, ritorno nella quieta piazza: / al tuo balcone solitaria oscilla / la bandiera di
carducci, 1058: salve, affacciata al tuo balcon di poggi / tra bertinoro alto
/ certo, ed or baldi un tuo sguardo cercando / al mal domo cavai
/ disse rinaldo: ed a me il tuo cavallo. / disse il pagan:
nostre lance in pezzi / rotte nel tuo capaccio sentirai, / e al suon d'
idem, vii-494: lo siro si è tuo mercatante per la moltitudine delle tue opere
moltitudine delle tue opere: proposono nel tuo mercato gemme e porpora e vestimenta..
nari / del mio signore, e tuo. monti, 24-736: comandò che tutto
bisogno, propriamente estremo bisogno, del tuo amore e della tua amicizia. manzoni
notti reina. infesto scende / il raggio tuo fra macchie e balze o dentro /
petto. parini, 268: al tuo arrivo, o signore, / balzommi il
al balzo, / e nella grazia del tuo piede scalzo / se t'aggiri con
mi strugga d'avermi al petto il tuo caro bamboccio, quanti bei momenti di vita
di sentirti sgambettare fra le braccia il tuo piccolo bamboccio. fanzini, iii-141:
., 61: tu nutrichi noi del tuo latte come bamboli piccolini. peregrini,
bambolino / a chi sovente rimira il tuo aspetto. s. bonaventura volgar.,
quel che ne la pupilla / del figliuol tuo gelò supremo pianto / che tu non
che sorvola alta le fredde / banchine del tuo fiume,... /.
or ti riman, lettor, sovra 'l tuo banco, / dietro pensando a ciò
lucido, di noce. / « è tuo, con tutto il suo tesoro bianco
chiamare a banco / i vizi del tuo popolo in toscano; / di chiamar
io / col divin menelao venni al tuo tetto, / ulisse a persuader che su
sacchetto, e suggella il sacchetto col tuo anello, e poscia un altro giorno
! prati, i-148: varia del viver tuo per varie bande / suonò la fama
, ritorno nella quieta piazza: / al tuo balcone solitaria oscilla / la bandiera di
di quelli che mi vorrebbero bandito dal tuo cuore? manzoni, 773: passioni
andrea da barberino, 1-55: dirai al tuo signore che io non voglio essere chiamato
da questa città era passato per l'orto tuo e ito non so dove. f
/ ama iesù che in sé pagò il tuo bando. 8. per
io piansi con te sulla bara del tuo povero amante. cattaneo, iii-1-111: vennero
sottratto, nullo servasti patto; / col tuo mustrar de riso, perdut'ho 'l
. idem, 30-5: « vorrei del tuo ronzin (gli disse il matto)
, fargliela. deledda, iii-39: tuo nonno gli ha fatto la barba,
, che più fresco / sia sempre il tuo desir in essal- tarmi, / e
. foscolo, 1-160: anzi il toscano tuo parlar celeste / ognor più stempra nel
, barbaro si chiama chiunque non è del tuo paese; ed è quasi quel medesimo
articolar di voci / smarrite titubanti al tuo cospetto. alfieri, i-io: il
che penso / guardando le barbette del tuo gregge!... silone, 5-73
che vien dalla radice / d'un barbicato tuo desio. barbicazióne, sf. ant
se tu serai barbiera, / attendi al tuo si tirava i quattro peli del barbettino
sul pa bagnare e al tuo rasoio; / non fare atti né viste
. bellincioni, 1-55: o il tuo poco cervello, o forse il bere
dispettosa vecchia. redi, 16-vii-454: il tuo ceffo nero e barbuto non si può
la mia sola e prima passione, il tuo risplendente fantasma comincia a spegnersi e a
): lo 'mperadore rispose: -prestami tuo barbone ed io berrò, per convento [
latino; / levandosi al barlume il tuo lorino / mi disse, su vien qua
: ma se pur avenisse / che 'l tuo comun facesse / oste né cavalcata,
/ e dimostrati magio / che non porta tuo stato. lapo gianni, iv-99 (
, / non te far vile enchinar tuo coraio, / ca 'n gran baronaio è
ca 'n gran baronaio è posto 'l tuo stato. boiardo, 1-27-55: e benché
ti rapìo, che in assenza del tuo barone abbandonasti li tuoi palagi per così
. verga, 3-40: se non torna tuo fratello menico tu resti il barone della
perione, / anco amadigi subito, tuo zio / venne a tor donna, e
non vale /... non bassar tuo onore. dante da maiano, xii-1-232
dal cor ti svelli il sospettar non tuo: / basso terror di tradimento infame /
inclinazione della gola, per mortificare il tuo corpo. lambruschini, 1-306: la
nella tua brigata / ha omo, al tuo parere, / men potente d'avere
non possa fare. / ché se per tuo conforto / lo suo dispende a torto
, per interposizione a le cure del tuo tranquillo stato, non sdegnarà per sua
delle donne; ma dirizza il colpo tuo piuttosto bassotto, perché se tu dài
dante, 12-68: canzone, il tuo cammin vuol esser corto; / ché
e se colpisce e fóra / più del tuo ferro. sassetti, 232: io
la carta sporca! è fritto, il tuo governo! tu non mi hai voluto
è preparazion che nell'abisso / del tuo consiglio fai per alcun bene / in tutto
, 123: s'esser isciolta vuoi del tuo errore, / rendimi il cuore e
è infamia e disonore / tenere il servo tuo in tante pene? machiavelli, 451
: la terra, che tu ferisci col tuo ferro, ti rende tanto più bene
altri beni, e vuoli dare del tuo avere, puoi tenere questo modo.
/ a te che fia, se 'l tuo metti in oblio? boccaccio, dee
, che tu non faccia che questo tuo sospetto ti tolga un tanto bene. tasso
i lumi tuoi lascivi, / ché 'l tuo dolce guardar mi cangia in sasso.
son, quanto miri, / tutto è tuo. tasso, 20-97: ira e
t'adoro, / perché mi scopri ogni tuo bene accolto? d. bar
perché hai sofferto e disperato. benedici il tuo dolore e scendi, sereno e severo
? ». chiesa, 5-29: tuo zio fece una faccia che, to'!
io son desideroso, / trovar nel tuo desio tranquillo stato: / fuor di te
non scese / su me con il tuo prego, o madre mia! sbarbaro,
i re di roma cacciati; compi il tuo benefatto; lieva di qui il reale
doglie mirassi a ricrearmi, / onde tuo servo eterno ne restassi, / o donna
mio amore, che secondo il beneplacito tuo tu m'hai dotata di molte grandi cose
che de la tua persona a beneplacito / tuo faccia sempre, e ch'io lo
inconfèsse / e inverto, senza alcun tuo beneplacito, l'esuberanza d'oro, onde
oro, onde s'intèsse / il tuo fluido furore, / in sillabe canore.
rendermi benivola la tua mansuetudine e 'l tuo amore. equicola, 4: a niuno
fattezze. manzini, 7-257: riconoscermi nel tuo morto passato è spiegazione che benignamente mi
l'insegnaro: -ragunerai il popolo tuo, e con dolci parole dirai che tu
sono la corona tua, e che se tuo padre fu loro aspro, che
, par., 17-73: lo primo tuo refugio, il primo ostello /
ti sarà benigno, e meriterai che 'l tuo vivere prospero sia, e sian
e sian pieni li laudabili desideri del cuor tuo. pulci, 1-1: però
deh perché queste / luci non chiudi col tuo dolce oblio, / o placido
dirada di benigna stella, / è il tuo sereno aspetto / che reca pace all'
sollevato con la sola potenza d'un tuo benigno sorriso,... ti compiaceresti
riconsiglia, / deh! rattieni il tuo popolo. lambruschini, 1-229: ritornando a'
giusti, iii-34: gran medicina al tuo animo bennato dev'essere questa vita nuova
, / ch'assai più chiaro il tuo valore estremo / n'apparirà, mentre sarai
belzuino. prati, viii-305: dal tuo crin / spira un profumo, come se
(anche dì, che 'l corso tuo leggiadra e schiva / vincea madonna,
ii-141: o acqua santa, se al tuo fonte arrivo, / berrò, e
/ fia la mia lancia a bevere il tuo sangue. idem, xiv-106: insomma
cui son vissuto due anni bevendo il tuo sangue, e suggendoti dalle carni la
viene aligi / a pigliar perdonanza dal tuo cuore, / a bevere la tazza
, e'm'incresce che un par tuo stia senza vino; però te n'ho
ed a le membra frali / nel tuo placido grembo un sonno breve. maia materdona
ti dà il buon dì chi il tuo mal anno aspetta / e ti saluta chi
tu vai lungo binari / e scambi col tuo berretto di gallo / isolano. buzzati
dicer convienti / chi drizzò l'arco tuo a tal bersaglio. lorenzo de'medici,
lelia, prorompano, / ne'sospir del tuo canto e ne'sorrisi?
non sono uditi? -aspetto oggi dal tuo servitore un bigliettino per sapere dove potremo
, disse allora mia madre. « tuo nonno non era un socialista come tutti
quante notti ho perdute / innanzi al tuo venir, pulce mia cara, i
e che e'disertassono tutto quanto il tuo podere, senza che io dessi pure
80: discenderai al niente pel tuo sentiere umano /... ma
scorza aspra del monte, / vide il tuo regno, o bevitor di gioia,
di latte. parini, 13: il tuo castaido... già con l'
difesa: quelle bianche chiome / e il tuo pallore di pietà m'han vinto.
, se non è poi bianco a tuo modo, / manda per esso a casa
le contrade cittadine il bianco / / tuo lume al drudo vii, che degli alberghi
chiamare a banco / i vizi del tuo popolo in toscano; di chiamar nero il
errando / trasfusa in gioia / nel tuo biancore accecante. deledda. iii-809:
latini, i-1702: ché se per tuo conforto / lo suo dispende a torto
biasmai, vecchia gentile, / il tuo sen, la tua chioma e '
, la tua chioma e 'l tuo bel volto. / or, cangiando pensier
/ ch'ami ed apprezzi il figlio tuo; che degno / di biasmo, e
ed egli a lui: « alle tuo * spese impari, / perché ci
« è il conto dei bicchierini bevuti dal tuo signor fratello al crotto della pina.
