mi aveva dipinto come un ragazzo molto timido e permaloso, facile ad esser abbattuto
che doveva invece rivelarsi ben presto un timido e scarso rivolo. 5. liberale
a torto. alfieri, 84: timido, incerto, intorno a sé sogguarda;
le piume / al primo volo, timido, randagio. tombari, 3-156: il
sempre ogni adito agli errori di un timido zelo, o alle calunnie della maligna
e cacciato / da le sdegnose ninfe / timido fuggo, e 'n ciascun passo adombro
tanto rimasi nel prino affronto confuso e timido. d'annunzio, iv-1-556: l'
lupo, feroce con gli agnelli, timido co'cani. tasso, 944: questa
: il giovanetto alterato dall'educazione è timido, legato, irresoluto. d'annunzio
bearlo; altri a le braccia / timido ti sostien. monti, 8-754:
. marchetti, 2- 413: timido alfin l'amaracino e tutti / fugge gli
inappagato. idem, 57: segui il timido, accosta il solitario, / ripeti
in concetto di animoso inquieto che di timido, perché cerca di contentarti, e con
, intrepido animoso. arici, 106: timido prima a un mover d'aure,
d'arancia. barilli, 2-219: timido, leggero e traballante come un anatroccolo
17-120: e s'io al vero son timido amico, / temo di perder viver
te prescritta? / s'antivedendo ciò timido stai, / è 'l tuo timore intempestivo
i-579: il canevaghi è stato troppo timido, se pochi anni dopo la morte
quattordici anni io ero ardente, ma timido... timido per troppa ardenza,
ardente, ma timido... timido per troppa ardenza, e mi piaceva,
non aveva udito che in un balbettio timido e tronco. d'annunzio, iv-1-97
luna di londra, / in un cielo timido d'argento, / dietro la tenda
nastagio, udendo queste parole, tutto timido divenuto e quasi non avendo pelo addosso
insignorisce di lui, lo richinava e facevaio timido al domandare, come l'uom ch'
e i cervo, fan l'uomo timido e fugace; gli astuti, come la
ii-124: il suo sguardo era dolcissimo e timido, e quantunque timido, s'attaccava
era dolcissimo e timido, e quantunque timido, s'attaccava di quando in quando con
di fronte al generale mi sono sentito timido e mi sono messo sull'attenti.
'l lione, cioè ardito; timido e pauroso come lepre. marsilio ficino
ogni altra cosa sia sempre avvertito e timido più presto che audace. guicciardini,
lutto, / se la governa un timido babbaccio. parini, 333: e
; ma fu con un bacio innocente, timido. moretti, 50: se appressassi
dossi, 914: di carattere sostanzialmente timido, uomo più di studio che d'
. leopardi, 10-44: ed io timido e cheto ed inesperto, / ver lo
finalmente il dubbio, prima modesto e timido, poi baldanzoso. alfieri, 1-15
ii-150: e se te le stai innanzi timido e rispettoso, in cuor suo ti
in bocca quello che appena era un timido: « ma che sia...
ha un gorgheggio sommesso e quasi timido (con una nota di richiamo breve
un agnello dal chiuso metteva un belato timido. onofri, 22: e il fiume
al presente mostra il vero naturale, cioè timido con gli uguali, ingrato con i
... m'hanno reso in guisa timido e perplesso, che non ardisco quasi
da la bocca d'esso conte, con timido e palpitante core la risposta attendendo,
riserbo che poteva essere o puro o timido o vano, e nessuno lo sa
anch'essa se ne lagnava con quel belar timido e tremulo che è la sua lingua
, iii-11-3-159: ne supplicaste il degnissimo timido appena eletto, dubitando che ad altri
terato quasi non curante e salvatico, timido in apparenza; in realtà pensoso di
. bocchelli, 2-334: il ghiro timido passa lesto e lieve come il capriccio
ultimo brivido dell'inverno e il primo timido bacio della primavera, creati dalla neve e
. leopardi, 10-44: ed io timido e cheto ed inesperto, / ver
cacciato / da le sdegnose ninfe / timido fuggo, e 'n ciascun passo adombro,
questa frase, cancellare quell'altra, timido, sospettoso, con sempre innanzi a sé
161: qual animo è così demesso, timido ed umile, che leggendo i fatti
con un brio che voleva nascondere, per timido orgoglio, il cruccio della lontananza e
come accade in uno popolo imbelle e timido, a ogni piccolo strepito si faceva
ojetti, i-194: uomo candidissimo e timido che fino aba morte conservò un'ingenua.
