donna squittisce: « oimè », e tira i piedi a sé. cesari, 7-446
in passando sopra le reti ci si tira, ancorché talvolta fossero più alte che non
gancio. savinio, 27-282: tira una tenda, scopre in una rientranza
-assol. boterò, 9-19: si tira la guerra in lungo e si procura non
. calvino, 13-270: manzoni si tira indietro, non senza averci lasciato capire che
di sistema, mi rovina, mi tira all'etisia. cicognani, 9-108: che
sufficientemente buona, ma la morte mi tira giù dentro la fossa e la mia
tu hai fatta in sul tondo, tira una linea perpendiculare. 40.
, 38: la volontà mi tira con disio, / la qual con divocion
lo spirito di famiglia, che non tira a sé che le benedizioni dei primogeniti,
e questi sono quelli a'quali e tira loro invecchiata addosso e muoiono connessa e
ampie lenzuola. pea, 5-142: le tira giù, stirandolo poi con le palme
ant. stoccadóre), sm. chi tira stoccate; schermidore abile negli affondo.
ala, mona, stoppa, indrio: tira! -fermare l'iniziativa di un giocatore
: fatemi entrare, vi prego. tira un vento che stordisce. -far
aspi o rocchetti, collocati girevolmente nella tira. = deriv. da stornare.
un uomo stracco / di colui che tira innanzi / a campare a stracciasacco.
rettorica ammuffita. carducci, iii-8-347: tira con gran fatica di lontano certe sue
sorgozzoni raddoppia e stramazzi / ed alla cieca tira come i pazzi. 6
. v.]: 'strapazzone': chi tira 'a strapazzare'. 'o strapazzone, lo
la sbatacchia / di là: chi tira, bezzica e chi strappa / le date
. pananti, i-35: chi troppo tira la corda si strappa. proverbi toscani
toscani, 315: chi troppo la tira la strappa; chi troppo tira, la
troppo la tira la strappa; chi troppo tira, la corda si strappa. fanfani
strappa. fanfani, 3-93: chi troppo tira, tu lo sai, la corda
strepaóre), sm. chi strappa o tira fino a spezzare. -in partic.
, tra le branche inaridite, / tira il puniceo strascico di foglie. g.
di sciagure... che si tira dietro quella funesta cometa del vostro maledetto
/ tanto era grosso, che lo tira appena. pezzati, 217: fo strasginato
brando che strata- glia, / gli tira un colpo a la testa giù bassa.
più incostante del solito, ma che tira piuttosto al cattivo che al buono.
timida donzella il piè ritarda, / la tira per lo braccio la nutrice, /
varano, 1-561: un la fune tira, e or greve / fassi, or
sul collo / non si contenta; ma tira a dividere, / tira a castrare
contenta; ma tira a dividere, / tira a castrare e a pelacchiare il pollo
di quei vapori pochi e sottili che tira il giorno il sole e la sera il
strisce, / e poi dallo stivale / tira la pipa, la carica e pigramente
dello spasimoso aniello, campano, e tira un sorso di caffè con anice.
diecimila macchine sovraccariche, tutte ognuno tira a cavarsela quanto più presto gli è dato
tino làbiso, lungo lungo, rinfichito, tira to romano che m'abbraccia
dita bruciate le terribili zampe e le tira via: la bestia ha finalmente pace,
che, stropicciato prima con panno, subito tira a sé le paglie e gli altri
gli altri festuchi secchi, come la calamita tira a sé il ferro. magalotti,
. pea, 1-176: se tira vento: aspetto una strosciata d'acqua.
ragione e senza senso, poiché la calamita tira lo stu- eido insensato ferro et essa
, e dal suo linguaggio, che tira sul grigio. calvino, 14-38: ecco
anch'egli a morsicare avvia: / chi tira in su, chi in giù.
cattaneo, cxx-277: il sole succhia e tira così dalli arbori come dalla terra gli
la rottura dell'altra parte, ma tira egli con suoi vasi di questa quel che
si dice 'succhiellare', quando si tira su la carta adagio adagio: il che
che stropicciato prima con panno, subito tira a se le paglie e gli altri festuchi
altri festuchi secchi, come la calamita tira a sé il ferro. nannini [olao
rosmini, xxvii-354: la concupiscenza animale tira e rapisce a sé la forza intrinseca e
ventose e con lo multo sucare lo tira in giù. 7. assorbire l'
dolce è sugo d'uva ben maturata e tira da lei qualità. alvaro, 20-37
nell'occhio, de'quali l'uno tira l'occhio allo 'nsù, e chiamasi muscolo
comeun barcone che al sussulto d'un'onda tira sugli ormeggi. -balzo, salto di
per la virtù del ciel che fuor li tira. cennini, 3-146: va'lavorando
la vista e verso di sé la tira [un oggetto]. g. del
non vorrallo approvar, lascia cantare / e tira innanzi l'opra a te giovevole.
