uno per un orecchio, e lo tira in ischiera; ne spinge un altro col
, 2536]: abborraccione, chi tira via un lavoro pur di finirlo; bene
carta di pecora abbruciata, se altri la tira. vettori, 1-25: ulivi giovani
i-355: già del torbido mar tira spumante / fa del naufrago abete aspro
ventre, / che d'abisso li tira suso in alto. g. villani,
deboli..., perché gli tira, colorisce e aggrandisce, messo spicciolato nelle
1-6: allora si accese contro lei tira di dio. beltramelli, ii-190: avevo
, che a mal far la voglia tira: / vòlsose d'entomo e gira,
ei creda finita aver la festa, / tira di nuovo, e dà vicino al
che già domina la cruna; / tira il fil dentro alquanto, e l'occhio
: si sente subito l'odore, che tira loro [a'buccheri] fuori l'
s'adopra / il ciabattino acciapinato, e tira / lo spago a doppio. tommaseo-rigutini
dar fuoco alla carica a piacimento di chi tira... l'acciarino si compone
fine che la semplice civetteria; l'accivettare tira al cuore, alla borsa, al
coi denti. gozzano, 54: tira prilla accocca / con il filo della rocca
pallino, verso cui ogni giocatore tira la propria cercando di accostarsi quanto
un tal cominciamento, / colui che tira l'acqua al suo mulino? salvetti
non è dunque eccesso, / perch'ognun tira l'acqua al suo mulino. verga
arme e con infinite altre iniurie che si tira dietro ed nuovo acquisto. ariosto,
tempo, per altre ragioni, mi tira addietro. troppe cose mi dividono,
» disse, « infin quivi ti tira », / additandomi un balzo poco in
usa da'notomisti come aggiunto di muscolo che tira all'indietro la parte che è destinato
comune nell'uso) esprime non tanto tira momentanea e veemente, quanto 10 stare
del gran disio che de li occhi le tira, / incontro a sé s'
quanto tu meno premerai in altrui per tira, tanto tira premerà sopra te,
meno premerai in altrui per tira, tanto tira premerà sopra te, che allora ne
stiva, alterativa, resolutiva, e tira le materie alle parti di fuori.
: la coloquinta delle parti aduste / tira l'amaro e lascia la dolcezza. crescenzi
astuzia e senno / senza punto mostrar tira che l'arse. redi, 16-viii-315
le cose innato, quando esce non tira la parte impura, qual non ha
viani, 19-146: fu un molla e tira, tra agenti e folla, in
: chi mi spigne? chi mi tira? / qual vertigine m'aggira? buommattei
: tancredi in tanto, ove fortuna il tira / lunge da lei, per lei
, / apre il rostro canoro e quindi tira / fiato, che mentre inver le
sempre piglia e accaffa, / e tira e forte aggraffa. 2.
e deboli,... perché gli tira, colorisce e aggrandisce. =
, or pure agogna, / qui el tira amor quinci 'l ritrae vergogna.
purché si parli come vien viene, si tira diritto e lesti. o che
come fa la calamita / quando l'aguglia tira per natura. 6.
, né si chinano a terra quando si tira la corda, ma stanno alte,
straglio; qualsiasi cima con cui si tira in basso o si accompagna un oggetto nella
dal camin de libertade / seco mi tira, sì ch'io non sostegno /
/ che la destra del cielo allenta e tira. landino, 376 [par.
quali corde la destra del cielo allenta e tira: cioè le quali corde la grazia
'l corpo è bella e ben composta, tira a sé ed alletta chi da lontan
ventre, / che d'abisso li tira suso in alto. idem, inf.
forza, pungolato da un ragazzo, tira per un grosso cànapo, dall'argine
alzare), da helciàrlus * che tira la barca con la fune '(deriv
/ urta mole filante e in cerchio tira, / e de l'umana ambizion
marsilio ficino, 2-107: la calamita tira il ferro: l'ambra la paglia:
ella riceva la forza del caldo, tira a sé la paglia e le foglie
l'artefice discostandosi molto dal vero, tutto tira al proprio modo di fare, tanto
/ dirò dove il giudicio mio mi tira. b. davanzati, i-265:
/ de l'antico avversare a sé vi tira; / e però poco vai freno
loro perché vi è l'amore che le tira; vedi l'uccellino, che non
nido, perché l'amore naturale lo tira. 2. attrazione verso una persona
lei; sì che vedi ch'amore tira e attrae naturalmente. capellano volgar.,
e 'l disio amoroso, che mi tira / ver lo dolce paese c'ho lasciato
innalzando quel suo capo ri tondo, si tira dietro l'ancudine, in una cui
/ e 'l disio amoroso, che mi tira / ver lo dolce paese c'ho
. lorenzo de'medici, ii-25: tira, buon can, su; tira su
: tira, buon can, su; tira su, cammina; / andianne,
prese il nome... dice che tira a sé l'argento, il rame
al latte... la radice masticata tira la flemma e sana i denti
per forza di demon ch'a terra il tira, / o d'altra oppilazion
angoscia che tu hai, / forse ti tira fuor della mia mente, / sì
e durano senza acqua sei giorni, quando tira tramontana... è un lago
e delle piante / di complession potenziata tira / lo raggio e 'l moto delle
paradiso. panzini, ii-632: quando tira il vento, si vedono dentro gli
la catena annoda, che poi 'l tira / in basso fondo sanza alcuno schermo.
sì vago / sanguigno fil che tira, / tronca, annoda, assottiglia,
mettete a confronto l'antecedente, donde tira la conseguenza tertulliano, coll'antecedente,
conseguenza tertulliano, coll'antecedente, donde tira la conseguenza orsi, vedrete l'argomento
furiosamente nel vuoto... pareva tira violenta d'una belva formidabile che cercasse
, vedete che mala coda si tira dietro. bartolomeo da s. c.
della spalla e della rissa co'birri, tira il conto innanzi, e s'è
de'poeti a'precetti della vita, tira la poesia fuor dalle favole e maschere.
appuntato che scende, e mi guarda e tira dritto. pratolini, 2-129: tuttavia
dal camin de libertade / seco mi tira. boccaccio, i-283: o quanto è
la carca. boccaccio, i-513: meritarono tira del sommo fattore, per la quale
. bartoli [alberti], 3-11: tira la muraglia a filo con l'archipenzolo
; crede sia lepre o cavriuolo, tira l'arco e saetta. alberti, 104
del proprio corpo. -l'arco tira molto (o poco): questa persona
, e quanto poco il mio arco tira in ogni cosa. -l'arco
spezzarsi. -prov. chi troppo tira l'arco lo spezza: chi troppo
molto abbraccia, poco stringe; chi troppo tira l'arco, lo spezza.
, non amore, ma poco senno li tira, per avere poi vanagloria nel cospetto
forza che più in una scossa / tira, eh'in dieci un argano far
: movesi l'aria come fiume e tira con seco li nuvoli, sì come l'
li nuvoli, sì come l'acqua corrente tira tutte le cose che sopra di lei
aggiugner dovrò dell'arme bianca? / tira di spada, come la saetta. d'
furore / tolto tarme di mano, e tira morta. -avere l'arma di
amara. nieri, 323: biroldo prestamente tira fuori una zuppierotta che avevano preparato lì
che è compiutamente verde e che quasi tira all'azzurro. idem [dioscoride]
. buzzati, 3-19: dal colle tira fuori di tasca una piccola armonica.
. una piccina bionda e celeste che tira le carezze. manzini, 10-128: ci
, che a mal far la voglia tira: / vòlvose d'entomo e gira,
arrischi / talor ov'amor l'arco tira et empie. della casa, 632:
là drizza, anota tarmi, aguzza tira / del curvo rostro e de'
le cose innato, quando esce non tira la parte impura, qual non ha
anche iron. giusti, ii-458: tira avanti a consolare coll'arte della lesina
come un arcolaio, lo sconosciuto mi tira su, mi abbraccia furiosamente. palazzeschi
-avere ascendente: essere rostro canoro e quindi tira / fiato, che mentre inver le
nel ventre, / che d'abisso li tira suso in alto; / onde cammino
quel sì vago / sanguigno fil che tira, / tronca, annoda, assottiglia,
assottiglia la veduta dello intendimento, e tira lo vero dal falso. a
. magalotti, 9-1-172: l'astaco tira più al paonazzo; ed in alcuni luoghi
): mette le mani in tasca, tira fuori una berlinga, che, attese
: che ciò che trova attivo quivi, tira / in sua sustanzia. crescenzi volgar
: pare come ne'drammi: tira, tira: c'è ancora due atti
come ne'drammi: tira, tira: c'è ancora due atti prima
avvenne un pigia pigia, un tira e molla tra carabinieri e popolo
dal camin de libertade / seco mi tira. idem, 296-6: invide parche
e quel sì vago / sanguigno fil che tira, / tronca, annoda, assottiglia
, agg. che attrae, che tira a sé. g. del
, ii-211: iddio stesso, che tira a sé tutte le cose come amato e
la calamita, il corno del cervo che tira le serpi col naso,..
naso,... l'ambra che tira la paglia. guiducci, i-270:
/ sì grave oltraggio a vendicar le tira. giusti, iii-186: io tornerò
l'uomo misericordioso e pietoso non aumilii tira di dio. sacchetti, 254-21:
aerea, quale appunto è l'aria quando tira il vento australe. d'annunzio,
: a vederli in questa stagione autunnale che tira già al buio andare attorno così variopinti
averla taciuta. forteguerri, 1-45: tira avanti la donna e non risponde.
