alberti, ii-188: e1 fiume troppo innaltato danneggia e'culti. =
di soverchio la corte, s'innalzasse troppo condé, suo irreconciliabile nemico. bellori
della casa, iv-208: l'è troppo grande scortesia / quando un è bello e
dutto inanti. rosmini, 2-318: troppo più innanti potremo spingere la descrizione.
guardare ch'ellino non mettano en segnoria troppo subbitamente, ch'elli noi conosca enanzi
voi, pensosi innanzi tempo, / troppo presto / tutta la luce vana fu bevuta
effetti). compagni, 3-4: troppo gli parve che la pace fusse ita
i-353: nella grassissima [terra] mettono troppo [le viti] andandosene in rigoglio
le viti] andandosene in rigoglio e nella troppo magra non vi è nutrimento che le
grado al tuo pare. / né troppo t'aviliare, / né di soverchio
tutte le cose. -portare qualcosa troppo innanzi: eccedervi, esagerarvi.
]: alcuno con sua sollecitudine portoe troppo innanzi il coltivamento di costui.
il tratto innanzi e gli tacciano di troppo arditi. -procedere innanzi a qualcuno
e 'l bianco more. -procedere troppo innanzi: passare il segno, la
: allora mi parve che questi procedesse troppo innanzi e che più non fosse da sofferire
mostrare al re che noi siamo proceduti troppo innanzi, acciocché sua maestà non sia
naturale, o come altri disse, troppo latinamente forse, preternaturale. ma da nessuno
, che inesca e affatura gli animi troppo di lui naturalmente vaghi. campanella,
del gonnellino di tulle come due pistilli troppo rosei e troppo carnosi. -connesso
tulle come due pistilli troppo rosei e troppo carnosi. -connesso, collegato;
il modo d'innestare, né è troppo diversa da quella della più parte degl'
, le mazze de'gelsi domestici sono entrate troppo in azione e gonfiati e ingrossati talmente
di questo mese ne'luoghi caldi troppo bene si fanno innesti: la qual cosa
. arrighetto, 1-46: colui è troppo matto, colui è troppo fuori del senno
colui è troppo matto, colui è troppo fuori del senno, il quale nuoce
qualche moralità se non con ironia a'troppo furbi e maligni. giusti, 4-i-
i-102: nascendo / tornato da epoche troppo / vissute / godere un solo /
.]: gli è un innocentone (troppo semplice). fogazzaro, 5-100:
senza cervello. bocalosi, ii-25: troppo merito e troppa virtù fa l'uomo
,... perché la cosa e troppo longa sarebbe e tratta troppo da lungi
cosa e troppo longa sarebbe e tratta troppo da lungi. s. maria maddalena de'
civinini, 7-19: a voler saper troppo si perde l'innocenza delle idee.
, per soperchio desio di voler negli ornati troppo innovare, usciva alle volte di regola
: per voler nell'ornato degli edifici troppo innovare, seguitando il proprio capriccio,
sia da smuovere il peso di tradizioni troppo illustri. -sostant. firenzuola,
vasti campi / inoffeso vagar, ma troppo intento / a microscopiche arti, il suo
.. uno ne riporta indietro senza troppo demerito la dolce inoffuscata vita, allora è
inoltrando negli anni del mestiere pigliano pur troppo volentieri. -protrarsi. cesarotti
poche parole. bottari, 3-1-145: troppo m'inoltrerei col mio ragionare, e stancherei
, xv-57: parla: inoltrata io troppo / mi son; più non m'arretro
: sotto il pretesto dunque della stagione troppo inoltrata, sendo giunta a bologna in
prolissamente. gigli, 2-156: forse troppo arditamente inoltrato mi trovo più che a
gli esempi di questi due valentuomini, troppo innoltrati, han prodotto a'dì nostri
spettor generale... soderini è troppo inoltrato meco in questo impegno. vittorini
6-ii-605: questo amore è... troppo innoltrato per estinguersi. carducci, iii-28-62
, iv-2-378: la mia vergogna era troppo divulgata, lo scandalo era troppo grave
vergogna era troppo divulgata, lo scandalo era troppo grave... inoltre, io
senza tale scorta urterebbe nelle secche come troppo grassa e impacciata. -scemare, venir
1-131: ella, pur non guardandolo troppo, lo inondò de'suoi occhi. g
cavo rame umor che bolle / per troppo foco, entro gorgoglia e fuma, /
non avete scrupolo di mettere in tumulto i troppo sensibili nervi della testa del povero vostro
de la sua inonestade, sentendose da troppo odore offeso sotto li lenzoli, dixe
prima età del risorgimento di fecondità pur troppo inonorata. 3. che arreca
di oggi. bocchelli, 18-ii-508: troppo prima della fine liberatrice, la morfina
inopia]. nievo, 9-150: ahi troppo presto ancor sulla deserta / famigliuola discesa
pace e semina guerra, aspreggia pur troppo i partiti. carducci, ii-19-202: tu
presto infossa: il bambino che cresce troppo precocemente rischia di morire. -al fìgur
potete intendere se l'anima vostra non è troppo incarnita e inossata nel corpo.
più olezza e s'innostra, quando non troppo né chiusa ned aperta sorride.
colpa di popi che mi fa mangiare troppo. molto o poco inquartato? ».
tempo di molestare lo stato, pur troppo inquietato per le presenti occorrenze.
, 181: parendo a lui di esser troppo inquietato e distolto dagli esercizi interiori.
savonarola, 8-i-439: non t'implicare troppo nelle cose del mondo, ché quelle
abitatore avventizio. caviceo, 1-202: troppo inumana cosa gli pareva per piccola causa
, xi-239: ora quest'arginare fu troppo, lo zwyn s'insabbiò, la sua
è triste questo insaccamento / di cose troppo note e troppo care / che passando un
insaccamento / di cose troppo note e troppo care / che passando un ignoto limitare
4. imbacuccare con indumenti goffi, troppo larghi, inadatti alla corporatura di chi
5. famil. che indossa indumenti (troppo larghi o talora troppo stretti) che
indossa indumenti (troppo larghi o talora troppo stretti) che rendono goffa la persona
nostre serve hanno per disgrazia insalata un poco troppo la pentola, la raggiustano coll'aggiungnervi
la contraria, / perché quivi non è troppo buon'aria. / ma restin pure
. della robbia, 68: son troppo carico di cibo, ed ho mangiato cose
giunse a terra; ed infiato per troppo beveraggio della insalata acqua, nudo si
intendere la discrezione della penitenzia, né troppo 'nsalato né sciocco. aretino, 20-178:
padella,... e han pur troppo del buono alcuni motti insalati, e
: parlava l'italiano con la correttezza forse troppo letteraria dei forestieri che hanno studiato a
presenza. monti, 306: a chi troppo insapona non dar fede, / perché
. nievo, 486: la mente è troppo ardita, troppo superba e insaziabile per
: la mente è troppo ardita, troppo superba e insaziabile per accontentarsi delle ragioni
e mosso un vento rio / pur troppo ohimè per tempo / che la mia
le inscrizioni ed i drammi esigono pratica troppo diversa. 5. registrazione.
che un pittore o uno scultore viva troppo intento fra le corti e faccia il cortigiano
, romanzi e drammi sociali, come troppo intenzionali, non produssero né fiamma né
e ho paura che questo proverbio diventerà pur troppo applicabile a'casi presenti. carducci,
questa roba, guenda, perché avrei troppo rimorso d'intercettare la tua ingenuità,
essere infastidito l'orecchio dall'uniformità di troppo frequenti cadenze. loria, 5-23: sentiva
di un uomo col quale intercorreva una troppo grande distanza di anni e di vita
: l'articolo degli odori... troppo interessava la curiosità di quell'adunanza.
,... non averebbe già inteso troppo volentieri che dove andavano si trovasse una
speranzi, che con un zelo forse troppo interessato mi rende degno delle lodi e
vostri piacer cercar con mio interesso, / troppo dar fede a un bel parlare umano
ai consigli dei contadini, perché sono troppo interessosi del loro avere e troppo vanno
sono troppo interessosi del loro avere e troppo vanno dietro all'utile loro proprio. papini
per i calci nel sedere ai giovanottoni troppo delicati, troppo « interiori », troppo
nel sedere ai giovanottoni troppo delicati, troppo « interiori », troppo gracili di
troppo delicati, troppo « interiori », troppo gracili di spina dorsale.
[s. v.]: interlineazióne troppo più comoda per lo stampatore che per
. algarotti, 1-iii-262: ma perché troppo nuda ed uniforme non si rimanesse la
non scrive, ma fulmina un prelato troppo dedito ad un giuoco, per altro
falsa: causata da una pulsazione cardiaca troppo debole (come, ad es.
leggerissima tintura. goldoni, iii-332: troppo compiaciuto mi sono de'bei caratteri inglesi
. bini, 1-28: ha l'animo troppo internato nell'assetto delle tre camere.
. cassola, 1-249: ora era troppo internato nella parte di capo del comitato
tutti sieno piacevoli, innocenti, né troppo frequenti, né infra di loro opposti e
era elli tutto intero, e avea troppo bel vizagio e belle mani, segondo
sciolte; / ma così salda vòglia è troppo rada. g. villani, 9-214
, 8-352: io per me, troppo in mia sentenza intero, / aborro te
: nostro verace e util ragionare / troppo si stenderia, volendo intero, /
, fra i piafu concordemente rilevato trovarsi troppo opportuna e alberti, i-277:
marinetti, 2-i-277: splendore o troppo ferocissima insultasse. che doverei rispondere alle
/ a quel furor, non con troppo consiglio. 9. intr.
b. cavalcanti, 2-174: le troppo spesse [sentenze] troncano in troppo
troppo spesse [sentenze] troncano in troppo minuti pezzi il parlare e lo fanno impedito
quell'altro e correttivo: 'ogni troppo è troppo '. gioberti, 1-ii-568
altro e correttivo: 'ogni troppo è troppo '. gioberti, 1-ii-568: eccovi
). papini, iv-732: troppo lusso e troppa grazia, direbbe..
annotazioni sul decameron, 2: è ben troppo strana una interpretazione che alcuni soggiungono di
stupidi. frequenta questi due perché è troppo giovane per stare solo con tante interrogazioni
molto acerba non li fusse stata interrotta dalla troppo intempestiva morte,... nessuna
oltre seguir lo spirito; ma io troppo volenteroso interuppi le parole. giorgio dati
, che questi tuoi interrom- pimenti allungon troppo il mio ragionare. l. salviceli,
anco quelli che hanno i lor membri troppo corti, sono giusti periodi. onde che
, diventa pena, perché l'uomo è troppo amico della varietà. baretti, 6-56
o visibili di parole che dai nomi troppo generali sono sempre suggerite,..
