chim. coesistenza equilibrata di due isomeri trasformabili reciprocamente l'uno nell'altro, dovuta
che ha solo una parte degli organi trasformabili in petali (un fiore).
. attributo di uno dei due isomeri trasformabili l'uno nell'altro che hanno origine
(novolacche solubili e fusibili, bacheliti trasformabili per riscaldamento in resine insolubili e infusibili
indirizzarli, uomini viventi, plastici, trasformabili, da persuadere o da intimidire per
in generale tutti i residui agricoli sono trasformabili con processi fisico-chimici in combustibili liquidi.
: 1 radicali si presentavano più facilmente trasformabili in uomini di governo, quantunque sulle prime