, / la pietà cede, e tira avampa e bolle, / e le lagrime
amo / dell'antico avversaro a sé vi tira. petrarca, 62-8: sì ch'
calor natio del seme esce fuori e tira seco la parte viscosa in cui s'era
che gli è avviticchiato addosso, e tira senza discrizione. mellini, 1-23:
azzurro chiaro e gentile; azzurriccio, che tira all'azzurro. azzurrigno, agg.
se accosta alla donzella / e pianamente tira for la spada, / e veggendola in
/ cominciarono a fare a chi più tira. d. bartoli, xxix-1-39: e
o no, si conosce dalle freccie che tira; così el valore de'prìncipi si
che s'adatti a sfamarsi da chi tira il pane colla balestra? -prov
4-1163: l'amore di chiarita mi tira d'andare a dire una ballattina appiè di
catalano / che si messero a fare a tira tira. idem, iii-325: già
/ che si messero a fare a tira tira. idem, iii-325: già il
mio, » disse « infin quivi ti tira », / additandomi un balzo poco
uno orecchio, / chi l'altro tira tanto che lo sbarba. pulci, 26-63
; / e alla barba del vicino / tira l'acqua al suo mulino / per
a modo di scansarla; ma un'opra tira via, pur di finir la giornata
pescare... cala la lenza: tira su un barbo: zufola.
chiesa, 5-79: una chiacchiera tira l'altra. si comincia col discorrere
comincia a sciorre / le sacche, e tira su bell'e polita / la sua
chiesero alla ragazza del peso: quanto tira a lordo? palazzeschi, 3-19:
che se le presentano la sola fiamma non tira, che che si dica plutarco,
tutte l'ore da infiniti uomini si tira su pel naso, se sia posto in
129: voltolarsi ciechi nella propria bassezza tira il castigo, forse anche più che delinquere
il quale mediante una maniglia ferma si tira, cioè si fa scorrere colla mano
incontri e rende placido il mio cuore: tira d'ogni giorno si disgombra: non
il soldato vuol scappare il caporale gli tira addosso peggio di un beccafico. -ah!
l'imbusto. lippi, 11-48: tira in un tempo stesso a un bel-
se accosta alla donzella / e pianamente tira for la spada, / e veggendola in
di casa sua, dopo un'ora di tira e molla, ne contavano delle beffe
, e quando vede il bello, / tira un fendente, e in mezzo gliela
. firenzuola, 636: orsù, ben tira innanzi. f. d'ambra,
altri titoli benemerito, allorché egli tira a una legge di natura e di previdenza
-prov. proverbi toscani, 1-45: tira più un filo di benevolenza che cento
porse al compagno e disse: « tira, che tu non beesti mai meglio
messer pluto / vive alla cieca e tira giù berretta, / qui t'ho chiamato
: il bersagliere è propriamente colui che tira al bersaglio, ma qui s'intende
. segno preso di mira da chi tira un colpo (con armi da fuoco,
indora gli strali d'amore, codesta tira l'arco d'amore, e ferisce
altra volta. baretti, 2-210: si tira innanzi a riferire berteggiando molte mode
, perché il villanzone quando pota, tira a terra que'tralci alla bestiale. c
qualche cosa in solido, il bere tira di conseguenza lo sgranocchio. c. e
termine di confronto e a sé mi tira. bocchelli, 6-370: le eleganze
dalla biblioteca o dalla libreria, si tira col lapis di colore o coll'
la lascia per qualche minuto poi la tira su e fa schizzare dentro un secchio
. magalotti, 22-218: l'uffizio tira a levar la birbanteria, quanto l'
. /... agevolmente / tira, volgendo il bìschero, la corda.
del zolfo, perché ristagna, risolve, tira e salda. guarini, 224:
ne i luoghi ove sia di bisogno, tira a sé le tignuole e le blatte
infocate gli s'inchiodavano agli orli, tira di qua, tira di là, l'
agli orli, tira di qua, tira di là, l'acqua agitata traboccava
e lo lascia sgocciolare inerte mentre egli tira le ultime boccate di fumo da un mozzicone
palla più piccola del biliardo, che si tira per prima. -gioco delle boccette:
dinanzi, ma la bolide ardendo tutta, tira più lungo tratto di fiamma. pascoli
, passato il primo bollore, ciascuno tira innanzi per la sua via e bada
si compone, che altri per amicizia tira, altri per inimicizia il tirato scaccia
borghese, di borghesùccio minimo, che tira all'utile immediato, e si infanatichisce
seta verde. mia madre prende e tira fuori cinque marenghini. la fa un muso
-qui la botta non vale, perché ci tira garbino al solito, e la palla
appressa, egli già mira, egli già tira. d'annunzio, ii- 700
, / e verso il tronco il tira strasinando. ariosto, 28-63: entra pian
a volo. tommaseo-rigatini, 3498: tira brezzóne! diciamo per ischerzo, al
e1 sole mentre ch'è sopra la terra tira a sé gli umori: quelli che
, ché, pesta in acqua, tira fuori tossa rotte: il perché alquanti
le quali e legnate. « tira brocco, uh! forza! uh!
brocco, uh! forza! uh! tira, porcone *. servono el medesimo
uno solo dei capi); vince chi tira il fuscello più lungo o più corto
premio proposto; e quel filo che tira il premio si fa o più lungo o
fuori il suo; e quello che tira il più lungo o il più corto,
natura de'membri con molta dilettazione lo tira a sé e lo convertisce in suo nutrimento
bruto e delle piante / di complession potenziata tira / 10 raggio e 'l moto delle
, e quando vede il bello, / tira un fendente, e in mezzo gliela
, dove faceva la deliziosa bucherella che tira i baci. baldini, 1-66: vai
giallo, e 'l midollo del legno tira al rosso, e per la parte di
convento, e la campana presta / tira, e gran picchi fe'dare al battaglio
, 1219: la nebbia gemica, tira una buffa / ch'empie di foglie
. la quale tenendosi alzata, si tira poi giù da'cavalieri nell'atto del
de'secolari, la quale tenendosi alzata si tira poi giù... da'fratelli
le leggi. menzini, 5-263: tira pur giù la buffa, ardisci,
a giorno né a millesimo; / tira giù buffa, e il porre in cataletto
del castiglioni, / che mascherato ancor tira di buffa. = cfr.
. sacchetti, 145-46: ser domenico tira un peto che stordì il iudice con
, ii-352: da una scatola d'argento tira fuori un buffettino con polvere di cipro
campanello resta in mano a chi 'l tira. pare insomma che con un buffo debba
de sanctis, i-72: costei dalla svizzera tira giù fino a palermo per ammazzare cestio
al tutto contrarie a quelle che ne tira il comune degli uomini. tommaseo,
domandano lei. i bagàj s'i tira dree tùcc. è magari buona, in
maestro alberto, 58: colui cui tira questa caggitoria felicitade, o sa
19-90: nullo creato bene a sè la tira, / ma essa, radiando
quali / strette il perdono del signor ne tira, / perché sien maggior grazie a
no se vede, / ma sì lo tira signori- velemente: / e questa cosa
fa la calamita / quando l'aguglia tira per natura. monte, xxxv- i-
serenissima corona, la quale, come calamita tira il ferro, così con la sua
ferro, così con la sua virtù tira ciascuno con desiderio a veder la sua
è quella calamita, che con violenza grande tira a sé gli animi anco di quelli
calamitate. segneri, iii-2-95: un peccato tira l'altro come un ferro calamitato tira
tira l'altro come un ferro calamitato tira l'altro ferro. vallisneri, iii-381
e nel sentire la calamita, che lo tira a sé, temendo gli scandoli,
, / e verso il tronco il tira strasinando. leonardo, 1-230: che-
, 1492: e il bove, tira e calca e ponta, all'ultimo /
: grattate la schiena all'asino, vi tira i calci; affaticatevi in prò degli
agg. e sm. scherz. che tira vigorosi calci. bruno, 3-466
tessitore calca l'una delle calcole, tira in giù l'uno de'licci, e
de'licci, e con esso liccio tira in giù l'uno degli ordini dell'ordito
ordito, per il quale il tessitore tira la squola, e con essa un filo
civetta], / se invece di volar tira il calesse, /...
mai migliore opera, che quando e'tira le calze, e ancora che nella vita
perché o ella resta sui generali o ti tira a conseguenze assurde. quando..
!... io aggiaccio; -e tira il copertoio, calzandosi con esso attorno
. nieri, 371: va, tira un poco il filo, ed eccotelo su
suo, perché l'amore del guadagno lo tira. lettere e istruzioni de'dieci di
: belle donne, a raccontarsi mi tira una novella... la quale per
ch'ancor non torse del vero cammino / tira di giove per ventosa pioggia. boiardo
vitelli. -si campa: si tira avanti alla meglio, si vive come
almeno il padrone è sano, e la tira innanzi... ma due
, 3-1-13: che il frenar di costei tira e l'orgoglio / vanto è maggior
, ii-281: so di un pretucolo che tira a farmi passare per il primo superbo
. gozzano, 55: tira, prilla, accocca, immota, /
si lega e con l'argano si tira su. colletta, i-251: negli arsenali
guerrazzi, i-232: il nassoli si tira su gli occhiali a mezza fronte,
semo fora, / ma si piove o tira vento, / de l'inverno semo
, i-1167: quando nevica o piove o tira vento e la canicola infuria..
balla e polvere che una curta, tira molto più lontano. 13.
questi, e del martel sì sodo / tira, qual s'abbia a conficcare un
: e l'altra, che vi tira entro tutto lo scibile e lo riduce a
mediante le gran conseguenze ch'ei si tira dietro; e resto estremamente meravigliato,
una pistola; l'afferra, la tira fuori; ma al primo suo grido
. alle gambe! gli ho detto; tira loro alle gambe: cura di piombo
innalzando quel suo capo ritondo, si tira dietro l'ancudine, in una cui
comprometti * -... veuillot tira innanzi a capo in giù.
