, costernato, conquiso, sbigottito. tozzi, i-140: emilio bofonchiava abbacchiato ed
paese i primi insegnamenti dell'abbaco. tozzi, i-377: nella sua voce ci si
abbaglianti di stoffe vivaci e di gioielli. tozzi, i-297: il sole è forte
d'oro come un piccolo altare. tozzi, ii-257: allora, apparve la prima
cane, e io ritorno omo. tozzi, iii-146: teneva, allora, un
padrone pure abbaiucolando, avrei ben altro che tozzi. = deriv. da abbaiare
in abbandono verdastri di putridume galleggiante. tozzi, i-524: io non so, perché
stanza l'aveva lasciato come cieco. tozzi, iii-163: vide, in un abbarbagliaménto
l'illusione d'essere d'oro. tozzi, i-75: il sole faceva diventare
/ d'incalzanti coorti il fulgor. tozzi, i-515: i suoi occhi luccicano
al sole i vetri della serra. tozzi, ii-336: la vallata, se
degli oleandri apparve il vescovo mitrato. tozzi, i-246: vedeva i castagneti,
quale avevano operato lo diceva abbastanza. tozzi, i-245: non si rendeva abbastanza
bastare risveglia l'idea di durata. tozzi, i-311: non devi piangere. mi
abbattuto dai venti o schiantato dalla saetta. tozzi, iii-291: ci fece veder una
, mostro, tu non mi abbatterai. tozzi, 2-95: queste parole che parevano
abbattimento cupo le prese l'animo. tozzi, i-322: allora lo prese un grande
disperato, era una abbattuta stanchezza. tozzi, i-115: emaciato, con la pelle
, abbeverava un suo cavallo bianco. tozzi, i-249: c'era una fonte
lodi, dandogli le informazioni che voleva. tozzi, ii-321: tu mi chiedi qualche
che ricevevano il giornale l'indomani. tozzi, i-235: la maestrina cavò dalla
racconta le sue tribolazioni, abbonito. tozzi, 1-141: sembrava abbonito, quasi
tirato sul collo rientrante fra le spalle. tozzi, ii-434: era uno spilungone magro
ma in un certo modo a soggiogarlo. tozzi, iii-192: raccontandole una filza di
può alzare molto la loro temperatura. tozzi, iii-160: quel silenzio sembrava un
à fatto l'abitudine a soffrire. tozzi, i-334: anch'essi lo tollerano
, socialmente, un essere inesistente. tozzi, i-293: dovevo assolutamente dimenticare non
, come è sua abominevole tendenza. tozzi, i-538: gli pareva di commettere
eran diventati color del vino di strizzo. tozzi, ii-148: si strinse la testa
anche di altri animali). tozzi, iii-105: qualche volta ci erano dieci
me li accartocciarono dentro un giornale. tozzi, iii-131: e tendeva un orecchio
umidità, ricettava la cenere. tozzi, iii-349: cresceva soltantoche assumono così un
sono accatastate fin dietro l'abside. tozzi, 2-99: era più bravo di tutti
/ del re ne'trivi assiso stava, tozzi / accattando. nieri, 85:
perché ho un sonno che m'acceca. tozzi, i-45: sentì gli occhi empirsi
occhi incavati, accerchiati di livido. tozzi, 2-43: le case su i cocuzzoli
non vi fossero poveri di altre parocchie. tozzi, i-320: s'accertava sempre di
dolore da lasciar cadere l'accetta. tozzi, 2-193: guardava il ferro dell'accetta
, cessa l'accettazione delle lettere. tozzi, 2-163: vada a comprare una
rumarono con me nella caduta tremenda. tozzi, iii-260: le strade solitarie, dove
di salute, ammalaticcio, ammalazzato. tozzi, iii-69: vicino, su l'erba
per strada perché non esco mai. tozzi, i-14: torna presto, perché
! - mi risponde. -livornese. tozzi, i-42: me ne vado io!
.. lustra l'acciottolato dei portici tozzi e bui. baldini, 4-62: l'
. e intr. (acciuccoranta centesimi. tozzi, ii-326: apriva le scatole delle
tornerà a battere a quella porta. tozzi, i-47: era sicuro di trovare sempre
... raccomoderemo fra di noi. tozzi, ii-103: io volevo parlare della
incominciai... il canto. tozzi, ii-408: apparve con lo strumento [
e pareva volesse divelgerlo dalla terra. tozzi, i-147: s'accorgeva che la
pitagora non era accreditato in banca. tozzi, i-147: commerciante conosciuto e accreditato.
tutto vedevano, e non quegli acerbi. tozzi, ii-194: qualche ora dopo,
verdi che parevano verniciati di fresco. tozzi, ii-451: e mesce un vinello
tavola e andavano vuoti all'acquaio. tozzi, ii-436: la cucina era brutta
acquaio2, n. 2). tozzi, 2-153: anche i solchi acquaioli,
più precipite giù crepita, scroscia. tozzi, 2-78: il fieno quanto è stato
alberi cavi, le rane tacevano. tozzi, 2-68: quando sentivano avvicinarsi qualcuno
si voltò, forbendosi la bocca. tozzi, ii-322: e, dopo aver
fa i gnocchetti e l'acquiccia. tozzi, i-85: gli archi della fonte di
vivere con la semplicità delle bestie. tozzi, iii-82: alzò il coperchio della madia
dei più acri peccatori del mio secolo. tozzi, i-34: era un riso violento
di denti acuminati come i cani. tozzi, i-51: due cipressi accanto, scuricci
lì con tutti i vagoni sconquassati. tozzi, i-189: la sua voce..
che mi perseguitarono su quel globo. tozzi, i-123: ma il suo dolore,
che morte a entrambi io m'invocavo. tozzi, i-434: i miei ricordi avevano
per le lezioni che ci offre. tozzi, ii-507: egli alzò gli occhi alle
e raccolgo e addento il pomo. tozzi, iii-132: qualcuna rideva, addentando
bene si addicono a una vergine. tozzi, ii-525: dichiarava ch'egli ormai non
addirittura in me dalla vita orientale. tozzi, 2-122: il suo collo, addirittura
coll'arpa le irose tetraggini del re. tozzi, i-159: il palazzo, di
temporalesche sul grande schienale del monte. tozzi, i-195: avevano addossato le lapidi
fuor del paese addossate alla nostra. tozzi, ii-340: per entrare, deve togliere
vecchio -mi stringe i panni addosso. tozzi, i-154: abbandonato addosso alla scrivania.
cenci che si erano tolti d'addosso. tozzi, i-285: scesi le scale del
e di romanticismo come concetti storici. tozzi, 2-108: badi che io son
respiro e non poteva muoversi per negare. tozzi, 2-9: dalla bocca mezzo aperta
può essere affatto privo di malizia. tozzi, ii-491: questa necessità di ucciderlo
gli schianti delle ramettole, ma invano. tozzi, ii-347: allora, ci piglia
, quel sorriso di donnaiuolo disgustato. tozzi, 2-67: per non parlarsi di cose
in un minuto tutto lo invade. tozzi, ii-325: dopo il bagno facevamo,
chiunque gli facesse dimostrazione di benevolenza. tozzi, 2-179: i muggiti della vacca gli
s'affolta, l'ombra nella stanza. tozzi, 2-121: la polvere volava alta
luna che tra le nubi viaggia. tozzi, 2-149: le chiappava [le rane
gamba. tutto era ridotto poltiglia. tozzi, 2-96: il contadino senza schiudere il
adunco; le mascelle ampie e forti. tozzi, 2-98: aveva il volto grasso
, eran seduti sull'erba alta. tozzi, 2-81: aveva un'aria così compunta
dispendio di denaro e di tempo. tozzi, ii-345: dove è stato tolto
senza pace qua e là t'aggiravi. tozzi, ii-329: se passava qualche bufala
tagliando quelle vette dove le sono aggrovigliolate. tozzi, viso conciato dalla salsedine. 2-35
(più comun. agraria). tozzi, ii-534: suo padre aveva stabilito di
era una moltitudine di soldati. tozzi, iii-313: la dolcissima aia costruita bene
di mortelle, di ciuffi di roselline. tozzi, ii-420: una fontana di cemento
po'scabroso come certe albicocche mature. tozzi, 2-121: e colse, dalla
mar sicano / la sposa alcyone. tozzi, ii-328: con gli occhi sempre
che pareva lazzaro dopo la resurrezione. tozzi, i-265: la madre, una donnetta
erbe e il fremito d'un'ala. tozzi, 2-160: non volle alleggerire il
cuore / sente allentar sua stretta. tozzi, 2-96: le trecce dei capelli
dai pericoli e dall'empietà dell'impresa. tozzi, ii-382: quei tre giorni
che l'inevitabile burrasca mi investisse. tozzi, ii-533: attraversò l'aia e scostò
begli occhi. -allodolùccia. tozzi, iii-237: ma un'allodola è rimasta
, si spegneva, riscoppiava acutissimo. tozzi, 2-72: le vacche, benché
nelle sale degli uffizi di firenze. tozzi, ii-509: la trasse a sé
è dare un sonnifero coll'oppio. tozzi, ii-321: cerco di respirare all'aria
venne al palazzo col solo primogenito. tozzi, ii-437: 10 credo che siate
dello spregiudicato atto d'accusa di zola. tozzi, i-413: quando succedevano queste cose
idem, 9-28: passano lenti i tozzi barconi all'alzana. 2.
