mi scrisse amore, / laudando s'incomincia udir di fòre / 11 suon de'primi
re al ciaramellare del sapiente; e nell'udir poi lo stento, con il quale
mi scrisse amore, / laudando s'incomincia udir di fòre / il suon de'primi
stampa, iii-243: sia suo diletto udir de'nidi impiumi / le voci nove
, / e fate che 'l nome anco udir mi giove ». segneri, i-165
marito. = dallo spagn. ac udir, deriv. dal lat. * accutere
pietà con grave dolor mista, / et udir cose, onde 'l cor fede
or ché non miri? / oh s'udir tu 'l potessi, oh come caro
giorno / ch'ei non mi volle udir, che invan pregai, / che ogni
innanzi a orecchie tese, / per udir ciò ch'ei dir volea, si
si aggriccia / tutto il sangue in udir libera dirsi / gente, che ognor di
popol moresco, che non vuole / udir il suon delle divine tube. /
ruote in terra sparse, / e s'udir le alcione alla marina / de l'
): i'non vo'cosa udir né veder mai / che de l'angoscia
e dire al doloroso che disia / udir de la sua donna alquante cose. soffredi
lasciàn bradamante, e non v'incresca / udir che così resti in quello incanto;
, 37-96: tal ch'io non penso udir cosa già mai / che mi conforte
ambi stati te / siamo a udir dietro all'uscio. caro, i-37:
. iacopone, 6-6: non udir le vanetate, che te traga a su'
idem, 829: [possa io] udir gli angioli del cielo / il tuo
della sua vita segreta, e sembra di udir le voci di tutte le sorgenti che
31-87: e che [malagigi] facesse udir tanti me talli, /
audir prego mi deggi / e con l'udir richeggi / ad ascoltar la mente e
: orsù; de'greci, / se udir ti pònno, i più valenti appella
appiccare. iacopone, 6-7: non udir le vanetate, che te traga a su'
s'è lor concesso / gli encomi udir d'adulator ch'applaude, / pérché non
venia proscritto / il dir, leggere, udir, scriver, pensare; / cose
potuto spaventare. marino, 372: udir concetti e carmi / io mi credea più
cieca oscuritade in grembo, / s'incominciava udir fremer la pioggia, / e il
12-204: dir non potrei quanto 10 udir dilettami; / ma cerca ben, se
. stampa, iii-243: sia suo diletto udir de'nidi impiumi / le voci nove
1-3-59: già sa ognuno generalmente, per udir dire o per leggere, che san
stampa, iii-243: sia suo diletto udir de'nidi impiumi / le voci nove e
ariosto, 16-42: e de le trombe udir fé il suono arguto. caro,
di cipolle. bonsanti, 2-38: all'udir quelle chiacchiere, quelle arguzie, le
pur. carducci, 175: a udir quell'omaccino armipotente / isbigottisce la povera
io la creda, ancora mi diletta / udir comè suade la scrittura / la resurrezion
audir prego mi deggi / e con l'udir richeggi / ad ascoltar la mente e
ascoltatemi, o selve, / s'udir vi piace il lagrimabil caso / d'atteone
28): essendo egli in chiesa a udir messa e stando con tutta la mente
carducci, 862: dolce tra i vini udir lontane istorie / d'atavi, mentre
, ii-5 72: è un piacere udir parlare con tanta dottrina i capi dell'
de gl'idolatri che vi concorrono a udir predicare la legge di cristo, che non
tonde all'attuffar del sole / parve udir su la sera. viani, 14-42:
idem, par., 16-78: udir come le schiatte si disfanno / non ti
/ e dire al doloroso che disia / udir de la sua donna alquante cose;
: ti saresti divertita ieri sera a udir disputare sur un racconto della marchesa colombi
gli fùro al capitano, / vaghi d'udir dal peregrin novelle. / egli inchinollo
vostra altezza accetta / d'onorarmi d'udir questa mia storia, /...
nube oscura, / e di qui fansi udir baleni e tuoni. galileo, 292
: lasciate ch'io rimanga / a udir lo scocco / delle balestre. baldini,
monna raffaella, io vi sto a udir per balorda, tanto mi piace quel che
amendue la bande / non si può cosa udir inclinati da una banda e gli
grande, di sorte che di leggero poteva udir tutto quello che il frate ed ella
e da lato, / e concordi s'udir vari istromenti, / qual da man
., 28-84: di's'altro vuoli udir; ch'i'venni presta / ad
(v-241): né cosa alcuna udir voglion, che tratti / d'accordo,
, vo'cangiar stile / e farti udir d'ogni menzogna mia / una palinodia.
è lor concesso / gli encomii udir d'adulator ch'applaude, / perché non
. boccalini, iii-171: domandò di udir il belar delle pecore, per intender
morte / bieco minacci, e 'l vero udir si sdegni). bruno, 3-190
goldoni, vi-532: e mi par sempre udir la voce solita / di messer luca
, 1151: egli era stanco d'udir sempre il rombo / della risacca contro la
, iii-12-40: sì come tu hai potuto udir dire, / tutte le donne
tanto presta, / che parve i colpi udir che fanno i tuoni. belo,
sicuro dalle intemperie bubbolanti alla lontana, udir parlare uno sconosciuto in quella guisa.
non vo'veder queste burattinate, / in udir fantocci comici... / la
, discutere alla libera; raccontare e udir raccontare novelle e burlette piuttosto leste;
dante, par., 20-21: udir mi parve un mormorar di fiume,
voi d'inanzi / fummo chiamati, udir ci parve il messo / di nostra libertà
/ ti giova, o madre, udir, nulla t'ascondo. tesauro, xxiv-94
i calami? / che pur parve ad udir cosa mirabile. soderini, ii-69:
porta olivo / tragge la gente per udir novelle, / e di calcar nessun
prego mi deggi / e con l'udir richeggi / ad ascoltar la mente e lo
caro, 2-1187: ecco d'improvviso udir mi sembra / un calpestìo di gente
li do un nuovo mondo; / udir sonar trombetti e tamburelli, / armar
li do un nòvo mondo: / udir sonar trombetti e tambu relli
gli appigionasi alle case, / non udir creditor, che si querela, / e
fragore. verga, 4-182: all'udir gente nella piazzetta, dal portone dei
leopardi, ii-334: a forza di udir musiche e cantilene composte per arte..
che simil non fu consueto / d'udir giammai nelle mortali scuole. fioretti,
tanti pifferi con que'fischi, che fanno udir le onde, quando entrano per le
*; i ch'i'non vo'cosa udir né veder mai / che de l'
tanto. boccaccio, iii-2-16: poscia ch'udir la nobiltate / di quelle donne e
sbranato in campo di fiore, parvemi udir sibilare la pancia del tribuno di roma
, 18-128: or lasciam questo e d'udir non t'incresca / un'altra mia
male, / privo di cantate, udir non vuole. carletti, 27: solo
di quei primi credenti, che nell'udir con intrepido cuore l'annunzio della propria
caro mi è quasi il nome / udir di madre. monti, iv-422: di
ascoltatemi, o selve, / s'udir vi piace il lagrimabil caso / d'atteone
sempre un gran trionfo per loro l'udir parlare, in qualche caso, la loro
vostra, sia causa che noi perdiamo d'udir questa domanda. guicciardini, 340:
mezzo. appio, prosiegui; / fanne udir la sentenza. manzoni, pr.
cavillare, dicendo molti ch'era necessario udir l'uomo prima che venir all'esecuzione del
a ciglio asciutto, / con intrepida fronte udir t'è forza / del mio morire
si raggirino? monti, x-3-320: udir ti piaccia il suon diverso e molto
recata in fantasia / non voler di ciapino udir parola. alfieri, 2-83: ogni
sospesi, / come i pastor che prima udir quel canto, / fin che 'l
cetra mia roca, che voi / udir chiedete, già dimessa pende. guarini
. idem, par., 20-20: udir mi parve un mormorar di fiume /
, 5-82: ognun s'accosta per udir che chiede. caro, 12-i-5: ma
? petrarca, i-3-11: tu vuoli udir chi son quest'altri ancora. / i'
., 7-21: s'io son d'udir le tue parole degno, / dimmi
ciglio asciutto, / con intrepida fronte udir t'è forza / del mio morire
. del rosso, 1-iii-2-278: stanno a udir le cose, per altro ridicolissime,
,... / per non udir più d'atti e di parole / dilazion
parti che la seguente matina fossero a udir dar la sentenza de la lite che tra
ii-334: del non veder e non udir l'octavo [documento] / alquanto più
altrui male, / privo di cantate, udir non vuole. marino, 4-225:
forte. aretino, 8-378: ne l'udir parlare lei, e nel sentire gli
tonde all'attufifar del sole / parve udir su la sera, agl'infiniti / flutti
tonde all'attuffar del sole / parve udir su la sera, agl'infiniti /
: « competitori / dell'illustre reina, udir vi piaccia / ciò che il cor
e sospesi / come i pastor che prima udir quel canto, / fin che 'l
lato, / e concordi s'udir vari istromenti, / qual da man,
/ d'ogni altro che nel mondo udir si soglia. leonardo, 1-241: molto
e da lato, / e concordi s'udir vari istromenti, / qual da man
ch'a te fia grata / forse d'udir in su questa partenza: /
suol voci concordi / la musica a l'udir farsi soave, / quando avien
35-172: io confesso che al primo udir che feci questa nuova dottrina, me ne
al popolo, riformar mo- nisterii, udir lunghe confessioni, riconciliar vecchie nimi- cizie
37-96: tal ch'io non penso udir cosa già mai / che mi conforte ad
consegue frutto / a chi piace l'udir, se parla rado. m. villani
io mora indecore; / che sol pensando udir quel suo dolce organo, / par
che simil non fu consueto / d'udir giammai nelle mortali scuole. giov.