vorrei... avervi noiata, troppo lungamente intertenendovi sopra la definizione della poesia
: non si moveva papa paolo, troppo bene ammaestrato nelli importanti negozi del mondo
... / gl'intercolunni o troppo angusti o troppo / intervallati, impari e
/ gl'intercolunni o troppo angusti o troppo / intervallati, impari e diseguali.
vi-1-167: la palla si soleva tener troppo piccola in proporzione alla cavità o 4 anima
dio. ariosto, 24-75: dopo non troppo intervallo / cessa con l'ira il
/ e qui non si può far troppo intervallo. caro, 17-36: a
parti. delfico, i-128: troppo lungo sarebbe ora il seguire tutta la
. ferrari, 266: tomaso moro, troppo libero nella libera inghilterra, non le
argomento, così interzato, moverà forse troppo la colera a questi stitichi, perché scempio
volger la mente / di costei, troppo ad altro amore intesa. tasso,
in dose tale da produrlo in maniera troppo palese. -di animali: interiora
, se mezzo secolo non l'ha troppo intignato, in una vetrina del museo
restio di certe intime, sfuggevoli e troppo svariate cose, io potrei essere anche
sangue, [io pensavo] cuocere troppo agl'inglesi vederla così intima amica del
trovato il principe e la madrina in troppo intimo colloquio. panzini, iv-344: '
donna a lui si abbraccia / tenacemente troppo e forte il cinge. mascheroni, 8-17
; manicaretto. -spreg.: vivanda troppo elaborata. cellini, 1-124 (285
: i medici... sono pur troppo inchinati ad empiere altrui lo stomaco di
moretti, ii-87: veramente mi par troppo brullo, troppo stecchito, intirizzito fra
ii-87: veramente mi par troppo brullo, troppo stecchito, intirizzito fra le vecchie muraglie
studio e 'l poco mangiare; il troppo mangiare e lo studio; ché l'
, perché, se l'acqua è troppo calda, intocca la roccia e non ne
anche un dolore fìsico, una sensazione troppo violenta, una fatica, un disagio)
intollerante, e gli uomini un po'troppo importuni. mazzini, 56-192: non
. v.]: c'è pur troppo de'miscredenti intolleranti, che attendono l'
sotto gli abiti, ingombro. una pezzuola troppo grave, messa in tasca, fa
pezzo d'intonaco sottiletto (e non troppo) e ben piano, bagnando prima lo
; perché né egli la ricusò come troppo gonfia, né comandò ad alcuno de'
dov'è? ». -intonarla troppo alta: mettersi in una posizione che
s. v.]: * intonarla troppo alta ', dicesi proverbialmente, con
con essa, come quella che spendeva troppo fasto e intonatura. f.
e non glie lo chiesi. ero troppo intontito. cassola, 4-24: camminava
dov'ella [la natura] soverchia troppo, l'uomo intontito si rannicchia nella inerzia
intoppava continuamente nella vita come un pettine troppo fitto che non incontra che nodi.
come i periodi convien che siano né troppo concisi né troppo lunghi, percioché il
convien che siano né troppo concisi né troppo lunghi, percioché il corto fa che
). soderini, i-231: nelle troppo strette [canne del camino] il
gravida sete, e se per pianger troppo / quel uccidesti che 'n ventre portate,
s'ella [la battaglia] durasse troppo troppo, / io son persona da farci
ella [la battaglia] durasse troppo troppo, / io son persona da farci un
: / così succede a chi discorre troppo. bacchetti, 2-xi-76: il verbo,
/ il suo camin per quella strada troppo: / incontro avrà di gente ardita,
: non pochi intoppi... troppo diffidi rendevano questa lingua. gli accennati
tolti via non pochi intoppi, che troppo diffidi rendevano questa lingua. monti,
non potei, risponde il cavaliere: troppo duro intoppo trovai. gherardi, iii-149:
intanto volle fortuna che la parola per troppo impeto trovasse intoppo nella strozza dell'invasato
vana / messer guglielmo pazzo e savio troppo, / d'arezzo uscì con suo
pulci, 18-146: tu mi piaci troppo; / ma resti tu contento a
; / ed è ben ver che perigliosa troppo / è l'avventura dove diam di
buonarroti il giovane, 9-306: quei che troppo arditi a qualch'impresa /..
l'offrir pochissimo che 'l comandar di troppo. colletta, ii-96: dedito alle
intorbida. / si struggono i pensieri troppo soli. -figur.
, più inviperito che mai, puoté troppo dissimulare quel mal talento che contro il
. intorbiderebbe più l'opinione, già troppo dubbia per sé, de'portamenti del
li padiglioni di pompeio, dicendo che troppo era temoroso. a. pucci, ii-22
... intorno a te che troppo imprendi. beicari, 3-2-240: è
però alla cottura che non si intostisca troppo. crusca [s. v.
nieri, 2-59: la lingua per troppo vino ingrossa... restando goffa
e se ci metti dentro un po'troppo d'olive, intralciasi. 2.
accorto che 'l santo frate, senza troppo indugio la sagacità della donna comprese,
. proverbi toscani, 3-5: chi troppo intraprende, poco finisce. =
[tommaseo]: ora io sono troppo malamente intrapreso quando amo colei che me
di 'myricae 'non abbia riscaldato troppo le aure rarefatte dove sta anfanando la
. bresciani, 6-vi-34: gregorio è troppo fiero, intrattabile e foresto contro il
loro manchevole, forz'è ch'essi divengano troppo frali, intrattabili e per mille cagioni
. algarotti, 1-iii-263: egli è troppo difficile trovare balli e simili altri intrattenimenti
guelfa e per antichi intrattenimenti, fusse troppo accetto a'vi- neziani.
mad. mandrot che non lasci di troppo intravvedere questo suo contatto con noi.
, d'inganni e di malanni, troppo ho vivuto. a. cattaneo,
. g. bassani, 5-202: troppo familiari, troppo legate ad ognuno,
bassani, 5-202: troppo familiari, troppo legate ad ognuno, per mille legami
erano le undici vittime dell'eccidio - troppo intrecciate le loro esistenze modeste, alle medesime
inarcar le ciglia a quei che vogliono troppo innanzi considerarla. -combinazione.
/ chiaman sovente intrepide bellezze / e troppo ardite. di brente, 5:
groto, 2-45: pur vi andate ponendo troppo intrespoli. idem, 2-53: troppi
poi non fia stupor s'or tarda troppo. b. croce, ii-n-116: tutte
pente / chi nei i terreni error troppo si 'ntrica. piccolomini, 164:
si snoda. dossi, 2-i-47: troppo presto sbizzarrisce il nostro autore e assume
g. c. croce, 2-53: troppo è intricata la mondana tela, /
esciam di questi intrichi, ho digredito troppo, ma non potevo di meno.
, e, come si suol dire, troppo bella, se l'immagine delle speranze
dottoresse, ambiziose, intriganti, e troppo ancora le faccia nei grandi affari ingerirei.
intrigano il più il cacciatore, quando troppo in gran copia se gli presentano innanzi.
. bastiano di francesco, 1-9: troppo ti sei intrigata in questo amore,
presto così che non notiate la cassapanca troppo alta perché non celi un sacco di
l. salviati, 20-114: queste son troppo gran cose, io non la vo'
, al mio giudizio, parer di star troppo bene ch'andaste a intrigarvi nel cacciarvi
occhi. -che ha un panneggio troppo abbondante e complicato (un abito)
, ii-13: i suoi panni piegati né troppo semplici né intrigati, ma con una
sua anima come un mannello di spighe troppo mature. -con uso avverb.
, 4-37: la stessa filosofia si troverebbe troppo intrigata se dovesse spiegare tutti gli uffizi
344: intrigato e confuso e spesso troppo metafisico, è anche spesso trasportato dove
riposo, sedute... non troppo discoste dal luogo dove noi eravamo, ed
bene, facciamolo, ma senza intrinsicarsi troppo negli affari altrui. -unirsi strettamente
può addensarsi l'aria per compressione estrinseca, troppo più che per azione di freddo intrinseco
/ non lo dissi pur mai: che troppo biasimo / reputava aver moglie, e
. roberti, i-138: intristire per troppo ghiotto alteramente delle mense non potrebbe appellarsi
un pochetto inchinata, non lascia fermarvisi troppo le piogge e gl'introdotti rigagnoli.
tanto il trasporto quanto l'introducimento sarebbe troppo dispendioso ed incerto. 2.
poema. algarotti, 1-iii-262: perché troppo nuda ed uniforme non si rimanesse la
5-1-138: se per il contrario l'uomo troppo adopera gli strumenti introduttori del cibo nel
voi belle donne, se questa sera troppo v'avesse trattenuti con la mia comedia
sopra ogni altro vizio detestava il giuoco troppo disteso, con impoverimento delle case,
mulini,... per me fan troppo chiasso, ecco, m'intronano la
, facevano gite bellissime, senza correre troppo; non come noi, sulla motoretta
, da 'stallo ', che troppo rammenta 'stalla '. l'installazione
marchi, iii-1-156: s'era avvilita fin troppo a credere che la sua felicità potesse
ripeto, destato in me, sempre troppo fanciullo, quello che propriamente è la
cotte, cui non era permessa una troppo sfacciata intrusione sul limitare d'un tempio
figli adottano spesso poveri orfanelli, costume troppo inumanamente e troppo vergognosamente sbandito fra noi
poveri orfanelli, costume troppo inumanamente e troppo vergognosamente sbandito fra noi. foscolo,
bini, 1-130: quella impostura era troppo inumana. montale, 5-86: il dì
secolo inumano!) l'arte del poetar troppo infelice. muratori, iii-96: certo
come cosa inusitata ti fanno temere anche troppo. tebaldeo, egl., 1-26:
spirituale del suo fratello filisteo con idee troppo inusitate. brancati, 3-301: un
, imperciò che elle sono sottili o troppo magre o troppo grasse. -umile
elle sono sottili o troppo magre o troppo grasse. -umile, meschino (
e donna luisa aveva mormorato: « troppo bello per gente inutile ». gobetti
, 6-122: in fondo, quei modi troppo liberi non mi piacevano, e il
consiglio, filippo, non vogliate inuzzolir troppo il nostro dottore con questi centellini di paradiso
e su materie nuove mi invade, pur troppo, tutte le ore migliori. montano
: si biasima in una donna tesser troppo superba della sua gioventù e del suo leggiadro
del suo leggiadro aspetto e d'esser troppo vaga d'invaghir gli amanti. c
, ma per il timore di rimanere troppo tempo invalido a consumare la carità di
crediamo esservi deè tempi ne'quali il troppo zelo del pubblico bene condanna spesse volte
all'ospitale de'pazzi, come il troppo merito lo manda agl'invalidi. tommaseo [
. buonarroti il giovane, 9-841: troppo gran pondo a invalida virtute.
