vita rocca, / dimmi quel che tu hai o di che piagni / e gitti
cibi li spiriti miei / sì che tu se'colei / che campi me, che
135: io credetti allora che mancando tu [ippocrate] sulla terra non dovessero
t'avvolgono, invisibile sfera. / tu godi, e leggermente / vibri.
carducci, ii-8-237: ho bisogno che tu mi guardi e che i cari occhi
flussione di petto. savinio, 1-10: tu, diavolo-galanteria,... sai
bernardino da siena, 795: sai tu che medicina si fa a colui che
2-9: se dio m'aiuti e tu anco m'aiuti, / piloto, io
secchi. - tira a te, tu hai / frusso di cuori. sulla
che venuto qui non fussi, / ché tu d'induzione (elettrica o
l'avanzo del tuo resto. / tu sarai pure a'traditori specchio.
serve a micastiglione, 314: « tu hai tolto la carta di sotto ».
di induzione magnetica. -in « e tu hai invitato sopra flusso; il gioco vadi
vivere. alfieri, 1-1145: come hai tu l'alma fluttuante ognora, / fra
. chiara, 2: con provida cura tu reggi e governi la fluttuante nave di
: ramméntati dell'ordine, nel quale tu sempre dei essere, la cui vita non
dee., 5-10 (88): tu farai molto bene a rendere al marito
stefano, 7-7: e zerto la veritade tu ai insu- niato: / cava lo
finocchio quando è fiorito, e se tu voli lascia tutta la focchia del finocchio
che patem 'n està fuce: / si tu non ne se'duce, perim 'n
: dunque sì presto a casa / tu torni senza un soldo? / e un
a ritroso. dominici, 1-73: rimanti tu lì con iosue, e lascia lei
e possanza. cesarotti, ii-227: tu veloce, o morad, com'agii cervo
com'agii cervo / sul colle, tu terribile in battaglia / come vapor focoso.
conviene fare in te medesimo, come tu fai quando tu hai la buona lasagna.
te medesimo, come tu fai quando tu hai la buona lasagna. leonardo,
. fiore, 158-13: se tu mi credi e cristo ti dà vita,
credi e cristo ti dà vita, / tu ti fodrai d'ermine e di vai
mondo. non dico ciò in quanto se tu li vedi e gli odi, sempre
il poeta]. -ma no, tu non hai da far questo, hai anzi
far quest'altro. -no, tu, non sei nato per far così,
devi invece far cosà. -no, tu non sei questo, sei quello. -di
e mangia con giocondità, però che tu hai trovato grazia dinanzi a me.
. varchi, 22-37: quanto m'hai tu sì colla gravità delle sentenze ricriato,
tanto e amorosa, / cum cui tu gissi, mai sentina male / senza fallire
armi rigido e feroce, / e tu, madre d'amor, col tuo giocondo
vita ». epicuro, 8: tu che pietoso sei del nostro male, /
che per volerci dare il paradiso / tu voglia sostener pene infernali, / sopra
giocondo. cantari cavallereschi, 137: tu, baron giocondo, /...
cristo jesu in trinità uno dio / tu se'lo sposo mio. 3
con una giocosità amara e benevola, « tu almeno non ti impicci negli scrupoli e
marzo, terrore giocoso, / ma tu passi vittorioso, / sbatti gli usci
b. davanzali, ii-278: se tu fossi nato in grecia, dov'è
. parini, giorno, iii-47: tu il ventaglio le scegli adatto al giorno
tolosani, 1-3-14: non mi dir, tu nel parlar eccedi, / che nell'
o che solenne come un monumento / tu guardi i campi liberi e fecondi, /
giuglaris, 376: or dove trovi tu l'implicanza che il medesimo dio, che
velocie mente chente sia quella cosa che tu ami, e trai il collo tuo di
, i-141: verrà tempo, che tu scuoti e solvi lo giogo suo del capo
diodati [bibbia], 1-602: tu hai spezzato il giogo del quale egli
tutti accoglie. alfieri, 1-535: tu, che gli antichi / tempi, ben
s. bernardino da siena, 248: tu vedi che con tutto che 'l vitello
alfieri, 1-1163: d'ogni gioia domestica tu fonte, / tu sei di admeto
d'ogni gioia domestica tu fonte, / tu sei di admeto la verace e prima
aver vaghezza di così bella gioia come tu se'. goldoni, viii-752: -mi hanno
di grazia, balia. -che vuoi tu, gioia, or su tie'le mani
e spille! servitor di dama / tu se'novello. alfieri, 1-377:
gioia, / chi, se non tu? zanella, 71: pompa de'colli
verri, i-114: in me tu vedi, rispose con gioia estrema l'ospite
gioia eletta. alfani, xxxv-n-610: tu te ne andrai imprima a quella gioia
193: sì gli disse: « gian tu se'stato per la maggiore parte del
. buonarroti il giovane, 10-889: tu vai brucando ch'io ti dia 'l
... e gli disse: vuoi tu comperare questa pietra? aretino, ii-43
bello gioiello, come niun altro che tu n'abbi. rinaldo degli albizzi, li-io
colli selvosi. carducci, ii-4-223: se tu non seguiterai scrivendo soavemente e gioiosamente,
d'allegra voglia canto, / perché tu d'amoroso e buon talento / m'ài
, tanto m'è gioiosa: / tu se'il mio core, amore, e
meglio è che gioir d'altra; e tu mel giuri / per l'orato tuo
sarà mai. d'annunzio, iii-1-112: tu hai bisogno di vivere, tu hai
: tu hai bisogno di vivere, tu hai bisogno di gioire, di mordere
. per ciò intendiamo noi la ver tu de di verace pietade, che noi do
anni gioiti. carducci, 906: tu pur pensosa, lidia, la tessera /
festeggia e giubbila, / se non tu col, bicipite vesuvio? cesarotti,
e gloria. foscolo, iv-303: tu sai che i nostri contadini sogliono, allorché
. poliziano, 2-20: se tu guarderai nel mio giornale, ti abatterai
. de marchi, i-772: credi tu che tuo suocero abbia menato tanto strepito
minacciose. bartolini, 17-20: quando tu neghi, a me, il sistema delle
giornata appena / giungo al meriggio, e tu se'giunto a sera. manzoni,
il giorno. viani, 13-446: tu stai a giornate sane a bighellonare sultimpietrato
spogliare. bacchetti, 2-120: credi che tu ed io potremmo guadagnarci la giornata colle
far del bravo, no, giorneone, tu pensi di star sulle taverne a millantar
avesse detto mai: / otto giorni tu starai / che giuliana non vedrai, /
tuo giorno. leopardi, 21-14: tu solevi / così menare il giorno. landolfi
, 1-343: nel giorno d'oggi tu hai vinto te medesimo. botta,
in niuno luogo sì presso, che tu di giorno vi potessi andare. della
cura, / quand'io intesi là dove tu chiame, / crucciato quasi all'umana
natura: / 4 per che non reggi tu, o sacra fame / dell'oro
e ensegna: « questa posta / tu la pòi fare occulta, d'onne gente
penso che abbi ad avere bisogno, perché tu sai come sono fatte le giostre amorose
quando fate giostra. pulci, 9-33: tu ti potrai fermare in su la piazza
io so'pur quasi al medesimo; e tu sai pur s'io son buon giostrante
con meco giostrare ora; / e s'tu m'abbatti, vo'che tuo si
contenda e giostri, / ten vai tu sciolto alle spedite cime. anguillara,
giostra e 'l lanoso montone. / tu donzella, io garzone, / dalle
, xxx-13-69: imparato hai fin qui come tu deggia / guidar la nave tua,
in maschera, io ti dissi che tu avevi messo mano allo onore di dio
rinaldo da montalbano volgar., 232: tu ài combattuto con quello cavaliere che vinse
assai calde. grazzini, 4-269: tu mi fai pur fare nella mia vecchiaia quel
. petrarca volgar., 69: tu hai uno re nell'animo vecchio, negli
mio peccato] non sarìa grave come tu e molti altri fanno. s. bernardino
da crederla. alfieri, 1-19: giovin tu sei: nel cor, negli atti
o donna, che tu aggie oggi veduta. bibbia volgar.,
bernardino da siena, 149: come quando tu toccasse le spine della scardiccione o del
sciagurato, / che 'n malora così tu mandat'hai / duo giovanoni, ch'era
di quell'onde molto mi duole / tu porterai novella / a quella giovanetta donna
bellissimo. d'annunzio, iii-1-821: tu che alla pietà fosti la prima / tu
tu che alla pietà fosti la prima / tu che sei la più giovanetta. sbarbaro
erba coperto. idem, v-22: tu, vie più vezzosa / che 'l giovinetto
sappi che a dio non piace che tu porti le calze, come tu le porti
piace che tu porti le calze, come tu le porti. canti carnascialeschi, 1-114
ti gioverà tanta belleza, / se tu con altri non ne tra'diletto?
diletta e giova. leopardi, 23-75: tu sai, tu certo,..