dante, par., 28-57: udir convienmi ancor come l'es- semplo /
salvini, 41-411: non si può udir cicalare, se prima dalla parte nostra
buonarroti il giovane, 9-424: e senza udir per ora ambe le parti / contraddittoriamente
, 55: non fu il pastor all'udir più costante; / ma, vólti
gran misfatto? pindemonte, 200: udir da lunge appena / mugghiar del mondo
cannone, ne usciran fuori a farsi udir quelle parole che gli si chiudevano in
. ariosto, 30-44: per non udir più d'atti e di parole /
nel taciturno colle delle capre! / udir soltanto foglia che si crolla, / cardo
, no, per discendere / per udir crosci di mani, simili / a ghiaia
la notte scendere, / che sperando udir più, vidi le lucciole. ariosto,
no, per discendere, / per udir crosci di mani, simili / a ghiaia
folli e'savi, / ch'udir parlar di così fatto cólto. buti,
, cinque canti, 4-47: come ad udir sta il misero il processo / de'
: su le balze dittèe / che prime udir de'suoi vagiti il suono, /
: di questo dà da dire e da udir tanto, / ch'ogni altra cosa
de roberto, 479: si potevano udir volare le mosche mentre la donna consegnava
, 1-208: deh! perché sdegni / udir quan- t'egli è pio, discreto
per concepir le più strane immagini che udir si possano. milizia, ii-226:
questi / m'era in disio d'udir lor condizioni, / sì come alli
bettinelli, v-170: gli è desolato all'udir che ha la micrania, gli si
: ripigliavamo a discorrere sottovoce, temendo udir salire per la scaletta il passo, e
dimanderai in pria / di che voglion udir, se dicon parla. / e s'
210: ciò che in un loco udir gli accasca, / potrà recar senza
settentrione scrive che si meravigliò assai di udir quivi dell'infanti orridetti e sparutini balbetticar
degl'intendenti reca pur gran fastidio l'udir talora che nei pubblici ragionamenti si adoperi
altintomo. mamiani, 1-172: d'udir gli avvenne un sovrumano, ignoto / concento
la bella aquila porta, / per non udir più d'atti e di parole /
stampa, iii-243: sia suo diletto udir de'nidi impiumi / le voci nove e
vostra altezza accetta / d'onorarmi d'udir questa mia storia, /...
cetra mia roca, che voi / udir chiedete, già dimessa pende. fulcis,
a voi dinanzi / fummo chiamati, udir ci parve il messo / di nostra
il chiama, e 'l prega / d'udir folle, di nuovo le fatiche /
gimignano, vi-11-151 (17-4): udir sonar trombetti e tamburelli, / armar
voglio dir brevemente, che vi farò udir parole, che non bisogna disciferarle come
d'angeli concordi / tosto in aria s'udir che l'alma uscio; / la
dolor s'aggiunga, / d'aver a udir parole / di chi consigliar voglia e
me posso accertare che nel mio primo udir musiche (il che molto tardi incominciai)
, par., 26-113: tu vuogli udir quant'è che dio mi pose /
ad esse chiusi e sinigaglia, / udir come le schiatte si disfanno / non
mora indecore; / ché sol pensando udir quel suo dolce organo, / par
, ché ho fatto 11 callo a udir le disonestà dei nostri tempi. sarpi,
ma in recitare a vicenda e in udir vari componimenti s'impiega. carducci,
di me posso accertare che nel mio primo udir musiche (il che molto tardi incominciai
consigli non attende, / né voi udir alcun che 'l dissuada. ariosto, 27-96
: l'esser da lungo intervallo dissuefatto dall'udir musiche, produceva anch'esso e produce
, 1-118: il pubblico aveva diritto di udir codesta tragedia, non altro: e
alquanto ai sensi / e con l'udir le parole distilla / dove te truovi,
. bruno, 3-196: vi farò udir pardi, che non bisogna disciferarle come
distolga / dal ragionar con dio, per udir voce / infelice mortai. bocchelli,
su le balze dittèe / che prime udir de'suoi vagiti il suono, / gli
. petrarca, i-1-33: vago d'udir novelle, oltra mi misi / tanto ch'
diva bellezza, un risonante / udir inno di lode, e nel mio petto
in grado per farsi udire e per udir lui, fino a sodisfarsene. monti,
san gimignano, vi-n-151 (17-4) * udir sonar trombetti e tamburelli, / armar
e prendi l'arco, / e facciamisi udir, sì come sòie, / col suon
l'onesto profitto che dovrebbe trarsi dall'udir le tragedie e commedie, da che
, vii-268: disse / ch'uno olifante udir le pareva / giacere in terra:
che a voi dinanzi / fummo chiamati, udir ci parve il messo / di nostra
voglia di vedere luoghi diversi, d'udir cose nuove. carducci, iii-19-146: il
hanno tempo a ire a caccia? a udir buffoni, a vivere con tante effeminazioni
io vi conterò. leopardi, 242: udir solea / che stil de'grandi era
buon fabbro ogni animale, / venuto a udir gli alti concetti e rari, /
è sventura / di chi regge gli stati udir con pace / l'impudente menzogna,
francesco da barberino, ii-75: se vuogli udir cerca maestro esperto / e più tosto
la voce; e come chiara emerga / udir potrai da la marmorea tomba. cerretti
sue rime? arici, i-27: chiare udir dalle fronde emerger voci / di femminil
gli restò altra risoluzione che quella d'udir tranquillamente ciò che a don rodrigo piacesse
essersi più e più fiate trovato a udir celebrare fino al cielo componimenti tali che
, 244: io mi son contentato di udir tutto il racconto esatto da uno de'
dicendo: non isclamate, e non fate udir la vostra voce, e non esca
. dante, par., 28-56: udir convienmi ancor come l'essemplo / e
li sdegni e i ferri esercitando, udir. -esercitare un'azione fisica:
. entrare in un locale pubblico senza udir esaltare, biasimare, paragonare esibizioni canore
esilio eziandio una parola, senza prima udir sua ragione. monti, i-80: il
che 'l non ti dispiaci / di udir un'altra cagion più espedita. collenuccio,
. rosa, 46: quando credi udir cose di prezzo, / e star
orecchi altrui tedi e molestie / che udir non puossi una sol voce espressa.
ricevette alcenia in questo die / per udir tante e sì dolci armonie. castiglione
da questi / m'era in disio d'udir lor condizioni. simintendi, 1-75:
. petrarca, i-1-32: vago d'udir novelle, oltra mi misi / tanto ch'
. idem, 5-117: pasotti all'udir nominare l'ingegnere, si meravigliò, palpitò
perché egli le sia in piacere l'udir cantar l'usignuolo, che è una
e nel silenzio della notte mi parea udir la tua voce. verga, 2-49:
; ma la porta chiusa impediva di udir bene. bocchelli, 13-166: soleva dire
, ci aspettavamo ad ogni istante d'udir lo scoppio e di saltar nelle nuvole.
la favola col gusto di favolare e d'udir favolare; se n'era ita la
l'ombrosità del platano memorabile, per udir le dicerie di socrate favoleggiante con fedro
franco, 333: strano mi parve udir, d'un uom diviso / dai fecciosi
... fe', come d'atlante udir potesti, i di nostra madre l'
cenni tuoi fatali imperi, / udir con umil volto i detti alteri,
giudice, in modo non solamente da udir meglio ma da verificare con l'occhio la
piacer crebbe, quando da'pagani / udir che il cristianesimo s'apprezza, /
evidente follia, che non ne vollero udir fiato di ragioni che la persuadessero,
cri-cri-cri. nievo, 1-339: au'udir tali cose cristofolo si fece bianco bianco,
molte sere che io mi persuado di farvi udir la comedia, se colui che l'
vi-294: serella disse / ch'uno liofante udir le pareva / giacere in terra:
diva bellezza, un risonante / udir inno di lode, e nel mio petto
tanta terra usciti, / la voce udir. nieri, 106: i primi due
: l'aria / qui non trarrà a udir le pietre e gli arbori: /
più, e più fiate trovato a udir celebrare fino al cielo componimenti tali,
porto. ariosto, 12-94: piacciavi udir ne l'altro canto il resto,
in cielo ascende, / venga ad udir costei, la qual contende / ogni
, 312: oh! che spera egli udir da incolti e semplici / pastori,
colpi / dell'atroce duello / pareva udir per l'aure a quando a quando
aggiri / qual ne le folte selve udir si suole / s'avien che tra le
strider tonde all'attuffar del sole / parve udir su la sera, agl'infiniti /
pagliaresi, xliii-143: è un grande orrore udir le strida / che fan color per
sé i folli e i savi / ch'udir parlar di così fatto còlto. bencivenni
nelle siepi. pascoli, 537: udir soltanto foglia che si crolla, / cardo
: a mia scelta, vorrei sempre udir rime. in quelle io ci sento una
dimanderai in pria / di che voglion udir: se dicon parla / e s'a
che rovinati e fraccassati / che voglin udir nulla del tor moglie. b.
