roma. e poi parli romanaccio anche tu. = peggior. di romano1
indolente. pavese, n-ii-297: rispondi tu a trompeo; sistema le cose,
fitto fitto: « mi piace che tu sei nata e vissuta in questa borgata,
g. montesanto, 3-14: anche tu ti sei romanizzato, ti sei messo
: s'io cimo 'l panno, e tu vi freghi el cardo; /..
. / s'io gentileggio, e tu miser t'aveni; / s'io so'
/ s'io so'fatto romano, e tu lombardo. testi senesi del due e
dire che non sia buona, ma se tu provassi una volta la corte de la
nera sarai romana / e pe bandiera tu riavrai quella italiana. -saluto romano:
il vostro nicchio che portate di sotto tu fatto perché i. ro
: sono la tua impenitente romantica. tu dormivi, e allora sono venuta sul terrazzo
cose: ma l'unica spiegazione sei tu. 7. tipogr. rilegatura
vittorio, confessalo: nel tuo subconscio tu mi odi ». -peggior.
la 'storia della crudele matrigna': sai tu l'origine di cotesta tradizione, che poi
circostanza). casti, vt-138: tu cotanto / non t'invaghir di romanzesca
programma di legnago, cioè, perché tu, ignorante di politica, intenda, l'
tempo ». gnoli, 1-332: tu stai volgendo e rivolgendo / ne la
un'altra sera? / sei l'eccentrica tu? la romanziera? / la melodista?
avere i baci tuoi, quei baci che tu sai! e poi in certe ore
genovesi, 1-184: appresso io vò che tu consideri non già cotesti vortici, che
consideri non già cotesti vortici, che tu di', ché io non vò attendere a
per ora, e ho bisogno che tu mi aiuti a rinfrancarmi, parlandomi di
, fai pompa di espressioni commoventi ma tu non le comprendi, o le comprendi
ii-303: conduce un filo il moto che tu rubi / all'acqua e vola cento
. / ma nulla so rimpiangere: tu sciogli / ancora i groppi interni col
allor pel grave rombo: / e tu, disse, che m'apporti, /
tue vene pulsanti. montale, 2-75: tu lo senti ai rombi / delle tempie
: misero onor de'miseri potenti, / tu fai gran rombo, ma non sei
romieri, se non ti facevi ancor tu pellegrina per mostrare ai fedeli quanto ti
cristianesimo. tommaseo, 2-iii-404: tu fatti romea / che tu goda la
, 2-iii-404: tu fatti romea / che tu goda la pasqua / e le ova
/ e le ova rosse, / che tu goda la chiesa. 7.
ci testimonia. éerchet, 33 { tu.): il romito del cenisio.
: rosa aulente, / splendiente, / tu se'la mia vita, / per
. frugoni, i-11-89: canzon, tu pur vestita ì di vive immagi- nette
d'ascosa vita, / che là dove tu lacrimi / bellissima romita, / mi
, m'addormento. marradi, 183: tu, nel solenne / de'bronzi scampanìo
fatai sito. foscolo, iv-352: quando tu erravi fuor di te stessa per le
poerio, 3-84: sorgerai feconda sposa / tu da'casti abbracciamenti, / splenderai madre
bascio da cortigiana. non voglio che tu ci metta la lingua. -far romito
, e ammazzalo in qualche luogo, che tu non sia veduto. -romituzzo
mie lagrime e questo mio romitorio dove tu avresti mangiato del mio pane e bevuto
69: tina, con quella grazia che tu suoli / ieri, nell'annaffiarmi l'
lo mare. savonarola, i-28: tu vuoi pur serrare e chiudere questi vasi
disse « per la mia fé, se tu picchi più, 10 torrò uno bastone
moravia, 21-61: quasi quasi lo pagheresti tu, po- maccio che te la rompe
siena, 2-ii-1318: o donna, se tu ordisse e dormisse, tu romparesti il
, se tu ordisse e dormisse, tu romparesti il filo. tanaglia, 3-819:
il filo. tanaglia, 3-819: tu el terrai [proteo] / pur forte
di lei ragiono, / vò che tu n'oda in altra lingua il suono.
sercambi, 2-ii-101: vespa dice: « tu sai che domane io hoe a rompere
delle pleiadi cf atlante / figlie, principia tu la battitura, / e al tramontare
costa, / sì che 'suoi raggi tu romper non fai. -impedire la
-liberare qualcuno. boccaccio, iii-5-46: tu sai che io son quiritto sbandito,
io son quiritto sbandito, / e tu hai rotta a teseo la prigione.
negli occhi aperti così melato e tale che tu lo possa ancora vedere. -oltrepassare
g. visconti, ii-1-2: non vede tu quante excesive pompe, / quante gale
1-14-4: indurato m'è amore, e tu 'l credi, / c'onni mi'
vogli tuore alla figliuola mia quello che tu rendere non le puoi giammai, cioè
qui la pace, o fratello, tu ce la rompi a noi. gabriele,
l'onore. boccaccio, 1-ii-80: tu hai l'onestà mia spezzata e rotta,
che alcuna cosa ti rompa? che tu unque ti correggi? compagni, 1-8:
io ti priego, padre, che tu non voglia rompere la mia intenzione. lorenzo
ii-195: donna, io ti priego che tu sia costante, / e lascia fare
nostro disegno. musso, 39: tu non sei fuora di tutti, uomo,
, sei uno di tutti; se tu hai tanta cura di tutti, alle volte
et a fornirvi un suavissimo / sonno che tu m'hai rotto. buonarroti il giovane
destarvi. castellini, 1-25: -dove hai tu badato / tanto? -qui a seder
scala del paradiso, 226: se tu promettessi a gesù cristo d'andare per la
, se il ventre è sciampiato, tu hai rotta la promissione che facesti.
: ecco: rompo l'amor qual tu la fede. muratori, 11-229: chiaramente
e che onore ti sarà allora che tu paia uno moccolone e non sappi che
cristo). beicari, 4-98: tu, forte signor, se dal gran pianto
giunto in « gratia piena » / tu m'apparisti, angelicata donna, / tutta
stopa / e s'el se rompe, tu l'agropa. statuto dell'università e
/ a che scoglio rompesti! / tu rompesti al timor d'esser tradita.
rompono canzoni / e voci -in cui tu sola resti senza / paura, e
s. c., 30-3-6: se tu taci, egli più si rompe,
con più commodo / cavargliene del capo tu, per ch'io / ho il frate
nel partito e romperebbero con te appena tu ne uscissi. moravia, xi-371: io
di pianto. carducci, iii-2-379: tu spiri, o satana, / nel verso
passato. marinetti, i-53: vuoi tu rompere con il tuo passato? alvaro
corso. lancia, i-308: se tu romperai li aspri fati, tu un altro
: se tu romperai li aspri fati, tu un altro marcello sarai.
parola, / due once, come tu condennato hai; / ma, se fie
che ti vale la fede, se tu ti rompi in mezzo? -rompersi a
, estenuarsi. crudeli, 2-210: tu trovi un uscio senza corridore, e una
-ti fossi rotto il collo; che tu rompa il collo: per deprecare che
mina. fagiuoli [tommaseo]: che tu rompa il collo innanzi ch'i'ti
m. cecchi, 1-1-22: se tu, polibio, sarai savio e piglierai esempio
, 115: certo, diogene, che tu eri fuori di gran fastidi e di
3-61: perché ben mio dardo / tu chiar conosca come passa l'alma,
te 'l dirò sanza nessun riguardo: / tu sai che porto l'amorosa salma /
retroso / m'ha detto: « tu vuoi pur che per quest'alma /
alta voce: / « ove se'tu, o vita di mi'alma? /
azzolini, lvii-48: anima neghittosa, e tu che dianzi / chiamavi del tuo cuor
< fi perder tal vicini, / e tu, quartier de lo spirito santo,
sospeso sul mare /... / tu ridi al ciel senz'astri coi puri
1segneri, i-438: se... tu vuoi rimanere nel secolo, rimani pure
/ -basta che, se di questa tu hai fame, / tu ti morrai digiuno
se di questa tu hai fame, / tu ti morrai digiuno, sai mi sia
... ». brontolalo anche tu, e consolati col trasporto della capitale in
benedetta. carducci, iii-2-5: d'amor tu chiacchieri, e questo va: /
una gran salmista pare essere, acciò che tu non creda dall'altre lei devariare.
seraini, 1-78: poi fra'ciechi tu se'glorioso, / e fra '1
parafrasi del paternoster, xcv-4: a mallo tu guarda quel dì in lo spirito almo
malinconie. aretino, 26-299: non sai tu che il vulgo dice che ogni salmo
ti parli, e allora farò quello che tu vuoi ». pulci, 27-157:
grand'onta è udire / vecchio che ami tu pria gli agi o il sepolcro?
/ « il nostro, il nostro: tu, gesù, l'hai etto »
una tremula voce vibrante a pena: / tu [il pianoforte] raccogli e sostieni
un colonna e un orsini. vorresti tu avere due papi? 2.
anonimo veneziano, lxvi-1-89: se tu voi fare saio- mono, toi la
: / pel mio rimpianto voglio che tu finga / una commedia: tu sarai
che tu finga / una commedia: tu sarai carlotta. moravia, xi-480: la
mancanza di riguardo -io jane, tu tarzan -istituzionalizzarli, ghettizzarli, seminarizzarli,
levatura culturale. carducci, ii-u-75: tu parli di bologna, e del salottìno
4-256: la casa mia, come tu puoi sapere, è grande e divisa dalla
s'entra nel salotto deputato / dove se tu t'appoggi a un tavolino / o
: le polpette al pomodoro, che né tu né io as- saggeremo più a questo
. dissero così: « que voi fare tu? utta iente francesca ène sbarattata
...: che in ciò che tu fai, tu adoperi con amore di
che in ciò che tu fai, tu adoperi con amore di dio. n.
