a lei, la mia abissale istintiva timidezza. alvaro, 9-506: anche nella
della stanza, e umiliò la mia timidezza e la mia goffaggine. beltramelli, ii-460
(per spavento, sconforto, soverchia timidezza); sentirsi paralizzato. dante
d'arrivare al mare sembrano presi da timidezza, s'arrenano, e raggiungono l'
attènderci. d'annunzio, v-1-515: la timidezza è imberbe? e baffuta e barbuta
difetto naturale, per emozione, per timidezza, ecc.); non sapere articolare
. d'annunzio, v-1-515: la timidezza è imberbe? e baffuta e barbuta
: in segno di vergogna, compunzione, timidezza, raccoglimento, cruccio, ostinazione,
io, a bella prima per vergogna e timidezza ed irresoluzione, ed in seguito poi
le sue, e con una goffa timidezza se l'è portata alle labbra. c
la cosa più commovente era vedere la timidezza marmorea di venezia in cospetto d'un vero
mano a uscire un tantino dalla propria timidezza, come dalla tana una lucertolina insidiata
, 2-44: senza timore, vinta la timidezza naturale, / [il cervo]
prestezza; -anche: come simbolo di timidezza, di paura, di viltà.
di tristezza, di vergogna, di timidezza. francesco di vannozzo, ix-213:
, complimentoriluttanza ad accettare qualcosa, o timidezza, ritrosia a compiere una data azione
coniglierìa, sf. raro. viltà, timidezza, paura. = deriv.
silone, 5-13: sotto la sua timidezza contadinesca, egli nascondeva una libertà e
contegno le vecchie ripulse, la vecchia timidezza, la vecchia facoltà di umiliarmi, di
modestia, il contegno: un po'di timidezza, la sensibilità squisita, la compassione
la cosa più commovente era vedere la timidezza marmorea di venezia in cospetto d'un
, aiuto: per timore, per timidezza). lippi, 12-25: quei
, la mia cultura, la mia timidezza. d'annunzio, iv-1-167: possedeva
stessa. brancoli, 3-92: la sua timidezza trovava una buona ragione per non far
, di freddezza; disagio causato da timidezza, da rancore; imbarazzo. cinelli
! fogazzaro, 5-235: la sua timidezza era pure contenta di possedere una scusa
degli scrittori antichi] che appiana ogni timidezza, dilegua ogni oscuro, ogni stranezza
5-158: il poverettaccio ingoffito nella sua timidezza ritornò di colpo il nino di vico
e spontaneo; libero da impaccio, timidezza o affettazione, spigliato, sicuro nei
: due giovani fumano e guardano con timidezza le prostitute sedute: la sigaretta non
un altro passo indietro, per gran timidezza divampò in volto poi si fece pallidissima.
. pea, 7-240: se la sua timidezza non lo avesse divietato, van le
di fronte poi alla donna, una timidezza estrema. perciò aveva sofferto in modo
quelle sue dolcissime malattie che sono la timidezza e il poco uso di mondo.
spirava non so quale energìa temperata di timidezza. barilli, 3-91: occhialuto,
p. verri, i-271: la sua timidezza e la nessuna energia per gli affari
del volto causato dalla vergogna, dalla timidezza, dalla collera, dal pentimento)
: vergogna; pentimento, rimorso; timidezza, pudore. passavanti, 85
polizia. pirandello, 7-367: la timidezza gl'impediva d'escogitar carezze nuove.
gente nuova serviva a celare una grande timidezza. gozzano, 521: è un modello
792: egli entrò con l'esitante timidezza delle prime volte; e invece di
; ritrosia, imbarazzo, riluttanza, timidezza. guerrazzi, 9-i-195: dopo qualche
. galanti, xviii-5-989: malgrado la mia timidezza al cospetto di tre vecchi magistrati,
che è indizio di riservatezza, di timidezza. -in partic.: risposta evasiva:
nomi insieme. comisso, 12-153: ogni timidezza scompare alla duplice gioia da fare felicemente
per la bionda gracilità feminea e la timidezza. comisso, 7-318: il volto
ma egli restava muto, fermo. la timidezza: la stessa d'un tempo.