, e di esser giunto, / tira al partito e più tele svivagna.
. getti, 15-i-26: l'appetito non tira e non svolnuo miglioramento; perfezionarsi (
, vi si lega e con targano si tira su. giuliani, ii-67: l'
; non ci credereste che arietta salubre tira laggiù, non sprecate il tagliando del giornale
di lana. forteguerri, 15-98: gli tira un colpo sopra dell'elmetto; /
piglia, ora la penna, / or tira un verso, ora tira lo spago,
, / or tira un verso, ora tira lo spago, / taglia a un
l'erba sotto i piedi, avanti si tira sempre. -tagliare le unghie a
la maniera un pochetto tagliente e che tira talvolta più alla pietra che alla carne
e villi mette la mano in tasca ma tira invece fuori la pistola e tan tan
. g. fopfa, cxxxiii-105: tira in qua la tavola e si scopre germano
chi, / e dixem pur. tira in ver ti. = dall'
delle noci d'india; di color che tira al bian co, un
che si tende in mare, e si tira a braccia da due parti nella barca
doni, 13-32: il proposito presente mi tira a toccarne duo tastetti et a spregnare
di cento saette a pena una ne tira in esso. -persona che è
chi fa tavoliere, pianta alberi, tira le viti, e altre simili azioni rurali
un bersaglio che non è visto da chi tira. dizionario di marina [s.
publio toma, dicendo a se stesso: tira le redine e corri più forte della
, or pure agogna, / qui 'l tira amor, quinci il trae vergogna.
così nudi innella otte, e tu tira il tempano a te. lod. buonarroti
registri sul sottomano di tela cerata, tira fuori dalla teca di legno ad astuccio
, 167: vincer suo animo, costringere tira, temperare la vittoria, rizare lo
[guevara], i-71: temperar tira è cosa molto virtuosa: ma cacciarla
.. lo stile, o sia tira le linee, il matitatoio o ciò che
buon conte con molta tempesta / gli tira un colpo e gli taglia la testa.
cavalca, 21-64: è sì audace [tira] che non teme morte: / le
si preservano le batterie perché il pezzo tira di sopra dal parapetto. -data
non per cor da si tira, ma per alcune lame tracciale temprato,
bassa: / vecchia, rientra, e tira pur le tende, / ché nessun
un fa la pallottola e l'altro la tira. proverbi toscani, 112: altro
immergesse all'atride; e se domasse / tira, e chetasse il tempestoso core.
a seconda del numero di parti si tira: mono-, bi-, poli-; 2
, xcvi-134: il terreno amor vi tira / dietro al mondo e a suo mira
sagrestano con la fune della campana mi tira a terza. batacchi, 3-151: detta
. viani, 10-115: il teschiotto tira a risucchio le palline degli occhi e
nella pace si addestra alla guerra, tira saette con l'arco, scaglia lanciotti a
. la vecchia borbotta di no perché tira le mosche. 42. attirare spiritualmente
in quella parte / più sovente mi tira, / che non si gira -l'ago
di venture che di passo in passo tira l'animo del lettore. g. capponi
presenta invece una varietà di particolari che tira gli sguardi da mille parti. brancati
. e il colore verde che mi tira. 43. coinvolgere profondamente, anche
: or saccio e vio -che follia lo tira / chi lauda il giorno avanti che
/ per gli dinari tanto l'impio tira / che caritade e iustizia non mira.
adon che fai? deh qual follia ti tira / armi a toccar d'infemal tosco
rosmini, xxvii-354: la concupiscenza animale tira e rapisce a sé la forza intrinseca
/ con le qual tuttavia il diavol tira / a casa sua, e to'
iv-5-86: a caccia delle ninfe nel bosco tira a se la vista di ognuno
/ a. ffar mal la voglia tira. boccaccio, dee., 4-7 (
, la novella detta da panfilo mi tira a doverne dire una in niuna cosa
117: soperchio dolo a lamentar me tira, / ché tolto m'è quel ben
, i-21: da l'una parte mi tira l'amore che io fin ora ti
deboli,... perché gli tira, colorisce e aggrandisce. 51
ciascuno, o religioso o secolare, tira non a dio ma a casa sua.
