un poco fendere, non che in tutto spezzare. soderini, ii-339: molte altre
poetica, né trascurava mai di munire tutto ciò che stampava col titolo di poeta
sanudo, lvi-168: il porto è tutto monito. guicciardini, iv-6: seguitò
munitissimo con piccolo presidio si difendeva, tutto il ducato. luna [s. v
verrettoni e panziere... e tutto ciò che si contiene in una munizione.
indietro di murare, ma alla fine tutto comparirà in un tratto avvenga che aremo
uno, / non circunscritto, e tutto circunscrive, / tre volte era cantato
minerve torme; / per tal ch'en tutto vosco ne despone / se de tal
condiscendenza, commutato in giorni di lavoro tutto il tributo di denaro e grano o
e forte, / d'un dio che tutto move e tutto regge / l'eterno
/ d'un dio che tutto move e tutto regge / l'eterno irrevocabile decreto /
sul lastrico. pratolini, 9-437: tutto, all'intorno, era immobile e
antioco. giustino volgar., 435: tutto il popolo fu venduto ad incanto,
lui e in lui solo esser rivolto tutto l'odio del popolo. amari, 1-1-391
tigrane, e egitto non rimagna, / tutto 'l mondo richiedi a mia difesa.
il cristianissimo conoscere la verità, il tutto muovono con la pratica, fece muovere le
la mente che ha bene renunziato a tutto il mondo e ad ogni suo desiderio e
sia dato in preda / a chi tutto diparte? ariosto, sat., 4-40
calunniato /... / come tutto di fuori si protende / al muover del
è quando l'osso s'è del tutto mosso e dislocato da luogo suo.
secondo che lo epiciclo si muove con tutto il cielo igualmente con quello del sole
sole; lo terzo, secondo che tutto quello cielo si muove seguendo lo movimento de
arrivò al castagneto, capì che, tutto a un tratto, e come senza
dal termine di queste tre lunette muove per tutto questa, che dal biondo mela /
non c'è nessuna parte scolpita, ma tutto si muove e vive.
. dal gr. 8x< < 'tutto, intero 'e òoréov 'osso ';
, comp. da 8xo <; 'tutto, intero 'e òoréov 'osso';
': in anatomia, ciò che è tutto 2. sm. ittiol.
costituiscono una sorta di scudo esteso su tutto il corpo, permettendo la mobilità unicamente
, comp. dal gr. 6x05 'tutto, intero 'e òcrréov 'osso '
. dal gr. 8xo <; 'tutto, intero 'e da un deriv
comp. dal gr. 8xo$ 'tutto, intero 'e crró|xa -atot; '
. contrazione di natura tetanica che colpisce tutto il corpo. = voce dotta,
, comp. dal gr. 6x05 'tutto, intero 'e da tetano (
, comp. dal gr. 8x05 'tutto, intero 'e 0u (jl6
, comp. dal gr. 8x05 'tutto, intero 'e da tipo (
comp. dal gr. 5x< < * tutto, intero 'e to ^ tj
comp. dal gr. 8xt < * tutto, intero 'e róvo <;
comp. dal gr. &xo < * tutto, intero 'e dal tema di
in relazione con la struttura anatomica di tutto il corpo, da una parte di
, comp. dal gr. fcxo$ 'tutto, intero 'e tó7to (;
dal gr. ftxo <; 'tutto, intero 'e opti; tpix ^
. 6xo0oupiov (comp. da fcxo£ 'tutto, intero 'e ooùpio ^
(la cui espulsione, insieme con tutto l'apparato digerente, costituisce un metodo
, comp. dal gr. &xo$ 'tutto, intero 'e da [enzima
, comp. dal gr. &xo£ * tutto, intero 'e cwixó£ 'di
ser giovanni, 3-321: l'arcivescovo tutto li promisse con saramento in su 'l
. /... / sovr'a tutto io t'accenno, ti predico,
vigore il male, e gemiti per tutto sono e lamentazioni e lagrime degli oltraggiati
di loro maggioranza. beccari, xxx-4-297: tutto mi sfaccio come neve al sole,
mondo, / presente il re e tutto l'altro stuolo. / la savia
... i catalani diersi a infestar tutto il paese intorno all'esercito. carducci
/ la ròcca, e faccia a tutto il mondo oltraggio. beccuti, i-207
fronte del progredimento si proposero diffondere per tutto il mondo civile il culto della ragione
d'oltremare e pietra falsa e vile tutto ciò che si produce da noi. bacchelli
rose della sua cintura, per preservarle. tutto era ol tranza audacia constrizione
prima di cadere. tutti han dato tutto, e oltre, fin dal cominciamento.
cedimenti. garibaldi, 3-107: tutto non è perduto ed abbiamo i sovrani
, una guerra proprio a oltranza contro tutto ciò che pretendesse valer meglio d'una
notevole. comisso, 12-175: vendeva tutto allo stesso prezzo senza distinguere le qualità
, / ch'a ben far tira tutto il mio podere, / parmi esser di
in stato di totale selvatichezza; del tutto selvaggio. pannuccio del bagno, 21-45
, fida guardia, ognora / del tutto oltrassovrano, a tutti aita.
. d'annunzio, iv-1-336: tutto il suo essere s'affinava alla
santa. landolp, 2-44: oltre a tutto, si diceva vagamente che ci si
a questo, a di questo, a tutto questo: in aggiunta a quanto detto
sieno in modo moltiplicate e sparte che tutto il volgo e la meno scelta parte
bembo, 2-19: sono, oltre a tutto questo, le provenzali scritture piene d'
/ che poco fa, che a tutto fare aspira? 4. in
: pallone non poteva recitare oltre, era tutto spremuto. -a lungo.
sercambi, 1-i-16: lo cali, che tutto ode, cominciò a ridere di
fosse ella, / spesso correndo per tutto il giardino, / va disturbando or questa
utile temperamento essere adottate, e sopra tutto la lingua. guasti, iv-7: oltre
sono sempre andate avanti da allora con tutto un loro bla-bla prepotente e immutabile sull'
delle acque, che hanno smontato quasi tutto il fondo azzurro oltremare. tarchetti,
lontananza staccavan nette sul fondo chiaro, tutto biacca e verde, velato da una
, 675: l'orizzonte montuoso è tutto cenere / umida e granulosa di farfalle
oltramarino. vasari, i-440: furono in tutto sedici figure in campo azzurro, d'
! vedete che bell'oltremarino buttato per tutto! d'annunzio, iv-1-148: d'innanzi
d'annunzio, iv-1-149: il verso è tutto e può tutto... p
iv-1-149: il verso è tutto e può tutto... p p
giovane si perdette in discorsi del tutto fuor di proposito e goffi oltremisura
degli imperadori, 1-3: e'distrusse tutto lo reame d'egitto e reconne oro
la ragione e la luce intellettuale in tutto. tansillo, 2-177: il ver parla
alfieri, 9-55: pur non del tutto vaneggiar mi fea / d'oltremonti
d. bartoli, 4-3-130: con tutto il divieto, acquistammo alla fede alcun
, i-77: mezenzio era un omaccio tutto sangue per la crudeltà e tutto senso
omaccio tutto sangue per la crudeltà e tutto senso per la libidine. foscolo, ii-400
tavola stessa, quant'era lungo, tutto imbrodolato dal vino uscito da'vasi che
: il presidente covarubbias è un omaccio tutto allegro e piacevole, di grandissime lettere
omaccione gigantesco, dalle spalle di ciclope, tutto rosso... e con la
roma / e che quelli omaccioni a tutto '1 mondo / avevan messo il basto con
al demonio, par che vaglia darsegli tutto in anima e 'n corpo. giuglaris,
pavese, 3-189: non pensi che tutto i mortali han sofferto quel che raccontano
.. guardavo con aria familiare il tutto. -riconoscimento di una superiorità,
dagnoni il gorgo umbilicale dove s'ingolfasse tutto lo sconclusionato e pur conclusivo discorso:
come tali sono utilizzati soprat tutto in giappone) e da alcune specie si
: il cammello... fa di tutto per alzarsi in piedi. e ciò
poiché, stando quasi a giacere, tutto il peso del carico gravita sul suo ombelico
dioscoride], 50: generasi universalmente tutto il muschio nell'ombilico d'un certo
renovazione e spande- rassi di qui per tutto, perché questa è l'umbilico della
: [il remora] gli descrisse tutto quello che a poveri e barbari nomadi degli
di fare negli oriuoli da sole che tutto dì veggiamo. -rar. sf
ingegno divino l'orivuolo, che per tutto oggi si vede fatto di metalli con
l'ombelico di venere abondantis- simo per tutto il patrimonio di roma, su per le
. ma ho l'impressione che, nonostante tutto, tu sia ancora molto attaccato al
): trovò masetto... tutto disteso all'ombra d'un mandorlo dormirsi.
fomarina] da l'onda il piè tutto stillante, / e l'ombre lunghe de
: obbligato di scrivere la storia di tutto il fatto, per dissipare ogni ombra di
sp„ 2 (37): insieme a tutto questo non un sospetto formato, ma
. gheri, 13-ii-294: io non aviso tutto quello che si dice...
sua e che abbia preferito la quiete a tutto quello che averebbe potuto acquistar di più
dell'esistenza è svanita senza gioia, tutto il resto e un'ombra: le
, è un popolo di bestie: tutto gli fa ombra: e alla menoma cosa
celesti beni, ché se in verità di tutto il cuore desiderassimo ciò che ci pare
invece diluita in toni digradanti per quasi tutto l'ovale della tavolozza.