. in modo però che né direttamente né troppo si opponesse alla consuetudine invalsa. pecchio
alessandro ed essendosi per ciò un poco troppo invanito, si staccò, ancor assai
il furetto. pratesi, 1-132: troppo dolcemente lo lusingavano quegli sguardi così fugaci
. d. martelli, 75: troppo invasato dalla riminiscenza di un settecento, visto
, le invasazioni e le caponerie sono troppo spesso la rovina degli stati. =
: quella invasion de'bravi, accidente troppo grave e troppo rumoroso per esser lasciato
de'bravi, accidente troppo grave e troppo rumoroso per esser lasciato fuori,.
. di costanzo, 1-118: invecchiati troppo e morti i veterani, stava non poco
,... ormai invecchiata, o troppo rigida e pedantesca o troppo domestica e
, o troppo rigida e pedantesca o troppo domestica e usuale, o non serviva a
vico, 152: con maniere troppo risentite inveiva contro o gli errori d'
1-i-3: direte ch'io mi sia inveito troppo acerbamente contro certi vizi del tempo.
per... invelenire un odio già troppo acceso. 8. aggravare,
dico, cosa; ma essendoci pur troppo persone vendibili, giova alla lingua
e 'inventori'per eccellenza (pur troppo!) è cosa da dar in
fu similmente, sì come le sue opere troppo più manifestano agl'intendenti che non potrebbono
attorno, le inverisimilitudini delle quali erano troppo note a chi leggeva quei fogli. aleandro
soggetti tai che, per voler ristringerli troppo nel tempo, si urta in grandi
gravina, 221: né solo le favole troppo ravviluppate son viziose per l'inverisimilitudine,
di poter far credere altrui che io troppo inverisimilmente abbia equivocato nel conoscer il carro
il desiderio, mi fa un torto troppo ingiurioso: se me ne suppone le
, 13-iv-37: per dire nazionalità, parola troppo lunga e inverseggiàbile,...
collo stivaletto la tua lettera nella quale troppo tardi invertì i tuoi ordini per le
case altrui, dalle soverchie curiosità e troppo sottili investigazioni. carducci, iii-22-
19-6: a quello / che 'l delicato troppo e peritoso / mel non s'attenta
: perché non fosse tentato a imprese troppo grandi e rischiose, investiva a mano a
servaggio in cui si nasce, / pur troppo è tutto italico marciume.
molineri, 1-273: quel nomignolo era troppo inveterato. 7. diventato esperto
pietra ancora, che per natura è troppo sugosa o troppo umida, si invetria di
che per natura è troppo sugosa o troppo umida, si invetria di modo al fuoco
non si faccino di terra sabbionosa, o troppo magra, o troppo arida, percioché
sabbionosa, o troppo magra, o troppo arida, percioché e'si succerebbono il vetro
che anche di recente, nel suo troppo polemicare e invettivare, ha chiamato il
gnuoli di arrischiarsi una volta alla impresa troppo tarda dell'acquisto delle colline. redi
. cecchi, 5- 117: troppo buon cristiano e buon grecista, per non
invidiabile fosse il piccolino che, non troppo premuto dal proprio prossimo, stava lì
. g. capponi, 1-i-293: né troppo è da invidiare alla fortuna di quelle
sì buona, sì cara, / troppo presto invidiata mi fosti. carducci,
ciò, perché, se si tengono troppo in casa, sempre vengono a scapitare.
di quella tarlata, invietita e riscaldata troppo dietro alla tramoggia. inviévole,
11-196: invigila se puoi nella sua immaginazione troppo ardente. -esercitare il dominio
occhio attentamente. oliva, i-2-21: troppo si allontanerebbe dal fine del ministerio pastorale
dispiace a dio, e i vestimenti troppo vili, e altri atti e singolari costumi
10-ii-160: si trovò poi, per una troppo buona opinione di se stesso, inviluppato
inviluppato. mazzini, 23-331: sono troppo inviluppato in lavori che s'ampliano quanto
). cavalca, 6-1-97: per troppo mangiare o bevere... sagliono
g. morelli, 222: se vedi troppo inviluppati i fatti tuoi o in mercanzie
questi e molti altri piccoli accidenti rendessere troppo inviluppata e confusa un'azione che doveva
volgar., i-139: diceva soprastargli troppo gran pericolo a voler fare che le ragioni
infiamà come un dragon: / l'è troppo inviperà per far del mal.
, tal è la sorte / di chi troppo altamente s'innamora; / donne mie
imvisca nel proferer broco, / o troppo è chiaro o roco, / amendatel'acciò
infruttuose essendo dente [di elefante] troppo inviscerato ne'deserti, che per non
di castella, di fiumi a non isfoggiar troppo in parole... tralasciando la
e verisimilmente tante altre a noi invisibili perché troppo da noi lontane. g. gozzi
voi, professore, perché voi avete troppo cipiglio, e voi non lo udite,
trasippo, tenendo pisistrato che per paura troppo per tempo non si partisse dalla cena
cui si specchiano ristoranti e alberghi non troppo invitanti. -seducente, affascinante.
sì che noi abbiamo a essere anzi come troppo volonterosi affienati, che come di soverchio
iii-15-335: l'educazione degli umanisti aveva troppo forse inviziato gl'ingegni italiani, sì che
artificioso. tommaseo, 11-97: troppo sovente l'ispirazione fu in me soffocata
a volger sopra le cose un occhio troppo malevolo. -sostant. l.
per te fuggirono / della ahi! troppo fugace giovinezza, / ed all'autunno dei
s'invola. carducci, iii-16-211: troppo presto, ahimè!, dopo breve
azione. b. croce, iii-2-88: troppo scarsi... sono i documenti
scusa involontario sfogo / d'un cor ripieno troppo. manzoni, pr. sp.
arrighetto, 250: né la lingua troppo involpisca con maliziose parole, perocché le
sono / figlie d'un'alma in troppo fango involta, / quelle almen che t'
involta e non cerchi all'incontro con troppo essercizio e con soverchio movimento affannarsi.
/ qual più possa, non so: troppo finora / nel suo doppio gioir
i mercatanti son col capo involti in troppo faccende,
involti ancora nella scorza scolastica, altri troppo aridi, troppo analitici. nievo,
nella scorza scolastica, altri troppo aridi, troppo analitici. nievo, 697: egli
6-114: la stolidità di quelle genti troppo bene apparisce dalle più frequenti e più serie
, direi, se la frase non fosse troppo inzaccherata di volgarità, è veramente prezioso
la loro picciolezza, come per essere troppo inzeppati dalla pasta matrice. faldella,
torci [la seta] non troppo forte, acciò che poi non arda nello
'semine 'del bertolini che discordano troppo dal calamaio-tino; ogni volta che allungo
accusavano di già gennaro annese di essersi troppo leggiermente inzuppato delle speranze ima- ginarie di
., 22-110: malizioso son io troppo, / quand'io procuro a'mia
insiemi e poste sopra le ferite curano el troppo fluxo di sangue. =
', udito squisitissimo, o troppo sensibile. panzini, iv-346: 'iperacusia',
fioretti, 2-3-233: la parentesi è divenuta troppo iperbatica. ipèrbato, sm.
paolo certi iperbati, certi salti, troppo ordinatamente inordinati? l. salviati,
iperboloni non ispiegano nulla, per essere troppo grandi. = voce dotta,
iperboliche da contrapporre ai fantasmi del passato troppo incalzanti. b. croce,
; effetto di purganti o di emetici troppo forti. bicchierai, 182
zione; o l'effetto d'un purgante troppo violento. = voce dotta,
storica o filologica che comporta una svalutazione troppo netta e radicale dei dati tradizionali,
. mamiani, 11-96: lo spirito troppo riflessivo e ipercritico de'nostri tempi e
.]: 4 ipercritico ', critico troppo severo degli altrui scritti, notandone tutti
che favole. 4 ipercritico ', chi troppo dubita, massime se malignando, come
v.]: 4 iperosmia', odore troppo acuto. = voce dotta, comp
. v.]: 'ipertonico', troppo teso. 3. che è
boriili, 5-203: l'isola è troppo breve, coltivata, carica di frutta
coltivata, carica di frutta ipertrofica, troppo impregnata di storia. = deriv.
de roberto, 622: la luce troppo chiara, il silenzio del monastero ipnotizzavan
noiosa ipocondria t'opprime, / o troppo intorno a le vezzose membra / adipe
immaginoso dell'uman genere non fosse costretto troppo spesso a mortificare questo bisogno di manifestare
io fossi ippocondriaco, temerei di morire di troppo vigore, come quindici giorni addietro io
simulatamente. berni, 229: troppo, filosoficamente, o ipocritamente, per
parole di cui vi fregiaste, con troppo entusiasmo irriflessivo, vi postillano con ipoteca
alla verticale e nella permanenza in piedi troppo prolungata. panzini, iv-346:
siena: ma forse il relatore senese vagheggia troppo a lungo l'ipotesi ch'ei potesse
, 13-104: una certa concitazione di troppo lugubre romanticismo specie nelle ipotiposi del dissotterramento
. antrop. che ha un cranio troppo alto rispetto alla lunghezza e alla larghezza
16-2-378: alcuni leggiermente perdonano, ma troppo leggiermente si turbano e fanno ira ad altrui
269: non potendo egli, già troppo dominato dalla passione, spegnere quel vivo
irati / forse la trasse a fondo il troppo carico / de'suoi peccati.
rimase con grande sdegno, però che troppo gli parve che la pace fusse ita innanzi
troppa luce, o di raccogliere la troppo scarsa. d'annunzio, 4-ii-15: ella
dipartire; per l'una eccedendo nel troppo, con far le cose maggiori ch'elle
specie di commento ironico e intenerito: « troppo romantico, al solito ». g
valore ideale. carducci, ii-7-114: troppo è cinerea la verità che d'ogni
, / ch'ai su'parer ver dio troppo fallava. = comp. da in-
e come le cose inanimate, perché troppo certo mi ingannerei. sarpi, vii-60
. g. bassani, 5-202: troppo familiari... erano le undici vittime
tasso, 532: o perdita certo troppo grave e irrecuperabile, e atta a
, che a un'esca / -ahi, troppo irrecusabile! -dividi / noi che abbiamo
alla triplice alleanza, giudicata dagli uni troppo ambiziosa, dagli altri come un tradimento
suoi irrefragabili estimatori tra cui si annoveravano troppo scarsi i veri fedeli. 5
: cavai brado non è; però che troppo / forte suoni lo scàlpito ed a
, che mi spaventavano. -voi siete troppo irregolare, come vi feci noto assai chiaramente
effetto delle voci, quelli ornamenti che troppo rilevano ed hanno del centinato e del sinuoso
1-ii-358: egli non si dee dare troppo rammarico; perché la sorte incontrata a lui
., 7 (104): pur troppo ho dovuto intendere ch'è irremovibile.
d. bartoli, 15-2-63: di non troppo gran peso parrà forse ad alcuno la
frequente consuetudine, o per lungo e troppo forte spettacolo ottusa. pirandello, 6-540:
interpretazione; e beato chi non intende troppo presto la verità grigia e irrevocabile.