odore amaro selvatico odor della tignàmica. tozzi, 2-164: una pendice di stoppia
si credevano lontani dagli altri, soli. tozzi, ii- 487: e quando si
volta nel bel viso di dèmone. tozzi, 2-4: una grande tristezza lo
in abbigliamenti sfarzosi di ambigua eleganza. tozzi, ii-536: questo contegno gli piaceva
ancora quasi scambiato parola tra noi. tozzi, ii-339: passatagli la diffidenza,
, agg. dimagrito. tozzi, 2-148: ella era ammagrita e le
vedere quanto son peccatore e colpevole. tozzi, 2-171: già, ho sempre
voglio ammazzarmi per amor della stampa. tozzi, 2-70: e, poi, questa
, squassando la chioma, insultarlo. tozzi, ii-477: guardarono insieme la pioggia
perdono con la durezza dell'ammonimento. tozzi, ii-343: la sua parola fantastica,
perché gli aranci cominciavano ad ammoscire. tozzi, 2-46: quando aveva pianto, le
a rovine di castelli caduti nel mare. tozzi, ii-310: l'azzurro brillava
, stampelle, crucce, cinghie. tozzi, ii-329: lungo la strada,
fia 'l nome in lete anche sommerso. tozzi, ii-327: alla fine, il
sbiancate in faccia come la cera. tozzi, ii-322: ce ne erano di
. l'assassina all'angolo della bocca. tozzi, ii-98: aveva il volto grasso
centinaia e fan l'altalena sull'ondata. tozzi, i-414: poi si mise a
annaffiava con l'acqua del fiume. tozzi, 2-148: prese la sua zappa e
dal remo e annerita dalla canicola. tozzi, 2-29: attraversò l'aia saltando:
prego di farli impostare costì. tozzi, ii-492: ora sento il ritorno di
: molti fumavano: sigarette, sigari tozzi, sigari sottili; i fumi densi e
alla letteratura anche classica della curia. tozzi, ii-516: forse lo amava per consolarsi
tavole formicolanti di numeri e segni. tozzi, ii-395: gli pareva, allora
v'ama e di voi s'appassiona. tozzi, 2-107: io, vede,
, dopo aver maneggiata una pasta. tozzi, ii-450: è così sudicia che quando
ancor più approfondito nell'anima appenata. tozzi, ii-535: la giovinetta gli si teneva
appianò e non è appianata tuttavia. tozzi, ii-342: l'occhio gli si
una pianta viziosa entro una serra. tozzi, 11 * 487: i libri,
capelli neri lucidissimi appiccicati al cranio. tozzi, 2-20: guardò, come soleva,
finestrino e il viso sulle mani. tozzi, ii-385: parevano tutte popolane venute
a cercare i fazzoletti nascosti apposta. tozzi, ii-169: dopo aver preso da
che l'amicizia o la confidenza. tozzi, ii-434: tutto quel che ella diceva
tanto i mercanti quanto i compratori. tozzi, ii-432: se io avessi le
perché sperava di farne stanza d'appuntamento. tozzi, ii-383: la mattina dopo mi
casa non che gorbie, o tozzi, o capaguti, o altri ferri somiglianti
/ da le picche de'tedeschi. tozzi, ii-31: e poi, specie quando
serpente celeste che gli strisciava sul ventre. tozzi, ii-353: le barche vicine avevano
lo riportassero al governo del giogo. tozzi, 2-154: andò ad accarezzare l'aratro
2. terreno arato. tozzi, 2-193: non c'erano più le
dal vasto arco ciliare... tozzi, ii-383: dalla parte dove la spiaggia
avevan fatto screpolare qua e là. tozzi, ii-310: l'azzurro brillava; i
/ loda ognun sì lieto giorno. tozzi, ii-527: il sole ci stava poco
provocata da corrente d'aria. tozzi, ii-407: un colpo d'aria gli
gli dava un'aria volutamente diabolica. tozzi, ii-525: ella ci aveva quasi perso
botti di catrame e d'olio. tozzi, 2-130: un giovane, con i
stelo, arrampicarsi lento un grillo. tozzi, ii-496: la mia gattina saltò giù
sponda sull'im piantito. tozzi, ii-255: la mucchia, intanto,
tutti modi da fuggirsi in polita scrittura. tozzi, 2-45: perché non m'ha
dove si potrebbe conciliare il nostro congresso. tozzi, 2-12: così, le prime
dal ramo, in balìa dell'aria. tozzi, ii-357: mi guardai attorno,
ten tato d'arrisicarsi. tozzi, ii-335: e solo il vento s'
e le gambe e le braccia. tozzi, 2-30: finché non era proprio
bisogno che sia ben aguzza ed anotata. tozzi, ii-315: guardava 1 feno dell'
verso il cielo arruffato di nuvolaglia. tozzi, ii-72: anche i grani avevano
.. fa arrugginire i ferri. tozzi, ii-437: le cariche a stoppaccio
troppo arsicce han del arno! tozzi, ii-9: una volta sola, aprì
uscio del giardino della donna. tozzi, ii-321: passavano a coppie o a
ha gli occhi immobili e asciutti. tozzi, ii-507: gli occhi di lei erano
fiume durante gli asciuttori dell'estate. tozzi, 2-9: una volta sola, aprì
si sdraia, si agita e ride. tozzi, ii-336: mi ricordo anche d'
assalariato, sm. salariato. tozzi, 2-68: dette ordine che uno degli
assicurò che l'avrebbe accomodata altrimenti. tozzi, ii-325: il fumo, portato dal
fonde laterali v'erano ancora le pistole. tozzi, ii-357: mi guardai attorno,
addosso alle pareti fino al soffitto. tozzi, 2-49: tutti erano a vedere,
un canto lontano che si spenge. tozzi, 2-65: qualche cosa, che
). - anche al figur. tozzi, ii-154: la notte, il fontone
negli orecchi per non rimanere assorditi. tozzi, 2-131: gridava che se non
cantavano e lavoravano i suoi ragazzi. tozzi, ii-523: a quindici anni egli
inflessa la punta della fiamma ondeggiante. tozzi, ii-331: i butteri, entrando,
del primo e astenendosi dai secondi. tozzi, ii-500: mi faceva capire che
spie tata. tozzi, ii-519: nessun'altra perdita avrebbe potuto
magari da una stanza all'altra. tozzi, ii-322: noi le seguivamo con
fermo cor mi v'attenea sospeso. tozzi, ii-388: mi girava la testa
de l'insolita voce attenti stanno. tozzi, ii-323: e la terra si
di questa musica per attirarti a me. tozzi, ii-330: al nostro arrivo,
affrontarlo esplicitamente in persona propria. tozzi, ii- 116: l'atto
, la testa muoveva gli occhi. tozzi, 2-72: le campanelle bianche, venate
e il torso di un centauro. tozzi, 2-14: il letto stava di
caduti che ci attraversan la strada. tozzi, ii-440: attra versarono
9-235: una innocente confessione autobiografica. tozzi, ii-321: tu mi chiedi qualche
lascio tutto il mio, ecc. tozzi, ii-23: aveva questionato a morte
4-155: dall'istituto riportava pane avanzato, tozzi di cui faceva minestre. montano,
darebbe e con quale dispetto. tozzi, ii-467: ad un tratto, da
peluria sulla pelle tenera l'erba. tozzi, iii-243: gli avvallamenti del terreno,
si avventavano sulla belva dell'oceano. tozzi, ii-464: egli l'aiutava, le
individuare nell'ignoto signore un avvocato. tozzi, 2-19: dagli altri avvocati non solo
grembiule turchino avvoltolato attorno alla cintola. tozzi, 2-129: su i carri le
che il bestione azzannava e leccava. tozzi, 2-77: quando mi s'avvicina
terra e perdersi in grandi aureole. tozzi, 2-73: il sole era andato giù
attaccano le foglie e gli steli. tozzi, i-414: tra le radici del bosso
né a star ferma un momento. tozzi, 2-7: mise in fila,
economia e dei nuovi scambi. tozzi, i-i77: i due fratelli stavano a
le colpe senza badare per il sottile. tozzi, 1- 537: credi tu che
del mare. addio, mia cara. tozzi, i-418: « e allora perché
fa anche un po'da serva. tozzi, i-98: bada quella signorina che
gli estremi bagliori in lei fulgenti. tozzi, i-228: la stanzetta era piena
piaga sempre aperta nel cuore di lui. tozzi, iii-249: egli dà la baia
coi quattro ferri in aria. tozzi, 2-183: il cavallo...
cinque lire. te le renderò. tozzi, i-412: era un uomo alto e
scaricava l'ultima balla di fiore. tozzi, iii-38: ma la mia moglie
tristezza che c'è nei ballabili. tozzi, i-443: mi sveglio al suono d'
in modo rustico e goffo. tozzi, ii-397: allora fu preso da un'
lei: un amore coi calzoni corti. tozzi, i-386: stemmo un poco in
4-78: verso le otto mi affacciavo dai tozzi baluardi medioevali... a un
se t'aggiri con mosse di cerbiatta. tozzi, i-480: e andò via,
per il papa quanto per l'italia. tozzi, i- 292: vicino a me
di sottrar loro i compiti scritti. tozzi, i-460: in quel momento, alzando
il viso e i capelli di donna. tozzi, 1-295: e intanto ora spera
annunzio, v-1-866: non ossi, non tozzi, non cenci, non baratti,
qualche barba fracida nel terreno umido. tozzi, 2-148: prese la sua zappa
dai capelli neri radi e crespi. tozzi, 2-6: piccolo e magro, una
fossero mossi, tutti lo avevano respinto. tozzi, i-414: trovò il padre già
sbilicare, rovinar giù a tocchi. tozzi, i-181: allungando un braccio,
[i pezzenti] le tasche dai tozzi, i soldi cusciti nei lor stracci,
sott'olio o la conserva di pomodoro. tozzi, 2-130: un giovane, con
la cassa alla sponda del carro. tozzi, i-226: incontravamo soltanto qualche barroccio;
intorno a barrocci coi cavalli staccati. tozzi, i-352: forse, era matta
essere trasportata in un barroccio. tozzi, iii-122: ecco un altro barroccio di
con qualche barzelletta i figlioli impauriti. tozzi, i-38: egli era gaio e festoso
gli davano un aspetto antiquato e sinistro. tozzi, 2-130: lì accanto, un
figlio del novecento e dell'antichità greca. tozzi, i-312: era una donna sui
di duo semi / nacque parto bastardo. tozzi, 2-127: cani randagi, per
in tanto a farlo scattare selvaggiamente. tozzi, i-182: e le cento lire.
siete galantuomo, la intendiate come me. tozzi, i-215: a te darò.
ho potuto provedere tanto che basti. tozzi, i-209: anche queste visite erano
ometti e ragazzine, per benino. tozzi, 2-93: la donna in un
noi sceglieremo e batteremo a mano. tozzi, i-304: i contadini cominciavano a battere
da lungi si sentivan batter tore. tozzi, i-31: l'orologio municipale batteva
per impazienza, per ostinazione. tozzi, i-18: e siccome s'era rimesso
sbrigativo, lo si accetta volentieri. tozzi, i-510: enrica si butta stesa sul
, la bocca bramendo schizzava bava. tozzi, iii-48: non aveva più forza,
due distintivi al bavero della giacca. tozzi, i-384: teneva alzato il bavero
bavoso gli esciva dalla bocca sdentata. tozzi, i-187: alla fine faceva una
e m'additando con la mano tampina. tozzi, i-367: era un ragazzo scemo
non ha più nessun interesse. tozzi, i-108: ho capito! è una
il capo verso il tradimento nascosto. tozzi, i-253: volarono sul tetto due
/ non ci sono a sotterrare? tozzi, i-177: c'era soltanto il becchino
dicea fra me stesso pensando: tozzi, i-356: sarebbe stata quasi bella se
olio a tre beccucci, la prego. tozzi, 2-2: sopra il canterano,
toccavano a ogni suo atto o desiderio. tozzi, 2-23: se non andava fino
beffarda, un'irrision palese nella voce. tozzi, i-184: continuava a fare il
alticci di ritorno dalle feste campestri. tozzi, iii-120: faceva gesti belluini, mordendosi
/ alti e bassi fischi di gnandù. tozzi, iii-392: la campagna si fece
scarpe bianche, è salito trafelato. tozzi, i-183: a testa ritta, si
la maniera d'accomodare ogni cosa. tozzi, i-475: è vero che io ero
11 nero vino all'otre obeso. tozzi, i-340: non esce mai altro
e quindi prese bravamente a girovagare. tozzi, i-416: si guardavano contenti
dà nell'idillio. -figur. tozzi, iii-313: e tutte queste case del
sul capo un candido berrettone da doge. tozzi, 1-335: il ciabattino..
