ojetti, ii-674: ogni ragazzetta si tinge e lustra l'unghie da sé e
, iii-276: viva neve, cui tinge e non disface / il sol, mentre
l'imo e l'altro il tinge / con molte piaghe: e stanco ed
or della mammoletta nel pudico / pallor si tinge [la lana] a verginelle caro
, e l'uno e l'altro il tinge / con molte piaghe: e
mano, colla quale il cuor nostro si tinge e si prepara per ricevervi sopra il
/ i varii aspetti, e i color tinge in soltanto a mezzodì l'inquisitore ad
presso e del suo / palpito lucido tinge il cielo. de amicis, ii-221:
19: la qual zelamina non solo tinge il rame, ma incorporandosi seco,
i-98: bada quella signorina che si tinge sempre!... m'hanno detto
/ rosseggia e i lochi intorno intorno tinge. cattaneo, iii-4-85: mentre il bagliore
bambagino, il quale, soffregato, tinge in rosso e serve per lisciatura.
più bambagino, il quale, soffregato, tinge in rosso e serve per lisciatura.
cel lula) che si tinge con i coloranti basici (ed è
le belle stordite, che un brutto parlare tinge la bocca di nero come la liquerizia
elei, col sangue de'quali si tinge la lana. = voce dotta
. salvini, vii-540: il sole tinge le carni, le quali riescon bronzine,
attraverso ai rami brulli dei castagneti, tinge di rosa la croce di ferro del campanile
belle stordite, che un brutto parlare tinge la bocca di nero come la liquerizia!
, iii-250: passiam per dove ciascun sasso tinge / non già il mio sangue
quest'onda, che di porpora si tinge, / per sé non calpestate lagrimaro /
di un forno, e la brace tinge i lor volti di carminio e le
estate al mare e il sole li tinge di vernice. casotto da bagni arrivato
/ di fosco cerchio s'incorona e tinge. d'annunzio, iv-1-312: nel palazzo
quest'onda, che di porpora si tinge, / per sé non calpestate lagrimaro
(e, in bagno acido, tinge lana e seta in azzurro).
de'loro colori naturali, e li tinge de'suoi; gli altera, gl'ingrandisce
in ascoltar simil rampogna, / si tinge di color di cocciniglia. sbarbaro, 1-224
latte; abbrividire / alla carezza che li tinge in rosa / sul far dell'alba
, 1040: i lingoni coloni colora, tinge. / davan le reti / al
/ la terra sola si colora e tinge, / ma 'l mare istesso in
lumi [le stelle] / si tinge di livor, prenda conforto, / o
come quando meonia 0 caria donna / tinge d'ostro un avorio,...
bagnato fa colore di croco e guastato tinge largamente i denti e la lingua;
, con successivo trattamento con cromo, tinge la lana in bruno). =
memoria ogni conforto / d'amarezza le tinge. imbriani, 2-271: pe'padri
lode. guerrazzi, i-205: nel vino tinge, quanto dece, le fiorite guance
/ misurato dell'atmosfera / che il sole tinge d'umido oro nel mattino / e
consolida o sperone di cavaliere (e tinge la lana e il cotone mordenzati in
favellare '. accolti, 1-150: li tinge in parte del color proprio che in
/ quel bel vermiglio che la guancia tinge, / per la tua crudeltade egli s'
ad altrui, ratto declina, / e tinge il muro del ritiro mio / d'
: spesso di pallor l'oro si tinge, / e rien timor a dominar la
e dipinge, / me di viola pallidetta tinge; / tu mi guardi, io
massini, iii-276: viva neve, cui tinge e non disface / il sol,
l'anima una soave malinconia che mi tinge in rosa questa mia solitudine e i
che spesso di pallor l'oro si tinge, / e vien timor a dominar la
e la terra soggetta in suo viaggio / tinge di dubbio raggio. michelstaedter, 79
insolubile in alcool; in bagno acido tinge la lana e la seta in aranciato
rosso (si distinguono vhaematococcus pluvialis che tinge in rosso il terreno e chlamydomonas nivalis
, in alcool, e in bagno acido tinge la lana e la seta in rosso
s'offerisca a dite / quando più tinge il cielo la notte oscura ».