, 1-841: molti sono di loro al tutto delle cose della guerra inesperti e solo
, alla ombra la fama vostra invecchia tutto giorno. tasso, 13-i-810: e 'l
o contrarietà. cavalca, iii-39: tutto il contrario è degli uomini pusillanimi,
berni, 22-11 (ii-191): peloso tutto dal capo alle piante / da fare
b. nelli, 56: da tutto questo nemmeno per ombra apparisce l'ordine,
. e. lecchi, 2-74: tutto defoe è rimasto ingiustamente sotto l'ombra
ombraculo inimico, dal quale tu se'tutto coperto. 2. luogo ombreggiato
, e '1 resto volli / umano tutto, e di donzella il volto.
uccelli] in tanta moltitudine che tutto l'aere ombravano. tebaldeo, son.
pur francamente li vostri dubbi ed esponetemi tutto ciò che vi ombra e non vi tiene
cose, e temo dubito ed ombro di tutto. pea, 8-170: mi ombro
e l'ordine e le parole e tutto per aver ombrato in quella replica.
sia difeso dal sole e coperto del tutto, conciosia che il popolo cerca le
, x-i- 514: ora che tutto il mirabile edificio dell'universo è ridotto
questa casa un gran cortile, ma tutto ombrato e talmente ricoperto da miti alberi
armenini, 1-43: diremo... tutto quello essere disegno che s'esprime per
cappello. -coperto (in tutto o in parte) dalle ciglia (
d'una buona madre in con il mento tutto lo scudo ombreggiava. bellori, i-119:
nobilmente vestita e parata / che tutto 'l mondo già di lei parlando.
speroni, 1-3-336: ecco ancora di tutto quel che si è detto farsi un
strozzi il giovane, 1-46: imagini del tutto ombreggiate e compiutamente tirate e finite.
[s. v.]: con tutto quest'ombreggio la vite non attecchisce.
non può il principe esser presente a tutto il regno, né può esser absente dalla
chi vuol da capo a'piè bagnarsi tutto. de marchi, iii-1-188: scelse
v-3-94: andava fiutando rovistando frugolando per tutto... con quel suo ombrelluccio color
foci dei fiumi e si pesca tutto l'anno per le carni ottime, di
uccide che pareva un ombro; / per tutto i morti facevan ingombro.
una caduta d'acque per un dirupo tutto selvoso e ombrosissimo, dove infino a
8. figur. che diffida di tutto e di tutti, temendo insidie e
di rimbaud. alvaro, 18-85: tutto quello che era fatto dagli uomini era ombroso
1-136: ancora avea gierione l'onbusto tutto macchiato e dipinto di diversi colori.
del creato alfabeto, perché per esso tutto è creato, e ad esso ed
esso ed in esso e per esso tutto ha il suo termine. rebora,
360 e imposto da costanzo ii a tutto l'episcopato, costituì da allora l'ariane-
di sostanzia debole, posta per tutto intorno...; l'omento o
, 1019: 'omeobiotico 'dicesi di tutto ciò che è simile alla vita.
della simiglianza delle particelle elementari al tutto che da esse è costituito (secondo la
. quaglino, 1-89: pur non tutto sfugge / del sogno universo; /
di caffellatte e uno di cioccolata, tutto in dosi omeopatiche secondo il carattere veneto
, per la desinenza che ha per tutto nella medesima parola 'chiami'. pascoli
: 'omerale ': in anatomia tutto ciò che appartiene all'omero; così.
: se nelle stizze umane si togliesse tutto ciò che vi aggiungiamo di nostra fantasia,
, 7-12io: vi assicuro però che tutto il paese -naturalmente -da principio ruppe in
braccio (e, per estens., tutto l'arto superiore).
ma un poco rosseggiante, se non in tutto uguale, almeno che gli umeri non
non più che due dita meno del tutto il traverso, salendo da questo il
. m. ricci, ii-190: tutto è portare o in omeri o in
due grand 'ali / di color mille, tutto l'altro ignudo. a. bonciani
iena i lunghi crini / e 'l collo tutto e gli omeri n'ammanta. metastasio
sostenere. capriata, 550: rimase tutto il peso del pubblico governo agli omeri
/ che già, raggiando, tutto l'occidente / mutava in bianco aspetto di
aura d'acuto gelo, / involto tutto il petto in tenebrore / il monte,
sanfedista figlio di sanfedista e degno in tutto del padre. alvaro, 11-177
miserabili, sordi e ciechi e insensibili a tutto se non ai loro piccoli bisogni,
trovo con molto disagio e privo di tutto il bisognevole, non essendovi né medici
, è che nell'anima del presente tutto il passato vive, ma tutto quale fu
presente tutto il passato vive, ma tutto quale fu nelle sue differenze e nei
sempre dietro al testo, che oltre tutto è più facile... lei poi
(ommettermi del tutto sarebbe stato contro la 'politica letteraria
salvo che in una omise del tutto la rima. -non menzionare,
, che fa qualche cosa; e con tutto che sia un ometto così fatto,
di nero, con cravatta nera, tutto bene spolverato. nievo, 399: un'
giraldi, omicciuolo sparuto, piccolissimo, tutto nero e giallo. ariosto, 28-43
al ben amare, la notte e tutto il giorno, / né si distorna per
molto maggiori di loro, che sono tutto dì mandati per ambasciadori, che,
: colui avventatomisi addosso di subito con tutto l'animo, benché sia un omiciatto da
, 672: a me ne viene tutto trafelato correndo un omicciatto piccolo e largo
giovene non se requiedeva, diliberò del tutto lei mede- sma essere la omicida.
, perché gli aveva bestemmiati, e tutto lo tempo della vita sua pianse perché dio
una persona gode, di cancellare in tutto o in parte l'immagine positiva che
quando vidde quegli caratteri così fatti, tutto si spaurì,... e volendolo
, 1-202: io l'ho fatto girare tutto bene senza risparmiargli niente,..
che ciascuna lor parte sia medesima col tutto suo, sì come ciascuna parte dell'
e un giudicioso e saggio ragionatore, tutto omogeneo e tutto omiomero dall'un capo
giudicioso e saggio ragionatore, tutto omogeneo e tutto omiomero dall'un capo all'altro?
poi, si farà una revista al tutto, per riparar le omissioni. mazzini,
, deriv. dal lat. omnis 'tutto '. omni1, v.
mundis, espressione lat. ('tutto è puro per i puri '),
. dal lat. omnis * ogni, tutto 'e dal gr. * capo
. plur. di omnis 'ogni, tutto '), sentito affine al nome
. dal lat. omnis 'ogni, tutto ', con riferimento temporale, e
comp. dal lat. omnis 'ogni, tutto 'e da cercante (v.
argomento, che pretende di sentenziare su tutto. papini, 27-205: quell'omniciarlante
comp. dal lat. omnis 'ogni, tutto 'e da ciarlante (v
. dal lat. omnis 'ogni, tutto 'e dal tema del gr.
. dal lat. omnis * ogni, tutto 'e dal tema di eerère '
possibile. bruno, 3-323: intendete tutto essere in tutto, ma non totalmente
bruno, 3-323: intendete tutto essere in tutto, ma non totalmente e omnimodamente in
comp. da omnis * ogni, tutto 'e morbus 'malattia '; cfr
la omnipotente ed omniparente divinità empie il tutto. = voce dotta, lat
. da omnis 'ogni, tutto 'e da parens -èntis (part.
. dal lat. omnis 'ogni, tutto 'e da [periscopio (v
. dal lat. omnis 'ogni, tutto '. omnitràc, sm.
dal lat. omnis 'ogni, tutto 'e da track 'traccia '.
comp. da omnis 'ogni, tutto 'e dal part. pres. di
plur. di omnis 'ogni, tutto '), attraverso il fr. omnium
, comp. da omnis 'ogni, tutto 'e vagus 'errabondo '.
se alcuno signore terreno fosse signore de tutto el mondo e avesse tante ricchezze e
chi figura ufficialmente, in aveva tutto quel campo inaffiato, / onde attutata s'
]: 'a tutt'omo ': a tutto potere. lavorare a tutt'omo.
in cortonesi, xxxv-11-21: per tutto 'l mondo voce suave / situazione
si dice 'che vole, che richiede tutto forno '. 21.
.. aver lui rimossi gli epicicli da tutto il cielo e, demolendo le machine
rimangono associati e sono trasmessi come un tutto unico, e non possono distinguersi né
lingua, che dà il mezzo ai dir tutto ciò che occorre, e tutti con
trattazioni è stata attenuata o è quasi del tutto svanita nella misura in cui quella storia
cioè che la parte partecipa com'il tutto, cioè che così è una goccia d'
così è una goccia d'acqua come tutto il mare. galileo, 1-2-222: i
, tanto intimamente combinate che formano un tutto perfettamente omogeneo che si crederebbe semplice,
vuoi ficcarlo? qui il suolo è tutto roccia omogenea.
: se... immaginiamo che tutto il mondo a poco a poco torni alla
e un giudicioso e saggio ragionatore, tutto omogeneo e tutto omiomero dall'un capo
giudicioso e saggio ragionatore, tutto omogeneo e tutto omiomero dall'un capo all'altro?
mutabili. ascoli, 61: per tutto quanto concerne la fonetica, la morfologia
la sintassi rudimentale, e in somma tutto intiero lo stampo e la materia della parola
dagli altri elementi distinti che costituiscono un tutto, che con essi è congruente e
l'una a l'altra né al tutto, però che le parti sue sono
. g. capponi, 1-ii-432: tutto il discorso della mente serba equilibrio e convenienza
di questo mondo che sa presto eliminare tutto quello che non gli si confà.
di compiere sopra un'unica pianta ospite tutto il ciclo vitale; autoicismo.
italia,... alla omologazione di tutto il mondo al mondo borghese operata dallo
disco superiore elettrizzato e isolato pure rimanga tutto il tempo che questo vi sta sopra,
medie. che mantiene intensità costante durante tutto il decorso di una malattia (la febbre
carianti o accidentali) per tutto il ciclo vitale (un parassita
logica che era puntiglio; dell'omuncolo tutto il registro. 4. uomo
scrittura e alla dialettica, 'a tutto un mondo 'vivente in rostòff e
domandò carta e onchio- stro, e tutto l'ordine della sua vita scrisse quivi.
