rapido. tombari, 1-131: s'udiva per le vie, per le ville,
strade. beltramelli, ii-426: non si udiva che il fruscio del mare appena abbrividente
che dava nel cortile, e si udiva l'abburattare del frullone. -rifl
il mio accanimento. stuparich, 2-200: udiva il martellio d'una mitragliatrice, così
rosa la faccia pallida, ogni volta che udiva il passo di lui sull'acciottolato.
accora. d'annunzio, iv-1-732: udiva garrire le rondini, stridere la mota
..: e in certi attimi udiva dall'accordo addirittura sciogliersi e salire quasi
(292): niuna altra cosa udiva che cicale e vedeva amo, il quale
navigava il povero maestro, che li udiva pel primo! di giacomo, i-567:
/ e 'l dolce amaro lamentar ch'i'udiva, / facean dubbiar se mortai donna
lombari, 3-159: a tratti s'udiva il rombo dei motori lontani: le
aeroplano non si vedeva; ma si udiva molto vicino la voce del motore, rabbiosa
viani, 19-319: nel silenzio s'udiva il respiro della madre affannoso come quello
imagini esterne. bocchelli, ii-368: udiva [le dispute] a fior d'orecchio
alleggeriva il peso dei passi. ma egli udiva anche l'ondeggiar dell'erbe e il
grande sconfitta... niuno l'udiva, il quale incontanente, quasi gli fosse
. beltramelli, i-324: si udiva... il tonfo d'una sedia
questo e dal consimile che vedeva e udiva...]. leopardi, ii-652
: e 'l dolce amaro lamentar ch'i'udiva, / facean dubbiar se mortai donna
scarponi sull'ammattonato, che non si udiva nemmeno il ron ron del contrabasso.
pascoli, 362: or sui piccini udiva già lo strido / della falciola; e
tra le canne... le udiva anatrare, chiacchierare, e levarsi in volo
grido. stuparich, 2-211: s'udiva maledir alla guerra e rimpiangere i tempi andati
testa verso di lui, che si udiva l'anelito rotto dallo spasimo. d'annunzio
, sì che quasi più forte si udiva l'anelito di serafino che aveva preso
, ad allontanare il rombo che ella udiva di continuo. -anemia perniciosa:
anfibio sommerso. ojetti, ii-566: s'udiva soltanto lo sciaquìo della marea e
uso d'udire suoni angelici; quivi udiva piagnere la madre e l'altre donne.
: accostò più volte l'orecchio, se udiva nessuno; né sentendo anima nata per
gli uccelli non emigravano. ella non udiva mai i gridi delle anitre selvatiche passare
infernale. idem, iv-2-1233: s'udiva un mormorio profondo come dev'esser quello
giovane che si avanzava correndo. ne udiva l'ansima. viani, 19-378: il
. d'annunzio, iv-2-1273: s'udiva ansimare come un bufalo enorme il carro di
, verso quell'andito dove non si udiva più il rumore dei passi. d'
città non appariva un lume, non si udiva una voce, pareva un sepolcro:
a punto mi rendea / ciò ch'io udiva, qual prender si sòie / quando
casa che, a volte, si udiva perfino l'ardente schiocco dei baci ch'essa
un po'di batticuore; ma non s'udiva più nulla, la lampada notturna ardeva
dolce e vellutata... si udiva una nota trionfante. pascoli, 7:
il piovano nella chiesa del carmino e udiva la predica da uno frate che era
giugno. d'annunzio, iv-1-732: udiva garrire le rondini, stridere la ruota
i vagoni di bambagia asfissiante, si udiva tossire. e. cecchi, 6-335:
austero. panzini, i-751: catullo udiva una voce di suono asprétto con un martellare
: nel silenzio assolato del campo si udiva il rumore della cazzuola ch'egli batteva
e 'l dolce amaro lamentar ch'i'udiva, / facean dubbiar se mortai donna
babelle. foscolo, xv-137: quand'io udiva dire per milano di quelle cinquanta mila
. tombari, 1-180: s'udiva fra il clangore degli strumenti,.
e disposto a creder tutto quello che udiva ed uomo proprio da fargli mille beffe
666: di tempo in tempo s'udiva fra il brusìo della folla la voce stentorea
31: e tutte le sere / s'udiva nelle pozzanghere / il passo dei battaglioni
i-20: al batter dei martelli s'udiva... una mirabil musica.
impazzavano a stordire chi non li udiva, e a dire il benvenuto a ogni
e. cecchi, 5-229: s'udiva nel campo dietro al muro la voce
ripostosi ciascuno a sedere, non si udiva altro che bisbigliare del visetto mio, che
: manfredi non gli spacciava, né udiva la loro richiesta, per molte bisogne
che rideva davanti a lui; né udiva i blandimenti delle frondi che gli sussurravano
, 4-198: anche nel palco accanto si udiva un tramenìo. la signora aiòsi tutta
, al caldo, al sicuro; non udiva più quegli ululati e anche il pontone
, due anni fa, se soltanto udiva un mezzo grido sfuggito a causa del
il tetto suonava e dal letto si udiva lo scricchiolìo delle antenne e dei bompressi
, 4-39: di notte, allorché udiva alzarsi la bora e le prime raffiche squassavano
con un moto concorde, mentre s'udiva già borbogliare l'acqua saliente su per
sapeva del testamento del padre. non udiva i borbottii dei parenti, non comprendeva le
seneca volgar. [crusca]: udiva grande borboglìo ed egli domandava ciò che
pendevano flaccide e vuote; non s'udiva altro rumore che il gemere nei bozzelli
, quando nella madrepatria della lingua, udiva parlare delle branche dello scibile, e
acconciamente. cinelli, 1-137: non udiva più voci né abbài: nulla
la sera scendeva calma e serena e si udiva fin là il fischio dei vapori che
morte ha più volte giocato: / s'udiva nell'aria un battere monotono di foglie
, lustre. verga, 1-425: si udiva nella strada il gran brulichio, il
passare nella notte, e la sera si udiva un'altra volta il brusìo della gente
xxi-929 (18): non s'udiva, in tanta moltitudine, niuno parlare
. beltramelli, i-263: ella non udiva che il busso degli zoccoli suoi da
zoccoli suoi da ponte a ponte; non udiva che il suo respiro roco e la
serao, i-171: ogni tanto, involontariamente udiva qualche frase del gergo cabalistico, pronunziata
gente l'un l'altro, si udiva un romore, che pareva, che tutte
; e per tutta la città non si udiva se non pianti, strida e pietose
un nuovo mondo. l'inferma lo udiva volentieri narrar casi e battaglie che volgevano
sì ch'a fatica il calpestio s'udiva. marini, xxiv-791: strano e insolito
iii-150: è vero che qualche volta egli udiva, prima di lei, rumore di
china, di tanto in tanto, si udiva nel chiuso il campanaccio della mandra.
vi si scorgeva il luccichio e vi si udiva il sussurrìo dell'acqua che scendeva a
, sotto l'ombra dei canepai, si udiva il subito pigolìo di qualche uccello spaventato
un canarino, o pure / udiva un usignuol si riscuotea, / siccome a
un fabbro-ferraio. itutto il giorno s'udiva il martello e la lima cantare.