. leopardi, 23-75: tu sai, tu certo,... / a
caste e modeste, virtù rotto? tu non lo puoi empiere. bartolomeo da s
giova. sennuccio del bene, ix-44: tu e loro appose i frusti / d'uno
invogliarlo. mi giova / che tu saprai meglio stimare, e meglio / pulci
merto. cieco, 1-19: poi che tu non vuoi tacere, / giove mi
-figur. boccaccio, ii-1-2: tu se'quella / che se'tutto 'l mio
bene e 'l mio conforto; / tu mi se'giove, tu mi se'
conforto; / tu mi se'giove, tu mi se'apollo, / tu se'
, tu mi se'apollo, / tu se'mia musa, io l'ho provato
pas- saron troppi giovedì, / che tu recasti ogni cosa a un dì.
una prua. saba, 67: tu sei come una gravida / giovenca; /
e vigoroso. vìani, 19-433: tu dei esser giovenco, ma sotto questi
esser giovenco, ma sotto questi panni tu diventerai un cencio. 3.
gioventù. petrarca, iii-1-35: o tu, donna, che vai / di gioventute
sostentare le fatiche. casti, 108: tu il sangue empi d'insolita virtù,
sangue empi d'insolita virtù, / tu il peso allevii alla canuta età, /
. f. doni, 2-103: se tu vuoi tornare addietro e lasciare qui tarme
la redità fusse assai buona, / tu, come giovial, lieta persona, /
. maestro alberto, 49: e tu, giovanzèllo, non imparasti, nel
m. cecchi, i-ii-ii: se tu avessi cervello, ti saprebbe mal delle
, ti saprebbe mal delle stranezze che tu hai fatte e fai a quell'altro poveretto
fai a quell'altro poveretto, che tu tieni peggio che in catena: e lo
possibile grandezza. pascoli, 1184: tu [roma] in faccia a tutti i
eterna giovanezza. foscolo, ii-46: tu [canova], che ardisci in terra
. baruffaldi, i-71: così stando, tu puntella, / o con tegola o
: ov'è ora il grande onore che tu [fortuna] concedesti a lelio?
concedesti a lelio?... tu gli hai con subito giramento tolte tutte
che è il tuo padrone, come tu l'hai redutta a fare girandole e
, rotazione. allegri, 40: tu, la cui destra muove / le stellate
girelle. s. maffei, 6-412: tu non vedrai regnare queste girandole se non
aretino, ii-216: che girandoli tu, bestiaccia, e con chi favelli
? pananti, ii-23: dove siei tu stato mariolo, / dicea la diva
. ricchi, xxv-1-201: vo'che tu venga a girarmi l'arrosto / di
ragna. fagiuoli, 1-2-92: sicché tu non sai friggere né girare?
, / n'ha qui, come tu vedi, alfin gittati. tasso, 7-123
indi le gira. fontanella, iii-347: tu vento... / ogni nube,
incendio gira. chiabrera, 1-ii-210: tu pur sempre l'amorose vele / spieghi
tui, / che mostran pace ovunque tu li giri, / come può far
i passi gira. stigliani, 2-105: tu, che mi vedi ornai vinto e
lor conceda e done, / perché tu poscia a voglia tua le gire /
arco celeste, che pensando miro, / tu mi fa'rimembrar del primo giorno /
affatto. buonarroti il giovane, 9-10: tu, svegliandomi indiscreto, / della salute
, discuterne. boccaccio, v-38: tu hai il nostro canto in ciò sospinto:
il dir e l'atto, / tu quasi in picciol tratto / conoscerai chi
zinia. montale, 1-51: portami tu la pianta che conduce / dove sorgono
, iv-xxx-4: dico adunque che 4 tu [canzone] andrai': quasi dica:
del bene, ix-52: canzon, tu ne girai ritta in toscana / a quel
, 120: giteven tutti! e tu te n'entra, moglie / felice,
: già ne domandai gli occhi ove tu eri: / tu formasti parole in quella
gli occhi ove tu eri: / tu formasti parole in quella bocca / da fare
72): canzone, io so che tu girai parlando / a donne assai,
. aretino, ii-26: -hai tu avuto mogliera? -io la ho,
. -ch'ella ti si levassi dinanzi, tu non le giresti / lo spenzola pel rampo
. m. cecchi, 1-ii-158: se tu m'avessi visto a pisa / quando
bruco bruco. giusti, i-554: tu, sebbene sia un uccel- laccio
. ovidio volgar., 2-44: tu se'girevole a guisa di foglia sanza
/ paterna sala. manzoni, 33: tu sei: del vasto empireo / non
. l. cassola, 223: tu vedi un cerchio, che per mezzo parte
102: quella povera pellegrina, quale tu descrivesti con sì lungo giro d'oscure
del tempo. caro, 16-52: tu la sua speme e i tuoi pensieri adempì
, 3-3 (1918): ove vuoi tu... ch'io mi nasconda
ei t'esorta e ti punge, e tu [bove] co '1 lento /
lete al fiume. tasso, 8-1-45: tu le cagioni a me del novo mondo
al governo publico. moretti, 25: tu vedi, l'anima nostra, /
, xii-43: non mi piace che tu prenda in giro le cose sacre. pratolini
di sfug girti, e tu stringi ancora un giro, finché lui,
15-83: com'io voleva dicer 'tu m'appaghe ', / vidimi giunto in
tal gita, / ch'io so che tu vi lascerai la vita. bembo,
, i-244: sopra un sasso / tu ed io, dopo una lunga e bella
facciamo le gite loro: non gli conosci tu? be', diss'io, a
detto bagno in modo lo riduca dove tu vuoi. 11. tose.
. dante, par., 27-64: tu figliuol, che per lo mortai pondo
pulci, 24-41: va', impiccati tu stesso alla giubbétta, / ch'
come la terra sostienti; / non se'tu sazio ancor di tradimenti. grazzini
corti giub- bettini,... tu hai posto il vermine del peccato in sul
amoroso, oh come presto le vedrai tu squarciate da fiero e improvviso turbine. cicognani
tutte grazie benefici e doni, / che tu m'hai fatti, fai o che
giubilazioni / per quella grazia la qual tu mi dai. beicari, 1-70:
sono rapiti dalle adulatorie laude, credi tu che intendano la letizia della giubilazione divina
festa. pulci, iv-22: tu mi fai de'pidocchi un giubbileo.
a privar de vita uno omo come tu. -cosa eccezionale. lorenzo
, ma giubilei: / e sa'tu che per ridere o parlare / non perde
l'albero della croce, 1-13: se tu potessi udire la dolce vergine cantare con
, stolido. sacchetti, 157: tu se'un nuovo cipriosso, / e volgetisi
-fate sempre le giuccarelle, come se tu non avessi ormai quindici anni e lei
è stato?... sei stato tu?... -io?..
pietro in presenza di tutti: -se tu essendo iudeo, vivi alla gentile, e
, iii-552: noi ti preghiamo, che tu ci favelli a noi tuoi servi a
pietro, in presenza di tutti: se tu, essendo iudeo, vivi alla gentile
dante, inf., 34-117: tu hai li piedi in su picciola spera
alcamo, 127: so ca non se'tu retico o figlio di giudero. giamboni
fatta rea? / -sa'come? come tu fatto se'reo. / -i * son
giudea. / -giudea non son, ma tu se'ben giudeo. b. accolti
vilmente. mazzini, 27-146: tu non hai mai rotto il suggello d'
certaldo, 332: se t'avvenisse che tu fossi giudice sopra malfattori o in piati
a te, bel dolce amico, ché tu ne se'ben degno secondo lo
siena, ii-16: degli altri giudicamenti che tu facessi fuori dell'ordine della giustizia,
puoi; e se non puoi, e tu sia ufficiale a giudicare, fa la
ma che conforme alla tua gran pietà tu mi perdoni. forteguerri, 19-80: il
bibbia volgar., vii-67: tu, iddio sabaot, il quale giudichi
giudicare mai altrui; po- gnamo che tu gli veggia fare un peccato, eziandìo gravissimo
. bibbia volgar., x-18: o tu uomo che giudichi altrui, come ti
uomo che giudichi altrui, come ti potrai tu escusare? in quello che tu giudichi
potrai tu escusare? in quello che tu giudichi altrui, condanni te medesimo;
altrui, condanni te medesimo; perché tu fai quello medesimo che tu giudichi in alcuno
; perché tu fai quello medesimo che tu giudichi in alcuno. passavanti, 12
di non bestemmiare te medesimo, o tu che leggi questo libro, e di non
leggi questo libro, e di non giudicarti tu medesimo, giurando; però che troppo
povero. seneca volgar., 2-143: tu di'che gli atti miei mi giudicano
come quello del tuo perseo, che tu n'hai chiesto e dieci mila scudi;
n'hai chiesto e dieci mila scudi; tu ti lasci troppo vincere da il tuo
crescenzi volgar., 1-8: acciocché tu possi giudicare della piccola ovvero molta quantitade
e giudicatasi nel letto, / che tu diresti: ella muore. b. davanzati
giudicatori. varchi, 22-75: se tu... sedessi giudicatore, a cui
.. sedessi giudicatore, a cui reputeresti tu che si devesse dare il gastigo?
battaglia. lorenzo de'medici, ii-37: tu, giudicatore, al più perfetto /
cattaneo, i-410: con quale autorità vuoi tu portar bacchetta, e farti giudice dei
farti giudice dei fatti nostri? dove hai tu la patente di tal giudicatura? roberti
certaldo, 332: se t'awenisse che tu fossi giudice sopra malfattori o in piati
sua querela. garzoni, 2-48: vuoi tu che un uomo libero se la passi
cose considera il fine, cioè come tu hai a venire ed essere presentato dinanzi
. bibbia volgar., x-419: se tu giudichi la legge, non se'fattore
fondo, questo sdoppiarsi per cui, tu giudice, metti te stesso in stato d'
acerrimo delle 4 opere complete ', tu sai che fu giuseppe giusti. d'annunzio
. m. cecchi, 1-2-414: -sa'tu quel che è cagion di tante liti
infermi apparecchia la medicina, e inanzi che tu vegna al giudicio esamina te medesimo
vedere i divini giudizi per cagione che tu mormoravi contro a dio della tua debole infermità
16-n: o giudicio del ciel, tu vien sì tardo! guicciardini, 1-6:
veramente in particolare. manzoni. ii-338: tu che angusta a'tuoi figli parevi,
angusta a'tuoi figli parevi, / tu che in pace nutrirli non sai,
non nel tuo furore, acciò che tu forse non mi recassi a niente.
