: non ti tormenterò più con le mie ubbie, ti adorerò in silenzio come uno
ben ragione tu! non turbare / di ubbie il sorridente presente. levi, 1-131
al momento dell'amore dimenticavo le mie ubbie e quasi mi illudevo, in quella
piena di farfalle: averla piena di ubbie, di capricci; fantasticare, illudersi per
sei orientale anche tu, e quante ubbie e sogni v'intorbidano la mente fumosa.
e piagnistei. gramsci, 9-210: ubbie, dottrinarismo, idealismo da beceri guaiolanti
virtù e di pratiche magiche). ubbie e concioni del secolo xiv, 44:
: ella sbellicava delle risa per queste ubbie: ed io ci rideva anch'io.
fianco, del madrone e delle gotte. ubbie e ciancioni del sec. xiv,
disgrazia, sventura. ubbie e ciancioni del secolo xiv, 32:
, mi disturbò di questa venuta. ubbie e ciancioni del sec. xiv,
bernardo, il quale non sapeva nulla delle ubbie fantastiche che passavano per la mente del
contrario o menimamento d'alcun bene. ubbie e ciancioni del sec. xiv,
, e mettilo in su la doglia. ubbie e ciancioni del sec. xiv,
.: periodo di tempo lunghissimo. ubbie e ciancioni del secolo xiv, 9:
afflitto continua- mente da ombre e da ubbie singolari e cessò di regnare più miserabilmente
anche in brutte superstizioni e in vanissime ubbie. gioberti, 1-ii-68: il male
d'incenso e una candela benedetta. ubbie e ciancioni del secolo xiv, 31:
la vostra: che siano di quelle ubbie, di quei riscaldi della mente,
. questi villani che son pieni d'ubbie non ci bazzicherebbero in nessuna notte della
in cui butterò all'aria cartacce e ubbie e malinconie, e penserò a insegnar grammatica
pieni di certe loro osservazioni, di ubbie. -notizia, breve cenno.
, questo c'è lo dì oziaco. ubbie e ciancioni del sec. xiv,
-vita perdurabile: la vita eterna. ubbie e ciancioni del secolo xiv, 29:
mischiato con polvere di bolo armenico. ubbie e ciancioni del sec. xiv,
11-283: se non piaggiate le loro ubbie e le passioncelle e la curiosità di donnucce
: avere idee stravaganti o balzane, ubbie, fisime. cassola, 3-13:
in cui butterò all'aria cartacce e ubbie e malinconie e penserò a insegnar grammatica
tramonta, / e l'anima di folli ubbie precinta / or prova il tedio de'
ragione tu! non turbare / di ubbie il sorridente presente. -per estens
bisogno e provederacci a li punti necessari. ubbie e ciancioni del sec. xiv,
dell'antica penitenza canonica. ubbie e ciancioni del secolo xiv, 39:
che dichiarano che tutte queste questioni sono ubbie,... ci sentiamo meno offesi
ed abbarbicarsi in lui singolari preoccupazioni, ubbie, manie, proprie appunto dell'avarizia
in quel punto dai rami delle sue ubbie segrete. buzzati, 4-436: a lei
colli. de amicis, xii-329: per ubbie igieniche o per ostentazione di signoria,
come egli irrideva e combatteva le 'ubbie 'religiose di mia madre.
retta, l'anima più aliena dal ricettare ubbie o pregiudizi. 6. accogliere
la concretezza della passione e le toglie le ubbie di quella insipida purità e di quell'
, sebbene non andasse immune da quelle ubbie sul viaggio intrapreso di venerdì e sul
525: la ragazza, tra piena d'ubbie come sono od erano queste campagnuole,
lui -s'era arrabbiato, aveva abbandonato ubbie e sogni e s'era gettato nella vita
gli altri..., scevri d'ubbie, pretendevano di fare un sonno solo
« mondo spirituale!.. vah! ubbie, scavaménto, sm. il formare una
. ant. festa dell'ascensione. ubbie e ciancioni del secolo xiv, 9:
a sconficcar iesù gli era mestiero. ubbie e ciancioni del sec. xiv, 41
ricordati di sgombrar dal cuore quelle tue ubbie di gelosia. carducci, ii-7-263: voglio
ben ragione tu! non turbare / di ubbie il sorridente presente. 3
non si sposa né si parte [ubbie popolari]. = dal ìat.
s. v.]: coteste sono ubbie e superstizioni; bisogna spregiudicarsi.
molto leggieri ed apparecchiati a trasmutare luoghi. ubbie e ciancioni del secolo xiv, 1
sono pieni di certe loro osservazioni, di ubbie: simili anche in questo a'giuocatori
. questi villani, che so pieni d'ubbie, non ci bazzicherebbero, in nessuna
ricordati di sgombrar dal cuore quelle tue ubbie di gelosia. montale, 1-20: hai
ragione tu! non turbare / di ubbie il sorridente presente. 2. spreg
(obbióso), agg. pieno di ubbie, di fisime; molto sospettoso,
2. che genera o deriva da ubbie, preoccupazioni; angoscioso (un pensiero
e ai preti, e per le ubbie che dalle loro letture avevan serbato in
bea e tostamente à virtù di liberare. ubbie e ciancioni del sec. xiv,
dell'anima (una preghiera). ubbie e ciancioni del secolo xiv, 25:
alle mostre, fra i quadri, le ubbie scientifiche del positivismo e della demenza,