taglio della ruota, / e s'udiva la mola del frantoio / e il tonfo
che a dritta e a manca / s'udiva: « ferma, o pel mantel
era in ciascuno: e non si udiva se non colpi di armadure, scoppii
inizio. fagiuoli, 4-32: s'udiva il suono spiacevole d'una campana,
, 1-347: non altro si udiva che la greve e tarda pedata del soldato
signori, si avanzava lentamente: se ne udiva lo scricchiolio sul viale, e i
a due piani; a terreno si udiva il ticchettio del telegrafo, di sopra abitava
cibo immaginabile. nievo, 97: s'udiva di dentro il rumor delle macine,
di catrame. verga, 3-50: si udiva mastro turi zuppiddo il quale cantava a
sulle pietre del lavatoio, e si udiva pure mena a piangere cheta cheta in
remi, / or sì or no s'udiva il canto roco / del celeùste
tutto, /... / s'udiva ancora eco di cembali, eco /
mettere putrido del cedron appena si udiva la sua voce che parlava agli apostoli
china, di tanto in tanto, si udiva nel chiuso il campanaccio della mandra;
e lungo la stra- duccia non si udiva che un continuo chiacchierìo da un uscio
chiaro e scolpito che a chi gli udiva parean vicini a men di cinquanta passi
fastidioso. tombari, 1-131: s'udiva per le vie, per le ville,
governare le bestie nel pollaio, e se udiva chiocciare i e invan gli grida
corre! verga, 4-57: si udiva nella sala... il cicaleccio delle
b. corsini, 1-12: s'udiva d'ogni 'ntomo un suon confuso /
non l'astro vorticoso dell'elica; non udiva più nulla, se non il palpito
sapeva della rivoluzione di francia quanto ne udiva da'signori ne'circoli, e da'
un messagger con clamoroso suono / venir s'udiva galoppando. tommaseo, i-148: -giovane
: cfr. leppare. s'udiva se non la profonda voce senile che a
. barilli, 2-43: sul ponte s'udiva il fracasso... degli ultimi
, di tanto in tanto, si udiva nel chiuso il campanaccio della mandra;
? nievo, 81: l'inferma lo udiva volentieri narrar casi e battaglie che volgevano
e di cantar vespri nel naso, come udiva fare ai coristi della parrocchia. verga
: e così attento ognuno al compire si udiva un aih, aih, un abbracciami
vespro e compieta. pascoli, 840: udiva il suon lontano di compieta, /
, che dal suo amante cantare si udiva, poterla senza dubitazione alcuna comprendere.
era in ciascuno: e non si udiva se non colpi di armadure, scoppii
alti suoni. pascoli, 759: udiva lunghi gemiti marini / di conche, e
più, nelle notti lunghe, / s'udiva, quando concepìan, nel yurte,
. nievo, 97: s'udiva di dentro il rumor delle macine, e
. d'annunzio, iv-2-722: s'udiva nella casa ondeggiare una culla al ritmo
d. bartoli, 39-149: chi udiva il p. francesco, perdeva il gusto
sapeva della rivoluzione di francia quanto ne udiva da'signori ne'circoli,
scontrando il figliuolo suo, qual prima udiva fosse con molti altri a trasimene morto in
titoli di duca e d'eccellenza che udiva darsi, da altri gli onori che
l'astro vorticoso dell'elica; non udiva più nulla, se non il palpito eguale
, e lungo la straduccia non si udiva che un continuo chiacchierìo da un uscio all'
chi le scrisse. beltramelli, iii-404: udiva parole non mai udite, e ragionamenti
: confesso che l'indizio per chi non udiva le discolpe era quasi ima prova;
gadda, 299: nessun treno si udiva a correre, come sogliono, rotolando
san domenico, che certo tempo non udiva la messa conventuale con gli altri,
). verga, 3-132: si udiva il vento sibilare nella vela della
di cantar vespri nel naso, come udiva fare ai coristi della parrocchia. panzini,
aia. molineri, 1-175: si udiva nell'aria la canzone dei battitori ed
verga, 4-116: da lontano si udiva di tanto in tanto la tosse che si
corvi. d'annunzio, iv-1-325: si udiva distinto il gracchiare basso e interrotto dei
e per tutta la città non si udiva se non pianti, strida e pietose voci
di gabbiani roteavano nel vento, e s'udiva a tratti il loro strano riso pendulo
c. e. gadda, 5-261: udiva più distinto il tarlo a cricchiare,
d'annunzio, iv-2-722: s'udiva nella casa ondeggiare una culla al ritmo di
da quelle voci che non capiva ma udiva, come il ronzio di un calabrone.
l'universal minaccia / da un canto udiva, e gli tremava il core. moravia
7-198: nel gran silenzio, s'udiva un lontanissimo zirlìo di grilli e -sotto
della ruota, / e s'udiva la mola del frantoio / e il tonfo
. pindemonte, 165: te fido / udiva io tutti celebrar custode / della comune
vedeva lo zio venirgli incontro, l'udiva domandargli, con voce quasi garbata:
/ debole, oh tanto debole, si udiva. levi, 2-306: restammo sconsolati
, dopo essersi assicurato che non si udiva fiatare anima viva, e che la finestra
. andrea da barberino, 1-142: udiva almonte cantare gli augelletti per le ra-
i diplomi. de roberto, 2-32: udiva i giornalisti formare pronostici, prendendo lume
. nievo, 1-211: quando li udiva rimpiangere i tempi di ser giorgio,
cuore. luca pulci, 1-6: udiva i pianti le strida e i dolori /
: e io, che volentier parlare udiva / le cose antiche, il dimandai ancora
paese. botta, 4-406: malvolentieri udiva parlare, che si volessero condurre le sue
di pratiche divote. cattaneo, i-2-188: udiva dall'alto, al di là dagli
. andrea da barberino, 1-142: udiva almonte cantare gli augelletti per le ramute
, ii-566: dentro l'alto silenzio s'udiva soltanto lo sciaquìo della marea e il
il sospetto; e in verità ne udiva delle bigie e delle nere.
samminiato [petrarca], i-387: udiva gli adulterii e fornicazioni d'una sua
: ciò che della fama di natan udiva diminuiménto della sua estimava. varchi,
. cavalcanti, 372: non si udiva se non pianti, strida...
boccaccio, i-215: in essa s'udiva una ruina tempestosa, come se i
negato cristo, che spezialmente intervenia quando udiva cantare il gallo, tante volte dirottamente
pascoli, i-358: dirugginir di catene udiva da fosse e segrete, e rullar
per il vicolo diruto e buio si udiva il fragore delle scarpe ferrate di qualche contadino
. morante, 2-313: non lo si udiva mai cantare, per solito,
tasso, 13-ii-302: le sacre leggi udiva in alti carmi / la prima età
albanzani, i-441: da ogni parte si udiva discordevoli e varii romori e lamenti,
minori deità],... ne udiva le risa, lo zufolar melodioso,
veniva innanzi piana e distesa. si udiva tuttavia qualche disperso canto di allodola nelle
. andrea da barberino, 1-142: udiva almonte cantare gli augelletti per le ramute
romana. verga, 4-57: si udiva nella sala la voce del barone zacco,
particella pronom. serao, i-15: udiva la voce rauca di emilia disputarsi con
collazione. a. verri, ii-154: udiva tacito e modesto quel discorso come tollerante
, 43: in quella selva io udiva succedere passaggi, scorrerie e distesi salti or
, e dante, forse distrattamente, udiva qua e là porre i problemi insolubili
: michelangelo, che dal suo letto udiva, d'improvviso s'affacciò alla finestra soprastante
/ e 'l dolce amaro lamentar ch'i'udiva, / facean dubbiar se mortai donna
/ quivi ore né campane non s'udiva: / avean i servidori commessione /
, divisa fra l'attenzione alle parole che udiva e qualche altro pensiero assai diverso.
e chi corre in là, e si udiva gridar serra serra. 2.
era la prima volta ch'ella l'udiva lamentarsi di vaghe sofferenze fisiche, di dolo-
dolor mista. luca pulci, 1-6: udiva i pianti le strida e i dolori
e 'l dolce amaro lamentar ch'i'udiva, / facean dubbiar se mortai donna
il volgo. verga, i-308: si udiva il fischio del pastore echeggiare nelle gole
5-38: più e più forte s'udiva un ronzio, un rombo come d'
nome,... ma egli non udiva, immerso in un egro sopore,
. 1827 (159): si udiva tosto gittar qualche motto indiretto ma chiaro
: sotto l'altissima luce don fabrizio non udiva altro suono che quello interiore della vita
non era la prima volta ch'ella l'udiva lamentarsi di vaghe sofferenze fisiche, di
mura scontrando il figliuolo suo, qual prima udiva fosse con molti altri a trasimene morto
esclusività. moravia, i-510: si udiva scherzare, chiamare, chiacchierare senza ritegno con
poi, veramente, nulla più si udiva. / d'altro non mi sovviene.
