1-45: un altro è ignorante e tristo, e desidera esser rettore delle anime
in sul campo combatte, / fa tristo quel che innanzi gli si para, /
e in un abbattimento che faceva un tristo contrapposto alla pompa festiva de'loro abiti
: oymei, oymé dolente, oymé tristo, oymé gramo, oymé nato per vivermi
e l'alma che conosce '1 tristo tempo / clama-la morte che finisca il corpo
repu- rimento a tutto quello ch'è tristo e laido. bettinelli, i-132:
lire. dice l'altro: -ohi tristo a me sventurato, ch'egli è sì
nel mondo, sono stati acchiappati da un tristo che non ha però avuto il tempo
siena, ii-65: contra 'l peccato tristo doloroso, / el qual per nome accidia
è chiamato, / che fa star tristo e maninconoso. s. bernardino da
, / cangiar non posso il mio tristo antic'uso. bruno, 484: l'
figliolo de -dio: / vedenno el volto tristo, spiaceglie 'l fatto mio. /
cimone, non stabile, subitamente in tristo ed amaro pianto mutò la inestimabile letizia
: zerbin cosi parlava; né men tristo / in parole e in sembianti esser parea
si confonde ogni cosa: il buono è tristo, / il brutto bello, e
: e i leoni africani corsero al tristo fiato tingendo gli acuti denti negli insensibili
idem, iv-1-233: e ora basta questo tristo vaneggiare che pur troppo addensa l'angoscia
di per sé, così buono e così tristo saggio dell'indole, come a taluni
: addormito è indifferente, desto è tristo, morto è buono. carducci,
, / fra gli altri son più tristo. bibbia volgar., ix-757: e
con suono ancor più sinistro, da quel tristo brulichìo usciva qualche vociaccia che rispondeva:
598):... da quel tristo brulicame usciva un'aspra voce di risposta
, che quasi ne parea fatto più tristo che prima. ottimo, i-18: fa
, 19-1: se poi si cangia in tristo il lieto stato, / volta la
adultera, come fa il buon vino in tristo vaso. idem, 135: l'
poco in prima il senso / al tristo fiato. landino [inf., 11-11
de l'odorato s'ausi un poco al tristo fiato che usciva dal settimo cerchio.
colpo. leopardi, 10-22: 10 tristo ed affannato e stanco / gli occhi al
congiunto. idem, 364-11: pentito e tristo de'miei sì spesi anni / che
bene affilato. pulci, 18-55: e tristo a quel che durindana aspetta! /
già mi fece quella di mandare a quel tristo marchese quel sonetto col titolo da me
: chi è atto al macello, sarebbe tristo agoraio e farsettaio piggiore. carena,
ne su 'l lito asciutto / spande il tristo alcion le piume al sole. domenichi
829: se la vita è un tristo calle / tutto sparso di mine, /
tommaseo-rigutini, 3265: altero ha men tristo senso di superbo. l'uomo altero può
con far misero altrui far se men tristo. 4. pron. ant.
qual sieno i mia sospiri e il tristo pianto / odonlo i boschi, e tu
vaiol sono due mali, / che tristo quei che gli ha fuor di stagione.
: e incontanente li capelli toccati dal tristo sugo le cascaro; colli quali cascaro
chi ci viene uom dabben, si parte tristo; / e spesso il tristo assai
parte tristo; / e spesso il tristo assai peggior diventa. marchetti, 2-185:
, 16-v-154: vi è un certo animalettucciaccio tristo, della razza delle faine, delle
che cacciar delle strofade i troiani / con tristo annunzio di futuro danno. boccaccio,
desideriamo che avvenga, non tentiamo con tristo annunzio gl'iddii. giov. cavalcanti
: stando in questa ansietà, per manco tristo partito prese l'ultimo. guicciardini,
, ii-45: con una scolazione ostinata il tristo si accostò a più d'una di
in terra. bocchelli, 1-iii-39: qualche tristo s'era già approfittato di tale ingenua
tomhari, 3-38: siete stato molto tristo ad approfittarvi del segreto d'una povera
che cacciar delle strofade i troiani / con tristo annunzio di futuro danno. / ali
arrabbiano; le forti disprezzano: ma tristo e beato chi non s'adira. verga
la invidia, che mi farebbe più tristo ch'io non sono. giovanni da samminiato
lui era più falso, più tristo, più arteficiato, più vano, si
il più viziato; so ch'egli è tristo bene. -far come l'
, 859: l'aspido sordo è un tristo animale, / che dinanzi e di
chiocce, / come si converrebbe al tristo buco / sovra 'l qual pontan tutte
poco si fu rimesso in assetto, tristo e dolente se ne tornò a casa.
che non sia in arbitrio d'un tristo, non conosciuto da voi, e
duolo coll'altro, se n'andò tristo e quasi pazzo. b. giambullari,
pataffio, 2: perch'è un tristo al foco, ed ha l'assillo.
per lo grande dolore si parte con tristo rammarico. savonarola, iii-229: il verbo
gli storici che non hanno preso il tristo assunto di giustificare i suoi uccisori, non
ci venne doglia, e il cuor fu tristo; / di ciò s'attenebraro gli
meglio è un buono attivo che un tristo contemplativo. frezzi, iv-22-108: lì sta
berni, 65: a ripa è sì tristo vin greco, / che non avesse
. 2. ant. rendere tristo, cattivo, malvagio. dante,
: / buono al buon, buono al tristo, a me sol rio. carducci
. = deriv. da triste [tristo) ', cfr. fr. attrister
caso levi l'artefice tutto quanto il tristo che è in quel getto, e facciasi
ausi un poco prima il senso / al tristo fiato. idem, purg.,
alcun dolce mai / ebbe 'l cor tristo. boccaccio, dee., 1-3 (
il sole avanza. leonardo, 2-98: tristo è quel discepolo che non avanza il
uno] crederrà de necessitate che pagolo sia tristo, non potendo avere avanzato danari,
difeso con più saccenteria che onestà un tristo manifesto, che non ebbe animo a dire
la letizia dei due amanti rivolse in tristo pianto. novella del grasso legnaiuolo,
ed il gaudio d'alcuna cosa genera tristo avvenimento d'al- cuna altra cosa.
tutti i segnali che può avere un tristo: vista babuina, non corta né guercia
e a un altro, anche più tristo, anche più grosso, / ripetevi
mondo è cieco, e 'l tristo esempio ancora / vince e sommerge ogni perfetta
le imagini torbide si dileguavano come un tristo vapore. govoni, 2-165: non
scende. idem, 42-52: nel più tristo sentier, nel peggior calle / scorrendo
chi mai potesse minacciar di sciagure sì tristo augurio. monti, 16-8: bambolétta /
sono dispersi, seguendo l'esempio del lor tristo capobanda. panzini, ii-638: bastava
ariosto, 332: e tu fai da tristo e barattieri a dire che tu sia
. bocchelli, 1-iii-108: il più tristo mercato, il più stupido baratto: della
aspetta). pulci, 18-55: tristo a quel che durlindana aspetta! /
; non vi è individuo furbo o tristo, che non trovi uno più furbo o
, che non trovi uno più furbo o tristo di lui. savonarola, iii-68:
, che fa il basèo, ma è tristo e accorto, / e perch'
mia toccò le corde; uscinne / suon tristo e basso, qual canto di tomba
meco a fronte è stato, / tristo agramante ed ogni saracino / che fia di
gli parti infievolita e frale, / il tristo figlio battagliato aita. 2
. carducci, 120: e pe 'l tristo deserto / de le crete maligne /
, e mai non saria messo / per tristo battaglier, ma fiero e franco.
occhi; / e n'era il terren tristo, e l'aria roggia. de
ha detto: ognun si movi, e tristo a quel che rimanesse il sezzo;
sarà godioso, né maiavventurato non sarà tristo. boccaccio, 9-320: oh quanto
la fede mia in pegno. -è tristo pegno: l'ebreo non vi dà
fare il debito loro, si danno al tristo, come fanno tutti quelli bottegai di
, iii-n-6: con palemon piangendo il tristo ofizio / fecero, e gli occhi travolti
pio, / deh, non esser sì tristo pagatore! machiavelli, 473:
, 1-228: si meravigliava che un così tristo imbecille potesse presentarsi impunemente come faceva quasi
d'annunzio, iv-2-28: il mare tristo biancicante in di stanza,
. per estens. e al figur. tristo, malvagio; che medita perfidie ai
burchiello, 89: cementatore che è più tristo d'un birro delle porte.
tutti i segnali che può avere un tristo: vista babuina, non corta né guercia
la spia moribonda, e al birro tristo / mancare il fiato, / tu,
larva di guglielmo oberdan palpitante sopra quel tristo muro dove l'aveva agguatato il birro
imperador giusto e dabbene, / del tristo caso assai si maraviglia, / poich'ulivier
in su la mezza notte, essendo tristo e solo così incarcerato, gli venne volontà
assai e ricoglie assai, e lo tristo semina poco e ricoglie poco. poliziano
246: va'tra democrito e 'l tristo demostino; e quindi la temperanza libri
comunica il calore innocente, senza il tristo alito del minerale. idem, i-461:
padula, 490: non so qual tristo concetto debbano farsi di noi e delle
; / ma in questo secol bottegaio e tristo / è un delitto l'ingegno.
al gallone, / stroppiato bozzarèllo e tristo nano! / che se io te
salvini, 21-97: pel guattir tristo dell'ardito cane, / e i vecchi
dopo avere invano cercato braccia per il tristo lavoro, s'eran ridotti a dire
empia ed infame / lieto aggirarsi intorno al tristo brago. / avidamente pria fiutò il
, 1-317: un suo zio materno, tristo bravaccio ed astuto ladro, veduta l'
broche e batte ambe le zane: / tristo colui che a canto gli rimane!
boccaccio, viii-3-214: 'il tristo aspetto e broilo ', in quanto siamo
[inf., 16-30]: 'il tristo e broilo', cioè, mesto
sopra una base di birri sarebbe un tristo e un retrogrado. nievo,
suono ancor più sinistro, da quel tristo brulichìo usciva qualche vociaccia che rispondeva:
bruno, / più che se al lito tristo d'acheronte / se ne vedesse per
e bruna. 8. figur. tristo, colpevole; scellerato. a.
