cono. paoletti, 1-2-70: le tina hanno da essere bene accampanate, larghe
vero debbia conciare alcuna montonina in alcuna tina d'adobare [pisa, 1303].
overo debbia conciare alcuna montonina in alcuna tina d'adobare [pisa, 1303].
da linneo nella forma la tina aphis -idis (d'incerta derivazione).
atropina, spar teina, cocaina, aconi tina); vasocostrittoria, diaforetica, espettorante
dell'aria, in cui son situate le tina, abbia io gradi almen di calore
può ottenersi ammostandole nelle bigonce e nelle tina, io proposi altra volta una specie
cola. idem, 1-2-264: coperte le tina, non si tocchino, né si
almeno per due volte il giorno le tina. tommaseo, ii-403: andava dall'un
il vino tenuto per lungo tempo nelle tina scoperte, e giornalmente ammostate, perde
e radici della lingua la tina, e la sua analogia. b.
nel cimitero arenario, nella via ardea- tina, di lunge dalle mura di roma un
te lo mangiano i vermi. una tina la devi lavare quando la luna è
oppure piatta); stecca, spranghet- tina, bacchetta. algarotti, 3-85:
chiacchierare a sproposito; avere, tina agghiacciato il naso. parini, 331:
benda usciva sur una tempia una ciocchet- tina di neri capelli; cosa che dimostrava o
perché la fo bollir con il vino sulle tina. soderini, i-467: e quando
, insufficienza. serra, ii-353: tina stessa è imperfetta. ha dei buchi
sole ci dà dalla mat tina alla sera. = deriv.
: da apparecchiare e acconciar son le tina in que'luoghi, dove
(ant. anche ca tina, sf.). recipiente molto largo
, iv-473: la mat tina, michele dopo aver bussato e chiamato un
ogni bulletta è formata di una lastret- tina di rame ravvolta su di sé in forma
. del bene, 1-2: la tina mia è più bella che sette nencie
radici del cisto, volgarmente detto imbren- tina. soderini, ii-93: il cisto nasce
gr. nevta * man tina, quando i dottori l'addormentavano col cloroformio
vendemmia, da apparecchiare e acconciar son le tina... e le corbe,
ottenersi ammostandole nelle bigonce, e nelle tina, io proposi... una
, e coriandri posti in fondo la tina. c. durante, 136: cresce
dimin. di cupa 'botte, tina '. cupoleggiare, intr. (
fior parea de'damerini, / alla tina cavalla, e alla silèa / dell'erchio
importa. nievo, 1-168: la tina dapprima stupefatta a quel tumulto di strilli
metodo di dare al vino il cotto nelle tina si propone per le annate e per
a venire a gaminclla per guardare quella tina. 7. affermare con decisione
perché? -domandò una mat tina, con fare derisorio alla sorella che entrava
già vidi uscir di tonde una ma- tina / il sol di ragi d'ór tutto
dell'anidride acetica con la diossifenilisa- tina in presenza di ossicloruro di fosforo; è
cominciomo azzuffare. malatesti, 46: tina, tu dormi sola in sul saccone,
maffei, 5-5-63: quello di gor- tina... ei rappresenta secondo il costume
volte e contro le muraglie, contro le tina e contro le botti, come per
dell'eroe giannetto è stata detta da tina di lorenzo, quando dimostrò identica con il
seta incarnatini. malatesti, 1-179: tina, tu mi fai rider quando vai
, tocca certi vaselli e doghe di tina. machiavelli, 296: se tu scommetti
poco dal torchio e dalle doghe della tina si rigaglia la dimane nel fondo di questa
alle loro crisi virili, una ricet- tina di lirismo naturalistico. e questa trovata del
capisce -. eppure una di loro quella tina ch'era uscita zoppa dall'ospedale e
una grecia non soltanto bizan tina ma classica, e miti eraelei riportati a
la notte fino alla mat tina: anzi del tutto seppelliscilo in quell'istesso
traballando sul selciato partì per la tibur- tina vuota e buia. 2.
