bruno, 512: più veloce che l'ucello di giove, più vago che l'
megio de la quale iace uno orribile ucello, che in lingua greca se chiama
bruno, 3-751: de l'aquila, ucello divino ed eroico e tipo de rimperio
, 3-753: il quale [regio ucello] perché poco beve e molto mangia
, 3-753: il quale [regio ucello], perché poco beve e molto mangia
, e da passo in passo un ucello, un porco, un cervio, un
... da passo in passo un ucello, un porco, un cervio,
... il quale né da ucello, né da fiera turbato, sì bella
vettori, 1-170: non si truova alcun ucello, che sia vago delle sue coccole
, e da passo in passo un ucello, un porco, un cervio, un
quella sorgea. il quale né da ucello, né da fiera turbato, sì bella
pensata sono entrato, a condure questo ucello a la desiderata rete! s.
: quando tu vederai lo occhio dello ucello chiuso, tenendo calate le ale sue,
delli occhi spesso, sappi che l'ucello ha o gesso o petra in la
si credette far gran maraviglia: / ch'ucello e bestia ed uom ne sodisfece,
sembianza degli dei un cane, l'ucello ibide o un becco. comanini, l-m-372
umani. pulci, 25-326: chite, ucello ignorato dal vulgo, / la madre
, 3-789: per mostrar quanto hanno dell'ucello,... s'impiumano il
sannazaro, iv-66: io con la rete ucello e con la trappola, / per
, / il suo profumo somiglia l'ucello / che vola mai sazio di cielo:
dovemo sapere che alcuna volta incorre lo ucello inizio di pietra; el principio di
pasto quando si darà a mangiare allo ucello. gli ingannati, xxv-1- 320
dextro molto in servire e gubernare uno ucello,... per altro una sentilla
tenere sempre bagniati li piedi enfiati allo ucello. bronzino, 1-426: o sprunate
tanto belle che non viddi mai un ucello così bello. = etimo incerto
firmità [rottura o slogatura] viene allo ucello, piglia mirra e sangue di becco
: se corusione o magniasióne vengono allo ucello nel palato, el segnio de ciò è
de ciò è ch'el palato dell'ucello par sia grasso. = deriv
. boccamazza, i-1-489: se lo ucello ha manasióne, piglia bono arminio e
, e fanne polvere e pascine lo ucello con carne tre dì; e se la
. boccamazza, i-1-453: quando lo ucello ha catarro incluso,... e
qui dentro e dàlia a mangiare allo ucello. soderini, iv-74: alle femmine
conviene che tu levi li getti allo ucello nanzi che tu lo medichi. montecuccoli
i-1-508: devemo sapere che 'l meglio ucello è quello che ha grosso becco e negro
boccamazza, i-1-480: quando lo ucello viene paralitico,...
. boccamazza, i-1-472: quando allo ucello aviene cor- rusione... piglia
. boccamazza, i-1-501: se lo ucello avesse rotta una cossa, si ha subbito
quando corrompimento o con- strizione viene allo ucello,... piglia butire e mèle
penne e mantenerle; allora pasci lo ucello di colombo giovene e di passare cavate
parte, e fanne polvere e pascine lo ucello con carne tre dì; e se
: se moroide nascono nelle palme dell'ucello, el segnio di ciò è che li
di ciò è che li piedi dello ucello saranno infiati e fessi e gli uscirà acqua
. boccamazza, i-1-461: quando lo ucello ha vermi in la testa, el
, ma più veloce anche de l'ucello, più feroce de un dardo, e
, iv-66: io con la rete ucello e con la trappola, / per non
pertusi e nodi nascono nelle palme dello ucello, levali li getti e lassalo per
vista umana per una forata canna da dove ucello non giunge. pindemonte, ii-351:
ventosità s'ingenera in la testa dell'ucello, el segnio di ciò è che lo
, el segnio di ciò è che lo ucello sternuta e palbrizza debbilmente.
cosse conviene che tu levi li getti allo ucello, nanzi che tu lo medichi.