: ma che da cavalliero, o tristo, o buono / ch'io sia,
. ariosto, 42-52: nel più tristo sentier, nel peggior calle / scorrendo
confonde ogni cosa; il buono è tristo, / il brutto bello, e 'l
trattato d'amore, 38-8: ai tristo me, come fu mala mossa / quella
chiocce, / come si converrebbe al tristo buco / sovra 'l qual pontan tutte
poco scacciando dal capo quel poco di tristo toscano ch'io avessi potuto intromettervi in
ed infame / lieto aggirarsi intorno al tristo brago. / avidamente pria fiutò il
monarchi han sede, / disusato è pel tristo il bon sentiero. manzoni, pr
b. davanzali, i-139: domine fèllo tristo quel druso, che non crepò,
vetturale, / a cagion di quel tristo graffiasanti, / in un tempo è
: teme alla vita il cor nel tristo petto, / né delle cose car par
cecchi, 208: se io ammazzo questo tristo, 10 metto / la vita e
fossa, / nella qual poco dopo tristo caggia / per mai più non cavarne
manzoni, 316: fedeltà? -che il tristo amico / di caduto signor, quei
per sorte una lor cagna è coperta da tristo cane, tutti i figliuoli che nascono
di maganza, / che fece 'l tristo e il cagnaccio all'usanza, / e
12-205: non gìan con un suon tristo e miserabile, / -filli, filli -
, se non si truova che sia un tristo, e che 10 meriti. varchi
, 45-5 (iv-77): ma il tristo ruba, e calcagna e sta cheto
, 66-25 (v-230): quel vecchio tristo spesso addietro volta; / accostar se
continuo flutto delle sue contraddizioni, finì tristo, lanciando al nuovo secolo, come una
dica ove despina sta nascosta. / il tristo si volea far trar le calze,
che questo nostro amore avessi avere sì tristo effetto. ma, andando crescendo,
frate, il quale camminava già col tristo presentimento in cuore, d'andar a sentire
sgarbo il saluto a qualsiasi buono o tristo de'plebei; né mai aveva posto
toccò le corde; uscinne / suon tristo e basso, qual canto di tomba.
come m'ha tutto infranto / il tristo bando che mi colse al canto.
e'cantava il ritorno da troia / tristo, che aveva agli achei destinato già pallade
trarlo mai dalla fede. -egli è tristo daddovero. -orsù bisogna ch'io v'apra
dispersi, seguendo l'esempio del lor tristo capobanda che del delitto di lesa patria
ella non sappia altro di me che il tristo / male, segnato su tabella,
m'è toccato per luogo di riposo il tristo ufficio di carceriere: e dio sa
ecc.]. algarotti, 1-253: tristo a me, io t'ho insegnato
debbia vedere, acciocché meglio il buono dal tristo si sappia discernere, ma visto e
foco, / senza pace sperar, in tristo pianto, / ha mutata sentenzia e
/ lo prega: « io sono un tristo, ma perdonami ». d'annunzio
tanto cibo, viene a patire e farsi tristo, e convertire quel cibo soverchio in
62: e'm'è avvenuto uno tristo caso che m'è cascato di questo
medici, 167: tomonsi a casa chi tristo e chi lieto; / e chi
alcun si sta sanza, ed è tristo e cheto, / e bisogna procacci d'
/ qualunque l'usa, e rende tristo effetto. bibbia volgar., v-513
ed infame / lieto aggirarsi intorno al tristo brago. / avidamente pria fiutò il
medici, 167: tornonsi a casa chi tristo e chi lieto; / e chi
alcun si sta sanza, ed è tristo e cheto, / e bisogna procacci
bestiale e mala- detta, / e tristo a quel ch'aspettava altachiara, / che
/ mi vorresti ficcar, pezzo di tristo! = voce dotta, lat
qual carpone / si trasmutava per lo tristo calle. petrarca, 325-81: et or
misurandosi, fu misurato; ché ogni tristo vuol fare arma e far casati.
296: diè vista d'essere uno tristo e cattivo; e per le sue cattività
gramo del cattivo augurio, che il tristo nome li porgeva, che fin con le
374): così adunque calandrino, tristo e cattivo, tutto pelato e tutto
bambino da ravenna, egli è più tristo che i tre assi, più cattivo che
cattivo di tre assi, / e viepiù tristo d'un famiglio d'otto. note
che lo preme e lo incalza nel suo tristo destino spensieratamente, come il cavallone spinge
chi non crede, si tiene manco tristo. / di voi a tutti caverò
fossa, / nella qual poco dopo tristo caggia / per mai più non cavarne
arrossiste d'estollere al cacume celestino un tristo di quel calibro, un gaglioffo di quella
un bambino di forse due anni, tristo come il padre e che lando col capo
-figur. bonichi, ix-295: tristo a colui che non ha tanta cera
il giorno) m'ha cera di tristo; quell'altro pare che abbia fisonomia
cento marche a cera trista e con tristo cuore. giov. cavalcanti, 88:
del figliuolo, si partia, dolente e tristo del peccato, ma lieto e consolato
buon nerino, / che per lei tristo e meschino / non dà sonno al
di quell'affetto mio sragionevole per un sì tristo soggetto, se mi volessi abbellire,
buttar da lato, / e tristo quel che soi gran colpi aspetta;
disgiunte, / raccoglietele al piè del tristo cesto. boccaccio, dee.,
cento marche a cera trista e con tristo cuore. -ant. omesso.
: « vedi piu: che 'l tristo aspetto dimostrava di fuori chente fusse dentro
da l'uom cheto, / dal tristo e dal non lieto. -ripet
gazzettarie, e tutto in somma il tristo corredo che non mai si scompagna da
. / io mi credevo ben tu fussi tristo / e ladro e ghiotto e padre
consuma, / china il tuo viso tristo: / di sangue, mira, il
chiocce, / come si converrebbe al tristo buco / sovra 'l qual pontan tutte
: * ciarliere 'ha senso men tristo: dicesi di chi perde il tempo
dentro la strozza in suon rabbioso e tristo, / e gesù bestemmiava e il suo
uno spillo: l'uomo era collerico e tristo: le parole sono come le ciriege
, venendo dal mare, / le rondini tristo viaggio. / ma ora, vedendo
l'altrui clima, / onde più il tristo verno han di lontano. g.
rabbiose tigri o de'leoni / il tristo seme; né crudele inganno / fa l'
come m'ha tutto infranto / il tristo bando che mi colse al canto. boccaccio
sicché tu non l'arai colta, tristo. f. d'ambra, 112:
9 (159): avevan preso il tristo incarico di far che gertrude s'obbligasse
e la cognizione del mondo e del tristo vero. de sanctis, lett. it
conigli per figliare. burchiello, 14: tristo alla pelle de'colombi grossi. boiardo
. bartoli, 40-ii-45: di sì tristo colore e squallido aveano il volto,
, 1-64: più che ad un tristo immiserito dai vizi, l'assomiglieresti ad
volgar., 4-144: or va', tristo, e pigro, ragguarda la formica
marino, 12-129: per evitar fato sì tristo / si dispose solinga a menar gli
. franco, 1-59: commissariuzzo tu, tristo falsario. = voce dotta, lat
a quel che pare, vo'avete un tristo concetto degli uomini: non credete che
anco ti giova, / del gener tristo e de gli infermi erranti / amor ti
fecero il concio... / ma tristo a qual s'attaccavan a'crini.
riceve solennemente gli ambasciatori scende ad unirsi al tristo concistoro. c. gozzi, 4-122:
/ con far misero altrui far sé men tristo, /... /..
ix-x29: tu, disperata rima e tristo verso, / canzon nuova de pianto,
32 (557): nel lungo e tristo periodo de'processi per stregoneria, le
/ con far misero altrui far sémen tristo. ojetti, ii-43: violino trasse
, e, per avere avuto quella tristo fine, essere stati mandati in esilio.
5-262: verbo non v'è il più tristo e il più lograto: / 'tu
verrò: che conosciuto, ancor che tristo, / ha suoi diletti il vero
chi offiziale è buono e chi è tristo. davila, 390: nel quale
delli inconvenienti, e pigliare el meno tristo per buono. caro, 10-847: enea
, / leto in un punto e tristo e descontento. marino, i-44: in
ottimo, i-241: enea, udendo questo tristo annunzio, e non volendo più loro
mi soggiunse / infermità, che massime con tristo / consumamento dalle membra l'alma /
vedete che io non ho altro che questo tristo mantello, vedete che è tutto
consunto / da negre cure, o tristo nodo al collo j circondando, sotterra si
con seco avien che porte / augurio tristo di mina o morte. c. gozzi
cordati che toraarai en cenere, / corpo tristo fabbricato del imo, / che neglettisse
terra, contentami: / traghiotti il tristo corpo in le tue viscere, /
ha avuto il conto suo; credeva il tristo / in questo mondo di restare il
485: teme alla vita il cor nel tristo petto, / né delle cose car
quell'affetto mio sragionevole per un sì tristo soggetto, se mi volessi abbellire, direi
tollerava ombra di dissonanze. un tristo contrapposto alla pompa festiva de'loro abiti.
appena a mezzo, ed il ranocchio / tristo, volendo tòr la vita al sorcio
sorte una lor cagna è coperta da tristo cane, tutti i figliuoli che nascono
; / la corata pareva e 'l tristo sacco / che merda fa di quel
4-293: -che t'ho fatto, tristo briccone? che nollo di', ubbriaco
giorno / ci fe'collo sveglia ci un tristo giuoco. gridò: signori, andianne
in ciò che non sa leggere. tristo corredo che non mai si scompagna da chi
che s'ella intatta / tutto corse il tristo esiglio, / è sol grazia del
'corruttela', l'effetto. può un tristo governante tentare la corruzione d'un popolo,
fa l'uman veder più corto e tristo. domenichi, 1-239: dicesi che
/ teme alla vita il cor nel tristo petto, / né delle cose car par
della pellegrina non avea proprio sortito un tristo numero. abba, 1-141: questa
visto, / di tanta colpa vergognoso e tristo, subitamente tutto il ciel cosperso.