avveggono a che termine amore li tira: rimangonsi nel viaggio non giungendo mai
celate, e quando noi vogliono si tira la cortina indietro e si fa capolino a'
il soldato vuol scappare il caporale gli tira addosso peggio di un beccafico. svevo,
grugno, ognuno sbuffa, / e tira gli occhi pe'buchi del sacco, /
piglia la cappa cardinalesca co'denti e tira quanto può te, non dimorsandola mai
io, che su quelle cime non tira vento alcuno. proverbi toscani, 192:
è una mercanzia della quale ogniuno ne tira un carato e chi più si tien savio
sto meglio di quand'ero costà ma quando tira scirocco, mi par d'essere sui
, e polvere, che una curta tira molto più lontano. marino, i-85:
il soldato vuol scappare il caporale gli tira addosso peggio di un beccafico. d'
altro ancora. tenta la corda patetica, tira a impietosirmi. -essere proprio,
che io non sappia che questa sua carità tira a altro fine. anguillara, 11-158
carnaio / che là s'affolla, / tira una taide. e. cecchi,
della carne è grave sasso / che tira al fondo l'intelletto altero. de sanctis
è tocca nell'onore. -la carne tira, le carni tirano: il desiderio
ricevere una dote cospicua. -la carne tira e il diavolo è sottile: le tentazioni
dice bene il proverbio: la carne tira, e il diavolo è sottile!
pascoli, 1492: e il bove, tira e calca e ponta, all'ultimo
dannate al freno / della legge che tira al centro i pesi. carolare
della famiglia. calvino, 1-345: si tira la carretta, così, un giorno
carrettièró, agg. ant. che tira il carro. s. agostino
sotto il letto e di notte si tira fuori, per farvi dormire un ragazzo,
carro innanzi ai buoi; il carro tira il bue: fare prima quel che bisognerebbe
voi. salvini, 39-vi-216: il carro tira il bue, che si dice delle
del comune,... e tira vaio uno grande paio di buoi coverti
la lascia per qualche minuto poi la tira su e fa schizzare dentro un secchio quel
, che si dice succhiellare, quando si tira su la carta adagio adagio. pananti
strada maneggia i sassi con precisione e tira a segno nei cartelli di porcellana delle
distinto sui cartelli e cartelloni teatrali, e tira gente. oggi che 'artista di
strada maneggia i sassi con precisione e tira a segno nei cartelli di porcellana delle
un altro nocciolo; e colui che tira e coglie, vince tutte quelle caselle
caso egli è più ardito, / ora tira le corde, or le dislaccia;
la navicella per la fessura, et tira a sé le casse, accioché la tela
con un sospiro quindi la cassa / tira col muto pettine a sé. / muta
, i-295: apre ogni armadio, tira ogni cassetta. carena, 2-139:
legno, coll'aiuto della quale si tira in alto un maglio, che è un
... e dal detto punto si tira una linea, la quale incrociata ad
] anco, e la voglia anco il tira / a l'alta sedia, che
tanto, indarno san georgio si mar- tira. / che fia s'avrà la catedra
: belle donne, a raccontarsi mi tira una novella di cose catoliche e di sciagure
parola. -tristo a quel cavallo che tira contro lo sprone: tocca danno a
forza, pungolato da un ragazzo, tira per un grosso cànapo, dall'argine dell'
te, signore mio, che riposi tira tua, acciocché quelli d'egitto non
scarso, s'accorta la scotta, e tira il cratillo della vela verso poppa.
una sorte ch'è rossiccia e tira in color ceciato. barboni, ii-1-925:
dell'andare del gesso, ma che tira un poco al cedrino. =
a un viaggiatore scappa la pazienza e tira una cenciata « va via, brutta
isola, fra le sorelle, che si tira modesta da un lato, e sfugge
dannate al freno / della legge che tira al centro i pesi. leopardi, 975
/ d'ogn'omo, laove sua opera tira, / o 'm bene o 'm
oro della cesarie. gozzano, 55: tira, prilla, accocca, immota,
si fa lo scasso, e qua si tira dentro, / là si leva la
idem, 91-85: entrato nell'orto, tira uno aglio, tirane due, e'
/ e che 'l cieco furor sì inanzi tira / o mano 0 lingua, che
che se le presentano la sola fiamma non tira, che che si dica plutarco,
/ volge le chiavi, i nervi tira e scende / con passata maggior fino a
. allora, perduta ogni grazia, tira a far paura. ossifica, mette
agira, / qual nascosa cagion tanto me tira, / che altro ch'esser in
il vuoto spalancato sotto i piedi e che tira giù inesorabilmente. 5.
/ a tempo nasce e 'l crin sanguigno tira / per gli alti chiostri. tasso
... l'altra, che vi tira entro tutto lo scibile e lo riduce a
cicognani, 3-3: ogni volta che tira in su il fiato, risucchia:
la spalla, prende la mira, tira a sé i due grilletti, e -ciac
abbia voglia di morire e mentre gli si tira, scuote le ali e ciancia la
magro, secco, rifinito; se tira una folata di vento, addio le
, e hanno osservato che mentre tal vento tira, le cicogne non volano mai.
fanno come le ciliege, che una tira l'altra? g. gozzi,
46): tutti quasi ad un fine tira vano assai crudele, ciò
pigliare due ciocche di ciriege, ne tira a sé dieci e dodici. soderini,
pianta si attacca alle vestimenta, e tira a sé gli uomini, come circeli
.. / qual nascosa cagion tanto me tira, / che altro ch'esser
e però ora alzandosi ora abbassandosi, tira, quando all'uno e quando all'
del suo strai la cocca, / poi tira quel col braccio poderoso / tal che
-a un viaggiatore scappa la pazienza e tira una cenciata - va via, brutta bestia
orivolo dello studioletto d'ebano, che o tira una cordicella, o mette in un
pria / che nessun si diparta tanto 'l tira / fuggendo, che par una saettìa
gonfie. verga, 3-82: ognuno tira l'acqua al suo mulino, come compare
i piè tutti d'acciaio, / e tira, che correbbe nel danaio. note
danaio. note al malmantile, 4-56: tira così aggiustatamente, ch'egli correbbe in
, e corvetta e morde, e tira calci, con insoffribile protervia e tracotanza
che parve un gatto quando lo si tira sù per la collottola. alvaro,
partiti vi è collisione \ ma tu tira di lungo, e tieni per fermo che
nel sentire la calamita, che lo tira a sé, temendo gli scandoli, sta
, 6-ii-165: l'alba col / tira l'amaro e lascia la dolcezza, /
deboli,... perché gli tira, colorisce e aggrandisce, messo spicciolato nelle
quella dove l'archetto va e la tira. verga, 3-43: don giammaria buttava
. intendi, ogni volta ch'egli tira colpisce. -colpo d'accetta,
con ispessi / fendenti e punte assai colpacci tira. = lat. tardo colpus,
si fa lo scasso, e qua si tira dentro, / là si leva la
/ e 'l disio amoroso, che mi tira / ver lo dolce paese c'ho
altrui o almeno il lor contado, quasi tira di dio a punire la iniquità degli
giù, e più a sé l'anima tira, / parrebbe nube che squarciata tuona
di calamita; e perché la calamita tira il ferro, hanno posto e compassato nel
e delle piante / di complession potenziata tira / lo raggio e 'l moto delle luci
comprometti * -... veuillot tira innanzi a capo in giù. svevo
dalla concavità della spera lunare, si tira il fuoco in alto, per congruità
/ giuno di concitar la furia e tira / di turno unqua non resta.
per no vorer concordio, / ma tira pu in descordio, / a la raxon
distrazioni e le sue smemorataggini, costui tira sempre al concreto, e al concreto
l'inavvertente plebe / conculcatrice dell'oblio non tira. soffici, ii-38: l'unica
dalla sua concupiscenza, la quale il tira e l'alletta; e che questa,
ammassamento. dossi, 209: « tira fuori i bauli » comandò a paolino.
dalla concavità della spera lunare, si tira il fuoco in alto, per congruità di
, subito [il ladrone] ne tira la divinità in conseguenza, e muovesi
dello essere eccellente alle oneste gli uomini tira. queste due cose, non per alcuno
la retorica, ninfa dello spettacolo, tira il telone d'indiana, acciò l'
che abbiano i figliuoli da moglie? tira innanzi il conto, e tieni a bada
... stabilito il quale, sì tira il conto della distribuzione di tutta l'
guadagnare quelle provisioni alla casuccia dove si tira per poca cosa. foscolo, xiv-27
, iii-24-409: ma l'onorevole bonghi tira pur via a schiacciarmi con una contrapposizione.