. castelletti, 1-65: chi mi svenasse tutto non mi troverebbe un'oncia di sangue
due di pianto e poni insieme / tutto al fuoco del timore. bandello, 1-21
, usata in diversi stati italiani per tutto il medio evo e fino all'unificazione
guglielmini, 2-31: se dipoi si divida tutto il peso per lo ritrovato peso d'
veder la vita. -del tutto, completamente. fazio, ii-16-52:
linea sarà quella che corrisponderà pari per tutto al disegno della pianta, talmente che
gocciole del sudore del sangue che per tutto il suo tenero corpo a onde discorrevano
2-92: innanzi che la tua natura al tutto si corrompa e disordini, tu procuri
cadde a un tratto dal cuore invaso tutto da un'onda di disgusto. beltrameui,
in occidente. cicognani, vi-229: tutto ormai induce a ritenere vero che,
i colmi o alzate della terra fanno per tutto vario e quasi ondato ed ammonticellato il
è foco amore, ond'è ch'io tutto agghiaccio? fiacchi, 8:
annunzio, feci immediatamente por manó perché tutto fosse pronto e allo spuntar del giorno
ben veggio or sì come al popol tutto / favola fui gran tempo, onde
o d'ariento o di perle, tutto pienamente l'aveva dal marito, tanto era
dell'acqua vino, / unde che tutto '1 popol lo seguiva. machiavelli, 15
ventaglio, con molle ondeggiamento: / -è tutto vento, vento, vento, vento
., 35 (607): su tutto quel quasi immenso covile, un brulichìo
d'azzurro. ungaretti, xi-86: tutto diventa un ondeggiamento biondastro, con qualche
i suoi fianchi, offrendoci prima di tutto il suo amabile sorriso. sanminiatelli, 11-37
: anche la tenebra azzurra! mi sentivo tutto avvolto da questa ardita, ondeggiante,
, ix-1373: servien stimava che non per tutto ciò si dovesse far gran caso di
da molto più crudele diluvio ondeggiante liberò tutto il mondo, accocciando l'arca di
imago / vincitrice la morte errar per tutto / vedresti ed ondeggiar di sangue un
vestiti d'estate, pantaloni militari, tutto ondeggiava e piroettava concorde. -sbandare
lomazzi, 4-ii-154: il cavallo, tutto riscaldato, furioso, saltando or alto or
subito tutta la città di firenze con tutto il suo piano verso prato e pistoia,
piana della sernaglia pericolavano, mentre su tutto il fronte, dal grappa alle grave
ondeggiasse non pur la nave, ma tutto l'animo mio. -figur.
sì dentro terra dal mare che ivi per tutto divien capace d'ogni più gran vascello
iii-208: i canterini vociano a perdifiato: tutto intorno un sussurro, un fiottare ondivago
-danzante. negri, 1-372: fu tutto un turbinar di giovani / coppie in
non mi dimostro / contro di lor tutto vendetta e sdegno. f. m.
, acquitrinoso. siri, vii-617: tutto quel tratto di paese intergiacente tra doncherchen
luna e la stessa luce lunare, tutto gli si riempiva del suo indefinibile sentimento
perché con voce baritonale modulò cantatine durante tutto il viaggio, spesso accompagnando la melodia
tava uno spazio almeno di quindici leghe, tutto piano e leggermente ondulato di colline
va rovesciando colle rivoluzioni presso che tutto il mondo abitato, giunse anche a padova
palmieri, 3-5-23: occhi han per tutto volti in ogni parte / onde è
dimostrare l'onestà della cosa: onde tutto quello che s'addirizza, che tende alla
i quai soccorse. muratori, 6-93: tutto dì van pensando e discorrendo fra loro
, 290: uomini e donne vanno del tutto ignudi, ricusando fino di coprirsi le
frescobaldi, 1-44: sarebbe il mondo tutto oscuritate / senza gli occhi leggiadri ornati
: è onestamente bella, ma sopra tutto di costumi onestissimi e santissimi. p.
un saluto alla sua camera, dopo tutto drogo ci ha dormito onestamente centinaia di
140: io vedo che i mercatanti di tutto il mondo sono venuti cambisti, che
miei gravi e pubblici impieghi, in tutto o in parte, alcuna volta libero ho
civiltà sarebbe mancata per l'italia e per tutto il mondo, ogni spediente politico era
s'era impiegato alle poste; era occupato tutto il giorno, anche la domenica,
buon consigli e 1 conversar onesto, / tutto fu in lei di che noi morte
di lei, che è onestissima e al tutto aliena dalle cose d'amore. rime
v-38: la donna licenziosa, benché vegga tutto giorno mille segni dell'opinione pubblica intorno
[le abissine] femmine oneste in tutto il più stretto senso, anche fisico,
preclaro, / che le avea persuaso tutto il resto / dicare a dio del
onesta. cristoforo armeno, 1-308: tutto onesta e di bei costumi ornata la vedea
pregar di questo, / che salutiate tutto il concistoro / della nostra bottega, com'
, era ricorso all'astuzia di nutrirsi tutto il santo giorno, la mattina, a
alcuno. iacopone, 1-89-30: se tutto fusse meo quel ch'è creato,
una virtù o di un vizio: tutto il possibile; massimo. ciuccio,
mio parere, onne valore / e tutto gioco e quanto bene om sente. dante
valore collett.): ogni cosa, tutto. iacopone, 1-47-48: po'che
latin. ant. ogni cosa, tutto quanto (e in dipendenza da un
neutro plur. di omnis 'ogni, tutto '. onniaudiènza, sf.
. dal lat. omnis 'ogni, tutto 'e da audienza (v.
. dal lat. omnis 'ogni, tutto 'e da beato (v.
alla disperazione onnicida e alla distruzione di tutto ciò che regge e irraggia la vita
. dal lat. omnis * ogni, tutto 'e da [omicida (v
, 44: a te per te al tutto acconsente, / potente, sapiente,
. dal lat. omnis 'ogni, tutto 'e da clemente (v.
. dal lat. omnis * ogni, tutto 'e da comprensione (v.
: 'onnicomprensivo ': che comprende tutto. g. andreotti [la stampa,
. dal lat. omnis 'ogni, tutto 'e da comprensivo (v.
. dal lat. omnis 'ogni, tutto 'e chorda * corda di uno
. dal lat. omnis 'ogni, tutto 'e da cosciente (v.
. dal lat. omnis 'ogni, tutto 'e dal tema di xpottéco '
. dal lat. omnis 'ogni, tutto 'e da direzionale (v.
. dal lat. omnis 'ogni, tutto 'e da distruttivo (v.
. dal lat. omnis 'ogni, tutto 'e da facente (v.
. dal lat. omnis 'ogni, tutto 'e da fattivo (vx
onnifecóndo, agg. letter. che feconda tutto; che produce, che genera in
. dal lat. omnis 'ogni, tutto 'e da fecondo (v.
, comp. da omnis 'ogni, tutto 'e dal tema di ferre 'portare
ti avverto che io in poesia cerco anzi tutto la forma e il colorito: adoro
. dal lat. omnis 'ogni, tutto 'e dal tema dei composti di
, comp. da omnis 'ogni, tutto 'e dal suff. -fòrmis, da
comp. da omnis 'ogni, tutto 'e genus 'genere '.
, agg. letter. che gode di tutto e in modo sfrenato; che trae
; che trae piacere e soddisfazione da tutto. d'annunzio, v-2-203:
comp. dal lat. omnis 'ogni, tutto 'e da godente (v.
in ogni ambito di attività; del tutto ignorante e inetto. migliorini
comp. dal lat. omnis 'ogni, tutto 'e da incompetente (v.
. dal lat. omnis 'ogni, tutto 'e da laterale (v.
comp. dal lat. omnis 'ogni, tutto 'e da lateralità (v.
. dal lat. omnis 'ogni, tutto 'e da [bilingue (v
, e la città d'aquileia con tutto il suo distretto et omnimoda giurisdizzione di
comp. da omnis 'ogni, tutto 'e modus 'maniera '.
riguarda la totalità del mondo, tutto il mondo. onofri, 11-14
. dal lat. omnis 'ogni, tutto 'e da mondiale (v.
omninamente d'accordo colla detta stampa procedesse tutto al contrario. imbriani, 4-15:
completamente, interamente, totalmente; del tutto, in tutto e per tutto.
, totalmente; del tutto, in tutto e per tutto. guido delle colonne
del tutto, in tutto e per tutto. guido delle colonne volgar. [
comp. dal lat. omnis 'ogni, tutto 'e da infettante (v.
al ciel e sia ridiculo / a tutto el mondo. f. scarlatti, lxxxviii-n-
deriv. da omnis 4 ogni, tutto '. onnino2, agg. letter
comp. dal lat. omnis 'ogni, tutto 'e da numerale (v.
, comp. da omnis 'ogni, tutto 'e dal tema di parére '
. dal lat. omnis 'ogni, tutto 'e da penetrante (v.
onnipossènte, agg. letter. che può tutto, che non ha limiti nell'
agire sugli altri enti e nel compiere tutto ciò che è intrinsecamente possibile (ed
, comp. dal lat. omnis 'tutto 'e da possente (v.
superi, onnipotentissimo). che può fare tutto quanto è intrinsecamente possibile e non implica
virtù, che onnipotente / dal niente / tutto trasse. casti, 23-31: oh
omni- potente ed omniparente divinità empie il tutto, non trovavano cosa tanto minima che
ogni suo intento; che comanda su tutto secondo il proprio arbitrio; che è
pisa, e potete ottenere costì da altri tutto ciò che volete. mazzini, 49-246
sua. varano, iii-492: colui che tutto può ravviva / più fecondo lo stuol
-entis, comp. da omnis 'tutto 'e potens, part. pres.
chi non discerne nell'universale ampiezza del tutto un intendimento supremo che onnipotentemente l'abbia
insieme raccolta. magalotti, 23-412: tutto quel che succede... onnipotentemente
agire sugli altri enti e di compiere tutto quanto è intrinsecamente possibile e non rappresenta
patria e, tranne la memoria, tutto. c. bini, 1-82: ad
. dal lat. omnis 'ogni, tutto 'e da prassi (v.
. galluppi, 1-ii-533: iddio conosce tutto e niente è a lui nascosto: ogni
, comp. da omnis 'ogni, tutto 'e praesens -entis 'presente
comp. dal lat. omnis 'ogni, tutto 'e da rappresentativo (v
. dal lat. omnis 'ogni, tutto 'e da reggente (v.
. dal lat. omnis * ogni, tutto 'e dal part. pres.
. e letter. che conosce perfettamente tutto, che possiede una sapienza infinita (
. dal lat. omnis 'ogni, tutto 'e da sapiente (v.