d'alba e primavera) / un timido cantore, / preludia, vocalizza /
pareti aveva un'aria di silenzio quasi timido; non can zonatore o
un ragazzino minuto, svelto, arguto e timido, con una piccola testa bruna rasata
la facile casuistica borghese mi hanno reso timido, incerto, tiepido e scor-
molti- anche soltanto l'animo inamabile o timido che non sappia cattivarsi un amico o
, 3-133: federigo era povero e timido, e non poteva correr dietro a
questa frase, cancellare quell'altra, timido, sospettoso, con sempre innanzi a sé
uomo da poco, pusillanime, pavido, timido. -al femm.: fanciulla o
17-120: e s'io al vero son timido amico, / temo di perder viver
: qual animo è così demesso, timido ed umile, che leggendo i fatti e
monti, x-3-290: al caro viso il timido / sguardo levar non osa, /
in periglio. manzoni, 830: un timido ossequio non veli / le piaghe che
ignaro degli usi del mondo, più timido che selvaggio, orgogliosamente modesto, chiuso
morali, che non ne supera il timido, e il troppo circospetto. monti
la modestia è raccolta, il pudore timido. manzini, 7-222: il mio circospetto
apparecchio acustico avvisatore (automobili). timido adattamento italiano del- l'inglese-amer. klaxon
che si dovrebbero dagli altri ammirare con timido rispetto, son quelli appunto che l'astuzia
opposta del viale, e si avanzava timido, con la coda bassa, colpevole di
tevano una soave disperazione nel cuore d'un timido apprendista non toscano che sognava invano
, ecco ch'ero ridivenuto il ragazzetto timido. 8. vissuto, trascorso
morali, che non ne supera il timido, e il troppo circospetto. leopardi
di coniglio: per indicare chi è timido o poco coraggioso. lippi, 3-74
. anche soltanto l'animo inamabile o timido che non sappia cattivarsi un amico o
mi porse la mano continuando il suo sorriso timido. quasimodo, 4-17: non sa
porse la mano continuando il suo sorriso timido. e parve risvegliare in fondo alla mia
una soave disperazione nel cuore d'un timido apprendista non toscano che sognava invano di
tasso, 20-68: qual è il timido cigno, a cui sovrasta / co
luna di londra, / in un cielo timido d'argento, / dietro la tenda
, trascurante di governo, vario, timido, sospettoso. foscolo, viii-184: attizza
, trascurante di governo, vario, timido, sospettoso; ma cupido di trattar
una situazione sfavorevole); pauroso, timido, indeciso; incapace di sostenere un
amica un sì così debole, così timido, che jeanne capì tutto. d'annunzio
fatti non apparisca in loro alcun atto timido o abbietto. sarpi, i-213:
, 7-235: un figliolo tanto ombroso e timido da non avere confidenza col proprio padre
destasi finalmente il dubbio, prima modesto e timido, poi baldanzoso; si trova il
una soave disperazione nel cuore d'un timido apprendista non toscano che sognava invano di
, non apparisca in loro alcun atto timido o abbietto. lippi, 4-46:
/ giù cade il guardo, e timido e dimesso, / guardando a terra,
161: qual animo è così demesso, timido ed umile, che leggendo i fatti
di disamorarsene. calvino, 2-115: timido e irresoluto com'era, non s'opponeva
parola. e, accanto al sorriso timido, quasi spaurito, che aveva dischiuso la
e melanconico appare evangelico, remissivo, timido, e poi reagisce all'opposto improvvisamente
realtà (una persona), estremamente timido e riservato oppure, al contrario,
non sanza tormento / del suo amore timido e sospeso, / quand'egli udì,
permetto di fare, se non consigliarti timido e sommesso di prender qualche cibo
3-13: che ne dite di quel timido ragazzo che v'adorava in silenzio,
di sapere, non vorrei che tanto timido fosse il discepolo, che spesso non
corso insolito confuso, / venia dubbioso, timido e tremente. boine, ii-69:
, io voglio essere anzi tenuto troppo timido che poco savio. caro, i-337:
e dubitoso genere. -impacciato, timido, imbarazzato (un gesto, un
esagerare. bambagiuoli, 42: il timido manca e perde spene, / l'
ii-276: il municipio forse ancora più timido che ingenuo... risponde con lungo
rendere quel fanciullo pigro et enervato e timido. guicciardini, iii-129: cacciata una delle
spesi. guicciardini, 117: e1 timido mette a entrata tutti e pericoli che conosce
sia che vogli monstrarsi o troppo timido o non più cupido d'essere che di
: lo aveva veduto sorgere dapprima timido, nella sua tremula esilità, oltre
, due tre rintocchi. -sommesso, timido, impacciato (il tono della voce
minuscola un tono esitante, un poco timido, di devozione infinita, rassegnato ad
gran fretta da sedere, / e con timido piè fugge ciascuna, / dove le
bocchelli, 6-167: qualche tentativo, timido, goffo e tardivo, di pubblicità
di non so quale necropoli, un timido bonumore si svegliò in me. esumazióne
a chi lo interroga. -anche: timido, riservato. -anche con uso avverb
marino, 362: parlerò, tacerò, timido, audace, / querulo insieme e
, / volgeva ad or ad or timido gli occhi / all'aspetto del padre.
-egli è / rispettoso. -sì, e timido e dappoco. / -dappoco no;
supplichevol vedesti, a te dinanzi / me timido, tremante,... /
161: qual animo è così demesso, timido ed umile, che leggendo i fatti
quell'ammirazione fervida, da quell'amore timido e profondo. moravia, ii-355:
. de sanctis, 12-52: divieni timido, goffo, perdi ogni fidanza in te
. graziani, 549: fugge il timido stuol rotto e confuso / piegando inver
, 7-6: o quante volte gridai timido con fiocca voce. par ini,
così debole da parere, più che timido, casuale: una fischiatina oziosa e
: e1 mosca, fattorino di timido, che era forca bene, portando la
. foscolo, 1-292: il ruscelletto / timido e lamente vole fra l'
in mare è formidabile, in terra timido e vile, come sono le piccole lepri
l'ispano, il batavo nocchiero, / timido renda. negri, 2-320: le
ho posto al confronto dell'uomo franco un timido, che 10 fa risaltare. giordani
1-17 (i-198): il giovine timido e mal esperto in cose d'amore,
male e, in cima, un timido fregetto nero a graffito. =
, di grandi passioni; indifferente; timido, pusillanime (una persona).
, / quasi in bocca a leon timido agnello. nomi, 5-56: i frombatori
41-249: ad un certo cerbiatto tenero, timido, e che ad ogni foglia mossa
risplenduto più bellamente sulla ruggine e sul verde timido di quella calcinala rapata e fulminata da
/ e lieto e tristo, e timido e valente, / ch'ai suon del
natura] probabilmente senza gagliardi motivi far sì timido e vile un uomo forte, nobile
l'animo suo ad ottavio marchese uomo timido, irresoluto, e che mangiava da
, ii-171: il carattere di questo timido amante... è l'eco del
egitto uscir l'ebraiche genti, / fuggì timido il mare, e le frementi /
? -che ha un aspetto mite, timido. govoni, 8-62: resta indietro
piccino. alfieri, 1-646: me timido ancora / inesperto garzon spingeva a fronte
è serio e chi giocoso; chi è timido e chi è ardito; chi è
non amiamo ancora: l'amore è timido e goffo. di giacomo, i-648:
incise male e, in cima, un timido fregetto nero a graffito che te la
romanzo, la novella, persino un timido racconto per bambini pubblicato in una rivistina
, per distinguere anche in un così timido lavoruccio di mestierante, il gran secolo greco
corrispondere a certe richieste che franco sporgeva timido e supplichevole a titolo di grazioso prestito
la mano], ripiegando però con timido contegno il grembo verginale. carena,
/ giù cade il guardo, e timido e dimesso, / guardando a terra,
d'un giovinetto, d'un guardiamarina ancóra timido.] ovine, 368: aveva
prodighi doni o con vittime / tenterai timido l'illacrimabile / pluto, la forbice
segno; / sottile e lungo fa timido l'uomo, / ed imbecille come
, 2-1-173: il cervo per natura è timido ed ha deboli forze...
erano, e quelle / esercito facean timido e imbelle. caro, 6-1226
peggiori? bettini, 54: io son timido e buono, / essendo un
vogliono dire, che l'uomo cauto sia timido, o pigliare il tardo per lo
4. mansueto, docile, timido, non feroce (un animale,
capo incominciai di trepidare, più timido divenuto che fi pavidi imnuli la fulva leena
'. 5. imbarazzato, timido, esitante, indeciso, pauroso.