. fra giordano, 1-201: tu vedrai uno ricco uomo e parratti ch'
, 18-51: io dissi: « o tu che l'occhio a terra gette,
porti non son false, / venedico se'tu caccianemico. / ma che ti mena
(1-iv-815): or non ti conosci tu, tristo? non ti conosci tu
tu, tristo? non ti conosci tu, dolente? che premendoti tutto, non
una salsa. bembo, 12-77: tu non faresti, e vedil per te stesso
mantenere. lalli, 12-128: tu, che per dieci anni a troia /
sono più giorni che salsiccie. domani tu potrai fare quello che oggi non farai
non far cotanto ro- more, essendo tu figliuolo di un salsicciaro. c. gozzi
. guerrazzi, [-87: hai tu mai visto nel bel mese di maggio la
lui. coaemo, 73: « tu se'matto!.. matto da legare
t'han conosciuto / che per tema tu fai de l'ammalato? / salta su
non far più rifiuto, / ché tu svergogni tutto il parentato. g. gozzi
del peperone rosso, e « sei tu che salti di meno ogni anno che passa
avesse. fr. serafini, 362: tu ritorni dalle tue faccende a casa,
te per questa via e in un passo tu sàltere in gloria. 21. riflettersi
adirarsi. piccolomini, 2-12: or tu mi faresti ben ora saltare. e
, iii-3-7: fiume d'italia, e tu l'origin traggi / da s
altro..., si dice, tu 'salti di palo in frasca'o veramente
fuori a rispondere per tutti: « tu sei l'unto, il figlio vivente
danza. sermini, 285: tu ha assai bene imparato questo saltarello perché
ha assai bene imparato questo saltarello perché tu vedi dove e come con le dita debbi
fermo e lucia, 418: « se tu lasci ancor cadere uno di quei pani
. b. giambullari, 7-00: tu con un salterello / ve puoi entrare
f. frugoni, v-56: baroncello, tu hai promesso di raccontar la storia del
govoni, 9-17: resterai sempre vivo tu, finché / l'ultimo dei pianini
crisostomo volgar., 1-2-26: se tu se'rinchiuso in pregione e se'in
danzante. d'annunzio, iii-2-153: -e tu, làmia, che fai? -0
manzoni, fermo e lucia, 118: tu lo aspetterai, come t'ho detto
14-37: scendete, lagrime, / e tu, spada nel petto / entrami a
che mi dà questo pensiero. se tu potessi venire a firenze. =
g. gozzi, 1-370: tu all'incontro, quando hai preso un topolino
mente e di forza erano scagliati, tu gli vedevi andare velocissimamente roteando e saltellone
esca dell'infanzia, pur che solamente tu lo tocchi con la mano, incontanente
senza voglia. moretti, 172: tu non sai, anima sciocca, / ma
su l'acqua del fosso: / e tu già canti, o saltimpalo, /
nella camera di mio padre, « qui tu starai secura e libera a tuo grado
alba e non allegri balli, / tu piangerai nel tuo campestre asilo. / chi
de'maestri suoi. bemari, 3-85: tu puoi costituire per lei come un anello
sono appellati li salti della luna, allora tu dèi prendere quel dì e li undici
dici una bugia ». « anche tu hai detto una bugia. sono donzello
antonio da ferrara, 146: or tu [valigia] se'vota e non te
1-36: io desidero cosa, amor, tu 'l sai, / ch'è forse
. antichi portolani italiani, 532: quando tu doverai interar tu te acosterai al borgo
, 532: quando tu doverai interar tu te acosterai al borgo del castelo e sie
. ovidio volgar., 6-413: ora tu, bacco, che. sse'fanciullo
, che. sse'fanciullo, quanto en tu, quando india, vinta, temette
un salto. malatesti, 37: tu se'per starci tutto il dì a piuolo
, quando disse a venere: « o tu, venere, vinci l'una e
campo e selva e prato! / tu, di salubri erbette ogn'or fecondo,
e il mondo poserà sicuro. / e tu comincia a salutar col riso / gl'
intuonando sul flauto l'aria del 'meco tu vieni'! sbarbaro, 6-18: come
con una di queste pietre, se tu non mi ti levi dinanzi, impiccataccio.
salutazione compunto sono e conosco veramente che tu se'servo del vero iddio. guido
. albertano volgar., 130: se tu volessi parlare per pistola,..
di grazia, dio è teco; tu se'la benedetta tra le temine ».
crudeltà non ti piaccia, ma che tu la usi per necessità e per salute publica
). niccolò cieco, lxxxviii-ii-172: tu [venezia] non se'ur di
spene. tasso, 6-74: cradel sei tu, che con sì pigra voglia /
, adversario de la salue umanna, tu no se le cose de de ».
de de ». beicari, 5-84: tu [maria] se'la porta di
. serdmi, 1-253: signore iddio, tu se'la mia salute! codice dei
mai / amorosa virtute; / ma tu, somma salute, / nel cor di
, / ciré'fier d'amor me'che tu di trafien. g. villani,
i-131): sono già tre anni che tu, siami lecito per la salute tua
pratolini, 3-202: sono contento che tu sia in salute e che abbia ripreso
m. frescobaldi, 1-30: come potres'tu [o firenze] mai prender salute
cuminciate cose consenti. salvini, 24-383: tu sola [o leucotea] la sorte
/ a cui andando amica e salutevole / tu venghi. -che ha un effetto
. bernardino da siena, 2-ii-744: se tu terrai questo modo nel tuo domandare a
con fede e perseveranza, tiene che tu arai qualunque grazia tu ado- mandarà.
perseveranza, tiene che tu arai qualunque grazia tu ado- mandarà. bandello, 1-6 (
a me scrivente; e sì come tu fai, o apollo medico salutifero, sii
. d'annunzio, rv-1-3: mentre tu nella galleria sciarra eri intento a penetrare
« carestia! carestia! guarda carestia come tu tomi vestito bene! » gli gridò
promesse o a salvocondotto! / ché tu l'hai prima rotto / che sia rasciutto
facesti / al padovan signor, che tu uccidesti. sercambi, iii- 371:
motto. io ti prometto, truffatore che tu sei, che se non ti avesse
. sacchetti, 107: se ma'tu mangerai più meco, io vorrò il
. fausto da longiano, iv-203: tu vuoi salvo condotto dalla fortuna nemica di
né mai dicano: questo è mio infinché tu vivi. getti, iii-80: io
? credo che il chiarini ci starebbe: tu potresti sentire il dazzi. ma pochi
non ti do di vita salvamento / perché tu il merti, ma ti lascio viva
salvamenti eroici. bacchelli, 1-iii-32: tu piuttosto, che eri già ben in età
fa l'amico tuo che, s'tu t'inveschi, / gran fatto fie ch'
: se la nave va a salvamento, tu ricevi il prezzo e non ci è
questa cotal pelle [di colla] tu la possi spiccare dalla prieta con salvamento
parlò a pietro, dicendo: « tu sei cittadino, e per ragione assai più
/ per lo nostro fallimento: / tu se'via de salvamento, / chiara stella
? d'annunzio, iii-1-225: avresti tu avuto il coraggio di compiere questa cosa atroce
un frutto. machiavelli, 1-i-324: tu non puoi fare quegli ripari fedeli e
podere] bisos s a che tu faccia qua un procuratore a fare e disfare
, 2-32: non so come stremata tu resisti / in questo lago / d'indifferenza
; forse / ti salva un amuleto che tu tieni / vicino alla matita delle labbra
noi da la tartarea corte, / tu che d'egitto a l'empio re mostrasti
ch'in cielo in terra e 'n mar tu sol se'dio. tommaseo, 13-iii-169
dio. tommaseo, 13-iii-169: che tu m'hai salvo e di mie preci
, e che se per lei salvare tu uccidessi ognindì una volta il corpo tuo,
il mondo. savonarola, 13-20: tu sei, iesù, pur quelo / che
colpe che frugavo con mano suicida, / tu col fermo tuo viso d'eumenide /
che ne vene gionta collo numero che tu salvasti, e la radici di quello
nel monte ti fa salvo, acciò che tu insieme non perisci ». crescenzi volgar
compagno anche a salvare, / se tu avessi paura del resto, / e a
hanno fatto quel baccano d'inferno. tu non le hai sentite, eh?,
nigi di doccio, vi-84: credo che tu sappi come la nostra reverendissima e carissima
] perduto nelle mille / vie. tu lo sai. ma il rubatore immune
padre, al tuo popolo / reca tu ciò che consola! i...
onnipresente nel mio futuro. io so che tu avrai un bambino che ti darà la
chiameran beata ». gozzano, ii-348: tu che combatti per l'italia bella,
salve, luce del ciel, dove tu chiami / sempre merzé del nostro immenso errore
e la tua salvezza acquistare: e ove tu non vogli così fare, raccomanda a
. sercambi, 2-iii-179: acciò che tu togli a te la morte e a
a me la vergogna, prima che tu ti muovi, spoza per tua legittima
sia mentre che vivrai. in questa guiza tu puoi la tua pace e la mia
ramerin e viuole / e che tu 'l contenti se desiderasse cosa che vergogna ti
ben dico che per scampo della vita sua tu accetti il dono e con xxxv-ii-429
e ramerin, per star che tu lo contenti di udirlo alquante parole
) salvificus, comp. dal ii-372: tu, vergine maria, vergine pura, /
, vergine maria, vergine pura, / tu guardalo dal class, salvus (v
. di facere (v. male e tu l'aiuta! / t'accenderò quant'io
salvezza eterna. gherardi, 1-ii-411: tu madre, tu reina, tu avvocata,
gherardi, 1-ii-411: tu madre, tu reina, tu avvocata, tu al
1-ii-411: tu madre, tu reina, tu avvocata, tu al postutto delli uomini
, tu reina, tu avvocata, tu al postutto delli uomini guardia e sostegno!
bandello, 1-49 (i-583): tu il tuo caro fratello che già
ben securi. grazzini, 4-59: tu la vedi mai o ad uscio o a
», diceva alla figlia « che tu non mi trovi un posto a milano »
vestita di nero, / negli atti soi tu te ne acorgerai / per fermo ch'
custodia', disse: « ecco, tu non mi credi che io te gli rechi
che io te gli rechi; acciò che tu mi creda io ti lascerò pegno questo
eterna. -sì, come hai fatto tu, a 'salvum me fac'.