biol. parte della croma tina che possiede il massimo contenuto di acido
* bene 'e croma tina (v.). euctolite
, velenosa per il contenuto di faseoluna- tina, glucoside simile all'amigdalina. 12
ti veggo menar la faverella, / tina, anch'io tutto quanto mi dimeno,
dell'eroe giannetto è stata detta da tina di lorenzo, quando dimostrò identica con
di filindente. malatesti, 1-166: tina, quel panno che tu m'hai
posare 'nfin a la mat tina. anonimo, ix-1073: fi'a mo'
, i-24-25: ciascuna voce che in tina. -anche: l'indulgere nel parlare o
, fiorintino, firenzinó), agg. tina, il colletto sòpravi alla spagnuola, le
territorio circostante; che si parla o si tina. ojetti, i-770: la scena avviene
dell'eroe giannetto è stata detta da tina di lorenzo, quando dimostrò identica con
, fossero divenute. malatesti, 1-166: tina, quel panno che tu m'hai
malatesti, 1-182: che giova, o tina, andar giù nel fossato / e
nettarsi le dita con la gentil spugnet- tina che per solito gli risparmiava la saliva utile
. bocchelli, 1-i-182: in diaman- tina, povere pievi solitarie e casali sperduti.
-ciascuna delle spranghe parallele della tru- tina della bilancia. carena, 1-195:
abbagliante. pavese, 5-52: una tina la devi lavare quando la luna è
. praga, 2-33: giovinet- tina bruna / come una brutta notte, e
baldini, 5-183: la più giovinot- tina... si è chinata a servirlo
cicognani, 2-170: assuntina, nunzia- tina, natalina: gnégnero così poco e dote
le granchiesse. malatesti, 1-80: tina, colà nella mollaia vota / messa
andrà. malatesti, 1-164: o tina, i'sento dalla gente dire / che
va a monte morello, '/ tina, doman, che vi si fa la
uscia di far la quaran tina. / van molti a gruccie, in
malatesti, 49: i'arei bisogno, tina, or che s'imbotta / questo
: ieri il pan ch'ai padron, tina, infornasti, / per- ch'era
giovani della nobiltà fioren tina. berni, 35: perché la signora
. disus. questa mat tina, stamane. bibbia volgar.
, e la mettono nel palmeto ovvero tina, ovvero, alla romana, vasca.
nostra toscana giudiziosamente si son fabbricate le tina. lastri, iii-83: vi sono
il vedovo mi deve una somma rotondet- tina -sei mesi di malattia, -coglierebbe il pretesto
caterina sforza, 91: ogni ma- tina danne un bichiero caldo a bever allo malato
nello schidone. malatesti, 36: tina, ogni volta che tu vai al macello
). lunga veste fioren tina del secolo xiv, di saio, di
. redi, 16-v-323: -iermat- tina lunedì consegnai al signor tiberio cosfì la rosetta
sé libero dal macello e vendicato tina, ogni volta che tu vai al macello
volerne. malatesti, 1-176: tina, tu vieni a lavorarmi l'orto /
390): intanto dava un'occhia- tina di sotto in su ora all'uno ora
s'un mi fa ingiuria la ma- tina, / la sera me la son bella
di maritozzi che la mat tina avevo avuto l'avvertenza di ficcarmi in tasca
3-74: che niuno maros-maxatesti, 62: tina, tu vieni a lavorarmi l'orto /
cadde il mascalzone alla riversa dentro la tina dell'acqua sommergendosi tutto, fuori che la
nelle più remote campagne, la trombet- tina sfiatata del merciaiuolo ambulante chiamerà sempre a
da mattina / per tempo l'à 'lla tina. dante, par., 31-118:
: il giorno seguente nell'ora matu- tina a fare il passaggio in europa così si
, 25: non ti maravigliare, o tina, se... mi son
ibidem, 291: una pillora formen- tina, una dramma sermentina e la giornata d'
veronica, poi il mat tina, già accampati entrambi nel suo piano,
io ti veggo menar la faverella, / tina, anch'io tutto quanto mi dimeno
nelle più remote campagne, la trombet- tina sfiatata del merciaiuolo ambulante chiamerà sempre a
]: 'mistocchino': specie di schiaccia- tina, o focaccia fatta di castagne. panzini
/ s'io non fo teco, o tina mia, un mogliazzo. = deriv
quell'età. malatesti, 34: o tina, io sento dalla gente dire /
acquitrino. malatesti, 71: tina, colà nella mollaia vota / messa
acqua a bollire coll'uva, nella tina o vasca. perciò sono mordenti vini e
quivi [in campania] la morgen- tina, che viene di sicilia, è ottima
* in primis 'dà una guarda- tina a 'fabbricare ', e poi,
nella mitologia greca e la tina, ninfa dei boschi e delle selve (
voce dotta, comp. da narcd [tina \ e dal tema gr. -yo-dell'
. mus. notazione neobizan tina; tipo di notazione neumatica bizantina che
: eccolo [l'agnello], o tina, scorticato e netto: / portalo
allegri, lvii-143: ti veddi iermat- tina / mangiar così di voglia / per insin
capitoli della bagliva di gala tina, 242: item che qualunca persona se
, verrò poi a darti una stocca- tina per il monumento parigino a michelet. d'
hanno la [vite] mu- tina, benché novellamente hanno trovato la oleagina
senso osceno. malatesti, 38: tina, quel panno che tu m'hai tessuto
, 33: se tu vuoi empir le tina, zappa il miglio in orecchina.