, la mia cultura, la mia timidezza. pea, 7-447: durante queste
buon sapiente si tiene a'fianchi la timidezza. rajberti, 2-194: viaggiando all'estero
all'improvviso, proprio da quel fondo di timidezza e di docilità che aveva creduto di
, la verità; il resto, timidezza, formalismo o ipocrisia. alvaro, 14-131
di fronte poi alla donna, una timidezza estrema. -a faccia a faccia,
non comune agilità di movimenti oppure grande timidezza. guerrazzi, 6-257: balza in
4. che è dettato da timidezza, da impaccio, o anche da
per la bionda gracilità feminea e la timidezza. moravia, iii-194: la ricchezza
camera. bocchelli, 54: la timidezza, quando quell'uomo fatto e coraggioso e
tradizione, politica e sapiente, a timidezza, talvolta a grettezza, retrive ed
balbettando (per l'emozione, la timidezza). gozzano, i-726:
, mollezza; che è caratterizzato da timidezza, paura o timore (un atteggiamento
alcun movimento (per timore o per timidezza, per discrezione, per stupore,
8. che rivela disagio, imbarazzo, timidezza (un atto, un gesto,
. provare (per vergogna o paura, timidezza o rimorso) un grave turbamento,
carattere imvenne d'improvviso non so che timidezza nei riguardi di quell'ufficiale inglese che
di lui dietro a uno schermo di timidezza. -monotono. pavese,
trascinando a compere strane e impensate la timidezza mista di diffidenza. -affascinare
dar retta o ascolto. inceppate dalla timidezza o dalla ritrosia contadina che siri
raimondi, 4-19: finsi ancora la timidezza dei sentimenti, l'incoscienza dell'adolescenza
nuovamente pian piano, come se una timidezza indebolisse la mano che bussava.
, di infantilismo! mi parve di timidezza, di vergogna. -in senso concreto
provava a sorridere... con una timidezza quasi ansiosa, che ingentiliva quell'aria
. 9. che rivela timidezza, imbarazzo; timido; pudico.
da molti per 'paura, timidezza ': p. es. 'l'
rovinare. 4. essere colto da timidezza; sentirsi in imbarazzo, insicuro,
malinconica. 2. colto da timidezza; che è in imbarazzo; smarrito
invaghimento fisico e di una quasi malinconica timidezza. 2. ant. impulso
, senza proibirle nulla, isterilito dalla timidezza e dal risentimento. isterilitóre (insterilitóre
nella sua forza guerriera c'era una timidezza ansiosa, quasi filiale; ch'ella accogliesse
, sia ferma, come simbolo della timidezza e della mitezza. 7.
di lentezza, di pigrizia, di timidezza, di pusillanimità, o per indicare
comportarsi abitualmente con straordinaria e ingiustificata timidezza. g. villani, 9-1 io
rivela disagio, difficoltà, imbarazzo, timidezza (un atto, * un comportamento)
, 4-85: la malinconia è frutto di timidezza, di idee confuse, di desiderio
di salute ma- lintelleggibile, con una timidezza mascherata da superbia. = comp.
né arrossiva più; aveva perduto ogni timidezza, come se avesse frequentato i mamelucchi
-persona che, per lo più per timidezza, assume atteggiamenti innaturali, impacciati,
volgari chiamano dabbenaggine, gli spiriti forti timidezza, e i mata- mori vigliaccheria è
quale di fatto, impedito da ima timidezza disagevole quanto ardente, era arrivato intatto,
volgari chiamano dabbenaggine, gli spiriti forti timidezza e i matamori vigliaccheria è, lo
i superiori con un po'meno di timidezza e un po'meno di superbia che
, 5-158: il poverettaccio ingoffito nella sua timidezza ritornò di colpo il nino di vico
alla mensa del prete: obbedì dunque senza timidezza. -sparecchiare la mensa: toglierne
, timoroso, pauroso, irresoluto, timidezza, irresoluzione ', non sono buone
fil. ugolini, 210: 'meticolosità': timidezza, irresoluzione. gioberti, 1-iv-280:
'timido, timoroso, pauroso, irresoluto; timidezza, irresoluzione': non sono buone voci
betocchi, 5-133: mignolano gli olivi timidezza sui muri, che mignolano di soavità
il mortara, più a titolo di timidezza, che a mira di prudenza,
verso di lui dietro a uno schermo di timidezza. - guardingo, circospetto
: -avete le mani abili? -non senza timidezza, signora. -forse per ciò le
4. umiltà affettata, ritegno eccessivo; timidezza, pavidità, pusillanimità; prudenza esagerata
-per modestia: per umiltà, per timidezza o, anche, per riservatezza,
il freno della modestia: affrontare senza timidezza e paura una determinata situazione. guarini
quelle due dolcissime malattie che sono la timidezza e il poco uso di mondo.
