giara nuova, spaccata in due. tombari, 2-12: le donne a vuotare
è grande e gli abbaiamenti senza fine. tombari, 2-36: tutta la casa.
mastini, chiusi in fondo all'aia. tombari, 1-131: qua e là..
è ricca di luci e di suoni. tombari, 1-224: lassù sopra i tetti
abbonamento, il fiore dell'eleganza. tombari, 3-91: non ha mai ricevuto niente
parlare, abborracciava le parole rapido. tombari, 1-131: s'udiva per le vie
rotondo, leggermente vellutato e abbrunito. tombari, 2-144: la curva del fiume
mitiche, abburattavano però le chitarre. tombari, 1-146: nelle sere d'inverno,
di acacie nane, denso e fronzuto. tombari, 3-184: cavò dal taschino il
gli chiappò una sua diletta bestiola. tombari, 1-57: nelle ore in cui i
dal primo momento del suo arrivo. tombari, 1-48: spero di accalappiare qualche
sarebbero stati travolti sulle proprie peste. tombari, 11-169: s'accampava all'aperto
altezza del ginocchio una gamba emerse. tombari, 2-75: tutti i grilli accavallano
, delle selve, dei tronchi. tombari, 2-38: era successa una disgrazia
un altro scrollone: ciac! tombari, 1-68: goffo, pesante..
nel tedio d'una vita sconsolata. tombari, 2-152: il maschio [dell'aquila
una specie d'omnibus che imbarca tutti. tombari, 1-42: tutti i contadini vestiti
mezzo dell'aia, cominciò ad accordare. tombari, 2-88: ed era come se
: camminavamo uno accosto all'altro. tombari, 1-248: entrò in silenzio, s'
insistenza che può accusare ironia e crudeltà. tombari, 1-20: avrebbe mangiato di
d'acero bianco l'occupava quasi tutta. tombari, 2-170: di sera, nel
ripulire e bianchire con l'acetone. tombari, i-69: il miglior vino laggiù è
sorrida / in un occhio di sole. tombari, 2-257: fu da prima come
come debole vento un'acqua morta. tombari, ii-202: diede due o tre forti
fiori ne le pentole d'argilla. tombari, 1-102: in quel mentre tonò:
per sole, e per acquivento. tombari, 1-79: lo vedemmo allontanarsi nell'
le acrobazie della sua voce affascinante. tombari, 1-43: la fantasmagorica acrobazia delle
aculei del porcospino, lo pregò. tombari, ii-315: un istrice tutto infilzato nei
un male, un dolore). tombari, ii-76: i suoi sensi si acutizzavano
acute che passò un brivido sull'uditorio. tombari, 2-31: dalla gioia mandò un
pronto a spericolarsi sull'ultimo acuto. tombari, 2-72: lei non sapeva esprimersi
frantumate dai tacchi misuravano il tempo. tombari, 3-193: saliva più in là
primo volo, timido, randagio. tombari, 3-156: il padre insegnò loro
lepre riposa durante il giorno. tombari, ii-317: il leprotto all'addiaccio spalanca
le mie dita e partorirvi il pungiglione. tombari, ii-123: non fece in tempo
di gaggie / della mia casa. tombari, ii-191: e s'addormenta di gusto
addossato le lapidi al muro di cinta. tombari, ii-315: si alzano, volgono
, i-154: abbandonato addosso alla scrivania. tombari, ii-174: allora tutti i fringuelli
/ a non tócche radure ci addurrà. tombari, 3-213: un bisogno di solitudine
adesca, finge di respingere, umiliando. tombari, ii-133: profumi di piantine diverse
una conca piena dell'afflato adriatico. tombari, 1-157: prima di bussare,
erano stati arrestati da quelle autorità. tombari, 2-154: l'aeroplano roteava sempre
