udirai cosa che non ti spiacerà, e toma a punto al proposito nostro. galileo
per lo solingo piano / com'om che toma alla perduta strada, / che 'nfino
su 1'abbuiarsi, eccoti eudromo che toma. segneri, i-612: ha [
33-140: l'acqua, gelando, non toma al suo stato natio, perch'ella
di portoria. leopardi, 29-3: toma dinanzi al mio pensier talora / 11
accende le sue stelle, / qual toma a casa e qual s'anida in selva
fere l'orecchio, in nulla / toma quel paradiso in un momento. carducci
giusto de'conti, ii-19: all'oriente toma ornai l'aurora, / il tempo
. manzoni, 294: al tuo re toma, / spoglia quel manto che ti
bianchissimo petto. carducci, 81: toma, e ti splenda in man tacciar
nembi ardente astro orione; / deh toma, o dea, co 'l bianco piè
. l. salviati, ii-n-25: toma in acconcio di trasportare innanzi il ragionamento
in acconcio? lambruschini, 1-124: toma in acconcio d'esaminare se convenga o
forteguerri, 21-52: come quando si toma da caccia, / che i cani sono
ancora acerbo, / allor ch'ai tufo toma la civetta. ariosto, 19-94:
salsi soverchi del corpo, ed il sangue toma al suo stato. magalotti, ii-161
. d'azeglio, 1-252: mi toma in mente d'una certa mia acquerella
favella. magalotti, 20-57: e toma assai bene, che dal sapore, dal
l piè va inanzi, e l'occhio toma a dietro. boccaccio, i-146:
brivido addolciva / quel bacio che mi toma oggi al pensiero. campana, 116
mezza addormentaticcia: « a quest'ora si toma? ». = deriv. da
è; e però adombra, e toma indietro. ser giovanni, 107: avvenne
petrarca, 285-7: spesso a me toma co l'usato affetto, / e di
ad una unione, ad una compagnia, toma bene 4 ascritta, addetta ';
de'rami il riconosco, / che toma all'ombra pien d'orgoglio e d'ira
, inf., 16-134: sì come toma colui che va giuso / talora a
, che quei della primavera, perché toma assai meglio che sieno in età perfetta
alcade, caro signore. calmatevi vi toma conto. = spagn. alcalde
il fumo non si può ricevere, e toma ad alimento, e non ha sostanzia
maglia, / sopra un picciol ronzin toma in gran fretta / ai padiglioni. moravia
adoma / de lo bello tempo che toma, / che s'alegra chi ben ama
acqua. luzi, 55: uno che toma a notte alta dai campi / scambia
altissimo poeta: / l'ombra sua toma, ch'era dipartita ». idem,
sonante / officina riapre, e all'opre toma / l'altro dì non perfette.
dicono che non è coraggio; ma toma loro conto il dirlo; e d'altronde
sì che di dieci un non ne toma salvo. idem, 38-82: dio prese
fingendo ammira. idem, 22-163: toma maggio, e ramoscelli e suoni /
ora a trovallo. - / il messo toma con un viso amaro, / e
stiracchiare e l'amminicolare i fatti secondo che toma meglio. 3. intr.
se ancor s'ammenta, se ancora si toma a mente e ricorderassi di quello che
e arso è già molt'anni, / toma, se ben l'ammorza la ragione
i-75: che per questo l'ampliazione toma a maggior laude, perché è fondata
ragionare. idem, 40-104: ben toma alla vostra virtù il cognome d'anargiri
teseo mio, ti perdono, / toma, deh toma indietro, / menami teco
ti perdono, / toma, deh toma indietro, / menami teco e poi /
cammina; / andianne, andianne; toma qui, te', toma. negri
, andianne; toma qui, te', toma. negri, 2-490: ma -una
ciel accende le sue stelle, / qual toma a casa e qual s'anida in
modi e parole gravi '... toma però bene il dire: 1 molti
buone opere, quel vanto gli toma più a vitupero che ad onore. g
b. croce, ii-13-317: mi toma in mente un romanzo storico che leggevo
gavetta di cordino di quelle doppie, e toma a casa coll'idea positiva d'appiccarsi
: so le strade che fa quando toma dal teatro; m'apposto dopo un canto
pur alquanto / la bella fronte sua toma serena; / e repente fra i
idem, ii-241: ma se prò toma a danno ed onor onta, / la
perciò che la vittoria in sì fatti casi toma in danno. caro, i-347:
cui tutto / brucia, si strugge e toma al suo principio. arrestaménto
: vi arriva il poeta / e poi toma alla luce con i suoi canti /
muta arte paterna / [esculapio] toma il pudico giovinello in vita.
più artifiziose congegnazioni dello spirito umano, toma una composizione languida, sconnessa, inverisimile.
che dov'e'cade una volta non vi toma l'altra se può far altro;
può far altro; e se vi pur toma, sempre l'à a mente,
boiardo, canz., 181: zefiro toma, che de amore aspira / naturalmente
ha tolto or mia ventura, / ella toma la rota tuttavia, / e quell'
la grave malinconia, che di tempo toma ad occuparmi la mente,...
segrete cose delle donne [crusca]: toma a queste donne molto a profitto il
: allor ricigna il viso e gli occhi toma, / e troppo con tra me
7-ii-78: quel ch'in mille giri / toma in se stesso pur, meandro attorto
metastasio, 1-10- 56: così non toma fido / quell'augelletto al nido / la
coperchio rovesciato. leopardi, 3-137: toma toma fra noi, sorgi dal muto
coperchio rovesciato. leopardi, 3-137: toma toma fra noi, sorgi dal muto /
brivido addolciva / quel bacio che mi toma oggi al pensiero. palazzeschi, i-264:
opra è lor se all'innocenza antica / toma pur anco, e bamboleggia, il
lo suo dispende a torto / e toma in basso stato / tu ne sarai
, che, belando, in torma / toma all'alte montagne, alle fresche acque
bello2. petrarca, 3x0-1: zefiro toma, e 'l bel tempo rimena /
caldo per essere aprile. vedrai che toma a piovere. pavese, 79: la
tanto se le dà di sporto: si toma poi a dividere il tutto in parti
tutto dì dalla mia casa al polo / toma, viene e rivà come un rondone
. moretti, 17-79: u mio uomo toma a casa bevuto bestemmiando centomila gesù cristi
tutt'a un tratto, pàffete, toma zero? c'è logica? soffici,
moretti, 17-79: il mio uomo toma a casa bevuto bestemmiando centomila gesù cristi
: già tutta l'aria imbruna, / toma azzurro il sereno, e toman l'
caporale butteroso di girgenti... toma a guardarmi bieco. pavese, 88:
bigoncióna. bencivenni [crusca]: toma più comodamente mettere l'acqua in una
di borsaiuoli, e, gua', toma loro bene come il basto all'asino.
xiv-16 (185): quello, che toma a bellezza a quelli che l'usano
a brani, e allora la voce toma a capello. nievo, 248:
danno, se ogni mese / non ci toma a veder. buonarroti il giovane,
de la donatione. iacopone, 18-17: toma a casa, briga entanno che 'l
. dossi, 146: avèano in toma vìa un arsenale di croci, acquasantini
e lampeggia. parini, iv-5: toma a fiorir la rosa / che pur dianzi
giacomo, ii-627: sguscia in cucina, toma fuori, mette in tavola, fa
di girgenti..., toma a guardarmi bieco. = deriv
vende le immagini di lucca, / toma a casa col suo salvadanaio. d'annunzio
in men che non si sciuga una caccia toma col maestro. ventura rosetti, 1-3
un sorrisetto a modo suo e quando toma gli zampetti della lepre sbucano dalla cacciatora
che parea lampo, di camera; toma col calamaio, e con l'altra mano
può penetrarlo: quindi in certe fabbriche toma prezioso, e gli olandesi mal potrebbero
ispargeme. marino, 5-44: quando toma a portar l'amato paggio / il calice
uno di costoro. -fammi largo e toma in cucina ché non è qui il
ogni altra cosa, rivolto l'ordine, toma al contrario. -togliere in cambio (
quel da canapi tirato, / poi toma inanti impetuoso e grave. carletti,
vecchia / con quegli occhi marrani / toma a vederci qui, siamo de'cani.
. dante, inf., 12-99: toma, e sì 11 guida, /
ti tragge ira e pietà? deh toma al riso / del cantato giardin,
al riso / del cantato giardin, toma ai profumi / alle fragranze che l'erbette
la mia verginità, promettendomi roma e toma. caro, 2-2-289: e caparratevi
che tu sia. / eh, toma bécero, / toma droghiere, / leva
. / eh, toma bécero, / toma droghiere, / leva la maschera /
dalle lenzuole o coperte; ed è sin toma di cattivo augurio.
prova con la voce l'eco: gli toma chiara ed aperta, con un che
, ix-428: torna il dì lungo, toma / a sì gran passi il breve
sì gran passi il breve; / e toma la stagion carica e greve / di
colombacci e germani. magalotti, 20-134: toma costui [il cacciatore] la sera
: e, fornito il lavoro, ei toma al passo / per la carraia ingombra
le sponde delle due chine, e toma addietro attraverso pascoli minuti ed odorosi.