metter a dovere costui, se no egli tira a perdermi. bottari, 5-49:
monti, iv-209: il mio caro nipote tira a farmi una frode, che mi
che altro, un imbecille vanaglorioso, che tira a far dire di sé. tozzi
libertinaggio. alvaro, 8-286: l'ingegnocalabrese tira facilmente al mestiere intellettuale come all'unica
alvaro, 7-73: il nostro tempo tira al brutale e al frettoloso.
e al frettoloso. che le tira il membro quanto a qualsivoglia altriuomo, ma
ed è tutta di colore piombo che tira al negro, sotto la quale ha due
donna: è piccola, di pelo che tira al rosso, ed ha il labbro
ha preso un poco di punta e tira all'aceto, da principio il rimedio
. foscolo, vi-264: il loro stile tira al latino, perché quella lingua rozza
copritevi la testa col zuccotto, / ché tira vento. porcacchi, i-374 not:
per il vento scilocco, donde appunto tira il vento. manzoni, pr. sp
da una settimana piove, nevica, tira vento; tanto che io ho preso
, meno di sentir che piove e tira vento. landolfi, 19-146: l'aria
, 16-vi-112: siamo all'ambrogiana, dove tira e tirerà in eterno il solito vento
quest'aria di spirito e di morale che tira oggi in italia, possono anche parere
, 11-88: la gente si diverte quando tira vento di scandalo. 57
s. v.]: questa stufa tira. camminetto che tira bene; che
]: questa stufa tira. camminetto che tira bene; che non tira; che
camminetto che tira bene; che non tira; che tira poco. bacchetti, 18-i-36
bene; che non tira; che tira poco. bacchetti, 18-i-36: eravamo soli
è seppellita dalla neve, il termosifone tira a meraviglia ed io passeggio (nella mia
rimette niente perché a lui non gli tira e si accontenta di condurla fuori a
nulla, menchemeno lavorare e solo gli tira la passera. g. culicchia, 84
. sei il primo a cui non tira. 59. essere troppo teso
: ma quando diciamo: il soprabito mi tira; i calzoni mi tirano; la
calzoni mi tirano; la giubba mi tira sotto le braccia; allora intendesi dell'
, 27: aiuto, l'elettronica non tira più. 61. funzionare a
alla ragazza del peso: « quanto tira a lordo? ». 63
lo stomaco). machiavelli, 1-viii-97: tira, va'a casa messere nicia. g
. g. roncaglia, 1-11: tira villano, va'pe fatti tuoi.
pe fatti tuoi. ch'el ghe tira 'l ventre e mangian de superchio. d
viani, 14-145: il marinaro si tira alla pesca soltanto quando ha detto addio
s'intendeva di nulla. -essere un tira e molla: essere una condizione di
. pea, 7-430: è un tira e molla a schiena d'asino, questa
altalena dell'amore. -e tira il fianco: e va bene così,
le pere, quattro castagne, e tira 'l fianco. -farsi tirare le
mondo è imputtanito, dove non si tira a fin negozio di gnuna sorte senza
mira / quel pazzerel ch'a'suoi colombi tira. -tirare ai -propri fini:
altra terra, e ridotta a poco e tira sempre a meno. -tirare
d'incerta attribuzione, xlvii-263: chi tira a sé e ripone, / non si
172: se madonna ad sé mi tira / col bel volto e lieto sguardo,
. salvini, 26-3: or tira innanzi; io tacerommi. g. g
imperativa). firenzuola, 663: tira pur inanzi. pananti, ii-129: di
, / e poi lascia gracchiare e tira innanzi. -prendere tempo, tergiversare
la bottega di fondaco. uno dei fratelli tira avanti la spezieria lasciata dal padre,
un'osteria sta un ribaldaccio. / quando tira di gorgia il suo culaccio / somiglia
non ode, se ne ride e tira di lungo. tommaseo [s. v
lascia cantar chi vuol cantare, e tira di lungo. -tirare fuori:
i-63: in tanto quel notaro criminale / tira giù presto il suo processo / e
pur toscanamente si dice degli altri, e'tira il calzino. g. gozzi,
neanche due pieni, il flavio ti tira fino a baia. -tirare il
questo e chi quel muro in alto tira. no. cattaneo
scritto da qualche prete italiano, perché tira in campo la scuola, baldacconi, fa
, i-25-3: una cosa è la quale tira indietro dalla perfezione spirituale e dalla sollecita
nella mia casa, che non si tira più la cinghia, e li vogliono male
questo. fenoglio, 5-iii-692: mio padre tira la cinghia anche nel fumare.
suo molino. monosini, 302: 'ognun tira l'acqua al suo mulino'..
