lettura. serra, iii-377: non ti mando il mio 'quaderno 'perché non
antonio di meglio, lxxxvlii-ii-84: qual ti mostra or più amor, volger quaderno
trattato dell'arte della seta, 114: ti mostrerò in che modo si fa tratto
. -sì per assaggiarlo; / e'non ti può mancar: portati pure / bene
quahinqua di questi quadramenti fai, si ti viene pertiche 96 supernziale che sono staioro 1
, cioè nel mondo, acciò che non ti metta nelle mani del ministro, e
mani del ministro, e 'l ministro ti metta in carcere, ché non ne
minimo quadrante. bisticci, 1-ii-587: non ti partirai di qui infino a tanto che
mattina del 23 ottobre 1873, quando ti accompagnai alla stazione, e tu mi
e grandi occhi. burchiello, 142: ti prego che mi mandi un cane i
è forse vero che scrivono versi come ti dicevo... ì nostri giovani spettinatoni
altre terre che sono d'altra facta ti conviene recare per l'arte a queste simigliante
il mio cor ardea, / mentre ti stavi in que'due soli ardenti
8-13: a tratti la città che ti stai lasciando alle spalle la trovi di
: a costui,... se ti avvicini e ti affidi a lui,
... se ti avvicini e ti affidi a lui, subito sarai retore famoso
/... /... ti grattano notteggiomo / mille pesanti fascioni /
fascioni / di autocarri chiodati, / ti spolverano 10. 000 pneumatici, / folli
pneumatici, / folli di attaccare / ti maciulla ogni quadriglia di soldati. -figur
/ a te mugghian cento armenti, / ti nitriscono cavalle / molto adatte alle quadriglie
quadro, di più sostanzioso pensiero, ti sfiacca e t'effemina. -maturo,
, / per che per un carlin ti farò avere / una absoluzione a braccia quadre
metta, attillata e col quadro, / ti so dir che firenze va a soqquadro
infinitamente difforme. carducci, ii-1-50: ti vedo di qua giù rimaner con gli occhi
2-83: dimmi la cagion che non ti guardi / de lo scender qua giuso in
f. loredano, n-21: qual volta ti avicinerai a lei col quagliamolo della borsa
a lei col quagliamolo della borsa, ti sicuro che a quel suono ella te
e questa lupo non la ingoiava. mòllala ti dico, gli ripeteva, o vi
. m. salimbeni, xxxviii-355: io ti vo'dir il vero: / el
/ gridava al ciel: « giusto sdegno ti muova, / amor, che costui
faldella, ii-2-71: nerina mia, ti senti male? vuoi qualchecosa? gentile,
maltusiani. -padreterno è quella cosa / che ti veglia giorno e notte, / ma
sussurrio riposa / la nonna cara che ti volle bene. / o molly! o
donna, il tuo cane che adorato / ti adora. ed io., se
: pur chiuso nella tua nicchia, ti pare sentire di fuori 7 sovente qualcuno che
: qual forza o qual ventura / ti traviò sì fuor di campaldino, / che
sì che dal tuo primo stato / ti mostra tanto trasmutato fore? lorenzo de'
? giamboni, 10-35: « io ti domando che mi dichi quanti sono i
intendi delle virtù delle pietre, qual ti sembra di più ricca valuta? » il
tu più caro, o ch'io ti lasci tutta questa roba o ch'io ti
ti lasci tutta questa roba o ch'io ti lasci cristo per tuo precuratore? petrarca
dicea, tornasti?.. e qual ti mosse?.. » / «
fi ricovrato sposo, / di', qual ti par? viani, 19-329: il
qual sia / la fama tua? solo ti puoi dar vanto / d'ignoranza,
). garzo, xxv-ii-308: qual ti vedi in panno, / tal ti poni
qual ti vedi in panno, / tal ti poni in scanno. iacopone, 31-1
a giove. foscolo, iv-416: né ti sarà dato di essere giusto impunemente.
non assai goduta giovinezza, / oggi ti vedo quale fosti, vedo / il
, 10- 27: la tua loquela ti fa manifesto / di quella nobil patria
giacomo da lentini, 53: qual più ti serve a fé quel men ài caro
, qual tu mi qualifichi, quando ti potessi cavare dalle fauci dell'èrebo com'
: io ho caro la nobiltade ai cui ti piacque farmi nascere, poi che oltra
lontane. / ma rispondemi amor: non ti rimembra / che questo è privilegio degli
essere in alcun regno o città, quando ti abitatori del paese sono di natura industriosi
stare sì presso che la rovina loro ti coprisse, né sì discosto che rovinando quegli
, e non avendo un capo che ti difenda dalle ingiurie, ognuno, facendo dispiacere
/ che sopra quelle ognor pregio ti dona. bisticci, 1-ii-145: fu di
piena di grazie e di decoro / danzar ti veggo, il sangue in ogni vena
lassa terestra, / qualòtta ch'eo ti ve$o a la fenestra. lamenti dei secoli
beltà infelice. pellico, 2-371: ti ringrazio di avermi partecipate queste qua- lisisieno
g. gozzi, i-12-107: io ti prego, caro padrone, non negarmi
la tua bella albina farai, non ti sarà da qualsivoglia nume riputato a presunzione
. da quale, dalla particella pronom. ti e dal congiunt. pres. di
ii-12-11: a sentir te, io non ti amo ora, io non ti amavo
non ti amo ora, io non ti amavo allora; e quelle mie prime e
rannosi a altri, nonostante qualunque promesse ti aves- sono fatte. salvini, 48-124
sagro, incontenente lo diavo averà bailìa sovra ti. sercambi, 2-i-35: lo re
, da qualunque paese tu venga, ti trovi senz'altro in armonia. -qualunque
fiorenza, / qualunque ha più saver ti ten reina. novellino, vi-122:
/ e par che dica: -or ti consuma e piagni. boccaccio, viii-
« per onore de magistrato in vèr de ti cru- delità grandi non voglio usare,
presti. martello, 6-i-335: qualvolta io ti chiamo, mi vieni più tosto addosso
/..., / qual ti negasse il vin de la sua fiala /
idem, par., 7-49: non ti dèe oramai parer più forte,
mi se''m mente; / di canno ti vististi lo 'ntaiuto, / bella, da
in cui. caro, i-284: ti conobbi per infin quando pascevi presso a'
ne son più quantitade assai / di quel ti pensi e di quanto è già stato
). giamboni, 10-34: io ti domando che mi dichi quanti
oggi m'hai data! / sempre ti sono, o signor mio, tenuto.
dio vero! / quante udirono: ti sposerò. -ogniqualvolta, quandochessia.
garzon sia di te nato, / non ti lasci veder ch'oggi se'pure /
, 2-137: dirassi ancora « quanto ti costa quel libro? » e così significa
anche gli dici un bel no, quando ti scrivesse. s'intende che paga,
borgese, 6-83: quante udirono: ti sposerò! / quanti: sei il
quanto hai fatto: perché? perché ti manca la pazienza. vico, 4-i-867:
: tu vedrai ben, se tu là ti congiungi, / quanto '1 senso s'
,... avrai veduto quanto quanto ti amo. -in relazione con agg
, 7-237: sai quanto il tuo destino ti desse umile nascimento? marchetti, 5-147
sai tu quant'è da che il signor ti sta amando? da che sta
la civetta, / ch'io non ti stimo quanto una ciabatta. mazzini, 69-7
un demonio addosso, vedrai ch'ella ti parrà d'un'altra effigie e più
/ se tanto o quanto accostar mi ti posso, / io ti gastigherò,
quanto accostar mi ti posso, / io ti gastigherò, can traditore. leopardi,
: amar te è un'altra cosa: ti amo veramente, per quanto me ne
che io cerco gloria del mondo, ti rispondo che molti sono più gli obbrobri
tu non farai vendetta, né non ti mecterai a questa ventura. 9
vera. foscolo, xv-209: io ti ringrazio quanto mai della tua lettera e
, 8-7 (i-iv-724): tu ti se'ben di me vendicato, per ciò
amanti, o spirito gentilissimo, molte grazie ti renderebbero. et io per me la
pigliassi meco, a carte quarantotto / ti dico e ti protesto ch'io non son
a carte quarantotto / ti dico e ti protesto ch'io non son punto dotto /
mi viene da un patriotta, così ti prego di metterla in quarantena. ferd.
tua gran follia: quegli vuole che io ti perdoni e questi vuole che io contro
lei, turbata disse: se 10 ti metto mano ne'capelli, io te ne
altro balbo esser inteso, come ben ti puoi accorgere di tanti diversi pareri ed
massime circa il dislacciar e disimbrogliar quel che ti vogli dire in que'confusi e leggeri
/ però rispondi, amico, s'amor ti tene! novellino, xxviii-808: e1
eccotene un'altra, intorno alla quale ti vo'proporre una questione. stampa periodica
. bibbia volgar., x-306: io ti pregai che tu rimanessi in efeso,
teco quistion non m'aggrada: / però ti mando il cavallo e la spada.
question imprendi nette / e guarda non ti gette / ne le gravi et
v-200): cavaliere, / ove ti piace ornai rivolgi il freno: / ché
a rischio di fortuna, né non ti assicuri di combattere? testi fiorentini,
entra per nulla nella mia felicità. non ti nascondo che la mia ultima ora la
che o io, i fiori ti farebbero ridere. pavese, 8-143: la
m. cecchi, 82: - ti duol tu di me? dillo, /
chiarirmi questo dubbio quistionevole / priego che ti disponga e ti diliberi, / difficile
quistionevole / priego che ti disponga e ti diliberi, / difficile a me rozzo
da questa tema a ciò che tu ti solve, / dirotti perch'io venni.
hai di questo peccato, ma tanto ti do di penetensia che quello hai serbato
tu ancora se io... ti dicessi che questo amar le donne, che
d'essere in terra e regnare, sì ti tieni il buono? sacchetti, 480
questa mia. carducci, ii-14-254: ti presenta questa il prof. zeni,
. machiavelli, 14-i-9: noi ti scrivemo a'xxii di questo che racceptassi
., 7-8 (i-iv-642): noi ti perdoniam questa sì come a ebbro.