fantesca. sacchetti, 134-41: toma il prete alla chiesa, vede questo
qualche volta papà, l'avvocato, toma a casa con la luna di traverso:
, ii-353: sì come il cervio che toma a morire / là ov'è feruto
lo solingo piano, / com'om che toma alla perduta strada, / che 'nfino
, 25: deh, chi mi toma a voi, cime terrene / onde fiesole
. / eh, torna bécero, / toma droghiere, / leva la ma
mena si marita, vedrete che compare mosca toma qui, per chiapparsi la chiusa della
cosa che non chiarifica gli uditori, si toma in pericolo del dicitore. leggende di
o 'l chiasso il discolo / ebro toma, pur com'ieri; / la
o 'l chiasso il discolo / ebro toma, pur com'ieri; / la bugia
di laerte. alfieri, vii-19: toma egli a noi con la orgogliosa pompa /
/ perché quel già sotto tacque giù toma. boiardo, canz., 55:
misura che si chiama chisteto el quale toma in vinegia staia octo e mezo. garzoni
« il temporale è passato, ora toma il bel tempo ». alzò la testa
, 25: deh, chi mi toma a voi, cime terrene / onde fiesole
'l cimier, che così ben gli toma, / lo possa sollevar sopra le stelle
t'annida o pur per poco toma. marino, 11-212: volavan fuor de
del corpo, e per le vene toma dalla circonferenza al centro, ch'è
guglielmini, 321: in tali circostanze toma a conto di difendere con argini circondanti
or lunga or breve, come gli toma comodo, andar vagando: anzi gli
, 1-771: a fior dell'anima / toma la pena che un clemente oblio /
. pascoli, i-634: il lupo toma alle selve a sopportare la neve e
sospetto fu il solito promettere roma e toma, il far vedere macchine di fisica
/ per fornir toa ventresca, / alò toma enconte- nente / to cotelo a man
, e dove al noto / cavernoso covil toma il coniglio; / fur liete ville
carducci, 342: e poi ne toma l'utile / pace e a gli aratri
/ or da la riva indietro se ne toma, / e le stess'onde e
potrà comodarvi di tutto ciò che vi toma bene, che un amico ricchissimo,
che parea lampo, di camera; toma col calamaio, e con l'altra
di cori innamorati, / che viene e toma e patteggiando spesso / de le compre
. caro, 12-i-179: se vi toma bene, e l'istoria non riesce
tanto che talvolta è che l'una toma del tutto ne la natura de l'
speme, / che di dolor, fallace toma. colletta, i-217: contendevano il
ne fur le spoglie, né diritto or toma / a nuove parti congregarle in una
il coniglièro da banda sinistra la toma fino alla spalla sinistra di poppa. pan
34-23: al noto / cavernoso covil toma il coniglio. collodi, 65: la
ognuno il crederne quel che più gli toma al bisogno che siano: purché si conosca
vicino / l'afflitto e conquassato legno toma. guicciardini, i-113: l'armata
più pensare, perché il passato non toma più; ma l'italia si consolerà
45-37: deh torna a me, deh toma, o caro lume, / e
/ di questa notte, che mi toma a mente / in riveder la luna.
. b. davanzali, 3-15: toma l'aria in sua agiatezza per naturai
.. approvate come un conto che toma il suicidio fatto per noia. nievo,
2-97: narra il fatto come gli toma a conto, o come il capisce,
vero; ci sarà della polvere. non toma il conto rovinare un abito buono.
, 21 (357): non toma conto a imo che un giorno deve morire
102): aristotile dice: ogni troppo toma in fastidio, e ogni soperchio rompe
. strozzi il vecchio, ix-416: toma, zefiro, d'ambre e di
botte, il carro, il bigoncio, toma, il congio, il barile,
nido, e poi a pochi dì vi toma. rustico, vi-1-142 (14-9)
un tronco indura or l'altro a ferir toma. tasso, n-ii-358: la natura
.. / dal diavol nero a liberarvi toma; / e bietolon risponde: /
: la moda, è chiaro, toma sempre più a certi motivi tra il
egli va a prendere la sua alberghina. toma. e mi suona una giga,
atterrò capovolto. alvaro, 7-214: si toma in auto correndo lungo la costa fino
dovesse corozar ». anonimo, ix-507: toma il piacer a dano / ch'el
249-3: qual paura ho, quando mi toma a mente / quel giorno ch'i'
e così si fa continuamente esalando, né toma a noi più, ché gli piace
disse: madonna, ecco messer che toma. fioretti, xxi-944 (25):
: ma di benefiche / costellazioni / toma un periodo / propizio ai troni. pascoli
: pe'trimestri successivi veggo che mi toma più conto il farli riscuotere costì da persona
: leggendo queste relazioni dei maestri, toma a mente la costituzione della società quale
cento, f. io in 11, toma il cento di londra in firenze libbre
cori innamorati, / che viene e toma e patteggiando spesso / de le compre d'
introduzione delpindustria cotonaria in inghilterra; ma toma probabilissimo che avesse luogo appresso a poco
: la rondine... alla fine toma a covare sotto lo stesso tetto.
e dove al noto / cavernoso covil toma il coniglio; / fur liete ville e
leva, ed a spire / poi toma, turbato nel covo, /..
dimentica della loro vanità e miseria; toma a formarsi e quasi crearsi il mondo
e riconoscente. alvaro, 9-196: egli toma scalmanato, caldo dei giochi la sera
2-122: percioché tu hai veduto, toma, tu hai creduto: beati coloro che
cristiano del suo. saba, 39: toma ogni aspetto a farsi cristiano: /
sempre criticare; / quel che ci toma d'ora in poi facciamo. manzoni,
, 1-266: ma quando l'alba toma a la crociera, / trova la suora
: cuci e scarabocchia, e poi toma a cucire, e poi toma a scarabocchiare
e poi toma a cucire, e poi toma a scarabocchiare, ché i quattro mesi
sarebbe tuo. pascoli, 19: toma via dalla maestra / la covata, e
. pascoli, 21: sempre mi toma al cuore il mio paese / cui regnarono
oratore culminava tra la calca ', toma benissimo * s'innalzava sulla calca '.
sorridon lieti al sol di primavera. / toma serena la natia riviera. / sono
. pascoli, 21: sempre mi toma al cuore il mio paese / cui
l'ombra che m'ascondeva or chiara toma, /... / lasciar ti
le sponde delle due chine, e toma addietro attraverso pascoli minuti ed odorosi.
408: ché tempo vene / che toma in bene -lo gravoso affanno, /
« or ecco danno! ». / toma a casa, briga entanno / che
danno, se ogni mese / non ci toma a veder. lippi, 11-49:
, v-2-160: e la mia perspicacità toma al cupido bendato che senz'arco scocca
di cartelle dattilografate: -legga, -e toma tra i suoi cento ospiti. gramsci
dea. d'annunzio, i-430: toma a questi orti novelli, / con un
di cardinali né ad alcuno dove le toma bene. -mancare al proprio debito
nel mal far dal ben declina, / toma dal caso obliquo, al caso retto
e poi si viene a rappressare e toma sopra al mezzogiorno un'altra volta.
quella valle, / che non si toma mai, volte le spalle.
sposta dalla nostra zona. la piana toma a essere visibile per un buon tratto.
e ognun pensa fra sé: quand'ella toma 1 il re non avrà deficit di
musiche corde, / mentre lieto ei sen toma al greco lito, / da'suoi
sopraddetti. bocchelli, 11-76: si toma verso l'uscita [della chiesa],
carducci, 25: deh, chi mi toma a voi, cime terrene / onde
siano tollerati? monti, x-3-308: toma, o delirio lusinghier, deh toma,
: toma, o delirio lusinghier, deh toma, / né così ratto abbandonarmi.
) e ancora mascherata, come più le toma in piacere: e pure o il
sopra noi. pulci, 19-83: margutte toma e morgante trovava / che s'avea
: va in piazza e odi, / toma 'n casa e godi; / bocca
bel pianeta, / che tal non toma mai, qual si diparte, / ebbi
lo scaccio, / ch'ei qual despota toma, e a'primi ardori, /
], come il desiderio della virtù toma, abbattuta la sensualità, risurge e
quest'altro sol, che 'ndietro se ne toma, / et oltre al cancro i
di giorno, rispetto al marito che toma a casa ogni sera all'ave maria,
e miniera. parini, iv-2: toma a fiorir la rosa / che pur
appuntino al suono, che picchiandola ne toma, come picchiando il diapason per l'
-quando non si può più, si toma al buon gesù. nieri, 53:
/ e fa grande timolto, / poi toma in dibassanza. = deriv. da
turpin lascia questa diceria, / e toma a raccontar l'alta novella / del re
de'servi miei, esso facto lo'toma in ruina e a giudicio quello che
le cose chiare sono subito digerite e poi toma l'appetito. -figur.
, / fa qui digrèsso, e toma in quel paese / dove fu dianzi morto
/ mi vene, e poi mi toma in dilettanza. = deriv. da
b. strozzi il vecchio, ix-416: toma, zefiro,... /.
dilungato lento lento. / il cane toma sternutando all'aia. brancoli, 3-201:
sasso, 71: aigua per gran dimuru toma sale. 2. luogo
s. v. j: più toma in lode propria e in utile altrui essere
va spopolando dinanzi. leopardi, 29-1: toma dinanzi al mio pensier talora / il
/ al salon del consiglio se ne toma. i. neri, 2-38: la
. d'annunzio, v-1-711: or quella toma, ch'era dipartita, / del
degli onor suoi dipinto, / subito toma languidetto e vinto. tasso, 8-4-65
fratta. o nobile uggieri, va, toma alla battaglia, e se tu t'
.). straparola, 3-2: toma al soldano, e digli che egli ti
via avesse trovato fossi e catene, toma indietro, si mette per traghetti,
come dissi. leopardi, 34-275: toma al celeste raggio / dopo l'antica obblivion
magnanimo / la turpe ostil baldanza / toma sul campo all'inegual tenzone.
non vi offendino: ma quando vi toma commodo, sempre ci sarà grato.
sentivo svogliata, affranta come bracciante che toma da disamata fatica: non più leggere
, che la fatica della mia mano toma tutta addosso agli occhi degli altri.
