radicina loro achianta, / engrossace a trar l'umiditate, / e fa l'
che da l'accordo / e dal trar de le sorti sopravanza, / è speso
59: sperando lungamente in acrescenza / trar contendenza d'alto signoragio, / che mi
.. acculati / dian mano a trar su carte, e sbalzar dadi. pirandello
, ii-123: essemplo reo non ti dea trar in fallo, / né fallo tuo
. ha felicemente praticato un metodo per trar profitto da un sito sterile, perché
tosto affanarsi. tasso, 19-28: trar molto il debil fianco oltra non pòte,
qui apresso, / a ben volerne trar frutto aficace, / volessen più parole e
i-92: poi dirai col sartore / del trar ad ago e lavorar d'intagli.
, 546: se domani 10 potessi trar d'agonia mio padre, tutti noi,
/ e quanto l'occhio mio potea trar d'ale, / or dal sinistro e
sé tanta potenzia d'arte che possi trar d'un corpo metallico, o d'altra
come la materia da cui esso ha da trar forza per vincerla: l'aria.
che mi conforte ad altro ch'a trar guai. idem, 66-6: e
, onde gli amatori del vero possan trar frutto di maggior cognizione e giovamento,
e liete / nel fonte del diletto a trar la sete. idem, 298:
assalito, ebbe talento / di trar la spada e ucciderli ambedui: / ma
: non ci brigheremo noi ora a trar fuori dalla narrazione del presente viaggio,
più propria ha potuto il magistero / trar della viva e naturai sua forma,
comunicazione rimaso. 2. trar profitto; guadagnare, avvantaggiarsi. -anche
pronominale (approfittarsi, approfittàrsene): trar vantaggio, giovarsi; abusare, sfruttare
le destre mammelle, / perch'a trar l'arco non nocesse loro. petrarca,
11-115: s'egli è lecito dalle preterite trar delle future cose argomento. 3
che mentre spirano non possono a sé trar l'aria, e mentre sono da'
sempre girondolando nuovi arzigogoli ed andirivieni per trar denaro dalle borse dei popoli.
un asinaccio da cavezza hanno fatto pruove di trar dui calci con la loro insolenza alla
le destre mammelle, / perch'a trar l'arco non nocesse loro: /
prenderli ci è posta, / non osa trar del sacco la bandiera. berni,
deh! scendi [apollo] a trar d'error costei, / che sol tue
gli esercizi della ginnastica, che sa trar partito da ognuno de'suoi membri,
degli inimici nostri a manco di un trar di mano. 18. sentire
com- merzio venne inavvedutamente la misera a trar nel seno una orribile contagione, qual'
dolci e con più saggio aviso / trar dal trionfo suo spoglie s'ingegna.
/ vólti a sinistra; e al trar d'un balestro / trovammo l'altro
/... / alcuno a trar budella in beccheria / e ridurle a minugie
, benché poste alla distanza di un trar d'arco dal luogo dove egli avea
: alcuno [fu condannato] a trar budella in beccheria, / e ridurle
n'andrai. / di'che ben può trar guai, / ch'ornai ha ben
fuor del guscio / verginella modesta / trar non osi la testa, / pur di
della destra insieme, e cominciò a trar di mandritti in questo modo parlando:
massimamente. lippi, retta, trar di berretta, fare onor di berretta,
145: a'più vecchi si conviene / trar le berette et abbassar le teste.
; or ferminsi i plettiari, / e trar la sete con tai bicchieruoli. vettori
7-75: va sempre innanzi agli altri un trar di mano, / fiera e bizzarra
liberare dal blocco la germania famelica per trar profitto dalla sua fame. einaudi,
fromba /... / per trar discosto al sicuro la romba. machiavelli,
. buonarroti il giovane, 9-388: per trar d'un borsellin, ch'egli abbia
folto / per trar di macchia la bestia crucciosa. ariosto,
e ad accostarsi a derbent, donde trar vettovaglie per l'esercito che grandemente ne
al lago ritornar volea / per ziliante trar de aversitate. lorenzo de'medici,
benché poste alla distanza di un trar d'arco dal luogo dove egli
. caro, 12-i-30: vi volea trar di questo mondo; e...
/ e quando alcuna volta il vo'trar fore, / non ho buco sì grande
solo, a tutti davanti un buon trar d'arco, / presso alle porte polinice
sempre concorso di persone, / sapendo trar la cabala pel lotto. guerrazzi, iii-227
/ di cacciar lui nel fosso, e trar quegli altri. fagiuoli, 1-6-227:
ben non sai, né curi, onde trar puoi / fortunata quiete a gli anni
in ver la sera, / quando di trar le sorte fu compito. / il
s. v.]: calcitrare, trar de'calci. raro anco nella lingua
via giusta compartito. / mollemente al trar del fiato, / qual liev'onda
. / il tristo si volea far trar le calze, / e te l'infrancescava
, terminare. salvini, v-437: trar l'aiuolo, altramente tirare il calzino
di taide le ritrosie / con un trar mistico d'avemarie, / e de la
belle / tanto che non si posson trar del regno; / e 'l canto di
vecchio re battersi il volto / e trar del capo la canuta chioma. lorenzo de'
ha girato el capo or promettendomi di trar di mano a mio padre il denaio
trattengo, o forti? andiamo / a trar di bizzarria questi capocchi: / leviamgli
guarnello, / e non se la potea trar la mattina? -cappuccio.
intelligenza, 212: de le fedaltà fece trar carta. m. villani, 1-73
i-225): e così cominciarono a trar in mare de le mercanzie e robe,
degli inimici nostri a manco di un trar di mano, io facevo lor danno inelle
ricchezze che l'italia ha obbligato di trar fuori delle cave e mettere in circolazione
ditto memoriale... e trar fore a tutte sorte de monete che vendano
voi, ser candido, / 'n un trar di penna imbrattar un quaderno /
dè saper tenire; / e noi dè trar sì cort'o deleiale, / che
tasso, 2-1: ismen, che trar di sotto a i chiusi marmi / può
che chi l'aveva indosso, / trar più non potea fuor braccia né testa
non si muovan a biche / a trar lor le vesciche. pulci, 14-83
amici. marino, 12-19: per trar da l'altrui bene il proprio male /
, 80: di qua da querciagrossa un trar di freccia / cominciaronsi i nugoli a
/ cioè ninne e donzelle / a sé trar con lusinghe. negri, 1-700:
a dietro / per poterlo in salvo trar: / tre mi dié di sprone e
3-21: dirai col sartore / del trar ad ago e lavorar d'intagli: /
ricchezze che l'italia ha obbligato di trar fuori delle cave e mettere in circolazione.
son, ma ciancie inteste, / a trar da'plebei cori infame riso, /
. e rifl. procacciarsi un guadagno, trar profitto, lucrare. boccaccio,
virtù. spolverini, xxx-1-162: a trar gli resta / da quelle spiche il gran
tue tieni cara tua vita, non trar fuori tua spada, ché tosto io ti
amore, v-362-144: tu mi vuo'trar d'amare / e di'ch'amor
, ma ciancie inteste, / a trar da'plebei cori infame riso, /
in via giusta compartito, / mollemente al trar del fiato / qual liev'onda or
rimedio. ariosto, 139: suol trar l'infermo in sepoltura / interrotto compenso
fasciata e legata che non si possa trar fuori, e condannala quello vorrai
, 11-138: e lì, per trar l'amico suo di pena, / che
la gola... si vuole trar sangue dal palato. confederale,
confessioni, riconciliar vecchie nimi- cizie, trar quasi dalla disperazione ostinatissimi peccatori...