. dal lat. omnis * ogni, tutto 'e da sapienza (v.
avere una conoscenza vastissima, che sa tutto, che è informato su qualsiasi argomento
, cultura enciclopedica; aspirazione a sapere tutto (talora con una connotazione scherz.
ridicolo. papini, x-1-514: ora che tutto il mirabile edifìcio dell'universo è ridotto
, comp. da omnis * ogni, tutto 'e scientia * scienza, sapere
possiede una scienza infinita, che sa tutto, che ha una conoscenza vastissima o
al suo voler sapere e stampare di tutto. -in partic.: onnisciente
-compilato o redatto in modo da racchiudere tutto lo scibile umano (un'opera di consultazione
comp. da omnis * ogni, tutto 'e dal tema di serre 'sapere
cadevano lentamente in larga cupola onniscoprente sopra tutto il verde tremolante campo di battaglia.
. dal lat. omnis 'ogni, tutto 'e dal part. pres.
. dal lat. omnis 'ogni, tutto 'e da sensitività (v
. dal lat. omnis 'ogni, tutto 'e dal part. pres
suppone ne sappia onnispazialménte e onnitemporalmente tutto e ogni cosa, si ribadisce
cetto di una coscienza universale che tutto veda e tutto sappia e quindi
di una coscienza universale che tutto veda e tutto sappia e quindi un sistema ontologico
. dal lat. omnis 'ogni, tutto 'e da spazialmente (v
. dal lat. omnis 'ogni, tutto 'e da specie (v
che serve a spie gare tutto. papini, ii-461: l'
. dal lat. omnis 'ogni, tutto 'e dal nome d'agente
. dal lat. omnis * ogni, tutto 'e da temporalità (v.
si suppone ne sappia onnispazialménte e onnitemporalmente tutto e ognicosa [ecc.].
. dal lat. omnis 'ogni, tutto 'e da temporalmente (v.
ónnivedènte, agg. letter. che vede tutto, che ha la vista potentissima.
. dal lat. omnis 'ogni, tutto 'e da vedente (v.
v8tpxrfc (comp. da toxv * tutto 'e dal tema di sépxofim 'vedo
). letter. vigilare attentamente su tutto e su tutti, non lasciarsi sfuggire
. dal lat. omnis 'ogni, tutto 'e da vedere (v.
onniveggènte, agg. teol. che vede tutto ciò che avviene nel mondo, con
e simiglianti parole orava la madre con tutto l'affetto e con tutto il suo
madre con tutto l'affetto e con tutto il suo sforzo e con grande amaritudine.
un cavallo] di pelle di leon tutto coperto, / con l'unghie orate chiaro
d'oro, uscì un altro arbore tutto d'oro, lo quale produsse foglie e
furono oratori in ogni erudizione imperiti al tutto e sanza niuna lettera! piccolomini,
: gli amministratori del quale vendevano il tutto nel 1833 alla congregazione dell'oratorio.
va pur diritto / appiè del salvador che tutto fece. g. morelli, 491
orgogliosamente mangiar al messo la citazione con tutto il suggello. foscolo, v-39:
2-173: si vedeva che, malgrado tutto, l'uomo era orgoglioso della dura vita
proprie cera miche: del tutto cristallizzate, in poco più di un mese
, solimati et altri inganni, / tutto 'l mondo muliebre e chi l'adopra
, intedescato infranciosato inglesante biblico orientalista, tutto fuorché italiano. = dal fr
della corte suprema, e in genere a tutto l'orientamento e alla tecnica del 'new
porti avanti. a tal fine bisogna volgere tutto il cotone in modo che formi,
il pubblico verso un marmocchietto congestionato e tutto bocca che la madre s'adopera invano
fa sua dimora in oriente, / e tutto 'l mondo l'adora ed inchina /
bel pianeto che d'amar conforta / faceva tutto rider l'oriente, / velando i
(1-iv-441): era già l'oriente tutto bianco e li surgenti raggi per tutto
tutto bianco e li surgenti raggi per tutto il nostro emisperio avevan fatto chiaro.
, iii-77: costume dello egitto e de tutto l'oriente è stato sempre et ancor
, 1-496: la via di po era tutto un formicolio nero chiazzato di tinte vivaci
iii-18-392: il cielo d'italia è tutto solcato da tutte le iridi di tutti
iii-21- 198: una statuina di tutto tondo, ignuda, posante quasi in
una originale ed universale sustanza medesima del tutto, la quale si chiama lo ente
qualche profonda ragione, perché qui è sopra tutto, io credo, l'originalità del
sua situazione. moravia, vili-60: come tutto questo è meschino, comune, senza
indivisibili, de quali originalmente è composto il tutto. a. verri, xxiii-127
], 3-54-16: la natura ritorce tutto a se stessa; per sé litiga
un poema originariamente regolare e formante un tutto composto da un solo autore non sarebbesi
che un essere intelligente sia privo al tutto di diritti, come sono le cose inanimate
, e farmi originatore, se non in tutto, in gran parte, di versi
stringi, / o torrentello. / tutto il tuo corso è quello / del mio
che tu risospingi / alle origini, a tutto il forte e il bello / che
per la più nobile ed eccellente di tutto il mondo. tar- gioni tozzetti,
ch'era stato la prima origine di tutto lo scandalo, non lasciava di venire
vede l'origine o l'esito; e tutto questo è fatto dalla natura, senza
rimo sonetto, si diede a fare tutto il resto de l'essequie i laura
nutriva di verità, entrando da per tutto, come tien poco posto, e
tien poco posto, e da per tutto occhieggiando e origliando, ebbe molto favore
agli orinali e ai candelieri', procurare tutto quanto è necessario. c. gozzi
; / la luna il lume suo tutto mostrava; / cedevon gli squadranti all'o-
di ingegno divino l'orivuolo, che per tutto oggi si vede fatto di metalli con
regalo dal re, ebbe un oriuolo tutto tempestato di gioie dalla regina.
di fare negli oriuoli da sole che tutto dì veggiamo. domenichi [plinio]
... dovesse avere un piede fortissimo tutto di un pezzo, e che posasse
de sanctis, ii-13-101: quel giovane tutto casa e biblioteca, che conosce l'
orizzonta, / e 'l carro tutto sovra 'l coro giace. niccolò del rosso
131: imaginiamo una linea la quale cigne tutto el cielo d'ogni parte intorno e
piccolo spiraculo dell'occhio: adunque, se tutto l'orizzonte... entra per
perpetuo e in faccia a un orizzonte tutto aria, cielo e giardini. giusti
di orizzonte, e cioè coincidesse con tutto il nostro futuro possibile, sarebbe il
del vero. alvaro, 20-59: ora tutto l'orizzonte dei loro rapporti si spostava
tipico intellettuale italiano, don ferrante, tutto discorso astratto e orizzonte teorico e dibattiti
infinita di sereno, / e cospargervi tutto l'orizzonte / di quanti fior primavera
da castiglion fiorentino, lxxxviii-11-255: se tutto l'oro ch'è sotto la luna
e tutti i toscani e gl'italici, tutto fossero cristiani battezzati, ancora teneano certe
: il regno e la città di cocin tutto era in signoria degli idolatri, né
un orlo di sangue comparve subitamente lungo tutto lo sparato. pascoli, 191: e
599: le gondole succhian turisti a tutto andare e, sovraccariche, han l'
prime sue schiere ecco s'innoltra * / tutto coperto d'adamante e d'oro,
vitello] intorno intorno / s'aggirò tutto quel giorno: / né vi fu modo
. meo di bugno, xxix-91: tutto el tempo del mondo m'è avenuto
, i-134: di quella prima educazione per tutto il corso della vita ritenne orme.
soffiano i venti del mar di ponto, tutto quel sabbione che giace per la campagna
il core, / a pensar come tutto al mondo passa, / e quasi orma
. alamanni, 6-5-24: lassa tutto passar né muove un'orma / fin che
fisse. -avere l'orma del tutto: dominare perfettamente una situazione; averla
me, ché io ho torma del tutto. -baciare le orme dei piedi
di cui pestar mi vedi * / tutto che nudo e dipelato vada * / fu
e statevi così lontano, acciò che tutto il mondo non si accorga del fatto vostro
, non penso a difendermi. oramai tutto è finito. saba, 387: si
algarotti, 1-v-144: ormate da per tutto l'inimico, gl'im- pedite la
del nuovo; e'pensava a rifare tutto quanto il sì confuso e sì povero linguaggio
, come è meglio indicato, sacrifica tutto il resto a quel primo resultato.
spogliatala d'ogni ornamento forestiero e di tutto ciò che non era del caro,
, ma che divenisse una cosa del tutto nuova e diversa. 8.
di molte cose composto ed egli al tutto semplice intendere si debbe. tasso,
frutto nobile e di- licato piace talora tutto un orto. 21. dimin
dall'uso di chiamar con nome barbaro tutto ciò ch'è rozo e malfatto. da
magico velo di cui la gioventù orna tutto ciò che vede. mazzini, i-69:
/ or è del ciel, che tutto orna e rischiara. tolomei, xxxvi-41
e la pace. -far apparire in tutto lo splendore che è insito, proprio
frasi sul pittore universale e faceva di tutto: lui frescante, lui acquarellista,
e, in partic., abbigliato di tutto punto per le esigenze della vita sociale
fanno col battere in cadenza de'remi tutto fervere il fiume. -improntato,
.. cittade un uomo santissimo e per tutto ornato e provato in ogni virtù,
onorevole, glorioso; perfetto; del tutto adattò (in funzione e con valore
sempre erano usati, / l'un tutto nero, e l'altro tutto bianco /
un tutto nero, e l'altro tutto bianco / vestir su l'arme e
determinate membrature. -in senso generico: tutto ciò che ricopre la superficie grezza di
galiani, 1-xviii: per ornato intendo tutto quel pulimento che o si soprappone al
anche questo un risplendente e lieto giovane, tutto di bianchi drappi adorno e di ornitogalo
alle notizie che a'suoi tempi si avevano tutto quel più da lui stesso osservato,
a fare degli acquidocci, e sopra tutto delle palate in sui i fiumi;
? cino, iii-45-1: i'mi son tutto dato a tragger oro / a poco
ragione. chiaro davanzati, iv-21: tutto ciò disia / lo mio cor, s'
apro un li- bricciuolo de la donna tutto scritto a penna e miniato con ori
1-301: ancora mi donò un mantellino tutto lavorato ad oro. statuti dell'arte della
.. di anticamera e retrocamera, tutto tappezzato di tappezzerie d'oro e di
gadda, 6-128: oro, oro, tutto fu oro, oro pieno, oro
berretto...: è in tondo tutto di fil d'oro tirato e lavorato
bologna. d'annunzio, iii-1-60: tutto il mio oro, tutte le mie terre
dante, inf., 7-64: tutto l'oro ch'è sotto la luna /
poerio, 3-279: poi che in tutto s'è celato il sole / ancor dipinte
veggio apparir del vivo sole, / tutto dentro e di for sento cangiarme. bandella
, 5-267: non si può dipingere come tutto nero quello che contiene anche dell'oro
senza dubio d'uno oro non in tutto purgato. filicaia, 2-1-123: qui del
scrivevano. giuliani, i-192: non tutto il parlare del volgo è oro schietto,
luogo è anche al presente. per tutto dov'è semplicità di costumi, rustichezza
: il nostro secolo, che è tutto legislazione politica e filosofia, è egli il
erano copiose. pulci, 12-43: era tutto [il padiglione] di cuoio di
: il fornice di questa stanza è tutto con ornati di stucco messi a oro.