aretino, 20-320: se mai più ti avezzi di venirmi manzi, ti pagarò
più ti avezzi di venirmi manzi, ti pagarò di queste e di quelle. manzoni
questo ': con questa condizione. 4 ti perdono, ma con questo che tu
; / che tu dicesti ch'io ti donai quella / per questo, ch'io
25-viii-1986], 5: il cinema ti diè per dianzi il tuo vicin fileno.
fu: « prego / matelda che 'l ti dica ». e qui rispose,
, / qui ne girai, che là ti vo'mandare. cavalca, 4-123:
io lui, « se l'altro non ti ficchi / li denti a dosso,
ficchi / li denti a dosso, non ti sia fatica / a dir chi è pria
: di qui a poco questo fanciullo ti sarà portato innanzi all'uscio. segneri,
a qui, non per amore che ella ti porti ma a instanzia de'prieghi miei
parlato infin a qui da fratello: ti parlo ora da padre. foscolo,
venire al quia, / io ti ringrazio dell'onor mi fai, / della
sua quiditate. ottimo, iii-461: prima ti diranisce martino, quanto all'umanitade che
/ gridato è al michel - questa ti scema! savonarola, i-274: dio quietò
volessi, una di queste notti io ti potrei condurre, amor mio, come già
potrei condurre, amor mio, come già ti guidai un'altra volta...
quitanga. firenzuola, 763: -io non ti prestai mai danari, e non se'
esaudito: ché per mio conto io ti fo libera quitanza di ciò che tu
leopardi, iii-102: dell'affare castelnuovo ti scrissi che è terminato mediante i° consegna
per sodisfar lo tuo folle ardimento / ti voglio alquanto dare di speranza, / non
., 2-108: se nuova legge non ti toglie / memoria o uso a l'
tutte mie doglie, / di ciò ti piaccia consolare alquanto / l'anima mia
intendi e questo desidera, che tu ti tenghi contento di te e de'beni
b. davanzati, ii-12: tu non ti dèi perder d'animo, se due
, i-150: antonio da razignano suo compare ti trasse adosso con una lancia in mano
lo petto, dicendo: « se ti bussi, tu se'morto ».
e maligni. quiete d'animo sola ti farà forte nel patire, forte nel costante
fogazzaro, 1 54: ti accludo per tua quiete una lettera di castelli
, privo / d'impedimento, giù ti fossi assiso, / com'a terra quiete
questa guisa sentire che non quiete io ti giudichi, ma doppio travaglio? ahi iniquo
travaglio? ahi iniquo, quanto falsamente ti stimano che tu sia di tutte le cose
ii-3-222: con più quiete e particolarità ti scriverò fra breve. 10.
misurato. loreaano, 5-187: non ti riprendo, no, né ti comando:
: non ti riprendo, no, né ti comando: / so che i consigli
so che i consigli moderati e quieti / ti sono a cuore. -imperturbato (
che nel dì, che lusinghiero / ti si offeriva nella notte, quando / tutto
abitar piagge iù quete, / non ti gravi passar fossato o monte. leopardi,
171: tu sola [venezia] ti puoi dir sicura e lieta, / refugio
la quietudine delle cose tutt'in- tomo ti diventa a poco a poco quietudine dell'anima
. e. gadda, 25-122: ti rimproverano certa monotonia nell'uso del novenario
, par., 5-25: or ti parrà, se quinci tu argomenti, /
ruote del carro e non so che tu ti fai. commedia di f
dante, purg., 5-73: ti priego... /...
: l'argomento che hai fatto non ti scusa, / ché, non avendo ragione
essempio... per tutti i versi ti dà quindici, se ben tu vai
l. sturzo, cxix-155: ti mando l'articolo quindicinale 'enti e
delle mie speranze. baretti, 3-31: ti vorrò chiamare quindinnanzi santa catterina. parini
guarini, 300: questo, ch'io ti vo'far sentire, è il quin-
i-374: mi piace che il mamiani ti abbia inviato: egli è la
indulto / per l'insulto / or ti chieggon ginocchioni; / fu uno scherzo,
. borsi, 1- 188: ti scaccio, immondo giure. / ormai più
dissi: « e1 converrà che tu ti nomi, / o che capei qui su
/ o che capei qui su non ti rimagna ». -in questo luogo
tu vieni alla predica, fa'che tu ti levi la mattina a sovana e che
/ se il vivere, o meschin, ti viene a noia, / né mai
eri figlia di buoni operai e che ti eri ascritta da te alla società dante
di censo. mazzini, 20-230: ti presento uno de'nostri operai, buonissimo.
... è bene ch'ei ti conosca come cassiere, ond'ei possa rimetterti
3-26 [1 var]: « non ti maravigliar perch'io sorrida »,
ricercato su la debita faccia della sagoma, ti dira il semi- diametro. guglielmini,
per la straccurataggine rabbaruffati con estrema diligenza ti pulirò. sassetti, 7-394: la pulizia
tornando dalla città, le abitudini paesane ti davano qualche fastidio. non volevi che la
disse: « che vuoi ch'io ti faccia? » e il cieco disse:
disse: « va'! la tua fede ti ha salvato. » e in quello
106: dàgli, mena basso! che ti venga la rabbia! bemi, 16
siete! goldoni, ii-371: che ti venga la rabbia, lacchè del diavolo
. oh rabbia! / già già ti seguo. tramater [s. v.
« maledetta la rabbia! o chi ti faceva! passa. bevi ».
fischio. tebaldeo, xxx-7-25: più ti vo'dir se sono audaci e strani [
scegli era cristo. ariosto, i-iv-406: ti fo a saper che la tua emilia
che sarebbe di te, se sprovveduta / ti trovassi or d'amante? che faresti
du * cose se vuoi che io ti guarisca. fiorita dice: -chiedi, e
pugno e ne 'l pastrano / ti sfido, o pluvio dio. gina m'
grande compagnia d'anime de'tuoi nemici ti seguirà. ovidio volgar., 6-241:
quell'odioso testimonio funesto; ch'i'ti rabbracci. -con uso recipr.
segni della melensaggine, ma subito dopo ti rabbrividivano gli altri della frode, della
, i-330: vai da lei e ti prendi tutti i suoi rabbuffi e sbuffi,
, urli, strepiti, minacce che ti dà. -richiamo, rimprovero rivolto
iniquissimamente alla fede. bonghi, 1-41: ti ringrazio... non solo di
ombre. guglielminetti, 1-115: ti celerà la gran pianta che accoglie /
. buonarroti il giovane, 9-599: ti vedeva spesso, /... /
nom. { mi ràbico, ti ràbichi). ant. arrabbiarsi, arro
raccamamenti, doghe e frastagli, non ti so di questo consigliare. = nome
tore. cennini, 3-173: ancora ti conviene alcune volte servire racamatori di più
antiveder crudele. algarotti, 1-iii-307: qua ti raccapriccia una veduta di scogli artifiziosamente tagliati
fanno giocare variamente il lume; e là ti ricrea una veduta di fioriti parterri,
fero, / che in questo ragionar ti rappresento, / il viver che t'
da fionda e da terrori / perché non ti raccatta / la mano ferma del signore
: va', truova imo spedai che ti raccerti. n. martelli, 131:
tua grazia io raquisti. / -io ti perdono, ed in grazia ti racceptò,
/ -io ti perdono, ed in grazia ti racceptò, / poi che ogni cosa
4-149: o signor nostro, o quando ti vedemo / così con fame, e
/ quando assetato ancor, e ber ti demo, / o forestier, e da
mi vai più rompendo la testa / né ti raccheti, io ti farò la più
testa / né ti raccheti, io ti farò la più / scontenta donna che fosse
: fra tutti i piacer di cui ti parlo / il più continuo e principal diletto
la cagione onde in quei vepri / così ti racchiudesti. f. f. frugoni
. gnoli, 1-338: posso, ove ti sia più caro, / al tonante
continente, tra due racchiusi mari penisoletta ti sporgerai, facendoti dell'alpi corona.
sospetto / forza è pur ch'io ti palesi, / che finor racchiuso in petto
la mia fenestra il voi raccolto, / ti stai dolce-gemente in tua favella, /
modi; e quahdo / un padron ti vien men, dieci a raccolti / ti
ti vien men, dieci a raccolti / ti corron dietro. -non lasciare senza
numero d'esemplari. carducci, ii-1-142: ti sarei) iù che gratissimo, se
sarei) iù che gratissimo, se ti tenessi a mente di raccogliermi ed io
tenessi a mente di raccogliermi ed io ti rimborserei a luglio) i volumetti del parnaso
tenca, 1-57: lo stesso 'non ti scordar di me 'e la stessa
a raccoglier voci e notizie, e ti so dire che non ce n'è di
t'arrendi insin ch'è tempo e che ti lice / frutto raccor di tua pietà
: il primo volume è stampato; ti mando un programma, fa'che alcuno
fossi ammesso in parnaso, altr'ufficio non ti si darebbe che d'ammucchiar del pegaso
nella palma farò all'amore con te e ti dirò tutti i miei desideri. volponi
superficie. vadi, xcii-ii-159: esser ti bisogna acorto molto, / con l'
longiano, iv-274: pochi dì sono ti vidi ad una finestra tenendo le braccia così
ufficio, così raccolto in te medesimo ti dimentichi delle cose terrene. v.
e raccolto. michelstaedter, 402: io ti parlavo e tu non rispondevi. /
miei grandi pericoli del raccomandaménto ch'io ti faccio. statuto dell'arte degli oliandoli
, / a quella bella donna a cu'ti mando. -far assumere come garzone
sa- labaetto mio dolce, io mi ti raccomando ». s. caterina da
e a quella del celeste mercurio che mi ti diede. pananti, i-242: se
questa gita. battista, iv-288: ti raccomando alla celeste corte / che presidio promette
f collare tu tenevi sodo, / ti avea raccomandato a monsignore / che mi
-aita, aita! / la mia verginità ti raccomando / più che l'anima mia
., 2-7 (i-iv-177): ti priego che, s'egli avviene che io
, che le mie cose e ella ti sieno raccomandate. capitoli della compagnia della
, ma h mie'dolci nati / ti sien raccomandati, / che inoscienti sono e
per l'amor di dio / questo cieco ti sia raccomandato. costo, 1-409:
, 5-27: hai visto quel tropìa che ti ho presentato? non durerà a lungo
raccomandato '. pascoli, 1-182: ti mando, come stampe raccomandate, due
posta e allo sportello delle raccomandate, ti veggo un impiegato nuovo. brignetti, 3-17
. silone, 5-284: « come ti chiami? hai una raccomandazione? »
non muore come l'uomo. io ti dico che così fa proprio l'edificio:
iii-1-884: vecchia mia, e per giunta ti do / un fazzoletto a saltèro /
racconcia / te, ch'esso non ti trovi così sconcia. idem, dee.