., 14-137: come da lei l'udir nostro ebbe triegua, / ed ecco
. rosa, 46: quando credi udir cose di prezzo, / e star con
, di quello che far frasi, udir frasi, respirar frasi. al diavolo
oscuritade in grembo, / s'incominciava udir fremer la pioggia, / e il suon
, 210: ciò che in un loco udir gli accasca, / potrà recar senza
poliziano, st., 1-17: udir gli augei svernar, rimbombar tonde, /
ci fosse danaro. giusti, 4-i-238: udir credi le strida / di fanciulle e
sviluppandosi e trasformandosi, così mi pareva udir passare il mio tema fugace nell'infinita
mi scrisse amore, / laudando s'incomincia udir di fòre / il suon de'primi
: la vecchia, senza bisogno di udir altro, diritta e stecchita come un
man gittare un sasso, / gli pare udir e non udire un pianto. castiglione
il palazzo con la chiesa, andar ad udir le messe. soderini, iii-338
pascoli, 1151: egli era stanco d'udir sempre il rombo / della risacca contro
che ricevette alcenia... / per udir tante e sì dolci armonie. s
... / starò pe'cerchi a udir legger gazzette, / ch'or sia
baldi, 169: de le tortore udir, de le colombe / i gemiti
, ma la vedova / non ne volle udir nulla, ma spac- ciommene / pel
e'chiari gesti suoi / vi farò udir, se voi mi date orecchio.
vostra altezza accetta / d'onorarmi d'udir questa mia storia, / scritta così
a mandricardo il ghiribizzo tocca / d'udir se la campana avea buon suono;
, par., 26-110: tu vuogli udir quant'è che dio mi pose /
avea nel seno accolta, / ch'all'udir le parole alme e gioconde, /
pindemonte, 227: quanto vedere, quanto udir gli avvenne, / nell'immenso giornal
giro e del mezzo e la lunghezza / udir vorrei, com'era ne'dì tuoi
stellanti giri. monti, x-3-320: udir ti piaccia il suon diverso e molto
andassi dietro un'ora, / che udir la voce tua, benché nondimen guardatura il
dei trapassati. dottori, 148: udir conviene / da tre gole i latrati /
veder fummo non lascia, / l'udir ci terrà giunti in quella vece.
stampa, iii-243: sia suo diletto udir de'nidi impiumi / le voci nove
globo aerostatico ottien fede / non per udir ma perocché si vede. nievo,
reagire. nievo, 1-242: au'udir questo io rimasi come un gnocco sulla
i-369: mi gode l'animo in udir la cifra degli esemplari. 25
, un plauso da pazzi, in udir chi vi predica con più diletto degli orecchi
liquido. salvini, xxxiv-176: ami udir dappresso / il gorgoglìo d'un fonte
coperta galleria..., andar ad udir le messe. frachetta, 456:
ariosto, 4-69: un gran pianto udir sonar vicino, / che la foresta d'
13-146: « oh, questa è a udir sì cosa nuova », / rispuose
da me tambroni, ha voluto udir qualcosa, gli ho letto il canto
: a mia scelta, vorrei sempre udir rime. in quelle io ci sento
suo sangue giusto. alfieri, 1-125: udir le invendicate / ombre de'miei da
2-3-3: i vecchi hanno sempre l'udir grosso. giraldi cinzio, i-
. dante, inf., 8-113: udir non potti quello che a lor porse
ha nome iaspis, / che d'udir si disdegna chi lo 'ncanta.
, a'quali parea veder lui, udir lui. = denom. da bambolo
la imboccatura, / e pare allor d'udir sonar la tromba. castri, 1-3-268
sospesi / come i pastor che prima udir quel canto, / fin che 'l
giovinetta un po'impacciatella e arrossata all'udir pronunciare così dolcemente il suo nome.
in viso, / che tal sentenza udir poco le aggrada. tasso, torrismondo,
. machiavelli, 1-vii-349: non voleva udir priego e conforto, / tanto era del
feci; / e al fischiar, l'udir non vi s'impeci. m.
orecchi e passa meco / sanza lusinghe udir dove s'anniega. machiavelli, 1-viii-86
ii-138: stupiva il conte nel- l'udir zelim così imperiosamente favellare. baretti, 6-223
uomo che un delitto: / è non udir la mia implorante voce. jovine,
. pascoli, 510: mi parve d'udir nella siepe / la sveglia d'un
di tenda in tenda, / per udir cosa onde il ver meglio intenda. marino
accenti / fugga, e per non udir s'imboschi e inalpe. p. viani
figura pietosa, / e voi degnaste udir sua diceria, / ragion vi moverebbe ne'
infra quest 'ozii nostri, / che farne udir di lor quanto ne scrisse / spirto
. caraccio, xxiii- 52: nell'udir, senza saper che tenti, / la
amore, / lau- dando s'incomincia udir di fore / il suon de'primi dolci
canne, e de le cetre / facciano udir per le fiorite valli / i lor
del rosso, 1-iii-2-278: stanno a udir le cose... con raggrinzamento e
: né increspi alcuno le ciglia nell'udir ch'io m'apparecchi a rilodar questa
innanzi la sua presenza si presentassono per udir la sua volontà. buti, 1-408:
romano non s'infettasse di vizi con l'udir comedie, consigliò il senato a rovinare
. ariosto, 40-2: che gridi udir si possano e querele, / ch'
mali acerbi e duri, / di non udir t'infingi o non ti curi.
acceso foco. ariosto, 10-20: s'udir le alcione alla marina / de l'
: or di priamo or di ettore udir volea, / come chi smania e le
muratori, figlio del fu francesco, di udir sempre più vicina la voce di dio
indarno inaffiai queste rive, / ove udir d'elicona le dive / armonia che non
insano e reo / miscredente saul, che udir noi volse; / ond'egli e
ma ben intesa voce gridava che si dovesse udir la madre d'ottavia e di britannico
vi fate un piacere d'intrattenervi in udir accuse e calunnie. leopardi, 855
, 8-79: in questi ultimi anni fecesi udir nelle scuole molto rumore circa la immanenza
imposte / della povera casetta, / fansi udir poco discoste / più pedate in suon
altri ti diletti, / né di me udir vuo'nulla; / fu fai torto
, quasi gli'ncresca / di cosa udir dal so voler lontana. g. m
giovane, 9-107: vaghi / d'udir de'precedenti tuoi signori / le involture,
calliope / e sol melpomene / soffriva udir. algarotti, 1-ix-323: me all'ippo-
ad esse chiusi e sinigaglia, / udir come le schiatte si disfanno / non
ove s'asconde, / la sua tenera udir voce pietosa. leopardi, i-1008:
cariteo, 67: a l'udir del tuo famoso nome / staranno irte le
2-340: il tribunale dove s'adunavano a udir le parti e a decider le cause
. moretti, ii-77: mi par d'udir la sua voce: « attenti,
, 4-1-301: prega [eco] d'udir di lui le note chiare, /
occhi moribondi del misero piramo, all'udir tisbe da lui amata nominar se medesima
col furto insieme tardi: / non udir s'ella ti priega. b. tasso
di questi, segnalati in parnasso, a udir le ladre cose nello scriversi. grazzini
. bruno, 3-196: vi farò udir parole, che non bisogna disciferarle come poste
morire / più presto vuo', che udir sua fede landra. 3.
di poesia languente / maggior ristoro, udir deh! non t'incresca / quello che
de'pastori, / e parie voce udir tra l'acqua e i rami / ch'
bartoli, 9-28-2-29: se... udir di potessero le penne omicide di tanti
. cecchi, i-1-473: ma sta'a udir: s'io gli piantassi adesso,
tesauro, 2-187: non ti par egli udir qua due linguaggi in un solo?
