albero smidollato come dentro un'arca e udivo vociferare. palazzeschi, 3-217: a
locusta. pascoli, 511: udivo stridere gli acrìdi / su l'umida
sogna d'annegare. palazzeschi, 3-49: udivo 11 respiro affannoso, la vedevo abbandonarsi
le mani anchilosate. viani, 14-392: udivo nell'antisala del gabbione il cigolìo delle
senso, / non il presagio se li udivo tributati / a qualche tabernacolo.
bovi. d'annunzio, iv-2-1258: udivo la voce di colui che guidava l'aratro
signorilmente. vivanli, 7-147: la udivo girare per la casa in pianelle,
: la vecchia domestica, della quale udivo nell'attigua cucina i passi, la voce
dell'attenzione: non vedevo, non udivo, non afferravo più il senso delle
vene. gozzano, 319: nel silenzio udivo il battito del mio piccolo cuore accordarsi
sedevo al muro della stalla, che udivo oltre la parete il morello battere gli zoccoli
. giusti, iii-118: quando udivo le vie di milano insanguinate, la
fuggisse. settembrini, 1-6: non udivo altro che malinconie e tristi novelle:
; / ed io in un canto udivo il dilettoso / angelico lavoro. comisso
e. cecchi, 6-243: udivo un fitto ticchettìo, quasi di pioggia
. d'annunzio, iv-1-45 8: udivo i gridi delle rondini più numerosi e
, che andavo alle prediche, e udivo dire alìi predicatori: el verrà, el
. in ascolto notte e giorno, udivo i vetri vibrare. udivo i tranvai stridere
giorno, udivo i vetri vibrare. udivo i tranvai stridere, girando sulle rotaie
quante volte...,, allorché udivo appena il cannone di sant'elmo scaricato
dissi, accostandomi, / parole che udivo salire dal sangue, / da tutto il
; / ed io in un canto udivo il dilettoso / angelico lavoro.
e gran parte della notte io non udivo altro che « don costabile », il
e le particole per la comunione. udivo / soltanto il ritmo vivo del ferro nella
ferro operatore. d'annunzio, iii-2-1083: udivo ghigliottina. bollire nel mio cervello l'
soldati, i-41: ecco, ora udivo la sua voce al telefono: calda,
un silenzio profondo: se ascoltavo, udivo un uccello, nel fitto del bosco,
? tuttavia nel suo passo triste io udivo frusciare le foglie del lauro. tozzi
mi snoda. d'azeglio, 1-464: udivo nel cuore quella terribile voce che.
8-154: nella musica del cannone io non udivo che la musica, i gravi,
animali). pascoli, 589: udivo... / le rane, gridar
d'annunzio, ii-950: sol ruggire udivo la fornace / imperterrita. moravia,
: « ma pensa un po'» udivo il commento del suo collega « lui la
francica nava siracusani, di ciò che udivo tramandare in casa: che la fine e
/ dell'innominabile folla; / che udivo stridire gli acridi / su l'umida zolla
te. pascoli, 701: insonne udivo uno stormir di selve, / un
dalla saletta dove mi stavo... udivo lo scricchiare degli stivali e degli intavolati
mi s'appressò tanto che non solamente udivo el suono delle parole, ma scorgevo la
papini, 27-112: nelle mie peregrinazioni non udivo che i bramiti, i grugniti,
misericordia dei felici. pascoli, 790: udivo dei compagni / 11 suon del sonno
erano di cingallegre; e io le udivo a quando a quando dare in quegli
nitriti chiusi in gola d'uccello; le udivo, ora qua ora là, strisciare
mondo. di giacomo, i-467: udivo i comandi venire dall'estremo limite della
amavo!... a volte l'udivo il giorno intero spronar fuori dai cento
ero e lontano / da tombe amate udivo... dei compagni / il suon
/ l'animo dubitoso: / (meraviglioso udivo). -sostant. pascoli
piovene, 7-462: i discorsi che udivo a mezzo mi facevano intravedere un così
pianto. pascoli, 701: insonne udivo uno stormir di selve / un correr
proprio paese, e la lingua che li udivo parlare era infatti venata di tutti i
da vergogna / per quel vedevo e udivo occupato, / mi stavo quasi a guisa
detto [il capitano]. io udivo per la prima volta chiamare così.