comprendendo, non mangiando la foglia, udiva, un po'sorpresa, ascoltava, distratta
poi, veramente, nulla più si udiva. / d'altro non mi sovviene.
ch'estatico nominar lo potremmo, agevolmente udiva et intendeva i divini consigli. segneri
ghislanzoni, ii-1-271: di duelli non si udiva parlare; le quistioni più complicate si
, non si vedeva e non si udiva più che... un ricoverarsi nelle
quel che vedeva, udendo quel che udiva, la considerava un'impresa utile, come
levava dal fondo della valle, dove si udiva mormorare il torrente. pascoli, 627
e splendi. pascoli, 722: s'udiva ancora eco di cembali, eco /
il silenzio era così pieno, che s'udiva soltanto un'allodola altissima, e la
. bassani, 1-200: non si udiva che il replicato, ossessivo battere e ribattere
oimè! che strani / nomi gli udiva io dire!), / là alzava
disse un uomo; disse: e l'udiva / ella e ne pianse le lunghe
e al fasto, non vedeva né udiva. alvaro, 7-89: si può
solo nervo spasmodico. savinio, 2-68: udiva la respirazione faticosa, i densi sospiri
mani. d'annunzio, iv-2-659: egli udiva la voce incorporea sorgere dalla profondità dell'
pregio. sarpi, vi-1-84: il pontefice udiva e favoriva grandemente l'ambasciator cristianissimo,
in un suon che di lontan s'udiva, / in onta e in biasmo del
briséa, donde il propinquo / taigeto udiva strepitar l'arcano / tripudio, e
figur. beltramelli, iii-310: si udiva giungere a quando a quando dall'immensità
lante / da'circustanti s'udiva sonoro. garzoni, 1-631:
il cittadino che dall'interno della casa udiva i passi ferrati e cadenzati risuonare sinistramente
, raccolto, tanto che neanch'egli udiva quel chiasso festereccio, né vedeva la
già sì festose, non altro si udiva che la greve e tarda pedata del
d. battoli, 21-106: quando l'udiva ragionare dal pulpito, gli parea veder
sguaiate e stonate che a chi le udiva... si rizzavano i bordoni come
, 1423: l'ufficio de la chiesa udiva [santa elisa- betta] con
varcai. pascoli, 865: udiva anche il gabbiere, / e nell'orecchio
fieno... /... udiva il lento / flutto de l'erbe.
di lauro. / e tetide, che udiva, / a la fera divina /
fiumi! ungaretti, ii-90: sciamare udiva voci appassionate / nelle gole granitiche;
e ascoltava / che fosse ciò ch'ell'udiva mugghiando. cicerchia, 1-196: la
mai. verga, ii-30: lontano si udiva la cantilena dei trebbiatori nell'aia,
. una tosse fioca che non si udiva quasi più. pascoli, 475: in
., 8 (143): s'udiva soltanto il fiotto morto e lento frangersi
un aprire di finestra, donde si udiva poi una voce di donna che rispondeva
ridotte pendevano flaccide e vuote; non s'udiva altro rumore che il gemere nei bozzelli
b. fioretti, 2-5-160: egli si udiva imitatore de gli organi, de'flauti
fieno... /... udiva il lento / flutto de l'erbe
certi suoi dolci lamenti perché non l'udiva, come chi focosamente desidera alcun gran
dal fondo della valle, dove si udiva mormorare il torrente. e. cecchi,
a quel non so che, che udiva a lo entrare et a lo uscire del
mulino per la gran fama che di lui udiva, e sì del buon macinato,
ingannarmi. de roberto, 2-32: ranaldi udiva i giornalisti formare pronostici, prendendo lume
. d'annunzio, iv-2-857: s'udiva la voce del fuoco ruggente, nel
dormiva, e niente di quelle cose udiva, non che le intendesse. forteguerri,
presente. velluti, 321: sempre udiva la prima messa di santo spirito, poi
se non incontrava nessuno, se non udiva un passo umano. 2. figur
, 7-43: la voce che si udiva era sottile, e più egli la forzava
ombra dei fossati. pascoli, 22: udiva dalle rane dei fossati / un lungo
. pascoli, 649: se n'udiva / un grufolare fragile di verri.
moribondi. bocchelli, 13-226: s'udiva soltanto il frangere e lo schianto del
rovere. quasimodo, 1-54: s'udiva la mola del frantoio / e il tonfo
stormiscono. d'annunzio, i-264: udiva il lento / flutto de l'erbe
di comi. pirandello, 8-421: si udiva... da più lontano il
e... alcune voci non fraterne udiva. manzoni,
: la capanna al luso / più non udiva dell'industre moglie / il fremebondo vortice
si vedeva un lampeggiar frequente, si udiva qualche rombo sinistro di tuono. g.
, 7-736: il professore... udiva soltanto il raspìo delle loro penne frettolose
barilli, 2-43: sul ponte s'udiva... il calpestìo sempre più
che dava nel cortile, e si udiva l'abburattare del frullone. landolfi, 8-196
3-136: nei brevi silenzi, si udiva lo scricchiolio del trespolo, il fruscio delle
uguale e misterioso come prima, si udiva più forte, più vicino: era il
quella porta; / e se n'udiva un mormorio fugace, / di quando
suo cane: ma non già l'udiva / tuffato il cuore d'odisseo nel
esplosione. verga, 2-255: allorché udiva l'abbaiare dei cani nella rocca,
, fra ripetute esclamazioni, lo si udiva parlare ad alta voce di cose
d'annunzio, iv-2-857: sola s'udiva la voce del fuoco ruggente, nel
ameni lochi. aretino, 8-85: si udiva un romore che pareva che tutte le
specchio parabolico, incontro al quale parlandosi udiva perfettamente, vicino al punto che suol
duca di savoia... malvolentieri udiva parlare che si volessero condurre le sue
della giovine. verga, 4-134: si udiva parlare sottovoce, delle risa soffocate anche
il fusaiuolo. jovine, 99: si udiva appena il brusire leggerissimo del fusaiolo.
garza, dormiva tanto silenziosamente che s'udiva bene il fruscio del po.
delle cime [degli alberi] s'udiva, simile al gemito della risacca.
ne sentiva i discorsi e gli strilli, udiva la musica del getto nell'orcio di
., 8 (143): s'udiva soltanto il fiotto morto e lento frangersi
c. campana, 3-154: già s'udiva per tutto un giubilo straordinario per essersi
1-i-290: in essa [casa] s'udiva una mina tempestosa, come se i
era il silenzio che, come s'udiva di lungi il canto, s'udiva da
s'udiva di lungi il canto, s'udiva da presso il gocciolìo delle pale.
gli occhi sulla brocca... e udiva... il gorgogliare del vino.
., 8 (143): s'udiva soltanto il fiotto morto e lento frangersi
altro. d'annunzio, iv-1-325: si udiva distinto il gracchiare basso e interrotto dei
ai graffi! ai graffi! » si udiva tuonare la voce di carlo (ed
. sarpi, vi-1-84: il pontefice udiva e favoriva grandemente l'ambasciator cristianissimo.