loro, e... un errore tira seco l'estremo opposto. stuparich,
tirato in direzione opposta, spinge o tira le controstecche, le quali spingono o tirano
l'amore frange la contumacia, doma tira, e l'annichila, e lo fa
conturbato, / e li venti ogniur me tira / per averme già affondato. boiardo
loro, e... un errore tira seco l'estremo opposto. 28
grugno, ognuno sbuffa, / e tira gli occhi pe * buchi del sacco,
: v'è una corda che ci tira, come vitelline al macello: si va
egli è più ardito, / ora tira le corde, or le dislaccia; /
i-50: la purità natia dunque si tira / dall'armonia del mondo e d'
ancora. tenta la corda patetica, tira a impietosirmi. bacchetti, 1-iii-578: «
è spazio, da qualunque lato si tira la corda, di diecimila dugento miglia
41. prov. - chi troppo tira la corda si strappa: chi troppo
la pazienza scappa; / chi troppo tira la corda si strappa. bandi, 288
ma non lo diceva: chi troppo tira la corda si spezza; e voleva
piglia la cappa cardinalesca co'denti e tira quanto puote, non dimorsandola mai;
: fatto la fossa, si tira giù, e vi si coricano i tralci
ascoli, 3308: la corniola pur mitiga tira. trattati dell'arte del vetro,
[il parafulmine della villa], se tira i fulmini in barca o se li
guerrazzi, i-144: mentre eponina si tira indietro con grazia infinita la corona dell'
non amore, ma poco senno li tira. caro, 12-i-336: perché a l'
massaro lanzone spiegarle che un cavallo che tira il biroccio ha dei vizi e non può
cavallo che corre... si tira la briglia perché non esca fuore dell'
/ nel parmigiano. / molla e tira tira e molla / poca corteccia e
/ nel parmigiano. / molla e tira tira e molla / poca corteccia e dimolta
, e corvetta e morde, e tira calci, con insoffribile protervia e tracotanza.
soffici, 1-169: dopo cena, tira fuori una cosina d'argento, un astuccio
jahier, 179: il caporale lo tira fuori dai ranghi, lo fa marciar
, 1492: e il bove, tira e calca e ponta, ah'ultimo /
/ volge le chiavi, i nervi tira e scende / con passata maggior fino a
: in tanto quel notaro criminale / tira giù presto presto il suo processo,
tempo nasce e 'l crin sanguigno tira / per gli alti chiostri, ed ira
e cristo con la virtù della sua croce tira a sé non pur gli altri peccatori
comporne poi i legnuoli, mediante la tira. d'annunzio, ii-389: eri presso
bandello, 1-15 (i-173): de tira dei mariti le due fedelissime compagne troppo
delle cose si sanno: l'altro si tira a indovinare. imbriani, 1-149:
: levrieri e bracchi là corrono a tira, / bei cucciolini spagnuoli colle donne.
consueto tic-tac; ràntola la sonerìa, tira in su il moccio, e l'avoltoio
crepapelle. pataffio, 7: tira le calze a te, disse tirante:
cui gianni rispose: -amore, e tira del re. cellini, 1-18 (56
. ruspoli, 179: quando tira di gorgia il suo culaccio /
alle gambe! gli ho detto; tira loro alle gambe: cura di piombo ci
4-17: io veggio ben come ti tira / uno e altro disio, sì che
dalle usitate sin qui, s'ella tira un po'più lontano. nievo, 1-10
pioggia da quattro dì in qua; e tira per el dado di sorte che non
e se allor pianse, or qui tira per dado. -trarre, torre
, ed ha buono naso, e tira per forza bene imo arco. luca pulci
a morir per man di dame, / tira anco a lei un e fae presto
corona, la quale, come calamita tira il ferro, così la sua virtù tira
tira il ferro, così la sua virtù tira ciascuno con desiderio a veder la sua
chetare e per addormentare, o si tira a scuoprire terreno: ma l'hanno
m'afferra il collo d'un piede e tira: « ohe! che ci avete
osservato da me nuovamente, il quale si tira dietro la decisione di grandissime controversie
/ e la declina a terra, e tira e straccia. tasso, 6-i-28:
orzo nuovo è meglio ancora, perché tira più mirabilmente a sé l'acqua.
. allora, perduta ogni grazia, tira a far paura. ossifica, mette ugne
, l'uomo governa come il cavallo tira la vettura ed è la donna ch'
del filosofo con quello del poeta, tira con tutti i deliranti suoi pari a
cose celesti e sempiterne, ci tira e spigne alle terrene e cadevoli:
ii-10-110: il demone della procrastinazione mi tira pei capelli nell'oblio e nella vergogna.
; ma in fatto è dottissimo, e tira giù per chiaroscuro squarci d'erudizione da
/ tutto depone ornai l'orgoglio e tira. v. franco, 244:
personaggio importante, il cui studio ci tira bene addentro ne'misteri della società italiana
maestro alberto, 121: perché la leggerezza tira le fiamme in su, e 'l
quando iddio non esaudisce velocemente, si tira dietro l'uomo, che gli pare
: l'albero [del garofano] tira a sé tutto l'umore, e l'
. barloli, 4-35: in vano si tira l'arco, se prima non hai
essendo venuta a morte la vecchia regina tira, il re araldo suo figliuolo, cadutoli
poveraccio si sforza a stargli dietro, tira a indovinare, lascia in bianco,
donna squittisce: « oimè »; e tira i piedi a sè... e
'l cacciator nel bosco mira, / tira raccoglie e diventa fellone: / ciò
sona adviene, che una parte delle rote tira quella che gli viene drieto e urge
la città; e sopraggiunta, la tira dove ha destinato. svevo, 6-131:
destra unite: « qua, qua, tira fuori qualche altra cosa ». jovine
che la destra del cielo allenta e tira. bibbia volgar., v-492:
peccato non detestato, che col suo peso tira all'altro peccato. casti, 4-48
il creatore. boiardo, 2-10-19: tira dudone adosso a quel malvaso, / sopra
; / qua no starnai oltra, tira via! storia di stefano, 1-86:
che con poco ordine e senza costrutto tira le parole tediosamente alla lunga, e con
egli stesso eccitatore dell'incendio se ne tira in disparte, protestando di non voler
si partirà, sovente amore / mi tira, né mi vai farli difesa.
disgustoso da distrigare, lo si tira sempre per le lunghe. d'annunzio,
, e dal profondo della terra si tira e mescolasi bene e digestisce dal caldo
: come d'amor lungo digiun mi tira, / corro a colei che di beltade
corona, la quale, come calamita tira il ferro, così con la sua virtù
il ferro, così con la sua virtù tira ciascuno con desiderio a veder la sua
lo studio, il piacere della cacciagione tira e conduce gli uomini per boschi per montagne
l'adottare una trovatella, la quale egli tira su e dilige come se fosse suo
piglia la cappa cardinalesca co'denti e tira quanto puote, non dimorsandola mai;
alzan la vela, indi si snoda e tira: / pongon l'antenna a squadra
uccisori esultanti sul monte / di dio tira già grande minaccia. 3.
delle polizie solite a camminare pei traghetti, tira innanzi per le vie maestre. oriani
colorito. foscolo, xvii-107: stefano tira di spada due ore al giorno; studia
palio alla chiesa di sant'ana- stagia tira per diritto non meno di 1066 passi.
contro alla forza di chi per diritto li tira, minore per lo più si osserva
42-49: colpi a dritto e a riverso tira assai, / ma non ne tira
tira assai, / ma non ne tira alcun che fera mai. garzoni, 2-43
al figur. boiardo, 2-io-19: tira dudone adosso a quel malvaso, /
gilone persuaso, aristotimo a pena disacerbò tira, e lasciate le donne se n'andò
arco d'amor, che 'ndamo tira, / mi vedete straziare a mille morti
quell'omo che per l'ordinario la tira indirieto [la mia cassa], fia
metri dalla porta, da cui si tira il calcio di rigore. 18.
] con la sua gran potenzia lo tira [il ferro] del legname fuore,
626: fatto che sarà questo, si tira poi con la penna del martello in
severo / ch'ogni occulto penserò / tira in mezzo la fronte, ov'altri
-cadere in disdegno di qualcuno: provocarne tira, lo sdegno, il disprezzo.
, che già domina la cruna; / tira il fil dentro alquanto e l'occhio
bracciolini, 1-13-47: vanne ai pagliai e tira a qualche pollo, / desertator de'
disciplina antica si disfanno: se si tira avanti di questo passo, per me non
avea la bocca disfrenata, / ora lo tira forte, ed or pian piano:
ardente, / e l'odio e tira e la superbia monta: / ed era
aggiugner dovrò dell'arme bianca! / tira di spada, come la saetta, /
disgrazia. magalotti, 9- 2-304: tira, e la pistola non fa fuoco.
, e la pistola non fa fuoco. tira la seconda. dopo un altro piccolo
. dopo un altro piccolo contrasto, tira, e non fa fuoco né anche
e disgustoso da distrigare, lo si tira sempre per le lunghe. govoni, 3-43
-e qualche cosa da dire -oggi lo tira dalla via cui i suoi piedi si
cavalca, 21-62: d'ogni peccato è tira radice, / e d'ogni virtù
: brighe incessanti... mi tira addosso il mio 'affisso'di letterato in
quando iddio non esaudisce velocemente, si tira dietro l'uomo, che gli pare
: l'una parte e l'altra tira e urge / tin tin sonando con sì
, e il disregolamento delle leggi naturali tira seco il cambiamento delle politiche.