brevi e frammentarie (per imbarazzo, timidezza o, anche, presunzione e alterigia
provinciale in guaribile incertezza e timidezza dellttalia, o almeno del governo d'
dileggio, mancanza di riguardo o anche timidezza). aretino, 20-184: il
verso di lui dietro a uno schermo di timidezza. g. raimondi, 3-18:
tace imbarazzato, per ignoranza o per timidezza. -anche con sineddoche. gallo da
l'imbarazzo, la paura, la timidezza. giamboni, 166: quando la
, e tutte e tre con una timidezza rara in quel luogo, come se si
? mai! (se non, con timidezza, oralmente). = comp.
allora si iniziarono le conseguenze inevitabili della timidezza nostra, ma si dimostrò anche il
tale novità gli dava un senso di timidezza accorata, un dolce, inesprimibile disagio.
hanno persino tacciato di titubanza e di timidezza. alfieri, 1-7: in me
mercede. pirandello, 8-442: questa timidezza, veramente, non era stata mai
la procacità velata e quasi imperlata di timidezza e di ritegno e il languore simile
meditando e sudando. -che denota timidezza o ritrosia. moretti, ii-1050:
a risentirsi. -anche: ritrosia, timidezza eccessiva. b. croce,
nulla giova a togliermi di dosso quella timidezza, quell'imbarazzo che... dànno
quel punto, sì per la mia naturale timidezza come per la orripilante sorpresa, di
stia per buttare alle ortiche la sua timidezza. piovene, 8-90: una delle
: la pacchiana provinciale inguaribile incertezza e timidezza dell'italia. soffici, v-5-319: nel
rivoluzionario. tarchetti, 6-i-433: non era timidezza, era quella paralisi di annichilimento che
caso, era un miscuglio paralizzante di timidezza, delicatezza, orgoglio, desiderio di
paralizzati e parlavano con una penosa insolita timidezza. buzzati, 6-238: la sfrontatezza della
consolarla e di aiutarla a vincere la timidezza e la ritrosia, oppure delle giovinette
anche in modo animato), per timidezza, discrezione o confidenza, o di argomenti
stupore, o anche per imbarazzo, timidezza o ignoranza). dante, purg
spregevole. pellico, 2-354: la mia timidezza è così poca che due mesi sono
espressioni che denotano paura o incertezza, timidezza; in preda alla paura; timorosamente
da pavido. pavidità, sf. timidezza, timorosità; viltà. c
lascia intravvedere timore, paura o anche timidezza (un atteggiamento, una situazione)
artistica. martello, 395: la timidezza, la siccità del pensare [delle
premere il bottone del campanello con la timidezza d'un mendicante o con la perentorietà
; che indugia per ritegno o per timidezza; titubante. tarchetti,
gran talamo riconsacrato. 4. timidezza eccessiva, pavidità, mancanza di coraggio
. 3. mostrare soggezione o timidezza in presenza di una persona, sentirsi
. locuz. fare il peritoso: ostentare timidezza, fingere ritrosia. g.
che cosa aveva da temere da quella timidezza personificata? soffici, v-2-114: col
, l'instinto della mansuetudine e della timidezza, la ripugnanza per i cibi animali,
aroganti et ora placide, or con timidezza et or con ardire esplicate, facendo i
ci hanno chiusi in una prigione di timidezza, d'imitazione e di plagio.
, che la fiacchezza del merito, la timidezza, la siccità del pensare o la
sapere. pellico, 2-354: la mia timidezza è così poca che due mesi sono
. morelli, 259: iscaccia paura, timidezza, poltroneria, avarizia, mentacattaggine,
, nella donna, e nonostante la timidezza, si caricavano di inconsapevole e vorace
e si comportava verso di esse con timidezza. ojetti, i-750: ciascun vescovo si
5-158: il poverettàccio ingoffito nella sua timidezza ritornò di colpo il nino di vico.