. angiolieri, 20-5: quand'i solev'udir ch'un fiorentino / si fosse per
te daranno lato, / per non udir di lor quel che po'fia.
passeroni, iii-213: dolce è l'udir latrar vari segugi; / dolce è l'
latrar vari segugi; / dolce è l'udir lo strepito e il rimbombo / or
ed a vedello / dirai che ringhi e udir credi i latrati. segneri, ii-278
pare un letto di torrente rapidissimo, e udir dire alla guida: vedete voi questa
suono de'versi che non si possono udir con piacere per tanta somiglianza di cantilena.
in strada / ad origliare, per udir qualcosa: / e sente dire:
: non parvi uno scandalo / l'udir san bernardo / chiamar simoniaco, /
francesco da barberino, ii-76: se vuogli udir, cerca maestro experto / e più
: ch'io possa... / udir poscia gli accenti, / chiari e
, iv-2-246: so bene che, a udir rammentare questa linea di distinzione tra teoria
io solingo di selve abitatore / molto udir bramo. 4. ant.
se veder fummo non lascia, j l'udir ci terrà giunti in quella vece.
eritrea. ariosto, sai., udir su la sera, agl'infiniti / flutti
con ridicol dramma ben s'invita / ad udir di gesù l'alma parola.
pallavicino, 1-572: se taluno in udir dottrine tanto remote dal senso materiale, tanto
vo tra queste / loquaci panche a udir ciance e novelle. carducci, iii-1-158
, lxxvi-86: oh, grato, udir pel cielo ampio e lunare / il
nulla pel padre, / e il troppo udir lusingatori astuti;... /
ben tre volte è più felice / chi udir può la tua dolente / melodia lusingatrice
da ferrara, 28: vostre parole udir tanto m'è caro / quanto che fora
, inezia. grazzini, 43: udir parmi le tue maccatelle / in versi,
stile / legger lodi e virtute e udir che lieta / risuonanza di carmi al
dee esporsi a tutti, ricever tutti, udir tutti con placidezza. botta, 5-200
ed essi spesso tacciono ed ubbidiscono a udir la loro voce, o ad ascoltar
di quella recreazione la quale consiste ne l'udir di voi quel grido di ben fare
giovane, i-327: starò pe'cerchi a udir legger gazzette, /...
d. bartoli, 2-4-106: in udir ciò il malcreato fecegli uno sconcio viso in
dettaccia sgualdrinaccia della fortuna, che mi fa udir questo. maledicènte (part.
, le cui discordie intestine spesso facevano udir alterazioni, che poi finalmente, troppo
, 263: rodrigo, all'udir questo, / fiso fiso, a mano
grida, / e de le trombe udir fe'il suono arguto; / e con
d'annunzio, i-1022: io credo udir ne l'aria bisbigliare / da tacque
dottrine vi siate appunto portato come, in udir la tromba, si porta il topo
è... un gran piacere udir lei esortare i suoi concittadini...
. mascheroni, 8-70: chi potesse udir de'verdi rami / le segrete parole
la voce; e come chiara emerga / udir potrai da la marmorea tomba, /
vita ti spongono? / piaceti si udir versi marronichi? / di strumenti non
, marziale. monti, x-2-166: udir di marte il grido, / saper ch'
un'ora / la tremenda sua voce udir fa il tempo, / quanti sul cavo
, 1-572: che se taluno in udir dottrine tanto remote dal senso materiale,
favelle ho parimente a scherno / d'udir fra l'alpe e 'l mar che ne
sorte, / che sta presso a udir matto. / anti che sii di qua
san marco si andò in chiesia a udir la matutina. -speciale suono di
non fosse maturo e che se ne dovesse udir il giudicio delle più famose accademie [
pianzano, portercole o chianti, quell'udir quei nomi dolci non ti fa bere
di priamo or di ettore [didone] udir volea, / come chi smania e
è vero, nelle proprie miserie l'udir le altrui, sia soavissimo medicamento, pur
le vostre orecchie corrotte e guaste dall'udir tutto giorno menzogne e ciance. rosmini,
angeli concordi / tosto in aria s'udir che l'alma uscio; / la qual
intenti a mirar tanta gloria e ad udir quella celeste melodia, tutto quel cielo
: godi tu forse il lagrimevol caso / udir membrar da me? berchet, 90
, non vedere obietti spiacevoli, non udir cose noiose. leopardi, iii-197:
, 6-40: il mirare o l'udir sempre le medesime cose e il moltiplicare
per confessarmi, come prima, e l'udir la messa il giorno de le feste
goldoni, xi-745: vi giuro, nell'udir tal vituperio / mi si aveva scaldato
... i veri filosofi, all'udir fatti incredibili, sospendono il loro giudizio
a buon'ora io me ne vada a udir la prima messa a la nostra parrocchia
5-196: tema dio; ma che udir più d'una messa / voglia il dì
prelati oziosi] di dir messa, udir confessioni o predicare. tavola ritonda,
1-11: lo spa- gnuolo andò a udir messa, e noi gli demmo quattrini
porta ulivo / tragge la gente per udir novelle. novelletta anonima, lvii-i77:
e rifiutando esso e questo e lo udir musica e molti altri intertenimenti offertigli,
. ariosto, 31-87: che facesse udir tanti metalli, / tanti tamburi e
giorno, i-102: già i valetti udir lo squillo / del vicino metal cui
cent., 54-17: quando gli usciti udir ciò ch'io t'impetro, /
pruni. petrarca, i-1-31: vago d'udir novelle, oltra mi misi. boccaccio
prego mi deggi / e con l'udir richeggi / ad ascoltar la mente e
che miagolando chiedi, / stammi a udir. lancellotti, 2-182: non so s'
planelli, 3-2-4-132: è cosa indecente l'udir costoro miagolar sul teatro con languidi musicali
ogni midollo d'alessandro scorrea nel solo udir profferire il nome di achille. di
morte / bieco minacci e 'l vero udir si sdegni). -con riferimento
: quando vicini fur sì, ch'udir chiare / tra loro poteansi le parole
maestà, perciocché egli grandemente pigliava diletto d'udir ragionare di simili cose. caro,
quasi per miracolo, / ricuperò l'udir. idem, 49: state pur di
alcuna; il parlar di trincerarsi era udir raccontare miracoli. -divenire in
bello! / quanto è soave il non udir d'intorno! / qui pinge primavera
e iuce ha per confine, / udir convienmi ancor come l'essemplo / e
e reo / miscredente saul, che udir noi volse, / ond'egli e
da barberino, 232: poi discendete a udir le parole / ch'io pongo qui
conosce quell'attenzione che danno i popoli nello udir cose nuove e massimamente nelle teste degli
molesta. sergardi, 216: a udir le frottole moleste / di ghitto marchigian,
fra color che appresso / ivi per meglio udir faceano crocchio / là tu medesma in
: e tu non sai / che dobbiamo udir assai? / -e ancor io parlo
vostra altezza accetta / d'onorarmi d'udir questa mia storia, / scritta così
martedì li do un nuovo mondo: / udir sonar trombetti e tamburelli, / armar
n'aveveno de più le montagnarde, a udir muggire 11 toro in tribuna].
è più soave che 'l dire e udir cose vere. d. tìartoli, 13-4-46
notte moriano, che uno stupore era ad udir dire, non che a riguardarlo.
dante, par., 20-19: udir mi parve un mormorar di fiume /
più sicuro /... / udir li augei svernar, rimbombar tonde, /
per mille segni / già mi pareva udir entro me stessa / de l'amor
.. / qual ne le folte selve udir si suole, / s'avien che
capacità. ser gaudio, 98: udir vostro sonar sì m'è gran festa
par., 21-61: tu hai l'udir mortai sì come il viso, /
aretino, 20-258: mi par così udir darvi de la trec- cola pel mostaccio
di stato. metastasio, 1-i-172: udir che i pregi ella ne dica, e
motto, / né vorrai del suo nome udir più nova. -senza dire o fare
dove più \ nil risuona / farmi udir lunge in roca voce e munta.
): fartiglisi tutti e tre venire, udir volle che cagion movesse ciascuno a volere
latini, 3-8: solamente per udir bene d'alcuno uomo, noi,
zanotti, 1-8-131: qual mi fe'canto udir l'alma talìa, / e quai
talìa, / e quai vaghe a udir cose narrommi! / narrommi la beltà
eh'ancor del mio nativo nido / udir farà da calpe a gli indi il grido
: cortesissimamente l'accolsero, e all'udir de'quaranta che avea in essere per
è quasi sorpresa dagli effetti isterici nell'udir dichiarati, 'netto ricavato, sei per
ch'ancor del mio nativo nido / udir farà da calpe agli indi il grido
ii-18: noiato un dì lucifero / d'udir nei biechi regni / suon di codarde
a schivo, / non ischivar d'udir l'ultime note / che lagri- mando
porta ulivo / tragge la gente per udir novelle, / e di calcar nessun si
vo tra queste / loquaci panche a udir ciance e novelle. r. sacchetti
punti non possono né ragionare né udir ragionar d'altro. buonarroti il giovane,
proverbi toscani, 174: chi vuole udir novelle, al bar- bier si dicon
fuoco. ottonaio, 61: chi vuol udir bugie o novel- laccie / venga ascoltar
si spezza, / e scende per udir tal melodia. 6. ittiol
diletti, / né di me udir vuo'nulla: / tu fai il torto
/ e più che morte il tanto udir gli noce. agostini, 83: l'
, nudri-bruno, 3-196: [vi farò udir parole] tale quali m'ingadóre),
, xxx-5-33: ah, che solo in udir mi raccapriccio! / quivi ad un
porta ulivo / tragge la gente per udir novelle, / e di calcar nessun
son nume occhiuto, / e se in udir mia voce / giove tuo non
trarne provento. ojetti, 1-34: udir nestore parlare... delle tremende
. carducci, iii-23-280: è curioso udir raccontare al littré l'odissea delle sue
2-77: de'5 sensi, vedere, udir, odorato sono di poca proibizione,
: donna saggia et onesta / dilecta udir, onora, servi et ama, /
porta ulivo / tragge la gente per udir novelle. buti, 2-45: qui pone
in mente / esser nel vostro coro ed udir note / onde possa oltraggiarsi alma onestate
: donna saggia et onesta / dilecta udir, onora, servi et ama. dante
silenzio eterno / te videro, te udir, quando a la voce / onnifica che
vostra altezza accetta / d'onorarmi d'udir questa mia storia, / scritta così come
prego mi deggi / e con l'udir richeggi / ad ascoltar la mente e lo
, 719: il rugghio orrendo / udir non si facea de l'aspre belve,
, che tutto il mondo corre / a udir del tuo figlio la dottrina: /
un'ora / la tremenda sua voce udir fa il tempo. manzoni, pr.