genitale maschile. malatesti, 69: tina, con quella grazia che tu suoli /
fatto presso al pali- mento o alle tina nel tempo della vendemmia ribollenti. navarro
malatesti, 35: stasera, o tina, ch'egli è carnesciale /..
morfina, il 7 % di narce- tina, l'i e * / 2 di
si para di traverso quell'argen- tina, vestita proprio come aveva detto marziano.
. svevo, 6-321: qualche occhia- tina, qualche parolina più che cortese e nient'
1-52 (i-604): la ma- tina, publicatosi sì nefando e scelerato parricidio appo
sostenuta dalla bella colonnello, madre della tina di lorenzo. pirandello, ii-1-63:
toccano certi vaselli o certe doghe di tina. bencivenni, 4-90: in tempo che
gli basta dare al toro un'occhia- tina, / quando sta colle vacche alla pasciona
malatesti, 73: la siepe, o tina, tanto t'è cresciuta / dinanzi
un sorrisetto amabile, / un'occhia- tina languida / ed un parlar patetico / procurerò
non si dànno a patti: / tina, tu hai la febbre e la trascuri
impalpabile e incorporata con tremen tina e pecegreca, sarà attissima a stuccar vetri
: testicolo. malatesti, 79: tina, to'quella testa e quei peducci /
metafora erotica. malatesti, 79: tina, to'quella testa e quei peducci /
di dea castrense, di dea capro- tina, di dea sospita, di dea calendare
pollice e l'indice pescò una linguet- tina di carne lessa gocciolante... era
. sanudo, vii-344: la ma- tina l'orator ungaro vene a la signoria,
bestemmia. tommaseo, 2-i-379: giovanot- tina che pigli marito, / se tu lo
cercar di due granchi tenerelli, / tina, quaggiù per questi borratelli, /
malatesti, 49: i'arei bisogno, tina, or che s'imbotta / questo
malatesti, 49: i'arei bisogno, tina, or che s'imbotta / questo
dal paradiso qual era appunto la tina. e. cecchi, 2-50: che
. / acconciate già son le sue tina. / l'uva vuol pigiare con te
^ a parte del podere ke fue di tina ^ o suo pradre. testi fiorentini
devino in primo luogo porre nelle dette tina il detto guado nella detta quantità di libbre
al fine di condurlo con qualche sterza- tina al risultato che proprio lui aveva prefissato,
legno di castagno] di più le tina, botti e ogn'altro vaso da vino
mai essere che la legale presunzione a tina impossibile imparzialità. la presunzione legale ha
. naturalezza. soffici, v-2-434: tina, nella sua primordialità ridanciana, è
che tornasse a stabilirsi costì. tina infermò a morte e passò di questa vita
le embaterie. idem, 2-3-384: da tina di cm, disponendo il terreno in prosoni
. bergantini, 1-433: beroe giovinet- tina e la più fresca / d'anni attendeva
, e fa la letterina minutina minu- tina e vagabondina e civettolina. 3
dire, vezzeggiandosi: « tu sei tina ». « questo è pino!