/ chicchi, bichiacchi; dice il tuo sanguigno, / intendi a me,
distendi il braccio, provvedi che il tuo lato non rimanga ignudo, perciocché tutti
in quella fonda / ancor calda ferita il tuo gentile / furto introduci. carena,
biolchi astati. gozzano, 108: quel tuo buon padre -in fama d'usuraio
un dio bifronte / che conduce 11 tuo passo armonioso / per tutti i campi della
foscolo, xiv-278: aspetto oggi dal tuo servitore un bigliettino per sapere dove potremo
su la veranda / tu leggi il libro tuo prediletto / non tieni (ancora questa
ne capitano certo pei tuoi begli occhi al tuo banchiere! -anche un banchiere? -sì
dire una verità pregiudiziale alla riputazione del tuo prossimo, e quelle che ti inducono
: fermamente aspetta vendetta; ché il peccato tuo non rimarrà impunito. io ho già
manzoni, n: e adorò 'l tuo cipresso al quale accanto / il caro
d'annunzio, ii-97: ma il pensier tuo, sotto i folti / riccioli simili
piccioni, / hai fatto il corpo tuo che pare un bimbo, ed agli anni
lungo binari / e scambi col tuo berretto di gallo / isolano. pavese,
in questa biografia è di molto utile al tuo lavoro. de sanctis, ii-176:
ciarlatano, / menti costretto / e a tuo dispetto, / imbrogli il pubblico /
colla biondella. poliziano, i-2-26: del tuo vin non vo'più bere, /
, in questo punto, per conto tuo, il mio scempiato birboncello. nievo
birro, / dicendo: « fama a tuo modo riporti, / non altrimenti che
vuol far servizio, anzi ha caro il tuo male. vuol anche dire discorrer con
prima cornice, / mio figlio fu e tuo bisavol fue. idem, par.
perché caroggieri, / qual del bisavol tuo fu discendente, / passò in italia
30-49 (iii-56): che del bisavol tuo fu discendente. a. f.
matto? cosa ha a che fare col tuo libro tutta questa bisbetica filastrocca? linati
tue pupille si sono mestamente abbassate sul tuo fazzoletto; tu gli hai bisbigliato qualche
a sera, / fortemente asserraglia il tuo penate, / ché quanti ha la città
« prima, però, domanderai al tuo signor bisnonno il permesso di prenderti il
petrarca, 49-5: ché quando più 'l tuo aiuto mi bisogna / per dimandar mercede
ho bisogno, propriamente estremo bisogno, del tuo amore e della tua amicizia. giusti
suo bel nome; / e tanto del tuo sacro furor dànne, / non quanto
io. domani poi ci avrai il tuo bisogno. ma che nessuno ti veda
[fanciulla] che sarà il bisogno tuo. manzoni, fr. sp.,
qual dovesse apportar cortese dio / al tuo bleso parlar sicuro effetto. leopardi,
nera tunica, / avvolto il collo nel tuo boa di martora / che, pari
la mia bocca chiamante indarno 10 tuo nome. petrarca, 200-10: la bella
; e quindi la temperanza libri il tuo stato. stilli nella bocca il mèle,
, e non sia tutto il senno tuo nella bocca. boccaccio, iii-8-122: e
mare, a ciò non fussi guasto il tuo segreto. machiavelli, 719: io
nel cuore? perché farmelo saper da tuo padre? -a bocca a bocca
verrà tempo mai, / che 'l tuo bel nome estingua. machiavelli, 157:
all'arco; / ma il popol tuo l'ha in sommo della bocca. machiavelli
la donna gli rispondeva: « egli è tuo ». pulci, iv-96: ben
9-87: io ti so dire che il tuo viso di ragazza ti torna alle volte
, gli hai detto che erano il tuo boccino? -no -, egli disse,
i gran boccuni / se fo del tuo guadagnato. cavalca, 9-9: lavoravano manualmente
/ deh, dimmi la cagion del tuo dolere, / e donde vien cotanto dispiacere
, prima il ti dipigni nel cuore tuo per pensiero. sacchetti, 200-52:
: se non fosse / per quel tuo scarto in vitro, sulla gora,
supplice vengo: il fero / del tuo sdegno bollente impeto primo / affrontar non
cuore, io me n'andrò a tuo dispetto. -disse il signore: -se tu
a tante rare qualità che adornano il tuo sposo futuro. 3. fermentato
ed impeti / non ha il tuo sangue / smorto e languente: / ultima
ser apollo, otta catotta, / quel tuo garzon con l'arco e coi bolzoni
disco / della luna dei poveri / col tuo tacco di eterno vagabondo, / usignuolo
aretino, 8-210: scantucciato con galanteria il tuo conoscente, dimanda de la condizione di
che bombare. monti, 4-319: il tuo [nappo], del par che
dell'ossigeno vedi sorgere a sinistra del tuo letto la sagoma del fotocronista pronto ad
, 11-153: là dove forse il tuo felice legno / il vento in poppa avrà
quant'i'ho vedute, / dal tuo podere e dalla tua bontate / riconosco
): pietro, mio padre e tuo,... dimorò lungamente in palermo
ci è stato guasto, bontà di tuo padre. chiabrera, 341: tu
lancialotto... -più mi nuoce tuo nome che la tua prodezza. -perché,
, 1-406: se non fosse tuo marito mi sarebbe simpatico. vuoi che te
non vedi [goldoni] il campo tuo volto in bordello, / e adorna il
i vivi lamenti che per servire al tuo sdegno ne feci all'acerbi han partorita
stato studente, -gli chiesi, -e tuo padre era un borghese, come va che
. pulci, 1-70: di questo tuo cavai non te ne caglia. / vorrebbesi
questo picolo dono da mia parte al tuo signore. = cfr. bossolo2.
que'di bottega e in ogni altro tuo fatto. alberti, 336: prima essere
potevi vivere libero sino dal dì che tuo fratello maggiore avviando una botteghetta, ti
: ieri sera vidi in una bottiglieria tuo cugino siliprandi sufficientemente ebro con altri scolari
ritorni / dal bosco lieta al tuo castello: lieta, / che l'un
aspetta altro, e quel povero bracalone di tuo zio, si può esser certi,
sonnacchiosa, / e nuda in braccio al tuo fedel t'uccida. goldoni, vi-775
2-1-228: né te vedrei del non tuo ferro cinta / pugnar col braccio di
tempo. tommaseo, i-60: al tuo popolo, signore, / dona un
. idem, vi-64: è qui il tuo benedetto dei, et ha uno coccodrillo
. / le corde non mi celano il tuo volto. / a traverso le corde
i bramini ed i santi saranno il tuo esemplare; e la ricetta si può
nella piova / d'amor l'arco del tuo ciglio s'è spento i al primo
a che vuoi tu traimi? io del tuo sangue / bramoso!...
2-208: tu non dei contare lo fatto tuo a motto a motto insieme sì come
spicciolate di papavero di campo; fa tuo conto, una brancata per decina di noci
spargerò per i campi / e per il tuo mare. 2. per estens
altrimenti, ei ti gioverebbe poco il tuo bravare. caro, i-336: gnatone
, come / gli epici canti del tuo popol bravo, / scendono i fiumi.
con tanto ingegno tu vuoi celare il tuo nome? -bravèllo. boiardo
: / e 'l cavalcante tuo, possente lampo, / le ròcche del
che mi ti dire, parendomi che questo tuo parlare non sia stato ad altro fine
hanno tolto, brieve letizia, veggendo il tuo bel viso, mi renderebbe, e
. b. tasso, ix-90: il tuo celeste almo splendore / giamai nel mio
ed a le membra frali / nel tuo placido grembo un sonno breve. redi,
questo vagar mio breve, / il tuo corso immortale? idem, 969: troppo
dormi, vergine, in pace: il tuo lene / respiro nell'aria lo sento
soprastare, / tanto m'ha 'l tuo pensier forte affannato. idem, inf.
. manzoni, 21: or breve al tuo / di me benigno interrogar rispondo.
/ cessi, vaga donzella, il tuo dolore; / ché tal da noi soccorso
grossi pensier, 1 la razza, tuo spregio e terror, / segnata d'infame
, a ciò che dio abbia misericordia del tuo pellegrino. s. giovanni crisostomo
? / sicché più chiaro il grido tuo si faccia, / in bricioli mandando le
? come pensi tu di farla col tuo padre, s'ei s'avvede che tu
lo danno altrui, / o ver pel tuo: perché, già in simil briga
di copiare nella tua carta e col tuo carattere notarile questa lettera mia, questa
la briglia in collo e lassati fare a tuo modo, allora stai tu ben e
, un ghiro ed un augello / del tuo caro fanciullo / sono, bella lisetta
disse, l'ali; ma dammi il tuo piede. / dicea la madre con
/ e ben pagato a'banchi il tuo tributo, / corona di muran le
cavalli marini. onofri, 83: il tuo ridente fremito, che suona / dolce
o veneranda italia, / sempre al tuo santo nome / religioso brivido / il cor
dormi, vergine, in pace: il tuo lene / respiro nell'aria lo sento
stridore, / troppo sottile è quel tuo coltroncino. faldella, iii-90: dopo la
e broilo, / la fama nostra il tuo animo pieghi / a dime chi
un dolce brolo: / or nel tuo si sta a cantare. valeri, 1-81
soffiare l'anima nel pipone / del tuo lungo sassofono d'argento / di vecchio
declinar la fronte / fredda su 'l tuo fredd'omero e lassi ivi morir.
, e la gallina becca / nell'atrio tuo; non hai tappeti e bronzi,
giunge grave / d'ardore, era nel tuo corpo bronzino. moravia, ii-263:
: io mi tirai poi drieto al tuo pagliaio, / che 'l vento mi brucava
una cosa che sembra di morire! tuo padre non ne capisce nulla, poveretto.