è deplorevole che vi sia chi soffre e tira la vita co'denti, ma venirci
sanno, loro lo sanno », chi tira i fili delle trame globali.
chi non ho or or bastemmiato, / tira mano alla spada; tira dico.
, / tira mano alla spada; tira dico. -tirare nelle gambe,
bocca / e lascia brontolare, e tira sotto. -tirare somme, fare
è fatto. -tira presto, / tira su; non parlare. boccaccio, dee
, 2-176: memè,... tira su la bandiera di francia all'albero
.. 'giuocando a tombola, uno tira su'. giuliani, ii-187: venne l'
improvvisa, si calcola, e poi si tira su con acqua e cesoia.
? io n'ho bisogno: mi tira su; e a te, ti sistema
d'amore [tasso], 103: tira via, fraschetta, lèvamiti dinanzi,
da tradursi in queste espressioni: « tira pur via dritto se non vuoi annoiarti »
di mano un po'lesta: spesso tira via, improvvisa. balestrini, 2-160:
rispondere ma carletto mi ferma. « tira via. un'altra volta ».
di pollione. un poveromo che le tira verdi. -esserci penuria.
altro lato incontro avvi uno, che si tira dietro un montone per un corno ad
giordano, 3-104: vedi quanto male si tira dietro uno errore. guidiccioni, 5-97
amor, dise ben el vero ch'el tira più un pelo de bene- volenzia,
può inghiottire... la mosca tira t calcio ch'ella può'. idem,
può'. idem, 340: 'un peccato tira l'altro': transgressio transgressionem trahit.
transgressionem trahit. idem, 345: 'or tira per dato, or passa battaglia'.
e donna che sogghigna, / quella ti tira e questa ti sgraffigna': mula mulierve
, 418: unguento da cancheri: tira, e non salda. lippi, 8-30
girelle vor- rian, che il sangue tira. cesari, i-174: una cosa tira
tira. cesari, i-174: una cosa tira l'altra. c. sterbini,
dice il proverbio: / chi la tira la strappa, / chi corre inciampa,
non fa mai bene se non quando tira le calze (muore). ibidem,
se tu lo batti più del dovere, tira calci. ibidem, 129: chi
ibidem, 193: quando piove e tira vento, serra l'uscio e statti dentro
va a lavorare ne'campi). quando tira vento, non si può dir buon
tempo. ibidem, 266: una parola tira l'altra. giuliani, ii-391:
e rigira, toma addosso a chi la tira (la pietra o che altro)
microscopio gli uncini coi quali un fatto tira l'altro. zena, 12: a
l'erba sotto i piedi, avanti si tira sempre. bac- chelli
non bisogna mai dimenticare che chi troppo tira la corda si spezza. = da
v.). tirastivali (tira stivali), sm. invar. strumento
... non cavatappi per bacco ma tira stivali: i tira stivali di edgard
cavatappi per bacco ma tira stivali: i tira stivali di edgard allan poe. m
fr. tirade. tiratardi (tira tardi), sm. e f.
essere inquieto con me; sono un tira tardi, è vero, ma non un
deriv. da tirato. tiratira { tira tira), sm. invar. trazione
. da tirato. tiratira { tira tira), sm. invar. trazione esercitata
9 (163): dopo un breve tira tira, la carta rimase nelle mani
(163): dopo un breve tira tira, la carta rimase nelle mani della
. de amicis, i-847: il tira tira durò un pezzo, fin che egli
de amicis, i-847: il tira tira durò un pezzo, fin che egli si
. (femm. -tricé). chi tira con armi da fuoco o da lancio
franco2, n. 13. -chi tira di scherma, schermitore. visconti venosta
azione da tirare1. tiratutti { tira tutti, tiratuttó), sm. invar
bassi e soprani, i contrabassi ed il tira tutti, e se vuol far un
. e. gadda, 33: « tira gorgo! » e legnate; e
tirare1. tiremmòlla (tiraemòlla, tira e mòlla, tiramòlla), sm.