è toccato per luogo di riposo il tristo ufficio di carceriere: e dio sa,
/ li scampava danenti: / quel tristo abissado / era empla- gado / e
cottardita, / avessi sol, tristo! ne la mia borsa. m.
inabile si fa nocivo ed abile, dovien tristo e talor si fa buono; da
sofo negata, e stanza eterna al tristo / mimo fecondo di scurrili modi, /
, non saprei dir come nel più tristo momento di schiavitù, e senza quasi
. davanzati, i-139: domine, fallo tristo quel druso, che non crepò.
creperà. campanella, 346: il peccator tristo s'adira, / dibatte i denti
al cielo... quanto è tristo il passo di chi, cresciuto tra voi
feral di montaperto, / e pe 'l tristo deserto / de le crete maligne /
. mi convenne dunque aspettare in quel tristo luogo tre giorni, finché spirando altri venti
cricche. menzini, 5-8: il secol tristo / inchina a povertade, e pur
il vaiuol sono due mali, / che tristo quei che gli ha fuor di stagione
plutarco volgar. [manuzzi]: il tristo del medico fosse crocificcato. s.
. mi convenne dunque aspettare in quel tristo luogo tre giorni, finché spirando altri
/ nobiltà il rende, ed ogni tristo passo / suo sventurato fuoco smorza in tutto
rabbiose tigri o de'leoni / il tristo seme; né crudele inganno / fa
.. il ferro è crudo e tristo, e non si poteva far peggio.
cucco, / sì che il suo tristo canto più non suona. ariosto, 227
egli è sciocco; / quell'altro è tristo, e di mala cucina. berni
onde obedir convenne, / ma col cor tristo e con turbato ciglio. boccaccio,
parole assai passano il core / al tristo padre. -perdere il cuore e
già da qualche tempo operando lentamente quel tristo effetto in tutto il milanese. abba
/ teme alla vita il cor nel tristo petto, / né delle cose car par
7-28: luogo è là giù non tristo da martiri, / ma di tenebre solo
371): il viandante, stracco e tristo da un lungo camminare per un terreno
faccia dimora / avanti al conte: tristo chi lo aspetta! di costanzo
ceffi attizzan foco / sotto all'immagin del tristo dannato / quivi son dipinti. de
cacciar delle strofade i troiani / con tristo annunzio di futuro danno. idem, purg
boiardo, canz., 79: tristo chi d'alma feminil se fida, /
per te più ch'io, allor più tristo fora / che se di morte l'
e darottene tante che io ti farò tristo per tutto il tempo che tu ci viverai
presente tutti quanti; / lo castelano, tristo beco cornuto, / fo compare da
, e 'ntendo / che tu sei tristo davanzo. baldovini, 2-21: non mi
onde sotto i due aspetti è un tristo fatto. evitatelo quanto potete. cicognani,
la villa / poveretta di rivoli, nel tristo / libro dell'uomo che si chiama
fare il debito loro, si danno al tristo, come fanno tutti quelli bottegai di
àer bigio forte stride; / ma il tristo fiato, ch'ogni fiore uccide,
leopardi, 10-24: e dove io tristo ed affannato e stanco / gli occhi
attizzan foco / sotto all'immagin del tristo dannato / quivi son dipinti.
... / avessi sol, tristo! ne la mia borsa. cavalca,
amata, e none di loro dinari; tristo a coloro che si vogliono rifare
deridendo la mia angoscia, placido contempli il tristo effetto della tua atrocità. così gemendo
lente e derisorio, geppetto si fece tristo e malinconico. carducci, ii-1-221
: e resterò deserto, / più tristo che lo schiavo cieco intorno / alla
pomo / senza temer d'alcun successo tristo / rifiutar non saprei giudice momo.
quando il vide enea così concio, con tristo volto e con voce confusa li disse
van desio / del passato, ancor tristo, e il dire: io fui.
la natura umana sotto l'aspetto il più tristo e desolante. de sanctis, 7-401
e'cantava il ritorno da troia / tristo, che aveva agli achei destinato già
ed ella, in atto / soave e tristo, la porgeva. tommaseo [s
lavando ne deterse il fumo / ed ogni tristo odor. foscolo, 1-421: con
; ma se l'odi con volto tristo, allora... avrà apparato di
palazzo, erano uno spettacolo lurido e tristo. mazzini, i-729: sono in
che cacciar delle strofade i troiani / con tristo annunzio di futuro danno. guido da
vita è mestier, di noi men tristo / condur si scopre e men gravoso
di me lieto, / nessun vive più tristo e giorni e notti. ariosto,
angiolieri, 22-2: eo ho sì tristo il cor di cose cento, / che
minuto. / non sono un così tristo diavolaccio, / che faccia di mia
(si dice quando imo ch'è tristo, cerca d'aggirare un più tristo di
è tristo, cerca d'aggirare un più tristo di lui). -chi ha paura
che si dice che 'l diavolo è tristo e viziato perch'egli è vecchio?
. boccaccio, iv-no: così il tristo cuore si cominciò a dibattere, come
mesta diceria, / che mi fa tristo lagrimar sovente. tassoni, vii-236:
. palazzeschi, i-99: -quel tristo! quel tristo! - gli digrignava dietro
i-99: -quel tristo! quel tristo! - gli digrignava dietro essa:
- gli digrignava dietro essa: -quel tristo! - seguendolo acuta. 4.
di * corata *, di 'tristo sacco * con quel che segue, odi
là 've ti truovi poi schernito e tristo. b. davanzali, i-73: parte
erano state dolori a ricordo del tristo caso. prese anche si dilevano
/ e dimagra al bel tempo e al tristo ingrassa. perelli, i-6-214: fu
mannelli, 157: questo claudio fu tristo e reo uomo, e non acquistò onore
onde era avante / lieto trapasso or tristo il piè distorno. magalotti, 7-15
queste l'esito dell'opera buono o tristo c'abbia a succedere, ed a genio
intervenire al savio uomo che lo faccia tristo; anzi sta diritto e forte sott'
padrone] in queste parole: uomo tristo. 14. locuz. -
imminente danno. maniera usata da un tristo calzolaio fiorentino, soprannominato appunto dirudina,
8 (143): quanto è tristo il passo di chi, cresciuto tra voi
. guittone, 119-2: dolente, tristo e pien di smarrimento / sono rimaso
. caro, 5-13: il tristo augurio / del foco, che lugùbre
cupidamente usurpato. leonardo, 2-98: tristo è quel discepolo che non avanza il suo
del palazzo, erano uno spettacolo lurido e tristo. -figur. garzoni,
cibo, e allora simigliante- mente è tristo e al toccar freddo, e il color
disconforti / di quel che rassicura il tristo calle? poliziano, 1-438: euridice la
: per discredermi un tratto d'un bel tristo, / ch'un zucher m'è
permettere che sia confuso mai il buono col tristo, e che il disprezzo ed il
che ha da venire, o tristo o buono. redi, 16-ix-367: chi
gran forza nascondea / mirabilmente dentro al tristo petto / la gran battaglia la quale
, oltre a ciò, -'il tristo aspetto e brollo ', in quanto siamo
disgiunte, / raccoglietele al piè del tristo cesto. ariosto, 24-107: la
sentisse giammai: egli non sa di tanto tristo odore un carnaio, e ne disgrazio
ant. che desta orrore, ribrezzo; tristo, orribile. dante, inf
, ix-129: tu, disperata rima e tristo verso, / canzon nuova de pianto
morti, chi può con l'animo non tristo o ancora con gli occhi asciutti
/: signor, non ammirar l'abito tristo / che 'nnanzi a tutti ci fa
lavoro / il contadin, che dispettoso e tristo / sveglie l'arbor perduto, e
dispettosa, moleste erano le fonti, tristo il silenzio. 9. dimin.
seguitò un sopore, un torpore, tristo ed oscuro. così andò tutto il giorno
: hanno tanto dispiacere dello istrano e tristo odore della loro mercatanzia hanno in bottega
si va elaborando la vita italiana, è tristo trovarsi ancora a disputare sul modo d'
ltmperio. manzoni, 320: tristo, o teudi, il valor disseminato /
terrore la terra destinata a raccogliere quel tristo germe. saba, 501: un
alma, che conosce * 1 tristo tempo, / clama la morte, che
, i-101: al sopravvenirmi di un pensier tristo, immediatamente strinsi l'una contro l'
leonardo, 2-131: per distirpare il tristo. = voce dotta, tardo
onde ora avante / lieto trapasso or tristo il piè distorno. caro, 4-755
22-28: fatto sarebbe a cognoscer te, tristo, / distruggitor della fede di cristo
han sede, / disusato è pel tristo il bon sentiero. scalvini, vi-61:
puoi dottorar pur con un patto / di tristo, porco e disvene voi matto,
sempre. pascoli, 180: albero tristo, ch'hai diverse rame, / foglie
reale / carnevale, / che ogni tristo umor dissecca: / a far corte
, non da altra cagione proviene quel tristo silenzio, se non perché l'officio
si potè intravvedere la fine di quel tristo divorzio tra i dotti e il pubblico
signore, advegna imperò che col core tristo e doglioso ve pona a sì crudo partito
, / repetendo le volte, e tristo impara. boccaccio, dee., 2-2
de mia iente; / corno faraio, tristo, dolente? ». monte,
(638): verranno in un tristo mondo, e in tristi tempi.
(641): verranno in un tristo mondo, in un secolo doloroso].
ii-17-16: sergio, monaco doloroso e tristo, / visse in quel tempo,
(204): domine, fallo tristo: ubriaco doloroso che non si vergogna!