, i-50: la purità natia dunque si tira / dall'armonia del mondo e d'
sia avvezzo va là suso, e tira a sé quell'odore, suol pigliare una
tutti gli argani del mondo, ché tira più un pelo del manto delle donne
foglio; prese la piuma in mano; tira una linea retta per mezzo del foglio
afferra il collo d'un piede e tira. -rivolgere, raddrizzare. -anche con
aromatiche che il gran sole di calabria tira a fior della silice e del calcare.
esercita forze in direzioni opposte, che tira in parti diverse. bembo,
una cara distrazione dalle brighe incessanti che mi tira addosso il mio 4 affisso 'di
difficile e disgustoso da distrigare, lo si tira sempre per le lunghe. pea
partiti;... e durò la tira e vacazione più di cinque mesi.
officio del filosofo con quello del poeta, tira con tutti i deliranti suoi pari a
gnato. montale, 3-240: tira sempre vento e sulla regale strada non
giunger non potè: amor la spinge e tira, / non per ele- zìon,
a guardar l'occhio di viso / tira l'udito suon d'un corno roco
il pren- cipe, che divora e tira a sé le facoltà de'sudditi, senza
gesti. oriani, x-16-28: * tira via olga -le disse a denti stretti
sostenere le cose gravi; la pazienzia tempera tira, e l'umiltà della mente doma
. alfieri, 1-538: in petto tira, / per noi, raffrena il generoso
grandemente. pea, 7-430: è un tira e molla a schiena d'asino,
che spesse volte in sul penser mi tira, / nel qual pensando assa'lagrime
mente diletta gli occhi nostri, e tira a sé l'anima con forza inestimabile
-perché il dorato degli occhi di lei tira inverso la sua vaghezza il visino di lui
la soperba, che per lor te tira, / faran vendetta de le tue nequicie
: crede fiaccargli alcun la forza e tira / ergendo statue e fabricando tempi.
nievo, 1-238: sotto l'aratro tira per due e solcherebbe un macigno,
/ e risolve ogni durezza; / tira a sé tutto l'umore, / penetrando
uccisori esultanti sul monte / di dio tira già grande minaccia. montale, 1-137:
la scadenza. calvino, 1-496: tira avanti coi debiti, condannati alla vergogna
elciàrio, sm. ant. chi tira l'alzaia; facchino del porto.
lat. helciàrius (marziale) 4 che tira la barca con la fune '(
anno / di verno quando piove e tira il vento. varchi, 18-2-88: ma
non potè: amor la spinge e tira, / non per elezion, ma per
pria, come 'l destili mi tira, / l'emenda laverai, poscia col
m'arrischi talor ov'amor l'arco tira et empie. -figur.
sydrac, 168: e tanto e tanto tira monte dell'acqua, ch'ella diventa
: l'entrace l'acqua per virtute tira / dall'aria, e sopra sé così
è su quel piè di dietro: tira, e l'equilibrio si trasporta al
, ossia quella forza di gravitazione che tira un corpo che cade verso il luogo del
, con un rossore chiaro, che poi tira al giallo. bicchierai, 75:
'indovinate un po'a che significato si tira ad esso? a quello di
la fune a mano a mano che si tira su, affinché essa non s'impolveri
per lettera detto errino, e si tira su nel naso, o per fare starnutire
dico adunque che gl'iddii, per tira de'quali la terra si commosse e
pori esala, / e 'l sole il tira insino all'aura fresca. poliziano,
dagli odi, la superbia l'enfia, tira lo esaspera insino alla divisione della mente
amo / dell'antico avversaro a sé vi tira; / e però poco vai freno
tratto di nuoto sott'acqua, si tira un respiro, i polmoni nell'espan-
l'uno e l'altra va bene e tira l'aratro, come i cavalli ove
. g. raimondi, 3-33: gorki tira ai grandi colpi, ai motivi essenziali
è allienata d'alcuna revelazione, che la tira ed occupa sì tutta, che altra
così il prencipe, che divora e tira a sé le facoltà de'sudditi, senza
174): la precedente novella mi tira a dovere io similmente ragionar d'un geloso
quell'aria, che ne'tempi caldi tira gli uomini dai loro letti, e li
,... [la filosofia] tira a bastanza gli intelletti alla sua inchiesta
pindemonte, 138: chi del suo prence tira / contro destossi, ed in romita
: co'gravamenti, colle catture si tira avanti, e si arricchisce di zappe,
talor l'adunca falce: / se da tira del ciel matura messe / fosse negata
tutti gli argani del mondo, ché tira più un pelo del manto delle donne
stato; sente che il destino lo tira per le falde verso i suoi simili.
pentola è calda, / e nessuno mi tira la falda. 11. veste
uno come cantini, non abdica, si tira un colpo di rivoltella. e imo
della mira, / e così colui che tira / bene spesso può errare. manzoni
, 3-114: egli [lo sceriffo] tira poco meno di mezo reale per fanega
appiccata a una corda, subito se ne tira fuori cotta e anche qualche volta arrostita
quella allo intelletto, lo appetito de'sensi tira giù lo intelletto e il libero arbitrio
(che è fantin di picche) tira / a l'amico, e al nimico
, 9-695: viene, e sì mi tira / pel santam- barco, e dice
del castiglioni, / che mascherato ancor tira di buffa: / ed ei, che
gambuccie... è un avvocato. tira fuori un fascicolo dalla cartella spelacchiata che
che fai? deh qual follìa ti tira / armi a toccar d'infernal tosco
/ v'è di diana ancor nascosta tira, / son fatalmente infauste e maledette.
animo? che è più faticoso che tira? petrarca, 264-56: un pensier dolce
/ iurta mole filante e in cerchio tira, / e de l'umana ambizion si
spesso a mal oprar mi spinge e tira / farai lucida, santa e gloriosa
oltre la reputazione dell'armi, si tira dietro la conquista d'uno stato.
. / e qui più sempre tira e l'odio interno / inacerbisce, e
: / e temprato che l'ha, tira di forza / con tra il garzon
: co'gravamenti, colle catture si tira avanti, e si arricchisce di zappe
che l'ha [lo strale], tira di forza / contra il garzon,
ei creda finita aver la festa, / tira di nuovo, e dà vicino al
targioni tozzetti, 7-107: ad ogni puntata tira su [la vanga] e rivolta
morse, / sì come quei cui tira dentro fiacca. cavalca, 16-1-192:
il collo. guarini, in: tira ben. satiro, addio; / fiàccati
: la terza è il giallo che tira molto sul rosso. qui col dire giallo
veder altro. tasso, 9-37: percossa tira aspra e mortale, / che le
frugoni, ii-33: una turgida rupe non tira alcun preggio dall'esser grande, come
è così giusto, come quello che tira di basso in alto. montecuccoli,
gatto] in briglia, / lo tira su con qualche bella cappa, / con
cani che del fero bue, / che tira porta delle coma in cima, /
/ a tempo nasce e 'l crin sanguigno tira / per gli alti chiostri, ed
è 'l cibo il più pregiato, / tira a tutti la filippa, / e
si pesca in alto mare e si tira ai gabbiani. -corda di strumento musicale
d'ottobre quando il tempo è bello e tira un filo di vento, il mattino
, furtivo, aspettando trepidante il « tira ». morante, 2-124: nel
del mondo, e l'atteggiamento di chi tira i due capi dello spago nelle braccia
. grazzini, 4-87: chi troppo tira l'arco, lo spezza nella fine.
mi porta -amor che porta / e tira ogne frino; / e non corre,
viva fornace? magalotti, 1-421: tira più al bianco che al cenerino, più
con una asta... si tira. marinella, 13-39: d'andronico due
che l'anima mia florida esulta / e tira dentro il cuor nascosa dorme! onofri
disquisire... secchi. - tira a te, tu hai / frusso di
liburnio, 126: la focosità venerea tira l'uomo all'intemperanza e però à
se saper vuoi perché il sol non tira / più 'nsù 'l detto vapor, poiché
pensiero fuggente là dove l'angoscia lo tira. d'annunzio, i-891: io ti
busini, 1-244: il padre giovio tira di pratica ed impiastra fogli. caro,
; prese la piuma in mano; tira una linea retta per mezzo del foglio
; / ma più quel vago lume il tira e alletta. / onde il folgora
t'indussen o sovr'ira / movesti quella tira. -azione o comportamento avventato,
come questa che di tempo in tempo / tira de gli occhi miei più folta pioggia
matrice della femmina con quel calore spiritale che tira seco, che è l'anima vegetabile
e fondézza ragionevole, perché l'acqua tira l'acqua, e l'acqua pigne l'
quella di fondo, come solleva e tira fuori il succhiello la rosura del legno.
oglio per lo forato, e poi tira soavemente la spalla fin che ritorna il
c. rinuccini, ix-277: tiranno tira a sé tutte sue voglie: /
2-15: amor con forti catene mi tira a sé; la mia libertà è in
lanzi, iii-178: egli in molte opere tira al forte, e quasi al caravaggesco
al passo forte che a sé la tira. boccaccio, dee., io-7 (
dato... un'artiglieria che tira più lontano, tuona più lungo e conquassa
avverbiale, come per esempio: e'tira un vento della fortuna, cioè gagliardissimamente
di piatto. e legnate. « tira brocco, uh! forza! uh!
brocco, uh! forza! uh! tira, porcone ». pavese, 1-28
fa la calamita / quando la guglia tira per natura. anonimo, i-600: quelli
sì forzuto al « saracino » / tira il colpo, che il fracassa.
prende tosto di terra il dardo e tira. monti, x-3-382: qual dell'
bel giglio tutto bianco / vidi che tira a sé chiunque il tocca, /.
spennachietto a ire / quando la carne lo tira, a gittarsi / fra i pruni
: la parte di tramontana della calamita tira l'ago per la lancetta della freccia.
