e dolor d'animo incurabile.
. bar etti, 3-211: quest'umor nero io non mel so cacciar d'
indotta nel germe dalla particolar costituzione dell'umor prolifico di quei popoli. 3
, 21: io con l'umor degli occhi impetrai indugio / all'altrui
di caratteri segnate, / benché d'umor bagnate. f. m. zanotti,
già le fibre tutte / grasso cresciuto umor gl'infarcia e lega. -intr.
mente de'mortali inferma / qualunque cibo nell'umor converte / che 'n lei prevale e
bergantini, 1 -77: il torpido umor per infezione / di furtivo velen dalla
maschio appresso e v'influisce / sopra umor seminai che le feconda. =
: trovansi guasti i legnami, o per umor di dentro che dall'acqua per le
e move. arici, i-89: diverso umor... si rapprende, e
/ ch'empie il sangue e gli umor di troppo visco; / fra 'l vitello
5-5: se 'l ciriegio infracidasse per umor conceputo, si pertugi nel tronco. tolomei
l'umor corruttibile, il quale infracida e corrompe il
il rio tiranno / un dì gonfio d'umor l'urta e l'infrange. monti
arditi, / non sempre ebbe d'umor gli occhi impediti, / né fe'i
/... perché più dolce umor s'engènere, / amor descende en
più non s'ingiunca / de l'umor di quel sasso, altro pianeta / conven
all'arboscello, / e per l'ombra umor gli dà. cesarotti, 1-vii-255:
aspetta, aspetta, / che l'umor bevuto in fretta, / quantunque ottimo,
segno del principio; e quando questo umor comincia ad ingrossarsi e mancare, è
acute / febbri, e l'iniquo umor ch'intorno errante / a me,
vel fonte si move / quel vivo umor per fistule d'argento, / credo
sentier da'curvi rami / il rugiadoso umor. d'annunzio, i-3: va il
amato. / grato odor, dolce umor v'era innestato, / che delle rose
tasso, 8-74: nel cavo rame umor che bolle / per troppo foco,
che con la mescolata / di due contrari umor, che non s'uniscono, /
volgar., 2-19: l'uligine è umor naturale della terra che mai da quella
invecchiare. alfieri, i-15: quell'umor malinconico... a poco a
plebei / da le spregiate crete / d'umor fracidi e rei / versan fonti indiscrete
, i-13-6: l'uscito di suo giro umor discorde, / che febbril mosse insidiosa
: priegovi intanto per farmi passar l'umor maninconico a mandarmi il quadro del brandino,
b. davanzati, ii-492: perché l'umor della vite è caldissimo e seccherebbe lo
... / pien di gelato umor, conforto estremo / dell'interno calor di
intervalli / pur qualche volta il proprio umor peccante. lippi, 8-29: s'io
le ostreche delle perle producono un certo umor rosso o sanguigno in tanta abbondanzia che
fa in su la base, / l'umor che vorria uscir, tanto s'affretta,
avervi introdotto coll'esempio suo un eccessivo umor soldatesco. -intr. con la particella
vostri fogli appresso, / n'empie dell'umor suo più di parecchi / senza mostrar
e non separabile, o del tutto di umor priva, si fondono e s'
e non separabile o del tutto di umor priva, si fondono e s'invetrano:
salvini, 11-7-56: aridi i campi: umor di sete l'erba, / di
cerchi, i seni / e i moltiplici umor ne l'uvea o rete / folgoreggiando
. serafino aquilano, 172: accidental umor mie tempre meschia, / che mi
e formazion della pianta s'invischia all'umor del seme e della corruzione e all'
del seme e della corruzione e all'umor del cibo della pianta. antonio degli
cor di foco e gli occhi di umor pieni. g. a. gilio,
mario, uomo ippocondriaco e dominato dall'umor nero, leggiamo che per mantenersi allegro
n. villani, i-6-55: il tristo umor dell'iracondo fiele / segna l'ira
pindemonte, ii-159: come stilla d'umor la sete irrita. 8. figur
, / e il nemico raffrena / umor, che cieco serpe, / maligno irritator
del mio male, / strengi lo umor tuo tanto che si smorza / quel dolce
, / non è mai l'istesso umor. -in relazione con una prop
, fanno iterizia negra, perché l'umor malinconico si spande per il corpo.
, spargendo a terra / il venenoso umor, lacerte ed angui / tosto eran fatti
, / danno forma le dita, umor la bocca. redi, 16-iv-171:
, 5-55: se in questo mentre umor non varia, / domani al far
, 19-109: rivenne quegli a quell'umor vivace / e le languide labra alquanto
/ asciutte per sospiri, / davan umor di lagrime infinite. rappresentazione di stella
placid'onda, / tutto il prossimo umor concorre al vano, / e poiché
quel rigagno / lappe lappe, e l'umor bebbe. tommaseo [s. v
più non s'ingiunca / de l'umor di quel sasso, altro pianeta / conven
un vaso in rovesciar largisce / rorido umor, che per le fibre gira / d'
tal tempra che non con altri di umor più predominante e più difficile.
campailla, 17-40: di acidi e grossi umor le prime vie / pregne, ed
i fiumi e fonti, / onde versava umor sì largo e dolce. rovani,
. imperiali, 4-45: il salso umor marino / fa in vaga mostra biancheggiar
, 80: 'lattificcio', quel- l'umor viscoso e bianco come latte che esce de'
un lebete, se di pingue / soverchio umor nel sen capace abbonda, / cui
prestamente il legato a rodipane / l'umor del granchio e l'aspre leggi
dopo entrati nella pupilla, trapassano l'umor cristallino, che simile a un grano
sentier da'curvi rami / il rudiadoso umor. pascoli, 21: presso gli stagni
i-62: mescete, o menadi, l'umor de 'l libero! / dentro
le sue male stanze, venga agli sfaccendati umor di darle una lestissima letturina a corsa
orto che a temperata aria soggiace e umor di fonte vi scorra, si può dir
dotti, 1-270: poi bevuto, umor sì denso / fiamme libidinose accende in
d'annunzio, v-1-194: è di umor nero, parla poco. fa uno sforzo
. frugoni, v-360; per secondare l'umor morbinoso di certi cavalierotti sacciutelli che vorrebber
'lichen ', deriva da più tenue umor ancora, che non fanno amendue gli
campailla, 17-40: di acidi e grossi umor le prime vie / pregne,
al saldo, / contra il secco l'umor, col freddo il caldo. delle
i-14-212: ora che scarico / ha l'umor tetrico, / il volto ha limpido
degli occhi lippi ascritto / fu l'umor, ch'era sfogo d'un animo trafitto
divino infante, / questo di dolce umor grappo ripieno. / sotto un legno
sua face viva, / che così dolce umor la nutre, quale / suo fiamma
capelli, ancor stillanti / il salso umor delle marine schiume / asciutti con licor
, 1-107: per acqua sciolto / l'umor lisciviai lascia la scorza / su 'l
alcun non sia, che in quegli umor peccanti, / che dicemmo di sopra
vostri fogli appresso, / n'empie dell'umor suo più di parecchi / senza mostrar
, i-13-6: l'uscito di suo giro umor discorde, / che febbril mosse insidiosa
ora mattutina, / quando manca l'umor che il foco tiene, / estinta
adugge: / da le piante l'umor fecondo sugge / perché mentisca il fior le
sentier da'curvi rami / il rugiadoso umor che, quasi gemma, / i
/ l'arte gli estingua al segno che umor non cigno: essere insensibile e spietato
nave] / han di dente o d'umor magagna o piaga. salvini, 39-iii-238
per gratificarglisi, avendo conosciuto l'umor della bestia, s'attaccò al mestiero dell'
ginocchio del cavallo, da cui esce umor fetido e malvagio. così il d'
e che fra 'l papa e francia umor ascoso / e collera maligna ribolliva, /
, / e il nemico raffrena / umor, che cieco serpe, / maligno irri-
: né si confà malinconia, cioè umor terreno, con l'aqua. 2
se si / ha beuto troppo o gli umor malenconici / gli danno noia. b
: quante bizzarre fantasie somministrò mai l'umor malenconico a certe povere persone c'han
, 1-178: pativa una signora d'umor malinconico e chiese parere al suo medico
cui non era in pratica lo credevano d'umor saturnino. lubrano, 1-129: parve
ai quali è attratta certa malsania dell'umor fantastico popolare. -in senso concreto:
al cavallo, primieramente per la superfluità degli umor malvagi inchiusi nelle vene del sangue.