questa che ancor se stessa ama su tutto / ha bei capelli d'oro.
pendon sull'acque chiare; / è tutto d'oro il mare. de pisis,
472): quel libro piccino, ma tutto d'oro; in una parola,
una ragazza d'oro, pensa a tutto nella casa, lei... beato
d'oro, oro, oro colato, tutto oro: felice. lorenzo de'medici
scandalo; sono liscio, inalterabile, tutto oro che luccica. -meraviglioso,
piuttosto greve loquela, ma quella sera tutto era oro. -del tutto veritiero
sera tutto era oro. -del tutto veritiero o profìcuo (e anche perfettamente
espresso). guadagnali, 1-ii-238: tutto quel che dico e quel che faccio
oro! ferd. martini, i-79: tutto ciò ch'ella dice sui primi due
colato. moretti, i-17: può far tutto, ne sono convinto: le sue
, agli ulivi, all'uva, a tutto. -essere, sembrare un oro
scorciava la statura. -non essere tutto oro: presentare aspetti criticabili. gramsci
ombra a pagarla oro. -per tutto l'oro del mondo: anche con la
. e altrimenti non puote essere per tutto l'oro che è nel mondo.
che non è bene venduta la libertà per tutto l'oro dii mondo, perciò che
in nessuna notte della settimana, per tutto l'oro del mondo. nievo, 556
e non si sarebbe più voltata per tutto l'oro del mondo. -pigliare
i giornali ridivento pubblico ingenuo e prendo tutto quello che è scritto per oro colato
n. 20. -non è oro tutto ciò che luce, riluce, risplende:
ogni minuto articolo della legge. non tutto è oro quello che luccica; in
luccica; in questa gente niuna sostanza, tutto è corteccia, cioè apparenza. massaia
.. non credesse che fosse oro tutto quello che risplendeva. b. croce,
, con lo strignerla e serrarla per tutto 'l gambo. c. durante,
. parere un sistema orografico: essere tutto rilievi irregolari. de marchi, ii-761
piccolo / orologio che rechi al polso, tutto / arretrerà dentro un disfatto prisma /
mantovani sian per desiderare d'andare orpellando tutto il fatto, con attribuire la rottura a
parte di ver- zura, ricinti per tutto d'orpello. cantini, 1-14-221: si
compositore, l'attuale wagner regista risolve tutto quello che può in giochi di luce.
monferrato per se stessa sì turpe che tutto l'orpello che v'impiegava il duca di
un arnese di orpello. -parere tutto orpello: essere discorsi inutili, parole
: s'io gli scrivessi, e'parre'tutto orpello. -porre orpello: dare
grandi e corno grandi vivere erratamente in tutto quanto chere nobelità. 2.
sovrapiacente orrato affare / compiuto di ben tutto, oltra pensare / di mortai cor ma-
cosa, / sorprese l'alma mia de tutto amore. compagni, ii-217: reie
x-1-157: il sacro sangue, di che tutto orrendo / era intorno il terreno abbominoso
/ a cinger l'arme, che per tutto il suono / si udì di mia
fino allora avea soffiato con violenza, tutto ad un tratto cessò e ci trovammo
orrevole popolano di porta san piero, tutto che fosse brigante. m. villani,
ma a voi signor cristoforo ancora ed a tutto il rimanente de l'orrevole o brigata
marco polo volgar., 3-139: tutto ciò fae lo grande rane per fare la
achillini, ii-125: speriamo d'aver del tutto conseguito quel fine che per servizio ed
orri- bil grido risvegliossi, / e tutto pien di lacrime trovossi. g
nome penda. cavalca, 20-195: tutto pende dalla volontade del suo comandamento e
el qual di sopra chiamo malebolgie pende tutto inverso el nono. pascoli, ii-464:
/ fra la pace e la guerra tutto pende. nardi, 6-14: come si
bellissimi uomini e vaghe donne, con tutto il color de le carni loro penda alquanto
carità vuole che noi amiamo iddio con tutto il cuore e con tutta la mente e
iulo, che fuori stava ascoltando il tutto, veduto aver assai buon principio il
par vivente; / ne abbiam per tutto giugno / di correre la valle e le
quei cui mendicar conven lor vita / e tutto el tempo affannar per la gola!
altro, si dimon- strava intro essere tutto ardescente loco di foco. =
asta di detta chiave no che coglie tutto il detto pendicolo. = dal
biade e di palme è il terreno, tutto aperto a campagne spianate e domestico a
per via del basso sgabello, è tutto intero sul pendìo del suo sguardo,
grande avea, com'una stuoia, / tutto disteso come un bel carniere, /
pendola, / dalla bellezza tua vien tutto il carico. 4. tr
di me. volponi, 278: tutto era monotono, come in un viaggio
sta pendente. lalli, 1-96: giace tutto rovescio il ta- pinello / sovra il
cicognani, 13-57: un muro alto, tutto verdeggiante di capigliature pèndule. gozzano,
. cesarotti, 1-xix-240: pria di tutto osserva / sformato aspetto, pendule le
folgorare di sole succedeva uno stendersi per tutto il cielo di un tendone scuro dai
a poco a poco, / penetrò tutto il penetrabil corpo. galileo, 3-3-385
un luogo non distante. un sotterraneo tutto pieno di false anfore, di false lapidi
firenzuola, 2-336: mi sono del tutto deliberato di dare alla luce un mio
da capire, ardui da intendere o del tutto incomprensibili a chi non possegga gli strumenti
! i fluidi elettrico e galvanico vanno tutto giorno acquistando dritti a rischiarare le funzioni
accompagna, fina e penetrante, per tutto il tragitto, e s'arriva al
degli ascoltanti. brusoni, 2-77: passò tutto quel giorno, che gli parve un
voglia, farà fare il fratello in tutto e per tutto a modo suo. muratori
fare il fratello in tutto e per tutto a modo suo. muratori, 8-ii-4:
d'uno stile proprio: era in tutto degna d'un quattrocentista penetrante come il
nell'intima camera del re e vedere tutto quello che si fa e sentire tutto
tutto quello che si fa e sentire tutto quello che si parla. tasso, 11-ii-
risolve ogni durezza; / tira a sé tutto l'umore, / penetrando con dolcezza
la succingente membrana che interiormente avolge tutto quello, detta pleura. morgagni, 267
vivi nelle opere stampate e passeggiano sovente tutto il mondo de gli studiosi e penetrano
se quel che si era mosso era tutto o parte dello esercito spa- gnuolo,
, 1-2: la gloria di colui che tutto move / per l'universo penetra.
forme come l'esperienza della vita, tutto ciò che bisogna per penetrare nelle parole
non ponno, / né penetrar con tutto il corpo il corpo, / come
poco [il burro], / penetrò tutto il penetrabil corpo [della polenta]
cose e molte / sembrin dure del tutto agli occhi nostri, / son poi
o pure in cosa vetriata, perché tutto il resto penetra e passa. galileo,
invisibile, oh mira / ebrietà che tutto tessere penetrando / fece rigati a noi
è potuto penetrare la cagione e giudicare tutto il fatto insieme, e non guardare solamente
tutte le cose è penetrativo e col tutto mescolato. fr. martini, i-329:
d'un cristallo, viene a ricevere per tutto 'l corpo suo penetrata la luce del
il romore penetrato a'cavalieri, il tutto fecero prestamente sapere, come cosa da
tutto pubblicando che tra gli spagnuoli et il duca
d'annunzio, iv-r-12: egli era tutto penetrato da quell'amore. frateili, 1-492
. gozzi, i-120: egli mi promise tutto... ed ebbe l'ingegno
v-1-591: non mancare di fargli osservare tutto il bene che se ne potrebbe anche
mente acuta. lomazzi, 4-ii-225: tutto questo ordine del mondo, come dice
tale larghezza da comprendere la verità in tutto il suo significato, né tale penetrazione da
, la violenta penetrazione e descrizione di tutto quel che c'è più brutto e triste
. superordine di artropodi chilognati diffusi in tutto il mondo. = voce dotta,
uomini non su le coste ma su tutto il territorio peninsulare. bacchelli, 2-xxiii-808:
. giambullari, 407: per questo separando tutto il resto della penisola da la olsazia
da prima conquistava con l'armi quasi tutto il rimanente del mondo allora conosciuto.
naturai concupiscenza. grossi, ii-366: tutto rapito si giacea pagano / supin sul rude
voi, caro segnore, / prego di tutto core / che non vi sia gravoso
iv-316: dio sia laudato di tutto, e faccia che sia penitenzia in questo
crescendo i capelli nel capo suo in tutto questo tempo del suo voto. m.
lo ricevettero con molta accoglienza, mostrandogli tutto il collegio e dichiarandoli esser loro uomini
poetico. d'annunzio, iv-1-892: tutto il popolo trasse al luogo santo, vide
è venuto uso di chiamare impropriamente confessione tutto il sacramento. bacchelli, 1-i-296:
insino di la dall'alpi ne vengono tutto dì, non solamente a loreto, ma
di quaresima, ed oramai da per tutto si odeno le campane che n'invitano
x-74: di questo, e di tutto il resto, ho già fatto penitenza,
., 17 (297): vada tutto in isconto de'miei peccati. [
èdiz. 1827 (296): vada tutto in penitenza de'miei peccati].
luogo; ma non mi figurava per tutto ciò che alcuno sapesse i segreti penitenziali
spirituali... che sieno in tutto il mondo, penitenziali, molto caritative.
confessare. latini, i-2557: io tutto a scoverto / al frate mi converto
dai poveri non mai contenti, dentro sé tutto gioisce, dicendo: i peccatori pari
una penna. lippi, 2-64: spogliollo tutto ignudo nato: / e veduto
, i profumi inebrianti delle indie, tutto ciò che desta la voluttà. e.
