altri, miei figli, al popol tòsco / lieti volgete le trionfanti ale.
, / o dan frutti di cenere e tòsco. verga, i-47: s'erano
, 154: il fremito del mar tòsco, e la terra / dove in gran
, / o dan frutti di cenere e tòsco. idem, 911: or sì
latin quel tórre / voglia o da tòsco, o da barbato argivo. berni,
: ma l'anima avea già beuto il tòsco: / e non isperi ignun con
la bocca ha amara, e par che tòsco v'abbia. verga, 3-16:
lidri, e tratto il tòsco, / ne fa conserva in preparate
al ferro, al foco, al tòsco, a ogni periglio / chieggio d'espormi
non io tapolline cimbro inchinai, / io tòsco e memore de tare attee; /
io l'apolline cimbro inchinai, / io tòsco e memore de l'are attee;
minerva / fu pria cortese al terren tòsco, un mirto, / che suo dall'
consigliera! / io risposi: al dolce tòsco / che in me vèrsi, ti
/ o dan frutti di cenere e tòsco. pascoli, 1497: entrò pensoso nella
, / o dan frutti di cenere e tòsco. imbriani, 2-241: idilli tranquilli
onde minerva / fu pria cortese al terren tòsco, un mirto, / che suo
/ o dan frutti di cenere e tòsco. verga, 2-232: si intratteneva col
g. stampa, 40: o duro tòsco, che 'n amor delibo, /
mano ad un vasetto / pien di tòsco maledetto / che per nostra disventura / porta
: al ferro, al foco, al tòsco, a ogni periglio / chieggio d'
/ o dan frutti di cenere e tòsco. d'annunzio, ii-903: sii benedetta
e rado / cibo, mi è tòsco: ognor mi sfugge il sonno; /
bene, 50: l'assenzio, il tòsco, il lacrimoso umore, / di
quel che fai: ancora non perle ogni tòsco, e la mia forza non cessò
/ placava l'ira, raddolciva il tòsco, / e risanava i morsi.
20-133: se a l'incatenata il tòsco e l'armi / pur mancheranno e
m'incruschi. = denom. da tòsco (v.) col pref. in-con
essere. = denom. da tòsco (v.) col pref. in-con
ariosto, 37-66: un subitano tòsco m'apparecchia, / qual so che
me vie più interdetto / che 'l tòsco, costì a inviti si tracanna, /
, 50: l'assenzio, il tòsco, il lacrimoso umore, / di spine
de l'erudite fronti, / quel tòsco in terra e in ciel amato lauro /
, 50: l'assenzio, il tòsco, il lacrimoso umore, / di spine
dar le sentenzie false, o che col tòsco / mastro battista mescole il veratro.
onor de l'erudite fronti, / quel tòsco in terra e in ciel amato lauro
dar le sentenzie false o che col tòsco / 'mastro battista mescole il veratro
ci vive in pene / e vedesi donar tòsco per mèle, / né più nonn-ha
suol chi ama: / trovato ho tòsco per zucchero e mèle. -vivere
tue maschia dolcezza / tenne il mio tòsco accento, / io non voglio i
nel pallido mattino / mugghia a basso il tòsco mar. d'annunzio, iv-2-4:
dolci frutti / a queste colpe di tòsco marcite. = dal provenz.
cercar suol chi ama: / trovato ho tòsco per zucchero e mèle. caro,
bene, 50: l'assenzio, il tòsco, il lacrimoso umore, / di
d'altre più persone / venia col tòsco in mano il vecchio ingiusto, / dicendo
ascose / tien sotto il ventre, e tòsco e fumo spira; / or rientra
in-illativo e da un denom. da tòsco (v.). rintostare,
bene, 50: l'assenzio, il tòsco, il lacrimoso umore, / di
ascose / tien sotto il ventre, e tòsco e fumo spira; / or rientra
, 6-119: quel mastro in teologia al tòsco / nom. di una forma
nerva / fu pria cortese al terren tòsco, un mirto, / che suo f
a te gli strozzi vennero dal'arno / tòsco parlando e ti cantar latina; /
[la fonte] asconde / di tòsco estran malvagità secreta, / ch'un picciol
tempre / cantò d'amor col maggior tòsco e paro, / e morto il
vii torso, 7 e come tòsco fi siate inn. amore. a.
disiano scrivere. = comp. di tòsco. toscanàccio, sm. chi
asino (v.). tòsco (tòsco; ant. e letter.
v.). tòsco (tòsco; ant. e letter. tùscio,
mai, per la gran possa / del tòsco che si spande / sùbito, e
le spalle / quel brutto abominoso orrido tòsco. 5. agg. velenoso
mèle, e pure è tòsco. ca prima discarcarsi, e
, deriv. da tuscus (v. tòsco). quale alloggiano alcuni uomini armati
un elefante). tusco, v. tòsco. f. f. frugoni,
iii-1-270: -canta de 'l dolce mio paese tòsco. / -castelletti, 1-14: costui è
dar le sentenzie false, o che col tòsco / mastro dulità o meraviglia.