muscettola, i-355: già del torbido mar tira spumante / fa del naufrago abete
di pietra, / sciogliere l'alito torbido d'un suo comignolo. ojetti,
senza le sponde, / accavalciava torrente torbido. tommaseo, i-283: inzuppato d'
impossente / l'uomo, che un sogno torbido affatica, / aspira al niente.
nelle loro gite, gli faceva ora un torbido rigurgito. 2. figur
, a stilla a stilla, un torbido tormento. sinisgalli, 6-53: la
: quel giorno d'estate acerbo e torbido come un meriggio di primavera immatura.
, ii-451: e mesce un vinello torbido, che odora di aceto: l'ho
di tartareo acheronte. questo gorgone ondeggia torbido di lino e di grande profondità,
annunzio, iii-2-989: è un pomeriggio torbido della fine d'aprile. già spiove
, che la scrittura l'addimanda perciò fiume torbido. sassetti, 80: quegli che
173): il sonno fu affannoso, torbido, pieno di sogni penosi. idem
42: tu, poeta, nel torbido universo / t'affisi, tu per
agitatori professionali o gente che pesca nel torbido. idem, 6-88: gli agitatori
albori della sua giovinezza, un vapor torbido l'aveva intristita. 3.
eravi un certo poco di liquore giallo torbido, e grossetto come uno sterco disfatto
morbido, / ma non vi sia del torbido / bergo, che i labbri
il corso allenta / povero d'acque o torbido prorompe / d'inutil piena. [
l'ammazzato era sempre stato un uomo torbido. 3. almeno che sia:
, e che non tenga niente di torbido né di ghiacciata, e quanto à
l'ammazzato era sempre stato un uomo torbido. deledda, ii-663: davanti alla
naturai calore, ma ancora chiarifica il sangue torbido e l'andamento del corpo e massimamente
vere, / schiva l'esser terren torbido e finto. segneri, ii -prefaz.
annottava e quello specchio di cielo era torbido. pratolini, 2-202: le sue amiche
. inalza con felice arditezza sopra il torbido e nuvoloso paese dell'anticipate opinioni.
. -anche al rifl.: divenire torbido, oscuro, offuscarsi; della voce
nesso di pensieri appare ancora un po'torbido, ma mi importa appunto che sia
: or che aquilone spiana il groppo torbido / delle salse correnti e le rivolge /
, di fattura grossolana e d'un azzurro torbido. baldini, i-281: la stessa
e vermiglio, e questo è bianco torbido. cellini, 645: piglia matita rossa
. alfieri, 45: adirato e torbido, ogni gioia / sfuggo più assai
pria che più s'assere / il mio torbido dì, chiaro mel renda. menzini
. alfieri, 45: adirato e torbido, ogni gioia / sfuggo più assai
nocchiero, / com'io dal fosco e torbido penserò / fuggo ove 'l gran desio
marino, 12-43: vibra balen, che torbido ed impuro / le stelle attrista e
annunzio, iv-2-1223: fissando lo sguardo torbido verso qualcosa che vedeva egli solo, s'
tasso, 6-61: fe'sereno ella il torbido sembiante, / e lieta vagheggiò le
, 2-911: acqua d'un verde torbido, greve e segreto fin che rasenta le
. 5. iniquo, vizioso, torbido. segneri, ii-585: perciocché dal
per me o per altrui d'ogni tuo torbido. = deriv. da vero
le latine / mura baciando il piè, torbido il passo, / vivo lungi da
provvida / dal ciglio un po'men torbido / qualche pietà tralucere, / qual
savarese, 91: è da questo torbido che gli abili operai cartai traggono la
l'ammazzato era sempre stato un uomo torbido. giusti, iv-103: il
forme beffarde, il fiume mostruoso / torbido riluceva. pavese, io: sento ancora
bòbbia), si. liquido sozzo, torbido, spesso; melma; poltiglia,
, 882: e tu nel tino bollivi torbido / prigione, quando d'italo spasimo
carducci, 654: lina, brumaio torbido inclina, / ne l'aer gelido
casti, 11-47: levossi un polverìo torbido e fosco, / gli oggetti asconde,
tanto in tanto affiorava su dal suo torbido fondo: un quadrantino illuminato da lampi
sì ostico, / sì nero e torbido / gli schiavi ingollino. /..
: veggo... ahi qual torbido / nembo si desta!...
col capro, che dal ciel, torbido e fosco, / di bianca e fredda
rendeva più irosa la mia condanna, più torbido il mio sentimento. 8
ne volar. prati, ii-128: torbido il cardin stride / delle cospicue porte,
. g. gozzi, 3-5-378: torbido torrente, / che fra dirupi impetuoso
: l'altro, al contrario, quasi torbido e scuro, mor- ticcio e scolorito
tua luce / compartir tanto al mio torbido e fosco; / ch'uscendo d'esta
luce entrando in un corpo mezzo tra torbido, e trasparente, mezzo ancora la
praterie vi si trovano al lido del torbido mare, / umide, soffici; e
chiarire... è purificare ogni liquore torbido e contaminato da materie crasse. targioni
42: tu, poeta, nel torbido universo / t'affisi, tu per noi
profonda, / e non risplenda il torbido splendore. marino, 8-80: parea
, 42: tu, poeta, nel torbido universo / t'affisi, tu
sì ostico, / sì nero e torbido / gli schiavi ingollino. magalotti,
per parer savio si mostra in volto torbido e collerico, il più delle volte ha
, introducendovi le acque di un fiume torbido, obbligandole a perdere ivi il naturale
praterie vi si trovano al lido del torbido mare, / umide, soffici; e
la musica, e gettato lì in quel torbido mare insidioso dei negozii commerciali. baldini
— il comprator et io ci siàn nel torbido / compromessi, ch'è andato a
autorità nazionale e quindi riprovazione di un torbido comunismo derivante da un socialismo settario ed
dolore virgineo, che passavano nel suo torbido sogno. -latte condensato: v
chiaro, indistinto, poco discernibile; torbido, vago, nebuloso; scompigliato, disordinato
altra, e fanno un terzo che torbido e confuso che non è voce ma grido
è la senna / e in quel suo torbido / mi sono rimescolato / e mi
e i vari aspetti; / così torbido ingegno i veri oggetti / non apprende
, ii-379: l'aere terrestre è più torbido, lo quale per li sfiatamenti umidi
si vedeva correre pigra col suo colore torbido e col suo velo sporco e dei
e poggia / tanto che trova un torbido laghetto, / accumulato di corrotta pioggia,
sereno e tranquillo a quello ch'è sempre torbido e tempestoso, da l'eterno al
deh! donne, alquanto / spiccatevi dal torbido corteggio, / da cui, più
praterie vi si trovano al lido del torbido mare, / umide, soffici; e
ma la mentalità puritana, anche nel torbido e guasto, esige il consenso superiore.