. cassola, 2-332: era sempre timido e impacciato; non voleva disturbare, aveva
vita giamai il più bugiardo vantatore, timido e impastato di mala creanza, di
; sottomettersi pecorescamente; diventare pauroso, timido, servile. b. pino
docile, mite come pecora; divenuto timido, pauroso, servile; rinfìacchito, rammollito
dei soldati. -ant. rendere timido, esitante. boccaccio, dee.
, 15-130: tutta la sua cattiveria di timido rifiata, la sua viltà s'impennacchia
, / consola il mesto e il timido rincora, / gli umili innalza e il
l'uno,... / uomo timido e cauto e di perverse / maniere
immoto allo scacciar di man nemica, / timido sì, ma tacito s'asconde.
.. s'imprimono in un cielo divenuto timido e remissivo. -macchiare.
all'ora che per le selve egli segue timido lepre le pioggie dell'autunno. arici
g. chiarini, 217: tu niente timido, / incauto, spensierato, /
stava / la medic'arte, o in timido bisbiglio / sol morte presagìa. manzoni
e debite inchinazioni, tutto riverente e timido a la reina s'appresentò. ventura
. e dispregiano in sommo grado il timido, il pavido, il pensoso, il
, ii-43: fu molto d'animo timido, e con incomodità di se stesso
non fu si conduce non meno agevolmente il timido per la dispeuomo privato che non dannasse
appassionato dell'arte canora,... timido e incontentabile, orgoglioso e pavidissimo,
prodighi doni o con vittime / tenterai timido l'illacrimabile / pluto, la forbice potrai
s'intrichi / l'alma inesperta e il timido pudore. cesarotti, 1-xxx-4: non
contenersi. leopardi, 10-43: io timido e cheto ed inesperto, / ver lp
presente mostra il vero naturale, cioè timido con gli uguali, ingrato con i
: qual animo è così demesso, timido ed umile, che leggendo i fatti e
alfieri, iii- 1-172: ecco il timido e ingannevole poeta, che scrive,
. che rivela timidezza, imbarazzo; timido; pudico. castiglione, 155
di petrolio. 3. rendere timido, impacciato; inibire. tommaseo,
: resta ingrugnito e muto, / e timido divien quanto fu audace. rajberti,
* uomo senza iniziativa'per 'uomo timido, ritenuto nell'imprendere, pusillanime ',
coll'obliquo sguardo dell'invidia ci affisa timido e si avvede che il vero indole italiano
a quel punto tenero, guardingo / e timido amator, fuor delle tazze / audacia
fero, / ma fugge a schiera timido e fuggendo / sé nel più folto e
s'intrichi / l'alma inesperta e il timido pudore. gnoli, 1-163: antico
temi: / il tuo aspetto timido / è dunque insincero. moravia, 1-251
temperato, d'avaro liberale, di timido forte, di vile magnanimo. giuglaris
te prescritta? / s'antivedendo ciò timido stai, / è '1 tuo
. -avere intestini di bambagia: essere timido, pusillanime. g. gozzi,
sconcertati. idem, 2-22: era timido e intimidente, di una delicatezza sensitiva
', che propriamente significa 'rendere timido ', ha uno speciale senso di
nella caldea. 2. rendere timido; mettere in imbarazzo, in soggezione
altro non può valere che 'divenir timido '; né da neutro che è,
intimidisce. = denom. da timido (v.) col pref. in-con
= comp. da in-con valore negativo e timido (v.); cfr.
con tutti gli altri, buono e quasi timido come una femminuccia dinanzi all'ammalata.
a quel punto tenero, guardingo / e timido amator, fuor delle tazze / audacia
intrichi / l'alma inesperta e il timido pudore. leopardi, v-461: questi
inumano, / [sarà] un timido stormir di foglie / nello schianto dell'
con occhio critico, ma umido e timido, i genitori inurbati. moravia,
. e. gadda, 6-295: nato timido, sì, a tu per tu con
, 18-i-123: ell'ha di vergine il timido amore, / di vedovetta il
uomo che si rompe di leggiero e timido. tommaseo, 18-i-823: il visdomini
ii-479: rousseau era strabocchevolmente e invincibilmente timido. landolfi, 2-27: si sentiva invincibilmente
giovane, apiros chiamato, il quale timido tra le nostre erbe scemi,..
: involto / in duri lacci, e timido e piangente, / lo strascinò tra
che sia. 10. introverso, timido, chiuso. de sanctis, 9-290
alle mie lezioni. ci venne ispido, timido, tutto ancora involuto in sé.