, e non altrimenti. -piacemi! / tu vuoi ir a 'salvum me fac':
307: noi dicemo noi bene, che tu se'samaritano e se'indemoniato? dante
a iesù: « come mi dimandi tu bevere, conciosia cosa che sei giudeo
, o sambuche / sparate; e tu che l'hai di piume brollo, /
. anonimo veneziano, lxvi-1-85: se tu voi fare sambuato, toi lacte de
fiori, 1-92: o fior, tu sei più bella / del fior di sambuchella
grazzini, 4-375: ricordati, come tu fai il pane, di fare una
dorica di tifica 'sigma', e tu 'p greca'. sampierdarenése, agg
, ii-4: guarda che per la ventura tu non ti deduca nella lingua e cada
dee., 3-4 (1-iv-267): tu dèi sapere che i santi dottori tengono
si convien fare la peni tenzia che tu udirai. ma intendi sanamente: io non
io non dico che dopo la penitenzia tu non sii peccatore come tu ti se',
dopo la penitenzia tu non sii peccatore come tu ti se', ma avverrà questo,
avverrà questo, che i peccati, che tu hai infino all'ora della penitenzia fatti
sanamente, marito mio, che, se tu non ti rimani di questi tuoi modi
mi darai materia che, risapendola, tu non sarai mai lieto. castelvetro, 8-1-47
mettere tua intenzione a sapere cosa dove tu possa peggio valere, ma di tutto il
di tutto il bene appara tanto quanto tu potrai sanamente. carducci, iii-15-229:
sanamente i più diversi problemi, così tu, sia pure malato di letteratura, non
carico. tasso, 6-75: sana tu pur argante, accio che poi / il
ghislanzoni, 17-98: io comprendo che tu vorresti esercitare la missione del chirurgo,
, i-i- 261: molti enferme tu [san francesco] sanasti, / cieki
] sanasti, / cieki et retracti tu sanasti, / morti più resuscitasti. ottimo
/ la figliuola ch'ell'avea / tu volesti a. llei sanare. beicari,
lambendo va. gozzano, i-203: tu pur malato / fosti e guaristi del mio
sol che sani ogne vista turbata, / tu mi contenti sì quando tu solvi,
, / tu mi contenti sì quando tu solvi, / che, non men che
. / candida e bella man, tu sani poi / quelle dolci ferite,
che io fossi convinto che... tu hai mancato a te stessa ed a
. agostino volgar., 4-101: tu facesti infermare colui ch'è sanatore di tutti
sì pestifero umor purgare? se questa tu cerchi sanare, egli ti converrà con la
come le lacrime. slataper, 2-92: tu sai che io son sicuro che mi
di più. ragion di più, tu dirai, per andare a sanarli.
sanator pietoso. vittorelli, ii-277: tu, in vaga mascheretta / sedendomi dapresso,
in vaga mascheretta / sedendomi dapresso, / tu fosti, lo confesso, / il
trascurati. e. fabbri, 1-67: tu creasti / il tosco e l'erba
e pericolose. alfieri, 1-595: tu sanator sovrano / sei d'ogni piaga;
anonimo veneziano, lxvi-1-76: se tu voi fare mostarda, toi lo grasso
le sardelle ala cucina, / ché tu non sai partir quattro da sei! »
. carducci, ii-17- 60: tu sei riuscito il pnmo nel concorso per cattedra
ha voluto star nel presepio per far che tu abbi stanza nel tabernacolo 'in sancta sanctòrum'
questi, che ottien l'ufficio che tu dicevi poma, e quest'altro, che
d'annunzio, iii-2-104: senti? tu non conosci ancóra questo / profumo. lo
co'sandali. bartolini, 20-73: tu strisciar sempre, invece, il piano sandalo
parafrasi del decalogo, v-421-37: se tu è pader ni mader, tu li dé
: se tu è pader ni mader, tu li dé honorare, / far honore
, / far honore e reverencia quanto tu poye, / perché li t'à
son io? monti, x-4-389: tu giacesti / rotto la fronte di crudel percossa
viani, 13-46: non sei cambiato tu, o vino della maulina, sangue
sangue / hai sete; e sangue tu l'avrai. dal giorno / che mi
. cavalcanti, i-336: deh, con tu fai grandissimo peccato: / sì alto
dolcezza del sangue bolognese! quanto se'tu sempre stata da commendare in cosi fatti
. tommaseo, 2-iii-256: chi se'tu, giovane, e di che sangue
ma una bella universalmente, come sei tu, sarà forza che piaccia a
a ognuno universalmente, come fai tu. -a fuoco e a sangue
). govoni, 167: se tu vedessi che duelli! / e cruenti,
bibbia volgar., ii1-143: benedetta tu, che m'hai oggi ritenuto ch'
, tormentarsi. arpino, 6-37: tu... ti avveleni troppo il sangue
che li sangui ti bollano e che tu disideri essere isciolto e darti vita e buono
trar sangue. tarchetti, 6-ii-673: temi tu tanto di farti levar sangue. io
fenaruolo [in caro, 16-42]: tu, che di bianca croce adorni e
o asciutto. forteguerri, 7-116: tu... stringerai sposa e regina
del tuo sangue. vittorini, 4-393: tu mi pensi con le mani che grondano
sangue? » giulio! smettila! tu sai quel che ho nel cuore. è
pianto che nel sen mi piove, / tu che il cuor mi mettesti a sangue
omicidi. alfieri, 1-411: già tu passeggi / alto nel sangue; or resterai
/ alto nel sangue; or resterai tu a mezzo? -perdere il cuore
verso qualcuno: dimoe vicaria, che tu abi podestà d'imprigionare, in avere e
, 9 (155): ricordati che tu devi essere, in ogni cosa,
colore. moretti, iii-19: « tu sai menghinina » raccontava sempre a braccia
p. levi, 1-66: tu, sanguecaldo precipitoso e grosso, /
ugne quel po'd'effigie di cristiano che tu hai. sanguedimmìo! =
dio ti manda una piccola trawersia, tu subito ti risenti. metastasio, 1-i-935:
sanguigne. govoni, 521: un giorno tu vedi fiammeggiare / le vermene sanguigne.
rossette o negre o di qual maniera tu vói, farle pur prima di verdaccio e
di pelo sanguigno. parini, 479: tu mi sciorinavi / un cencio su una
: bada di non farlo ammalare, perché tu sei molto sanguigna. 15
la tocca sanguinosa può esser segno che tu sei sanguinato. -essere scortecciato e trasudare
spazia, / ma ferisciti, sanguina anche tu. -sottoporsi a un profondo e
petto una ferita di dolore, / tu ti diverti a farla sanguinare. idem,
, / chi coxean e squarzavan / e tu ve sangonavam! cavalca, iii-172:
re vinci la gloria, / se qui tu vieni a sanguinar quadrella, / oh
paganino bonafè, xxxvii-174: se tu voi far le pome granate che seran
crin, pria che d'una lagrima tu possa / contaminar quella candida salma,
volgar., xxi-763: che ci fai tu qui, crudele bestia e malvagio nimico
bestia e malvagio nimico? che ci aspetti tu, bestia sanguinente? libri criminali lucchesi
. rucellai, 336: ma poi che tu da la sanguinea pugna / rivocato averai
, i-39-95: o foll'e stolto, tu stesso t'ài vietato quello che a
barberino, 1-41: 0 credi tu che il padre mio re agolante si fidi
agolante si fidi di te, avendo tu tradito la patria tua e dispersa tutta tua
testa abbandonata / sul destro omero, tu pendi, o cristo, / dall'alta
non ti dico che io voglia che tu aconsenta al sanguinolento manigoldo, ma alla
. marino, 2-i-56: non vedi tu che, mentre il sanguinoso / stuol
: disse il figliolo: « come vuo'tu ch'io gli pruovi? ».
alli amici tuoi e dirai loro che tu ài facto micidio ». romoli, 144
riserbo. arici, iii-557: dammi tu, dio, che delle sanguinose /
355: chi dubita che, se tu te l'avessi cacciato [il fanciullo]
] in su le spalle, che tu non fussi stato abile a trarlo delle
ovidio volgar., 6-362: o tu ricevi i giovaneschi doni della sanguinosa battaglia,
. leggio punir. carducci, iii-3-29: tu su gli occhi de i miseri parenti
. salveregina volgar., 61: tu medichi noi delle nostre fedite, tu
tu medichi noi delle nostre fedite, tu sanichi le nostre infermitadi. 2
ogni medicina e ogni argomento, accioché tu non sanichi. fioretti, 1-46:
tolomei, vi-ii-29 (7-13): or tu se''l bon garzon, chi ti
iddio vit'e santate, / e tu hai ben a dir « cristo 'l volesse
venuto il tempo che piatate / aver tu dèi del tuo famulo infermo, /
seneca volgar.,. 3-29: se tu intendi a filosofia, bene sta,
bibbia volgar., iv-523: imperciò che tu hai fatto con noi misericordia e hai
che conosca la moltitudine delle genti che tu sei solo iddio in tutta la terra
di mente. boccaccio, v-217: tu hai le traveggole; tu hai le cervella
, v-217: tu hai le traveggole; tu hai le cervella date a rimpedulare;
date a rimpedulare; bèi meno; tu non sai ove tu ti se'; se'
; bèi meno; tu non sai ove tu ti se'; se'tu in buon
sai ove tu ti se'; se'tu in buon senso? tu farnetichi a santà
; se'tu in buon senso? tu farnetichi a santà e anfani a secco.
all'ufficio sanitario non potranno supporre che tu faccia la deposizione perché sei geloso della ragazza
. tasso, aminta, 1482: tu sei viva / e sana, dio lodato
aria più sottile. amari, 2-155: tu dèi saper... che le
bibbiena, 2-109: va'sano. tu, vieni a me. bandello,
se crudele è il mio figlio, / tu saggia noi seguire. giannone, 311
e d'onne fatto mondano: / tu ne èi molto encarcata, / el core
regina, che puoi / ciò che tu vuoli, che conservi sani, /
pasquinate romane, 922: buonromeo, tu che fai del san- tachione / e
fu detto una novella, / che tu giuocasti una tovaglia a cricca / d'un
; attienti ben cappella. / che fai tu meco: il netto, il
alberto, 112: io ti priego che tu guardi come santamente e inviolabilmente tu appruovi
che tu guardi come santamente e inviolabilmente tu appruovi questo che dicemmo: dio esser
indiscutibilmente. maestro alberto, 25: tu certamente questa sentenzia con la bocca di
giovani. tarchetti, 6-ii-261: oh tu mi conforti santamente!.. povera
santamente!.. povera clara! tu non volevi che io piangessi.