... / che vai perché ti racconciasse il freno / iustiniano, se la
barlaam e giosafatte, 74: non ti travagliare invano, ma racconciati col nostro
calzar, l'unto mantello / onde ti fea sì bello / di vecchi cenci
/ che, da cui vai, ti pulisca, e tolla / visa d'ogni
in volta, pazienzia: perché tosto ti saranno pagati i medici e le medicina,
carducci, ii-8- 355: non ti rivedrò più, oramai. la tua apparizione
racconsolato, ché io mi credetti, quando ti vidi sì affannoso, che ci fusse
jahier, 223: incontri colleghi che ti capiscono turbato e per compassione...
capiscono turbato e per compassione... ti raccontano del capitano che piangeva a dover
527: questo proverbio ancor sì ti raconta / che spesse volte jl'ingrato
/ che spesse volte jl'ingrato] ti farà fallace. 9. intr.
: posciaché a far sillogismi e conseguenze ti veggio prontissimo, io raccozzerò e quasi
benevolo. alfieri, 6-423: or ti compiaci, / per vie più sempre racuetar
, e molte cose simiglianti, le quali ti confermino con solida fermezza racquetate le lamentanze
cortese; / lenta poi s'avicina e ti fa vezzi / con la lingua, e
-le disse con tono raddolcito. - ti sei messa in testa della cose che non
pensiero / che sia leggiero / o che ti sia caduto. cavalca, vii-156:
da te quel giovane, il quale io ti raccomandai con tanto studio. boccaccio,
al ferro. mazzini, iv-5-295: ti prego di considerare l'importanza d'un raddoppiamento
lorenzo de'medici, 7-134: non ti dico del ber, perché raddoppia, /
arienti, lxv-66: se questo basciar ti sembra corto, / fa'ch'ogni
mormorò tra i denti berardo, « ti prevali della tua destrezza per aggiungere al
fuggirti?.. oh sì! io ti fuggirei; ma io non posso credere
-aggiungere. agostini, 72: caldamente ti supplico a volere non solo non rallentare
concedermi favore ch'ogni ora più infervorato ti serva. goldoni, ix-253: colpe
sostant. baldi, 5-19: sì ti promette al cielo, / che quest'isola
sarai in collegio a mondovi. là ti raddrizzeranno ». -rinfrancare moralmente.
vana. mazzini, 9-240: tu ti lagni, e a dritto, di genova
condizione interiore. arici, i-364: ti raddusse da perigli ed affanni a questa
a xanto, a simoenta / fa', ti prego, signor, che si radduca
aver- miti avanti / tal quale io ti vedea rader coloro / che prima erano
bon vino e bevi quel vino che ti farà bonissimo colore e bello. avisi del
fine, / t'impenna il tergo e ti solleva a volo: / e ch'
immoto; / non sempre all'umano occhio ti mostra / quel radiante d'astri e
nella fine o nel mezzo della operazione ti avanzerà una unità per il dito radicale
[della radice quadrata]: che vi ti bisogna porre il zero. agnesi,
pavese, 8-361: la voce che ti vanno dando di persona solida, dura
nostre riposino radicate in tomba italiana, ti preghiamo, o signore. 5
chiusi radicati e felici nel piemonte nativo, ti appare assommato in questa spinta e in
. f. frugoni, vii-301: ti lusinghi forse d'acquistartelo [il credito]
di pingue vitella; / ma fo che ti piaccia il radicchio / non senza la
: voglion la bo- sce e fama ti sia tolta / e fra la cieca,
il mio ro: egli a mirar ti dia / da quai radici è la tua
. laude cortonesi, xxxv-ii-17: or ti vien', palma felice, / de
che vita congiunge e notrica / nulla ti par fatica -a sceverare, / perché
idem, par., 17-141: però ti son mostrate in queste rote, /
che io sia nella realtà della vita? ti giuro che la radice di quel che
che la radice di quel che io ti scriveva è profonda nella realtà della mia
stesse radici della vita son secche, cosa ti può fare la scienza? bonghi,
radice di malizia? oddi, 2-80: ti giuro, antonello, per l'arcipenetrante
, / dalla cima persino alla radice / ti contena mie pene a dito a dito
ben de certo che strepae via da ti le spine de l'opinion vegia chi sta
de l'opinion vegia chi sta ancor in ti e tagliae in tutto fin a le
segni delli terzi in auello luogo dove più ti toma per trovare da l'estrimità delli
cara e radiosa lettera: per ora ti rispondo appena io, perché michele non è
di sospiri e di febbri: tutto ti viene dal radioso. idem, 3-34:
calda e cile- stra... ti chiudono in istretto abbraccio rupi ferrigne,
, che la mia ira mitigarono com'io ti vidi, la ual cosa rado o
a radunanze, a feste 7 tu non ti acconci più, tu più non movi
in quelle comici naturali [delle finestre] ti s'inquadrano stupende radure di cieli.
a darti speranza di qualche bene, ti sarà una rafferma per farti gittar via
. villani, 10-86: io raffermo ciò ti scrissi per l'altra lettera; e
: « figliuolo, messer gerì non ti manda a me ». d che raffermando
. morelli, 223: se tu ti senti avere un diritto e leale parente
, xv-107: nel tuo pentimento spero ti raffermerà la sicurezza della mia discrezione e
la 'nsegna e secento / vero campion ti debba rafermare. -formare intellettualmente,
dire ogni cosa. bastati che io ti dico questo, che t'è raffermato
della tua anima; e il rimorso ti avrebbe troppo vivamente straziato se non avessi
vii-1-2: 'o cecco cecco, i'ti vo dar la mancia '. questi
raffica che t'incollò la veste / e ti modulò rapida a sua imagine. c
creda avere. bonarelli, xxx-5-100: or ti raffida e spera. / per te
il colorito vivissimo e risentito, bensì ti manca certo il raffinamento di gusto; e
/ nel vago lume che dal ciel ti fiocca. campanella, i-49: può di
. alaleona, 29: tu mi ti raffini tra le mani. ojetti, i-625
carducci, ii-8-133: ma qual diavolo ti ha ispirato tanto genio di crudeltà e ti
ti ha ispirato tanto genio di crudeltà e ti ha insegnato tanta raffinatezza di torture?
, / che tu lo poppi e poi ti bea 'l brodo. -tose.
conosci la fiera tirannia dello iddio che ti molesta, tempera te medesima e li
: cianchetta, tu piangi? che cosa ti è successo? parla, raffrena le
quella parte che mi si conviene o ti vorrai pigliar più campo che non è dovere
campo che non è dovere, io ti raffrenerò con le mie risposte. -con
g. morelli, 212: simile ti conviene fare a te, levarti dinanzi
simile, con ciò che tu puoi ti raffrena. imitazione di cristo volgar.,
, 275: tu vuoi parlar, tu ti fai forza, / e non puoi
: ecco dove / rattamente e precipite ti tragge / il troppo tuo bollor.
il troppo tuo bollor. deh! ti raffrena / e cauto pensa. -senza
animo. bacchetti, 2-xxii-82: ora ti pare che il verde e sole ti
ora ti pare che il verde e sole ti debba raffrescare e ridar l'animo,
beneficio rafronta. / ma grado non ti sa di niuna cosa / che tu gli
smonti, / se con la lancia meco ti raffronti. alamanni, 16-80: del
rigiungo, ragazzaccio stiavo, / io ti concrò che tu non srai più buono.
quan- d'eri ancora ragazzina, orfana ti presi con me e ti fui padre.
ragazzina, orfana ti presi con me e ti fui padre. alvaro, 5-234:
morta; anzi io credevo che ora ti deliziassi con qualche ragazzino...,
/ so ben che, da chi non ti conoscesse / e non avesse ben tocco
non è da dirmene male: almeno ti fo io cotanto d'onore, che io
tu moressi estinto a l'onda, / ti salverò ben io, che 'l fil
, /... / ma ti ricorda che per far del pane, /
palpebre di seta nerissima, par che ti chiedano compassione: guardati, sigismondo,
., 8-53: la mia letizia mi ti tien celato / che mi raggia dintorno
cavacchioli, lxxvi-45: ora i capelli che ti fan raggera / mi legano al tuo
donna, che a'raggi d'amore / ti scaldi,... i..
multiplicato in te tanto risplende, / che ti conduce su per quella scala / u'
1 -6: se ricco sarai, non ti mancaranno eccellenti musiche che...
c. i. frugoni, i-13-221: ti par che il sangue si raggiri lento
i-100: quei che per padre il ciel ti diede in sorte, / qui dove
danni. petrarca, 93-8: già ti raggiuns'io mentre fuggivi. roseo, v-134
, / fin che al tuo sposo ti raggiunga il cielo. -unire in
cecco d'ascoli, 905: non ti fidar delle raggiunte ciglie, / né
. forteguerri, 2-49: in baldacca ti rimeneròe / alla barba d'apollo e di
di macone / e con tuo padre ti raggiusteròe. -con uso recipr.
