tra la pioggia e il vento / l'udiron essi or sì or no sonare.
, 173: « gli altri che l'udiron di rimbalzo »: questa è traslazione
gli scudi, rasente agli elmetti; / udiron le frecce, fischiando, volar.
scudi, rasente agli elmetti, / udiron le frecce, fischiando, volar.
corpo furi. fantoni, 848: udiron, clori, udirono / alfine i voti
città nostra la prima volta che s'udiron tarmi de'cimbri, nel consolato di
soldati gli eran tanto infervorati, che udiron dettare il giuramento e pregar felicità a
scudi, rasente agli elmetti, / udiron le frecce, fischiando, volar. carducci
velati con la fascia: gli orecchi udiron gli vitiperi e le minacce: al
. corsini, 15-52: fischi s'udiron come di serpenti, / stridi come
scudi, rasente agli elmetti, / udiron le frecce, fischiando, volar. pascoli
in faccia alquanto, / come improviso udiron quella voce / e insieme entrare armato
ammaliati. rosa, 8: dove s'udiron mai sì fatte cose? / dirsi
impresa estro mi punse: / me udiron l'alpi, e tra i marini
me si volse / con altri che l'udiron di rimbalzo. ottimo, i-503:
si volse 7 con altri che l'udiron di rimbalzo. -cessare (
fuoron velati con la fascia; gli orecchi udiron gli vitiperi e le minacce; al
diventare setoluto. lancia, i-313: udiron gemiti e ire di leoni e d'orsi
, v-2-215: per un pezzo non si udiron più che fruscìi d'erbe, sfrascheggiamenti
velati con la fascia, gli orecchi udiron gli vitiperi e le minacce. il pianto
velati con la fascia; gli orecchi udiron gli vitiperi e le minacce. dante,
casa sua; e pertanto questa mattina udiron la messa del congiunto, e questa sera