, 9-40: un contemplativo, un timido... considererà evidentemente la virtù come
, 9-290: ci venne ispido, timido, tutto ancora involuto in sé.
tacea / spaventata natura; il ruscelletto / timido e lamentevole fra l'erbe / volgeva
bello e coraggioso paracadutista sempre un po'timido con le donne, benché vantasse non
11. impacciato, esitante, timido (un sorriso, un bacio)
rajberti, 5-47: quel buon prete timido e scrupoloso... lasciatelo tranquillo
da capo incominciai di trepidare, più timido divenuto che li pavidi imnuli la fulva leena
che si dovrebbero dagli altri ammirare con timido rispetto, son quelli appunto che l'
11. ant. impacciato, timido; incerto, irresoluto. machiavelli,
: fiacco, debole, stanco, timido, pauroso. morovelli, 280:
menar le man contro 'l nimico / timido non fu mai, non fu mai lento
, 1-166: 'lepre', è animai timido, pauroso, leggiero, orecchiuto;
: ne la folta selva del ginepre / timido a l'ombra giace occulto il lepre
543: arrivato avanti al conte tutto timido e spaventato,... gitta-
rimossa dal suo luogo. -mite, timido, debole, vile, arrendevole.
correnti. tommaseo, 5-161: il timido uccellino / delle pure acque sola / liba
raro ne fu nullo liberale / e timido si fa, se tu lo scorgi.
grazioso animale leggero come il vento, timido come una vergine, che ha quella
vistoso e grazioso ciuffo occipitale; animale timido e onnivoro, si serve del suo becco
-per simil. muso di lueerta: timido, incerto. tassoni, 8-70:
, è atto di vilissimo uomo, timido e rimesso. -da lumaca: con
inciampi e di scrupoli ridicoli, di timido luridume, di bassa meschinità.
quando vede la sferza magistrale / il timido scolar paventa almeno, / e ritira
magnanimo se li pericoli non fuggi come timido e non aspetti come temerario. guido
in italia il carattere milanese, come carattere timido, talora codardo, chiassone, goffamente
pronto, disinvolto, dove sono stato timido, tardo, impacciato. -sm
petruccelli della gattina, 4-258: era timido, sapendosi maladatto in quell'arte dell'
estens. impacciato, goffo. -anche: timido. cicognani, iii-2-127: beatrice arrovesciò
il leone feroce che si scompagna dal timido agnello. -nel linguaggio biblico.
53: niuna cosa fae in questo mondo timido l'uomo, se non la coscienza
incominciò a capire qualcosa, con quel timido riserbo, o ipocrisia vereconda, che accompagna
occhi casti, ma dove un lampo timido di malizia brilla come a loro insaputa.
provato altro malore che la fatica, divenuto timido e delicato come il cittadino, si
incedere è più peso del solito, timido e malsicuro. moravia, iv-5: ella
. pea, 7-267: così, timido com'era, al pensiero di dover parlare
795: già il 'sì'focoso e timido / da i fidi labbri uscio, /
una maruzza nella scorza: dimostrarsi estremamente timido e riservato. = voce di area
presente mostra il vero naturale, cioè timido con gli uguali, ingrato con i benefattori
d'antico guerriero, errava un sorriso timido e fine. baldini, i-137:
. pea, 7-235: timido fino dall'infanzia, era cresciuto su
temperato, d'avaro liberale, di timido forte, di vile magnanimo. i
vii-53: è dolce cosa, / senza timido vel, sia pur qual vuoisi,
coll'obliquo sguardo dell'invidia ci affisa timido e si avvede che il vero indole
porta su tonante prora / indiche merci timido nocchiero / dal nuovo mondo, né
di spirito delicato molle e flessibile, timido e volentieri meschino, il qual perde il
, peggio 'meticolosità ', per 'timido, timoroso, pauroso, irresoluto,
di commettere errori; du- bitoso, timido; incapace di prendere decisioni, irresoluto
= voce dotta, lat. meticulòsus 'timido, pauroso '(plauto),
che vede ogn'arte vana, / timido si conturba e si confonde: / fa
210: il pela- salvi, divenuto timido di costui, siccome scaltrito, cominciò
adunghiare od un morbido agnello od un timido lepre. -a partire dal momento
. le rivolsero, miaulando, un saluto timido, un appello: « è l'
. m. -ci). ant. timido; pusillanime, pavido.
cameriera mingherlina e bruna, dal viso timido e dagli occhi grandi, vestita a
ragazzino minuto, svelto, arguto e timido. -ripetuto con valore intensivo.
canna tagliata, / fa guanciale il timido mirto. pavese, 7-169: ci sedemmo
l'umile, il feroce, il timido e 'l fugace. 6. membro
remoto. vittorini, 5-143: il libro timido di saggi... che pubblicò
a tenere abitualmente un contegno discreto, timido, remissivo. -in senso generico
modestia 'può essere indizio d'animo timido, e in tal caso è vizio;
contegno riservato, remissivo, discreto, timido (una persona, l'animo,
un animo umile, di un temperamento timido e remissivo (un modo di pensare
intatte. -pronunciato con tono sommesso, timido. alvaro, 20-34: simulava una
dimesso e timoroso; che ha un contegno timido, umile, avvilito, malinconico,
; un molle per infingardia e un timido per fuggire i pericoli. tasso,
ricordo di campane. 55. timido, impacciato (la parola, il discorso
coraggio, di ardimento, di audacia; timido, timoroso, trepidante, imbelle,
, 8-39: carlo... rispondea timido e molle. -con riferimento a soggetti
di spirito delicato molle e flessibile, timido e volentieri meschino. mascardi, 1-359
che si dovrebbero dagli altri ammirare con timido rispetto, son quelli appunto che l'
o, anche, un carattere schivo e timido. seneca volgar., 3-20:
il leone feroce che si scompagna dal timido agnello. g. b. casaregi,
-sostant. arici, i-128: timido prima a un mover d'aure, a
aurea prudenza erto sentiero / con non timido piè d'orme profonde / segnando,
danno) ch'egli sia stato anco timido. g. landò, li-8- 234
dalla stessa gola, tanto era umile, timido, flebile, tanto somigliava al pigolio
'tacea / spaventata natura; il ruscelletto / timido e lamentevole fra l'erbe / volgeva
presente mostra il vero naturale, cioè timido con gli uguali, ingrato con i benefattori
biondino magro come l'aleatico, quel timido quieto ha tutto il sapore del nebiolo
acqua nebbiosa e si sentì appena un timido tonfo nel fragore monotono della larga corrente
di non so quale necropoli, un timido bonumore si svegliò in me.