castità furono le due mammelle con l'umor delle quali si diede a pascere quell'anime
prestamente il legato a rodipane / l'umor del granchio e l'aspre leggi espose
il parroco, conoscendo per fama l'umor bizzarro del sere di san cresci, temette
diga e dal suo capo, dove l'umor bizzarro mantovano ci diceva « il buco
muoiono di voglia: ma veniteci senza umor marcantonio, e veniteci con animo di
severa bilancia e qual ne gema / umor di doglia che dal sen gli scoppia?
fuor guizzi e drento molli, / quell'umor che vi corre / marcia la buccia
divino / i sudor sacri e 'l vivo umor vermiglio, / poiché al margin natio
e molli, / fan maritate con l'umor ferace / le glebe partorir novi rampolli
ora mattutina, / quando manca l'umor che il foco tiene, / estinta
gusto, / e contro chi è d'umor sì disonesto, / bisogna adoperare il
fradicia gleba / solve e ricrea di nuovo umor la terra. nievo, 814:
meccanismo è a preparar bastante / l'umor, come il suo circolo si dia;
, xii-173: nodrendo colla meditazione l'umor nero e fuggendo gli uomini, che
, per condur fuori del corpo l'umor melancolico. = voce dotta, comp
dei vasi che li contengono. tale umor dolce, che le piante così malate
villani, i-4-112: ne i brevi d'umor mendichi pozzi / palpi tan moribundi anguille
) / sbrigliando a tavola / l'umor faceto, / perdé la bussola /
con la mescolata / di due contrari umor che non s'uniscono / si concia de
il foco del mio core / l'umor, che verso per gli occhi sì spesso
che per gratificarglisi, avendo conosciuto l'umor della bestia, s'attaccò al mestiero
gli occhi mi bagnano / di molle umor. p. verri, 2-113: prima
macina ad acqua, si spreme un umor dolcissimo che poi, purgato e purificato
metatesi 'vale trasporto o sviamento dell'umor morboso in parte ove possa men nuocere
in questo metro, / o portiere d'umor tetro? -argomento, proposito.
avervi introdotto coll'esempio suo un eccessivo umor soldatesco ed aver messo su eserciti smisurati.
ape, cogliendo da più fiori l'umor più dolce di ciascuno e lasciando le parti
più non s'ingiunca / de l'umor di quel sasso, altro pianeta / conven
altre, ch'io osservai emelaide di umor più brilante, deliberai di attaccare il
la morbidezza sua penetrativa / che l'umor, giù per la minchia anfanando, /
capo onde levò le piante, / l'umor soverchio dal suo peso tratto, /
non si stanca i e ministra l'umor, se quello manca. -preparare
7-54: l'acqua, che ministrar gli umor costuma, / in pianto si consuma
né in questo cibo è mistura d'umor disutile e gravoso: tutto è buono,
carattere e diminuire... il mio umor nero nel contatto della società con le
sonar, quasi il cerebro / denso umor lento gli gravasse. collodi, 96:
serve ancor per moccichino, / s'umor distilla. -tirare fuori il moccichino
note al malmantile, 2-616: l'umor muccoso del naso, detto volgarmente '
, 44: gli occhi di tristo umor sempre avrà pieni / finché fortuna men dura
ancora io scersi; / e l'ammollisce umor, ferro la fiede. bellori,
gli occhi mi bagnano / di molle umor. -intonato fra le lacrime,
i-14-73: quando è consumato l'umor molle, / accendersi non può
. villani, i-6-154: perché il molle umor seco noi muova [il cristallino]
ci siano demonii, ma solo umor malinconico far quelle disor bi
.. montava un animale d'un umor difficile, che poteva rifiutarsi innanzi a
. frugoni, v-360: per secondare l'umor morbinoso di certi cavalierotti sacciutelli che vorrebber
pieno, / come in vecchia lucerna umor d'ulivo. carducci, iii-24-123:
causa [del prurito] è un umor sottile pruriginoso, non molto acre e
. bergantini, 1-77: il torpido umor per infezione / di furtivo velen dalla
morto: onde la lepre invano / umor cercava in su l'asciutta arena. buzzati
iii-31: coteste ulcere, secondo l'umor che vi pecca, ora sono biancheggianti,
. lambruschini, 4-34: sgorgò l'umor nero e... mortificò a
bocca mortificata la milza, ricettacolo dell'umor maninco- nico,... corrono
gentile che ne venga a seccare l'umor vitale del desiderio. 18.
milza nostra... / de umor melencolico è piena, / che è freddo
metastasio, 1-ii-49: egli, dal salso umor che bevve oppresso, / morto parea
privo / o di sassi o d'umor buono o cattivo, / il cavalier mi
lippi, 5-55: se in questo mentre umor non varia, / domani al far
mugnemi sì e con tanta forza ogni umor da dosso che a niuno carbone, a
quando el secco avanza / morrien gli umor se fusson tutti munti. -leccare.