conviene raggranellare tutto il raggranellabile, non ti darei questa noia. =
/ e dal tuo spirto doma / ti feo donna alle genti, emula a
cicerone volgar., 1-515: in prima ti prego di questo, che tu non
/ che 'l mal del granchio spesso ti dà noia / e che allor par che
5: o antrazio, dàmmi mano, ti prego, aiutarne a uscire de gabbia
, tu rimeriti la bontà di chi ti ha raccolto, allevato, nutrito ed
fisica. caro, 20-100: chi ti ha dato di poter veder le bellezze
incontro a te ad amarti, come tu ti facesti incontro a lei. rappresentazione di
riguardi. carducci, ii-1-281: non ti scrivo ragguaglio dell'avventura di mio fratello
avuto poi. landi, 31: quivi ti aspetterò per aver ragguaglio ora per ora
1 imago / 66: quando ti affacci a ragguardarlo la sera, io tengo
io tengo per fermo che l'adige ti crede una stella, una nuova stella che
di grande amirazione, / lo qual ti mandò iddio per gabriello, i..
disegnare, ragguarda prima dì che spazio ti pare o storia o figura che vuogli
bibbia volgar., ix-613: ora ti preghiamo, signore, che tu ragguardi alle
a te, mente stolta, / dove ti se'tu involta? / troppo col
, i-v-26: quando la detta morte qui ti tarpa, / prendi un disio
prendi un disio, poi, sì ti tarpa, / di rasgional vertù fa-tti
: se teco mi ragiono, / non ti chero perdono, / ch'io
sposa. leopardi, 21-48: non ti molceva il core / la dolce lode or
momento fermati, che diamine, che ti prende, fermati, parliamo, ragioniamo
par., 26-6: intanto che tu ti ri- sense / de la vista che
a parer mio, e il parer mio ti ragionerei se fossi presente a te.
altra, più donna. da un mese ti facevo le poste ». « invece
determinato provvedimento. pirandello, 7-689: ti facevo uscir dai gangheri talvolta a dime
. a qualcuna più grossa, tranquillissimo, ti domandavo: -e come la ragioni?
: egli con fronte intrepida e sicura / ti guarda e dice ch'entro alle tue
leopardi, 2-54: se pur un sogno ti può conturbare, / l'essere stato
quest'è un ragionare) / parer che ti dia addosso una saetta / e risvegliarsi
tu mi abbia aiutato a morire e non ti uccidano ». così tranquillamente e ragionatamente
alla matta per i suoi campi ragionativi ti scappava fuori un altro uomo. comisso
verri, 2-i-2-130: dalla carta conoscerai che ti scrivo dal consiglio: non aspettarti una
tuoi deliri, ed a rivederci quando ti sveglierai. foscolo, i-103: cauta mi
arpione, / gridando: - adesso ti vo'dar la lacca. tarchetti,
cosa alcuna più comoda a qual tu ti vogii usi di edilìzi che il mattone non
a ponderarla, / e se vera ti par, consenti e taci.
con ragioni. rettori, 109: non ti vo lassare, se prima tu non
prima tu non ascoltavi le mie ragioni e ti facci vedere ch'io non porto maschera
15-76: se la mia ragion non ti disfama, / vedrai beatrice, ed ella
vedrai beatrice, ed ella pienamente / ti torrà questa e ciascun'altra brama. balde
boccaccio, viii-1-27: deh! non ti rincresca lo stare con meco, che tuo
sicuramente gir, canzone, / là 've ti piace, ch'io t'ho sì
dica, / perché fra gente altera ir ti con vene. 14.
o quella morte con quelli tormenti che più ti aggradano patire. -ragione dei
: cercorono [i visconti], secondo ti progresso comune delle tirannidi (perché quello
: non disservire persona, e però ti fonda sulla ragione e quella aiuta giusta tua
la ragione, e ciò che tu ti truovi guadagniate e fruttato le tue possessioni,
: amor che meco al buon tempo ti stavi / fra queste rive, a'pensier
che se tu a ragion di lui ti piangi, / sappiendo chi voi siete e
/ veder da lunge a gran ragion ti vanti. chiabrera, 1-ii-49: a
dino da firenze [tommaseo]: ti voglio dimostrare che la pozione, la
c. gozzi, 1-376: farruscad, ti sovvenga il giuramento. / tu cominci
ancor del monte e del macigno, / ti si farà, per tuo ben far
, 30-145: fa ragion ch'io ti sia sempre allato, / se più awien
/ ma sempre guarda ch'esso non ti matti. -verificare. manni
ma, credimi, e la verità. ti voglio bene sul serio. tutto il
ragione del mio amore, poi rispondimi come ti detta il cuore. -fuori
, 16-41: non accusarmi di freddezza se ti parlo il linguaggio della ragione.
pugliese, 191: meo sir, se ti lamenti, ah me! / tu
lamenti, ah me! / tu ti nde prendi ragione, / ch'io vengo
tessa, tu sai quante busse calandrino ti diè senza ragione il dì che egli ci
leggenda aurea volgar., 1040: or ti salvi iddio, ottimo bartolomeo (tre
i-73: con ragionevole ragione pare che tu ti difenda. -calmo e pacato
: te prego che a uno mio desiderio ti piacia consentire, sì come al presente
la tua città. ci sei nato, ti ci trovavi bene, contavi di non
del mare. carducci, ii-21-156: mi ti raccomando, perché la cosa riesca bene
ami sofronia, tanto ingiustamente della fortuna ti duoli, quantunque tu ciò non esprimi
prima per l'amore che ragionevolmente portare ti debbo, secondariamente che tu sai abbreviare
medexima ragione?... prima ti conviene sapere che fanno questi numeri ragionevolmente
sentimenti. pasolini, 7-156: ti rendevi conto di tutto con la tua
d'asino. rebora, 3-i-323: ti volevo dare come una mano per uscire dal
pendula / fra due cippi romani / ti rivelò il miracolo / dei ponti americani.
vivi in una ragna di parole e ti ci avvoltoli dentro. 7.
domiziano, ne troverai qualcheduna che non ti dispiacerà. altomare, lxxv-80: l'
tu c'hai risposto, quando vedi che ti creda e che comincia a venire,
i lusinghieri ragù e i teneri arrosti non ti spiaceranno. c. i.
sovente / fra 'bei lumi leggiadri ti attraversi, / e lacrime dai miei
devrian la piaga ardente, / già ti vidi io passar soavemente, / il dì
uccidi i profeti e lapidi coloro che ti sono mandati, quante volte volli ragunare
. paolo da certaldo, 336: molto ti guarda che sotto spezie di servire il
.. / più non., ti veggo., addio. pascoli, 5-154
aleardi, 1-190: oggi nell'ora che ti dissi: « addio, / spasimo
squarcia il velo, che a'rai ti fa sera. -per simil.
, 20-150: pippa, se bene ti faccio tener da la gente di xvi anni
p. leopardi, 46: il carnevale ti ralleerà, e lo passerai ridendo e
zaccaria, perocché le porte del cielo ti sono aperte. boccaccio, dee.,
fac- cendoti migliore conoscitore del mondo, ti fa meno rallegrare del bene e meno
: quanto t'addiverrà che... ti sia sottratta alquanto la virtù rallegrativa e
obumbrasse la mente, per queste còse non ti turbare nell'anima tua. baretti,
senza riso. agostini, 72: caldamente ti supplico [o dio] a volere
concedermi favore ch'ogni ora più infervorato ti serva. lemene, xxx-5-281: t'accheta
rallenti, / deh, fia che ti rammenti 7 quanto lo sfortunato icaro
perdona a fanciullesco ardire: / chi ti ritien la spada? o ti rallenta?
/ chi ti ritien la spada? o ti rallenta? 9. intr.
mascheroni, 8-183: deh! chi ti spinge a terra, / lucente filo
million di miglia vai; / non ti rallenti mai. -diminuire la pressione
che non sei venuto? perché non ti curi di quello che hai comandato?
che d un mendico spirto, a cui ti piacque / sposar tuo vergin seno,
? ma come hai fatto? chi ti ha rallevato? ». -di
già non mi pentro: / onde ti pena di cortese farti, / acciò
farti, / acciò ch'io brevemente ti rallumi. b. tasso, i-263:
grotta, / poverella romita, entro ti stai! / oh come chiara, ove
sue orazioni prieghi gl'iddii che rallungare ti facciano, quasi indovina al suo futuro danno
? -e che vuoi tu che io ti dia una dote, che non rallunghi
all'alta impresa el ciel... ti chiama, / priega el moro che
, si aggiunge... che egli ti osserva questo digiuno così rigorosamente che il
sei uno sbirro, dillo, ché ti portarò rispetto: altrimente guardati da qualche
stai nella prigione, almeno / non ti mettono in mano la ramazza. c.
, 102: nell'ora buia e silente ti arriva lo sdru- sciare di una ramazza
: ma va'pur là, ché / ti parrà altro suono a sentir quegli /
copia magna. carducci, ii-5-282: ti ringrazio del fioritissimo e sotto ottime stelle
del finocchio inseme, e si altramente ti piace poterai partire tutte quelle sue fiocchette
, 342: una raminga foglia / ti copre un poco, e passa via col
grande e forte in purgatorio, egli ti fa fine qui in questa vita per poco
tanto sopercniamente delle cose mondane e fragili ti ramarichi? mariotto davanzati, ciii-216:
, ch'hai, di', ch'io ti sento tanto / ramaricar d'amore e
. « o figliuolo mio, perché ti rammarichi tue, perch'io mi parta
de che mi rimarco? / tu ti starai cum nostra donna en tregua,
cortesia tu non riserbe, / el ver ti canta el verso ch'io ti spargo
ver ti canta el verso ch'io ti spargo; / e per riprensione io ti
ti spargo; / e per riprensione io ti ramargo / ch'ei motti rei non
conformi. getti, 7-257: non ti pare di poi così aspro se la
di poi così aspro se la fortuna ti dà una moglie rammarichevole o fastidiosa o
né con di lei encomio, non ti dispiaccia ch'io nasconda. foscolo, viii-
: ah... quella mezza ciocchettina ti si presenta tutte le mattine ostinata rammemoratrice
boccaccio, viii-1-27: deh! non ti rincresca lo stare con meco, che
mi fa dire, come da uomo che ti ramendi disidera e non che tu sii
amico, e mi rincresce che chi ti stava vicino non te l'abbia rammentato.
p. scarlatti, lxxxviii-ii-527: i'ti protesto con parola pronta / sol un
sorridendo [beatrice] rispose, « or ti rammenta / come bevesti di letè ancoi
talvolta rammentandomi le nostre ore di paradiso ti mando de'baci. manzoni, pr.
invocazioni. menzini, ii-336: deh ti rammenta, regnator superno, / quanto
gozzano, ii- 163: virginia, ti rammenti / di quella sempiterna primavera?
casti. vi-447: -non rispondi? / ti sgomenti? / ti confondi? /
-non rispondi? / ti sgomenti? / ti confondi? / -ma un momento.
madonna bionda: un'immagine che non ti somiglia, ma che ti rammenta. d'
che non ti somiglia, ma che ti rammenta. d'annunzio, iv-2-461:
consolazione mi ragiono e ralegro e perché ti ramenti delli aùti piaceri per essa considerare.