, / corrompi, ammorbi, avvampi col tuo puzzo. vallisneri, i-9: certi
hai; / e questa al foco tuo contraria bruma. = voce dotta
, fioratisi selvatici, all'ombra del tuo campanilone. sbarbaro, 1-186: la
con un poco di olio brunirai il tuo niello... questo brunire si fa
fuoco; e farai che verso il viso tuo sempre ti si mostri il brunito,
aureo s'accoglie / il sol nel lungo tuo grappolo mite: / aurea la gioia
con un poco di olio brunirai il tuo niello. garzoni, 1-485: gli
brune discendono le strisce / del tardivo tuo pianto, o vite. -pane
ed ogni bel candore / perde col bruno tuo, giudice amore. idem, n-i-8
bertola, 116: l'ore del regno tuo sicuro e fermo / come ricondurrà la
ti in prima la trave dell'occhio tuo, e poi potrai trarre il brusco dell'
sanguinario. monti, x-212. pel tuo medesmo [onore], o brutal ceffo
a render baldi e lieti / del tuo nobile incarco i bruti ancora. alfieri,
mio: perché, forse / con danno tuo, non cresca in quello errore /
nel sangue di alcuno, e massime del tuo, che non mi offendesti mai.
io non mi vo'bruttar le mani nel tuo sangue, ma tu averai quel castigo
adempito. giocosa, 106: dicono che tuo padre aveva le mani bucate, che
nel lippi: « dottore, il tuo saper fa buccia buccia », non
le genti. sannazaro, 12-217: il tuo umile suono mal si sentirebbe tra quello
se guati, dico, in su 'l tuo breviario, / mentre che di'l'
cielo che s'annera, / e il tuo sgomento e i lampi e la bufera
7: tu ti fai conte col tuo buffonare / e dai a 'ntender che
ch'io ho fatto ier sera nel tuo palco! e ci è voluta una gran
gran forza per affettare in presenza di tuo marito l'uomo di compagnia. tommaseo
straniero / che il piè grava sul tuo collo, / pose il buio nel pensiero
impeti mal vivi / sale nel tuo cervello a fermentare. de amicis, i-670
vene e renderlo impetuoso e insolente al tuo cospetto. monti, x-3-105:
. chiabrera, 250: se al tuo bulin gentile / fosse in valor simile /
, buon'anima. pascoli, 169: tuo padre, andrea buon'anima, non
apollo, all'ultimo lavoro / fammi del tuo valor sì fatto vaso, / come
paio di vere e piccanti contraddizioni tolte dal tuo breve articolo. nievo, 489:
imo certo ruffiano, che dice essere tuo vicino. castiglione, 447: e però
tu hai pur buona cera. - il tuo mal, fazio, / consiste in
imi, 1-10 (35): il tuo buon aspetto mi fa credere che tu
dai da venir peccando un altro poco a tuo conto. 6. finanz.
xiv- 237: buon per me che tuo marito non istà sul quinci e quindi
chiesegli perdono, / dicendo: « del tuo caso assai mi duole. / ma
della vita. silone, 5-180: tuo padre era un buon'uomo...
questo si ridessero o si burlassero del fatto tuo,... tu per niente
; e perché burli? rotoli tu il tuo? rispondendo l'altro. « burlare
malvivente d'america; che però, se tuo padre fosse un po'più uomo
sta a cuore l'avvenir burocratico del tuo figliuolo. b. croce,
cesarotti, ii-360: io non sapeva il tuo incomodo fisico, ma era ben certo
fisico, ma era ben certo che il tuo spirito si trovava in burrasca, e
ipocrito, trai prima la trave del tuo occhio, e pòi vedrai più chiaramente
più chiaramente la busca nell'occhio del tuo fratello. 5. agostino volgar.
l'offellette. getti, iii-23: tuo padre... usava le stringhe di
era il cugino. -cosa diavolo ha tuo marito? -domandava ad erminia. -sembra che
/ passar tonda vietata, e 'l tuo insepolto / busto ricoprirò di sacra terra
sècolo. idem, 583: il tuo calmo, tondo, butiroso visetto ricorda
. continua a buttare insanguinata / dal tuo tronco di morte. -buttare bene
, / feci, amor, a tuo modo. redi, 16-vii-39: nella corte
, brevemente responno: / tollerino lo tuo albergo, cresice far soiomo; / albergastice
. capellano volgar., i-67: nel tuo parlare ti mostri mentitore, ché una
bando. pananti, i-295: se il tuo padron si trova / ti facciamo cacciar
, purg., 14-59: io veggio tuo nepote che diventa / cacciator di quei
piacesse ch'amarillide consorte / fosse di silvio tuo, più tosto amante / lui fatto
de le quattro vertù cardinali: « lo tuo riso sia sanza cachinno », cioè
d'annunzio, v-2-463: riponi il tuo gran cacio di luni nella caciaia della
/ che si ricala al cacio. il tuo peccato / 10 riconduce la seconda volta
di desinenze. foscolo, xv-503: del tuo sonetto dirò assai bene, e assai
neente. guittone, ii-245: for tuo dolce aiuto [virgo dolce maria] /
dolce cadente / sopra di te col tuo valor sostieni. fogazzaro, 7-127:
mi comparvero tutte a un tratto di tuo, mercoledì passato. fil. ugolini
: tien colmo un nappo: il tuo licor gli cade / nel- l'ondeggiar
giudicio dalle stelle caggia / sovra 'l tuo sangue. idem, purg.,
d'italia nato mai caggia dal core il tuo nome / frutti il talamo adultero /
, né deggio; / s'al tuo fermo voler poscia m'appiglio / contro
/ fra le cretensi squadre / cadde il tuo genitor. alfieri, vii-25: pria
a ruggier cada, / del morir tuo si dorrà forse ancora. dell'uva,
/ e vinci tor mi composi al tuo piè. giusti, v-118: delle
lo sforzi, lo torci ed a tuo senno lo pieghi a clemenza.
dante, purg., 4-37: nessun tuo passo caggia: / pur su al
il piacere / come i serpi al tuo cadùcèo. 2. agg. ant
: di ciò, che fai mercatanzie al tuo stato convenienti, non ti riprendo;
18-90: disse: baron, s'ogni tuo effetto guardo, / non vidi mai
forma -che in te si cinse / col tuo principio -di somma bontade / a tanta
diàno, / gente non degna d'abitar tuo nido / son la cagion di questo
, / il marmo bianco / occulti il tuo fallire. / così rimanga involta /
è una vergogna a te e a tuo padre a mandarti così male guemito,
male guemito, e sono chiaro che tuo padre è ricco e istassi bene,
parini, giorno, i-541: il tuo signor vedresti ergers'in piedi; /.
di fuori quelle voci, che al tuo misero e lacrimevole stato son più conformi.
il cappello, / ti ravviluppa nel tuo mantello, / e, se un istante
gradi in un sol momento abbia il tuo pensiero a calarsi per giugnere al suo
piace? apri la cassa, / è tuo ciò che tu vuoi: la cassa
la neve intenerita dal sole cala sotto il tuo piede. bocchelli, ii-39: faceva
, i-34: ella ti attriterà lo capo tuo, e tu insidierai lo calcagno suo
/ che tutta è sacri; che il tuo piè calpesta / la tomba degli eroi
or tu fa che minerva oda un tuo cenno / d'ire, e d'oprar
calco su questo discorso, perché il tuo paragrafo mi ha posto le mani su
fiori, / e sopra il viso tuo li farei piovere. machiavelli,
d'italia nato mai caggia dal core il tuo nome / frutti 11 talamo adultero /
gelli, iv-65: tu e quel tuo figliuolo mi arete per l'avvenire un
a fabio per poterlo far fare a tuo modo. lippi, 7-104: acciocch'in
/ prenda il caro ad urania / tuo genitor gentile; / o da torre solinga
: frenò guidato il calcolo / dal tuo pensiero ardito / degli astri il moto e
le battaglie, omero, nel carme tuo sempre sonanti / la calda ora mi
. ove tu immoto / non ripigli il tuo ferro, il riavrai / caldo dal
quel ch'è caldo / dell'amor tuo. m. villani, 1-71: ma
, che misto / senti col sangue tuo rigarti il volto. monti, 17-554:
, frate ranaldo, / ché del tuo scotto non so saldo: / si èi
, par., 33-8: nel ventre tuo si raccese l'amore / per lo
cellini, 536: abbi in ordine il tuo fornello con fresco fuoco, mettendolo dentro
morire! pulci, 1-70: di questo tuo cavai non te ne caglia.
canz., 123: questo tuo divo, a cui nullo altro è equale
disattenzione. dante, 10-12: per tuo onor audir prego mi deggi / e
m'appello umile sonetto, / davanti al tuo cospetto i vegno, perché al non
un vetro terra e cielo / col tuo ghiaccio disciolto dal mio pianto, / dalle
, 477: cavalca intorno a l'avel tuo, voi tòro, / il diletto
sei cestaroli, i quali sono al tuo comando, e andaranno fin'in calicutte se
i pilei, e devi fare a tuo modo? ma guarda pur ch'io non
scorgi o diva, / del tuo divoto sacerdote il corto / immaginar,
partendo da sì begli studii / del tuo paese l'ignoranza accusi, / e tenti
accusi, / e tenti aprir col tuo felice raggio / la gotica caligine che annosa
quanto futuro; / che se '1 tuo calle, amor, è così duro,
conforti ricevi e lume ancora / al tuo deliberar. marino, 5-9: volge a
di farsi chiamare calzolai. già il tuo nome (forse maledetto dai callisti)
al presidente dei giurati, impiccati, il tuo cliente è sicuro di sentirsi arrandellata tra
in cucina ché non è qui il tuo posto. tali parole, che pareva dovessero
500: hai fretta di fare il tuo nido... / perché? /
? / per un prato gira il tuo grido, / porti a un prato radiche
/ fu la tua carne calpesta e 'l tuo corpo. cellini, 1-33 (
tutta è sacra; che il tuo piè calpesta / la tomba degli eroi.