sassi sopra '1 verde musco / d'umor chiaro stillanti. lastri, iii-20:
casti, 10-13: già il torbido umor, il malcontento / e i musi
arbasino, 1-395: cade subito nell'umor nero, fa il musone, e lo
con le mani intatte / d'ogni putrido umor gli purga e lava, / indi
sentier da'curvi rami / il rugiadoso umor che, quasi gemma, / i
mai l'uomo tanto mascherare che l'umor suo non isfugga fuori da tutti i
pria / vidi antro rio, d'umor chiaro stillante, / che folta nebbia
/ onde il cibo e d'ogni umor la vuota, / sparge di nebbia
pregato, / fu perché in quella umor negante avea. 2. che rinnega
iii-31: coteste ulcere, secondo l'umor che vi pecca, ora sono biancheggianti
al diavolo mandare / tutto quanto l'umor negro. tarchetti, 6-ii-468: oggi di
. tarchetti, 6-ii-468: oggi di negro umor mi son svegliato; / esco di
traverso reticolate,... succian l'umor dalla madre e 'l portano sino alla
anche (massime in certi momenti d'umor nero) da un amico. de sanctis
ii-6-191: se la sventura spesso genera l'umor nero, lo sbadiglio della noia,
, dentro al più soave / nettareo umor che la natura in giro / volga e
cariteo, 274: veste del santo umor nettareo asperse, / da le quali
e l'altra è secca, quando l'umor sarà nitroso, da cui nasce anco
si ha / bevuto troppo o gli umor malinconici / gli dànno noia. v
, di mal odore e nascente da umor melancolico. 2. bot.
fatto notte tempo / da qualche bello umor celatamente. f. corsini,
carducci, iii-2-45: l'umor che gli astri piangono / per
. cocchi, 1-4: in questo umor prolifico, fetido e grave appariscono di
/ sùbbito che 'l verno strinse l'umor liquido. -passare attraverso un luogo
, 4-389: dietro poi ci è l'umor vitreo, somigliante a gelatina di carne
: e questo serve per nudricar l'umor cristallino della parte densa e l'ac
vana cura / muove la bile o adusti umor nutrica. 9. accrescere
succhiando e dissipando affatto / il nutritivo umor, vittoria avranne. gazzetta urbana veneta,
di van liquore / e 'l nutritivo umor quell'altro perde. tasso, 13-78
questo cibo [sacramentale] è mistura d'umor disutile e gravoso: tutto è buono
riva al fiume / nato, dall'umor suo sempre nudrito, j a lui riconoscente
dei mezzi rifrangenti (che sono l'umor acqueo, per cui v. acqueo,
nella primavera, pregni tutti di nuovo umor drento, non possono subitamente fuori mandarne
: acciocché... venga agli sfacendati umor di darle [a una canzonetta]
già da tre settimane con una specie d'umor salso fluido che gli ha occupati gli
legno, quella parte oleaginosa e quell'umor più grosso non si ritiri dentro al
]: 'oligodacria ': difetto d'umor lagri- male. = voce dotta
, 4-151: èwi chi asperge / d'umor soavi in oricanni accolto / con caro
, che di già avea compreso l'umor de la bestia e forse era risoluto di
.. mi fan sovvenire d'un umor capricciosissimo già nelle gaule, che nomavasi
/... si sceglie in terra umor tale / che sia omogeneo a sua
di taccia agli uomini poiché il pazzo umor di colui diede alla moglie non picciola
altro non è che la opacità dell'umor cristallino o sia della lente dell'occhio
piogge oscuro / e sui campi di largo umor satolli / giunsi al torrente. s
in tutto, / per lo sì grave umor che oppila e lega / la visiva
ma se alle sponde poi / gonfio d'umor sovrasta, / argine oppor non basta
metastasio, 1-ii-49: egli, dal salso umor che bevve oppresso, / morto parea
4-151: èvvi chi asperge / d'umor soavi in oricanni accolto / con caro
corteccie orride e cave / il lacrimoso umor del bel narcisso / e la viscosa
che si senta male di qualche umor malinconico, cioè c'ha piacere di
, la bile atra, poiché quest'umor, più d'ogni altro, è familiare
milza, fanno iterizia negra, perché l'umor malinconico si spande per il corpo.
/ il mele infuso o 'l dolce umor de l'uva. patrizi, 2-137:
. g. gozzi, i-12-199: l'umor suo è sì pacifico / ch'ei
. villani, i-4-112: nei brevi d'umor mendichi pozzi / palpitan moribundi anguille e
ampinoso bacco / i miei pensieri, l'umor suo giocondo verso. -scherz
marino, xiii-216: che bell'umor mi venne in fantasia, / cantando
, 8-252: il fiele e l'umor pancreatico. targioni tozzetti, 5-139: due
, 1-73: e1 m'era saltad un umor in tei crinel, che m'ha
dissuasi da queste prattiche per secondare l'umor peccante et il cervello piccante di lei,
trema e si scote / di parietico umor turgida il seno. = allotropo semidotto
1-1-13: il mestru. o, umor rosso generato dal sangue, ac- cioché
, allori / e palme il sant'umor nudrisce e pasce. -produrre ciò che
'1 calor pasca, / ove la luna umor non grato invia / e con tumido
castità furono le due mammelle con l'umor delle quali si diede a pascere quell'anime
e quindi nuovo pascolo e fomento all'umor malinconico. leoni, 422: noi
da nutrirsi, alcuno / lo pastura d'umor di poesia. 7. ant.
in veder sì gran malinconia / ed un umor sì fisso nella testa, / in
in quel modo / che varissimi son gli umor peccanti. campanella, 4-383: il
in chiuso loco altri procura / cacciar gli umor peccanti a foco lento, / volontario
per qualche debolezza dello stomaco causata da umor bilioso ereditario peccante, stii conservato con
ministro conosca ben la natura e l'umor peccante del suo principe, e
. melosio, 3-i-123: oh capriccio ed umor peccante e strano: / esser
dissuasi da queste prattiche, per secondare l'umor pec cante et il cervello
fanno il medico delle anime e correggono l'umor peccante del costume. salvini,
39-iii-16: osservato avea socrate l'umor peccante del più delle genti, parti
tempo in qua a peccar 'n uno / umor sì fatto che quando gli ha in
l. latini, lxv-246: 'umor che pecca, le postème e i mali
nell'ulcera che serpe, pecca un umor adusto e fervido che, per conseguenza,
cotto a lesso / da quel fervido umor che lo rimonda, / fugge lo
bergantini, 1-145: utile è questo umor nelle peònie / arti, o sia
morbidezza sua penetrativa, / che l'umor giù per la minchia anfanando, /
. g. gozzi, i-12-199: l'umor suo è sì pacifico, / ch'
bandisci le pensose cure, / l'umor tuo lieto in quelle tazze appaga / solo
fiore. carducci, iii-2-45: l'umor che gli astri piangono / per la
, per ricevere per le vene mungenti l'umor seroso e percolato del fegato.
o scorre / lassa virtù che senza umor terrestre / d'erbe e di fior la
, 1-30: era costui d'un tal umor burlone / e perduto nel gusto del
mia vaga mente e peregrina / l'umor mancando d'ogni antica spene; / se
ii-1-615: la vigilia eravamo stati di un umor perfidissimo. 16. molto
altramente aprendosi che a seconda di quell'umor che vi ricorre, ne vengano ad
, 5-5: se 'l ciliegio infracidasse per umor conceputo, si pertugi nel tronco.
acciocché per quel pertugio si distilli l'umor superfluo. s. bernardino da siena
finché i raggi possano passare immediatamente all'umor vitreo e frangersi, benché più debolmente
bergantini, 1-73: così accade qualora umor non pervio / contrae le reste delle
, la dappocaggine, d'alcun altro l'umor ciarliero. -mancanza di agilità,
, 5-46: bevuto arei di quello umor piacente / che di dolcezza ogni altra
giusti, 4-i-201: tommasi, l'umor mio tra mesto e lieto / sgorga
, 234: tanto più vivo era l'umor bolognese da far sì che tutto quel
il duol ferilla, / voi siete scarso umor, ma è in lui virtute /
erizzo, li-5-586: la religione, l'umor piccante e torbido degli inglesi..
dissuasi da queste prattiche per secondare l'umor peccante et il cervello piccante di lei
. piccante2, agg. ant. umor piccante: umor peccante (v.