stesso, durarono una mezza giornata a tira e molla. panzini, iv-696: 'tiramolla'
tiro di volata si fa quando si tira con l'artigliaria ad alto senza aggiustarla
particolari accorgimenti. la posizione di chi tira e quella del portiere avversario determinano una grande
. 9. operazione con cui si tira a sé con forza qualcosa. -tiro
picea con fiori piccioli e rossi. tira fuori pel ventre la collora. leonardo,
ve lo scriva?... (tira fuori l'astucchio con il tocca lapis
rnde nui vezemo che. lla calamita tira a sì el ferro e fasse. l
che con faccia di tolla unica al mondo tira l'acqua al proprio mulino.
qua giù e più a sé fanima tira, / parrebbe nube che squarciata tona
, 150: quando il lavorante in su tira il palo l'acqua attinta per i
d'ambra in man di furti amica / tira la paglia insieme con la spica'.
ira / contro clistero a tutta forza il tira. magazzino di mobilia, 22:
l'esplica a sua fantasia e ne tira per sé, quel che fa a'suoi
troppo tortigliata al ventre della madre, egli tira la vena che tocca al menbro.
. marc'aurelio, 28: allora si tira fuori rapidamente la destra in cui avete
lei », confermò guzzo, che tira, in genere, faceva toscaneggiare.
che fai? deh qual follia ti tira / armi a toccar l'infemal tosco infette
15: aspetta al pozzo, quando alcuna tira / la secchia: l'acqua vi
gonzo. ma quanti capitano, tutti li tira al trabocchetto. dolce, xxv-2-208: esser
bernardino da siena, 124: se idio tira a sé queste cose... tu
. di trarre), agg. che tira, che esercita una trazione, che
/ il cacciator cavalca di buon'ora / tira un colpo alla cerva e la trafora
dove quel crudo balestrier d'amore / tira frecciate, come la
i quali cavalli tragiogano, e uno tira in qua e l'altro in là.
(ant. trananté). che tira o trascina dietro sé; che rimorchia (
traggiatóre), sm. ant. chi tira con armi dagiare solamente la sera. batacchi
messo un tram; vero è che lo tira un cavallo dell'altezza di un asino
una ripugnanza immensa a salire. egli tira giù il guanto di galatea, dal
corre / ne l'acqua tenebrosa e seco tira / l'alme, la nave,
lo trage en terra, - tanto lo tira. bandello, 4-17 (ii-749):
i-21: da l'una parte mi tira l'amore che io fin ora ti ho
busi. solve ogni durezza; / tira a sé tutto l'umore, / penetrando
finché l'auzide, / tanto lo tira; / e, poi lo mira,
(femm. -tricé). che tira, che muove qualcuno o qualcosa trascinando;
sì tosto il fèro / tiranno a tira, come suol, trascorre. metastasio,
transumanarsi, che sta al sodo e che tira b. davanzati, i-144:
'l savio, e prende e tira: / d'altro pensar allor non si
assediato, / prima co'rami sfoga tira molta, / ritorte e schegge e
cominciar tosto provvede; / ch'allenta e tira or quella corda, or questa,
è sospeso una mannaietta triangolare: si tira una cordicella; e la mannaietta piomba
perde, e non più a sé lo tira [il ferro] / perché in
, anzi triviale: 'chi troppo la tira la strappa'. carducci, ii-3-362: se
con due o tre standuffi o trombe tira fuori tacque. -come allusione oscena:
, supera in tromba monze- glio, tira. fenoglio, 5-i-1q52: rispose smorto e
, 2il: l'acqua agevolmente si tira di qualsivoglia luogo bassissimo con quelle trombette
te, è un letterato, uno che tira a scrivere ». 10. rinvenire
malmantile, 3-57: 'a traccino'. uno tira un nocciolo in terra, e l'
nocciolo in terra, e l'altro tira un nocciolo a quello che è in terra
raccoglie il suo nocciolo, e lo tira a quello che tirò l'avversario; e
, o 'ncontro paria tume / che tira anco sovente ha per costume / frenar,
turchio overo turchésa è pietra turchina che tira al bianco. targioni tozzetti, 12-6-376:
, overo turchesa, è pietra turchina che tira al bianco. = dal plur.