: ce l'hai con me, tu? perché la tua santarella è probabilmente scappata
: aretin, dimmi il vero, hai tu sorella / oggi in arezzo, che
tuo parlare egli è verità. come tu mi mandasti nel mondo, a tal
, ii-267: tutte quelle cose che tu santificherai e di che farete voto a dio
. baretti, 3-29: non hai tu sempre visto come le reverende signorie de'
modi et atti non sapesse / dima tu presto vói santificare. / trista la vita
avermi. fogazzaro, 1-491: donami tu forza di chiederti solo che accettino da
di roma,... vedrai tu in questa selva m quante maniere singolari si
, 7-io: benché per fortuna anche allora tu non corressi, / credo, pericolo
: non è alcuna santità, se tu rimuovi la tua mano, signore. bandello
leggenda aurea volgar., 983: dèi tu portare questa palma del lume a l'
11-69: io conforto la tua santitade che tu ti sforzi di seguitarlo, né non
., 3-3 (1-iv-264): credi tu per improntitudine vincere la santità di questa
iii-401: in verità, mio caro, tu non fai torto a te medesimo negandoci
alta san- ctitudine et sublime potentia che tu, munifica, gli optati effecti rependi
, 233: con umil core canta, tu che canti, e sta davanti a
en quel foco ardente; / si qui tu * 1 largi e se'ne mendato
anni suoi vecchiezza impara? / vivi tu, vivi o santa / natura?
: « ovidio, quello di che tu. tti vergogni è speziale e propria nostra
gelosia. de iennaro, 145: tu con la bucca e toe sante parole,
sopra tutte le città del mondo, tu, gerusalem, terra santa, quanto tu
tu, gerusalem, terra santa, quanto tu fosti già grande, bella e dilettevole
serdini, 1-56: quell'altro che tu vedi... / fu il conte
iacopone, 47-5: frate, frate, tu èi santo; / granne fama e
ti dia la sua grazia, che tu fai istare la mia anima sì allegra
. domenico da montecchiello, 2-72: tu se'uomo pieno di santi desideri. s
giorno / pagai pena di lagrime. tu santo / festi poi l'amor mio.
facciolati. fera. martini, i-15: tu fai opera santa a guidare un po'
, fra attonito e perplesso. « se tu vieni, solite a porsi per
a. martini, i-15-323- zione che tu sia santol, come blanda imprecazione
il sommo sacerdote una sola / che tu sia santo: tienti santo allora / che
[in soldani, 1-231]: 'che tu sia -per estens. nella chiesa cristiana,
santi': la parte più interna tu sia santo, che vu'sia santo':
delli piedi tuoi, perche lo luogo dove tu stai terra santa.
via uno, non c'è santi, tu paese fecero una tale devota sommossa, seccarono
tal proverbio nostro universale; / ma tu, che nella zucca hai poco sale,
torinesi sono santocchiere, e sto. / tu, che fai del santoccio e dell'onesto
vostra incivil santocchieria? buonafede, 4-66: tu riprendi anche come una pratica che pute
non voglio che dopo la morte mia tu stia qui, anzi voglio, com'io
anzi voglio, com'io son morto, tu te ne vada a vinegia a un
che mormori con armonia lamentevole: e tu, vecchio maniere della famiglia, santuario
giov. cavalcanti, 293: se tu vorrai aspettare le grazie sotto la speranza
. lorenzo de'medici, ii-282: tu se'più bella che madonna lapa /
giovane, 9-179: ben fatto / se tu gli spac- cerìa: quando che no
faba, 67: quamvis deo che tu sci bontadoso omo in la persona, tamen
a murili in quista guerra avimu, / tu divi ià saviri lu premiu ki avirimu
ha qui con seco, / conosci tu ancora o sai il suo nome?
109: ti prego, duccetto, / tu che sai la pena mia, /
sconfitte. idem, inf, 19-38: tu se'segnore, e sai ch'i'
le sanno. badalucchi, io: sai tu la casa di messer lelio mattei?
12: disse la reina: « saperesti tu niuna femina del popolo di dio che
volentieri da te quale delle tre leggi tu reputi la verace, o la giudaica
, 14-169: io ti scrivo ora perché tu mi sappia vivo. nievo, 1-450
. bibbia volgar., x-135: se tu orerai pur piano con la tua mente
benedizione, ché egli non sa quello che tu dici? ottimo, i-287: fu
uomini buoni / che sanno il travaglio, tu rendi il pan fresco / più grato
dee., 7-2 (1-iv-596): tu che se'uomo e vai attorno,
. giamboni, 10-7: non sa'tu che mia usanza è d'andare la
d'accedere al monte? / non sapei tu che qui è l'uom felice?
di fiorenza, 24: or non sai tu... / chi in tanta
talvolta in tono di rimprovero: 'ma tu non sai che tu m'ha fradicio
di rimprovero: 'ma tu non sai che tu m'ha fradicio? che tu sei
che tu m'ha fradicio? che tu sei un gran seccatore? '
sapere, sappi, sappiate, voglio che tu sappia, che voi sappiate (seguite
da una spina. genovesi, 1-24: tu dèi sapere che in tutte le macchine
, o dafne, e son, perché tu sappia, / vieppiù d'o- gn'
. maccari, 24: tanto perché tu lo sappia, glorioso non ha nemmeno risposto
non corrotta. iacopone, 67-64: tu sai ch'ell'è sì rio, c'
poss'io serrare e disserrare, / come tu sai. boccaccio, dee.,
lo loderebbe. poliziano, i-531: se tu sapessi el duol che l'alma attrista
: che, così cresceva. « tu sapessi, tu sapessi.. » balbetta
, così cresceva. « tu sapessi, tu sapessi.. » balbetta lui,
. in espressioni del tipo che, chi tu sai, che, chi so io
. ritmo cassinese, xxxv-i-13: se tu sai iudicare, / tebe stissu metto
sec. xtv, 28: fuggie quanto tu saie / ché io pur te seguirò
. bernardino da siena, 2-ii-950: saprestime tu dire donde vengono le guerre? strafarola
comprendere. pratolini, 9-605: tu sei la sola persona alla quale dovrei
, rivoltatosi a paulo disse: « tu me la dèi aver fregata! ».
». leonardo, 2-44: se tu volessi che l'olio sapessi di buono e
son venuti questi odori? di che tu sai, vecchio impazzato? nannini [
nannini [petrarca], 46: tu ti ricordi di quel giovanetto, il
voluto più tosto » gli disse « che tu avessi saputo di agli ». e
. machiavelli, 1-i-44: il bene che tu fai non ti giova, perché è
. ibidem, 159: se ben tu fai, sappi a chi lo fai.
sa. ibidem, 24 ^: sai tu conrell'è? come l'uomo se
ciò che odi, non dir ciò che tu sai. nievo, 401: le
suoi medici. marchetti, 5-93: o tu che in mezzo a così buie e
miei fissi i vestigi / imprimo ove già tu torme segnasti. baretti, 1-295:
il secondo. cavalca, 20-390: tu [o gesù] se'pietra ferma di
ceresa, 1-199: ben scio che tu ti giochi e che ti prehendi /
le donne tue, de le quali tu hai sospetto, rimira più tosto la ignoranzia
una situazione. lancia, i-296: tu, o santissima indovina, sapevole di
. ovidio volgar., 6-481: se tu si preso da li primi anni e
avanti li toi occhi; o se tu desiri govene, mille govene te piaserà
, 3-15: fa'che... tu leghi lei non sapiente con lacci e
antico sapiente di babilonia: « allorché tu mangi, porgi da mangiare a'cani
paese. leopardi, 27-24: ove tu porgi aita, / amor, nasce il
convignivole ne serà, eu prego ti che tu dibie esser omo. fiore [dante
, si stiacciano. pascoli, 193: tu senti un odore / acuto di ginepro
come, o gentil barbiere, / tu m'impiastrassi di sapon la guancia. montale
, ii-298: affé di bacco! tu mi sei diventato anco georgofilo (geografo
, 15-113: ben più meglio che tu non sapori l'ariosto potreb- bono.