, agg. ant. umor piccante: umor peccante (v. peccante, n
par che cagioni / stemperamento forte, umor piccante, / per temperarlo recipe in
un altro nunzio, monsignor oddi, d'umor contrario, solenne picchiapetto e spigolistra.
: ei, che in testa quell'umor si è fitto / che l'uom si
difetto / patia del prossimo / salubre umor. pirandello, 7-109: poi sedeva
. baldi, 25: il vivo umor di pietra in pietra / con grato mormorio
man l'infame pietra, / onde l'umor, che grava la vescica, /
: /... / il petrifico umor le fila stende / in strie meravigliose
: nessun luogo, purché un pigro umor vi ristagni, per avventura veggiamo essere
se pur conforme al grido / dell'umor tu sei, cupido, / fatti scalco
bergantini, 1-145: utile è questo umor [la linfa delle piante] nelle
. marchetti, 5-287: con l'umor delle fonti il dolce succo / del
attingi vena / di lucid'acque, non umor di piombo / attossicato.
, 5-271: molto / ergon anche d'umor l'aeree nubi / da lor dal
. doni, 2-129: il tristo umor che da'vostr'occhi piove / faria stomaco
marchetti, 5-266: com'il piovoso umor nell'alte / nubi insieme s'appigli
di pituita nella gola o una puntura d'umor bilioso in qualche parte del corpo pare
la pituita o flemma o catarro, umor lento e viscoso, freddo e umido,
scrive essere di ciò la cagione quello umor pituitoso che è nell'arteria vocale, il
bontempi, 1-1-13: il moccio, umor seroso e pituitoso portato alle nari dal
25: questo pelo bardo ha principio dall'umor flemmatico e pituitoso, il quale quanto
sue erbose piume / col tristo e vano umor de'miei infermi occhi / già non
39-176: questa quasi cinica placidezza di umor contemplativo non deve far supporre che mi
/ da le spregiate crete / d'umor fracidi e rei / versan fonti indiscrete
smungi / sì che a me d'umor due gocce / tu non lasci entro le
una cronaca. calandra, 170: l'umor di podagra che mi gira tutto il
sangue del figliuolo / son l'almo umor che fertile ti rende, / e tu
polso a le pietre morte e d'umor prive. -rinvigorire, rinforzare.
de l'aspra volta / di scaturito umor gelide tacque. martello, i-3-269: là
bontempi, 1-1-13: il sudore, umor seroso portato dai vapori pe'pori del
subito se stessa / dispiega; e dall'umor già penetrati / i pori, più
trasformatrice, / che dànno ai chiusi umor novella essenza. crusca [s. v
non le perdessi, furono presi dall'umor malinconico, del quale sempre i corpi
piedi, nel ginocchio, causate d'umor flemmatico... nel porro sono
insegnai che molto / ergon anche d'umor l'aeree nubi / da lor dal vasto
in questo metro, / o portiere d'umor tetro? / piccolino resti qua /
è vota e sgravida / del bell'umor che la ravviva ed anima. -che
, glosatori e cementatori moderni hanno detto umor malinconico e ramo di pazzia. bruno,
, quando febre vorace consuma di dentro l'umor vitale, ma fa di mestiere lo
cui non era in pratica lo credevano d'umor saturnino. c. gozzi, 1-975
/ a chi praticò virtù / tra gli umor di gioventù. 17.
mal affetto esala fuori in parte e l'umor pravo, sparso per il corpo di
esala fuori in parte e l'umor pravo sparso per il corpo di cui egli
, / come per fiamma suol l'umor che ferve, / tal ch'indi altrui
molli, / fan maritate con l'umor ferace, / le glebe partorir novi ram
l'api predaci, / che rapiscan l'umor che da te cade. 3
talora avviene per infermità o per qualche umor predominante, dicono i medici. p.
il predominio della colera rossa e dell'umor melancolico calao e naturale, qual è
, / come soavemente mormorando / scorre l'umor da questo sasso. cesarotti, i-xvi-1-34
il volo, / e di fumoso umor, vizio del suolo, / pregne
fiamma, 136: sempre di lagrimoso umor son pregno, / né mi move
diffonde /... / liquido umor di liquefatto zelo, / che, in
, 8-81: la lente è l'umor cristallino, che ne ha appunto la
, cui sempre manche / per natura l'umor, più a dentro cacce, /
, prodigate affatto la vostra terzana e l'umor tetro, siate in tresca nuovamente con
: nell'ulcera che serpe, pecca un umor adusto e fervido, che per conseguenza
per vedere / la famosa zaffetta d'umor piena, / che addosso porta un
indotta nel germe dalla particolar costituzione dell'umor prolifico di quei popoli. -efficace
casti, 10-13: già il torbido umor, il malcontento / e i musi
. cocchi, 6-48: la separazione dell'umor della prostata priva il sangue di parti
ago e pel foro feci uscire l'umor acqueo, che era limpidissimo, restando
digiunano tanto, forse per diseccar l'umor peccante che lor abbonda... quel
la mente: / per correttivo d'ogni umor peccante / spesso il mutar parere è
cominciar su questo metro, / conoscendo l'umor del padre santo, / prudentemente ritirossi
grattare. la sua causa è un umor sottile pruriginoso, non molto acre e
, iii-53: il prurito è generato da umor sottile e falso. pagni, 81
è arbusto cne si presenta coperto di umor viscoso, riunito in goccioline cne sembrano
agria e feri- gna. nasce da umor adusto overo misto con melancolia, e
qualunque campo non solamente è di continuo umor bagnato, ma eziandio coperto di quello
la sementa, è coperto di troppo umor freddo e grosso. leandreide, i-2-51:
convien che 'l fabro sude / il negro umor che 'l corpo gli distilla, /
certi ideali o meglio per far passare umor nero o di più accentata scarogna si
di terra che si gravi ovvero per umor che scorra e si dissolva, metteràvi
], / perché non san che quello umor puppevole / fa che lustran le carni
. l. latini, lxv-246: l'umor che pecca, le postème e i
con questa pietra purgano i mauritani l'umor melanconico, ma per esperienza no io
idropici tumori / purgar può la radice umor nocivo. -intr. (anche con
larghe tese sugli occhi, criticavano il suo umor gaio che a lor pareva leggerezza.