, cioè che in quello modo che tu offendi altrui, sia offeso tu.
che tu offendi altrui, sia offeso tu. -condotta, contegno.
sopra valbero della croce, 1-29: tu possa ricevere misericordia con quella adultera,
, 7-4: la divisione che hai tu fatta, ti par per tuo giudicio che
pananti, i-354: abbi giudizio: tu mostri voler essere un capetto / che
, 6 (20): o vuoli tu stare tre anni in inferno,
seneca volgar., 2-85: perché tu non eri presente e perché non avevi
agazzari, 46-173: l'amor pazzo che tu hai avuto a'tuoi figliuoli ti sarà
dici; / del divino amor sovente / tu vai facendo giudici. machiavelli, 6-7-107
xxx-4-300: quella ninfa bella / che tu speravi pur volger col tempo, /
: guarda molto che, mentre che tu fossi adirato, tu non salissi in giudicio
, mentre che tu fossi adirato, tu non salissi in giudicio a giudicare, però
e bellezza; vieni; che faremo come tu giudiziosamente proponi. pea, 7-460:
un poco / saperlo: io so che tu ne dei cavare / altro che giuggiole
! cotesta è la giuggiola / per che tu me ne parli. -costituire difficoltà
. quando il giuggiolo si veste, e tu ti spoglia; quando si spoglia,
spoglia; quando si spoglia, e tu ti vesti: è bene indossare gli
quando il giuggiolo si veste, e tu ti spoglia; quando si spoglia, e
ti spoglia; quando si spoglia, e tu ti vesti. 5. dimin
come l'acqua da una spugna che tu premi colla mano. c. e.
-saporoso. d'annunzio, ii-725: tu la persica che si spicca, /
e che non facci alcun lavorio, né tu né 'l servo tuo né 'l gioménto
. parini, giorno, i-497: tu chiedi in prima a lui qual più
petto. cecco d'ascoli, 3949: tu credi che per arte / si possa
cielo d'alcamo, 125: se tu nel mare gittiti, / donna cortese
grossetto e fruga in giù tanto che tu giunghi il tarlo, e l'ammazi.
: ti giugnerà uno gavocciolo, sicché tu non potrai camparla. aretino, ii-212:
francesco di vannozzo, 203: come tu vedi, al vento e a la
falso gano pien di tradimento, / tu m'hai pur giunto a strano e
pace, la non si quieta se tu la tieni sospesa; ma se tu la
se tu la tieni sospesa; ma se tu la lasci andare, come la giugne
mezzo novembre / non giugne quel che tu d'ottobre fili. soderini, iv-193:
so; so, che innalzato ancora / tu non avevi al talamo paterno / l'
! idem, 3-219: come hai tu fatto a giugnermi a questa rete? ber
. cicerone volgar., 1-126: se tu traessi della natura delle cose il giugniménto
son venuti: ed alla giunta loro, tu ti sei lavata, tu ti sei
loro, tu ti sei lavata, tu ti sei lisciato il viso e ti sei
a seguitare alcuna giunta, / perché tu veggi con quanta ragione / si move
se c'è gente aspettare di essere a tu per tu col macellaro;..
è gente aspettare di essere a tu per tu col macellaro;... perché
di lui. imbriani, 3-171: tu vuoi ch'io ti dica perché non essendo
tatore. ariosto, vi-236: -chi cerchi tu? -cerco un giottone, un perfido
un ladro. -fermati / che tu sei su la traccia. gli ingannati,
sì ingordo / di guadagnar, che tu perda una lepre / oramai giunta, per
pulci, 25-266: guarda che qui tu non resti poi giunto, / però
, memore italia, tra i primi / tu giunta per ultima. 14
.. io sono tuo genitore, e tu sei il mio genito, e siamo
s'intende dalla più parte, che se tu dica, vicenome, partefice, giuntura
col più vicino, come: io e tu scrivi. o veramente ella attribuisce più
noi, e facciamo patto, che tu non facci a noi punto di male,
al tuo altare nella tua casa, tu lo esaudirai in cielo. -chiedere
di modo, ti dessero giuramento piglierestil'tu? botta, 4-451: ogni biennio la
prima. caro, i-301: se tu non osservassi il tuo giuramento, egli
non curerebbe di punirti dello spergiuro, sebben tu andassi a più femmine che non sono
. fra giordano, 1-317: pognamo che tu giuri e dichi il vero, sì
ne 'l firmamento limpido, / quando tu, già pensando di ledere i numi immortali
pensando di ledere i numi immortali, tu mi giuravi, perfida, / più forte
signore, e non si pentirà; tu sei sacerdote in eterno secondo l'ordine di
israel, tuoi servidori, a'quali tu giurasti per te stesso, ed a'quali
di non bestemmiare te medesimo, o tu che leggi questo libro, e di non
questo libro, e di non giudicarti tu medesimo, giurando: però che troppo è
meglio è che gioir d'altra; e tu mel giuri / per l'orato tuo
, / com'ella è bella, tu gagliardo sei. preti, iii-176: i'
m. c. bentivoglio, 2-938: tu pur giurasti al fier tiranno, iniquo,
va, discendi di questo luogo, tu e il popolo tuo, il quale hai
francesco da barberino, 57: tu giurerai leanza, amor e fede /
: quante volte da dietro il bar / tu mi avevi giurato amore e m'hai
giamboni, 192: poi disse: vuogli tu diventare nostro fedele e giurare le nostre
puoi... render... tu? - se a icilio tórla / tu
tu? - se a icilio tórla / tu vuoi. -glie la giurai. -sciorratti
scongiurare. ugurgieri, 192: tu vedi li alti stagni di cocito e la
compagni miei, giuriamoci! / e tu, gran vecchio, giùrati con noi
contra di lui,... tu lui intendi di cielo, e farai il
giudizio de'servi tuoi, sì che tu renda allo iniquo la sua via nel capo
iii-136: giurami in dominedio, che tu non diserti dopo me il mio seme
di fare i piacer miei in guisa che tu non te ne avvedresti. cellini,
io non mi parto di qui se tu non mi giuri in faccia a quella vergine
in giudicato: 'io amerò, tu amerai, quegli amerà, colui scriverà '
giuro, per quella salute la quale tu donata m'avrai, che io mi
sante evangele / che, se tu uccidi, carlo, il mio cugino,
i'sì son tu'signore, / e tu sì se'di me fedel giurato:
. foscolo, iv-300: che vuoi tu imprendere fra due potenti nazioni che,
frategli carnali, e la grazia che tu m'ài fatta si è che tu sarai
che tu m'ài fatta si è che tu sarai mio fratello giurato. aretino,
, votato. fiore, 37-5: tu se'giurato / a questo dio, che
egli ti dimanda della verità, e tu la sai, e tacila, avvegnaché non
. baldini, 3-294: via via che tu ascendi, quel paesaggio che t'eri
pieno diritto nella giurisdizione del monte che tu stai salendo. -protezione, vigilanza
l'animo degno. oddi, xxi-n-271: tu fabio, con la prudenza e bel
a quello vescovo: « perché sagri tu la chiesa mia? or te ne rimani
fra giordano, 1-317: pognamo che tu giuri e dichi il vero; sì
groppel, non tei diss'io? tu cadrai giuso, / che in van di
/ di quest'angusta via non hai tu l'uso. mamiani, 1-150:
pisa, 2-100: questa cura, che tu hai di me, o ottimo padre
o ottimo padre, io ti prego che tu la ponga giuso; e lasciami pattovire
è stata di mia gente: / tu te l'usurpi, io 'l porto giustamente
lodi i miei versi? io so, tu vuoi / che giustamente io non riprenda
tuo giustificato / non sarà alcun, se tu non vuoi già teco, / perché
pulci, 22-5: con che ragion puoi tu giustificare / (e cominciam da sommo
ragion fussi morto? / chi non conosce tu gli hai fatto torto? anguillara,
può, mal capitare; / e se tu vien colle tue gente a fronte,
tua pietà in verso di noi, che tu, signore iddio creatore e giustifìcatóre di
utilitade. guittone, 198-1: o tu, giustizia, d'onestà sprendore, /
grazia piena, /... / tu partoristi il fonte di pietate, /
per diversi mari, ti preghiamo che tu comandi che 'l nostro navilio non sia arso
, 7 (104): non vorrai tu concedere a dio un giorno, due
lavoro. jahier, 137: ma tu, che sei superiore, va pure al
e l'una in quelli aspetti / che tu vedrai all'ultima giustizia.
funesti / su la turba affamata / che tu persuadesti / a sprezzar gli altrui dritti
. deledda, iv-52: -se per caso tu caschi in mano della giustizia io non
. panigarola, 3-39: fammi giustizia tu poiché gli altri non la fanno,
, giusto e buono, / ché tu sai ben s'obrigato ti sono. canti
, iv-501: o signore iddio, tu se'giusto, e tutti i tuoi giudici
giuste e pie. parini, vi-71: tu, wirtz, uom saggio e giusto
ne dai l'esempio augusto. / tu cui sì spesso vinse / dolor de gl'
medesima pena ricevere. speroni, 81: tu parli come signor giusto e accorto,
giusto. bibbia volgar., ii-583: tu ingiustamente male fai contro a me,
un tomolo, se iddio ti aiuta, tu ne fai otto o dieci; un
quel signor con giusto zelo, / ché tu sarai felice in sempiterno, / ch'
vendetta. dottori, 154: e tu, garzone, / cui per cieco sentier
1-257: or è tempo / che tu fulmini, o giove: / e non
i genitori. pavese, 4-180: tu vali poco, a pigiar l'uva.
inanzi a giusta pugna ei solo: / tu lunge alquanto a lui ritien lo stuolo
, 23-5-4: or chente pianto pensi tu che sarà allora, e chente tristizia,
credo ch'egli avrebbe colpito giusto, se tu non l'avessi trattenuto. debbo esserti
angoli del mondo. magalotti, 9-1-183: tu sottoscrivi a tutte le sue difficoltà,
al vento. rosa, 43: tu sembri giusto, tra coteste fronde,
monsignor rettore. landolfi, 15-81: tu quanti anni hai? così, giusto per
'. così, o lettore, tu avrai letto non poche volte, e certamente
-figur. sacchetti, 361: tu gladio contro a l'antico serpente, /
contro a l'antico serpente, / tu porta di salute a tutta gente. scala
. savonarola, 5-79: o signore, tu gli perdonasti, a costoro, li
2-50: co non te consumavi, quanno tu gli guardavi, / che deo ce
lo so, ma che bisogno / hai tu che il mondo esista? =
giosafatte, 112: guarda, che tu non inargoglissi per niuna grolia temporale.