: se alcun altro dirà che io ucello a pane, io dirò...
è un pesce piano e dal- l'ucello prese tal nome; e ottimo cibo.
panico. landino, 32: l'ucello vola a l'ucellatore quando gli mostra
. boccamazza, i-1-505: quando lo ucello ha pidocchi o pidicelli, piglia strafizaga
boccamazza, i-1-445: quando alcuno va allo ucello e lo ucello si volge a reverso
quando alcuno va allo ucello e lo ucello si volge a reverso tomo secondo è suo
o rottura o deslogatura de membra allo ucello. = deriv. da piede (
straccia. boccamazza, i-1-471: quando lo ucello si pela il ventre,..
ne vola ad giove, peroche è ucello ad quello consecrato. fra cherubino,
pertusi e nodi nascono nelle palme dello ucello, levali li getti e lassalo per
beco de l'ucello se chiama piccatura e sana lo dolore de
di l'ausonia, per il suo ucello pico, per il quale tutte le
. boccamazza, i-1-511: quando un ucello è carico de testa e che stranuta
avoltela con zuccaro fino e dallo allo ucello la marina. fasciculo di medicina volgare
bocca-mazza, i-1-439: ingegnio a disvezare lo ucello che non si pogna in l'arbore
, e da passo in passo un ucello, un porco, un cervio, un
e meschia con acqua pluviale e pascine lo ucello piccolo. erbolario volgare, 1-84:
puzza se genera su le palme dello ucello, piglia una polvere salata che si
. boccamazza, i-1-492: se allo ucello adviene tensino, cioè mal di ponno
, i-1-439: ingegnio a disvezare 10 ucello che non si pogna in l'arbore.
pertusi e nodi nascono nelle palme dello ucello, levali li getti e lassalo per
. boccamazza, i-1-464: se all'ucello nascono posteme bianche, piglia del indico
sannazaro, iv-66: io con la rete ucello e con la trappola, / per
, i-1-446: quello che escie dallo ucello per via di superfluità, si prendono i
preso di ciò l'esempio del nibbio ucello, percioché quest'ucello... sì
esempio del nibbio ucello, percioché quest'ucello... sì pare che abbia l'
508: quando tu voi adottnnare bene un ucello e che venga bene al pugnio,
puzza se genera su le palme dello ucello, piglia una polvere salata che si suole
asai: / lo primo anno pigliase l'ucello, / da quella einange non ce
. sannazaro, iv-68: già ogni ucello si era per le sovrave- gnenti tenebre
fiato enfieni ke s'asegura / alcuno ucello, tanto ke lo prende.
il segno di ciò è che lo ucello se piuma le penne che sono in
boccamazza, i-1-437: e1 richiamare dello ucello non si deve fare con gaiina,
, perché potria essere che quando l'ucello fosse buttato per fare preda, e
. boccamazza, i-1-511: quando uno ucello è carico de testa e che stranuta
bestiario moralizzato, 1-119: ales è ucello di mala natura, / non mangia
, preso di ciò l'esempio del nibbio ucello, percioché
. boccamazza, i-1-446: quando lo ucello si getta dalla barra e non vi
coscia, perciò che riconduceva l'ucello al fegato. bellori, 2-313: il
altro amaestramento acciò possi trovare il tuo ucello: monta sopra alcuno rivagio e guarda
in quella parte deve essere il tuo ucello. 3. terreno, suolo
boccamazza, i-1-474: quando lo ucello roca per cagione di caldo,
. boccamazza, i-1-473: se l'ucello [da preda] abbia rochezza secca
, certo multo simile a la rendena ucello. glossari italianotedeschi del quattrocento [in
tesauro, 10-91: il pavone, ucello favorito di giunone, si querelò un giorno
ii-146: non mi fare star come uno ucello / 'n una camera a gabbia
boccamazza, i-1-459: se l'ucello na una ammalatia che si chiama sadana
de questa malaria è: quando 10 ucello è su la stanga si torce tutto e
puzza se genera su le palme dello ucello, piglia una polvere salata che si suole
: quando acqua desende nelli occhi dello ucello da la testa, metti sai- gemme
di questa acqua metti nell'occhi allo ucello doi dì. mattioli (dioscoride],
piaghe se generano in la gorga dello ucello... mettile in le nariglie obsoviogaro
mirtino. boccamazza, i-1-473: se l'ucello è carico, piglia il peso de
e sammucino e mettilo nelle nariglie dello ucello. ricettario fiorentino, \ -e-iw: pesta
. boccamazza, i-1-488: quando lo ucello apre le ale per volare, allora levali
505: quegli ingannò col suo lavor l'ucello, / questa ogni cigno alletterà gentile
. lomazzi, 283: l'altiero ucello di superbia colmo, / che ne le
se scorènza o flusso de ventre venga allo ucello per vensuono costrinse. crescenzi volgar.