che l'una parte e l'altra tira e urge / tin tin sonando con sì
de'medici, 83: chi dalla selva tira / i remi ancor frondosi, /
scende sulla rena una vecchia ossigenata che si tira dietro un barboncino bianco tutto pelo dalla
, che sono loro contrarie, siccome tira uccide la pazienza, la gola l'astinenza
potendosi vindicare contro di lui, rivolgono tira contro il cielo. galileo, 1-2-6:
così, a sangue freddo, gliene tira giù una che non mi oso di ripetergliela
petto, e un pizzico di senape: tira l'umidità. = dal
sono uncinati, imperò che l'uno tira e sgraffia, rapendo dall'altro. graf
la uncina, e con supremo sforzo la tira alla spiaggia di san pietro di arena
el fico in vetta / giù si tira con l'uncino. -come strumento
una vampa verde, et essa più non tira il ferro perché non ha più spirito
/ che l'una parte l'altra tira e urge / tin tin sonando con sì
iii-198: ecco dunque che l'orologio tira una parte, e paltra urge e spinge
e paltra urge e spinge: cioè tira col peso e fa volger la ruota,
insolite a lei; ma sì la tira / un istinto di sole, un indefesso
. ibidem, 193: quando piove e tira vento, serra l'uscio e
si vorrebbe mai, da chi mugnendola ne tira profitto, che giammai si seccasse.
di venture che di passo in passo tira l'animo del lettore... ad
carrate e vago nate di bestialità che si tira dietro la cosiddetta cultura. arbasino,
il fiume di toscana, / che tira l'acqua da tutti i valloni: /
acqua da tutti i valloni: / che tira l'acqua da tutti i vallati:
un disio, ch'a tal donna gli tira, / da lei fugendo ed essa
ha preso un poco di punta e tira all'aceto, da principio il rimedio
paese di 'vapiano', in ogni cosa tira innanzi a passetti di grammatico e colle gruccie
: se lento amore a lui veder vi tira / o a lui acquistar, questa
dopo giusto penter, ve ne mar- tira. boccaccio, dee., 1-9 (
/ per cui trinacria si divelle e tira / la chioma, de soa gloria vedovata
ad altri. giuliani, i-428: tira poi il marmo a una certa finitezza,
quando non ci è vento, una bestia tira un gran carro. malaparte, 7-448
. f. alfieri, xcii-i-45: si tira in giro di mandritto una velata,
quindi alzate le mense, tutto pien (tira, e di dispetto schizzando velen dagli
, e passa il secondo ferro: tira altri tre colpi, e taglia sul primo
la rabbia venerea, cioè la lussuria, tira gli uomini a la intemperanza: e
liburnio, 126: la focosità venerea tira l'uomo ad intemperanza. leti,
partic. nelle espressioni secondo il vento che tira, tirare un certo vento, ecc
o personali. montale, 12-190: tira in queste pagine un vento di malattia;
ibidem, 193: quando piove e tira vento, serra l'uscio e stati dentro
in sul capo, essendo raso, tira l'ugola. m. savonarola, 28
ventose e con lo multo sucare lo tira in giù. e. cecchi, 2-185
ventre, / che d'abisso li tira suso in alto. leonardo, 2-56:
, che si chiama santo, ma tira al giallo. pascoli, 1-580: per
verde scuro misticato con berettino scuro che tira al negro. cassola, 4-261:
chi compagna; / chi quele corde tira, e chi le mola / chi cava
: considerate appresso come una verità si tira dietro l'altra. casti, 26-
, emozione, vergogna; paonazzo per tira o per un sentimento represso; anche,
e per la vacca i tori il vizio tira. lastri, vi-241: il maschio
nel ventre, / che d'abisso li tira suso in alto. boccaccio, vii-40
, v-99: le foglie degli alberi quando tira il vento... si voltano
, porre il dito nel vespaio: tira, / e l'annottare delle prave vecchie
volte el fico in vetta / giù si tira con l'uncino. monosini, 253
un arco ch'io le diedi, e tira, e 'l coglie a sommo '
/ se stessa a modo d'euripo tira. = voce dotta, lat.
esilio indegno, / che della povertà tira e l'oltraggio / mi tenga in vile
del vincitore. tasso, 6-36: ne tira argante infellonisce, e strada /.
