; diffondere suoni cupi, lugubri o troppo alti e assordanti (uno strumento musicale
bassi ed umidi, in ovili sucidi, troppo pieni, privi d'aria o d'
riso / del mugnaio in poter mai troppo a lungo. foscolo, ii-361: ode
-affogare il mugnaio: fare un impasto troppo liquido, in partic. per la polenta
, e per conseguenza la polenda viene troppo sciolta e come farinata. e s'usa
, v-778: quegli lo quale mugne troppo le poppe, sì ne fa uscire
sangue. proverbi toscani, 153: chi troppo mugne, ne cava il sangue.
lastri, 1-2-153: la figliatura troppo tardiva ristringe molto la mugnitura,
finir questo frastuono? / -la scotta troppo. / -o buono. la mula
procedono dal soverchio caldo, come dal troppo freddo, e che spariscono sollecitamente col
in genere accidentata, spesso ripida e troppo stretta per ogni altro mezzo di trasporto
da bambina, ma una bambina cresciuta troppo in fretta e iniziata troppo presto alle
bambina cresciuta troppo in fretta e iniziata troppo presto alle esperienze muliebri. -che
marchesa colombi, 2-76: ormai era troppo tardi per impedire il male. bisognava
vii-202: se questa riforma non procede troppo rapidamente, non e certamente per difetto
.. temo di aver già detto troppo... non dimentichiamo che lodovico è
francia proteo multiforme, / 'voltaire 'troppo biasmato, e troppo a torto /
/ 'voltaire 'troppo biasmato, e troppo a torto / lodato ancor, che
: dice gesù cristo che non dobbiamo troppo parlare in orazione, come facevano molti stolti
oriani, x-19-136: il poeta è troppo grande per comprendere se stesso; le
. palmieri, 1-29-44: ad vapor caldi troppo insieme agiunti / resiste el freddo e
, lxxxviii-1-492: sonne contento, ma troppo mi munge / la pena dello strai
popolo infiacchito doveva conchiudere: -abbiamo osato troppo, restringiamoci nella vita municipale, dimentichiamo
ragionavano poco, sentivano molto, facevano troppo; adesso argomentano troppo, sentono poco,
molto, facevano troppo; adesso argomentano troppo, sentono poco, non fanno nulla
proverbiali] e'mi sanno un po'troppo di municipio. -essere dettato o
dicono i teologi. bocchelli, 13-20: troppo lauti e munificenti [i donativi]
: il giudeo... s'avisò troppo bene che il saladino guardava di pigliarlo
si sospende; e da questo muovere troppo precoce del seme si generano malattie fatali pelbaco
di sottoscrizione (anche semplicemente rimane ancora troppo del testo. nota):
ninfa infelice mirzia detta / quivi per troppo amor se stessa uccise ariosto, 35-12
1-i-162: cesare, a me son troppo / preziosi i momenti, e qui
sangue in fronte, / e per me troppo i ricevuti torti / parlino a note
per quanto possibile) fiscalmente non troppo onerosi; di provvedere alle incom
da orazio, virgilio ecc, è troppo noiosetta. -redigere, stilare (
errino. s. maffei, 6-21: troppo lungo sarebbe il venir notando gli equivochi
locali fuori mano delle coppie troppo spaiate perché non le faccia notare la
148: questa lettera notaresca non capisco troppo, per le stravaganti zifere che voi solete
al suo minore, / che gli è troppo maggiore / e più notato in lui
questi giorni vi passano per il cuore sono troppo preziosi e rari da lasciarli passare senza
». goldoni, vii-203: -ah pur troppo i sospetti saran verificati. / ditemi
/ catena, immoto andare, oh troppo noto / delirio, arsenio, d'
1-iv-464): non essendo a pietro troppo noto il cammino, come forse otto miglia
noto, / lo giunse che non fu troppo lontano. nardi, 254:
della scozia non ne parlo, perché è troppo noto in che termine si ritrovino.
lampo di genio decide lo scrittore fin troppo noto di far qualcosa per lo
, 1-5: 'in 'è preposizione troppo notoria, ma pur è bella,
pallide lampade elettriche..., troppo distanti l'una dall'altra, diffondevano
raggi tui / fanno, per troppo lume, una gran notte / a ogni
, o signori, si perde, pur troppo, nella notte dei tempi. borgese
braccia sottoterra. imbriani, 3-149: troppo andrei per le lunghe, volendo riferir tutti
, cincischiandola, da molto grande a troppo piccol volume. = dimin
controrivoluzionario, appena graziato da un popolo troppo indulgente, ha l'ingratitudine di introdursi
grano fatto in terre non frigide né troppo umide né adombrate e vangate del medesimo
agg. ant. che è o appare troppo nuovo, perciò sospetto di falso o
, 2-i-187: i novatori lo trovavan troppo fermo, gli amici dell'ordine antico troppo
troppo fermo, gli amici dell'ordine antico troppo debole. farini, ii-551: i
indica un negozio di barbiere, non troppo pulito, dove essi entrano guardandosi attorno
diritto di pesare il mondo sulle bilancie troppo leggiere d'un foglio di carta,
d'ugo (ché il tacerne, troppo / indegno fora all'amor nostro,
rapportar ciancie e novelle: / pur troppo ho i miei pensier da portar meco
graziose e da fanciulli usi ad esser troppo vezzeggiati. tommaseo [s. v.
... a fare ciascuno una diceria troppo lunga, dia luogo a ciascheduno degli
porta, 2-8: noi femine siamo troppo novelliere e larghe di natura al parlare.
caratteri che distinguono la tradizione novellistica paesana troppo remota e troppo discordante dallo stato presente
la tradizione novellistica paesana troppo remota e troppo discordante dallo stato presente della conscienza comune
ell'è una certa / novellizia non troppo da signori. arici, ii-61: a
parole vendano le loro false o le troppo care, ancorché istimate, merci.
novelli, si è di non essere troppo minuti nell'interrogare i loro penitenti intorno
vo'far partisgione / dala rasgione -che troppo sarìa fello; / parme parliate sicome
toscani che il noverargli qui farebbe una troppo lunga annotazione. g. gozzi, i-14-11
fra gidio [crusca]: cosa troppo lunga sarebbe il far noverazione di tutto
non si fosse trasferita, com'è pur troppo manifesto dall'argomento de'suoi libri e
come impossibili simili mostruose novità che pur troppo succedono negli uomini e negli animali.
dire avidissimi d'avere: sono generalmente troppo novitosi e tanto creduli che pre- stan
si ardirono a fiatar più innanzi, troppo ben sapendo che della setta de gl'
lambruschini, 1-74: l'educazione ha troppo più grande ufficio che questo.
, 3-133: la lorosina era troppo sincera e novizia del mondo per
stato, / ove l'errar è cosa troppo rea. lancellotti, 2-76: gli
nostre che a pasti di nozze saria troppo. a. martini, ii-1-202: il
i'mi risento senza le nozze pur troppo, la mattina quando i'mi levo
o che son crude o che son troppo cotte. tristo a colui che non si
sofferto tanto per quella sua nubile condizione troppo protratta. buzzi, 9: è
tamen questa verberatura qui è pur stata troppo frangente. ohimè, ohimè la nuclea!
, i-9: io temo che duri pur troppo lungamente opportuno l'inculcare nelle menti e
se ne accorgesse, staccò senza farla troppo penare il panno ingommato di sangue dalla
g. b. andreini, 130: troppo è a te vii magion l'opache
sarebbe appunto un assassinarli. tengono essi troppo cara quella miserabil comparsa di nudità e
e con un'arteria nuda sulla tempia troppo delicata, che chi la guardava quasi
perfettamente e doppiamente inutile... e troppo nudo e magro per un verso,
dove a me pare assai disusata, troppo nuda e poco poetica. mascardi, 46
vane. algarotti, 1-iii-262: perché troppo nuda ed uniforme non si rimanesse la
dell'espressione. algarotti, 1-vii-198: troppo meschina e nuda sarebbe riuscita l'opera
spallanzani, v-120: simili attribuzioni offendono troppo grandemente la mia onestà, e d'altronde
/ gli piacque mai, né mai troppo alto intese. galileo, 3-1-434: avete
di sinistro, l'avrei saputo anche troppo. carducci, iii-5- 202:
il forno della mina, è un po'troppo grande, il fuoco opera poco o
nulla. bartolini, 20-269: io fui troppo buono con tutti voi, gente da
/ il dol, nulladimanco, il troppo indugio / ch'era di ricercar la vaga
umana. leopardi, iii-238: dici troppo bene ch'io forse non mi accorgerei
. testi, i-27: molino, il troppo ardir mi si perdoni, / non
l'amore di voi, ma il troppo nume / mi spinge e sforza e vuol
i tempi, i quali noi amanti troppo bene numeriamo, vedrai che non viene il
io non voglio esser nel numero de'troppo curiosi de'misteri de'pittagorici. fagiuoli
poetica fa la prosa di fastidiosa grandezza troppo ripiena. varchi, i-159: agguaglia la
ho vedute più volte / ma ero troppo tardo se tentavo / di smascherarle. levi
quale (se non è per te lavoro troppo incomodo) desidererei che nel disegno non
che mi conven dire, / ca lo troppo tacire / noce manta stagione. morovelli
. bargagli, 79: 11 volersi troppo certificare dell'animo delle donne era spesso
esequir ben presto, / ch'ogni tardar troppo nociuto avria. badoaro, lii-12-350:
, el devere, la luxuria al troppo vegliare, lo lacte e guel che se
la fava et omni legume, lo troppo scrivere et omni cosa frigida fricta al lacrimare
5-514: aveva capito che il troppo lusso, la troppa eleganza nuocevano all'effetto
... mi nuoce col tenere troppo conto delle ingiurie e delle offese che
ven da savere; / e chi troppo s'umilia non è saggio; / ed
umilia non è saggio; / ed ogni troppo fare dé nocere, / chi fa
fare dé nocere, / chi fa ben troppo li torn'a dannaggio. garzo,
i-416: tutti icon ch'io son troppo buono / una tal somma di lasciarla
tacqua il cavallier di francia / che troppo abonda, a nuoto fuor ne viene
terra. -con valore iperbolico: da troppo poco, da un tempo insufficiente (
che è mestieri massimamente a'giovani, troppo sensitivi e troppo facili a ricever nell'animo
massimamente a'giovani, troppo sensitivi e troppo facili a ricever nell'animo ancor nuovo
montale, 1-93: vivere era ventura troppo nuova / ora per ora, e ne
istoria possa aver ripurgato quello che di troppo sottile intro duce talvolta nell'
starà mai in ozio, avendo pur troppo da fare a non lasciar far torto
buon detto / e facto recto / né troppo correr a l'usanza nova. donato
g., mio predecessore, confidò troppo nella vostra sensibilità e credette che voi
dubbio o fatica: / né la troppo sottile e vana cura / muove la bile
rinaldo degli albizzi, iii-387: ècci paruto troppo strano che si nutrichi la guerra per
usare sì temperata- mente che non riscaldi troppo e induchi a vizio di lussuria.