, i-143: vigilando aspetto / d'udir suonar la tua ora suprema. manzoni
? - l'ordinario: / da udir messa. cacciata degli spagnoli,
'l compagno della morte / ti fece udir, ne fu 'l tempo cagione, /
oh, dalle labbra di canute ancelle / udir ricordi di gioie e di pene,
, xxxix-11-12: né ho piacer de udir che nel benigno / viso de l'
ora? -l'ordinario: / da udir messa. fiamma, 1-600: s'io
veder le stelle occulte ed un oricchiale d'udir l'armonia delli moti di pianeti.
aveva immaginato degli oricchiali disposti per « udir l'armonia delli moti di pianeti ».
. passeroni, iv-146: or parmi udir sonare un organetto. carena, 1-16
fermo in strada / ad origliare, per udir qualcosa. [sos / t- tuito
, 3-10: v. a. volendo udir la messa in compagnia del re,
. scrive che si maravigliò assai in udir quivi degl'infanti orridetti e sparutini balbetticar
: i quali [martelli] a udir sonare, quando il crocifiggevano, era
che di sementa dagli osti precetti / udir non usan, che sien lor piaciuti
e prende altri sentieri, / vaga d'udir novelle ov'io mi sia. fiacchi
, vo'cangiar stile / e farti udir d'ogni menzogna mia / una palinodia.
non c'altri, ma fauno a udir rimboscasi. buonarroti il giovane, 9-32
, iv-103: con cercato involontario riso / udir da una venal bocca proterva / di
pigliò a parlare: / state a udir quel che parlasse. / -schiavitù simile a
. ottonaio, 61: chi vuol udir bugie o novellacce / venga ascoltar costoro
invece delle paneruzze de cucire e dell'udir raccontar novelle, incominciò a volgere i
fanmi pappolate, / che sirìa meglio udir rodere un tarlo. s. degli arienti
, quant'è lunga la notte, udir conserti di violini, di chitarre.
ogni età divenne poi si parca, / udir queste onde e queste tue pendici?
prime pa role ijnparate nell'udir le altre. 2. ciascuna
, lii-5-393: il re non volle udir parola di levarla [l'inquisizione],
de'medici, 7-109: a pena udir potessi da lui questa / parola, ch'
lii-5-392: se vogliamo a questi far udir la messa, bisogna che i parrocchiani
nulla potea più giovare al giovine lodovico che udir quivi tenzonare i partigiani del vecchio stile
aretino, v-1-13: mi pasco di udir da le gran persone: -egli è
2-2-205: io col guardo v'ascolto e udir mi sembra, / ch'ella qui
di lui che son pur curiosi / d'udir novelle di quelle con- trate. foscolo
. marino, 1-5-146: concordi s'udir vari istromenti, / qual da man,
sergardi, 1-394: non vi dispiaccia udir quattro pastocchie, / quando mia nonna
con paterno impero / queste contrade reggi, udir conviensi / quant'occorre d'intorno
fama tra 1 boschi miei, / udir mi parve che i sereni giorni / e
, no; non ho tempo or d'udir pazzie, / intento ad ascoltar tristizie
io risplendo / e 'l veder coll'udir non ti si nieghi, j gli ho
per dovunque può la geografia condurvi e udir di luogo in luogo quel ch'ella
. bentivoglio, 9-1032: che grato udir lo strepito con cui / la vagina,
ogni età divenne poi sì parca, / udir queste onde e queste tue pendici?
cione, 1-79-19: amico, or vuoli udir dritta sentenza? / nesuno or faccia
se vostra altezza accetta / d'onorarmi d'udir questa mia storia, / scritta così
ci vuol pazienza se si continuerà a udir chiamare, dai più, storia della filosofia
voi state forse ancor pensivo / d'udir nòve di me, poscia ch'i'corsi
di consolazione. saba, 37: udir quest'acqua e non chinarsi a bere
generalmente amato. aretino, 22-30: l'udir di cotal cosa tolse alla fanciulla il
frugoni, i-13-157: che farai ne l'udir le peregrine / note, che sul
bel viso sporgea, desiderosa / d'udir li accenti di quel labro amato /
all'albero e turossi le orecchie per non udir le sirene. cesarotti, 1-xxxii-9:
più superbo pervicace ingegno, / nell'udir lui, trema, s'arrende e crede
1-387: muggisce così forte che ne fa udir il rimbombo per tre miglia, il
. patrizi, 3-47: andò ad udir il tomitano, famoso loico, ma
chi tal compera paga. / volete udir se piaga? / tanto chi prende smaga
i-11-88: abbastanza le sponde / t'udir del reno algose: / altre piagge
grazzini, 4-451: io non voglio udir tanti piangnisteri. a. f
sé i folli e i savi / ch'udir parlar di così fatto cólto. f
l'una, il lettor aspetta di dover udir l'altra, e quella altra mai
alla chiamata, perché ecciti l'attenzione ad udir chi chiama. forteguerri, 3-72:
vocale. marino, 1-7-33: udir musico mostro, o meraviglia, /
/ placarla, se 'l mio canto udir non vuole? nigra, 89: al
dante, par., 20-20: udir mi parve un mormorar di fiume / che
sembra tanti pifferi con que'fischi che fanno udir le onde, quando entrano per le
10-i-226: quando non eccita al bene l'udir sentenze morali e pie di poetica eleganza
ti parrian più ch'infemali, / s'udir potessi ancor gli alti rimbombi / che
francesi sono sporca zente. vete il re udir messa senza candella; manza sollo,
uno volentieri, suporta le vilanie, non udir ciancie, fa'il pitocco, taci
che a te fia grata / forse d'udir in su questa partenza. boccaccio,
, perché io fingeva di non volerne udir mai più niente, mi spartì mezzo il
/ placarla, se 'l mio canto udir non vuole? porzio, 3-47:
, di quello che far frasi, udir frasi, respirar frasi. -con
landò, 1-39: mi spiacque l'udir che ogni buffalaio e ogni bifolco giurasse
pallavicino, 1-572: se taluno in udir dottrine tanto remote dal senso materiale, tanto
terrazzo in cima / e porgo per udir gli orecchi attenti. dolce, xxvt-i
porgendo egli a altrui alcun commodo dell'udir tutte simili burle, vien però a pigliarsi
. idem, inf., 8-112: udir non potti quello ch'a lor porse
, par., 26-109: tu vuogli udir quant'è che dio mi puose /
porta ulivo / tragge la gente per udir novelle. boccaccio, iv-143: o
le selve tacenti / più che mortale udir. -accompagnato da eventi straordinari che
d'un'ora / la tremenda sua voce udir fa u tempo. leopardi, v-769
2-2-205: io col guardo v'ascolto e udir mi sembra / ch'ella qui giunse
di radissimo s'abbatte a vedere o a udir cosa che lo paghi di molte ore
. palmieri, 1-28-49: questo da me udir basti al presente / perché sybilla ad
lo signore delli eserciti: non vogliate udir le parole de'profeti, i quali profetano
stia tutto 'l giorno a la predella a udir queste lor novelluz- ze. de marchi
che sono usato di tacer sempre e d'udir solamente gli altri parlare, non mi
gli andava, / per le prediche udir con che giostrasse. muratori, 16-99:
scrollare le spalle ed andarmene per non udir predicare tutta la giornata. piovene,
professione di voler vivere cattolicamente, con udir la messa, le predicazioni e alle
gl'italiani si sono ostinati a non volerne udir discorrere e io sono un po'pregiudicato
sé chiamar soleva i marinari / e udir novelle di questo e di quel regno
prende altri sentieri, / vaga d'udir novelle ov'io mi sia. forteguerri
ella disse: « quando / per udir se'dolente, alza la barba ^ /
boccaccio, 9-55: tu mi potesti già udir a lui che me non tiravano i
è quando, per vedere o per udir alcuno qualche cosa, si viene a
campanile; / e sebbene hai l'udir presto e sottile / tu sei di me
... che sia presto di udir paltrui calunnie non cerchi di esser signore
/ poi che il suo fido servo udir non preza. -prendersi cura della propria
/ dimanderai in pria / di che voglion udir se dicon: parla. dante,
più v1 nil risuona / farmi udir lunge in roca voce e munta, /
buon'ora io me ne vada a udir la prima messa a la nostra parrocchia
parole di modo tale che giunga ad udir se stesso. pacicnelli, 2-593: curioso
probabiliorismo. segneri, 1-65: all'udir ciò vostra signoria illustrissima incontanente sospetterà che
noi non ci moviamo a giudicare per udir pure semplicemente il mal d'uno,
alto legnaggio. segneri, iii-1-14: l'udir volentien la musica procede da una certa
produrranno, / la cui tanta efficacia udir potrete. /... / il
e gli arcani versi delle cerimonie, che udir non si ponno da orecchie profane,
profane! / ché così caste lodi udir non lice / ad anime che sian
ogni midollo d'alessandro scorrea nel solo udir profferire il nome di achille. manzoni
fanciulle, non ne vole per ancora udir nulla. documenti diplomatici milanesi, iii-160
abitava, trentatré miglia lontano, a udir le prediche che il frate giovanni giapponese
colmo di dolor profondo, / buonviso, udir quel ch'io piangendo dico / e
], 103: già i valerti gentili udir lo squillo / del vicino metal cui
f. bertini, 1-161: voi all'udir 'corredo d'umori 'venite subito
rotta: / costui certo non vien per udir messa, / ma per veder se
quando vostr'altezza non ricuse / il resto udir, le scriverò domane / per la
della virtù de'soldati, non volle mai udir cosa alcuna d'attaccar fatto d'arme
sentire. idem, inf, 8-114: udir non potti quello ch'a lor porse
: donne, venite a vedere / e udir cosa giuliva: / quanto è nobile
24-97: quando vicini fur sì ch'udir chiare / tra lor poteansi le parole altiere
albero e turossi le orecchie per non udir le sirene. pindemonte, ii-283: o
se i nostri orecchi pruriscono sempre d'udir cose vane e lascive,...