gridi. vittorini, 4-53: si udiva salire dall'ombra in basso il fresco grido
13-55: la voce, che si udiva della versilia, spenta dal grigiore degli
pascoli, 649: se n'udiva / un grufolare fragile di verri. d'
e specialmente la toscana, né si udiva cosa che la potesse guastare. fogazzaro
suo signor, da chi bramar l'udiva. collodi, 42: il gatto,
2-135: dentro a quell'ombra si udiva di tratto in tratto il breve e dolce
raggio / verso un romor che di lontano udiva. baldi, 52: di
punto mi rendea / ciò ch'io udiva, qual prender si suole / quando a
santi, 3-174: immantenente ch'ella udiva ricordare eufrasia, cessava il diavolo di
390: lo schianto... si udiva molto più forte a distanza che non
grandi opre di dio, più non udiva, / or la lingua per te rinnovar
che impastava la mota, non si udiva altro. 2. impiastrare,
agg. checon mio sommo fastidio ed indegnazione udiva io stesso è impossibile o difficile pronunciare
insoddisfatto. govoni, 112: s'udiva solo il pendolo ed il fiume / che
: stanco di udire tanti progressi quanti udiva tutto giorno dello svevo, dubbi tò
bellezza. d'annunzio, ii-1008: s'udiva romore di mol incorrispondènza,
annunzio, iv-2-1156: nel silenzio non s'udiva se non l'urto dello zoccolo di
tra voi. beltramelli, i-342: si udiva distinto... il lieve sobbalzare
infiltrazione esterna, il commendatore visanio non udiva nulla. montano, 1-38: penetrano nel
1-63: non sentendosi uomo di guerra, udiva da lungi questa piena rapinosa restando aggrappato
aretino, 20-270: se cantava non si udiva se non speranza inalborata nei campi da
/ e non fame repulsa ove l'udiva. gualdo priorato, 3-i-38: ricusò
capitano che era dilicato d'orecchio e udiva ingrossar di fuori un nuovo tumulto fu
. g. capponi, 1-i-54: vi udiva... proporre una interpretazione affatto
quasi insensibile ai parlamenti i quali esso udiva della vita celestiale, dipoi arde tutto
lungo i vialetti del cimitero, la udiva ogni volta definire la solitaria tomba monumentale
arcaici, provinciali. jovine, 2-120: udiva confusamente l'incomprensibile discorso intarsiato di citazioni
, i-236: il propinquo / taigeto udiva strepitar l'arcano / tripudio, e i
atto interrogativo. d'annunzio, iv-1-266: udiva ancora la voce di lui, una
di voce. d'annunzio, iv-1-266: udiva ancora la voce di lui, una
ma il triste motivo del principio s'udiva sempre, pareva filtrare per entro.
torbidi... e nella febbre udiva come un intronato. 6. dimin
olmo cavo investa. cassola, 2-157: udiva il rombo del vento aumentare progressivamente,
deità marine. pascoli, 662: udiva egli lo sciabordare / delle ruote e
li dipingono così. deledda, ii-347: udiva gli uccelli trillare d'amore, le
, 4-896: altro non si vedeva né udiva in quel regno che un perpetuo irremissibil
luogo degli accordi e degli arpeggi si udiva la trombettina insistente del la perpetuo.
i e 'l dolce amaro lamentar ch'i udiva, / facean dubbiar se mortai dama
ninfe innamora. corfino, 59: s'udiva il dolcissimo rosignolo che, tra le
de amicis, i-742: non si udiva che la nenia lamentevole della negra,
all'aria il misero sparger cantando s'udiva. tasso, 7-6: son, mentr'
annunzio, iii-i- 124: io udiva la voce lamentosa della figlia di cassandra,
occaso roseo. onufrio, 25: ogniqualvolta udiva i suoni di una fanfara o vedea
/ allo stambecco, e a ogni lancio udiva / l'urlo e lo sforzo d'
è. deledda, ii-556: si udiva il mormorio del mare, e il canto
» richiuse le griglie prestamente, mentre udiva ancora le ingiurie ed il rumore delle lapidazioni
pellico, 2-153: pochi giorni prima egli udiva suo fratello lagnarsi della poca larghezza di
di giugno. pascoli, 1-211: s'udiva sul lastrico appena appena qualche scalpiccio che
. capuana, 15-142: la poverina udiva parlare della sete, della fame che
. e. cecchi, 7-29: s'udiva più fioca, ma sempre furibonda,
infiltrazione esterna, il commendatore visanio non udiva nulla. -figur. pallavicino
e fossa camerata, in secca, udiva canti religiosi, come di laudi e
di mondana letteratura. nievo, 854: udiva... la clara leggicchiare a
limitar di violate selve / scender si udiva la novella scure / sull'odoroso cortice
. gozzi, 1-216: il fossi poco udiva, perché la sera avea voluto vedere
persona sì grave era discepolo de'nostri et udiva lezzione da loro, essendo egli maestro
il tetto suonava e dal letto si udiva lo scricchiolio delle antenne e dei bompressi
i-385: nello strascinar la sua croce, udiva tanti che a lingua sciolta mettevansi a
beltramelli, i-321: nel silenzio notturno si udiva giungere a traverso gli alberi un mormorio
sottile e poca, che appena s'udiva. roverbella, xxxviii-169: senti'la
patrimonio nazionale. onofri, 3-98: udiva vociare i fratelli una strana / loquela ch'
, stando in iscolto, [narda] udiva tutto. e come posta si fu
loco a udire quel che io attentamente udiva. valerio massimo volgar., i-44
. colombo], 56: vi si udiva il canto de'luscignuoli e uccillini tanto
106: come un ma di qualcuna udiva, si metteva a l'impresa per
. tronconi, 2-183: non si udiva altro rumore fuor quello delle mandibole della
: la sirocchia era presente e vedeva e udiva ogni cosa, e per maestrìa non
il capezzale, in silenzio. non s'udiva che il respiro affannoso del malatino e
per l'offizio che si diceva e s'udiva pubblicamente, è levata via, a
, senza realtà. marrone, 54: udiva il mar le note maliose / che
di sedie. - sanguetta! - udiva. = comp. dall'imp.
mano? machiavelli, 1-iii-205: la udiva ogni cosa, ma la prestava fede
il battello. carducci, iii-19-9: si udiva lontano da basso il mugghio spasimante del
, 247: il busso delle armi si udiva da lunga: il polverio era grande
. tarchetti, 6-i-47: non si udiva che il martellare alternato di qualche goccia
: nel pomeriggio soffocante, non si udiva più che il martellare dei ferri sulla
de roberto, 1-113: ella non udiva più altro che il battito del proprio
movimenti sgarbati. pascoli, 662: udiva egli lo sciabordare / delle ruote e
avere una di quelle fasi linguistiche eroiche -si udiva, dai buchi -in cui un metalinguaggio
, i-33 * di duelli non si udiva parlare; le quistioni più complicate si
uno scoppio improvviso / tratto tratto s'udiva. pascoli, 133: tiepida, sappi
era il gran mezzodì. non altro si udiva che quel mormorio dell'acqua fluente.
di primavere. se cantava non si udiva se non speranza, inalborata nei campi
gadda conti, 2-188: si udiva, mescolato all'urlio mil- legole del
minuendo l'odore ed il canto non si udiva, infino che al tutto venne meno
i corpi il sole, / del quale udiva io parvolo / mirabili parole. panzini
derivati dall'altrui. pascoli, 22: udiva delle rane dei fossati / un lungo
rombo dapprima sordo, poscia più fragoroso si udiva lontano, misto all'incessante brontolio del
., 8 (143): s'udiva soltanto... il tonfo misurato
diventò in tanto più mite ch'egli udiva qualunque della universale pace gli ragionava.
leopardi, i-3: nella maestra via s'udiva il carro / del passegger, che
capitano che era dilicato d'orecchio e udiva ingrossar di fuori un nuovo tumulto fu
a taglio della ruota, / e s'udiva la mola del frantoio / e il
. pagliaresi, xliii-121: quando nicòr udiva così dire / a giosafà, che
ormai sfiduciati. quasimodo, 1-45: s'udiva nell'aria un battere monotono di foglie
spavento che già pareva a chiunque l'udiva aver dentro gli occhi l'adamantino becco
ecc. aretino, 20-122: si udiva fra loro un sospirare sanza far motto
17-66: dolce il bosco mormorar s'udiva / tocco dall'aure. aleardi, 1-284
sferza al fischio. pascoli, 662: udiva egli lo sciabordare / delle ruote e
., 8 (143): s'udiva soltanto il fiotto morto e lento frangersi
imprese una nenia monotona di cui s'udiva solo « va'via fuoco morto ».
e1 grasso stava in sula piazza e udiva ogni cosa, e era mezzo morto.
fucileria. abba, 1-73: si udiva una moschetteria fitta. -colpo di moschetto
doppia. bonsanti, 188: s'udiva il brusio del moscondoro, dei calabroni
pascarella, 1-21: nel silenzio s'udiva il ronzio di un moscone impigliatosi in
, ii-83: quando alcion questa novella udiva / che il dolce sposo suo dovea
7-24: ad ogni piccol moto ch'egli udiva, / sperando che fosse ella,
quando ta'parole per lui mote / udiva barlaàm, sì gli credea.