, e alla perielia nell'altra. tombari, 1-237: da certe mie supposizioni
, né di occuparsi della casa. tombari, 1-10: affaccendato nelle fatiche odorose
s'affaccia / ima nuvola grandiosa. tombari, 1-161: un bel giorno s'affacciò
collina tra il piano e il monte. tombari, 2-33: scorse i pulcini affacciati
strade. 2. intr. tombari, ii-136: i pomodori troppo ardenti,
pronom. sprofondare, immergersi. tombari, 1-85: era un di quei giorni
volitivo che imponeva alla propria coscienza. tombari, 2-199: e stanco, affranto dalla
con ali trasparenti e debolissime. tombari, 2-113: era un mandriano il cui
imperiosa, è afona, roca. tombari, 3-198: una voce afona che
fervido bollore e di forte afrore. tombari, 1-32: dentro quelle ventate s'odorava
scala a corda sbrogliava la vela. tombari, 2-225: quando fecero per ritirarsi non
.. doveva declinarsi per lei? tombari, ii-219: nessun aggettivo, nessun pronome
aveva aggiogato due paia di manze. tombari, 3-25: in eterno il bifolco
sia; che desiderio d'impadronirsene. tombari, ii-113: i vagabondi erano pur sempre
aglio, di pomodoro, di prezzemolo. tombari, 1-216: non riuscì a prender
, come agnellini su per una china. tombari, ii-317: quattro agnellini coi nastrini
col sangue vivo delle sue precordia. tombari, 2-252: l'agnello dagli occhi
lasciargli nelle braccia la salma agognata. tombari, 1-247: io camminavo sempre come uno
sognati, / rosignolo in amore! tombari, ii-312: ad accorciargli l'agonia,
il primo ciglione delle alture del carso. tombari, 2-55: un enorme toro,
nei pantani tra giuncheti e canneti. tombari, 2-57: lo conduceva là dove
il viaggio gli avevano aguzzato l'appetito. tombari, 2-911: la teneva lì,
gridando: « bravo! ». tombari, 1-82: ma un pensiero, a
luminoso come una lampada d'alabastro. tombari, ii-271: la luce penetrava fioca e
su quella terra magra e stanca. tombari, ii-258: ecco: l'alba
costumano d'inghiottir volontariamente le pietruzzole. tombari, ii-317: gli uccelletti cantori continuano
grandi voli, ascoltava le grida. tombari, 2-196: un altro giorno trovarono
dall'alto pulegge e gomene attorcigliate. tombari, 3-92: i battelli di chioggia
una borsa, un paio di scarpe. tombari, 1-208: tutto vestito di nero
pianura, la sommergeva in chiarori. tombari, ii-265: nella sua piccola mente
correre un uomo dietro una grande alce. tombari, 2-128: al galoppo su branchi
il martin pescatore o alcione. tombari, 3-155: lungo il corso d'un
tappezzerie, tendaggi polverosi, alcove buie. tombari, 2-172: e il martin pescatore
la morte aleggiante intorno a me. tombari, 2-61: le anitre volteggiavano sopra lo
affollato di parole urgenti negli occhi. tombari, 1-97: i veli di salsedine
prigioniero ha potuto uscire in libertà. tombari, li-m: fu allora che dalla
10-94: coppie ancora lubricamente allacciate. tombari, 3-156: costeggiarono il mare lungo
pianura, la sommergeva in chiarori. tombari, 1-90: la rottura di un vaso
tombari, 1-235: nella notte cupa quel suono
, in una delle solite allegorie. tombari, 1-73: osservate quale allegoria carnevalesca
che intona l'alleluia. tombari, 1-77: pareva un gregge che.
