: le quali acciocché tu possa avere, ti conviene imparar sì la lingua greca e
offeso o che tu ori per colui che ti perseguita o che tu faccia bene a
perseguita o che tu faccia bene a chi ti fa male o a servirgli di cose
223: incontri colleghi che... ti raccontano del capitano che piangeva a dover
natura. belo, 24: quando ti bisognerò,, sempre me trovarai apparecchiata
per te e manderotti danari che tu ti metta a ordine, che tu non venga
i-505: costoro inordinati e materiali sovente ti moveranno ad ira, la quale tu paziente
paziente sosterrai, e la loro inordinatezza ti sarà materia di pensare come a ordine
tu vuoi questo, no? una che ti rammendi i calzini, che ti tenga
che ti rammendi i calzini, che ti tenga la roba in ordine e il
la roba in ordine e il sabato ti lasci andare con gli amici al casino.
, anzi son due, / ch'io ti comprai un cintolino ordito / a verde
, 34: se de'numeri ascrei ti volgi all'arte, / febo somigli,
8-67: il gel misto col foco / ti va le vene ricercando, e abbatte
, 4-24: tessi la tela ch'io ti mostro ordita, / di cauto vecchio
del destino. montale, 9-44: ti piaceva la vita fatta a pezzi,
le critiche fatte agli ultimi due atti ti dimostrano che pecca, perché...
lana. seneca volgar., 3-8: ti priego ancora che... non
: / ordunque taci e con questo ti desina. lippi, 5-16: or dunque
etaae » / chieggon le oreadi « ti portò sì bella? ». d'annunzio
viene / a vista il tempo che ti s'apparecchia. boccaccio, vii-239:
: dissemi entro l'orecchia: ornai ti lece / per te stesso parlar con chi
lece / per te stesso parlar con chi ti piace. g. m.
o canti o suoni de'giovani che ti vogliono far male capitare. m.
intendere alcuni particolari sopra il modo che ti aveva tenuto in bonificar quelli terreni.
le orecchie. bernari, 6-87: se ti dà tanto fastidio, ottùrati le orecchie
continuo. luzi, 1-30: che ti mormora il sangue negli orecchi e alle
presso, confidentemente disse: « io ti prego, signore mio, che lo
al mio dirotto pianto, / se ti fur care le mie chiome e 'l viso
se in mezzo a gli ozii tuoi ozio ti resta / pur di tender gli orecchi
questo mio consiglio, lo quale io ti do. canigiani, 1-85: ah!
tien gli orecchi chiusi, / non ti piccar di ciò, sta'pure al quia
, ii-17-253: riconosco l'amanuense e ti prego di prenderlo vezzosamente per un orecchio
? e se tu fai altrimenti, io ti mostrerò l'er- ror tuo: sturatene
di te notizia o lume, / io ti farò mutar faccia o costume /
per la costei or fanezza ti scongiuro non voler rigettarla né abbandonarla.
cetre ed organetti. ungaretti, xi-246: ti colpirà solo tedio d'organetti, sospiri
suono delle inanimate: quest'animato organetto ti fa sentire, con sillabe rappresentanti all'
. se ne prendi una in mano, ti continua a cantare disperatamente come un piccolo
sono un po'scucite, penso che ti potranno essere utili lo stesso. penserai tu
. moretti, i-942: e chi ti impedisce di stabilirti e agitarti a roma
stabilirti e agitarti a roma, se ti piace l'organizzazione letteraria e magari un
mi viene / a vista il tempo che ti s'apparecchia. bibbia volgar.,
ultime canzoni. bianciardi, 4-25: ti desta un organo di barberia che suona
7-24: che le soavi parole, ove ti torranno a te stesso, siano gli
orgasmo? allora vuol dire che non ti piaccio, che non ti piace il mio
dire che non ti piaccio, che non ti piace il mio amore. non ti
ti piace il mio amore. non ti chiedo di parlare, ma almeno emetti un
succedono di ogni colore. « ah ti dài anche alle orge? » fa antonio
. dante, rime, xxxv-3: perché ti vedi giovinetta e bella, / tanto
disse al principe delli sacerdoti: dio ti percoterà, parete sbianchizzata, però che
, 1-4: - ah, ah io ti intendo: per essere il parabosco musico
, eh? -questo apunto: ma io ti so dire che se tiraranno calci contra
leopardi, 34-59: qui mira e qui ti specchia, / secol superbo e sciocco
addietro i passi, / del ritornar ti vanti, / e procedere il chiami.
