abbia a restar sculpita; / né a tuccia che portò l'acqua nel cribro,
ridire) / fatta la tua pian- tuccia, e bambolina / non più, ma
fantasia, la quale vi è ingra- tuccia anzi che no quando stendete su la carta
corneto tarquinia e viterbo). della tuccia [rezasco], 7: furono fatti
dì il conte loro faceva fare. tuccia [rezasco], 44: messer giovanni
mettono taglio e la men tuccia, come noi altri? - non lo
attorno con una vesticciuola miserina, stret- tuccia, stracciatella. -peggior. miseràccio
pregio, di merito. della tuccia, 7: avea della città in quei
cammeo in onice un'elegante figura di tuccia vestale. d'annunzio, ii-196: anche
dei predetti possedimenti pontifici. della tuccia, 399: messer angelo tavernieri di viterbo
pesce, della pescheria). della tuccia, 107: voltò per la via delle
popolo: radunare molta gente. della tuccia, 59: troilo fé popolo in casa
o di un comune medievale. della tuccia, 47: è la sua effigie nel
: questo retrocucina aveva una piccola inferria- tuccia in alto, al punto in cui la
a tale rivelazione, parrebbe una scoper- tuccia da niente! = deriv.
e la campana sonò ah'arme. della tuccia, 58: tutte le campane suonarono
'a far oglio di tuccia'. pigliate tuccia alessandrina oncia una, et acqua forte
. o di minerali (come di tuccia, argento vivo, vitriolo e simili)