enfiati ed elati. savonarola, 7-i-10: tu sai che la gloria del mondo alla
guittone, 183-1: gloria vana, tu furtivamente / di vertù tutte d'om
con una voce la benedissero, dicendo: tu sei la gloria di ierusalem. pulci
gloria. marino, 1-3: dettami tu del giovinetto amato / le venture e le
, etc. metastasio, i-18: tu potrai contrastarlo? o quell'enea,
, 1-4: grande gloria è se tu non nuoci a colui cui tu puoi nuocere
è se tu non nuoci a colui cui tu puoi nuocere. bisticci, 3-194:
tormenti. panigarola, 2-7: pure tu, signore, sei sempre mio ricorso:
signore, sei sempre mio ricorso: tu la mia gloria. -condizione di
: che cosa è l'uomo, che tu, dio, lo visiti? l'
quanti chilometri de l'infinito / puoi tu percorrere con passo ardito, / quanti rav
d'affetto / giù ne lo stomaco puoi tu, libretto, / da uscire a
: dunque, iniqua giovane, prendi tu gloria d'aver dispiaciuto a noi, e
-ma, sempre a me d'iddio tu parli /... / ad oltraggiarmi
i nomi strepitosi. pascoli, i-52: tu non aspiri alla gloriola, ma alla
gloriuzza. della casa, 5-iii-151: tu fai troppa stima di alcune gloriuzze minute
ogni salmo toma in gloria. / tu non tei scordi: tra mezz'ora arrecoli
camerana, vi-938: degna eri tu di scintillar nell'alto / di un'
serva di amore. pirandello, ii-1-1151: tu dunque ti sei gloriata del disonore di
bianco da siena, 46: però tu puoi, anima, gloriare, /
el cielo e le stelle... tu abbi fatto. = deriv.
, xxxv-1-20: or sempre sia glorifica tu / quillu che li l'ave da tu
tu / quillu che li l'ave da tu. bartolomeo da s. c.,
ha creato. manzoni, 112: tu riconosci come il più sacro dovere quello d'
: io credo, che ciò che tu dici sia vero, e io voglio glorificare
io voglio glorificare a quello iddio che tu mi predichi. arici, ii-286: al
ii-15-51: venga il giorno, che tu accompagni le immagini de'nostri padri gloriosi
bellezza di biancabella. tasso, x-467: tu con lei di gloriosa fama / degno
gloriosi. foscolo, iv-314: credi tu che andresti così glorioso della tua severa
giuridica. d'annunzio, v-3-410: tu [bologna] glossa ed azza,
[bologna] glossa ed azza, tu balestra e giure / trattavi con man dure
mio, se intorno a questo / tu mi riprendi, sei maligno e fello,
ritardo. pascoli, 182: sei tu [o vischio], checché gemmasti
boine, ii-196: ad un tratto tu senti che è altrui,...
., 1-1 (76): -ingannasti tu mai persona così come fanno i mercatanti
la cosa dee stare bene, quando tu tomi. disse alberto: -gnaffe!
.. / gnaffe, bon prò! tu vuoi che il gioan stoppa / di
gnaffe. lalli, 3-89: ma tu, gnaffe, onde vieni, e per
ed io promettoti / di far ciò che tu vuoi e perdonargnene, / sia chi
se fosti grandonnio ovver toriffo / tu non potrai scampar da gniffe e gnaffe.
macheroni. nomi, 4-8: attendi tu, che in collo / ti porti
, che far lo gnorri; / tu fai viste ch'i'canti, e i'
di'il luogo del corpo il quale tu toccasti, cioè la mano o il piede
. savonarola, iv-328: poni che tu avessi un figliuolo gobbo e mal fatto,
gobbo e mal fatto,... tu ti vergogneresti che 'l si sapessi che
34: tien pur stretto / quel che tu hai, che s'io ne spando
, iii-2-234: ogni opera, cui tu istilli una gocciola della tua persuasione, è
volgar., 505: come stenderai tu le mani a dio, le quali gocciolano
g. gozzi, 348: che sai tu, gocciolone, pedagogo, maestro del
7-7 (191): io giudico che tu ottimamente abbi il mio amor guadagnato,
. io ti voglio insegnare, se tu vuoi imparare, che sempre tu godarai
se tu vuoi imparare, che sempre tu godarai di ciò che tu vedi..
che sempre tu godarai di ciò che tu vedi... insegnandoci pavolo questa
. cor azzini, 4-55: e tu, e tu, mio amore / che
, 4-55: e tu, e tu, mio amore / che godevi nel cuore
il rendè forte. corazzini, 3-13: tu, mio amore, /...
, 8-6 (263): deh come tu se'grosso! vendilo, e godiànci
/ questo è quel di savina che tu godi. lorenzo de'medici, i-114
. d'annunzio, i-5: e tu salve, o mia diva!..
di promessione di femmina alcuna, se tu prima non se'nel sicuro. giovanni
.. sarà mia, voglio che tu ne goda, cesare, ma non voglio
. pulci, 21-147: ecco che tu non hai goduto il regno, /
hai goduto il regno, / che tu togliesti al signor nostro antico. p.
proda / ti si lasci veder, tu sarai sazio: / di tal disio convien
sazio: / di tal disio convien che tu goda. buti, 1-233: 'converrà
. buti, 1-233: 'converrà che tu goda'; cioè che n'abbi compimento
vi siete divertiti nel carnevale, e tu specialmente, ballando come un dannato. goditi
, molto belli fianchi, nepa, tu mi pari tutta godevole. -sostant
più eloquente della mia penna, e adempiendo tu le mie veci mi toglierai al pericolo
aminta, 850: in somma, tu sei goffo insieme e tristo. t?
te, se avessi una tal fortuna! tu non sei degno. leopardi, v-193
delitto capitale. grazzini, 38: tu credi forse avermi sbigottito / con queste goffe
pulci, 19-142: io mi credevo ben tu fussi tristo / e ladro e ghiotto
quand'io n'ho visto: / tu nascesti tra mitere e tra gogne.
ti verrà ristretto di quella sorte che tu vorrai che sia la gola del tuo vaso
/ pensa al nido ove un giorno / tu ri- comincerai la tua canzone / con
, 180-1: vizio di gola, tu brutto e ontoso / quasi sor tutti,
dannosa colpa della gola, / come tu vedi, alla pioggia mi fiacco. passavanti
sarà cominciata a covare se stessa, tu dia la volta e chiuggali la gold.
racchetò. foscolo, xiv-369: vuoi tu incatenare cerbero, e gettargli la carne
cecchi, 47: parla forte; tu vuoi sempre / parlarti in gola.
cagione del tuo esserti prima allacciato e come tu medesimo ti vestisti la catena alla
imbriani, 2-161: sentirsi dar del tu da un ignoto o da chi disprezzi
dura cosa. pratolini, 1-162: possibile tu non sia d'accordo per ricacciargli in
tracannerai il vin pretto, come se tu fossi una pévera, e noi staremo
apre libero e vasto senza fine, / tu m'attendi. 2. per
non volere quistioni e discordie: se tu ben vedesse che venisse da un altro,
venisse da un altro, fa'che tu non la seguiti. golia, golla ogni
oh! non più minacciar, che tu t'avolli. / perché ha tolto a
perché ha tolto a aiutar dolovico / tu vuo'far del bravoso; e sì te
felice da massa marittima, xliii-232: tu ne la mensa cibi da goloni,
parso giusto, non crudele, che tu quella sera, passando davanti la vetrina
mancano la vita: e già, come tu puoi avere udito, più uomini uccise
morelli, 499: e ne'ventuno anno tu avesti a gom- battere colle prestanze o
pagliaresi, xliii-74: qui vo'che tu pensi senza avere / a'diletti mondan
ingannati, xxvi-1-350: -come gli vedesti tu? -con gli occhi. credete forse ch'
ricredersi. soldani, 1-3: se tu sminuzzi o troppo stritoli / le leggi,
se e'sarà lavoro di argento, tu lo farai bollire in nella gomma di botte
. leonardo, 7-ii-32: sfumato che tu hai, lascia seccare, poi ritocca
, che era una misura, come tu dicessi un quarto. = lat
mano, rizzato in alto; ma quando tu il vuoli vitiperare,...
58: certamente, gloriosa marta, tu fusti il gonfalone di tutta la vita
fra giordano, 5-355: quando porti tu gesù cristo? quando porti il regno
de'tolomei, vi-n-43 (15-12): tu porti 'l gonfalon degli sciamati. g
gonfalonièro nel 1421. carducci, ii-10-65: tu hai da sapere che il penultimo gonfaloniere
buonarroti il giovane, 9-320: tu terresti ben noi per gonfianugoli, /
lo riconvenne, cioè, tremila dramme tu hai sul banco. moravia, ii-113
propria virtù. brunelleschi, lvi-16: tu, che sì ti gonfi / de'tuoi
cuoco, 2-ii-53: qual differenza non trovi tu tra i sensi espressi ne'versi di
gonfiata. folengo, ii-71: sol tu, giudeo,... / eri
settembrini [luciano], iii-3-102: tu gonfiato dagli adulatori,...
pulci, 22-79: e'mi dispiace tu resti qui giunto, / gonfiato come
, v-214: in questo gonfiato, che tu sopra la cintura vedi, abbi
buonarroti il giovane, 9-570: anche tu, scroccatore, spulcialetti, /.
parolone gonfione, a corpo pieno, / tu le sai dir. = forma
cerchio fare. pataffio, 9: gongoli tu stesso de'tuoi danni. bandello,
di una cosa, onde si dice: tu gongoli, quando tu vedi fare qualche
si dice: tu gongoli, quando tu vedi fare qualche male; perché il più
che 'n gongolo ti tenni: / ma tu m'hai presto ristucco / con tuo'
ognuno ridere, egli è forza che tu mi dia il pepe, la monna o
o il gongone, o che tu mi facci dietro bocchi, ceffo o grifo
berni, 1-3 (i-2): tu, leggiadra e gloriosa donna, / che
[petrarca], ii-454: dove tu lasciasti il sangue che tu ti facesti trarre
ii-454: dove tu lasciasti il sangue che tu ti facesti trarre delle vene, o
, o i pezzi della tua gonnella quando tu eri fanciullo o della fascia quando tu
tu eri fanciullo o della fascia quando tu poppavi? cantari cavallereschi, 225:
quei) se e'si cicala / che tu daresti via fin la gonnella.