che mi conforte ad altro ch'a trar guai. sacchetti, 42-53: li cittadini
la congiunta su sedia allogata a trar guai; i quali erano perché il consorte
seduttore per conto altrui, ingannandola, può trar moneta...: * femmina
sue piaghe, per dio! ma trar m'aita / di lassù la vendetta a
, nel principiare le imprese, nel trar fuora gli eserciti, nel fare le
già ricevuta e approvata. il diritto di trar da essa nuovi vocaboli è d'una
saper tenire; / e noi dé trar sì cort'o deleiale, / che si
1-19 (i-225): cominciarono a trar in mare de le mercanzie e robe,
lavoraggio, / ma ben sua vita trar non ne poria, / sì gli
guardato chi è, / si chini a trar la corda. cesari, 1-1-227:
virgilio di cui gli altri non sapevano trar costrutto e la cui tomba era dalla
saper tenire; / e noi dé trar sì cort'o deleiale, / che si
saper tenire; / e noi dé trar sì cort'o deleiale, / che si
; conclusione. - cavar costrutto, trar costrutto da una cosa: intenderne il significato
pacato, / pensando ha dubbio e vuoine trar costrutto. leone ebreo, 307:
virgilio di cui gli altri non sapevano trar costrutto. borgese, 1-394: -di qualche
aspra cote / sai con un ferro trar vivi sembianti 1 = voce dotta
calori del sole di cotai vene non possano trar fuori materia niuna metallica, che comunque
vorrei, / credon, quei riguardando trar sospiri, / che portin pace a
, e nel profondo / del limbo a trar molte anime n'andassi. savonarola,
più il bosco è folto / per trar di macchia la bestia crucciosa. berni,
irrangiungibile. stuparich, 5-296: invece di trar saggezza dalle terribili prove per cui passavamo
gioia ed allegrezza e canti; / far trar del vino e fumar la cucina,
male che ancor non hai: non trar di culo prima che tu non sia
efficace. ariosto, 139: così suol trar l'infermo in sepoltura / interrotto compenso
solo punto giuocan tante anime in un trar di dado. dovila, 764: onde
e sai ch'io comincio ora a trar pel dado. firenzuola, 643: io
nei giuochi delfici armonia più dolce assai trar seppe da una cetra logora di legno
153: tutti son gente da trar al denaio / com esso 'l vaio bianco
s'affisse; / e lì, per trar l'amico suo di pena / che
ne ho saputo trarre gran conseguenze, come trar ne ho potuto di qualche altra osservazione
nostro vantarsi incominciò di rara / desterità nel trar d'arco o di fionda, /
: so che il destrier pennuto / trar ti potrebbe in un girar di ciglio /
, 2-40: men curato avrei / vedermi trar di mezzo il petto il core.
sì piagato, / che mi facea trar più rata e più guai, / che
e pietre: e delle balestre da trar saette; e delle frombole. muratori,
diletto / è 'l cavalcare, e 'l trar di fromba e d'arco. g
altri ingegni, e dal profondo orrore / trar quel diletto che i più saggi appaghi
4-64: io spero in dio ginevra trar di pene. magalotti, ii-41: che
milizia, ii-179: il buonarroti non volle trar profitto da'monumenti di roma, e
elmo, e tutto disarmosse, / e trar fece a'cavalli e sella e briglia
d'ungioni / et a un cingial trar spesso i denti? della casa, ix-445
. pindemonte, 218: ghirlande a chi trar sa vivi da un marmo / sembianti
tempo suo di me discacci fori / per trar d'un arbor secco fronde e fiori
gravosa nave. beccari, xxx-4-316: trar via il pane / 11 cacio i
/ mai non ti sto di lungi un trar di sasso. a. verri
al cane insegna: / ruggier di trar la spada si disdegna. tansillo, 183
che non osa / man di pietà trar dardo, onde vi punga, / quando
, 153: tutti son gente / da trar al denaio / com esso 'l vaio
de'saper tenire; / e noi de'trar sì cort'o deleiale, / che
diversi. chiari, 88: osò pur trar dal fodero / anche assalon la spada
tue spalle, o a chi cerca trar partito dalla tua dabbenaggine? papini, 6-32
non cessa la pietosa voglia / di trar ruggier del gran periglio istante: /
. lippi, 2-76: ned era un trar di mano andato ancora / a caccia
/ mai non ti sto di lungi un trar di sasso. targioni tozzetti, 12-184
intelletto, / ch'una femina a morte trar ti debbia? settembrini, iv-271:
sei. 2. locuz. trar duino: tirare coppie di calci.
enfatico aspetto... cominciò a trar di mandritti in questo modo parlando. campania
l'una di voi / s'appresti a trar del luogo / chi, avendol tolto
astruse e sofistiche; chi sa abilmente trar partito da qualsiasi situazione; chi sa
n'andrai. / di'che ben può trar guai, / ch'ornai ha ben
e in carceri marittime / a greggi trar le vittime. dossi, 960: transitando
radicina loco achianta, / engrossace a trar l'umiditate, / e fa l'arbore
: andava pensando se non si potesse trar profitto della loro esitanza. guerrazzi, 3-191
esortazioni, si dovrà egli uccidere per trar lui stesso o per risquoter altri dal
fini, / curiosi talora esquisitori, / trar piacer nuovo e successivo spasso.
.. /... trar di sotto a i chiusi marmi / può
/ per sì bei campi, a trar l'estiva sete / a'fiori e l'
tr. (evàgino). ant. trar fuori dal fodero, sguainare (la
, / e quale è cieco al trar più volte fale. l. martelli,
accetta, / e col tesor che trar vi puote in fretta. della casa,
fu lanciar di palo, / e trar d'arco e di fromba; e 'n
ceneri d'anchise uno ne fu il trar dell'arco ad una colomba in cima
nascosti per le case o botteghe facevan trar fuora e uccidere, e toccava loro quasi
/ non si muovan a biche / a trar lor le vesciche. pulci, 4-2
un gran fuoco, si cominciò a trar di dosso que'suoi guemimenti di penitenza
... / saran ministri a trar afflitte genti / da faticoso egitto. poerio
3. fare il fattorino delle stinche: trar profitto andando a fare commissioni per conto
; / e de la fedaltà fece trar carta: / cleopatra regnò con grand'
alfin di seguitar l'impresa / e trar ruggier de l'incantato loco; /
dan vertute a l'aire / di trar lo ferro. libro di sydrac, 144
paura del generale incollerito. -senza trar fiato: senza pronunciar parola, tacendo
le piante. tommaseo-rigutini, 3241: 'senza trar fiato 'significa: senza parlare,
; rilassarsi. ariosto, 19-93: trar fiato, bocca aprirò battere occhi /
un batter di palpebre, a un trar di fiato. s. bargagli,
69: stata per alcuno spazio senza poter trar fiato, disse, poi che alquanto
, e con difficoltà grandissima ne possono trar fuori le gambe. tali luoghi diconsi dai
voglio andare inverso i servi / a trar di bocca al can la fiera, acciò
pezzuole co'denti, / come s'a trar s'avesser lì la fame. muratori
fosse moglie amorosa, e venisse a trar d'ago alla mia finestruòla. verga,
allegrezza e canti; / far trar del vino e fumar la cucina, /
, stantuffi et altri simili strumenti da trar fuori acque. palladio, 1-6: fistule
per poter con più prefetto lume / trar d'ogni scurità l'anima mia,
virtù porgesti / romper le pietre e trar del monte aperto / un vivo fiume
, / né ci ha mortai che trar li possa innanzi / al cocchio sotto il
'flebotomia ', l'arte di trar sangue aprendo la vena. -raro
cura da chi la lavora di non trar fuori colla vanga quegli uovoli in su'quali
, / fonte, che solo altrui può trar la sete, / e sol rendere
forse poresti / pareri foresti / a chiaro trar, perch'essa / ebbe està grazia
mia smarrita ornai, / che non fina trar guai, / sì la tem
fossa / palustre, limacciosa, / onde trar pur si possa / fango temprato in
, / sa ben con egual lode / trar da cetre canore almi concenti. foscolo
, 232: lanciar di palo, o trar di fromba e d'arco, /
di me discacci fori, / per trar d'un arbor secco fronde e fiori.
che vorrai perciò del canapino / seme trar frutto, fa che risecate / le biade
. che difficile mi sarà ora il trar da voi quel frutto ch'io desidero.
vantarsi incominciò di rara / desterità nel trar d'arco o di fionda, / o
gimignano, vi-n-134 (3-12): far trar del vino e fumar la cucina.
guittone, ix-30: fore / mi solìa trar di pene. malispini, 1-33:
/ me sola di tant'altro io vo'trar fuora. de sanctis, i-256:
. tassoni, 4-6: andiamo / a trar di bizzarìa questi capocchi: / leviamgli
tuo cugino / e vo- lendol fuor trar, intende bene, / tagliar convienti il
signore, / m'ag- giate a trar di questo gagno fuore. g. m
.. / i'sempre piangerò nato a trar guai. marcello, 84: raccomanderà
ven. ant. galdèr * godere, trar frutto, vantaggio ', deriv.
così lontana e così ascosa / prigion trar voi dovete il giove- netto; /
sarà tanto profonda che non si possa trar fuora el ferro, allora piglia genziana
i denti e brontola e borbotta / e trar di gola gli vorrebbe il ghiozzo.
