d'amoroso pallor tinta la guancia, / tramortì di dolcezza in braccio a l'erba
nelle braccia d'africo cascata, / tramortì tutta. idem, dee.
/ e la scolta insultatrice / di spavento tramortì. montale, 1-9: il frullo
quelle cose: e 'l cuore gli si tramortì in corpo, ed egli diventò come
disluòchi qualche membro. boiardo, 1-2-41: tramortì astolfo, e lume e ciel non
molto fitta ne la testa, / tramortì prima e pochi giorni poi / andò
e la scolta insultatrice / di spavento tramortì. carducci, iii-5-253: vilmente provocato
pompeo] non fussi stato morto che tramortì... e puoco dopo morì,
d'amoroso pallor tinta la guancia, / tramortì di dolcezza in braccio a l'erba
; e nel sentircelo il valente uomo ci tramortì suso. zucchetti, 324: avevolo
gli essere ancora permesso il morire, tramortì impallidito. = voce dotta, lat
e la scolta insultatrice / di spavento tramortì. cattaneo, v-1-28: il subalpino salga
che per l'alterazione dell'inaspettata presenza, tramortì vicino ad anticira. f. f
tanta del suo dosso, quasimente ella tramortì. boccaccio, ii-258: lo dio
sua cara moglie / la qual poi tramortì com'ella il vide, / né si
dispiacere che ella dopo amarissimo pianto gli tramortì sopra. v. giusti, 25:
giammai non si riscosse, 7 che tramortì allor per gran tremore. a.
! la perturbazione d'animo e ira che tramortì, e dopo qualche ordir, che
dolore, così da quello fu vinta che tramortì, ed ogni segno di vita in
sercambi, 1-i-156: stupefatto di paura tramortì o stiè, venendoli una terribile febra
braccia d'afri- co cascata, / tramortì tutta. sanudo, xxxii-330: per la
tramortire. nievo, 449: ella tramortì e tremò tutta, ma si strinse più
per il lampo d'una vermiglia luce tramortì il poeta. marino, 1-8-148: tramortiscon
836: la fanciulla traballò sulle gambe e tramortì in viso a segno ch'ebbi compassione
. sercambi, 1-i-156: stupefatto di paura tramortì e stiè, venendoli una terribile febra