/ freddo tutto riman, languido e tristo. algarotti, 2-164: in ogni angolo
2-1 (128): domine, fallo tristo! chi non avrebbe creduto, veggendol
2-95: così quando l'effetto sarà tristo, la coglieranno nel dominio di saturno
dopo, l'aureo mida, misero e tristo. calvino, 13: dopo venivano
sempre veduto in uno specchio / un tristo, un doppio, un vii traditor vecchio
poter dire in ogni evento, se tristo: « io 'l vietai »; se
dottorar pur con un patto / di tristo, porco e disvenevol matto, /
le turbolenze istesse in francia rendono un tristo omaggio alle dottrine di necker: senza religione
degli amici di qui. questo tristo v'abbia fatto sì gran torto. anzi
gote, e fatto quasi pazzo si reputa tristo ed abbandonato. e dopo questo per
10 rabbiosa intendeva con tutte le parole al tristo corso, ma la vecchia balia,
/ poria 'l foco allentar che 'l cor tristo ange. poliziano, 1-458: di
hanno effetto sugli animi, e son tristo strascico delle corse vergogne; o l'
proposi di ritenere del tutto dentro dal tristo petto l'angoscia mia, acciocché palesata
mio bene, / là, onde il tristo cor mai non si parte.
spontaneo elegge / quel ch'è men tristo; e macolar ne suole / la ben
i-101: al sopravvenirmi di un pensier tristo, immediatamente strinsi l'una contro l'
ed ella, in atto / soave e tristo, la porgeva. pascoli, 71:
empii le vie di grida, e tristo più volte reiterando invano, più e più
né se il luogo è buono o tristo. monti, 1-78: levossi achille piè-veloce
talvolta ad abbattere i confini formalistici del tristo ambiente giudiziario, perché un'aura di
quale trasmette esalazioni calde e di sapor tristo alle fauci e alla bocca. algarotti,
. a. verri, ii-181: il tristo vincitore mirava con atroce giocondità questi casi
6-845: questo è di radamanto il tristo regno. / là dov'egli ode
, repentinamente cascano esanimi e soffocati dal tristo nocente fiato. foscolo, 1-411:
era stato molto esecrabile, doloroso e tristo. set giovanni, ii-146: questa femina
: il mondo è cieco, e 'l tristo esempro ancora / vince e sommerge ogni
/ ché alle tue glorie il mondo tristo e oscuro / troppo era, o
seno / incestato di sangue, e tristo il bello / ligure lito di pisani esigli
s'ella intatta / tutto corse il tristo esiglio, / è sol grazia del suo
28 (484): talvolta quel tristo letto portava un cadavere: talvolta l'esinanito
facevan vedere nella morte qualcosa di più tristo, di spaventevole; gli pareva che
questa l'esito dell'opera buono o tristo c'abbia a succedere. alfieri,
8-132: voi, pastor, piangete il tristo esicio, / di quel che con
moltiplicati haiduci avessero un fondo di carattere tristo. rovani, i-606: la miniera dell'
(1-1): espaventacchio mostra el tristo volto. = voce toscana: cfr
lento i riposati membri levai su del tristo letto e, con sollecita mano esplorando
l'orgoglio abbassa, / pensoso e tristo infra sospetto e speme / la cara patria
, non da altra cagione proviene quel tristo silenzio, se non perché l'officio
giordano, 3-300: se l'uno è tristo overo lieto, così anche l'amico
vita è mestier, di noi men tristo / condur si scopre e men gravoso il
32-557: così, nel lungo e tristo periodo de'processi di stregoneria, le
la cagion del suo caso empio e tristo / tutta venia per aver troppo visto
1-1134: io saggio reso / dal tristo esempio, eviterò lo scoglio. monti,
storici satirici, che tengono il « tristo modo » di « valutare una persona,
/ io forse ti parrò maligno e tristo / a prima faccia, e dannerai 'l
dispettosa, moleste erano le fonti, tristo il silenzio. 2. mitol
. parini, 330: quello sguaiato tristo facimale, / quel disgraziato, quel sciagu-
, i-178: è deforme, è tristo l'aspetto del facinoroso, del traditore.
un buon giuoco in mano d'un tristo giuocatore è come una perfetta spada in
mercato / chi non diventa un bel tristo di nidio, / appena otto di
falalella', così fu chiamato un contadino tristo, il quale, non avendo voglia di
, e del rapace uccello / il tristo imiterà sibilo acuto. 4.
ch'ogn'anima dolente sempre volge / al tristo porto nella eternai bolge. michelangelo,
poche sere, / commissariuzzo tu, tristo falsario, / ributtato da cristo e
, voi diverreste istru- mento del primo tristo, che volesse farsi di voi sgabello
. locuz. -essere più furbo, più tristo di un famiglio d'otto: essere
di tre assi, / e viepiù tristo d'un famiglio d'otto. note al
però si dice: il tale è più tristo d'un famiglio d'otto, per
fagiuoli, 3-1-201: io son più tristo d'un famiglio d'otto. guerrazzi
sciocca. sacchetti, 206-130: dio tristo ti faccia, che mi credi trattare
una certa fanghiglia, che avrebbe causato tristo odore e bruttezza, in tal maniera
me? di povera donzella / a qual tristo pensier l'onor soggiacque? settembrini,
sua mesta diceria / che mi fa tristo lagrimar sovente. -rompere la fantasia
toscano dice 'fantino 'ad uomo tristo, audace e malizioso. egli è fantino
che cacciar delle strofade i troiani / con tristo annunzio di futuro danno. bibbia volgar
, e del rapace uccello / il tristo imiterà sibilo acuto. -rifl.
tranello, un lavor / di quel malvagio tristo. baretti, 2-91: impara a
i-153: io favello d'un universale tristo, e non d'un particolare, che
. trattato d'amore, 36-1: tristo e dolente e faticato molto / son nel
353: temo che 'l mio tristo ultimo fato / non cangi presto quest'
cuore, sapendo d'aver dato sì tristo saggio de'fatti miei ad un uomo
viene chiamato ad una voce maligno, tristo, profeta salvatico, strologo di fava
fedelissima, con freddi liquori rivocata al tristo mondo, mi risentii. giov. cavalcanti
di pidinzuolo, xxi-n-924: ah! tristo fegatel! brutto ghiottone! / dimmi
boiardo, canz., 79: tristo chi d'alma feminil se fida, /
(578): renzo rimase lì tristo e scontento, a pensar dove anderebbe a
pien di pessimo talento / accomodato al tristo officio porta / ferro acuto e da
. canti carnascialeschi, 1-3: ogni tristo pensier caschi, / facciam festa tuttavia
o mai, per non provocare più tristo il fetore. saba, 53: egli
attizzan foco / sotto all'immagin del tristo dannato / quivi sono dipinti. de
mio languire / al suon del tristo pianto in questo loco / ten vieni a
/ a la morte, che 'l tristo core aggrappa. dossi, 161: era
. alfieri, 79: ma il tristo fiato, ch'ogni fiore uccide, /
, repentinamente cascano esanimi e soffocati dal tristo nocente fiato. marino, 12-29: tosto
. boiardo, canz., 79: tristo chi d'alma feminil se fida,
gocciolone per famiglio ch'è il maggior tristo del mondo, ma fidatissimo d'angravalle
a lei sì feramente espulsa / con tristo augurio dati. 9. in
, / il malvagio principio, il tristo genio, / tifone alfine?
quale, se forse pure entrava nel tristo petto, sì debole in quello dimorava,
. le cangia in quel freddissimo « ahi tristo e spaventevole caso! ». il
pena condegna a l'occhio invido e tristo, / che mirando l'altrui bene
di rabbia e velen misto / nel tristo core il crudel dente fige. goldoni,
onde obedir convenne, / ma col cor tristo e con turbato ciglio. ariosto,
il figuro può parere più vile che tristo. = deriv. dal lat
ma chi è più fino, scelerato e tristo, / per santità ti vende il
infingardo. alberti, 405: tristo me, che fo io? quando io
/ finito il colpo rio del mondo tristo? gemelli careri, 1-v-320: finite le
l'alma, che conosce 'l tristo tempo, / clama la morte, che
è vólto. / e tanto dentro al tristo cor soggiorna, / che l'immagine
uomo; e, quello che è tristo, disecca l'ossa. cavalca,
se n'è ita; sono tornato tristo, tristissimo. d'annunzio, iii2-
/ la vena, e purga l'omor tristo allotta, / poi risalda con loto
occhi: / e n'era il terren tristo e l'aria roggia. nievo,
di non maravigliarsi, veggendo a quanto tristo giudizio abbia portato quello scrittore una troppo
di polvere. salvini, ix-7: oh tristo nome, o dagl'iddii odiato
la vedova dal balcone potesse scorgere quel tristo sacco pien d'acqua morta. e
.. -madesì! e'si tiene tristo cattivo della cappellina, e gli pare essere
talvolta ad abbattere i confini formalistici del tristo ambiente giudiziario, perché un'aura di
troncon forando in basso / dà luogo al tristo umor, infin ch'ei veggia /
quella turba era stata raccozzata da un tristo forsennato, il marchese de saint-huruge.
sarà infortunato, fia indiscreto, instabile, tristo. tasso, 8-2-769: ebbe forse
è morta, / s'alcun suo tristo accento non vi mando / su per
che tosto piangerà quel monastero, / e tristo fia d'avere avuta possa. boccaccio
foscolo] fosse falso politico, e tristo, non dico: la sua politica degli
e spigne e frappa, / e tristo a quel che innanzi il dì gl'in-
l'unzione, quel contegno compunto, tristo, lumeggiato soltanto da qualche rara lepidezza di
, 294: -il cavaliere? -rispose il tristo affiatando e frastagliando le parole - se
la frega, / mort'è; e tristo è colui che vive e perde.
gli intestini, / mi pare un tristo gusto e un brutto giuoco. baruffaldi,
vi-44: ancor nel cor rimbomba / il tristo suon de'dolo rosi pianti
(1-4): espaventacchio mostra el tristo volto: / e gli occhie de la
torta la zanca / nel fine si ritruova tristo e brullo. g. m
1-79: con voce tremante e viso tristo / supplica sacripante e lo scongiura /
villan che in sulla via / vende il tristo lupino. d'annunzio, iii-1-25:
: i riposati membri levai su del tristo letto e, con sollecita mano esplorando
grondante di gelo, e un bicchierino tristo d'un rosolio giallognolo della certosa..