, discreta presenza e un'aria di timidezza che faceva fantasticare le donne. -di
per la recensione; strana la timidezza prezzoliniana! prezzolinismo, sm.
io, a bella prima per vergogna e timidezza ed irresoluzione ed in seguito poi per
ii-71: nella mia ansiosa e accorata timidezza io pensavo forse che mi si dovesse
chiesto alla sua donna non senza esitazione e timidezza. -licenzioso; osceno,
483: forse anche un po'di quella timidezza che lo teneva schivo dalle rumorose combriccole
i superiori con un po'meno di timidezza e un po'meno di superbia che poi
sentii un'aridità improvvisa, come di timidezza, prosciugarmi la bocca. -intr
. 5. titubanza, perplessità, timidezza; paura. tommaseo [s.
seno vezzosamente pudibondo. -arrossito per timidezza (il volto). rajberti,
esteriore di vergogna, di imbarazzo, di timidezza. aleardi, 1-177: trasse
(per l'emozione, per la timidezza). fr. colonna,
aroganti e ora placide, or con timidezza e or con ardire esplicate, facendo
per riflesso, alla pupilla del ragazzo una timidezza grande. -capacità di vedere,
ideologica. -sm. dappocaggine, timidezza. dominici, 4-193: da lo
, di inadeguatezza; modestia eccessiva, timidezza, paura di agire, di fare qualcosa
ambizioni. moravia, i-251: la timidezza di gianmaria, dovuta all'età giovanile
valere per chi si confondesse, per timidezza, agli orali, dove non c'è
petto in atteggiamento di umiltà e di timidezza. cesari, ii-568: notate questa
di sgomento; sentirsi loccare dalla timidezza o da un atteggiamento di estraneità e
si sentiva raggelare di nuovo dalla solita timidezza. pavese, 4-141: suonava l'allarme
: ora si rendeva ragione di quella timidezza, di quei turbamenti, di quei
. figur. atteggiamento di chi, per timidezza o paura o sotto l'influenza del
minore spazio possibile (per paura, timidezza o sottomissione, per il bisogno di
-chiudersi in se stesso; assumere (per timidezza o paura, scontrosità o eccessiva modestia
d'indeprecabile, sotto l'agitazione di una timidezza nervosa e d'un'insofferenza della folla
espressione che denota ritegno, modestia, timidezza. z. contarmi, lii-4-5:
patrocinio. 4. che denota timidezza, introversione, predilezione per la vita
la paura dei concerti, la timidezza fra gli uomini, l'arguzia ridanciana
motti ridiculi, come le cose dette con timidezza, con maraviglia, con minacce for
che esita, che si trattiene per timidezza dal fare qualcosa. panzini
4. incline all'umiltà, alla timidezza, alla remissività e anche a una
della voce: per umiltà o per timidezza o per paura o anche per circospezione
cartoccetto di mortadella, rimuginando sulla sua timidezza, indeciso sul da farsi.
-bloccare, impedire la parola (la timidezza). pea, 7-591: quando
, un turbamento li prende, una timidezza rinserra loro le parole nel cuore.
gli ultimi due giorni aveva una gran timidezza di morire; ma poi guardava nel libro
si sentiva raggelare di nuovo dalla solita timidezza. fenoglio, 3-92: milton ascoltò un
. piovene, 238: io, per timidezza, non riuscivo ad aprir bocca:
6. riserbo, discrezione, timidezza, riluttanza (e l'atto che
ingordigia erano intente. -riserbo, timidezza, riservatezza; mancanza di confidenza nei
atto o atteggiamento che denota riservatezza, timidezza. algarotti, 5-285: le dame
nessuno. -che rivela riservatezza, timidezza, modestia, compitezza o, anche
io, a bella prima per vergogna e timidezza ed irresoluzione, ed in seguito poi
ritrosia. pirandello, 8-442: questa timidezza, veramente, non era stata mai in
natura ardente ma schiva e sensibile una timidezza pudica che forse era scambiata per ritrosia
nostri amici per la soverchia ritrosia e timidezza davanti all'amore. moravia, i-590
-in modo scortese (anche per l'eccessiva timidezza). sacchetti, 192-38: la
chi la tocca. -ritegno, timidezza che si prova verso qualcuno, impaccio
persona impacciata, goffa (per troppa timidezza o inesperienza). saccenti, 1-2-64
partic. imporporato da vergogna o da timidezza; colore rosso delle labbra. -anche
del carattere come la modestia, la timidezza, ecc.: una persona, il
. arrossito nel volto per vergogna, per timidezza, per un moto di rabbia,
, ché la fiacchezza del merito, la timidezza, la siccità del pensare o la
che provoca intenso rossore del viso (la timidezza, l'ira). lucini
rossore (il viso); imporporato dalla timidezza, dalla vergogna (le guance)
neri, 1-47: la sua timidezza rustica... lo fecero dai più
casti, ii-3-65: le ritiene certa timidezza / che esser pur suol di schiavitù l'
l'amore... alcune, la timidezza dimenticando e la modestia del loro sesso
di capire, a dispetto di una apparente timidezza, non nascevano tanto da studiate intenzioni
nei visini sbiancati dall'apprensione e dalla timidezza. c. e. gadda, 6-259
; non più tenuto a freno da timidezza o convenienze morali o sociali. -
monelli, 2-131: la mia naturale timidezza era poi per la scafata fanciulla un
lingua, la scarsezza dell'idee, la timidezza eccessiva nello stile, l'abborrimento a
e riservatezza; assumere atteggiamenti che denotano timidezza, ritrosia, come abbassare lo sguardo
. morelli, 259: ricaccia paura, timidezza... e altre cose simili
tardivo: più per schifiltà che per timidezza, soltanto l'immaginazione si sfrenava.