, 11-265: passavano poche macchine, si udiva ogni tanto lo strazio di un motorino
. linati, 18-290: più spesso gli udiva attaccare un forte movimento di due quarti
scudiscio che gridava... non si udiva altro suono che la rotta voce di
popolo, e... si udiva il muggito della sua gran voce.
il muggito del vento, che s'udiva scompigliare gli alberi dell'orto. linati
e frantoi. borgese, 1-78: udiva qualche latrar di cane e il rombo
multànime di preci silenziose, non s ^ udiva nuli'altro che i rintocchi radi e
a sospirare e a piangere ognuno che udiva il dolore di chi lo faceva.
un treno gli veniva incontro, si udiva il fischio, quindi apparve il muso
, 247: il busso delle armi si udiva da lunga: il polverio era grande
camera sua, nel mutarsi d'abiti, udiva, attraverso rintavolato, quasi ogni parola
pratesi, 1-392: in sala non s'udiva che il pendolo dell'orologio in mezzo
suo mite / tacito sonno, non udiva. udiva / nascere l'erba.
/ tacito sonno, non udiva. udiva / nascere l'erba. -con
... e chiunque parlar l'udiva, teneva per fermo che fosse spagnuola
ricuperar quella terra, tanto più che udiva che i francesi si erano di nuovo
roberto, 3-59: quel canto si udiva nettissimamente. d'annunzio, iv-2-1355:
persuasa che quanto vedeva e udiva chiamare amore carnale fosse un che di
lucini, 58: di fuori lo si udiva allontanarsi a passi misurati e lunghi sul
estate. dessi, 11-19: si udiva il canto sommesso di una donna che
sercambi, 1-i-235: stando in niscolto udiva tutto. = da ascolto,
punto mi rendea / ciò ch'io udiva, qual prender si suole / quando a
stivali e tacchi così prepotenti che mi si udiva venire dall'un capo all'altro deue
comune opinione e compiacere il pubblico, udiva di qua che troppe vi sono riflessioni
limitar di violate selve / scender si udiva la novella scure / sull'odoroso cortice
. d'annunzio, iv-2-848: s'udiva un coro di voci giovenili che cantavano
al limitar di violate selve / scender si udiva la novella scure / sull'odoroso cortice
si fece garlandi all'orecchio. egli non udiva. - oi! -gli ripetè quello
parola. quasimodo, 1-54: s'udiva la mola del frantoio / e il
! e. cecchi, 8-59: s'udiva, spiccato, cristallino, il chiacchierio
allegro, dando opinione a chi lo udiva che arebbe le genti franzese in ogni
petto di suo padre sui cuscini e si udiva il sibilo del suo respirp. d'
ora ad ora, ad intervalli, si udiva il nitrito argentino di un cavallo o
punto mi rendea / ciò ch'io udiva, qual prender si suole / quando a
3-265: quando le voci tacevano, si udiva il suono velato di un organino a
straccia. fracchia, 511: l'udiva bestemmiare e sacramentare, gonfiando orribilmente quelle
ogni legge igienica. nievo, 854: udiva... la clara leggicchiare a
giù, e tra il suo scroscio s'udiva una goccia ostinata che, cadendo nel
ottavino. verga, 8-57: si udiva nella sala... il cicaleccio delle
alto era il silenzio che, come s'udiva di lungi il canto, s'udiva
udiva di lungi il canto, s'udiva da presso il gocciolìo delle pale. cassola
: nella nera ombrìa / del parco udiva un ultimo fringuello. d'annunzio,
ancora che quel restituto nello stato suddetto udiva anch'egli le voci degli uomini chiaramente
aprir bocca. panzini, i-651: si udiva il vento che parlava tra le fronde
., 2-3 (1-iv-113): udiva ciò che l'oste e allessandro parlavano.
le crebbe il fastidio che, quando udiva picchiare il martello all'uscio, la
amadori la guardavano, e non si udiva altro che serenate tutta la notte e
fiata. praga, 4-79: s'udiva il passo delle mosche che gremivano il
loro delitti e le loro virtù, udiva forse le tue meste voci. manzoni,
orecchie, sordamente ululò. si udiva un frascheggio e un pedio.
forse nella sala da pranzo, s'udiva spiccato in tutte le altre stanze, come
/ verso un romor che di lontano udiva, / insin che giunse al loco ond'
. d'annunzio, iv-2-47: non si udiva nel frastuono che il latrato rabbioso di
fra perle e rubini uscir parole / udiva in così novo e dolce suono. guglielminetti
contro l'arcivescovo, pertantoché chiunque l'udiva ricordare, il bestemmiava. 4
pesticciare. bonsanti, 3-iii-168: si udiva il numeroso pesticciare di chi veniva dietro
1-i-290: in essa [casa] s'udiva una mina tempestosa, come se i
? verga, 3-227: il piagnisteo si udiva per tutta la strada del nero.
piangiosi eccitava mestizia e sospiri a chi udiva e vedea. = deriv. da
veniva innanzi piana e distesa. si udiva tuttavia qualche disperso canto di allodola nelle
allo stambecco, e a ogni lancio udiva / l'urlo e lo sforzo d'un
, di minuto in minuto, s'udiva un suono confuso di voci lontane,
. verga, 8-95: dal monte si udiva gridare: « la piena! cristiani
2-161: si udiva in basso, il rumore profondo del torrente
che, non sentendosi uomo di guerra, udiva da lungi questa piena rapinosa restando aggrappato
sì pietosamente sue parole che chiunque l'udiva pareva che si spezzasse loro il cuore
liuti, piferi e tromboni, / s'udiva e si vedea più d'una danza
polli. pratolini, 6-118: si udiva il pigolare delle galline. 2
, 8 (143): s'udiva soltanto il fiotto morto e lento frangersi sulle
ridendo a quel non so che che udiva allo entrare e allo uscire del piuolo
velo di grandi acque, / s'udiva ancora eco di cembali, eco /
nel suo mite / tacito sonno, non udiva. udiva / nascere l'erba.
/ tacito sonno, non udiva. udiva / nascere l'erba. vide le pipite
tutti e guardarono in cielo, dove si udiva un ronzio di coleottero e si distingueva
i passeri cominciavano a pispigliare: si udiva il risveglio della luce nel fruscio sommesso
pierino. bonsanti, 3-ii-354: si udiva inoltre... un pizzicato dell'orchestra
non canto, / non grido s'udiva. rare / gemevan l'aure.
molto sottile e poca che appena s'udiva. -delicato, tenue (un
bacchelli, 1-i-34: quello non l'udiva, e gemeva, e poco stante si
un animale. pascoli, 22: udiva delle rane dei fossati / un lungo
: clemente, poiché fusse pagano, udiva che vincea l'openione de'cristiani et anche
a recitare il corano, che s'udiva tra loro appena un sussurro, come il
guerrazzi, 9-i-197: ella gravemente le udiva [le parole] e chiesta del suo
: dal soggiorno il mare lo si udiva stemperato o conteso dall'agitarsi dei pioppi
nuova. corfino, 59: s'udiva il dolcissimo rosignolo che, tra le
carlo poscia, / ed a molti pagani udiva dire / che balugante è morto con
. foscolo, v-335: io giovinetto udiva spesso in certi crocchi esaltare il conte
/ ch'ebbe, ella disse (udiva sui marrelli / a quando a quando
. carducci, iii-22-375: l'imperatore udiva indi a poco che l'altro suo
del prezzo delle farine, per quanto udiva. gobetti, ii-324: nella corsa verso
senso '. bonsanti, 4-398: si udiva il suo risolino così pregno di significati
del medico. sinisgalli, 3-53: egli udiva / rintronare i tonfi delle mine /
punto mi rentiea / ciò ch'io udiva, qual prender si suole / quando a
quel luogo a udire quello ch'io attentamente udiva. ottimo, i-160: male si
-sostant. molineri, 1-176: s'udiva il prillare del fuso della mamma seduta
mutati di molto da quello che dante udiva parlare. manzoni, pr. sp.