posta come modulo della letteratura italiana-fioren- tina. -perfezione formale di un'immagine
matesti, 35: stasera, o tina, ch'egli è gamesciale / e che
). malatesti, 34: o tina, io sento dalla gente dire / che
una carega con una cor tina dietro alle spalle e un capocielo, ower
sì 'n ge n'à piena una tina ». s. giovanni crisostomo volgar.
negli altri. soffici, v-2-434: tina, nella sua primordialità ridanciana, è
usare schemi preedi levante ». tina pecetta'. sistenti e nuove
/ ei mettono ei priscion sotto la tina. sermini, 221: il frate disse
di moscioni si raggirano intorno a le tina ripiene del liquore bollente ne le vinacce
ii-186: la banda de'cavalli picen- tina, non potendo sopportar le risate del volgo
ben dieci volte te l'ho detto, tina: / fa'risprangar la brocca tua
ogni buco ed ogni fesso, / o tina, in carità, perch'io non
malatesti, 73: la siepe, o tina, tanto t'è cresciuta / dinanzi
rombo in cambio delle tinche da bien- tina, qual solete toccare mezzo cotte in firenze
metafore oscene. malatesti, 69: tina, con quella grazia che tu suoli /
il vedovo mi deve una somma rotondet- tina: sei mesi di malattia. =
rovescio e chi d'accordellato, / tina mia bella, e chi d'un altro
pane e vin trionfi e domini. / tina s'empian, rote girino, /
: talvolta io sto a veder, tina mia bella, / quando a ruzzar
a nettarsi le dita conia gentil spugnet- tina che per solito gli risparmiava la saliva utile
salmonate; è dovuta al carotenoide astaxan- tina che si accumula nei tessuti muscolari in seguito
malatesti, 76: che giova, o tina, andar giù nel fossato / e
messaggero », domande e rimproveri alla tina, implorazioni un po'a tutti,
povera mensa. malatesti, 55: tina, ier l'altro vedditi appiattata /
non so quale privilegiata autorità su la tina ed ora mi sentivo diminuito, quasi
quella roba con le fragole, cassa- tina, sciù al moka, preziosa, dora
/ ché era una cicalina, ricciu- tina, / che proprio un giullerino.
tu hai scodate tutte le galline, / tina, perché ti facciano più uova.
: le cime della cur tina, ma non ho mai mandato giù una
di nuovo. che cos'era stata la tina nella mia vita? = forse comp
me ne piglierei! malatesti, 55: tina, ier l'altro vedditi appiattata 7
dieci volte te l'ho detto, tina, / fa'risprangar la brocca tuadi legno
la signoria del regno e di tina, quando si levò, chiamò a sé
dei peruzzi, 471: conperai da monna tina molie che fue dilapo giunte selaio una casa
. bacchelli, 1-ii-19: la tina tra villette liberty appariva deserta. g.
tensione; alleviare la tridoghe d'una tina vecchia. stezza, la malinconia.
, 73: la siepe, o tina, tanto t'è cresciuta / dinanzi che
. smossi); cfr. tina a digiuno: perché et ai sentimenti et
povera creatura con le sembianze di concet- tina la siringala aei gradini al paradiso. rea
. e. gadda, 6-338: la tina, col suo volto come altra volta
in partic. di insetti sociali. tina, ma più in dentro, facendo alla
c'era abbondantemente da fare una mangia- tina. bernari, 3-15: la seconda figlia
, era un povero sorbetto la vostra tina. 4. dimin. sorbettino
sostenuta dalla bella colonnello, madre della tina di lorenzo. pea, 3-114: finalmente
senso osceno. malatesti, 61: tina, quel mio susin che nel divelto /
cose venire, elia tesbiten, la fede tina 'siepe formata da ginestre', che risale sempre
g. b. colombina, 461: tina fatta per questo effetto, la quale
villa, / la vesper tina squilla, / il fuggitivo sol. verga
rilucente, / che levi la mai- tina, / quando m'apar davanti / li
n. ginzburg, i-325: concet- tina ogni sera andava dalla sorella di danilo a
tavolo, ha tirato fuori la boccet- tina. = dall'ingl. stylographic
/ buoi, / gli aratoli, la tina, gli strettoi, / poiché non fu
malatesti, 76: che giova, o tina, andar giù nel fossato / e starti
malatesti, 46: vien oltre, o tina, e'm'è scappato il bue
4-ii-386: un che sia in una tina con una scopetta in mano è stufaruolo.