ch'elle siano sode e belle, né troppo grandi né troppo piccole. alberti,
e belle, né troppo grandi né troppo piccole. alberti, i-35: sai quanto
salutare ricorso, li preservano da sbalzi troppo violenti. 9. ciò
il sangue, primi nutrimenti, pur troppo! di tutte le repubbliche, possono,
non stieno in troppi agi né si nutrischinó troppo delicatamente. relazione dell'impero ottomano,
: nato nell'esiglio, ho baciata troppo tardi la patria de'sommi, l'italia
) diede valore ironico a questo motto troppo ottimista. b. croce, iii-27-228:
mezzo a questa ingenua e forte generazione troppo spesso dimenticata, il prezioso germe dei
pelle bianca e semolosa. aveva fronte troppo alta e chioma nutrita sulla chioma.
par ne'sospir che maladica / il troppo amor e 'l tempo perso invano; /
8-69: un tipico urgente fruscio presenta troppo bene, nelle pause, l'immagine di
che nell'entusiasmo di finire avevano inzuppato troppo il pennello. -come personificazione (
disegno che questo? -assai e pur troppo è questo, rispose giotto: mandatelo
lxi-86: non de'l'om far troppo dimoro / in male o'sta 'l laboro
s. aldrovandi, xxxviii-391: troppo / seria a me infermo e zoppo
, come si pensa a un padre troppo severo. -con una connotazione negativa
spirito che le governa. intende una troppo veloce obbedienza che rendon le membra al
comportamento. manzini, 13-127: troppo diritta e appena trepidante, la bambina
campo a dir quanto vorrei, posciache troppo attrattive, troppo obbliganti sono le maniere
quanto vorrei, posciache troppo attrattive, troppo obbliganti sono le maniere e le qualità
biondi, 1-178: vostra altezza sa obbligar troppo: né io posso aver troppo tempo
obbligar troppo: né io posso aver troppo tempo per rendergliene grazie. f. f
a mantenere / i patti che da troppo buon compagno / vi feci. v.
m'hanno / servigio ricevuto affrettan troppo / disobligar lo groppo / col
bisogno e in nicistà, l'ubbidì di troppo, il perché venne a dare parola
obbligatorie, non provan niente, perché provano troppo. mamiani, 10-i-293: il potere
in casa di un gentiluomo e conosco troppo bene gli obblighi di ospitalità. piovene
stimi testimon verace, / ché 'n parte troppo cupa e troppo interna / il pensier
/ ché 'n parte troppo cupa e troppo interna / il pensier de'mortali occulto giace
10. 000 franchi, perché mi graverebbe troppo il pagar la somma tutta in febbraio
vita? giuglaris, 2-581: è troppo grande opprobrio di un prencipe che chi l'
amorevolezza, non vorrei cader in opprobrio di troppo sfacciatezza e disonestà. berchet, 20
e malsana, affetto da obesità; troppo grasso e corpulento, adiposo. -anche
iii-79: quelli [alberi] che sono troppo oliosi et obesi come la picea,
obietto vien perdendo, / e per troppo spronar la fuga è tarda. s.
ossian si è la loro uniformità e la troppo frequente repetizione delle stesse comparazioni. foscolo
giacomo da lentini, 16: la troppo asicuranza / ubria caunoscenza ed inoranza.
dal mio giovine orgoglio / ahimè! troppo obliato / fra i sogni dell'infanzia.
io sappia che obblio / preme chi troppo all'età propria increbbe. tommaseo,
ma più mi afflisse lo sdegno tuo troppo forte. d'annunzio, iv-2-1334: ogni
/... o se cupida troppo / col guardo accompagnò di loggia in
mortale. serao, 3-239: per troppo tempo, e ^ li aveva cercato nella
piovene, 201: il capo sembrava troppo grande, e l'avrei detto mongolico
di tralasciar il mal passato come troppo vecchio e che meritasse esser obliterato.
le oblivioni e le tardezze consuete de'troppo felici burò. leopardi, 3-51: dalla
svelta, peccato che avesse una faccia troppo oblunga, il corpo però era magnifico
), sf. letter. critica troppo severa e ingiusta; censura malevola e
obbombrato / d'ape- tito lascivo o troppo amato / tesser per noi le cose
ero lagnato qualche volta che la carne era troppo dura, e se proprio non lo
villaggio alpino diventare sonnambule dinanzi alle brache troppo attillate di un occasionale dongiovanni. levi
libertà ha dato occasione ad alcuni scrittori troppo zelanti di slargarsi più del dovere nello
... temeva che, impiegandosi troppo e non essendo ancora unite tutte le
calcolo formato in questo canale, e troppo voluminoso per poterne percorrere tutta la lunghezza
o compiuto in breve tempo o trascorso troppo in fretta. petrarca, 319-3:
montale, 2-100: le stelle hanno trapunti troppo sottili, / l'occhio del campanile
tarsi robusti, dita forti ma non troppo lunghe, munite di unghie piuttosto brevi
/... / ma è troppo esaltato / e crede che tocchi / ai
[abiti] dell'accompagnature arien dato troppo negli occhi e di soperchio pomposi riputati
come sono gli uomini: chi crede troppo e chi non crede nulla; chi non
resti in occhio al villan, ché troppo è cara. -saltare agli occhi:
il libertino. ibidem, 21: chi troppo frena gli occhi, vuol dire che
cieca talpa al bene, / fui troppo occhiuta al male, / fui d'adamo
, 5-400: il nostro mandarino appare troppo meno edotto d'usi e costumi occidentali
: signor, posiamo insieme / se troppo altra occorrenza non vi preme. caro,
[la somiglianza] in accidenti naturali troppo occultati dalla natura o per dependere da
la scala d'una stalla, / troppo occupante il passo della via. viviani,
, / da l'altra parte in fuor troppo s'approccia. cavalca, vii-15:
lo tempo perduto, non ci occupiamo troppo in quel pensiero, acciocché non cadessimo
non v'erano richieste o eh'erano troppo occupate. boccaccio, vi-99: laccio
: il coppée non è simpatico: è troppo persuaso e troppo occupato della sua gloria
è simpatico: è troppo persuaso e troppo occupato della sua gloria. sbarbaro, 2-56
, vii-194: sono molti che prendono troppo briga e troppa occupazione di quello che
sconcia letizia, motteggiare, immondizia, troppo parlare, occupazione del senso circa la
maggiore è la difficoltà di rimediare all'impero troppo grande con cui il vento gagliardo potrebbe
fuori, ecc. simile oceano è troppo vasto per una disarmata caravella.
, o vale ad attenuare un'affermazione troppo perentoria. landolfi, 2-154:
, e perché tali soneranno pur troppo a moltissimi italiani, se bene
conoscersi. carducci, iii-3-111: noi troppo odiammo e sofferimmo. amate. / il
per esser seiano camera d'ogni enormeza, troppo amato da cesare, ambi odiatissimi,
implacabilmente. carducci, iii-9-182: pur troppo ci sono i falsi amatori e i
continuo abita in l'animo degli uomini troppo stretti et avari. ariosto, 20-134:
degli svizzeri, e però senza dar troppo nell'occhio, si potrebbero lodare e
la poca affinità, l'oscenità, la troppo aperta somiglianza, gli oggetti odiosi ai
e l'altra, perché, apparendo troppo, mostrano una certa odiosa e spiacevole
pirandello, ii-2-1236: l'onestà che troppo odora, / tàstati sulla fronte,
colui, basta. m odora 'troppo di volpe, che non mi fido alle
iii-26-326: quelli al cui odorato ortodosso troppo fieramente putivano di paganesimo le mie scappate
primavera... aveva reso fin troppo variopinto e odoroso il suo funerale.
tasso, 13-42: -ahi! troppo -disse / -m'hai tu, tancredi,
giusti, i-36: la veste usata troppo genera sazietà, in quel modo che
romoli, 325: chi ne mangia troppo [coriandolo] offende la vista.
virgilio che trasferir vi si possono senza troppo offendere la consuetudine della lingua.
un poco per troppa astinenza e per troppo digiuno che offendersi - come le bestie
filosafi, 124: plato, essendo troppo caldo contra uno suo servo per offensione
. pavese, 9-95: gli faceva troppo rabbia che le donne con la scusa
offerte / e chiede, audace, ah troppo nobil prezzo. da ponte, 75
vogliamo dire che i piedritti diventano sottili troppo, e indeboliscono con offesa della vista
per odio, questo frequentemente è pur troppo falso. foscolo, xii-688: qualunque esser
: pare a quei prìncipi che resterebbe troppo offesa la dignità della germania se consentissero
: io conosco a questa volta avere troppo fallato e di ciò chieggio perdono e offromi
. lemene, ii-185: rimedio ahi troppo infausto / che mora un dio per la
. b. corsini, 10-14: troppo il garzon, troppo la dama smania,
, 10-14: troppo il garzon, troppo la dama smania, / troppo per
, troppo la dama smania, / troppo per lei, per lui fatt'è tenace
sopra. cesarotti, 1-xxix-109: è troppo giusto che il dogma cattolico professato da
alberti, i-49: l'ingegno per troppo ozio s'apanna e ofuscasi. bandello
ogni altro elevato studio scientifico, e che troppo non dialoghi lo scetticismo scientifico.
la vicinanza del caro oggetto, malagevole troppo sarebbe a raccontarsi quanti e quali turbamenti
: confondendosi in tanta incertezza d'oggetti troppo il falso col vero, ogni azione
presentare a lettori d'oggigiorno: son troppo ammaliziati, troppo disgustati di uesto
d'oggigiorno: son troppo ammaliziati, troppo disgustati di uesto genere ai stravaganze
gli italiani non ci daranno quinci innanzi troppo più questa croce. nievo, 5
. carducci, iii-19-246: dopo manin, troppo minor nome mauro macchi,
per non spostare troppo in avanti il centro di gravità.
gli fece un'accoglienza che saria stata troppo al suo cavaliere. -fare ognissanti
. carducci, ii-20-315: io son troppo lirico ed epico, non posso parlare
sciogliete il burro a parte senza scaldarlo troppo. mettete i rossi coll'acqua
135: siete [pittori meridionali] troppo sentimentali, e la vostra arte è oleografia
... anco evitate le materie troppo salse e troppo oleose. papi, 4-59
anco evitate le materie troppo salse e troppo oleose. papi, 4-59: un
-che emana un profumo greve, troppo intenso. p p p
i formaggi] le celesti nari / commover troppo, e con volgare olezzo / gli
rimanere con lui fino agli arrivi, prudenti troppo, approdante a certezze più chiesastiche che
xxvi-3-226: ch'io mi trovo dal mal troppo aggravato / e son, come si
soleaolire, me puza. -risentire troppo del lavoro di lima. marino,
sale, perché altrimenti riuscirebbono al gusto troppo amare... quelle ancora verdi
che dicono, biasimando quelli che sono troppo solleciti e mostrando loro quanto s1ingannino:
: non solo lo ulivo fugge il troppo caldo e anche il troppo freddo,
ulivo fugge il troppo caldo e anche il troppo freddo, ma e ogni radice nutrita
: correggendola di qualche aria d'impero troppo oltracotante, gli diceva: « tu
, la quale oltraggiosamente alcune fiate trascorre troppo oltre a compiacenza del corpo per incontinenza
lii-14- 198: inimicissimo de'turchi, troppo coraggioso e desideroso d'oltraggiarli.