/ dove quel crudo balestrier d'amore / tira frecciate come la rovella, / sentissi
è più d'un frecciatore, / che tira tanto, che pur s'approveccia.
sufficientemente grossa che l'uomo in alto tira su pian piano, onde non s'
giovanottacci che ridono alle sue spalle e tira giù una gran fregata alle corde, come
mi porta -amor che porta / e tira ogne frino; / e non corre,
amo / dell'antico avversare a sé vi tira; / e però poco vai freno
alvaro, 7-73: ma il nostro tempo tira al brutale e al frettoloso. e
contrario, / bestia com'è, / tira a proposito / le corna a sé
alla moltitudine, son quell'esca che tira gli uomini, come sbalorditi fringuelli alla
pananti, i-28: l'opera finalmente tira tira / va in scena; or
pananti, i-28: l'opera finalmente tira tira / va in scena; or sì
: l'amore... non si tira come si fanno i sassi, non
fronde / di radice di ben altro ben tira, / poi sol simile è in
visiera). boiardo, 2-10-19: tira dudone adosso a quel malvaso, j
lo può così guastare come quel che tira in oro che l'ha molto sottile.
dava di piatto. e legnate. « tira brocco, uh! forza! uh
brocco, uh! forza! uh! tira, porcone ». quarantotti gambini,
pubblica frusta, che appresso di noi tira seco una somma ignominia ed una perpetua
il cielo è bianco e netto, ma tira dai prati un'arietta sottile, fresca
. menzini, 5-182: oh questo tira / certe sue solennissime frustate, /
, 1-8: la sì frustata spe rapido tira / le taciturne labra a lamentarsi.
divinità). marino, vii-105: tira il sole dalla terra in alto i
schiattisce indarno, e si dibatte e tira. caro, 1-509: leggera e sciolta
, ii-33: una turgida rupe non tira alcun preggio dall'esser grande, come
ventre, / che d'abisso li tira suso in alto. boccaccio, iii-7-40:
alamanni, 6-22-87: rimontato a cavai, tira al più breve / sentier che porta
esso / ed anche seco quest'aere tira. ariosto, 34-69: ruotando il
; sparare. magalotti, 9-2-304: tira, e la pistola non fa fuoco.
e la pistola non fa fuoco. tira la seconda. dopo un altro piccolo contrasto
seconda. dopo un altro piccolo contrasto, tira, o non fa fuoco né
sgrammaticate borghesemente », il signor zendrini tira fuori dante. -eccettuare.
lati. vittorini, 1-78: la grue tira su, imbracati, sacchi di farina
le braccia mi prende e a sé mi tira. testi, i-288: torrente furibondo
. tasso, 6-48: vinta da tira è la ragione e l'arte, /
). pasolini, 4-147: si tira su le gabbane del saio fino al
dorme e per pompa e per gala / tira spesso coregge il ribaldone, / che
. ruspoli, 179: quando tira di gorgia il suo culaccio /
; e questo è colore giallo, che tira all'oro. = dal lat.
sua cresta, che manda giù e tira su. vallisneri, i-367: aprii quattro
busini, 1-244: il padre giovio tira di pratica, ed impiastra fogli,
gambe / altrui, da chi mal informato tira / attraverso fendenti, e quei non
, iii-25-221: che importa se la poesia tira il gambetto? moretti, 47:
i conti. nieri, 54: tira avanti e segna a conto mio e in
luogo. negri, 2-265: stringi e tira, tira e stringi, i gancetti
negri, 2-265: stringi e tira, tira e stringi, i gancetti alla fine
colore limpidissimo: rosso marroncino, che tira al giallo: ma quando ce ne resta
di legno, con cui la sega si tira e maneggia, ma con un manico
f. doni, i-242: non si tira l'arco tanto che egli si spezzi
quei gemelli / che nella madre ebber tira commota. bibbia volgar., vi-63
, 1219: la nebbia gemica, tira una buffa / ch'empie di foglie stridule
dalla sua concupiscenza, la quale il tira e l'alletta. baretti, 1-369:
applicarsi ad ognuno, se non si tira o strascina a forza. borsieri, corte
l'affettazione) è una calamita che tira gli occhi alle carte, è un
mira, / e così colui che tira / bene spesso può errare. garzoni,
spesso si getta / le carte; e tira a te, se tu indovini.
della femmina con quel calore spiritale, che tira seco, che è l'anima vegetabile
. / la sì frustata spe rapido tira / le taciturne labra a lamentarsi.
e gallicani o mezzi filosofi: egli tira al ghibellino. 3. per
. finalmente, dopo un po'di tira e molla, s'accordarono sul compenso
tuttavia soddisfatto di sé: toscaneggia, tira stoccate, ambula sotto la galleria di
bel giglio tutto bianco / vidi che tira a sé chiunque il tocca, / il
che le sta seduto dirimpetto le tira, freddo, una ginocchiata fra le
/ finché l'anzide, tanto lo tira; / e poi lo mira, /
pipì rosa che il bambino / si tira fuori coi curiosi diti / come se fosse
reti il giuocolino: / ed il fracassa tira la primiera, / la seconda il
. nitri, 371: va, tira un poco il filo, ed eccotelo su
chi è più ricco e chi più mandra tira; / dove di miglior guardia fu
nocciolo, colui perde la gita, e tira colui che segue. -tose
non quanto la ragione del vero il tira? b. tasso, ii-1-16: la
nicchio o guscio [della chiocciola] tira al globoso. 2. anat
/ che là s'affolla, / tira una taide. -per estens.
v. s. è marezzata, e tira più al tondo, e quella di
fondo. domenichi, 6-17: questo fiume tira troppo; non è da mettervisi dentro
e nodoso, mentre dal petto alle fauci tira lo spirito, vada il fiato per
, l'uomo governa come il cavallo tira la vettura ed è la donna ch'è
sotto i colpi infaticabili che la grancassa tira giù a due mani, c'è da
adietro. ariosto, 11-32: si tira i remi al petto, e tien le
24-54: la bilancia... tira a un cinquantesimo di grano. f.
uno specchio, sopra il quale si tira con uno telarolo una graticula alla misura
uno specchio, sopra il quale si tira con uno telarolo una graticula alla misura
mi'figliuolo. chi è che mi tira alla vita? il mi'figliuolo. questa
: co'gravamenti, colle catture si tira avanti e si arricchisce di zappe,
è alcuna parte de gravità quale sempre tira la detta balla fuora del suo viaggio
quasi spento. marino, vii-105: tira il sole dalla terra in alto i
? baldini, 4-46: un'elegantissima spettatrice tira fuori un pettine di metallo lucente e
, 6-22: pur finalmente forza ve la tira, / come fa il peso al
s'intende quella piccola palla che si tira per segno nel giuocare alle pallottole o
. 15. prov. -ogni grillo tira l'acqua al suo mulino: ognuno
voi eh? non maraviglia: ogni grillo tira acqua a suo mulino. 16
dice 4 da collo ', perché tira su l'àncora pel collo, e non
per le piazze qua e là, si tira non dirò solo dietro gli uomini grassoni
gommosa. ha la medolla grossa che tira al negro. fa la foglia piccola
da un mare gualcito di onde verdi / tira la rete carica di gemme.
poeta, più positivo di lui, tira diritto alla sua mira. b. croce
come fa la calamita / quando la guglia tira per natura. = deriv.
2. quantità di filo che la filatrice tira ogni volta dal pennecchio, prima di
di seguir dio dove più ci tira. -occupato, oppresso (la
hanno imberciato; invan qui non si tira. bresciani, 1-i-23: il nostro don
: mimo s'imbestia, e le tira lo stoppaccio sporco in faccia. giusti,
imboccature. passeroni, iv-123: se tira vento, il tubo allor rimbomba, /
della bestia che attaccata alla vettura non tira come dovrebbe e invece, per istanchezza
longa e larga all'artegliaria, quando la tira, che la non vadi a urtare
vittorini, 1-78: la grue tira su, imbrancati, sacchi di farina
scudo ripara il colpo fiero, / poi tira un'imbroccata alla donzella / e la
mondo sono belle e festeggiate, e poi tira tu e tira io si sconciano,
e festeggiate, e poi tira tu e tira io si sconciano, s'invecchiano,
di danari. leonardo, 7-ii-164: tira le linee immaginative del corpo che illumina al
20-12: cotesta / è immaginazione, e tira molto / a l'utile. m
romore grande, e essa pietra non tira a sé umore nessuno, e se bene
): gli error che ci fa far tira e lo sdegno, / hanno,
a forza in alto l'altre stelle tira, / di via le toglie e le
, 5-15: quando in corsa il cavaliere tira sulle redini, [i cavalli]
, 340: ve'che 'l tira, e s'indraca e schizza e 'mpazza
azeglio, 4-20: all'uomo si tira: almeno chi sa tener la spada in
che l'effetto / ad altre cose tira, che a queste, / le quali
delli corpi umani è tanto forte che tira dio in terra alla nostra considerazione.
e che 'l cieco furor sì inanzi tira / o mano o lingua, che gli
busini, 1-244: il padre giovio tira di pratica, ed impiastra fogli.
natascia si ferma a guardarsi sfacciatamente, tira fuori a precipizio il piumino e il belletto
poeta latino ». fogazzaro, 2-8: tira su quell'empiastro di una lanterna.