i-10-24: di lor nasce un tristo umor piangente, / che spira a le narici
con grida / sconce ostentare 1 putrì umor che suda, / non vede mai
deve brusare. romoli, 368: l'umor putrefatto, che era rinchiuso nelle cellule
stipidità, spesse e ristrette, per un umor putrido che scorre tra carne e pelle
berchet, 370: già l'aere d'umor putrido empiendo, / in- stancabil struggea
f. doni, 2-129: il tristo umor che da'vostr'occhi piove / faria
. muratori, 6-304: sempre è d'umor nero, impaziente, aspro e querulo
congiunta, / dèe, sì come l'umor da terra scende / nel mar,
stelle e quelle / raddoppia il salso umor. viani, 13-376: uno specchio.
di non lasciarli gettar via l'umor radicale, ma fosse contenta di prestargli il
/ che 'n questo alpestre balzo / d'umor iascete r antiche radice. biringuccio,
si raguna. baldi, 420: l'umor che rende / gli arbor vivi e
stimi alcuno la compassione uno sfogo ai umor melanconico che, nodrendosi di tedi e ra-
: la mamma tornava ad avere l'umor nero, si chiudeva in camera, non
/ che 'n questo alpestro balzo / a'umor pascete antiche radice, / fra qua'
ruscel, vicino al fonte / onde distilla umor, la sede agogna. cristoforo armeno
bergantini, 1-77: così il torpido umor, per infezione / di furtivo velen
/ entro ogni tunica / l'acceso umor. alfieri, 7-164: cè quel maestrale
che la tua fiamma strugge, / l'umor che dianzi da'begli occhi uscia.
insinua una vena, nella melanconia, di umor nero. -sostant. bresciani
non mi curo di applauso, non ho umor d'essere stimato disputante, redarguente,
cagioni, cioè interne, come da qualche umor acre, sottil ed acuto che penetra
più alta ora del die / cercava umor per ammorzar la sete. fagiuoli,
.. e mentre in lui questo umor regnava, egli nulla o poco dipingeva.
, 42: furono presi dal- l'umor malinconico, del quale sempre i corpi di
, / svegliato, ressi il fiero umor d'ermippo. -omettere di ricordare
[dell'occhio] / uno splendido umor si sta rinchiuso, / ch'ai
arboscello, / e per l'ombra umor gli dà. cesarotti, i-xxxv-100: le
per ricevere per le vene mungenti l'umor seroso e percolato del fegato, per
. bergantini, 1-73: così accade qualora umor non pervio / contrae le reste delle
conversi in fonti colmi d'un largo umor che mai non resta? -subire
è stato fatto ristringere come peccante di umor melanconico e fatto purgare contra sua voglia
cerchi, i seni / e i moìtiplici umor, ne l'uvea o rete /
conchiude in sé la metà del- l'umor cristallino. salvini, 39-ii-194: vi ebbe
pupilla, passando oltre, traversano l'umor cristallino e, refrangendosi, secondo la
fatti retrogradar dentro il cervello / è l'umor malinconico che tetro / da le viscere
nocivi. tommaseo, 18-i-221: l'umor tenace altri sentieri / si fa,
due poli. lorenzi, 3-100: l'umor non langue / ai chiari fonti,
ghiaccia, / e gli occhi per l'umor di grazia scarsi. fagiuoli, iv-155
, e bea dall'alto / il vaporoso umor. 2. tergere un liquido
crescenzi volgar., 9-96: l'umor del vitello scaldato ribolle e crea le
giro e diffondea la gioia / la d'umor soavissimo ricolma 7 tazza ospitai.
placid'onda, / tutto il prossimo umor concorre al vano, / e poiché s'
tazza è vota e sgravida / del bell'umor che la ravviva ed anima.!
... montava un animale d'umor difficile, che poteva rifiutarsi innanzi a
cataratta altro non è che la opacità deh'umor cristallino o sia della lente dell'occhio
le labbra palpitanti. / il vivo umor ne suggono, / mentre le chiome
sola natura si è la rigenerazione dell'umor aqueo negli occhi degli animali; così
stessa natura è opera la rigenerazione dell'umor vitreo e del cristallino. lessona, 1258
subito se stessa / dispiega; e dall'umor già penetrati / i pori, più
, aspetta, aspetta, / che l'umor bevuto in fretta, / quantunque ottimo
in rimbrotti, / qual da pentola umor, trabocchi e piova? foscolo, li-io
sol di speranza, rimembrando / che poco umor già per continua prova / consuman vidi
44: gli occhi di tristo umor sempre avrà pieni, / finché fortuna
membra della donna mia / trasparir nell'umor lucido e chiaro. / allor le dive
cotto a lesso / da quel fervido umor che lo rimonda, / fugge lo sciagurato
1-776: 's'io ò sete, et umor mi rinfarcia', cioè l'umor mi
, et umor mi rinfarcia', cioè l'umor mi riempie. = comp.
caro, 8-39: così di chiaro umor pieno un gran vaso, / dal
altramente aprendosi che a seconda di quell'umor che vi corre, ne vengano ad impedire
e sfronda, / né stende corso umor, né s'erge al vero / angel
/ un corno d'abbondanza, ch'umor versa, / tien ciascuna su l'omer
un rio velen, che infonde / l'umor maligno al core in un istante.
, trova un partito nelle risorse dell'umor faceto che salva ancor oggi qualche parte
il capo e all'uvola ripiena d'umor freddo, vi si ponga la sua radice
fante, / questo di dolce umor grappo ripieno. 13. florido
è buono nelle febri che vengono di umor colerico; e buono ancora al riscaldamento di
umida nel secondo grado, e genera umor flemmatico, onde si confà a coloro
per entusiasmo poetico, a certo furibondo umor polemico creduto sempre giustizia storica e morale
. tolomei, 2-260: de l'umor degli uomini de'nostri tempi m'ero già
questi / occhi miei lassi in tristo umor di pianto. -intr. con
/ che forma un fonte il vivo umor raccolto. / ove, come in un
l'idol d'oro / in sacro umor da lui stemprate e sparse / fur tra
quanti i mali / ma ciascuna al suo umor proprio è ristretta. -limitato
tre dita, per la quale il nocevole umor risudi. ricettario fiorentino, 1-42:
viri- dità data alle cose con l'umor suo. l. bellini, 5-2-195:
ii-6-191: se la sventura spesso genera l'umor nero, lo sbadiglio della noia,
casti, 10-13: già il torbido umor, il malcontento, / e i musi
che rodon gli anni / e poco umor non san nel corpo atterra, /
non hai spente, / cognosci pur l'umor della mia rogna. pescatore, 13
: ha... un corso d'umor salso in una gamba che glie la
un bel vaso, / che ritenga l'umor quando vi fosse. / cura poi
bergantini, 1-73: così accade qualora umor non pervio / contrae le reste delle
ii-492 (var.): perché l'umor della vite è caldissimo, e seccherebbe
un vaso in rovesciar largisce / rorido umor, che per le fibre gira / d'
labbro mai non attinse il rubicondo / umor del tralcio. bacchetti, 9-10:
che sul nostro secolo cada / l'umor benefico della 'rugiada'! 5.
èontemfii, 1-1-13: le due parti dell'umor secondario... sono la rugiada
sono la rugiada,... umor generato del sangue e a guisa di
1763], 45: il rugiadoso umor che, quasi gemma, / i nascenti
lambir colle minute lingue / il nereggiante umor, carne ruttando / mista col sangue.