4-91: misera nostra etade, etade ahi troppo / fugace, irrevocabile, cadente.
la debolezza de'lettori, non trasfigurino troppo irreconoscibilmente la faccia delle medesime scritture.
per irriflessione nella stampa, o è metafora troppo spropositata. 2. in
662: le prevaricazioni, pur troppo frequenti, nell'uom cristiano si debbono
]: « 'irriflettuto 'sentirebbe troppo del francese * irréfléchi ', né
.. mai non anticipa, né mai troppo differisce l'irrigamento al suo ortaggio.
sente un rammarico grandissimo, e pur troppo, qualunque cosa si voglia fare, il
mi disse che vostra maestà è irritata troppo con me, che è certo che non
albertano volgar., ii-129: lo troppo ber fa dimenticanza, e molte rovine
v-49: abbiate pazienzia se io vi gravo troppo di parole, e se con voi
commessi / di parole e di fatti troppo espressi. bandello, 4-16 (ii-744)
8: restami chiedervi perdono, se troppo presontuosa fui parlando con n. alla presenza
candore rassegnato che han giudicata la rivista troppo prepotente. 5. figur.
della rapa], acciocché non nasca troppo fitto, si semina mischiato con polvere.
pur allora dalla zecca, faceva un troppo aperto e mirabile contrasto fra tanti così irruggi-
, ché noi dolci italiani non dobbiamo troppo irruvidirci a maneggiare questi neri sassi.
imprecisione di pronuncia per tenere la bocca troppo stretta '. iscnòtide, sf
]: i numeri del periodo isocratèo, troppo uguali, congegnati con arte troppo evidente
, troppo uguali, congegnati con arte troppo evidente.
], 384: le passioni si danno troppo di mano per credere che questa cattiva
inglesarsi, intedescarsi ed ispagnuolirsi; e pur troppo i più fra di loro così fanno
qualcosa di torbido e di ambiguo, di troppo tenero e di troppo ispido. moretti
ambiguo, di troppo tenero e di troppo ispido. moretti, i-22: tante piccole
scritta. foscolo, v-239: ii troppo esaminare assedia il giudizio di dubbi e disanima
quella che i più credono o chiamano troppo facilmente ispirazione bisogna farla passare per il
. bernardino da siena, iv-5: troppo è gran pericolo a conversare co'cattivi
38: non posso istamene: ho troppo da fare; restate contento. parabosco,
senza tracce. / vivere era ventura troppo nuova / ora per ora, e
* religione della sofferenza umana 'è troppo spesso congiunta con una sorta d'isteria
organi corporali. giordani, vii-48: troppo è vero che agli stranieri debbano parere
da un non so che, non troppo bene comprensibile, che chiamiamo instinto, vanno
, o pure se convenga restrignere il troppo arbitrio di dispor del fatto suo per
2-30: le nostre istituzioni di morale sono troppo dotte, troppo sublimi, né possono
istituzioni di morale sono troppo dotte, troppo sublimi, né possono servire al popolo.
parmegiano. algarotti, 1-iii-188: in troppo più altri vizi cadono i manieristi nello
vecchie infamie di polizia, delle quali sarebbe troppo nausea istoriare i particolari. tommaseo,
, v-2-472: un istrioncèllo novellino, troppo impaziente, gettava sul muso del tiranno
da pranzo, azzimato come sempre, troppo elegante,... un che di
quelli che i più credono o chiamano troppo facilmente ispirazione bisogna farla passare per il
salutare, instruttivo, di non istringermi troppo... col sonno, per esser
.]: costrutto latino che italianeggia troppo. 3. tr. italianizzare
alti e forti caratteri. e pur troppo si va ogni giorno più verso il
, per trovare a conversione acerba / troppo la gente, per non stare indarno,
di questa legge iugulassero un po'troppo i claustrali... né i singuli
kantiana: si è isterilito per voler essere troppo fecondo. carducci, iii-19-231: da
gaiola e marechiaro. ma mi svegliai troppo tardi e già la nave approdava alla
in su, e con voce non troppo sicura: « ci sta qui a servire
): « me l'aspettavo, pur troppo », disse renzo. pirandello,
quel ch'egli fa e sottingende. troppo la sa lunga. e come ci si
di questo in qua, non ci starà troppo. r. borghini, 2-34:
sempre avendo che ridire o che son troppo lunghi o che son qui o che
delle labbruzze, quando non frignava, troppo in rilievo. -acer. labbróne (
di parola s'apprese a dante pur troppo, e nel poema ve n'ha più
ognor le vene, / questa vita è troppo labile, / troppo breve e sempre
questa vita è troppo labile, / troppo breve e sempre in pene. foscolo,
l'idea di qualcosa di un poco troppo compiaciuto, stucchevole, fatuo, frivolo
: il fanfani... fioretta troppo, ama troppo la frasina, il lacchezzo
fanfani... fioretta troppo, ama troppo la frasina, il lacchezzo, il
stretta son io, / ma sei troppo importuno, idolo mio. g. b
e di mano di zattanas, che troppo tardando a mal son ruinati! lantb.
esser padrone. simeoni, 1-50: troppo bello il lacciuol, soave l'esca
/ rispuose: « malizioso son io troppo, / quand'io procuro a'miei
adriani, 5-55: non conviene già far troppo sonora la testura, facendo senz'arte
]: 'dolore lacerante'assoluto, rammenta troppo il fr. 'déchirant '; ma
di simbolo affidata a bestie disgraziate appare troppo idiota in una città di laceranti incredulità
49-227: se la lettera ti par troppo trasparente, poni un'altra fascia,
, 3-41: le viti che per lo troppo lagri- mare perdono il frutto, dicono
alvaro, 10-214: l'italia gli sembra troppo disunita e lacerata dai partiti.
ultime lacerazioni della realtà nella trama già troppo logora dei suoi ultimi giorni. moravia
parlare, e libicocco dimonio disse: troppo avem sofferto, e poi gli prese il
'l sapete. galileo, 1-2-262: troppo laconicamente vorrebbero vedere nei più angusti spazi
questa narrazione d'arsete è un poco troppo laconica. stigliani, ii-335: non parlo
i suoi concetti, la quale è troppo naturale in v. s. tesauro,
: e questo per la lagrima che troppo uscirebbe per la gemma. crescenzi volgar
lagrime non solve / il duol, ché troppo è d'indurato affetto.
sotto quelle figure sonavano al mio orecchio troppo meste e lagrima- bonde.
di caterina sforza, 160: troppo scrivere et omni cosa frigida fricta al lacrimare
: le viti... per lo troppo lagrimare perdono il frutto.
nell'angolo opposto una umetta lacrimatoria di troppo raro pregio per contenere il pianto di
, 3-41: come si medichi la vite troppo lagrimosa. c. bartoli, 1-47
v.]: * landino ', troppo sollecito nell'operare, lubrico nel parlare
di cannone o di archibugio, che era troppo piccina, o di stretti lati,
avete. dante, xlix-131: ma troppo è più ancor quel che s'asconde
modo che voleva furargli l'anima pur troppo ladramente. brusoni, 6-259: poi
pretendente, che tu hai servito un po'troppo ladramente. 6. in
, x-20-143: che vuole? costano troppo, una vera ladreria. papini,
che dovè a un certo momento sembrare troppo scialbo [nell'età imperiale] si
parole vendano le loro false o le troppo care, ancorché istimate, merci.
arruffamatasse all'occasione, non ci aveva troppo scrupolo, perché diceva d'esservi stato
. ariosto, 272r'ogni indugio è periculoso troppo, che te so dire che s'
: nè da consentirsi agli ebrei la troppo enorme ladroneria delle usure. magalotti, 14-28
io non mi lagno che tu mi scriva troppo spesso: io non voglio importi '
dei suoi affari, lagnandosi di aver troppo da fare. pavese, 53:
lingua di terra, quasi correggendo il sesto troppo acuto della sponda, separa dal mare
de le lagune, è spiritosa / troppo per il mio dosso. 3
equivoco. guittone, xxvii-7: vergognar troppo e doler, lasso, deggio,
ama cotale, / ched è più bella troppo ed è tua pare; / non
voglio seguitar più minutamente in dir cose troppo note, come che il nostro cortegian
uso neutro. guittone, xlviii-125: troppo è laid'om posare, / dio
giovane, e poi la notte essendo troppo pieno di vino la fece dormir con
: là dove il simulato bestione scorse quelle troppo licenziose dipinture, ficcò prima gli occhi
dalla crusca medesima stabilito, e ricorrendo troppo frequenti, potrebbero meritare più laida appellazione
.. sputare in faccia di chi troppo lo carica come il lama ed il paco
stette quattro mesi in letto estenuato per troppo lambiccare in fino all'ossa.
se talvolta è strano o lambiccato o troppo metafisico spesso ha note di una potenza e
g. bentivoglio, 4-1109: diveniva troppo lamentabile ormai la condizione del re.
temo bensì che la vera non sia troppo stretta per la mamma: in questo
sospese nel suo etere circunfuso è cosa troppo ridicola. g. del papa, 2-9
massima rapidità. montale, 3-120: troppo lontano. no, appena quattro ore
e se anch'essa in quel dì è troppo cara, si volgono alle murene,
, ell'è pur una / tresca troppo gentil: messer marino, / che pensa
'a grano d'orzo 'fa aperture troppo larghe e non conviene che per le
sua lancia: oime', quest'è troppo piccol lavorante a sì gran bottega!