8-47: si figuri... la timidezza dei consiglieri delle banche locali, la
più alquanto lungo e avendo superato ogni timidezza, remora o imbarazzo. che
balbettare (per difetto naturale, per timidezza, per un'emozione o, anche,
balbuziente (per difetto naturale, per timidezza, per un'emozione, o anche
-venire meno (il ritegno, la timidezza). frateili, 1-60: lei
agio; che non tradisce impaccio, timidezza, esitazione o, anche, timore
. landolfi, i-197: la gran timidezza dell'uomo divenne palese specie quando i
: la secchezza o, meglio, la timidezza dell'ultimo neoclassico (nel settentrione già
). pasolini, 17-373: la timidezza che si fa selezionatrice e restrittiva del
: la sfacciataggine di berti era soltanto timidezza che per autodifesa diventava aggressiva.
, i-431: via... codesta timidezza da fanciullo; sfrancatevi. = comp
sfrontatamente cantava. 2. senza timidezza o soggezione. p. verri,
, perpetrate a provocare e sfruttare la timidezza borghese. ungaretti, xi-257: alessandro
. piovene, 238: io, per timidezza, non riuscivo ad aprir bocca:
mai direttamente, per lo più per timidezza (gli occhi); che guarda
debole sorriso sfuggente / non è di timidezza; / è lo sgomento, più
non lascia trapelare pensieri e sentimenti per timidezza o per riservatezza. fenoglio,
egli sfuggiva continuamente dall'impaccio della sua timidezza, quasi direi, sgattaiolando da se
. moretti, 259: iscaccia paura, timidezza, poltroneria, avarizia, mentacattaggine,
, che la fiacchezza del merito, la timidezza, la siccità del pensare, o
che non si abbassa per timore o per timidezza. dante, par., 15-15
autoritario; abbandonare il ritegno, la timidezza. g. capponi, ii-337
inadeguato alle circostanze o restando bloccato dalla timidezza, dal riserbo, tanto da non
dell'anima sua. -abbandonare la timidezza, divenire più spigliato, più disinvolto
senso di disagio, di imbarazzo o di timidezza per la presenza di persone autorevoli e
in modo forzato, impacciato, per timidezza. boccaccio, dee., 6-8
o sentimenti o che rivela gentilezza, timidezza o, anche, soddisfazione.
parise, 11-72: fu subito sopraffatta dalla timidezza ap pena il cameriere si
-umiltà, ritegno, rispetto, docilità o timidezza nel -sottomettere il collo a qualcosa:
misterio. -mostrare grande titubanza, timidezza. stefano protonotaro o pier della vigna
straniero, è stato il predominio della timidezza e dello specialismo. e.
pronunciare frasi con stento, difficoltà, timidezza (ed è usato soprattutto in frasi
soccombere a colui che saprà coprire colla timidezza l'ambizione. manzoni, pr.
sé; che non mostra impaccio, timidezza, esitazione (una persona, il
. raimondi, 4-19: finsi ancora la timidezza dei sentimenti, l'incoscienza dell'adolescenza
le due donne, ma la solita timidezza lo strangolava. -portare all'abbrutimento
, frenato (dalla vergogna, dalla timidezza); soggiogato psicologicamente, affascinato.