. vanno sempre girandolando nuovi arzigogoli per trar denaro dalle borse dei popoli.
guidar tua mente illusa, / o trar per altra via / te ostinato amator de
di cecità o di gibbume morale, che trar si potrebbe la fòrmola dell'umano
epicuro, 65: giochiamo a trar con l'arco in qualche loco, /
innanzi sera, / svegliati noi, trar del suo letto il brando. alfieri,
cervice, / né ci ha mortai che trar li possa innanzi / al cocchio sotto
or con amendue / m'è uopo in trar ne l'aringo rimaso.
283: pare che egli provi di trar partito di tutto, buono e cattivo
o vuol porti in pericolo, o trar del buco il granchio con l'altrui
giovane, 9-689: io odo là gran trar di chiavistelli, / e sento un
27-64: « questi [pauliani] dicono trar l'origine da s. paolo
e in carceri marittime / a greggi trar le vittime. guerrazzi, 5-71: egli
, 1-99: vede... / trar groppi di gel ne l'onda viva
, fra gl'impeti di marte, / trar la pelle a'nemici e farne carte
e'[quel vivo sole] suol trar di lagrime tal fiume, / per
pietate, / che ti sospinse, per trar noi di guai, / dalle membra
trovai la congiunta su sedia allogata a trar guai; i quali erano perché il consorte
guardinfante dell'etichetta... non poteva trar di sotto a quegli ingombri un napoleone
guarnèllo, / e non se la potea trar la mattina? getti, ii-135:
battoli, 20-126: si cominciò a trar di dosso que'suoi guemimenti di penitenza
fuor del guscio, / verginella modesta / trar non osi la testa, / pur
de'saper tenire / e no 'l de'trar sì cort'o deleiale. ritmo lucchese
guarir tua mente illusa, / o trar per altra via / te ostinato amator de
tanto lo imbertonato che io la inducesse a trar meco di una vitazza che si desvitasse
entrò entro cortesia, / per la figliuola trar di quello stato. -intr
quest'asina che non le vaglia il trar de'calci. baretti, 6-206: deh
giusti, 4-i-62: voi, ridotto a trar sangue da una rapa, / dal
l'arene e l'onde / modi per trar d'impiglio il piede errante.
/ al cor, e ci fa trar santi sospiri. -per estens.
de'falsi ed impossibil presupposti / cercavan trar caparre nella rete. loredano, 1-144
la radicina loco achianta, / engrossace a trar pumi- ditate, / e fa
fin di seguitar l'impresa, / e trar ruggier de l'incantato loco. tasso
avrò dopo il macello. / e per trar più sicuri e grassi frutti, /
le destre mammelle, / perch'a trar l'arco non nocesse loro. caro,
cartepecore, come se ne avessi a trar frutto? mazzini, 37-172: acchiudo qui
è nulla di quel che si può trar da lei, e può esser tutto,
è nulla di quel che si può trar da lei, e può esser tutto,
229: oh quanti io vidi, al trar dell'ingegnosa / macchinetta che l'ore
. campailla, 1-4-20: per trar da que're ricchi vantaggi, /
appetito venereo e la natura se cerca di trar fora le cose superflue: la quale
penetra. giraldi cinzio, iii-1-31: nel trar che de le labra al fanciul fece
tra il bianco e il verde inforsa al trar del vento. correr, vi-199:
lamenti storici, i-77: zente armata per trar la radice / de quella terra dove
, 28-14: il tristo si volea far trar le calze, / e te l'
a voi 'nfuriar siamo, a voi trar entro / al tenebroso centro, / o
/ non isperate nei voluti inganni / trar i due sposi ad ismen- tirvi eletti
punto li vagliono l'erbe / per trar dall'egro corpo la doglia rea. dalla
radicina loco achianta, / engrossace a trar l'umiditate, / e fa l'arbore
agio di inaspare col dimenarsi e col trar di calcio. forteguerri, 7-52: comincia
, / ch'una femina a morte trar ti debbia? ». marignolle, 108
arco e inspira, / e non trar più, ch'io torno a te fedele
cui non cessa la pietosa voglia / di trar ruggier del gran periglio instante. abriani
sono appena intabaccato, / da andria un trar di mano, mi consegnò ad un uomo
non pare aver dita né mani / per trar d'un borsellin, ch'egli abbia
contemplare quel corpo e ad amarlo, e trar quindi le prime immagini e intenzioni della
ariosto, 139: così suol trar l'infermo in sepoltura / interrotto compenso
due giorni da duemila fuggiaschi ebrei per trar loro dalle intestina le ingoiate monete.
dita della destra insieme, e cominciò a trar di mandritti in questo modo parlando.
più 'l bosco è folto / per trar di macchia la bestia crucciosa / con
forse poresti / pareri foresti / a chiaro trar, perch'essa / ebbe està grazia
fiacchi, 206: quanto è inumano / trar dall'altrui dolore il suo contento.
denti e brontola e borbotta, / e trar di gola gli vorrebbe il ghiozzo.
/ ch'anzi che ad essa io trar prometto il piede / a l'iperboree estreme
, 5-53: ch'una femmina a morte trar ti debbia? / ch'ir possan
, / gisse ne'pozzi l'acqua a trar de terra, / quando già piove
istrutto, sapendo che può intendere e trar profitto dai loro consigli. -educato
. petrarca, 230-5: e'suol trar di lagrime tal fiume / per accorciar
anzi ti pasci e vivi / di trar dagli occhi lacrimosi rivi! guidiccioni,
tormenti. petrarca, 242-4: or vorria trar de li occhi nostri un lago.
, riniegano la pazienza di non poter trar sugo del suo. buonarroti il giovane
voi, ser candido, / 'n un trar di penna imbrattar un quaderno / con
. / lanciar di palo, o trar di fromba e d'arco, / ed
ferro medicinale, cioè una lanciuòla da trar sangue. cavalca, iii-172: si volle
.. la grande abilità di luchino a trar d'arco, a cogliere col lancióne
o langue) / ferire, e trar dalle ferite il sangue. 13
/ la mente tua, per util trar di quelle / di cacio o buona
che soffia nel fuoco e manda denari per trar partito domani di qualche sommossa brigantesca,
intelligenza, e volontà, e non può trar seco tutto ciò che a lui aderisce
lavoraggio, / ma ben sua vita trar non ne poria, / sì gli consente
, ii-281: io mi so mettere e trar la gonnella, / e di porci
de'saper tenire / e no 'l de'trar sì cort'o deleiale / che si
altro, se non se in un solo trar d'arco passar varie note.
, ché i musici s'apprestano a trar suoni da lor legni. -plur
alamanni, 5-4-890: or del lentisco trar l'olio e 'l liquore / per gli
sfoderarla. salvini, v-510: 'trar del suo letto il brando', cioè
ariosto, 5-90: poi ch'ai trar de l'elmo conosciuto / l'ebbe,
/ di quel che un sasso si può trar con mano. [sostituito da]
buonarroti il giovane, 9-388: per trar d'un borsellin, ch'egli abbia 'n
pananti, i-14: ella non fea che trar sospiri: io feci / dei luccioloni
niuna il lor volere in luce / trar si dovesse. manzoni, pr. sp
aurora... facil cosa sia trar certezza del luminoso meriggio. foscolo, 174
pietà rimembra. batacchi, i-159: per trar l'infemal giudice in errore, /
o canzone o sonetto è un voler trar dalla pomice una sorgente. muratori,
1-149: [sei] lusinghevole in trar fra le tue spire / quella che voglia
, iv-171: lo 'mperador mi vuol trar le maestre, / francia mi manda
li maestri e maestre delle caldaie [da trar seta]... sieno..
signor e dio e mastro esperto / di trar con l'arco: egli ferì fetonte
le celesti rote / e l'ombre trar de la prigion profonda, / sapea ben
/ volti a sinistra; ed al trar d'un balestro / trovammo l'altro assai
, 3-340: profonda magia è saper trar il contrario dopo aver trovato il punto de
le loro politiche bisogne; / e per trar da que're ricchi vantaggi, /
, 28-14: il tristo si volea far trar le calze, / e te
o con l'ubbriachezza o co 'l trar del sangue fu da altri medicata.
di sé il re cattolico, attendeva a trar denari da ogni parte e per ogni
son sì pravi, / che l'uomo trar non se ne possa fuore / se
di bellezza di tanta leggiadria; / volsesi trar di tal malinconia. magalotti, 23-383
in terra in un momento / per trar due calci, com'egli era usato.
della destra insieme, e cominciò a trar di mandritti in questo modo parlando.
frutto, che il giudizioso lettore può trar dal maneggio di moltissimi autori, si è
manganella... era una macchina da trar pietre, che in vece delle artiglierie
da driedo una manereta over croseta da trar di mano. ramusio, iii-448:
san miniato, vicino quasi a un trar di mano. nievo, 623: giunti
ad una casipola lontana da andria un trar di mano, mi consegnò ad un
che sei ingegnoso, dessi il cuore trar questa giovane a quel corso delle mani.
d. bartoli, 9-28-3-143: ciò era trar loro di dosso le ve- stimenta e
mente e scrivea su le balote feva trar in campo: trate pian, perché
scultore, che sono artefici manuali, per trar a fine l'opere loro? gobetti
annunzio, i-378: era lungi un trar d'arco il bel rivaggio. / l'
sepoltura. tasso, 2-1: ismen che trar di sotto a i chiusi marmi /
gran pena volesti morire / sol per trar noi del crudele martire. g
in scio, isola dell'arcipelago, vide trar del mastiche da alcuni arbori. soderini
tore e padre di tutti noi, trar del suo nulla l'uomo...
boccaccio, i-127: non esser lento a trar fuori la spada; ma non voglio
i frutti d'oro, rinunziò a trar seco le figlie della notte poiché pur nella
/ si lascia a i colpi altrui trar da le vene / che soffrir vergognoso una
nd'è chito / mentr'eo non posso trar lo so sentore. ruggerone da palermo
gli astuti maggi /... per trar da que're ricchi vantaggi, /
costasse pena e fatica [all'omiciattolo] trar fuori quella sua voce molle miagolante.
se tu [gatta] non abbi a trar l'unghia de'piedi / mai per
aquile e galli, né tento di trar gradi e danari per via di milantare i
misero in rischio di vita, per trar fuori dalle porte e calar dalle mura i
chiesa di santa maria del fiore, trar se ne volle argomento alla ciance e
faceva celebrare que'giuochi, lo fece trar fuora di quel luogo. tesauro, 3-340
passan misura, / dicole sì per trar da voi che posso. dante, conv
questo indegno albergo e uscir poi / a trar l'aria a misura.
, / eccetto l'uom prudente, trar persona; / che né papi né re
monte, xvii-656-16: molt'è fol chi trar crede aqua di petra, / ch'
della ragione come di strumento per trar quelli fuori a bene o per
ogni mia possa, / stento trar dietro a i passi la mole or di
). ariosto, 7-48: per trar del regno effeminato e molle / il
o guerriero invitto e forte / nel trar tremuli vecchi, molli fanciulli a morte!
brachette, / che il molle insegna trar dalle mezzette. mote al malmantile,
non si concede / por orma o trar momento in altra parte, / e tra
bene esperto / in saperle a sé trar, le sdegnataci / volubil grazie,
: sono come il cavallo condannato a trar la macina o la ruota a altra macchina
virtù porgesti / romper le pietre e trar dal monte aperto / un vivo fiume
e coi piedi scalzi non si diede a trar salti da montone per la contentezza.
a gentile, / che prese, per trar lui d'eternai morte, / umanitade
deh, quanto fosti velenosa e dura / trar quel corpo mortai che sì mi duole
colore / l'anima trista per voler trar guai. petrarca, 94-9: in
insino alle mura della città, per trar fuori ugo di jersey. bonghi,
sul mostaccio, / (o cosa da trar via la pacienza). / m'
io ve lo mostreroe testeso [il trar sangue]. b. giambullari, ii-
iii-553: per te degg'io / trar dell'ebano mio / pianti novelli, io
volgar., 9-6: dopo '1 trar de'denti si cavalchi,..
musàggio, / porte né mura, né trar di quadrello. = dal fr.
: mi par sì strano / il trar di testa ch'io non curerei / di
l'oste apria, / baiardo a trar d'un pe'non fu musorno, /
belle / tanto che non si posson trar del regno; / e '1 canto di
dello scrivano, né alcun de'marinari può trar roba, né metterla a terra,
torna tu co'tuoi vivaci rai / a trar de l'alme or neghittose e sole
venere amore, / perché suol quindi trar le saette sue; / e
rose / dalle membra nevose / a trar la fredda vesta / per man del ciel
: ninne e donzelle / a sé trar con lusinghe, / e giuochi e coreggiole
i-258: quando di morte mi conven trar vita / e di pesanza gioia,
noleggianti, poco di buono si può trar communemente. noleggiare (ant. nolegiare
marinella, 121: godeva sommamente nel trar d'arco, nel lanciar il palo,
parte. mi mancò ogni speranza di trar maggiori lumi su tal sistema colla novella per
belle / tanto che non si posson trar del regno; / e 'l canto di
uno dente, che malissimo era, trar di fuora, si rimane elli per alcun
vantaggio, stante una conveniente distanza, di trar dalla terra tutto quel nutrimento di cui
oriente il giorno, facil cosa sia trar certezza del luminoso meriggio e del chiaro
vanno tanto larghi dall'ordine che possono trar nella schiera contraria senza offensione della propria
grido, all'ire, / al trar de'brandi, al crudel suon de'
: / e ben che 1 frutto trar ne possa fuora, / passar non
fia de gli amorosi omei / te trar. menzini, i-76: di gioia insieme
'onirocrito ': chi è esperto a trar da'sogni congietture per l'avvenire.
forse italia vedrai pianto e lamento / trar tuttavia pensosa. carducci, iii-10-88:
., 418: quinci farò fuor trar suo corpo, che ancor da poco tempo
sceso giù dall'alta sede, / trar dovesse col suo braccio / carro e
o sentir parmi, d'alta vena / trar voi rime leggiadre e sì bell'arte
la chioma, / perché lo volea trar fuor de la turba, / per torli
: come suol avvenire a chi voglia trar di gran fiume piccol ruscello per giovare
fuoco dalle incolte spine, così debba trar parole opportune dalla mia fredda, secca,
il canale, e poi corse subito a trar dal pozzo acqua nuova. =
93: tela di tanto ordito è trar gli eletti / alla celeste reggia. c
la francia, vogliosa anch'essa di trar fuori il papa dalla stanza pestilenziale di
eran coloro li quali potessero de'suoi testi trar frutto; per la qual cosa fu
mai suonando puote / umili gli orsi trar da la sua tana. g. b
e diligenza si richiegga nell'ostetrici per trar fuori del ventre il feto. de luca
guarir tua mente illusa, / o trar per altra via / te ostinato amator
ascriverete a ottusità di cervello il non trar costrutto dalle cose da voi in co-
membrana che si ritruova là dentro, e trar fuori loro la sede dell'uove,
: io non veggo qual'altra illazione trar possiamo che questa, che dunque il natale
/ pensando ha dubbio e vuoine trar costrutto. bembo, 5-32: acciocché.
