ne colgo un bacio, ei mi trafige il core. f. f. frugoni
/ che gli uomini e gli dèi trafige e fiede. f. f. frugoni
/ né vipera, né aspido il trafige. 2. teso verso l'
un'asticciuola frale, / ma che trafige ogni più duro seno. manzoni,
/ quanto aspramente amor m'arde e trafige. tasso, 5-14: s'a ronor
/ de tal saetta lo cor gli trafige,!... / e ragionando
scriva / quanto aspramente amor m'arde e trafige. achillini, 1-59: sitibonda,
, / o dove il thiaccio altrui trafige ed ange. chiabrera, 1-iv-127: si