di dio. e però dico che tu non se'capace ad intendarlo tu. ma
dico che tu non se'capace ad intendarlo tu. ma pure voglio che noi saporiamo
sapore di terra. idem, 10-162: tu muovi il capo / come intorno accadesse
d'aria / e il prodigio sei tu. c'è un sapore uguale / nei
vita. pirandello, 8-1135: tante volte tu sentisti dire da me: « lo
f. f. frugoni, vi-46: tu mi fai ridere a digiuno, mio
santo battio / so ca non se'tu retico o filglio di graderò, / e
. b. pino, 48: -hai tu forse buone nuove da darmi? -
amore di questo savoretto: bisogna prima che tu ti dirizi in dio. vincenzo da
a punto a quella condizione che saresti tu, se, posto alla tavola del cardinale
-saporino. panzini, iii-509: tu, caro pietro metastasio, non hai
sepe stagionare? / dimelo, se tu vói, ch'ai saporire / se serà
egli questo? -0 natura! dimmelo tu -o fu egli alcun altro il motivo che
: / « più saporita mi riesci tu / del piacentino o del lucardo cacio
], i-276: bene dici che tu ardi: però che l'amore è uno
non saporose novelle, de le qual tu si'con male ordene e inornato parlare composto
parecchi vi sono a mia saputa che al tu per tu negherebbero una goccia d'aceto
a mia saputa che al tu per tu negherebbero una goccia d'aceto a un assetato
6-93: se alcuni tuoi fatti, celandoli tu bene, li verranno in saputa,
saputa, avegnadio ch'ella li sappia, tu pur li nega. pagliari dal bosco
settembrini [luciano], iii-2-33: tu mi calunni, o ermo- timo,
se li parla de qualche vecchio, tu le vedi quasi venir meno dall'angoscia
. alfieri, iii-1-272: come potevi tu essere coi dotti, o pretesi tali
m'offerse. alberti, ii-147: tu voglio, scrisse cicerone a dolobella, coll'
chi t'ha creduto. / or tu le ragion tue puoi dire a lui,
destriere, ché m'è fatto conto che tu se'molto saputo. statuto dell'arte
, 7-107: oh che gran saputona che tu sei! / dimmi da quanto in
volentieri da te quale delle tre leggi tu reputi la verace, o la giudaica o
. albertano volgar., ii-213: tu per ventura stolto puoi essere riputato,
ventura stolto puoi essere riputato, conciosiacosaché tu puoi aver pace con sa- ramento,
, e saramentarli al tuo comandamento, e tu con pericolo, e con guerra,
. seneca volgar., 3-81: tu hai promesso d'essere buon uomo, la
mia segretiera addomandato, alla mia camera tu sicuramente vieni: nella quale tu [giasone
camera tu sicuramente vieni: nella quale tu [giasone] mi farai sicura per
acre ironia. cantoni, 441: tu vedi così, ma vedi male, perché
ai congegni ed alla vettovaglia - / tu strappasti l'emblema degli eroi / ed a
fa che cominci a dir seco stesso che tu
, 821: in sant'andrea fa'che tu v'attacchi / averardeschi, mannovelli e
., 58 (i-126): e tu [taliaj gli [al parini]
gli incensi che esali / prona, tu, ai cien ardenti, giungon le maremmane
taviani, 1-cx-4: cecco angelier, tu mi pari un musardo, / sì tostamente
, vi-3-53: se d'udirlo propio tu vagheggi / de l'iride pietra e
che vero. martello, 6-i-506: vedi tu, come io veggio, di colui
despazhai / e l'altra sartia che tu sai, / si ch'en conta tu
tu sai, / si ch'en conta tu la moli / e quando fa mester
la moli / e quando fa mester tu coli. francesco da barberino, iii-166:
. térésah, 2-230: ardore, e tu verrai: non le gomene / terranno
d'arte. guernni, 2-184: tu solo sei il sarto de'tuoi versi e
, 1-1-144: va'adagio, / se tu non vuoi assaggiare la sassèfrica.
). pasquinate romane, 497: tu [paolo iii] che 'l gran sasso
canzone, / quel ch'io fo, tu poi dir: « sotto un gran sasso
verga, 1-137: « bisogna che tu passi nell'altra stanza », soggiunse quindi
tuo poema, al cui grande edificio tu ti lamenti che io non abbia voluto
shakespeare. lucini, 1-150: se tu gli imbandisci buona tavola / e gli inaffi
perché tentò satana il cuore tuo che tu mentissi allo spirito santo? ». pegolotti
andrea da barberino, 6-ii-73: come hai tu piùe che gli altri satanassi a venire
« va'dopo me, satanasso: tu non sai le cose di dio: non
le cose di dio: non vuoi tu ch'io beva il calice che mi ha
-disperarsi. forteguerri, 23-6: tu vedi come si scarmiglia / questa fanciulla
la morte] e grida: « o tu che non ischivi / 1 colpi,
più retrive. settembrini, vii-354: tu ascoltasti i consigli e le sataniche dottrine
carducci, ii-7-185: dolce donna, sei tu che mi perfezioni in satanismo; sei
che mi perfezioni in satanismo; sei tu che coll'amor tuo e con le lodi
[dei patrizi] dritto oprar, tu [firenze] per odiìco / conculchi ogni
trovavasi l'autor della famosa satira 'asino, tu nascesti'. carducci, ii-6-19: le
nuovamente (el nome taccio, ché tu non pensi che io facci satira),
non si curasse. nievo, 1-vi-231: tu confidavi tutto nell'amore ed io nulla
confidavi tutto nell'amore ed io nulla; tu credevi ciecamente in lui, io satireggiava
. buonarroti il giovane, 9-753: tu la sferza ad alzar prendi / e i
o altro fiore dell'umano ingegno, tu attentamente consideri le sue radici e,
: fa'che oggi io m'accorga che tu dài punto di spalla a stornar queste
ti caccio a girar la macina, finché tu muoia. -lunga sequela di cose spiacevoli
corpo e aggiugneratti la vita, se tu con la temperanza e con astinenza schiferai
del sogno di l'altra notte. tu troverai che tutto è uno, e
ma n'i resto non vò lappole. tu da i canto tuo fa''n mo'
di fasifàe, / fedra vertiginosa, vieni tu. / a satollare il tuo malvagio
/ disse a iocondo « poi che tu mi tolli / che con degna vendetta
alzando e ricordanze in marmo, / tu vai pascendo, satollando vai / l'acre
a satollarsi. dannunzio, iii-1-884: tu di quelle coccole dàmmi / rosse che
. buonarroti il giovane, 9-133: se'tu forse, / dopo donne sì stitiche
213: o tesaglia, chi pensava che tu ti satollasse del sangue di così stranie
fra gidio [crusca]: intendi tu, che leggi, che il numero
iacopone, 73-25: o segnor mio, tu stai nudo, ed eo abondo nel
/... eo satollo, e tu enfaimire, / tu vergogna sofferire,
eo satollo, e tu enfaimire, / tu vergogna sofferire, ed eo onore aspettare
satolla. marchetti, 5-277: se tu ne'fervidi lavacri / entrerai ben satollo
agevol sarà ch'ai vaso in mezzo / tu cada! fagiuoli, xii-15: facevam
s. bernardino da siena, 845: tu non pensi più là: corpo satollo
querula sempre né satolla mai, / tu per costei del pubblico riposo / ti fai
. b. pino, 3-13: tu sai bene che alle volte mostramo di
/ ma più infelice poi, perché tu almeno / lodi, miri, vagheggi a
valdés], 16: guarda anche tu quell'anima con quanta alteriezza e superbia
gotta. goldoni, ix-994: chi sei tu che presumi / far da satrapo al
quella terra, acciò che, mangiando tu e bevendo e saturandoti, benefichi e
hai facto, che veracemente, si tu appisse vippite tanta surci de acqua quanta
alpestri vette, / saturnio tonator, tu squarci il seno. idem, iii-2-108:
lassi dalla sua fortuna e morbo, quali tu vedi nudi, sauciati, in età
imbecilissimi, sedere e giacere su dove tu poni e'piedi, e pregarti limosina e
ria / che ciò che vuoli intendere / tu lo potessi aprendere ». = var
ch'eu digo, eu te prego che tu la receve saviamente e lasa stare quele
far la sostenuta e la misteriosa perché tu sai che poche volte ci do ragione
9-75: è cosa del magnifico, come tu sai, saviamente spendere gran cose.
animosamente: « di chi paese sei tu e che sei venuto a fare in questi
catone volgar., xxviii-192: acciò che tu saviamente viva, ode quelle cose che
« quali sono questi due nemici, che tu mi dici ch'io cacci? »
. e per queste due, che tu caccerai da te, sì ne riceverai
spirito. amenti storici, 11-88: tu, che se'di somma e gran saviessa
istanno; / e poi a dio tu sia raccomandato / che ti mantenga in pace
. cuoco, 2-i-15: non credi tu che una parte principale della saviezza sia
lor tristitie. 10 ti impaurisco perché tu impaurisca loro con le saviezze che io
lor tristi e folli. machiavelli, 1-i-261 tu.: la moltitudine è più savia
aa certaldo, 140: in ciò sia tu molto savio e avisato e proveduto sempre
buccio di ranallo, 1-383: èi tu questa / che ài sci savia testa?
, perché quando ti viene quello che tu desideri, chi perde la occasione non
ch'io viddi; poi udi'ragionare che tu se'saviis- simo ». leggenda aurea
/ dal furor ti difendi / e tu, fortezza, non ti può'fiaccare.
come d'animal divenga fante / non vedi tu ancor: quest'è tal punto /
qui, da poterti di ciò che tu vorrai o domanderai, dichiarire?
i-1-438: li savi dissero: quando tu voi adottrinare lo astore, fallo volare
i-258: come all'udire di pochi tocchi tu intendi subito se l'orivolo della torre
, così all'udire di poche parole tu conosci il medesimo sia ancor nell'uomo
da perugia volgar., v-66-118: tu, penmculu, paté del dectu venditore,
se mi avessi fatto iudice de'savi, tu non mi davi officio che più secondo
. buonarroti il giovane, 9-452: tu dove vai, savione? =
tana, e guidalo, quand'anche tu dovessi fare come il savoiardo che fa ballare
nievo, 1-vi-511: i savoiardi che tu immollavi nell'acqua questa primavera. cantoni,
.). guerrazzi, ii-103: tu sai la monarchia savoina in qual modo
: gli dice: « del resto, tu. placido, ti consoli di noialtre
vendi / la libertà pel cibo che tu prendi? 2. che può essere
ricchezza. fra giordano, 1-65: tu vedi che i ricchi non sono contenti,
gioia più soave! grafi 5-289: tu di gelide angosce e di terrori / sazi
storia del iorno / anche la notte tu eri / lenta all'aurora, / quasi
: sazia con le onoranze, che tu mi porgi, gli ambiziosi della tua casa
intelletto de'quali, o nume, tu hai largito le penne onde alto levarsi a
sì ch'e'voli e requiesca: / tu se, dio, quella dolce esca
. fagiuoli, xi-29: figliuolo, tu t'inganni, / te lo dico da
nella corte sedendo nelle sedie curali, tu, arengatore della laude reale, gloria
le cittadi grandi e ottime le quali tu non facesti né edificasti, case piene
bene e di tutte le ricchezze le quali tu non edificasti, le cisterne dell'acqua
le vigne e li oliveti i quali tu non piantasti, e puo'ti manicare
manicare e saziare; guarda diligentemente che tu non dimentichi iddio, tuo signore.