funerea cena. monti, x-3-170: tristo pensier, che dal funereo monte /
ed amore. arrighetto, 218: oimè tristo! oimè, oimè, oimè,
/ più di costoro? / un tristo, un truffatore, / un bindol,
tu mi consigli ben, non sarei un tristo / tenuto, e un furbarel.
pervenuto della vita e costumi di quel tristo il quale stese la face sacrilega al
cacciar delle strofade i troiani / con tristo annunzio di futuro danno. ugurgieri,
grazzini, 2-175: il prete, tristo e doloroso, tremando cominciò a cavarsi
veloce e tardo, / e lieto e tristo, e timido e valente, /
/ e vada come vada il tristo gregge. -con uso avverb.
d'un bicchiere, / e tristo a quel bicchier che a lor venia,
gallina canta e 11 gallo tace; tristo a quella casa dove gallina canta e
s. v.]: 4 tristo a quella casa, dove gallina canta e
. lancellotti, 252: quell'altro tristo, ribaldo, ignorante passar innanzi e
insolente e derisorio, geppetto si fece tristo e malinconico. pea, 1-162: lei
con valore spreg.); tristo. - anche sostant. c
esser di calca, uomo gargo e tristo di nidio; aver pisciato in più
. m. cecchi, 90: -il tristo m'ha / rotto le braccia,
monti, ii-180: ma brunetti è un tristo gatto a pelare e credo si rimarrà
2. figur. uomo subdolo, tristo, traditore. -anche: persona esperta
guerrazzi, 2-53: se il governo è tristo, fa conto ch'ei sia il
. parini, 330: quello sguaiato tristo facimale, /... / che
voce tua conosco /...; tristo è il tuo genio e fosco.
'dde mia iente: / corno faraio, tristo dolente? ». guido da pisa
imperatore / che con mia forza fei tristo bramante; / io son colui il
aggira, angaria... fello per tristo... gergonare, getto.
: non v'è mortale per quanto tristo che non abbia in sé un germoglio di
case di questi cotali gittatori, con tristo viso, con leggieri spese malvolentieri ricevuto
è ghirlanda / intorno, come 'l fosso tristo ad essa. idem, par.
.. ancora oggi, pur nel tristo abbandono in cui giaciono, fanno rimpiangere
: chi potria dir corno il cor tristo giace? molza, 1-220: il pensier
bianche; / e sotto il fioccar tristo che le asconde / paion di vita
, ii-201: sotto un'elce posar, tristo né lieto / del mio destino;
poria 'l foco allentar che 'l cor tristo ange. libro delle segrete cose delle
rispettare. ressi, xvi-431: è tristo indizio quello di coprire le nostre azioni
che volentieri. lippi, 3-38: del tristo avviso afflitto resta, / onde più
/ re- petendo le volte, e tristo impara. testi fiorentini, 36: che
: un buon giuoco in mano d'un tristo giuo- catore è come una perfetta spada
or lieto, or mesto, or tristo, or pien di pianto. achillini,
34: il m'ha detto tal, tristo, doloroso, / giotto, giorgin,
pascoli, 1019: egli cavalca, né tristo né lieto, / con un gerfalco
infuriar d'odii e cupidigie parziali, un tristo seder giudice di cause civili. imbriani
32 (560): nel lungo e tristo periodo delle inquisizioni giudiziarie per affari di
se n'osservò. leonardo, 7-i-52: tristo è quel maestro del quale l'opera
una frombola in maniera. i tristo chi giunge con quel suo giulèppo: /
inviti, / tenerla s'egli è tristo e non dir passo: / scartare i
amore e m'hai lasciato per / quel tristo sergente maggiore. -in relazione con
adeo che se ne ritomaro in giusparèllo tristo. = alterazione di giubbarello.
. pascoli, 180: albero tristo, ch'hai diverse rame, / foglie
, e siete glorificata; e io sto tristo e dolente. assarino, 4-6:
s'io ne spando un gozzo / chiamami tristo. 3. dimin. goccétto.
gocciolone per famiglio ch'è il maggior tristo del mondo, ma fidatissimo. g
. monte, ii-393: lasso me tristo, tale il ben ch'io godo!
godioso, né maiavventurato non sarà tristo. = deriv. da godere
somma, tu sei goffo insieme e tristo. t?. c. croce,
19-142: io mi credevo ben tu fussi tristo / e ladro e ghiotto e padre
/ inanemato e caldo, / come tristo ribaldo / e desperato, / col
: del contrario più che alcun altro tristo uomo si dilettava del vizio gomoreo.
d'annunzio, ii-280: bello era e tristo di bellezza / e di tristezza gorgònee
. nievo, 1-2x1: si accorse del tristo effetto d'una tal maniera di governo
un vetturale, / a cagion di quel tristo graffiasanti, / in un tempo è
(578): renzo rimase lì tristo e scontento. [ediz. 1827
calore. 2. malvagio, tristo, sciagurato (una persona, i
in pelle. collodi, 369: tristo e confuso di aver preso questo granchio a
di grattarsi il pizzicor della lingua, tristo il guadagno che i maldicenti col loro mestiere
vi-381: in sulla via / vende il tristo lupino, e noi raffrena / la
mi direte voi, / è un tristo animalaccio di rapina. / ma stendeano
va c'ha nome stige, / questo tristo ruscel, quand'è disceso / al
di mio fratello. tommaseo, i-285: tristo medico è forse men tristo di tristo
i-285: tristo medico è forse men tristo di tristo avvocato: ma gli studenti
tristo medico è forse men tristo di tristo avvocato: ma gli studenti medicina son
e rincrescevole, / anzi il più tristo grugno del rione. guerrazzi, iv-42
in quel gruppo medesimo / che quel tristo gli avea portati. caro, i-319:
dell'anima. -fare, esservi tristo o poco guadagno; fare, avere
testa, / e lor fecero far tristo guadagno. verga, 4-67: tutti quanti
la misericordia. aretino, 1-99: tristo quello speziale, guai a quel banco e
trasformato di nuovo in vaccaro, riprendevo tristo tristo la via di marino.
di nuovo in vaccaro, riprendevo tristo tristo la via di marino. -levarsi
ville? / quanti uomin degni a tristo fin tirasti. machiavelli, 566: egli
viso roso e guasto e adombrò il tristo sguardo cupido e nauseato sotto la tesa del
toso, / credea vedere un guasto e tristo regno, / e vidil triunfante e
(5-2): espaventacchio mostra el tristo volto: / e gli occhie de la
. -il ben fare è guerra al tristo: i malvagi o gli scellerati non
255: il ben fare è guerra al tristo. -in chiesa per devozione,
ne le sue corna; / partesi il tristo e subito ritorna. marignolle, 60
mai racquisto / del mio cor tristo -in nulla guisa faccia: / ferendo
idra / e rotare ad un sasso il tristo lica. seneca volgar., 3-371
annunzio, i-232: io mi adagio tristo e sonnolente / poi che più nulla
condita, imbandita per dispetto, quasi tristo intingolo gettato sul viso. betteioni,
ore, n'ho sofferta cotanta pena che tristo me, se l'industria del mio
e tal giace per lui nel letto tristo, / per tema non sia preso
colmare e chiu dere il tristo e il vuoto tra le membrature dei navigli
in cucina. alberti, i-227: tristo a me, e come t'imbrattasti
grandi quali i piccolini, / de tristo sangue e de mal flemma imbuti, /
perverso immaginaménto, e sarò libero dal tristo annunzio. 2. ant.
: se una poverella sconosciuta, nel tristo caso di lucia, avesse chiesto l'aiuto
nannini, 1-214: essendo l'amico diventato tristo, bisogna veder se il suo male
egli è immedicabile, e voglia essere tristo in ogni modo, rompete l'amicizia
io sono sconvolto dai casi di questo tristo maggio, e non so distrarne il
2-1-33: né mai vi si sente un tristo odore, conciosiaché le giunture delle tavole
a noi, ma molto minore e più tristo di noi. pinamonti, 86:
, / e è cason d'ogni mio tristo impazzo. s. agostino volgar.
, / repetendo le volte, e tristo impara. ottimo, ii-74: dice fra
morte incominciò a impaurire e ad essere tristo. boccaccio, dee., 1 -intr
apertura, c'era in terra un tristo impedimento: una barella sulla quale due
, 1-293: dante era impenserito di quel tristo annuncio. c. bartoli, 3-22
/ e più d'un stava impensierito e tristo. pindemonte, iii-487: allor che
dighieri; / e 'l padre suo sì tristo e tapinello / lo fa portare innanzi
sei satollo, / mi fai così? tristo impiccatoio. lippi, 2-21: vedendosi
, donne, chi pigli / in qualche tristo senso i detti miei, / quasi
. f. frugoni, vi-55: oh tristo quel giorno, ancorché non patiscono al
. ditudine, disonesto; malvagio, tristo. ventare simile a procuste; inferocire,
vedere se l'oro è bono o tristo, improntano el paragone. dottori,
557): così, nel lungo e tristo periodo de'processi per stregoneria, le
xxvi- 1-322: ogni cavallo, o tristo o buono, / s'inalbera a tirar
, un inamabile; ma non un tristo. -raro. scortese, inurbano
, per fortunato che sia, è tristo e inamabile. -orrendo, terribile
alfieri, 8-219: il mio cantar sarìa tristo inameno, / qual d'uom che
, rendevano lo stato di roma povero e tristo. 3. figur.