e incontanente sanza raspi si ponga nella tina e coperto con alcun panno netto ovvero nuova
poi suffumiga la tua camera la ma- tina e la sera con mastice, incenso,
ebbi in una sacrestia della terra sulmon- tina, del paese di ovidio, al tempo
membro virile. malatesti, 61: tina, quel mio susin che nel divelto /
già sciorsi e imputridir mie membra ed tina, 3-2-126: balaam... diluvia
e ha infilato il dito nella boccet- tina. 2. per simil.
della carne principale. malatesti, 36: tina, ogni volta che tu vai al
gli altri favoriti. malatesti, 59: tina, ier l'altro, nel
tempo si rimutò la prestanza per set- tina e per gonfalone, e fecesi che si
s'è guasto. malatesti, 38: tina, quel panno che tu m'hai
loro. malatesti, 79: tina, to'quella testa e quei peducci /
villana col grembiulone di tibet tina a fiorami pompadour. = dal
. = voce onomat. tina (ant. tinna), sf.
ciascuno soppediano o ciscranna o botte o tina nuove e some- lianti cose, iiii
ben maturi e da mettere in una tina e quivi lasciargli per qualche giorno. trinci
ammostate e disfatte quando si gettano nella tina. de roberto, 3-73: il
: il restare in mezzo alle esalazioni della tina che li mozzavano il fiato, non
su di là. voglio farti vedere quella tina che perde ». -vena!
trovammo molte tinaccie. = lat. tina 'boccia con coperchio per vino', forse dal
uva e cava tutto 'l vino della dieta tina. = deriv. da tino.
accomodano, e si mettono all'ordine le tina, tinelle, bi- gonge, ed
legno. = dimin. di tina. tinèlla2, inter. esclamazione
plur. ant. e popol. le tina, le tinora o anche invar.
bosco di castangni per fame botti, tina, assi e altri lavorìi e per farlo
procuri i vaselli del vino e le tina. ariosto, 386: or mi toma
tanta misericordia che se n'empirono le tina. 3. prov.
, 33: se tu vuoi empir le tina, zappa il miglio in orecchina.
allegrezza toma, / sperando averti, tina mia, per soma. 2
pane e vin trionfi e domini. / tina s'empian, rote girino, / gran
crescevano ognor più la grande curiosità della tina. corriere della sera [21-x-1944],
era per l'indomani mat tina, nel cimitero di torino.
acqua a bollire coll'uva, nella tina o vasca. perciò sono mordenti vini e
procuri i vaselli del vino e le tina, e gli altri vaselli se sono assai
legno di castagno] di più le tina, botti e ogn'altro vaso da vino
ottobre. / acconciate già son le sua tina. / l'uva vuol pigiare con
mature e dolci, e pistate in una tina, vi si ha da mettervi acqua
si sente il maggior calore la ma- tina finché viene la virazon ».
solidità manifestano di sti, 69: tina, con quella grazia che tu suoli /
gran fatto curarsi. malatesti, 62: tina, tu vieni a lavorarmi l'orto
, 33: se tu vuoi empir le tina, zappa il miglio in orecchina.
/ fuor che con quelle che la tina uccella, / che chi più l'ama
: sospesi i blocchi antinomadi sulla tibur- tina. = comp. dal gr.
la stampa-torinosette », 14-xi-2003]: cara tina, grazie di tutto, anche da
e gentile herr tino (lo giuro, tina, herr tino a feldafing esiste davvero
intanto la 'tina vagante'la nostra imprevedibile tina anselmi va a un convegno di cattolici
trattatoconapproccio puramente analitico, il rapporto con tina pizzardo e constance bowling offrel'opportunità di
darti un'idea è amico di gente come tina roth e jimmy austin eccetera.