, / ma vago più del dolce umor di bacco, / che veduto e gustato
ruscel, vicino al fone / onde distille umor la sede agognia. soderini, ii-363
terriccio], onde trapela / l'umor che fora a larghe goccie versa: /
. tasso, 7-8-75: spenti nel profondo umor salato / sendo i vapori onde si
, fornirebbe materia alla vena e al- umor salato di un swift. g. gozzi
zesi, xxvi-2-318: l'umor che s'incapa nei poeti / non vi
a pietà di non lasciarli gettar via l'umor radicale, ma fosse contenta di prestargli
biondi capelli, ancor stillanti / il salso umor delle manne. schiume, / asciutti
, 1-ii-49: egli, dal salso umor che bevve oppresso, / morto parea.
prosperoso, una faccia campagnola e un umor salso che le conferisce il rossore di
[il papavero] delle foglie sue l'umor stillante / porgere alle pupille in varie
agli idropici tumori / purgar può la radice umor nocivo. / midollo ha diuretico.
che medicina troverai che possa sì pestifero umor purgare? se questa tu cerchi sanare
, ne scoli per così dire l'umor sanioso. = voce dotta, lat
castità furono le due mammelle con l'umor delle quali si diede a pascere queu'
con agresto: e cispa diciamo quell'umor crasso che si condensa intorno alle palpebre
l'erba sardonica e ne attinge un letal umor che si dinunde in un riso funesto
tassoni, 1-29: un certo bell'umor de'zambeccari / gli diede una sassata ne
, ove mancar si veggia / notritivo umor, non prenda a sde- gnio /
, / e su i campi di largo umor satolli / giunsi al torrente. sacchi
non era in pratica lo credevano d'umor saturnino. calvino, 17-51: dall'
in questi e quelli / il misurato umor l'orlo non sbalza. 12
/ ch'empie il sangue e gli umor di troppo visco. magazzino di mobilia
e persecuzioni, oppure insensibilmente assalito dafl'umor nero o da altri malanni che ci
332: non far disegno che l'umor concorra / per volerlo in un tratto
. / sbrigliando a tavola / l'umor faceto, / perdé la bussola / e
dove gonfia e ingrossa, acciocché l'umor ne possa scolare, sì che non
facesse, ove purgato / si serbasse l'umor che da le nubi / la gelosa
letamar sedea / e d'un scatente umor, mentre tergea / l'imputridita gronda /
sen de l'aspra volta / di scaturito umor gelide d'acque. 2.
s'apre assai, e se bene l'umor collerico sup- pone sincerità, devegliesi però
con la gaiezza di pia era l'umor cupo di filippo, al quale ella senza
col suo sorriso promettitore di nuove reliquie l'umor melancolico di dario. viani, 4-188
1-25: quante fa schiume 'l salso umor, zappando / questa galera quando)
membra; e al puro / piovuto umor fiorisce e si dilava. 0. targioni
trionfar bastante / e, qual fervido umor bolle in fornace, / presso il foco
con mille passatempi, con chesmuove / gli umor cattivi? 4. godere,
isolato. manzoni, ii-256: come l'umor, che nel limo / errava sotterra
: volle sempre... l'umor locale che certa sua pur festevole socievolezza
medicamento la bile atra, poiché quest'umor, più d'ogni altro, è familiare
apron le vene / e risolvon l'umor ch'entro s'è messo. / mirra
disposti in vari lati, / scorre l'umor d'entrambi per entro dove / le
a non fer giace e umor di fonte vi scorra, si può dir
/ come soavemente mormorando / scorre l'umor da questo sasso. parini, 305:
ogni cagion deriva, / che di salùbre umor diligenza in far fornire i
e in bene:... nell'umor venturoso, nella passione scorridora,.
viti da'rimessiticci, che succiano l'umor della vite e non dànno frutto. ma
piacere. lomazzi, 489: l'umor di certe vidue non s'ammorza, /
par che cagioni / stemperamento forte, umor piccante, / per temperarlo, recipe in
v-98: gli passerà ben presto ogn'umor negro, / che un pard'orecchi seccan
l'altra è secca, quando l'umor sarà nitroso, da cui nasce anco molto
trasformatrice, / che dànno ai chiusi umor novella essenza. = nome d'agente
e bel principio, senza dubbio alcuno l'umor deltugonottaria restava totalmente estinto. algarotti,
limpida; si apprende in gemme nell'umor petrigno, non altrimente che gli zuccheri e
idropici tumori / purgar può la radice umor nocivo. / midollo ha diuretico.
schio appresso e v'influisce / sopra umor seminai, che le piedi l'uno dall'
si generano al lume della luna; l'umor della rugiada è la materia sua seminale
giusti, 4-i-201: tommasi, l'umor mio tra mesto e lieto / sgorga
ii- 13: prive alfin d'umor l'egre pupille / chiuse pietoso un
semplicetto pesce, / che solo ne l'umor vive e respira, 7 in
6-1 io: contro all'asma antica per umor viscoso sidia il vino, dove sia cotta
410: preso, andando, da umor solitario, si separò cheto cheto dall'amico
, che non vi possa penetrar dentro umor alcuno. f. cetti, 1-ii-142:
, xi-170: anche tu sei / dell'umor di più d'uno (o che
non trovo / l'usata compiacenza e l'umor gaio. moravia, ix-29:
282: nulla ci narrano altro che di umor grave neltardo meriggio, vuoto di eventi,
degno. tasso, 4-76: il chiaro umor, che di sì spesse stille / le
della fistola venne anche a smaltirsi l'umor peccante, che 'n tutto questo tempo
sue parti essulcerarsi per qualche flussione di umor acre e adusto, onde provengono quelle
raddolcir col canto / v'inebriaste del castalio umor. algarotti, 1-x-378: la materia
, 167: la lepre invano / l'umor cercava in su l'asciutta arena;
/ conglutinati, / quai richiede l'umor strambo / dell'audace ditirambo.
/ e gli falli l'oliva e l'umor nieghi. 2. con meton
mai l'uomo tanto mascherare che l'umor suo non isfugga fuori da tutti i lati
insinua una vena, nella melanconia, di umor nero. -espresso in modo fortemente
brillanti. pirandello, 7-1161: l'umor vitale agli sgoccioli s'inacidisce vie più
della ricreazione: degna soltanto di un tetro umor satirico, di uno sgorgo bilioso.
darmiun po'ad intendere / di femina l'umor, / direbbe, per suo sgravio
il predominio della colera rossa e dell'umor melancolico caldo e naturale, qual è quello
. con ingorde / brame nel dolce umor bevean la morte. = voce
parte similare nata dalla sostanzia oliosa dell'umor vitale, mandata fuori dalla forza del
si passarà. passeroni, 1-46: l'umor bevuto in fretta, / quantunque ottimo
solutivo sia secundo che conviene a l'umor peccante: qui aricordando il reubarbaro per
pubblico, era venuto a moda l'umor battagliero. = deriv. da sinistro
onde capsule, ghiandole, membrane sinoviali; umor sinoviale dicesi la sinovia. c.