verso il sole. il suo latte tinge di rosso la carta turchina come li
rosato sangue / l'estremità del pollice si tinge. f. negri, 121
de'loro colori naturali, e li tinge de'suoi; gli altera, gl'
a stampa; con mordente al cromo tinge il cotone e la lana in azzurro
: che spesso di pallor l'oro si tinge, / e vien timor a
la dea che gli occhi in azzurrino tinge, / quasi fiato leggier di picciol
idrosolfito e in presenza d'idrossido, tinge il cotone di azzurro; è noto anche
e che, con mordente di cromo, tinge di giallo- verdastro lana e cotone.
di acetato sodico, con cui si tinge la lana mordenzata al cromo in color
/ e l'auree rote del lor sangue tinge. verga, i-169: fu nel
e chi cerca valore in quel si tinge. anonimo, ix-935: a genutrisse
. nel fraterno / sangue la man tinge per ozio. -che avviene fra
polvere verde solubile in acqua e alcool; tinge in rosso lana, seta e
fucsina con acido solforico fumante; tinge in rosso la seta e il cotone.
alcali dà floroglucina e acido protocachetico; tinge in giallo arancio la lana mordenzata al
/ del suo foco la lucciola si tinge. 15. bagliore, chiarore
fenetidina e dall'acido salicilico (e tinge la lana mordenzata con cromo).
, il collo / volge, ove tinge un rosa / tenero la sua carne.
/ d'un modesto rossor tutta si tinge, / perché morir volea colla grillanda.
mista allo splendor del sole, / tinge gli aerei campi di zaffiro. d'annunzio
crine? / chi le tue guancie tinge / di porpore divine? benvenga,
volto / di color d'ardimento infiamma e tinge. savinio, 71: sente
/ e d'un vivo rossor tutta si tinge. tasso, 12-50: di lor
sacre e gloriose spoglie, / e tinge il ferro d'innocente sangue. guarini
color de le viole / altre ne tinge, altre il purpureo inostra. boterò
: febo di bel color la guanze tinge / di nuovo a europa, che di
, le si leva quella rugiada che tinge di grana intatta la rosa, quell'elettro
102: scende intanto la sera, e tinge in rosa / le nubi, e
che all'oceàn flammeo ricade, / varie tinge le nubi, e lascia il mondo
/ che di soavità le irriga e tinge, / di bell'alma non rado annunzia
: quest'onda, che di porpora si tinge, / per sé non calpestate lagrimaro
acqua stillata mai non bagna, / nè tinge in rosso pezza di levante. firenzuola
sorella del signor di deio / si tinge in viso e, da grand'ira mossa
si dipinse tutto con quella biscia che tinge di rosso. baldelli, 3-559: era
, il collo / volge, ove tinge un rosa / tenero la sua carne.
che all'oceàn flammeo ricade, / varie tinge le nubi, e lascia il mondo
non-trovata] come parvenza vana, / si tinge dell'azzurro color di lontananza. tozzi
incolto / ne sazia fin le vesti e tinge il volto. pratolini, 8-125:
; è solubile nell'acqua, e tinge in bel color di giunchiglia; si unisce
volto / di color d'ardimento infiamma e tinge. brusoni, 1-149: la fanciulla
e d'un cotal inchiostro se ne tinge il riarso che mai più non si
e il cane all'ombra. marzo tinge, aprii dipinge, maggio fa le belle
1-210: questa è la medicina che tinge il cristallo e paste in colore rosso
, ii-443: la corteccia dei meli tinge di giallo ed è stata usata per succedanea
in come quando meonia o caria donna / tinge d'ostro un secondo grado ed è
del color dell'un l'altro si tinge, / e mescolatamente fassi un guazzo
vivo latte e vive brine / gli tinge il viso in quel rossor che suole
di mortine salvatica si chiama mirtidano e tinge le mani. 2. escrescenza
il 'miting 'volge in 'mi tinge 'o in 'mi tingo ',
il 'miting 'volge in 'mi tinge 'o in 'mi tingo '»
, che invernicia tutte le facce, tinge tutte le sopracciglia, triplica tutte le capigliature
, accompagnato da una modesta verecondia che tinge alla parla- trice il viso, quasi
, -el 'l viso 'n morto color tinge, / -sarè'i'esso -disse -'l
funerali. -sostanza, colorante che tinge di nero o di colore molto scuro
/ i vari aspetti e i color tinge in negro, / smonta e fascia le
, angioma. stigliani, 2-15: tinge il bel volto l'animate brine / neo
1-292: un rosa debolissimo... tinge verso sera i nevai. montale,
? poerio, 3-381: di strani color tinge l'autunno / muto di passi,
una risorta / onda alla donna morta / tinge e rinfiora il viso!