. e. cecchi, 7-60: era tutto un brulichìo di penne e e pennacchi
tanto s'involle sopra all'uva che tutto se n (empie e così se ne
savio mette alla bilancia le sue parole tutto avanti che. lle metta in dire
del topesco intendimento, / che aspettar sopra tutto dalle penne / ratte de'giornalisti era
e quanto stava nell'oriuolo, che tutto fecero i padri, formando vari nomi,
formando vari nomi, per potergli dichiarar tutto con parole e con penna. -di
25: avrebbe potuto - finalmente - darsi tutto a uello ch'era il suo
: quello... di che sopra tutto avrei voluto supplicar l'illustrissimo impugnatore.
, con la penna corrente, a tutto correre di penna, come la penna getta
: vi andrò, così succintamente (a tutto correr di penna) raccontando il seguito
stranero. -voce e penne, tutto voce e penne (con valore aggettai
[s. v.]: 'è tutto voce e penne': uomo e donna
entrar subito il visitatore, un omiciattolo tutto voce e penne. betti, i-149:
di colore. slataper, 2-337: tutto s'anima: la pennina, e il
ron- don per l'aria, a tutto suo deboi potere al sole avvicinandosi per
[del pavone] colori che avevano tutto lo splendore dell'iride e le mille
, ii- 323: da per tutto cipressi svettanti in un cielo da primitivi
, un gergo letterario nostro proprio, tutto stelleggiato e ingioiellato d'immagini, tutto
tutto stelleggiato e ingioiellato d'immagini, tutto tremolante di pennacchietti e di frangie.
dorso e nel ventre; col capo tutto nero, sul quale s'alzavano due pennacchini
come che egli gli vedesse il vaio tutto affumicato in capo e un pennaiuolo a
a filo tira giù da la rocca tutto lo pennecchio e la roccata. poliziano,
pennellata che avviva d'un tratto inaspettatamente tutto il quadro. soffici, v-1-261: era
franco bolognese; / l'onore è tutto or suo, e mio in parte »
-assol. casoni, 2-1-381: tutto il punto sta nel saper pennelleggiare e
ed un s. giorgio, e tutto con gagliarda sì, ma in un dolce
tale al risalir giusto a pennello / tutto in un tempo. -in relazione
appena sapevi fare, te lo rigiravi tutto intorno al dito mignolo... t'
pasolini, 3-209: questo era già tutto allaccato, col pelo dritto, e
costato per modo che il passò con tutto suo pennone. sacchetti, 16: un'
. imperiali, 4-80: mira per tutto la silvestre corte / de l'alata famiglia
al signore, ce lo lesse 'tutto 'e male; senza colore, cioè
. segneri, iii-i- 127: tutto quello che ci avviene di prospero o di
carlo antonio è amore di giovinetto, tutto fervido tutto penoso e pieno di sdegni
è amore di giovinetto, tutto fervido tutto penoso e pieno di sdegni, di
, x-208: l'uomo dice « possibile tutto ciò che non involge contraddizione »,
gentile, 3-6: se si divide tutto il pensabile tra quella parte dell'essere che
contiene nell'idea,... è tutto obbiettivo e non può esser colto più
tragedia avesse a lettori e a spettatori o tutto popolo o tutti periti dell'arte,
lui s'allaccia, / perché à 'n tutto fallito / ed è così agiechito,
sia migliore; e poi ch'elli àe tutto questo trovato per lo suo pensamento,
venne una certa idea di perfezione per tutto ciò che conduceva a un pensamento speculativo
soffici, v-6-309: il resultato di tutto ciò è ordinariamente lo scandalo. il
a lei servir mi tocca e in tutto star soggetta. / oh! pensate se
, lo fino amore / m'à tutto sì compreso / che tutto son donato a
/ m'à tutto sì compreso / che tutto son donato a voi amare; /
alla morte col terrore che con essa tutto finisca. -intr. applicarsi a un
il non-ci-pensa, vedutola così sottosopra, tutto scompigliato la piglia pel braccio con dire
pensarci su ». questo era anche tutto il criterio della sua prosa. b.
su? la fante vostra v'è tutto dì oggi andata cercando: ma chi
cinesi, pensandosi che questa mole di tutto il mondo sia un grande e bello
a chi ciò pensa / là dove cristo tutto dì si merca. p. petrocchi
per inopia di parlari, lo spirito tutto impiegato a pensare di spiegarsi, fa
ecco quanti intervenivano a que'giudizi: tutto ben pensato, affinché non entrasse frode,
licenziarla. vico, 4-i-768: in tutto ciò di che grozio pensa riprendere i
prima pur della lana, ma considera tutto il drappo insieme anzi che. llo
15-383: questa tragedia non fa nel suo tutto né inorridire né piangere; fa pensare
pavese, 5-118: e pensare che tutto si faceva per loro, per riempire
vigna, ii-112: in amor dat'ho tutto mio pensare / e 'n sua suggiunzione
subitamente cosa che disvia / per maraviglia tutto altro pensare, / una donna soletta
vien pensare, / e hovvi incluso tutto il mio sapere. 5.
ai giovani, e lassù si conchiuderà il tutto. - bonissima pensata. caro,
. -fuori di ogni pensata: del tutto inopinatamente. -con uso aggett.:
2-xxiii-741: di questi disastri, e sopra tutto di quelli della 'padania 'emiliana
presso la metropoli di chiansì assai pensativo tutto il giorno di quello che aveva da
è cosa, natura, materia, tutto ciò che possiamo considerare come limite del
pensado, in questa cita nostra e per tutto dentro dai confini del ducato nostro
a farmi notaio. settembrini, 81: tutto il pensato degli uomini forma come un
corpo che va sempre crescendo, e tutto questo pensato sta nella parola, e
pensatoio? v. borghini, 4-ii-309: tutto questo dissi, sì perché mi pareva
contradire publica- mente la sua nazione in tutto ciò che gli sembrasse uscir dalle vie
/ lo core e l'arma e tutto lo penzero, / che non son meo
ingonbiscie lo spirito e l'entelletto e tutto el suo pensieri in terra affoga. g
ella con gli occhi, / col pensier tutto lo contempla e mira. n
vanno co 'l pensiero errante per tutto il mondo. guarini, 45: come
tu amerai lo tuo signore iddio di tutto lo tuo cuore e di tutto lo tuo
iddio di tutto lo tuo cuore e di tutto lo tuo pensieri e di tutta la
enciclopedia del pensiero cattolico, che satollerà tutto il medio evo. pasolini, 8-197
non vergogna, di manifestargliele dispose del tutto e quella cacciar via. e.
cangia proposta, / sì che dal cominciar tutto si tolle, / tal mi fec'
opera cercava francesco esprimere ne'suoi nudi tutto lo studio de'suoi anatomizzati contorni,
in un ordine e in un corpo tutto quello che di esso regno si ritrova scritto
e d'amore parlando, / ed io tutto mi doglio; / sollazo m'è
vene / ed hami, lasso, tutto abandonato. giamboni, 116: nel
dovero; / e pur con tutto ciò, sei sì restia / che non
massa, 371: amore è 'n meve tutto, e ò penserò / che s'
che gli avea data il padrone gongolando tutto del piacere, ricordandosi di quello che la
che dicemmo di sopra. -essere tutto il pensiero di qualcuno in una persona
in una persona: essere immemore di tutto all'infuori di tale persona.
cavaliere né ancora di suo reame; e tutto il suo pensiere si era nella donzella
vizi antiqui, e ne discorre il tutto. / mille pensier fa d'uno in
ciascun sempre nascosa. -fuori di tutto il pensiero: inopinatamente. boccaccio,
che prima sventuratamente e poi, fuori di tutto il suo pensiero, assai felicemente a
, poiché per grazia di dio con tutto il poco pensiero che vi è stato messo
ricche imbandigioni e apparecchi della gola, tutto dì favellandosene, miser pensiero non gli
. g. gozzi, i-14-199: avea tutto questo ragionamento udito un certo astutaccio che
rendite del suo pontificato. -riavere tutto il proprio pensiero: ritornare in sé
bisogno di risentirsi interamente, di riaver tutto il suo pensiero, di conoscere dove
, i quali si stanno il dì tutto tra le femminelle o che si pigliano ad
, ove sono alcune vailette, era edificato tutto sopra di stanze, di giardini pensili
pace illumini a spiragli / e tutto ruoti poi con rari guizzi / su l'
per vedere che cosa fosse successo, agitando tutto il pensile giardino che le ornava
pensili dello zodiaco. papini, i-600: tutto il resto si confondeva col buio in
stabile che posseggo d'im- prestito è tutto il mio mobile: mi contento d'una
. biondi, 1-ii-346: il consiglio tutto quasi pensionàrio di luigi, preponendo il proprio
idem, viii-102: quello che sopra tutto importa è che la pensione si può
prima pensione dai cartaginesi, il popolo tutto come sentì menzionare il tributo sospirò.