amoroso fuoco / non gli lasciò pensar troppo le cose: / sì che vedendo il
e tiri de bombarde e lanzafochi sarebe troppo longo. guglielmotti, 466: 'lancia
. penso che voi vi siete fermata troppo alle apparenze. arlia, 310
lancia, / ma l'inimico stuolo é troppo grosso. de mori, 178:
che a quello / che 'l delicato troppo e peritoso / mel non s'attenta,
.. quella pittura del conte è troppo usata e troppo volgare. cantoni,
pittura del conte è troppo usata e troppo volgare. cantoni, 400:
dottrina unita a tanta gioventù era un fenomeno troppo raro per esser di primo lancio credibile
esser buona per certe parti o troppo gravi o troppo languenti, ma per un
certe parti o troppo gravi o troppo languenti, ma per un caratterino di
un commercio già fiorente e onorevole, oramai troppo languente. -che trascorre nell'
tardanza e languidezza, qualora vi entrano troppo frequenti. beni, 1-127: anco quando
da scherzo, / per non ferir troppo altamente il seno. g. gozzi,
, percioché, talmente dicendo, suono troppo languido e malpieno ne riuscirebbe.
ne riuscirebbe. -troppo sdolcinato, troppo sensualmente soave e piacevole (una musica
. la sciolta, quando ella fusse troppo continuata e ne fusse quasi tessuto il corpo
: dove il numero del verso paresse troppo aspro o languido, fu disteso e
'. insomma, chi la trova troppo amara e chi troppo dolce. -sostant
chi la trova troppo amara e chi troppo dolce. -sostant. de'sommi
campanella, i-396: l'invocazione non sia troppo risonante né figurata, ma schietta e
nulla, e quelle che vogliono far troppo, imbarazzandosi il cuore in mille occupazioni
anima. seneca volgar., 3-5: troppo e continuo travagliarsi si è quasi una
travagliarsi si è quasi una pazzia e '1 troppo riposo si è un languire.
sangue vendereccio. speroni, 1-5-323: troppo vaghi dell'util vostro, vi confortavano
poi la pecorella uscio / fuori del troppo avviluppato ostello, / con le punte lo
.]: * lanternuccia', lanterna o troppo piccola al bisogno, o meschina ancorché
trabocchi colla luce, onde abbondando / troppo il flusso del corpo luminoso, / al
duri, / ma che non sien però troppo maturi. 2. per estens
passione. gherardi, ii-34: io troppo riprendo chi è di sì gelato e lapideo
da ogni lato monti non lapidosi né troppo alti et sempre verdi. canti carnascialeschi,
dire che quello gli conteggiava simili portate troppo più che una ordinaria somministrazione di puchero.
, un po'questa cucina lombarda con troppo lardo o burro mi ha cagionato,
: non ancora avea / l'agevol troppo agli altrui lari ingresso / tolto al
benvenuto da imola volgar., i-219: troppo lungo sarebbe a narrare le sconfitte de'
. di questa materia, perché mostra troppo largamente di averci passione. costo,
larghezza eccessiva, non ben ponderata, troppo condiscendente agli stolti capricci d'un superbo
i capitali impiegati con malaccorta larghezza danno troppo scarso frutto, o a chi ve
che basti aver qui notato, perché troppo sarebbe volere in questo luogo registrar tutte le
di modo che di nuovo s'aprì troppo larga strada all'inso- lenze di quei
la sua circonferenza / sarebbe al sol troppo larga cintura. s. caterina da
dante, par., 9-55: troppo sarebbe larga la bigoncia / che ricevesse
gli arazzi. -che non è troppo stretto, che non è teso (
in verso. muratori, 7-iii-71: è troppo larga la significazione di 'mollis '
parere avara? fagiuoli, x-114: troppo è grande la vostra alma potenza,
/ gentilissime donne; / voi siete troppo belle, / cortesi, graziose /
. rollo è imparentato in modo ancora troppo stretto alla commedia di boulevard e alla
che alla loro età, ma a troppo più matura, larghissime. caro,
che non è rigido, che non è troppo oppressivo o rigoroso (la prigionia)
avere con lui rapporti o legami non troppo stretti. machiavelli, 6-4-181: dico
. cecchi, 6-258: non vorrei pigliarla troppo larga. ma nel culto della madonna
lor minimo particulare, acciò che il dimorar troppo in tali discorsi non accendessi e tirassi
. cariteo, 123: o troppo fera et impia castitade, / ex-
voi non credeste che noi siamo di troppo gran pasto: due paia di capponi
, ii-153: l'ulisse d'omero perde troppo di riputazione, faccendolo il poeta.
e se anch'essa in quel dì è troppo cara, si volgono alle murene,
gazze, ovvero a pernici, imperocché troppo son forti... ma lascisi alle
vino e carne lassare, / caldo e troppo mangiare / e astener, quanto poder
5-415: lasciamo i sembianti d'evidenza troppo prevedibile: schiller con la sua caparbietà
egli è usato di porgere a chi troppo non si mette ne'suoi più cupi pelaghi
e in diletti corporali non lascivino per troppo riposo. s. degli arienti, 1-96
, i-36: virgilio, per essere troppo vergognoso, molte volte nelle cose amorose
manto. lupis, 3-pref.: sarebbe troppo infelice la condizione di questo sesso,
col sentimento di abbandonarsi a una lascivia troppo raffinata per essere del tutto lecita.
altro di scherzare con lascivia dietro al troppo piacere delle bellezze. moravia, ii-59:
, affermando che il vincolo coniugale oggidì troppo spesso, con grave danno dell'educazione
insieme hanno di dì in dì voglie per troppo ozio e per poca virtù lascivissime,
9-115: il numero del trocheo ha troppo del lascivo. 5. cattaneo, 11-103
telaro, acciocché la tela non venga troppo fìtta o troppo lasca, ma di buona
la tela non venga troppo fìtta o troppo lasca, ma di buona qualità.
era, uno stemperamento di vita pur troppo grande, talché, per consiglio de'medici
lasciò cader sopra una sedia / pel troppo rider lasso e rifinito. emiliani-giudici,
. n. franco, 4-196: non troppo duran le fiamme del desiderio che le
hanno 'basso '; forse è troppo meglio * lasso ', per lo parlar
noi lassù. leopardi, 33-36: troppo felice e lieta / nostra misera sorte
lastre ', di persona nota anche troppo. — posare qualcuno su una
commedia di aristippia, 28: da aristippia troppo latamente è stato interpretato: con flogio
. nievo, 318: ora pur troppo una falange latente e instancabile di devastatori
barbara. lami, 1-2-462: pure è troppo bello ed opportuno il marmo di fallerone
quattromani... accusa il caro di troppo latinizzare. lanzi, i-2-214: delle
il ver, lisandro, tu sei troppo / latin di bocca. botta, 6-ii-8
112: guarda, aristeo, che 'l troppo grande ardire / non ti conduca in
breve far lata, / over la lunga troppo breve dire, / parlar con molto
8. prov. ant. cane che troppo latra perde il mezzo per la quatra
. garzo, xxxv-n-303: cane che troppo latra / perde 'l mezzo per
. pascoli, 428: oh! troppo fortunati / agricoltori, cui la madre terra
4. vezzeggiare, carezzare; trattare troppo amorevolmente. bibbia volgar., vi-284
2-439: nato nell'esiglio, ho baciata troppo tardi la patria de'sommi, l'
, sapere di latte: essere ancora troppo giovane, immaturo, infantile.
. guazzo, 1-265: senza faticare troppo i denti col masticare, [certe
dagl'intestini, ma piuttosto è portato fuori troppo presto in sembianza di lattea o chilosa
. bonsanti, 4-558: un seno troppo abbondante, non v'era dubbio;
la carne di vitello, purché non troppo grassa, ancora s'approvano. =
trova tutti belli i suoi versi si vede troppo bene ch'ella è un arcade infermo
il triste mutilato, a cui la pensione troppo attesa è umiliante elemosina, eccolo,
1-40: [nuoce agli occhi] mangiar troppo lattuche. ricettario fiorentino, i-b-i:
le opere di mia mano furono anche troppo laudate dagli uomini de'miei tempi e
, laudatore de'tempi passati e stimarsi troppo più degli altri. vittorini, 7-233:
eutimio, giudicandolo [saba] ancora troppo giovane per farlo vivere tra li anacoreti
fargli adesso, in questo punto senza troppo affaticare la mente, questo brevissimo elogio
. moretti, 15-292: una sosta troppo lunga nella casa della sposa dopo le
son fatte. orioni, x-2-66: erano troppo laute le condizioni dell'invocar perdono per
, 3-144: di me poi non sapre'troppo che dirti, se non che vado
di nervi e di testa, dal troppo lavorare. sbarbaro, 4-17: scrittore,
quelle immagini di paurosa deformità un vero troppo reale. nievo, 743: l'
lavori, sta bene: e se fusse troppo cotto, non si tiene al disegno
terre chiaro davanzati, ii-10: chi troppo parla, credo, invan lavoratie ulivate vignate
orazioni di demostene come affaticate e con troppo squisito e ricercato ripulimento lavorate, disse
loro lavorazioni, contro il monopolio dei troppo ricchi, ed a freno degli incettatori e
sotterranea, e perciò molto malsana, troppo spesso infermavano e sovente il vedere perdevano
procuri un guadagno immediato senza impegnare troppo. cassola, 5-126: a tempo
molto biasima quei lavorìi i quali distraggono troppo la mente e affliggono molto il corpo.
2ix- 379: è che tu sei troppo affezionato a questo lavorio oscuro e perplesso
può dependere dall'aver lungo tempo usato troppo ricco e saporito alimento...
e saporito alimento... di troppo difficile lavorio per le sue viscere. massaia
prego, sol giustino... / troppo galbato. -e sa, son
non che alla loro età, ma a troppo più matura, larghissime. oderigo di
grifoni, xxxvii-80: nessun si fidi troppo, / ché tal con modo fitto
con lui fino agli arrivi, prudente troppo, approdante a certezze più chiesastiche che
. buonafede, i-117: conviti di troppo studiato e lussureggiante apparato, tormenti più
e pugne. -curare in modo troppo blando, superficialmente, con rimedi non
: il suo lavoro, senza essere né troppo secco né troppo leccato, è ricercato
, senza essere né troppo secco né troppo leccato, è ricercato. lanzi, v-205
-avere del leccato: avere un sapore troppo amabile (un vino). s
e gli è un leccume, che troppo s'abbocca. g. gozzi, 3-5-387
montale, 3-136: non si sentiva troppo bene? una cura ricostituente sarebbe stata
cortesia adoperata per temperare un'interrogazione troppo indiscreta o perentoria, ma che esige
gazze vecchie, la sua rete è troppo debole. = voce di area meridionale
: quando cadono, non si ledono troppo, perciocché tu sottoponi a loro la mano
e nobile; ma di un legalismo troppo frigido, con la sua religione della
e strambo la figliola è un po'troppo legalista e asciutta. = deriv.