fresca poppa di capre o pecorelle. tombari, 3-125: i due vecchi si diedero
occorsero minaccie per farlo allibire muto. tombari, 3-150: la signorina allibì. non
scops, i barbagianni, stryx flammea. tombari, 2-187: il cuoco del castello
si dondolava come un angelo alato. tombari, 1-191: un mare lungo,
un viso serio, da uomo saggio. tombari, 1-116: gli altri un
gli faceva dimenticar fame e stanchezza. tombari, 3-170: guardò il cruscotto sorridendo
più alcoolico (il vino). tombari, 1-17: vini di collina che alzano
pesco e un poco come d'etere. tombari, 1-61: uno di quei vinetti
un feltro nero e gli stivaloni. tombari, 3-207: al suo fianco, vestita
come un torrente d'ambra liquida. tombari, 3-60: si fece avanti una suora
] due o tre alla sfuggita. tombari, 1-59: hai ammannito una cena
, si ammansarono e si tacquero. tombari, 1-230: s'apre il sereno,
verrebbe in mente di chiamarlo assassino. tombari, 1-222: un cane da pelo
all'ammoniaca; che contiene ammoniaca. tombari, 1-159: ogni tanto, sotto il
ammoscisse; e il mento tremolava. tombari, 2-167: e 11 merlo acquaiolo
lanoso, già sentendo la notte. tombari, 2-1x1: s'affacciavano in piena
, anatemi, falò, pazzie. tombari, 1-138: le cronache dell'epoca
trenino] più di un chilometro. tombari, 2-120: la strada di andata e
, / ahi, troppo presto! tombari, 3-157: nitrendo, le cavalle scalpitavano
anfratti rocciosi e rupestri dei monti. tombari, 1-162: poi fra nuvoloni, da
, la semina / dell'avvenire. tombari, 1-200: poco dopo s'udirono i
berretto, / al rintoccar dell'angelus. tombari, 1-182: dalle parrocchie a valle
tutto pare / incarbonirsi, bronco seppellito. tombari, 2-230: verdi e rilucenti le
sonno il caldo delle loro piume. tombari, 2-60: le anitre volteggiavano sopra
legno magari il pezzo di carta. tombari, 2-59: erano quei soliti incoscienti
le zampe in segno di supplicazione. tombari, 2-72: lo scoiattolo, rimasto solo
moscone che batte contro un vetro. tombari, ii-32: lei sempre in traffico
verdeggiarono le prime foglioline tra'massi. tombari, 1-50: la romagnola: cinquantanni
che al giorno / primo già annotta. tombari, ii- 165: arrivarono sul
bruciaticcio / dei buccellati dai forni. tombari, 2-177: si alzano entrambi [i
caratteristicamente puerile dell'anomalia del personaggio. tombari, 1-184: anomalie. avevano una
tipico come nei tempi di libeccio. tombari, 3-156: era la sera.
che a loro tien luogo di gemito. tombari, 2-55: quando fu in mezzo
aride e fruste nella cénere antelucana. tombari, 1-228: a me piace levarmi
che si cullano / nel porticciuolo. tombari, 1-230: da prua, fra
un soffio a farlo tracollar dentro. tombari, 2-111: s'affacciavano in piena luce
stellano i bordi delle grandi riviere tropicali. tombari, ii-317: l'antilope dalle reni
: era un uomo bruttino anzichenò. tombari, 1-11: il contegno disciolto e scoperto
mamma, ma si direbbe la nonna. tombari, i-198: le bestemmia degli anziani
cui eloquio erasi appannato quel giorno. tombari, 2-172: poi anche la luce
e spiove / sul toscano apennino. tombari, 1-186: non è alta catena
fatto prima sentire che vedere. tombari, 2-71: in quel momento lo scoiattolo
macchie ha atteso non so quante ore. tombari, 3-106: ora per la viottola
quello il suo primo appuntamento furtivo. tombari, 1-197: si spingeva sulla scogliera
appuntavano sulla nuca i capelli scomposti. tombari, 2-168: la natura d'intorno
senza bisogno di essere un'aquila. tombari, 2-152: erano queste le due
lucenti, e sta immota e minacciosa. tombari, ii- 192: tutti gli
di rispondere il più chiaramente che potrò. tombari, ii-38: squillavano ora di qua
aranciera e il viale lungo il lago. tombari, 2-37: il pollaio era presso
la luce già di colore arancio. tombari, 1-91: osservò la maretta nervosa
arcate sostavano coppie / d'amanti. tombari, ii-22: una dopo l'altra
collega d'agusto arcavolo di nerone. tombari, 3-175: quel sonno leggendario dei
il dio riconosciuto dalla massoneria. tombari, 1-199: il nuovo capo banda è
stipiti dell'eccelsa porta d'ingresso. tombari, 1-66: saltò dall'architrave nella
una spregiudicata intesa è nell'aria. tombari, ii-157: l'aria odorosa di resina
a buttare all'aria ogni cosa. tombari, 1-152: a manate a pugni
arieti -sulle toppe arse dei colli. tombari, 1-147: le onde balzavano sulla