, xcvt-116: madre, tu non ti ramenti / delli miei gravi tormenti / ch'
di me sei sazio, e più non ti rammenti / de'passati piacer. metastasio
. gozzano, ii-163: virginia, ti rammenti / di quella sempiterna primavera?
, 23-15: quando tu ai ciò non ti ram- mente, / almeno avrai memoria
: volevi uccidere tua moglie che non ti permetteva di fare il lavoro politico.
di fare il lavoro politico. poi ti sei rammollito e hai cambiato idea. calvino
brancati, 4-32: sono sicuro che ti dispiacerebbe di avere per padre un rammollito
che tu ben ramucchi e la copia ti tolga l'amore. -chiamare a raccolta
l'onore di tua sorella, e però ti priego che sia valente e gagliardo e
legislazione. s. spaventa, 2-57: ti assicuro che, oltre al ramo di
di abbindolare. cremaschi, 133: ti capisco che l'hai fatta alla sgobba
ii-242: pensa un poco, s'el ti piace ormai, / alla mia dote
giusti, 4-ii-052: se di viltà non ti rampogna / rea coscienza oscura, /
giacomino pugliese, 190: tutta gente ti rampogna, / a voi ne toma
che invan rampogno, / perche non ti rifiuti / a questo reo bisogno?
chi t'ha perduta, o libertà, ti agogna; / chi ti possiede non
libertà, ti agogna; / chi ti possiede non t'apprezza più; / d'
sempre tu cerchi, e mai non ti vergogni, / animai, d'andar oltre
che riponendole diligentemente nel tuo petto maggiormente ti brighi di metterle a compimento che d'
. guerrazzi, iif-168: tu presumi che ti vengano a profferire fino a casa il
, / che del core ogni radici / ti vorrìa aver rancata. = forma aferetica
seta, 37: se il tuo colore ti venisse rancicoso, non v'è altro
. d'annunzio, iii-1-956: bene ti s'è indurato / il sangue su
, non sei per me, non ti voglio. lubrano, 2-151: che mai
6-63: o come mi gusta che non ti sia mestiero impiastrarti le poppe rancide,
in galera c'è chi vive. là ti dànno anche il rancio. p.
tu, bel garzonetto genovese, non ti dar l'aria di impeccabile...
aria di impeccabile... non ti scappa proprio mai 'bugatta 'per '
forze che opprime la menzogna, / noi ti preghiamo! barilli, 5-148: pretoria
comanda / che si debba onorar chi ti fa bene: / il che oggi tra
in sulle stiene: / la gioia ti potrà tornare in pene. rappresentazione del re
del re superbo, xxxiv-495: io ti farò provar questo randello. amabile di
randello di frassino / di due braccia ti freghi le spalle, asina!).
capitale. nievo, i-vi-661: non ti maravigli nulla della mia vice-intendenza generale?
, 153: deh, come 'l capo ti muffa / sanza ranola! dottori,
rangulando che teco portando non tolto potuto ti sia. 2. intr.
vaste dimensioni dei lovri più smisurati, or ti compiaci di rannicchiarti in un povero stanzolino
, v- 228: s'io ti dicessi di quante maniere ranni il suo auricome
più fresco e alcuno meno, tu ti maraviglieresti. palladio volgar., 4-18:
10-889: mio danno si sia, non ti dia noia, / ché, se
mia stizza io scaldo 'l ranno, / ti leverò di 'n sul ceffo la loia
addietro. tarchetti, 6- ii-664: ti prego caldamente a rannodare questa relazione,
come fa spesso il montanelli, tu ti distribuisci in capo la materia, la riduci
tu stato propinquo a gran pericolo? non ti ricordi tu quante volte io ti dissi
non ti ricordi tu quante volte io ti dissi: benché e'ti paia ora
quante volte io ti dissi: benché e'ti paia ora tempo sereno, e'si
'ranocchia 'a tuo padre. ti abbiamo visto sì, quando sei andato per
. « era meglio se la tua mamma ti portava con sé, dove è andata
, tu rimeriti la bontà di chi ti ha raccolto, allevato, nutrito ed educato
. n. secchi, 1-14: che ti venga la peste, vecchio marcio,
una strega la sorbona, / però ti brucia: o parlamente rapa! nieri
71-17: molte cose più ch'io non ti spiano / si fecer, che non
come un nababbo, che qualche malandrò ti potrebbe tare una rapa. =
. cecco di ascoli, 910: non ti fidar delle raggiunte ciglie, / né
/ chiunque le porti, guarda non ti piglie. / empio, d'animo
, lussuriosa troia, / fin ch'io ti veggia a noia / al cielo,
in questo loco / più rimaner non ti permette. montale, 1-107: addio!
rapimento. firenzuola, 313: io ti prego per cotesta tua frugifera destra,
rapidissimamente t'elegia di pico 'che ti accludo. -in modo concitato.
fuggire il rapido caldo del mezo giorno ti trovassi una volta, e non più,
verso l'oriente fanno ombra, chi ti terrebbe, che a carni nude non
ne'più torbidi giorni, / da noi ti parti e tomi / a rapido tragitto
del dolore. praga, 3-119: ti ricordi quando / si vagheggiava i rapidi tramonti
del più stringato degli storici... ti parrà più mirabilmente fluida e musicale l'
che una sola e ben fredda parola 'ti amo 'per esprimere tutto quel rapimento
el lasso cor, e sol de ti rapina / esser consente e senza liber-
, / vile or sei tanto che ti lasci il ferro / da una donna rapir
d'uno macellaro, disse: « ora ti foe libera, figliuola mia, com'
parole d'ombra e di lamento / che ti porta di me? meno di quanto
, eguale è il tuo periglio, / ti vince il canto e ti rapisce il
periglio, / ti vince il canto e ti rapisce il ciglio! » -possedere
odi? / qual sì forte pensiero / ti rapisce a te stesso? varano,
coralli, il forte imperio / che ti rapisce vi cercavo. calvino, 17-82
temi / l'aspetto del trionfo, io ti prometto / che rapir tenterò colle preghiere
soavissimo dono / d'un raggio io ti farò di luce pura, / per
? borgese, 6-51: capii che ti rapivo in un vortice, / ove saremmo
di qualcuno. segneri, ii-247: ti rapivi il pane di bocca per darlo a'
lui per sempre da'nostri occhi rapito / ti parlerò più mai? tommaseo, [
ebbe in terra. nievo, i-vi-332: ti sei fatto più poltrone del solito?
del solito? o la tua armida rapitrice ti ha stregato davvero? carducci, ii-9-29
stregato davvero? carducci, ii-9-29: ti ho veduta più affascinante e rapitrice ne'
le fronde de'rami con dolci crolli ti festeggiano. tesauro, 9-93: incolpa
, / che l'ardor de'suoi rai ti pela il capo? -animo
lui corse. mazzini, 23-321: ti mando alcune lettere di muzzi...
interamente rappatumati. moravia, 25-135: ti sei servita di me per rappattumarti col
la rappèlla: / donna, or ti gueta, e de l'amore in breve
pro- nom. (mi rappennécchio, ti rappennécchi). stare rannicchiato dando segni
9-42: il rappezzarla [la fortezza] ti sarà poco riuscibile e di doppia spesa
noi proviamo questa erba, che io ti mozzerò il capo co la spada mia
co la spada mia e incontanente lo ti rapiccheroe co la detta erba. cicerchia,
mi diletta: / come le man rappiccate ti sieno. cellini, 3-13: se
bene, e con un pennelletto di vaio ti verranno rappiccati. 2.
che l'altre femmine, quale spirito ti rapìo che in absenzia del tuo marito
della tua schiatta pe'nostri rappor- tamenti ti dobbiamo offerire quelle cose che con allegro
, 500: o signore mio, io ti prego che coloro che fanno tanta
un tribunale. cuoco, 1-251: ti dirò anche che non mi piacciono molto
nostro è fortuna amica, amico ancora / ti fia latino. loredano, 2-314:
medici, ii-113: o imperador, noi ti facciami rapporto. / secondo il cielo
soldati, 2- 420: io ti posso difendere soltanto uno a un certo punto
addotto m'hai / il can ch'io ti prestai! / tu me l'hai
(i-iv-316): questo che io ti reco e ciò che la donna che fu
il che domeneddio vuole che qui rappresentato ti sia. sacchetti, 195-28: fece
d'arme. getti, 17-233: tu ti stai tutto 'l giorno pensoso, ora
prendi / qual sia la guerra, non ti venga in mente / donna rappresentar.
abitudini. boccaccio, 1-i-108: io ti priego, per quella nobiltà che il
tuo aspetto ne rapresenta, che tu ti conforti e ponghi fine alle tue lagrime
conv., ili-canzone, 88: cosi ti scusa, se ti fa mesterò; /
, 88: cosi ti scusa, se ti fa mesterò; / e quando poi
/ e quando poi, a lei ti rappresenta. passavanti, 72: ci rappresentiamo
. g. morelli, 479: io ti priego che in quest'ora e in
savonarola, i-152: se 'l povero ti dona qualche cosa etiam minima, ti
ti dona qualche cosa etiam minima, ti si rappresenta molto graditissima, ancora più
/ ch'ai pensier mosso da devozione / ti piaccia 'l tuo favor prestare un poco
quando purgata avrai la colpa / che ti scosta per or dai bei laureti.
