. che è parlato nella romània e trae la propria origine dall'evoluzione del latino
porta al margine spinale della scapola, che trae inultime vertebre cervicali, esternamente alla base
monometrico). della scapola, che trae indietro ed in alto. tramater [s
petto rompa il freddo ghiaccio / che trae dagli occhi miei sì largo fonte?
piante (physocalymma, da cui si trae il legno rosa di bahia; convolvulus
. il respiro si arresta: il sanitario trae l'orologio. fanzini [1905]
ripieno. soderini, iv-3: se ne trae [dalle pecore] la lana e
, iv-21: l'olio che si trae dalle dette parti [i noccioli] è
ben dagli occhi fondi amplissimi / mi trae, giamai non satura un exiguo / i
): sì come la sciocchezza spesse volte trae altrui di felice stato,..
.. così il senno di grandissimi pericoli trae il savio. m. palmieri
godono: chi si comporta con saggezza trae vantaggio dalla stoltezza altrui. monosini
negli esempi altrui: chi è saggio trae insegnamenti per sé dalle esperienze degli altri
amorevolezza loro e dal diletto che si trae da sì fatta amicizia. nievo,
grinze ed aver dimolto vin nella zucca, trae l'altissima origine: onde tutti quei
pasolini, 17-161: le moralità che ne trae hanno il carattere un pò * pesante
, penzolare. salvini, 21-83: trae giù le poppe... /.
il giubbon, chi la berretta / si trae. nievo, 3-50: « guarda
suona a martello per mostrare a chi trae come ha dato scaccomatto. niccolò da
guiniforto, 661: il coltello trae giù le scaglie dal pesce, chiamato
di sua propria mano la sera si trae di tasca e lo dà allo scalco segreto
strascico, e dalla parte caudale si trae una squisita carne; la parte commestibile
bel color di scarlatto del fiore donde trae il suo nome, detto anche della sua
del color di scarlatto, d'onde trae il nome. = deriv.
l'altiero e del grave, se ne trae anco questo utile: che, nel
.., come a dire ch'egli trae i suoi scelti e li suoi amici
bacalasi, ii-190: mille scempiate commedie e trae soprattutto una montagna di stoltissimi melo-
'l mar, che 'l ciel profondo / trae seco a forza e ne fa strage
ecc.). -anche: che trae in inganno, diretto a trarre in
sciacallo di pilato. -chi trae soddisfazione da vantaggi in realtà assai limitati
ma appena l'uva è pigiata si trae. alvaro, 8-92: son diversi i
fratello ». d'onde assai facilmente si trae il senti = comp. dall'imp
sciatici, arterici e podagrici, imperocché trae a sé dalle parti da lungi spezialmente,
in questo mondo e, ridendo, gli trae a la loro morte. s.
gne a casa del marito, ella si trae dal lato una scimitarra chiacchierano'e
e non sa scioglier canto / e rauco trae dal sen note di duolo. giovanetti,
opinò con quella gelida ironia diplomatica che trae la sua forza dalla scipitezza protocollare delle
[la trattrice] che per una fune trae sulla cuna a rotelle quest'apparecchio fino
ei serba / ch'ai giudice severo trae su gli occhi / nubi di pianto,
. comanini, l-iii-291: il diletto trae sempre seco la noia e quella in sua
le nostre giornate dispone e scorge e trae a dolorosi e non pensati fini.
4. trasformato rispetto alla lingua da cui trae origine. muratori, 7-iii-26:
guarda dall'esservi nuovamente coinvolto o ne trae motivi di risentimento; che ha tratto
una grande autorità (e tale espressione trae origine dalla tradizione dei frantutti lo potessero
di poca scoltura, e in alcune provincie trae più che mez scuminiare,
dir nui / che, se lei trae a vertute vergogna, / non fa ragion
pascoli, i486: il buon successo trae molti allo sdrucciolo. -decadenza dalla
per fini di comune interesse (e trae origine dal motto conclusivo della formula di
, 1-252: da sassi e da polvere trae succo [il ficodindia] e lo immagazzina
mar, che 'l ciel profondo / trae seco a forza, e ne fa strage
sedimi considerevoli e bevendo l'acqua, trae pure da essi il concime. bacchetti,
3. che lusinga, che trae o può trarre in inganno; che
). che distoglie dal bene e trae al male; che induce alperrore o
io a te. concime che si trae dalle eruche e dagli scopeti.