e altre trouvailles fatte negl'immondezzai. tombari, 2-206: già da due giorni
e dei tre gigli d'oro. tombari, 3-28: cavalcava da tempo per
dei principi passarono nelle loro monete. tombari, 1-236: datemi qualche moneta,
le caravelle invano armarono la prora. tombari, 1-187: va giù alla proda
per la spessa pégola di malebolge. tombari, 1-80: un armatore avrebbe bestemmiato
ritte come tre sentinelle d'onore. tombari, 1-199: piombò ai piedi della
e delle donne che si scansano. tombari, 1-85: le casse armoniche degli scafi
gambi del granturco, abili al fuoco. tombari, 2-97: in quel momento in
tr. dial. arraffare. tombari, 2-91: la vecchia civetta aveva arranfato
accusa di aver strangolato la donna. tombari, 1-199: ma perché, io dico
e discrete ad arrivare il termine. tombari, 2-103: tentò di arrivarlo,
pochi frutti rimasti bisogna essere ghiri. tombari, 1-84: fece in tempo ad
appunto inaffiame un bell'arrosto selvatico. tombari, 1-16: un gran sentore d'arrosto
mi confortano, quanto mi giovano! tombari, 3-86: tutte le osterie del
rizzava il ciuffo della testa piatta. tombari, 2-87: arrotavano unghie e becchi
lo scompigliare, l'arruffarsi. tombari, ii-38: i pettirossi e gli scriccioli
arterie della città che si farà. tombari, 3-216: camminavano allato, un
e artieri di terracotta e cartapesta. tombari, 1-137: escono dalle botteghe gli
il petto, alzò un braccio. tombari, 2-92: l'artigliarono, le spaccarono
passero fra gli artigli del nibbio. tombari, 3-178: [l'aquila] moriva
pezzi di legno scolpito e levigato. tombari, 2-124: c'è a chi piace
re colla papalina in mano. tombari, 1-127: gottosi, artritici reumatici pagano
liti lacustri, spaventava i torrelaghesi. tombari, 1-193: sapeva predire il tempo buono
vita devota. -figur. tombari, 1-186: allora guardandoli [i monti
, gli ravviavo adagio i capelli. tombari, 1-244: la signora sindachessa si
che trincia l'aria con grandi gesti. tombari, 3-132: lo ricordo alto,
, cortei nuziali con asinelle candide. tombari, 2-118: i due carrettieri, uno
per lui sono come un impiastro. tombari, 1-151: considerato che oggi non è
o undici anni senza assaggiare la sella. tombari, 2-10: si levò tutta dritta
della roba, e tentennavan la testa. tombari, 1-55: se proprio vi preme
/ un volo strepitoso di colombi. tombari, ii-146: pioviggina poco poco. la
, e un assordar di ferri. tombari, 2-91: prima i cardellini, poi
/ pescatore d'anguille dalla riva. tombari, 1-151: passava il reverendo dietro
/ le inutili macerie del tuo abisso. tombari, 2-230: nel cerchio delle navi
le crete roteò nell'aria incandescente. tombari, 2-39: ad ali aperte e ferme
chiuso tra l'ali ripiegate a tetto. tombari, 2-99: era atropo, la
nere, lucidissime, la gradinata. tombari, 1-199: la banda comunale dei briganti
, tistinto di preveder l'attacco. tombari, 1-192: fra poco l'uragano avrebbe
attinie boccheggianti nel fondo del mare. tombari, 2-192: nei bassifondi dei polipi
ruggine del ferro / il candido vilucchio. tombari, 1-145: per terra si attorcigliano
un affresco di un pittore moderno. tombari, 1-12: i corridoi, le
per sé le fallaci aurore boreali. tombari, 2-224: un nuovo sole ancora
veniva dunque ad ingrossar la ribellione. tombari, 2-126: udì uno scalpitìo, riandò
in velluto violetto col taglio dorato. tombari, 3-216: andarono a pranzare insieme in
automatici che ti slittano in giù. tombari, 2-159: i cuccioli avevano per baloccarsi
un artista noto e apprezzato. tombari, 1-55: -dica un po', è
d'un grande porto; antiporto. tombari, 3-151: egli dirigeva i lavori del
cesti pieni di « shrapnels » impagliati. tombari, 1 192: erano
avanzare domande che potessero giungere indiscrete. tombari, 1-38: chi diceva d'averlo
saettare / col legno della flèssile avellana. tombari, 2- 69: si figurava
bello, un volo di corvi. tombari, 2-126: la cavalla non capiva,
avvallava muto verso i paesi addormentati. tombari, 2-234: avanza [il lupo]
cammino, in una gara). tombari, 2-192: impararono così a navigare sempre
erano avventurati ad aiutare le contadine. tombari, 1-99: stringeva la pipa fra i
che avvolge le mie buone amiche. tombari, 2-62: una voglia di sonno e
in un giornale e buttarle neltimmondezzaio. tombari, 2-232: prende una giacca,
cappelli avevan pretesa di colibrì. tombari, 2-147: e i babbuini?