. monti, 1-214: ma sol per tuo profitto, o svergognato, /
e per l'onor di menelao, pel tuo, / pel tuo medesmo, o
menelao, pel tuo, / pel tuo medesmo, o brutal ceffo, a troia
bei pensieri infesto, / e degno tuo disprezzator, calpesto. idem, 1020
nostri campi all'aure / di un tuo figlio le insegne. pascoli, i-168:
16-80: infesto scende / il raggio tuo fra macchie e balze o dentro / a
ogni eroe deserto, / affronterà l'assalitor tuo vero / col ferro no: con
viso e le calze, e volgi il tuo vestire, e procaccia di campare,
figliuolo mio, ciò che c'è è tuo: e vesti e calza oggimai come
di farsi chiamare calzolai. già il tuo nome (forse maledetto dai callisti)
vagante, / nuovo camaleonte, il tuo destino: / ché ben mille colori,
ministra giudiziosa d'entrambe: riempiti del tuo soggetto; vero camaleonte, prendi il color
, e la ditta tirò una cambiale in tuo favore sopra la cassa di tuo cognato
in tuo favore sopra la cassa di tuo cognato p..., scrivi dunque
cambio a fuligno, secondo l'ordine tuo. bandello, 1-20 (i-238):
la faccia dare dal commesso suo al tuo. tasso, n-ii-384: ho detto
. giambullari, 1-2-491: e se in tuo cambio sarò coronato, / sicuramente fia
nievo, i-ii: all'estate il tuo giardinetto vede le camelie e i
là quella cameretta: quella sarà il tuo ricetto assai ragionevole; fa che tu
dissero: -va e sappi se il tuo san giuliano questa notte ti darà buono
de roberto, 153: -e vero che tuo fratello si giuoca la camicia
d'ogni grano: / altero al lato tuo più niuno aspetti. pavese, 6-7
la pietà delle mie pene / del tuo duro cammin vinse il periglio. manzoni
, ii-350: o tu che col tuo canto disveli agli uomini i cammini / invisibili
, se sanza la speranza dello amore tuo mi lasci andare! pulci, 8-63:
monti, x-3-158: canzon, dal tuo cammin lungi tu vai. / del magnanimo
campamento. tommaseo, i-331: per il tuo campamento non temere; temi per il
non temere; temi per il cuor tuo, povera maria. = deriv
dormi / nella stanza accanto / col tuo respiro / di campànula chiusa? slataper,
viso e le calze, e volgi il tuo vestire, e procaccia di campare,
torna a dio, e riconosce el fallo tuo; va', confessati con proposito di
d'ogni grano: / altero al lato tuo più niuno aspetti. bocchelli, 2-52
: spesso, non sempre, nel tuo volto / sentenza è diffinita, /
dice, « aurora, su 'l tuo corsier di fiamma! / ne i campi
terra / tutta risorridente nel roseo lume tuo ». pascoli, i-480: quando la
non so ancora che suggerirti rispetto al tuo [ritratto]. lo bramerei in
/ io fratei d'ermengarda! e al tuo cospetto, / nel giudizio di dio
/ nel campo sportivo / e il tuo corpo quasi di fanciullo / marmo antico
mio ritmo stento / qualche poco del tuo vaneggiamento; / dato mi fosse accordare
polverosi innanzi ai carri / gravi del tuo ricolto, e sui canali / e
. leonardo, 1-268: il quale [tuo picciolo libretto] tu debbi sempre portare
germe non nato. / tutti scrive il tuo libro: e passan gli anni;
un sorriso: / io credo al tuo bel viso. negri, 2-968: al
el fracassa et è più che mai tuo; et scriveti et manda costì uno suo
sorvoli alta le fredde / banchine del tuo fiume, -non te fragile / fuggitiva
adora / su te le stimme del tuo sposo, flette / il brivido del gelo
ti sia candellieri, et in ogni tuo andare, ricordati di me, odi me
, e sarai ubbidiente alle leggi del tuo pianeto. boiardo, 1-3-33: questa fontana
slataper, 1-19: e tu entravi nel tuo grembiuiino candido con alle spalle i bei
te si rinnoveha: / (e dal tuo roseo pullula una steba / come una
alba, tu sorgi e attendi il tuo signore / al varco orientai, fin
vita è b termine / del lungo tuo martir. leopardi, 32-1: errai,
/ cosa nulla che sia pò variar tuo stato; / però che è collocato en
quale sodisfaccimento pensi tu che riceverebbe il tuo animo, se egli, da queste caliggini
imprecazioni. boccaccio, vii-208: per tuo forti tempeste / trecento mila tra greci
essendo, sotto il regno dello strozzato tuo zio, stato condannato a morte,
m'avvedo bene che la porta del tuo cervelluccio è più stretta del bocchino di
soglie del mattino, / e il tuo cangiante velo d'oro fino / vibra,
surge-, vieni in chiesa, dove il tuo diletto è, il qual dimandi.
il volgo / che s'oppone al tuo corso. monti, x-3-209: coprati
, /... / cedi il tuo vanto all'armonia ch'io reco /
cennini, 53: poi togli il tuo bucciuolo di penna conrispondente alla quantità legata
: italia! italia! non fu mai tuo maggio / nella città del fiore e
, alfieri / d'alò, quel tuo figliuol che ti fu spento / su la
: lassa ordene a l'arcipreite tuo compare, del quale ini
poeti. guerrazzi, iii-134: il tuo podere è il tribunale, dove se ti
! / fatto è beato e nobile il tuo stile / nel cantar di colei /
cipio le leggiadre cure / denno aver del tuo giorno; e quinci io debbo /
, canta la messa, e guarda il tuo tesoro, ché carlo non ha bisogno
tesoro, ché carlo non ha bisogno di tuo oro né di tuo argento. bisticci
non ha bisogno di tuo oro né di tuo argento. bisticci, 3-13: cantò
verso l'aperto mare / canta il tuo canto o genova. 14. per
albo con tanta tristezza, ov'è di tuo pugno / la data: vent'otto
sonoro [delle campane] / il tuo tintinno squilla, / voce argentina.
dei giardini / ci ubbriaca meglio del tuo vino / che noi non berremo.
soave; / e 'l dolce canto tuo, che forma amore; / son l'
e le vie dintorno, / al tuo perpetuo canto, / allor che all'
, come, gli epici canti del tuo popol bravo, i scendono i fiumi.
, ii-350: o tu che col tuo canto disveli agli uomini i cammini / invisibili
/ già s'ode per casa il tuo strido. 6. angolo (
, avendo tutti i torti dal canto tuo. bruno, 3-137: quanto poi alla
. -dal canto (mio, tuo, suo, ecc.): per
, che se tu farai dal canto tuo quello che tu dovarai, tu ricevami
veramente fai co santo, è 'l tuo nome en onne canto: / mùstrate co
vedere, che tu averai ammazzato quei tuo compagno, col quale tu venisti qui iersera
diverticolo oscuro abbi in riverenza l'angelo tuo. varchi, 23-180: gli distendesse
che se ne è andato / quel tuo figliuol, che fu sempre un giot-
e abbandonato... / ma sul tuo dorso sempre cilindrato / tutte tacque debbono
con uno cantore, e narrigli un tuo fatto, quando tu credi che t'
memoria, per poi uscirne fuora al bisogno tuo e al tuo comando. leopardi,
uscirne fuora al bisogno tuo e al tuo comando. leopardi, 1075: la natura
, a noi / e al venerando padre tuo canuto. carducci, 711: poggiato
bell'è capito qual è il tuo debole ». tozzi, i-161: egli
» / era la sua canzone « al tuo fedele ». arrighetto, 215:
5-140: intanto io giurerò, che 'l tuo capaccio / gli dei, che di
fede reducte, per fame oblazioni al tuo ducal valore. machiavelli, i-554.
, 1047: ma in ogni modo il tuo discorso mi capacita, e però scancella
. foscolo, xiv-300: se il tuo male aggraverà, ti adorerò tacendo, ti
veglierò sino all'alba sedendo vicino al tuo capezzale, e forse forse la mia
capere: in questa oppenione / i'son tuo e serò in dì di vita mia
; i fichidindia, tutto! il tuo è mio, capisci? il tuo è
il tuo è mio, capisci? il tuo è mio! gli mando questo fucile
: ti ricordi i discorsi che facevamo con tuo padre nella bottega? lui diceva già
: mai non fare niuna mercatanzia che 'l tuo comune vieti, ché non ne potresti
sii saggio, / se con ogni tuo ingegno / ti guarderai di capitarmi innanti
viii-61: bada, allor che sul tuo capo in alto / penda la scure,
vagolando ove dorma il sacro capo / del tuo parini? manzoni, 317: guntigi
manifesti, / venir vedra'mi al tuo diletto legno, / e coronarmi allor di
saluto, / a capo del naviglio tuo di corsa, / o duca dell'egeo
duca dell'egeo marco sanuto. / sul tuo coppo di ferro splende l'orsa.
da capo / tutta la storia del tuo amor mi narri. boccalini, i-113
capo. alfieri, vii-37: e il tuo voto si adempia: ira del cielo
non t'impicciare con esso in affidarli il tuo, o commetterli tue faccende.
ho salito più volte quelle scale a conto tuo, temendo una delle solite furfanterie;
capo per un giovine che non è tuo parente, che non è niente del tuo
tuo parente, che non è niente del tuo? e per questo non si può
, 12-208: morta è colei che al tuo bel fonte ornavasi, / e preponea
fonte ornavasi, / e preponea il tuo fondo a tutt'i specoli; / onde
hai orlato 'l cappello / ad alcun tuo vicino / per metterlo al dichino.
da siena, 342: -ama il prossimo tuo come te medesimo. -noi parlammo ieri
iv-171: io mi tirai poi dietro al tuo pagliaio, / ché 'l vento mi
polverosi innanzi ai carri / gravi del tuo ricolto, e sui canali / e sui
che non so come si combini col tuo ingegno. manzoni, pr. sp.
chi adora / su te le stirarne del tuo sposo, flette / il brivido del
vuoi tu ch'ami in te? quel tuo bel ceffo? / quella sudicia barba
. barbati, ix-560: mentre al capro tuo le corna infiori / e lo vezzeggi
tu ch'ami in te? quel tuo bel ceffo? / quella sudicia barba
d'annunzio, ii-541: cercai nel tuo tempio il voi captivo / della
uno all'altro toglie gara- battulo tuo, et ambula. l. scuviati,
hai tu messo ad opera quel tuo consiglio di stringere, di stringere, per
qui ti saluto ormai; / e quel tuo di latino / tien per amico fino
un sorriso: / io credo al tuo bel viso. redi, 16-i-16: giovanetto
xiv-274: che? domani sera quel tuo galante si lascerà egli scappare una festa
, tra lo zucchero, / col tuo pestello, / eri in carattere, /
., 2-31: il colore del tuo abito sarebbe piuttosto da essere fornaio 0
vecchio carbonaro... bastava 11 tuo sacro nome, o italia. pascoli,
., 3-140: ogni pietra preziosa fu tuo vestimento:... berillo,
balenio di carbonchio / è un ricciolo tuo che si sfa / nel bagno.