stivali e tacchi così prepotenti che mi si udiva venire all'un capo all'altro
goto, che voleva il pane e udiva dire da'plebei latini: 'da mihi
veniva innanzi piana e distesa. si udiva tuttavia qualche disperso canto di allodola nelle
lo scafo. cassola, 2-157: udiva il rombo del vento aumentare progressivamente,
sul finire del secolo scorso la francia udiva proporsi quella domanda: « che cos'
51: nella casa, non si udiva che il singhiozzar dirotto, mal contenuto,
arretrando d'un passo ogni volta che udiva dalla voce del patriarca o dalla voce
per l'offizio che si diceva e s'udiva pubblicamente, è levata via, a
, i-321: nel silenzio notturno si udiva giungere a traverso gli alberi un mormorio
a punto mi rendea / ciò ch'io udiva, qual prender si suole / quando
venia dal lato manco; / nitrir s'udiva la quadriga; il vento / ne
. foscolo, v-335: io giovanetto udiva spesso in certi crocchi esaltare il conte p
, ma quante per ogni contrada della città udiva, da chiunque si fosse, ricordar
gadda conti, 1-480: non s'udiva voce umana; solo, una volta,
a navigare! pascoli, 22: udiva dalle rane dei fossati / un lungo
siri, 1-ii-360: queruloso per tanto udiva sopra questo e sopra altri capi ancora il
creatura. pellico, 4-50: quand'io udiva il custode o altri aprire la porta
quel tarlo, quel tarlo! egli ne udiva il rodio chiaro e raccapricciante come se
quali io non solamente ne'giudizi studiosamente udiva, ma in casa e fuori accompagnava
il fanciullo si racconsolava e rallegrava quando udiva ricordare gesù e la madre. albertano volgar
parrebbe spiritato, come veramente era quando udiva il suono di david, al quale
una strana voce. -sì: vedeva ed udiva tutto. è una sensibilità portata alla
! gadda conti, 1-242: si udiva qualche gracchiare di raganelle e lo stridente
dante] ben ragione di arrabbiarsi se udiva o un fabbro o un asinaro recitare
forteguerri, 19-63: giunto là dove udiva il ramacelo, /...
le torce... ogni tanto si udiva un suono fesso della pentola, cui
per essi. pascoli, 22: udiva dalle rane dei fossati / un lungo
questo suono faceva venire, a chi l'udiva, del mal vero vera rancura.
e dalle ranelle. pascoli, 330: udiva, sì, cantare; ma lontane
1-63: non sentendosi uomo di guerra, udiva da lungi questa piena rapinosa restando aggrappato
li vedeva mai durante la lezione: udiva soltanto il raspìo delle loro penne frettolose
ad ora, ad intervalli, si udiva il nitrito argentino di un cavallo o il
8-479: appena il domestico chiudeva gli occhi udiva un rumore strano che lo faceva destare
dei tuoni. molineri, 1-164: s'udiva un rumore prolungato e sotterraneo, quasi
ricolette ricolte sotto i dotori, dov'egli udiva, com'è l'usanza de gli
mi ren- dea / ciò ch'io udiva, qual prender si suole, / quando
lo strepito della moltitudine che si sollevava udiva bene il pescara, né credeva però che
verri, ii- 84: io udiva intanto que'sicari dal lido far voti crudeli
un piccol bambino, favellando bassamente, s'udiva per tutto il teatro. -attenuazione
aliina, si mise a ricantacchiare quanto udiva strombazzar agli angioli ed espergificò:
cercò senza trovare, pregò chi non udiva, disiderò chi possedeva. tommaseo [
dov'egli udiva, com'è l'usanza degli scolari diligenti
b. davanzati, ii-71: mentre egli udiva le condizioni e pensava le risposte,
fatto! guerrazzi, 72: si udiva allo intorno un suono di pianto, un
, 57: piangea madonna e lamentar s'udiva / sì dolcemente che da me sen
già disperato. imbriani, 10-100: udiva picchiare e ripicchiare con più e più forza
gli venivano per queste mancanze egli non udiva. = var. di rimbrotto.
orribilmente. bernari, 3-292: si udiva... un rimescolio di
nota, postilla o correzione apporpalazzo si udiva il rimestare degli stallieri che apprestatata a
rimostranze. moravia, xiii-93: si udiva una voce di donna, forse quella
comune opinione e compiacere il pubblico, udiva di qua che troppe vi sono riflessioni in
d'annunzio, iii2- 362: s'udiva il cavallo giù rispondere / col lungo ringhio
... il secolo si rinnova, udiva gridare intorno; e a lui,
-intr. pratesi, 5-32: udiva... il frascheggiare improvviso di
buon'ora. sinisgalli, 3-53: egli udiva / rintronare i tonfi delle mine /
. angioletti, 1-139: non s'udiva che un rombo lontano, qualche voce sinistra
/ e non fame repulsa ove l'udiva. -contraddizione, smentita; confutazione
suo paese. soldati, v-278: udiva nel profondo, quieto mattino sparse voci di
mi martella. verga, 8-57: si udiva nella sala... il cicaleccio
, 19-712: angiò non vedeva e non udiva. il capo aveva piombato, la
inesorabile madre. pascoli, 22: udiva dalle rane dei fossati / un lungo
. luca pulci, 3-153: tibaldo udiva i suoi talacimanni / che gridavan da
d'aver sì lungamente risplenduto? s'udiva nelle pause dalla palude salire il primo
ristretti oltramoao e che nulla non si udiva di soccorso, si sforzavano d'aiutarsi
ragionava, / nella memoria tutto ciò che udiva, / come uccellino al vischio,
ritornaménto in casa del padre, ogni dì udiva l'uficio divino, e studioe nell'
ritrovamento! io mai / non ne udiva il migliore. or, via, torniamo
., 8 (143): s'udiva soltanto il fiotto morto e lento frangersi
! pascoli, 376: ronzare udiva quello sciame d'oro, / e la
): la nicuola, che il tutto udiva e vedeva, sarebbe volentieri uscita fuor
all'ora di terza alla nunziata benedetta, udiva una messa e con poca riverenzia s'
fende. cicerchia, xliii-332: quand'ella udiva la novell'amara, / degli occhi
una solitudine torpida, dove non si udiva che il rombo di qualche insetto. g
declivio opposto accendersi alcuni lumi rossi, udiva qualche latrar di cane e il rombo dell'
continuo, e in mezzo al rombo udiva il grido breve e secco d'andrea
». pascoli, i-358: egli udiva i ruggiti di pisacane e di falcone
verga, 7-157: non si udiva nemmeno il ron ron del contrabbasso.
