, sf. complesso delle nozioni teovissuti torbidamente e archiviati per stanchezza. riche e pratiche
di giovine iddio decaduto che travagliavano così torbidamente gli affanni umani. pavese, 8-m
ponci dal mio stomaco digiuno si scontrarono torbidamente col freddo intenso della strada, fumigarono
, 128: la cervogia sicambra / torbidamente spuma -nelle lagène d'ambra. landolfi
giovanili, ipoteca di deformazione elegiaca e torbidamente religiosa, tende a limitarsi, a
entrava squallida dal balcone spalancato a rischiarar torbidamente quella camera, in cui per uno perduravala
mescolìo, che par che bolla / torbidamente in me senza mai posa, / sgorga
di quella sterilità si destò in orsola torbidamente. ella risaliva, risaliva agli anni
stridono le mascelle. -la cervogia sicambra / torbidamente spuma -nelle lagène d'ambra. misasi
. boito, 128: la cervogia sicambra torbidamente spuma. 2. cupamente, foscamente
occhio sui tetti e sugli alberi; torbidamente come era trascorso finiva il giorno.
volgar. [crusca]: si muovono torbidamente e disordinatamente a quelle cose che la
sotto uomini vili, ne perderò / torbidamente dell'etade il fiore. de marchi,
: « è cattiva gente », pensò torbidamente il pianelli. banti, 9-160:
e cieco che non mancava di affascinarla torbidamente. pasolini, 9-137: una lingua
che egli amava con dolcezza e violenza, torbidamente e can perversione o distorsione
de'popoli a sé sotto torbidamente divulgato, angiolino eloquente raccontava, e gli
« ho capito », qui replicò egli torbidamente, « ho capito ». a
fenoglio, 5-i-1381: lorusso lo ragguagliò, torbidamente. = comp. di
egli amava con dolcezza e violenza, torbidamente e candidamente: il suo regresso da una