groto, 2-33: in saltar, trar il pai, lottare, in correre /
sera il rozzo ed avido bifolco / a trar verrà l'intermi- nabil solco / e
i frutti d'oro, rinunziò a trar seco le figlie della notte poiché pur nella
affanni carca, / non fu presta a trar d'ira e di tormenti. pisani
/ al gentil suo paretaio / vorrà trar quel brutto gaio, / con usargli
che mentre spirano non possono a sé trar l'aria, e mentre sono da'
da questo vivo scoglio del mio petto / trar pur pic- ciola parte, / se
parte, così quei che si dispongano di trar gran guadagno, et abbondante frutto del
sbarbaro, 5-62: chi non pensava a trar profitto dalla sua arrendevolezza, lo sollecitava
questa raccolta delle poesie di vincenzo monti trar fuora più che abbozzata...
da san gimignano, xxxv-n-412: ivi trar buon tempo e buona vita / e
annunzio, 3-357: fu esperto nel trar d'arco più che un saettatore parto.
ascenderebbe, / s'ella il profitto suo trar non sapesse / da quella che di
angiolieri, vi-1-402 (87-13): trar l'un denai'di man seria più
il passerino, / così rimase a trar de'calci al vento. ulloa [f
e con queste parole artificiali / vuol trar di bocca i passa- rotti al frate
menico... era uno uomo da trar le mani d'ogni pasta.
i porci] grufolare nella palude e trar di sotterra i lombrichi e voltolarsi nel fango
prete, / qual più boriando di trar dalla rete / operò sì che 'l
: 'delli pauliani '. questi dicono trar l'origine da s. paolo apostolo
4-43: cominciò [il ladro] a trar via il capo, a gridare e
, 46-3-209: vedendo uno che il trar d'arco non avea gran peccato,
/ la mente tua, per util trar di quelle / di cacio o buona
175: non avea camminato un trar di sasso che lo scalpito d'una
pelago coperse. daniello, 1-34: trar di que'luoghi, ove esse si fabricano
onorato stile, / puoi da me luce trar, ché il pellegrino / tuo dir
: se il poeta avesse avuto a trar la penna del pennaiuolo e temprarla a git-
o per pianti alcun lo puote / trar di colà. comisso, iv-213: sua
assise talora alle tavole de'giocatori per trar delle altrui perdite il suo guadagno.
376: la sua vita era tutta un trar di sorti, / un vario /
un ferro che sembra non si possa trar fuori. misasi, 7-i-15: un terribile
o valorosi, presto presto, / per trar fuor di periglio un nostro amico /
i-258: quando di morte mi conven trar vita / e di pesanza gioia, /
il vero, / né potrebbe il venen trar da le pesche, / le quai
finché l'uomo può in alcuna guisa trar profitto dal lavoro, è tollerato nell'umano
la società pretende si superi ad ogni trar di fiato; questo venirci a dire ad
ascriverete a ottusità di cervello il non trar costrutto dalle cose da voi in cotal
sì piagato, / che mi facea trar più rata e più guai, / che
voi, ser candido, / 'n un trar di penna imbrattar un quaderno / con
senza to dano / tu me puoi ben trar d'afano: / piciol don me
biagi], i-46: de lo trar de la piedra de la vesiga.
dura che non osa / man di pietà trar dardo onde vi punga, / quando
cui non cessa la pietosa voglia / di trar ruggier del gran periglio instante. tasso
affanni carca, / non fu presta a trar d'ira e di tormenti. tortora
monte, 1-46-14: molt'è fol chi trar crede aqua di petra! chiaro davanzati
gli occhi e parer cieco / e trar la pietra e po'asconder la mano.
appena fa tanto cammino quanto è un trar di pietra e vive di foglie d'alberi
l'arene e tonde / modi per trar d'impiglio il piede errante. pellico,
puri. / più tosto ah che trar l'alma da voi, viscere pie,
l'affetto e tenta in vano / trar le voci dal sen musica mano. goldoni
, stringendo un dito solo, / trar fulmini da tacque, augei dal cielo,
piroli e i sottili tasti d'ottone, trar fuori la forma e coprir la cassa
saper ch'è da marrani / far trar l'aiolo a un povero cristiano, /
placcar le furie con soavi accenti / e trar la moglie tuor de l'aer tettro
ma fra l'auree talor placide cure / trar gode ore sicure. -vissuto,
placcar le furie con soavi accenti / e trar la moglie fuor de l'aer tettro
per li suoi fini / valersi e trar profitto all'occorrenza. manzoni, pr.
la società pretende si superi ad ogni trar di fiato; questo venirci a dire
, / e correan latte i fiumi a trar la sete. / pur qualch'uovo
non dovean topi o ranocchi / per trar loro o le polpe o il naso o
dove più 'l bosco è folto / per trar di macchia la bestia crucciosa, /
o canzone o sonetto è un voler trar dalla pomice una sorgente. = dal
tesori miei tante io n'aduno / che trar porian, se si librasse, il
gran guai, / ch'ora covegno trar mapor che mai, / tanto mi snoda
ragione, / ma non ne so ben trar vera sentenza. fra giordano, 3-170
permesso ne'luoghi dove non sono caldaie da trar seta... che si possa
] distanti tra loro, quanto un trar di saetta, ch'è la lunghezza della
posi una proposizione universale, dalla quale trar si possa il mezo per la conclusione
da san gimignano, xxxv-ii-407: far trar del vino e fummar la cucina,
, stordita ogni mia possa, / stento trar dietro ai passi la mole or di
ginocchi, / scoter le gambe e trar gli spirti estremi / e palpitando poi richiuder
/ sì sostenne passione, / per trar di possessione / lo 'nvidioso serpente.
tanaglia, 2-88: chi tal sangue trar fuor non gli cale, / farà postema
/ guarir tua mente illusa, / o trar per altra via / te ostinato amator
32: ponno i versi dal del trar giù la luna, / ponno le prose
ercule,... andando a trar de l'acqua da un puzzo, ci
: or ferminsi e precari, / e trar la sete core ta'bicchieruoli.
n'alta via sotterra / s'avesse a trar, che, penetrando il muro,
e dai crin d'oro / possenti a trar da'miei duo larghi fiumi, /
canti carnascialeschi, 1-400: talvolta a trar facciam n'un tondo a segno,
: alle sette rivoluzionarie non si deve trar tregua mai. a tanto fine vuoisi in
dante, purg., n-137: per trar l'amico suo di pena / ch'
folgore da san gimignano, xxxv-ii-407: far trar del vino e fummar la cucina,
di quelle che aristotele ha preso per trar da esse il gener (fella poesia,
/ la mente tua, per util trar di quelle / di cacio o buona lana
3-340: ofonda magia è saper trar il contrario dopo aver trovato il punto
non mi disperi di non averne potuto trar prò quanto avrei desiderato? -con
già in tante prove esperto, / trar di danno presente util futuro / e per
, pur tuttavia potea [napoleone] trar partito da'suoi disastn. d'annunzio,
la flotta tedesca... per trar profitto dalla sua fame. pirandello, 7-111
, non potendo per diritto, cercava di trar profitto in tutte le maniere anche dell'
: finché f'uomo può in alcuna guisa trar profitto dal lavoro, è tollerato nell'
è chiaro che ha sempre rinunziato a trar da questo podere qualsiasi profitto.
era niuno dei manigoldi che l'avevano a trar giuso, che gli bastassi l'animo
crucifisso e nel profondo / del limbo a trar molte anime n'andassi. g.
cielo bigio e sembra cercarvi le stelle per trar prognostici e numeri. -disus
in sacri accenti, / per l'alme trar da periglioso errore, / ne l'
... ma da questo fatto trar non si può pruova concludente, essendo seguito
acciò che non ne fossero tratti a trar le viscere all'uomo. tanara, 7
è chito / mentr'eo non posso trar lo so sentore. m. savonarola,
battere. ariosto, i-iv-27: non trar di culo prima che tu non sia
vi metta, / accio non abbia a trar qualche puntura / da quella spina acerba
quando però il gargani abbia la compiacenza di trar copia aeh'epodo vii (edizioni non
. bartoli, 43-1-112: il mandò trar fuori della sepoltura distendendolo in terra,
né ghé averave valso i putanezzi / del trar via la vestura e la traversa.