7-89: tutt'ad un tratto -non si udiva ronzare nemmeno una mosca -si vede comparir
dolce canto il core / sfogar s'udiva, or tra le frondi ascoso / non
, ii-373: non un suono s'udiva fra i monti già così spesso tonanti,
il serchio. deledda, iv-183: s'udiva il rotolio del fuso. moretti,
, 8 (143): s'udiva soltanto il fiotto morto e lento frangersi
. pirandello, 7-112: poi s'udiva, immancabilmente, il fracasso, il rovinìo
: nel pomeriggio soffocante, non si udiva più che il martellare dei ferri sulla
tettoia. pirandello, 7-112: poi s'udiva, immancabilmente, il fracasso, il
pascoli, 304: il solitario udiva. ecco, e fedele / alla rovina
stile perfetti. moravia, xiii-93: si udiva una voce di donna, forse quella
ridendo a quel non so che, che udiva allo entrare e allo uscire del piuolo
pascoli, i-358: dirugginir di catene udiva da fosse e segrete e rullar cn
le ceneri intorno al fuoco: non si udiva che il rullìo del fuso della vecchia
collegio. de amicis, i-225: s'udiva il rullo di tamburo; la compagnia
/ verso un romor che di lontano udiva, / insin che giunse al loco ond'
che il suono dell'armi contrarie si udiva per fin dalle mura della reai torino
a taglio della mota, / e s'udiva la mola del frantoio / e il
. gadda conti, 1-456: si udiva un lieto ruscellar di acque, dal torrente
/ a poco a poco avvicinar s'udiva. carducci, iii-2-53: e che?
della chiesa con tanta reverenza e devozione udiva, quando spezialmente si leggevano li santi
quello che insaccava nebbia, quello che udiva schiantare la gramigna di là dal mare
cominciavano le funzioni, e già s'udiva la voce allegra di prete barca salmodiare gorgheggiando
a taglio della ruota / e s'udiva la mola del frantoio. 4
-sostant. aretino, 19-23: non udiva l'uomo empio la sincerità de la
gridi della cafettera. « mangiafranco! » udiva. e un fracasso di sedie.
di sedie. « sanguetta! » udiva. = voce di area sett.
n'arei, / s'io non udiva il tuo consiglio sano. bembo, 9-1-
[padre]..., se udiva alcuno che dicesse male di lui,
sono arrivati i siciliani... s'udiva la ritirata fioca fioca di sotto;
il formaggio stando seduto e non ci udiva più a sbarrargli i cannoni nell'orecchio.
. d'annunzio, iv-2-860: s'udiva l'acqua sbattere sotto le prue ricurve
vento. di tratto in tratto si udiva il rimbombo d'un uscio sbattuto.
sbattute in quei paesi che non si udiva esser alcuno essercito in campagna che fosse
molto onore presso il cugino che lo udiva parlare per la prima volta. carducci
una stazionuccia di passaggio. non s'udiva alcuna voce e, cessato il rumor cadenzato
). verga, 3-34: si udiva il mare che russava lì vicino,.
vizio ond'eri più cara a chi t'udiva, / tu provavi di ciò doglia
campo entravano, / che non si udiva se non: « largo, largo!
/ ch'ebbe, ella disse (udiva sui marrelli / a quando a quando
scalpiccio incessante. verga, 8-150: su udiva parlare sottovoce, delle risa soffocate anche
la soglia. verga, 7-210: udiva perdersi nelle tenebre lo scalpito dei cavalli
. borgese, 1-262: distinta- mente udiva il suono delle sue parole interne, scandite
appello, dai banchi della scolaresca io udiva insorgere una specie di miagolio che somigliava
forte e sospirar sovente: / e udiva il petto lor dai pugni infranto.
. d azeglio, 5-i-47: s'udiva giorno e notte uno scarichio incessante d'
al limitar di violate selve / scender si udiva la novella scure / sull'odoroso cortice
/ i cui rami sonar da lunge udiva. magno, 6: ben con util
bene. aretino, 19-23: non udiva l'uomo empio la sincerità de la ammonizione
po'di compagnia. pirandello, 8-563: udiva lo schioppettìo dei due grossi fasci di
burlavasi senza opporsi d'ogni perdita che s'udiva farsi dalla repubblica. -ant
se arditamente pascoli, 662: udiva egli lo sciabordare / delle ruote e il
tutti i suoi defunti; / sciamare udiva voci appassionate / nelle gole granitiche /
ghislanzoni, 1-33: di duelli non si udiva parlare; le quistioni più complicate si
stivali e tacchi così prepotenti che mi si udiva venire dall'un capo all'altro delle
dava su una corte ove non s'udiva se non cuoche scodellare, serve cianciare,
giovanili. buzzati, 1-204: si udiva il suono del pianoforte, ma perché
le pietre gli ammaccarono l'arnese. udiva egli i colpi alle porte a sconquasso,
sul finire del secolo scorso la francia udiva proporsi quella domanda: « che cos'
bilenchi, 14-256: ogni tanto si udiva qualche revolverata e qualche scoppio di bomba
che non era vicina e non l'udiva. guicciardini, i-58: luigi duca
/ e non fame repulsa ove l'udiva. tassoni, xvi-245: accarezzava gli
ciò che dicea parea bello a chi lo udiva. tasso, 2-58: alete è
e giunto alla gran buca, ancora udiva / cadere quella fiera e dare scosse
. serao, i-914: dormendo, udiva lo scaccino andare a venire, scostare
). deledda, v-267: s'udiva già la voce screpolata delle rane che
tempo. moravia, i-507: si udiva soltanto il ronzio degli insetti che si godono
soglia consunta d'una coli, udiva scricchiolare di tanto in tanto la penna.
società. jovine, 2-120: don matteo udiva confusa- mente l'incomprensibile discorso intarsiato di
il canto; dopo di che egli udiva ancora: « fuoco di nuovo!
dell'amante passava e ripassava, si udiva un getto d'acqua scrosciare.
muso l'uno contro l'altro, si udiva un nitrito interno e uno scuotere di
continuo, e in mezzo al rombo udiva il grido breve e secco d'andrea
salì lo scalone: su ogni ripiano udiva rantoli; i segacchi e gli urli senza
. il seggettàio primiero, con cui ellasi udiva altercar di dentro, lasciò di portarla sdegnato
le selci. baldini, 3-291: udiva uno stridore mai interrotto di perforatrici, un
stradali. baldini, 3-291: udiva uno stridore mai interrotto di perforatrici,
pulci, ii-83: quando alcion questa novella udiva / che il dolce sposo suo dovea
a. cattaneo, ii-219: io udiva... i buoni documenti materni e
e. cecchi, 7-29: s'udiva più fioca, ma sempre furibonda, latrante
strada il più tenue rumore che subito si udiva scatenarsi per tutta la sala un'interminato
con cui faceva iscom- pisciar chi l'udiva. -lo esser troppo sensitivo cava altri
/ non fosse giunta alor quando s'udiva / cantar le donne e ballar senza sdegno
che dicea parea bello a chi lo udiva e dichiarava i loro animi d'ogni dubbio
annunzio, iii-2-335: teseo / non l'udiva ma sì / attendeva alle scotte per
e chi corre in la: e si udiva gridar « serra! serra! »
buio. verga, ii-15: si udiva già il fruscio dei giunchi secchi e il
, 2-99: dal piano di sotto si udiva un suono di campanello o uno sferruzzare
sé, fuori dello sportello, luca udiva lo sfregolare dei piedi dei soldati fermi.
per terra. jovine, 3-164: non udiva lo scalpitare monotono, assonnato dei
. d'azeglio, 5-ii-192: s'udiva gridare, ridere, sganasciare. verga,
da feretro / ed in quadrato berrettin s'udiva / gridare in cupo lamentevol metro.
-sostant. verga, 8-301: s'udiva lo sgocciolare dell'acqua nella grotta,
la radura; tutt'intor- no si udiva il rumore dolce dell'acqua sgocciolante.
la schiena contro la porta, sandro udiva lo sgocciolio di un rubinetto nel bagno
dio rubello. dossi, 3-104: si udiva tratto tratto il malizioso scricchiare e stropicciar
. c. boito, 120: si udiva a tratti l'armonia di una orchestra
e mesce. / un sibilìo s'udiva, un ticche tocche / sì fiero e
un antico declamatore, che, quando udiva alcuna composizione eccellente,... soleva
il vento e nel silenzio delle vie si udiva il suo sale dalla terra / abitava
an- ch'essi ignorantissimi; e spesso udiva loro ripetere quella usuale massima dei nostri
ii-190: di tratto in tratto si udiva un grido simultaneo di molte voci. la
una voce sloiata, che a chi l'udiva attaccava la fiacca. = deriv.
sessuale. aretino, 20-21: si udiva un « ahi, ahi »,.
inciso. piovene, 14-34: si udiva il medesimo suono, che udii tre settimane
-sostant. beltramelli, i-342: si udiva distinto il tonfo delle unghie dei montale
. l. donato, lii-6-463: udiva e rispondeva sobriamente alle esposizioni. p
una spazzola in un tiretto. ella ne udiva il passo, ammorzato, sopra la
partì. verga, 8-150: si udiva parlare sottovoce, delle risa soffocate anche,
animali. linati, 20-213: si udiva nell'alto dei rami il ticchettìo insistente
con cui faceva iscom- pisciar chi l'udiva. 2. in senso concreto
d'oro. leopardi, i-3: s'udiva il carro / del passegger, che stritolando
/ 1 cui rami sonar da lunge udiva. -fischiare, sibilare (il
, il tetto suonava e dal letto si udiva lo scricchiolio delle antenne e dei bompressi
borbottar forte e sospirar sovente; / e udiva il petto lor dai pugni infranto.
passato il ponte dei sospiri, nessuno lo udiva nominare mai più. -figur
). molineri, 1-164: s'udiva un rumore prolungato e sotterraneo, quasi
sottile e poca, che appena si udiva. fiore de parlare, xxviii-24: quando
: l'altro giorno, mylord, io udiva da non so chi rappresentare la russia
di capire se ciò ch'ei vedea e udiva era sogno o smarrirsi.