: questi rispetti... mi fanno timido in produrre altro che qualche proposizion negativa
xxxvi-150: come empio lupo tra 'l timido gregge negletto / hettore squarciando molti de'
un piccolo uomo preciso, secco, timido, pieno di nervosità mal represse,
parti finivano in lui col neutralizzarsi rendendolo timido e contraddittorio. -con riferimento a
alto sasso agevolmente / sparvier grifagno al timido colombo / s'avventa e lo ghermisce
se sia stato più temerario o più timido, se ai maggior nocimento o profitto
rispondo che chiamar non m'odo: / timido, vile e son sempre animoso,
gravoso pondo / d'ogni tempesta e timido tremuote, / tal che la vita m'
, dono di nozze certamente, tanto timido è lo sguardo da novizio con cui se
dolce paruta. molza, 1-378: timido il cor portar, il piede ardito
da la nobiltà de la vergogna, timido e pauroso, bascia la mano del
maliziosa miopìa a un personaggio... timido nella miseria. -acer.
fiero, ma piacevole, più tosto timido... la forma o figura
ricevuto / da lungo tempo il mio timido omaggio. g. ferrari, i-153:
troppo. moretti, iii-279: luca timido è l'ombra del padre, agisce solo
dilettantismo cosmopolitico poteva competere quello umbratile e timido del nostro delicato provinciale.
conduce vita ritirata, poco avvicinabile; timido nei rapporti con la gente, schivo.
». -schivo, ritroso, timido. egidio romano volgar., i-4-1
uomo incominciò a pedinarli, e poi, timido e lamentoso, s'avvicinò al dottore
, uomo vecchio e, se non timido, troppo pietoso e in qualche opinione
maturo giudizio, ma di natura assai timido, essendo avvezzo alle delizie ed agli agi
potea cosa vedere: / così m'andava timido e pensoso. lancia, iii-616:
ferrari, 537: voi sapete come fosse timido [pietro gian- none], semplice
... quanto fu debile e quanto timido innanzi l'avvenimento dello spirito, cel
e gagliarda, / fuggì lo 'ncontro il timido martano. testi, i-67: mentre
dànno) ch'egli sia stato anco timido. m. nicoletti, lxx-225: dante
così debole da parere, più che timido, casuale: una fìschiatina oziosa e
more] che mi turbina nel petto è timido, non c'è che dire:
(tale lo definì l'indagine psichiatrica) timido, fantastico, il veleno grossolano.
bonsanti, 4-242: i pennuti ricominciarono il timido parlottio. 2. per
iii-9- 380: l'umile e timido rispetto d'amore fu sollevato a manifesto
: uomo di esperienza, ma alquanto timido, passava sopra su tante cose, rispetto
e ripassò la finestra. -reso timido, incerto, esitante, smarrito,
facto accorto con soi danni, j timido va per le secure strade, / così
-con valore attenuato: intimidito, timido, dubbioso, incerto. petrarca
d'animai che pavé. -essere timido. marmitta, 116: questa aveva
. letter. timoroso, pauroso; timido, insicuro; vile. fra gidio
eoncavallo fra il teatro e la vita, timido e incontentabile, orgoglioso e pavidissimo,
l'ira, che certo non è timido, ma paziente. birago, 595:
fea. -impacciato, esitante; timido, umile (un comportamento, un
: e dispregiano in sommo grado il timido, il pensoso, il delicato.
. gatto, 1-19: l'amore così timido mi svela / desideri perduti.
1-iv-409: tu stai sì mesto e timido, / come tu ti ponessi a gran
, 2-298: lo schianto di quel dolore timido e peritoso le toccò il cuore.
mi aveva dipinto come un ragazzo molto timido e permaloso. carducci, ii-1-54:
perplesso, / da timor lieto e timido diletto. giovio, i-166: se pensa
io sono grande, lento, impacciato, timido. -con riferimento ad animali.
imprudente è inferiore al prudente, il timido al forte, colui che pesca a parlare
incedere è più peso del solito, timido e malsicuro. 5. carico
maria, i-246: agì paracati, molto timido e poco prattico, c'esortò a
a tutti gli scrupoli che bartolomeo, timido anche in quell'età, trovandovi del piccante
che quanto ei [socrate] mostravasi timido e ignorante nel cominciare della disputa,
vedi, questo terribile pensiero, che timido picchiava altra volta alla porta del mio
non me ne sarei accorto senza qualche timido picchietto di tutti i campanelli della casa
di sterile fantasia... domenichino timido, solitario, maestro di pochi, non
, uomo vecchio e, se non timido, troppo pietoso. testi, i-29:
dell'usignuolo], tanto era umile, timido, flebile, tanto somigliava al pigolio
bracciata di propulsione e pilotarsi in un timido crawl nel golfo aperto.
ei [un sospiro] sen passa timido e furtivo, / dolce il sogguarda
alto sasso agevolmente / sparvier grifagno al timido colombo / s'avventa e lo ghermisce
: un adolescente impiegatuccio di provincia, timido sino al ridicolo, vergine di mente
libro in luogo dove nessun riguardoso e timido plenipotenziario mi frastorni, e il mio libro
tempi del fascismo, dev'essere sembrato timido o addirittura « reazionario ».
, lo so, codardo, poltrone, timido, sciocco, citrullo ch'io mi
quel padre, che s'accorse / del timido voler che non s'apriva, /
vedi, questo terribile pensiero, che timido picchiava altra volta alla porta del mio
fa, pur vegliando, lo possessore timido e odioso. boccaccio, dee.,
idem, 5-17: era un giovanetto timido con delle possibilità liriche.