/ ma tu dormivi, sopra il tuo carbone. d'annunzio, v-1-573: c'
(98): ogni pietra preziosa è tuo coprimento, il sardino, il topazio
ii-452: rispetta, cura, vigila il tuo corpo. per quante macchine s'inventino
: ma, in fine, il tuo tempo non è più lento a correre in
non lo revelare a tutta gente il tuo consiglio, ma tienloti in cuore, e
a simboli psicologicamente individuali. prova il tuo smarrimento il fatto che cerchi lo sfogo
de le quattro vertù cardinali: « lo tuo riso sia sanza cachinno », cioè
braccia aperte, nel cadenzato periodo del tuo primo saluto quando appena giunti a bologna
all'accademia di belle arti dentro il tuo studio antiquato e tranquillo come una sacrestia
lascia argentei il cardo al leggiero / tuo adito i pappi suoi come / il
careggiare; perché tu fai ingiuria al tuo sposo giesucristo, figliuolo di dio,
, ii-3: o tu che col tuo cor la tua carena / contra i perigli
per scoprire el segreto del cuore tuo, con farti carezze, con ragionare teco
di sé. ricchi, xxv-1-241: per tuo amore, / sempre mi viene
... tu tratti da par tuo. ma ringrazia il saio che ti copre
901: si abbandona l'anima / del tuo parlar su tonde carezzevoli, / e
boine, i-33: ritmo del tuo respiro confuso leggiero nel mio. gracilità
prima causa del conio, perché il tuo carico, e 'l tuo onore è comune
perché il tuo carico, e 'l tuo onore è comune con lui; se si
nel grado loro quanto hai fatto tu nel tuo... forse che le cose
a conservazion di quei popoli saperai imitar tuo padre ed onoratamente governarti, di modo che
è in casa tua, e che di tuo consentimento è condutta questa cosa. nievo
/ che non mi sia vetato lo tuo amore, / in me non possa
-che in te si cinse / col tuo principio -di somma bontade / a tanta degnazione
ancilla', / così mi scalda del tuo foco ognora, / lo quale in carità
io di carmi tesserò corona / al nome tuo, di tanti eletti cigni / minori
loro, ci diventeranno tutti nemici per amor tuo. caro, 12-i-185: ci fa
non te contenisti / che l'amor tuo spesso non versasse / d'amore, non
, v-363-13: e cusì de lo tuo fillio facesti: / mandastilo alla vergine
per scamparne, / umana carne al tuo virginal chiostro. boccaccio, i-523:
seguitare il cantar mio, / pel tuo iosef e giovacchino ed anna / e
ch'or gli è occulto, / il tuo tradito figlio / ricorderassi adulto, /
i capelli. / stavi, fra il tuo carnefice e la mamma, / stavi
. c. dati, 101: in tuo paragone hai fatto divenir filippo clemente.
e, per dir così, del tuo sangue e delle tue viscere. giusti,
: non accusare mai di disonestà un tuo collega, se hai le prove che egli
te dai / ed onnia trai en tuo possedire, / granne è l'onore che
, / quanno en lui stai en tuo gentilire. compagni, x-21: i signori
d'un uomo a cui è caro il tuo onor quanto a te stesso. cuoco
. tu ci lasciasti sì sconsolati nel tuo partire, ch'io non credo ancora
/ ma tu dormivi, sopra il tuo carbone. d'annunzio, iv-2-5:
di celesti rose verrà cinta di un tuo raggio su l'oriente ad annunziar che tu
, 39-iv-168: segui allegra il lucido tuo viaggio, l'onorata carriera. baretti,
è prescritto il fine / del corso tuo, se tu risplendi a tempo, /
polverosi innanzi ai carri / gravi del tuo ricolto, e sui canali / e sui
viii-47: e so ben che il tuo sesso / tra gli ufizi a noi cari
conforti ricevi e lume ancora / al tuo deliberar. moniglia, 1-3-5: messaggiera
giorno, iii-149: e l'elegante / tuo dipintor può con lavoro egregio / tutti
semplice vi splenda / di nuda maestade il tuo gran nome; / o se in
fai fare alcuna carta, abbi uno tuo libro, e scrivivi suso il dì
a più ragione: / che comprese tuo mente, sì pudico, / che ti
sì che stracciando la carta del corpo tuo, scioglieste noi. -privilegio,
anni, io veggio spiare minutamente ogni tuo sito, ricavare le carte de'tuoi paesi
che hai? cosa ti manca? tuo padre non ti manda più i soldi?
strade di parigi un uomo che forma il tuo onore, e che dovresti accarezzare,
paolo mio, io voleva rispondere a tuo padre; ma io non aveva che di
/ se mi vuoi fido al tuo rito. ealdini, i-697: chiedere a
cuociare e delle altre cose, forse el tuo marito non vorrebbe che tu venissi alla
scudi. fagiuoli, 1-2-198: - tuo padre t'avrebbe a cavar di casa.
mandi tosto in ioeppe tuoi messi al tuo servo apostolo simone, lo quale è cognominato
esta angusta e fosca cella, / il tuo vivo splendor segua per duce / in
. foscolo, xv-412: anche il tuo convulsionario canini mi tormenta con le sue
fingendo di non vedere antonio, « tuo figlio viene qui per fidanzarsi e la sera
alla fortuna che abbia voluto el danno tuo essere piccolo. berni, 38-2 (iii-246
e penetrato; e si l'animo tuo non è più alpestre che d'una tigre
certo che non farai oltre poco caso del tuo bonifacio. f. f. frugoni
piace? apri la cassa, / è tuo ciò che tu vuoi. forteguerri,
altro maneggio del negozio / vo'che sia tuo: vo'darti / riputazion
mettersi in viaggio, e che il tuo padrone non ne troverà certo nella sua cassa
altro cassi, / falsificato fia lo tuo parere. idem, par., 4-89
, / ch'i'non ti sento nel tuo loco stare? » / rispose 'l
manzoni, io risento ora sfogliando il tuo libro quello che sentivo allora leggendo nel
castalio mèle, / degni del genio tuo del tuo sembiante, / mi
mèle, / degni del genio tuo del tuo sembiante, / mi piovesser dal
per l'aere far velume / ne'tuo castelli la fraterna testa. 2
quando ti lice, / l'amico tuo gastiga / del fatto onde s'imbriga.
, né per sembianti, onde lo tuo marito potesse entrare in veruna gelosia di
, xxiv-788: se sia giusto rigore il tuo in castigo de'miei falli o pure
casta, / come incenso salì nel tuo cospetto. ariosto, 8-77: il
a lei -la comunione del mio spirito col tuo mi par così casta ch'io ti
, non entreranno nella gesia di dio tuo signore. bencivenni [crusca]:
. spacciati di grazia nel darmi il tuo consiglio. caro, 9-2-207: altro
manzoni, io risento ora sfogliando il tuo libro quello che sentivo allora leggendo nel
se levar ti voi, / che 'l tuo qui star ti nuoce e non ti
fra le cretensi squadre / cadde il tuo genitor. sai che al suo fianco /
, gualtieri carissimo, voglio che al tuo petto sempre chiavato sia: che se lo
ha maggior pena; / veggo che del tuo amor l'hai posta in cima /
4-90: ci perdi di poter fare il tuo comodo e di rubare, perché ti
porta. tasso, 6-iv-1-218: opra col tuo signor che si disserri / la mia
capo del papavero, e raccogli col tuo dito la gocciola che ne uscirà,
, comanda che davante el populo el tuo avversario dechiare li patti. ricchi, xxv-1-222
: e chi l'uccise bee col tuo bicchiere, /... / e
a un tagliere, / e nel catin tuo intigne, e tu se'cieco.
ispen- derci per cattarlo: va in tuo viazo, fia; e vu venirne drio
de gl'impeti mal vivi / sale nel tuo cervello a fermentare. gozzano, 65
pratica cattiva, / dov'è andato il tuo decoro? pirandello, 7-201: dio
... tu hai sfasato il tuo accordo di corpo e d'anima, vivi
stà ascoltarmi, / e pensa del tuo male aver vittoria, / se tosto un
477: cavalca intorno a l'avel tuo, voltèro, / il diletto di dio
brancati, 4-80: ho sentito il tuo discorso di poco fa. ebbene,
bascio. tasso, 16-54: sarò tuo cavalier, quanto concede / la guerra d'
t'accompagnò al teatro; sedeva al tuo fianco; venne poi sotto il palco a
/ la schiera della morte. so il tuo nome, / o buon cavalleggere mario
se mai pensi far cosa degna del tuo valore, se credi operar cavalierescamente,
essere vecchio, ma volendo dal cuore tuo rimuovere tale errore, che quel c'
nel mio campo, / e in sul tuo hai portati i cavalletti. salvini,
salvini, vii-557: e 'n sul tuo hai portati i cavalletti-, cioè,
briglia piena di frappe; ma il tuo fratello giovanni un cavallino nano, o forse
ch'io t'acchiavello; / risponda lo tuo senno non durazzo, / ché altrettanto
accerto chiavello, / non razzerà lo tuo cavai du'razzo. iacopone, 33-5:
pascendo. poliziano, 2-22: ma per tuo fé, dimmi un poco, vai
poppa / certo, ed or baldi un tuo sguardo cercando / al mal domo cavai
volgar., ix-31: se il tuo occhio destro ti scandalizza, cavalo e
strata, vorrei cavar la fossa per il tuo frale; e ti vorrei comporre come
volgar., ix-41: come dici al tuo fratello: lascia che cavi la festuca
lascia che cavi la festuca dell'occhio tuo; ed ecco che nell'occhio tuo
tuo; ed ecco che nell'occhio tuo è la trabe? crescenzi volgar.,
tanto, così dolci argentei suoni / dal tuo legno cavavo io questa notte, /
: ti dà il buon dì chi il tuo mal anno aspetta / e ti saluta
/ io, come oggi appo il tuo, così sedea / spesse volte al suo
punto solo, un groppo tinto / del tuo colore, caldo del respiro / della
crocifisso, e ine poni l'intelletto tuo a ragguardare il segreto del cuore.
vuoi tu ch'ami in te? quel tuo bel ceffo? / quella sudicia barba
sospiri e di lagrime confuse / nel tuo volto fontana oggi si scema, / populo
, / sotto tutti i dolenti / il tuo già servo esangue prodottisi in una
poline tu andrai riserrando il tuo argento, e finendo la tua
i detti tua terrazzi ritraendole dal tuo cavo. vasari, i-194:
/ tu se'da dio odiata / pel tuo viver vizioso. calmeta,
d'annunzio, ii-202: io sul tuo tumulo grande / colsi ima rama d'alloro
[la luna], or vela il tuo splendore: / corri pe'templi aerei
tua posta; anche lo stesso / tuo tacer ti convince: in sen tu
punti. redi, 16-vii-454: il tuo ceffo nero e barbuto non si può mettere
monti, 1-212: ma sol per tuo profitto, o svergognato, / e per
per l'onor di menelao, pel tuo, / nel tuo medesmo, o brutal
menelao, pel tuo, / nel tuo medesmo, o brutal ceffo, a troia
vuoi tu ch'ami in te? quel tuo bel ceffo? / quella sudicia barba
/ nera viola, / dentro il tuo duro calice. d'annunzio, iv-2-98:
io sì l'adombri e veli [il tuo nome]. marino, 209: ivi
mura, che tu t'awisi che 'l tuo favellare non sia udito fuori del più
e sorrisi / plaude la dama al tuo sagace tatto! alfieri, 1-39: di
, o fanciul celeste: / sovra il tuo capo stridere / non osin le tempeste
iv-2-107: manda i raggi celesti del tuo amore fino al santuario dell'anima nostra
ma il dì verrà che nobile / retaggio tuo saranno. leopardi, 9-45: negletta
seg. versi del persiani: * il tuo canto è più dolce d'una avelia
angusta e fosca cella, / il tuo vivo splendor segua per duce / in qualche
giamboni, 2-67: lo tuo celliere de'esser contro a settentrione,
xotxog 4 cavità 'e dal balli nel tuo onore. boccaccio, dee., 8-2
di quant'arte mai volesse porci il tuo parrucchiere. manzoni, pr. sp.
, lieve / cenere, buona per il tuo bucato. / e il ceneràccio,
più desteranno arguto / suono dal cener tuo per sempre muto. alfieri, 1-108:
traendo, / parla di me col tuo cenere muto. manzoni, 43: tu
innanzi / alla tua tomba, al tuo spirito restato / quaggiù tra questi liberi
82: in ogni cenno irraggi il tuo mistero / d'esserti qui votata al
: / libero, dritto e sano è tuo arbitrio, / e fallo fora non
: viva re carlo! al cenno tuo, dai valli / calan le insegne;
, purg., 22-27: ogni tuo dir d'amor m'è caro cenno.
là mi aspettava un qualcea cenno del tuo nuovo soggiorno. manzoni, pr. sp
. d'annunzio iv-1-653: pongo il tuo nome anche in fronte a questo libro
immune / cigno da tempo che il tuo nome roda, / chiama gridando intorno
mano tifone. giusti, ii-370: il tuo drea bianco-vestito fu un vero centimano,
verità. alfieri, 1-17: un sol tuo detto, un detto / di vero
vivi / un giorno ancora, sul tuo ceppo verde. cassola, 2-128: il
anni / ha data al mondo il tuo gran ceppo vecchio. marino, vii-394:
che ti mena in alto / truovi nel tuo arbitrio tanta cera, / quant'è
io sarei un asino s'io fossi tuo marito, che proprio tu hai cera
sei cestaroli... sono al tuo comando, e andaranno fin'in calicutte se
147): alessandro, caccia via il tuo sciocco pensiero, e, cercando
quelle che veggiono? or aggiugne il tuo vedere alle cose, che tu presenti dicerni
che m'ha fatto cercar lo tuo volume. g. villani, 1-14:
mi dice: -ecco bel frutto / del tuo cercar le dotte carte; ir privo
hanno fatte e quello che già fu tuo donano ad un altro e, se tu
uomini famosi e vertuosi sia [il tuo re] sollecito cercatore, e fervido seguitatore
purg., 22-33: la tua dimanda tuo creder m'avvera / esser ch'i'
. e il giorno / che 'l tuo nome attestàr, non di frequente / popolo
darmi? -questo cerchietto d'oro sia tuo. algarotti, 2-41: quando uno
un giorno uguale ad altri / sul tuo volto: un mutarsi della luce /
luna, dove / varca l'ade il tuo piede silenzioso. pavese, 8-130:
cammino io ti seguia; / e '1 tuo fucil di certi / colpi il silenzio
nel cuore: « guardalo, è tuo fratello! ». guardò, ma
volontà propria, in sacrificio a dio padre tuo? certo sì. caro, 2-1-283
: ma el saprà ben voltare el tuo cervello e farti volere quel che tu
giovenile ha del perfetto. / s'il tuo chirurgo gio- vin'io non biasmo,
: m'avvedo bene che la porta del tuo cervellùccio è più stretta del bocchino di
li benigni fati a me concederanno, il tuo domestico cervo per merito de la guadagnata
nella piova / d'armor l'arco del tuo ciglio s'è spento / al primo
fonte / de'cesarei giardini / col tuo sposo verrò. colà m'attendi /
, a mirar l'alte prove / del tuo scalpello nel cesareo volto / venga fidia
semicircolo. d'annunzio, iv-2-897: il tuo orefice prediletto fu quell'ebreo convertito,
, pensando di fare più bello il tuo basso rilievo. -cesellétto.
sorvoli alta le fredde / banchine del tuo fiume, -non te fragile / fuggitiva.
, ed empie, / né cessar tuo rigore. marino, 4-184: or del
levando l'anima, / procedi il tuo viaggio. giusti, v-159: senza perdere
mai io pensi fare ingiuria al signor tuo marito, amandomi egli, come da te
sei cestaroli, i quali sono al tuo comando. tramaler [s. v.
cestina / non ride al par del tuo labbro giocondo. barilli, 6-146:
imita la notte. / ma il tuo volto dilegua in tonfi, / in cesure
novellino, 13 (32): al tuo tempo ed etade si conviene di
, o ver discorron nell'animo tuo? or se'tu come l'asino
acuto e raro ingegno, com'era tuo padre, sia uscito un cetrone di
a mio modo, che ti consiglio del tuo bene. machiavelli, 494: io
nel sangue d'alcuno, e massime del tuo, che non mi offendesti mai.
marino, 216: e vien col dolce tuo tranquillo oblio [o sonno] /
, repente, un'ora che il tuo cuore disumano / ci spaura e dal
dama beatrice moglie che fu del caro tuo cavaliere berlinghieri. ser giovanni, 11-68
xiv-274: che? domani sera quel tuo galante si lascerà egli scappare una festa
solinga peregrina, vai, / col tuo passo di malinconia, / dove, a
. petrarca, 355-13: né dal tuo giogo, amor, l'alma si parte
tolto costei ch'era promessa / a tuo padre, io l'ho tolta perché
anemoni per ver sarli sul tuo capo. bacchelli, 1-iii-188: voi potete
latini, i-1800: ma già a tuo minore / non render più onore /
un giorno uguale ad altri / sul tuo volto: un mutarsi della luce / rapido
, dove / varca l'ade il tuo piede silenzioso. 18. figur
e pago di te stesso / chiudi il tuo chiaro dì, ma festa e canto
, cara spelonca, / sì chiusamente nel tuo sen ricevi / questa serva d'amor
, 25-141: io non intendo il tuo parlar qui chiuso. 26
non per lui, / ma per diporto tuo ci sii venuta. sassetti, 14
sospir, / come dentro al tuo petto eterne risse / ardon che tu
all'ultima, hanno sempre portato il tuo cognome. 3. agg.
e età, che ha testé francesco tuo, si coglie la piega quasi del ciambellotto
se'tu allegra, e cianci fuor del tuo solito. marino, 5-98: troncando
resto una donnicciuola è stata padrona del tuo cuore; e le ciarle di una donnicciuola
ti hanno indotta a far piangere il tuo povero amico? manzoni, pr.
. papini [accademia]: un tuo sguardo ampio e felice, un tuo
tuo sguardo ampio e felice, un tuo sogno agitato sarebbero per me regali più soavi
, x-3- 544: il meschin tuo padre affascinato / da quel ciarlon d'
essi le loro arti; usane a tuo vantaggio, com'essi abusarono di noi a
aretino, ii-275: - come son di tuo gusto le ciarpe? -pensai tu.