cassia, pillole e sciloppi / cacar ti farò stronzoli sinopi / e duri sì che
donna] le tue vie e non ti rapressare a lei, perché le sue labbra
la purità tre cose: la prima che ti fa presso a dio, la seconda
iddio a te, la terza che ti dà più manifestazione delle cose divine.
o inganni rari! / s'io ti potessi aver, ti squarterei / viva viva
/ s'io ti potessi aver, ti squarterei / viva viva così come ti
, ti squarterei / viva viva così come ti trovi. -ricercato, forbito
tuo primeggi / e fronda trionfale il crin ti ombreggi. -con riferimento a
di medicina volgare, 38: di qua ti apparisce la quinta cosa da vedere de
veniali... fannoti tanto che ti apparecchiano più al mortale. e però non
15-56: bella! bella! e tu ti trovi forestiera in questa età di sentimenti
infezione locale. manzoni, v-2-668: ti racconterò anch'io una cura molto più
in sulle mie umide spalle e che io ti porgessi li rasciuganti veli alle bagnate membra
tua con un panno delicatissimo, ond'io ti scongiuro, per dio, che tu
sudin, questa brigateli, / io ti so dir che gli hanno a rasciugarsi,
penetra fino alle midolla dell'osso e ti rasciuga senza poter dire: vergine maria aiutatemi
quale era stato dicollato, com'io ti promisi, sono risuscitato il terzo die »
] fino all'ultimo soldo, non appena ti avrà ben rasciugato ti abbandonerà come un
, non appena ti avrà ben rasciugato ti abbandonerà come un lebbroso e se n'
recare non venne, sì che ora ti mando questa e quell'altra per tofo di
. v.]: 'a digerirli ti voglio! diceva la volpe al lupo
venne uno pelegrino dicendo: -io ti prego per dio e per santo martino che
a tuo parere quelle frasi che disacconcie ti saltassero all'occhio. -figur. eliminare
certo che te la rasperà, perché ti sarà grata. -per estens.
: figliuolo mio dolcissimo, onde ora ti raspetto io stasera? boccaccio, iii-380
raspettasse, / quale hai me concio qui ti ritrovasse! ».
canzone ardita e fera, / poiché ti guida amore, / dentro la terra mia
non mi aài soccorso: e però io ti rassegno le chiavi del mio officio e
/ all'inferno, onde uscisti, ti rasigno. -restituire un beneficio rinunciandovi
. b. pino, 1-30: ti farò rassignare la vita, non che il
all'estremo sospiro, ora ch'ella ti lascia sei tenuto a morire. 15
scortichino, mio notaro, e non ti rassegni prima di me? forteguerri,
». leopardi, i-161: quasi ti rassegni riposatamente a una sventura e non
invece di batterti e di lottare, ti lasci andare. ti sei rassegnato al fatto
di lottare, ti lasci andare. ti sei rassegnato al fatto di tua moglie,
, esser qualcosa, decidersi. non ti rassegni a far la vita di prima.
prestiti forzosi. carducci, ii-9-162: ti desidero con fiero desiderio, come da
torbide occhiate. foscolo, xiv-314: ti ricordi... quel giorno ch'io
tutta tamma mia sopra di te e ti ho bagnato il petto e la faccia del
testa / di quel rinaldo a piè tronca ti veggia. c. i. frugoni
ovidio volgar., 6-464: non ti rassettare le chiome, perché tu debbi
tu debbi andare inver'lei, e non ti rassettare il vestire indosso: nessuna cura
quella straniata fanciulla; fa'ch'ella ti sia come un'altra delle molte.
bene che in su queste nozze tu ti rassettassi un poco più per onor tuo
fede a la filosofia: -grande vicenda ti mena in questa contrada. rappresentazione di
e più di venti! / -che ti rassettavano / il basto, prima che volessi
, 2-136: 'che vai, perché ti rassettasse il freno giustiniano ': cioè
che tu non sei meco sdegnato, ti mando mille ringraziamenti delle tue censure.
al figur. rebora, 3-i-417: ti scriverò presto in modo che ti sia,
3-i-417: ti scriverò presto in modo che ti sia, come la spalla di un
iddio può fare, se tu una volta ti risolvessi di metterti nelle sue mani.
negli archivi e nelle biblioteche. ma chi ti dice che a cominciare dal 1911 o
, una volta rassodate le ossa, non ti sia possibile staccarti da porto maurizio quattro
bellini, 6-42: tal, redi, ti vid'io nel gran recinto / u'
ciel l etemitate ha impero, / tal ti vid'io ne'tuoi color distinto,
d'incontrare diotima, / colei che tanto ti rassomigliava! moravia, 19-8: mio
e 'quale 'e * quanto 'ti parve la prima volta. adr. politi
denti. parabosco, 7-22: non ti parlo poi delle barbe pelate, delli
aa carabinieri e militi che ti cercano. moravia, ix-158: i tedeschi
861: la fossa vicino alle fosse / ti scavino a'piedi del colle / col
tu comperi libri per ratificare le lodi che ti dànno. passeroni, 4-99: che
176: per l'apportatore delle presenti ti mandiamo l'appro- bazione ratificazione de'capitoli
164: la quale oblassione preghiamo che tu ti degni di farla benedetta, ascritta,
, 169: ah, villano, non ti vergogni tu a venire a danzare qui
5-105: ebco dove / rattamente e precipite ti tragge / il troppo tuo bollor.
il troppo tuo bollor. deh! ti raffrena / e cauto pensa.
giovanni: « o giovane, non ti offenda questo così picciolo e umile allargamento
? / un'aura gelida / che ti rattempera / entro ogni tunica / l'acceso
.. /... non ti rattempra, / dunque, piatà in racchetarmi
riprendere animo. sestini, 296: ti rattempra / e rammenta chi sei, di
cristo] 1-11-2: fa'che tu ti rattempri dalla troppa cupidigia di sapere,
o borea, / che giù dal crin ti cola; / l'etra sereno e
forza? perché ratieni tu colui che ti ispulcelloe co. llusin- ghevoli parole?
ch'io riplìco / e, se nulla ti truovi in masseria, / serbil per
/ di padri, di sorelle, ah ti rattieni, / rattienti alquanto: ché
alfieri, 12-73: oh, quanto me'ti fora / veder di traiti quest'amor
/ con piè ratto t'incalza e ti travaglia. sbarbaro, 2-51: per le
fianco tuo, n'andai, come ti dissi, / con ratto passo alla patema
fogazzaro, 10-209: io ratto allor ti baciavo / e tornavamo di fuoco.
ratto / per la battaglia e di valor ti cingi. 7. pronto,
tommaseo]: amico, d'una cosa ti voglio pregare quando vuoli leggere questa '
, 72: io, figlio, ti vestii delle mortali / membra, onde poi
mortali / membra, onde poi sì ratto ti spogliasti. groto, 1-47:
de'suoi ratti fu udita dire: « ti raccomando, sposo mio, tutta la
, nnché la tua violenta individualità non ti faceva mutar padrone; io insegnavo latino
dal segno. marinetti, 2-i-927: ti butteremo in pasto i soliti aspetti banali
di questa azione. nievo, 30: ti reggi... discretamente in piedi
penso / che da cent'anni forse / ti scosse e ti rattorse / il vento
cent'anni forse / ti scosse e ti rattorse / il vento in ogni senso.
bravo... o bisogna che ti faccia accorciare dal falegname le gambe di
le gambe di mezzo metro, o ti tocca fare ogni sera un corso liceale
cuore assiderato e rattratto dalla superstiziosa pedanteria ti accosti alla lettura di persio, non
biasimi. segneri, i-320: se ti rallegri, dèi rallegrarti degli onori di
rallegrarti degli onori di dio; se ti rattristi, dèi rattristarti delle offese di dio
. gabr. pepe, i-45: ti scrivo ora per padre ubaldo pel quale ti
ti scrivo ora per padre ubaldo pel quale ti mando il mio 'galimatias '(
nella di cui casa io scrivo, ti saluta e m'impone di raccomandarti
/ vaga di fama / l'asia ti chiama / fra il rauco suon de'barbari
con la rauca voce / ch'io ti dimostri aperto il cor constante. bissari,
è la ricompensa per il bene che ti voglio! ». 2.
in loro. idem, 1-i-403: ti può questa pompa spaventare o vero con
, v-2-310: durante il sacro rito, ti raumilierai ne'tuoi pensieri impazienti. rapini
modesta. tesauro, 2-117: non ti parebb'egli un prologo del 'davo
cavallo, commisero loro che da lungo ti seguitassero senza strepito. -in senso
, 1-203-5: onni tua colpa nel cor ti rauna, / pèntite bene e cum
paolo da cetialdo, 103: se pur ti convien usare a la villa, guàrti
a la villa, guàrti di non ti raunare i dì de le feste. rime
i-14-89: non viola, non nasturzio / ti presenta il tuo ti- burzio, /
marzolini. buonarroti il giovane, 9-746: ti veniva... /..