e le cose / di soave color tinge la luna. monti, 13-521: previde
acqua con colore rosso; in bagno acido tinge la lana in bruno-violetto.
coloranti, contenuti nella terra oriana: tinge in giallo le stoffe che hanno ricevuto
le sue mani ornatiste / con cura tinge il paesaggio ignoto. 2.
all'oro: la qual zelamina non solo tinge il rame, ma, incorporandosi seco
tempra e misura / l'ostro che tinge il dolce avorio e schietto. manso,
e nel fraterno / sangue la man tinge per ozio. pavese, 9-93:
o di farsi in là; il paiolo tinge più della pentola', con riferimento a
, i-132: il paiuol della pentola più tinge; / nera chiamarla dunque non dovria
di paragone. campanella, 1065: tinge pur di nero la carta, non
pennelluzzo e la bottiglina ogni ragazzetta si tinge e lustra l'unghie da sé. de
, n. 25. -il paiolo tinge più della pentola', v. paiolo1,
dell'acido fenico), e che tinge di un roseo, simile a quello dei
suoi raggi a traverso il peristilio, tinge di porpora l'opposto lato. pirandello,
il cui sangue colora e 'n rosso tinge / le ricche vesti, onde solean le
azzurro della magna, di quello che tinge el vetro, uno denaio peso
bambagino, il quale, soffregato, tinge in rosso e serve per lisciatura.
tal vergogna sente / che non pur tinge di rossor la guancia, / ma restò
tasso, ii-23: subito paventosa il volto tinge / di pallor di viola.
sol d'autunno e in porpora / tinge i pineti. carducci, iii-1-114:
/ senza giudizio, fuora / così si tinge e pinge e s'incolora. giuglaris
piumolina / che dell'azzurro dell'aria si tinge, / e troppo è il fiato
gialla, purga a guisa del rabarbaro e tinge la lana di giallo.
cuculus'distinto dal color rosso brillante che gli tinge il capo e parte delle guance.
tintore (con riferimento a chi si tinge abitualmente i capelli). de amicis
'l polpacciuto barbaro tocai, / che tinge 'l labbro e non disseta mai.
autunno... in porpora / tinge i pineti. tarchetti, 6-ii-75: spiccando
'l foco de 'l secreto affetto / tinge la gota! x. che
[agricola], 352: la natura tinge i metalli di colore straniero: perché
adone / di pudico vermiglio il viso tinge. saluzzo roero, 3-i-148: udì
adone / di punico vermiglio il viso tinge / e fa seco tra sé dubbia tenzone
n. villani, 4-105: tinge del petto suo la piuma molle /
neri a riflessi di verde scarabeo. tinge la lana e la seta, senza
e di grandezza '. -che tinge in scarlatto. baldi, 69:
bacchelli, i-36: la sua lampa si tinge di crepuscolari languori nostalgici, di tenerezze
, che invernicia tutte le facce, tinge tutte le sopracciglia, triplica tutte le
un grigio d'argento; il tramonto tinge le acque d'un rosso violaceo leggero
, » e 'l viso 'n morto color tinge, / « sare'i'esso »
risorta / onda alla donna morta / tinge e rinfiora il viso! =
colore del rame. -anche: che si tinge i capelli di rosso. pirandello
tremula / che al braccio destro / tinge il bel candido / d'un vel
, in ascoltar simil rampogna, / si tinge di color di cocciniglia. cesarotti,
/ e d'onesto rossor tutta si tinge. giov. soranzo, 70: rispinger
, e l'uno e l'altro il tinge / con molte piaghe; / e
tal vergogna sente, / che non pur tinge di rossor la guancia, / ma
; e d'un cotal inchiostro se ne tinge il riarso, che mai più non
ricoperti / sono gli spirti cui finvidia tinge. d'annunzio, v-1-374: quel ferito
in piedi, additando il cuoio -mica tinge, a questa temperatura? -procedere
risorta / onda alla donna morta / tinge e rinfiora il viso! -intr
è quel destrier, né macchia il tinge i... i e par che
vo gemendo, come rio; / tinge colpa il volto mio; / al pregar
, erba perenne, a fiori rossi; tinge in rosso. = deriv. da
nella riverberazione e forza del lume si tinge di rosso il volto crespo della vecchia.