. c. croce, 137: troppo grave è stato l'oltraggio che tu hai
nostra credulità viene alimentata dalle menzogne, troppo grave oltraggio ne riceve la fede pubblica
lucidi oltraggi, / quando s'innalza troppo, allora cade. 16.
bencivenni, 4-85: santo paulo insegna troppo bene come le buone donne si debbono
vero. -per oltraggio: troppo oltre. anonimo, i-532: qual
, disagevole. gherardi, 1-ii-425: troppo quaggiù si conviene esser saggio, /
5. ant. eccessivamente, troppo. v. borghini [in «
'è nel proprio significato di * troppo 'e non, come è sdrucciolato a
, 39-ii-114: la bellezza e '1 rigoglio troppo eccellente della pianta le saria oltraggioso e
23: nei piani rugosi e un po'troppo desertici degli apostoli dell'arca di san
contendenti. giraldi cinzio, 7-114: troppo strano era, veramente, e troppo
troppo strano era, veramente, e troppo / spettacol fier che duo re così grandi
questo desio / senza freno mi conduce troppo oltre. b. davanzati, i-250:
sogno, si pentiva d'essere andata troppo avanti. [ediz. 1827 (136
non era lecito, è logico, spingere troppo oltre uno scherzo. 10
moltissimo, all'eccesso. - anche: troppo. avvertimenti di maritaggio, 19:
mazzini, 2-40: la civiltà è troppo oltre perché l'insania di pochi individui
3. più del giusto, troppo, in eccesso, smodata- mente,
2. in modo eccessivo o esagerato, troppo. arrighetto, 238: chi sarebbe
sì benigno che questa ira non lo trasporti troppo oltra- modo? ghirardacci, 3-174:
francesi gli stessi loro francesi che paiono troppo incli nare alle dottrine della
oltrepasserò il primo salmo per non dilungarmi troppo. cesarotti, 1-x-1-163: io non
agg. compresso in modo eccessivo, troppo schiacciato. milizia, vi-69:
bontempelli, ii-534: il russare arriva troppo smorzato... è diventato un
nostra fiducia non si debba inferire che troppo piccolo è il numero di coloro cui
ingombra. marignolle, 72: se pur troppo bramar cosa mortale / fur l'insidie
italia il re di francia per essere troppo grande e di troppo terribile ombra, ma
francia per essere troppo grande e di troppo terribile ombra, ma il duca de
bene. algarotti, 1-ii-229: pur troppo dagli uomini è alle donne messa in
-ma son curioso anch'io, -forse troppo. moretti, iii-279: luca timido
sedere su la groppa del tonno. -siamo troppo pesi? - gli domandò pinocchio.
materiale, sistemata per ripararsi dal sole troppo violento o per ombreggiare il suolo. -
schivo. soffici, ii-39: la troppo buona zia e le umbratili cugine,
e ombrati / già sul poter tuo troppo erano molti, / e aveano eletto
-protezione di un ambiente dalla luce naturale troppo intensa per mezzo di ripari o schermi
3. procurare ombra, riparare dal sole troppo violento con un'apposita schermatura o con
, i discepoli ombrosi e cristo non troppo sicuro. -invidioso. - anche sostant
(i-208): or la nostra omelìa troppo è durata: / torniamo a dir
, la quale era d'uno omiciatto non troppo obbidiente. firenzuola, 451: tagliava
m'incenerisca un fulmine. repugna / troppo a ciò la natura. / amor non
naso fuori del nido s'era dimostrato troppo forte per la debole madre...
hai bisogno della balia! / tu sei troppo piccolino: / non sei quello che
voglia bella e delicata, / ché troppo amare fa gli òmini stolti. francesco
. ed il suo carattere un po'troppo riservato e tristo meco e un po'troppo
troppo riservato e tristo meco e un po'troppo risentito con gli altri m'obbliga a
tutt'al più balie; le mogli, troppo spesso concubine provvisorie; le figliole onagre
malattia proveniente da spossamento prodotto da perdita troppo frequente di seme in ambedue i sessi.
sian fosse o muraglia, / o troppo costi ogn 'oncia di quel loco, /
dante, par., 9-57: troppo sarebbe larga la bigoncia / che ricevesse
d'abbandonarsi inconscio a impeti di ondate troppo subitanee e diverse. tronconi, 5-31:
. rustico, vi-1-120 (2-14): troppo siete cónto di fastello, / infin
stare in signoria. / unde non salti troppo omo ch'è sagio, / per
fiume ondeggiante. imperiali, 4-168: troppo dura impresa / quivi nel mezo a le
: il cibo, che per lo troppo bere nello stomaco ondeggia, non dà
diversi acquerelli d'un fior di colore troppo più vivo e vago che i nostri
giovane, i-243: io navicai con troppo infausti venti / il mare infido dell'ondosa
neutro. giannotti, 2-1-4: sarebbe troppo grave e oneroso chiamare tanto frequentemente il
valore iron., come nell'espressione troppo onesto, o indicare enfaticamente eccessiva generosità
disprezzo. tommaseo, 15-219: i libri troppo biasimati è debito del critico onesto difendere
difendere e notarne il bello; dei troppo lodati è dovere indicare i vizi, special-
più ch'egli non chiedesse: 'troppo onesto ', rispose, nel più nobile
di dietro, che in una non troppo onesta strada riusciva. tausilio, 1-95
, avvenga che ella avanzasse un poco troppo i termini dell'onesto. sarpi, i-1-50
sessuale femmi nando una vita troppo libera e poco onesta. nile
lungo e il corto, fra il troppo e il poco; che risulta quale deve
d'orsanmichele, 4-40: acciò che troppo non si raccolga per persona, sì
] piccolo e onesto, anzi che troppo grande. boccaccio, 1-vi-371: in queste
bado se non a troilo, perocché troppo m'ha danneggiata ed onito mia gente.
me, vilissimo verme, che pur troppo, rispetto alla debolezza mia, tu
macchinargli la proibizione dell'altre opere che troppo grand'uggia fanno all'alta loro presunzione
, avvedutosi le righe orarie non esser troppo astronomicamente tirate, facevi scrivere: 'nescitis
che verona avea sperimentata e dovea meritar troppo più da maria. manzoni, pr
... giudicato anche da me troppo robusto, pletorico, sanguigno, tarchiato,
, 10-96: è palido nel volto per troppo veg- ghiare, stando dì e notte
la mia è un'infiammazione irritata dal troppo freddo e dal troppo fuoco del caminetto.
infiammazione irritata dal troppo freddo e dal troppo fuoco del caminetto. tommaseo [s
dé non si può dire, / ché troppo agli orbi il suo [di dante
1-144: oh figlio... amato troppo!... / e abbandonar
su quelle arene, / per aver troppo senso, orba di senso. monti,
mio fallir perdona, / s'io troppo ardisco; orché tu taci e dormi,
di olio vogliono essere asciutti, né troppo caldi l'estate, né troppo freddi
né troppo caldi l'estate, né troppo freddi l'inverno. g. capponi,
il sesto è ben fatto e se ha troppo o poca stella e se pesca troppo
troppo o poca stella e se pesca troppo e se si ficca molto e se egli
le sole apparenze... -pur troppo, pur troppo, cara contessa; -la
... -pur troppo, pur troppo, cara contessa; -la interruppe con
ma freddi ordigni, col suo formalismo troppo rigoroso aveva sopraffatto la natura. papini
!. anguillara, 4-79: che troppo poi stian l'affligge e preme /
capelli, che certo se gli lasciate troppo lungamente disordinati, essendo così sottili e
misera giovanetta perduto in quella donna una troppo buona amica e signora, perché il
ordinario col pasto, sarebbe errore caricarsi troppo col cibo. a. f
al cibo o pur a l'aver troppo bevuto: la qual cosa io soglio far
una sublimazione di virtù; ma, pur troppo, non manca mai insieme un aumento
struttura. lisi, 181: aveva vissuto troppo all'aria aperta per non capire che
ma folle fu la venuta, perché fu troppo subita e innanzi al dì ordinato.