, / lascia il garrulo vulgo e il tristo mondo / prima, turgido mio,
mani di puttana che ha madre; tristo per chi ci si incapestra. giordani,
qualcuno. malpighi, xxxviii-29: tristo è colui che ne le man l'
in su la mezza notte, essendo tristo e solo così incarcerato, gli venne volontà
che l'incita e chiama / spettacol tristo, arpalìon ravvisa. botta, 5-136:
alla statura diritta, e partirono il tristo besso. bellori, ii-184: inclinando
quanto è troppo incomportabil male / quel tristo pentimento, che non giova! contile
e incomportevoli. pellico, 4-29: questo tristo esercizio sembrava per alcuni giorni incomportevole,
gelida collina bruna / d'un nuvoletto tristo incoronasi / talor l'argentea solinga luna
et incorporare le male qualità, che ogni tristo seto e corrotto gli nuoce. campanella
xxv-2-422: nella trappola / feci quel tristo incorrer in quel proprio / modo che
incorre la taccia di sleale e di tristo. carducci, ii-10-251: dopo tutto ciò
, si rivolse su per la via del tristo palude. 5. bernardino da
oggi l'eco o il coro del tristo quacquero incroatato [t. w. wilson
concludere nulla. sacchetti, 96: tristo a colui che con costor sincronica,
. citolini, 285: co 'l sogno tristo trovarete l'incubo. tasso, n-ii-308
.. contra ogni sorte di umor tristo e dolor d'animo incurabile. panigarola
quale trasmette esalazioni calde e di sapor tristo alle fauci e alla bocca. algarotti,
malo indrizzo de la sorte che per tristo andare del mio core. 2
riconoscer presto, / appresso il testimonio e tristo uffizio / de l'empia vecchia,
: cosi facendo, ben s'avvede il tristo, / che mentre fintamente indocilisce,
era stimato di mal animo e un tristo uomo che non mi curassi punto della
voglie / per farti più che mai tristo e dolente. boterò, 11-75: la
antipurgatorio. bocchelli, 2-i-159: il tristo indurimento degli spiriti, /...
non teme. caro, 12-iii-72: un tristo che faccia del buono, inebbriato o
: ineffabile: da non ne parlare, tristo ed abominevole. amari, 1-2-12:
l'infame dito di mezzo per un tristo discortese, e da tutti schernito e
e fastidiosi, fanno cattivo stomaco, tristo alito e pessima digestione, e finalmente,
l'infausto patto di plombieres riappare, tristo auspicio a un governo liberatore, sull'orizzonte
ci fie lecito domandare qual sia più tristo, e più nocivo alla patria? carcano
che sarà al toccare caldo e sarà tristo, che alcuna volta avviene per li soli
parbe vedere dinanzi agli occhi ettor molto tristo tratto da due cavagli sì come già
infingardóne. pescatore, 54: ah tristo e vile / va inanzi, e non
vermiglio, freddo e bianco, / or tristo, or lieto, infin qui t'
che ora ti senta lieto, ora tristo; ora divoto, ora indivoto; adesso
, bensì per vile abitudine d'animo tristo, e impudente, e crudele.
di certe glorie crescenti gli desse un tristo senso come di fastidio e di stizza.
passioni? pirandello, 8-517: quel tristo s'era infognato in un amorazzo per
quei nuovi vasi empì bel bello / di tristo odore, e dell'ambrosia in vece
. marino, 4-48: pensoso e tristo infra sospetto e speme / la cara
discorsi. forteguerri, 28-14: il tristo si volea far trar le calze,
la carta, che viluppo, più tristo che l'inganno, non se n'
b. davanzali, i-291: lo tristo verno o mal provvedimento di vivere o
e sospirò goffredo; / pur nel tristo pensier non si raccerta, / e
il collo. magalotti, 19-4: tristo colui / che di sì fatte cerboneche
incenerite della possera biancicarono, come il tristo ruscello ove filippo argenti ingozza il fango.
razzolavano il pane, / oggi pel mondo tristo ad ingrate fatiche / vanno da voi
machiavelli [tommaseo]: vorrebbonlo scoprire tristo, per levarsi quello carico ch'egli
. ant. iniquo, malvagio, tristo; colpevole, ingiusto. proverbia
, chi vive nel peccato); tristo, malvagio, scellerato, perverso,
/ vi passa l'uom, che tristo non v'annaspi. = denom
villania. / l'hai innugellita tu, tristo furfante, / sapevi pur ch'i'
/ sgombrando il mal terreno e 'l tristo umore, / pria che l'aggravi quel
inondati, affamati, assiderati, in qnel tristo e tetro novembre. 8
dori, alfeo, corrite / al tristo incesto, e ino e melicerta / con
pure suona, suona inordinatamente e con tristo suono. talentoni, i-ii4- 10:
gittò una sera una conca di fastidio tristo a dosso a bindo tenghi, funne preso
vigorosi dell'esercito. magalotti, 19-4: tristo colui / che di sì fatte cerboneche
i-51: gli orsi, che sentirono il tristo della bruttura dell'insanguinato tagliamento, lasciarono
è il tuo giardino, / e tristo come il campo di nessuno. cicognani,
ride degli attacchi di qualche insensato o tristo. pavese, 5-113: -prendi ganola,
, 3-143: lasso dolente sventurato e tristo, / che ebi nel prato un
ariosto, vi-99: è il maggior tristo... che sia al mondo
invilisse, et e converso non è sì tristo verso che abia una ellegante e mesurata
hanno mangiato, allora un demonio più tristo di quello meridiano, m'insobillisce così
sarà infortunato, fia indiscreto, instabile, tristo. donato degli albanzani, ii-447:
flutto instabile. viani, 14-39: tristo è chi deve vivere sull'onda istabile marina
/ con loro insieme, intenti al tristo pianto. petrarca, 17-8: io
fore. castiglione, 582: sdegnasi il tristo cor talor, s'avviene / che
l'autore usato il senso suo al tristo fiato, non perdendo tempo, ha
quale io stessa [melpomene] il tristo / svolsi de'casi umani intesto drappo
l'autunno amaro intoscato, / ché più tristo tanno bissesto / non poteva a noi
dio, / o voi intrisi in tanto tristo vizio. f. f. frugoni
. [intristisco, intristisci). diventare tristo, malvagio; corrompersi moralmente; depravarsi
; che col tempo indurisce, divien tristo al palato. 5. tr
5. tr. rendere peggiore, tristo, malvagio; depravare, corrompere moralmente
sui registri. = denom. da tristo (v.) col pref. in-con
poco scacciando dal capo quel poco di tristo toscano ch'io avessi potuto intromettervi in
ristretta et opposta ai venti cattivi e di tristo aere, sono di più vaghezza,
lontano. graf, 4-149: assai / tristo è il ricordo de'perduti giorni /
d'invasamento o d'illusione d'alcun tristo demonio che le assistesse, v'adoperò
cure pubbliche inteso, tanto ivi in tristo ozio e libidini occulte invasato. l
parabosco, 4-42: o inventiva da tristo solenne! parti che l'abbia fatta con
pare che sempre tocchi questa invidia del tristo fato a chi cerca più l'eccellenza.
ma vergognar mi possi 10 come un tristo se, chi farà questo, io non
trovate altramente, pubblicatemi / pel più tristo, pel più maligno et invido /
invilisse, et e converso non è sì tristo verso che abia una ellegante e mesurata
: l'anima asservita / si sprofonda nel tristo suo languore / (a poco a
, 3-2-315: il giocator che ha tristo in mano, e 'nvita, / in
tant'anni anche a noi vecchi, tristo davvero il suono della campana della quaresima
. tommaseo, 3-i-398: ma il più tristo si è che que'poveri giovanetti che
noia invola. goldoni, x-1048: ogni tristo pensier dal cor m'invola.
man racolta, / che del mio tristo cor tien la radice! / deh,
sì ch'ella sparlo: und'eo remasi tristo et empentìo. alamanni, 6-2-95:
di dolor la mente, / ch'è tristo lo cor meo, che sì si
poetica generazione degli eruditi lo mostra un tristo sonetto che leggesi in fine al codice
1-iii-732: necessità condanna l'ipo- crito tristo e negare quello contro cui pecca. calvino
12-3-355: non v'è di lor più tristo mostro, e nulla / più crudel
? n. villani, i-6-55: il tristo umor dell'iracondo fiele / segna l'
vetturale, / a cagion di quel tristo graffiasanti, / in un tempo è versato
esser facile il racconciare; questo è tristo argomento, a volere provare che una ismemora-
avere un sì fatto capo... tristo, ma pratico e accorto.
la prima letera si iustifichemo zerca quel tristo di nicolò querini. machiavelli, 1-viii-46
i et è cason d'ogni mio tristo impazzo. masuccio, 28:
, 2-55: l'uccello di giove con tristo suo volo vegnente e me lacerante con
/ non mi fate un augurio così tristo. metastasio, 1-2-332: tergi le
per niuna sua quistione, partissi molto tristo e lagrimante. simintendi, ii-17:
manda è rimanuta / col suo cor tristo e tutto lagrimoso / e con doglioso
me lieto, / nesun vive più tristo e giorni e notti; / e doppiando
la moglie del ladro. (il tristo e i suoi complici hanno pena una volta
istride / dumila e più ne misse in tristo lago / questa reina e tutte le
v.]: 'lamaccia', uom tristo e di mal affare. * chi
uno gufo solo spesso si lamentasse con tristo verso nel colmo del tempio, e traesse
questa città, la quale porta il tristo diletto con lamentevole stato. de jennaro,
questo modo si facea battere la lana dal tristo montone. bandello, 3-22 (ii-381
, / e senza figli nel mio tristo albergo / avrei potuto rimirar la speme
, 131: sola non cura il mio tristo languire, / e sola il può
: l'uccello di giove, con tristo suo volo vegnente e me lacerante colle
la madre pia; / lassa il costume tristo / e la tua mala via.
, / e è cason d'ogni mio tristo impazzo. 2. atto o
ardire / non ti conduca in qualche tristo lato. machiavelli, 1-viii-64: potrebbe
turpe. monti, vi-420: un tristo loiolita, un prete macro, /
: oh voi pietosi, onde sì tristo e basso / obbrobrio laverà nostro paese
, bianche; / e sotto il fioccar tristo che le asconde / paion di vita
sorger da un lato anfiteatro / lagrimevole e tristo, ove non d'orsi / o
del sistema jouf- froy] è un tristo legato che ha lasciato il sensismo all'eclettismo
. lorenzo de'medici, 7-141: tristo a quel bicchier ch'a lor venia
, non potrebbe essere se non un tristo. carducci, ii-3-133: è tristo
tristo. carducci, ii-3-133: è tristo, e più che tristo sciocco e vano
: è tristo, e più che tristo sciocco e vano e leggero. può
. busini, 1-53: non era tristo, né scellerato, né doppio,
deali alcuna lena, / che '1 tristo spirto si rinvegna alquanto. cino,
mei delettamente, / siraio enfiato e tristo, pieno de 'ncrescemente; / torrotte la
: 'il tale è alla lettera un tristo uomo; sono alla lettera rovinato '
direbbe: * il tale è veramente un tristo uomo; sono assolutamente 'o '
: e tal giace per lui nel letto tristo, / per tema non sia preso
la via della fede del vano e tristo circuito delli empi. rinaldeschi, 1-60:
20-37: rinaldo a quei ch'è tristo dava un tocco: / lievaci tosto,
che accade allora o si priva di tristo o di scomodo. cantoni, 479:
sapessi il nome o contrassegnio / di quel tristo che disse quella baia, / io
pensasse di dio, non sarebbe mai tristo, sempre allegro, ché sarebbe pure
. questo è un fatto innegabile e tristo, che pur non si dee dissimulare.