. monta in bestia il reverendo padre. tozzi, i-33: « non mi parlate
selci e nitrire se il beverone tardava. tozzi, iii-14: prima di venire a
la luna biancastronaccio senza troppa barba. tozzi, iii-157: muova l'ombre, lo
sogno un po'teatrale a quell'ora. tozzi, i-310: la bambinetta, aggiunse
di minestra, meglio morir presto. tozzi, i-14: niccolò restò su la sua
11 pane biascicato da altre bocche. tozzi, iii-257: dunque dicevo che la
spiaccicare, baluginare, stintignare '. tozzi, i-101: non avrebbe mai voluto
. cozzare con le corna. tozzi, 2-127: i vitelli si bicciavano e
fino sotto la pianta del piede. tozzi, i-225: s'era già di novembre
risciacquarono il capo con acqua acetata. tozzi, i-400: quand'erano passati i
nane e biondastre, dalle cuffie sgualcite. tozzi, i-335: magro e pallido,
birignòccolo, sm. bernoccolo. tozzi, 2-93: ci mancò poco, poi
birignoccoluto, agg. bernoccoluto. tozzi, i-335: ha [il ciabattino]
secondo o terzo grado. tozzi, i-310: era una bambinetta, biscugina
l'imitazione, bisogna l'allegoria. tozzi, i-238: in quella bottega vendevano
ad illuminare le strade bistorte e ripide. tozzi, 2-178: le sue gambe [
fra certi peli già irti e maturi. tozzi, iii-52: era un uomo grasso
bimbo che ha fatto le bizze. tozzi, i-62: « non farmi andare in
di ridere ho fatto una fatica bestiale. tozzi, i-122: sperò che giulio avesse
, me ne son liberata... tozzi, i-418: e allora perché metti
e aspirò due boccate con rabbia. tozzi, i-401: il cavallo, senza smettere
una boccata d'aria, povera diavola. tozzi, i-168: a giulio pareva di
boccetta di muschio odoroso ad ubriacarmi. tozzi, iii-224: pensava all'odore dell'
, erano come il nostro focolare. tozzi, 2-161: prima veniva la macchina
bocchini fatti colle falangi delle dita. tozzi, 2-34: prendeva di tasca la scatola
8. dimin. boccina. tozzi, i-202: ed egli pensava, senza
occhio orbo, trovò infine la risposta. tozzi, i-140: enrico bofonchiava abbacchiato ed
tutt'un impasto da salsiccia. tozzi, iii-38: ridete voi, eh
una sale e un'altra no. tozzi, iii-256: tu sparirai come una
e sangue, s'accosciò atterrito. tozzi, 2-20: giulia aveva da vero un
uno spago al battente della porta. tozzi, i-284: firmai il contratto scritto in
boscaglia piangere lacrime bollenti come lava. tozzi, i-45: allora anche giulio, che
d'italo spasimo / ottobre fremeva. tozzi, i-253: a pena dentro, c'
per tutti, a un soldo. tozzi, iii-xx: ogni domenica, a
paglia, piccole bombole pe'polipi. tozzi, 2-55: tornavano a casa,.
giro sé e la sua miseria. tozzi, i-139: la sua stessa albagia buonacciona
, d'impazienza, borbottava imprecazioni. tozzi, i-103: enrico borbottò le sue
come l'armatura di un gigante. tozzi, iii-205: il cavallo s'era arrestato
: li mette addirittura in cornice. tozzi, 2-50: per quell'operazione al banco
signori, agrodolce per i borghesucci. tozzi, 2-47: accettò sghignazzando
balzò sull'acciottolato. entrammo nel borgo. tozzi, iii-12: le domeniche, a
totale impraticità di quella bisbetica donna. tozzi, i-138: si volse intorno,
spasso la sua camicia colle stelle. tozzi, iii-401: quelli che riescono debbono,
d'infusione di fiori di borrana. tozzi, 2-72: tra i grani, dove
gli cinse col braccio la spalla. tozzi, i-319: le colline, differenti
passava e si calmava di botto. tozzi, iii-390: tutta la campagna era
nipote a braccetto, scendendo in giardino. tozzi, insaccano. algarotti, 3-113
l'altra, nelle mie braccia. tozzi, iii 48: finì d'empire la
gesuiti e d'imbecilli, oh? tozzi, 2-182: su le cime dei pioppi
fitte. -per simil. tozzi, iii-255: una sera mi divertivo a
mezzadria in un podere qua vicino. tozzi, i-167: c'è un giardinetto mezzo
lo avrebbero denunziato per l'ammonizione. tozzi, i-34: e si mise a ridere
ero tanto a metter toppe alle gomme. tozzi, iii-302: tutte le mattine passavo
osceno di quel briaco alla cantonata. tozzi, i-405: continuava a guardare in
stirava, cuciva, ricamava le federe. tozzi, iii-275: in fondo a un
, di brigidini e di nocciole. tozzi, iii-220: si trattennero a parlarsi
cose familiari stranamente deformate dall'incubo. tozzi, i-271: io aprii la porta
o di broda, o di ghiande. tozzi, i-371: se ti rivedo passare
. rar. sgridare, rimproverare. tozzi, 2-2: remigio, perché non lo
broscia per non muovermi lo stomaco. tozzi, i-38: io mangio quel che
coleotteri, pseudo te trameri, piccoli, tozzi, di colore bruno o grigio
dove la sua testa si appoggiava. tozzi, i-63: egli aveva il viso afflitto
occhi celesti chiari, quasi bianchi. tozzi, 2-5: i baffi, meno biondi
su di lei una carezza brutale. tozzi, i-237: e risero, per la
dice per il brontolare del tuono. tozzi, 2-11: lontano, dalla montagnola,
viso, gli incavi alle tempie. tozzi, i-377: fissava gli occhi sul cristo
bucato e gli aveva già inconca ti. tozzi, i-308: per esempio, quando
corde legate da albero ad albero. tozzi, i-255: guardava due vecchie contadine
brodo, uno spezzatino di vitello. tozzi, iii-309: il limone già tagliato,
e questo era il loro lavoro. tozzi, i-488: tornate indietro le vacche,
buffe si vede un ramo di ciliegie? tozzi, i-414: si mise a ridacchiare
gente furba e buona a tutto. tozzi, i-312: bisognava farla tacere. e
, giocando, ciarlando, cantando. tozzi, j-62: non farmi andare in collera
incapace a sentire veramente e fortemente? tozzi, iii-34: e allora gli avventori si
proprio buscarsi una coltellata alla gola. tozzi, i-465: il mutti si
marmo che sostengono i busti romani. tozzi, iii-322: i busti di marmo
bacco, coraggio! su, su. tozzi, i-291: io guardavo una fila
con il buzzo gonfio di pesci divorati. tozzi, 2-129: la donna..
fusto è appollaiato un avvoltoio meditabondo. tozzi, iii-349: donne, con i ragazzi
cuore, / blandiranno il mio sogno. tozzi, i-31: l'orologio municipale batteva
invece a sinistra con rapida risvolta. tozzi, i-50: la strada di pescaia cala
con pedate, calcagnate e schiaffi. tozzi, iii-30: pietro, per burlarla
loro sedie quasi avessero la colica. tozzi, i-93: si calcò il cappello
, sm. lett. calpestio. tozzi, iii-150: è vero che qualche volta
. -calzinòtto: calzerotto. tozzi, iii-19: ma egli già dormiva da
piede come per provarne l'impeto. tozzi, iii-74: quando era a tagliare
luogo a lunga e vegeta vita. tozzi, i-197: il vecchio stava lassù,
pigiama, canarini, verdolini, celestini. tozzi, iii- 10: il rosso
fosse accresciuta la forza di sostenerle. tozzi, i-360: a sessantanni, le
gli oppii potati avevano su i rami tozzi le foglie nuove, simili a candelabri
altri cani e degli altri nomini. tozzi, iii-246: ella è seguita da un
è un attimo d'indefinito orrore. tozzi, i-458: volevo muovere le mani
di vino tenute da vecchie megere. tozzi, i-353: da una cànova di
/ ciuffa e comincia a bezzicarlo. tozzi, i-77: elle si misero a canticchiare
aria canzonatrice. -figur. tozzi, iii-315: in fatti, tutt'oggi
è il tuo debole ». tozzi, i-161: egli, risolutamente, si
ringalluzzita?... *. tozzi, i-14: aveva la voce forte e
chi à tutto esperimentato e perduto. tozzi, i-430: ho anche fatto la
in casa non che gorbie, o tozzi, o capaguti, o altri ferri
. -acer. capezzolóne. tozzi, iii-113: giacco... si
fronte di roccia che devono abbattere. tozzi, i-488: i mietitori erano scontenti di
redi, 16-vi-269: circa il sig. tozzi, parmi di ricordare, che sono
, la gran cassa del circo. tozzi, iii-138: quando andava a cenare,
il dóndolo di pertinaci sonagliere, e cavalli tozzi, sudati, incitati da corta frusta
per la parca cena della famiglia. tozzi, iii-127: la paglia era un
alto ed abbassare secondo il bisogno. tozzi, iii-242: sopra la sua insegna c'
a penna raddoppiato ripiegando la cartasuga. tozzi, i-117: giulio scosse la testa
egli reggeva ancora nei due cartocci. tozzi, iii-14: portava in tavola i cartocci
: il cartoccino della polvere]. tozzi, i-511: una donna...
regolamenti. doveva esser l'ufficio. tozzi, i-298: un guardiano del foro
). -spreg. cassettàccio. tozzi, iii-323: si rimise la giubba e
glieli voglio legare al collo ». tozzi, iii-105: domenico faceva castrare tutte
castratura, togliendo la stessa ovaia. tozzi, iii-105: ci erano...
mestiere di castratore di animali. tozzi, iii-106: il castrino lo prese [
dial. piccolo recinto, steccato. tozzi, iii-353: alla stazione di anguillara,
alla vista. pareva un nido. tozzi, i-195: tutto il vecchio cimitero era
le parti del « brandano ». tozzi, iii-24: agostino, figliolo d'un
/ vagina, entro cui stava. tozzi, i-411: era andato a staccare
rappresentare ozio, vizio e lavoro. tozzi, iii-270: mi sentivo la pancia più
forma di seme di cece. tozzi, i-401: era robustissima e maschia.
madre, lo chiamò a sé. tozzi, i-200: alla fine, dopo aver
un celestino sbiadito, la mobilia vecchia. tozzi, iii-166: ii poggio dell'incontro
congiunto giocherellare e celiare e ironizzare. tozzi, i-185: cominciò ad avere certi
cencio su un bastone di granata. tozzi, i-310: si fece bianca come
legname su cui si taglia il carname. tozzi, iii-121: lo sguattero e il
cercava inutilmente di far la commedia. tozzi, i-325: le lacrime caddero sul pane
sotto l'opera di un cattivo incantesimo. tozzi, i-323: spariva nell'ombra a
/ aquilonari e i secoli futuri. tozzi, ii-273: erano tutti e tre
le offuscava il cervello quasi inebriandola. tozzi, i-108: lo vedremo chi di
le forbici nel cestino da lavoro. tozzi, i-309: posò...
fogliame frangia immobile il cielo turchino. tozzi, iii-35: quando passava un avventore
ma le chiacchiere non finivano mai. tozzi, i-50: non capisco perché tutti
si esercita la più atroce maldicenza. tozzi, i-12: seguitava sempre ad essere
accidente perché dio non ha voluto. tozzi, i-192: con la malattia che
dubbio stendevasi innanzi nella chiarità plenilunare. tozzi, iii-166: il poggio dell'incontro
e strepiti, sgridata rumorosa. tozzi, i-109: ormai nella vostra bottega non
a brucar serio e lento seguitò. tozzi, i-39: oh, non ci vedo
sua balìa le porte delle stalle. tozzi, iii-232: la donna esci con
come una bestia stracca; e dormiva. tozzi, i-109: così pallido che
galleggiassero chiazze d'olio o di bitume. tozzi, i-75: da ambedue le parti
doni / per tutti i bimbi buoni. tozzi, iii-78: c'era chi vendeva
si raccomandava dal fondo del cuore! tozzi, iii-366: avrebbe spezzato anche la
lo squillar de'pennati sul marrello. tozzi, iii-283: vedevo... qualche
, succiarsi il pisolino del chilo. tozzi, i-33: dopo mangiato, niccolò
: chioccioline, ossiccioli, sassetti. tozzi, iii-97: la guazza aveva come
, tanto più lieta la brigata. tozzi, i-187: andava per strade solitarie;
come ventagli, gli altri chiusi e tozzi. -figur. monti,
rauco, un rantolo, un grido. tozzi, i-39: anche giulio rideva,
vi confondereste malis simamente. tozzi, i-202: i più vecchi si misero
la ciancica e la strappa. tozzi, i-122: messosi a ciancicarsi le unghie
riven- dugliola? non ossi, non tozzi, non cenci, non baratti,
e non ci degnano d'uno sguardo. tozzi, iii-42: rebecca, spazzando la
trituma, / la cicca bavosa. tozzi, i-194: « tieni: piglia questa
dial. piccola escrescenza carnosa. tozzi, i-292: aveva la fronte grassa,
a un cicciolo. tozzi, i-375: ella... ingrassava
, per unire insieme il colore. tozzi, iii-77: ella dava, almeno una
un cinereo, azzurro profilo di monti. tozzi, i-75: il cielo era tutto
presso il motto, l'orazione. tozzi, i-168: si meravigliava di questa
/ sulla cinta vetusta, alla difesa. tozzi, iii-137: sotto la sua finestra
sommità de'rami ampie ciocche di fiori. tozzi, i-399: quand'erano passati i
/ di soave ileo cioncar le tazze. tozzi, i-72: non prendiamo le inezie
la testa cascante, appoggiata alla parete. tozzi, iii-254: tutti gli altri che
a capo del tumulo di zolla. tozzi, i-195: tutto il vecchio cimitero
o circhi equestri, oppure la giostra. tozzi, iii-138: quando andava a cenare
usato nella camera di un infermo. tozzi, iii-232: la donna esci con circospezione
sm. tose. pezzettino. tozzi, i-38: io mangio quel che trovo
e sciamannate con gli occhi cisposi. tozzi, iii-106: gli era rimasta la bocca
e pare che vi coli dentro. tozzi, i-356: sarebbe stata quasi bella
vecchi cocci non rendeva più niente. tozzi, i-203: il giorno dopo, spaccarono
smuove le ali e si agita tutta. tozzi, iii-123: ora, essi si
nel fango inzaccherandosi dietro fino al codione. tozzi, i-40: l'acqua?.
e ingollò un bicchierino di cognac. tozzi, i-40: « e tu perché ti
, estensione di colline. tozzi, i-50: la campagna, a destra
si porterebbe un agnellino di latte. tozzi, i-125: enrico, con la
alle folaghe o flautare ai colombacci. tozzi, iii-301: voli di colombacci..
come ventagli, gli altri chiusi e tozzi. pasolini, 3-334: cacciò una mano
fino alla commessura delle labbra arse. tozzi, iii-131: il giovinetto del cieco
insinuava a ghiacciarmi il collo. tozzi, i-118: giulio aprì il cassetto della
in pegno il bel tuo cicerone. tozzi, i-359: per companatico mangiava le
cosa d'altro, energia e coraggio. tozzi, i-181: al processo, come
esami facendo ogni volta figure meschine. tozzi, i-198: perché, almeno,
uni come ventagli, gli altri chiusi e tozzi. cassola, 2-152: il lavoro
non appariva una delle più stolide? tozzi, i-26: gli pareva che gli altri
vederne compromessa vieppiù la propria vita. tozzi, i-102: egli indispettito, piantò il
, circondata da tutto il paese. tozzi i-47: il cavaliere orazio nicchioli, assessore
comu- nicanda, pregano per lei. tozzi, iii-292: alla dottrina cristiana ci
destinati per conciare e asciugar cuoiame. tozzi, iii-304: la vasca natatoria è verdastra
su per le valli di dervio. tozzi, iii-49: si avvicinò al calesse.
è derivato alla nostra amatissima montelusa. tozzi, i-145: egli esaminò la firma
connubio dell'arte con la vita. tozzi, i-95: ho incontrato il nisard,
della purezza del sangue de'crisafulli. tozzi, iii-180: talvolta gli era parso
fondo della barca come fosse d'argento. tozzi, i-83: e lola raccontò come
dopo che la voce è estinta. tozzi, iii-164: egli era incapace di
continuo su l'orlo della follia. tozzi, i-250: era tisico, e tossiva
un contraccambio di bene per male? tozzi, i-54: badate che io,
un gregge pendulo, arida al sole. tozzi, i-169: le case paiono separate
non si potè levare a contrasto. tozzi, iii-215: sentiva che anche l'ingenuità
discutendo e altercando, mostrando i pugni tozzi nella foga della contrattazione. piovene,
passi sul pavimento, così, sola. tozzi, i-147: si sentiva, ora
rosso, l'ovo di drago. tozzi, i-198: perché, almeno, non
bianca, ed il fondo giallo. tozzi, iii-217: c'era...
di quanti le stavano attorno a soccorrerla? tozzi, iii-7: il penultimo parto aveva
ridotte a brattee squamiformi, brevi rami tozzi, di aspetto coralloide (in italia
i bovi han lasciato sulla strada. tozzi, iii-193: i fornelli si spegnevano
calcite), in cristalli prismatici assai tozzi; ha durezza 9, presenta lucentezza adamantina
al tetto brillando nell'aria infiammata. tozzi, i-304: i contadini cominciavano a
non lo abbelliscano di tre spropositi almeno! tozzi, iii- 342: non era
corrompono l'animo e il corpo. tozzi, iii-218: ora doveva guadagnare giorno
come più si allargava la conoscenza. tozzi, i-71: egli rideva anche con la
e di quella degli altri tutti. tozzi, i-171: io non sapevo se quel
quali alti e carissimi ideali ho rinunziato. tozzi, iii-149: ella gli diceva sempre
è bianco il segno sulla cotenna. tozzi, i-125: enrico, con la sua
, faceva da padrona di casa. tozzi, i-365: pigliava... un
voce di una persona). tozzi, i-92: gli chiese scherzando, con
/ sorgono tutte, pallida falange. tozzi, iii-19: la pioggia, ricominciata
erano immense nel crepuscolo della passione. tozzi, i- 290: siccome c'
l'assunta e la lupa romana. tozzi, i-400: certe boscaglie che segnano
cretacea, che menava alla cima. tozzi, iii-247: su i poggi cretacei l'
. screpolato, crepato. tozzi, i-167: la chiesa è d'un
davvero. -per siimi. tozzi, iii-181: i vicoli, simili a
e che la notte portasse consiglio. tozzi, i-202: egli avrebbe patito troppo;
cibo cotto o secco). tozzi, iii-319: tavolate di pane caldo e
ritmico / de l'altalena pendula. tozzi, iii-290: il bosco, vicinissimo
tantin di carne, ma croste. tozzi, i-250: aveva gli orecchi rossi e
dóndolo di pertinaci sonagliere, e cavalli tozzi, sudati, incitati da corta frusta,
che è il calappio dell'egoismo. tozzi, iii-228: si sforzò di definire tutte
acquaio, le stecche della persiana. tozzi, i-26: era perciò un buon amico
per apprendere da sé quelle lingue. tozzi, i-81: -zia chiarina ha da confessarti
e da far peggio il tiranno? tozzi, i-382: io non sapevo quel che
col danno e con le beffe. tozzi, ii-43: se non andava fino in
. così! la pace è fatta. tozzi, i-112: allora il nisard dette
fico secco per la sua scienza. tozzi, i-20: ho visto certe mele e
darmi confidenza, e ne soffriva. tozzi, i-383: non mi dava mai ragione
all'insegnamento, non si sa bene. tozzi, i-304: non pensava a quale
in un luogo per la prima volta. tozzi, i-182: alla fine, si
imporle prima di darsi al sarto. tozzi, i-445: amelia mi s'era data
aveva per forza voluto ficcarlo lì dentro. tozzi, i-373: forse, si amavano
se non quel nome e quella data. tozzi, i-351: c'era soltanto la
delle donne per fare certe perquisizioni. tozzi, i-196: quella porta è più
da napoli e fui debole anche iersera. tozzi, i-474: egli seguitò a parlarmi
debolezza. -scherz. tozzi, i-29: -la tavola bene apparecchiata è
docile, una ragazza in mantiglia. tozzi, i-99: -parla bene? era disinvolto
ultimo momento di venire io stesso. tozzi, i-315: -hai proprio deciso di andare
che il dottor raulli ne sappia. tozzi, iii-8: quando le si addormentava
mosche listavano a lutto, e dodici bicchierini tozzi colmi di rosolio. =
stato di esaltazione impossibile a definirsi. tozzi, iv-173: si sforzò di definire
, essa, non è mai definitiva. tozzi, i-166: egli aveva dinanzi a
pendeva la definizione della sanguinosa contesa. tozzi, iii-334: certo, la sua
e si moltiplicano deformandosi all'infinito. tozzi, iv-170: pensava ai quattro guanciali a
sé, per considerare, per deliberare. tozzi, i-502: i butteri erano armati
tutto il peso delle deliberazioni estreme. tozzi, iv-247: l'impazienza del mio
soleva trattenersi dalla mattina alla sera. tozzi, i-153: giulio cadde in deliquio
priapismo e iscrizioni d'oscenità delirante. tozzi, iv-212: allora, ella,
in nottata gli détte il delirio. tozzi, i-186: oltre airinsonnia che gli faceva
principale e la sua barba rossa. tozzi, iv-149: su i poggi neri del
stinti, più neri sul volto gialliccio. tozzi, 2-55: domenico bevve un altro
e di ritirarsi dentro il rubicone. tozzi, i-74: dovevano passare davanti alla loro
consegnare il manoscritto dentro l'agosto. tozzi, i-56: se lei vuole,
di quel che non sembrasse di fuori. tozzi, 3-32: risognavo sempre, come
di valutazione morale; disprezzo. tozzi, ii-492: devo convenire che veramente io
e semplice, spesso la derideva. tozzi, i-467: a sentirla deridere [mia
loro sogni e ai loro piaceri. tozzi, 3-179: ella, in tanto,
caligine gli ingombri tuttavia la mente. tozzi, 3-89: ella era dolente, perché
che si ballava insieme in casa maio? tozzi, i-124: era destinato ch'io
su se stesso, soffrendo e gioiendo. tozzi, iii-8: accanto a domenico,
lo blandiscono, quand'egli le preme. tozzi, i-167: c'è un giardinetto
della chiesa. -figur. tozzi, 3-88: vi deve essere una tale
, la pompa dell'acqua potabile. tozzi, iv-531: sotto la mia camera,
viene di dentro dalla cosa stessa. tozzi, i-97: tra un'ora..
presto quel peso di sulle spalle? tozzi, i-420: si sbatteva in terra,
di toscana. torno da foggia. tozzi, i-295: di là passano,
mercati e delle sue vie principali. tozzi, i-62: non farmi andare in
tinniscono d'allegria nella sua saccoccia. tozzi i-334: gli uomini sono, per
che, un tempo, la prima. tozzi, i-212: marta aveva invece il
celie oneste, delle gherminelle alla casalinga. tozzi, i-225: ma s'era già
occorrono oggigiorno, di gran rendite. tozzi, i-40: dei due, domandiamolo a
diacciata che gli fischiava nell'orecchio. tozzi, i-188: allora, gli cominciò
dove i giovani corrono alla china. tozzi, iii-73: gli occhi verdognoli, di
più disgustoso del caffè e latte diaccio. tozzi, iii-81: e continuò ad ingoiar
dei capelli c'erano rappresi i diaccioli. tozzi, i-266: alle grondaie delle case
diamine! la conosco di fama! tozzi, i-24: -ma enrico...
de la vita imagine / fuggente. tozzi, i-m: non s'incomodi per me
: esserlo in misura straordinaria. tozzi, i-67: siamo rovinati! non c'
vivi più che castigo de'morti. tozzi, i-137: camminava a testa alta,
che costrinse l'imperatore a vergognosa fuga. tozzi, 1-319: le colline, differenti
. avv. in modo differente. tozzi, ii-27: gli risposero,..
. eppure mi vede ogni giorno. tozzi, i-102: egli aveva la convinzione
e il buon aroma si diffonde intorno? tozzi, 3-99: ci siamo seduti sotto
come una luce accesa di dentro. tozzi, 3-143: la campagna era affaticata di
malvagi, che furono i dileggianti? tozzi, i-93: ora il suo riso era
, mi dimagra come una larva. tozzi, i-496: la fatica e il caldo
quelle liquide vie con l'ali tese. tozzi, i-497: i falchi volavano bassi
, i quaranta o i cinquantanni. tozzi, iii-32: l'acconsentimento diminuì la
quel salotto lasciato a loro disposizione. tozzi, iv-173: era vero che ghìsola
le citare dinanzi, indietro i flauti. tozzi, 3-15: divengo impaziente; e
questa cosa il sole, il mare. tozzi, 3-80: dio è per me
a casa, venendo col direttissimo. tozzi, 3-35: ad un tratto,
non verranno a sforzarli e spignerli. tozzi, iii-87: strade che si dirigono
per dar passo a dirupate scorciatoie. tozzi, i-50: la strada di pescaia
mendica tutte le scuse che può. tozzi, iv-143: tutta la campagna correva
che piangon le colpe dei padri. tozzi, 3-176: tradita dal marito, da
il contiguo lato obliquo un raggio. tozzi, 3-148: udì il cavallo trottare
mensa e affronta il clamore, irridendo. tozzi, i-171: arricciando il naso,
disinfettava la siringa per l'iniezione. tozzi, iii-259: l'ultima volta che la
quelle chiacchiere. -figur. tozzi, iv-171: gli pareva impossibile che tutte
donna non deve essere stata mai disonesta. tozzi, iv- 136: « se
una disonesta, alquanto fingeva non amarlo. tozzi, iv-169: egli stesso l'aveva
lavori? e che grazia a riguardarle? tozzi, i-542: aveva gli occhiali,
non è necessario, in disparte. tozzi, i-104: ma io l'ho
dispense, illustrata da gustavo dorè. tozzi, iv-170: pensava alla poltrona della
al salotto in cui si trovava. tozzi, iv-6: faceva tenere bene in ordine
in una parete, e giacque. tozzi, i-348: sono attori cinematografici;
come disperso in un diverso etere. tozzi, i-517: essi sono tristi e dispersi
, e col berretto sugli occhi. tozzi, i-15: io campo da signore per
'per chi gli è superiore. tozzi, iv-554: quando gli ho risposto che
a conoscenza del delitto da lui commesso. tozzi, i-309: allora egli la guardò
distanza. -con sussiego. tozzi, i-64: le parlava a distanza,
e l'uno fluente nell'altro. tozzi, iii-401: quelli che riescono a
potrebbe distruggerla da nessuna forza umana. tozzi, i-240: non sapendo con quale pretesto
confuse giogaie che divallano al mare. tozzi, i-50: la campagna, a
che mi appassionava sino al delirio. tozzi, i-387: ad un tratto, abbassò
divertire. - anche: zimbello. tozzi, i-335: da ragazzo, è stato
, come in una fiera campestre. tozzi, i-295: di là passano, quando
alla nostra / fida scorta si pose. tozzi, i-526: bisogna fare la divisione
dai baci, piena di gratitudine. tozzi, i-182: niccolò non s'è vergognato
. -cannello di una fontana. tozzi, iii-154: da un doccio, il
sincero, ne risentivo ancora la doglia. tozzi, iv-81: carlo era un
clima favorisce la semplicità del vestiario. tozzi, i-127: nell'aria c'era
le spese, gli anni cattivi. tozzi, 3-89: ella era dolente perché,
domattina, a domattina, per tempo! tozzi, i-235: « nevicherà fino a
non è una delle solite donnacchere. tozzi, iv-264: egli non aveva mai
di molta fede in se stesso. tozzi, i-132: -sei stato con il cavaliere
pelle nera e dorato sui tagli. tozzi, i-51: cavò di tasca un libretto
dormigliona, e a scender s'affrettò. tozzi, iii-81: quella stessa mattina,
. dormiva di un sonno sereno. tozzi, i-9: -ohe! non ti vergogni
vedere qual è il boccone migliore. tozzi, iii-6: a pena stabilitosi a siena
drizzò, come / cavallo indomito. tozzi, i-24: quando aveva di questi
si sta in un'indicibile aspettazione. tozzi, iii-349: le pecore scesero a bere
, o che non furon niente. tozzi, i-340: non esce mai altro che
ferro, ah con che rabbia. tozzi, i-125: enrico, con la sua
fu di voluttà ebra e di dolore. tozzi, iv-553: pensando ch'io l'
, e avanzarsi verso l'attrice. tozzi, i-118: il malessere di giulio si
; economo, quel che risparmia. tozzi, iii-94: si fece anche più economo
esofago, ecc.). tozzi, iv-12: orsola, il cui naso
; addosso, son tutt'un eczema. tozzi, iii- 132: un'altra
serva mi ha voluto fare padrona. tozzi, i-324: alfonso, per effetto
pianamente d'ambrate acque l'asperge. tozzi, i-75: non c'era mai nessun
ne caveremo pertanto danaro pei poveri. tozzi, i-61: il marito e i cognati
sulla cinquantina con l'occhio scintillante. tozzi, i-61: energica e robusta, passava
in capo il gàlero di lupo! tozzi, i-252: aveva piedi enormi e pesanti
sbadiglio sgangherato, enorme, interminabile. tozzi, iii- 52: lo scritturale
di ghirlande la stanza da letto. tozzi, iv-150: nell'ombra stava quasi
componeva all'improvviso versi non dispregevoli. tozzi, iv-370: remigio non capiva; e
ai polmoni, e al fegato. tozzi, 3-129: il suo cranio, di
ingenua, rifioritura di esaltazione religiosa. tozzi, 3-88: vi deve essere una tale
, lo esaminò con aria sospettosa. tozzi, iv-130: dopo avere esaminata con
(il tono della voce). tozzi, i-18: - ieri, un inglese
-per simil. e al figur. tozzi, 3-148: udì il cavallo trottare già
aiutarlo con danari, con mobili. tozzi, i-12: era stato lui a proporre
suo fantasma, ma per crearlo. tozzi, i-256: -i colori li ho messi
e ancor nel somno parli meco. tozzi, 3-116: le prime voluttà le producevano
non era condannata a restare visione? tozzi, i-327: ma non poteva allontanare
convittrici, a due a due. tozzi, iii-7: pietro, molto tardi
uscire dai confini della propria nazione. tozzi, i-303: ma egli non l'amava
fermate orizzontalmente in cima a certi pali tozzi e solidi; pertiche da tornitore,
entrare anche un poco nella sua ombra. tozzi, 3-196: le braccia grosse scoperte
di tutte le masserizie di essa. tozzi, ili-io: il podere era di qualche
perdeva un ette della sua personalità. tozzi, 1-66: oggi, le parleremo
eucaliptus, contrastarono l'acredine del salmastro. tozzi, 1-515: le cime degli eucalipti
quante faccende in un sol giorno! tozzi, i-48: fingeva d'avere un sacco
della vendemmia, si scordò di lui. tozzi, iii-29: voleva che andasse nel
grave la burla sopra certi ubbriachi. tozzi, i-121: modesta, allora, credette
quasi faceto, dimentiche dell'aspetto umano. tozzi, iv-24: a scuola pietro motteggiava
accompagnato verso la solitudine: giovani e tozzi, come una fanteria compatta de'marsi
falcinèllo1, sm. falcetto. tozzi, iv-62: dove l'erba era folta
f e frasche vai mozzando col falcino. tozzi, iv-56: quando era a tagliare
, ma di andare a rotoli. tozzi, i-555: era stato proprietario di un
proprio errore o la propria colpa. tozzi, iv-129: ella, sentendosi in fallo
festone da una falsa corda di velluto. tozzi, i- 11: e se alla
mal concio di parole e avventatogli de tozzi di pane nella persona, ebbe fatica
famiglia, sempre amante del marito. tozzi, 3-171: ella, uscita la
né un fanatico divoratore di aristocratici. tozzi, iv-119: la giovane sentì in lui
-convinzione ostinata, incrollabile. tozzi, i-64: quando aveva creduto di sognare
son bianchi giovenchi maremmani, e non tozzi bufali di color fango e dagli occhi rossi
iii-2-5: orti grassi di fango bituminoso. tozzi, ii-22: le anatre schiamazzavano,
il galoppo d'un cavallo de'pirenei. tozzi, i-514: nella piazza polverosa tre
dietro a quello gli cadde in testa. tozzi, i-347: sono attori cinematografici
vero; ma fai per giuoco. tozzi, i-14: aveva la voce forte e
ci fosse nascosta qualcosa da contrabbandare. tozzi, i- 234: meno sette
pane che si fa da soli! tozzi, i-126: è tanto tempo che non
pugno. sono pesto, affranto. tozzi, i-419: smise di mangiare;
ci muova, che noi guardiamo. tozzi, i-228: dietro una svolta, a
le fusa il piccolo, contento. tozzi, i-50: niccolò gli faceva cenno
non volle neppur mettere in deliberazione. tozzi, i-97: tra un'ora..
soffrirlo è meglio assai che farlo. tozzi, i-34: si mise a ridere,
/ di male per farmi così? tozzi, i-9: ohe! non ti vergogni
de le lunghe e verbose leggi. tozzi, i-139: la sua stessa albagia buonacciona
ma voi tedeschi ci credete davvero. tozzi, i-19: fuori camminava a testa
altri, insegnando loro tante cose nuove. tozzi, i-33: giulio, invece,
dove si poteva fare la gran vita. tozzi, i-62: ella gli chiese:
non più giovine, non amata più. tozzi, i-488: i mietitori erano scontenti
pregava a mio modo il signore. tozzi, i-282: prese in mano invece
potesse far senza de * musici. tozzi, i-48: sarebbe andato via volentieri,
e tornarci un altro giorno. tozzi, i-530: lascia andare coteste sciocchezze!
vivicolori accoppiate, volando, che godono. tozzi, iii-297: questo farfallino grigio scommetto
un giornale di moda sotto fascia. tozzi, i-232: aveva posato accanto alla
sonoro le navate delia piccola chiesa. tozzi, i-565: alcune pagine erano gialle
lo sguardo scintillante della sua nemica. tozzi, i-314: siccome non aveva fascetta
devono dedicare costanti attenzioni e premure. tozzi, 1-2io: dopo un quarto d'ora
leggera e lieta che spiccava sui loro tozzi scafi da fatica. -tenuta di
e si riponeva nella posizione monumentale. tozzi, i-74: di fronte, un
la gamba gonfia come un otre. tozzi, i-321: tornando a casa, a
dal fattore di campagna una testuggine. tozzi, i-245: il padre era stato,
e pagata in mie mani la fattura. tozzi, i-25: giulio, restato solo
] che una fazzolettata di cenci. tozzi, 1-77: incontrarono un portalettere sciancato
, apriva i telegrammi del prefetto. tozzi, ii-16: il suo viso, quasi
, d'una labilità continuamente riprodotta. tozzi, 3-135: in quel tempo gli
netto e diritto come un fendente. tozzi, i-150: giulio lo ascoltava; ma
feretro una culla di nuova vita. tozzi, 3-36: per la mia anima
pataffio, 6: gl'incruscati tozzi son ferigni. = lat.
fece segno al cocchiere che fermasse. tozzi, i-373: quando arrivava al dazio,
/ del vostro onor la penna. tozzi, iii-87: strade che si dirigono in
il pozzo coi ferri arricciolati in cima. tozzi, i-452: amelia prese il rosario
tempi questi? faccio della pubblicità. tozzi, i-563: sono impiegato alle ferrovie,
che non tornassi indietro sul momento. tozzi, i-575: i miei compagni..
e non mangioe lo pupillo di quella. tozzi, i-64: ella, allora,
finalmente fiaccare la mia resistentissima fibra. tozzi, i-515: io sono stanca. quest'
naufraghi delle navi che avremo colpito. tozzi, 3-92: dal mare venivano le
, sì bene fiammeggiante ed eretta. tozzi, i-487: la spiaggia caliginosa era deserta
stelle come occhi amanti, benignamente. tozzi, ii-486: le lettere e i
nella sommità della scala da stellaura. tozzi, i-488: c'erano i mietitori,
: i fiammiferi stentavano ad accendersi. tozzi, i-565: mi frugavo in tasca
gli esce un fiotto di sangue. tozzi, i-334: gli uomini sono, per
casa fosse qualcuno all'ultime fiatate. tozzi, iv-386: fece due o
fiato, col capo abbassato sul petto. tozzi, iii-24: si trovava perso d'
mi allontanerei da lei per sempre. tozzi, 3-179: ella, in tanto,
, gonfio il cuore di fiducia superba. tozzi, i-383: si piccava di
diafano (un'ombra). tozzi, iv-114: l'oscurità, con la
s'era impegnata come una sfida. tozzi, iv-431: lo sente come piange
; e la figliastra / deve obbedire. tozzi, iv-338: s'accorse che
fa che si ricavi poco formaggio. tozzi, ii-247: le vacche sarebbero crepate
la vecchia si strappava 1 capelli. tozzi, i-214: la morte tardava. allora
leggero -su, lungo tutte le prode. tozzi, i-76: più in là,
mica un incendio, dio liberi? tozzi, i-260: nella chiesa, con le
si dirigevano i complimenti della gente. tozzi, iii-248: la marcia funebre suonata dalla
dal taccuino, e glielo porse. tozzi, i-201: quando lo fecero lavare e
in uso solo in alcune province settentrionali. tozzi, ii- 63: scriveva [
stucco dorate l'arme della casa. tozzi, i-76: giunsero, quasi senza più
finestruccolo al di sopra della porta. tozzi, i-79: la cappella pare un
, fornito di sedili nello strombo. tozzi, i-217: gli alberi dietro
espressione enigmatica, di cattiva sfinge. tozzi, 3-129: egli le accostava le
circoscrivono, e depoetizzano le idee. tozzi, i-347: sono attori cinematografici; e
momento! che crepacuore non trovarcela! tozzi, i-457: non tutti gli scolari erano
un donnone che non finiva mai. tozzi, i-169: la campagna era d'un'
-perch'andasti tu giù a capochino? tozzi, i-381: mi ricordai d'un amico
a viareggio per la via di terra. tozzi, i-63: nic colò
era dunque finto? di vetro? tozzi, i-99: non ha più né meno
raspi e i fiocini vengono a galla. tozzi, i-400: quan- d'erano passati
fioricelli gialletti. -fioricino. tozzi, i-381: con quanto piacere mi ricordai
amore, per tenersi compagnia quando lavora. tozzi, i-493: i butteri si misero
sono certi cervelli strani, fantasticatori e tozzi, che godono della loro fisi- caggine
, minuto, lento, freddo. tozzi, iv-3: domenico rosi, il
quell'odore amaro che deve piacerti. tozzi, iv-331: il cane si fermò a
agli esami, comincia una canzone. tozzi, iv-105: tra tutti i rumori,
con piede leggero sul florido fieno. tozzi, 3-94: le piante dei limoni
corpo si accasciava e diveniva floscio. tozzi, i-115: pareva che giulio escisse da
piccolo il ceppo brucia al focolare. tozzi, iii-20: si sedè sul focolare spento
da intraprendere che ne rimasi allibito. tozzi, i-374: continuarono a vedersi,
. -sfrenatamente, incontenibilmente. tozzi, 3-117: risi così follemente, che
cavaliere. è il mio destino. tozzi, 3-144: - mi pulisco le dita
montagne divaricano verso il brutto cielo. tozzi, 3-9: tolgo dal fondo del tavolino
soffiava dalla tromba un impetuoso zampillo. tozzi, i-249: c'era una fonte larga
-fontino (sm.). tozzi, ii-241: i fontini si votavano;
è contenuta acqua stagnante. tozzi, iv-292: le anatre schiamazzavano, sguazzando
, gliele rimise in bocca con esso. tozzi, iv-94: ogni contadino, per
fermare i panni stesi sulle corde. tozzi, i-200: doveva stare attento che i
o le strappava una forcellina. tozzi, iii-98: tra i capelli,
filosofia per curare i fatti suoi. tozzi, iii-ix: in autunno c'erano
belle case civili, non parliamone. tozzi, i-359: per solito comprava il
cuocere i dolci e gli arrosti. tozzi, i-126: è tanto tempo che non
mani? siete un chiromante forse? tozzi, i-91: -disturbo, forse?
si tingono d'un rosso fortissimo. tozzi, i-51: accanto ai pioppi,
6: non mi picchiar tanto forte! tozzi, i-9: niccolò, allora,
, ch'io non ho quiete. tozzi, i-312: il suo cuore batteva forte
di portar, sempre, fortuna. tozzi, i-426: come hai gli orecchi
, avvicinati in una certa proporzione. tozzi, 3-190: il sole dalle ali di
quel secolo, in questo paese. tozzi, 1-396: il barroccio...
selvetta, / e una gelida fonte! tozzi, 1-487: la pineta di maccarese
credo che così guardino gli assassini! tozzi, i-125: enrico, con la
dell'altro. -fossacciòla. tozzi, iv-294: quando fu in fondo allo
lanciarono le beccate in ogni parte. tozzi, i-253: sotto al fico c'era
l'accordo tra loro due uomini. tozzi, iv-500: avrebbe potuto anche ucciderla;
, iv-344: mi magnai tutti que tozzi, ch'erano, tra le frutta,
opinioni con pervicacia ed accanimento maggiore. tozzi, i-446: perché non poteva pagare sempre
da poco (la terra). tozzi, i-195: la fossa si riconosce,
toni freschi -e toni d'or. tozzi, i-51: accanto ai pioppi, c'
frigno1, sm. piagnucolio. tozzi, iv-22: si sentiva frignare con quel
il casi gliano ferroviere. tozzi, iv-422: la guardò ridendo, quan
si è portato via il pescecane. tozzi, 3-180: nella sua bocca c'
a marchetto per rubargli il pugnale. tozzi, i-373: quando arrivava al dazio
tagliare con la falce frullana. tozzi, ii-117: questa lupinella è così tenera
udivo frusciare le foglie del lauro. tozzi, iii-373: si sentivano soltanto frusciare i
soavità e tremolìi e fruscii commoventi. tozzi, i-236: la sua voce parve
con una bacchetta che aveva in mano. tozzi, iii-47: raccolse in fretta un
terra del cuore perché fruttifichi. tozzi, iii-267: la mia anima.
nostri salvatici, gli abbiamo addomestichiti. tozzi, iii-11: tutto pieno [il
i più, di pietra, o tozzi e panciuti, o piatti e snelli,
con le mani alla fune anco sospese. tozzi, iv-84: le gambe gli si
andai a sedermi fuori, nel buio. tozzi, i-48: trovava il pretesto magari
non mi sarei aspettata da lui. tozzi, i-296: dietro il muro di
pallidi che parevano dilatati dall'allucinazione. tozzi, i-482: ero fuori di me dall'
costume uscir fuori a quest'ora. tozzi, i-14: tenendo la mano in
. so... sono qua. tozzi, iv-122: fece un gesto di
le ciattone, riempirebbe la tasca di tozzi in mezz'ora. = deriv.
un tratto furtivamente con la mano. tozzi, 3-191: si volge alla casa desiderando
fatto straordinario accadutole qualche anno prima. tozzi, 3- 206: cominciò a girare
più cosa da prendersi a gabbo. tozzi, i-429: sara smise di leggere,
e sopratutto per potenza d'aiuti. tozzi, i-142: niccolò riprendeva gagliardia,
disonesta, impudente; bricconata. tozzi, i-44: fa immaginare non si sa
di fare lo spiritoso e il galante. tozzi, iv-120: ma ghìsola gli piaceva
aveva il peso d'una galla. tozzi, iii-297: a una parete di fianco
bargigli e la cresta di scarlatto. tozzi, i-567: aveva anche un gallettino a
il berretto col gallone del municipio. tozzi, i-490: avevano una specie di capo
d'un gambàno vuoto d'olivo. tozzi, 3-49: se mi fermo, credo
! -no, a zinzini. tozzi, iv-342: dopo aver bevuto una
in passato, gas vitale). tozzi, ii-22: gli dettero un tubo di
arido, che dissecca la pelle. tozzi, i-173: nella libreria, con gli
, dal leggier crepolio, sonnecchia. tozzi, i-212: aveva una bella gatta tutta
mi sono sentito gelare il sangue. tozzi, iii-90: -mi lasci! è una
aveva i piedi tutti piagati, sanguinanti. tozzi, 1-2 50: aveva gli orecchi
i polsini, i gemelli nei polsini. tozzi, i-557: si rimandava in dentro
sopra le gote ch'erano affocate. tozzi, i-507: i vetri sono bagnati e
casa ogni studio liberale ha degno luogo. tozzi, i-40: dei due,.
tose. smorfia, moina. tozzi, iv-128: rifece un gerbo sentimentale,
merci, biglietteria, telegrafo). tozzi, iv-542: quando il gestore s'è
del re ne'trivi assiso stava, tozzi / accattando e gettami della mensa.
, si gettò a sedere per terra. tozzi, i-162: la sera non mangiò
avevo più arrendevole la gianduia lacrimale. tozzi, iii-16: gli dolevano le glandole ancora
uopo che n'udiate alcuna mia. tozzi, i-385: ma perché non vuoi
della fronte e sminuisca la gravità. tozzi, ii-228: la vacca prese un'altra
grande, nella bella sala gialla. tozzi, iii-293: un canarino così giallo
asconde / paion di vita stanche. tozzi, 3-111: nell'aia...
faccia il giallume foriero del dissolvimento. tozzi, iii-392: le madri, belando
in mano ai bambini per trastullo. tozzi, i-99: -parla bene? era
persona, a un oggetto). tozzi, iv-3: chiuse la porta, dandoci
terreno o un altro ostacolo. tozzi, ii-335: dura un'ora o poco
giocavano a carte, in un gruppo. tozzi, i-103: borbottò le sue solite
sono rivestiti di gioconde maioliche napolitane. tozzi, 3-190: il sole dalle ali di
basso e facile, alla giornata. tozzi, 3-145: l'estate era sopraggiunta
il giorno finisca; oggi stesso. tozzi, i-37: in giornata ci penserò.
si è in buona vena. tozzi, i-143: aveva voglia di raccontare un
il capo, soffiarsi il naso. tozzi, i-19: guardò le ceste in mostra
a girar tutte le fiere d'italia. tozzi, i-271: li condussi,.
: ora conviene girare a destra. tozzi, i-50: la strada...
una giravolta e tornò rapida laggiù. tozzi, i-117: fece una giravolta; che
lasciano prendere dalle convulsioni del riso. tozzi, 1-81: -fate sempre le giuccarelle
giudizio ». pensava a tuo padre. tozzi, i-101: ma i fratelli,
, l'economia e la magnificenza. tozzi, 1-66: appunto, perché è una
sulla neve, ridendo ancora giulivamente. tozzi, iv-527: io entro; quegli
fin quasi alla metà della scalinata. tozzi, i-384: teneva alzato il bavero
sacrificar se stesso a se stesso. tozzi, i-366: doveva stare lontana da loro
darsi sopra un teschio ed un pugnale. tozzi, iii-3: pietro, convinto di
col leghi a sostituirlo. tozzi, i-337: la signora pia non solo
ha boni denti / da ritenerla. tozzi, i-303: gli era venuta a
alcune qualità di fichi maturi. tozzi, 3-112: essi [i fichi]
», disse perpetua, mescendo. tozzi, i-40: -l'acqua? vorrei
sovra le spalle umida e gocciolosa pendevali. tozzi, iv-381: una delle anatre accorse
si abbandonavano con tanta voluttuosa mollezza. tozzi, 3-201: si sarebbe spogliata tra
vecchio, quanto per godere lui. tozzi, 3-55: qualcuno carica la pipa e
modo contenuto, strozzato o innaturale. tozzi, i-39: anche giulio rideva, ma
tardi non ci tomi a gola. tozzi, 3-179: anche le caramelle le
, torcersi (le budella). tozzi, iv-112: -se mangio dell'altro,
'l gonfalon degli sciamati. g. tozzi, i-24-143: io bevo fele con aceto
peplo / le gonfiava sugli omeri. tozzi, iii-24: il vento gonfiava la
, scorticarlo, vuotarlo e via via. tozzi, i-499: gonfiava, soffiando dentro
gonfiava gli occhi per la meraviglia. tozzi, i-403: un tozzo di pane.
. -anche: canalone. tozzi, iv-202: un torrente affossato, strosciando
in casa non che gorbie, o tozzi, o capaguti, o altri ferri
che gli ondeggiava come una giogaia. tozzi, iii- 103: aveva un
di boria sfarfallare in tali gradassate. tozzi, iv-242: niccolò, con un tono
. -rendere gradevole: rendere accetto. tozzi, 3-171: uscita la suocera, cercava
riesce / la girandola in roma. tozzi, i-148: egli non capiva che cosa
, aveva una faccia poco incoraggiante. tozzi, i-459: c'erano alcuni che non
. targioni tozzetti, 12-2-377: agostino tozzi, detto lo smargiasso, unico pittore
grandissima fra le grinze del volto. tozzi, 3-129: pochi capelli rimanevano alla nuca
: or vedo: era pur grande! tozzi, i-85: non sentiva le foglie
monsignore godeva grande stima in egitto. tozzi, i-375: nel suo animo, sentiva
gelosamente (un segreto). tozzi, i-78: avevano da dirle un gran
del grande e stanno sul sussiego. tozzi, i-19: fuori camminava a testa ritta
sm. campo seminato a granturco. tozzi, iv-155: tutta la collina era verde
granturchétto, sm. granturchino. tozzi, iv-396: vai a tagliare un poco
un ciuffetto, ricade sulla loro fronte. tozzi, iii-300: il campanile con i
non tanto grassi né tanto saporiti. tozzi, i-221: tagliò dalla carne per
pietra chiamata il letto di san francesco. tozzi, i-540: nell'atrio..
un'oscura notte / una serena aurora. tozzi, i-390: si mise, camminandomi
, a stabaccare, a grattarsi. tozzi, i-360: era anche piena di
era quella di grattare il formaggio. tozzi, 1-31: giulio cercava di ricordarsi
con una grembiulata di fiori selvatici. tozzi, ii-144: la sera le portò una
grembiule di cuoio legato alla vita. tozzi, 3-144: aveva un grembiule bianco
casa coi grembiulini pieni di trucioli. tozzi, i-233: portava un grembiulino come hanno
alcuna ne resti / pel tordo sassello. tozzi, iv-62: il granturchetto, gremito
col palo di albero verde e frondeggiante. tozzi, iv-435: andò a una specie
sf. tose. zolla. tozzi, iv-215: le mura de la cinta
larghe, grevi, sciocche e scialbe. tozzi, i-291: un fiume più nero
la ringhiera del greve palazzo ungarico. tozzi, iv-138: il costone quasi a
del bestiame che scendeva al torrente. tozzi, iii-40: gli scampanìi,..
il grifo del vecchio cancelliere prussiano. tozzi, iv-213: metti il grifo dentro ai
scogli pittoreschi sotto un cielo grigio. tozzi, 3-40: oggi piove. baleni che
tu hai oggi! tutt'osso. tozzi, ii-92: era quasi impossibile parlargli
basso (la luce). tozzi, iii-204: era parso che dal tetto
all'altra s'addossano le agnelle. tozzi, iv-136: un cane...
è da augurarsi, andrà bene. tozzi, i-102: s'avvicinava la scadenza
mistica avversione alle grossolanità del politeismo. tozzi, i-533: ella sarebbe stata in
in tratto per prolungare le risa. tozzi, iii-187: aveva un cappello di paglia
di segni che si intersecano. tozzi, i-355: la sua faccia era un
. per estens.: viticcio. tozzi, 3-146: staccava con le dita affaticate
; stupidaggine, sciocchezza, frivolezza. tozzi, 3-11: all'impiego metterai giudizio;
diventerai da grande un bellissimo somaro? tozzi, iv-396: -bevi, bevi, grullino
di edifici); fitto viluppo. tozzi, iii-182: grumoli piccoli e grandi di
penne. -sfilza, sequela. tozzi, iv-232: grumulo di bestemmie.
le mie braccia il ferito che guaiva. tozzi, i-144: il corsali, adirato
ha dentro una scatola di smalto. tozzi, i-304: si fermò ad ascoltare,
guardi il cielo! mi martirizzano! tozzi, i-36: se capita nella libreria
per indicare un oggetto fragilissimo. tozzi, i-42: la roba di bottega la
inquieta per il ritorno del padrone. tozzi, i-194: non sapendo come arzigogolare il
guarnite di trina che costava un occhio. tozzi, 3-102: il suo ampio cappello
che gli guastava gli ultimi addii. tozzi, i-62: non farmi andare in
terra ben asciutta e non guazzosa. tozzi, iv-62: si asciugava, di
, dove gustai tante pure gioie. tozzi, 3-109: ci amiamo intimamente, senza
cose più belle e più eleganti. tozzi, 3-182: la scelta di una stoffa
2-115: dunque, icché volevo dire? tozzi, vii-625: icché l'hae?
, o come nell'oratorio segreto. tozzi, ii-593: era, certo, come
forata e sanguinante, il mio padre. tozzi, 11-759: anche il suo
continuavano a bere sforzandosi di ridere. tozzi, iv-483: a quell'ora il
le bombarde ed imbanderare le navi. tozzi, ii-881: voleva imbandierare tutti gli
modo poco sensato o poco serio. tozzi, ii-721: tu, ai nostri genitori
: trattarlo come uno sciocco. tozzi, ii-85: forse, mi piglierebbero per
imbevuta di sgomento e di sangue. tozzi, ii-514: s'immaginava...
invidia [indivia] per imbiancare. tozzi, iv-383: prese una zappa, perché
imbiancò e si coperse di sudore. tozzi, ii-57: -quando un'opera, signor
raro. bieco, torvo. tozzi, iv-242: entrò anche più fosco e
che mi ha rotto le braccia. tozzi, iv-353: sciacquò i fiaschi, accomodò
molto bene dir si potrebbero imbottite. tozzi, ii-462: lo guardava [la
pretesto di regalarlo e di divertirlo. tozzi, iv-310: così le loro chiacchiere
, portare il broncio, imbroncire'. tozzi, iv-249: gli era parso che
, una traversa di legno. tozzi, ii-638: il marmista...
che avrebbe portato il mio nome. tozzi, ii-19: quasi un dolore le cingeva
il tonfo malinconico d'un frutto. tozzi, ii-619: le colline avevano una
impaccio, / per arrivare ai piccoli. tozzi, ii-238: talvolta comprende di essere
; fare unire in matrimonio. tozzi, vii-444: oh, con chi mi
le funi onde l'hanno impastoiato. tozzi, ii-40: portate la ciuca fuori
scarabattola impataccata d'inchiostro! ». tozzi, ii-994: la tonaca, impataccata e
vino, il pane e le vivande. tozzi, ii-891: le donne, con
follemente. - anche al figur. tozzi, ii-312: la donna di quadri era
imbratta la persona e il dosso. tozzi, iv-io: [il vitello]
di pagina il testo del boiardo. tozzi, ii-693: « lo scali è stato
salienti a congiungersi nel verone impergolato. tozzi, ii-548: un gatto, grasso grasso
, di là, proprio impermalito. tozzi, ii-543: il ragazzo prese una
impiccolir dante tra le nostre passioni. tozzi, ii-219: le preoccupazioni campestri si intromettevano
angelo la sembri ora di molto impiccolita. tozzi, ii-97: ai suoi occhi affaticati
le s'impigliò in uno sterpo. tozzi, ii-905: le cime degli eucalipti sono
lasciò che si impigliasse nell'equivoco. tozzi, iv-141: s'era impigliato in un
impigliata in un filo d'acciaio. tozzi, ii-427: mi ricordo di aver
. che ha messo polloni. tozzi, iv-202: un torrente affossato..
far marcire. -anche assol. tozzi, ii-361: intorno al pagliaio avevo fatto
posti piccoli, tra piccola gente. tozzi, ii-705: non voglio imporrire come
non avrete per importuna questa mia. tozzi, ii-176: s'azzardò a domandare cose
fecondato dal seme di un altro uomo. tozzi, ii-142: l'impurità del passato
2. incontentabile, perennemente insoddisfatto. tozzi, ii-217: la scontentezza innata faceva sempre
, inattesamente, te lo fa vedere. tozzi, ii-297: ella m'aveva dato
la sua vita umana è inawertibile. tozzi, ii-589: tutti 1 miei amori
il solaio di travi malamente incalcinati. tozzi, ii-389: dalla sua finestra
calco. - anche al figur. tozzi, vii-198: la mia famiglia è l'
legname di castagno o di paglia incannucciata. tozzi, ii-942: qualche torrione..
padre era stato divorato dal mare. tozzi, ii-450: quando, senza saperlo,
incastrate maestrevolmente l'una nell'altra. tozzi, ii-998: scendiamo a vedere e
agg. incretinito, rimbambito. tozzi, iv-231: pare, secondo loro,
che l'educazione le aveva imposti. tozzi, ii-627: non c'era bisogno che
a seguitare la vecchia, incattiviti. tozzi, ii-682: la sua voce era come
inchiostro (una penna). tozzi, iv-253: tuffò la penna, guardò
dalla strana ferocità di quei terreni. tozzi, ii-248: inciampicavo tutte le volte
e i suoi monti turchini incipressati. tozzi, ii-943: una strada incipres- sata
ho i capelli incipriati di sabbia. tozzi, ii-442: c'era un silenzio in
cuore ritroveranno incitamenti a divenire romanzesche. tozzi, ii-29: sembrava che dalla consapevolezza
opera politica che incorpora quella tendenza. tozzi, ii- 358: mi venne voglia
e la mole incomoda degli esemplari. tozzi, iv-518: prendo la valigia, pesante
sapiente ebbe colà dei capi incompleti. tozzi, vii-340: qualche dio ha voluto che
sia molto più comune della malvagità. tozzi, ii-31: le due anime non
uomo di sicura incontaminata fede religiosa. tozzi, vii-187: senza né meno dircelo
incoscienza, inconsapevolezza, irresponsabilità. tozzi, ii-536: la disprezzava perché aveva tentato
i... i e gl'incruscati tozzi son ferigni. g. g. belli
incùpa, la selva s'annera. tozzi, ii-993: testucchi e lecci nani,
al mare incupito che la circonda. tozzi, ii-477: paese incupito...
vaste che tutta / l'ellade. tozzi, ii-65: dalle finestre tutta la valle
, indirizzandosi primieramente al nuovo mondo. tozzi, ii-57: quando usciva di lì,
shelley, il tuo gran core. tozzi, ii-610: il vento gli avvolgeva
dà appunto da studiare ai fanciulli. tozzi, ii-374: trovavano da ridere su
gli anarchici militanti gli sembravano reazionarii. tozzi, ii-230: pazzo di gioia,
con un certo acquarello e con certi tozzi di pane inferigno..., che
se la infila in punta della spada. tozzi, ii-37: posò il grembiule,
infilava una, che è una? tozzi, iv-255: ah, ah, ah
stivali che mi giungevano fino alla cintola. tozzi, ii-558: qualche bove scavezzava;
il volto, l'aspetto). tozzi, ii-58: egli aveva avuto una grave
e sfracellò il capo alla povere bestia. tozzi, ii-199: il contadino si sedè
, parole di delirio e di morte. tozzi, ii-589: il mio passato informe
a primavera i giovani talli gommosi. tozzi, ii-694: il barroccio...
anche au'infuori della spinta sessuale? tozzi, ii-917: scrivo in un libricino i
finge per ingarbugliarci ancora una volta. tozzi, ii-462: i registri aperti.
n'ingentilisce, / tanto è leggiadro. tozzi, ii-788: era figliola di contadini
a ragazzi. -rifl. tozzi, iv-62: di che cosa campi?
senso generico: ornato, decorato. tozzi, ii-845: faceva qualche lettera inghirlandata
più intenso (un sentimento). tozzi, vii-342: quel che io provavo è
vizio a buttar giù i liquori arzenti. tozzi, ii-648: qualche gallina..
fastidio di tutto, contenta / a'tozzi d'un vile riposo. = denom
non l'ho mai potuta ingozzare. tozzi, vii-441: perdincibacco, ciò non lo
1 mio amor vadia altrove a accattar tozzi. saccenti, 1-2-109: non sono
servizio: -indietro, indietro le rote! tozzi, vii-619: naggio. -arco di ingranaménto
-per estens. insudiciare, sporcare. tozzi, ii-502: si mette con la fronte
e sei parole con fatica accoppio. tozzi, ii-435: per quanto il mio
del corpo, la mano sinistra enorme. tozzi, v-167: aveva il ventre lievemente
stava lì con gli occhi insensati. tozzi, vi-822: si divertiva più di tutte
. - anche al figur. tozzi, ii-592: ricominciava quel piacere perverso di
. 3. insofferenza. tozzi, v-120: si sentiva turbata; aveva
. che li corpi non s'insozzino. tozzi, vi-1000: il mio più forte
un senso di pace quasi conventuale. tozzi, ii-724: quel senso di debolezza
e questi avrebbe risalito all'insù. tozzi, vi-663: i rami...
sconciano amore '. -assol. tozzi, vii-249: la loro presenza insudicia.
compiti che gli siano richiesti. tozzi, ii-13: un uomo solo le era
di grasso, lucidare. tozzi, iv-388: si vestì come per andare
giornali de lo insulsissimo secolo nostro. tozzi, vii-214: la mia vita è sempre
e il puzzo grasso del ranno. tozzi, vi-978: anche la fontana era là
un suono, il respiro). tozzi, vi-999: sentiamo l'uccello lamentarsi con
. -impalcatura, ponteggio. tozzi, vi-970: alcuni ragazzi tiravano sassi contro
[oggetto], che sete voi. tozzi, vi-948: il droghiere, quando
fosse mia alcun sacrifizio d'interesse. tozzi, vii-94: aveva molto da fare,
un posto duraturo né granché remunerativo. tozzi, v-475: medico come il padre,
capo chino e cogli occhi internati. tozzi, v-94: le sue pupille internate
tutt'a dua vi porti nell'avello. tozzi, vii-8: se alfredo non viene
... ben coperti dalle coltri tozzi, v-84: aveva [la camera]
, e perciò ricercato dalla benemerita. tozzi, vii-364: guai a quelli che
e salì sopr'a'cieli tostamente. tozzi, v-189: ha mai toccato il mio
e ne'lupanari, sarà la vera? tozzi, v-56: con le mani nelle
mulesco dell'innocenza del suo miserabile re. tozzi, iv-198: sei un lezzone e