, manfredi no. lli spacciava né udiva la loro richesta per molte bisogne ch'
deserto così forte che lo strepito si udiva lontano. m. corti, 19:
don diego pareva che russasse forte, si udiva dall'altra stanza; supino, cogli
fondo stradale. baldini, 3-291: udiva uno stridore mai interrotto di perforatrici,
e. cecchi, 8-59: allora s'udiva, spiccato, cristallino, il chiacchierio
6-38: mentre che la morte el privilegio udiva, per lo scorno riscevuto sudava di
i loro delitti e le loro virtù, udiva forse le tue meste voci e ti
e lucia, 122: frattanto, si udiva il tocco misurato e solenne della squilla
lo squillo dei flauti, s * udiva il tintinno della lira. saba, i-677
lagna. verga, 8-301: s'udiva lo sgocciolare dell'acqua nella grotta,.
di sentenze di sacri testi non s'udiva che il ferreo rumore dell'orologio. d'
, 7-543: attraverso l'usciale si udiva come un brontolìo sordo di rivoluzione nello
, o vogliam dire cinque miglia, udiva socrate. leopardi, iii-54: è un
. d'annunzio, iv-1-1021: ella l'udiva lamentarsi puzzolente. lettere al magliabechi
, 3-28: lungo la stradùccia non si udiva che un continuo chiacchierìo da un uscio
sudare e venir meno / e s'udiva alle volte cinguettare /...;
. panzini, i-46: non s'udiva in quella stanza che lo strazio di
, iv-2-525: nel silenzio non s'udiva se non lo strèpere eguale e dolce
è brisèa, donde il propinquo / taigeto udiva strepitar l'arcano / tripudio, e
. gadda conti, 1-242: si udiva qualche gracchiare di raganelle e lo stridente
immota. d'annunzio, iv-i-732: udiva garrire le rondini, stridere la ruota
, 493: sovente tornando a casa io udiva le sue stridule risate veneziane che echeggiavano
leopardi, i-3: nella maestra via s'udiva il carro / del passegger, che
diego pareva che russasse forte, si udiva dall'altra stanza; supino, cogli occhi
a confabulare insieme dal sussurrìo che si udiva dietro l'uscio. buzzati, i-776:
residui. piovene, 3-13: si udiva scrosciare nell'angolo l'acqua di una conduttura
. bandéllo, ii-840: tal s'udiva tarmonia, / che spesso l'alma
ora che avanza l'alba / s'udiva già uno svolare / trepido su le gronde
cancogni, 217: sotto quel fragore si udiva il ta-ta-ta accelerato delle mitragliatrici. la
e tacchi così prepotenti che mi si udiva venire dall'un capo all'altro delle procuratio
luca pulci, i-5-79: tibaldo udiva i suoi talacimanni, / che gridavan
pascoli, i-358: dirugginir di catene udiva da fosse e segrete, e rullar di
piumaggio. salgari, 7-199: si udiva echeggiare il grido stridulo di qualche tanagra
una di quelle fasi linguistiche eroiche -si udiva, dai buchi -in cui un metalinguaggio
1-i-290: in essa [casa] s'udiva una ruina tempestosa, come se i
/ non fosse giunta alor quando s'udiva, / cantar le donne e ballar sanza
d'annunzio, iv-2-57: non si udiva che il tentennare eguale di una culla
gioberti, 5-438: simeone... udiva e soddisfaceva alle loro dimande, terminava
e di sentenze di sacri testi non s'udiva che il ferreo rumore dell'orologio.
corsini, 9-72: un sibilio s'udiva, un ticche tocche / sì fiero e
, 22: ad ogni passaggio si udiva il loro tinnulo scampanellìo. m. praz
: oltre lo squillo dei flauti, s'udiva il tintinno della lira: le donne
. d'annunzio, iv-2-75: ella non udiva se non un tintinno nei nervi dell'
spazzola in un tiretto. ella ne udiva il passo, ammorzato, sopra la soffittatura
.. 8 (143): s'udiva soltanto... il tonfo misurato
. luca pulci, i-5-79: tibaldo udiva i suoi talacimanni, / che gridavan
che vedeva moversi, ogni strepito, che udiva farsi, gli traballava il cuore,
. raimondi, 2-117: intanto s'udiva dal cortile un tramestio, e un
mi ricordo che sin dall'infanzia mia udiva i cancellieri deridere i magistrati e soverchiargli in
c. campana, ii-4-17-144: s'udiva tratto tratto alcuna cosa di gran dispiacere
1-691: nel silenzio della campagna s'udiva lo scricchiolare aspro di un carro che
d. bartoli, 14-1-85: egli non udiva volentieri certi, per altro di vita
, 2-167: un gran trepestio / s'udiva una sera / di zampe e di
, 2-167: un gran trepestio / s'udiva una sera / di zampe e di
, che era sotto il letto, e udiva tutte queste pappolate e sentiva farsi in
. buzzati, i-747: mia mamma udiva i loro scherzi e le loro sghignazzate?
loro sghignazzate? sì, certamente li udiva e il suo tribolato cuore si stringeva sempre
noiato de'cavalli. verga, i-408: udiva il trottarèllo lesto dei suoi tacchetti,
è. buti [tommaseo]: s'udiva un tumulto che s'aggirava per quell'
veniva innanzi piana e distesa. si udiva tuttavia qualche disperso canto di allodola nelle profondità
un mistero della passione di cristo o udiva messa. x. venire a
, 1-33: di duelli non si udiva parlare; le quistioni più complicate si
si vede per le sue parole, che udiva e studiava leggi. cattaneo, vi-3-84
, che era sotto il letto, e udiva tutte queste pappolate e sentiva farsi in
dell'oro... non si udiva nel mondo diversità di linguaggio, ma l'
leopardi, 343: e di lontan s'udiva urlar la pioggia. -soffiare ululando (
/ fumavano tutti: lontano / s'udiva un vocio di bambini. pirandello,
che dava su una corte ove non s'udiva se non cuoche scodellare, serve cianciare
maniera che fra la famiglia non s'udiva rammarico. caro, 12-i-19: quanto a'
taglio della ruota, / e s'udiva la mola del frantoio / e il tonfo
3-265: quando le voci tacevano, si udiva il suono velato di un organino a
annunzio, iv-2-4: in fondo all'erba udiva brulichìi d'insetti, provava su la
di fratta durante la mia adolescenza io udiva sempre parlare con raccapriccio dei castellani 'dell'alta'
mettere, ridendo a quel non so che udiva allo entrare e allo uscire del piuolo
: un treno gli veniva incontro, si udiva il fischio, quindi apparve il muso
se non l'astro vorticoso delrelica; non udiva più nulla, se non il palpito
pascoli, 662: l'eroe crocchiare / udiva un po'la zattera compatta, /
di zigani? da quanti anni non s'udiva? la repubblica [8-vii-1988],
solo, nel gran silenzio, s'udiva un lontanissimo zirio di grilli. deledda,
solo lo scalpiccio dei piedi si udiva, e l'acciottolìo del loro affardellamento.