, l'accidia: quello che per troppo, tre, anch'esso, avarizia,
non crederrei che quella quiete mi fosse troppo dolce. baldelli, 5-7-387: i nostri
s. m. fosse corsa un poco troppo a furia. alvise contarini, lxxx-3-1023
cairoli in ravenna mi parlarono delle loro troppo benigne intenzioni verso di me, avessi saputo
al dicto loco de cebao, non troppo bene in ordine de panni. sanudo,
campagna, come dite, si farà troppo tardi. svevo, 6-30: va'
metterti un poco in ordine che non sei troppo bene vestita. -per
oh, per dio santo, è troppo. pirandello, 8-560: il fratello
adorno, / a tal che aracne troppo arebbe scorno, / dove natura è vinta
, ma la loro cortesia era marcata troppo e scopriva l'ordito. =
ella è fatta. siri, iv-2-574: troppo farei voluminosa questa mia istoria se impiegassi
un soggetto. carducci, iii-12-22: troppo dotte e argute orecchie richiedeva l'armonia
come sono gli uomini: chi crede troppo e chi crede nulla; chi non ha
modo arrogante, offensivo; che ha troppo alta considerazione della propria persona, del
volte per camino / dato s'avean troppo orgogliosi vanti. ercole bentivoglio, 1-6:
or- gogliosetto della mia statura « sono troppo alto, io ». =
2-43: aveva vita di orientale, troppo sottile, che aggravata dall'opulenza del
: la tregua gli era trascorsa, troppo breve; ma il suo spirito s'era
di quegli scambi [culturali] perché troppo esclusivamente orientato verso l'italia, e
il grande oriente: ecco una fantasia troppo arguta per non essere mussoliniana! scottoni
, volendo dar ai fanciulli infermi e troppo delicati medicina di sapore amaro, circondano
: considerando primieramente come in guisa diversa troppo dal comune uso volgare originasse la morte
quello che si sa della notomia è troppo picciola cosa, perché altri possa sperare
sarieno atti a ristagnare / chi orinassi troppo. pigafetta, 258: facendo mostra
tesoro di un gran numero di notizie troppo interessanti per la scienza orittolo- gica.
di piombo; e quando il tempo andasse troppo tardo, col solo avvicinare alquanto i
prima, la pietra della macina andrebbe troppo lentamente. algarotti, 1-x-212: appresso il
neanche il consueto bacio, miro perché troppo preso dagli orizzonti politici che gli erano
tuo gianduia / che teme gli orizzonti troppo vasti. gobetti, 1-i-952: nel nostro
al suo pallido orizzonte / un sogno troppo dolce. palazzeschi, 1-235: al
18-111: dimani, se non piove troppo, m'avvierò per il casentino dietro
: perch'è un pezzo, e troppo gran pezzo, che si parla di codesti
del dramma. pascoli, i-39: amiamo troppo l'ornamentazione, e questo gusto lo
va dietro alle strane figure e a'troppo ricercati ornamenti. cesarotti, 1-v-75: di
2-3-295: aristotele usava vesti e calzari troppo ornati. 3. costruito con grandiosità
di v. s. è stata troppo gran ricompensa per sì picciol dono.
partirai da la sorella, / ché troppo poverella / e mal ornata se'del
e 'l vizio nel cuore, cioè per troppo mangiare, per troppo dormire, per
, cioè per troppo mangiare, per troppo dormire, per l'oziosità e per l'
per soperchio desio di voler negli ornati troppo innovare, usciva alle volte di regola.
che non rendono per ragioni d'ornato troppo angusta la cavità del loro basso ventre
che gli parea dal giovenile ornato / troppo diverso il brutto antiquo viso.
per l'eccellente disposizione della natura a troppo più grandi opere che quelle non sono intorno
canal grande. pratesi, 1-80: era troppo avvezzo alle orpellature donnesche, e quel
orpello né straccio che le sembrasse di troppo. -medaglia, decorazione di similoro
s'addormentava: e ciò per lo troppo uso... dell'orraca, che
fra giordano, i-73: non abbiate vestimenti troppo orrati, che sono contro alla purità
. piovene, 3-195: ci disprezzano troppo per seguire una legge nel farci del
ronconi, 2-7-51: e 'l tardar troppo saturnia m'è duro. / orsù,
o civile. castelvetro, 8-1-405: troppo focoso desiderio... ha del-
dalla moglie con dire che egli spendeva troppo e rimarrebbono poveri. m. adriani,
/ religion, senza la cui presenza / troppo è a mirarsi orribile una tomba.
atro. muratori, iii-97: è troppo facile l'avvilirsi e il morire di
il fantasma della morte, dipinto con troppo vili colori d'orridezza nell'immaginativa di
con la orridezza dei latinismi annunzia già il troppo vicino quattrocento. -trascuratezza di stile
'ma, perché il vocabolo era troppo orrido, cangiarono, per farla meno
dir la verità, è un po'troppo orso. cameroni, 116: dossi (
). bechi, 1-327: noi siamo troppo orsi, troppo fuori del mondo.
, 1-327: noi siamo troppo orsi, troppo fuori del mondo. palazzeschi, i-178
medici, ii-246: forse abbiam detto troppo; donne; or sue, / provate
israele facevano una cosa sola; una troppo palese falsificazione dei fatti per chiunque non
per indicare che una persona è perfino troppo nota (per lo più nel male)
4-41: « oh di questo hai anche troppo sofferto » aggiunge poi quasi portando fiori
siepe, dove almeno il vento non tirala troppo impetuoso. b. croce, ii-2-99
. b. croce, iii-9-305: troppo ignaro di ciò che il marxismo ha
14-36: certi che sono appresso di noi troppo ortodossi. v. borghini, 16-iv-464
contr'alla quale il semidotto, che troppo vuole ortografizare, cacografiza: come mettendo
: quando vanno [i vascelli] troppo a l'orza, bisogna levare delle
pelago della mia giovanezza; ahi, con troppo sfortunato successo! tesauro, 2-78:
ciprigna e marte / l'istoria oscena troppo ed impudica. b. corsini, 13-62
le condizioni di salute della mamma erano troppo oscillanti. 9. che si
senza rilievo. fogazzaro, i-495: troppo rassomiglio a certi miei penduliformi eroi,
, ma non si accetta più, come troppo bassa, l'età augustea a cui
. d'annunzio, iii-1-184: da troppo tempo io vi sento soffrire; da
tempo io vi sento soffrire; da troppo tempo sento nella mia oscurità...
delle leggi, si fa anche a noi troppo spesso del bianco nero. varchi,
. forteguerri, 2-50: la faccia oscura troppo e abbronzatala. beltramelli, iii-935:
.. sono astretti a ricorrere a troppo frequenti metafore e perifrasi et in somma
scolastici, sarebbero questi precursori un popolo troppo più grande ch'egli medesimo non vorrebbe
/ a sodisfar chi è di là troppo oso. cino, xxxv-n-635: ben so'
, per dio, s'io fui troppo oso. folengo, ii-271: tu tant'
d'avorio un vaso, / non troppo entrante mai, non mai troppo oso.
non troppo entrante mai, non mai troppo oso. cesari, ii-534: è
dee rintuzzar la baldanza di chi è troppo oso. carducci, iii-9-36: traditore,
, 14-130: forse la mia parola par troppo osa, / posponendo il piacer de
in casa di un gentiluomo e conosco troppo bene gli obblighi di ospitalità. cassola
qui non dovrebbero venire coloro: siam troppo fuori della loro strada, grazie al cielo
: a coloro che avevano consigliata la fuga troppo caleva di cavarne profitto, onde l'
5. maffei, 5-4-264: troppo presto per altro sogliono i giovani in
foscolo, ii-65: tu fidi / troppo nella tua grande anima invitta / e
r. longhi, 1-i-1-412: si sa troppo bene che otto su dieci delle lettere
intenzione). assarino, 3-33: troppo scordato mi mostrerei delle mie fortune e
che sia punto punto civile e a cui troppo basso apparisca il 'molto illustre '
dovuto rimproverare un torto lo avremmo dichiarato troppo osservante degli altri, fino ad apparire
in una sfera di cose e d'idee troppo ristretta ed angusta, è troppo bigotta
idee troppo ristretta ed angusta, è troppo bigotta delle piccole osservanze.
(1-iv-670): da giudice non troppo rigido merita perdono, come, pochi
casa ov'io sono è già di troppo sospetta e, temo, da qualche
ed esasperati della lussuria sadica dei troppo casti, fabricati dalle imaginazioni ossesse dei
. carducci, iii-23-376: questo del troppo descrivere e del materializzare la descrizione è
... la plebe crede pur troppo nell'abito, e cotesta persuasione oggimai
travertino sbiancato, ossificato, dal cielo troppo alto e troppo celeste. 2
ossificato, dal cielo troppo alto e troppo celeste. 2. figur.
'l gatto, / che gli ossi rimanean troppo puliti. ghirardacci, 3-153: trovò
alemagna? no, che è un osso troppo duro da rodere. bisaccioni, 1-117
stata una principessa, era un osso troppo duro per i denti di don rodrigo.
la voce « sono gente buona, troppo buona, ma senz'ossa ».
. secchi, 1-5: m'aveggo pur troppo ch'io son l'uccello, or
ingegno, ma la sua pittura è troppo grassa, direi che manca d'ossi.
certo questa vostra liberale venuta m'è troppo più cara che non sarebbe se da
[la reazione] osteggiava una coltura troppo radicale, e quelli che volevano scrivere
tesauro, 3-553: conobbe subito attone che troppo caro a sé od a lei costar
poi la pecorella uscio / fuori del troppo avviluppato ostello, / con le punte lo
scesi al basso ostentando in volto un'ilarità troppo discorde dal cor e. manzoni,
di fissarla calmo, ma d'una calma troppo ostentata per essere naturale. barilli,
. montale, 3-151: bruna, non troppo magra, anzi! elegante pur nella
collo o di lasciare crescere li capelli troppo o di qualunque altra cosa che si facesse
gobetti, ii-264: ojetti mi sembra troppo 'libresco 'per discorrere di un
pino parlategli di me; ma né troppo, né con ostentazione. d'annunzio,
a 5 centimetri la gamba divenuta troppo corta per un accidente. egli
, egli fece più... troppo più che dare la sua. -ostia
e sigillo. fagiuoli, 1-1-368: pur troppo è carattere di mia madre..
. salviati, 19-83: ella mi par troppo ostica e non posso / ingozzarla ch'
però fu [liutprando] ai pontefici troppo ostile. mazzini, 11- 385:
ostilità (no: un'ostilità è troppo), ma una freddezza indefinibile.
scognoscente or non sapevi / che troppo obstinamènto dispiace a dio. oliva, i-2-337
di catullo tali uomini, fu a me troppo onore. e temo di non aver
reiteratamente. muratori, 4-122: è troppo, dissi, allora difficile il divertir
soperchiante et ostinato; non sia geloso e troppo sospec- cioso. landino, 73:
ragioni: io le mie le sento troppo; però paio ostinato. ghislanzoni, 2-76
panigarola, 1-93: molte volte le troppo ostinate persecuzioni fanno fare di strane risoluzioni
: rimembra, o signor, che troppo nuoce / negli amorosi cor lunga e ostinata
castiglione, 428: quelli che son troppo precipiti e si avventurano così prosuntuosamente con
mandare in esilio i cittadini che fussino troppo potenti nelle città, usatosi in atene
veramente di quel volontario ostracismo, come troppo superiore su gli altri, sciolse
afferrati, trascurò qualche volta un po'troppo tutto l'aggregato de'caratteri e delle
di portar gulì o trovino le valigie troppo grandi etc. etc.; secondo,
fogli di stampa ordinaria, cioè non troppo minuta e in ottavo mezzano. carducci,
9-36: chiarezza e onestà di giudizio troppo potevano in lui [carducci] perché
miglior estro favorito, e i difetti troppo ne ottenebrarono i pregi. carducci,
uomo, ma eranci per lo peccato troppo ottenebràti. o. rucellai, 2-5-14-56:
, 1-169: una tale misura sarebbe troppo angusta per regolarsi nelle grandezze de'quadri
quadri, e dall'altra parte sarebbe troppo ampia quella che dànno alcuni ottici di
vi zio di voler essere troppo grandi uomini, di non apprez
, 1-39: l'ottocento volle vivere troppo a spese degli istinti. piovene, 14-79
39-iv-199: il nostro ingegno per lo troppo studiare solitariamente si rende talora ottuso e
così è dispiacciuta quella in um come troppo muta et obtusa. f. negri,
sono stati negletti come quelli che sono troppo ottusi. -che ha poca
20. prov. il dormire troppo o il sonno soverchio fa la testa
. guadagnoli, 1-ii-311: il dormir troppo fa la testa ottusa. c.
avesse ormai bisogno di * inclinare 'troppo il motivo, né di 'ovalizzarlo
2. figur. alquanto ottuso, non troppo perspicace (l'ingegno).
sono di mezzo circolo, si dimostrassero troppo a dentro, si potranno fare nella
alla sensibilità che non aveva mai avuto troppo sanguinante. -capacità difensiva o apologetica
. -dormire sull'ovatta', vivere troppo placidamente, in un ozio privo di
piovene, 10-472: l'america è troppo dolcificata. il suo bisogno di ovattare
677: una specie di altipiano non troppo elevato a ovest- nord-ovest di londra.