, l'averebbe reso ancora se non timido, men trascurato almeno e sprezzante.
maturo giudizio, ma di natura assai timido, essendo avvezzo alle delizie ed agli agi
.. cammina precipitoso, di passo timido, mesto, angustiato, pare imbnaco e
: sarà nel mezzo l'andare e 'l timido, fra 'l rattenuto e 'f
]: il fuggente cavriuolo e lo timido cerbio, i quali, indarno fuggendo,
paura, non altrimenti che fugace e timido animale, a ritornarsi nel suo regno
addestravano le piume / al primo volo, timido, randagio; / e a me
stava / la medic'arte o in timido bisbiglio / sol morte presagìa. guerrazzi,
son presente, / non fugace e non timido sol- dano, / ed a costui
. b. segni, 11-103: il timido si duol ben della presenza d'esse
dalla stessa gola, tanto era umile, timido, flebile, tanto somigliava al pigolio
iii-272: io sono prolisso, ondeggiante, timido e disuguale: un poco per abito
pole aiutar di piedi, mostra molto timido e suspetoso, ha una mente presaga
, pronto, disinvolto dove sono stato timido, tardo, impacciato. dessi, 11-126
desiderio ardea; / indi col basso suon timido e lieto / chiamava: o ninfa
italiano. moravia, xi-450: sono timido, anche per via di un difetto
sono grande, lento, impacciato, timido; lui sicuro di sé, rapido nei
; e se lo cavaliere gli rispondeva timido e tremorosamente, egli allora diceva:
tasso, 20-68: qual è il timido cigno a cui sovrasta / co 'l
. -anche: che teme il pericolo; timido, pauroso, indeciso. chiabrera
bersezio, 3-123: il suo sguardo timido e affettuoso, sicuro e udibondo,
rispettabile pubblico: e così bell'e timido e ritrosetto mi trascinarono per forza all'im-
sul tasto, un puntino solo, timido timido. govoni, 9-10: puntino esclamativo
tasto, un puntino solo, timido timido. govoni, 9-10: puntino esclamativo d'
cameriera mingherlina e bruna, dal viso timido e dagli occhi grandi, vestita a
-le dicea - / in questi fatti timido e pupillo. 4. stor
] che mi turbina nel petto è timido, non c'è che dire: non
di alcunché di buono, di grande; timido, incerto, pavido (ed è
.. è intitolato: « il giovine timido ». y marin. quadernetto della
, è atto di vilissimo uomo, timido e rimesso. g. morelli, 93
del semplice 'poilu 'sempre un po'timido con le donne, benché vantasse non
affanno che 'l tormenta / sin che timido a l'acqua non diventa; /
via, qual se per istraforo / timido e spaventato augel racchiuso?
inf, 17-123: allor fu'io più timido a lo stoscio, / però ch'
, dai gesti radi, lo sguardo timido e la bocca triste. boine, cxxi-iii-1061
rallegrante notizia che il re gentiluomo, non timido né spiacente davanti alle verità, anche
, lxv-225: d'esser rammenta / timido di parole / seco e d'affetti audace
le piume / al primo volo, timido, randagio. -figur.
tasso, 20-68: qual è il timido cigno a cui sovrasta / co 'l
piu brillantemente sulla ruggine e sul verde timido di quella calcinala rapata e fulminata da
alzavano e ricadevano; sembrava abbozzare un timido tentativo di volo e poi ritrarsene pentita
un piccolo uomo preciso, secco, timido, pieno ai nervosità mal represse, meticoloso
bacchelli, 16-123: in tali giornate diventava timido e rattratto e freddoloso.
g. forteguerri, 155: timido, smarrito per el caso, restò
'co-co-co '.. e qualche timido, rapido colpettino di becco, e un
l'argento... reso cotanto timido e superstizioso che arrivò fino ad avere
non poco me stesso, mostrandomi col timido e dubbio favellare, più degno di adulare
di questo 'respiro 'si trova qualche timido e incosciente accenno nell'arte italiana di
c'era il contemporaneo riaffiorare, dapprima timido, poi sempre più deciso ed evidente,
notizia che il re gentiluomo, non timido né spiacente davanti alle verità, anche
reperire, rebeli lixare / relasati: timido sì siria! tesauro, 3-83: egli
alto cianciando. pirandello, 8-357: giovane timido, onesto, garbatissimo, biondo,
condotta, l'hanno fatto passare per timido, irresoluto, incerto. cuoco, 1-35
egli si arrischiava in compagnia loro, ma timido com'era, fra quelle ragazze.
pellico, 2-41: il buon rousseau, timido e ridicolo nel cospetto delle donne,
. altri febbrai che andavo nel sole timido senza meta né urgenza, al ritorno
, 15-130: tutta la sua cattiveria di timido rifiata, la sua viltà s'impennacchia
di un ragazzone, riguardoso e quasi timido. jahier, 2-20: sempre mi
, è atto di vilissimo uomo, timido e rimesso. alberti, 1-63: tutto
/ et or l'ardito, el timido, el rimesso. g. dolfin,
sei tu, vii can, coi lupi timido, / a eli ospiti molesto?
del filosofo propriamente detto, sedentario, timido, freddo, rimuginatóre e ruminatore di
: giulio, in principio un poco timido nel fare sentire le sue decisioni per i
milizia, ii-290: se il pennello è timido e spesso ripetuto, non si danno
non vorrà rischiarsi., è tanto timido!.. -fece la ragazza con
; un molle per infingardia e un timido per fuggire i pericoli, perché per
se tu viva ora sempre sospettoso e timido della morte.
non ho ancora capito: è perché sei timido o perché sei riservato per natura?
, 4-336: lo risguardarono con un risolino timido e johnny capì che li disturbava gravemente
iscampare 'l rimprovero / d'uscir del campo timido e soletto, 7 senz'a
bello e coraggioso paracadutista sempre un po'timido con le donne, benché vantasse non
7. riservato, discreto; timido, pudico; di carattere chiuso,
sol vi guarda e sospira; / timido si ritira. deste, 92: volgendogli
, altero o, anche, eccessivamente timido, riservato, modesto.