: lieto in un puncto, amaricato e tristo / mi ritrovai nel tuo donarmi el
19-1: se poi si cangia in tristo il lieto stato, / volta la
limite. puoi tendermi un laccio così tristo per cercare di pigliarmi! montano,
che tornarai en cenere, / corpo tristo fabricato de limo. boccaccio, viii-
stracciato e anciso, / ancor vuoi comparir tristo e linguadro? d'annunzio, v-2-238
/ già più liquor del ghiado al tristo petto. b. tasso, i-132:
s. v.]: * tristo a quel soldo che peggiora la lira '
bellincioni, i-209: risposon le lamprede al tristo caso: / noi lasciammo le lische
xxviii-10: tal giace per lui nel letto tristo, / per tema non sia preso
mia di sì lungo anno, / tristo infelice e sonnacchioso loglio? oliva,
5-262: verbo non v'è il più tristo e il più lograto: / tu
. pascoli, 202: come è tristo e pio / il lontanar d'un
tu dèi sapere che se'd'un tristo loto, / ben ch'abbi d'
ii-19-238: sento anche la voce del tristo torrente che par quasi fatto fiumicello lucido
vènti le arsure / dato aveano un tristo lucore / come alle paglie marine
dei cani, ma più lugubre e tristo. manzoni, pr. sp.,
. caro, 5-11: e 'l tristo augurio / del foco, che lugubre
queste assalirò itale genti offese / dal tristo suol di sì lugubri fati. panzini,
: tal giace per lui nel letto tristo, / per tema non sia preso
, 1-159: quel contegno compunto, tristo, lumeggiato soltanto da qualche rara lepidezza
che tosto piangerà quel monastero, / e tristo fia d'avere avuta possa; /
o un abete o cipresso / al tristo lupo. l. ugolini, 142:
bassa e le orecchie pendenti; è tristo, i suoi occhi sono lagrimosi, la
di espedienti (anche disonesti); tristo, di malaffare. crusca [s
di rienzo, 93: tornò a retro tristo, e nell'escire che fece da
spontaneo elegge / quel ch'è men tristo; e macolar ne suole / la ben
mi basta, / e non col tristo essempio di costoro / macular donna alcuna
visto, / da libidine vinto e fatto tristo. n. agostini, 5-9-12:
, 1-ii-212: voi non conoscete questo tristo. / e'sa finger più
fa maestro. leonardo, 2-98: tristo è quel discepolo che non avanza il suo
guerrazzi, 14- 98: il tristo ebreo si fa dappresso, e da vero
s'alcun dolce mai / ebbe 'l cor tristo. boccaccio, dee., 1-1
. forteguerri, 28-14: il tristo si volea far trar le calze, /
malanno. firenzuola, 666: tu, tristo, dicevi che la 10 faceva per
occupazioni. 3. ant. tristo, malandrino, malvagio. -anche sostant
santi barlaam e giosafatte, 7: lo tristo malaugurato re non conosceva a quale signore
savonarola, 14: lassa il costume tristo / e la tua mala via.
sarà godioso, né maiavventurato non sarà tristo. fiori di filosofi, vi-
che il consiglio potesse aver prodotto qualche tristo effetto. leopardi, iii-200: per
peste. parabosco, 4-18: o tristo, ti venga il mal di san rocco
che una data cosa ha avuto esito men tristo di quello che si sarebbe temuto;
voglio inanzi parer ruvido e malevolo e tristo, che meritarmi il nome di buono
come rancide o come malgraziose o di tristo suono. manni, 1-114: l'
foscolo] fosse falso politico, e tristo, non dico: la sua politica degli
. f. frugoni, vi-142: fui tristo eziandio co'buoni,
, che siete buono co'buoni e tristo co'tristi. giannone, 255: i
gazzetta nazionale della liguria, lv-300: quel tristo di rousseau m'inquieta, e maligna
palude va c'ha nome stige / questo tristo ruscel, quand'è disceso / al
suo stile melanconico. -sinistro, tristo. bandello, 1-19 (1-221)
: egli stava tutto malinconoso e tristo, imperò che 'l demonio gli metteva pure
so se si trovi uomo, per tristo e maninconioso che sia, a cui non
a male in cuore s'induceva a supporre tristo altrui, e supposto tristo, gli
a supporre tristo altrui, e supposto tristo, gli talentava crederlo incapace delle ultime
del tuo peccato, tu saresti molto tristo che tu gli hai fatti. dante
ingegno anco era astuto, malizioso e tristo di natura. bottari, 5-141:
e fallace, / nel quale e'tristo s'è ravviluppato. storia di stefano,
: tu siei ben tu un vecchio tristo e maliziuto. = deriv.
da un impulso insopprimibile a nuocere; tristo, scellerato. -con significato attenuato
, malefico. magalotti, 19-4: tristo colui, / che di sì fatte cerbo-
; cattivo; malvagio, perverso; tristo, iniquo, perfido; ribaldo.
dotta, lat. màlus * cattivo, tristo '. maloablato, agg. (
molti alfin pestifero oppio, / un tristo seme di malvagio frutto, / tanto
, / mio brando converrà, che tristo il faccia. pulci, 1-24: la
ii-3-29: quanto fosse falso politico, e tristo, il foscolo non dico:
/ con loro insieme, intenti al tristo pianto. bibbia volgar., i-72:
. leopardi, 10-24: dove io tristo ed affannato e stanco / gli occhi al
credo, percioché lo conosco per un tristo. d. bartoli, 2-1-170:
quali il rimenino e portino i mandati del tristo padre. boccaccio, i-565: del
/ in che io ho tirato questo tristo. lud. guicciardini, 3-21: esso
aveva nome la niccolosa, la quale un tristo, che era chiamato il mangione,
], 282: successe un pensieroso e tristo silenzio al furore della lingua. rimase
man di faraone, / del signor tristo, obligati vi siamo. -man
. e saldo nel lottare. -avere tristo in mano: v. tristo.
-avere tristo in mano: v. tristo. -avere una buona mano: risultare
godo delle nuove scoperte di mastro bartolin tristo, al quale imprometterai per quindi a
dolce e mansueto, / ch'ogni tristo pensier tornava lieto. -gradualmente.
. frugoni, i-5-312: io qual tristo poverello / qui sto chiuso in un mantello
. uno mantello nero per le spalle, tristo. lucrezia de'medici [in savonarola
, con l'unghie guaste, con tristo mantello? sforzino da corcano, i-2-63:
/ nel manto scuro e sotto 'l tristo velo. cammelli, 58:
vesta / che mi diede natura e 'l tristo manto. bembo, 1-221: molza
bellini, 503: il gaio, il tristo, il robusto dei pezzi, tutto
pertuso pendente molto a similitudine che ogni tristo cane ha gran coda. =
/ faccio la conseguenza: idest un tristo, / un sodomita, un furbo,
elle son di certa razza, / tristo a colui che ne divien marito. c
col volto e con l'animo sempre tristo, innanzi martiria e tormenta se medesimo
con le cattive, d'ottenere da quel tristo che finisse d'infliggere il martirio alla
tuoi martìri / a lagrimar mi fanno tristo e pio. cino, iii-33-4: quanto
i fuochi; e soffia sul tristo rogo con tutta la sua follia, come
leva sì bene le maschere che il tristo si scopre alla fine per tristo e
il tristo si scopre alla fine per tristo e chi ha bene operato vien per buono
. simintendi, 3-164: io stava tristo, sanza sangue, vedendo lui masticare
stesso / e mostrate nel viso così tristo? varchi, v-38: coloro i
/ l'amaro matrical, ch'ai tristo assenzo / benché la palma dia,
ma l'uomo è più spesso a lei tristo figliuolo. tarchetti, 6-ii-347: mio
un giocatore che non ha né buon né tristo ed è invitato del resto; pur
si dica. poliziano, 1-607: tristo a chi si confida in bel colore,
/ a casa sua n'andò con tristo core, / e fra sé disse:
non dicano che anch'io sono un tristo come colui che ho rappresentato.
(5-3): espaventacchio mostra el tristo volto: / e gli occhie de la
, 4-104: né so se quel tristo di panurghio / m'ha menato alla mazza
nelle medesime sboccano, si medica il tristo odore delle fangose e pestilenti acque.
salerno, / ond'io cred'esser tristo in sempiterno / mem- brando me di
. 'un mefistofele ': un tristo maligno, un tentatore non potente che al
108: siccome s'era fatto anche tempo tristo e pioveva di continuo, una melmetta
di salerno, / ond'io cred'esser tristo in sempiterno / membrando me di cotando
, iv-19: talvolta fa la natura sì tristo effetto, mediante memorabili e calamitose mutazioni
tragga, e nulla / vergogna il tristo? tommaseo [s. v.]
anno a marcirsi et infradiciarsi, è tristo per le vigne, perché tutto menerà
che le medicine potenti, nel levare il tristo, me- nono con loro assai del
messo velia / questa mala menda -nel tristo mondo. tebaldeo, 1-19: che
questi ch'io te dico: / ser tristo, ser dolente, poco-adosso, /
tesauro, / rende il suo possessor tristo e mendico, / eh'egualmente il
, e incontanente li capelli toccati del tristo sugo cascarono, e le nari e li
cristo] ci è apparecchiato, ben sia tristo chi si lascia morire di fame.