, 21-822: i versi che fece di troppo ovidiana tenerezza, in età più seria
di daumier] si batte un po'troppo coll'asfalto e col giallo d'ovo;
. graf, 5-952: non fare troppo apparecchio [o novo giorno] à
il primo [io] è un amare troppo e dar troppi figli alla vita,
.), il secondo è un amar troppo il proprio benessere, la propria euforia
al germine per... non ingrassare troppo. 2. bot. macrosporangio delle
). -anche: banale, troppo comune, privo di ogni originalità.
comparazioni d'omero si fondano sopra somiglianze troppo ovvie per colpire ed arrestare lo spirito
ii-14-183: via discorrendo, come sarebbe troppo facile fare entrando nell'ovvio. pasolini,
operai degli altri paesi prevalgono pur troppo, per errore o passione dei
coloro li quali con sottili e pur troppo impertinenti ricerche si son messi a spiare
suo fondamento. -che si dilunga troppo, prolisso. equicola, 58:
. de luca, 1-5-1-31: essendo troppo notorio l'uso del secolo corrente di non
ricuperata da pluto è avvenimento che succede troppo presto, onde la maggior parte rimarrebbe
scritto), si duplica (doppio, troppo, trappasso). luna [s
lombardo e comunista che traluceva dai suoi troppo umani occhi grigi. -che
-a pacchetti: in piccole masse non troppo voluminose. pasolini, 1-45: il
di sfoggio « di magnificenza con mezzi troppo appariscenti; pretenziosità. soffici
e vivaci colori tanto da essere ritenuto troppo vistoso e di cattivo gusto dai cittadini
le colture da eccessivo freddo o da troppo calore e, anche, di accelerarne
consigliere e cooperatore dell'iniquità era cosa troppo iniqua; e rivolse tutta la stizza
, pace! nella prona terra / troppo è il mistero; e solo chi procaccia
importante è che studi in pace; sono troppo ambiziosa del suo avvenire per turbarlo.
marchi, i-454: -non ti sei fatto troppo male? - qualche scalfittura. sai
, 8-ii-124: guarda che tu non parli troppo a tuo nimico, ché in lui
che come gilda: una paccioccona un po'troppo credula alle promesse, e alla fatalità
lui ci sentivamo, spiritual- mente, troppo in armonia con questo ordinato, pacioso
né suo malgrado sputare in faccia di chi troppo lo carica, come il lama ed
dal santo padre che nel difetto della troppo giovane età dispensi con lui, e appresso
un solo discorso, non vi par troppo? aggiungete un zinzin di dante.
, i-242: alcuna volta, per parere troppo dili- ente, si sarebbe data
alcuni stranieri, i quali, pur troppo essendo, senza questo, orgogliosi,
altrui legna. brusoni, 9-309: sarei troppo ingrata se ora che avete presa la
subito che in quel cuore ci era troppo guasto e che il demonio aveva su
padronanza, se non che le labbra troppo chiuse e un leggerissimo increspamento della fronte
ella che era innocente e a cui troppo altamente rincresceva, senza sua colpa, di
in verità sono alcuna volta un po'troppo arditi nel toccare le voci e troppo
troppo arditi nel toccare le voci e troppo voglion far del padrone nelle altrui cose.
dall'interesse. cesari, 6-275: troppo ci padroneggia [la concupiscenza] colla
26-334: tengo inchiostro e penne pur troppo, ma solamente per illustrare gtimmortali morti
gismi; lo stile è forse un po'troppo equalmente fluente e continuo. pasolini
giacomo da lentini, 21: troppo son dimorato / in lontano paisi.
. dante, par., 9-60: troppo sarebbe larga la bigoncia / che ricevesse
carducci, iii-25-172: oltre i termini troppo angusti e circoscritti e non poco incerti
natia, anche piccola, è sempre troppo grande, e il paese, il borgo
che paghiate lo stallatico, mercé che troppo mangiate, conforme apparisce dal vostro ventre
vostra per fatica di poco prezzo fa troppo gran paga. -in paga di
ritardati, in una delle crisi finanziarie troppo frequenti da due o tre anni.
vergine maria da una parte -una vergine troppo paganeggiante -e venere dall'altra -una venere
i governi, abbiamo una 'famiglia 'troppo sovente cattedra d'egoismo ai giovanetti crescenti
quando sentivano che la loro religione era troppo paganizzata e materializzata, e..
scritti, nel nominare il nome di dio troppo spesso, volendo alludere, in realtà
pagano, per dirla con una parola troppo spesso abusata da certi critici, trionfava
parliamo di cose appartenenti a un avvenire troppo lontano, benché oggi si conceda a
-essere data la paglia: essere troppo tardi. pataffio, 6: addio
altra paglia imbecco, / nauseando il troppo usato pasto. -inciampare in un
è un proverbio molto frequentato che a'troppo tediosi si risponde per tutto quasi il
augusto, abbigliato con pantaloni e giacche troppo larghe, scarpe spropositate, trucco violento
. boine, iv-119: abbiamo già troppo fatto il pagliaccio e il troviero.
piovene, 6-309: era sventato, troppo vivace e pronto allo scherzo e distraeva
b. croce, iii-2-323: bisceglie era troppo paglietta ed attaccato alla clientela.
sol che luminoso e vago / sei troppo fosco a lo 'ntelletto mio, / di'
niente, io credo; avete troppo il capo sventato. -la padella dice al
zimitarre, per tagliare la paiamara, essendosi troppo scoperto il cavalier frat 'antonio godignez castigliano
palanche che mi lascerai me le fai troppo sudare. pasolini, 5-27: basta che
malpigli, xxxviii-17: l'andare / troppo te affanna, quando altrui te manda,
-palata falsa: quella effettuata immergendo troppo o poco in acqua il remo.
palata ': del vogatore che tuffa troppo o troppo poco il remo.
: del vogatore che tuffa troppo o troppo poco il remo. -colpo dato
del mangiare, o ti scotta qualche troppo caldo boccone, di maniera che bisogna
la pingue bevanda nauseò il cavaliere, di troppo fino palato. d'annunzio, iv-1-53
che possa disgustare il palato di qualche troppo dilicato moderno, se non le ragioni che
ella fu un liquore a cui avvezzò troppo presto il giovine palato nella tazza cesellata
de la francia proteo multiforme, / voltaire troppo biasimato e troppo a torto / lodato
multiforme, / voltaire troppo biasimato e troppo a torto / lodato ancor, che sai
per che, ruzzando messer lo monaco troppo con la donna alla scapestrata e ella con
i lor [delle pecore] pascoli troppo morbidi et umidi e ripieni di trista
chiaro davanzali, lx-66: per troppo tempo siete rimbambita, / credendo
ad esser palesatori de'concetti nostri il troppo e '1 poco numero stimo vizioso.
in questi scritti dovuto omettere, perché troppo cocenti a persone individue. ber nari
, 6-ii-130: ristucchi gli americani ai troppo lunghi indugiamenti della francia e disgustati al
nome generico alla nuova malattia, divenuta troppo comune e troppo palese per andarne senza
nuova malattia, divenuta troppo comune e troppo palese per andarne senza, trovarono quello
più chiari fossero e palesi, / troppo avria l'uom qua giù del cielo parte
, / sì che ne fai parlar troppo la gente. dante, purg.,
io vi prego di non promulgarla di troppo. 4. a voce alta
ti priego, se non t'e troppo grave, che vadi e torni alla tua
sappiate pure che dove entrano battute, troppo ne sappiamo noi fiorentini, che non abbiamo
17: non potevamo perdere, eravamo troppo in palla. -essere pronto.
né trassinare e'picchini, né vederli troppo da'padri, come talora li veggo
, ii-io 17: ah, che pur troppo dalla sciocchezza di costui e dall'artifizio
palliare una sconfitta coll'apparenza d'un troppo sfacciato trionfo. tarchetti, 6-i-248:
« tu parli molto sicuramente, anzi troppo altiero ». c. campana, 2-4
il più resta da fare, che troppo si magnificano i palliativi rimedi, mentre
storia delle opere pubbliche in calabria è anche troppo nota nella regione. di quelle elargite
: le palliazioni del condé erano pur troppo aperte e affettate, e...
10-96: qual è magro e afflitto per troppo digiunare, agrestando il corpo di molta
, qual è palido nel volto per troppo vegghiare, stando dì e notte in
, 89: perché le faccie son di troppo danno, / noi traiàn queste palle
se per sorte stanno / nella pallottolièra troppo strette, / che per forza le
soderini, iii-350: quando si veggon troppo carichi [i cedri]...
de'medici, ii-42: la nostra è troppo intolle- rabil salma, / qual comparando
opra. b. corsini, 11-65: troppo immodesto sei: se possessore / sei
vedova non gastigherà mai i suoi figliuoli troppo con le mani, ma con le parole
il palo questa volta, ché è troppo duro e sassoso il terreno. le parole
altro nemico della sua stima che tessercene troppo e il valere in conseguenza poco.
suo gusto. giuglaris, 2-432: sono troppo palpabili gli utili che dal castigo d'
se non fossero mie, ai palpeggiamenti troppo confidenziali delle loro mani ben lavate.