le costituzioni e gli ordini in stato torbido e discorde, e altre in tranquillo
: veggo da'fonti uscite / del torbido acheronte / errar crinite d'angui /
. carducci, 37: avvi cui 'l torbido gradivo arride, / ed ama il
, di cui gran parte ascose / torbido lete in nebbie oscure e cieche,
. govoni, 2-3: il mio torbido sangue si decanti / nel paradiso d'
come in questo momento ispirata da un torbido risentimento sembri esserlo tu. moravia, 12-433
, / rapido muove: così, torbido / spietato arso di demenza, / custodisce
erano lontani; adesso tutto aveva un aspetto torbido, demoniaco, ed elia credeva di
. casti, 9-99: si destò dal torbido riposo, / che di già le
il sangue, la sua gloria è un torbido lampo, che sfolgora tra le tempeste
peccato, nella contraddizione, nel dolore torbido e nella dibattuta angoscia. ma ho
2-241: la massa dilagante, di un torbido color terragno, sgorga dall'infinito per
ancora gettata l'ancora, quando un torbido burrascoso apparato, che aveva cominciato a
guarini, 182: onda di fiume torbido non lava, / né torto cor parla
/ tra fetid'erbe e putrefatte zolle / torbido imbruna l'onda e la corrompe;
4-360: passò mezz'ora così, di torbido e disagioso silenzio, attraversato da sospensioni
quegli elementi negativi, quel certo che di torbido, vago e disarmonico, che travaglia
e tranquillo a quello ch'è sempre torbido e tempestoso, da l'eterno al corruttibile
volontà tutto in lei era oscuro e torbido e la portava a disgregarsi.
di questo lago, d'un verde torbido, greve e segreto fin che rasenta
esali impura e mista, / e col torbido volo i vaghi spirti / disperda per
riva: / queta e raccogli uom torbido e disperso: / io limo e
storico resta, di là da questo torbido tumulto passionale, dissipato il fumo della
10-25: si fe'ne gli occhi allor torbido e scuro, / e di doglia
. carducci, 37: avvi cui 'l torbido gravido arride, / ed ama il
: la campagna allagata, il fiume torbido e gonfio che divorava le rive.
l'inferno stige e d'acheronte, / torbido fece e livido ogni fonte. manzoni
ai mezzi di ridurre al dovere il torbido bellegarde. -rientrare nel dovere, tornare
d'avi- gnone / turbine di furor torbido venta. d'annunzio, iv- 2-112
ducali, / precipitando, un fuoco torbido. calvino, 2-78: il barone di
nell'acque d'acheronte; ma quel torbido e ingannevole fiume gli rimandava alla vista
vitupera quello che è l'aspro, torbido, che verdeggia, di colore infra l'
carducci, 37: avvi cui 'l torbido gradivo arride, / ed ama il rapido
nei dolci nodi / si spense il torbido / sangue dei prodi. -la parola
al miscuglio stesso e lo rende generalmente torbido, opaco o traslucido (e sono preparati
altissimi dei vulcani spenti / nel soffio torbido dell'equatore. ungaretti, viii-24:
-di incerta natura, indeterminato; torbido, malsano (un sentimento, un
'l curvo ponte / resta, e torbido lago è il chiaro fonte. bembo,
adescando con la promessa di qualcosa di torbido e di guasto. erómpere,
impura e mista, / e col torbido volo i vaghi spirti / disperda per
pruine, al ghiaccio, / al torbido spirar d'orridi venti, / e del
per vie traverse. 8. torbido, nocivo, dannoso; di scarto.
389: il bufalo, dall'occhio torbido e dau'arià stupida, che pare
di tutti quelli che amano pescar nel torbido. palazzeschi, i-301: si avvicinò
, il mare dell'allegrezza fallace e torbido solchiamo. l. martelli, 1-72:
barilli, 6-144: il cielo rimane torbido e immoto. la sua luce falsa
, non solamente perde il mostrarsi quel torbido, quel feccioso ch'egli è per
di omero. -figur. torbido, annebbiato (lo sguardo).
194-7: per far lume al pensier torbido e fosco, / cerco 'l mio
buonarroti, i-xv: quest'istesso diaspro torbido faceva ne'paesi sul mar caspio.
parole che ogni tanto saltavano fuori dal torbido brontolìo del discorso. ma tante faville
e il secondo dì [il vino torbido] sarà chiaro. = deriv
; che contiene impurità, scorie; torbido, viscoso (un liquido, una
che la luna d'un fuoco feccioso e torbido fosse formata. marino, i-147:
.: che contiene e deposita impurità, torbido. palladio volgar., n-14
nerastri su la ferita, spiccavano nel torbido pallore del volto. bonsanti, 2-46:
poeta è al culmine. il torbido che velava le sue pupille, s'è
barilli, 1-19: immersa nel fiato torbido dei suoi cieli di novembre, questa
: di poi, scorto dal suo naturale torbido e tetro, diedesi a rappresentare gli
metastasio, ii-104: sulle sponde del torbido lete, / mentre aspetta riposo e
a quella brama senza fine, / grido torbido e alato / che la luce quando
. fiorèllo. sacchetti, 368: torbido fiume la mia mente ingombra, /
tutto degli anni il torbido / flutto con sé trascina, / quel
ottimamente il re... lo stato torbido e fluttuante del regno suo. morando
non voglia salire fino alle foci di questo torbido nilo, che c'inonda con una
manomessa da un secolo, un fondaccio torbido e mezzo aceto. -per simil.
-olio dei fondi: quello più scuro e torbido che si separa dal fino per utilizzarlo
quanto al suddetto secondo olio cupo, torbido ed albo, chiamato * olio di fondi
nella nave. cesarotti, ii-237: torbido è 'l lago, e minaccia fortuna;
un clima chiaro e sereno, o torbido e fosco, influiscono sulla immaginativa,
: uomo di torvo, fosco e torbido aspetto, sopraciglio severo e minaccioso.
latte con un non so che di torbido... negli occhi grigi, sempre
genti. alvaro, 5-267: questo pensiero torbido e lento gli frugava entro il petto
alvaro, li-in: il mare era torbido... il cielo maligno,
dell'etna fucina. -denso, torbido (un umore). mascardi,
te. baldini, i-378: ancora torbido e fumante d'entusiasmo o di vituperio.
d'aria? e non d'un torbido e feccioso tramischiamento d'aria e di
sangue, la sua gloria è un torbido lampo, che sfolgora tra le tempeste
per egina furata, / veggono spesso torbido e sincero, / vi furon tutti,
crebbe il gesuitismo inframmettente, turgido, torbido, garoso, intollerante, bastardo.
fagiuoli, iv-24: allor che qualche torbido si trova / in un negozio e
, le nevi ruggiadose / son di torbido ciel pianti gelati. p. verri,
carducci, 654: lina, brumaio torbido inclina, / ne l'aer gelido
. enol. trattare con gesso il vino torbido per renderlo più chiaro.
le pruine, al ghiaccio, / al torbido spirar d'orridi venti, / e
retata. -gettare il giacchio nel torbido: pescar nel torbido. guerrazzi
il giacchio nel torbido: pescar nel torbido. guerrazzi, 2-108: voi saprete
po'voi se gittava il giacchio nel torbido. -gettare il giacchio sulla siepe
tende a un giallo spento o torbido. a. cocchi, 4-2-194:
, immerso nella poca luce d'un torbido lampadino giallognolo. e. cecchi, 2-182
sì ostico, / sì nero e torbido / gli schiavi ingollino. boscovich, 1-42
chiaro in prima, e 'l grave e torbido rimane nel fondo. ariosto, 34-6
arrivare sulla terra. -livido, torbido, sporco (un corso d'acqua,
montale, 1-129: aquilone spiana il groppo torbido / delle salse correnti.