: la vedevo in sogno, l'udivo dire arcane parole d'amore, la vedevo
: ed ecco nellopaco atrio la cetra / udivo, e le lor voci esili e
morti che piangete, / morti che udivo camminar pian piano / nella mia, nella
: nel rombo de'miei polsi / udivo il cor gridare un nome, un nome
, la giovinezza sfiorita e a notte udivo il suo canto materno nel quale l'
3-219: attraverso la sottile parete divisoria udivo micòl parlare al telefono. con chi?
apporta. cancogni, 94: non udivo che pezzi di frase, parole isolate
tranquillo e piano. pascoli, 790: udivo dei compagni / il suon del sonno
, sussurro. dossi, i-28: udivo lo scricchiare degli stivali e degli intavolati
, 131: dal vestibolo regio udivo un ploro / querulo d'acque limpide
mondo e tutto ciò che vedevo e udivo promanava attimo per attimo dalla mia potenza
violenza d'un maglio. nel silenzio udivo il battito del mio piccolo cuore accordarsi
[in ii frontespizio, 33]: udivo, di giorno, lapuppola, /
, di giorno, lapuppola, / udivo, di notte, il chiù.
intender l'inno. landino, 376: udivo per la croce una dolze melodia che
ed ecco nell'opaco atrio la cetra / udivo, e le lor voci esili e
, non di galoppi / il suono udivo, né vedea tremando / fughe remote al
riudii in quella prelazione cose che non udivo da lunga pezza. = comp
stoppani, 1-168: dalla mia camera udivo ancora il rullìo dei cembali che andava diradandosi
). viani, 14-392: udivo nell'antisala del gabbione il cigolìo delle
d'alta estrazione familiare. i discorsi che udivo a mezzo mi facevano intravedere un così
. d'annunzio, v-3-100: 10 udivo, nel silenzio, il rombo dell'amo
. gozzano, i-529: nel silenzio udivo il battito del mio piccolo cuore accordarsi
silenzio assoluto. pavese, 2-164: udivo come il rombo del silenzio nella penombra
animale. pirandello, 6-614: io udivo qua nella gabbia il sordo miglio della
stoppani, 1-168: dalla mia camera udivo ancora il rullìo dei cembali che andava
, 14-35: andò nella sua camera: udivo un andirivieni di passi, rumore di
erano di cingallegre; e io le udivo a quando a quando dare in quegli
il marchese avea deposto sua figlia, udivo lo scricchiare degli stivali e degli intavolati.
. arpino, 7-19: io lo udivo riporre in perfetto ordinei suoi panni, le
landolfi, 19-111: nel sepolcrale silenzio udivo distinta- mente le gocciole d'olio della
capo verso gli alberi alti e allineati. udivo sgricciar una foglia, cader una coccola
beltrame io eliminavo la sua voce e udivo soltanto le due che mi interessavano.
a tratti. pascoli, 790: udivo dei compagni / il suon del sonno,
, 3-106: da que'fogli stessi udivo meraviglie delle sonnambule, e m'indirizzai ad
, i-247: nel silenzio assoluto, udivo però come degli scricchiolìi, dei leggerissimi
amavo!... a volte l'udivo il giorno intero spronar fuori dai cento
la pioggia). graf 2-191: udivo l'acqua stamburare sul tetto.
po'triste, a passi stanchi, / udivo un passo frettoloso ai fianchi.
l'aure funesti. pascoli, 511: udivo stridire gli acridi / su l'umida
annunzio, v-1-684: con un'angoscia stupefatta udivo la piazza piangere, la strada singhiozzare
. gozzano, i-529: nel silenzio udivo il battito del mio piccolo cuore accordarsi
messina: col tifo. all'improvviso / udivo spesso camminar pian piano, / a
l'animo dubitoso: / (meraviglioso udivo). = forma aferetica di
. beltramelli, iii- 229: io udivo, dalla capanna intessuta di ligustri, suoni
vocìo e dal trepestìo dei cancheri, udivo tutti i rumori del piazzale su per le
sotto, un trascinìo / lento che udivo di feral catena / da più dì si
noia e al disgusto pei discorsi che udivo, si mescolava un disagio d'altra
, 3-163: quando in letto il mezzogiorno udivo / fecero una scaramuccia e si vestirò
gridi / dell'innominabile folla; / che udivo stridire gli acrìdi /
quasimodo, 5-122: tra i suoni confusi udivo ancora un timpano / tra urli di
del giardino papale – via solitaria – udivo da una finestra... 50!