più per dar prorito agli orecchi con udir le musiche e i suoni che per pascer
impaziente [una signora] / corre ad udir le insipide ed inette / adulazion di
francia e... non volle udir mia ragione. = forma femm
, se s'adirassero contra di noi in udir che affermiamo le loro scuole bisognose di
l. strozzi, 1-250: l'udir ci è più purgato, e di poi
su questo particolare basta l'imbattersi a udir talvolta lo scandaloso linguaggio dei pargoli e
moretti, ii-77: mi par d'udir la sua voce: « attenti, bambini
intanto degli augei, colà venuti / per udir l'orator, lo stuol selvaggio 7
., 31-67: quando / per udir se'dolente, alza la barba, /
non dimando, / quel che tu vuoli udir, perch'io l'ho visto /
carducci, ii-19-201: ieri fui a udir la conferenza del fiorini: troppo lunga:
: né mai gli almi poeti vostri s'udir quassuso [in parnaso] / accusar
bocchineri, 2-136: lo spagnuolo andò a udir messa; e noi gli demmo quattrini
, 21-63: « tu hai l'udir mortai sì come il viso », /
lingua e non poter parlare, / udir quest'acqua e non chinarsi abere,
. benci, lxxxviii-i-250: se mai udir lamento vi diletta / per dar ristoro a'
sempre, dicea, pianti e querele / udir per te [amore] de'miseri
dubbio: il qual mi par di udir oppormi da alcuni non senza gravissime querele,
tanto tempo in città che si potessero udir le querele di chi si riputasse aggravato da
ha [la morte] orecchie per udir chi di lei si querela. segneri,
in sospiri e si struggono in lagrime in udir funeste novelle. guerrazzi, 1-388:
queruli latrati. casti, 67: udir d'un cane il querulo bu bu.
oltre che tutto il giorno mi bisogna udir questioni e far questioni che non finiscono
divoti ascol — tator che udir chiedete /... / la vera
anima, che volta / stava a udir, turbarsi e farsi trista, / poi
stavan taciti, attenti e disiosi / d'udir già tutti, quando il padre enea
il comodo di ragionar seco stesso e di udir la voce di quello che parla dentro
, 12- 13: pargli angelica udir, che supplicando / e piangendo gli
non t'mcresca di sofferire e d'udir parlare l'altre genti. ottimo,
: a noi che giova ornai / l'udir da sue radici troia svelta, /
battista de'rosi..., all'udir tutta notte quel misterioso raganellare venir su
i-49: donna saggia et onesta / dilecta udir, onora, servi et ama,
seremi car di vederti ogni giorno / per udir la dottrina del tuo corno, /
va'lor dietro: sforzati / d'udir di che camillo si ramarica. p.
d. bartoli, 2-4-56: nell'udir che il cieco fece le prime verità
: già parme / da le rapide mura udir le scolte / de l'oppressore tramandarsi
ora non mi sarà già vietato l'udir quelle grate e savie parole che mi rapirono
scrollare le spalle ed andarmene per non udir predicare tutta la giornata. landolfi, i-498
la soldatesca a piedi e cavallo potesse udir la messa... e far colazione
recata in fantasia / non voler di ciampino udir parola. -recarsi qualcosa ad
, 3- 196: vi farò udir paroli che non bisogna disciferarle come poste
canzon, ma in più soavi modi / udir là sù le fortunate squadre / comporre
di dario bellissima non volse né anche udir la voce commendatrice di quella, ma,
, che regnan nella città, fanno udir da lontano il suono di queste voci aeree
: quann'altri già al predecare o a udir messa a santo, / eo me
1-202: non potè il marchese d'oristagno udir questa renga senza indignazione, iscoprendo in
chie avaro, / state pur a udir questo restante / che forse forse voi
ii-189: quelli che più si fean udir di risalto erano i cornetti e le viole
s. maffei, 10-i-179: il ciò udir solamente ributta e accende di sdegno chiunque
è quasi sorpresa dagli effetti isterici nell'udir dichiarati, 'netto ricavato, sei per cento'
. tasso, 7-5: parie voce udir tra l'acqua e i rami / ch'
saporita e più al vederla o pure all'udir la descrizione di un lauto convito.
. dante, tnf, 8-114: udir non potti quello ch'a lor porse;
recreazione la uale consiste ne l'udir di voi quel grido di ben fare che
/ placarla, se 'l mio canto udir non vuole, / ma, qual toro
farvi una ridevole scena / e di udir: vello vello, lima lima. mazza
di lontano sì che non si possa udir il suono, non si può veder
di non rider mai e stanno a udir le cose, per altro ridicolosissime, con
limerai. / ch'io lo venga a udir [gesù] non ne far stima
libertà e signoreggiatoli dell'aria, all'udir la nota voce di richiamo, si
son punti non possono né ragionare né udir ragionar d'altro; e come si riscaldano
né increspi alcuno le ciglia nel- l'udir ch'io m'apparecchi a rilodar questa città
iii-1-553: lasciate ch'io rimanga / a udir lo scocco / delle balestre. govoni
., 1 (n): all'udir parole d'un tanto signore, così
non ch'altri, ma fauno a udir rimboscasi. bresciani, 312: egli voleva
lii-4-417: pareva cosa indegna e pericolosa udir molte querele di tutto il regno e non
muratori, cxiv-14-184: sperava io d'udir lei pienamente rimessa in salute. p
borghini, 3-25: giubila l'audito nell'udir la musica 7. ritornare col pensiero a
e del sospendere il concilio non volle udir ragione alcuna, come se l'autorità sua
l'uom vorria aver la febbre che udir le sue parole. g. m.
dell'aleardi... non potei udir nulla: ma fu, mi dicono,
a vedello / dirai che ringhi e udir credi i latrati. martello, 6-iii-305:
c. arrighi, 2-30: all'udir quelle sinistre parole, io guardai colla coda
a mandricardo il ghiribizzo tocca / d'udir se la campana avea buon suono; /
roma sgombraro, / dolce cosa ad udir, notte sì ria. g. argoli
canto indi ripiglia. marino, 1-7-33: udir musico mostro [l'usignolo],
estrema tranquillità e riposo, senza voler udir cosa che gli dia impaccio o pensiero.
che son punti non possono né ragionare ne udir ragionar 16. accaldarsi,
un terrazzo in cima / e porgo per udir gli orecchi attenti. tasso, n-ii-332
che ascolta e pur disia / d'udir lei, sospirando sovente, / però ch'
. d. òartoli, 2-4-56: nell'udir che il cieco fece le prime verità
stile / legger lodi e virtute e udir che lieta / risuonanza di carmi al ciel
d. bartoli, 9-29-1-153: farvene qui udir le aringhe, anzi il rissoso contrasto
e dire al doloroso che disia / udir de la sua donna alquante cose. boccaccio
smanie in che vedo dar cicerone per udir ristrette tutte quelle gran lodi che gli par
, perché io fingeva, di non volerne udir mai più niente, mi spartì mezzo
, dalle labbra di canute ancelle / udir ricordi di gioie e di pene /
strider tonde all'attuffar del sole / parve udir su la sera, agl'infiniti /
gran bisbiglio che sollevossi fra quella turba all'udir leonilda, il cui glorioso nome anche
tra poco il re: già d'udir parmi, / nunzia del suo venir,
poco tu pure se t'occorse mai d'udir le parole 'malmenìo, rigirìo,
io sento già il rombazzo / ed udir parmi le tue maccatelle / in versi,
io sento già il rombazzo / ed udir parmi le tue maccatelle / in versi,
timone della nave più diletto prenderà nell'udir che questo suo strumento addirizzerà il corso
innanzi al trono / del dittator superbo udir si fea / il forte tullio. goldoni
pare un letto di torrente rapidissimo e udir dire alla guida: « vedete questa
tu pure se t'occorse mai d'udir le parole 'malmenìo, rigirìo, rodio,
, e il rotolar da lunge / udir del tuono. pascoli, 100: ecco
: / « costui certo non vien per udir messa ». = femm. sostant
vedendo questa lira, un dolce canto / udir forse da me ve crederete: /
quei giorni rovente. ojetti, 1-34: udir nestore parlare... delle tremende
: tacquero ivi; e tuoni vi s'udir, vi si ridderò lampi, / e
etade de'primi anni / mi piacque udir e dir talvolta in rima, / benché
opardi, 719: il ragghio orrendo / udir non si facea de l'aspre belve
per andar in la mia capella per udir messa, e zonto in quella,
. negri, 1-15: cominciai prima a udir di lontano il rumore del fiume che
savonarola, 8-ii-332: andando tu a udir messa, non vai per comunicarti sacramentalmente
ciò che queste cose né raccontare né udir si possono senza lagrime, talché quella santissima
saldate piaghe: / deh, s'udir brami il mal che si mi noce,
dolce salmodia, / ad alte voce udir [turpino] cantar te deo, /
non so che brillo più vivace nell'udir queste voci: 'plàudite, concédimus'..