466): che il legame delle amistà troppo più stringa che quel del sangue e
ti cerco, / è perché dentro me troppo ti sento, / e fibra cede
una sciarpa. -serrato in vesti troppo strette; infagottato. verga, 4-365
che com'hanno / servigio ricevuto affrettan troppo / diso- bligar lo groppo / col
di evitare accentuazioni, attacchi o stacchi troppo bruschi, rispettivamente dopo le pause e
come ginestre, giunchi e salci non troppo grossi, e con questi non si
gherardo rispose che quella del re era troppo grande legagióne. statuto dell'università e
, / d'entro le leggi trassi 11 troppo e 'l vano. boccaccio, dee
svelta, peccato che avesse una faccia troppo oblunga, il corpo però era magnifico,
sospettar il male; ne vedi anche troppo di certo per immaginarti l'incerto.
illecite. piovene, 3-195: ci disprezzano troppo per seguire una leggé nel farci del
sali su un toppo, e serai grande troppo; se tu mi giugni, il
per la testa? non bisognava esser troppo giudiziosi: fa invecchiare. e antonio
v-250: il drudo novello temeo non il troppo scrivere si potesse convertire in altro,
i venti. morone, 163: troppo molle è costei, tropo s'inchina
. somiglia una figura con il busto troppo lungo e le gambe troppo corte.
il busto troppo lungo e le gambe troppo corte... quegli è migliore artefice
il core. -in troppa leggerezza: troppo in fretta, troppo presto.
-in troppa leggerezza: troppo in fretta, troppo presto. soderini, i-161:
le teneva le guance fra le mani troppo bianche, troppo grandi. ne staccò
guance fra le mani troppo bianche, troppo grandi. ne staccò una per carezzarle
71: guardati da colei / ch'è troppo gran parliera / et a'balli leggera
l'òm sano, e per lo troppo more. sacchetti, 16-107: postisi a
di stomaco', non s'inzeppando di troppo mangiare. -che non possiede determinati
le sigarette. piero rifiutò: erano troppo leggere per lui. -che agisce
ha mal? -n'ha pur troppo, e rincrescevole. / -esser non può
ch'egli non stia gravissimo. / -anzi troppo leggiero. -oh, tu mi strazii
i... i che son troppo leggieri / di quor, ma talor veri
meno di me ed è d'animo troppo leggiero. -leggero di cervello, di
) di essere un po'monotona, troppo monotona: ciò che vorrebbe esser leggero
che si muove con lestezza insieme e senza troppo gravarsi, onde compie il movimento
gracile arcaismo di cotesti bronzi era elemento troppo leggero per fondarvi qualsiasi illazione. -con
guadagnoli, 1-i-42: chi troverà lo stile troppo basso, / a chi non piaceranno
suonare leggiero 'lo strumento, senza troppo premere col fiato e con la mano.
ond'ella è piena, / apre troppo fugace un lampo apena. casti, i-2-18
foggie. boiardo, ii- 13-21: troppo era ziliante accorto e bello, /.
neuno di questa compagnia debbia portare vestimenti troppo vistosi di colore, né di vistosi e
leggio in corpo 'dicesi a chi chiacchiera troppo, a chi è troppo loquace.
chi chiacchiera troppo, a chi è troppo loquace. es. * madonna santa!
: quando codesti passatempi insulsi lo rendevano troppo malinconico, leggiucchiava i giornali.
: il legittimismo e il bonapartismo son troppo deboli: pochissimi facoltosi formano il primo partito
giovani] stimano el letto domestico essere cosa troppo molesta e fuggono il legittimo e onestissimo
ognidì gli monaci, se non avessero troppo legittimo impedimento, comunicassero divotamente, dicendo
adesso, se non forse con spesa troppo intollerabile, una macchina così grande.
lastri, ii-182: nelle possessioni di terra troppo leggiera... non avremo altro
questo legnaiuolo nostro vicino una arca non troppo grande. guido delle colonne volgar.,
al giovane ulivo] solamente i rametti troppo grossi, chiamati di falso legno, che
le quali si ammonisce altrui a non correr troppo facilmente a censurare, per difetti che
1-352: facendole [le pere] troppo legnose, nodose, asciutte ed aspre,
se noiosa ipocondria t'opprime, / o troppo intorno a le vezzose menbra / adipe
l'apostolo dice, / ma par che troppo sie vaga e corrente / e del
: la patria che noi cerchiamo è troppo santa cosa perché si possa..
pier della vigna, 128: s'io troppo dimoro, par ch'io pera,
: bruto, secondo me si scalmanava troppo per riuscire un soldato perfetto; a
uomo era in lena, e pur troppo al vincitore non mancano titoli da ridere
. nievo, 2-71: per non dar troppo e per non dar poco si vuole
: 4 pettinella', e con voce forse troppo plebea, anche * lendinella 'e
un poco di colla, stemperata né troppo forte, né troppo lena. canti carnascialeschi
, stemperata né troppo forte, né troppo lena. canti carnascialeschi, i-208:
. antonio piovano, 1-260: s'al troppo ardito e fervido disire / vergogna un
de tutte le monarchie, così la troppo lenità e intemperanzia sono del contrario operative
viltà era evidente, quei suoi vestiti troppo donneschi, assumessero più che mai un
dio. macinghi strozzi, 1-476: troppo mi duole che per lentaggine ci sia
com'è noto, la diè con troppo suo vituperio per poca lente. lupis
o per difendere gli occhi dalla luce troppo viva o dai riflessi troppo forti.
occhi dalla luce troppo viva o dai riflessi troppo forti. documenti delle scienze
sua santità con molta reverenza e con troppo rispetto, potrà rispondere,..
lentezza le parti, finse di non troppo gradirlo, e commise a luca altro
, disputando se le tali si lisciano troppo,... o se l'una
4. che dura, o sembra durare troppo a lungo; che trascorre molto lentamente
francesco da barberino, iii-64: così dal troppo lente / ti guarda e dal corrente
del tuo arco, che, per troppo stare in corda, divien lento. crescenzi
i ferri, s'hanno da mettere né troppo tirate, né troppo lente, overo
da mettere né troppo tirate, né troppo lente, overo in bando. pantera,
sessanta- quattro anni, o il legassero troppo lento, o se strappasser le funi
lento, el alcuna volta m'è troppo, ma nonne sì lento, che
, che vada via, ne sì troppo k'elli uccida. algarotti, i-ix-
, 2-1-682: sbarcati i soldati, cominciò troppo alla lenta e freddamente a venire vogando
mai, serve a consolare d'ogni troppo leopardiana tristezza. cardarelli, 1028:
le leste perché sento che il discorrer troppo mi aggraverebbe il petto e tu forse ti
lesto a mangiare (chi non perde troppo tempo nel mangiare), è lesto a
lettamaro), sm. fossa non troppo profonda sulla quale si ammucchia e si
, i-403: una dama di corte troppo schizzinosa che un giorno alludendo ad essi
di spazzatura. baretti, 1-81: troppo gran parte di que'nostri scrittori..
... fa duopo attraversare un troppo vasto letame d'oscenità e di nefandezza per
fuoco, nel benessere letargico di una stanza troppo calda. -che dà il senso
è molta, ma il lettargo è troppo profondo. giuglaris, 2-637: io stimo
aveva una volta paragonato a quelle parole troppo espressive nella loro forma naturale, che alcuni
similmente, sì come le sue opere troppo più manifestano agl'intendenti che non potrebbono
ho potuto fare senza cader in un gergo troppo arabesco. massaia, x-94: è
credo de'27 di giugno, pure troppo. foscolo, xiv-329: ti recherò
elegante donna, strappa subito questa letteraccia troppo fisiologica. che vuoi? con te
. ojetti, ii-77: temo che per troppo ammirarlo non ci si faccia un'immagine
ammirarlo non ci si faccia un'immagine troppo letterale anche del petrarca anacoreta, come
ed esclusivamente letterario. -anche: intonazione troppo strettamente letteraria e formale (di un'
molestata dal simun, ce l'avevano troppo 'descritta '. = voce
più rigido grammatico che non marito; troppo lusso sfoggiò a napoli su i vezzi di
alle attività letterarie, intese in modo troppo esclusivo e privilegiato, a scapito degli
a me sogliono questi vostri litterati parere troppo litigiosi. niuna cosa si trova tanto certa
si dice che la morte non sia mai troppo lontana dall'amore; ma coloro che
, ma scritta forse da lei con troppo incomodo? fagiuoli, v-32: letterati
ricevere i malati, i cui incomodi sono troppo gravi, perchè possano venir mossi facilmente
] stimano el letto domestico essere cosa troppo molesta e fuggono il legittimo e onestissimo
certo questa vostra liberale venuta m'è troppo più cara se non sarebbe se da
per ogni maniera di religione, mostrano troppo apertamente di non cercare nella religione alcun
moderata mediocrità tra! 1 poco e 'l troppo, et è detta liberalità. ariosto
guardare alle tue chiacchiere, perché son troppo occupati a fare l'italia.
1-iii-815: se io... scrivo troppo liberamente, nasce da affezione e fede
, perché l'abbiam veduta questa verità troppo comprovata dai santi padri.
che gli arrenda tori tiravano il prezzo troppo alto, liberò la vendita ad un suo
che questa avventura mi liberasse d'una troppo violenta passione per una donna, che
parlava senza rispetto, essendo di lingua troppo libero e non usato a dichinarsi.
a dichinarsi. scrisse a vespasiano con troppo vanto, scrivendo a principe. monti
redi, 16-ix-139: io so che parlo troppo libero e che per conseguenza non sarò
ma voi, dame europee, libere troppo / siete. g. gozzi, 57
: 'libera chiesa in libero stato', dice troppo, però dice nulla. massaia,
libero pensatore. bocchelli, 1-ii-421: troppo spesso, se nei retrivi fanatici tralignava
. allora, anco senza dire 'troppo libera ', intendesi troppo. montano,
senza dire 'troppo libera ', intendesi troppo. montano, 1-34: negli uomini
fare un capitale al mondo, perché hanno troppo famigliare il cambiare l'affirmative in negative
ed agiata casa, menando una vita troppo libera e poco onesta. girolamo soranzo
facilità, sicurezza e maestria, senza troppo preoccuparsi della rifinitura. tommaseo [s
saprei. casoni, 4-44: voi ragionate troppo alla libera. -approssimatamente, press'
mondo. muratori, 7-iv-470: temevano troppo che non restasse assai libertà a'voti
affermavano essere grave torto della regina la troppo facile e troppo comune lindura ch'ella
grave torto della regina la troppo facile e troppo comune lindura ch'ella amò di sostituire
esso si appoggia per non isbandare di troppo. idem, 486: 4 linea
, 1-843: ella vedeva, pur troppo, che dal riacquisto di coteste linee pendeva
e fatto la mano a tornire dei versi troppo belli, troppo gratosonanti,..
a tornire dei versi troppo belli, troppo gratosonanti,... mettendosi in linea
solamente copiosa, ma ancora renduta un poco troppo grossa dal calore. r. cocchi
gastigamatti -e talora gastigasavi -non furon mai troppo accetti ai linfatici apologisti del 4 quieta
verifica quando la temperatura di colata è troppo alta oppure quando il raffreddamento è eccessivamente
, non le sirene, / io troppo schietto per le finte scene, /.
nostri contemporanei è di adoprare la ragione troppo denudata, come se l'uomo non fosse
sp., 14 (256): troppo ci dispiacerebbe se quel nome...