e certe fiate aggiate ovidio letto / e trar quadrelli e false rime usare, /
, 296-13: togliendo anzi per lei sempre trar guai / che cantar per qualunque.
giudizio fresco: / puossi con esso trar sospiri e guai / senza tanti uopi,
niuno dei manigoldi che r avevano a trar giuso, che gli bastassi l'animo
la possibilità di singole agitazioni elettorali per trar fuori dei candidati d'occasione dai ferrovieri
radicina loco acnianta, / engrossace a trar l'umiditate, / e fa l'arbore
raffrenato da tigrinaa, si diè furioso a trar calci, ond'ella ne fu tratta
dal cui virtuoso e dotto ragionamento potesse trar qualche frutto ed in cui rilucesse qualche
ragione, / ma non ne so ben trar vera sentenza. poesie bolognesi, xcv-55
, se io quelle della lor forma trar non avessi voluto, altramenti raccontar non
rasonevolo e a nostro iudizio largo un trar de balestra. ramusio, cii-vi-
stessa '. l'averle poi volute trar fuori di questo loro confine generò le nuove
ascriverete a ottusità di cervello il non trar costrutto dalle cose da voi in cotal
, fece vista di levarsi e di trar fuora un piego di lettere; e poi
firenzuola, 652: così mal si può trar della rapa sangue. grazzini, 4-173
rose / dalle membra nevose / a trar la fredda vesta / per man del
e la bella sua rapina / seco trar da la marina. -approccio (
pane per far poi coppie, / né trar di sotto per poi rapianare. crescenzi
ap- pressorono alla nave, cominciomo a trar bombarde con palle di ferro rasente l'
parte, così quei che si dispongano di trar gran guadagno et abbondante frutto del cavare
altri sì piagato / che mi facea trar più rata e più guai / che non
folgore da san gimignano, xxxv-ii-407: far trar del vino e fummar la cucina,
, 5-58: non son iti ancora un trar di mano / che sen- ton razzolar
mente, che è poverino poverino, trar qualche coserella e rivestirla di forme men
1-216: sotto sopra ben menare / con trar calci e dar recchioni. salvini,
fussi così facile / a me il trar danar dei matrimonii / conchiusi, com'è
, da li cui versi si possi trar regola di ben parlare? getti, 12-16
delrimmortalità dell'anima, poterono gli stoici trar da essa quelle lor regole, senza
l'eguaglianza o si vuole dalla fratellanza trar fuori lo stupido socialismo o il brutal comunismo
cadere in man di spagnuoli in breve senza trar fuor spada. g. m.
per dialettico argomento, / ch'altrui trar certo il conseguente insegni, / non
come quel che men curato avrei / vedermi trar di mezzo il petto il core,
il luogo dove egli era, dopo il trar de'guai in questa guisa sermonò.
fitti e con difficoltà grandissima ne possono trar fuori le gambe. tali luoghi diconsi dai
delle barche tirate a secco, il lenzuolo trar partito de'ricolmi per risanare i terreni paludosi
allotta sicurati di morte, cominciano a trar libero il fiato e a meglio riconoscer
62: quivi scese poc'anzi, a trar rivolta / l'aura fresca e ridente
pacato, / pensando ha dubbio e vuoine trar costrutto. guicciardini, 1-2: ridotta
serve in vece di cortile nell'en- trar in casa. 16. ant.
condennato i... i alcuno a trar budella in beccheria / e ridurle a
che v'appiccassero fuoco quei di fuora nel trar fiaccole accese e fuochi lavorati e palle
trovai la congiunta su sedia allogata a trar guai; i quali erano perché il consorte
di quelli. ariosto, 19-93: trar fiato, bocca aprir o battere occhi /
della destra insieme, e cominciò a trar di mandritti. 19. teatr
e menarli si corno li so medemi e trar. de tuta quela utilitate qe
da bologna, i-37: non si pò trar ragion di voi rimando. dante,
rimbeccai la ballata... / trar ti vo'di questa noia; / io
, e malamente rimbeccati, cercarono di trar dal fatto altri incentivi all'odio.
rimediarvi andava buonaparte immaginando nuovi modi per trar denaro dai popoli già sì grandemente smunti
, 1-i-135: il califo, non che trar danaro dalla provincia, ve ne rimettea
arbore va in suco, tu dèi trar fora el sibiloto de ta rama tondo come
/ a condur tacque intorno, e trar la sete / alla verde famiglia di
strinsi a'piedi / per più dolcezza trar degli occhi suoi; / et ella che
senza grandi ricchezze, e queste ricchezze trar non si possono che dai prodotti del
, / e morte sol me lo può trar dal petto. -acquistare maggiore acutezza
aretino, v-1-32: non si può trar acqua da le spugne: egli vi
gran pena volesti morire / sol per trar noi del crudele martire. sonetti sull'
: cominciò il re di russia a trar fuori da'ripari le schiere. algarotti,
uomini della mia sorta sanno dai vizi trar le figure, e mi dà l'animo
d'un dito / se ne lascia trar fuori, / torce da esso sì che
tanaglia, 2-90: chi tal sangue trar fuor non gli cale, / farà
... solamente si affatica per trar dal terreno il prodotto compensativo del suo
esortazioni, si dovrà egli uccidere per trar lui stesso o per risquoter altri dal precipizio
nella gran fatica del rinvenire e del trar di sotterra miniere occulte di preziose notizie,
risvegliatosi, cominciò il re di russia a trar fuori da'ripari le schiere. pananti
fra barene e l'onde / modi per trar d'impiglio il piede errante.
di più che il premio che giustamente trar ne potevo. pallamano, 9-128:
di taide le ritrosie / con un trar mistico d'avemarie, / e de
dannunzio, i-378: era lungi un trar d'arco il bel rivaggio. /
che orlando a lei secreto dice / per trar fuori quei baron de pregionia, /
e belle / tanto che non si posson trar del regno. intelligenza, 137:
tromba i... i per trar discosto al sicuro la romba, / perché
lui non si concede / por orma o trar momento in altra parte, / e
dove più 'l bosco è folto / per trar di macchia la bestia crucciosa.
un ferro che sembra non si possa trar fuori. 5. sbattuto,
niuno dei manigoldi che l'avevano a trar giuso che gli bastassi l'animo di mirar
nazioni e città..., sogliono trar l'origine loro da chiarissimi uomini o
di gente alpesta / poter non arien trar della mie testa / o del cor vo'
ii-6-85: il cavallo, condannato a trar la macina o la mota o altra macchina
di sua pompa egli non degna / trar delle rote e del tuo volto i rai
non puon far i bisogni naturali, / trar a sua posta un rotto e una
sull'erba / col capo rotto e trar l'ultimo ratto, / l'anima raddolcisce
buoni e delle felicità ai cattivi per trar bene da tutti. guerrazzi, 2-843
si farebber coscienza di metter dentro o trar fuori alcune cose pur necessarie all'uomo
guglielmotti, 769: 'saeppolare': trar di saeppolo. -figur. operare
ottonelli, 183: saettuzza vale lancetta da trar
pungenti sagitte, / le qual ci fanno trar sospiri tanti. l. giustinian,
cioè ninne e donzelle, / a sé trar con lusinghe / e giuochi e coreggiole
n'ebbe la febbre e dovè farsi trar sangue. tarchetti, 6-ii-673: temi tu
ferro medicinà, < joè una lanceta da trar sangue. -uscire il denaro dal sangue
firenzuola, 632: mal si può trar dalla rapa sangue. r.
me ne diedi una gran satolla senza trar fiato o pronunciar parola. verga, i-93
alle gozzoviglie de'suoi commilitoni, a trar sulle carte, a sbalzare dadi.