, violento, senza respiro, perché troppo frequentemente respira; ed è fra le malattie
su '1 cuore per raffrenare le troppo dilatate palpitazioni. -tremore convulso di
, iii-467: la prego di non guardar troppo alla scrittura un po'paltonièra: per
quando diceva che la guerra è una cosa troppo seria per lasciarla fare ai consoli e
machiavelli, che gettarono via il paludamento troppo ricco di pieghe e di strascichi e
. rifì. agghindarsi, vestirsi in modo troppo vistoso e con pessimo gusto.
ne anco a guisa d'augello pallustre troppo con volo de'suoi ensieri s'abbassi
gioco / si perde, il dio troppo in seguir ch'aggira / al tirso
i-407: quelle [viti] che han troppo grande il rigoglio e se ne vanno
di vite. -per estens. troppo ricco di foglie. oliva, i-3-76
fa male, / le pancacce sien troppo scioperate. * 5. marin
, 2-395: un coltello molto leggero e troppo lungo,... un coltello
si è trovato con una panchina improvvisamente troppo corta per quanto riguarda il centrocampo.
prov. monosini, 314: chi troppo mangia, la pancia gli duole,
ha la pancia gonfia, piena di troppo cibo; pancione. p.
cancellieri; ma per non riandar cose troppo remote, basterà ricordare come la parte
varchi, 3-65: i furfanti non siano troppo usi a sguazzare e stare coi piè
'pancione '; e anche per troppo mangiare o per malattia si può avere una
che quando [1 cavalli] sono troppo in carne e panzuti strigliargli più forte
bandello, ii-976: no'spiegherà mai troppo in alto l'ale / chi di rossor
: quello divenuto duro e muffito perché troppo vecchio o mal conservato. carena,
stantio': quello che, fatto da troppo lungo tempo o male conservato, ha perduto
ha buon pane e buon vino, ha troppo un micolino: v. micolino,
pane degli altri ha sette croste, è troppo sa lato: comporta sempre
croste. il pane degli altri è troppo salato. -il pane si fa
. 4. -tal piange pane che troppo n'ha di cotto: spesso
motto, che tal piagne pane che troppo n'ha di cotto. -tramontana
pingue bevanda nauseo il cavaliere, di troppo fino palato. rajberti, 5-108:
non poteva. idem, vii-36: troppo invescata in l'amorose pane / la
b. corsini, 10-14: troppo il garzon, troppo la dama smania,
10-14: troppo il garzon, troppo la dama smania, / troppo per
garzon, troppo la dama smania, / troppo per lei, per lui fatt'
far delle sampognette per uccellare coloro che troppo semplicemente ed ingordamente corrono a dar nella
essere molto magro o vestito con abiti troppo stretti. p. petrocchi [s
invischiati]. 2. cibo troppo cotto e ridotto in poltiglia appiccicosa.
buonarroti il giovane, 10-876: io son troppo rinvolto nel paniaccio, / né mi
; polentina. - anche: minestra troppo cotta. anonimo toscano, lxvi-1-52:
, cioè di malizioso, come pur troppo di questi composti se ne trovan nel mondo
: chi fa le cose quando ormai è troppo tardi, non può aspettarsi buoni risultati
qualità [del pane], come pur troppo facevano, mescolandovi fino materie non mai
, ma il panneggiato in grembo è troppo trito. 7. figur.
m'hai ancor dieci anni, / troppo vuoi marito in fretta; / e
por cacchi, i -noi.: pur troppo credo essere stato fastidioso e non so
quale, se vi pare che vi stringa troppo i panni addosso, abbiate pazienza.
n. nini, lxv-259: il troppo ardir poi noce, / perché seco
di polvere pannosa sui piani dei mobili troppo alti. -coperto da uno strato
un'opera letteraria, ripetizione di forme troppo sfruttate e divenute banali. de
a secco; / però non pescar troppo nei pantani. -t ir are
non abbiamo pantheon. cotesto vocabolo sa troppo d'impero e di chiesa e di
fa bene, ogni tanto in una terra troppo vecchia, abitata da troppi pantofolai intorpiditi
che si produce nelle suole delle scarpe troppo consunte (e tale accezione scherz.
fare il papa della lingua: è mestier troppo comodo, quando 1 credenti non
: per invitare scherzosamente a non preoccuparsi troppo per una piccola ferita. arlia
fu il più gretto dei concili perché troppo papalino. montanelli, 231: acclamano
, 6-258: troppo superbiosi i puritani per adorare la divinità
testi fiorentini, 190: colui che tarda troppo a parlare e incomincia a dire parole
non hae lettere che facia la lingua troppo muovere, sì come 'marna ',
ant. papolata), sf. vivanda troppo cotta, incoerente, simile a poltiglia
uno di questi amori dei quali ero troppo scontento e nauseato per cercare in un
celestiale. bandello, ii-840: non troppo di lontan cantare / una voce senti'
cosa buona, non dovrebbe giammai essere troppo né cattivo l'andarne in traccia.
g. ferrari, ii-347: troppo facile è il criticare rousseau; egli
belle arti non si mostravano... troppo persuasi che il grattacielo rappresentasse un'effettiva
un'illuminazione e un ri- scaldamento troppo intensi. = voce dotta,
per essere lisciato dal contatto, se troppo peloso. = nome d'agente da
': strozzamento del ghiande per apertura troppo stretta del prepuzio, quando questo ripiegamento
che i bambini vi si possano avvicinare troppo. tramater [s. v.
impedire che i fanciulli si accostino di troppo al fuoco. 3. disus
frugoni, 3-i-283: la giovialità di questa troppo bizzarra giovine fu di paraggio con la
propia persona / per che guardar neun troppo si può. tavola ritonda, 1-207:
vien al paragone / ch'il cianciar troppo è pasto da poltrone. tesauro,
se non questa sola, che ha troppo gran paragon de l'altar maggior. manzoni
loro il paraguanto, / hanno il cuor troppo attento al- l'imposture. cassiano da
, si è di aver, per troppo scrupolo di fare le cose con diligenza
. longhi, 1-i-1-83: la bocca, troppo vicina al mento arrotondato...
per proteggerlo dai riflessi o dalla luce troppo intensa, in partic. nelle riprese
per illuminazione impedisce la diffusione della luce troppo violenta e l'abbagliamento di determinate direzioni
derivava da quelli che copiavano con accostarsi troppo con le scale, castelli e con le
. cassieri, 85: -non esaltiamoci troppo sui nostri genitori! - la parò
di sospensione, quasi fosse un vocabolo troppo difficile, appartenente ad un linguaggio parascientifico
vigliaccamente l'eterno soldo, era anche troppo nauseante. d'annunzio, iv-1-895: la
: si oppose agli impressionisti, giudicandoli troppo esclusivamente visivi e troppo esclusivamente pittori,
impressionisti, giudicandoli troppo esclusivamente visivi e troppo esclusivamente pittori,... angusti
sua lancia: oimè, quest'è troppo piccol lavorante a sì gran bottega!
benifizi per cagione di coloro i quali troppo acerbamente si risquotono, non intendendo per
conceduto: anzi il fa parchissimamente, troppo giovando questa incertezza medesima all'esercizio di
da quasi ognuno egli vien tassato per troppo parco e tenace del denaro. giuliani,
, / del quale or vi conosco troppo parco, / v'ha qui menato ad
dal re o dal polemarco quand'erano troppo giovani ed immaturi nella cognizione delle leggi
la tagliatura senza cincistiare o malmenare o troppo brancicar la scorza, è meglio tagliarla
spesso: / la prima si e troppo amar se stesso, /...
, sm. gran quantità, insieme troppo numeroso di parenti (e ha una connotazione
faccia un poco di parentesi ai forse troppo continuati studi suoi. carducci, ii-7-173
gli aveva fatto nausea, per esserli parata troppo melata. marino, xi-122: paro
): don gonzalo aveva troppe e troppo gran cose in testa, per darsi
pallide di sifilide ce ne sono pur troppo; e voi ne avete, parrebbe,
avere l'impressione che il tempo trascorra troppo lentamente nell'attesa impaziente del verificarsi degli
, / ed ogni brieve tempo è troppo lungo: / color che 'l pruovon,
distanza. -senza parere, senza troppo parere: senza farsi accorgere, dissimulando
161: la foce di quel porto era troppo ampia, onde voleasi sapere da persone
ragione da vendere quando scartò, come troppo semplice, il consiglio della sua serva-padrona
noi facciamo troppi parerghi, cioè usciamo troppo spesso di proposito. b. fioretti,
menzogna dipignere ragionando che ella abbia, troppo più che di quello che ella è
capricci bambineschi. marino, 1-5-48: troppo talvolta a vani oggetti intenta [la
da ragazzo -il barchetto s'ingavona troppo. 24. sopra. giuliani
, 143: l'uomo è cosa troppo singular e non puote sofferire suo pare.
cara cosa / di tua salute: e troppo a noi mortali / è il viver
in questo regno, sì ch'io perdo troppo / venendo teco sì a paro a
ora che l'hanno rimesso in pari troppo in furia non hanno l'ardire di
dovì... ma avevano da offrire troppo poco per venire in qualcosa almeno pari
de luca, 1-14-4-32: con equivoco troppo grande, parificano questi termini con quelli
scomponi la tua chioma parigina, / troppo raccolta sulle sopracciglia. 5.
inoltre. cavalca, 18-27: troppo sarebbe prolissa opera a scrivere ogni peccato
non vole pigliare, / per non troppo affannare, / se non cosa quale sia
d'andare e di venire e motteggiose e troppo parlanti. boccaccio, vili-1-136: il
proverbia pseudoiacoponici, 117: muto o troppo parlante mai non potrà piacere. muratori,
non senza ragione, ma per avventura troppo risentitamente. martello, 1-38: io
l'altra è che parlare in esponendo troppo a fondo pare non ragionevole. petrarca
eretico, perché la cosa parla et è troppo evidente. santa croce, lx-3-270:
. chiaro davamati, ii-io: chi troppo parla, credo, in- van
metà del cervello... chi troppo parla, / spesso falla.
dice ogni linguaggio: / chi troppo parla, non è saggio.
saggio. idem, 386: troppo grattar cuoce, / troppo parlar nuoce.
, 386: troppo grattar cuoce, / troppo parlar nuoce. proverbi toscani,
ella, « il suo parlare è troppo alto per questa povera figliuola ».
