. acquisto; guadagno; possesso. ubertino d'arezzo, v-230-5: ma sell'è
veglio, / v'ebbe il valente messere ubertino. iacopone, 1-25: e piglia
corsi d'acqua; cannuccia. ubertino d'arezzo, xxxv-1-403: la canna prende
omogenea e a sé stante). ubertino d'arezzo, xxxv-1-403: la pianeta maggior
ha preso forma corporea; corporeo. ubertino d'arezzo, xxxv-1-403: a invisibil'cose
27. far sviluppare, alimentare. ubertino d'arezzo, xxxv-1-403: la pianeta maggior
superare; degradare, deprimere. ubertino d'arezzo, xxxv-1-402: in gran parole
sottoposto alla doratura; indorato. ubertino d'arezzo, xxxv-1-403: vile metallo talfiada
assol. testi fiorentini, 13: ubertino ci à dato soldi xvn e denari
sospesi. sacchetti, 177-134: e maestro ubertino di fetto ubertini in teologia, frate
. g. villani, 11-135: messer ubertino signore di padova fece della nostra sconfitta
simile, dare l'apparenza. ubertino d'arezzo, xxxv-1-403: a invisibil'cose
-figur. rimprovero, rimbrotto. frate ubertino, xxxv-1-403: a invisibil cose deste
(di un vantaggio). ubertino d'arezzo, xvii-809-8: ch'eo nom
/ ché m'invitaste d'amore. ubertino d'arezzo, xvii-805- 11:
veglio; / v'ebbe il valente messere ubertino. cavalca [tommaseo]:
l'onore, disonorare. frate ubertino, xxxv-1-402: in gran parole la proferta
distinguervisi singolarmente, primeggiare. ubertino d'arezzo, xvii-805-4: or parà mala
ma quello che potea elli. frate ubertino, ii-51: perfetto insegnamento / non s'
, indagare, apprendere. frate ubertino, xvii-198-15: di che vedete prendete
: narrazione, racconto. frate ubertino, ii-49: de le chiosate note /
intesa non è bon giudicato. frate ubertino, xvii-198-46: giudicar non si puote
incorporeo, immateriale. frate ubertino, xxxv-1-403: a invisibil'cose deste figura
, / mai sre'laida mostransa. frate ubertino, i-ii: la canna prende altezza
mio lamento -lo mi lascia. frate ubertino, i-36: dolce ha veleno ed amaro
, encomio, elogio. frate ubertino, xvii-199-5: l'om disavanza ed infama
di lode; panegirico. frate ubertino, ii-6: inver'voi dissi lauda graziosa
ciò è palese / veracemente. frate ubertino, xvii-198-1: puro senno e leanza
omo ch'è senza legge. frate ubertino, ii-54: giudice senza legge sempreterna
). -anche con litote. ubertino d'arezzo, v-230-14: io ben ti
con cui abitualmente lo dice. ubertino d'arezzo, xvii-804-2: assai sodigli tuo
; farla oggetto d'amore. ubertino d'arezzo, xvii-807-12: in tal donna
gentilezza d'animo, di cortesia. ubertino d'arezzo, xvii-805-1: or parà mala
distingue il bene dal male. ubertino d'arezzo, v-230-3: s'egli è
dell'età adulta). ubertino d'arezzo, xvii-809-6: ch'eo nom
, / ed io tapina rimanno. ubertino d'arezzo, xvii-808-13: è laida cosa
stagno, ecc.). frate ubertino, xvii-199-7: vile metallo tal fiata è
di contaminazione o di profanazione. frate ubertino, xvii-198-32: quel che di sovra al
cangi per altra al meo viventi. ubertino d'arezzo, xvii-810-11: vo'che
persona; insopportabile, intollerabile. ubertino d'arezzo, 208-14: io ben te
differenza del discorso). ubertino d'arezzo, v-230-1: se 'l nome
geune em siria em derectura. frate ubertino, xvii-198-47: giudicar nom si puote /
inesistente. - anche sostant. frate ubertino, i-19: a invisibil'cose deste figura
; serie di appunti. frate ubertino, xvii-198-47: giudicar nom si puote /
influsso (un astro). frate ubertino, xxxv-1-404: la pianeta maggior di
ant. superbia, orgoglio. ubertino d'arezzo, xvii-809-3: ai, mala
venire al paragone). frate ubertino, 1-5: in gran parole la proferta
sociali, popoli, ecc. ubertino d'arezzo, 208-7: s'elli è
; oculatamente, avvedutamente. ubertino d'arezzo, xvii-810-10: vo'che sia
-con uso awerb. frate ubertino, ii-42: esto teren segnore / dimoranza
. -anche con valore awerb. ubertino darezzo, xvii-808-1: ai quanto ti farò
con uso improprio: sole. frate ubertino, i-23: la pianeta maggior di gran
core che 'n vista non pare. frate ubertino, ii-37: un segnore tereno /
le proprie capacità o possibilità. frate ubertino, ii-36: uno sengnore tereno / comune
mi tornasse in disdutto -di bon core. ubertino d'arezzo, xvii-805-12: mala donna