della buonissima nonna. nieri, 208: tu ti credi che il marito duri sempre
, 7-2 (158): credi tu che io sofferi che tu m'impegni la
: credi tu che io sofferi che tu m'impegni la gonnellùccia e gli altri
baretti, 3-327: chi stassi a tu per tu con chi si voglia,
, 3-327: chi stassi a tu per tu con chi si voglia, quantunque s'
nel cappelluccio un amaranto, / e tu lo credi un don de la rivale.
un don de la rivale. / anche tu ne l'occhiel del gonnellino / porti
. parini, 316: se tu arai un po'di pazienza, / un
, 2-58: figlio mio, di ciò tu non ti puoi ben ricordare, perché
ti puoi ben ricordare, perché allora tu portavi gonnellino. nieri, 159
): mai sì,... tu sei un gonzo: galline e capponi
, iv-132: povera gonza! se tu volevi che don garzia ti comprasse dovevi
o cannone di rame, perché quando tu lo pesti quello non schizzi via.
inf., 18-118: perché se'tu sì gordo / di riguardar più me che
di falconeria volgar., i-1-106: quando tu vedi la gorga che li enfia [
fatti di cesare, 78: se tu comanderai che io ficchi mia spada per
barberino, ii-13: cavaliere, disàrmati tu stesso, ed io arò di te qualche
di te qualche misericordia; e, se tu noi fai, io ti farò impiccare
mi dà gran fastidio il parlarla; ma tu non puoi credere che orrenda pena e
tono gutturale. aretino, 8-202: tu a costoro falla saper buona e misura
dante, inf., 32-120: tu hai da lato quel del beccheria /
volgar., vi-566: volesse iddio che tu avessi inteso li miei comandamenti! la
fonte. petrarca, 227-13: e tu, corrente e chiaro gorgo, / ché
. bùgnole sale, iv-201: ma tu, misera agrippina, ben avevi sotto
: se la pentola bolle e gorgoglia e tu noi vuoi, traile di sotto il
e narrigli un tuo fatto, quando tu credi che t'oda, e'ti
. c. bartoli, 1-156: se tu farai un suolo nel tuo granaio di
1 ché se 'l gorgon si mostra e tu 'l vedessi, / nulla sarebbe
fonte. cieco, 1-5: se bagnar tu mi lasci una sol volta / l'
, iii-1-948: più non so se tu sii quella / che appoggiava la gota a
disperazione. pulci, 10-106: se tu perdessi il tuo caro nipote, / di
fra giordano, 233: siccome tu dicessi dare una gotata a uno villano
1-256: avendomi più volte detto, tu menti, gli dissi che se lui
; e voglio che per mio amore tu abbi nome messer cattivo. bettinelli,
di dio ti circonda, senza che tu lo veda. -artista che appartiene
, e va ratto; e'par che tu abbia le gotte. 4. prov
, ix-354: amico mio barbier, quando tu meni / al viso altrui cosi grave
: oh! come grave / sei tu discesa sul mio capo antico / mano di
/ la reverenza delle somme chiavi / che tu tenesti nella vita lieta, / io
e manganelli era quello / che tu fingi è uno medico eccellente. b.
., i-418: verrà tempo nel quale tu gravemente piangerai. guicciardini, i-40:
[petrarca], ii-57: hai tu... adosso la gravezza delle leggi
. seneca volgar., 2-135: tu ti rammarichi che tu hai cattiva parte
., 2-135: tu ti rammarichi che tu hai cattiva parte, e hai la
, iii-244: david gli disse: se tu verrai meco, tu mi sarai gravezza
disse: se tu verrai meco, tu mi sarai gravezza. -essere a
. diatessaron volgar., 24: tu te gravidarai e se partu- rirai figliolo
. foscolo, xiv-311: se mai tu fosti rimasta gravida fra le mie braccia
fieramente una cavalla pregna, dicendo, tu gravida e io no. saba, 67
e io no. saba, 67: tu sei come una gravida / giovenca;
suo parto è questo mondo medesimo che tu miri. guarini, 1-i-173: la previdenza
diserto / d'ogne virtute, come tu mi sone, / e di malizia
veniali). savonarola, 5-i-232: tu hai fatto più peccati in numero e
fogazzaro, 7-224: ho paura che tu non possa comprendere la gravità immensa dell'
comune aspettazione,... perorando tu con ardore e veemenza di avvocato,
grande, e con pianelle tè forza che tu vadi su la gravità.
p. zambeccari, xxxvii-74: tu vi', madona, mie grave dolore
è a pensar. caro, 3-1119: tu solo / m'eri in tante gravose
guittone, 180-5: vizio di gola, tu brutto e ontoso /... /
berni, 176: alle guagnele, tu sei un bel donnone, / da
4-i-28: di tutte codeste nefandità che tu mi stai raccontando, per le guagnele
. idem, 4-ii-135: sì, tu dèi fare a mio modo, e lo
5 * 224: oh ariosto dove sei tu ora, che non corri ad
alla laudabile vita degli uomini, se tu la disamini rimossa la misericordia. aretino,
, madre mia, perché mi hai tu generato uomo di rissa, uom di discordia
che noi vi stiam tutto domane; / tu su piglia del pane, / e
guaine. padula, 241: tu l'odi, e ti fuma il naso
odi, e ti fuma il naso; tu l'odi, né puoi tenerti;
indietro e di'a tuo padre che tu non m'abi trovato. pulci,
... devi industriarti, poi, tu, acciò quante sono forze ostili,
immensi guai? / tema il volgo. tu sai / dirsi morir chi fuor del
ma non ventura. alfieri, 1-1258: tu dèi nel frigido / bel fiume lieto
selva e la collina, / dimmi tu, dimmi se mai / avrò pace de'
guai. imbriani, 2-256: sai tu che impaziente / son di soffrir questi
aretino, iii-90: o iddio, se tu vuoi perseverare in far giudicio de le
darti quello che vuoi, basta che tu la sposi. -infondere, piovere
corsali, adirato, gli chiese: -è tu che hai da guaire contro di me
, 4-54: il diavolo li dice: tu se'giovane uomo, tu viverai ancora
dice: tu se'giovane uomo, tu viverai ancora lungamente, giuocati e
buonarroti il giovane, 9-172: ma tu poni un po'lì que'tuo'bauli
tuo'bauli: / e, se stanco tu se', siedivi sopra, / purché
se', siedivi sopra, / purché tu non gli stiacci o gli gualcisca. fagiuoli
disordine. betocchi, 5-34: o tu della gualcita / periferia che fruttifica /
col lardo in la padella, come tu vuoli, e togli quello brodo, ch'
sacchetti, 157: saetta e fa'che tu lo 'mberci, / o e'son
dante, par., 13-38: tu credi che nel petto onde la costa
i-13: quanto al soffio de'venti che tu accusi di lungo silenzio, guarda ch'
può esser più dura o aspra, se tu ti ricordi delle fatiche, delle necessità
morte leva la ferita ': vedi tu, che gioconda gradazione. carducci,
i dava. sacchetti, 155: e tu, ne se'piorno / del susomo
quella acqua colata distempera la farina come tu vorrai: e friggasi a lento fuoco con
salvini, 22-359: se costui tu mi dessi per custode / di stalle
ebbi cognosciuto da prima, signore, tu ribattesti la 'nfermità del mio guardaménto,
mi domandavi. foscolo, v-243: se tu guarderai un po'attentamente e me e
, / prima ch'all'alto passo tu mi fidi. boccaccio, dee.,
foscolo, sep., 70: forse tu fra'plebei tumuli guardi / vagolando,
ti lamenti, ah me! / tu ti nde prendi ragione, / ch'io
non è scintilla di vergogna: / tu mostri non udire, e a la rapina
verno. pulci, 4-61: sarai tu sì crudo; / che tu non guardi
: sarai tu sì crudo; / che tu non guardi questa damigella? / tu
tu non guardi questa damigella? / tu non saresti d'accettar per drudo. tasso
/ si rinfaccian tra lor: « tu fussi », « io fui ».
israel. cicerone volgar., 1-113: tu dei pensare che gli occhi di tutti
. macinghi strozzi, 1-23: priegoti che tu ti sappi guardare, a ciò che
ti sappi guardare, a ciò che tu istia sano. -intr.
acciò che, udendo il popolo che tu abbia fatto vergogna al tuo padre,
di cuore,... fa che tu sia ricevimento, lo quale guardi le
, / lume ti fiero al come che tu die. paolo da certaldo, 370
peschi. tasso, 6-71: e tu, libera, or vuoi perder la bella
male guardato. tasso, 10-21: tu questa destra invitta, a cui fia
. cecchi, 20-25: -stavvi i tu a guardarla. -non vi posso stare /
sabbato. tasso, 20-26: guarda tu le mie leggi; e i sacri tempi
tradimento guardati, perch'io / vo'che tu creda in questo mio battaglio, /
mio battaglio, / da poi che tu non credi in cielo a dio,
pugliese, 189: meo sir, se tu ti lamenti, / non ài diritto
di aiutarlo, se puoi, anche tu. -evitare di fare qualcosa.
centro / da l'ampio loco ove tornar tu ardi. idem, inf.,
. cavalcanti, iv-74 (36-9): tu porterai novelle di sospiri, / piene
mi disse: « che dispiaceri hai tu fatti a quel ribaldacelo di ottaviano de'medici
iii-1-677: o mio fratello, / tu guardala, e la guardi il cielo.
che fossimo marito e moglie, come tu ne'tuoi slanci lirici vorresti. jovine
occhiacci loschi e domandò: « e tu che vuoi? ». -recipr.