/ fere l'orecchio, in nulla / toma quel paradiso in un momento. de
a questi, quello de'cetriuoli non toma assolutamente a quegli come troppo ingiurioso alla
/ e verso dio la mia persona toma. dante, purg., 6-62:
argomenta; / ma dalla prole a'padri toma e stagna, / chi di ben
latte, sì le disenfia, e toma di guarigione. crescenzi volgar.,
; una fra le massime testimonianze umane toma in polvere e natura cieca.
bartoli, 9-31-1-137: in un'esercito che toma vittorioso dalla battaglia, questa medesima deformità
, v-1-646: o valli disgombre dove toma una così pura dolcezza che i morti
-figur. montale, 2-27: nulla toma se non forse in questi i disguidi
pregio di questi antichi tesori, gli toma a sepellire in fabbriche o a
, e tutto ciò ch'è sopra misura toma a noia. guinizelli, iv-25 (
chi isputa in alto, nel viso gli toma. boccaccio, iii-1-64: a cui
se ebbe a dispartire, / e toma a casa. berni, 5-18 (i-129
, venire a firenze a me non toma né bene né presso che bene,.
io vedendo che delle mie lettere non toma segno alcuno in dietro, farò saviamente a
solitudine di v. s. mi toma in parte a dispiacere, per tenermi
. e. cecchi, 3-164: toma in mente bernal diaz che, ai tempi
le chiavi e del manto al nido toma, / sì che s'altro accidente
disobbediente e taciturna, finché lui non toma indietro e minaccia di darle uno scappellotto.
/ de l'altrui volto ed invisibil toma. carducci, iii-10-327: sotto i
dittatura, salva la patria, e toma al rustico lavoro; l'altro ricusa i
il bambino ritira la bocca, poi toma a provare, ma finalmente se ne
soverchi del corpo, ed il sangue toma al suo stato. 3.
e semi giovanni buondelmonti che se ne toma con questa armata. magalotti, 22-56
poi che, dolce mia figlia, / toma a voi 'l pregio del dorato pomo
, 315: dal tenue / obblio toma immortale / l'amor sopito, e
nel campo elisio, donde mai non toma / l'anima al basso, a dolorar
non n'è contento; la febbre toma ma lentamente, il reuma rincalza,
al vinto non toccano i guai; / toma in pianto dell'empio il gioir.
regresso, perché sta di fatto che si toma a categorie e a tentativi inferiori,
porge al vescovo una pergamena arrotolata poi toma nel gruppo con militaresca ed enfatica rigidità
quando la ennea da'raddolciti infermi / toma co'l fior de'solchi a i
domati eoi / a seppellir tra noi / toma nel verno fuggitivo i danni, /
toccato che ha il grano, non toma. -erba medicinale di poco conto.
in alto; ma per essi si toma a rieto, come dice il salmista.
. strozzi il vecchio, ix-416: toma, zefiro, d'ambre e di coralli
m'offende. leopardi, 29-10: toma dinanzi al mio pensier talora / il tuo
/ se lo guardi si stacca, toma in giù. -spuntare (una
cieco, 14-35: famoso duce, / toma a combatter fra la gente erronia,
polvere. luzi, 55: uno che toma a notte alta dai campi / scambia
deggia / la cara figlia preservar, che toma / doman da i chiostri, ove
, ii-52: qualunque a te si toma e sia contrito, / pregando el
annunzio, v-i- 603: perché mi toma all'improvviso l'esclamazione di augusto nell'
grande multitudine che per virtù de'nemici toma a neente, perché a molti
concittadini. leopardi, 3-139: torna toma fra noi, sorgi dal muto /
meno o più, secondo che gli toma comodo. -originale di un documento,
sepolcro escita? / da quale esilio toma a questa vita / la donna che ha
terminato del catarro, il polso non toma allo stato naturale, bisognerà credere,
o di sua casa, questa ingiuria toma espressamente contra dio, il quale
fo lecito, sempre che ben mi toma, il valermi di molte espressioni forestiere
di svinatura. montale, 2-97: toma un'eco di là: 'c'era una
/ come cervo in vecchieze, / che toma in sua belleze: / s'esso
balsamo gli rende / i sensi e toma in sé la mente estatica.
contro il tiranno, e se d'uopo toma alla redenzione estrema della patria, l'
, 6-481: questa [turba] che toma, è de'meschini estinti / che
moravia, iii-184: per ogni vecchio che toma bambino bisogna che un bambino diventi adolescente
è determinata dall'armi, che perciò toma bene aver molti parenti, onde i
ed alla totale sua estirpazione il polso toma al suo sesto, si può credere
al limite estremo dell'orizzonte la regione toma sempre con quelle stesse colline verdi e
nel vespero migrar. inibriani, 2-263: toma la speme all'animo / ond'esule
e giocondità sopra a uno peccatore che toma a penitenza -cioè a confessione -che sopra
giammai non si racquista, / perché non toma giovinezza mai. / e voi,
alto ricetto, / spesso a me toma co l'usato affetto. s. agostino
tutta evacuata, e il sole vi toma a risplendere. panzini, iii-811: anniversario
/ officina riapre, e all'opre toma / l'altro dì non perfette. beccaria
certa facondiosità che vuol parere eloquenza, toma più pericolosa agli stati, di quella
sanguigno aspra mina, / se il padron toma e la volante greggia / tutta giacer
falco piomba a saetta nella stoppia pallida e toma via lento ad ali tese verso un
e ras- sembran la luna allor che toma, / c'ha due dita di falde
teco galizia, /... / toma sotto la chioccia, gallettuzzo. g
volte abbiam provato / come 'l nostro sperar toma fallace, / dietro a quel sommo
, / che di dolor, fallace toma. nievo, 263: i proponimenti dell'
e la via falle, / e toma tra le spine a invilupparsi. tasso,
allora avesse da cavallo, / o toma addietro per la stessa via. / e
il marchese fu morto, / come chi toma dal funereo lutto / alla sua famigliola
: nerina mia, per te non toma / primavera giammai, non torna amore
mali! campanella, i-12: dall'ingannati toma la sentenza / agl'ingannati, che
i-109: l'uccello d'ogni luogo toma al nido suo, dove egli fa li
ad ascoltarla: ma finito poi il canto toma da capo ad adagiarsi sulle piume?
« darò 100 ducati » e poi toma a stringerne tre altri insieme e vuol
tornerebbe in gioventù. carducci, 567: toma, toma [o rima]:
gioventù. carducci, 567: toma, toma [o rima]: ad altri
beata poi, quand'ei se 'n toma / sparso di limo, e novo fasto
finti apparati. monelli, 2-159: toma, se vuoi ti insegnerò a diventare
vivo umor della fatai cisterna / despina toma al suo primiero aspetto. parini,
al limite estremo dell'orizzonte la regione toma sempre con quelle stesse colline verdi e quegli
allegra: torna certo al pollaio, / toma al tinello, all'uve pendole /
: eccoti il verno, ed il marito toma a casa molle, pieno di neve
s'alza, or si ribalta, or toma in piede. piazza, 10-17:
volte abbiam provato / come 'l nostro sperar toma fallace, / dietro a quel sommo
tanto doloroso drieto pugne / e tutto toma in dolor e 'n foco. chiabrera,
pel mezzo. pigna, lvi-131: toma l'alma, ch'andò con l'alma
voler,... / e così toma al suo stato di prima; /
, 6-2: il cervio... toma a morire / là ov'è feruto
, 19: ferita niuna più facilmente toma a rinverdirsi che quella d'amore. ariosto
: olà, i'vo fuora: se toma panurghio, / diteli che si fermi
8-114: se il fermo sperar non toma vano, / pria che il dì terzo-
alla posta, e vedo che il distributore toma verso la ferrata colla lettera in mano
de amicis, i-311: scompare, toma vestito, leva in alto il bastone:
la ricchezza che vien dalla mota e toma mota, e tutti i feticci dei ventruti
cavallo di buon mattino, egli se ne toma sulla fiamma del mezzogiorno per un aperto
qualcosa, fu preso. e poi toma in campo quel bel ritrovato di ieri
vedetta, / se pensier ne partì, toma saetta. deledda, i-613: il
pananti, ii-24: poi quando a casa toma il gran tonante / l'altera giuno
imperadore. eccoti nuova che a tiberio toma vista e favella, e chiedea cibo
s'umilia / e la fe- reza toma pietanza; / ben lo pò fare amor
inasprito dalla fiera vita rinsel- vatischisce e toma la notte a correre coi lupi, a
i gravi / presagi adduce; il miser toma ai fieri / pensieri. -assurdo
1... i spesso a me toma co l'usato affetto. aretino, ii-
solito accompagnamento. leopardi, 34-275: toma al celeste raggio / dopo l'antica
. petrarca, 310-3: zefiro toma, e 'l bel tempo rimena /
nascoste, si sciama, se ne toma / paghi con fiori e tirsi da
pose medie in una posa finale dove toma sempre la stessa armonia e rima,
alcun bene appare, / veggio che toma a gran mal finalmente. novellino,
carducci, iii-19-23: ora che roma toma finalmente all'italia, perché va egli,
quello che ha speso e se ne toma scornato e rovinato al suo paese. comisso
10): con più furor che mai toma assalirlo, / diliberato al tutto di
si cangia in polve e mai non toma più. d'annunzio, i-541: sente
: eccolo quel demonio mio persecutore; toma a incalzarmi, a premermi, a investirmi
frascheggiamenti. vittorini, 1-29: mi toma all'orecchio l'affollato fischiettio di quella
. caro, 16-100: dicon che toma al suo fornello; adagio, /
era come un dire al fiume, toma indietro. -il fiume non viene
come il cagniol che flagellato / più toma umile a i piè del suo signore.
le quali, ella rialza il capo e toma diritta. pananti, ii-54: appunto
e benivolenza. caro, 5-88: toma anco bene a cercare se le cose per
fo lecito, sempre che ben mi toma, di valermi di molte espressioni forestiere.
la forma, vuota di lui, toma a ricevere nuova creta. carena, 1-233
repente si desta. leopardi, 34-274: toma al celeste raggio / dopo l'antica
i-195: forosétta / vezzosetta, / toma toma 'n giù, / torna al tuo
: forosétta / vezzosetta, / toma toma 'n giù, / torna al tuo pastor
sua sorella morgana, e non toma più. -fissamente (guardare)
testi fiorentini, 207: se fortuna toma sua ruota contra roma, noi saremo
286-7: sì gelosa e pia / toma ov'io son, temendo non fra via
danno, se ogni mese / non ci toma a veder... / mettiam
e tutto ad un proposito al fin toma, / ch'ognuno ha il suo impiccato
di sue frecce trapassato, / e toma alla sua madre sorridendo, / come vittorioso
membri sentendosi a debile stato venuti, toma a dio. caporali, ii-32:
del freddo tempo, ch'a noi toma, / le vaghe rondinelle / e quasi
dove il mar fugge dal lito e toma. galileo, 3-1-300: nel calar tacque
pio rispetto. leopardi, 29-2: toma dinanzi al mio pensier talora / il tuo
marchese fu morto, / come chi toma dal funereo lutto / alla sua famigliola
la lepre fuggendo avanti al cane, toma indietro e lascia correre il cane,
/ dà un ganghero a tutti e toma fuora. note al malmantile, 2-76:
assettino garbato! che benino / le toma quella ghirlandetta! carducci, iii-15-9:
il garbo curvo del verone che mi toma senza rondini e senza nidi dalla grondaia
/ e nella guancia al naturai vezzosa / toma col giglio a gareggiar la rosa parini
). petrarca, 310-3: zefiro toma, e 'l bel tempo rimena /
chiaror, che tramand'ella / non ben toma tal nome, da i periti /
l. salviati, 19-28: tanto toma / la gatta al lardo, che
forteguerri, 24-53: in questo mentre toma lirina / nell'esser suo, e fa
liberi i ruscelli / poiché 'l sol toma a delivrare il gelo. e. stampa
vien da generoso animo e magno / e toma alfine a casa con guadagno. michelangelo
denti. pulci, 19-83: margutte toma, e morgante trovava, / che.
. lorenzo de'medici, i-203: toma alle antiche, chiar tue fide stelle:
contro dio gitta pietra, in capo gli toma. = deriv. dal lat.
da quel corpo solido indietro, e toma verso il suo principio. 3
degli onor suoi dipinto, / subito toma languidetto e vinto. carducci, 871
giammai non si racquista, / perché non toma giovinezza mai. boiardo, 1-2-32:
metodo: e talor l'atto non toma, / quando materia colla forma giostra.
a quest'ora, girandolone, si toma a casa? = deriv.
la giornata! gira, rigira, toma, ritorna ne'medesimi luoghi,
fare come la rondine, che alla fine toma a covare sotto lo stesso tetto.
tanto doloroso drieto pugne / e tutto toma in dolor e 'n foco. galileo,
dell'arte della seta, 123: quando toma, piglia la poliza che mandasi all'
. inf., 16-133: sì come toma colui che va giuso / talora a
un abito, un cappello, che toma bene alla persona; che non è né
pasta comune. leopardi, 22-163: toma maggio, e ramoscelli e suoni /
seneca volgar., 2-40: questo ti toma a gloria e onore. panigarola,
ariosto, vi-671: finalmente ogni salmo toma in gloria. / tu non tei
cioè paste overo un'altra simile e toma con essa adrieto trenta gobiti o quello
mutuh. palladio, 1-15: si toma poi a dividere il tutto in parti
: lo che per il pubblico gocciolone toma sempre lo stesso. 3.
g. gozzi, 3-5-334: se gli toma lume di ragione in capo, conoscerà
'e il cavolo concio, magari che toma a gola con fortore di zolfo,
ecco in vedova gonna al patrio tetto / toma, e tutte tornar l'istesse pene
sull'antiche mura? pasolini, 51: toma / sempre sopra il mondo che non
, 129: ecco l'alba, che toma in braccio a fosforo / e del
non altrimente fanno gli augelletti / quando toma l'ucel che gli notriga, / onde
/ ratto così dal tenue / obblio toma immortale / l'amor sopito. pascoli
ricco con lei in lipari se ne toma. ariosto, 5-30: perché non hai
che, belando, in torma / toma dall'alte montagne, alle fresche acque.
'l grembo. praga, 2-31: toma dall'orto carica di pesche / grembo
. strozzi il vecchio, ix-428: toma la stagion carica e greve di pomi.
piu forte [al cervo], / toma en ver lui non dubitando morte.
facchin, contadino o fantesca, / toma, mi dice; ché da tai grifacci
qualche tempo uomini eccellenti, e poi toma in dietro e va peggiorando,.
grossa compagnia, o soli, come toma lor meglio, lontano dalla città.
più artifiziose congegnazioni dello spirito umano, toma una composizione languida, sconnessa, inverisimile
gnoli, 29: è allegra: toma certo al pollaio, / torna al tinello
di sposarti vuol vedere il perù, non toma al paese nemmeno morto. -e questa
, rimetti la daga nella guaina e toma indietro e di'a tuo padre che
al vinto non toccano i guai; / toma in pianto dell'empio il gioir.
sicurezza interna, quanto per l'esterna, toma assai conto l'aver guardate le spalle
lasso, quante fiate / mi toma a mente il gran perduto tempo / e
ignudo. tasso, 13-i-1014: e toma al subbio povera e pudica / madre ch'
; / la bellissima aurora a te non toma. tesauro, 4-218: fetonte.
è che v'imbocchi, / palpate come toma. v. borghini, i-iv-4-259:
, afferra il brocchier, l'imbraccia e toma. carducci, iii-1-337: già già
al 64 ed ultimo quadretto, ne toma un tal numero che vince ogni immaginazione
. caro, 12-iii-163: a lei toma a vantaggio di non impegnarsi per poco
di oppressione. passeroni, 2-209: toma il medico; e lo infermo: /
: e tutto ad un proposito al fin toma, / ch'ognuno ha il suo
stormo... gira nel cielo, toma indietro, impicciolisce all'orizzonte.
getta il seme; dopo di che toma immediatamente il bifolco con i manzi e l'
la briglia di bocca, tosto gli toma in capo tutta la bestialità, e quindi
della stessa espressione inamabile, * toma al tuo paesello ', s'ama casa
ore, perché la sua catena inargentata toma a strascinarlo a milano. 2
molto felice. mamiani, 6-16: toma inefficace e manchevole quella speculazione che sopprime
tutelar de la mia bella, / toma a lui, che ti manda, /
x-160: poi toma a inchiodarsi sulla sua poltrona e a
gl'incolora. folengo, i-215: zefiro toma incolorar i lidi. a. maffei
s'invola alle tue sponde, / toma a te, mio benaco, e t'
riva si parte, / perché non toma tal qual ci si muove, / chi
no, prete, satana / non toma in dietro 1 -ripetersi,
iii-9-353: nelle mie ricerche su la poesia toma impossibile stabilire nemmeno uno solo dei conpopolare
l'amico tuo ti prometterà roma e toma, statti spettando la promessa un dì o
: il mio dito non migliora; toma ad infiammarsi. = lat. inflammaré
luzi, 55: uno che toma a notte alta dai campi / scambia un
sue stelle, / qual [animale] toma a casa e qual s'anida in
onde il petrarca nel sonetto 'zefiro toma ', ragionando di cotale infìoraménto, lo
, / fugge prima, e poi toma al primo inganno. bembo, 1-164:
emiliani-giudici, i-27: a me questo argomento toma sì ingenuo e di tanto peso,
persona). foscolo, xvii-262: toma presto e vedrai stefanino ingrandito, ingrassato
patemi casalinghi. montale, 2-27: toma alla via dove con te intristisco, /
or è lunge, / e mai non toma che non abbia i rai / gravidi
: canuto padre dei temuti nembi / toma l'inverno. carducci, iii-4- 40
: l'opera in musica... toma una composizione languida, sconnessa, inverisimile
., quando soffia all'inverso e toma su sé stesso. bernari, 6-227:
marinari investono a bello studio dove lor toma meglio; fuggono in terra, salvano
mi disse: va', benvenuto, e toma, che io te n'ho invidia
13-9: irato i gridi a raddoppiar ei toma: / spirti invocati, or non
involve, / china ogni altezza e toma in riso il pianto. fed. della
si confonde con la filosofìa, ora toma a essere una forma inferiore di filosofia
per lo solingo piano / com'om che toma a la perduta strada, / che
loro,... di nuovo toma a domendare la virtù e le gloriose azioni
: per esser quel 'con'instrumentale, ci toma benissimo. 4. mus. disus
pietate. n. villani, i-5-102: toma al campq l'araldo e senza frode
per ciò che di qua mai non toma chi di là passa. boccaccio,
alte torri. petrarca, 242-5: toma tu in là, ch'io d'esser
della vergine, xxxv-n-10: chi a vui toma cum lagreme, l'anima desperata,
la mia verginità, promettendomi roma e toma. cini, 189: ma per
più artifiziose congegnazioni dello spirito umano, toma una composizione languida, sconnessa, inverisimile
'1 chiama, di presente / e'toma; e mette in gioia lo languire.
stessa frange e d'ogni forza priva / toma spumosa a le lasciate arene. varano
ogni lato / risorge il romorio / toma il lavoro usato. comisso, v-13
lava, e rinovella il core; / toma gierusalem, torna al signore. mascheroni
: basta saltare nel sole / e si toma a guardare le cose con occhi lavati
denti, o si grattan dove lor toma più comodo, e non parlano; tu
appare manifesto. vasari, iii-493: toma rilegata di maniera la volta di fuori
amica stella / fuggon le nubi, e toma il ciel sereno. -in
sono sofistiche, sono ridicole tanto che ne toma biasimo a voi d'averle dette.
s'incorpori e si confonda, ma toma sempre a ragunarsi in se stesso com'era
in ogne parte / e poi si toma là ond'è levato. dante, purg
. alfieri, 1-671: va; toma in nob; là, di costui riempi
sono per compiere la lezione, egli toma a casa, e perché non mi trovi
li attosca. tasso, 12-62: toma l'ira ne'cori, e li trasporta
: vi arriva il poeta / e poi toma alla luce con i suoi canti /
terra e limo d'orti, / che toma in fumo. chiabrera, 1-ii-412:
.. il dialogo con una donna che toma a mente improvvisa, il tramonto che
'può venirmene lode '. 'ciò toma a lode ', dice più che
. c. dati, 270: toma benissimo che nella pittura di paralo eroe fossero
dialetto). carducci, iii-13-239: toma a mente la « loquacità » a
e ciò che l'è d'incerchio allegro toma. fra giordano, 3-53: quella
, incerta, /... / toma a scaldarsi al sole / la timida
. fucini, 404: chi è sano toma spesso infetto di lue; chi l'
tegole e coppi, e a retro toma / la lumaccia, tirando a sé le
e bruna / spunta la notte, e toma / tutta di raggi adoma / a
, xxiv-9: mando lo cor, non toma; / ma lo corpo ratorna:
oi bel lusignolo! '/ canticchia 'toma nel meo broilo! '. d'
l. a dimari, 1-42: toma tavolta dalle rive del vastissimo oceano l'
luce. savarese, 152: la vita toma... con la gentile lusinga
riviera, / di poi scirocco il toma ove prim'era. c. ba-tóli,
magari un ragazzo scappato di casa / toma proprio quest'oggi che sale la nebbia /
ch'è malato, / poi che toma in sanare, / lo male c'à
/ e verso dio la mia persona toma. chiaro davanzali, xxvii-16: or
temperie, e dice che morrà se non toma ai suoi monti. leopardi, 22-110
melapo, è lo corpo de santo toma apostolo, molto maltrattato per non esser
xv-271: il mio dito non migliora; toma ad infiammarsi; il chirurgo per guarirmi
/ ché bona incomincianza in dispiacere / toma, se è malvagio el fenimento.
mamma. giusto de'conti, i-115: toma a quel seno de le dolce mamme
dalla valentina. tarchetti, 6-ii-465: toma alle zolle il grato / profumo delle
aver soglio, / in disperanza m'toma tutto 'l bene, / e li conforti
. / mando lo cor, non toma; / ma io corpo ratorna. petrarca
secondo ch'ella ti manda rispondendo, toma da me e dimmelo. v. borghini
che te ne pare? la fatica mi toma dolce perché penso ti sarà grata.
che, belando, in torma / toma all'alte montagne, alle fresche acque.
che sono piantati a viti; non toma conto negli uliveti stessi che danno tanto
pallavillani, xvii-659-8: tutto suo detto toma im falisgione, / chi porgie altrui per
degli onor suoi dipinto, / subito toma languidetto e vinto, /...
a mare... ciò che toma più speciale a vedere si è, alla
il vignaiuolo. /... toma col vitriolo / le viti a medicare.
pascoli, 1374: pieno di lagrime toma alla vedova madre il fanciullo / astianatte
un traffico minuto e vergognoso, che toma a danno gravissimo delle buone lettere.
stato non dura un minuto, / che toma ad ingrossarsi. pananti, i-128:
guidotto da bologna, 1-102: frateimo toma d francia, ed è qui appresso
potenza del papa, promise roma e toma. proverbi toscani, 413: nei
oggetto! leopardi, 3-138: torna, toma fra noi [o torquato],
. testi fiorentini, 207: se fortuna toma sua ruota contra roma, noi saremo
stito 'vale provarselo se toma bene. 7. contemplare,
: come febo sopra noi ritorna, / toma il di al mondo e misuratamente /
a una punta, dalla quale il reno toma a ristringersi fra le rocce.
vittorini, iv-89: li ha incontrati toma sulla nazionale. cassola, 5-27:
visivo provocato da stati patologici; sco- toma. ippocrate volgar., 48:
innamorato e m'ha offerto roma e toma e mi vuol far donna e madonna e
/ officina riapre, e all'opre toma / l'altro dì non perfette. d'
giusto? d annunzio, i-576: ella toma, perocché ne l'animo / sia
perde la mescola, / zamai no toma a zò se no la trova; /
né indubbitato per lo cadimento più agro toma alla battaglia... ed ardente
esercizio son perdute, / né indrieto toma mai il perso tempo. serafino aquilano
ii-201: la bella gioventù giamai non toma, / né 'l tempo perso giamai
perso. giuliani, ii-352: si toma dalle faccende a bocca secca, e non
nell'odiosa. foscolo, ix-1-373: toma spesso a rifarsi con lunghi ragionamenti ad
dannunzio, v-2-160: la mia perspicacità toma al cupido bendato che senz'arco scocca
superlativo 'persuadentissimo', che da 'persuasivo'non toma. ferd. martini, 1-i-88: questo
missione. serra, ii-254: mi toma a mente... un luogo,
ove più vede mandarsi via, più tosto toma e più sta salda ne la naturale
, rettor., 46-10: or si toma il conto dello sponitore di questo libro
, 9-500: volle vedere (e qui toma 'l proverbio) / in quant'acqua
/ col frugatoio in mano / che toma colla moglie pescatrice / che pronta ha
, / chi noi prende, e'toma via. idem, 388: carne fa
: fra cotesti illustri rappresentanti me ne toma alla memoria uno il quale sapeva travestire con
maggiore, / per modo tal che toma presto al quia. macinghi strozzi,
improvvisa e repentina / la pettinèlla e toma così presta / eh'irreparabilmente impiaga e
alla pettiniera e promettendosi della mia astrattaggine toma col medesimo. g. gozzi,
chiama fianco, vel ventre, perché toma in entro. 12. parte
in seno. tasso, 1-85: fero toma a la stagione estiva / quel che
per gioiosa baldanza / lo meo cor toma a vita / ed in salita -di tutto
è lo stato dell'anima mia; toma sempre a tastare le proprie piaghe. leopardi
meno morali, in parlamento, egli toma a pensare ai feriti e ai piagati dalla
o difficoltà. caro, 8-851: toma a le navi, e de'compagni /
pianeta, 1... i subito toma languidetto e vinto. tasso, 13-i-305
). petrarca, 310-3: zefiro toma, e 'l bel tempo rimena / e
bagnandomi lo viso, / pianger mi toma riso / e d'ira mi discorda.
suo bimbo fiso / nel ceppo, toma all'uscio, apre, s'avvia.
di guardia. gonzaga, ii-65: toma, toma, squarzaferro, mezaganassa,
. gonzaga, ii-65: toma, toma, squarzaferro, mezaganassa, mazzasette!
, pianta tutto, svigna via e toma con me. bontempelli, i-14: piantai
destra, la butta ai pesci, toma a spiare con un piede piantato su
dato un piantone, da che non toma a tirar innanzi quel che promesse.
; si fa il ponte su galie, toma con li piati. =
di bisogno. saccenti, 1-1-208: non toma a nessun patto / che il padre
. -va in piazza e odi, toma a casa e godi o bevi e
va'in piazza, vedi e odi; toma a casa, bevi e godi.
. giuoca un poco a picchetto; poi toma a ricamare. fusinato, vii-966:
di comico e di serafico, che mi toma assai: un quissimile dei paradisi.
io che per quanto si scacci, toma sempre più importuno e piccicoso come le
si va pieno di danari, e si toma pieno di vizi e di pidocchi:
inf., 16-136: sì come toma colui che va giuso / talora a solver
ponendo sempre più gagliardo in barberia, toma in estremo pregiudizio alla spagna. fed
demone tutelar de la mia bella, / toma a lui che ti manda, /
l'altro compagno è alla tedesca: ci toma meglio, perché tiene una morsa da
pontano, 1-36: se luise da casalnovo toma con dubietate e consultazione, el facto
. ibidem, 236: 'il più corto toma (o rimane) da piede'.
, il pino. bruni, 322: toma al sepolcro, ov'empia morte opprime
goti, 34: nelle digressioni e scappate toma [iperide] parimente a bomba con
nostro giordani arrivato l'altrieri sera, che toma trionfante dalla patria per istabilirsi pienamente a
lui è libero di fare ciò che gli toma meglio, purché non aggravi l'imposta
va pieno di danari, e si toma pieno di vizi e di pidocchi. ibidem
cielo con tutto il pieno, e toma ogni cosa al caos e alla materia
che si fa, il quale tutto toma a male e in danno dell'anima.
. d'annunzio, i-576: ella toma, perocché ne l'animo / sia
mangiare. e poi se, quando toma, la piglia con me? de sanctis
cuor pensava: / -sed e'ci toma, io gli darò di piglio!
d'aggiustarla con le buone, / mi toma conto più di fare il giucco.
fragranza. ucini, i-iii: toma il libeccio, rabbuffa nel soffio /
in campo bello entrato, / poi toma a capo chin, gobbo e sudato.
ma facciovi accorti / che di fuor toma chi 'n dietro si guata ».
che cosa in tuono di comando, poi toma a sprofondare la sua pinguedine sul sofà
onda tua, la qual respinta / toma all'arena che di spume è pinta.
l'afferra a volo, l'esamina, toma a frugare. -in partic.
giorno cangia e muta, / e toma in pioggia la dolze veduta / che
che processione è questa di monaci che toma indietro?... deh come piena
possa ledere. dottori, 3-16: toma a piombar su 'l core / risospinto l'
, 1-iii-83: là, dove se ne toma al lito / tumido mergo e se
in terra dalla parte più leggiera, toma a posarsi nella parte più grave per un
altrui raggio si rifonde / così come color toma per vetro / lo qual di retro
baci su me piovono lenti, / egli toma fedele a chi lo attese.
arbasino, 7-381: la coppia blasée toma a roma in flaminia: « fermiamoci
piranha. chi vi s'immerge / toma alla riva scheletro scarnificato. idem, 15-1080
montano. buzzi, 1-113: toma [o lucini] al trilario / tuo
, x-5-35: non a tutti acconcio toma / toglier dai templi il pissipissi e aperti
'l piè va inanzi, e l'occhio toma a dietro. malpighi, xxx'\
dato in maggiore guadagno, quello ne toma a più peggio per li nostri peccati
che quando avrai li rei passi cercati / toma da l'un de'lati / a
quando non si può più, si toma al buon gesù [l'impotenza,
riposo e com'ogn'altro suole / toma la notte a ricovrar le piume.
3-207: questo il patto non è, toma a parlare / niccolino, o almen
per via, si placa e se ne toma a casa. -rappacificarsi.
, 1048: non planzer più: toma 'l to sire: canta!
gr., 174: quando citerea toma a'beati / cori, armonia su per
caccia / isciolto giù dal plaustro quel toma, / quando si fa la festa di
negli ultimi, dispotismo e liberalismo, toma tutt'uno. = dall'ingl
ta nella mente dell'artista, toma... nell'idealismo po
gialli per le piaggie mova, / toma a la mente il loco / e 'l
orlando e, stato un poco, toma, / e disse: -io giuro alle
l'aigua per lo foco, / toma tosto a naturale statura. -che
l'altissimo poeta; / l'ombra sua toma, ch'era dipartita. idem,
l'ali pacate / a l'aereo nido toma e al sole, / a te ritorna
danno, / fugge pria, e poi toma al primo inganno, / da'dolci
è tanto / c'oltra misura di natura toma, / poi non s'adoma di
e un capretto, / se mai mi toma a casa la perina. romoli,
, padron, qualche pollezzoia / che toma in capo a chi crede a lor
era prima. sinisgalli, 6-199: mi toma in mente ora un lontano giuoco che
quando un vuole, si sdrucciola dove toma meglio, si mette un po'di
né mai si posa né s'arresta o toma, / finché v'ha ricondotti in
discesa / la neve, la cicala toma al nido. pavese, 4-101: qualche
lo scema / con la facilità che toma alcuno / da l'arbor pome o vago
poi che, dolce mia figlia, / toma a voi 'l pregio del dorato pomo
cola di rienzo, ni: allora si toma a casa lo legato, uomo pomposo
alza, in poco d'ora / toma il sereno. amari, 1-1-301: rifocillatosi
sull'altro de'quali, secondo che toma meglio, il giuocatore appoggia l'estremità
b. croce, iii-34-277: si toma sempre con gran piacere ad ascoltare la voce
atalanta... se ne va e toma cento volte, e si posa perfino
. niccolò da correggio, 178: toma presto [notte] e il dì
qualcosa toma a battergli alle porte della mente non bada
: se [il prete] ge toma la segunda volta, / igi sì ge
vedi già l'avvocato filippo rubè che toma allo studio dell'on. taramanna (ex-tenente
l'alfieri. montale, 1-17: toma l'avvenimento / del sole e le diffuse
. et alzandosi molto le muraglie, toma ad utile il lasciarvi alcuni aperti per
, saltare in cervello ad alcuno; sicché toma superfluo il parlarne. rosmini, 5-1-540
dei carriaggi senza posa / e nulla toma se non forse in questi / disguidi del
il tiro; e quando l'altro toma tranquillo, a mente posata, non
domestica con pronuncia femminile prevaricatrice. pantò toma a fregarsi le mani e iseo contrassegna
a forza, lasciato a sé, toma nella sua positura: dunque sente la contraria
al genitor sembianza. praga, 3-92: toma all'anima / sempre l'antica fede
uno bene possente d'avere e di terra toma a niente e uno piccolo uomo perviene
ruote dei carriaggi senza posa / e nulla toma se non forse in questi / disguidi
. cacce d'ignoti, lxvii-85: toma pur a casa, pòsta: /
michele è ripartito per le poste, né toma ancora. nievo, 414: dichiarò
, 3-230: mi rivolgo ad antonio che toma verso la sedia a sdraio stampando torma
. de rosa, 562: lo villano toma là in chella poteca; lo maistro
quando non si può più, si toma al buon gesù. ibidem, 316:
è quella di tutto argento. oltre che toma sempre più conto a chi falsifica arrischiarsi
qualunque sussidio è tosto assorbito, e toma nello stato di prima. p. petrocchi
seconda scena dell'atto primo, che toma per prima dell'atto secondo e deve necessariamente
muraglie. parini, 669: ei toma a casa pratico, pratichissimo de'beni
scrittura: 'chi lascia la iustizia e toma al peccato fia da dio precipitato e
è vano, / perché alla terra alfin toma repente / precipitevolissimevolmente. z. valeresso
. luzi, 11-209: non le toma niente / dal fondo, non risale /
son cristiano. marchetti, 5-217: toma la vaga primavera e seco / venere
la vaga primavera e seco / venere toma, e messagger di venere / zeffiro alato
che non ne avanzi o manchi; toma presto / senza mandarti compagno né scorta
poi che, dolce mia figlia, / toma a voi 'l pregio del dorato
è da curucciare, / ché tutto toma a danno. istorietta troiana, xliii-374:
tanto per amico, tratti una cosa che toma a tanto pregiudicio dell'onore vostro.
poesie musicali del trecento, lxxxiv-298: ben toma a preposito / di far tanto dispetto
mente / il ricordo di me vi toma ornai. lucini, 11-442: la signora
presa del reo, sulla sera toma la madre a metter in campo il discorso
il giovane, i-376: gambasso con aion toma alle prese, / e in quella
secondo la tua prudenza presagisci nemico quando toma a te, e non già quando
'l chiama, di presente / e'toma, e mette in gioia lo languire.
ciò che gli necessita, che gli toma utile o che richiede. -anche,
del 'pirandellismo ': ora perché toma ad immergerlo, felicemente, alla sorgente delia
ch'i'sia solo; / va', toma presto, ché di fame io casco
vagante / con passaggio veloce / fugge, toma, s'arresta, / or grave
ove più vede mandarsi via, più tosto toma e più sta salda ne la naturale
2-317: far olio di qualità verde assaissimo toma conto, perciocché e'cola in sufficiente
, / iugge pria, e poi toma al primo inganno, / da'dolci versi
il mondo. parini, iv-4: toma a fiorir la rosa / che pur dianzi
che nulla di commosso ei trova, / toma al suo letto e riposar gli giova
così si risolve, / e così toma al suo stato di prima. ghirardacci,
b. croce, iii-25-103: mi toma a mente il vecchio nostro maestro de
me l'orrido verno si diparte / e toma primavera in ogni parte, / allor
putrefarsi ». guglielminetti, 2-66: toma con lei la vostra primavera / perduta e
e la 'primavera sacra 'i toma a mente, orni qual volta penso o
anticipata verso sera, allorché la gente toma dal lavoro e i ragazzi ronzano e
quella prima età, che spesso ci toma in mente nelle dure prove della vita.
gialli per le piaggie mova, / toma a la mente il loco / e 'l
vetriata come ella e e poi si toma a cuocere. guarini, 53: non
non mi sovene, / se non toma e rivene / la mia bona ventura al
con gran sollicitudine e con ispesa il toma nella prima sanità. benvenuto da imola
e poiché dal periglio si discioglie, / toma e ripassa il ren su torme pnme
. beccaria, 11-886: qui si toma a rinnovare e a riconfermare la novella
di tetre nubi il cielo, / toma la primogenita de l'anno.
: la forma di governo della tribù toma all'aristocrazia, ma larga, temperandola
e dei vizi, xxxv-ii-332: or toma in babillonia una nuvella ria / e de
b. croce, iii-32-166: il galletti toma ai programmi, e prende sul serio
moniglia, 1-i-579: della prisca virtù toma al sentiero, / figlio, cangia pensiero
. cavalca, 9-169: a me non toma danno niuno vostro partimento, né prò
37: crede a mi che alguante fiade toma a prò a molti omini le bausie
chi la smonta raro in su mai toma. assonno, 2-ii-635: mandò ad alloggiar
d annunzio, ii-37: l'esule toma / alla cuna dei padri / su la
, ii-106: poi, quando la rondine toma e ritrova il suo nido, noi
produtto, con l'amor converso / non toma, dal durar si disconvene, /
, e da lui ne l'altro semicirculo toma l'essere ad ascendere di minore a
profana, / peccatrice oltra misura, / toma a dio che 'l tutto sana
da ciascun savemo ch'el zova e toma a grande profecto. 3.
si gode / e poi, quando si toma, come me a quarant'anni,
la vicinità di vinegia... toma ad infinito profitto e piacere di chi
/ sì che di dieci un non ne toma salvo. giovio, ii-44: tutti
. bartolucci, 2-1-54: polverino, toma un'altra volta al profumieri per quel profume
, 22-72: secol si rinova; / toma giustizia e primo tempo umano, /
). petrarca, 310-3: zefiro toma, e 'l bel tempo rimena / e
vittorini, 5-357: così la società toma di continuo a porre (più o meno
proibizione di minore, mentre non sempre toma conto al mercante il cambiare e più
questa o quell'imagine; ma tutto toma a lei. è il nostro io che
minoranza (gatto, avolio) che toma nel p. s. i.;
n. 26. -promettere roma e toma: v. roma. 13.
o scendi prontamente da cavallo i o toma addietro per la stessa via. botta
rien destato per qualche importante occorrenza, toma subito a riattaccarlo. saba, 194
di moltiplicazione o propagazione diretta; e toma vantaggioso, in particolar modo, per colmar
. faldella, ii2- 375: 'toma ', prodotto giornaliero del caseificio sociale
loco. vasari, 4-i-129: quando vi toma a proposito, raccomandatemi alli amici vostri
se ne rallegrano, quando uno peccatore toma a penitenzia. zanobi da strata [s
l'uomo pallido, perché il sangue toma tutto a soccorrere il cuore. ottimo
fummo non si può ritenere che toma ad alimento, e non ha sostanzia né
, i-260: ed ecco l'italia toma « la grande parente delle messi »,
« la grande parente delle messi », toma la terra saturnia dell'antica giustizia.
diminuiti, e se ne disgusta, e toma a formare altri disegni e propositi,
vii-117: all'uomo virtuoso ogni cosa toma in bene, o prospera o
valle, / in affissarmi là mi toma in mente / quel che più volte avuto
. reverendissima, delle cose di rimini, toma in grandissimo favore ed aiuto dell'offizio
sarto che va a provarlo per veder se toma bene. borgese, 1-178: gli
, quella prima età, che spesso ci toma in mente nelle dure prove della vita
usanza. garzo, 21: poi che toma non li trova / che fu quasi
riva si parte, / perché non toma tal qual e'si move, / chi
de la colpa, eh'a mente non toma, / ma del valor ch'ordinò
vergine sfavilla? stigliani, 2-63: toma..., se 'n seno /
scintilla annidi di pensier pudico, / toma al tuo amante antico. c. fona
mai non può salir qui / chi non toma purello. alberti, i-33: stolti
/ conciosse presto e con gno toma tutto allegro e fiero. ariosto, 8-4
ad insegnar le migliori, se ne toma da scuola? gigli, 2-152: tutti
del quattrocento, lxiv-129: omne vagascia toma in mano mia / cita pocella de gran
parte quel... zardes e toma a la corte con fi danari, vendute
viii-580: va all'armadio, e toma con un cappello vecchio ed un bastone.
ingrassa fino a riprendere forza, poi toma alla mandria e va in cerca del suo
cede verso sera, quando la gente toma dal lavoro. c. e. gadda
le ciocche; e questo pure non toma bene, perché si danneggiano quei piccoli getti
ferite. alamanni, 6-23-16: ella toma / sdegnata più che una aquila,
da'novelli, legione da legione; toma voglia dell'ubbidire. gualdo priorato, 10-i-59
in cui il cercare la verità politica toma quanto il cercare un punto fisso, immobile
interrogativi. manni, i-215: non toma gran fatto bene tesser vago di abbreviar
a'dadi e fa riuscirne quel che ci toma meglio d'avere. -guadagnare,
ha istoriato le pareti della sua cella; toma a mettere a punto il suo arsenale
leggiadramente incarnato in un quadretto di gioacchino toma. -con valore di negazione,
ii-61: io gli dicevo: stasera toma presto; e lui quando gli era libero
comisso, v-iii: a una svolta subito toma ad apparire il mare, un mare
sp., 33 (573): toma pure accompagnato, ché, se dio
animo le dettava. parini, i-ix-2: toma a fiorir la rosa / che pur
ii-201: la bella gioventù giamai non toma, / né 'l tempo perso giamai riede
gialli per le piaggie mova, / toma a la mente il loco / e 'l
loro, sarebbe men male; ma e'toma danno a noi, che aspettiàno d'
essere il purista ed il cruscante, toma a farsi conservatore. moretti, ii-1003:
che la salsedine non intacca / ma toma al lito più pura. parise,
degli onor suoi dipinto, / subito toma languidetto e vinto, / sì che
carducci, ii-14-249: deh., toma a la tranquilla / felsinea tua villa
/ si tuffa con rapido canto / e toma su con faticoso pianto, / scrosciando
puttaniere del mio marito a che ora toma a casa? boccaccio, 9-13:
nòccioli e a gettarmeli in faccia. « toma dalla tu'mamma, mio bel putto
l'armi! e a fulminare / toma, o re, nel tuo sentiero.
ora a tragediare, ma eccoti che mi toma, da vari giorni in qua,
per ciò che di qua mai non toma chi di là passa. boccaccio, dee
detto. g. visconti, cvi-355: toma doman, comarco, e meglio pensa
, -... informati e toma presto, sapendomi dire... chi
visibile dalla sua bocca anelante, non toma ancora. -con riferimento alla divinità
riva si parte, / perché non toma tal qual e'si move, / chi
idem, par., 2-90: color toma per vetro / lo qual di retro
relazioni, differenze di quegli oggetti, si toma a dire, non averlo egli provato
. misasi, 1-84: va', toma a quei signori e di'loro che
quando avrai li rei passi cercati / toma da l'un de'lati / a lei
montale, 12-494: quantitativamente il discorso toma; ma dal punto di vista della
pisani, 119: la dicina della seta toma in accari rot. i, uncie
in sicilia dal x al xii secolo toma in peso di metallo a lire 3,
delle navi s'incocciano nei medesimi, sicché toma difficilissimo il salparle e talvolta le gomene
un grammo più o meno, che toma alla quarta parte del dinar omeiade,
numero 157 e un terzo trasversalmente, toma a misurarlo rettamente, e troverai 166
al falso quarto perfecto e che non toma mai più a ronpere dove è stato medicato
betocchi, 7-128: qualcuno che non toma più /... lascia un vuoto
de la creazion cantando in rima / toma ogni cosa a quell'esser di prima /
: magari un ragazzo scappato di casa / toma proprio quest'oggi, che sale la
alla fine di quest'altra settimana. toma al lavoro quest'inverno. per questi sei
attimo l'estremità della striscia, poi toma alla cassettiera su cui rudiger è ancora
al lavoro e alla fatica dei questuanti e toma in utilità pubblica. moretti, 151
maggiore, / per modo tal che toma presto al quia. monokini, 352
tratto si dà a correre, poi toma a quietare. -che non è
tratto si dà a correre, poi toma a quietare. monti, 17-366:
parole d'eco allo scherzo e subito toma la quiete. -docilità di un
afferra 1 alla ringhiera e ne rifuge e toma / con gli artigli rattratti al davanzale
e spavento. foscolo, iv-451: toma a spaventarmi quella terribile verità ch'io
: elena... non vergognosa toma dall'adultero al marito e n'è raccolta
sogioma; / e poi a me non toma, / a voi lo racomando /
comare dell'uno: muore il compare e toma al compagno secondo la promessa fattagli e
, xxiv-9: mando lo cor, non toma; / ma lo coipo ratoma:
/ quando la ennea da'raddolciti inferni / toma co 'l fior de'solchi ai lacrimati
luce radente sulla terra, l'ombra toma a modellare le facciate e le cattedrali.
, come da propria radice appunto, tutto toma ad attingere il succo vitale che lo
terzi in auello luogo dove più ti toma per trovare da l'estrimità delli asticelli la
bacchelli, 2-xxi-508: ogni volta si toma a considerare la dottrina hitleriana, risorge
non li se rafige, che encontenete toma giù e. llo piano.
la sorte. fantoni, i-47: toma alla patria ornai, / e una delusa
. fagiuoli, ii-78: non toma più la gioventù ch'è andata;
: quel ragazzo scomparso al mattino non toma. / ha lasciato la pala,
raggiorna, / e indietro non si toma. -impers. salvini, 15-1
e, obliata ogni colpa, all'amor toma / candida e pura.
tocco: lo stomaco raggrinzito. si toma a casa: anche il garzone dell'armida
non ci son più le ghirlande: si toma di corsa. 2. floscio
e soggettivarsi dell'oggetto che si toma ad universalizzare. moravia, 22-269:
cesari, i-136: rido perché mi toma a mente una costruzione fatta già a
di negoziare e guadagnare con esso e toma poi quando gli pare a rivedere el conto
duta, e se pure di svenarmi vi toma a grado, sentite prima (vi
. iacopo del bientina, 1: toma all'usato suo modo fortuna: /
coll'union rallegra. arici, ii-337: toma di mille popoli / la speme a
bandolo e tirare, tirare, non toma bene: rimangono quei nodi di prima,
vecchio, 2-00: ombra cara, deh toma, ch'io m'addorma, /
, ch'io m'addorma, / toma, omdra, e 'l dolce lume,
rama. bracciolini, 1-11-62: venere toma a ricercar le fronde / del perduto cupido
s'adoma / de lo bello tempo che toma, /... /.
cicognani, 2-26: è crisse che toma da dare il ramato: la
esacerbazione rambistica di 'cobra ', stallone toma con 'over thè top 'ai
affina: / snello tene altra ramina, toma 'n cen- nere e 'n carbone.
ultime abbracciano qualunque rammemorazione di cose che toma impensata ed involontaria: quelle prime,
. ojetti, i-239: l'uomo toma con una gran cartata di coralli,
ti rampogna, / a voi ne toma bassanza / e a me ne cresce vergogna
sì tosto è saltata in terra che toma a saltare in acqua. guarini, 343
3. sm. sapore sgradevole che toma alla gola dopo aver mangiato cibi irranciditi
già marzo; e rasserena / e toma a annuvolare. 2. per
lecchi, 2-122: a un ragazzo che toma dal parrucchiere... gli si
: rotto l'indugio sotto l'onda / toma a rapirsi aurora. 21
già morto ». cesarotti, i-vu-242: toma agli usati ufizi, io là m'
favola, ogni uno si spoglia e toma nel suo stato di prima,
libero il rettore di rappresentarsi come gli toma più comodo. 21.
a personificazioni. firenzuola, 803: toma [il sole] le chiome a rasciugarsi
20 staia giuste e 22 staia rase, toma in vinegia staia 7 meno un quinto
il giorno intiero. calvino, 8-152: toma [l'abate faria] a mettere
due volte sotto rassegna, ma somacal toma alpino. 2. elenco dei militari
quando l'amore si rassetta, allora toma tutto quello che si dimenticò a sangue cieco
farlo in tante rate secondo che vi toma più conto. oriani, x-20-149:
; dove senta discorrere di diplomazia, toma mio malgrado a mente quel ciabattino del
giovani tralci delle viti e legarli ove toma meglio. = comp. dai pref
dante, inf, 16-136: sì come toma colui che va giuso / talora a
ed ogni erba incauto mieti, / toma a metter rauchi stridi, / nero augello
onde era venuto si ravvia, / e toma di sua morte in su la traccia
punta... e dopo si toma a raviluppare al contrario intorno al naspo
: istasera portarò la lettera. partisi, toma e me la porta ravolta in un
quantunque poeta come dio volle, mi toma a gran gloria che nel fango de'
mantenere, giacché parola di re non toma indietro. -11 re paga tutto,
racconto e d'ogni mito, che toma ad affiorare nelle ricerche contemporanee. molti
repubblica », 30-xii-1987], 6: toma ad essere possibile una valutazione realistica di
: già tutta l'aria imbruna, / toma azzurro il sereno, e toman l'
, non più recidiva, in salvo toma. 2. dir. pen
, i-384: di lì a pochi giorni toma il giovane recidivo nelle stesse laidezze di
/ del coacervo civico borghese, / toma, poeta, / al famedio degli astri
proprio record. fenoglio, 1-196: « toma per sera » disse leo. «
., 666: petronella, riedi e toma al luogo tuo. -ire
ii-201: la bella gioventù giamai non toma, / né 'l tempo perso giamai riede
accolto trionfalmente, come un eroe che toma dal campo di battaglia.
finita posteria, andate le compagnie, toma la feroce gioia, il refrigerio di
reggia. silone, 93: « si toma alla vecchia legge » egli spiegò;
che, non più recidiva, in salvo toma. chigi, lx-60: si è
rinova / e di saturno il primo regno toma, / tal che più non soggiorna
: ecco di nuovo / la vergin toma e di saturno il regno. 6
ciascun triglifo. palladio, 1-26: si toma a dividere l'architrave in dieci parti
/ recidesti quel dì, vedi qual toma! / e benedici i cari tuoi,
abbracciano qualunque rammemorazione di cose che toma impensata ed involontaria; quelle prime, ogni
-vago. sinisgalli, 10-8: toma stasera l'ombra mia / remota nel
latini chiamata 're- tributio ', toma ad esplicare ed a dimostrare quello che
: far olio di qualità verde asserissimo toma conto, perciocché e cola in sufficiente
.. /... agli antri toma / dall'eco queruli spesso renduti.
è questo reo uomo, il quale mi toma ebbro la sera a casa o s'
o s'adormenta per le taverne e poscia toma a questa otta. s. bernardo
'l meo dolse canto / amar mi toma e reo, / ed in erransa lo
che àn sembianza d'elmo, / toma a fluir la velenosa assenza.
né figure, ma per lo più toma ad usar le sue solite, non solo
è il cor mortale, / finché toma onde par esca: dàgli, dio,
: in poche ore va la missiva e toma la responsoria da un capo all'altro
l'altissimo poeta; / l'ombra sua toma, ch'era dipartita ». /
a una punta, dalla quale il reno toma a ristringersi fra le rocce. manzoni
tempo vola / e giovineza mai non toma a retro. calmeta, 102: se
salire inalto, ma per essi si toma a rieto. -all'inseguimento.
campo di ghibellini. mazzini, 25-130: toma tutt'uno retrocedere all'epoca del feticismo
piena rifioritura di classicismo, il dominici toma a statuire gli stessi princìpi. ma sono
l'atto dal motivo / non si toma alle origini, si vive / una retrocessione
[il sole] la retrogradazione e toma dal tropico del cancro verso l'equinozziale.
le leggi a rovescio, e il conto toma, c'è qualcosa in loro,
al verificarsi di certe condizioni, toma in capo all'originario titolare o
così tristi e dolenti, subito gli toma in memoria il suo diletto del quale ragionano
lo viene a racquistare, e però toma a muoversi più velocemente che per aria
che la ribascia e abbraccia, gli toma il colore nel viso, le forze
dimostrato. tassoni, viii-2-47: ne'ternari toma il poeta a riandare il medesimo concetto
cortese volgar., 613: danain pur toma a riprometter molto: la testa si
moretti, ii-599: cerca il cappello, toma indietro per riassicurarsi l'oscuro indirizzo.
vien destato per qualche importante occorrenza, toma subito a riattaccarlo. tommaseo [s.
biondo; / solo a ringiovanir non toma il core. -ricuperare l'aspetto
almo spendore, / egli i ribalzi toma a chi di core / i bei lumi
sassi, / ch'a piè gli toma cum zachiti passi, / lecandol tuto uman
tempo [28-i-1977]: 'riciclatore'di riscatti toma in libertà a lugano. g.
i-26-9: ricigna il viso e gli occhi toma, / e troppo contra me tornò
-di qui, -rispose anceschi. -e quando toma, mondo ladro? -se lei crede
lxxx-3-785: rimangono tutti montale, 2-89: toma la salmodia appena in volute piùservì già di
smembrato e ricomposto delle sue parti, toma interamente a render se stesso.
riconcilii, / massima- mente che gli toma in utile / questo error tuo. brusoni
snerva / nostra natura, ella risorge e toma / nel suo vigor primiero e il
la mente 7il ricordo di me vi toma ornai. govoni, 654: rinunciare,
la vostra custodia, più reputazione potesse toma vene che dal guadagnar piu terre al
il secolo stanco delle esperienze della libertà toma a rico- vrarsi sotto la grand'ala
morte! infine il povero / figliolo mio toma alle mia braccia; / su questo
fagiuoli, vi-68: chi vi campa toma rifinito / o con un piè di
ridia la perduta forma, ed ella infatti toma ninfa tra le braccia di trebazio.
lo voglio vedere, presto, ché mi toma la ridaruòla. = deriv.
ardente; / ecco l'alba del ciel toma ridente, / né fa però d'
ora cruccia e duole, / poi toma come sole. la fisiognomia, 27:
'la secchia va in giù ridendo e toma in su piangendo. proverbi toscani, 18
agli occhi. / lasciala, ed ella toma / e in sulle vene fide / si
/ al gorgo degli umani affaticato, / toma alla via dove con te intristisco.
ora si riduce in casa? -non toma se non a1 tardi. caro,
riedere), agg. che ri toma o rientra in un luogo. lucini
non puote. tarchetti, 6-ii-465: toma alle zolle il grato / profumo delle mammole
fiumi si votano; e quando l'acqua toma in suo luoco, questi due fiumi
dalla voglia rientrata..., toma dentro il maschietto. -non pronunciato o
, anche, di fronte a chi toma a manifestare in modo evidente i suoi
mal mai non è sezzo, / toma a ferirmi il cor, né mai si
la mente. giuliani, ii-352: si toma dalle faccende a bocca secca, e
: pelagio ii, rifatto di forze, toma ad insistere nel concetto di primazia,
. f. corsini, 2-191: non toma mai bene l'affaticare colla diligenza della
; / e al rifiorirne, / toma a carpirne. targioni tozzetti, 12-8-506:
mi balza il cuore d'allegrezza, mi toma il calore in corpo. piave,
. pasolini, 7-136: qualcosa rifluisce e toma al punto di partenza / (ché
e quando un vuole, si sdrucciola dove toma meglio, si mette un po'di
/ fugge dall'ombre e al sol toma e s'accosta, / onde, per
, iv-2-67: per insultarmi e lacerarmi toma alle satiriche e calunniose critiche del mio
fugge, rifugge, si travolve e toma / per mille vie. porcacchi, i-376
come i fiumi al lor rigagno, toma con voli replicati in inghilterra e in
uno staccio...; poi si toma a farla passare per un altro staccio
fuggitiva accompagna l'esercito nella ritirata, toma a casa, il padre la rigetta
, ii-391: gira e rigira, toma addosso a chi la tira (la pietra
, in tal furore / al seggio toma ove solea fer ombra, / che chi
prima assai. bruni, 205: toma, ch'io pur saprò con dolci accenti
ricco con lei in lipari se ne toma. rappresentazione di stella, xxxiv-592:
come cervo in vecchiezze, / che toma in sue bellezze: / s'essa mi
, e infine si spegne, poi toma a riaccendersi qua e là a frammenti.
/ per levarmi dal ben, poi toma in passo. b. tasso, 1-16-10
riva si parte, / perché non toma tal qual e'si move, / chi
, / chi noi prende, e'toma via. proverbi toscani, 282: quando
a riva, chi noi prende, e'toma via. = var.,
sogno / di questa notte, che mi toma a mente / in riveder la luna
al davanzale, - / mi toma la tua infanzia dilaniata / dagli spari!
le leggi a rovescio, e il conto toma, c'è qualcosa in loro,
non mi sovene, / se non toma e rivene / la mia bona ventura
ballo, ella s'inchina, / poi toma indietro, e due salti scambietta;
e viceversa, / capirete che infin toma lo stesso / se quel che dovea allor
2-ii-399: di cento in cent'anni toma ogni acqua al suo rivo.
vóti? -con riferimento all'anima che toma in cielo dopo la morte del corpo
vola e rivola, e fugge e toma e gira; / che nell'amato lume
grossi, e secondo tuo detto, se toma a verità, 'il conte ugolino'di
; ed asciugandosi o seccandosi, si toma ad avviticchiare e contorcere, sì che
: di nuovo alzata [la coclea] toma tante volte a cadere quanti sono li