luce o anche abbassando lo sguardo per timidezza. boccaccio, vli-57: ogni volta
6-239: come disordine affettivo, la timidezza si può chiamare 'stupore', e consiste
suddizióne, sf. region. soggezione, timidezza. a. verri, 2-i-1-423
liberato da un disagio, depose la timidezza e assunse un'aria sufficiente.
gurù. -ant. soggezione, timidezza, ritegno. algarotti, i-tv-436:
, la scarsezza dell'idea, la timidezza eccessiva nello stile, l'abborrimento a tutto
. morelli, 259: iscaccia paura, timidezza, poltroneria, avarizia, mentacattaggine,
per difetto naturale per emozione, per timidezza (anche con uso iron. e
i suoni, per difetto naturale o per timidezza, per emozione, ecc.;
in tasca: a bassa voce, per timidezza e imbarazzo. savinio, 2-49
2. riverente rispetto o anche soggezione, timidezza nei confronti di chi ha un particolare
, discreta presenza, e un'aria di timidezza che faceva fantasticare le donne. montale
. con atteggiamenti o comportamenti che manifestano timidezza, con impaccio e imbarazzo; in modo
v. j: 'timidare'. chi mostra timidezza nell'operare è si timido. =
timidettaménte, avv. ant. con timidezza e pudore. libumio, 3-86:
-credi tu ch'ella lo faccia per timidezza? casti, vi-326: ah no,
tu dèi / d'inesperto garzon la timidezza. pascoli, i-598: questa ragione
valere per chi si confondesse, per timidezza, agli orali, dove non c'è
, iii-1-259: lucio settala sorride con timidezza, volgendo ancora le dita lo scarabeo;
raimondi, 4-19: finsi ancora la timidezza dei sentimenti, l'incoscienza dell'adolescenza stordita
pareva molto gentile, più però per timidezza e impaccio che perché avesse antipatia per noi
che la sfacciataggine di berti era soltanto timidezza che per autodifesa diventava aggressiva.
. cioè prima volea dimandare, poi timidezza mi rattenea. g. morelli,
, 259: iscaccia paura, timidezza, poltroneria, avarizia, mentacat- taggine
l'ira, l'invidia, la timidezza, la fortezza, la pietà, la
allora si iniziarono le conseguenze inevitabili della timidezza nostra, ma si dimostrò anche il nerbo
lingua, la scarsezza dell'idee, la timidezza eccessiva nello stile, l'abborrimento a
: la secchezza o, meglio, la timidezza dell'ultimo neoclassico (nel settentrione già
. siri, x-215: mostrò straordinaria timidezza che l'unione de'capi del popolo
gli ultimi due giorni aveva una gran timidezza di morire; ma poi guardava
timidità, sf. invar. letter. timidezza, ritrosia, insicurezza di una persona
rivela impaccio, disagio, che manifesta timidezza ^ ritrosia (uno sguardo, l'aspetto
sf. ant. l'essere timoroso; timidezza. s. bernardino da siena
stessa onestà, il pudore, la timidezza, tutte le doti più sante dell'anima
-che pulsa affannosamente per l'emozione, la timidezza, la paura (il cuore)
incerto ed esitante dall'emozione, dalla timidezza, dalla paura (la voce, l'
rotto dall'emozione, dal turbamento, dalla timidezza (la voce). lippi
. 7. che manifesta timidezza, esitazione, imbarazzo o, anche
, cosa mirabilissima, nel dopoguerra, questa timidezza o gentilezza o trepidezza per un
testardo malinconico..., la sua timidezza più o meno giocata e valorizzata,
da riservatezza, prudenza o esitazione, timidezza. genovesi, 4-232:
2. ant. con ritrosia e timidezza; pudicamente. cavalca, 20-222:
occhi abbambolati. -arrossito per timidezza, emozione, vergogna; paonazzo per
f. molineri, 1-47: la sua timidezza rustica... lo fecero dai
. disinvolto, spontaneo, privo di timidezza. -anche con riferimento a soggetti astratti
sforzo ogni volta per vincere la mia timidezza davanti a un così rigoroso praticante della osticità
r coniglierìa, sf. viltà, timidezza, paura. a. viviani
], 4: bello critica « la timidezza europea e giapponese » verso washington,
: comportamento da imbranato; insieme di timidezza e goffaggine che limitano il modo d'agire
, per lo più per riserbo o timidezza. a. veraldi, 7-14
i suoni, per difetto naturale o per timidezza, per emozione, ecc.;
alzando lievemente le spalle in segno di timidezza, di sottomissione (con uso scherz