, poiché converte l'alimento vivifico in umor peccante, incarnandosi nell'anima con una
si nega / che sitibondo io beva umor di vita / ne la tua dolce bocca
, le moffette lanciano dal didietro un umor puzzolentissimo, insopportabile; lo skunk del
. graf 3-356: il fuggitivo / umor frangendo giù pel verde clivo, /
. caro, 12-i-56: sendosi smaltito qualche umor che peccava, penso che da qui
li smungi / sì che a me d'umor due gocce / tu non lasci entro
che colui che abbraccia / del nutritivo umor lo priva e smunge. nencioni, 3-18
/ come soavemente mormorando / scorre l'umor da questo sasso. marino, 1-2-170
di assistenza, chiamata 'soccorso rosso'. a'umor sereno, sociabile ed ingegnosamente cortese co'cortesi
quel teston sì sodo: / « l'umor del vecchi col mio si conface »
nel suo posto finché non lo scoprisse di umor differente. g. gozzi,
, che a temperata aria soggiace e umor di fonte vi scorra, si può dir
sen de l'aspra volta / di scaturito umor gelide regista cinematografico amico dei manderò
de'grossi pesi, affinché scoli l'umor sanguigno. -soppalco, in partic.
trova un partito nelle risorse del- l umor faceto che salva ancor oggi qualche parte dell'
avervi introdotto coll'esempio suo un eccessivo umor soldatesco ed aver messo su eserciti smisurati
, 410: preso, andando, da umor solitario, si separò cheto cheto dall'
). cesarotti, 1-xxi-183: l'umor solazzevole di eschine. denina, vii-22
altri, s'era lasciato spingere dall'insolito umor
solutivo sia secundo che conviene a l'umor peccante. giovio, i-350: la
che sua sete unqua non solve / umor ch'a miglior piagge il ciel riserba.
, che... furono presi dall'umor malinconico. atanagi, xxxvi-181: lasso
da queste prattiche, per secondare l'umor peccante et il cervello piccante di lei
l'inferma gentil da quel morbifico / umor guarir potea verun specifico. pecchio, 2-36
11-100: scioglie il cafè col sai gli umor più lenti, / e i spirti
/ ed apre, aprendo al caldo umor l'uscita, / ne la guardia del
1-i-146: gli assistenti, che dall'umor del principe e dalla inibizione del giudice stavano
/ un autunno sorbettato, / ch'ogni umor, che in bell'agrume / o
sormonta. marchetti, 5-287: con l'umor delle sta difficoltà einaudi, 2-297:
sosterrebbe / qual altro rio per novo umor men crebbe. galileo, 4-2-24: in
lo dico perché si sappia ancor l'umor loro in questo. alfieri, 12-66:
di stigio piede unica piaga / d'umor vermiglio a colorar scamandro. de sanctis,
-sul ventre ha sei zanche -col viscido umor / del corpo velluto -ei sparge uno
'l tron- con rotto e quel vivo umor secco, / volse in se stessa il
soffrire il disgusto, il capriccio, l'umor superbo d'uno scortese signore, che
guisa / da'nostri occhi divisa / all'umor si scioglie e spasta, / e
ferite in chiocca / e un caldo umor sentiasi spicciolare, / rispose: « torneremo
un altro nunzio, monsignor oddi, d'umor contrario, solenne picchiapetto e spigolistra.
ii-6-iqi: se la sventura spesso genera l'umor nero, lo sbadiglio della noia,
un altro dietro / ha dissipato tutto l'umor tetro. d'annunzio, iv-2-182
stelle e quelle / raddoppia il salso umor. sbarbaro, 1-87: un attimo ancora
, 17-40: di acidi e grossi umor le prime vie / pregne, ed oh
16- 177: il manuzzi aveva umor di scrittore, un talento un poco
in cui per acqua sciolto / l'umor lisciviai lascia la scorza / su 'l colatoio
: 'socrate immaginario'... sprizza umor comico e faceto e sarcastico.
disposti in vari lati, / scorre l'umor d'entrambi per entro al seppo.
tasso, 8-74: nel cavo rame umor che bolle / per troppo foco,
corrotto. cinquanta, xxxiv-583: l'umor che da'bubboni esce già fetido,
. bontempi, 1-1-13: lo sputo, umor seroso e pituitoso, cacciato per purgamento
. baruffaldi, ili-io: né d'umor altro s'abbevera / che non sia
bandisci le pensose cure, / l'umor tuo lieto in quelle tazze appaga / solo
parini, 426: nel maschio umor più puro un verme sta / che,
più non s'ingiunca / de l'umor di quel sasso, altro pianeta / conven
mal par che cagioni / stemperamento forte, umor piccante. zucchetti, 352: lo
. busenello, 112: di stercorato umor strade correnti. gioia, 3-ii-119:
. tassoni, 308: di stercorei umor strade correnti, / stronzi d'ogni
v'è tra loro una stilla di umor succoso che possa fare al fuoco una
arici, ii-210: stillanti del rorido / umor del su l'uno e l'altro
che passa sul muro ester / d'umor vano stillante. ovidio volgar., 2-186
sue vaghe donzelle / stillan l'istesso umor per le mammelle. g. del papa
364: mitira ne la gola ha uno umor grosso / che poco men l'ha
accidentalmente crescono per gli umor del cavallo infreddato, che dal capo
campailla, 7-101: il petri- fico umor le fila stende / in strie maravigliose e
. casti, vi-412: che strambo umor voi siete, / strillate, v'inquietate
remoto / presiede alla struttura / dell'umor melanconico.. 9. procedimento
in veder sì gran malinconia / ed un umor sì fisso nella testa, / in
avevan succiato, / l'avean di tanto umor privato il dorso / e di ingorda
tue sceme e fredde vene / melanconico umor, languido e basso / fia de'tuoi
con grida / sconcie ostentare i putrì umor che suda. - in
con novelli baci / sugge il tepido umor, che a lei frattanto / delle
che suggendo / il vapore e l'umor de tonde salse, / saporita divien.
/ l'interno suggeti / vitale umor. -sostant. risucchio di un turbine
[l'ape] per sé che l'umor più nobile, ed il sugo più
crescenzi volgar., 5-1: se l'umor superbiente non si spanda per lato,
le quali [guerre] sveglia l'umor nero in chiunque per sua sciagura ne
par che cagioni / stemperamento forte, umor piccante; / per temperarlo, recipe in
nell'occhio. ciò vuol dire che l'umor cristallino, per la non buona temperie
givami attorno la piagata testa: / gli umor, tra lor nemici, dentro al
verde, ma passa giorni temporaleschi di umor nero; ma gli passerà.