onori. b. tasso, i-300: tu su nel ciel a dio cara e gradita
: patriarche e pro- fete, / tu i traiesti de la rete: / di
sazietà. baldelli, 5-6-326: fa'che tu usi il digiuno d'ogni '
4-71: parco ristoro... / tu cerca nella mensa, e raro solo /
s. maria maddalena, xxxiv-207: tu di'el vero; ell'è sì rincre-
dante, inf, 19-55: se'tu già costì ritto, bonifazio? / di
anni mi mentì lo scritto. / se'tu sì tosto di quel- aver sazio /
proda / ti si lasci veder, tu sarai sazio ». idem, par.
segno! / oimè, morte, se'tu cotanto sazia, / che tu schivi
se'tu cotanto sazia, / che tu schivi di solagarti mego? sercambi, 2-ii-149
sercambi, 2-ii-149: canson, dove tu vai tien sì fatto abito / ch'i'
/ ch'i'n'abia onore e tu servigio e grazia; / e non ti
lungo dir m'offende, / e tu debbi esser di tal tema sazio, /
via. saccenti, 1-2-278: se tu sei d'interrompermi più ardito, / ti
. landolfi, 14-205: ah, tu hai amiche che si fanno sbaciucchiare nei
ah ah ah! uh uh! -o tu sbadacchi? muratori, 7-iii-338: da
con indifferenza. baldelli, 3-337: tu non sei venuto a udir nerone, o
venuto a udir nerone, o pure tu vi sei venuto, ma sbadatamente o con
redi, 16-ii-107: ah! tu nisa, non corri e neghittosa /
era, piangendo disse: « oh, tu se'vivo? » rappresentazione di s
lasci un po'dormire; / va'prima tu, ch'io saprò ben la via
morendo sbadiglia. pataffio, 4: tu m'hai posto a piuolo e va'di
un'altra volta ti auguro di cuore che tu faccia mettere il piede in fallo alla
-persona noiosissima. ojetti, ii-792: tu conosci il tale? un brav'uomo,
iù serio di quanto m'avevano detto. tu conosci la tale? utt'uno sbadiglio
vi credete! batacchi, 2-122: tu la sbagli, perdio, se a me
la sbagli, perdio, se a me tu credi / far paura con queste bravazzate
lo ho mandato per questo: perché tu e polidoro sùbito che vediate il bello
viene in qua. -che sbaiaffi tu? - niente. -in relazione con
sempre per te mala minestra? / tu sarai ben oprata e mal pagata, /
se vuoi capirne qualche cosa, altrimenti tu mi ritomarai a casa con la pancia
). menzini, ii-131: se tu di'che l'arco tuo non scocca /
. bernardino da siena, 680: vuoi tu ch'io t'insegni a cognoscere chi
di sentimento?... quando tu vedi una che abbi il costume di
e. gadda, 15-186: la virilità tu te la senti a certi scrittori sballati
giunsi a como. moravia, i-319: tu hai sempre quel maledetto bisogno di credere
una persona. oliva, 195: tu, privo di meriti, per biasimevole slancio
avere una casa, e per essere -come tu dici - sbandati ai quattro angoli d'
radicalmente. bresciani, 6-xii-279: se tu non avei delitti in capo, oh
sbandegiato. pulci, 8-18: credo tu debbi ogni cosa sapere: / dove rinaldo
son araldo al popol fiorentino / e tu se'delle forche sbandeggiato: / or può'
il quaderno: « non voleva che tu vedessi i suoi compiti, ha paura
della pace. bresciani, 6-x-i8q: tu vedi che tutto il regno è in
cacciato, sbandito e privatolo, se tu avessi potuto, del tuo sopranome.
servitor. savinio, 459: tu, o clemente, perché non penetrasti l'
voi l'ambizione. sergardi, 1-200: tu gli inganni, le frodi, i
spaventevole e orribile, sì che intendi come tu sei in questa valle di miseria sbandito
, 4-60: oh grande misericordia, tu sola potesti trarre iddio di cielo, tu
tu sola potesti trarre iddio di cielo, tu sola potesti rimettere gli sbanditi nel reame
xxx-10-15: rendimi prima il cor che tu m'hai tolto / e la mia libertà
-tenuto lontano. molino, 191: tu di piante, d'onor colto e fiorito
la persona d'una donna, se tu me ne descriverai prima i piedi,
pas- sadieci, a sbaraglino, come tu sai ch'io ti concio. buonaccorsi,
alla vela. e già l'egeo tu puoi / con vasto trasvolar franco navile
completa quiete. montano, 1-40: tu credevi di potertene star quieto senza esserti
quanti raggiri, quante menzogne e seduzioni tu adoperasti per ingannare una giovinetta tredicenne,
/ d'assediarlo: sta'qui, ché tu ci siei. p. petrocchi [
scomparire. mamiani, 3-276: vuoi tu scemare al possibile l'indigenza? noi
che senza arricchire l'universale diverrai povero tu. = frequent. da sbarbare.
r. borghini, 3-34: se ben tu rassembrerai un uomo, sarai nondimeno simile
allo sbarbato! bacchelli, 18-i-539: tu non parlerai più con quello sbarbato dall'
le ficca, / con dir: « tu ci starai, bestia grifagna »;
1838 a livorno. pescarella, 2-267: tu non immagini che valore abbia ciascun pezzente
corte. carducci, ii-18-294: se tu non mi mandi contro avvisi, verrò a
e awentatacci. pulci, 22-101: tu hai il capo pien di grilli / e
vignali, 70: oh, che credi tu che lo potessino tenere se ne avessino
parini, 317: che aiacin ha'tu seco, impiccataccio? / s'io
de amicis, xiii-180: pensa un poco tu pure se t'occorse mai d'udir
già dimenticato, ti guarda come se tu, con le tue ossa vuote, fossi
svuotarmi così d'ogni lordura / come tu [mare] fai che sbatti sulle
sbattuto una parte di tutto quello che tu hai detto e credendoti lo avanzo,
.. il mio parere è che tu faccia la tua pippa puttana. varchi,
. g. cavalcanti, 1-xxxv-19: tu senti, ballatetta, che la morte,
di usci. sinisgalli, 6-194: tu sai che i sogni durano attimi, due
proverbi toscani, 262: delle cose che tu vedi sbattine tre quarti; e di
tre quarti; e di quelle che tu senti, sbattine più. = comp
cristiana. pulci, 16-48: dunque tu vieni in persia a innamorarti / d'
, 1-2-5: m'accorgo non che tu, ma la tua canova e la tua
che io mi sia già sbattezzato e tu non chiamarmi più melafumo. 2
bellini, 6-105: mannelli mio, tu mi vuo'far giovanni, / come s'
20-17: lo veggo, gozzo, che tu ti maravigli di questi miei sbattimenti,
). viani, 19-288: « tu a me e io a te » parevano
ogni tempesta / del suo sbattuto cor, tu il puoi d'un detto, /
. sbattutèllo. bresciani, 6-vi-223: tu, alisa, se'un po'sbattutala,
. f. frugoni, 3-i-359: sai tu che non poterono i leoni sbavanti imprimer
lingueggiano sotto 1 bianchi tuoi marmi, tu nutrì dentro il nuovo cerchio daziario del pe-
cerchio daziario del pe- ruzzi, tu nutrì, o mia cara città, dei
sbavato, tanto questo è un ambiente che tu conosci a memoria. sbavato2
: cotesto bricco è di terra; se tu lo batti, si sbeccuccerà.
e gli schemi, ma di più quando tu poi capitano in guerra si studiò quanto
. secchi, 1-42: che vuoi tu dir per questo, leccatella sbellettata?
: quando scocchi / l'arco, sbendi tu gli occhi / o ferisci a l'
maniere lerce, / volgo sì come tu dir li sapesti, / così teco ancor
che a persona. 'e che tu sberci? 'quasi non degnar di guardare
. domenico da prato, lxxxviii-i-524: tu, amor, che puoi, alquanto
, che pare la più goffa cosa che tu vedessi mai. caporali, i-46:
vedessi mai. caporali, i-46: tu, rivolta in poveretta sbema, / a
. doni, 117: oggi tu staresti male al mondo, ché bisogna dar
anni almeno ha già dettato filosofia. puoi tu or più negar con questa prova a
te comparisca meglio in testa di quella che tu hai, acciò che tu possi accompagnare
quella che tu hai, acciò che tu possi accompagnare quella tua bella riverenza alla
carestia! carestia! guarda carestia come tu tomi vestito bene! », gli gridò
se ti diletti d'aver queste cose, tu, vile, sei debitore d'una
e se ti diletti di darle, essendo tu pazzo, sei servo d'un pazzo
.. lo ritagliatore dice: « vuo'tu celestrino? » « no ».
a. f. doni, 6-99: tu m'hai pur visto silvana a la
e farsi monotona. prisco, 5-235: tu
/ che le viole mammole, fiorisci / tu, qua e là, veronica,
. sbiaditèllo. carducci, iii-1-286: tu raggio sbiaditèllo / di romantico cervello,
verde. della porta, 9-125: quando tu troverai il che sbiancò il viso
. d'annunzio, iii-1-178: se tu vedessi il fiume! le selci sono
più in alto. govoni, 8-105: tu pur, cata e incrinata, e
, parete sbianchizzata, però che sedendo tu come giudice secondo la legge, mi fai
, 8-2 (1-iv-678): acciò che tu mi creda io ciel la fronte livida e
tetti, / e la purpurea luce che tu sbieco saetti, 7 o fuggitivo
: / « cane, me non pregar tu pei ginocchi né pei genitori! »
il pisanello / mai mi partì come tu suoli, a sbièscio atteggiata nel
amor tuo. pascoli, 1464: tu, demetrio, / e tu, tigelho
1464: tu, demetrio, / e tu, tigelho.. andate tra le
come gli altri uomini dovevi / morire pure tu, il nostro padre, / solo
. dante, inf, 8-122: tu, perch'io m'adiri, / non
. g. cavalcanti, 1-xxxv-37: tu, voce sbigottita e debo- letta /
pellico, 2-161: mi pare cne tu sia in bolletta. fa'giudizio,
galantuomo., poco; che va'tu girando a quest'ora? » 2
e per mero sollazzo e per isbizzarrirti tu faccia qualche verso. 2
. bacchelli, 13-213: forse anche tu pensi che io lo vizio, dandogli danaro
torpè, be', che partito / ha tu disposto prender del tuo fatto? »
dicendogli detto recco: « contadino tristo, tu mi credi sbizzarrire? », rispose
bartoli, 1-296-3: mi piacerà assai se tu sboccherai un fiume in mare con duoi
g. b. colombina, 480: tu però dèi avertire che se qualche pezzo
preghiera, subito vorrebbe dire: « tu mi piaci ». f. f.
frugoni, vi-62: « chi se'tu, che così forsennato biastemmi? » «
anche sostant. folengo, i-82: tu mi dirai, lettor, ch'io son
ragazze. tozzi, iv-213: che tu sei il più sboccato, lo sapeva.
irriverente. del tuppo, 468: tu si'uno sboccazzato ciarlatore. = var
: fior del mio seme stesso, quando tu [sorella] sboccierai, / cantar
della sua primavera. palazzeschi, 1-122: tu sei nel pieno sbocciare della giovinezza e
una ferita. capuana, 18-58: tu pendi da tre chiodi grondanti ancora.