/ pur che lo stringa solo, / ti farà latte come un raveggiuolo. targioni
. mazzei, ii-201: ser lapo ti prega... gli rechi una soma
ovidio volgar, 6-482: o romulo, ti primo fesisti li solli- citi guoghi,
e non è però sì poco che non ti basti. machiavelli, 1-i-333: è
n. franco, 7-232: non ti ravvedi come sei odiosa in vista, come
all'arme. savonarola, iv-150: tu ti ravedi e di': -che faccio io
, 12-88: nel ravviarmi il figlio anco ti adopra. gioberti, i-185: sotto
rattizzarlo. capuana, 1-i-412: tu ti baloccavi con le molle, ravviavi i
giardino. / la riconosci? dolce ti sorride / piegando il capo sotto la corona
con la gota / e con l'ulivo ti ravvia le penne. -lisciare (
ur troppo che di rado i governi ti ravviano e convertono. ommaseo, ii-37
ravviata a'capelli. vien qua, che ti dia una ravviata a cotesto capo arruffato
dorate, il manto reale indosso, ti presentavi a chiedere benevolenza dagli spettatori.
mazzini, iv-1-376: ciò che io ti dico è amore, e non altro
i-104: cala il cappello, / ti ravviluppa nel tuo mantello. ghislanzoni,
caprino gelido sinistro?.. / or ti ritrovo in un giardino tosco, /
pastorei sincero / mira te stesso e ti ravvisa. pindemonte, iii-136: non trascorse
: « andiamo al podere che io ti lasciava morendo, perché te ne faccio donagione
o il fastidio indefinito della stanca solitudine ti assalgono, sentimi -in uno spazietto dell'
morto io non posso volere, e perciò ti ravvivo e tu, ravvivato, mi
. mazzini, 32-283: non rimproverarmi se ti parlo delle cose nostre, mentre tu
: hai nulla da parma? tenta, ti prego, ogni modo per ravvivarli.
che candido e pulito / quel mosè ti ravviva da dotta man scolpito, /
si accenda di quelle nobili voglie che ti facciano operare cose gradite a lui.
alle mie an- goscie quella compagnia che ti parrà poter dare, senza che 10
per mano ravogliendosi que'danari che testé ti diceva. calandra, 332: egli s'
serbare i dritti. monti, x-4-188: ti tradisce quel volto, e nella mente
compassione di me. sii sincera, ti prego: non allungare, non deviare,
per le piazze; non voglio che tu ti vadi ravvolgendo per li canti della città
: mentre immobil sembri, / ciascun dì ti ravvolgi a l'asse intorno.
, iv-481: nel fango medesimo / tu ti rawo- li, o geta: per
ma il gatto / del focolare 7 or ti consiglia, splendido / lare della dispersa
restar però che non risponda / chi tu ti sia, ch'in coipo orrido et
l'eterno tresette e, quel che più ti preme, mi guarderai bere la solita
domani, a calpumia. e lei ti persuaderà chi è stato, mediante una
5-137: prendi alla giornata quello che ti capita: ma quel poco di vita che
, traditori e drude: / ben ti sovvenga come dai senesi / tal di tua
. gnoli, 1-37: vieni! ti guardano i fieri / padri, chiusi
/ se non mi sposi, io ti rifilo un pugno. g. gozzi,
tuo divino amico che t'afferra. / ti guardiamo noi, della razza / di
. buonarroti il giovane, 9-74: tu ti levasti su, dandomi d'urto /
lici razzi di luce, / o notte ti conduce fra le ramette folte la luna
, splendore inacessibile, sì ch'io ti possa vedere con aspetti e sguardi irreverberatì
e re dei re d'etiopia, ti conferisco l'autorità, il titolo ed i
, 37: qual angolo / ti raccogliea nascente [la chiesa], /
fossi lui e t'accorgessi ch'altri ti amassi e si struggesse per te, faresti
fo le fiame principale / che infiamare de ti me fece / de uno amor tanto
i quanto, o mole reai, quanto ti onoro / col cuor!
avessi aolor d'occhi e ai testa, ti parlerei a lungo del come noi possiamo
prato! / che laconismo! / nessun ti chiede, là, se sei soldato
scudi. carducci, ii-5-305: mi ti raccomando per quei pochi che si potranno '
della vendita 'levia gravia '. non ti noierei, se non fosse il bisogno
e tu lo sceglierai fra hitti quello che ti piacerà più, perché se realmente ci
: addimanda ciò che tu vuoi e io ti giuro e imprometto che, se tu
lor reami. idem, ii-576: io ti dirò verso quali reami / d'amor
140: se la mano di dio non ti rilieva, tu non puoi per te,
non puoi per te, perché nessuno ti può dare la grazia e disobligare dal reato
e 'l fieno. pananti, i-124: ti farò muovere io, grida il pittore
te tu vuoi pur gli omeri / ti rebbi e tribbi. -con il
wichmann. soffici, vl-50: ieri ti mandai i quadri che spero arrivati senza
carducci, ii-1-267: queste [rime] ti manderò quando tu stesso m'indichi dove
/ chéd e'non è nessun che non ti menta. libro del dare e dell'
certaldo, 146: se molti vini ti sono recati, odi d'uno che sia
di poeti, di storici e di filosofi ti potrei recare. 13. tradurre
monete che si spendono e usano oltramon- ti... potrebbe generare confusiqne a'comperatoli
, 1-52: per li modi che ti ho posti di sopra, puote colui che
più sicuro in casa. quello che ti reche e impute a danno t'è remedio
ammali. crescimbeni, 109: non ti recare, o dotto ismenio, a
suo favore. parini, 724: or ti rechi molto in sul serio tu,
effetto. boccaccio, vii-87: se ben ti recherai al petto, / con quale
di venti anni, pogniamo che li sangui ti bollino e che tu disideri essere isciolto
guidi, xxx-5-347: nostre querele / non ti recasti in ira. -recare
re. marino, 1-13-143: più non ti dico; a quanto a dir mi
, vii-510 (54-10): da ti non viene altro che vii fezza / per
, 6-516: fa'ch'ella tema de ti e rescalaa la tepida mente e ch'
, se tu gridi, / io ti farò star cheto co'recchioni. canti carnascialeschi
receda, / disse: « ben non ti posso or dir di noe! »
da te receda, / lo qual ti mena nello error perverso. -rinunciare
. boccaccio, viii-1-21: questo ricente caso ti faccia con più temperate redine correre ne'
, questa prima parte, la quale ti propongo tanto più volentieri quanto alcuni de'maestri
incominciato a stringere costì, parmi che ti dovrebbe essere facile lo scordarmi. pascoli,
vivo ricordo. carducci, ii-11-66: ti scrivo tutto pieno ancora di ricordanze e
ancora con mute lettere da lontano che ti amo, ti desidero, ti cerco,
lettere da lontano che ti amo, ti desidero, ti cerco, ti chiamo ancora
che ti amo, ti desidero, ti cerco, ti chiamo ancora più che mai
amo, ti desidero, ti cerco, ti chiamo ancora più che mai,
piovano arlotto, 38: come non ti vergognasti tu a venire a porre il
e s'io l'avesse, io lo ti renderla; / ma poi no. ll'
la pupilla ed cesare, 138: cotanto ti richeriamo: non ci menare in tue
. battallie; vincele senza noi, come ti piace. -figur. percezione di
, 1-20: egli muore, ed io ti richerrò la c. e. gadda
sei rimasto in campo sol! / ti recise i bei polloni / il villano mariuol
michelstaedter, 382: due volte l'erba ti recise avaro / il prudente bifolco.
alcuna fiata non pensare che forse che io ti son già troppo molesto, non perché
io osi interrogarti, bisogna bene che tu ti sia recisa da me, che non
man sopra la testa loro... ti voto ora e ti sacro, provino
... ti voto ora e ti sacro, provino la forza del tuo ferro
, ii-28: egeo sulla patema riva / ti pose un tempio, e di sacrati
fornace con tutta quella diligenzia che io ti ho insegnato, la si debbe ricignere
preda / ricinta a pie celeste il sol ti veda. 2. avvolto o
: chiamati a cena, tutti in prima ti fermano a saziare ai bel nuovo gli
d'annunzio, iii-2-186: città, ti fonderò sopra i miei cedri. / e
allevamento. parini, 662: ben ti starebbe il dovere che io non isgri-
vece nel mio ricinto e che e'ti manucassono tutta affatto questa be- stiuola.
che oltre a ogni sorte di ristoramenti: ti ho ordinato una moglie che sarebbe recipiente
aggiungere: « aspetta che finisca e ti dia indietro il pignattino ».
morte. carducci, iii-4-19: ti fur cari i grandi occhi piangenti /
, frottola e sonetto, / e poi ti mostra un certo recolletto / di mano
vita mia mancare; / adio, ti vo'lassare: / zentil madona, a
vo'lassare: / zentil madona, a ti me ricomando. cieco, 17-100:
si ridono di te e tanto più ti vanno replicando che non è nulla.
recreto e stanco / e pur con ti, ver deu, son remagnù a tanto
medesimo; e però a medico che ti medichi, morendo no gli lasciare nulla,
vampo, a redamarmi in qualche arte ti forzasse. musso, 199: amate,
se tu facessi a modo mio, tu ti disporresti a tòr moglie e cercaresti d'
che, per desiderio di redarti, io ti dessi consiglio non sincero. grazzini,
ch'ai fin disse: -io mi ti rendo / e contento sarò di non morire
/ che sia eggiero / o che ti sia caduto. bonavia, 210: nicolao
volgar. [tommaseo]: se tu ti botasti a dio, non t'indugiare
or tu mio rede, / qualunque ti sarai, due motti a parte.
fossi veramente... quale spietatamente ti descrivi, così colpevole e insieme così inesorabile
foscolo, vi-210: che s'io ti appello ricuperator di tolone, fulminatore di
templi il magno stuolo / che ti vien drieto per trovar re
la fortuna, nemica de'nostri avvisi, ti scoprisse e fa- cesseti al signore vedere
data la mia stima come tavola che ti dovesse salvare, e tu m'hai
, ii-71: t'elessi, oleandro, ti colsi / per redimir le mie tempie
con del pelo. montale, 21-86: ti veggo, co la redimita / fronte
fortuna temeraria, / di cui tanto ti fidi, / commetterai te redin del
loro scorta. ariosto, 38-52: io ti conforto ch'ai paterno ostello, /
colpevole. piccolomini, xxv-2-108: io non ti mandai in corte perch'io volessi impretirti
: benché discacciato dalla patria, non ti devi disperare dello redito. gioberti,
un verno adugiante che con ombra eterna ti farà sterilire secco sfrondato per esser poi nell'
di guerre redivive assai / l'orror ti fece e la discordia atroce.