, 446: non usare d'essare troppo parlatrice. castiglione, iii-97: come
guàr- dati da colei / ch'è troppo gran parliera / et a balli leggera.
portarsi dolcemente e amorevolmente, ma senza troppo addomesticarsi con essi... poiché sono
di bon caso parmesciano che non sia troppo vecchio. della casa, 700:
fatto la mano a tornire dei versi troppo belli, troppo gratosonanti. montale,
a tornire dei versi troppo belli, troppo gratosonanti. montale, 12-68: come
scaglia da se con disdegno, perché troppo diverso dalla immensa concezione della sua anima
2-142: di questi li bolognesi furono troppo dolenti, e non poteano altro fare se
sappia? e1 neo vi ha pur troppo: così vi avesse egli...
de la vostra amistate / non voglio troppo dire: / dea sentenza il fatto,
bisogno e in nicistà, l'ubbidì di troppo, il perché venne a dare parola
veramente era savio uomo, s'avisò troppo bene che il saladino guardava di pigliarlo
, oltre che dànno un'aria di troppo umile lusinghiero a quest'autore, lo fanno
quest'autore, lo fanno anche apparire troppo più parolaio che non occorre. balbo
torto di far conoscere ai triestini troppo dell'italia vecchia e paro
i nostri sdegni (ahi! tardi / troppo il conosco) or parolette, or
prete] come che legger non sapesse troppo, pur con molte buone e sante
un consanguineo. martello, i-2-18: troppo ah troppo il superbo del viver mio
. martello, i-2-18: troppo ah troppo il superbo del viver mio s'annoia
il soverchio amore della vita ed il troppo timore della morte. 2.
appunto di habere rem con una parrocchianetta troppo acerba, solamente tentato, era ridotto
punto, dicendo ch'era una parrucca troppo arruffata. 5. dial.
, xliv- 123: dal persuadersi troppo nasce che le donne sono per lo
dì si scontravano, sì sarebbe stato troppo grande male e grande uccisione. machiavelli
una cosa. tausilio, 1-378: troppo la penna mia nel dir si stende
grassa... è città non troppo grande, ma di sito dilettevole assai,
: la tirannide [del vizio], troppo incarnata in questo miserabile corpo, può
sua parte non era tipo da perder troppo tempo con le donne. -occupare il
dante, par., 9-59: troppo sarebbe larga la bigoncia / che ricevesse
dissi quel che meritavano le sue oramai troppo lunghe provocazioni; e la cosa giovò
cristal lucente. pascoli, i-101: troppo più egli dice nella ginestra, nella quale
o la misura, eccedere, essere troppo. carducci, iii-8-371: vero è
. villani, 12-47: il papa tenea troppo la parte in sostenere le ragioni del
veduto, tanto di dolcezza presi che troppo sarei avaro se con voi, o santissimi
ciò la raffigurazione serbasse un che di troppo veduto e non abbastanza partecipato, qualcosa
essere ammazzato, / perché l'è troppo grande scortesia, / quando un è
]: 'punto di partenza ': traduce troppo materialmente il 'point de départ '
senza che le acque di questa entrino troppo nell'altra; insomma argini intermedi tra laguna
viii-2-125: la qual domanda arendo troppo grande ad antonio, non gliele diede [
n. franco, 7-338: troppo penerei, lasso me!, a volere
quelle così esatte connessioni risaltano un po'troppo. 13. dir. unità
che ne fa, come era andato troppo intorno in egitto e in libia.
e spezialmente de'carnali, non dee troppo domandare specificamente delle particolari circostanze. boccaccio
questo maometto usate narrare, ave- rebbe troppo che fare, essendo innoverabili. piccolomini,
aggiugnessi in mio particolare le dovria parer troppo insipida dopo una tanta autorità. de sanctis
le miniature, non temeremo di imitar troppo la scuola fiamminga col particolareggiare altri dolori
dire: 'accenno appena per non dilungarmi troppo '. -rappresentare con minuzia in
biasimare gli scrittori sotto pretesto che particolareggian troppo. r. longhi, 264
, 1-2-67: si sparse fama che troppo certa era la sconfitta de'loro:
non per la macchia, nella quale troppo si tenne a un sol colore,
me faticoso molto l'isporlo, a voi troppo più noioso l'ascoltarlo. r.
questa divinità, nutrice e funeraria: troppo segreta e totale per ardire più particolarmente
quello, che tendeva, era fin troppo chiaro, a far divampare anche da noi
divisione. carducci, iii-21-76: critica troppo vaporosa o indeterminata o partigiana. pascoli
prosegue la signora menafuoco, ella non è troppo partigiano del ministero... francamente
sgione / da la rasgione, - ché troppo saria fello! idem, 1-79-4:
è, come gli altri filosofi, / troppo, pur troppo apprese son quest'arti
gli altri filosofi, / troppo, pur troppo apprese son quest'arti. niccolini,
il fatto è questo: che io parto troppo svelto e 'non c'è niente
vi sia qualche partita che paia fatta troppo con la mano del larga. varchi
la sua lettera, perché direi forse troppo. -serie organica di opere teatrali
in materia di gelosia ci scriviamo, troppo lungo tempo si consumerebbe sopra questa prattica
, le quali se partitamente descriver volessi troppo lungo e tedioso riuscirei. chiari,
molti altri la sua città, partita e troppo intemperatamente libera, sbandito. d.
or sappi ch'avarizia fu partita / troppo da me. boccaccio, 9-29:
mal voluto dagli altri bassa per essere troppo saputo e riputato il miglior ingegno che
, 1-534: caino è nell'inferno: troppo averebbe buono partito se fosse nella luna
, promotore almeno di una azione stimata troppo violenta, per quanto mai vi si adoprasse
spesa, di cui si trattasse, troppo gravosa. instruzione a'cancellieri, 85:
sovranità che ad aperto partito conosceva restare troppo arrischiata. -a mal partito'
della vergogna / e sol si duol che troppo corto ha 'l collo, / che
, come invito a guardarsi dagli affari troppo allettanti. proverbi toscani, 78:
pare, o patrizio, che voi siate troppo minuto partitore.
gli soprastia. né io voglio qui che troppo sottilmente si esamini una tal partizione.
esser quella giornata mi pare che facesse troppo. foscolo, xv-331: ho trovata la
la ritiratezza è madre della riverenza e la troppo familiarità partorisce disprezzo. dotti, 1-182
ornamentali. maestro alberto, 171: troppo è vera questa ragione e sentenza
, né tragedie sovrumane in esseri troppo pacificati. pacificazióne, sf.
lusingarmi, donna cara e parziale, troppo passionata. -sostant. stigliani
castiglione, iii-172: voi séte pur troppo parziale a queste donne. e perché
stato dar autorità di commandar ad una signora troppo parziale. uttoa [guevara],
il romano aveva precedentemente corretto questo giudizio troppo parziale. botta, 5-4: erano
: se anche la guerra per costar troppo venisse a essere in certi paesi temporaneamente
credere e riguardarono tutti come una parzialità troppo ingiusta il dimenticarmi così. botta,
natura usata qualche parzialità e sia stata troppo liberale delle sue grazie, siché con
non riuscivo a nasconderle che parzialmente, troppo poco. piovene, 8-48: la
dicea [s. francesco] che troppo dispiacea a dio perocché lo detrattore pasce
ben m'era manero, / ed unque troppo pascer no'1 dovia. del carretto
lusinghe, oimè, / pur troppo m'hai pasciuto. bandello, 1-3 (
. muratori, 7-iii-66: noi, troppo delicati, ci pasciamo di dolci fantasmi,
campagna d'aria buona e sana ma non troppo fine, se procurerai quanto è in
al fine nasce la critica, è troppo tardi; i monumenti svanirono, ed ella
ancora un'offesa perché non era né troppo grasso né troppo fiorente. pirandello,
perché non era né troppo grasso né troppo fiorente. pirandello, 8-669: ben
pavese, 3-123: quest'anno pascoliamo troppo in alto. 2. brucare.
possa pubblicare perché il mondo fosse divenuto troppo quieto. non esiste maggior somiglianza di
concesso. serao, 3-239: per troppo tempo, egli aveva cercato nella donna il
sue viscere noi comporta. era nome troppo tenero e pasimevole, onde se madre detto
mi vengono a dare, mi hanno pur troppo dato il malanno e la mala pasqua
, ii-367: -voi pigliate le cose troppo a traverso, signora litigia, mia consorte
mio marito pasqua- lissimo, le pigliate troppo alla cieca e alla babbalà.
[i romani] di pasquinare sull'abilità troppo scarsa dei monsignori e cardinali ministri di
vennero fuori dei biscottini di data non troppo recente, ma passabilmente mangiabili e fu
malabocca tenner lor cammino, / che troppo ben guardava su'passaggio. pulci, 22-216
fine un uom saggio; / ma troppo a lungo fui matto, / e tardi
. mascardi, 2-no: perché parve troppo maligno mestiere l'incrudelir ne'cadaveri e
, 10-vi-322: a dire il vero troppo spesso vi assaltano le febbri non leggiere
: nella gran causa, che pende pur troppo fra il retto e l'iniquo,
dove esse erano site, e pel troppo pendere pareva che stessino tuttavia per cadere
latte non uscìa, / perch'eran troppo acerbe, e amor lan- guìa
bilancia. -pendere in largo, nel troppo: abbondare, lar- gheggiare.