: e par neve che fiocchi / del tuo bel viso l'amorosa manna, /
o cicalona, / che modo è questo tuo così cattivo? baretti, 2-32:
perenne / rimordimento della conscia colpa / il tuo dio balenò. nievo, 1-21:
versi. alfieri, viii-82: contro al tuo padre... / contra il
padre... / contra il tuo re, tu in armi?..
figlio!... mal grado tuo, pur caro al padre! foscolo,
marino, 5-46: non esser al tuo ben cieco, né sordo, /
. alfieri, xiii-80: tanto del tuo icilio cieca / sei dunque? in lui
/ mossi le piante al regno tuo rubelle. algarotti, 1-38: mercé le
95: io non so se il tuo piede / attutito, il cieco incubo onde
va'pur dove ti guida / il tuo cieco furor. parini, giorno,
un pensier di cielo / misterioso il tuo pensier s'avvinca, / sì come
, 8-164: son più che certa del tuo diventar maggiore di qual sia mai suta
... / piacciati ornai col tuo lume ch'io torni. idem, 128-7
condusse in terra / ti volga al tuo diletto almo paese. ariosto, 4-3:
così compunto per avere involontariamente offeso il tuo bolognini. sa il cielo che io
sul ciglio, alle mie luci / il tuo volto apparia, che travagliosa /
miccia, / sui lunghissimi cigli del tuo sguardo. cassola, 2-96: di
quanto più alzar vo'gli occhi al tuo splendore, / più mi sento abbagliar,
riso e il pianto il ciglio / tuo su quel sonno. sbarbaro, 1-166:
, che destrutto / mirasti il regno tuo co 'l ciglio asciutto? alfieri, i-44
ond'io, nascendo il mio dal tuo pensiero, / penso a che pensi,
forse più timoroso / verrà dinanzi al tuo severo ciglio, / che all'asia tutta
ch'or gli è occulto, / il tuo tradito figlio / ricorderassi adulto, /
io di carmi tesserò corona / al nome tuo, di tanti eletti cigni / minori
te immune / cigno da tempo che il tuo nome roda, / chiama gridando intorno
piace, amico, 10 scoppio-scintille del tuo volto-vecchiaia, il guizzo cilestre del tuo
tuo volto-vecchiaia, il guizzo cilestre del tuo occhio-dolore. bocchelli, ii-106: ai lati
molto, molto da soffrire, pensando a tuo padre che, poveretto, eh.
tanto, tanto male! sia il tuo cilizio, figliuolo, il pensiero di tuo
tuo cilizio, figliuolo, il pensiero di tuo padre. linati, 30-203: alcuni
, 119: mi stesi al piede del tuo ciliegio, ero / già troppo ricco
e abbandonato... / ma sul tuo dorso sempre cilindrato / tutte tacque debbono
idem, par., 17-134: questo tuo grido farà come vento, /
faceva. montale, 1-49: il tuo aspetto s'insinua nella mia memoria grigia /
ricchi, xxv-1-194: hai pur questo tuo pecco, / come le donne,
, oggi veder vorrei l'azzurro / del tuo cielo riempiere la bocca / rotonda della
pulci, 6-10: veggo che del tuo amor l'hai posta in cima
: con la destra / molle verso il tuo sen piegata e mossa / scopri la
lemene, 449: tu seguendo ognor tuo stile, / non saprai prender partito
cimentosa unquanco / non far risparmio del tuo sangue istesso. d'annunzio, v-2-606
. carducci, 370: l'ombra del tuo cimier l'aure tremanti, / come
, / e ti deformi con il tuo cinabro? parini, giorno, i-38:
. gozzano, 84: rivedo / quel tuo sottile corpo di cinedo.
negri, 1-491: nulla qui dentro è tuo, nemmeno l'aria, /
d'annunzio, ii-501: ma nel tuo prato molle, ombrato d'olmi / e
algarotti, 2-497: il prode / tuo richelieu, di cui l'ambrata chioma
-che in te si cinse / col tuo principio -di somma bontade / a tanta
. d'annunzio, iv-2-897: il tuo orefice prediletto fu quell'ebreo convertito,.
e la salsiccia e l'uova e 'l tuo pan unto, / e chi l'ha
disperati. caro, 10-361: 'l tuo fanciullo iulo in mezzo a l'armi /
come spesso adviene, ch'el figliuolo tuo non fusse quanto desidereresti cinto e destro
al mio lamento? / talch'al tuo dolce inganno ornai consento, / cinto di
lorenzo de'medici, ii-280: o pel tuo camiciotto una scarsella, / o cintolin
/ nella miseria; e ciò sa 'l tuo dottore. idem, par.
di ciò, che fai mercatanzie al tuo stato convenienti, non ti riprendo.
/ fitta in questo scimunito. sostener tuo posto dei: / tra'delitti capitali
, xlii-11-21: ma tu vuol'esser un tuo cirafoglio, / dicendo poi ch'
gradi in un sol momento abbia il tuo pensiero a calarsi per giugnere al suo concetto
fai caso di ciò che dica in tuo discredito; un circolo di facchini? calepio
. tasso, 6-i-148: 'l tuo leggiadro manto or più risplende, / vergine
col pensiero ciascun luogo dove patì il tuo signore. -intr.: scorrere intorno
gradi in un sol momento abbia il tuo pensiero a calarsi per giugnere al suo concetto
tu hai, / laudato sia il tuo nome e 'l tuo valore. marmitta,
laudato sia il tuo nome e 'l tuo valore. marmitta, ix-301: un pra-
: quella [fama] del padre tuo, che luce e vaga / col sole
simigli già a l'optima memoria de tuo padre, il quale fu uno circumspecto citadino
. segneri, i-308: tu col tuo vivere men circospetto, men cauto, tu
: / o profondato mare, altura del tuo abisso / m'ha cercostritto a
: quando sarai liberata anima, fuori del tuo minerale circuito, sentirai sopravvivere in
ieru- salem... attornierò lo tuo circuito a modo d'una spera,
l'argine, e porrò l'armadura nel tuo assedio. marco polo volgar.,
d'adria reina altera, / onorò tuo valore; ond'or si duole /
, la quale ha da essere il tuo rimedio, non ti venga da esso immediatamente
: se tal sei, ambisco il tuo plauso, se invece sei ciuccio, preferirei
se invece sei ciuccio, preferirei un tuo biasimo. 3. dimin.
pulci, 24-27: io veggo il regno tuo con gran periglio, / ed arai
: s'io ti piglio quel ciuffo tuo canuto, /... / ben
montale, 35: pendono / sul tuo ciuffo e ti stellano / gli amuleti.
aretino, ii-245: va'e vieni a tuo beneplacito, poi ciullo2, agg. e
. l. salviati, 19-61: fa'tuo conto / che io t'arò a
ogni conquista cittadina / mi lusingò quel tuo voler piacermi! -per simil.
apennino / e fa crosciar le selve al tuo clangore. papini, 8-188: ma
ora viene; clarifica il tuo figliuolo, acciò che il tuo figliuolo clarifìchi
il tuo figliuolo, acciò che il tuo figliuolo clarifìchi te. leggenda della
fai versi. tagli le camicie / per tuo padre. hai fatta la seconda /
322: viva re carlo! al cenno tuo, dai valli / calan le insegne
una parola, che diffen- dendo il tuo cliente doverai dir sempre al contrario di
quell'anno climaterico, / che il tuo capo vuol ir di senno scarico.
. nievo, 547: guarda là tuo fratello che bella figura ci fa col
e d'oro. / il padre tuo, fanciulla, / non ha raccolto nulla
in cocco e costa 32 paoli; il tuo è di prima qualità e costa 26
, 4-39: là potrai tu giocare a tuo diletto / a bazzica con esse,
manzoni, 17: cui di tuo cuor l'altezza, e di tua mente
sovr'esso. carducci, 678: al tuo passar, siccome a la sua dea
sotto il fascio mortai non renitente / il tuo capo innocente: / ma non piegato
ix-143: se a questo punto el tuo socorso è tardo / e non afrit'el
e caderai nel basso, / e 'l tuo poder fie casso. andrea da barberino
va canta la messa, e guarda il tuo tesoro, che carlo non ha bisogno
, che carlo non ha bisogno di tuo oro né di tuo argento. giov.
non ha bisogno di tuo oro né di tuo argento. giov. cavalcanti, 37
ardir feroce, / che nel diletto tuo signor vedesti. idem, iii-11: quando
. leopardi, 9-20: bello il tuo manto, o divo cielo, e bella
codici d'aurea favella / dove il tuo spendesi tempo migliore, / che da
e * coercizione ': * vuoi educare tuo figlio? poiché non sei riuscito colle
eliminare un contrasto di ritmi: il tuo interiore, e quello coercitivo del treno.
e alla mia prudenza inclina il cor tuo, acciò che tu custodi le buone cogitazioni
fiori, / e sopra il viso tuo li farei piovere. sannazaro, 12-216:
acqua apprestar giovi / albergo al seme tuo, sotto quai segni / fidarlo al campo
foscolo, xv-15 7: ho letto il tuo volume, e se il consiglio non
, 95: io non so se il tuo passo che fa pulsar le vene /
non cognato al nostro / il gener tuo; quelle tue varie note / dolor
prima cornice, / mio figlio fu e tuo bisavol fue. boti, 3-450:
colui unde è detto lo cognome del tuo parentado. agostini, 89:
e d'onorato impero, / nudrì 'l tuo padre e l'avo e chi primiero
un'osteria] un braccio con questo tuo mezzo cannone, io credo che tu
maggior fonte / de'cesarei giardini / col tuo sposo verrò. colà m'attendi /
cesa perigliosa e vaga, / dal tuo bel volto, donna, m'al
prima colla forte, e danne col tuo pennello due volte sopra il detto lavoro.
, 1-181: lieta dell'aer tuo veste la luna / di luce limpidis
reggia; / qui pur sui colli del tuo cor verdeggia / la fronda degli ulivi
di là mi aspettava un qualche cenno del tuo nuovo soggiorno. pascoli, 773:
piangono sulla tua tomba: e il padre tuo, viene e getta, per benedizione
leonardo, 1-118: ricordatisi come il tuo uccello non debbe imitare altro che 'l
, / sì che 'l disordinato tuo collegio / non dia di sé fra noi
consiglio. boccaccio, vii-230: el tuo collegio a te spesso raguna; /
da siena, 191: ogneti l'ochio tuo col collirio della carità, e non
. pascoli, 31: come col dolor tuo mi consolavi, / come, o
oltre il destino! / come al tuo collo ti tomai bambino / piangendo il pianto
al presidente dei giurati, impiccati, il tuo cliente è sicuro di sentirsi arrandellata tra
allo straniero / che il piè grava sul tuo collo, / pose il buio nel
bono. iacopone, 91-97: tutto lo tuo desire, donqua, sia avevo trovato
, per poi uscirne fuora al bisogno tuo e al tuo comando. monti, x-3-459
uscirne fuora al bisogno tuo e al tuo comando. monti, x-3-459: dal
, 4- 262: se spavento il tuo petto or non occupa, / ed hai
. d'annunzio, ii-502: ma nel tuo prato molle, ombrato d'olmi /
il mio pincino, entra qui nel tuo armario, nel tuo palagio, nel tuo
entra qui nel tuo armario, nel tuo palagio, nel tuo stato.