buonarroti il giovane, 10-886: o tu mi guardi torto, / o tu
tu mi guardi torto, / o tu non vuoi vedermi, e sempre t'odo
intempestiva, / vattene ornai: non hai tu qui più loco. 7.
cicerone volgar., 1-519: dovunque tu vieni, è in comune ed in particolare
un mio segreto, sperando primieramente che tu quello a niuna persona, se non a
attenzione. laiini, i-2068: se tu vai atomo, / si va per alto
, regina, che puoi / ciò che tu vuoi, che conservi sani,
.). guittone, 188-2: tu, costante e sicuro fondamento / de
a casa. boccaccio, v-39: tu se'nimico / di greggia più che guardia
animai vago, leggiadretto e gaio, / tu guardia eri al granaio, / al
controllore ferroviario. carducci, 906: tu pur pensosa, lidia, la tessera /
guardia gli fanno! tasso, 13-i-411: tu facendo guardia al casto petto, /
mi faceva la guardia di notte, tu prenderai subito il suo posto. de
guardia a'libri di cristiani, e tu vi troverai ciò ch'io t'ho
per caminar davanti a me, come tu sei caminato. goldoni, viii-736:
guardia. della porta, 1-102: tu resta alla guardia de'schiavi; ché
ch'or nomai. simintendi, 1-33: tu [lauro] sarai fidatissima guardiana alle
moglie del padrone. pindemonte, 3-476: tu prima cerca de'pingui verri / il
ad avere alcuno guardiano, al quale tu ragguardi, credendo che sempre sia presente
questa è la casa grande, e tu sarai la padrona e la buona guardiana.
. considerazioni sulle stimmate, 161: tu, frate masseo, sarai nostro guardiano
eterni. monti, x-3-151: sei tu quel dio che in suo furor cammina
. alfieri, 1-570: so che tu m'ami, e ch'io pur t'
può guardo mortale. foscolo, vii-5: tu [amore del vero] se'antico
antico e coevo della natura, la quale tu vai sempre più disvelando al guardo mortale
ogni male. burchiello, 17: se tu avessi l'altr'occhio burlazzo, /
dì guadila. garzoni, 5-66: tu vendicator de gli eccessi,...
bernardino da siena, 795: sai tu che medicina si fa a colui che è
: ahi, bella libertà, come tu m'hai / partendoti da me mostrato quale
crudele. della casa, 561: tu solo non sii colui che nelle tue
hai sopra l'arme, io so che tu sei desso. ramusio, iii-145:
per iscannare; e non ti leverai tu per guernire te medesimo? s
, se ti piace, per lo quale tu ti guemischi. pallavicino, 7-55:
nemico amore, /... / tu mal guernito contra lui sì armato.
sue pietre. fiore, 158-14: se tu mi credi, e cristo ti dà
principio / a che vii fine convien che tu caschi! -nel linguaggio dantesco,
52: anche fa mestiere che tu abbi guaspi d'uve sanza fiocini e sanza
fra giordano, 2-65: sulla porcellana tu condurrai il pennello così liberamente,
di vin, che ti parrà, se tu l'assaggi, / di quel che val
anima. /... -non sentivi tu i come piccava e la lingua mordevati
coperto tutti. o guastafeste, / tu dove vai, savione? / entra nell'
dante, par., 18-132: ma tu che sol per cancellare scrivi, /
. savonarola, 6-iii: vuoi tu lasciare estirpare la vigna tua alli ribaldi?
giovanni dalle celle, 2-11: come tu non ti puoi dolere quando si guastano
dolere quando si guastano le cose che tu non ami, così gli eletti non
mazzo tutte le loro letterine, che tu mi conserverai, perché qui con visite e
guastava il tuppè. carducci, ii-20-141: tu da questi nove mesi tieni le bozze
vi-857: aurei, come quei fili che tu tessi, / sono i miei fili
il viso. tasso, 13-42: tu dal corpo che meco e per me
« cogli / questo immaturo fior: tu mi donasti / queste misere membra,
donasti / queste misere membra, e tu le togli, / pria che impudico ardir
di barbarismi. baldi, i-131: tu guasti, amico, i versi miei
rosso, vii-508 (52-3): se tu pensi che deo t'ha dato essenza
meritasti, / e come quisti doni tu gli guasti, / ingrato!.,
s. c., 16-5-2: quando tu avrai dato, non rimproverare. e
ero alzato così di buonumore, e tu me lo vuoi guastare. pavese, 6-26
perduto ogni cosa a un colpo, / tu m'hai ferito e guasta la persona
: è gran cosa, fortunio, che tu voglia / guastarti per sì poco!
voglia / guastarti per sì poco! tu potevi / pur lasciare scoccar le ventiquattro
gran guastatore d'una vigna, come tu, roma, indomita e indomabile,
. seneca volgar., 2-125: tu come guastatore di questa legge sia morto
. francesco di vannozzo, 23: tu vedi el mondo che è guasto e
29-91: latin siam noi, che tu vedi sì guasti / qui amendue.
un poco venga poi il sole e tu credi e di'che è racconcio il
-sostant. alfieri, 8-291: tu neppur rimani / che, tu dai guasti
8-291: tu neppur rimani / che, tu dai guasti guasto / venduto hai te
gli è 11 guasto di cassandra: tu stai fresco! -perdutamente invaghito (
colle sottrazioni. foscolo, xviii-334: tu sai e puoi dire se la vita che
e gli sciali, e i maestri, tu sai e vedevi se tutte queste spese
di notte e di giorno, / tu se'scappato senza dirmi addio.
! catone volgar., 1-28: se tu guaterai la vita degli uomini e li
e savio, con poco onore che tu, che se'forestiere, gli facci,
non ho peccato in te; e tu guati la mia vita per toglierla via.
andonne guatando. tanaglia, 3-742: tu se'crudel dal fìgliuol nominata, /
so'tutto quanto cosi io, / e tu si credi, per tuo folle errore
. scala del paradiso, 497: tu sarai trovato cagione del naufragio, però
a te più che agli altri, tu non te ne curi per tua negligenza
s. bernardo volgar., 13-9: tu domandi esser amae- strato da me.
, se io ti rimandassi indrieto, che tu non v'andresti. boiardo, 1-26-19
pulci, 21-138: io veggo ben che tu mi guati torto: / non fu
rota, 1-1-131: io son guerra, tu pace; io mar, tu riva.
guerra, tu pace; io mar, tu riva. carducci, 1015: tonaro
102: il mio consiglio è che tu vinca la discordia e la guerra con
s. caterina da siena, 32: tu, mosso da quel medesimo fuoco con
mosso da quel medesimo fuoco con che tu ci creasti, volesti ponere il mezzo
19: o mio folle desio, tu pur mi tiri / a ricordar quel volto
. bibbia volgar., v-729: fosti tu fatto, non per abbandonarti al servigio
l'appellar amico mantenente / e s'tu sei 'n guerra, noi ti far tua
grazzini, 4-215: -taddeo mio, se tu mi sei storpiato o morto, come
figur. folengo, ii-169: perché tu, del ciel somma guerrera [la
è guerrer mortale. latini, i-2645: tu dài conforto / di male a'suo'
altrui. bozzati, 3-205: credevo che tu fossi un vento guerriero. mi arrivi
pura vesta. marino, 2-123: tu, che di beltà vincer ti vanti,
regina dei gufi e degli alocchi, / tu sei bellezza che non ha l'uguale
calamaio, rapa, pestello, / tu mi par propriamente un fegatello / cotto
/ tutte in un corpo ben legar tu dei / con alcun canapin sottile arbusto
non l'ha già tale, che tu ad un semplice maneggiarla non possi figurarne
tuo me'penso e discerno / che tu mi segui, e io sarò tua guida
l'appellar amico mantenente / e s'tu sei 'n guerra, noi ti far
: -o massimilla,... tu puoi congedare il padre spirituale. ecco
nuovo di milano,... tu mi farai un po'da guida. viani
: o asino, perché non dài tu de'calci a gli altri come a
: o troiano, lascia la paura: tu averai quello che tu domandi;
paura: tu averai quello che tu domandi; e conoscerai, giudandoti io,
case dello 'nferno. petrarca, iii-1-62: tu che la bella schiera guidi / pur
netto che ti guidi, / perché forse tu sei cieco. alvaro, 2-114:
-di animali. cavalca, i-212: tu hai molti cammelli: onde caricane alquanti
miei, / è quel virgilio dal qual tu togliesti / forte a cantar de li
i-35: sciocco, donde se'nato tu? da quelle; / dunque ci è
, 11-51: quelle gioviali bufere / tu già percepisci nei canti / d'amore dei
uomo. sacchetti, vi-55: e tu che reggi l'amorosa stella / ch'
chiara e bella, /... tu con pietà se'quella / che doni pace
, i-152: prego umilemente a lei tu guidi / li spiriti fuggenti del mio core
mi guida amor. boccaccio, ii-246: tu se'colei che sol mi guidi e
che sol mi guidi e reggi, / tu sola la mia vita signoreggi. sacchetti
lo spavento. tasso, 1-4: tu, magnanimo alfonso, il qual ritogli
si fida. savonarola, 8-i-220: tu cerchi bene con ogni sollecitudine di guidarti
consiglio. b. corsini, 1-23: tu guidare i giuochi / non sai.
cogno- scere questa verità. che se tu la cognoscessi, tu eleggeresti innanzi ogni
verità. che se tu la cognoscessi, tu eleggeresti innanzi ogni pena, che guidare
, 33: io non so come / tu te la guidi con questo tuo landò
tutta roma. alfieri, 1-269: tu da feroce ambizion di regno, / tu
tu da feroce ambizion di regno, / tu, da vendetta orribile guidato, /
la vita e la morte, come tu ch'eri coglia di toro e non sei
parini, giorno, iv-181: o tu, che porti / la dama e il
nave. giov. cavalcanti, 233: tu, guidatore del legno, addirizza con
tue forze a percuotere quel legno dove tu vedi le genovese insegne. -macchinista
dono / in cambio del mio amor tu mi prometti? alfieri, i-297:
benefattori. leopardi, 1005: ma tu hai posto ancora innanzi e promesso guiderdone
buscò la guillottina. settembrini, 1-254: tu dovevi andare alla guillottina col secondo grado
: -tu non lo credi, giambianco, tu non lo credi; tu ti troverai
giambianco, tu non lo credi; tu ti troverai un tratto un ramengo in sulle
il caso è guine, / che tu m'hai per le feste accomidato.