mia man da quel nefando seno / trar l'eterno disnor de la mia reggia;
, 175: non avea camminato un trar di sasso che lo scalpito d'una
per poner modo alle differenze loro e trar frutto per il suo servigio da quella
di macellari / scannatoi, edifizi da trar seta. salvint, v-4-4-9: 'scannatoi':
le differenze erano a venezia nell'in- trar in la liga, che molti erano di
idem, 348: se l'italia dovesse trar gloria da'miei scardafoni, starebbe fresca
piè si scalza, / molte neppure trar degna dalle secure piante / lo scarpin
96-10): tale al nome vostro indi trar fama, / che fortuna né tempo
ale / e quale è cieco al trar più volte fale / ed uom ch'è
da cirurgo ad ogni costo / fé trar la scheggia da quell'oc
vanno tanto larghi dall'ordine che possono trar nella schiera contraria senza offensione della propria
altrui, / come se 'l giacchio qui trar si dovesse, / o le sciabiche
altri sì piagato / che mi facea trar più rata e più guai, / che
, / ma non ne so ben trar vera sentenza. dante, inf, 33-123
bramoso di vendetta si ritira, / a trar la scimitarra, a dietro un poco
iii-472: non potrò damen lontani oggetti / trar fuori ancor poetiche scintille? carducci,
i'riprincipi a sciolea gli accenti allor trar de la gola / l'altro, e
orti è questa vecchia eletta / per trar diana alle impudiche voglie; / ella,
2-86: giove e apollo gareggiavano nel trar d'arco. apollo sia da
i-197: nello scoccar frecce, nel trar d'aste, nel cavalcare, nella lotta
noder de palago, sìtractasse in corte de trar me de scumenegasson de lo viago d'
loro sconfiggitor..., cominciano a trar libero il fiato e a meglio riconoscer
: faransi più fatture / fn un trar di penna piantar più partite, / 'n
crescenzi volgar., 9-6: dopo 'l trar de'denti si cavalchi,
servire pel macello, nell'intento di trar profitto delle loro spoglie per fame prodotti
di ammazzare i cavalli per squartarli e trar profitto dalla pelle, dalla grascia,
immerse in lor ardente lacca, / ché trar il midol voglion da la scorza.
nella faccia il signo, / io vò trar for la citerà più eletta / e
dita della destra insieme e cominciò a trar di mandritti in questo modo parlando.
via di castello e il trar de partegliaria mi diceva... non
sulla strada maestra, lontana forse un trar di pietra, s'alzò uno scroscio minaccioso
: merione, valente d'un trar d'asta. carducci, iii-4-178: la
: andava buonaparte immaginando nuovi modi per trar denaro dai popoli già sì grandemente smunti
chiama base, dalle corone si vuole trar sangue, ùuarini, 1-267: perché
). pagliaresi, xliii-104: dio trar volse ognun d'este viluppe / e
, acciocché possano grufolare nella palude e trar di sotterra i lombrichi e voltolarsi nel
sono fatto 'segnare', vale a dire trar sangue. fanfani, 3-277: nelle loro
ch'è a modo d'una frombola da trar sassi, impresa antica di casa nostra
orlando a lei secreto dice / per trar fuori quei baron de pregionia, /
/ potrìa coi carmi, e 'l pianto trar da l'elci. lanza [in
sì giusto il tuo dolor / che trar d'alpina selice / potrebbe il pianto
focil, esca d'inganno, / di trar favilla ardente / onde s'accenda inestinguibil
paesi, / è facile il vino trar delle uve molto premute. romoli,
seguaci en man el stile, / per trar naturalmente un uom in carte, /
puoi, tendi in te solo / trar della grecia e guidarla a'trionfi / col
affiena, / e dal senso si lascia trar al fondo? b. tasso,
cino, cxxxviii-164-31: dì che ben pò trar guai, / ch'ornai ha ben
, chi dè donca falir / ni trar li cazi in contrar so ser? aretino
creperebbero; voi ne per trar quel frutto / non potesti, or ch'
gli erbosi cammin con arte spinti / a trar l'estiva sete ai fiori e l'
73: non intendendo per questo che trar si possino filugelli o bozzoli non isfarfallati
. guglielmotti, 1651: 'sfoconare': trar fuori dal focone; cavar dal focone
]: 'sfoconare': trarre come dalfocone; trar fuori da luogo stretto o simile.
e sparso) 7 un sasso a trar più scarso / carne che ferro.
/ crudele, o non è questo il trar la vita / e lasciar l'alma
politi, 1-619: 'sgabbiare': trar di gabbia. cantù, 395: chi
, io non mi sgomenterò dall'en- trar seco in parole sul vostro conto. carducci
/ e si prese vaghezza / di trar quest'alma in signoria crudele.
inganno / la dolente mia sposa a trar d'affanno. -sostant.
taglio della spada nel finger di voler trar un roverscio all'inimico e inviluppargliela adosso
, sentì due colpi in un sol trar d'arco: il primo di pietà e
via smarrita / e al loco infido trar l'incauto piede. 6. venuto
guai, / ch'ora cove- gno trar ma? or che mai, / tanto
s. v.]: 'snoviziare': trar dallo stato di novizio. 2
ricercherà nuovi precetti e legge / per trar frutto de'sodi e d'ogni prato.
d'altra sorte, / non si pò trar ragin di voi rimando. dante,
ascriverete a ottusità di cervello il non trar costrutto dalle cose da voi in cotal
vi perdono / se un non vi potei trar da le mani. fiori di filosafi
marinella, 121: godeva sommamente nel trar d'arco, nel lanciar il palo;
un sonetto. pascoli, i-504: a trar fuori dalle prime sonettesse cinquecentesche e dai
non men ricchi sputar vomiti duro / e trar groppi di gel ne l'onda viva
, che da l'accordo / e dal trar de le sorti sopravanza, / è
me o canzone o sonetto è un voler trar dalla pomice una sorgente. =
ch'arrovesciata / la mensa, in trar ristoro a la sua sorte. alfieri,
interpor nella clausola, avantiché si possa trar senso alcuno d'essa. garzoni, 1-246
purg., 11-137: lì, per trar l'amico suo di pena, /
/ quanto in due volte si può trar con mano. porcacchi, i-356: le
, sporgli, vendergli e qualche alleggerimento trar quindi al soprastante suo caso. nievo,
in gabaa de'figliuoli dibeniamin e potenti a trar fuori la spada e le coltella.
in man di spagnuoli in breve senza trar fuor spada. -una spada nel
prime dita della destra insieme e cominciò a trar di mandritti in questo modo parlando.
. cieco, 3-32: giurò non si trar mai l'armatura, / se prima
diviso e sparso) / un sasso a trar più scarso / carne che ferro.
salvini, 23-7: è lo stesso trar fuori da'profondi / un boccheggiante pesce
gli fie trovata una ricetta / da trar san pietro fuor delli spedali.
asinaccio da cavezza hanno fatto pruove di trar dui calci con la loro insolenza alla
aranno / sperperati, che potranno e'trar poi / da noi? b. davanzati
nella vita spirituale deve da ogni cosa trar profitto e quasi alimento per l'anima
somma sua intelligenza e con accuratissime esperienze trar fuori allo splendore della verità tante e tante
, sporgli, vendergli e qualche alleggerimento trar quindi al soprastante suo caso.
d'altra sorte, / non si pò trar ragion di voi rimando. borgese,
non restò mai... di trar calci, ché così vuol dire nella lingua
renato da tigrinda, si diè furioso a trar calci. 2. figur.
dice il medesimo dio, « a trar de'calci nello sprone, ma a chi
el cor de mortai piaga, / onde trar culpi ornai poco te vale. f.
vecchiezza squallor. batacchi, i-159: per trar l'infernal giudice in errore, /
chitarrone alto e sonoro / che potrebbe trar l'anime da dite. d'annunzio,
, standuffi et altri simili strumenti da trar fior acque. soderini, iii-268: sonoci
m. cecchi, ii-19: a lasciarci trar via l'occhio destro, / il qual
: la espeterai la marea per in- trar al stazio. ca'da mosto, 1-15
stefano, acculati / dian mano a trar su carte e sbalzar dadi. salvini,
: 'stillino': chi cerca di trar guadagno o far risparmi su checchessia.