c. gozzi, 4-105: si trae il cappello e con la testa bassa /
ciera / e la fera sembranza / mi trae di fin'amanza / e mettemi 'n
di schiava, infra suoi lacci / cassandra trae. fantoni, ii-65: veggo del
vi-1-137: la nazione... ne trae il vantaggio... di
n'ha ripieni i granai, ne trae fuori per mettere ne'letaminosi solchi con
xxv-1-184: amore 7 qualche volta ti trae del seminato. -fargli perdere la
tetro / di sangue, e chi si trae le membra dietro. fagiuoli, vii-4
pigliando le lodi temporali, già non ne trae tarpata dall'ale d'un serafino, affilata
semplicemente parlando, dicono che amore trae altrui del senno e quasi chi ama fa
quali semplice- mente parlando dicono che amore trae altrui del senno. cesari, 6-78
non domandare sensibili, da cui trae l'universo sapere. né ricevere
, conv., ii-xm-24: la musica trae a sé li spiriti umani..
occhio e l'orecchia, diletta e trae a sé l'anima. -senso
la maggior parte delle azioni degli uomini trae origine non dal ragionamento logico, ma
parte giugner quella [lafama] / che trae l'uom del sepolcro e 'n vita il
] serba / ch'ai giudice severo trae su gli occhi / nubidi pianto. mazzini
polvere [il fico d'ìndia] trae succo; e lo immagazzina in mucillagine che
aprico et havvi il pome / che trae di persia il suo legnaggio e 'l
, 13-17: pallidette viole / da terra trae nel serto suo beato. ciro di
simile a seta di cavallo, e quella trae cantara / la gran concia qui ravviva.
accenti mobili sulle prime quattro, che trae origine dal secondo emistichio del tetrametro giambico
ciel la bella aurora, / qualunque trae dolcezza de ^ miei detti / di sfacciata
: apre il cassetto del banco, ne trae una sferebrare, tr. (sfèrebro)
/ né mi vuol vivo, né mi trae d'impaccio. niccolò cieco, xxxix-i-132
l. bellini, 6-208: qual chi trae da tossico fatale / rimedio che la
passo,... aombra, trae calci, si sfrena, si sferza.
mano, s'impenna, aombra, trae calci, si sfrena, si sferza,
o niuna carità di certi cristiani trae l'origine sua... dalla
un ampio stuolo / di mali seco trae. botta, 5-36: tra mezzo
rossore della vergogna, che ammonendolo se ne trae, è finalmente sfrontarlo, e col
luca pulci, i-5-108: per gentilezza si trae qualche rutto, / e sfuma un
più di ogni altro fuoco celeste, trae fuori dall'oceano il sagro aspetto delle
malese. siamése, agg. che trae origine o è proprio del siam
il tarlo roditor pel duro / legno si trae con sinuose impronte, / similmente il
, così il senno di grandissimi pericoli trae il savio e ponlo in grande e
mira sicura i già passati inganni / e trae piacer d'onde già trasse affanni.
sideròtrofo, agg. biol. che trae l'energia necessaria al proprio metabolismo,
moltitudine che applaude, poi trae dalla saccoccia uno zigaro, lo
[saturno] / che per freddezza trae l'alma dal core. g. villani
gabbare di questa donna, lo quale trae a sua simile operazione coloro che forse
essare salvato: / co l'odorato trae a te cristo / e mangialo con fede
d'infima qualità che per lo più si trae dai baccacci. gargiolli, 213:
i-272: la calamita., non altronde trae questa pro f f
sono i vapori che [il sole] trae e bevain alto che, non potendoli o
] messo m'àve / che mi trae a. ssé con'ferro calamita! /
lastri, v-227: la cera si trae dai favi smelati ponendo questi in una
plicemente parlando, dicono che amore trae altrui del senno e quasi chi
quali [eletti da dio] egli trae in diversi modi, tempi e luoghi,
smodata elevazione del corpo sopra le gambe trae seco ai necessità una estrema lunghezza di
prossimi in tal guisa ch'un ebriaco trae i compagni all'amor del vino e un
da le donne 9: se ne trae [dalla noce] un liquore assai sodetto
3. tormento creativo da cui trae origine un'opera artistica o letteraria o
di tramontana, lo quale, quando trae, caccia li nuvoli verso mezzo dì;
bocca mette, / e col fiato su trae del vin la beva.