: quest'onda, che di porpora si tinge, / per sé non calpestate lagrimaro
e dal fi-naftolo; in soluzioni acide tinge di rosso la lana. =
, / ond'ella i labbri suoi tinge e colora, / su le candide perle
dolce stile / di sue lodi il volto tinge, / si colora e si dipinge
ombre / rosseggia e i lochi intorno tinge. carducci, iii-3-368: la fiamma guizza
/ e di vaga rossezza il sol le tinge. ramusio i-41: vi potean
l'accumularsi attorno alla ferita, si tinge in rossigno. imbriani, 7-151:
vergogna sente, / che non pur tinge di rossor la guancia, / ma restò
/ smorta viola a ifigenia repente / tinge il languido volto e scolorito. g.
ruta e quasi ogni erba il cui sugo tinge le carte. sergardi, 1-360:
, 8-45: nell'aureo sangue che tinge tutto il superbo talamo del sole il gran
, / che intorno a sé le tinge di sanguigno; / poi segue il corso
riproduzione assume colori più vivaci e si tinge di arancione agli angoli della bocca e
stillante d'un glutine vinoso, il quale tinge il vivente e sgocciola nelle valve del
getta, / che intorno a sé le tinge di sanguigno; / poi segue il
e 'l ceruleo del lago in rosso tinge. = pari, pass.,
65: il carbone o scotta o tinge. idem, 333: il fuoco che
scozzonata a cui un resto di pudore tinge di roseo la guancia. -
: si presenta in cristalli gialli e tinge in giallobruno i tessuti mordenzati con l'
del cavafango': secchie di ferro bucherellate della tinge acqua. ibidem, 268: non bisogna
color ch'amore / di sua man tinge e segna / né vanno i suoi guerrieri
diretto sulla fiamma di una candela si tinge in azzurro e sparge un forte odore metallico
infinge / ed'un vivo rossor tutta si tinge, tasso, 4-90: con quest'arti
, / di vivo e nativ'ostroil viso tinge. bisaccioni, 3-57: il falchembergo,
, 4-ii-583: la giovinetta, cui tinge in vermiglio / un primo amor la gota
altri ingredienti digradano una stoffa che si tinge, cioè l'alterano e ne diminuiscono
le fa benissimo in quanto che ciò tinge e sguernisce il bagno della quantità superflua e
]: il sol di marzo tinge; quel d'aprile dipinge. sole di
, 1-ii-480: il sole in marzo tinge, / e in aprile il sol dipinge
e nel cuore in quel modo che tinge il sole la faccia e le carni di
, ove su gli olmi / lor tinge il sol d'oro e rubin la vesta
che il sole e la vita all'aperto tinge di un sospetto di rosso.