fatto è che tonio giaceva per terra senza trar fiato, col viso pallido come un
con una delle sue strabocchevoli scale volle trar questa voce il menagio. -per
strania virtude alto valore / dalle lagrime trar fiamma vorace! l. bellini, 5-1-7
macellari / scannatoi, edi- fizi da trar seta, / macchine strepitose. d'annunzio
di cecità o di gibbume morale, che trar si potreb gallico, né
mio modo: senza libri e con solo trar profitto dall'osservazione. capuana, 1-ii-9
sturiti, / ch'i'ti vò trar di dubio e di pericolo. machiavelli,
oltre la conoscenza più vasta, che trar si soglia dallo studio delle medaglie e di
posto oggi a tanto scherno / per trar la gregge del supplicio eterno? giannone,
: trovai la congiunta su sedia allogata a trar guai; i quali erano perché il
] ha da tirar per sventrar e trar le budella delle facoltà con pene pecuniarie e
, /... / alcuno a trar budella in beccheria / e ridurle a
s. v.]: 'svesciare': trar vesce. = comp. dal pref
: voltosi aion magno, / facendo trar da parte ine e la figlia, /
era lì, 'unde'lui balzan volendo trar le forse l'avia in man per dar
tardo l'intelletto, che appena potresti trar loro due parole di bocca, quando non
fasciculo di medicina volgare, 13: trar fuora el tastatore per quel buso sì
; / né per mi ad altri farò trar quei brutti / né io per altri
, / perché tu sola mi può trar di pene. poliziano, 1-530: soccorrimi
mia smarrita ornai, / che non fina trar guai, / sì la tempesta tempo
folgore di san òimignano, xxxv-ii-412: ivi trar buon tempo e buona vita, /
li quali potessero de'suoi testi trar frutto; per la qual cosa fu cognominato
così tardo l'intelletto che appena potresti trar loro due parole di bocca, quando non
consegier, a tessera, convien in- trar nelli collegi del conseio di x dove intravien
, 62: quivi scese poc'anzi a trar rivolta / l'aura fresca e ridente
una di voi / s'appresti a trar del luogo / chi, avendo tolto altrui
sento a me stesso togliermi, / e trar mi sento al ciel. tarchetti,
banti, 8-200: in convento aveva veduto trar partito di tutto, dalla pasta scotta
, / non isperate nei voluti inganni / trar i due sposi ad ismentirvi eletti.
agio di inaspare col dimenarsi e col trar di calcio. = etimo incerto
pungenti sagitte, / le qual ci fanno trar sospiri tanti. muzio, 7-58:
/ che dàn vertud'all'aire / di trar lo ferro. fra giordano, 3-81
pane per far poi coppie, / né trar di sotto per poi rapia- nare,
: sono come il cavallo condanato a trar la macina,... che nel
riterrà febo i passi / lieto di veder trar la turba infida / a morte a
guardato chi è, / si chini a trar la corda. forteguerri, 14-57: la
s'aita. tasso, 19-28: trar molto il debil fianco oltra non potè;
ove s ^ asconde / diana a trar con le sue ninfe i balli. graf
de'saper tenire / e no 'l de'trar sì cori'o de- leiale.
che dàn vertud'all'aire / di trar lo ferro. maestro francesco, 30:
un animo gentile / non so come trar possa / in abbietto villaggio i giorni suoi
nelle mie scuole avvezzerò bambino / a trar placidi sonni. -patire un'esperienza dolorosa
: a sto / corpo maligno / vuo'trar viva la pelle non intesi / cosa
crescenzi volgar., 9-6: dopo 'l trar de'denti si cavalchi, si com'
certo el ben d'italia / è di trar qualche penna lor de l'alia.
un ferro medicina, goè una lanceta da trar sangue, e diseme: « ve
. chiari, ii-153: avendosi fatto trar sangue per altre sue indisposizioni del corpo,
pasqualigo, 570: mi lascerei più tosto trar il sangue dalle vene che amar altri
folgore da san gimignano, xxxv-ii-407: far trar del vino e fummar la cucina,
lii-5-130: come suol avvenire a chi voglia trar di gran fiume piccol ruscello per giovare
radicina loco achianta, / engrossace a trar l'umiditate. maestro alberto, 120:
m'ha tutto ciò ch'ei mi fé trar di casa. beono a piccioli
in volto, / che potea a pena trar del petto il fiato. lemene,
de la mente tale affanno. bellin-ad ogni trar di fiato: a ogni momento, per
amore della cietà pretende si superi ad ogni trar di fiato; questo venirci a mente
pananti, i-14: élla non fea che trar sospiri: io feci / dei luccioloni
el limbo n'andò tosto / a trar 'santi di tenebrore. -liberare
una di voi / s'appresti a trar del luogo / chi, avendo tolto altrui
di cui parli o scriva, / trar del sepolcro, e far ch'eterno viva
o tua merzé non viene ormai / a trar quest'alma dall'ardente foco, /
citae / meter in sugigacion, / ni trar de soa franchitae. 36
infermo. tansillo, 1-296: e per trar gioia de'passati affanni, / fra
dall'odio di tal bestia ria / trar gradimento, e dal mio amor disprezzo
, 9-59: di ciò sene può trar segno dalla punizione che si fa inverso li
petrarca, dalli cui versi si possi trar regola di ben parlare? tenca, 1-182
nd'è chito / mentrieo non posso trar lo so sentore. 46.
però il gargani abbia la compiacenza di trar copia dell'epodo vii (edizioni non purgate
stretta e lunga poco più d'un trar di mano. baldini, 9-4: l'
.. sorge isolato, a un trar di pietra dalla strada ferrata.
/ di quel che un sasso si può trar con mano. -con riferimento
e la grande abilità di luchino a trar d'arco, a cogliere col lancione
/ volti a sinistra; ed al trar d'un balestro / trovammo l'altro assai
un che c'era presso a un trar di freccia. giulio strozzi, 15-57:
, 15-57: già quasi appressate al trar d'un dardo / s'eran l'unghere
: solo, a tutti davanti un buon trar d'arco, / presso alle porte
d'annunzio, i-378: era lungi un trar d'arco il bel rivaggio. /
il ponte sulla macra, ad un trar di schioppo da racconigi. 53
? e qual fiducia / vi guida a trar vèr la spelonca orribile / dove riposa
i-92: poi dirai col sartore / del trar ad ago, e lavorar d'intagli
9-64: a lei s'aspetta il farmi trar le cuoia. -trarre origine, nascimento
monte, 1-46-14: molt'è fol chi trar crede aqua di petra! proverbia pseudoiacoponici
. aretino, v-1-32: non si può trar acqua da le spugne. n.
un buon villano / gentil, che trar la rana del pantano. =
e le naiadi son pronte 7 a trar carole vezzosette, e care; /
né ghe averave valso i putunezzi / del trar via la vestura e la traversa.
o quaranta anni della sua vita di trar fuori in questo rispetto i nostri giudizi
butta l'uomo alle fiate quasi un trar di balestra. varthema, 118: armano
, 46-115: le lancie all'incon- trar parver di gielo; / i tronchi,
lavoraggio, / ma ben sua vita trar non ne poria, / sì gli consente
il tempo di parlar chiaro, e trar d'errore il pubblico truffaldinescamente ingannato.
l'ingegno dell'architetto. egli seppe trar profitto dal sito, e fino al primo
gran turba, non potevano a pena trar fuori l'arme, inanimiti gaglirdi affrontarono ancora
modo che non era già lontano un trar d'arco. = voce dotta,
di voi / s'appresti a trar del luogo / chi, avendo tolto altrui
non puoi, tendi in te solo / trar della grecia; e guidarla a'trionfi
dante, purg., 11-138: per trar l'amico suo di pena, / ch'
altro sì piagato, / che mi facea trar più rata e più guai,
altieri biagi], i-46: de lo trar de la piedra de la vesiga.
'l vespàiro; / tal ne va per trar dolce - q'elo ne trage amaro
, / volti a sinistra; ed al trar d'un balestro / trovammo l'altro
la vincitrice al giuoco / molto ri- trar da poco / fra lieti plausi suol.
cui virtuoso e dotto ragionamento potesse trar qualche frutto ed in cui rilucesse qualche
gimignano, xxxv- ii-412: ed ivi trar buon tempo e buona vita, / e
senza di me uscire, / seco trar così in alto il mio desire, /
'canicola': la zigognola... da trar l'acqua. = var.
e sai ch'io comincio ora a trar pel dado. aretino, 20-127: solo