lungo i fossatelli e anche un sentiero. tombari, 2-108: si svegliavano tutti al
la mantiene quel conte tanto ricco. tombari, 2-53: laggiù sotto un olmo,
sul blocco de'fogli, al telefono. tombari, 2-17: le lettere che in
laggiù non era quello di un fiammifero. tombari, 2-31: un giorno all'alba
ora è asciutta). tombari, 1-180: s'udiva fra il clangore
il resto è involuzione e balbettamento. tombari, 2-149: c'è qualche cosa
grossolani sensi; baldacchino di voluttà. tombari, 2-71: inalberò la gran coda
è vivere / balenando in burrasca. tombari, 2-79: una notte fischiava il
forma ovale, schiacciato ai fianchi. tombari, 2-239: il pesce-balestra...
dal palo / del telegrafo al mare. tombari, 2-241: un mattino di maggio
danzatori o danzatrici di professione. tombari, 2-206: le sei ragazze del balletto
alfonso guercio, cane su un osso. tombari, 2-134: e cercava con gli
sbigottiti e sbaragliati questi bandolieri. tombari, 2-19: poi tutto cambiò. suc
, poi di più). tombari, 1-77: diventavano tanti vigliacchi, come
ai grandi baobab privi di foglie. tombari, 2-139: dietro il baobab,
ricamata dalle spume di due baffi bianchi. tombari, 1-183: non si beve né
e l'altro sempre al maligno. tombari, 2-167: stacca la canna, torna
/ del mare a vele colme. tombari, 1-56: il gran contrasto di
schiena, aspettando che lo bardassero. tombari, 1-125: il vecchio ebreo uscì dal
di astrakan a pan di zucchero. tombari, 2-52: entrò [il toro]
ebbero ad ir con le barelle. tombari, 2-27: i due uomini presero il
d'una gorgiera spiovente, becchettano. tombari, 2-40: camminava [il gallo]
dalla cresta superba, gracidando, pigolando. tombari. 2-34: la burbanza del tacchino
figur. potere dispotico e tracotante. tombari, 2-87: i falchetti...
fra loro lentamente con lunghi scricchiolii. tombari, 1-188: è venuto su, sudato
/ col nemico, un trastullo. tombari, 2-163: il vecchio pappagallo.
dai baffi come da una baviera. tombari, 1-123: tutti lavoravano fuori di
.. fanno i loro chiassosi funerali. tombari, 2-178: due piccole formiche portano
fece, pataccaro d'un mattacchione. tombari, 1-244: « uno sposo » sussurrava
crociere (v. beccaforbice). tombari, 2-89: piagliaroli, becchincroce, ciuffolotti
il tramonto, conduceva allo stagno. tombari, 2-108: dormivano... tutti
alla bene e meglio le ore. tombari, 1-231: a un tratto una gran
bene o mal, poeti. tombari, 2-44: è strano come anche il
lisciato da cerette e profumato di benzuino. tombari, 1-215: « mamma * chiese
rimanga in bilico / la testa almeno. tombari, 2-66: quella del bere è
il seme delle nostre diverse tendenze. tombari, 2-119: era piccolino, alto di
tutt'andare. -figur. tombari, 2-144: l'alto massiccio è sordo
che ha nome makakita... tombari, 2-149: c'è qualche cosa di
amori di mazzini? bertuccion lascivo. tombari, 2-147: un bertuccione ha = deriv
capito il perché d'un castigo. tombari, 2-211: veniva l'aprile quando gemono
più vasta mole e rapido profitto. tombari, 1-164: una biondina magrolina cuciva
fioriva oltre le mura il biancospino. tombari, 2-120: per una fratta di biancospino
biberon. -per simil. tombari, 2-56: l'agnellino aprì gli occhi
e attinge acqua coll'elmo rugginoso. tombari, 2-52: entrò il biolco: afferrò
sm. giocatore di biliardo. tombari, 1-178: cacciatore di frodo e biliardista
/ la sprangò, chiuse. tombari, 2-250: il grosso bisonte che ferito
(e sono pesci ornamentali). tombari, 2-238: il pesce-cane attacca i suoi
« le quattro età dell'uomo ». tombari, 2-177: la piccola riccia si
boccioletto rosa fra i riccioli biondi. tombari, 2-75: più in là un
, e la legna pel bollito. tombari, 2-46: li fusi insieme come insieme
fresco di bollo sulla pella madreperlata. tombari, 2-52: entrò [il toro]
con l'aria di vecchi bonzi. tombari, 2-230: una lunga fila di meduse
ogni poco di ro- more scappano. tombari, 2-227: il tordo bottaccio sul
, frange / d'alberi scossi. tombari, 2-245: pel bosco è tutto un
. dial. abbeveratoio; truogolo. tombari, 2-13: vide... i
-e il fiacre si messe in moto. tombari, 2-180: era un grosso cignalone
solito appuntamento; ma degli arretrati brisa. tombari, 2-130: ragazzi, non fatemi
qualunque liquido più o meno denso. tombari, 2-94: dopo il brodetto di lumache
.. serrando la bocca broncia. tombari, 1-140: ha gli occhi gonfi di
a un effetto di vastità esigente. tombari, 2-17: come la bora arrivò sui
tombari, 1-74: era piacevole in quell'ora
irte con la coda al ventre. tombari, 1-88: il più ubriacone..
locuz. -a bufera: scompigliato. tombari, 1-154: perché lo chiamassero il dottore
il cor. -incoscienza. tombari, 2-81: si interessava di chiocciole.
bolle alla superficie dell'acqua. tombari, 2-177: c'era quaggiù..
impiegata a implorarla e a meritarla. tombari, 2-21: la filosofia, come
mosca, per tenerlo in riga. tombari, 2-82: a ogni buon conto se
il burchio non torna indietro. tombari, 1-25: altre volte, a notte
un animale, per assalire). tombari, 2-61: le anitre volteggiavano sopra lo
. arma da fuoco antiquata. tombari, 1-67: con quel cacafuoco in pugno
reumi, dell'artri- tide. tombari, 1-86: la sera della sagra avevamo
cfr. anche galaverna). tombari, 1-122: quando vediamo le anitre che
sue unghie e dei suoi speroni. tombari, 1-151: « monsignore * fa la
della proda in tutta la circonferenza. tombari, 1-49: quanta strada hanno dovuto
alla sua destra emilio gallori. tombari, 1-29: pendevano dal soffitto,
bastimento in costruzione. -figur. tombari, 1-95: altro non siamo, umanità
ruote dei carri sulla strada. tombari, 1-98: non amavi l'estate,
inopinata « ottomana della teresa ». tombari, 1-200: ogni tanto, dall'
mettono pensiero affi amici degli amici. tombari, 1-2 7: guardare il pesce
allevia la biondina dell'appresa bugia. tombari, 1-62: quella faccia terrea,
. chiasso prolungato e fastidioso. tombari, 1-131: s'udiva per le vie
temprate un poco, maledetti chiurli. tombari, 1-193: incredulo in fatto di
-acer. cinghiarne. tombari, 2-180: era un grosso cignalone scuro
, e uomini di mala vita. tombari, 1-88: all'ora che andammo a
come vulcano, esce dal suo antro. tombari, 1-45: ricordo la sua magra
agg. letter. conviviale. tombari, 1-73: nemmeno tiepolo sarebbe stato capace
, con funghi porcini e patate? tombari, 1-158: poi, guidato da un
calci, e da cozzi / laceri. tombari, 1-48: sotto le porte gli
una crescia, un pulmento qualsiasi. tombari, 1-191: mangeremo la crescia santa
. dia]. incrinare. tombari, 2-14: balenò un gran lampo.
obliquo / delle montagne sulle vette cupree. tombari, 1-73: l'oste affaccendato intorno
suo romore par quasi un suono. tombari, 4-167: andò all'uscio di fronte
si veda l'opera narrativa di fabio tombari: le cronache di frusaglia, 1928;
del suo becco duro sul legno. tombari, 4-91: saliva dalla strada il ronzio
sf. region. greppo. tombari, 4-68: nel fondo della collina,
confuso, ronzìo, gracidio. tombari, 4-129: quel grogrio quel volteggiare fremente
di rape o di fagiuoli sgranati. tombari, 4-20: passava le ordinazioni, guarniva
starne che si allontanava di piedi'. tombari, 4-131: « il nostro non
la bocca, la lingua). tombari, 4-116: la bocca impaniata, la
che lo impersonano nel don carlos. tombari, 4-10: ha mai provato a
espressivo (il volto). tombari, 4-8: eccolo lì, ora nelle
. adoperare, usare, utilizzare. tombari, 4-44: vecchietta com'è, un
2, 5, tarso 4. tombari, 2-213: i labbi che non sanno
, né poi che sono segate. tombari, 2-253: fra tutte le stelle la
nel buio i lanternoni della crawford. tombari, 2-186: [il gufo reale]
andrà sino all'ultimo ben conservando. tombari, 2-12: corse a rifugiarsi fra i
di brina. tombari, 4-134: quel guatare fra i laschi
arriva al termine che si prescrisse. tombari, 2-183: era il canto dei lupi
, sf. cucciola di leone. tombari, 2-137: la leoncina brontolando s'alzò
di cervi / rubbi da forte selva. tombari, 2-137: il leoncino stava in
lepr àccio (sm.). tombari, 4-75: tu che parli di salute
in luoghi umidi e paludosi. tombari, 4-129: coi cosciali alla maremma e
, salda e armoniosa com'è. tombari, 2-230: mangiava poco per timore
] / e lo cerchi per tutto. tombari, 4-75: avete la cintura gonfia
di luna: illuminata dal plenilunio. tombari, 4-12: lo si vedeva di notte
sotto il rigo: j). tombari, 2-78: studiò tutte le notti per
nero lucente gli involucri delle signore. tombari, 4-64: una volta sì che sapevano
facciano di non aver la malanòtte. tombari, 4-10: sette anni jono stato
per simil. rosicchiare, mordicchiare. tombari, 4-143: in quel tempo piero de'
bussoli, mezze- noci, calici. tombari, 4-43: stavo per uscire con la
e riproduttiva di un animale. tombari, 4-100: -lei sa che a dieci
avevano in mente tutti e tre! tombari, 4-12: ho in mente di far
ribelle. -tralignare. tombari, 4-101: « carina però ».
/ dopo un fritto di pesce. tombari, 4-71: favorisca, si sieda!
mani di tutto il mondo. tombari, 4-17: un tempo il teatro aveva
fazzoletto come una bambina e singhiozzante. tombari, 4-22: torceva i baffi,
dente obliquo / già pronto a'morsi. tombari, 2-27: dock fu assalito alla
: mugolare (un animale). tombari, 4-132: « miratelo » diceva agli
. -a brutto muso: brutalmente. tombari, 4-31: s'alzava, si specchiava
l'apparecchio, dopo l'ebollizione. tombari, 4-26: « dàmmi un caffè.
, trovò peccati nell'ode genetliaca. tombari, 4-147: eccolo là sul giardino
-verso acuto di un altro animale. tombari, 4-53: a grandi palpiti, simili
appoggiato al banco vicino al lume. tombari, 4-22: venivano ai bagni di
: movimento lieve ed elegante. tombari, 4-53: a grandi palpiti, simili
per raggiungere la conchiglia di alabastro. tombari, 2-196: dopo due mesi l'
cuore, / di un nulla. tombari, 4-81: il cacciatore deve saper
pianto / sciogliesi l'infinita nuvolaglia. tombari, 4-56: quell'anno l'autunno andò
. -cucciolo di animale. tombari, 2-160: mentre il piccolo mangiava,
a quanti siete! lasciatemi solo! tombari, 4-57: « mi pigliasse un
una pignatta di dentice in aceto. tombari, 4-71: salutò a mezza voce
nella persona di un pittore. tombari, 4-26: la figliuola che già teneva
. -con uso aggett. tombari, 4-69: simile a un avvocato pivello
luccicare nel buio le placche dei carabinieri. tombari, 4-25: vestiva [il colonnello
terrazzo, balcone di un edificio. tombari, 4-164: alzando gli occhi a quello
di gesti, mi raccontò la storia. tombari, 4-05: a mano a mano
pensiero, ossia di farsi un patrimonio. tombari, 4-156: di sotto, nello
protestata di non pagamento, similmente. tombari, 2-195: il signor marco sponti
. -peggior. pulitàccia. tombari, 4-27: una pulitacela alla peggio sul
gli lasci gonfiare la piuma bagnata. tombari, 4-103: bisogna lasciar correre e chia
questo è il mio recipe per lei. tombari, 4-138: sapeva che mi piacciono
denota un àtteggiamento furtivo). tombari, 4-172: renda la coprì col suo
alito / di questo mondo basso. tombari, 4-62: non erano ancora le quattro
ivi lo rigetta donde lo riceve. tombari, 4-14: ecco lo specchio rigettargli
. scompiglio di oggetti smossi rovinosamente. tombari, 4-142: si levò un gran turbo
. -sm. belletto rosa. tombari, 4-8: passi un po'di cerone
strofinandola contro una superficie scabra. tombari, 4-46: arriva coi capperi. tutti
mattina e sera, mezzodì e mezzanotte. tombari, 4-50: una sediaccia alla rustica
. umettare, bagnare di saliva. tombari, 4-162: il prete te fece cenno
pecore sopponsi / nelle invernali case. tombari, 4-36: vi coltivò dei bulbi
-emergere da un'indagine. tombari, 4-104: la mamma le ha fatto
2. imprecare, lanciare maledizioni. tombari, 1-163: il nostromo...
, per introdurre il discorso diretto. tombari, 1-134: « bene ha fatto »
, uno sbandieramento di tovagliolini candidi. tombari, 4-164: alzando gli occhi a
. (femm. -a). tombari, 4-142: eran venuti tutti: tutti
abita cotrone coi suoi scalognati. tombari, 4-76: ti siedi sul
, si schiarì, divenne allegro. tombari, 4-49: mio marito...
non appena s'accosti il vivandiere. tombari, 4-76: non va bene,
uno scroscio d'applausi alla gentile trasformista. tombari, 4-11: fra uno scroscio d'
alla posta. rio). tombari, 4-69: il primo a rimetterci se
, carote ea altre erbe mangerecce. tombari, 4-47: alla mattina appena mi
. -lavorare la lana. tombari, 4-94: le donne a sferruzzare la
rosolare (un arrosto). tombari, 4-147: eccolo là sul giardino,
tutta in pezzi stracciata la camisa. tombari, 4-132: lui che fra pruni
in modo irregolare, discontinuo. tombari, 4-56: quell'anno l'autunno andò
sua padella. -ostensorio. tombari, 4-144: usciva di san marco una
di sonorità; s'era velata. tombari, 4-10: afono com'era, ruggeri
venezia invernale e di prima primavera. tombari, 4-62: non erano ancora le quattro
del proprietario (un patrimonio). tombari, 4-33: non ricordo più se morì
d'uomini ch'io non sia. tombari, 4-64: una stradacela fangosa come quella
oscurità). - anche assol. tombari, 4-77: poi la sera che scende
allegramente per la tangente dalla realtà. tombari, 4-15: ogni tanto però fuggiva
commette tessere vitree di vario colore. tombari, 4-34: ricordo nel castello di
consistenza o di sciloppo o di estratto. tombari, 4-134: era l'ottobre,
pum-pum. -allevare animali. tombari, 4-47: posso accendere il fornello e
buon sugo d'umido ben tirato. tombari, 4-26: « cosa prepara di
, travagli (l'esistenza). tombari, 4-13: « perché, lei ha
: eccessivo, superfluo; fuori luogo- tombari, 4-10: « nel convitato di pietra
/ o degli astri nascenti eran vagiti. tombari, 4-160: fu col giorno che
di qualcuno: al suo posto. tombari, 4-55: anch'io nelle condizioni della
cuori ove il suo sogno si ristora. tombari, 4-8: « senti, caro
; quel viraggio impensato l'aveva radazzata. tombari, 4-61: a quel viraggio tutta
camaldoli o un giardiniere delle monache. tombari, 4-40: viene ogni sera ormai,
s'appoggia il petto del nuotatore. tombari, 4-23: il capitano invece, con
-per simil. bacca. tombari, 4-41: di fuori giunge il fruscio