. 4. alquanto denso, torbido (un liquido). redi,
11. torbido, grommoso; condensato, concentrato (
, 1-14 (i-153): un torbido e tempestoso vento... con infiniti
su la ferita, spiccavano nel torbido pallore del volto. = dal
g. villani, 11-26: durò così torbido per più di due mesi per modo
goldoni, xiii-199: non oltraggia il mare torbido ignoto fiume. buonafede, 2-i-54:
/ corrugato o sereno, ilare o torbido. angelini, 1-69: case salgono tra
ogni voce de'viventi come segni il torbido fiume delle generazioni a devolversi. =
ridarguire. siri, v-1-337: in questo torbido ondeggiamento delle cose di roma pendeva dubbiosa
tra fetid'erbe e putrefatte zolle, / torbido imbruna l'onda e la corrompe.
ecco sentiamo in confuso / rompere dal torbido sangue. -immerso nel sonno;
aleardi, 1-229: dei partiti nel torbido / circo di sangue immondo i.
impariamo firenze dall'alto, sotto il più torbido cielo italiano - ma tutti i tempi
1-641: fero, / impaziente, torbido, adirato / sempre; a me stesso
impossente / l'uomo, che un sogno torbido affatica, / aspira al niente.
, 146: passando un fiume torbido / con soma assai pesante / sentia
e provvida / dal ciglio un po'men torbido / qualche pietà tralucere, / qual
l'ammazzato era sempre stato un uomo torbido. aleardi, 1-199: cacciatrice infallibile
meramente ideale, ma purtroppo dal suo torbido e rabido carattere, dalle sue antipatie
verità. -stagnante, fangoso, torbido (un corso d'acqua);
. 3. ant. render torbido e bianchiccio (l'acqua).
un mugnaio. 3. ant. torbido e bianchiccio (l'acqua).
gli acidi con furia; i e torbido quel liquido s'infuria. / si oppugnano
incendioso fuoco. pindemonte, ii-6: dal torbido sempre, o dal sereno /
petrarca, 151-4: io dal fosco e torbido penserò / fuggo ove 'l gran desio
carducci, iii-3-248: lina, brumaio torbido inclina, / ne l'aer gelido
6. medie. ant. torbido, impuro (il sangue, l'
a la vista, / del chiostro torbido / oltre i cancelli, / riveli i
spiriti, /... / il torbido delirio di grandezza, / nell'eccesso
de l'interna stige e d'acheronte / torbido fece e livido ogni fonte. battista
fogazzaro, 11-49: aveva il capo così torbido ed infiammato, il petto così oppresso
difficili. 2. offuscato; torbido (gli occhi). baldovini,
gli acidi con furia; / e torbido quel liquido s'infuria. / si oppugnano
d'alcuni tratti somatici sopra il fondo torbido e frusto. manzini, 12-156: con
papa disse che i veniziani promotori del torbido ingigantissero questa concernenza che era come una
, / per fatri sempre più torbido e lordo. montale, 2-28: il
. -diventare denso, viscoso, torbido (un liquido). leonardo,
/ l'uomo, che un sogno torbido affatica, / aspira al niente.
mortali, /... / torbido fece e livido ogni fonte. lippi,
lume vivo, altre di fosco e torbido, e quasi di un lume,
vede marte / gli altrui campi inondar torbido insano. s. cattaneo, 9-75:
inveterato. corcano, 13: vecchio torbido, impaziente, ostinato nelle mie idee
effetto... del suo naturale torbido, inquieto, sprezzante. manzoni,
dodona? moravia, iii-40: il torbido mare insabbiato. 2. figur
anguillara, 14-46: giuro per quel torbido torrente, / che lega d'insolubili
riso, all'uom che i passi / torbido muta e del doman pensoso, /
gli acidi con furia; / e torbido quel liquido s'infuria. /..
telegrafo. padula, 350: questo torbido torrente senza nome... scorre
mira del cardinale era di calmare il torbido intestino e di riunire gli animi alienati
più con la particella pronom. divenire torbido, intorbidarsi. pulci, 23-51:
. tose. reso o divenuto torbido, intorbidato. -per estens.:
intorbidarsi; il rendere o il divenire torbido. libro della cura delle
agg. che intorbida, che rende torbido. borelli, 45:
. (intórbido). far diventare torbido; rendere torbido, impuro; insudiciare
). far diventare torbido; rendere torbido, impuro; insudiciare. -in partic
più con la particella pronom. diventare torbido, impuro; perdere la limpidezza,
lo sguardo). -anche: diventare torbido, sinistro (per l'ira,
cose, una situazione; pescare nel torbido. -anche: creare ostacoli, intralci,
non intorbida. = denom. da torbido (v.) col pref. in-con
ant. inturbidato). reso o divenuto torbido; privo di limpidezza, di trasparenza
-trice). letter. che rende torbido; che insudicia, inquina.
disus. l'essere o il divenire torbido; intorbidamento. targioni tozzetti,
intorbidisco, intorbidisci). far diventare torbido; rendere torbido, impuro; insudiciare.
). far diventare torbido; rendere torbido, impuro; insudiciare.
anche con la particella pronom. diventare torbido, impuro; perdere la limpidezza,
sguardo). -anche: diventare cupo, torbido, fosco (per l'ira,
tenebroso mugolio. = denom. da torbido (v.) col pref. in-con
), agg. reso o divenuto torbido; privo di limpidezza, di trasparenza
{ intórvolo). ant. diventare torbido, intorbidirsi. tommaso di silvestro
da in-con valore illativo e trùvolo * torbido, offuscato '). intruccare,
= denom. dal tose, turbolo * torbido 'col pref. incori valore illativo
ti attraversa lo spirito: un pensiero torbido contro di cui tutto il tuo essere
'invèrs '), e vale 'torbido ', patumioso, di mal umore,
quei giorni di dubbiezza, quando / torbido e perso nell'orgoglio mio / segretamente
, involgendola d'uno sguardo un po'torbido, in fondo a cui tralucevano i
tale un fosco / delirio, un tal torbido sogno intorno / t'involve il capo
l'aspetto... di caio torbido e iracondo. manzoni, pr. sp
7: un ammazzato era certamente un torbido, e se non lasciava parenti irritati
dovuti agli ascendenti materni, qualcosa di torbido e di ambiguo, di troppo tenero
lorenzo de'medici, i-244: torbido lago è il chiaro fonte. varchi,
granari le mature spighe, et avanzi / torbido mosto puro dentro a li pieni laghi
1-14 (i-153): si levò un torbido e tempestoso vento, il quale con
il lampione acceso di fresco rifletteva il torbido e sucido raggio
1-14 (i-153): si levò il torbido e tempestoso vento, il quale con
i naviganti / fra mille lampi il torbido oceano. bellori, ii-201: l'orribil
. frugoni, i-8-223: non può torbido oblio / tenebrar di tua gloria il vivo
/ raggio di ciel sereno, / di torbido baleno / è languido splendor. gadda
il mio, ancor prossimo, e torbido, passato amoroso, con occhio mutato
bacchelli, 1-i-489: per far del torbido... pubblicava e spargeva quanto meglio
scipione peone strazzaruolo, uomo sfacciato e torbido, e d'alcun altro che non
codesto neo-idealismo cristiano è il lievito torbido, orientale-giudeo-islamico, che rende feroci le
offuscare la limpidezza delle nostre ragioni col torbido, che si scontra nell'esplicare gli
una fontana; ed è contrario di torbido). gherardi, lxxviii-m-390:
5-22: non c'è nulla di torbido, di losco, di vizioso in questa
amica alle men chiare menti / qualche torbido raggio al fin comparte, / giusta madre
conteanemico; apatico. nuto talora torbido. de sanctis, 7-48: se dovessimo
.. ha avuto... meno torbido e più concreto il concetto del verso
, cristallino (ed è contrapposto a torbido). ugurgieri, 128: le
superficie dei corpi. pascoli, 810: torbido, rapido, irresistibile, / correvi
, 42: tu, poeta, nel torbido universo / t'affisi, tu per
3. mescolato con fango; torbido, melmoso, limaccioso (l'acqua
correndo, portano quel lozzo grasso e torbido. = voce dell'area settentr
portoghesi]... affascinerà acutamente il torbido lussureggiare di calderón, e le sue
tronfio arriverà nelli approdi lutulenti [del torbido fiume delle generazioni] a travolgersi,
7. agg. disus. denso, torbido (un vino). mazzini,
dei nuovo re divenne un fiume così torbido... così torbido come nessun
un fiume così torbido... così torbido come nessun fiume fu mai. le
dalla macchina pesante del periodo, fatto torbido per luoghi comuni, vada infine quasi a
pavese, 10-130: esce l'uomo nel torbido sole e cammina / lungo il mare
chiamato madre. 17. residuo torbido che si deposita sul fondo di un
e non in colore di piombo, né torbido, né bruno, sicché quanto più
magnati a cui per sorte / scenda torbido il sangue e, ne la cieca
a la vista, / del chiostro torbido / oltre i cancelli, / riveli i
. fiacchi, 104: d'un torbido torrente / nel sinuoso lito / un
4-71]: dirotti ch'oggi lo sirocco torbido / par malatasca tra gli abeti e
che fa sembrarmi amara ogni dolcezza, torbido ogni sereno, mesta ogni letizia,
bocchelli, 1-i-489: per far del torbido... virginio alpi pubblicava e
grave e mansueto, quello di caio torbido ed iracondo. manzoni, pr.