raffanara rispetto a quelle del secondo edificio trae occasione ad alcune considerazioni su 'l rialzamento
ed è collocata questa forza che gli trae al centro? -ristagnare (l'
terre. 2. che trae ispirazione e materia da argomenti militari o
più prossima alla terra, che ne trae l'energia necessaria alla vita compiendo intorno
boccaccio, viii-3-135: quella parte, che trae dal fuoco e dalla terra, consiste
si applica negli studi o non ne trae profitto. n. ginzburg, ii-57
o non ne no. trae profitto. - anche come epiteto.
i marrocchini, il sommacco che si trae dal regno vegetabile. questa è una polvere
di una società; e l'espressione trae origine dal titolo di una celebre incisione
, 27-427: vedo il superbo che trae profitto e gloria dalle sue sopraffazioni. moretti
fine soprannuota chiaro, poiché l'acqua trae seco le viziate parti. 2.
la cinge a modo di cavaliere e la trae dal fodero. d'annunzio, v-3-193
: catarro grosso che, tossendo, si trae fuori dal petto. faldella, iv-164
dal bisogno e dall'industria, si trae una linea di separazione politica piu difficile
la coda i due professori e li trae dalla tana come due sorci sorpresi.
aretino, 26-165: il gusto che si trae dai morsi dati nel pane che si
in tal modo che spesso eziamdio ne trae a salute senza il nostro volere e
va per lo più di sotto, che trae la sua sorgente da molti luoghi spesso
perle e ricche merci a terra / ne trae. = comp. da sotto1
porta dell'inferno, e seco vi trae dentro i lettori. faldella, 13-192:
einaudi, 47: il parlamento non trae la sua vera ragion d'essere dalla
di una popolazione che solo da essa trae nutrimento e che, venendo essa a mancare
è innestato in un vasto movimento da cui trae autorità: la sua attività è divenuta
lorenzo de'medici, 7-120: non trae sì volentier al fior la pecchia,
dice d'aglaura, eppure se ne trae un'immagine solida e compatta di città,
va per lo più di sotto, che trae la sua sorgente da molti luoghi spesso
si specchia nella verità e dalla verità trae 'l santo e vero desiderio col quale
, / però che disonor drieto si trae: / e ciascadun distintamente il sae
a'bambini, ché i mo mette e trae e passa. rere all'ultimo spediente se
a modo / che da l'asse si trae chiodo con chiodo. chiabrera, 3-267
-geometria sperimentale-, metodo della geometria che trae dai dati dell'esperienza fisica gli elementi di
una nube vicina (e il fenomeno trae la sua denominazione vulgata da un massiccio
el vin rubizzo che in que'poggi trae la vite dai sassi o di certi
panigarola, 3-ii-109: la particella 'ergo'non trae al solito suo conseguenza alcuna, e
..., e quando si trae li sindichi ordinari, se alcuno de li
e toma a rileggere il foglio spiegazzato che trae di tasca. pirandello, 8-406:
. landino, 371: non si trae el seme della paglia, cioè de la
pianta; l'essenza che se ne trae. niccolò da correggio, 1-384:
detto spillo, con il quale si trae il vino delle botti. mercati, i
col fiorito / suo parpaglione; e questa trae pur seco / i legumi cognati,
, perché quello concorso del- l'acque trae con seco a fondo il preso vento e
un molle di pane, il quale trae a sé la parte più focosa e spiritale
occhio e l'orecchia, diletta e trae a sé l'anima. fiamma, 1-178
. oriani, x-24-103: il socialismo trae le proprie forze dallo scatenamento degli appetiti
come lo spoglio, quando l'uomo si trae una roba e rimane senza essa.
orizzontale; l'ago allora si rialza, trae seco il proprio filo e stringe il
usa dire, quando una bestia trae de'calci: 'ella springa una coppia di
e ad indolenzirlo, e non se ne trae più nessuna vigoria educativa. pascoli,
lauro, 2-106: la calamitta nomata oleare trae a sé foglio,... presente
della sassonia. la pietra vinaria che trae il vino, e la spuma di quella
il vino, e la spuma di quella trae la lessona, 1396:
motivo, idea, occasione da cui si trae l'ispirazione, l'argomento, il
il pensiero / ch'a sé mi trae, né vuol che mi diparte.
coi quali abitualmente paga queste derrate che trae dall'estero, dal che risultando uno squilibrio
ad altra forma:... trae il nome della moneta che piglia stampa.
. francesco da barberino, ii-114: trae superbia ogni possente a scoglio: /
o è >roprio dello statalismo; che trae origine dallo stata- fismo; che gli
degli steccióni (centaurea jacea) si trae un colore azzurro. = deriv.
l'unico quotidiano che esca in bologna trae vita stentata, è prossimo a venir meno
attimo in cui il dittatore si volge, trae di sotto alla veste uno stilo e
stipiti primogeni. -ceppo da cui trae origine una famiglia di lingue. 6
alle nari la moneta che se ne trae, ella poco è dire non istomaca col
1-185: 'film storico': un film che trae ispirazione da un episodio della storia passata
strane), agg. ant. che trae origine, discendenza, lignaggio; discendente
le manipola, le cuoce e ne trae medicine e succhi mortali. arpino, 13-
volontà pronuncia in favor della legge non trae tanto la sua possanza nell'animo dalla 'moltitudine'
nutrita di errori e di pregiudizi che si trae appresso sino al sepolcro. banti,
idem, 26-56: la bonsanta mammana ne trae cagione per un revaival di rosicchiature d'
e, in partic., che trae i fondamenti o i principi costitutivi da una
per forza di subalternazione il consiglio di guerra trae i suoi princìpi generali dal consiglio
ancora più illegale. 3. chi trae indebito vantaggio dal lavoro altrui. c
mente e di subito, per un poco trae a sé rii occhi de'riguardanti.
pascoli, i486: il buon successo trae molti allo sdrucciolo. 8.
. persona avida di denaro che specula e trae vantaggio dall'opera e dalle necessità di
s'impingua. da sassi e da polvere trae succo. -soluzione minerale.
o di una trattazione; conclusione che si trae da una vicenda. dante,
che una colta di stagnante / umide trae dalla sugante rena. spallanzani, 4-i-341:
ii- 368: non altro ella trae [l'ape] per sé che l'
... quel sugo fruttuoso ne trae spesse volte che per umano ingegno si
tic. dell'aria) che trae origine dallo stato vibrazionale di un
, i-397: l'olio che se ne trae è superiore a quello di ravizzone e
che appetito, che 'l più delle volte trae coloro che senza governo di alcuno superiore
e a molti effetti, secondo i quali trae diversi nomi. ramberto malatesta, 233
vita e una dimensione dell'arte che trae ispirazione dalle moderne scoperte dell'empito bio-psicologico
per questo soldo, e sussidiariamente si trae il soldo stesso dai fondi del tesoro pubblico
più vile. -ant. che trae in inganno, fondante. maestro alberto
per arte e per natura / seco trae la svinatura. lastri, iii-82: il
coda i due professori, e li trae dalla tana come due sorci sorpresi.
. zane, lii-14-387: il re ne trae poi beneficio particolare nel carazo di un
polinesiana che indica l'albero da cui si trae la corteccia, attraverso l'ingl.
/ gli batte il ceffo, e gli trae tutti i denti. fagiuoli, x-150
ii-64: della tapsia, del peucedano si trae [il sugo] cavando intorno alle
sabbie per la terra, che se ne trae colla tasta di ferro, la cui
... che l'uomo mette e trae e passa. s. gregorio magno
/ qui 'l tira amor, quinci il trae vergogna. milizia, ix-90: non
, xvii-282- 13: amore amante trae d'ongni tempesta. dante, rime,
laico, che ne discende, che ne trae legittimazione, che da esso è comminato
/ e la fera sembranza / mi trae di fìn'amanza / e mettemi 'n
ore / fuor di mia terra, trae mille guai. dante, purg.,
ma si dice non è molto grande; trae al grasso; color livido e terreo
poderi, di fondi agricoli; che trae profitto da essi (una persona, una
. -che possiede terreni e ne trae rendite (una classe sociale).
antitesi contrae / e una sintesi ne trae, / risultato in fede mia / da
. 2. che segue, trae ispirazione o imita l'arte e la tecnica
tigro, e quinde li soi figlioli trae e partese con essi. s. agostino
, e pronto / l'indico viator si trae da un lato. 3.
2-137: così can nome trae origine dalla sua funzione che era, appunto
l'uno è recettacol del sangue che si trae da il fegato, e l'altro
, / gli batte il ceffo e gli trae tutti i denti. savinio, 357
ti ho portato; da l'altra mi trae lo sdegno contra te per fi tuoi
in lunghi verni / gelide e scure trae: né raggio eletto / o di sole
che alando sull'altro da bordo si trae innanzi la nave, col quale cioè si
tasso, 4-51: così inquieta e torbida trae / la vita in un continuo martire
un tempo invalsa nel linguaggio giornalistico, trae origine da una famosa partita di banconote
gadda, 26-56: la bonsanta mammana ne trae cagione per un revaival di rosicchiature d'
usura; il guadagno illecito che se ne trae. - per estens.: raggiro
, / con trabalzi e inganni / si trae di dosso e panni. canti carnascialeschi
; modello, metodo da cui si trae ispirazione o a cui si conforma l'agire
sulla lizza / fuor della groppa il trae giù da cavallo. lippi, 3-72:
2. per estens. che trae in errore, inducendo a una falsa
possibile, i forestieri. -che trae guadagno da speculazioni o da attività poco
, tr. (traggo, trai, trae, ant. tra, trage, traia
[la trattrice] che per una fune trae sulla cuna a rotelle quest'apparecchio fino
], 25-8: il beveraggio si trae dalle parti di fuori a quelle dentro:
de le inesperte piume, / la mi trae per le vie dei firmamenti. d'
. ferrari, 9: il re trae al suo seguito il cortigiano, essere vile
egli questo rispetto ipocrita e vano che ci trae silenziosi e dimessi dinanzi a un mucchio
sua bassezza, perché il sole le trae in alto; onde li edifici grandi,
mettendola in mollo, l'acqua ne trae tamaro; poi si riempie con cose confortative
t'apparecchi, / come d'asse si trae chiodo con chiodo. buonafede, 3-96
bruni, 482: felice quei, che trae fra l'ombre il sonno, / a
'l padre che m'a mandato noi trae; e io lo risusciterò nel novissimo dì
: fuggi la cosa che in ira ti trae / che mai non fae / omo
ho portato; da l'altra mi trae lo sdegno contra te per li tuoi mali
mi riempie il core, / perché mi trae sulle pupille il pianto?
come dorato. bertola, 3-106: si trae da queste viti,... per
trarre. alv. contarmi, lii-15-241: trae il signor duca di entrata ordinaria
, le quali filano la ne trae; incendia le case; dovunque co'suoi
da una dispensa. dolcezza: / trae statuto dello spedale di siena, 31:
sa scioglier canto, / e rauco trae dal sen note di duolo. arici,
): il senno di grandissimi pericoli trae il savio. laudario di santa maria della
con la sua dolce citara fornita / mi trae da tonde al suo beato porto.
sono messi per molti anni e donde si trae quello ufficio secondo gli ordini della città
. m. casaregi, 2-36: chi trae per contro d'altri, non si
beretini. soderini, iv-3: se ne trae [dalle pecore] la lana et
il carro trionfale denota la vittoria che si trae nei combattimenti del giuoco.
veramente questo è profitto che l'uomo trae del far le sue cose inconsideratamente,
, 1-78: il gusto, che si trae dai morsi dati nel pane, che
delle proprie armi, il soldato d'artiglieria trae quel suo carattere particolare di gravità e
hanno quasi tutti scritto comunemente che vaichiusa trae il nome dal sito, per essere
regolar il costume, dall'istoria si trae, nobilissima rapportar si può dalle vite degli
vocabolario alla disputata voce 'occorrenza'se ne trae, che 'occorrenza'non significhi altro che 'bisogno'
in un'elegia di solone, ne trae la prova che, nel '6oo todissea'che
dalla relazione con la cosa egli non trae il possesso. -ricavare la comprensione di
specolazione di vairone presso gellio che ne trae l'etimologia dalla copia degli armenti.
l'autore non li considera, li trae senza integrazione dalla farsa e dalla cronaca di
. agostini, 4-8-29: chi gli trae sassi, e chi con dardi il punge
come la possa offendere, / e trae delle diritte e delle torte. cantari
firenze s'usa dire quando una bestia trae de'calci: 'ella spinga una coppia di
], 8-44: quando la mula trae calci, a volemela far rimanere, se
. lorenzo de'medici, 7-120: non trae sì volentier al fior la pecchia,
: non è vero amore quello il quale trae solo al proprio suo utile. g
la natura per se medesima gentile si trae sempre alle virtù, e quello che per
ma si dice non è molto grande; trae al grasso; color livido e terreo
mare amoroso, 198: inveri voi si trae ciascun core / sì come il ferro
di san martino a monti non passando come trae il celato. >assato del rio dalla
. storie me, la quale trae lungi infino alle radici, e monda e
sprovedutamente e di subito, per un poco trae a sé gli occhi de'riguardanti.
, semplicemente parlando, dicono che amore trae altrui del senno. aretino, v-1-925
tarchetti, 6-ii-649: in verità ciò mi trae di senno, e rileggendo ora queste
giovane, 9-494: il travaglio dell'animo trae l'uomo / fuor del discorso.
, per mio avviso, questa maestà trae origine da un'armonia di parti, composta
e il positivo vilipendio, ch'ella trae seco. -trarsi dal pensiero: togliersi
che muta parlar per accento: / non trae per senno al foco la farfalla.
opima preda d'uomini e di bestiame ne trae; incendia le case; dovunque co'
alla cognizione dell'essere da cui esso trae il suo principio e l'origine.
-smalto traslucido: rivestimento di smalto che trae effetti di luce e ombra dal disegno
, scherza con tutto, e da tutto trae il piacere che gli è stato negato
cesari, 7-588: da questo il marito trae cagion d'accusarla ditutti i trasordini avvenuti alla
sm. piacere, divertimento che si trae da situazioni o attività amene, ricreanti,
feroce, sanguinaria, da cui si trae sadico e perverso piacere. -anche con
negli ultimi anni del secolo scorso, trae precisamente le sue origini dagli studi di
, come dalle cose d'altri si trae materia di riso, riprendendole, riprovandole,
-dedito al lavoro manuale, che ne trae mezzi di sussistenza; lavoratore (una
giovane, 9-494: il travaglio dell'animo trae l'uomo / fuor del discorso.
lavoro intellettuale, sofferenza creativa da cui trae origine un'opera letteraria o figurativa,
treviso del 1279 forma sostant. femm. trae la versagna nel signif. di
ascende, / l'arme percote e ne trae fiamme e lampi / tremuli e chiari
de le quale la ductaria fune se trae per trei rodelle al tuto. f.
. aretino, vi-36: la medicina trae il tristo del corpo, e la moglie
tristo del corpo, e la moglie trae il buono del corpo e de l'anima
se non si trita bene: così non trae el vero ascoso tra molti falsi se
oggetto, una situazione) e ne trae carattere di ordina- rietà, umiltà,
di spregiudicatezza e violenza che se ne trae. manzoni, fermo e lucia,
/ chi ricuoce il metallo, e trae la cima, / o salda i vizi
di dante che mai non rallenta, ma trae sempre fuor nuovi e leggiadri trovati?
a credere una cosa per l'altra, trae in errore, per lo più abusando
lo sterco de'tordi, il quale si trae de'pucellinaie dove e'tordi se 'ngrassano
3. nella fisiologia antica, che trae origine dalle concezioni della medicina ippocratica e
umorismo. -umorismo nero: che trae motivo di divertimento da situazioni macabre.
2. per estens. che trae vantaggio da una certa situazione politica ed
a uno scopo; vantaggio pratico che si trae da qualcosa; efficienza, funzionalità.
per li fiori, e del fiore ancora trae il mele, ed è di grande
che per la grandissima utilità che si trae dal suo communissimo uso, ad ogni altra
. sansovino, 2-23: la corona non trae di loro altra utilità che la entrata
com'è cacciato nel pozzo ciò che si trae in una cisterna si diffunde, e
uve; né su'suoi vestigi / trae pure in danza l'evia e il satiretto
. g. ramusio, lii-15-306: trae napoli d'entrata ogni anno ducati 161
che, dopo aver mangiato la biada, trae dei calci nel vaglio, solamente perché
1-53: come circoscrivere quella grazia che trae al vago! leggiera, fresca, innocente
, conv., ii-xm-24: la musica trae a sé li spiriti umani, che
s'origina dal cervello... ne trae e porta in bastevole copia gli spiriti
una umidito de la quale il corno trae a see per somiglianza di velenositade.
vaso, e reso vacuo il corpo, trae a sé la circomposta materia sia di
, piega versicolori / carte e ne trae navicelle che affida alla fanghiglia / mobile
volta si muti, perché non si trae frutto veruno del duolo, che l'uomo
. 3. che risale, trae origine o si riferisce all'antichità;
il legno che sta per accenno, si trae su cineroso, allora il carbone è
vigna del signore o di cristo che trae origine dalla parabola della vigna o dei
alberto [tommaseo]: l'amore terreno trae li uomini per lo desiderio vinculati a
, conosciuto il fellone, / gli trae nel viso la tazza vinosa. fantoni,
vertuosa che, quando si vede, / trae li sospiri piastre con tanta virtuosa
ascende, / tarme percote e ne trae fiamme e lampi / tremuli e chiari,
, / chi ricuoce il metallo, e trae la cima, / o salda i
: l'aere quando quello vento detto borea trae, tutta si purga di nuvoli;
molto a filippo. -che trae origine dalla solidificazione della lava eruttata da
. alamanni, 15-3: come del padiglion trae fuor la testa / il = voce
nella zana, / e l'etrusco le trae leggiadro e snello. buonarroti il giovane
ha col sole, e'[marte] trae qua- litade ignea ferventissima, onde accende
che qualcuno ci rammenta; e ne trae buono o cattivo augurio, secondo l'orecchio
e di tormenti. pirandello, 8-41: trae qualche suono lamentoso dal suo zufolo di
, che vi si ispira, che ne trae origine. gramsci, 13-i-448:
1814-1876); che si ispira o trae spunto dal suo pensiero, dalla sua dottrina
pensiero, alla sua opera; che ne trae origine (una corrente di pensiero,
neomazziniano, agg. stor. che trae origine, che si ispira al mazziniarismo
onora l'intero gruppo iri, che ne trae un'ulteriore riprova della validità di un
ultimo sia effettivamente nel vero, quando trae la nostra voce da 'son of
, sf. invar. elemosina legale che trae origine dall'antico sistema religioso e giuridico
, disponibile in tagli diversi (e trae il nome dal busto di cicerone che
-trice). che circuisce, che trae in inganno. savonarola, 7-i-49:
psicol. nevrosi ecclesiogena: quella che trae origine da un'educazione rigida e repressiva causata
e, 'nessun persiano è greco', si trae una conclusione particolare negativa o, 'qualche
plur. m. -chi). che trae ispirazione, che si rifà a idee
2. che si ispira, che trae origine, che riecheggia, che richiama
la nazione [1-ii-1968]: da dove trae origine il 'minimalismo'? corriere della sera
a tindari', da cui ora si trae la terza serie per raidue, assieme a
m. -ci). medic. che trae origine da cause o fattori diversi (
che è proprio del nazionalismo; che trae origine dal nazionalismo, improntato ad esso
agg. che è parlato nella romània e trae la propria origine dall'evoluzione del latino
espressione del sadismo in cui il soggetto trae godimento dalle sofferenze degli animali.