tuo armario, nel tuo palagio, nel tuo stato. = lat. columbus
oggi veder vorrei l'azzurro / del tuo cielo riempiere la bocca / rotonda della
7-i-327: quant'or s'abbassa il tuo bel regno, amore, / poi che
leopardi, iii-642: tu, l'amor tuo, il pensiero di te, siete
ritrarre, tingi alquanto le pareti del tuo studio di bianco misto con nero, perché
la luna rossa, il vento, il tuo colore / di donna del nord,
. manzoni, 42: ecco alfin dal tuo seno sboccati, / stretti intorno a'
, 6-76: ché per te fatto il tuo signor poi sano / colorirebbe il suo
e rosse, / pallide ov'è il tuo viso colorito. ariosto, 42-79:
. parini, iii-56: sì fermo il tuo colosso / nel gran tempio non staria
, lassa, colpa son del tuo passare. castiglione, 133: e
un l'altro non è, non dal tuo al suo provedimento indugiasse o più tardi mi
ed rendesti amante; / colpa è del tuo sembiante / la libertà essere assoluto dai
poss'io dir pago ornai / d'ogni tuo oltraggio, amor, e s'a
., i-90: la guardia del tuo corpo dei fare incontanente, e con
scoglio, / e il dardo tuo ne colpirla la cima. foscolo, 1-
g. stampa, ix-156: l'empio tuo strale, amore, / è più
sol si more, / e tu col tuo colpire / uccidi mille, e non
il passo, e attonito / udrà del tuo cantore / le commosse reliquie / sotto
quella dolce pace / che 'l colpo tuo mi tolle. tasso, 3-24: ma
1-5: degna / sono dell'odio tuo: bersaglio femmi / de'suoi colpi il
colpo / strugger la possa il braccio tuo. leopardi, iii-643: tutto il
ch'io veggo a tratto luccicare, nel tuo occhio diaccio: e mollamela ben data
t'ha dato la ferita, e nel tuo seno allevasti la serpe che t'ha
ioanne, figlio novello, mort'è lo tuo fratello: / ora sento 'l coltello
i-150: spesso, non sempre, nel tuo volto / sentenza è diffinita, /
i-121: ma più ricco è 'l tuo crin colto senz'arte / che di sacra
/... il nome / di tuo caldo seguace a me non valse.
batterà. jahier, 173: ma il tuo compagno, alpino, è spirato /
: fatto è beato e nobile il tuo stile / nel cantar di colei / che
scherz. ant. il mio, il tuo, il suo colui (o colei
477: cavalca intorno a l'avel tuo, voltèro, / il diletto di dio
solinga peregrina, vai, / col tuo passo di malinconia, / dove, a
tutto erranti / da'costumi, che 'l tuo senno prescrisse. carletti, 116:
4-83: o monaco, guarda il capo tuo, il quale morendo alla croce chinò
più crolla il trono sotto al rio tuo piede. monti, x-3-397: il tiranno
pascoli, 455: gli mandi un tuo sciame, che scende / giù giù per
, 2-208: quando dee far prode a tuo aver- sario, tu medesimo lo divisi
pindemonte, 186: per figlio del tuo crucciato labbro / tu non riconoscevi il
/ ed opponga i suoi flutti al tuo ritorno. alvaro, 9-98: il mare
ha troppo fortemente rinnovato il cruccio del tuo spirito gentile, quando si doleva di
/ convenesi ch'eo dica / lo tuo fallar d'onni torto tortoso, / non
carissima, non per peccato commesso il tuo corpo cruciavi con molti digiuni. cicerone volgar
, dunque esser tu puoi / al tuo signore orlando sì crudele, / che la
metastasio, ii-17: signor, nel tuo sembiante / una donna incostante, / che
da alcuno altro, se io tutto il tuo parentado sotto crudelissimi tormenti avessi uccisi?
a consiglio. alfieri, viii-31: il tuo crudel divieto, / che le fiere
, 376: cosa lieve è il tuo corpo! / basta che io l'abbandoni
ii-451: credi agli strumenti allineati sul tuo cruscotto; ma lo strumento più perfetto
anche prima d'avere la coscienza del tuo atto. moravia, xii-34: « mi
/ tien colmo un nappo: il tuo licor gli cade / nell'ondeggiar del cubito
ma tu con noi; cucinati il tuo danaro *? 2. assol
bon ghiotti, / lo valente valor tuo cucinava / e pascea e sanava /
premio per la virtù casalinga, sarebbe tuo. pascoli, 19: toma via
compagni passati, / odendo il canto tuo tutto me struco. = forma
cuffietta / co'nastri bianchi come il tuo visino, / e facevi ogni sera
maglietti o bottoni, / o pel tuo camiciotto una scarsella, / o cintolin per
albergare? marino, vii-523: ben del tuo grande allievo il gran cugino / nato
, 2- i-71: questo barone è tuo fratei cugino. bandello, 1-26 (
segnore, tu l'hai creato corno fo tuo piacemento; / de grazie l'hai
/ nulla cosa ha osservato de lo tuo commandamento: / a cui fece el
. manzoni, 17: cui di tuo cuor l'altezza, e di tua mente
. pataffio, 3: al tuo pasqual servigio il adattai. d'alberti,
, saper mi lassa. / il tuo culto sprezzar, no, non poss'io
ei le pupille / alla luce avvezzò del tuo cospetto. leopardi, 23-142: o
fagiuoli, 3-6-177: dove credesti oltre ogni tuo confine / il culto dilatare al do
e delle altre cose, forse el tuo marito non vorrebbe che tu venissi alla
., 2-31: il colore del tuo abito sarebbe piuttosto da essere fornaio,
ingegno / a morte per cacciarti del tuo regno. pulci, 5-53: ma ulivier
figliolo! pensa che à cancellato il tuo nome e il mio, che tu ài
cuore. carducci, 636: batte al tuo cor, ch'è un bel giardino
ii-97: sai che artabano, / il tuo gran genitore, / regola a voglia
, ii-3: o tu che col tuo cor la tua carena / contra i perigli
colui... che ti toglie 'l tuo e che ti offende, non solamente
, 12-6- 517: contra cuor dal tuo lido io mi partii, / regina.
ne'turbini / de l'alpe il tuo cor di leone / incontro a'barbari
le mie parole fanno quel frutto nel tuo cervello, che fa il grano seminato ne
. metastasilo, 1-i-740: apri il tuo core a tito, / confidati all'
, avesti cuore d'uccidere l'amor tuo, d'improvviso, quasi a tradimento,
io la t'insegni avere? ferma il tuo cuore nell'amore di dio, e
anima nel core / di allontanarmi dal tuo dolce aspetto. chiabrera, 3-4-51: gli
che il non essermi arreso / a tuo pregare. faldella, 2-2: i raggi
idio dunque nel cominciare, / e 'l tuo volere a te non soprastia, /
ministri. prati, ii-13: il padre tuo cupido / coll'or si trastulla,
centro / del cor più volte dal tuo dolce figlio / saettato t'apersi, /
, 22-24: come potèo trovar dentro al tuo seno / loco avarizia, tra cotanto
le leggiadre cure / denno aver del tuo giorno; e quinci io debbo /
l'arreco / là dove alcina ogni tuo ben ti fura / ch'io non le
veglian la cura / del lauro asperso del tuo sàngue: e vive / eterno il
acerba, i fichidindia, tutto! il tuo è mio, capisci? il
è mio, capisci? il tuo è mio! gli mando questo fucile.
dolce oblio tal detto. e il dolor tuo / divido io pure. foscolo,
le secrete / cure che al viver tuo furon tempesta. leopardi, 19-85
s'accoglie / il sol nel lungo tuo grappolo mite: / aurea la gioia
/ udrei, come da vivo, il tuo lamento, / o mio giovanni,
abbandonato... / ma sul tuo dorso sempre cilindrato / tutte tacque debbono correre
: oimè, quanto somiglia / al tuo costume il mio! sollazzo e riso
, viii-39: io, rapito al tuo merto, / fra i portici solenni e
spargo di perenni unguenti / il nobile tuo serto: / né mi curo se ai
ferita / ch'aggio al core / del tuo amore. dante, purg.,
lussuria, / la qual ne tolle tuo santa curia. / signor, perdona a
i segreti di curia ma lascia al tuo acume, se l'hai, d'indovinarli
ti stai certamente per la ignoranza del tuo male, senza esser de'tuoi pericoli curiosa
aria i fulmini più lenti; / lo tuo corso a mirar corron le genti,
corron le genti, / ma per seguir tuo corso occhio non vale. fiacchi,
tu contro i nemici / del popol tuo. berchet, 18: quando al
e qualche bassezza di chi mendicava il tuo favore? non è poi grande lo scapito
valluni. cennini, 1-99: metti il tuo oro propiamente come fai in tavola e
: da questa reggia / fuggi col tuo famaspe. è suo custode / lentulo il
/ talor quell'onda blanda, / tuo specchio, ti consiglia. foscolo,
e alla mia prudenza inclina il cor tuo, acciò che tu custodi le buone cogitazioni
/ cresciuta al fausto raggio / del tuo regio favor; speme del regno, /
mio beato scanno, / fidandomi nel tuo parlare onesto, / ch'onora te e
, 21: dalle scure case / del tuo borgo ascolto l'adda e la pioggia
che quasi non dà suono / di qualche tuo meriggio desolato. levi, 1-40:
alma, vattene a volo / dal tuo fattore. manzoni, pr. sp.
idem, par., 31-83: dal tuo podere e dalla tua bontate / riconosco
te e me di't'animo / tuo, ch'i'l'ho caro. baretti
. disus. essere dal mio, dal tuo, dal suo, ecc.:
giuri... mi giuri sul tuo onore di gentiluomo che non è tutto un
iii-136: credi che voglia tenermi il tuo danaro? m'insozzerebbe le mani,
non hai ballato; e quando ogni tuo passo mi fa tremare, allora tu
se ne intende davvero. -ecco il tuo dadà: se parli di agricoltura noi
ars'un poco; / a mal tuo grado rimarrai del gioco, / poi t'
vino, dado; se no, il tuo fatto è spacciato. de marchi,