/ altro non sa, che con l'umor del ciglio / i colori temprar,
., 6-81: contra tenasmon per umor viscosi quando il culo enfia, si ponga
col dittamo ideo, / da cui medico umor distilla ed esce. gemelli careri,
umido seminale, luogo terminato, conveniente umor d'acqua e temperato che la nutrisca
che quindi uscir vede il sanguigno / umor macchiando il ferro terso e netto. marini
versò coll'altra / da tersa idria l'umor. arici, i-56: il ferro
. campania, 14-57: di colorito umor filo inzuppato, / lento così
lambir colle minute lingue / il nereggiante umor, carne ruttando / mista col sangue
e ordinamento di vene, ma per umor terrestre, mandato alla superficie. redi
si riduca / dopo esti membri esto umor. leone ebreo, 82: sesto li
quel teston sì sodo: / « l'umor del vecchi col 181: alcuna testrice non
, sf. melanconia, tristezza, umor nero; stato psicologico depressivo. -anche:
). -umor tetrico: melanconia, umor nero, bile. g.
: ora che scarico / ha l'umor tetrico / il volto ha limpido, /
o mi viene, scrivendo, l'umor tetro. pascoli, 17: un murmurc
non hai spente, / cognosci pur l'umor della mia rogna. uuoa (guevara
la tintura burlesca della novella proviene dall'umor faceto e dalla condizione speciale d'animo
impiccati. / che il vespertino umor dal cielo cade, / e febo il
oro / di quest'uve il grato umor. panni, 894: bacco, coronato
a nessuno. boterò, 90: l'umor da bologna usava molta libertà nel parlare
fanfani, 3-145: 'vari sono gli umor, vari i cervelli: / a chi
chiamossi la fantesca) / era d'allegro umor, scaltra, tozzotta, / d'
iridocomeale, per permettere il deflusso dell'umor acqueo. = voce dotta, comp
mazza, iv-147: il tristo caparbioso umor ai bavio / e il tracotato ardir del
14. locuz. -avere l'umor tragico-, essere depresso; essere in
ridere, se non avesse avuto l'umor tragico; quell'infelice. -fare
nella pupilla, passando oltre, traversano l'umor cristallino, e refrangendosi, secondo la
bile, o gli spiriti tramandati dall'umor melanconico, o pure il solo bollore
calor del sole tirando a sé l'umor della vite e seco incorporandolo, il trasmuta
. soldani, 1-1: se quell'umor che l'uman sangue abbrugia, /
trapelava in lui, visibilmente, un umor strano, tra la violenza e la malinconia
rivo, / le cui larve turbar l'umor non ponno, / puro, quanto
. lorenzi, 2-44: se di secreto umor temi, che inonde / le barbe
cornea tunica dura e l'uvea e l'umor acqueo che ricevono la luce grossa e
, i-13-6: l'uscito di suo giro umor discorde, / che febbril mosse insidiosa
: mi viene in fantasia, per umor di contraddizione, che l'esito del vasto
bontemfi, 1-1-13: la lacrima, umor seroso portato negli occhi per trasudamento delle vene
corpo [calcareo] un rubicondo / umor. stoppani, 1-215: negli animali
trema e sì scote / di parietico umor tumida il seno: / e se le
ivi il sangue, e a l'acre umor si mesce, / inonda la vagina
maniere, / col fastoso e fiero umor, / farà ridere, e perché.
, livida e tumente / di tristo umor [il faggio] levò la scorza.
e bel principio, senza dubbio alcuno l'umor del- tugonottaria restava totalmente estinto. lippomano
] finalmente è ulcerosa, quando l'umor è adusto; e questa è cattiva,
labbra. -inumidito, irrorato dall'umor vitreo (rocchio). firenzuola,
tasso, 7-8-75: spenti nel profondo umor salato / sendo i vapori onde si forma
, giorno, i-44: il rugiadoso umor che, quasi gemma, / i nascenti
fossa del letame, acciocché 'l putrido umor delle fosse, ovvero del letame,
, / ma vago più del dolce umor di bacco, / che veduto e gustato
tapi che d'intorno / vaghe d'umor opimo / ebb'ei di giorno in giorno
mostrino di sudare o piangere o gittare umor sanguigno. g. gozzi, i-17-88
queste colonne son macchiate ancora / del caro umor delle paterne vene. b. del
de'grossi pesi, affinché scoli l'umor sanguigno. -umore pituitoso: v.
l'arie / spira, perché più dolce umor s'engènere, / amor descende en
mastino, / trova nella sua lingua umor vitale, / e la volpe allontana
m'àn fatto un sasso / d'umor vano stillante: / vergine, tu di
in mezzo al varco / del ciglio d'umor carco. a. cocchi, 8-106
le ostreche delle perle producono un certo umor rosso o sanguigno in tanta abbondan- zia
cornea tunica dura e l'uvea e l'umor acqueo che ricevono la luce grossa e
] successivamente, e maggiormente rifratti dall'umor cristallino, e dal- l'umor vitreo
dall'umor cristallino, e dal- l'umor vitreo. -umore fecondo o maschio
. parini, 426: nel maschio umor più puro un verme sta / che
annunzio, iv-1-116: montava un animale d'umor difficile, che poteva rifiutarsi innanzi a
7-148: drusilla... tiene umor di poetessa. 6. disposizione
4-256: la stessa irrequietudine e l'umor cangiante erano conseguenza d'animo esulcerato.
mario, uomo ippocondriaco e dominato dall'umor nero, leggiamo che per mantenersi allegro si
al diavolo mandare / tutto quanto l'umor negro. carducci, ii-10-56: dovrei
e diminuire... il mio umor nero nel contatto della società -insieme di
. = voce dotta, lai umor -òris, deriv. da umére (v
esser degno di purga per lo mio umor melanconico e ringrazio vostra altezza che mi fa
arco del salcio, acciocché solamente dell'umor del salcio si nudri- sca. leonardo
nutrirlo come latte puro / spars'avea umor la terra de le vene / del qual
bontempi, 1-1-13: l'urina, umor seroso portato per gli ureteri dai reni
tunica dura e l'uvea e l'umor acqueo che ricevono la luce grossa e alterata
il capo, e all'uvola ripiena d'umor freddo, vi si ponga la sua
han tolto quasi il fiato / e cogli umor la borsa 7. venire a
, che spargendo a terra / il veneroso umor, lacerte ed angui / tosto eran
un laccio, e a lui d'umor sovvenne / raro pianto stillando.
o il sacco, onde trapela / l'umor che fuora a larghe goccie versa.
], iii-12: fra tanto che quell'umor calido è dentro della vessica e'luoghi
, di color cinerizio, causate da umor colerico, non naturale, adusto, il
papini, ii-1102: 1 vigili d'umor vespino non transigono sulle contravvenzioni.
fior, là dove / grazioso d'umor nembo le piove. d'annunzio, iii-1-224
per la viridità data alle cose con l'umor suo. 4. persistenza nel
o la mancanza / fa di umor semmai, steril natura. / se poco
la pituita o flemma o catarro, umor lento e viscoso, freddo e umido,
, la pupilla, la uva, l'umor vitreo, l'umor acquoso, l'
la uva, l'umor vitreo, l'umor acquoso, l'aracnoide, l'umor
candide vele / non peranco da salso umor bagnate, / vergini aprir la prima
] il soprappiù delle forze e l'umor nero sulle spalle dei ciarlatani zimarrati o dei
che da qua lunque altro umor mitigata, pure è così dura agli sproni
tant'alti, / per discacciar l'umor maninconoso. tommaseo [s. v.