domestico, mansueto (un animale, togliendolo dalla condizione selvatica). - anche
, ma respirano anch'essi l'ossigeno, togliendolo dai corpi che ne contengono.
mastica il polipo bollito che un rivenditore affetta togliendolo da una caldaia. pasolini, 1-267
aita, che in un punto da amore togliendolo, a le desiderose selve et a
carico disadatto alle mie spalle, ed io togliendolo mi mostrerei temerario non coraggioso; ma
governare l'anima del petrarca, e togliendolo affatto dalle passioni umane, disumanarlo.
essere colpa in lui, ma perché togliendolo subito di vita non gli paresse troppo
e di più alto l'uomo produce, togliendolo agli individui che lo spirito del mondo
; e tornandolo a pascolo, e perciò togliendolo alli agricultori, entra in una lutta
f cento ducati. io guadagno, togliendolo, / qui un monte di scudi.
lor medesimi, che guadagnano quel peggioramento togliendolo a'poveri popoli una volta, e
utilità né convenienza. carducci, iii-18-252: togliendolo in prestito all'odiemo francese, questo
5. impadronirsi di uno stato togliendolo al legittimo sovrano o usurpandone l'indipendenza
un meccanismo in condizioni di normale funzionamento togliendolo dalla posizione di arresto o blocco.
linea mediana volta a conquistare il pallone togliendolo agli avversari. g. de'bardi
). privare qualcosa del manico, togliendolo o rompendolo. tommaseo [s.
aggiungerò un terzo esempio ai due suddetti, togliendolo dal- l'ariosto, la cui autorità
[ammiano], 230: togliendolo seco in su 'l suo carro, lo
; e tornandolo a pascolo, e perciò togliendolo afli agricultori, entra in una lutta
quel che c'insegna un virtuoso togliendolo in prestito all'odierno francese, questo neologismo