degli instigatori, quanto più ravvisava intiepidirsi tira del re. -avversità del destino
ardore, / ch'ognun nel suo error tira ed impozza. pratesi, 3-346:
malinconia, nel grembo di rozza pietra tira e l'amore, ed in duro sasso
/ ovvero a chi più alto / il tira e meglio impugna in ripigliarlo. bellori
'l mondo è imputtanito, dove non si tira a fin negozio di gnuna sorte,
rende più grave, la seconda si tira ed inacutiscesi. venosta, 170: una
trice, / col suo fuoco / tira dio caccia del cuor ch'è suo
alta umiltade, / ch'a sé mi tira e vuol, quando a dio vegno
: quanto tu puoi, inchina e tira in peggio i beni della natura della
volontà o appetito di colui che la tira, così anche le inclinazioni che dai cieli
la retorica, ninfa dello spettacolo, tira il telone d'indiana, acciò l'
fuggire, e la con- cupiscenzia lo tira ad esso, e inducevi l'uomo,
coscia destra, in quello che vi tira il mandiritto, e voglio più presto che
e a poco a poco credevo tira gli uomini a la intemperanza e per conseguente
che un nerbo ingrossa, incrudelisce e tira, / con questa ungasi bene. b
colombaia, / apre ogni armadio, tira ogni cassetta, / ma può indagar,
somministrarglieli: finché egli è giovane ne tira sempre abbastanza; ma quando diventa più
/ ch'a forza ogni suo sdegno indietro tira. boccaccio, dee., io-7
, che con la sua luce chiama e tira a sé tutte le cose. fagiuoli
: non ha ragione caronte s'egli ti tira e pela la barba, dappoiché se'
leggibilmente; mettiti un paio d'occhiali e tira a indovinare. g. capponi,
. leopardi, 340: ve'che 'l tira, e s'indraca e schizza e
684: la superbia e l'invidia e tira accecano e indurano. -intr. anche
indussen o sovr'ira / movesti quella tira. dante, conv., i-ix-7:
. longano, xviii-5-388: il massaro tira avanti la sua industria. egli introita
: co'gravamenti, colle catture si tira avanti e si arricchisce di zappe, di
non s'infigne, / l'asino tira forte pel capresto: / su, nel
, 1-i-219: anche lui brava persona. tira a palle infuocate sul governo civile,
n-31: sperante per di là gran colpi tira / con quell'infomapan della sua pala
ero messo innordine per venire, ma e tira un vento tanto grande che,
carducci, ii-19-249: piove, nevica, tira vento; tanto che io ho preso
squallor, tutto è rammarico: / tira atroce di marte ovunque infuria. carducci
: o felice penitenzia, la quale tira a sé gli occhi di dio, la
non se li può fare offesa, e tira più di notte che non fa
174): la precedente novella mi tira a dovere io similmente ragionar d'un geloso
inargentata, che prima che sia inghiottita tira dagli occhi le lagrime d'amarezza e
ardore, / ch'ognun nel suo error tira ed impozza; / questo agola et
della gola * quello con cui si tira all'antenna la scolta della vela per
e con infinite altre iniurie che si tira drieto el nuovo acquisto. muzio,
son acqua e terra / che sempre tira e ciò che prende ingolla. frezzi,
debe la nutrice considerare s'el fanzuoleto tira il lacte molto ingordamente. ariosto,
il cuor con suoi bei motti lor tira per l'orecchia, / tanto la dolce
e delle piante / di complession potenziata tira / lo raggio e 'l moto delle
il suo regno: / con questa tira l'arco, a cui è segno /
... viene così improvvisa, e tira innanzi, che non si sa dove
s. v.]: egli solo tira innanzi la famiglia. -tirare,
del suo pericolo, / s'ei tira innanzi il suo latrare e mordere.
[s. v.]: si tira innanzi alla meglio, e dà buon
lasciava insaccare. giocosa, 2-945: ognuno tira a insaccare gli altri; tu,
l'affettazione) è una calamita che tira gli occhi alle carte, è un cedro
, degno sol di portar il basto, tira calci ed investe con gli urti quello
. campanella, 5-22: la calamita tira lo stupido insensato ferro, et essa
. cavalcanti, 12: colui che la tira [la legge] a un uso
un uso sofistico, altra volta la tira al rovescio di quello: e
curiali e a gente siffatta, che tira a struggere chi ha la disgrazia di darle
a i segreti del ciel gli animi tira. beccari, xxx-4-307: forse amor.
prega o l'oro non rende molle tira. -ribellarsi. - anche sostant
voglioso intacca, / e a sé le tira. idem, 18-47: gentil sempre
distinte per intagliature, col colore che tira all'oro. -incavatura.
si segna in questo modo: si tira una linea diritta la quale vada a finire
militare. ferita intelligente: « che tira via dalla prima linea e manda all'
venerea, ciò è la lussuria, tira gli uomini a la intemperanza. r.
tela gentil tesser cleante, / che tira al ver la vaga opinione. boccaccio,
non quanto la ragione del vero il tira? b. tasso, i-7: del
tuo coloraccio interriato, livido e che tira al paonazzo, è bene di peggior
resto sia lasciato cadere semplicemente dove lo tira sua natura, e non sia intraversato
e tutti i mali e gli errori si tira dietro, perocché sono tutti intrecciati.
si arresta alle bucce delle cose, ma tira innanzi e vanne al midollo. giordani
. longano, xviii-5-388: il massaro tira avanti la sua industria. egli introita
un colonnello] la guerra da invaghito, tira in campo come a una caccia di
viani, 14-145: il marinaro si tira alla pesca soltanto quando ha detto addio
del fontanone e dal vicolo scanderbek si tira dentro perfino alle finestre delle camere del
la randa tendi il pappafico, / tira gli stragli, ché la nave paia /
: max sentiva gridare: -passa, tira, dèi una volta anche a me
le invigora, / gli occhi a sé tira a riguardarle intenti. tassoni, 266
v-1-193: fa freddo, piovvigina, tira vento. sono inviluppato nel mio gran
m'allontano da lei, / più vi tira 'l desio e più l'invesca.
come fa la calamita / quando la guglia tira per natura. guidotto da bologna,
che niente esser si finge, / tira sfrenata ogni confin trapassi. algarotti, 1ix-
mortadella e un bel cappone arrosto / tira fuor, poi di vino una borraccia
qua giù e più a sé l'anima tira, / parrebbe nube che squarciata tona
reggipetto rimasto agganciato sulla schiena, lo tira su e vi inzeppa dentro il seno con
più spesso però, l'ipocondriaco pontonno tira la carrucola e si barrica su nella
/ e che 'l cieco furor sì inanzi tira / o mano o lingua che
don, l'unico bene / che su tira e 'l sorriso del destino / leva
fuoco d'ira acceso; / ma tira ognor me non governa; il tempo,
prima di tutto, scusami, ma tira è sentimento da ragazzi. -avere a
., 3-122: quelli che muoion ne tira di dio / tutti convegnon qui d'
d'ogn'om, là ove sua opera tira, / o 'n bene o
620: fatte queste cose, e uscita tira dal re, ricordossi della regina vasti
avere a morte condotto pietro, non era tira uscita, mise veleno in un nappo
cupidità procura d'ottenere il piacere e tira di cacciare il dolore. =
, / o col partirsi fin che tira pose. panigarola, 1-54: certe sorti
il dire di una colonna, che tira di giove non l'ha peranche potuta torcere
desideri. -in partic.: inasprire tira, lo sdegno, l'odio, l'
. savonarola, 5-i-193: voi irritate tira di dio. tasso, 6-39:
invece d'irritarsi degli ostacoli (che tira in quel momento gli sarebbe parsa soave
fuori dell'acqua e gridando: issa, tira, lascia. tommaseo [s.
il collare e 'l laccio, lo tira in dietro. casti, iv-98: tutte
: non credergli, o regina, ei tira ad ingannarti; ha lacciuoli a dovizia
e squallor, tutto è rammarico: / tira atroce di marte ovunque infuria; /
. visconti, 1-6: quando il sol tira for de le salse onde / soi
lancetta si ferma su quel vento che tira. magi, 38: n'andavo a'
cantare altrove? -cancaro! che tira i sassi? -ah! ah! fate
largo. largatira [larga e tira), sf. marin. ant.
crescenzio, 1-5-487: vogando a larga e tira,... cioè indugiando dall'
ciò che truova e vegetabile e sensitivo tira in sua sustanza e diventa una sola
fatta in forma di una sfenditura che dilatandosi tira al tondo, molto angusta. delfico
, ii-371: solamente ho lasciato per tira de'loro nemici, acciò che non insuperbiscano
quando, ricuperando catena, la nave si tira a picco corto e si vuole far
: /... / chi tira giù un lastrone alle cervella, / che
, disse, « infin quivi ti tira » / additandomi un balzo poco in sùe
. viani, 4-47: il sangue tira e l'acqua lava: ci sentimmo uguali
tende al color ceruleo... tira all'azzurro, ma non così colorita
pallottole, che è quello che si tira innanzi per segno. carena, 2-124:
fra le mani, e vedremo chi tira più vicino al lecco. 5.
4-18: io veggio ben come ti tira / uno e altro disio, sì che
per forza di demon ch'a terra il tira, / o d'altra oppilazion che
fra gli onesti, per me non tira aria buona; fra gli altri, peggio
. galiini, 167: la carne tira, voi avete il latte alla bocca
maestro alberto, 121: la leggerezza tira le fiamme in su. s.
leggibilmente; mettiti un paio d'occhiali e tira a indovinare. = comp
gommosa. ha la medolla grossa che tira al negro. guarino guarini, 1-26:
mano grava sull'impugnatura, l'altra tira il mannello; e l'atto vien
spira, / la lena manda e tira, / è spirito chiamato. inghilfredi,
vento e co la luna, / ogniuno tira e lenta; / e chi più
, diremo un padre che, seguendo tira moderatamente, emendar potrebbe il figliuolo,
se lento amore a lui veder vi tira, / o a lui acquistar, questa
all'amo. es.: 'tira su: ha pigliato la lenza'.
voi, come la calamita de le carte tira a sé il giocatore. =
, ora la penna, / or tira un verso, or tira lo spago,
, / or tira un verso, or tira lo spago, / taglia a un
consapevoli che... « non tira aria ». 2. figur.
alto, nel medesimo modo ch'ella tira i nuboli e sveglia la loro umidità
freudismo dei babbalei dilet tanti tira tanto fuori dai limiti scientifici, per cospargerne
ch'a forza ogni suo sdegno indietro tira. poliziano, 1-532: piangete, occhi
.. desiderano il guadagno e cadauno tira al lichétto. = deriv.
