l'orlo delle sabbie memorande / ove tinse gli affusti trascinati / a braccia il
d'oro in pugno / quel che tinse del suo sangue gli arsi lastrici di
il cui bavoso mento / l'omero tinse, che poi sostenere / doveva il cielo
dimostrare che una tal lingua... tinse de'suoi propri colori la massa colla
quell'arbor, cui gesù di sangue tinse, / da cupo fondo ella il dischiuse
il mio affetto, e di menzogna tinse / le tele; e viva tela,
/ quell'arbor cui gesù di sangue tinse, / da cupo fondo ella il
, / di rabbioso rossor tutto si tinse. muratori, 5-i-86: consiste dunque
/ d'arte fallace dono, il roseo tinse / degli stami vitali ordine intesto.
lui sorgendo / di bel pudor si tinse, / lene compagno ad ammirar sé
si volse; e una fiamma le tinse il pallore. buzzati, 3-66: «
sulle gote uscio, / e gliele tinse d'un color di morte. nievo,
coda e il dorso e il crin gli tinse. boc chelli, 1-i-7
, ii-534: piramo... tinse del suo sangue le gelse, ciò è
bel fianco girando / mi vide, e tinse il viso. serdonati, 9-177:
occhi pregni un bel purpureo giro / tinse, e roco spuntò mezzo il sospiro.
giro di levante. lanzi, v-224: tinse da principio più forte, siccome appare
e di crudele immagine / la tua bellezza tinse. -venire, tornare, entrare
avvallò, di bel rossor si tinse. = voce dotta, lat
l'acqua, indorò il fuoco, tinse di ceruleo il cielo. -fare maturare
, / dove venne a cader, tinse et infece. monti, x-2-17: il
il mondo già mai t'infuse, o tinse, / trifon, nell'atro suo
l'eburnea gota e il sen le tinse. 5. inesorabile, inflessibile,
ali spruzzate / de'paludosi umori ombrando tinse / e l'inospiti strade e le calcate
l'avide e mordaci / labbia, si tinse di color di rose. marino,
/ ad entrambo gli amanti il viso tinse; / ma, come avviene de la
mi morse, / sì che mi tinse l'una e l'altra guancia, /
d'oro in pugno / quel che tinse del suo sangue gli arsi lastrici di
mi morse, / sì che mi tinse l'una e l'altra guancia, /
: ed in quel sangue il dito / tinse il ladro, il pezzente e l'
pria mi morse, / sì che mi tinse l'una e l'altra guancia,
mi morse, / sì che mi tinse l'una e l'altra guancia, /
per te di sangue l'altrui spada tinse / nel bianco petto, per fortuna
, / di modesto rossor tutta si tinse / e mostrò ben che non men
, che 'n cerussa e 'n grana tinse / l'alba, a cui elle fur
. fantoni, i-160: di minio tinse la faccia / nice, ed i
, / di modesto rossor tutta si tinse. tasso, n-iv-6: abassava gli
l'avide e mordaci / labbia, si tinse di color di rose. marino,
mi morse, / sì che mi tinse l'una e l'altra guancia, /
, xlvii- 110: per tisbe tinse il bianco moro / piramo del suo
nel tuo verginal seno. / che tinse di veleno / le tue gioie nascenti.
quanto sudor nobile / d'onor non tinse il calle / questi, cui l'
questi semeto, il qual si tinse / e 'l nativo color perdé sotterra,
ali spruzzate / de'paludosi umori ombrando tinse / e l'inospiti strade e le
e in sul collo sopra ai panni lo tinse, dicendo: domattino cognoscerò colui che
mia pura inviolabil fede / la qual non tinse mai macchia né segno, / né
/ che la rosa rosseggia, / perché tinse di latte, ornò di sangue /
e subitamente caduto sanza alcuna percossa, tinse la sotto posta padella col poco sangue
: o galileo, prometeo nostro, e tinse / te pur la vile itala pece
sé prova contra turchi feo / e spesso tinse tacque del sanguigno / cruor ostile,
ascose / e 'l vivo latte arrubinando tinse / di calde porporette e rugiadose.