si ritenne, e vinto anch'egli da tira diede nel viso a domicilia una fiera
una libra di zuccaro ben purgato, tira a meza cottura, ed once sei
1-24: il pavonazzo, e violato che tira al turchino, lo fa l'indico
, mediante la sua nota virtù, tira a sé il ferro. algarotti, 1-ix-125
d'annunzio, v-1-320: la batteria gazzola tira sul castello di duino, dove nel
sparsi, / la sì frustata spe rapido tira rle taciturne labra a lamentarsi. bembo,
massaro lanzone spiegarle che un cavallo che tira il biroccio ha dei vizi e non può
/ prova la mia fermezza e sì la tira / al ben dal quale sta tanto
tirare; il garzone tien forte, e tira anco elli; e così ciascuno tirando
, che si chiama santo, ma tira al giallo. = voce dotta
perché non vi sia dubbio sulle motivazioni tira fuori dei soldi, per indicare compenso.
. / nutrissi sempre, amando, e tira pelle / di cibo grosso e duro
qua giù e più a sé l'anima tira, / parrebbe nube che squarciata tona
rinaldo rivolta, / con la man alta tira una zampata. forteguerri, vii-22-12:
pananti, i-28: l'opera finalmente tira tira / va in scena; or sì
pananti, i-28: l'opera finalmente tira tira / va in scena; or sì
, di zig-zag, si passa, si tira avanti e si ride. faldella,
terra. fagiuoli [tommaseo]: tira loro zollate a dirittura. batacchi,
ei 'l zomba e forbotta / e gli tira gli orecchi ocabolario di agricoltura,
copritevi la testa col zuccotto, / ché tira ven to, e voi
. nieri, 323: biroldo prestamente tira fuori una zuppieròtta che avevano preparato lì
far nulla, menchemeno lavorare e solo gli tira la passera. = comp. dal
, gli dà un po'di bombé e tira fuori una storia. = deriv.
canto tipo blues o spiritual, la voga tira a quella che potrebbe chiamarsi la canzonetta
, gli dà un po'di bombé e tira fuori una storia. = voce fr
la cannuccia ». mia madre mi tira contro lo shaker, balza sulla sua honda
tanto entra un contadino... e tira dentro una mastella di cipolle flambé.
comari). arbasino, 3-447: tira fuori da un cassetto un gruppo fotografico
: un particolare diretto accorciato che si tira usufruendo quasi esclusivamente della forza del braccio
sbraitante che sclera ancora di più e tira calci alla mia porta. = deriv
canto tipo blues o spiritual, la voga tira a quella che potrebbe chiamarsi la canzonetta
, arma da fuoco in generale. tira fuori l'artiglieria, che è arrivata la
nel baseball, fallo del lanciatore che tira la palla troppo alta, troppo bassa
uh, adesso mi colpisce, adesso mi tira un cartone in pancia e io casco
, davanti al banco: un 'cichéto'tira l'altro, un bocconcino prelibato chiama a
come sukru, un'ala cinghialesca, tira fuori da centro-area. = deriv.
nelle mie cosce, e la tavola ci tira verso riva. = locuz. ingl
.. si stringe nella giacchetta sintetica, tira a séla sua valigia troppo grande,
del terzo [atto] emma gramatica tira su il collo e atteggia la bocca a
, perché di tanto in tanto lui tira ancora. farfallante (part. pres
cuoio, e non sceglie la pipa che tira meglio, e fuma. a. camilleri
prima o poi fa come nasca, che tira come un matto ma dove ha avuto
dita. con un gesto delicato, si tira con le mani un lembo di ingera,
un bagno turco di turpe musica, tira la coda al flipper, mangia porcherie,
sport. nel rugby, giocatore che tira i calci piazzati. la stampa
onda, a seconda del vento che tira: la tramontana, con onde che arrivanofinoacinquemetri
, 2-152: non è uno sbarbo che tira i pacchi, questo youri, anzi
conseguenze per un giudice che non si tira indietro davanti ai poteri forti: «
le proprie canzoni per cantarle dal vivo, tira fuori [eros ramazzotti] una rispettabile
ballestra, 2-148: massaggia il mento, tira via una ciocca di capelli slavinati in
no ». « stracciacazzo ». si tira seduta. « che vuoi? ».
impietosice. a questo punto il talento tira fuori il suo supercazzone. un filetto
dita. con un gesto delicato, si tira con le mani un lembo di ingera