ambre focose e intagliasi. né solamente tira a sé foglie e paglie, ma
... è simile all'elettario e tira a sé la paglia. = voce
quella che prima d'ogni altra tira il disegnatore, e con la quale
. e. danti, 1-8: tira fra li duoi punti una linea occulta,
non potè: amor la spinge e tira, / non per elezion, ma per
zeno, 1-105: ora la bricicca tira avanti,... ma quei
pesce con l'amo e suso il tira / con la tremula canna avvinta al fino
, è pietra alla quale di suo volere tira ogni animale, quasi mosso da
. v.]: 'non si tira la mazza dietro la lippa ',
qua giù e più a sé l'anima tira, / parrebbe nube che squarciata tona
si dibassa un tantin, tu a volo tira, / basta al rischio accostarsi un
s. v.]: di chi tira giù bestemmie. 'senti che belle litanie'
e smania, e salta, e tira loffe orrende. c. i. frugoni
l'opera di cui si tratta e si tira innanzi sollazzandosi con le proprie idee;
chiesero alla ragazza del peso: -quanto tira a lordo? -senza defalcare le
signe / di terra ed acqua, tira ad sé quel loto, / in sé
.. piegandosi a quella parte dove gli tira l'avversario, con questo pieghevole artificio
, una che per la sua lucentezza tira al color dell'oro, l'altra al
che i giocatori devono occupare quando si tira il calcio di rigore). -nella
io 'di due sillabe, che tira il collo al verso, e fa sentir
, /... / si tira al fiume a passi lunghi e tardi.
delineamenti del volto grossi, il quale tira al lungo. gir. giustinian, li-2-128
la forza con cui la nostra terra tira a sé la luna, quella di giove
lo stimola / e la gelosia il tira addietro; a l'ultimo / chi vincerà
guida e scorge, / piacer mi tira, usanza mi trasporta, / speranza
di forte impasto, che nelle carni tira al bronzino. gliette nere micacee
persona che spende senza considerazione e tira a rifinire il suo. =
di venture che di passo in passo tira l'animo del lettore... ad
: la mamma sua fuor del caldo lo tira, / assonnato lo manda all'officina
alcuna scaglia. goldoni, x-1061: tira, tira; viene, viene. /
scaglia. goldoni, x-1061: tira, tira; viene, viene. / son
legno, coll'aiuto della quale si tira in alto un maglio, che è un
, iv-5-143: invero la ragione non tira in carcere i magnati. siri,
però da sapere che la magnete non tira a sé il ferro ruginoso. lauro
del gassendo, col mezzo della forza magnetica tira a sé tutti i corpi, comecché
campailla, 6-8: con quai catene tira ed ami afferra / i gravi il
nel più inatteso bene. -un male tira l'altro: spesso un malanno ne
s. v.]: 'un male tira l'altro'dicesi, in proverbio,
, e in mezzo ai pianti / tira si desta, e dei percossi petti /
, che a mal far la voglia tira. cavalca, 9-235: ben predicare e
maliére, sm. ant. cavallo da tira. caro, 3-2-354: oltre
caso, quando ci si mette, tira quasi sempre al maligno. 13
ammasseremo fra le mani e vedremo chi tira più vicino al lecco. tarchetti, 6-ii-157
che manca, quando a sé lo tira. a. pucci, ii-4: ella
spira, / la lena manda e tira, / è spirito chiamato.
priorato, 3-iii-66: una deliberazione, che tira dietro tante consequenze, è da maneggiarsi
urli, a far cento minacce: / tira fuori le funi e le manette.
più che regger non può, la tira e sforza, / si spezza e resta
1-9: quando [il tramontano] tira la vernata, fa sereno assai, e
, gira nel manico, e si tira indietro. e. cecchi, 2-64
solleva dietro per alzarlo, un manigoldo tira la fune ed un altro avanti fiero e
è sospeso una mannaiétta triangolare: si tira una cordicella e la man- naietta piomba
tiro, / disse puntando i piè: tira, ch'io tiro. 2
primo a tirare, e scuopro sei; tira il secondo, e parimente scuopre sei
mi guida e scorge, / piacer mi tira, usanza mi trasporta, / speranza
e il conte valoroso / mette man, tira un colpo e l'ha infilato.
e... sono causa che dio tira a sé la mano e non lascia
dimorare / a calca truffo un man roverso tira. idem, 4-3-17: sopra rinaldo
. idem, 4-3-17: sopra rinaldo tira un man riverso, / et giunselo
s. c., 30-2-3: essendo tira ne'nostri cuori, non potremo.
varano, 1-561: un la fune tira, e or greve / fassi, or
non si sapesse, che chi vi tira i mantici in consiglio è vostro cognato bruno
verde scuro misticato con berettino scuro che tira al negro. c. i
mare'quasi una voce: color verde che tira a quello del mare. carducci,
quella di vostra signoria è marezzata e tira più al tondo e quella di messer bernardo
canzone popolare: « chiocciola chiocciola marinèlla, tira fuori le tue comella ».
si aggravano o con la vite che tira giù per forza la mula o con una
al suo degno amore il ciel mi tira. poliziano, st., 1-56:
alle martellate. forteguerri, 9-61: tira a lui tal martellata / che n'
se lento amore in lui veder vi tira / o a lui acquistar, questa cornice
: volgete li occhi a veder chi mi tira, / per ch'i'non posso
a quel anco e la voglia anco il tira / a l'alta sedia, che
bocca, e sozzo e feroce beccaio tira con ambe le mani duramente la pelle
arco allontana, a sé la corda tira / ed al tergo d'apolloj che partìa
massaro lanzone spiegarle che un cavallo che tira il biroccio ha dei vizi e non
'l fumido / sangue e co'gemiti tira de 'l massimo / dio placherà morendo
mezzo tondo, il quale ogni sua linea tira ad un centro solo. piccolomini,
fra le mani, e vedremo chi tira più vicino al lecco. carducci, iii-24-143
imperoché è experto e provato: perché subito tira ad se la materia. dolce,
col detto matto nel mezzo, vi si tira dentro con uno zoccolo di legno grave
matto. forteguerri, 2ó-41: ricciardo tira rovesci da matti. -che nasce
: così caldo [il ferro] si tira fuor de la fucina a largo e
bevano, quando la comune fune si tira. pananti, ii-57: chi due fringuelli
superiore del torchio, che il torcoliere tira a sé quando deve stampare il foglio
1'abboccano e l'inghiottiscono, il pescatore tira e l'animale viene fuori essendo la
, 4-117: frate ninetto... tira fuori la mazza fionda,
a che la speme del danaio gli tira. -che è rivolto alla vita pratica
, ii-33: una turgida rupe non tira alcun preggio dall'esser grande, come una
per che casone la matrice così avidamente tira ad sé el seme del omo. mattioli
con facilità della moltitudine e se la tira appresso, e il difetto di uno
giù e più a sé l'anima tira, / parrebbe nube che quarciata tona,
/ cominciarono a fare a chi più tira. targioni tozzetti, 12-9-115: l'unica
membri spirituali e alli istrumenti della voce tira l'aere maculato della donna, el
l'angoscia che tu hai / forse ti tira fuor de la mia mente, /
non pingesti. sapore dolcetto che tira nell'acuto. i fiori sono bianchi
io porto, / ch'a ben far tira tutto il mio podere, / parmi
[sgualdrina], rientra, e tira per le tende, / ché nessun merlo
/ ma se diffende nequitosamente; / tira gran travi dritto ed a traverso; /
son acqua e terra / che sempre tira e ciò che prende ingolla. =
mischino, / ché 'l senso umano tira, e 'l divino / si lascia.
2-2 (132): a raccontarsi mi tira una novella di cose catoliche e di
deboli...; perché gli tira, colorisce e aggrandisce, messo spicciolato
gattini, 167: la carne tira, voi avete il latte alla
mette in lui, pur su lo tira. idem, xlviii-9: messo ha
e venuta alle bocchette de'pori, tira indifferentemente tutto quello che ella trova.
al pilota: memè, gli disse, tira su la bandiera di francia all'albero
quindi pur il fionco che sostiene e tira in su la tenda. dizionario di
è spazio, da qualunque parte si tira la corda, di dieci mila dugento miglia
mezzo tempo si domanda quello che si tira quando il nemico tira a voi e voi
quello che si tira quando il nemico tira a voi e voi gli percuotete la
altra; e quando la fune si tira, si congiungono e cuopron gli uccelli
quella conseguenza la quale scioccamente se ne tira dal volgo ignorante. -precauzione.
tondo, il quale ogni sua linea tira ad un centro solo. r. borghini
argento vivo, il quale a sé tira tutte le miche dell'oro e le sforza
scaltro ulisse, e fuor di via li tira. amari, 88: i soldati
[alcibiade] tirione, perché a sé tira ogni cosa; altri mignatello, perché
peduccio minuto su la carne, che tira al rosso. = dal provenz
1-29: talino non si sedeva e tira fuori il suo foglio. poi viene
su 'l colle di san leonardo ove tira il vento e le nubi vanno in rotta
: il caldo apre la via e tira l'umido dentro e l'umido, che
favor della damina, la giostra si tira in lungo che batte una tal ora fatale
bordo del vascello, quando la si tira su. guglielmotti, 544: 'minotto
angoscia che tu hai / forse ti tira fuor de la mia mente, / sì
, 16-63: zerbin dietro gran fendente tira, / dicendo: -traditore, aspetta
16-35: seguirvi bramo ove 'l piacer mi tira: / porgete aita, sì ch'
/ che si messero a fare a tira tira. ghislanzoni, 17-173: io trassi
che si messero a fare a tira tira. ghislanzoni, 17-173: io trassi
/ non piglia mira e mai non tira invano. manzoni, pr. sp.
lo disio del pasto che là il tira, / tal mi fec'io.
/ altissime le corna a l'arbor tira. g. c. croce, 185
eh'a forza ogni suo sdegno indietro tira. dondi, 271: però te prego