/ di cui lor sorte rea padre ti fece, / vanno adulando, ancora /
a me. / il comun pargoletto ti raccomando, e te. monti, x-4-61
. / ah! pietà di lor ti tocchi, / se non hai di te
, purg., 31-59: non ti dovea gravar le penne in giuso, /
ore di questa vita acerba e dura / ti fea co'vezzi. cesarotti, 1-xiv-76
pargulità e disavvedimento per tenera età non ti dovea gravare le penne in giuso aspettar più
riuscirebbero pari. stuparich, 5-256: se ti ho offeso, tu m'hai offeso
bestia che tu dovrai essere, non ti mancherà sempre di star a piè pari in
satrapi cotanti. rosa, 133: non ti dolere, o fo- cion, del
dante, purg., 24-93: tu ti rimani ornai, ché 'l tempo è
5-214: l'insonnia è un fiume: ti trascina pari pari fra due rive
menzini, iii-121: com'è, che ti riesca / qual forsennato amante / trarmi
, 7-74: o belloccia, se io ti sposo, me la farai la pariglia
di padre. va', che dio ti dia la pariglia. -essere alla pariglia
i-183: si come... ti hanno portata l'acqua, così parimenti ti
ti hanno portata l'acqua, così parimenti ti porteranno il pomo. a. f
, 21-206: hai disubbidito alla voce, ti sei innamorata di un pariolino.
amico, in parità d'altre circostanze, ti partorirà tanto merito quanto quello fatto a
lungo /... / parlamentar qui ti diletti [o riamo], or
congressi. pascoli, i-538: noi ti festeggiamo, o forte amico [luigi
. non per aver compiuta (ché non ti sarebbe stato umanamente, anzi parlamentarmente,
bernardino da siena, 670: non ti ponare a udire cantare le canzoni vane
: primieramente credo che due cose specialmente ti sieno mestiere: cioè dottrina e parlamento
. anonimo, i-477: se ventura ti volesse aitare / di venire con donna
alfieri, iii-2-68: ma che? ti appiatti, e non rispondi? uscirne
vivendo esso padre, con tutto che il ti tolo sia di conte o
interrogarti, risponderai... lo scultore ti ha fatto parlante... risponderai
te italiana, e parlare italiano come ti viene dal core, coi pochi tuoi
: iddio delli eserciti, lo quale ti piantò, sì parlò e disse sopra te
egli è una credenza la quale io ti voglio manifestare, se tu mi giuri di
vivente, amore, / io non ti falliragio / per lo lusingatore, / che
, 15-120: il cuore... ti parla del più e del meno?
ben quel che io dico: sì ti consiglio di parlare e... la
, che dell'arcier sovrano apollo / ti riveli lo sdegno? ».
amore o la compassione e la gratitudine ti parlano ancora per questo sconsolato, non
(92): ringrazia il saio che ti copre codeste spalle di mascalzone e ti
ti copre codeste spalle di mascalzone e ti salva dalle carezze che si fanno a'
», disse, « questi ch'io ti cerno / col dito », e
e spaventato. pellico, 2-20: ti ricordi della parlata sopra l'italia?
'n tanta malvoglien- zia / vèr cristo ti crucciasti, / o se lo biastemasti,
contendendo. dominici, 1-99: ancor ti guarda da parlatrici e discorrenti di luogo
prestar l'orecchio a un parlatore scostumato ti s'imprimono nella mente altre immagini e
/ sempre più che te stesso amor ti porta, / ed ancor ti farà
stesso amor ti porta, / ed ancor ti farà maggior signore, / perché susciterà
una comunità. colombini, 218: ti ricordo che poco usi el parlatorio,
donna] le tue vie, e non ti rapressare a lei, perché le sue
b. giambullari, i-497: i'ti so dir che ognun non vi par
tu t'avviluppi seco punto, / ti fa doler la testa a mano a mano
uscire dal presente ordine, ch'io ti do la mia fé, se questo tuo
astro pasquino tante scartassate su 'l culo che ti verrà voglia di cacare quanto ti verrà
che ti verrà voglia di cacare quanto ti verrà fantasia di cantare. = denom
dopo si passava nel regno dei calabroni e ti pareva che tutta l'aria e la
, 2-1- 218: più onore ti fa uno ducato che tu hai in borsa
diventare sordido,... ma perché ti sia freno a fuggire le spese superflue
, ii- 919: so che ti giova assai tener a mente / ciò che
cioè, che, fedelmente osservata, ti rende felice in vita e dopo morte felicissimo
, 24-263: do parola sacramentale che non ti raccomanderò più anima viva. giuliani,
dirglielo e poi sopportar tutto quello che ti faranno. pensa a stasera, quando arrivo
io a dar la mia parola che ti sposo. -in partic.:
infino a ora con la mia benedizione ti do la parola che tu ne facci quello
che tu ne facci quello che l'animo ti giudica che ben sia fatto. capellano
: essendo tu fedele interpretatore, non ti curare di disporre parola per parola.