segno di ciò è che, quando lo ucello sta su la romani appreso a
bocca-mazza, i-1-445: quando tu vederai uno ucello a fare una grande scossa delle sue
: de- vemo sapere che 'l meglio ucello è quello che ha grosso becco e
, / parsi nel vischio un impaniato ucello, / e, fra me, dissi
conoscono: prima per la disposizione dello ucello; secondo per lo no- cimento che
; terzio per quel che escie dello ucello per superfluità. a. f. doni
appresso lui per con commo ucello e vive en mare, / a li
che gesso se generi nella testa dello ucello e gli occhi divengono enfiati, piglia la
, i-1-443: se tu vuoi smagrire lo ucello quando escie di muta, piglia del
... e di quello pasci lo ucello. mattioli [dioscoride], 53:
purgare. boccamazza, i-1-456: quando lo ucello ha catarro umido, piglialo suavemente con
i-1-497: quando li occhi enfiano allo ucello e dubbiti che si cechi, piglia radice
il solitìo. falotico, 1-5: l'ucello cerca sempre il solatio. d. bartoli
. sannazaro, iv-68: già ogni ucello si era per le sovravegnenti tenebre raccolto
umana per una forata canna da dove ucello non giunge. bergantini, i-ded.:
ogni penna?... ogni ucello se le posero d'intorno, e ognuno
. boccamazza, i-1-486: se l'ucello ha continuamente sete, dalli a bere acqua
. boccamazza, i-1-473: se l'ucello abbia rochezza secca, piglia un picione
.. e subbito mettilo alli piedi dello ucello e lassalo squartare con il becco acciò
, i-i- 483: quando lo ucello ha storsione o rugito nel ventre, piglia
: e1 mal che viene in bocca allo ucello viene sempre per essere stretto.
fiato enfieni ke s'asegura / alcuno ucello, tanto ke lo prende. boccaccio,
. boccamazza, i-1-492: se allo ucello ad viene tensino, cioè mal di
segnio de questa malaria è: quando te ucello è su la stanga si torce tutto
, iv-66: io con la rete ucello e con la trappola, / per non
il quale [fonte] né da ucello né da fiera turbato, sì bella la
e non mi fare star come uno ucello / 'n una camera a gabbia: i'
: se ungula nasse nell'occhio de lo ucello levala sotilmente con un aco fin che
il pasto quando si darà a mangiare allo ucello. c. e. gadda,
gazza,... similmente uno ucello chiamato uppapa, e alcuni dàn- no
un fischio d'angue, tal che ogni ucello dal suo nido varia.
. boccamazza, i-1-479: quando lo ucello ha egestione ventilo- sa molificaio dentro con
pertusi e nodi nascono nelle palme dello ucello, levali li getti e lassalo per
. sannazaro, iv-68: già ogni ucello si era per le sopravegnenti tenebre raccolto
, i-1-511: frega el palato dello ucello della medesima mistura e lassalo digiunare fino
vol- gevoli quante penne sono in uno ucello. luca pulci, iii-71: ippomene