che il re era restato qualche tempo tutto pensivo nella giostra. -che rivela
suo novello incarco / stava in forti pensier tutto ristretto, / quando la compagnia piena
sola, e pur di lui del tutto pensosa dimorava. seneca volgar., 3-2
/ quando al popul predicava; / tutto 'l cor mi si schiantava, / ché
ne occupa, se ne interessa; tutto inteso a determinati pensieri o sentimenti,
: sì come gratulando a sua tornata / tutto gli occorre con aspetto adorno; /
pentàculo e lo spergolo? - il tutto è apparecchiato. d. bartoli, 43-3-12
al diavolo e col libro dell'arte tutto pieno di pentacoli, di caratteri, di
, di cui l'abete era quasi tutto coperto, ondeggiavano e susurravano, in una
: l'immateriale musica è da per tutto presente, è da per tutto vivente,
per tutto presente, è da per tutto vivente, simile a uno spirito (
egli sono molti marmi che non hanno del tutto gli scrittori esplicato di che sorte si
patrizi, 1-iii-27: se un verso tutto è parlare trasformato e finto, trasformate
10-5 (1-iv-879): ma, con tutto il pentimento, sì come vaga di
in ogni modo lasciato da parte. so tutto di lui, la colpa, le
.. fu relegato in luogo né tutto aperto né tutto chiuso, custodito come un
relegato in luogo né tutto aperto né tutto chiuso, custodito come un pentimento e
fatto dal pittore in un quadro del tutto colorito. soffici, v-5-342: i
(1-iv-43): gli uomini bestemmiano tutto il giorno idio, e sì perdona egli
potrebbe gloriarsi. casalicchio, 70: tutto questo sentiva il povero vecchio con le
prima raunò l'assemblea, si mostrò tutto catolico, tutto pentito, tutto divozione
l'assemblea, si mostrò tutto catolico, tutto pentito, tutto divozione, allettò,
mostrò tutto catolico, tutto pentito, tutto divozione, allettò, lusingò, tese insidie
ch'io non vorrei aver detto per tutto l'oro del mondo; ed ora
, 3-127: avendo il viso tutto coperto di lagrime, con gran singulti e
altre cose, e si propone, che tutto ciò che è dentro alla pentola
conferenza venire a scodellare davanti al pubblico tutto quel che gli bolle in pentola!
piovigginava... e il cielo era tutto un ciafru- glio di nuvole scure che
arcangeli si girano; / l'ultimo è tutto d'angelici ludi. ottimo, iii-623
pane per dì e uno sacco teneva tutto quello che avevano nella cella e nello
la penuria grande del grano, fece iscrivere tutto quello ch'era in pescia. ariosto
1-300: i francesi pativano penuria di tutto, dacché solamente giù per il po
continuo la penuria nella città e per tutto il regno. zanon, 2-xviii-344: con
zuccheri, de'quali quest'anno penuriava tutto 'l brasile, stentavano li bastimenti a
l'armata d'italia penuria va di tutto. p p -mancare quasi
? bravi davvero! lasciamo stare che tutto quel poco che si sa fuori d'italia
che si sa fuori d'italia è tutto dono nostro. borsieri, 323: garuffi
da tutti i lati per render del tutto penurioso di vettovaglie il campo nemico.
1-756: i nostri procedevano penuriosi di tutto in mezzo ad un paese deserto dai
due lune illividite di quel firmamento del tutto chiuso e buio. penzolare (
, 1-814: del resto, egli aveva tutto dimenticato, la guerra, i pericoli
che vi ponti forte, sì come per tutto a capire stretto e serrato, suggellando
capire stretto e serrato, suggellando per tutto; e quanto a lasciare quei penzoli
così penzolone le portarono in mostra per tutto il più pubblico della città. g
peoni arcieri, /... / tutto il piano occupàr, che al mare
non di manco peonica la testura in tutto. g. b. martini, 2-2-
pettegola che vuol mettere il becco in tutto. = voce di area tose
detto dopo un po'che aveva capito tutto delle trame di simon e che le pepava
. era allora un grano di pepe tutto nero e pizzicante. cicognani, 1-55
si faceva quando io ero giovanetto per tutto firenze da'fattori. grazzini, 4-198
in casa. -tutto pepe; tutto pepe e fuoco (con uso aggett.
pepe. papini, 28-69: piccino, tutto barba e tutto pepe, con mosse
, 28-69: piccino, tutto barba e tutto pepe, con mosse di mano che
tecchi, io-11: piccolo, irruente, tutto pepe e fuoco sprizzante dagli occhietti
terra pullula di rospetti piccoli piccoli e tutto pepe. 7. prov.
? » gli disse un pepetto, tutto occhi e capelli. = lat.
poveri, essi mangiano pan solo, tutto l'anno, condito qualche volta con
pepino cioè cetriuolo di spagna, ma in tutto il restante sono molto differenti. idem
. gadda, 443: lo stomaco era tutto messo in giulebbe, e andava dietro
concavi alquanto grossi, che distribuiscono per tutto il corpo lo spirito generato nel cuore.
borghini, 2-70: il capitano mi sarà tutto il dì per casa. tasso,
montagne, per giù valli più cupe, tutto col piè, con gli occhi,
, 10-71: si distese questo errore per tutto 'l mondo e credettero tutte le genti
vita [nerone] volea per iddio per tutto lo 'm- perio romano essere adorato e
. chiabrera, 1-iv-92: allor per tutto il cielo arse di lampi / nova chiarezza
, del secondo capo dell'ecclesiaste e di tutto il cantico di ezechia. carducci,
modo credo che lor basti / per tutto il tempo che '1 foco li abbruscia.
, ii-15-223: ti avverto che per tutto agosto non mi muoverò di carnia.
novella / d'un messaggier eh'è tutto sbigottito. g. m. cecchi
dar dispense, se la va per tutto come qui. per domenica ne ho
fratesche e gli sciugatoi e 'fazzoletti, tutto per matteo: ora conviene le mandi
pure, se forse vuole non parere in tutto muta, ella prima si fiuta le
non potè venirmi per le mani in tutto il tempo che feci dimora in vienna.
., 11-38: l'un fu tutto serafico in ardore; / l'altro per
sofrire / doglia per istagione: / tutto ciò vuol ragione, / ch'apresso oltraggio
lii-4-375: hanno continuato a spese mie tutto il viaggio, non potendosi andare in
ii-10-53: lascerei l'arte la dottrina e tutto a chi lo volesse, contento a
, non ingiusto, per dio, ma tutto giusto, scola di giustizia, vi
9-9 (1-iv-836): giosefo per tutto questo non rifinava, anzi con più furia
amoroso giovane e sollazzevole fosse, per tutto ciò sempre altro che modestamente non parlava
che il mondo cammini bene e che tutto vada per lo meglio e che questo
più: v. perlopiù. -per tutto: v. pertutto. 25.
schiarisse un vetro appann- nato. - tutto per lì, non si sa bene dove
. bandello, 2-57 (ii-229): tutto il dì veggiamo per prova avvenire che
dava a voi tanta giocondità è per tutto; e non turba mai la gioia
gioia paresse. cavalca, 20-566: per tutto ciò che in casa facesse così
): io sono per ritrarmi del tutto di qui. petrarca volgar.,
eran per darla. marchetti, 5-57: tutto quello / che fin qui s'è
, sto per dire, un po'per tutto. d'annunzio, iv-1- 108
11 valor nostro non prezzando punto, / tutto allegro sen vien per dritta via.
tolto alla parte, il re peraltro piglia tutto senza distinzione. sergardi, 1-385:
viii-607: promettea di farsi giudeo e tutto il luogo della terra parambulare e predicare la
come dura, e se ne mangia tutto l'anno. = deriv.
col tempo, con la riflessione, tutto si perfeziona. = voce eufemistica
del perbenismo. palazzeschi, 6-432: tutto era lì per dimostrare il perbenismo immacolato
e d'acqua dolce, diffuse in tutto il mondo, fra le quali la
appena, delicatissima, che mi teneva tutto teso a percepirne il ritmo che sempre
carducci, iii-10-158: nelle rime per beatrice tutto è sovrasensibile, aereo, trasparente,
d'annunzio, iv-1-580: avevo in tutto l'essere una ottusità strana che m'impediva
, i costumi, le usanze del tutto diverse da quelle dei popoli civilizzati,
caldo, / l'aiuto che potea tutto le porse. castiglione, 72: alcuni
i destini di tutta italia, perché tutto... è riposto ne'primi fatti
. 1brente, 16: don adriano era tutto di quelle due famiglie che mi
perciò non lagrimai né rispuos'io / tutto quel giorno ne la notte appresso, /
che esso non ne trattò così del tutto apertamente, si. nne tratterà lo
), agg. ant. del tutto opposto. monte, 1-71-1: lo
'e la sua sterminata opulenza percorsero tutto il gran giro, andando da roma a
che non ce ne fosse di sparse in tutto lo spazio che gli era già toccato
di desideri che in quel novembre percorreva tutto il palazzo. -contrassegnare un fenomeno culturale
5. per estens. correre lungo tutto il corpo (un brivido, una
sensione avrebbe luogo quando la scomposizione percorse tutto l'organo sensorio. -intr
pochi sono che possano gloriarsi d'avere tutto percorso il * galateo '. amari
calandra, 4-90: svolse il foglietto tutto gualcito, lo spianò sul tavolino con una
tanto ampio che a percorrerlo in breve tutto e utilmente occorre provvedere con partizioni e
ad imaginare in una sola unica donna tutto l'eterno feminino, oppure che un uomo
e de pisis parlava. ascoltai per tutto il percorso le parole, sempre le
boiardo, 1-23-5: era quel scudo tutto da una scorza, / ben atto a
le continue percosse dell'artiglieria nemica, tutto lacerato. davila, 716: occorreva
marchetti, 5-88: ciascuna cosa in tutto / perisce, allor che rarefatta scorre
grandi martìri, ciò de'rimproveri che tutto dì gli erano fatti dalla moglie e da'
stretto, / di sangue intriso e tutto vilipeso, / percosso il volto, il
di soldatesca, gli spedì appresso con tutto l'esercito don martino di aragona, il
là dentro un bellissimo riposto... tutto pieno di vasi d'oro e di
sconcertato e roco, irrilevante e æl tutto spiacevole all'orecchio nostro, che risulta dal
e smisurate erano tonde che urtando per tutto '1 lito con scambievole percotimento si rompevano
di quercia sul capo, lo percosse tutto, piccinello! -battere, frustare
percosse intra le corna, / che tutto sprofondò tra tossa infrante / e lo
, 58: veniva ultimo, tutto flemma, il marito, che perco-
come cosa orribile, quella percuoto fuori di tutto l'ordine de la riprovagione. tolomei
serra, ii-544: si giova di tutto [ferrerò], fruga da per
[ferrerò], fruga da per tutto, compie i frammenti, accosta e raffronta
landò, 113: il giovane, del tutto inesperto dell'arte marinaresca, andò a
e impiccare per li piedi, e tutto quanto il fece percussare.