... tu certo devi essere un tristo, / che mentisci la tua patria
mentite a la fama, che vi affermava tristo augurio alla vita. b. segni
foco mansueto / e non mostrar sembiante tristo o lieto, / ch'io non ti
cecchi, i-289: -che vorresti tu, tristo? ch'io ti dessi / o
già da qualche tempo operando lentamente quel tristo effetto in tutto il milanese. betteioni,
panzanese, vi-143: quante il secol tristo / fanciulle spinse a mercantare a prezzo
e la pena, volle che al tristo priva di conforto si offerisse la tomba
minugia; / la corata pareva e 'l tristo sacco / che merda fa di quel
mertan qualche pietà, re, il tristo figlio f... f pria di
simintendi, ii-19: io ho meritato tristo tormento, e non lo rifiuto. boccaccio
di furbo trincato e che rasenta il tristo. 'gli è un certo merlo,
l'impeto affiena e, dispettoso e tristo, / fra suoi si mesce.
aretino, vi-703: oh che da ben tristo è questo zoppino!, oh gli
, / ch'esser non puoi più tristo che ti sia. -dire messa:
canzoneta lassa, / o mesagiera del mio tristo piancto, / in ciera umile e
si dottorrà poi e dirassi: misser tristo e dottorato! bibbiena, xxv-1-15: non
. / -il m'ha detto tal, tristo, doloroso, / giotto, giorgin
quello che mi dole, che questo tristo mi ci mestica ancora me.
frate, il quale camminava già con tristo presentimento in cuore, d'andar a
2-136: col metro la cicala infame e tristo / rendea noioso il mondo d'ogni
ardire, / con quel ribaldo, tristo, scelerato / venire a corte, e
: questi son termini insegnatili da quel tristo di fessenio per metterlo su. aretino,
oddi, 1-42: lasciami castigare quel tristo di beccafico, che sarà stato mezano
dottorrà poi, e dirassi: misser tristo e dottorato! batacchi, i-145: è
garisendi, xxxviii-287: chi lauda un tristo è un tristo e mezo lui.
: chi lauda un tristo è un tristo e mezo lui. proverbi toscani, 326
a me pare già vedere empiere il tristo luogo di molta gente, e parmi
ficcandomelo ora a buon modo e ora a tristo, mi fece far tosto quello che
che il consiglio potesse aver prodotto qualche tristo effetto. [ediz. 1827 (
compassione: / oggi tu mi se'tristo e spunto e brutto. cesari, 7-370
sofo negata, e stanza eterna al tristo / mimo fecondo di scurrili modi, /
caro, 6-324: altri (pietoso e tristo ministero) / il gran feretro agli
arte vana / nulla più ministrava al nocchier tristo / contra 'l rapido flutto e contra
; / la corata pareva e 'l tristo sacco / che merda fa di quel
g. gozzi, i-23-208: sì che tristo a chi giunge loro in mano [
, i-302: lo sguazza, ch'è tristo, ma però di quelli che talor
chiude, e lo mirare che fa è tristo e di mala maniera. petrarca,
: s'io perdo di questo mondo tristo / le suo ricchezze e 'non duranti
11-30: un folletto il più malvagio e tristo / gli misi addosso; ed in
e ripiegò i ginocchi; / mischiò col tristo gorgo il petto anelo. 2
sue miseriuole. pascoli, 593: il tristo ieri adorni / oggi di fiori semplici
quella donna che era per lui un tristo mistero. poerio, 3-108: forse a
, 1-137: io con volto disdegnoso e tristo / serbo il tuo letto abbandonato e
o bella, o cara, in volto tristo / perché spargervi il pianto in su
. saccenti, 1-1-153: conosce il tristo / che, in trattato di fiera
). pascoli, 593: il tristo ieri adorni / oggi di fiori semplici
pensare ad un altro; a qualche tristo mobile nel quale mi fossi imbattuto e
dice ironicamente per dare ad uno del tristo, ed anche per proverbiarlo o di
bellincioni, 1-209: risposon le lamprede al tristo caso: / noi lasciammo le lische
. ibidem, 100: dà moglie al tristo, dà marito alla dolente; fatto
, chiunque vi siate che avete portato così tristo grano al nostro mulino, riportatevelo indietro
di costanzo, 44: gli occhi di tristo umor sempre avrà pieni / finché fortuna
più di colui che mi fa vivar tristo, / assa'di volte rin- grazere'
fuori di esso il supremo potere fu tristo in ogni tempo. b. croce,
care ma tutto quello che hanno più tristo. pascoli, i-195: in vero
tosto piangerà quel monastero, / e tristo fia d'avere avuta possa. cavalca
come rancide o come malgraziose o di tristo suono. -intr. con la
spuria mondiglia, / tristi e di tristo seme, capitatici / di fresco,
: lasciar che il mondo formi un tristo concetto della mia condotta. fogazzaro,
basso, cieco, defunto, gramo, tristo 0 malo mondo: l'inferno.
non torna; / ma tolga il mondo tristo che '1 sostene. poliziano, orfeo
algarotti, 1-v-321: sarà maxen un tristo monumento, la narva, lo blenheim
posteriore alla scarsità., possa essere un tristo effetto dell'antecedente penuria. 3
oglio in palco scema e diventa più tristo. similmente nella murca e nelle flage
/ e manco tien di morchia e tristo amore. mattioli [dioscoride], 143
il gelo. papi, 4-39: il tristo / euro la primavera tenerella / percote
adoardo buchingamio. salvini, 22-200: tristo subito fracasso / per le navi sorgea
: o o! facciam che pena il tristo porte. / o o! cavi
, ma neanco, parlando d'uomo tristo e pericoloso, il dire che 'dio
odo più tanto più imparo; / ma tristo torno e de dolce amaro, /
è ri- manuta / col suo cor tristo e tutto lagrimoso / e con doglioso
marini, ii-142: udito uranio il tristo pronostico, anzi la mortale sentenza,
luce di quigli / che mi fan tristo, mi sia così tolta. idem,
parean fantaccini di ceri, / e tristo a quel ch'aspetterà il batacchio! /
e fei le viste e feci il tristo; / in questa via ci sa di
g. gozzi, i-23-223: come tristo e spennacchiato pollo, / in un
'mozzina ': uomo astuto, tristo e che sa il conto suo; ma
anchetto; spirano un odor mucido e tristo. idem, iii-7-337: mucido tanfo
e per ismeraldi. 3. tristo, menzognero. la spagna, 26-32
sacchetti, 83: o son io tanto tristo e smemorato, / o son io
iv-19: talvolta fa la natura sì tristo effetto, mediante memorabili e calamitose mutazioni
doglia), / a pianger solo il tristo cor m'invoglia. niccolini, ii-329
mutua benevolenza. foscolo, iv-344: tristo colui che ritira il suo cuore dai
al gallone, / stroppiato bozzarello e tristo nano! ariosto, sat.,
nuovi vasi empì bel bello / di tristo odore, e dell'ambrosia in vece /
i-51: gli orsi, che sentirono il tristo fiato della bruttura dell'insanguinato tagliamento,
iniquo e scelerato, / nato di tristo e di superchio caldo. guicciardini,
, s'anche io fossi dissennato e tristo ad un tempo, a far correre rischi
dell'ingegno anco era astuto, malizioso e tristo di natura. tagliazucchi, 1-i-373:
e '1 bel colore / macchian di tristo umore. g. stampa, 54:
nde va e la morte vene: / tristo chi aspetta 'sta necessitate. giannotti
anonime napoletane del quattrocento, lxiv-125: tristo chi prova la necessitate, / tristo
: tristo chi prova la necessitate, / tristo chi casca per chiamare aiuto, /
chi casca per chiamare aiuto, / tristo chi perde li beni acquistati. machiavelli
il volto? mazzini, 1-82: tristo, chi getta il manto dell'adulazione sull'
che tornerai en cenere, / corpo tristo fabricato de limo, / che negletissi lo
tra la biada, / così sfregiato e tristo? / che fai, povero cristo
empia scola, / forza è che tristo, vile e reo si scopra, /
empia scola, / forza è che tristo, vile e reo si scopra, /
sotto i suoi splendori / qual pensier tristo rende / fosca la fronte, annuvolato
spiava nei loro ragionari un tal qual tristo e nimico rancore contro i benestanti e
empio tesauro / rende il suo possessor tristo e mendico, / eh'egualmente il
comparat. di nequam 'dissoluto, tristo '. nequìssimo (niquìssimo),
, perverso, scostumato, scellerato, tristo, infido; che è il più
superi, di nequam 'dissoluto, tristo '; la var. niquissimo risente forse
de quilli lochi audectero da longe lo tristo pianto. lorenzo de'medici, i-291
18-i-512: era destino terribile che il tristo discepolo, per consumare il misfatto in
. viani, 19-270: di continuo tristo, il ragazzo, teso sulle coltri,
mancasse nulla a la neronaria del tristo doloroso, gli tagliò i panni intorno a
nibbiarèllo. mescolino, 2-6: -ahi tristo ghiotton micidiale, / che sì che
viso roso e guasto e adombrò il tristo sguardo cupido e nauseato sotto la tesa
vi-44: ancor nel cor rinbomba / il tristo suon de'dolorosi pianti, / ch'
'è di nidio ': è tristo, è astuto fino dalla culla..
esser di calca, uomo gargo e tristo di nidio. -che ha carattere
666: il tutto, buono, ha tristo figlio: il niente. -cessazione o
, 129: tra parente e parente, tristo a chi non ha niente! ibidem
un poco in prima il senso / al tristo fiato e poi no i fia riguardo
: oggi chiunque non è stupido o tristo è persuaso che la vera nobiltà dell'uomo
tedioso e ontoso e maninco- nico e tristo. -che si svolge in modo avvilente
che rapìo e feila far regina / del tristo inferno e dell'opaco loco. caro
quella sera, nel silenzio opaco e tristo di quella cucina, vorrei potere e saper
già da qualche tempo operando lentamente quel tristo effetto in tutto il milanese. carducci
suono ancor più sinistro, da quel tristo brulichio usciva qualche vociaccia che rispondeva:
falsindovino '[luciano] dipinge un tristo che s'era messo in possesso d'oracoleggiare