, brontolone. -anche: riservato, timido, schivo; poco loquace, di
è ritroso, quel benedetto figliuolo. così timido! de amicis, i-329: le
cecchi, 9-37: era il ritrovamento, timido ma genuino, d'un linguaggio naturale
alzavano e ricadevano; sembrava abbozzare un timido tentativo di volo, e poi ritrarsene pentita
cui labbro li aveva attinti, entrava timido e circospetto nel campo combattuto della tragedia
altri al mio spesso riverito sguardo / timido agghiaccia. -degno di ossequio,
rosso / si fugge l'istro e timido si mostra. baretti, 6-213:
uomo che si rompe di leggiero e timido. s. gregorio magno volgar.,
carponi, le mosse di un piccolo rosicante timido, che fiuti l'aria e rizzi
famiglia settentrionale, che, siccome era timido, faceva lo sbarazzino più di tutti
audace rivoluzione, fecero qualche confuso e timido tentativo di suoni e rumori pittorici.
delle bottegucce ambulanti solleticavano in loro un timido desiderio di muoversi, d'entrare nel
9. scontroso, poco socievole o anche timido, rimeno rustico, meno abbandonato.
giudirio,. ma di natura assai timido, essendo avvezzo alle delizie ed agli
..., con un parlare non timido, non protervo, non sciocco,
di quel cuore, o crudele o timido troppo. -tirare sassi dall'uscio della
che lui credesse ancora nel cuginetto timido, rispettoso e petruccelli della gattina
; sciocco ed anche poltrone; vile; timido ». sbisciare, intr. (
serve tanto e manda pure il suo timido tepore. marchesa colombi, 99: sotto
, ché non arriva a scaldarli sì timido cuore. -ispirare un vivo affetto
'l rimprovèro / d'uscir del campo timido e soletto, / senz'a nuova
bolea, dal suo imbrandire, l'avversario timido divenuto cerchi scampo a sua persona facendosi
. non era più quello, fra timido e malizioso, della commessa che fa
dal cui labbro li aveva attinti, entrava timido e circospetto nel campo combattuto della tragedia
canti, 2-38: come che il popul timido per tema / disperi e perda il
i-147: qui toma in iscena il carattere timido del poeta. -trascinare in
, un omino molto piccolo e molto timido che portava sempre una piuma di gazza
d'inciampi e di scrupoli ridicoli, di timido luridume, di bassa meschinità. tornasi
2. che si mostra pudico, timido, riservato o anche ritroso e scostante
: voi mi rendeste in un attimo timido e scimunito. viani, 10-230: varese
ardito e forte e saputo uno figliuolo timido, debole e scioccàccio. -sciocconàccio
sulle prime... fui un po'timido e impacciato; ma mi sciolsi presto
. e. gadda, 6-295: nato timido, sì, a tu per tu con
tra due scogliosi monti, / ch'un timido amor vel tien'a prova. nannini
pascoli, 961: paulo guardava, timido, in tralice. / lemiche egli attingeva
di prima in un rosa febbrile e timido. 3. per estens.
: e chi ne piglia scontento è timido. carducci, ii-16-188: il fare il
var.]: allor fu'io più timido a lo scoscio, / però ch'
scovare un editore per un giovane troppo timido o per un vecchio troppo orgoglioso.
sostant. arici, i-128: timido prima a un mover d'aure, a
ad un tempo e spesse volte / timido un poco, lentamente segno / dà di
già segue cerva leone, / non timido agnello tigre feroce segue. 9
malinconico e taciturno...: era timido fino alla selvatichezza. dannunzio, iii-2-991
achille funi non è più lo scolaretto timido d'allora..., ma della
sente che una trista esistenza, diviene timido e tumultuoso ad ogni ombra di timore.
con un brio che voleva nascondere, per timido orgoglio, il cruccio della lontananza e
mio sguardo, da sfacciato fattosi improvvisamente timido, si lasciò cogliere di sorpresa,
legno che natava, / e poi sovriesso timido salìo, / sgorgando per la bocca
ne fanno certo. laprima si è il timido sguardare con focosi sospiri, nelle quali
, così debole da parere, più che timido, casuale: una fischiatina oziosa e
sono grande, lento, impacciato, timido; lui sicuro di sé, rapido nei
, i-iv-4-172: mi pare che sia troppo timido efaccia troppo conto degli errori del copista,
di un nobile. ancora più timido e più signorino di lui...
. cassola, 2-196: benché fosse timido, la bella presenza, la naturale
soffri? » disse giorgio, quasi timido, non sapendo se quella sofferenza fosse vera
. stuparich, 5-8: ero un timido ragazzo, riservatissimo nei discorsi; quando i
ed aveva riso saporitamente e smascellatamente del timido scolaretto. = comp.
sessantina d'anni, grosso, passa timido e furtivo, / dolce il sogguarda e
è mio, qual coniglio o lepre è timido? = femm. di soldato2
: tanto un solipsista arrabbiato quanto un timido materialista scanseranno allo stesso modo un'automobile
delle bottegucce ambulanti solleticavano in loro un timido desiderio di muoversi, d'entrare nel
dubbio il corso move, / né 'l timido coniglio i passi ha lenti; /
se tu viva ora sempre sospettoso e timido della morte. -diffidente, ombroso
anche minimamente di letteratura sanno che il timido espediente del 'così così'non è mai
sottozero, per adesso ha solo avviato un timido flirt, ben lontano dall'appassionato abbraccio
di natura da poco, effeminato e timido,... che con una scure
el stato / ardito e lieto in timido e turbato, / star, come torre
, potere, piacere, simato e timido giovinetto don ferdinando. bellezza,
la vocetta spaurita. 5. timido, titubante (il tono di una domanda
. grasso, 22: molto spaventoso e timido ne è ritornato milichio adesso adesso in
. segneri, ii-9: più timido per la morte di uno che speranzoso
conoscevo; sulle labbra, un sorriso quasi timido; in tutto il viso, non
dietro fiesole, si affaccia pallido e timido uno spicchio di luna. pavese, 6-148
,... con un parlare non timido, non protervo, non sciocco,
lacerò, squarciossi i crini / il timido pastor. loredano, 137: arianna gridava
stato / ardito e lieto in timido e turbato, / star, come torre
/ spaventata natura; il ruscelletto / timido e lamentevole fra terne / volgeva il corso
di austero, di stornato, di timido. stornatóre, agg. e sm
vede pigliare qualche miglioramento. più timido a lo stoscio, / però ch'i'
: arpino, 16-123: v'era un timido presagio invernale nell'aria astava posare una
stupido ne'consigli, agreste ne'costumi, timido nella guerra, che parve apunto il
si alzavano e ricadevano; sembrava abbozzare un timido tentativo di volo, e poi ritrarsene
consigliato parrà lode succulcare altrui, o timido di non patire a sé superiore,
forse men dannoso tesser pel contrario troppo timido e sospicace. tesauro, 7-166: niuna
pudiche e caste vergini per fino dal timido seno delle afflitte madri essere rapite e
foscolo, 2-292: il ruscelletto / timido e lamentevole fra l'erbe / volgeva
provato altro malore che la fatica, divenuto timido e delicato come il cittadino, si
aria tenera /... / un timido cantore / preludia, vocalizza / appassionato
.. ma è molto freddo e timido, e vacci assai a tentoni. bonarelli
comportamento scoraggiato, umile, docile, timido, remissivo, debole. dante,
/ al giovene padron, ma non men timido / che 'l suo mi sento il
battaglia. = comp. di timido. timidare (timitare),
. chi mostra timidezza nell'operare è si timido. = denom. da timido.