.. non era neuna casa in tutto egitto dove non giacesse alcuno morto.
savonarola, 10-403: io ho fatto tutto quello che si può per medicarvi e
pelle tesa, costituiscono da sé soli tutto il corpo sonoro, il quale, percosso
il moto o impeto del percuziente è tutto vivo. g. del papa,
letizia de tutta la gente, / tutto lo mondo è perdente / senza la
luogo l'insegna vincente sia portata per tutto alta e distesa, la perdente fino
117-13: son ne l'aqua ed ardo tutto in foco, / e s'io guadagno
tutt'or ben provedere / sì che a tutto suo podere / guardi non esser perdente
/ ond'i'ò perdimento / e nel tutto perdenza. iacopone, 62-5: gienno
: nullo avria difenza, / ma in tutto perdenza, / incontro a lo dragone
non sono pratica... ho perso tutto e mia madre m'è morta,
, 1-1- 179: ho in tutto perso il gusto e l'appetito, e
e fine, perché ciò farebbe perdere tutto il merito alle virtuose operazioni. varano,
vicini a perdere. montale, 14-131: tutto che già perdei / tornerà con gli
così facilmente tornato nella ubbidienza del re tutto 'l poitù, senza che si fosse perduto
i libri! sì, che v'è tutto là dentro: basta sapervi pescare!
de'suoi, sicch'egli non vedessono tutto l'oste in ogni luogo. baldi,
mormorando: -... possono riferire tutto a mio marito; possono perderci.
/ fu sì gran piova che quel terren tutto / rimase guasto e perdé la semente
eh'amor va provedendo / e vede tutto e poi merito adempie. c. i
intervenuto che il malabatro si sia del tutto perduto ancora in india. -prosciugarsi
di sibilla. pascoli, 601: tutto cade, tutto va, si perde;
pascoli, 601: tutto cade, tutto va, si perde; / il fiume
d'annunzio, iii-2-1109: prendo su me tutto, e non quello. ho peccato
i venti del mar di ponto, tutto quel sabbione che giace per la campagna
dalle loro scambievoli irradiazioni ingombrati che del tutto si perdano, veduti ancora col telescopio
delle tinte, l'unità e corrispondenza del tutto... temperando la naturai vivezza
il giovane si perdette in discorsi del tutto fuor di proposito e goffi oltremisura.
un lato v'è da vincere il tutto; dall'altro nulla da perdere. deledda
: tu sei quello che ci avrebbe tutto da perdere, noi forse non siamo morti
alla città, splendente per lo rinomo per tutto l'imperio e tutte le genti.
fece profetizzare al proverbio del * chi tutto vuol tutto perde '. l. salviati
al proverbio del * chi tutto vuol tutto perde '. l. salviati,
iii-208: i canterini vociano a perdifiato: tutto intorno un sussurro, un fiottare ondivago
/ per intere settimane. -a tutto volume. e. cecchi, 6-52
morto per incanto è già risorto / tutto il teatro applaude a perdifiato.
mancava or quell'altro ucellaccio perdigiornata che tutto el giorno va passeggiando avanti le nostre
/ ond'i'ò perdimento / e nel tutto perdenza. iacopone, 1-89-22: aio
1-89-22: aio perduto el core e senno tutto, / voglia e piacere e tutto
tutto, / voglia e piacere e tutto sentemento; / onne bellezza me par
a quelle nazioni solamente, e sopra tutto a federico, ma eziandio a tutta
nel grave oblio / in che ornai tutto langue? / no, levatevi, voi
italiano, che, perdio, riunisce tutto, non l'ho trovato e non penso
: sopravvenuta mancanza di disponibilità, in tutto o in parte, di un bene o
lo smercio dell'opuscolo. prima di tutto, lentissimamente, verrà smerciato, con
tutta la ongaria, e la boemia e tutto lo imperio. de luca, 1-12-1-73
come è la beltà di malcanco, per tutto oro del mondo con voi così stanco
trova. bacchetti, 2-xxii-58: ciccotti disse tutto quel che aveva da dire in pura
perditempo hanno trovato gli sfaccendati a scriver tutto il giorno a voi altre,..
io? uno scioperato dunque, un tutto dato alla gola, al sonno, all'
la età o in uomini vacui al tutto di dottrina e di lettere e..
, avendole [a venezia] preso tutto lo stato e '1 mare, restò perditrice
, da giovanetta, non vi posso dire tutto. ojetti, i-537: se quella
cessazione. d'annunzio, iv-2-903: tutto l'oro scolpito e sospeso e infranto
del nonno sarebbe finito con l'andare tutto in perdizione. -scomparire.
et un altro trecento / al qual volessi tutto perdonare; / se 'l primo si
per simplice cortesia di dio perdonante in tutto, o per se medesimo, satisfacendo tanto
allora marta aveva finito di convincersi del tutto di aver fatta la felicità di sua figlia
o falso amore proprio, c'hai tutto lo contraro! j multa recipi eniuria,
questa perdonanza fosse cagione di distruggere in tutto la repubblica. cino, iii-13-41: fa
con la vergogna. intelligenza, 119: tutto dipinto v'è... /
a perdonanza, non era ancor del tutto soddisfatto. -con riferimento a personificazioni
le perdonanze e tutte le indulgenzie che tutto dì vedete e udite. g. villani
, 8-36: qualunque romano visitasse infra tutto il detto anno, continuando trenta dì
tre piccole miglia, dove vi andava quasi tutto il popolo di parigi. f.
poliziano, 1-804: per un sol sguardo tutto a lei perdono. firenzuola, 2-16
iv-51: a'vecchi molto lassi il tutto si perdoni, a'molto leggieri giovanetti
! saba, 129: però che tutto io ti perdono quanto / soffersi,
v.]: facendo un'obbiezione con tutto riguardo o domanda o preghiera: «
: dica il tentato di disperazione: so tutto il presente tempo c'è prestato per
quale tu hai restituito e perdonato del tutto. idem, rettor., 112-13:
et un altro trecento / al qual volessi tutto perdonare. cavalca, 9-166: lo
uomo nel pregare caggia la faccia e tutto arrossisca, chi questo tormento perdona,
sposa: / al tuo piacer comanda tutto il resto, / voglio che mi perdoni
a me solo e mentre cade / tutto il regno tebano, il re non cade
né le infermità mi hanno perdonato; con tutto che io fossi, come sono ancora
s. v.]: critica tutto e tutti, senza perdonarla a nessuno.
manni, 1-7: divulgatasi da per tutto la notizia, incamminossi a roma
un papero, da accettar tutti e tutto e da lasciarmi trarre dalla sua
il percome, il perdove ': tutto. = comp. da per e
. bibbia volgar., v-639: tutto ciò che opera il prode uomo e il
, 4-6: dio è quelli ch'è tutto solo, siccome disse san pagolo,
, quanto ne fa mestieri a rigenerare tutto tessere proprio morale. periodici popolari,
. forteguerri, iv-57: ben sa tutto il paese / quanto perdutamente egli l'
come s'elli vedesse dinanzi da sé morto tutto lo mondo. di giacomo, i-400
ritrovò la medicina, la qual del tutto era perduta. piccolomini, 1-28:
vuole, ma con sospiri e lagrime tutto il giorno passò né mai persona consolare
103: fatto m'aveva el ciel tutto nimico; / l'abisso, el mundo
taffettà rimandasti:... è tutto pieno di pieghe e sì grinzoso che
però che ciò che mi dite è tutto perduto. antonio da ferrara, 98:
magalotti, 21-48: non sarebbe del tutto opera perduta l'andar vedendo con varie spe-
g. gozzi, i-14-199: avea tutto questo ragionamento udito un certo astutac- cio
battaglia di novara, si trovò, tutto ad un punto, in un luogo
bechi, 2-167: un omino sparuto, tutto occhi, baffi e nervi, perduto
le sue parole erano state ricevute, tutto perturbato e perduto d'animo, si ripose
. -uomo perduto: disposto a tutto (poiché non ha più nulla da
, che non avesse detto lui veramente esser tutto della persona perduto e ratratto. sacchetti
vi fu recato uno fanciullo rattratto e tutto perduto in una zana, il quale
di francesco primo di francia: 'tutto perduto, fuor che l'onore! '
si può aggiognere. bisaccioni, 1-240: tutto l'uomo ha necessità di chi gli
ispagna. emiliani-giudici, i-195: tutto il mondo cristiano peregrinava a roma ad ottenervi
nella valle delle lagrime, noi lo dormiamo tutto sognando d'essere in patria.
zio addusse / un nocchier peregrin, tutto vergato / d'azzurra seta e verde
e d'ostro e d'oro / tutto coverto, tutto ricamato, / tutto trinciato
e d'oro / tutto coverto, tutto ricamato, / tutto trinciato; e
/ tutto coverto, tutto ricamato, / tutto trinciato; e saettando andava. luigini
, e di ogni peregrina impressione in tutto liberi. -che proviene da altri
dio, il quale in sé il tutto comprende, percioché ripieno infinitamente in se
divo, / e regge in grolia tutto l'universo. masuccio, 432: quanto
libro composto secondo la loro portata che tutto il bello della repubblica letteraria. c.
nel mondo non si spengono mai; tutto si ripete e si ripeterà nei secoli;
alimento a poco a poco / spandon per tutto l'uomo immenso foco.
regni / a te fatti suggetti al tutto priva, / e quel valor, quei
gli fu cagionata apprensione dalla pienezza di tutto il bello e di tutto il buono
pienezza di tutto il bello e di tutto il buono che nella professione si possa pretendere
giudica, e abbondevole di frasi del tutto nobili e peregrine. carducci, iii-13-258:
di quel labro amato / su cui tutto già vola il cor piagato.
tap- pulso de le parti al tutto e del peregrino al proprio loco.
perenni che vi si trovano per irrigarlo tutto quanto. pascoli, 673: ricciute
poter nostro non s'estese: j il tutto saria nullo, e si soggiace /
ad alcune cancellerie, delle quali per tutto il regno ne sono cinque, e
sono cinque, e per ultimo perentorio tutto si riduce al consiglio reale, dove
de luca, 1-5-3-72: cessa in tutto o in parte il censo, anche
perenzione del fondo censito quando segua in tutto. 2. stor. dir
basato su criteri di accertamento uniformi per tutto il territorio dello stato, quindi su
alla tragica insormontabilità delle differenze etniche, tutto il fattibile rientrasse in termini di giustizia
. il marito doveva sborsare brevemente o tutto d'un colpo una sofferenza pari a