scirocco, sotto quel cielo ammuffito e tignoso, napoli prende un aspetto miserabile e protervo
aveva infatti visto un gatto cieco e tignoso che girava senza posa intorno a se
, che vivette nosco, / federigo tignoso e sua brigata, / la casa
: -era pur dentro in casa quel tignoso? / vedesti 'l tu? -sì
, / più che non ha il tignoso del cappello; / e giorno e notte
. villani, 8-59: il detto tignoso de'macci, per gravezza di carni,
della corda. compagni, 2-29: tignoso de'macci fu messo alla colla,
; resistente, duro come il cuoio; tignoso. bicchierai, 221: una di
m. franco, 1-36: pulcin tignoso, affamaticcio e vago / più del
/ quando rimembro... / federigo tignoso e sua brigata, / la casa
vuol dir dica luigi. / anzi tignoso gigi, / ciurmante, frappatóre, un
', contrarre la tigna, divenir tignoso. 2. region. intestarsi
, agg. affetto da tigna, tignoso. -per estens.: che ha
). ant. rendere tignoso; corrodere, guastare. crescenzi
unghie. = denom. da tignoso (v.) col pref. in-con
a'suoi convincimenti, crepa miserabile e tignoso sur un letamaio. fucini, 394:
pia / vergine il letto di un tignoso osceno! -in partic.
. proverbi toscani, 75: il tignoso non ama il pettine. idem,
stati un mese nella testa a un tignoso. grazzini, 9-32: il pedante,
gando e dormiva sotto una stuora et era tignoso. del tufo, 188:
n'à deporti e gogi un rico vilan tignoso / ke no à un gentil pover
veder la fronte sua crucciosa, / tignoso il muso e le pupille storte,
con quel mio schiccheramento, a punto tignoso, co 'l quale soglio dar loro
e scroffa fulvia! / - taci, tignoso! commedia di aristippia, 27:
, rozzo. mi un sol piaceruzzo tignoso, / ischietino vedraimi e sluterano loria,
guercetto, stancato, schibar- ba, tignoso, stralunato, sdentato, e non caminassivo
v.), con accostamento connotativo a tignoso. stila e deriv.
ramengando e dormiva sotto una stuora et era tignoso. boterò, 1-2-18: gli uomini
è un lavare la testa a un asino tignoso, che si perde il sapone e
puose mano in capo. quelli era tignoso. francesco da barberino, 363
diritta forza e per la natura che sia tignoso e lebbroso. burchiello, 13:
un mese ne la testa a un tignoso. n. secchi, 1-37: com'
, avaro all'oro, / mosca al tignoso, a la pignatta il cuoco,
è un lavare la testa a un asino tignoso, che si perde il sapone e
un cane rabbioso o d'un gatto tignoso. calvino, 1-43: indicò il camoscio
n'a deporti e gogi un rico vilan tignoso / ke no à un gentil pover
s. v. j: è un tignoso che bada a pochi centesimi. non
. non voglio aver che fare con quel tignoso. c. e. gadda,
scroffa fulvia. / - taci, tignoso. pratesi, 5-134: « m'hai
hai capito?... quel tignoso! » sciamò pergentina... e
cui adele mostrò questo suo carattere così tignoso. -combattuto con accanimento.
], 9: zuffe in campo con tignoso duello tra bagni e di gennaro.
bisogno di qualcosa o qualcuno che il tignoso del cappello: per indicare una necessità
bisogno / più che non à il tignoso del cappello. caro, 12-i-139: voi
avendo più bisogno di voi che 'l tignoso (come si suol dire) del cappello
-mangiare in capo anche a un tignoso: essere insaziabile, ingordo, vorace
. prov. garzo, xxxv-ii-311: tignoso fa cappello / poi che perde il
che la madre pietosa fa il figliuolo tignoso. g. c. croce, 121
il proverbio che la roba fa stare il tignoso al balcone. monosini, 307:
. proverbi toscani, 75: il tignoso non ama il pettine. ibidem, 126
170: dall'invidioso guàrdati come dal tignoso. 9. dimin. tignosùccio
che uomo giallo che par serdacato, tignoso, con un naso a timon di nave
. prov. garzo, xxxv-ii-311: tignoso fa cappello / poi che perde il
bisogno / più che non à il tignoso del cappello. palamedès, 103: allora