de'vasi incrinati da'quali geme e trapela incessantemente quanto de sanctis s'affacchina a
); chiarore indistinto che appena trapela; fioca penombra. boccaccio,
le case nuove, di pietra scura: trapela il benessere dell'interno. baldini,
se fuor per l'alte sponde / trapela il fiume e cerca nuova strada, /
e vien fuori in ischiuma, e trapela tra doga e doga, e gocciola di
, e vien fuori in ischiuma, e trapela tra doga e doga, e gocciola
o più lucenti / della prima stella che trapela. 15. letter. schiere di
, qual luna / che da nubi trapela. monti, 23-554: ivi si spinse
, / e in declino febo già trapela / per la vergine vaga che '
al padre in modo sempre evasivo. trapela dalla dialettica avvocatesca che non dice quello
e vien fuori in ischiuma, e trapela tra doga e doga, e gocciola
mucosa, ora purulenta, che geme e trapela al livello di una parte infiammata a
, 10-109: un riso estorto. vi trapela l'inferocita adorazione che i giovani hanno
ix, 721), dal gr. trapela? * serpente paffuto '(consacrato
a esculapio), deriv. da trapela * guancia, gota, ganascia '.
flagelli, / qualche poco d'umore indi trapela. -figur.: con riferimento
poi, liquefatta, in se stessa trapela, / pur che la terra che perde
anziché superarlo. pea, 5-177: trapela dalla dialettica avvocatesca che non dice quello
la falla, e adesso non ci trapela nemmeno un goccio! 2
bechi, 165: il fumo che trapela per l'incannucciata del tetto, la
, / e in declino febo già trapela / per la vergine vaga che 'l ciel
verso quella parte della carena d'onde trapela nel bastimento l'acqua, a fine
. bacchelli, 2-xix-14: il volgare trapela, e magari sprizza talvolta pur sapido
/ poi, liquefatta, in sé stessa trapela. ricettario fiorentino, 2-5: l'
mielin [a] e dal gr. trapela 'malattia '. mielinòsi,
, 1-i-178: se il fattore lo trapela, / giacché il rotto non si
se fuor per l'alte sponde / trapela il fiume,... / chiude
mi desta il filo di luce che trapela dalle stecche delle tapparelle, e sotto
, 20-10: questa sensualità... trapela un po'dappertutto nella vita di spagna
partoriranno la medesima leggiadria, la qual trapela, quasi nascosamente, da quella soavità
da cui il pallido lume degli occhi trapela, fra le ciglia albine, con
o più lucenti / della prima stella che trapela. = comp. da nero e
ivi raccolto, che attraverso dell'orecchietta trapela visibilmente sotto forma di nuvolotto rubicondissimo composto
tempo... mantengono un'intesa che trapela ogni tanto un sorriso. pavese,
poi, liquefatta, in sé stessa trapela [la neve], / pur che
, / qualche poco d'umore indi trapela. guglielmotti. 677: 'portelli'si chiamano
zena, 2-180: l'idea politica trapela ad ogni pagina tra un verso e l'
una giustizia superiore, me ne trapela però un raggio in maria.
, se fuor per l'alte sponde / trapela il fiume e cerca nuova strada,
, ha la lentezza della navigazione, trapela dalle pareti a stecche di ventaglio.
noi nel nutrire ed educare sostanze dalle quali trapela un debolissimo raggio di vita e che
foscolo, xiv-284: vedo la luna che trapela dalle mie finestre., il tempo
sacco [di terriccio], onde trapela / l'umor che fora a larghe goccie
di celarla; pure nostro mal grado trapela e sbocca quando men cel pensiamo. goldoni
e vien fuori in ischiuma, e trapela tra doga e doga, e gocciola di
ch'il cacio resta e 'l sier trapela e scorre. tommaseo [s. v
affiora all'orlo o del liquido che trapela, sorbendo delicatamente la bevanda.
così sottocutanea, che in superficie nulla trapela e si confonde con la più smaccata normalità
nel morale per l'immensa energia che trapela da tutti i vostri moti e detti.
colla lucerna accesa, la cui luce trapela certo dagli sporti o da una finestra,
se fuor per l'alte sponde / trapela il fiume e cerca nuova strada, /
[la neve], in se stessa trapela, / pur che la terra che
. bacchelli, 2-xix-14: il volgare trapela e magari sprizza talvolta pur sapido e
un fuscello talmente che l'acqua quasi trapela per quell'apertura in pochissima quantità fantoni
strofe! e che livida invidia ne trapela. pea, 7-427: da poi che
, e vien fuori in ischiuma, e trapela tra doga e doga.
ombrosi e palustri, nelle mura ove trapela l'acqua e parimente nelle tombe dei
, che splende nell'oscurità; che ne trapela. -anche al figur.: che
, e vien fuori in ischiuma e trapela tra doga e doga e gocciola di
fresca nel refettorio, poiché l'acqua trapela dai tetti e franano pezzi di angoli
vivono in capanne fangose, l'acqua trapela scarsa in qualche 'uadi', piccole carovane
/ poi, liquefatta, in se stessa trapela, / pur che la terra che
, se fuor per l'alte sponde / trapela il fiume e cerca nuova strada,
vede un po'di lume, che trapela / dalle fessure del terren crepato. romani
n'esce un suono di baldoria e trapela dalle imposte un viva luce. bacchetti,
un'impressione spettrale nella poca luce che trapela dalla porta socchiusa del salone.
esterna). pindemonte, ii-262: trapela nelle stanze il giorno appena, /
sen, qual luna / che da nubi trapela. monti, x-3-153: dalle vesti
che comincia a declinar verso il ticino, trapela a stento dall'annuvolato. montale,
annuvolato. montale, 21-35: il sole trapela con un lungo raggio giallastro tra il
verità]; pure nostro mal grado trapela e sbocca, quando men cel pensiamo.
temporale della corte di roma, che trapela da tutte le opere di machiavelli.
strofe! e che livida invidia ne trapela. faldella, 13-205: la sensualità
faldella, 13-205: la sensualità francese trapela anche dai quadri della più amara malinconia.
impaccio di qualche nimico innanzi che tuttavia trapela, e loro al collo overo ad
confuso / finché al senso comun quindi trapela, / della cui ragion passando al
nome o il cognome del bovaro che trapela con i bovi le vetture. tommaseo [
rimpianto / per l'orgie popolari / trapela il cruccio alquanto / ai chi i vasi
premasi il cesto o il sacco, onde trapela / l'umor che fuora a larghe
nella bordatura del vascello, per la quale trapela l'acqua. 27. meccan
zevi, 48: nelle dichiarazioni di voysey trapela il costume deirunderstatement'britannico. la repubblica