... / mi venne voglia d'udir messa ancora. montale, 15-690:
governo d'insurrezione, che possa far udir la sua voce e sancire come piano d'
1-91: i dì comandati dalla chiesa d'udir messa, come sono le domeniche,
: quann'altri già al predecare o a udir messa a viarlo, sol con
6-51: ingravallo si stupì di non udir abbaiare la lulù e ne domando notizie.
. chiabrera, 1-i-259: già di udir rimembra / melpomene cantare, inclita musa,
: quann'altri già al predecare o a udir messa a santo, / eo me
i folli e i savi / chi'udir parlar di così fatto collto. boccaccio,
, 3-337: tu non sei venuto a udir nerone, o pure tu vi sei
che fa plenario piangere di gioia / nell'udir quel parlar religiosissimo, / cosa in
tu pure se t'occorse mai d'udir le parole 'malmenìo, rigirìo, rodio,
, lii-379: è cosa miracolosa da udir, in tanto strepito e nel tirar che
. carducci, iii-1-314: a udir quell'omaccino armipotente, / isbigottisce la po
affari esteri, appena in tempo per udir la parola proibita « pèrkele! » sbocciar
profane: / ché così caste lodi udir non lice / ad anime che sian scabre
giovane, 9-754: singozzar le donne udir m'è grato / quant'altra cosa mai
da tutti. ojetti, 1-34: udir nestore parlare... delle tremende novità
. idem, par., 20-20: udir mi parve un mormorar di fiume /
], 105: già i valerti gentili udir lo squillo / del ricino metal cui
e sogghigno, / mi udir parola / d'indi in poi non volesti
. idem, par., 16-76: udir come le schiatte si disfanno / non
borghini, 3-25: giubila l'audito nell'udir la musica de'variati stidioni, del
attendi, 7 e rivolto ad udir nobile canto, / dell'avversa stagion
modo diletta a ogniuno, cioè l'udir commendarsi ed essaltarsi ancor sopra il vero
che porta ulivo / tragge la gente per udir novelle, / e di calcar nessun
col ciglio attento e fiso / a udir gli accenti che la bella bocca /
e di nasidio, / e attenda a udir quel ch'or si scocca. idem
. more di alcuni passi si fece udir nel cortile: era il coloncecco d'
del gran tonante / sì fatte lodi udir non si scompiacque. peregrini, 3-178:
frugoni, i-13-208: madonna pocofila in udir questo / sì sconciamente a ridere si
ti mostri ora tanto schivo e ritroso d'udir nominare quella cosa non cui lordamente hai
. d. bartoli, 2-4-106: in udir ciò il malcreato fecegli uno sconcio viso
: mi par d'ora in ora udir lo scoppio / e sentir nuovo papa in
: qual forza mi toglie / l'udir de le tue labra il bel concento?
che in ognimidollo d'alessandro scorrea nel solo udir profferire il nome di achille. foscolo
qual, fra gioia e tema / in udir quel parlar facondo e scorto / e
che simil non fu consueto / d'udir giammai nelle mortali scuole. d'annunzio
. fazio, ii-3-61: è buono udir la gloria / che ricevea qualera triunfato.
scrivere han scossa / restan confusi a udir nostre parole. alta corte mi sono scosso
). beccuti, i-169: s'udir fremere i venti e mugghiar tonde,
e dire al doloroso che disia / udir de la sua donna alquante cose. sannazaro
seguente da me, per veder e udir i progressi della mia classe. manzoni
il movimento ch'io dico per parergli ogniora udir le voci che gli spinse ne l'anima
13-146: « oh, questa è a udir sì cosa nuova », / rispuose
convenuto segno osai mandarti / per farti udir cn'ei me lasciato avea, / e
le paurose lepri. / dolce è l'udir latrar vari segugi. baretti, 2-217
giorno, con molta pompa, ad udir la messa... asaissime donne la
., 14-138: come da lei l'udir nostro ebbe triegua, / ed ecco
italia, / che tutti stanno a udir muti e famelici / come bimbi alla poppa
tu, se favelli o ridi, udir m'avviso / parlar le perle e -tra
: mi ricordo ancora ch'io piansi all'udir raccontare quella scena commoventissima, la quale
noi non ci moviamo a giudicare per udir pure semplicemente il mal d'uno. anonimo
tenero, sensitivo e delicato, / d'udir parlar di stragi avreste orrore. manzoni
cione, 1-79-17: amico, or vuoli udir dritta sentenza? / nesuno or faccia
dato una richiesta / perché vadi ad udir la lor sentenzia. genovesi, 1-17:
rio delitto e del perduto bene. / udir, mirar le sembra, ovunque vada
non posso sa- disfarme / solo ad udir suo glorioso carme, / che mi porrìade
non sente bene. -ant. udir pronunciare. cino, iii-43-1: se
dai campi, onde avea in odio udir novella, / gli piacque sì che
fate un piacere d'intrat- tenervi in udir accuse e calunnie, e ciò affine che
animali. beccuti, i-169: s'udir fremere i venti e mugghiar tonde,
, / poi che il suo fido servo udir non preza. n. villani,
aretino, v-1-13: mi pasco di udir dalle gran persone: « egli è
stavan tutti a bocca aperta / a udir questa imbasciata, / con la bocca sgangasciata
... / ascoltar far mercati, udir disfarne, /... /
vii-137: stette... attento ad udir le di lui sgarbate e sgarrate stralunature
, vii-137: stesse il cinoco attento ad udir le di lui sgarbate e sgarrate stralunature
: chi per grazia della provvidenza / udir poteo nelle sacrate porte / del divino
in mute voci e tronche / s'udir le ninfe ed ulular le istesse / selve
. franceschi, ir. anco me parbe udir: chi fun trovati / che tucte due
qualche secco ramo, / per farci udir la tua schilletta / prima che ci
: o e'mi vien pure, in udir ciò, che rabbia: / vedere
innanzi sera il giorno: / s'udir fremere i venti e mugghiar tonde, /
. f. loredano, 11-5: parmi udir bucinare e dire questo hai donca
e posato, senza esser fastidioso in udir giumente, senza scapucciare, né impaurirsi di
ii-192: più volentieri si corre comunemente ad udir quei predicatori i quali dian sicurezza,
li-1-681: per sigillo delle buone speranze sidovrebbe udir promulgata una legge che quelli che hanno
libertà e signoreggiatori dell'aria, all'udir la nota voce di richiamo, si
non dimando / fuor che da lei udir un tal comando: / 'va che mi
il suo costume. / invogliossi d'udir pianti e querele, / e si prese
qui d'intorno / è stato a udir le nostre fiamme vive / su le più
giovane, 9-754: singozzar le donne udir m'è grato, / quant'altra cosa
. cerrono, 307: non le piace udir né veder cosa che di lei non
bacchetta, cioè in situazione privilegiata per udir bene i cantanti alle prove. -posizione
, i quali con questi strepiti non lassavano udir l'uomo e ognun si slargava.
sol chi tal compera paga. / volete udir se paga? / tanto chi prende
. letto, che si compiace di udir le cose dette in maniera semplice.
debole suo scolare e s'è condannata ad udir delle inezie, quando ella pur desidera
stava immerso nello stupore e credeva sognarsi nell'udir stravaganze tali. manzoni, pr.
meraviglie / ignote al sole, / udir chi vuole, / chi vuol mirar?
. aretino, 27-i-1-182: chi vòle udir, viola, a tutto pasto / il
estrema tranquillità e riposo, senza voler udir cosa che gli dia impaccio o pensiero.
). gradenigo, ii-523: l'udir... il canto di mille vari
. liburno, 1-2: andandosene ad udir platone filosofo sanza dubbio facondissimo, [
., 14-138: come da lei l'udir nostro ebbe triegua, / ed ecco
). ghirardi, 47: parmi udir qui d'intorno un, che sonacchiosa-
veggendo, cheto usava stare, / per udir se lo sente sonagliare. f.
dei. bresciani, 6-5-48: a udir lui, le feste sarebbero lo scioperio,
* rai sì chiari, a che d'udir desiri? codemo, 179: «
, cred'io, di buono / l'udir il sopranin della cappella. =
don camillo righi s'era ritirato per non udir le grida della moglie soprapparto.
e sorda / per non vedere e udir quel che odo e veggio! giuglaris,
, come avete voi potuto orecchie mie udir così dolorosa novella e non rimaner sorde per
e del sospendere il concilio non volle udir ragione alcuna, come se l'autorità sua
ha sale in zucca, non può udir la peggiore, e per la quale molte
sé: e quando fu lassù ad udir queste parole da beatrice, dovette intendere quel
/ quel di che mai non dè udir novelle, / ma sostentat'è pur col
èellincioni, i-164: sebbene hai l'udir presto e sottile, / tu sei di
vi fate un piacere d'intrattenervi in udir accuse e calunnie, e ciò affine
: stavan tutti a bocca aperta / a udir questa um- basciata; / con la
? chiabrera, 1-i-259: già di udir rimembra / melpomene cantare, inclita musa
vocaboli strani s'immaginarono gli astanti di udir parlare un toscano o gallicano. bacchelli,
cuor gravezza. / e, secondo ch'udir allor mi parve, / peggio m'
più, perché io fingeva di non volerne udir mai più niente, mi spartì mezzo
. scrive che si maravigliò assai in udir quivi degl'infanti orridetti e sparutini bal-
la mattina in una chiesa / spatemostrando a udir tutte le messe. cantù, 3-239
per saper di chi si parla, udir a nominar il duca di sassonia, di
/ ché, perch'i'son del brieve udir contento, / credo che, come
condizione che non vogliono né dire né udir motto che possa rallegrar la brigata.
musica più spianato, che lasciava talvolta udir le parole, almen quanto bastava.
di tempo, e di vedere e udir ripetuti quegli atti e quei suoni, perché
perché la spene / d'un'altra volta udir non mi si tolse. 6
gli restò altra risoluzione che quella d'udir tranquillamente ciò che a don rodrigo piacesse
, 1-x-364: è anche un gran piacer udir lei esortarei suoi concittadini a vestir d'alberi
baleno a lui, che mi pare udir buccinarmi ne le orecchie: « egli guarirà
inde- core, / ché sol pensando udir quel suo dolce organo, / par che
stavan taciti, attenti e disiosi / d'udir già tutti, quando il padre enea
armar da cena, e quei l'udir spronante. / tosto dentro menaro un bove
l. strozzi, 1-86: udir m'è parso lo spurgo del servo:
tuo cor magnanimo non prezza / salvo udir trombe e dispiegar stendardi / e squadronar falange
stigliani, 2-293: fate di squille udir l'acuto suono. / fate udir di
squille udir l'acuto suono. / fate udir di bombarde il grave tuono. manzoni
: all'incanto d'armonici carmi / parmi udir delle trombe guerriere / gli alti squilli
per tutto / l'universo lo squillo udir si fece / della tromba. papini,
], 101: già i valetti gentili udir lo squillo / del vicino metal cui
groto, 6-10: s'alcuno aspetta udir le arguzie, e i motti 7
, xxxiv-203: ch'io lo venga a udir [gesù] non ne far stima
monachi, 51: piaceri sì udir versi marronichi? / di strumenti non
risultati conseguiti. vostra altezza volendo udir la messa in compagnia del re, ciò
, di sorte che sii forzato a farvi udir le strida e gustar de la comedia
trapassar tutte tue vite, / star udir dolze stampite / che ti far nostre
di quei primi credenti che, nell'udir con intrepido cuore l'annunzio della propria
eccecati e stupefatti, che non posson udir o capir cosa che buona sia. guarini
frezzi, iv-16-1: ancor mi diletta / udir come suade la scrittura / la resurrezione
. bruno, 3-196: vi farò udir paroli, che non bisogna discife- rarle
frugoni, ii-125: godeva lo spartano udir così argutamente ragionar l'atico, e
, la tiasi, il suffilo, l'udir male. 3. suono di
abbietta come nessun'altra mai, a udir papini il quale... prova in
ne svia / tal, di chi udir non vi sarà men caro.
, attenti e di- siosi / d'udir già tutti. fiamma, 452: ogniun
tempo. casti, ii-5-9: parvegli intanto udir colà vicino / non so qual cicaleccio
san gimignano, vi-ii-150 (17-2): udir sonar trombetti e tamburelli, / armar
ebrei, co 'l saper tariffo, / udir la cabalà rotta, e diserta.
casabuona. muratori, 10-i-43: l'udir tante volte questa medesima sinfonia, riusciva
e luce ha per confine, / udir convienmi ancor come l'essemplo / e l'
sacristia, dove veniva ogni mattina a udir messa; e disseno la compieta e
potea più giovare al giovine lodovico, che udir quivi tenzonare i partigiani del vecchio stile
dante, par., 16-78: udir come le schiatte si disfanno / non ti
serenissimo va con le cerimonie ducal a udir terza e messa piccola a santa marina.
calle, / non fé musico mai udir suon tibio. tibioastragàlico, agg.
ora sottrarmene all'aspetto, / timido d'udir cosa che m ^ og, secondo alcuni
niun danno quartieri, / e scuse udir non voglion né discolpe. -tirare diciotto
, la tlasi, il suffilo, l'udir male e la sordezza, nettar gli
un gran danno, un gran lutto / udir de'tuoi ». g. stampa,
., 14-138: come da lei l'udir nostro ebbe triegua, / ed ecco
: gli uomini sono generalmente abituati ad udir un parlare più studiato, più compassato
n'aveveno de più le montagnarde, a udir muggire il toro in tribuna).
altri ti diletti, / né di me udir vuo'nulla; / tu fai il
burchiello, 2-39: simon, secondo che udir mi pare, / quel buon che
: già parme / da le rapide mura udir le scolte / de l'oppressore tramandarsi
tra di loro, nel veder, nell'udir, nel tocar, e gustar et
porta ulivo / tragge la gente per udir novelle, / e di calcar nessun si
landò, 1-35: vomene ad udir chi trasordinariamente leggeva i libri dell'anima
abbietta come nessun'altra mai, a udir papini il quale, per uno dei tanti
/ e de l'insegne, è buono udir la gloria / che ricevea qual era
sue labra alme divino / questi accenti d'udir mi compiuto fino in fondo con
... / come da lei l'udir nostro ebbe triegua, / ed ecco
, 251: come... l'udir nostro ebbe triegua da lui i'non
/ come i pasto r che prima udir quel canto, / fin che 'l tremar
e de l'insegne, è buono udir la gloria / che ricevea qual era triun-
è sempre un gran trionfo per loro l'udir parlare in qualche caso la loro lingua
. bruno, 3-816: cominciò a farsi udir in questo garantiva l'impunità per
'l martedì li doun nuovo mondo; / udir sonar trombetti e tamburelli, / armar
albero, e turassi le orecchie per non udir le sirene. algarotti, 1-v-72:
io taltrianima, che volta / stava a udir, turbarsi e farsi trista, /
assarino, 4-155: maravigliata venere d'udir sceleragine così atroce, subito fé venire
uno dei più fastidiosi ritornelli che accade di udir sonare tuttogiomo agli orecchi:
dante, par., 20-21: udir mi parve un mormorar di fiume /
aggiri / qual ne le folte selve udir si suole / s'avien che tra le
uom che ascolta e pur disia / d'udir di lei, sospirando sovente, /
lei, che non ne vuole / udir parola, e 'l padre che non vede
bambagiuoli, xxxvii-23: più dèe l'uom udir che ragionare. varchi, 24-36:
. ibidem, 174: chi vuol udir novelle, al barbier si dicon belle.
ume de'grandi ove pareami / d'udir spesso una voce. montale, 14-41:
/ che fé, come d'atlante udir potesti, / di nostra madre l'utero
lo 'mperadore ch'avea gran vaghezza / d'udir parlar di lei, mandò pel messo
che traete, / se altere maraviglie udir volete. tasso, 13-56: ne le
capo, perché non è lecito / udir a capo coperto il vangelio. monti,
, / lettor, cerchi, d'udir, or odi alquanto / cose da far
veder fummo non lascia, / l'udir ci terrà giunti in quella vece.
jt- de'5 sensi, vedere, udir, odorato sono di poca proibizione, tatto
, / che favelli fra sé / per udir non veduta. leopardi, iii-393:
gli arcani versi delle cerimonie, che udir non si ponno da orecchie profane.
onde fera ne gite, / né mai udir mercé di me voleste. loredano,
volte più volentieri a casa mia, per udir questo vezzosissimo uccellino. tasso, 16-12
confusione, in quel vilume, / all'udir quei lamenti e quegli affanni, /
femina, anzi cruda vipera non vuole udir parlare di te. siri, 1-vii-701:
uccellagione. lacopone, 6-7: non udir le vanetate, -che te traga a su
ora non mi sarà già vietato l'udir quelle grate e savie parole, che mi
1-91: i dì comandati dalla chiesa d'udir messa, come sono le domeniche,
. (unomondo, / altre cose d'udir non m'aspettava. vita di gio.
privo / d'ogni coraggio: e l'udir tutti. leopardi, 944: diceva
un zotto, gridar un muto e udir le sue minaccie uno che fingeva il
della parola abracadabra / è più dura ad udir. na abràdere, tr.