ha questa sottilézza, si riduce e si tinge col fiele del tauro. -con
fabbro e non bado alla sozzura che tinge, ma non macchia. bacchetti,
spande su tutto e su tutti; tinge un poco anche me. -diventare
rosso da un lato, alla maturità si tinge di un giallo sparuto; e la
spingere il fondo-, puntare sul fondo tinge / le rose, onde sollecito / sparse
da un lato, alla maturità si tinge di un giallo sparuto; e la polpa
oggetti de'loro colori naturali e li tinge de'suoi. leopardi, 893: spessissimo
uno sprazzo dinanzi agli rora che si tinge al mio dolore. d'annunzio, iv-1-141
colore; per corrosione, se prima si tinge uniformemente e successivamente si stampa il tessuto
, i-208: lo stellone d'italia tinge il cielo della sua luce. gramsci,
[agricola], 352: la natura tinge i metalli di colore straniero, perché
rompe in sverze, e sfregato non tinge d'alcun colore. faldella, 13-46:
sopra con quella svogliatura di melanconia che tinge le attese di partenza. 2
tacconarla). batacchi, i-220: tinge la diva di rossor la gota, /
trovasi fra le droghe medicinali o aromatiche. tinge di giallo l'acqua, gli spiriti
colorito,... che bagnato tinge le mani, non ha odore di muffa
. di tingere1), agg. che tinge, che colora, colorante.
/ il cui sangue colora e 'n rosso tinge 7 le ricche vesti. targioni tozzetti
chiarissimo e purissimo per due vie si tinge: per che con lui trito in polve
tremula / che al braccio destro / tinge il bel candido / d'un vel cilestro
all'oceàn flammeo ricade, / varie tinge le nubi, e lascia il mondo
, intingoli, / con cui vela e tinge il grugno. fanzini, i-401:
li tingono. baldi, i-172: tinge il canuto àsprin la barba in nero,
vergogna sente, / che non pur tinge di rossor la guancia, / ma resto
/ di color d'ardimento infiamma e tinge. marini, i-276: non vi turbate
volto. alvaro, 9-432: la povertà tinge a volte il viso dei suoi seguaci
i-132; il paiuol della pentola più tinge, / nera chiamarla dunque non dovria.
d'una mora dorinda, e il viso tinge / a coridon, che presso a
le sacre e gloriose spoglie / e tinge il ferro d'innocente sangue. donini,
/ fallo, che di squallor l'animo tinge, / pari in pregio all'uom
/ veste d'onore, e di dolcezza tinge / i bei legami, e i
. pea, 7-359: l'innocenza come tinge tutto di fantastica tinta'come altera le
f. cetti, 1-ii-114: gesnero tinge alla sua cotomice la testa, il
nel cuore, in quel modo che tinge il sole la faccia e le carni di
, / e d'onesto rossor tutta si tinge. caro, 16-88: d'
, perciocché l'argento per modo si tinge, che mai perderà quel colore benché lo
iv-260: così di sangue il fier se tinge e macula, / così egualmente tratta
65: il carbone o scotta o tinge. ibidem, 206: cattiva è quella
tinga 0 di farsiin là; il paiolo tinge più della pentola: v. paiolo1,
, n. 17. -se marzo tinge, aprii dipinge-, il marzo piovoso fa
dettato de'nostri antichi: 'il marzo tinge, aprii dipinge': la primavera il mondo
: chi cerca valore, in quel si tinge. s. caterina
rota il vendicator ferro, e lo tinge / in sangue. leonardi, 19-90:
e nel fraterno / sangue la man tinge per ozio. -intr. con la
. e sm. ant. che tinge i tessuti, tintore. statuto delluniversità
tingere, il modo in cui si tinge un tessuto o si dipinge un quadro
, intingoli, / con cui vela e tinge il grugno. pananti, ii-292:
. (femm. -a). chi tinge tessuti o pellami; chi gestisce una
in modo che il janno che si tinge non sia troppo compresso nella tintura nel-
getta, / che intorno a sé la tinge di sanguigno. c. gozzi,
stillante d'un glutine vinoso, il quale tinge il vivente, e sgocciola nelle valve
ceo. piovene, 7-512: il tramonto tinge le acque d'un rosso violaceo leggero
in acqua o alcole assume tale colore e tinge lana, seta, cotone, inchiostri
a'soavi raggi / del sol si tinge di piropo in guisa. graf 5-605:
mista allo splendor del sole, / tinge gli aerei campi di zaffiro. faldella,
oro; la qual zelamina non solo tinge il rame, ma incorporandosi seco,
ma con questo, bambino mio, si tinge deriv. da zolo forma aferetica
una soluzione ammoniacale del naftoldisolfonato sodico; tinge lana e seta in rosso.
), agg. letter. che si tinge di fulvo, che ha assunto tonalità