-lingua lunga: persona che abitualmente parla troppo, e per lo più a sproposito.
, 13-175: [il prelato] amava troppo le lingue di zurigo e i mascarponi
che il volto, sonando, non divenga troppo rosso e infiammato. d'alberti [
più comunemente si dice a chi discorre troppo e fuor di proposito, o inconsideratamente.
li dispiacerai [a dio] per troppo mormorare,... per troppo avere
per troppo mormorare,... per troppo avere la lingua in balìa. varchi
lingua lunga: essere abituato a parlare troppo, senza riflettere, imprudentemente, incautamente
parlava senza rispetto, essendo di lingua troppo libero e non usato a dichinarsi. tasso
cervello: avere l'abitudine di parlare troppo e sconsideratamente. bocchelli, 1-iii-565:
188): avvedendosi poi d'aver troppo lasciata correre la lingua dietro agli svagamenti
segneri, ii-619: sol potrebb'essere che troppo ardito 10 paressi nel voler mettere,
lingua; s'accorse d'essersi lasciato troppo vincere dalla stizza, e disse tra sé
148: sono stati poi alcuni altri troppo linguacciuti e mordaci contra le donne e
le donne e, ritrovandone alcuna non troppo buona, hanno detto che tutte sono
la musica, linguaggio eccezionale, rimane troppo al disotto del linguaggio ordinario. soffici,
tutte le sue faccie...: troppo è forte cosa a sapere distinguere e
e linguadro? d'annunzio, v-2-238: troppo ei s'era rin- grammatichito, come
li dispiacerai [a dio] per troppo mormorare, per troppo lingueggiare e per
a dio] per troppo mormorare, per troppo lingueggiare e per troppo avere la lingua
mormorare, per troppo lingueggiare e per troppo avere la lingua in balìa. carducci,
linguino a qualcuno: impedirgli di parlare troppo; evitarne la conversazione. nievo,
, perché questa paura è stata pur troppo una delle principali ragioni delle accanite guerre
le tagliature, o caso mai / uscisse troppo sangue,... /
sentomi liquefar dentro il cervello / dal troppo caldo i versi; eppur la tosse
male avvezza, che era un pretendere troppo il volere che ella separasse l'un dall'
coloro che per vedere s'innalzano di troppo. panzini, iii-45: siccome a p
da porre vigna, non vuole esser troppo spesso e sodo, né troppo liquido
esser troppo spesso e sodo, né troppo liquido; ma più presso al liquido ch'
e l'arena ne bolle / che saria troppo a far liquido il vetro. cellini
cui le picciole e liquidissime onde non troppo di lungi da le mura de la
libertà è per molti di noi un licore troppo potente, che soggioga l'intelletto,
eminenza non ha altro difetto che di troppo, per dir così, calore, perché
trascola necessariamente dalle minutissime glandule, è troppo acuto e mordente. montale, 3-135
da curato, ed al meschino / piacevan troppo le femmine e il vino.
amo più che mai; e tu sei troppo liricamente svagata per comprendere quanto io soffra
ario invece ti è accaduto di liricizzarlo troppo: credo che tu abbia inseriti nella sua
sofronia, e perch'in vero era troppo lirico, e perch'al signor barga ed
a gli altri pareva poco connesso e troppo presto. b. fioretti, 25-
po'di pace a chi sa e conosce troppo per poter sostenere a lungo un lirismo
martello, 282: se il teatro è troppo piccolo, se l'appaltatore dell'opera
., 5-33: ma poi non è troppo sicura cosa a credere a questo comandamento
. degli scacchi, 1-128: né signor troppo a suo servo compiaccia, / ché
l'autore che in quelle che sono troppo lisciate. chiabrera, 3-212: io sono
la lingua di quella pasta, che pur troppo s'attacca conversando coi poliglotti delle città
liburnio, 22: voi mi chiamate feminaccia troppo avara, lisciatrice, stomachevole e tediosa
, d'ogni parola e 'l numero troppo rimbombante e vibrato. manzoni, v-1-643
con la liscia, dimandandogli s'era troppo calda. p. nelli, ii-22 (
sfacciataggine, parendogli un amante un poco troppo presontuoso, tosto corse a pigliare una
-andare giù liscio: non andare troppo per il sottile, procedere senza crearsi
la coscienza perde di forza e divien troppo fisa coi tanti adattamenti e tanti torcimenti
/ e non anco spupillato / e pur troppo intabaccato, / far il lispo
/ si dichiara che quelli / incauti troppo e mal accorti augelli, / che
403: ben voglio, non ti resultando troppo danno, presti all'amico; in
[il terreno da mattoni] né troppo magro né troppo grasso, cioè che
da mattoni] né troppo magro né troppo grasso, cioè che non tenga di
tenga di sabbione e che non sia anche troppo litoso. = deriv. dal lomb
autore... è veramente spazio troppo breve, perché appena credo che possa
forza a sì fatto disordine, ch'era troppo cresciuto, con obbligare i possidenti a
dalla vita moderna, ci si accorgerà troppo tardi e a nostre spese che si tratta
adempiuto facilmente. bocalosi, ii-25: troppo merito e troppa virtù fa l'uomo
... è un tropo storpiato troppo, e però da lasciarlo a coloro che
lividezza e pallidezza della faccia mostrava non troppo gagliarda complessione. nievo, 480:
l'acero... non è troppo differente dal tiglio di grandezza e di
e che tento di stornare dalle vie troppo battute a'dì nostri, della livida pedanteria
livore. mazza, iv-127: sento di troppo ardir nascer paura; / veggo
/ getta via le gonnella (ahi troppo ardita!) / e una giubba si
sono santi, potendo parere questa livrea troppo sproporzionata et indegna. 10. stor
13. locuz. -locare alto: puntare troppo alto, avere progetti troppo ambiziosi.
: puntare troppo alto, avere progetti troppo ambiziosi. altissimo, 29: chi
udire da altri lodar la donna da lui troppo a lungo posseduta, o troppo a
lui troppo a lungo posseduta, o troppo a lungo vagheggiata invano. saba,
tasso, 4-36: il tuo lodar troppo alto sale. 2. onorare
ebbero sempre a lodarsi poco dell'esame troppo minuto. 8. con valore di
non mostrare eccessivo interesse e non attribuire troppo pregio alla merce che si intende comprare
proteo multiforme, / * voltaire ', troppo biasmato e troppo a torto / lodato
/ * voltaire ', troppo biasmato e troppo a torto / lodato ancor. leopardi
mio valore, del qual voi sete troppo cortese lodatore, è derivata dalle aie sciagure
: il campo è aperto, / pur troppo avete occasion frequenti / d'acquistar lode
e da averne ogni speranza, se la troppo libera gioventù... e le
topi e delle gatte, la quale troppo bella cosa pareva al medico. ricciardo da
fu poi abolito il giornal logografico perché troppo vivamente e veracemente avea descritto 1 diversi
l'esercizio si logora, per lo troppo riposo si guasta. m. villani,
lombardo, che per non toscano parlando troppo toscano. pascoli, i-323: egli ha
. bonsanti, 4-479: è anche troppo paziente, troppo tollerante. longanime,
4-479: è anche troppo paziente, troppo tollerante. longanime, ecco cos'è
in debito con tutti loro, critici troppo longanimi. pratolini, i-49: bob,
. giacomo da lentini, 21: troppo son dimorato / in lontano paisi.
a lui [il boccaccio] e troppo è tutto lontano dal suo stile.
, e quella che dovea menare era troppo lontana e al di sotto delle facoltà dell'
alle quistioni loro proposte... abborisce troppo il vero e buon gusto cotali cicalecci
, soverchiamente lunghi e presi un po'troppo alla lontana, ché rompono a quando
sospese e sibilline. -senza esporsi troppo, prendendo le debite precauzioni.
, perché a lui pareva che sdottorassero troppo. -curarsi di cose o di
non fu mai la lontananza / alla memoria troppo favorevole. alfieri, 6-291: parentela
loquace, cioè con neuno che parli troppo. felice da massa marittima, 55:
natio, / a la qual forse fui troppo molesto. buti, 1-282: 'la
tante carezze a que'ragazzi, perché eran troppo sudici e stomacosi. [ediz.
ediz. 1827 (378): erano troppo lordi e stomacosi]. papini,
, i-9-86: tolga il ciel che troppo ingorda / su la mensa ti spingessi,
lo fanno lordo di biasimo e spesso troppo acceso di vergogna. de'mori,
mori, 136: del solio reai pur troppo ingordi, / qual da soverchio lume
vocaboli che egli usò alcuna volta, o troppo sporchi e lordi, o troppo impuri
o troppo sporchi e lordi, o troppo impuri e disonesti. muratori, 5-iii-76:
dante lasciai; perché era un po'troppo lorda cosa. 7. ant.