: « anch'io l'ho detto che tu sei un buffone », / risponde
moravia, 21-37: non chiamarmi mamma. tu non sei mia figlia e io non
altre... se il fondamento che tu poni è debole, qualunque cosa vi
vuol dire isbon- zolato, mi domandi tu? dicoti: isbonzolato è questo..
se e'sarà lavoro di argento, tu lo farai bollire in nella gomma di
par questa ingiuria? anche ieri a tavola tu hai rotta ben la cavezza la
lo fermiamo tra due piani, e tu mi dài il culo, da vera troia
fin che sborri il mal tempo, e tu starai indurato a dimenarti per barca.
di rolando. goldoni, ix-23: pretendi tu ch'io sborsi il prezzo / della
. bracciolini, 1-15-1: cugin, se tu mi preghi, io ben seguire /
di sudori, di sangue, qual tu già sai. f. casini, ii-454
il manganello, 31: per torcia tu serai giloso / e verai a filar
commedia di aristippia, 23: se tu avessi visto come la mi cadde tra
mezzo secolo per imparare a darci del tu... ma almeno sbottonati,
tanti anni. oriani, x-4-316: sai tu che cosa si diceva quattro secoli fa
piantare / secondo el modo che tu vói, / ché agli altri arbori far
vói, / ché agli altri arbori far tu soi. = comp. dal
. scambrilla, lxxxviii-ii-486: non bisogna tu sbraci / con erbe, impiastri,
/ ch'i'ti conosco e so tu vali poco. castellani, xxxiv-293: -che
ii-300: oh libertà, di quante generazioni tu hai da essere, se anco un
: o bravo favore! e che sai tu che non lo facesse per qualche altra
aretino, 20-312: oh, se tu avesse veduto con che sbra- giar di
arpino, 6-79: lo sai anche tu con che gente si vive! leste secche
facchino: « va'là, birbante! tu hai ammazzato tuo padre, hai prostituita
delle forze. talli, 12-101: tu vedi, ch'io mi sbraccio, mi
dolore. carducci, ii-8-318: così tu mi sfuggi; e non ti accorgi
scambrilla, lxxxviii-ii-486: currado mio, se tu quinci ti sbratti, / va',
: scroccare, avere. 'de'miei tu non ne sbrecchi, tu non ne sbrecchi
'de'miei tu non ne sbrecchi, tu non ne sbrecchi più', di denari.
dei muscoli simili, in un addome! tu non sai che i tuoi muscoli
fiorenza ». d'annunzio, v-2-250: tu, sguazzalo- trone e simili.
specifico è l'egoismo umano, fa'tu l'ammenda di tutti quelli che sbriciano sotto
/ volatile plebaglia. pananti, i-261: tu siei sbricio sbricio ed io mi devo
. io non me ne starò, ma tu sai come sono questi manifattori.
: « isbngati di fare tosto quello che tu dè fare ». s. girolamo
alcuno ti domanda d'alcuna cosa, tu dèi rispondere isbrigatamente. documenti delle scienze
.. rota..., che tu metti sbrigativamente fuori linea, non sia
, 2-396: orsù, che vuoi tu dirmi? ma sbrigativa: due parole e
xv, 9: se fosse vivo, tu '1 diresti scorto, / come
'1 diresti scorto, / come tu di'del prenze infortunato, / ma palpi
umori, che a volerlo guarire bisogna che tu domattina quello spedone grande faccia ben rovire
di quelle sbrindole ti guarda di traverso, tu ridile sul grugno: « è tutta
fare il sesto e ultimo tondo, tu imbroccherai la coscia manca, ma in parte
la coscia manca, ma in parte che tu conosci di poterla trinciare senza sbreccarla e
). boine, cxxi-iii-730: se tu riesci a leggerlo sarai stanco, ma
àlgarotti, 1-ix-254: eustachio mio, tu miri / sbrucar qua e là,
. faldella, ii-2-41: se sei tu, ti bacio, ti soffoco, ti
s. fiorillo, cv-649: tu va', mieterne li puorce a li ce-
l. pulci, iv-102: tu se'd'ogni bontà sbuchiato e netto.
simulando). aretino, 20-179: tu non hai da fare altro seco che render
me dixe: « figliuolo mio, tu sii adesso e per sempre el benvenuto.
traviate, piglio i quarti davanti, e tu mi devi pagare, oggi che è
ed essenziale / siccome i ciottoli che tu volvi, / mangiati dalla salsedine. soldati
rifili 'l brando, / digli che tu, con que'tuoi scabri studi, /
metter mano a cose amene, pensi tu per avventura ch'ella faccia comparire in
po'diventa scabra: / ma dillo tu se di tue vaghe membra / parte alcuna
savoia. pananti, i-441: o tu che hai scesa la scabrosa costa, /
più cara a chi t'udiva, / tu provavi di ciò doglia sì viva?
mille precipizi. tesauro, 4-189: tu vedi quanto scabrosa virtù sia la magnificenza,
scaccatuzzo. dante, lxxiii-5: quando tu ti vestisti d'una uzza / ch'
dama. bùgnole sale, 4-28: tu reca un tavolino con le scacchiere.
liete d'esser pregate, e avegna che tu sie già ingannato del tuo pensiero,
d'annunzio, iii-1-794: non vedi tu che il sangue / del tuo fedele /
le cola per la ota che tu premi? / e ribrezzo non hai?
furioso corso. savonarola, ii-84: quanto tu scacci più l'olio sotto l'acqua
che scaccia le tenebre in comune, tu spegni il lume che te le scacciava in
la morte. malpigli, xxxviii-62: tu non scazzi el vizio / de crudeltà che
-sostant. cammelli, 72: tu se'pur fra 'e pochi numerati / de'
scacciatore dei mali. tasso, ii-418: tu [o matrimonio] sei dator di
sei dator di pace e di riposo, tu confermator d'amicizia e di parentado,
confermator d'amicizia e di parentado, tu scacciator di molestia e di pena.
. gambino a'arezzo, lxxxviii-ii-736: tu, divo, leggiadro infra gli eletti
i soldati. la spagna, 9-11: tu vuoi combattere questa cittade / e credila
/ lo nimico grand'acatto: / tu [la madonna] li desti scacco
ella disegnava pigliarselo per marito, e tu avendoli guastato il giuoco per le mani,
giussani francesco. leopardi, iii-1049: tu accetteresti la cambiale, e all'epoca
quello di cavaliere. alfieri, 1-701: tu stesso, il seggio, onde scaduto
edificio). filarete, 1-i-29: tu potresti dire: lo edificio non si
lo spazio di braccia 45, quando tu la poni. 13. marin.
g. m. cecchi, 1-2-84: tu sei stato causa / d'un gran
intellettuali. boccaccio, v-252: se'tu così pusillanime, così scaduto, così
così da ogni uomo del mondo discacciato che tu costei sì per unico rifugio e per
avessi che, se ti mancasse, tu dovessi desiderare di morire? -per
». michelangelo, 1-ii-174: pietro, tu ài a pagare gli scafaioli quando venghino
recò. cavalca, 20-193: quando tu vai per via e truovi in un
un altro lato dell'oro, puoi tu così riputare vile l'uno come l'altro
ammagliarsi. g. gozzi, i-15-212: tu la rotta di canne e l'aspra
aretino, vi-950: perché non crepi tu de le risa, quando ci conta
gradi posti nella scala delle spezie, che tu di', poscia che ella ci
. baretti, 3-157: che avrai tu a fare perché la tua moglie impari la
mio grembial di cuoio, franco qual tu mi vedi, / talor salir io soglio
laude dei bianchi toscani, acvi-145: tu. sse'scala al sommo cielo, /
. sse'scala al sommo cielo, / tu. sse'scudo al male e telo
dante, par., 17-60: tu proverai sì come sa di sale / lo
elli fa e più grandi scalambroni che tu vedesse mai. = var. di
polmone e la corata, / so che tu trovaresti con affetto / che tu vi
che tu trovaresti con affetto / che tu vi sei per sempre conficcata.