dover fidarsene, e che pesca nel torbido, ai margini della vita sociale.
nocchiero, / com'io dal fosco e torbido penserò / fuggo ove 'l gran desio
vede marte / gli altrui campi inondar torbido insano. caro, 3-23: è de
, vi-238: nacqui [io cortigiano] torbido e mastino, così che intorbidai ogni
benché più alto del panaro e meno torbido, va lasciando qua e là le materie
agg. ant. che lascia depositi, torbido (un vino).
depone il suo volto, accigliato e torbido, abbracciando la misericordia sua sorella con
granari le mature spighe et avanzi / torbido mosto puro dentro a li pieni laghi.
, sporco di melma, fangoso, torbido (un liquido). [sostituito
de 'l lazio: / e d'oblio torbido sparse lamentansi / le melodie di orazio
ora / che sai, rombava il torbido memento / quando sola mi tolsi a
qualità scadente. -anche: impuro, torbido, nocivo. crescenzi volgar.
tu navighi con la mente nel mare torbido delle tue chimere. 6.
/ e mescolatamente fassi un guazzo / torbido più del lago di laiazzo. papi,
aliena signoria si contentavano. -mestare nel torbido: v. torbido. = dal
. -mestare nel torbido: v. torbido. = dal lat. * mixtàre
torve e grinte astute di mestatori nel torbido a commetter furti e rapine e violenze.
, e gente intesa a pescar nel torbido. = nome d'agente da
. fa sembrarmi amara ogni dolcezza, torbido ogni sereno, mesta ogni letizia,
è sensitivo e, per pudore, torbido, / con minuto fiorire, gialla irrompe
, dogane / e un po'di tempo torbido che faccia, / subito l'«
sensitivo, e, per pudore, torbido, / con minuto fiorire, gialla irrompe
. graf, 3-102: sempre questo pensier torbido e meschio / gli si ravvolge entro
, 5-22: non c'è nulla di torbido, di losco, di vizioso in
. fagiuoli, iv-24: allor che qualche torbido si trova / in un negozio,
nebbia sono miste. -ant. torbido, opaco; tenebroso (l'aria,
.. nuovo nasceva come un ruscello torbido dal seno di quella montagna d'uve
al viperello montatore / con canin dente torbido attaccata, / la fiera il capo tronca
rinchiudere / e del ciel aspro e torbido / l'inclemenza deludere. parini,
berni, 35-13 (iii-176): torbido 'l mare, anzi nero, apparire
carducci, iii-2-37: avvi cui '1 torbido gradivo arride, / ed ama il
estrano, / che non temea di torbido mostaccio, / brandì la sua. g
nell'impeto feroce dell'istinto c'è mosto torbido, caro luca. la purezza,
, eh'ove ti mostri, / ogni torbido error, ogni altra nube / sgombri
il lampione acceso di fresco rifletteva il torbido e sucido raggio nella liquida mota.
, 30: repente fassi / l'aer torbido e fosco: or- ribil moto /
et a gli altri che cercavano il torbido d'amantarsi d'un tal pretesto e
per estens. che ha aspetto malsano; torbido, acquoso (l'occhio).
o esprime corruzione o ambiguità morale; torbido, morboso; lascivo. papini,
avendo io dal sovente parlare del catesby torbido, minaccioso e tronco... con-
il tevere è tardo, silenzioso, torbido. 3. che sembra variare
. casti, 10-13: già il torbido umor, il malcontento / e i
in qualche stima, andavano cercando il torbido e mezi propri per arrivar con l'
del lusso ed accetta un appuntamento un po'torbido; un giocatore già mezzo fallito che
io son, cui scopre un ciel torbido e nero / co'fuggitivi rai presto
tu navighi con la mente nel mare torbido delle tue chimere. marinetti, 2-iii-48:
mio naviglio / fra le tempeste in torbido oceàno / girsene incontro al suo fatai
di tanta pace si levò quivi un torbido così nero che di repente ebbe da
/ col capro, che dal ciel, torbido e fosco, / di bianca e
di sidro ancor, che il neghittoso / torbido sangue muova, urti e sospinga.
. mascheroni, 8-97: per burrasca torbido negreggia [il mare].
massa d'acqua); che appare torbido, opaco per il fango o per la
la bile, che assumono un aspetto torbido e brunastro a causa di malattie)
suo cammin nembisonante, oscuro / il torbido orion tremando torse. = comp.
, codesto neo-idealismo cristiano è il lievito torbido, orientale-giudeo-islamico e che rende feroci le
, abbrunato. -anche: limaccioso, torbido (l'acqua); grezzo,
giuramento intero, / splenda sempre per me torbido e nero. monti, 2-1114:
disombra e netta / del suo notturno e torbido velame. d. bartoli, 1-2-4
, 1-147: nicchiato / s'era il torbido prete in un romano
di menzogne e di egoismi, questo nodo torbido, impuro e morboso va distrutto.
e men belle: / sotto al torbido cielo allor in due tagliammo, / come
veramente non è da credersi che regno torbido e inquieto, diviso in fazioni e religioni
tra sé, come ripescarsi in quel torbido la corona del re saule suo nonno.
il mio vocale incarco, / torbido non mi fa nube di mali, /
: 'nubecola': dicesi di quel lieve torbido che s'induce in un liquido limpido,
-per estens. scuro, torbido. n. villani, i-3-98:
detto di liquido, divenuto biancastro e torbido per qual si voglia cagione.
l'oblico. bracciolini, 1-2-2: torbido e fiero / spira dal ciglio ardente
2-96: imbrunan l'ore / verso il torbido occaso, ove il noioso / già
occhio rotondo pieno d'acqua d'un azzurro torbido tagliato in mezzo al canneto con orli
se poi si vede [il vetro] torbido et offuscato, la pasta è cattiva
di reno chiaro, ma di reno torbido, ed essendo torbido, chi travederà mai
ma di reno torbido, ed essendo torbido, chi travederà mai... che
nocchiero / com'io dal fosco e torbido penserò / fuggo ove 'l gran desio
/ ma non l'onesto, il torbido a lei piace. 21. locuz
lanose e opache. 7. torbido, stagnante, livido (l'acqua)
questa parte. sannazaro, iii-428: torbido, io son di giudicio contrario /
gli acidi con furia; / e torbido quel liquido s'infuria. / si oppugnano
42: tu, poeta, nel torbido universo / t'affisi, tu per noi
ingenuo, organato male, qua e là torbido. -sostant. c.
legna un fumo sì orgoglioso, sì torbido e sì inquieto che, quando non si
e risatine soffocate: reso ancora più torbido e osceno dal fatto di esser tutto
/ delle ultime oscurità / nel verde torbido / del primo chiaro. montale, 2-73
liquor sì ostico, / sì nero e torbido / gli schiavi ingollino. idem,
nero, puzzolente e poco, / vin torbido annacquato. bocalosi, ii-35: attendono
! 3. limaccioso, torbido. salvini, 26-35: si sorbisce
orribile pantano del loro sonno cieco e torbido. 10. banalità.
loro ammalati, fu attratta in quel vortice torbido e ridente. moravia, ii-io:
passeggiano i borghesi lungo il fiume / torbido, con violacee ombre di ponti.
incipiente fusione. 14. oref. torbido e privo di trasparenza (una pietra
: si trovarono immersi in un pelago torbido di pensieri e d'affanni. documenti sul
del mare. patrizi, 3-192: torbido correndo [il reno] mena molta acqua
, di smarrimento; lato oscuro, torbido dell'animo umano; vicenda, storica
, mi scostava o prendeva uno sguardo torbido e assente, come se non mi
chiabrera, 1-iv-21: con ira il tempo torbido rimira / i pregi di quest'alme
sventurati in quest'istante / periglieran nel torbido oceàno, / e soprastar nel flutto
102: perpetua gli ammaniva il caffè torbido, il riso stracotto. fogazzaro, 1-65
'povera mamma'... perpetua il torbido interesse delle prime sedute di condoglianza,
b. croce, iii-10-124: e il torbido poema di un filosofo: le posizioni
: il comprator et io ci siàn nel torbido / compromessi, ch'è andato a
dell'ordine costituito; tentativo rivoluzionario, torbido. battaglini, ii-311: erano venuti
l'intrepido duce in vedere in così torbido stato le cose di quell'assedio,
d'odio, aggiungevanò un che di torbido alla faccia e ai modi e alle parole
allora opaco e ironico si veniva facendo torbido, pesante. -che colpisce con
la poesia dei sensi, pesante e torbido come la sensualità. 14.
pescare nell'avvenire. -pescare nel torbido: v. torbido. -pescare per
-pescare nel torbido: v. torbido. -pescare per sé: badare unicamente
lette dentro a'romanzi o pescate nel torbido fondo del loro ambizioso cervello. leopardi
negative (anche nell'espressione pescatore nel torbido). magri, 1-8: possono
crocchi s'inframmettevano di quei pescatori nel torbido che avevano dilatata e tenuta viva la
-sai quel che dici, pescatore nel torbido, tu? / -conosci il mio zelo
, 9-30: forse li ha incoraggiati il torbido: due pescatori, uno colla rete
un fiume. patrizi, 3-192: torbido correndo [il reno] mena molta
reggia. -lascivo, morboso, torbido (un testo letterario). papini
nerastro, con fluorescenze verdi azzurrognole, torbido; ha odore bituminoso agliaceo; svolge
, lxv-113: lo mio giorno seren torbido farsi / già vidi e 'l vago
la religione, l'umor piccante e torbido degli inglesi... concorrono ad aggruppare
41: -tu mi pari sì torbido: / che? avrai fatto staman con
quest'alma mia, che giace dentro torbido fango e pigra dorme, / risveglia e
per prendere l'ultimo mezzo fiasco di torbido. govoni, 6-58: i serpenti di
ora, il torchio cigolava, e un torbido rivolo rosso fiottava nei mastelli. mi
cesarotti, 1-xvii-234: il malsano e torbido caldo delle ore e delle plaghe pomeridiane
beffi lo stranier superbo? -profondo e torbido (il sonno); prostrante,
'fenomenologia dello spirito'di hegel] il torbido poema di un filosofo: le posizioni
, 42: tu, poeta, nel torbido universo / t'affisi, tu per
loredano, 7-39: quel canale rimane torbido, pieno di rospi e de altre
mandorla, di un nero un po'torbido, polveroso come quello delle macchie d'inchiostro
grido che lascia dietro a sé questo torbido torrente senza nome, che scorre per un
il tuorlo o la chiara e nel molto torbido più delle cose si pone. ariosto
del duca la colpa della continuazione del torbido e della poca disposizione all'accordo, uscivano
veggio spesso a mezzodì / ed un torbido vento si levò / che porta pioggia.
mattei e montaldo, potissimi istigatori del torbido da cui non ne trassero che una
siro veniva via via uscendo dal pozzo torbido delle sue meditazioni e i suoi nervi
, quella sterilità, quel gran fiume torbido, quei neri carri di pozzolana su cui
v-2-467: anch'io riguardai con occhio torbido le gare dei lanaiuoli pratesi.
dello storico resta, di là da questo torbido tumulto passionale, dissipato il fumo della
musica, e gettato lì in quel torbido mare insidioso dei negozi commerciali. bacchetti
il loglio e la segale cornuta del torbido e pregno secentismo. svevo, 8-446:
/ io son, cui scopre un ciel torbido e nero / co'fuggitivi rai presto
, percioché non mancheranno uomini d'ingegno torbido, autori di dissensioni, che inciteranno
carducci, iii-4-72: tu nel tino bollivi torbido / prigione, quando d'italo spasimo
/ delle ultime oscurità / nel verde torbido / del primo chiaro. manifesti del
, 1-223: furie, tempeste, mar torbido e venti, / grandine, tuoni
altri controlli allo scopo di pescare nel torbido. -serie di circostanze e modalità
cesarotti, i-xrc-234: il malsano e torbido caldo delle ore e delle plaghe pomeridiane
compie, che di tormentare il torbido che gli profitta. goldoni, viii-509:
gozzano, i-419: il cielo afoso e torbido, dal quale il sole proietta i
e contra ragione dai bossenesi promottori del torbido, alterarono grandemente l'animo del re
sponda, / io mirava quel mar torbido e prono. d'annunzio. 2-64:
. casti, 10-13: già il torbido umor, il malcontento / e i musi
contrasto et accioché in caso di qualche torbido non potessero li portoghesi avere ricorso a
tronco quasi che orizzontale di un fiume torbido, di cui la linea vada prolungandosi
chiabrera, i-rv-21: con ira il tempo torbido rimira / i pregi di auest'alme
1-14 (i-153): si levò un torbido e tempestoso vento, il quale con
fabio, nel tuo silenzio, nel torbido tuo ciglio / le cangiate tue vesti
mondato. -mal purgato: torbido, inquinato. p. cattaneo,
in alto levato il vapore, l'aere torbido, ingrossato e denso nelle più alte
: sostiamo un poco sul limitare di questo torbido periodo storico, che, con bizzaria
(l'acqua); limpido, non torbido (un corso d'acqua).
trovavo di nuovo nell'incerto, nel torbido, nell'indeciso, nel pasticcio dell'
lasciandosi tra sportar dall'ingegno torbido e predominante della moglie, mancandogli
mamma '... perpetua il torbido interesse delle prime sedute di condoglianza,
e non è poi giusto che il torbido lo abbiamo sempre da sorbire noi.
feroci, la madre sfinita, il padre torbido e rabbioso. d'annunzio, iv-2-21
giudizio meramente ideale, ma purtroppo dal suo torbido e rabido carattere. 4
muovere un passo, resta a guardare torbido e scuro dalla porta. tornasi di
quasi impossibile di poterle rimediare, stante il torbido cervello del duca di savoia al quale
contra ragione dai bossonesi pro- motton del torbido, alterarono grandemente l'animo del
. ora è limpido, or è torbido..., ora di color rancio
mi scontrai con il suo sguardo un po'torbido e rancoroso. fenoglio, 4-291:
dalla rapacità di chi amava pescare nel torbido. linati, 20-159: un altro
. 17. pescare nel torbido. giusti, 4-ii-413: fatevi centro
vittrici. alearai, 1-442: per torbido mar le remiganti / navi. 2
, 30: repente fassi / l'aer torbido, e fosco; orribil moto /
così bello e ricco, ma anche così torbido e retorico, che precedette la nostra
accento della sorella riagitava il suo più torbido fondo. 3. riprendere in
i soldati. leoni, 50: anno torbido è questo per l'austria. le
, il loglio e la segale cornuta del torbido e pregno secentismo. = comp
789: vedo un enorme fiume ricciuto e torbido. moravia, 17-6: è in
: è in tempesta il mare, verde torbido, con cavalloni vitrei e ricciuti.
, 9-153: si richiuse in un silenzio torbido, disgustato. 10. intr
di daniele, alessandro venne a casa più torbido e fiero del solito. stampa periodica
rinunciare a pescare... nel torbido? ridiségno, sm. ripresa e
nell'accento della sorella riagitava il suo più torbido fondo. b. croce, ii-2-255
/ misto al pianto ed al sangue torbido, il bianco e il nero.
e il lampione acceso di fresco rifletteva il torbido e sucido raggio nella liquida mota.
. marino, 1-0-26: dal velenoso e torbido compagno / sen va diviso il fiumicel
: il mosto ricominciava a rigagnolare, torbido e profumato, dalla larga bocca del tino
irregolare. 7. istol. rigonfiamento torbido: formazione nel citoplasma di grosse granulazioni
goldoni, iii-291: occhio celeste, or torbido, or sereno; / angusto labbro
i naviganti / fra mille lampi il torbido oceàno. segneri, iii- 1-99:
specchiava nell'acque d'acheronte; ma quel torbido e ingannevole fiume gli rimanda alla vista
), li-8-530: tutti questi prìncipi nel torbido di questa gran guerra pescano utilità nmarcabili
: freddo era 'l cielo e torbido, / quando guidò cupido / l'eroe
in una afa di oppressura e nel torbido dei rimescolamenti. -scossone dato alla
è la senna / e in quel suo torbido / mi sono rimescolato / e mi
, con gusto spiccato a rimestare nel torbido. bacchetti, 2-i-225: che cosa è
amplesso bianco e trasparente. invece è torbido e rosso, perché quei due demonietti
facilmente o si rintuzza. -diventare torbido (una facoltà sensoriale); farsi
con giacobbe il buono v'era esaù il torbido e 'l riottoso. r. m
delle onde. patrizi, 3-192: torbido correndo, [il reno] mena molta
accenti di cui l'aria del nostro torbido periodo (come dicono) è ripiena.
rosseggia. -che non appare torbido o infiammato (l'occhio).
all'uom, che i passi / torbido muta e del aoman pensoso, / pura
: apena uscito / da un procelloso e torbido frangente, / un peggior mi risorbe
suoi confederati mirava a pescare in quel torbido i proprii vantaggi. idem, iv-1-567
petto sodo e caprino, l'occhio torbido, la bocca incagnita, gli orecchi
: da chiaro fonte di raro esce torbido rivo. tommaseo, 2-ii-399: di
1-129: or che aquilone spiana il groppo torbido delle salse correnti e le rivolge /
un rivolgimento generale, di pescar nel torbido. carducci, iii-s-273: venne il
cavallo, ferito egli stesso alla coscia, torbido nel viso, colla sua rivoltina nel
cui presediamo, è di genio sì torbido e rivoltoso, che tutto giorno contro di
. casti, 10-13: già il torbido umor, il malcontento, / e i
quale, percioché mena belletta, è sempre torbido e mal sano a chi ne beve
sommo de'cieli, / al disopra del torbido rospaio / che ingombra e attosca il
: deh il vostro furiar / e il torbido ragghiar, / venti, placate.
accidia, misantropia sedimentata in un animo torbido, ambiguo e non aperto ai sentimenti.
, le neri raggiadose / son di torbido ciel pianti gelati. lemene, ii-260
dirlo. salvini, 40-44: dopo il torbido e nuvoloso tempo, gravido di fulmini
30: repente fassi / l'aer torbido e fosco; orribil moto / fender face
altro dono! / andavan rotte per 'l torbido cielo / immense mpi. jahier,
a quel di coloro che pescavan nel torbido, senza punto avvedervi, quantunque sapeste
cesarotti, i-xvti-234: il malsano e torbido caldo delle ore e delle plaghe pomeridiane
suo di tema ingombra; / avea torbido il volto, il lume irato /
5-22: non c'è nulla di torbido, di losco, di vizioso in questa
quale ha il granello bianco e ritondo e torbido, con sottil corteccia che in maraviglioso
marino, 1-8-26: dal velenoso e torbido compagno / sen va diviso il fiumicel
, in modo da eliminare il liquido torbido che si è depositato sul tappo stesso.
in fila, coi remi battevano il torbido mare. d'annunzio, iii-1-67: 1
freddo e caldo, di sereno e torbido n'è gran maestra a tutto 'l mondo
-versare lacrime. chiabrera, 1-i-358: torbido scaturisce / il bell'occhio seren lucidi
scemare la confusione, per pescare nel torbido. papini, 27-560: la mia
, 249: se di doglia o piacer torbido mòve / fiato umil sen di cittadina
e mestatori e gente intesa a pescar nel torbido e farabolani, senza che vi fosse
illimpidirsi con la decantazione (un liquido torbido). s. bernardino da siena
guattare le botti, ci stava un contadino torbido. -agitare l'acqua con le
valore suo, vogando e sciando in questo torbido mare per = incr. di
dalla scorza di ghiaccio che si scioglie torbido e veloce per le rughe dei monti
bresciani, 6-v-292: il cielo divenne sì torbido e oscuro, tommaseo [s
salvini, v-1-3-11: 'burbero': viso torbido, torvo;... viso
da'petti sgombra / de'mortali ogni torbido pensiero, / divina gioia, la città
dalla scorza di ghiaccio che si scioglie torbido e veloce per le rughe dei monti
, ii-178: scorto dal suo naturale torbido e tetro, diedesi a rappresentare gli
, i-27: il del si oscura, torbido / si addensa il nembo, bruna
, ii-457: sebbene tenne [francesco torbido] sem-glio, stagnati su una faccia e
novembre passato, quando la- mone scendeva torbido, empirono un bicchiere di quell'acqua
uomo atroce e sanguinario e dall'ingegno torbido e sedizioso. -in partic.:
chiaro, ma sì per necessità quanto è torbido. 4. occupato da una
: era la femmina di sangue caldo e torbido..., con un che
in noi, dopo l'urto sensazionale torbido ed inquieto, di dubio. pecchi,
in opera di canto e serenò torbido e tristo, / onde folgoreggiar lampo amoroso
il zeffiro serenatóre, ma il borea torbido. monti, 15-203: come sospinta
travaglioiresente non deve affliggervi, perché dopo il torbido verràfa serenità. 4. titolo
sette pollici ed a ciel piovoso e torbido si abbassi,... parmi
aun tratt'estatica; ma presto / quel torbido si venne a rischiarare. / poiché
, ii-379: l'aere terresto è più torbido, lo quale perli sfiatamenti umidi si fa
/ verno, né legni in mar torbido affonda, / né vien ch'a
due, prendevan tutto come un omaggio torbido e sfacciato alla potenza del sesso.
: lo condussero gentilmente alla fronnel verde torbido dell'acqua, tra chiome di erbe flaccide
. liquido giallo verdastro, di aspetto torbido, che residua dopo la caseificazione del
cipressi. bacchetti, 18-i1-115: cuore torbido e mente fatua, non stendere la mano
scaricando tutta la colpa della continuazione del torbido sopra li ministri cesarei,..
vermiglie e piene. -non torbido, trasparente. mattioli [dioscoride]
: la corrente d'un fiume, sia torbido sia mondo, / smorza la vampa
corpo... è sano. il torbido, ormai snidato, sarà cacciato via
di fallace sofia, mar cui torbido flagella / assiduo soffio di contrario vento.
tornava il ghiribizzo di voler pescare nel torbido. mezzanotte, 45: bel soggetto,
sabato che piove (quando il sole tramonta torbido). monosini. 381: sole
nell'orribile pantano del loro sonno cieco e torbido,... io vorrò essere
d'alcuni tratti somatici sopra il fondo torbido e frusto. monelli, 2-466:
cima / de l'alpe il fiume torbido e sonante. sempronio, 76: peregrino
allor che i languidi / miei sensi un torbido / sonno letargico / tutti ingombrò.
, non raffinato (una sostanza); torbido (un liquido). palladio
di ventisette pollici ed a ciel piovoso e torbido si abbassi..., parmi
a riguardare, non a quel volto torbido e un po'ingordo, / che intravedevo
, è gente che vuol pescare nel torbido con belle chiacchiere. il mondo è andato
facevano a questi giorni passati inquieto, torbido, mal contento di me. ghislanzoni
: viscoso (il fango); torbido, commisto a fanghiglia (l'acqua)
, 42: tu, poeta, nel torbido universo / t'affisi, tu per
chiabrera, 1-ii-250: borea i vanni / torbido spiega e le foreste spezza. b
, 1-129: aquilone spiana il groppo torbido / delle salse correnti. 11
, con un gusto spiccato a rimestare nel torbido. cassola, 5-153: si trattava
con pestifere bave i scogli bagna / torbido sangue e mormorando bolle / d'ossa
d'eterne caligini s'imbruna, / torbido appare il sol. x.
de'malevoli, parte del suo naturale torbido, inquieto, sprezzante. fogazzaro, 1-539
nella confusione dell'accidente spumeggia più che torbido torrente nelle rotture delle sue passioni.
per simil. spreg. specchio d'acqua torbido, di aspetto sgradevole. carducci
tra fetid'erbe e putrefatte zolle / torbido imbruna l'onda e la corrompe. algarotti
102: perpetua gli ammaniva il caffè torbido, il riso stracotto. soldati,
d'alcuni tratti somatici sopra il fondo torbido e frusto. 11. venire meno
i fatti suoi con accreditarsi per cervello torbido e strepitoso, si getta a tal partito
, l'urtante,... il torbido, è la malattia di questo secolo
gli acidi con furia, / e torbido quel liquido s'infuria. / si
il lampione acceso di fresco rifletteva il torbido e sucido raggio nella liquida mota.
ammoniaca; è incolore, talora lievemente torbido, di sapore salato e l'odore varia
sereno e tranquillo a quello chfè sempre torbido e tempestoso, da l'eterno al
foco vide mai scorrer foresta, / o torbido zena, vi-iii2: anche per te si
il solaio. -per estens. torbido, moto di piazza. bresciani,
bian co, un poco torbido e di sapore bruschetto alquanto, insieme
annunzio, iv-2-412: che valeva quel torbido bollore di passioni servili, considerato a traverso
nocchiero, / com'io dal fosco e torbido penserò fuggo ove 'l gran desio
e tranquillo a quello ch'è sempre torbido e tempestoso, da l'eterno al
, davano al volto un cipiglio sempre torbido, volontieri temporalesco. -caratterizzato
. frugoni, i-8-223: non può torbido oblio / tenebrar di tua gloria il vivo
: quest'alma mia, che giace dentro torbido fango e pigra dorme, 7
un minerale, ecc.); torbido per le presenze della terra (un liquido
coloranti o per cause patologiche; sporco, torbido (un liquido, e in partic
e fa torbato. 2. torbido, limaccioso. viani, 19-474:
. tórbedo, v. torbido. torbenite, sf.
che non è perfettamente limpido; alquanto torbido. targioni tozzetti, 12-6-62:
= femm. sostant. di torbido. torbidàglia, sf. letter
nebbie. = deriv. da torbido. torbidaménte, avv. senza limpidezza
. = comp. di torbido. torbidanza, sf. ant
pozzi. = deriv. da torbido. torbidare (torbedare),
. ant. e letter. rendere torbido, impuro; privare della limpidezza, inquinare
intr. con la particella pronom. diventare torbido; riempirsi di impurità. leonardo
, denom. da turbidus (v. torbido). torbidato (part
. ant l'intorbidarsi; il divenire torbido, privo di limpidezza. romoli,
. turbidézza), sf. l'essere torbido; stato di impurità o di scarsa
terreno correndo portano quel lozzo grasso e torbido. siri, iii-415: si prese la
, materiali minuti in sospensione che rendono torbido un liquido. crescenzi volgar.
cercare torbidezza. = deriv. da torbido. torbidìccio, agg. alquanto
. torbidìccio, agg. alquanto torbido o intorbidato; che non è perfettamente
= dimin. e spreg. da torbido. torbidimetrìa (turbidimetrìa),
= voce dotta, comp. da torbido e dal gr. (iétqov 'misura'.
= voce dotta, comp. da torbido e dal gr. hétqov 'misura'.
rifrazione atmosferica. = deriv. da torbido. torbidite (turbidite), sf
corrente. = deriv. da torbido. tórbido (ant. tórbedo
, 304: il vino si beve così torbido com'è; tal famigliuola è questa
4-292: « l'olio è un po'torbido » la ragazza disse, « il
ii-379: l'aere terresto è più torbido, lo quale per li sfiatamenti umidi
di riposo o di lavoro, sereno o torbido. marini, iv-151: dietro la
giorno. salvini, 40-44: dopo il torbido e nuvoloso tempo, gravido di fulmini
? mascheroni, 8-97: per borrasca torbido [il mare] negreggia. pascoli,
che in fila coi remi battevano il torbido mare. -violento, sconvolgente (
la luna d'un fuoco feccioso e torbido fosse formata. campailla, 5-120: torbida
è in tempesta il mare, verde torbido, con cavalloni vitrei e ricciuti. calvino
mare... ieri era un torbido fondo di nuvola ai margini del cielo.
del pòlline un po'troppo fitto e torbido intorno agli alberi. -non illuminato
il lampione acceso di fresco rifletteva il torbido e sucido raggio nella liquida mota. pavese
, 10-130: esce l'uomo nel torbido sole e cammina / lungo il mare.
aveva il colorito giallo, l'occhio torbido, perdeva i capelli. -intorpidito
: il capo gli si faceva grave e torbido, ma una calma nuova gli entrava
allo spirito, non che lo rendano torbido e lento. cattaneo, iv-4-569:
. carducci, ii-2-277: quel pochissimo e torbido rivolo che dell'arte ci avanza.
sono i vostri? tommaseo, 11-93: torbido vel rinchiude / ai mesti occhi,
un cuor contento, e lieto / il torbido avvenir punto non cura, / e
e labirintica del boccaccio, o il torbido, podagroso e solenne incedere del bandello
i. frugoni, i-8-223: non può torbido oblio / tenebrar di tua gloria il
che i languidi / miei sensi un torbido / sonno letargico / tutti ingombrò.
, / com'io dal fosco e torbido penserò / fuggo ove 'l gran desio mi
costumi che un bravo comico che sia torbido e di mal talento. manzoni, pr
l'ammazzato era sempre stato un uomo torbido. montale, 3-22: aveva il dono
27: un ammazzato era certamente un torbido, e se non lasciava parenti irritati della
sospezzione di eresia, quantunque alcun suo torbido e ambizioso pensiero trovasse disposizione di fargli
pensieri carnali, che lo tenevano in un torbido incubo. gadaa conti, 1-244:
lusso ed accetta un appuntamento un po'torbido. -sfrenato, incontrollabile (una
la poesia dei sensi, pesante e torbido come la sensualità 8. che
(iv-206): con viso men torbido e men fiero / l'abbraccia e bacia
il papa... era un poco torbido et annuvolato. fagiuoli, iii-108:
la seguiva con l'occhio fisso e torbido. pirandello, 7-7o: in un'altra
vettura era lo sposo, gerlando, torbido e ingrugnato, coi genitori. moravia
xi-292: notai che ci aveva lo sguardo torbido e il viso assorto e che si
vino, restò lì senza decidersi, torbido. -che nutre, che prova
mazzei, i-n: mi sentiva l'animo torbido pe'fatti di francesco di matteo.
i-iii- 312: divien sempre più torbido e isvogliato sino alla nausea di quelle
vede marte / gli altrui campi inondar torbido insano. tasso, 13-ii-261: ferro non
, 13-ii-261: ferro non vibrò mai torbido marte, / quando per fiamma di furor
, egli si lievi da un malvagio e torbido e travagliato secolo, nel quale poco
per dono nondimeno di dio sopra del torbido corso di tanti secoli s'è conservata
doni, / quand'era il destin mio torbido e bieco.! asseroni, iii-158
notte, il ragazzo cadde in un sonno torbido. -che è in gravi condizioni
/ ma in quest'incognito veggio del torbido. seriman, i-442: gran torbidi,
, 5-22: non c'è nulla di torbido, di losco, di vizioso in
ebbi un èmpito di sollievo come rinata dal torbido di una paurosa avventura. saba,
, i-133: non l'onesto, il torbido a lei piace. -disordine
dell'intelletto che ti chiarifica tutto il torbido dei sentimenti. bacchetti, 10-88: melania
... avesse penetrato il segreto del torbido e del disordine che c'era nella
la essecuzione non avevano potuto rasserenar il torbido. lippomano, lii-8-218: nei torbidi
alle colombare vi fu un poco di torbido, perché il signor graziano non la
.. tremò che fosse per accadere del torbido. 18. locuz.
locuz. cercare, mestare, pescare nel torbido, nel- vacqua o in acque torbide-
. alvise contarmi, lxxx-3-1019: questo torbido diede gran speranza a'francesi di pescarvi
, i-174: stimò bene cercar nel torbido quelle fortune che non seppe ritrovare nella
belle per chi avesse preteso pescar nel torbido. targioni tozzetti, 11- 2-555:
] mestava in fin d'allora nel torbido coi malcontenti veneziani, così mi venne
arte e un palese desiderio di pescare nel torbido. messaggio, che quivi s'
bufi, 1-7: la comedia ha torbido principio e lieto fine. 19
quanto amo è più grosso tanto è più torbido. proverbi toscani, 139: a
proverbi toscani, 139: a fiume torbido, guadagno ai pescatore. 11
occhi soae se questa sia come il torbido d'un vino, che sia da per
più nemmeno una schiuma, ma appena un torbido nella mas -dimin. e
sa dell'acqua. è da questo torbido che gli abili operai cartai -spreg
torbidastro. no, appresso il torbido il sereno. segneri, iii-3-158: dappoiché
rovani, 4-ii-101: egli è un tal torbido che torbidóso (turbidóso),
, agg. ant. e letter. torbido, li mal vi si
nel dezza delle nostre ragioni col torbido che si scontra nell'espli- signore
.. mi leverò dal cuore ogni torbido che potesse oscurarmelo. della porta,
, 1-216: tranquillate... ogni torbido del vostro cuore e scacciate da voi
tratt'estatica; ma presto / quel torbido si venne a rischiarare. chiari, 5-48
a rischiarare. chiari, 5-48: il torbido dell'animo suo non dileguavasi punto,
mettersi in qualche stima, andavano cercando il torbido e me- zi propri per arrivar con
più. = deriv. da torbido. torbidume, sm. insieme
. = deriv. da torbido. torbièra, sf. geol
limpidità, che non è trasparente, torbido (un liquido in partic. l'acqua
per il class, turbldus (v. torbido). tórbo2, v. turbo1
di fattura grossolana e d'un azzurro torbido, richiamano meglio quelli di zucchero che
. guarini, 180: onda di fiume torbido non lava, / né torto cor
dicono che un goccetto di quel sangue torbido di tossine da fregatina di
, 1-326: e al traditor, che torbido le file / cavalcando radea, spruzzò
avevano sotto la visiera l'occhio più torbido eppur piu trafiggente. 3
/ di perla, tralucente / dal torbido velario delle brume.
mi torna in mente / come un torbido sogno. 4. che non
, 5-22: non c'è nulla di torbido, di losco, di vizioso in
. -trasudato chiloso: quello di aspetto torbido e lattiginoso dovuto a presenza di chilo
avviso di domingo in tono strascicato, torbido d'echi funerei. 3.
sfida, il respiro tumultuoso, l'occhio torbido. 8. animato da vivaci
gli umori loro, fanno il viso torbido, nocciono alle orecchie e al capo,
si lasciasse ire nel fondo del fiume torbido, e prima che moverlo si turasse
palazzo gira; / qual forsennato e torbido minaccia / nembi di crudeltà, turbini
del suolo. 7. ant. torbido, privo di limpidezza, scuro (con
turpitudine. tùrpido2, v. torbido. turpificare, intr. (
del sol raggi rifrange -liquame torbido o melmoso. cassiano volgar.,
affascinò gli allori, / e col torbido flutto il rio leteo / m'istupidì sul
carducci, iii-1-31: avvi cui 'l torbido gradivo arride; / ed ama il
... genera sangue grosso, torbido e melanconico. trinci, 1-266: si
capire ciò che dicesse, con uno sguardo torbido e in fondo cattivo.
, 1-ii-250: dove borea i vanni / torbido spiega. testi, i-iii: per
). baldi, 162: quando torbido affetto / a l'amato mio egon
, 2-1-70: vidi poc'anzi un torbido e veloce / fiume. sbarbaro, 1-54
escono dalla scorza di ghiaccio che si scioglie torbido e veloce per le rughe dei monti
formarla, vederla sbocciare con quel suo torbido aspetto di mattina nebbiosa, e poi
è gonfio, visionario, lirico, torbido, diventa invece in osbome freddo, preciso
5-484: dell'acque il eve e torbido volume / balza, tuona, s'infrange
tòlbro, agg. region. torbido, oscuro. -in partic., in
ciò che èil dissidio, il bramito torbido bieco o fermo delle potenze grosse, de'
puro e semplice, qualche cosa di torbido, di complicato, di intenzionalmente introspettivo
rapporto amoroso, legame sentimentale ambiguo, torbido, licenzioso. la stampa [
« passione. tradimento. vendetta. un torbido gioco di potere »; che è
oggero, 1-51: bisogna ipotizzare un torbido groviglio di interessi un sottofondo di giri oscuri