si timido. = denom. da timido. timidettaménte, avv. ant.
comp. di timidetto, dimin. di timido. timidézza, sf. l'
timidézza, sf. l'essere timido, ritroso, etremamen- te riservato o
rischiariva subito. = deriv. da timido. timidina, sf. biochim
, deriv. da timìdus (v. timido). tìmido, agg
debite inchi- nazioni, tutto riverente e timido e la reina s'appresentò. dottori,
, 2-41: il buon rousseau, timido e ridicolo nel cospetto delle donne, dovea
sua provincia di catania; io, più timido di lui, non sono uscito fuori
facevano il verso tutte le volte che timido timido si affacciava a tartagliare qualche goffa
il verso tutte le volte che timido timido si affacciava a tartagliare qualche goffa galanteria
: e dispregiano in sommo grado il timido, il pensoso, il delicato, l'
l'ingenuo candore, la modestia col timido rossore, la pietà coi teneri pianti,
non mi temi: / il tuo aspetto timido / è dunque insincero.
/ per questa selva e quella / timido e tutto solo. mattioli [dioscoride]
cosa vedere: 7 così m'andava timido e pensoso. idem, par.,
, 17-118: s'io al ver son timido amico, / temo di perder viver
di non confidarsi in dio ed esser timido, poiché questi timidi son deputati e
'tal mi feci io', cioè divenni di timido ch'io era e stanco per le
verace, che s'accorse / del timido voler che non s'apriva, / parlando
milizia, ii-290: se il pennello è timido e spesso ripetuto, non si danno
. oltre all'aver sempre un pennello più timido, fa uso del color nero più
acqua nebbiosa e si sentì appena un timido tonfo nel fragore monotono della larga corrente
dalle sue labbra a cuore è partito, timido come un cardellino che scappi dalla gabbia
così debole da parere, più che timido, casuale: una fischiatina oziosa e fortuita
raggio. cassieri, 241: lontanissimo e timido,... un giubbox aveva
inf, 17-118: allor fu'io più timido a lo stoscio / però erboristeria per le
fegato alle budella. crescenzi e 'l timido assicura: / così senza ruggier sento timore
egli ha costui era dianzi / timido più che un coniglio. marino, 14-72
le dune laggiù, odorosi troppo / timido di morir fuggia gl'infermi, / di
vo'per ora sottrarmene all'aspetto, / timido d'udir cosa che m ^ og,
che non possa essere savio chi è timido, perché già manca di massa, che
volte si è ricercato invano mico / timido non fu mai, non fu mai lento
: sarà poi il principe audace o timido? lungi da lui il pallido timore,
s'addimanda timo per sente e timido a tutto il mondo. sacchetti, 7
pondo / d'ogni tempesta e timido tremuote, / tal che la vita
, è pavido, poco coraggioso; molto timido. guittone, i-13-206: se temoroso
io. tasso, iv-245: sono timido di tutte le cose, e incerto de
sciacalletto timoroso. -con riferimento al timido aprirsi di una gemma. betti,
desto, si riposò. -reso timido, insicuro ed esitante dal sentimento amoroso
19-342: giangiacomo aveva un carattere tipicamente timido e aggressivo, molto puritano e capace di
, 1-ii-144: era costui un poverino, timido e malandato in salute,..
cieche. papini, 28-84: il timido titano romantico che per adorare e compiangere si
, i sensi della morte mi farebbeno timido implorar tore e le grazie della vita.
). dominici, 4-62: pare timido [cristo] entrando in egitto, avere
convenevoli e debite inchinazioni, tutto riverente e timido a la reina s'appresentò. marini
corso insolito confuso, / venia dubbioso, timido e tremente. 2. instabile
pronto; e se lo cavaliere gli rispondeva timido e tremorosamente, egli allora diceva:
gravoso pondo / d'ogni tempesta e timido tremuote, / tal che la vita m'
e si era fatto prete. era rimasto timido e ingenuo sotto la veste talare e
amico fosse un truffatore, ma scoprirlo timido e ritenuto lo commosse profondamente.
2-24: il petto le si gonfiava / timido, e le si riabbassava, /
freudismo, leggiamo facilmente negli scritti del timido tutor di brasenose college. -per estens
moretti, ii-1039: ed era anche un timido, tugnaz, tanto più timido quanto
un timido, tugnaz, tanto più timido quanto più ardito e tutto d'un pezzo
, 795: già il 'sì'focoso e timido / dai fidi labbri uscio, /
, di mediocre animo, o forse timido, pazientissimo, moderato, simulatore.
riprendi / a venare di colpi il timido acciaio e la pietra. 2
. 2. atteggiamento riservato, timido, timoroso; riserbo, discrezione,
si comporta in modo modesto, riservato, timido, prudente. alfieri, 4-73
difetti; che si dimostra imbarazzato o timido, schivo di fronte a certe persone
monti, x-3-290: al caro viso il timido / sguardo levar non osa, /
di non so quale necropoli, un timido bonumore si svegliò in me. 2
, è atto di vilissimo uomo, timido e rimesso. girone il cortese volgar.
17-119: e s'io al vero son timido amico, / temo di perder viver
tenera /... / un timido cantore / preludia, vocalizza / appassionato.
lumaca, è atto di vilissimo uomo, timido e rimesso. landino [plinio]
11-376: di fronte al fallimento di un timido passo avanzato presso il governo e alla
d'annunzio, 8-65: tentativo un po'timido di bric-à- brac su le pareti.
. m. -chi). letter. timido, pavido. gozzano, 2-51:
quel giovane [edoardo agnelli] così timido e racé. amica [4-iii-1991]: