non formiam parole di suono, per udirci co'nostri orecchi, perché l'anima presente
questa, in cui scambievolmente vederci ed udirci potremo oramai. d'annunzio, ii-932:
dolcissima musica, escono dalle città per udirci. g. averani, i-42: non
il giovane, 9-226: sete voi per udirci men ritrose? caimo, 6: