in acqua nuota con grande facilità e tollera tuffi profondi (fino a io metri
i princìpi dell'anarchia; che non tollera il dominio e l'obbligo della legge
galileo, 1-142: anco la natura tollera con flemma che uno uccellatore dilaceri e
suolo (è terragnola); tollera bene lo stato di cattività (è comune
. (plur. -i). che tollera il barbarismo (linguistico): in
in una bettola, all'osteria; chi tollera grande quantità di vino o di bevande
cattaneo, i-1-117: v'è chi tollera il cinquecento, purché si tratti di
grande entrata; e chi giuocando tollera la perdita, diventa savio,
tace, si sospira, / si tollera, si pena, / l'amorosa catena
/ primo comandatore. salvini, 23-81: tollera il giogo [l'elefante],
. ant. che comporta, che tollera, paziente. gelli, 14-136:
perdono dell'ardire, alla fine si tollera più d'un padrone che anche vi
in quanto accoglie popoli diversi, ne tollera le differenti idee e costumi).
ancora il vedere la debolezza che bassamente tollera e tace. manzoni, pr.
si ha piacere se quest'indifferenza si tollera senza disagio: o altrimenti è noia,
ancora il vedere la debolezza che bassamente tollera e tace. svevo, 5-373:
! duratóre, sm. che tollera, che sopporta. p.
larga. stigliani, 159: si tollera nondimeno che s'accoppi [nella rima
più selvagge. piovene, 3-68: non tollera di vedere nessuno, a eccezione di
. segneri, ii-76: un che tollera insieme tutti i tormenti, e di
gente dimessa e povera; mentre si tollera di essere burlati, ingannati,
riserva un'eternità di compenso a chi tollera cristianamente le corte ingiustizie di fortuna, ciò
stessa impicca. baldini, i-347: non tollera che si storpi il suo nome che
e fele. leopardi, 752: si tollera il mediocre in qualche cosa; /
i-563: tu, fra questo mezzo, tollera e taci. -fra tanto: v
cupole. -per estens. che non tollera interferenza nei propri rapporti con qualcuno;
, 1-51: la fatica medesima che si tollera per l'acquisto della virtù è dilettosa
ferrari, ii- 338: si tollera, si accetta il deismo, benché ogni
nella sua assoluta inconoscibilità non solo non tollera la compagnia del soggetto, ma non
la compagnia del soggetto, ma non tollera nemmeno compagnia di altri oggetti.
lucini, 5-324: la nostra nobiltà non tollera vicina la vostra indegnità.
2. figur. che non tollera freno o misura; incontenibile, irrefrenabile
. nel linguaggio giuridico, che non tollera eccezioni, opposizioni. -al figur
. savonarola, ii-443: una pianta tollera d'essere innaffiata, potata, piova
, nelle proprie idee; che non tollera deviazioni dal programma o dalla linea
al vivere noioso / più facilmente assai tollera un male / che quel che alcuna
), agg. ant. che tollera o sopporta a fatica, con pena e
letter. ant. che si tollera con difficoltà; intollerabile. segneri
che transige a torto, che tollera con eccessiva e disonesta liberalità, per
anche dirsi chi la tolleranza fraintende, e tollera il male e il falso quando
iii-237: la condizione umana è altiera e tollera come manco spiacevole la qualità di travagliata
: chi favo risce o tollera azioni moralmente riprovevoli 0 condivide determinate opinioni
antica origine. giannone, 2-i-380: tollera ella [roma] questi mediani e non
della guerra, perché ivi ultimamente si tollera un male e s'arrischia un bene
casini, ii-264: se nella prelatura si tollera qualche lampo di magnificenza esteriore, vuole
rivestire anche affermazioni non vere e che tollera e perfino sollecita che ciò talora si
'niente'. ghislanzoni, 17-116: ella tollera i cento galanti che le fanno la corte
-scherz. che non appetisce, che non tollera un cibo, una bevanda.
si ha piacere se quest'indifferenza si tollera senza disagio; o altrimenti è noia,
agente al-che spesa, ché l'avaro non tollera ma neppure fa conl'infuori di dio
17-70: un po'di galanteria la si tollera, quando non diventi importuna, opprimente
-senza paragone: in modo che non tollera confronti; incomparabilmente; senza dubbio.
ancora! un po'di galanteria la si tollera, quando non diventi importuna, opprimente
in orgoglio pecca: / perché tanto si tollera? alfieri, 7-53: veramente non
azione di una volontà che permette o tollera un comportamento che, in sé, sarebbe
e gliela rende facile. la società tollera mal volentieri un'azione di tal genere,
diverse religioni, sì che il padre tollera il figlio, il marito la moglie,
di lussuria. 9. che tollera, che sopporta. boccaccio, dee
il pissipisse delle femminelle / non sol tollera giove, ma ietoso / l'accoglie
presepio di questo esilio abbia, chi lo tollera, o prebenda di fieno copiosa,
acceso zolfo, e per conseguenza male si tollera dagli uomini. guerrini, 2-298:
d'infinita pietà, con indecibil pazienza tollera le nostre colpe, aspettandoci finché ritorniamo a
.. insieme a bergamo e brescia tollera che i corpi smembrati possano raccapezzarsi sull'
relazione dell'impero ottomano, lii-12-466: non tollera la superbia turchesca di mostrar al mondo
al silenzio più rigoroso. -che non tollera eccezioni o libertà (la clausura,
determina nello spirito dell'artista, non tollera il violento rimbalzar dei piani, ma
, che impone anclressa divieti, non tollera -dissero -si rimpiangano morti in presenza di
de sanctis, 7-362: non si tollera più un libello scritto al modo di
tessuto. oliva, 688: tollera la ruvidezza de'panni che ti ricuoprono,
portati dau'aria, là dove il terreno tollera il cappero e la santoreggia.
ca cum alcun altro cum grandissima pazienzia tollera questo caso. -dare libero corso
tanto scrollaménto della natura non solamente si tollera, ma si chiede e s'impetra
6-ii-637: siamo in quaresima, e tollera questo mio sermone come se tu lo
, di percettibili, che l'insegnante tollera per signorilità sapenun'eloquenza verbale signorilmente contenuta
, son purganti, / conferisce e si tollera soave: / ma se 'l
. e letter. che sopporta, che tollera o che è disposto a sopportare con
realtà di tendenza, la storia non tollera soluzioni di continuità e si serve dei
(superi. sopportantìssimo). che tollera agevolmente la fatica (anche di animali
delle fatiche. 2. che tollera con pazienza i difetti e le mancanze
far spermento: / dai cinque sensi tollera -onne delettamento, / e nullo piacimento -
che un infermo in queste circostanze posto tollera apparentemente quanto di quell'an- timonial farmaco
si possa fargli ingollare: ma come lo tollera? non già per trovarsi l'
stenoigro, agg. biol. che non tollera eccessive variazioni cn umidità (un organismo
). cesareo, 197: or tollera che un vii palafreniere / di lui faccia
caro, 12-ii-334: questo so che si tollera qualche volta, e anco il petrarca
vostre ciglia. loria, 5-111: non tollera maud, che 10 subisca influenze spiacevoli
avere la minima stima per una ragazza che tollera tante sudicerie? -argomento licenzioso
peso. metastasio, 1-i1-20: non tollera indugio un tanto affare. botta, 5-215
persuadere l'opinione pubblica internazionale circa la tollera bilità di una violenza immeritata
d'indisposizione, ché quell'aria non la tollera, de stilita, desideroso
brina. savonarola, ii-443: una pianta tollera d'essere innaffiata, potata, piova
dall'aria, là dove il terreno tollera il cappero e la santoreggia. -resistere
sforza. loria, 5-111: non tollera maud che io subisca influenze spiacevoli quasi
momento che come ogni grande genio scènico tollera intorno a sé unicamente coglioni.
famiglia diverse religioni, sì che il padre tollera il figlio, il marito la moglie
ubidire, ma il dubbio invincibile allora tollera l'obligo, quando egli dubita, ma
nella sua assoluta inconoscibilità non solo non tollera la compagnia del soggetto, ma non
la compagnia del soggetto, ma non tollera nemmeno compagnia di altri oggetti. c
realtà determina nello spirito dell'artista, non tollera il violento rimbalzar dei piani, ma
perché bivia / lascia, permette, tollera e non niega / ch'e'possa trafficar
via, / lascia, permette, tollera e non niega / ch'e'possa trafficar
per trapassi impercettibili, che l'insegnante tollera per signorilità sapendo che la sua presenza
e si vende, e in firenze si tollera, e in firenze non si trova
del proprio corpo e che tale libertà tollera solo un sistema di regole minimo e flessibile
semina, sono adatti a chi non tollera effetti stimolanti sul sistema nervoso. la
, nelle proprie idee; che non tollera deviazioni dal programma o dalla linea di condotta
cose è nato l'eccletticismo – che tollera a canto a sé l'infinito monografismo sui
sembra vocazionalmente ignaro di rughe, che tollera ideogrammi, ma non le piaghe del volto