;... pendi sempre nel troppo; sie presente e del villano non
napoletane del quattrocento, lxiv-83: fui troppo ingrato: per li mei peccati / omne
dal male che dal bene, a colorire troppo scure le indoli umane; e se
, signore stigliani, anzi è egli troppo alto per la povera grifa che stava in
: malcontento di me in generale che troppo rassomiglio a certi miei penduliformi eroi, sempre
ignoranti signori che le disperdono o da troppo avari eredi sono cacciate in oscuri e non
, a lei daranno grandissimi travagli: troppo sono sottili le arti loro, troppo penetranti
: troppo sono sottili le arti loro, troppo penetranti e oltre modo efficaci. f
ne'soli argomenti profani. ma pur troppo hanno alcuni osato di penetrar fin dentro
, ii-15: una forza di suggestione troppo grande per penetrare la mente di un
et in li luoghi per contrario alti è troppo suttile e penetrativo. firenzuola, 2-163
volta questo entusiasmo penetrativo è anch'esso troppo iranesiano per poter essere veramente 'critico
che fantappiè riesca a scorgere un universo troppo poco penetrato dai nostri sondaggi.
anche uomini giovani in atteggiamento ingenuo o troppo penetrati dalla parte. -persuaso di
gli aghi di mediocre grossezza, percioché i troppo sottili tagliano facilmente la carne ed i
, qualità che tal volta pregiudica a troppo crederli. io però l'esperimentai giovevole
che la grandezza de la colera, che troppo è impaziente, spinge e stimola ad
che l'uomo fa: il primo il troppo prezzo e il troppo penio a farlo
: il primo il troppo prezzo e il troppo penio a farlo e farlo con tristo
20-152: pregollo che, in prima che troppo aggravasse, prendesse penitenzia, e que'
poi fatto il piede / e già troppo superbi di lor penne. -con metonimia
, / non che 'l parlare, è troppo color vivo. cino, xxxv-11-675:
china, e gli stati italiani sono troppo deboli e la loro marina troppo minuta
italiani sono troppo deboli e la loro marina troppo minuta per lusingarsi ai resistere ai lunghi
parini, uscendo dalla penuria che pur troppo taglia le penne ad ogni idea gentile
secondari che portano in capo un pennacchio troppo alto per la loro statura. pirandello
al momento dell'arresto. i borboni erano troppo angusti di mente per servirsene contro i
pennati / vo''l paese cercar, troppo dimoro -: / et aprendo alla donna
ritratto un uom canuto, / che troppo avendo il crin (per esser vecchio)
produrre inventari di ogni pennellata, che troppo in longo sarebbe andata la facenda e poco
tu... che finora ci siamo troppo disinteressati della pennellata? si guarda all'
cenno bibliografico. ti pare che io abbia troppo accarezzato il vollo, e lasciata nella
da me. idem, 1-277: troppo caro e duro e penoso questo ricomperamento
lentini, 25: s'eo in voi troppo isparlo, / non son eo che
i quali si credono gran pensanti e troppo si presumono delle forze del loro ingegno
parlando della carità di dio, dice che troppo è smisurata e grande, in tanto
suoi amorosi disii, senza pensarvi su troppo,... a casa di lei
22-v: accettai lo stesso senza pensarci troppo su, trasportato dalla logica degli avvenimenti
, 6-3: cominciai ad avvedermi che troppo più felice ch'io non avrei potuto pensarmi
, 204-12: disson ch'i'avea troppo fallato, / po'che bellaccoglienza per su'
costituisce un rimprovero per chi è considerato troppo, e a sproposito, immerso in
. fagiuoli, 1-5-146: non pensai troppo a bene. tommaseo [s.
pensai. ibidem, 279: 'chi troppo pensa, nulla fa 'e 'chi
pensa una volta sola. -chi troppo pensa, perde la memoria', e chi
pensatamente l'occhio, si troverà pur troppo da riformare? foscolo, vi-281
poi batte le mani, senza troppo scaldarsi, ogni qual volta i
: deh perdona! errai seguendo / troppo il fervido pensiere. galluppi, 2-164
religione. g. ferrari, 265: troppo sono essi [i tedeschi] intesi
bellissima la vedea: per che senza troppo lungo pensiero rispose che, se questo
, 122: ritiratevi per oggi dalla troppo turbata mia mente, o voi più ameni
rinaldo nostro e sue magnificenze: / troppo mi piacquon l'opre sue leggiadre.
): don gonzalo aveva troppe e troppo gran cose in testa, per darsi tanto
di pensieroni e concetti di se medesimo troppo più alti del vero. redi [
. montale, 2-65: è troppo triste / che tanta pace illumini a spiragli
comunali a queste dei licei sarebbe stato troppo saltuario il passaggio, e quindi immaginò ed
ma il colonnello se ne riservava, troppo giusto, l'usufrutto, perché voleva ritirarsi
gramsci, 6-383: ha messo troppo del suo io-fantoccio nella commedia e pochina
e serenamente pensosa, ma non trasparente troppo...; ella è nella cima
medici, il-n: ah quanto è troppo incomportabil male / quel tristo pentimento,
. r. longhi, 1-i-1-237: è troppo evidente che il quadro ha subito pentimenti
, 22-44: allor m'accorsi che troppo aprir l'ali / potean le mani a
97: chi per temenza / di troppo dir deve essere tacente / talor si
consigliere e cooperatore dell'iniquità era cosa troppo iniqua. pascoli, 1-81: da
al parini, uscendo dalla penuria che pur troppo taglia le penne ad ogni idea gentile
d'este] meritava le laudi che prodigo troppo gli sbraciava; il mondo sa la
. ottonelli, 44: una gatta avea troppo maltrattate co'morsi e co'graffi le
'pepa ': ragazzina vivace, anche troppo entrantina, salata e spiritosa nel parlare
mannetti, 42: minaccia di un giardino troppo profumato odore pepato del pericolo. ungaretti
baldini, 4-220: anche senza far troppo caso a questa pepata mescolanza di tipi
di lampedusa, 196: cavriaghi mancava troppo di pepe. bonsanti, 3-i-152:
ra '... si raccordano troppo chiaramente con le serie di...
'ngegn'obbombrato / d'apetito lascivo o troppo amato / tesser per noi le cose interdette
montale, 1-93: vivere era ventura troppo nuova / ora per ora, e ne
no! me, no! son troppo bel giovine, per l'anima di tutti
[s. v.]: siete troppo avveduto per non intendere che...
. e. cecchi, 5-117: troppo buon cristiano e buon grecista per non
] proprio mature. peccato che siano troppo poche per servirle stasera. -in
semi e del sapore d'una pera troppo matura. col zucchero se ne fa
groto, 1-38: lasciando queste peraventura troppo sottili considerazioni a gli aritmetici e agli
, 4-152: bor- ghini è troppo educato, troppo perbene. bigiaretti, 8-79
bor- ghini è troppo educato, troppo perbene. bigiaretti, 8-79:
pavese, 4-96: quella strada l'aveva troppo percorsa nei più furenti dei suoi dolori
leggere, la luce del vagone era troppo rossa e fumosa. ma si trattava d'
la vista. carducci, ii-8-9: è troppo orribile colpo il cadere da via della
, 82: monstrato m'hai eh'un troppo alto sallire / darrà grave percossa alla
di quei due 'gli ', troppo spiacevole nel vero, non fosse stato
, / mi ritrassi dal sol, che troppo fiero / mi percotea nocivo il
n. franco, 3-20: la bellezza troppo altiera di se medesima a quello sovente
del trecento, lxxxiv-251: non corer troppo e tien la mano al freno, /
stata impedita da una creatura che, nel troppo amarla, v'arìa forse fatto smarrir
, vii 227: per troppo esser discreti e dilicati / molti 'n està
folle ne lo mio pensare / per troppo amare, / ca spero in voi,
temer frode né inganno / né perder troppo: il vincer d'una volta / di
l'ottava parte della lira, diverrebbe troppo minuta ritagliandosi sul campione della lira e
sul campione della lira e per conseguenza troppo facile ad essere smarrita e perduta. carducci
che questa avventura mi liberasse d'una troppo violenta passione per una donna mi fece
l'essere stato abbattuto si recava a troppo vergogna, perciò che egli avea gran
g. di bardi, xcii-1-156: troppo induggiando e troppo avanti correndo perdono la
di bardi, xcii-1-156: troppo induggiando e troppo avanti correndo perdono la palla con vergogna
per sua crudeltà ed altre simili cose troppo lontane dalla paterna cortesia adoperò sovente.
e talora per il freddo dell'inverno o troppo umido si perdono. b. davanzali
, 6-336: gusto dolce, ma non troppo dolce. due anni di botte prima
pratesi, 5-188: il vostro orologio corre troppo!... guardate! non
estremità del quadro. -apparire troppo piccolo rispetto alle reali proporzioni del soggetto
ché * esser insieme 'è locuzione troppo bella da lasciarla perdere. panzini,
piccolomini, 1-240: coloro che con troppo diletto le pitture, i torniamenti,
riguarderanno o le favole e le novelle troppo ingordamente ascolteranno o diranno, non per
a. cattaneo, i-469: la bellezza troppo amata di anna bolena quante rivoluzioni ha
agg. che chiacchiera in continuazione, troppo loquace e ciarliero, pettegolo. foscolo
, / erdiria paganino: / « troppo for'a diclino -ben savete, l'
doni iddio! guicciardini, 2-1-155: e troppo guadagno e poca perdita ingannare privati per
un rimorso: il rimorso d'averlo troppo ascoltato toni, trattenuta da una dolcezza
toni, trattenuta da una dolcezza che troppo le sapeva di perdita e di peccato
commutazione automatica e in condizioni di traffico troppo elevato, non possono essere inoltrate immediatamente
così fai prova di martellarmi? ma troppo bene so io che gostanza mi ama
è fatto in questo libro a teoremi troppo incerti di estetica e alle questioni o
, 1-ii-78: amor viso-giucondo, / per troppo pondo / ch'ò di dolglienza /
: perdonabile è un'onesta / non di troppo ardita inchiesta. a. verri,
, / ca, s'eo in voi troppo isparlo, / non son eo che
valla avea per la purità latina la troppo acerba maniera colla quale assale il nostro legislatore
: perdonami se io sono presuntuoso e troppo familiare nel parlare mio. aretino,
: perdonatemi s'io parlerò con voi troppo forse liberamente. redi, 16-vi-128: mi
.]: perdoni se son venuto troppo presto... mi perdonerà se parlo
, padre mio, il mio è troppo gran peccato, e appena posso credere
n. 34. -col perdonar troppo a chi falla, si fa ingiuria
da loro perduono impetrarai, se, troppo audacemente parlando, in alcun modo loro offese
, 16-ix-139: io so che parlo troppo libero, e... chieggio perdono
esce, non hanno tempo da far troppo lunghe dicerie del mal loro alla gente
da siena, ii-in: non dè troppo frequentare alle feste e a'perdoni. sercamhi
mali altri li quali palezi sono, ma troppo sarebbe longa la tela nostra e.
michelstaedter, 646: d'annunzio è troppo perduto nell'ammirazione per il suo superuomo
un pianto perduto. bacchelli, 5-13: troppo spesso la vedeva prostrata, soffocata,
3-35: queste cose dicendo, egli troppo più dilicatamente e con voce più debole
degna di peregrino applauso quell'agnizione che troppo facilmente succede e che non tiene il
questa fanciulla così peregrina, / il troppo amare alfin gli costa caro. rappresentazione
i-2: la lingua di questo volgo è troppo più notabile che non si giudica,
la ricerca delle locuzioni peregrine furono tenuti troppo a lungo in troppo grande onore.
peregrine furono tenuti troppo a lungo in troppo grande onore. -sostant.
me 'son sempre a ordine, che troppo dura da un pezzo questa perennità di
roma vollero condennar la dottrina di galileo troppo di sé presumendo e mettendosi a decidere
doppio pericolo di arbitrarie perequazioni del già troppo cresciuto tributo prediale. cavour, iv-42
semi e del sapore d'una pera troppo matura. = dal portogh.