... ora lor signori son troppo giusti, troppo ragionevoli. rapisardi
. ora lor signori son troppo giusti, troppo ragionevoli. rapisardi, vi-803:
sistemi! -obnubilato da un'ira troppo violenta. b. corsini, 14-21
. fantoni, i-45: ahi! troppo ancor volubili / scorrono gli anni al
o qualche sasso rilevato, dove è troppo meglio e più netto porre il piede che
era costruito deforme, alto e largo troppo,... lordo di loto.
la morte di ettore], / cui troppo a lungo d'orgogliosi spirti / stornò
dall'altro, cominciò una lotta pur troppo ineguale, noi a tentar di smoverli
rodendo egli se n'esce; se troppo stretto, non gira: infra il perno
quasi lubricità degl'intestini, consiste nel troppo veloce passaggio dell'alimento per quel lungo
danari: e questo fondamento mi pare troppo lubrico e pericoloso, poi che per experienza
ardo? dell'uva, 200: troppo è questo sentier lubrico e chino, /
volgare, 23: perché le donne troppo grasse rade volte concepono, rispondi che ha
mista con altri fuori, overo di troppo arsa materia e fatta negra e poi
orecchi; in universale direm che è troppo stentata e lungagnona. migliorini [in
1-88: le tue parole / han troppo amaro di ricordi: gli occhi / han
di ricordi: gli occhi / han troppo, a volte, luccichio di pianto.
molto si trita e frange, non troppo ponderoso e molto luce, poco vale
nell'esercizio dell'ottenuto maneggio, pur troppo la voce gli scoprirebbe somari.
da voi, pensosi innanzi tempo, / troppo presto / tutta la luce vana fu
e disordinata ricchezza e di questa or troppo acuta or nebbiosa luce, tutti ne hanno
, v-1-310: i fumaioli danno ancora troppo fumo e troppe faville. a bordo sono
rompendo spietate, la dura corteccia / deve troppo soffrire. 20. astron
argomentando dai fenomeni della luce spettrale tengono troppo insino al dì d'oggi del congetturale
pubblica luce. filicaia, 2-2-265: troppo più tradirei la giustizia dell'obbligo che
perfetta libraria, se non regnasse una troppo grande negligenza... di porre
qualche caverna / troviam, ch'è stata troppo adoperata, / e non ha in
orazioni di demostene come affaticate e con troppo squisito e ricercato ripwlimento lavorate, disse
luoghi pare che [il salvini] troppo servilmente stia attaccato all'originale, e se
romanzo, nel suo complesso, mi parve troppo fedelmente lucidato dai romanzi di walter scott
1-649: conviene che non sieno luoghi troppo lucidi ovvero troppo scuri, acciocché le
che non sieno luoghi troppo lucidi ovvero troppo scuri, acciocché le imagini negli scuri
celino o per lo sprendore sieno lucide troppo. boccaccio, dee., 6-1 (
. della porta, 1-214: son troppo incomparabili le vostre bellezze, né il mio
a lucido da una passata, non troppo recente, di rasoio. -fatto
, 20-55: guarda, cara, i troppo fieri venti, / che non spengan
quell'ora la discussione contro la virtù troppo pertinace della contessa, la quale gli
v.]: certi onori pur troppo sono un ludibrio. certe congratulazioni e
quelle faci malinconiche... pur troppo mi dicono al cuore che il batista è
, dove sia alcuna festa o divertimento, troppo tardi. -a questi
2-288: così lasciatolo, il giovane, troppo desioso, cominciò a camminare per la
scrive con eccessiva prolissità, che va troppo per le lunghe. tommaseo [s
pregiato. borsieri, 89: -siamo venuti troppo presto, disse il sig. g
un velo di nebbia stesa nella sala troppo vasta, avvolgesse i globi di luce
avversarii, cioè da coloro, cui dà troppo su gli occhi qualsisia bontà, la
). algarotti, 1-viii-247: idee troppo luminose in se medesime, perché immediatamente
luna di miele è finita. oh! troppo presto! questa sera, risotto con
: -facciamo a mona luna. -è troppo da ragazzi. / ve ne son cento
egli batte la luna, come fa troppo frequentemente, non me lo lascio accostare
or sappi ch'avarizia fu partita / troppo da me, e questa dismisura / migliaia
il solito lunare tributo, dalle boccucce troppo aperte, insieme con la linfa accennata,
della porta, 2-314: -avete battuto troppo gagliardo, perché li astrologhi sono lunatichi
poco fruttificano; e questi che sono troppo in sommo lasciati gravano la vite di troppi
sf. scritto, discorso o rappresentazione troppo lunga e noiosa; lungaggine; sproloquio
sabato? pascoli, 1-138: tono è troppo duro d'ossi e materialone e lungagnóne
: la parlata lucchese... è troppo stentata e lungagnona. 3
narrare, ché potrei in lunghezza tediosa troppo venire. ariosto, 23-136: son giunto
. sarpi, i-1-147: ma io son troppo importuno con tanta longhezza, alla quale
però che tu trascorri / per le tenebre troppo dalla lungi, stare. [ediz
appressare a dio così corporalmente, ché troppo gli siamo di lunge, ma appressiamglici
persevra, / era una fraude pur troppo evidente. -fare di lungi da
tra quelle larghe pieghe, o fra le troppo ristrette si affogano. 10.
pari forme composto, imperò che non era troppo lungo né troppo corto. sacchetti,
imperò che non era troppo lungo né troppo corto. sacchetti, 87-3: dino di
disianza, / ca per lunga dimoranza / troppo m'adastia talento. anonimo, i-579
., 2-3 (147): senza troppo lungo pensiero, rispose che, se
altrui offeso, e appresso d'essersi troppo fidata di colui,... e
, / e senza lunghe viste è troppo breve / l'umana vita. mazza,
che mia speme è lunga a venir troppo, / e de la vita il
far lata, / over la lunga troppo breve dire, / parlar con molto ardire
ogni quarto d'ora cantasse / già troppo lunghe canzoni, in duplici note, più
la mandarà sempre al compagno, o troppo lungo, o troppo corto.
al compagno, o troppo lungo, o troppo corto. 46. locuz.
di voi che non hanno ad andar troppo al lungo ad esser madri, mi
complimenti,... se ne vanno troppo in lungo, riescono affettatissimi e pieni
2-79: se la cosa non menasse troppo al lungo, questo sarebbe proprio il
lubrico, uno abbondante sudore, i meati troppo ampiamente aperti. ariosto, 39-56:
fa duo spiragli all'odorato, / troppo curvo e ritorto e troppo ottuso,
odorato, / troppo curvo e ritorto e troppo ottuso, / spalanca troppo il gemino
ritorto e troppo ottuso, / spalanca troppo il gemino meato. fagiuoli, x-43:
e ingrugnato,... perché era troppo contento d'essere lì, tutto incravattato
, e meccanichissimi quegli dove il corpo troppo s'imbratta. giacomo soranzo, lxxx-3-125:
que- tarla. -che applica troppo rigidamente una teoria; che non ammette
i-ix: le leggi della natura sono troppo sensibili all'uomo, né tesser di
, 7-550: un meccanismo psicologico fin troppo noto spinge in questi casi gli uomini
. gramsci, 12-336: c'era troppo tempo per riflettere [per l'ammanuense
quest'uomo, ch'io pavento pur troppo funesto alla causa? -esprime un rapporto
o viso di pazzo, tu avevi bevuto troppo, e imperò sognavi così gran pazzia
berni, 312: questi sono termini troppo generali e non punto da usare con
e la mitra aguzza... / troppo ai bei dì sereni, / avvinto
.. medesimezza negli effetti, è troppo ragionevole il pensare che siavi pur nelle
forestieria di linguaggio, colle sue trasposizioni troppo frequenti e troppo violenti, e più con
, colle sue trasposizioni troppo frequenti e troppo violenti, e più con la noiosa
, merita un posto intermedio; né troppo né poco, ordinario, comune,
volta a qualcuno la vernata, mediante il troppo fredo. vasari [zibaldone],
, mediante la pioggia e il mare troppo agitato. leopardi, iii-996: molto meno
« mediava », e mediava perché troppo esplicita, troppo chiara e distinta.
», e mediava perché troppo esplicita, troppo chiara e distinta. 2
risulta dal combaciavano tra quelle assolute, troppo storiche, e le repubbliche, mento delle
pleure. dicesi 4 mediastino anteriore * troppo poco storiche. quella parte anteriore del mediastino
mediata, per non avere a procedere troppo in lungo, lasciandola da parte, con
tua piaga ancora gitta sangue e troppo fresca e profonda si vede, non voglio
e l'amore del marito la medicavano della troppo alta testa. tasso, n-iii-1016:
medicato quel dominio che gli ha pur troppo escoriata la pelle. della casa, ii-70
. rosmini, xxv-273: io reputo troppo vera la costante tradizione della medicina,
soccorso, applicare un rimedio quando è troppo tardi e non serve più a nulla.
: quando [l'ippopotamo] mangia troppo e conosce ch'è rinfuso per troppo mangiare
troppo e conosce ch'è rinfuso per troppo mangiare, egli va suso per le
i capelli biondi, che per il troppo studio gli erano caduti precocemente, e
-medico da cavalli: che prescrive rimedi troppo energici. crusca [s. v
o gravezza, da questa ferita lo sappo troppo bene guarire. s. caterina da
infermitadi a cui le meschine sono pur troppo sottoposte. rosmini, xxvi-263: il confessore
ora, perché non ho il capo troppo medico. bicchierai, 139: 11
decadenza, nel sei e settecento, troppo maltrattato fino ai nostri tempi dall'astratta
loro realità, o senza deprimerli e nasconderli troppo, perché non danneggino una idea principale
valori letterari elevati, ma neppure è troppo corrivo e modesto. pasolini, 9-300
i cittadini non fossero né ricchi né troppo poveri, ma avessero facoltà mediocri.
, hanno da essere mediocri e non troppo piene d'abitatori. s. maria maddalena
animale, la statura); né troppo robusto né troppo smilzo, né troppo
la statura); né troppo robusto né troppo smilzo, né troppo pesante né troppo
troppo robusto né troppo smilzo, né troppo pesante né troppo leggero (la corporatura,
troppo smilzo, né troppo pesante né troppo leggero (la corporatura, il peso)
ricchi né molto poveri: perché i troppo ricchi spesso divengon superbi e temerari; i
di esprimersi, facile, immediato, non troppo impegnativo. b. fioretti
; né bene né male, né troppo né poco. testi fiorentini,
colpa le tirate del piovano, prendevano troppo spazio nella mia fisionomia; ma tentava
poco, scarsamente, modestamente, non troppo. m. adriani, i-387:
. passeroni, iv-332: se il troppo è sempre troppo, come bene / voi
iv-332: se il troppo è sempre troppo, come bene / voi sapete, gentil
superchio, né si pecchi verso el troppo, né verso el poco. m.
quella mediocrità che è posta fra il troppo e il poco. bisticci, 3-470
ragionamenti, di parlare pomposo, né troppo gonfiato, pe'nomi poetici; né
il lirico e l'epico, nondimeno troppo inclinò [l'ariosto] a la mediocrità
mediocrità, alla quale l'amor proprio pur troppo si accomoda. foscolo, xvii-137:
in quella lucida sfera, d'esser troppo desiderosi di lode e di cele