/ natur'a suo podire. frate ubertino, xvii-198-11: agio colori umani /
considerazione, in onore. ubertino d'arezzo, 208-12: io ben te
a un comportamento, disposizione. ubertino d'arezzo, xvii-806-3: eo mi fido
, astuzia; assennato. frate ubertino, ii-46: giudicar non si puote /
-ridarsi a comportamenti precedentemente abbandonati. ubertino d'arezzo, xvii-808-11: è laida cosa
canon. ordine o congregazione religiosa. ubertino d'arezzo, v-230-6: s'ell'è
rimbrottare. -anche assol. ubertino d'arezzo, xvu-810-4: quant'eo più
legittima aspettativa di un'eredità. ubertino d'arezzo, xvh-807-n: è laida cosa
, biasimo, riprovazione. ubertino a arezzo, xvii-808-14: è laida cosa
rimproverare, riprendere, biasimare. ubertino d arezzo, xvii-810-4: quant'eo più
da qualcuno o da qualcosa. ubertino d'arezzo, xvti-807-8: taciere / dovria
organo). cavalca, 20-604: ubertino,... nel tempo del noviziato
mio nepote, a berto de ser ubertino da cortona:... i
de manducare, de libere niente? ubertino d'arezzo, xvii-803- 12:
fra il 1338 e il 1345 da ubertino da carrara, signore di padova, che
'saraxino'si disse anche una moneta di ubertino da carrara signore di padova (1338-1345
, una disposizione d'animo. frate ubertino, xvii-198-25: me una cosa sola /
due baccellieri domenicani: l'uno fra ubertino da casale, l'altro fra matteo
10. menomato in una facoltà. ubertino darezzo, xvii-809-6: eo nom son fori
7. insegnamento, ammaestramento. frate ubertino, ii-26: me una cosa sola /
sdegno, sdegnosità. frate ubertino, xxxv-i-403: aprite gli occhi a no
quale si dirige un colpo. frate ubertino, xvii-198-21: io so ben trare sanza
derivare per logica deduzione. frate ubertino, i-3: in gran parole la proferta
e non pò stare incluso. frate ubertino, xvii-198-36: uno sengnor tereno / comune
. providesi d'osserva frate ubertino, ii-55: giudice senza legge sempretema /
in faccia a qualcuno). frate ubertino, xvii-199-13: aprite gli ochi a no'
ritiene ardua, difficile, pericolosa. ubertino d'arezzo, xvii-805-12: mala donna,
. (un pianeta). frate ubertino, xvii-199-24: la pianeta magior di granpotenza
ampiamente, il più diffusamente possibile. ubertino d'arezzo, xvii-805-13: mala donna,
, donna gengore sovra omne bella. ubertino d'arezzo, xvii-809-10: saccio ben,
più sottili e subdole. ubertino d'arezzo, xvii-804-1: assai sodigli tuo
riuscire a ottenere un risultato. ubertino d'arezzo, xvii-810-2: quant'eo più
a chi più dà spera. frate ubertino, xxxv-i-403: di che vedete prendete intendan
per i modi o l'indole. ubertino < tarezzo, xvii-805-3: or parà mala
(la luce). frate ubertino, xvii-199-29: la pianeta magior di gran
: colore vivido, intenso. frate ubertino, xvii-199-30: lo pianeta magior di gran
sprezzante sicumera, sussiego, alterigia. ubertino d'arezzo, xvii-805-3: or para mala
stagione, alle stagioni: talvolta. ubertino d'arezzo, xvii-807-12: se mi biasmi
fue morto il buon achilleo. frate ubertino, ii-42: esto teren segnore / di-
.. aveva stuprata la moglie di ubertino. de bonis, 11: chi fura
ron- baldo figlio melchi da canpi ed ubertino suo suocioro da ca- palla. dante
, un concetto). frate ubertino, i-42: la planata maggior di gran
20. prov. frate ubertino, xvii-198-49: chi nonn. intenda detto
mio nepote, a berto de ser ubertino da cortona:... gonella e
effettuati a casa senza fondatezza. frate ubertino, xvii-198-14: del mio poco valore /
sensazione suscitata da tale atto. ubertino d'arezzo, xvii-810-3: quant'eo più
sia. guittone, v-231-3: giudice ubertino, in ciascun facto / ove pertegno voi
); impuro, peccaminoso. frate ubertino, xvii-198-14: del mio poco valore /
mio nepote, a berto de ser ubertino da cortona:... i pettene
in modo arbitrario o ingannevole. frate ubertino, i-17: di che vedete prendete intendanza
, l'esistenza). frate ubertino, xvii-198-7: agio colori umani / e
. osare, azzardare. frate ubertino, xvii-198-11: agio colori umani / e
abitudine. -anche: usanza. ubertino d'arezzo, xvii-804-2: assai sodigli tu
il costo di produzione). frate ubertino, xvii-199-9: vele metallo tal fiata è