: ah pera chi primier candide lane / tinse di tirio succo e l'or v'
occhi pregni un bel purpureo giro / tinse, e roco spuntò mezzo il sospiro
contesta. fantoni, i-160: di minio tinse la faccia / nice, ed i
l'acqua, indorò il fuoco, tinse di ceruleo il cielo e lo ricamò di
luce di sanguigno ardor feconda / si tinse il taciturno aere stellato, / tal che
mi morse, / sì che mi tinse l'una e l'altra guancia, /
« fanfulla », nato sagittario, tinse di acn umori le frecce sue.
mura / di gelida paura / si tinse il volto, quando / rosso di strage
alba fu meravigliosamente rosea e dorata; tinse a oro e di rosa le nevi delle
con luce di sanguigno ardor feconda / si tinse il taciturno aere stellato, 7
12-3-252: dipoi, agitandosi il vaso, tinse l'acqua di color rossigno dilavato.
chinando, / di modesto rossor tutta si tinse. loredano, 1-116: i rossori
« fanfulla », nato sagittario, tinse di acn umori le frecce sue.
versandosi il lor sangue, dovunque toccò tinse di color sanguigno. ottimo, i-84
luce di sanguigno ardor feconda / si tinse il taciturno aere stellato. mazza, iv-131
tobre, soldi vira, che. ssi tinse in sanguigno, quando dio chiamoie baldovino
pura inviolabil fede, / la qual non tinse mai macchia né segno. fiori,
la gente / visibilmente di pallor si tinse, / furo alcun tempo: or fango
del mio padre doloroso, / il fiume tinse di rosso colore, 1..
chi nei dubbiosi dì, signor, non tinse / di sincero pallor la guancia onesta
l'alma invio, / e poi mi tinse nel tenace oblio, / sì che
la spugna il santo, ed ecco / tinse di sinopia il filo. c.
due volte / nel vostro sangue dolcemente tinse. -schizzetto usato per spruzzare liquidi
: a'miei detti di sdegno ella si tinse, / e, piena d'un'in-
fianco un segno, dopo giro / tinse, e roco spuntò mezzo il sospiro.
barba l'eburnea gota e il sen le tinse. d'annunzio, iv-2-780: era
488: a cotal suono la vergin si tinse / la casta guancia e nel velo
timida / di modesto rossor tutta si tinse. pellico, 2-41: il buon rousseau
spugna il santo, ed ecco / tinse di sinopia il filo. d'annunzio,
mi morse, / sì che mi tinse l'una e l'altra guancia, /
cospetto, / poi tutto il viso tinse come un foco / per la grande ira
: come colui cui morbo il volto tinse / di supremo pallor, e nelle membra
pura inviolabil fede / la qual non tinse mai macchia né segno, / né mondan
mondo già mai t'infuse, o tinse, / trifon, nell'atro suo limo
che quella del calvinismo, che gli tinse l'anima con le mise opinioni di queu'
occhi bassati, tutta nel viso si tinse. ariosto, 8-47: ella sdegnosetta lo
16-88: d'un freddo pallor tutto si tinse. marini, i-32: tinsesi l'
/ chinando, tutta di pallor si tinse. chiari, 1-i-44: mi parlò in
tantosto per pisa, e tale si tinse di invidia che, per non multiplicare
ispani lidi / di barbarico sangue un giorno tinse. cesari, iii- 156:
, alor quando 'l mio stato / tinse in oscuro i suoi candidi giorni.
del padre tuo nel sangue egli si tinse. -con valore recipr. ferirsi
, s. viiii, che. ssi tinse in sanguigno, quando dio chiamoie baldovino
. tasso, 12-712: niun tintore tinse mai sete di tanti colori, di quante
, e col succo di elitropio, non tinse né questo di color purpureo, né
dolce, a poco a poco, / tinse un bianco pallor l'ostro nativo.