teco essere la villa liberale: ella ti manda la legna, l'olio, ginepri
olio, ginepri e lauri per, quando ti conduca in casa dalle nevi e dal
gesù cristo, pastore buono, io ti ringrazio perché ti se'degnato dare a noi
pastore buono, io ti ringrazio perché ti se'degnato dare a noi così nobile
, vieni a cristo, ché lui ti refrigerarà. agostini, 91: s'io
. fra giordano, 1-289: viemaggiormente ti rifrigera la lacrima... vuoli
la sete. fagiuoli, x-147: ti mando, o cara filli, / questa
. m. cecchi, 20-16: che ti pensi, / ch'i voglia fare un
passioni. macinghi trozzi, 1-61: ti priego, poi ch'i'rimango così isconsolata
de maria, 89: uomo, io ti posso dare quel che la vita ti
ti posso dare quel che la vita ti nega, / un grandissimo refrigerio:
mio spirito. pirandello, ii-1-453: ti giuro che me ne resterei ferma,
cosmo / spropositando dicono qualcosa / che ti riguardi. = voce dotta,
: refua contra conbatando esser contrario a ti. -non volere più, voler
n'a- verai, / ché per ti moro, se tu me refudi, /
amenta, 2-1 io: -il padrone ti regalerà come meriti. -non accade;
consumate rime / [1 cattivi poeti] ti regalan la chiusa? cesarotti, i-xxvn-116
livio volgar., 2-286: io ti domando, q. fabio, concios-
. piovano arlotto, 64: io ti voglio accertare che tutti li uomini lieti
conto di essere una regalia che tuo padre ti domanda... in punto di
. saba, 7-130: scusami se non ti ho mandato un regaietto per la tua
; tuttavia, se avessi avuto soldi, ti avrei fatto il regaietto.
volgar., 1-79: stira mi dereto ti e corriremo, fece venire mi lo
antologie, in cui in ordine alfabetico ti tumulano giustapposto al defunto che maggiormente hai
i cherici. boccaccio, v-237: ti dirà... quello che 1 fiorentini
. pasquinate romane, 574: s'alcun ti debbe dare / danari immantinente, /
, mangiando da tutte le parti, ti sii fatto ricco. -con riferimento al
di siena. carducci, ii-4-165: ti scrivo dall'università aspettando per che si
è il tuo servaggio / (non ti lagnar) giustizia, e non oltraggio.
umile e buono / e morii senza che ti rivedessi! bacchelli, 13-538: a
. maestro alberto, 46: tu ti desti a reggere alla fortuna. niccolò
., 1-91: se donna del ciel ti move e regge, / come tu
ma tenta pria s'è tal ch'ella ti reggia ». filarete, 1-i-226:
conoscere a qual segno di forze oramai ti truovi, mira a qual segno puoi reggere
ci metti sopra uno sgobbo in più, ti disunisci nello sforzo, e la fatica
non lo seguichi. in questo caso ti dico,... avvegnaché li
... avvegnaché li nepotilli piangendo ti si gittassero al collo, non ti reggere
piangendo ti si gittassero al collo, non ti reggere con loro per ciò, ma
g. morelli, 240: e'ti verrà a sottrarre e a richiederti: e
passar ponti. foscolo, xiv-278: ti scrivo per altro a letto, e te
ariosto, 33-116: di marmore un tempio ti prometto / edificar de balta regia mia
. parini, 378: il ciel ti donò splendido esempio / in questa ove
7-268: ecco che 'l segnore ti dà exemplo de la grande cura ch'ebbe
giordano, a-2: talora... ti lega [puomo] per regimine,
. firenzuola, 706: e che ti manca? e'ti dovrebbe pur bastare
706: e che ti manca? e'ti dovrebbe pur bastare ch'i'ti tengo
e'ti dovrebbe pur bastare ch'i'ti tengo come una regina: tu famigli,
, grandiosa e accogliente. -vedi: ti piace?... ci starai come
de l'umane cose / già mai ti volse, al mio prego t'inchina;
tratto... -tante regine, ti dico, che non puoi averne un'idea
-reginétta. buzzi, 223: ti penso, o bionda reginotta lontana, /
, o bionda reginotta lontana, / e ti cerco e ti trovo viva ninfea di
lontana, / e ti cerco e ti trovo viva ninfea di carne. =
quando a te piaccia. / chi sua ti porti nella sua dimora, / o
, ii-129: perché per poetar non ti proponi / l'esempio di coloro ond'è
vita del ciglio e la quinta / ti fa maravigliar, perché ne vedi / la
, che per questa dia / region ti conduce, ha nello sguardo / la virtù
, e poco vale / chi non ti guarda e da te dipartisce; / in
cristo] alla tua vittoria. / e ti veggo regnante nel mondo de la vita
nel mondo de la vita, / e ti veggo regnante nel mondo del pensiero.
nei teatri. carducci, il 12-58: ti farai ammirare per la eleganza e per
primo loco, / vedi che in man ti do el mio cor per pegno,
contrastare. poerio, 3-180: se ti regna / nativa pace ancor l'intatto
ciel lucente, / per beneficio mio, ti ha fatto audace? menzini, ii-336
audace? menzini, ii-336: deh, ti rammenta, regnator superno, / quanto
o vecchio insano, / qual fantasia ti mosse, quale sdegno, / a gire
a poseder. giamboni, 10-26: ti guarderanno e salveranno da'detti nimici e
e salveranno da'detti nimici e tosto ti daranno la vittoria del regno. guittone,
dame / del nobil regno tuo qui ti ritrove. buonarroti il giovane, i-107:
regola che il più delle volte, manzi ti elegghino, gli uomini conietturano dove hanno
s. maffei, 6-5: or non ti chiameresti tu meglio da noi servito.
;... poi di nuovo ti getti alla fatica, senza ritegno.
marsilio ficino, 4-70: s'io non ti freno con una strettissima
che danna ipocrate), non per questo ti lascio ad ogni tua voglia la bnglia
, 16-44: giù, giù, ti sfido: quando..? ma sì
una persona in regola, questo non ti accadrebbe. -che dispone dei requisiti
sei tanto divota, e queste che ti hanno scortata fin qui sono le anime
'. bernari, 3-348: mo', ti pare che con tutti i milioni che
regolamento sanitario. tarchetti, 6-i-155: ti do con questa il mio ultimo addio
i colori. soffici, vi-94: ti mando anche i libri di casati che cercherai
lascivo alla censura, / del crin ti avvezzi a regolar gli anelli.
.. per la ubidienzia. io ti voglio dimostrare due obedienzie. l'una
. / e ringrazia piuttosto / che ti abbiam preparato / organico regolarizzato / alloggio
oliva, i-3-235: ora che gli dei ti han messo su le tempie il diadema
o potevi tu far di vantaggio? ti par forse così periodico e regolato il suo
, ii-7-270: sapessi quanto smisuratamente più ti amo dal 29 luglio in poi. nell'
! / anche tua madre, va'! ti disse. sbarbaro, 5-52: ho nel
in dieci giorni che bel figliuolo maschio ti mettono su! potrei al massimo concedere che
membra né volto, / meglio dir ti potrà, chiara reina, / quel che
la volta, bolognese, / le man ti bascio, de le man reine,
fiorenza, / qualunque ha più saver ti ten reina. serventese dei lambertazzi e
sommato, è una liberazione, perché ti annulla definitivamente e ti lascia libero di
liberazione, perché ti annulla definitivamente e ti lascia libero di reincarnarti altrove.
. aretino, vi-494: non ti ramentar, papa, dei portamenti reineschi
l. bellini, 6-106: fantasia ti vien di dirmi / che tu non
vien di dirmi / che tu non ti rinvieni e non sai dove / con queste
, se tu taci..., ti guadagni tanto più vivamente l'amore di
quella dea che dalle insidie di fiorio ti levo, come le fu agevole a
lo stato. tansillo, 91: pietà ti commosse a rinvestire / il re di
notizie di te. non che 10 ti abbia assolto dalla molta reità tua;
? arrighetto, 241: se non ti fosse troppo grave, io vorrei sapere se
giesù nazareno, / che sulla croce ti lasciasti occidere / da quel popul giudeo di
. b. fioretti, 2-5-125: non ti scandale- zare, o lettore, se
veniale è un peccato leggiero, non ti dare a credere, ché ciò mai
: dimmi con chi vai, che ti dirò che fai, è una proposizione relativa
4-306: forse tu avrai creduto che ti fossi rimasta fedele. non è stato
anto, importa maiorità e minorità, ti rispondo che questa non si chiama maiorità
., 21-18: nel beato concilio / ti ponga in pace la verace corte /
i severi di famiglia padri / relegato ti giacci, a un nodo avvinto / di
arcano senso delle cose eterne, / ti possedeva il petto. tommaseo [
forza è non giudicare / più pazienza ti chiedo / ti chiedo più religione.
non giudicare / più pazienza ti chiedo / ti chiedo più religione. -non c'
carducci, ii-10-182: ho scorso (e ti dico, proprio con un senso di
mi piaccia assai religione, / i'non ti cambierei
se vuogli dio servire / una cosa ti vo'dire: / intrar in religione /
[tasso], 156: io ti facevo magnar per tempo, ti serbavo
: io ti facevo magnar per tempo, ti serbavo anco le reliquie della tavola,
serbavo anco le reliquie della tavola, ti no riputato da fratello, ti ho
tavola, ti no riputato da fratello, ti ho amato da sorella. brusoni,
è il vero, vuoi tu che ti rompi le braccia, reliquia di corvi?
non fare mica il marmotto, sai se ti serve una mano siamo qui tutti per
: io non rembolerò mai ch'io ti chiaccierò di lucca o anderòne io. pataffio
quel cacio! e picchia ch'i'ti picchio senza rembolare '. =
ad operare. caro, 3-624: ti fia d'uopo avanti / stancar più
inferni e l'isola di circe / cercar ti converrà, pria che vi fondi /
se non parli, non avrai remissione. ti mando in mezzo alla strada con i
verrà alle orecchie querela alcuna, io ti prometto senza remissione di farti impiccare per
leopardi, iii-1062: dell'affare castelnuovo ti scrissi che è terminato mediante: i°
dissoluto, chi è quella che male ti partorie. 2. rilasciato o
a. verri, 2-vi-58: non ti ho voluto scrivere prima per non inquietarti
lungo... a questa distanza ti avrei inquietato inutilmente; ti potevo scrivere
questa distanza ti avrei inquietato inutilmente; ti potevo scrivere nella remittenza ed ho stimato
fossi nato dalla famiglia che tu sei, ti farei fare or ora cacciare al remo