, ch'era allora meco, / pregiare udìa da greci e da franceschi. boccaccio
mostrando di ciò ch'ella vedea e udìa. idem, conv., i-in-ii:
securo; / e in selva non s'udìa latrato o corno, / quando a
vassalli, / mentre i fal- chetti udìa squittir su'gialli / merli e radendo il
vassalli, / mentre i fal- chetti udìa squittir su'gialli / merli e radendo il
dei faceasi beffe; / che s'egli udìa trattarne, avrìa piuttosto / voluto sul
susurrio confuso / e un discorde s'udìa borbogliaménto / come suol far dentro un
, inf., 16-2: s'udìa 'l rimbombo / dell'acqua che cadea nell'
e d'ambra, / ove s'udìa scoppiar la melagrana. barilli, 1-104
. tasso, 13-40: fremere intanto udìa continuo il vento / tra le fiondi del
. cesarotti, ii-33: della notte udìa / stridula acuta cigolar la voce /
solingo pendìo della collina, / gemer s'udìa la vergine dolente. leopardi, 813
colto. campanella, i-269: il cielo udìa / d'amore i colpi e i
ancor da quei monticoli / de'spropositi udìa molto ridicoli. i. nelli, 4-2-6
/ qual per le penne argoliche si udìa. muratori, 5-iv-94: volendo pure dar
siria. d'annunzio, i-213: udìa, come in un sogno, pe 'l
», la squilla ch'« egli » udìa, / lo stesso suono...
/ cantare il cigno di balam s'udìa, / e spesso l'aria il cardellin
. una canzon briaca / solo si udìa, come balzar per l'aura; /
: in questo tempo già parlar s'udìa / di uter pendragon e di merlino
/ nitrir del vinto, che sbuffando udìa / battere l'unghia in liberi galoppi
ancor da quei monticoli / de'spropositi udìa molto ridicoli. giannone, 2-i-265:
aleardi, 1-46: non altro / si udìa fra il gelo de le notti eterne
v'era chi ascoltasse: e sol s'udìa / un disperato lavorìo di denti.
novelle adespote, vi-379: ogni persona che udìa che voi il volevate vendere, non
aleardi, 1-46: non altro / si udìa fra il gelo de le notti eterne
e di vassalli, / mentre i falchetti udìa squittir su'gialli / merli e radendo
e d'ambra, / ove s'udìa scoppiar la melagrana / come un riso che
. d'annunzio, ii-767: s'udìa scoppiar la melagrana / come un riso
è questo il campo / d'onde si udìa già un dì li veri sensi /
formano insieme. fantoni, i-228: udìa nevoso cigolare il vento / nella finestra
peltasti. d'annunzio, ii-549: l'udìa [la vittoria] trascorrendo il peltàste
: una canzon briaca / solo si udìa, come balzar per l'aura; /
lo visitava in sua casa, spesso si udìa a picchiare, e gli venivano presentate
aleardi, 1-46: non altro / si udìa fra il gelo de le notti eterne
giardino muto / ove non più s'udìa la pingue gomma / gemere né scoppiar
ogni dì di festa, / la messa udìa domenica mattina, / quando, con
uomo giudicata quella che fuori se n'udìa uscire. campiglia, 1-277: finalmente s'
i-297: nel quale [luogo] s'udìa già lo romore e 'l suono dell'
i suoi compagni / intenti sulle reti e udìa parlare / infra di loro i cari
onde di odore / e non s'udìa che il russo de i dormenti.
avria spezzato, un parlare interciso / udìa di voci a saettar sì pronte / ch'
faceasi beffe / che, s'egli udìa trattarne, avrìa piuttosto / voluto sul mostaccio
!) che il tassesco rinaldo 'udìa dall'oriente', vorrebbe invertire questa scala
schermi? campanella, i-269: il cielo udìa / d'amore i colpi e i
versi soavissimi d'amore / scioglier s'udìa la più soave pena. d'annunzio,
n. nini, lxv-258: ivi s'udìa cantando / febo scordato del suo lauro
grande spavento e grande orribiltade / n'udìa la gente da dottare allora: / imagini
a i sensi occulti: / fremere intanto udìa continuo il vento / tra le frondi
tìa l'aire soave a tramontana, / udìa cantar li augelli in lorlatino. boccaccio,
. batacchi, ii-73: sgretolar s'udìa sol per ogni canto / tra i denti
sibillin parlar da l'ampie foci / s'udìa per cento porte e cento voci.
, 132: montesino, che l'udìa, / gli occhi al padre sollevò;
silenzio e solo / dei due respiri s'udìa la cadenza, / pian piano entra
, / e l'un gigante caduto s'udìa, / che del ginocchio urlando
ufficio ispeditamente e forte, che ciascuno l'udìa. de'mori, 1-165: egli
né d'uccel canoro / voce s'udìa. d'annunzio, ii-407: garrisce /
4-5-59: già la rondinella pellegrina / s'udìa cantando in voce alta e sonora,
, 500: lo da lor narrar m'udìa / come spesso a par del vento
sua guida, / istranamente concordar s'udìa / col fiero suon de la fiamma
sirena. baldi, 10-82: s'udìa / di selvaggia zampogna inculto strido.
pascoli, 25: i falchetti udìa squittir su'gialli / merli. borgese,
cor che l'affatica, / s'udìa dir carlo languendo d'amore. d'azeglio
ascolta / se camminar alcun d'intorno udìa, / né sente verun moto alla
sibile quella che parte da una forma * udìa 'umidità, frescura', deriv.