zimbello. pulci, 19-101: s'tu non mi terrai / legato sempre stretto
/ or oltre, io tei dirò, tu vuoi sapello. 6. dimin
un guinzaglino / ti tesserò, perché tu ben raffreni. -guinzagliétto.
e l'altro mio, / e tu avessi un guinzo. nuovo modo de intendere
guisa / di mentita virtù copri il tu fallo? parini, giorno, ii-383:
gli occhi delle parigine ti divorano quando tu esci da un teatro. 4
ché già son morto. / se tu me lasci a tal guisa morire, /
, 75: quando finalmente ti rimarrai tu... d'usare in mala guisa
d'enea. carducci, iii-1-327: tu miserabil, tu guitto, e d'
. carducci, iii-1-327: tu miserabil, tu guitto, e d'ingegno / e
. fra giordano, 3-3: se tu guizzi e ti squoti, sì ti strangola
della trota / controcorrente / torni anche tu al mio piede fanciulla morta / aretusa.
piccoli. pulci, 25-226: vedes'tu mai, lettor, di salto in salto
uscio. nardi, 6-22: che fai tu tanto, miside, in su l'
, l'altro, che è opposito, tu farai certamente più leggiero. manzoni,
/ onde un gli disse: -che vai tu cercando? - / biagio, ch'
: chi avrebbe existimato... tu argumentassi el nefando peccato volere gustare,
caro, 4-43: adunque sola / vuoi tu vedova sempre e sconsolata / passar questi
, xxx-4-315: venere bella, e tu suo figlio amore, / concedete a due
cose e la dolcezza della iscienzia, tu n'arai tanto piacere, tanto diletto
diletto, tanta consolazione quanto di cosa che tu abbia. rinaldo degli albizzi, iii-384
cognizioni. parini, xxi-14: sai tu, vergine dea, chi la parola /
letti volgari. carducci, ii-19-283: tu mi hai fatto sentire e gustar virgilio
ocria. poliziano, 151: se tu sapessi quanto è gran dolceza / un suo
, ii-8-60: lina, io voglio che tu sia come la mia poesia: che
non per quei pochi momenti felici che tu mi hai fatto gustare. manzoni,
dimmi, o di che ti se'tu, gualtier nostro, / preso sinor
può egli essere che in cotanti dì che tu sei stato qui, che il gusto
senso del bello e dell'armonia, o tu che delle belle opre conosci solo e
196: mai sia vero che tu venga in cognizione di quello che nella
bene. bibbiena, xxi-1-82: hai tu vista santilla? - ho. -che
. della porta, 1-330: vorrei che tu libassi i vini e non ne ingurgitassi
assolutamente niente. gonzaga, ii-54: tu non intendi un h, che non è
. della porta, 3-29: tu sei molto infratellito con costei, e
santi padri, 2 7: perocché se tu infreddi troppo del fervore, poscia ti
, giorgio. prendo il suo; tu infreddi sempre. -di animali.
è infreddato. burchiello, 77: se tu hai la scesa, / o sei
di falconeria volgar., i-1-105: quando tu vedi che l'uccello stranuta e gitta
te colla mia lode, acciò che tu non muoia. sacchetti, 111-59: di
sta condotta. scalvini, 1-70: tu guarda se non ti sarebbe facile l'infrenare
, lvii-129: se tra l'erbette punto tu dimori / sinché il sol passi all'
affrettarsi. salvini, 13-148: tu / stesso nel tempo dell'arare, a
buonarroti il giovane, 10-935: tu se'pur goffa!... /
/ ch'e'non vuol dota: tu hai t cervel grosso. mariani, xx-x-288
quella canzona? -e che vuoi tu 'nfruire? = scambio di parole tra
. fagiuoli, 1-5-470: uh, tu parli in un modo infruscato, che bisogna
. baldovini, xxx-n-29: e pur tu mi dileggi, e non mi guati
perir tanta bellezza / infruttuosa, or che tu se'sul fiore / de bei verd'
sacre bende. caro, 2-700: e tu, pietoso / panto, cadesti,
bonvesin da la riva, v-457-186: se tu mang con cugial, / no dibbi
e''nfuria, è buon che tu ci cale. giuseppe flavio volgar.,
accennarti che cosa mi accadeva, ma tu subito t'infuriavi. -di ammali
lotta / dei viventi più infuria, se tu cedi i come un'ombra la spoglia
, / libidinosa, vertiginosa, / tu che affochi le reni, / che incrudisci
: ah, strega infame, sei tu ancora venuta a prendere la tua parte
ribellandosi da quella. carducci, ii-12-11: tu non puoi né meno poeticamente concepire le
salve: o che più sereno aer tu miri / poi che di lete infuso a
: già, è curiosa la coincidenza, tu perdi la memoria di tutto quello che
. onofri, 3-10: saggio, tu sai, ch'è necessario a noi /
ci è facile facile, / che tu abbi ingabbiato in la tua gabbia /
migliore, e aremne assai, / se tu, com'io ho ingabbiato, strignerai
, non posso, non voglio consentire che tu t'ingaggi soldato. de roberto,
saper minerva. mazza, ii-8: tu, che ingagliardisci il canto / di
/ si spenga fra le ceneri e tu resti / ingalappiato. magalotti, 20-54
della seta in firenze, 58: se tu vedessi che detto bigio traesse al rosso
noi siam tenuti a fare, perché mai tu non ti lassi ingambettare a persona.
. sacchetti, 159: che se tu mangi agrume / tu la ingangheri;
159: che se tu mangi agrume / tu la ingangheri; / ella va in
giuntogli dinanzi patrodo, disse nerone: vivi tu bene sanza ingannaménto? ottimo, ii-354
. leggende di santi, 1-98: tu gli hai apparecchiato nel tuo corpo graziosissima
dante, purg., 13-112: perché tu non creda ch'io t'inganni,
ii -canzone, 49: ché se tu non t'inganni, tu vedrai / di
ché se tu non t'inganni, tu vedrai / di sì alti miracoli ador-
alti miracoli ador- nezza, / che tu dirai: 'amor, segnor verace,
: se pensi di me questo, tu te inganni. caro, 5-22: se
. f. doni, 4-24: tu t'inganni, messer asino, disse il
messer asino, disse il mulo, se tu credi che chi più ci può si
., 3-6 (315): tu se'stato con colei la quale con false
con colei la quale con false lusinghe tu hai, già è assai, ingannata mostrandole
m'inganni, m'inganni » / rispondevi tu, le mie mani / baciando.
inganni; / ma forse domani / tu m'amerai morta ». 6
5-20: guarda com'entri e di cui tu ti fide; / non t'inganni
, xxxvii-163: tuti ogni arbori che tu pianti / senza radixe, tuti quanti /
ingannarli [gli occhi] non vali neppur tu, / dolore. quando allenti la
non che, mentre vinci, / tu rendi invitti i vinti / e, mentre
e da preti. crudeli, 1-80: tu, celeste amore, /..
sopra è ordinato, e, come tu sai, ciascuno ha de'laccioli da rimanerci
forse ingannatrice, mi faceva credere che tu mi amassi quanto io t'amo. pascoli
mi vuogli! pagliaresi, xliii-93: tu di'che questo barlaàm sì santo / è
con le loro lingue facevano inganneggia; tu, iddio, che se'signore, giudicali
della valtellina. casti, 200: tu pertanto impunemente / le più scaltre e
, 133: pur t'aspettavo, e tu venivi, amore; / che,
, inf., 19-56: se'tu sì tosto di quell 'aver sazio / per
è in cuore fedele amico, tu in verità fai il simile. boccaccio,
traversammo uniti per la mano, / tu la vita, sorella, senza amore,
xiii-11: clori, che ne dì tu, povera figlia, / a cui d'
« no »; e vogliono che tu dica « sì » e « no »
, mariuola, mi gabbasti ben tu. tommaseo [s. v.]
, 65: figlia, ben che tu tegni / secreto il vostro amore, /
a molti segni, / che a lui tu ha'dato el core; / indarno
ha'dato el core; / indarno tu te inzegni / farlo secretamente, / ma
. commedia di polifila, 1-1: tu mi dai buon consigli, pur ch'
. croce, 83: so che tu hai ingegno e che tu sei copioso d'
so che tu hai ingegno e che tu sei copioso d'invenzioni, e però
innanzi avrò per chiaro / segno che tu sii saggio, / se con ogni
rintuzzati e sciocchi. doridi, 237: tu perché intendi sotilmente esopo, / gentil
vostri. baldi, ii-7: ma tu, come se dio t'avesse a parte
del tuo core. garopoli, 20-72: tu sai quanto soffersi e quali amanti /
, strumento. boccaccio, vii-222: tu [vergine] se'la fede dello
2-34: già non bisognerà che tu vegni a me di notte o per
santo! leopardi, 1014: questo che tu nomini error di computo,..
canto. crudeli, 1-27: ah, tu ridi amorosa, / bella ninfa ingegnosa
ingegnose cucine. dossi, ii-5: tu di poco abbisogni, esso [il ricco
n. franco, 7-443: se tu dunque, il quale (sì come gli
se ella è malvagia femmina, e tu la ingelosi, tu la fai essere più
femmina, e tu la ingelosi, tu la fai essere più maligna ch'ella non
loro. buonarroti il giovane, i-33: tu le frondi ne 'ngemma, / tu
tu le frondi ne 'ngemma, / tu torbe nutrì, tu colora i fiori,
ne 'ngemma, / tu torbe nutrì, tu colora i fiori, / tu l'alrne
nutrì, tu colora i fiori, / tu l'alrne incendi di tuoi vivi ardori
giustizia / effetto sia del ciel che tu ingemme! buti, 3-450: 4
. buonarroti il giovane, i-69: tu su l'argentea conca / ingemmata di
è fatica e fa pure bisogno che tu muoia? cassiano volgar., viii-21
. bonaventura volgar., 115: quando tu odi che gesù è ingenerato da dio
. anonimo senese, xxviii-492: allegrati tu, la quale engenerasti la chiari tae
a lo stomaco gravissima pena: se tu vuogli essere lieve, fa che la
passa oltra le cose buone, tu sarai tenuto per ingeneratore di spaventevoli
47: non sarebbe grande meraviglia, se tu fossi ingeneratore del tuo padre?
, de'savi graziosa luce, / tu se'colui che ingentilisci i cori.
bambinello dei padroni. carducci, ii-8-329: tu illeggiadriresti e ingentiliresti tutto, il mio
foscolo, xiv-242: ingenuità con cui tu mi confessi i tuoi capricci presenti. manzoni
grazie. carducci, iii-1-143: e lui tu sdegni, o musa, e a
il mio solo giudizio; ma credi tu che nel giudizio non s'ingerisca la passione
per terra. pataffio, 9: tu palpi il copertoio fuor del letto; /
. i. frugoni, i-9-70: perché tu non aspergilo / di rugiada eliconia,
fitto. viani, 19-672: se tu ardisci toccare uno straccale, faccia a
. bernardino da siena, 394: come tu ingiallarai, non v'è più amicizia
appien non puote / esser quegli cui tu della divina / tua presenza beando a man
del mare onda s'ingiglia, / tu dal drappello glorioso eletto / sul sommo balzo
i figliuoli a te, così dico facci tu al sommo padre dio in ogni cosa
'. quale è questo inginocchiare? che tu sia dolente del peccato, perch'hai
: parente, io ho sempre veduto che tu m'hai portato singolarissimo amore: tu
tu m'hai portato singolarissimo amore: tu a fine di bene mi maritasti,
, faccendoti piccola inginocchiata, perocché quanto tu vai più bassa, tanto essa va
. bartoli, 1-381: ma perché tu fugga il pericolo dello scoppiare, raffrenerai
di natio minio i labbri pinta, / tu vita sei del mondo: / ma
. varchi, 22-28: e se tu (quando ella è piena) volessi
fr. gualterotti, 70: musa, tu che discemi / quel che chiudo nel
il sole. d'annunzio, ii-1060: tu sei pur sempre tutta quanta bella,
, / che mi torni sì mal: tu mi conosci. paoletti, 1-1-144:
volgar., 5-32: fa'che tu le sia presente, sicch'ella non se
ella non se ne sia proveduta; tu sicuro ingiugnerai lei disarmata. 4
magno volgar.], i-i: tu eri venuto per la legazione a te ingiunta
io non ti fo ingiuria, imperciocché tu hai avuto il denaro, come fu
alunno della vergine succinta / ti dici tu, mentre t'appresti a frode /
. d'annunzio, iv-1-674: -ah, tu dunque paghi i tuoi debiti di giuoco
avere altrui ingiuriato?... credi tu per improntitudine vincere la santità di questa
crisostomo volgar. [tommaseo]: se tu hai ingiuriato a persona, satisfà abbondevolmente
stemmo infra la gente, avvenga che tu sie morto come persona ingiuriosa. beicari,
. seneca volgar., 2-213: tu, come ingiurioso e villano, m'
... però che, sedendo tu come giudice secondo la legge, mi fai
, 10-8 (459): quanto tu ragionevolmente ami sofronia, tanto ingiustamente della
portava al marito. foscolo, xiv-246: tu temi ingiustamente della mia fede. piovene
berni, 26-31 (ii-284): tu sai che l'ingiustizia, cugin mio,
gravissimo peccato. baldi, 139: tu cotanto amore / premii con cotant'odio!
orbita ch'io giunga, / o tu che in cielo passavi funesta.
boiardo, i-26-30: gentil cugino, tu sai che a dio verace / ogni iniustizia
1-173: oh disumano! e potrai tu partire e lasciarmi a patire, rinovellando
. giordani, xiii-16: quanta diligenza tu poni a questo lungo lavoro! del
credere essere reputato omo ben costumato se tu sarai in parte simile a uno ingluvioso.
comincia a 'ngoffare: -dunque m'hai tu vituperato e anco m'uccelli? idem
morando, 331: sfortunato lealdo! tu te ne vieni per ritorta alle mani
trotti, lvi-331: qual perseo, tu, signor, ritogli / da un
ad ingolfarsi. casti, 171: tu vorresti, o doride, / che m'
fratei mio, si udì replicare, tu hai millanta ragioni per una. e qui
seneca volgar. [crusca]: credi tu che l'altre cose piene di fracidume
? piccolomini, xxv-2- 118: tu t'ingollarai i buon bocconi! lippi,
soffici, v-1-597: t'ingollerebbe se tu non avessi la ragione dalla tua,
ingolla. corcano, 444: oh se tu sapessi quante ne ho dovuto ingollare!
. govoni, 394: dài tu l'allegro benvenuto / al primo grido
al primo grido dell'ingollavento, / tu, o prima foglia verde tra
di alessandro magno volgar., 72: tu non avrai, alcuno ingombramento. seneca
gli occhi. carducci, iii-1-427: tu ne'tuo'rai / eternamente immerso godi e
ingombra. bandello, ii-1149: se tu snodassi, amore, / a la
costoro beffarmi: « e che uomo tu se'? ». -abbacinato (
stirpe ingombra! alfieri, xv-118: tu sola da altre cure ingombra non sai
, / tentando a render te qual tu paresti / là dove armonizzando il ciel
ingombrio all'animo, perché mi vuo'tu del male caricare. idem [tommaseo]
divenir micidiale. della casa, 5-iii-346: tu non parlerai sì lento come svogliato,
pucciarello, vii-799 (1-12): o tu, che navigando vai esto fiume,
: se nel cibo e nel ber tu cerchi solo / debito nudrimento e non
, i-409: pensava d'aveme in tu le mani la fanciulla, e forzata-
, / ma per tua sorte: e tu l'adopri ingordo, / per
trattalo delle mascalcie [crusca]: quando tu li da'la pozione, daliele soavemente
; rimpinzare. canigiani, 1-80: tu vedi ben, lettor, ch'i non
seneca volgar. [tommaseo]: credi tu che l'altre cose piene di fracidume
uno fosse così sollecito alle faccende come tu, né il sonno né l'ozio averebbono
e via. calvino, 3-105: -nemmeno tu vuoi da mangiare né da bere
fortuna ingozzate. menzini, 5-70: tu, che la greca storia e la latina
buonarroti il giovane, 10-916: se tu se'sua, bisogna ch'io l'ingozzi
). collodi, 154: e tu, caro burattino, perché porti co-
; alimentare. iacopone, 47-31: tu engrassi questa carne a li vermi en
sepolcro? pulci, 22-246: se'tu colui che i pellegrini assale? / se'
che i pellegrini assale? / se'tu quel traditor, che se'a cavallo?
, che se'a cavallo? / se'tu venuto di sangue a 'ngrassallo? savonarola
che ti dona e ingrassa, tanto più tu stai su le tue. turbolo,
poveri per carità. carducci, iii-2-92: tu moristi in vecchiezza oscura e sola,
oleo caput meum '. messere, * tu hai ingrassato il mio capo in olio'
ad ogni sillaba. zeno, xxx-6-115: tu sai che ne'disgusti non s'ingrassa
ghirardi, 48: non voglio che tu m'insegni ad ingrassar (un liquido
, ingrassatrice dello spirito, ti consiglio tu ne mangi spesso. 2.
1-34: sarà un bel caso questo: tu avrai assassinato me, usatomi crudeltà,
non essere ingrato del benificio hai ricevuto tu e'tua. erizzo, 37: il
frugoni, i-12-25: [dio] tu su 'l popolo ingrato il braccio alzasti
., i-354: o ingrata patria, tu non ài le mie ossa. francesco
quasi irosa del giovine. -che sai tu di quel ch'è accaduto, di quel
malvagia e scempia / con la qual tu cadrai in questa valle, /.
fatto guerra. benzio, xxxvi-143: tu de le noie mie pur troppo ingrata
mie pur troppo ingrata godendo, / tu del gran mio male fatta superba vai
troppo immodesto sei; se possessore / sei tu dello mio cor, della mia alma
al bello. serra, 111-219: tu sai ch'io sono, in fondo al
, il signore adirato non comandi che tu sia successo, e in perpetuo ti chiuda
lusinghieri: / ma non voglio che tu speri / pria di laura esser lodato
bibbia volgar. [tommaseo]: guatasti tu le parturienti cervie, annoverasti li mesi
tanto, ed espon fuori / (e tu fosti colei) candida figlia. zilioli
vederti essere stata da tanto, che tu abbia saputo ingravidarti di un fìgliol maschio,
bellezza. b. corsini, 1-46: tu, c'hai la mente ingravidata /
petronio, 32: o bologna, quanto tu èi ingra- ziada da dio, anche
ingra- ziada da dio, anche ché tu z'ài tolto lo séno de grezia.
né non istare crucciata né 'ngronfìata quando tu lo vedi allegro. = probabile
2-447: resta, o signore, che tu finisca di convertire la cattività: cioè
). leonardo, 2-44: se tu volessi che l'olio sapessi di buono
tommaseo]: se io son ladro, tu se'assai maggiore e piggiore, perché
prese a passeggiare sul mat tu verseggi col muso ingrugnato! baldovini, xxx-11-28
ti chiarisco: saresti stato felice tu se, vivendo ella, l'avessi
tornielli, 1-193: puoi ben quanto tu sai far lo ingrognato. c
amorose. bernari, 5-59: ma tu che necessità ci hai d'inguaiarti così
degne di toccar solo altre bellezze che tu sai. savinio, 2-97: mai
alla mera orgia cromatica e lineare, tu trovi la nota inguaribilmente malinconica di uno
pulendosi la schiena. per esservi tu stato dentro. insubbiare1 (ingabbiare)