, i'tei dico, rifatto, / tu te ne pentirai per la mia sene
pagliaresi, xliii-87: io vò che tu sappi, / a ciò che l'alma
: ho anche voluto che con me tu scalassi / la cima della croce,
quelli che l'uno dei giocatori vinceva. tu vincevi cinque partite: ma scalandone due
: e lei: « ma che fai tu nella vita? si può sapere che
mena mai al termine; ma se tu la scalchi, allora t'è utile,
[petrarca], i-112: se tu premerrai troppo il tuo asinelio, l'ucciderai
il tuo asinelio, l'ucciderai; se tu lo pascerà dilicatamente, scalchegerà co'piedi
: « asinelio, io farò che tu non iscalcheggerai ». giovanni da samminiato
[petrarca], ii-303: perché hai tu superbia, o tu, uomo,
ii-303: perché hai tu superbia, o tu, uomo, che se'ombra a
pulci e scalcheggi contra idio, 0 tu, animale indomito e stolto? leggenda aurea
degenerativo). papini, 28-305: tu detesti la modernità che sta scalcinando nella
govoni, 9-17: resterai sempre vivo tu, finché / l'ultimo dei pianini scalcinati
. idem, purg., 13-19: tu scaldi il mondo, tu sovr'esso
, 13-19: tu scaldi il mondo, tu sovr'esso luci; / s'altra
a scaldare, ricordati del freddo che tu a me facesti patire, e se con
. gozzi, i-12-156: che facesti tu mentre co'rai / scaldava il sol la
del peccato. savonarola, 7-i-153: tu metti l'acqua a scaldare sopra el fuoco
eccitarsi fortemente. goldoni, xii-177: tu gridi e ti scaldi; è questo adunque
giuoco / agli altri ognor, se tu non vuoi giocare? / o perché
leggiadro foco. leopardi, 15-91: tu d'amore, o sfortunato, indarno
. / risposer gli altri: « tu favelli bene, / tantopiù che ci scaldano
forno). soderini, i-477: tu porrai dell'uva buona sopra i graticci
mezzo. d'annunzio, iv-2-976: forse tu sei quel giovinetto bruno come l'oliva
baretti, 3-217: non m'ordinasti tu di comprarti un paio di scalfarotti e di
lavora a maglia? » « no » tu rispondevi: « non sono capace ».
« non imbronciarti, non piangere. tu se'la nostra cara gaia: bacia i
si fiera scalmana in casa, credi tu che l'avrei passata sì liscia in poche
fatica / da scalmanarsi il bando che tu hai letto ». milizia, iii-
te e sali in me. e acciocché tu possa salire, io t'ho fatta
e non vi ti vuole rispondere, tu pur continua lo mandare e ch'ella
bernardino da siena, 2-ii-781: non vedi tu che chi volesse salire in su la
della terra. pascoli, 1167: tu scalpellasti i massi / per le infinite pompe
anco negli intagli. landolfi, 20-71: tu certo, come tutti, rechi /
scarpellino maritata? pindemonte, ii-83: tu, sotto il cui scarpel divino /
9-179: o benedetto / nido, sei tu che mi proteggi i fiori / dalla
. dante, lxxii-5: non credi tu, perch'io aspre vie scalpi,
la diana stella / criò e donde tu mai non ti parti? landulfo di
andarono. esopo volgar., 6-92: tu scal- pise li sassi, io scalpiso
., 6-225: io non comanderò che tu, il quale cercherai per essa,
al vento, né, a ciò che tu la truovi, ti bisogna scalpitare lunga
non ho la penna industre, / come tu hai lo scalpro, o franchi,
bem norio. bencivenni, 4-5: tu sie prò e vigoroso e forte e possente
e possente a ben fare, che tu sii savio e scalterito, largo e cortese
b. pino, 1-38: vedi tu, durante, come i villani siano alle
, 6-ii-555: saggio onorato amico, tu d'animi discordi / scaltro componitore l'opposte
talor gode? casti, 200: tu pertanto impunemente / le più scaltre e
, scapitozzare. baruffaldi, xxx-1-15: tu puoi farlo, o agricoltor, su
/ fin da l'ima radice, e tu le svetta / e tu le pota e
radice, e tu le svetta / e tu le pota e tu le scalva e
svetta / e tu le pota e tu le scalva e sfronda, / ché così
gliomi molto, o buono imperadore, che tu sì ti lasci ingannare a uno vile
, ru, rum. -sia chi tu ti voglia, tu non puoi se non
. -sia chi tu ti voglia, tu non puoi se non essere qualche villano
piccine tornavamo a casa con i piedi bagnati tu e babbo ci scalzavate.
repubblica. carducci, ii-2-280: se tu gli senti, quella gente ti dirà bene
donne che ti verrebbono dietro, e che tu ami una che non saria degna di
massa marittima, xliii-288: o buon iesù tu va'povero e scalzo / e io
« va', scamata la lana, come tu se'uso e lascia l'arte a
per te un abito più popolare, che tu non abbia la zazzera così lunga e
abbia la zazzera così lunga e che tu tramuti questo mantello di pannolino. e
bisogna appresso di lasciar queste scarpe che tu ora ti trovi. ora 10 intendo di
altro. balaelli, 3-101: stimi tu... che questo scambiamento di
. tesauro, 2-117: fingi ora tu che cicerone salito in bigoncia con quelle
dalle stoviglie o dal macinìo? e pur tu vedi con quanto piccolo scambiamento una sì
tal proprietà di dire che, se tu scambi una parola, la cosa è tuti
star ferme in un luogo: e tu le vedi a volare in guisa che non
due esserciti. crudeli, 2-240: tu discopristi il diletto, / il placido godere
che i'ho a fare teco, che tu mi fai pigliare? di'che mi
pigliare? di'che mi lascino: tu m'hai colto in iscambio, ch'i'
iscambio, ch'i'non sono chi tu credi. ariosto, 1-iv-239: sei tu
tu credi. ariosto, 1-iv-239: sei tu dulippo, o t'ho preso in
vedi? teco. / -lasciami andar, tu m'ha presa in iscambio. gemelli
nel corso di certi scambi di vedute a tu per tu con certe capocce toste,
certi scambi di vedute a tu per tu con certe capocce toste, d'argomenti non
scambio, giovanni ti rendo: / tu se'sua madre ed e'tuo figlio sia
sul bromuro d'argento lo immagini anche tu che non sei della partita. =
fare lo scambista e a dire: tu andrai di qua, tu andrai di là
dire: tu andrai di qua, tu andrai di là. marotta, 5-152:
tutti a una voce conclamano: « tu hai detto bene: così noi
-come ingiuria. verga, i-100: tu mi rubi il vino della mia cantina,
bianco da siena, 2-84: benedetta sia tu, che 'n tal tormento / fusti
nono. ghirardi, 5: gorgia, tu scamperai poco, mi avveggo bene:
scamperai poco, mi avveggo bene: tu sprezzi le cose medicinali, non sai quanto
e disse: « va piano, vuoli tu scampare? ». e io risposi
scia cono- scoda, dònote parola che tu fin a sabbato santo e no piu
e no piu deibe demorare, se tu voi fugere la morte e scampare la
da massa marittima, xliii-199: o tu, lettor, se dio ti doni frutto
bortolo: « l'hai scampata, tu. buon per te! » « sto
« caterina, io ti priego che tu non mi facci morire amando ». la
rispose subito: « volesse idio che tu non facessi più morir me! ».
e'vi fu ancóra lui, / né tu sol fosti a mille navi
g. m. cecchi, 1-2-381: tu di'sempre le cose in cento scampoli
, 7-i-104: il quale [libretto] tu devi sempre portare teco, e sia
scancellare [le pubblicazioni], perché tu, te lo puoi togliere dalla mente di
un piacere. cicco, 21-22: tu ti vuoi uccider di tua mano / come
2-1-106: già scancelli quello beneficio che tu m'hai fatto. pazzi de'medici,
ti confesso ingenuamente / aver, come tu di', tali oblighi teco / quai
quasi lo scancella. alfieri, 1-225: tu, da me lungi, e d'
uomo in grazia. firenzuola, 2-52: tu nei hai fatto scancellare quello odio che
viene la spada, che perdi tu a far questo? nulla: anzi,
. / se procedi t'imbatti / tu forse nel fantasma che ti salva: /
un peccato. segneri, 1-703: tu vedi che davidde, quando chiese la
milia torti a darla a gambe, come tu non sapesse che la mia colera è
dter, 427: se tu con uno sforzo spogli il quadro da tutto
medesimo significato della stretta etichetta. se tu credi che io abbia a scandagliare.
. cavalca, iv-114: parci che tu facci a nostro senno, cioè per
cristo volgar., iii-62-2: se tu odi la reprensione mal volentieri, raffrenati
torto, quando gli diceste: « tu fai le cose per setta! ».
: o frate ginepro, or perché hai tu fatto così grande iscandolo? savonarola,
., 10-8 (1-iv-907): come tu sai, dopo lungo trattato de'miei
. ha mandato quattro angioli, perché tu [siena] sia guardata da tutti
che ti potrebbero venire, e che tu sia conservata in tutti i tuoi beni
, 28-35: tutti li altri che tu vedi qui, / seminator di scandalo
71: o immortale iddio, quanto sei tu potente, poiché in uno instante d'
alfieri, 1-562: siam cittadini, e tu il miliore. or dimmi: /
: lo ben che tutto il regno che tu scandi / volge e contenta, fa
grandi. bufi, 3-268: 'lo quale tu scandi', cioè tu, dante,
: 'lo quale tu scandi', cioè tu, dante, monti. fr. colonna
va'poi e fidati di simil persone. tu me debbi aver apparechiata qualche scanfarda,
, 9-1 (1-iv-786): « tu sai che istamane fu sotterato al lugc de'
alfieri, 6-58: orcane, / tu che il popolo amavi e veneravi,
n. secchi, 28: se tu non servi al padrone di qualche roffianesmo
nodi. soderini, iii-544: quando tu trasponi il persico col fico o
x-412: al povero direte: « tu sta'colà, e siedi sotto il scannello
lxvi-2-92: volendo fare il quinto tondo, tu potrai imbroccar la cossa diritta e dividerla
che sarà sotto la tua mano; dipoi tu ne trincerai tutta la carne della coscia
, 16-ii-16: di gran corte reai tu pur andrai / ad adorar gl'imporporati
. agostini, 6-1-35: se ad altre tu volevi il cor tenere / me non
scansano con ribrezzo. deledda, i-1039: tu e lui non vi lasciate scappare le
quella d'infedeltà. nieri, 2-306: tu scanserai questi barbarismi. -ignorare
p. fortini, iii-184: fugge se tu sai, ché a ogni modo ti
altri pensieri. landolfi, 8-169: tu vedi come ho scantonato. ho sciorinato
discepoli si scantonano tanto volentieri, quanto tu sai che e'fanno. castelvetro, 99
ottimismo. baretti, 3-117: tu sai quanto a me piaccia il ricevere
. de amicis, xln-128: se tu dici a un bambino, per ischerzo: