di paludi, che vengono trasformati in torbiere. = voce dotta, lat.
i prodotti di miniere, cave, torbiere; oppure che essi si ritraggano dalla
di detriti o resti vegetali (come le torbiere). = voce dotta, comp
, tipico delle regioni paludose e delle torbiere in via di formazione; aggallato.
meridionale. -paleont. maiale delle torbiere: suide domestico del periodo neplitico o
; se ne trovano i resti nelle torbiere d'irlanda e nella pianura padana.
tipo di terreno, come quello delle torbiere). = comp. da
acque dolci e in partic. nelle torbiere; hanno forma ovale, allungata,
dei laghi, delle paludi e delle torbiere. cicognani, vi-222: il sollevamento emer-
. cattaneo, vi-4-446: in quanto alle torbiere, trovansi per la massima parte in
: profittando dei nostri boschi e delle tante torbiere, potremmo usufruttare quest'industria, spupillandoci
cassel: humus fossile presente negli stratisuperficiali delle torbiere. carena, 1-165: 'terra di
diffuse anche nei prati umidi e nelle torbiere delle alpi. = voce dotta
, agg. biol. che vive nelle torbiere (un organismo vegetale o animale)
riflessibili conseguenze di quello ch'ebbe nelle umide torbiere d'ostrovizza. stoppani, 1-576:
di gran pregio; tra melme e torbiere un'isola virtuosa, profumatamente pagata.
dei laghi, delle paludi e delle torbiere. = voce dotta, comp.
turfìcolo, agg. che vive nelle torbiere; torbicolo (un organismo, per
) all'ambiente umido e acido delle torbiere. = deriv. da turfofilo