: senti la realtà ch'io non ti posso comunicare a parole. -con
in discussioni. ariosto, 261: ti sono venuto a ritrovare per far teco a
per parole, ma non credere cosa ti possa nuocere e non te ne fidare
può fare. ariosto, 5-37: ti pasce di speme e di parole. roseo
collera d'ogni minima cosa, che ti sia detta. proverbi toscani, 56:
to scani, 14: ti confesso alla bella libera che mi ritenne
. bernardino da siena, 317: se ti fusse detta una paroletta, non volere
imperò che forse idio ha permesso che ti sia detta, perché ti meriti.
ha permesso che ti sia detta, perché ti meriti. giannone, 2-i-63: li
sentirvi dire appunto certe paroline in latino, ti dirò: latino tu non ne vuoi
la dicea:... oh, ti desse nel capo, e altre siffatte
lucia, 227: birbone, cattivo, ti ranno! che parolone,
). bacchelli, 2-v-234: -io ti rispetto e ti ammiro per quel soldato
bacchelli, 2-v-234: -io ti rispetto e ti ammiro per quel soldato che sei,
core, inchinandotigli per ogni paroluzza che ti dice. carrer, 2-241: se
chiaro davanzati, 122-7: intanto che ti diè, mi par cagione / a lo
, regicida. tasso, n-iii-786: ti do, cinna, la vita: e
, / bruto e virginio un dì ti revocaro / diva quirite. 5
arriva ». leopardi, 832: io ti credo che mi sii sorella e,
hai rubato, lui, moscio moscio, ti ordina per penitenza, di recitare qualche
giuseppe, e poi, alla fine, ti assolve. ma se vai in parrocchiétta
tua parucchina, comare coletta, / ti perde il capecchio! -parrucchino (
'. carducci, ii-3-302: non ti puoi immaginare quante partaccie gli feci e
, o veritiero. parte / di me ti svelo, e ti nascondo ad arte
parte / di me ti svelo, e ti nascondo ad arte / quanto non vo'
sorte mia spietata e dura: / ma ti resta di me la miglior parte.
il guardo, / così l'eroe: ti rassicura, o degna / parte di
e disse: « ma che diavolo ti porta da queste parti? ».
quel che tracta pace, / e tractando ti porta / cosa alcuna distorta / dell'
berni, 177: se ancor non ti bastasse questo, / che tu voglia
, comanda e voglia i tuoi figliuoli ti faccino reverenzia e grande. beicari, 4-159
finezze. d'azeglio, 2-451: ti prego di far una parte di convenienza
varchi, 23-17: il qual dono, ti prego, qualunche si sia, che
carnalmente innamorato. rebora, 3-i-83: ti scrivo in questo giorno di apertura ufficiale
103: gesù disse: se io non ti la verò, tu non
, 3-547: messer amiraglio, come ti chiace per palte del tuo comune di
di te; ma della scienza io ti dirò ben come io li parlo.
mondo crear? -critico eterno, / ti chiamerei del mio disegno a parte.
. mazzini, 10- 420: ti ringrazio per la 'torre di nesle '
parte? ma tu che sei, chi ti credi? -farsi da parte:
i-926: faccio a dio pregherò / che ti conduca e guidi / e 'n tutte
più cara quanto più franca e leale. ti rispondo laconico, ma non badare:
filippo degli agazzari, 9: ti prego che tu acconsenta che l'usura si
, che son presso che ciò che ti può toccare in parte. -trarre a
15-87: se invece le tue idee ti portano a partecipare alla guerra, per rivestire
foscolo, xiv-276: conviene ch'io ti veda, ch'io sieda presso il tuo
intenerito / d'oltre il muretto basso che ti cinta, / piccolo cimitero di campagna
persona). boiardo, 1-311: ti voglio partecipare a uno mio grandissimo secreto
, presapendo tu avanti la cosa, ti possa essere forse di qualche giovamento. bonfadio
di privati. pratolini, 3-202: ti ringrazio, anche a nome della mamma,
, / ci puoi venire: io ti farò partecipe / di quel poco ch'avrò
e donna nostra, l'onnipotente dio ti guardi e salvi d'ogni tempo, acciò
... / -in roma, / ti dico; e fulvio già ne porse
venire, o marito: la moglie ti è nel letto, brillante nel viso fiorito
di atene. carducci, iii-4-34: ti sollevi atene, / chete de'torvi
parterre, l'arie del musico, talché ti sembra essere in coro di frati che
(particella pronominale, come mi, ti, ci, vi, si, lo
. r. martini, 17: -che ti par, lidio, di quella regola,
su poco più d'una spanna, ti condensa una somma di vita incalcolabile entro una
masini mi sarà carissimo... ti supplico a procurare che si compiacciano di
ii-3-222: con più quiete e particolarità ti scriverò fra breve. b. croce
meglio nuova che mandarlo al padrone. io ti so dire che distende le gambe,
552: un giorno vani / ballerini ti apparvero sui tetti / giovani ai dì dell'
si chiama cubili leonum. sai che ti significa questa pietra? significati tutti li tiranni
madre mia carissima, che tu non ti turbi del mio partimento, imperciò che
che sono ogniuno di quelli 2 che ti rimane ogniuno 2 e'sono pa- nora
nora 4 e quello 9, che ti viene del partimento di sei, sono
. musso, iii-161: renditi e ti perdono la vita e ti prendo per mio
renditi e ti perdono la vita e ti prendo per mio caro fratello e partisco
.. longa via senza via a te ti divide e parte dalle longhe terre.
1-i-362: se gl'iddii da tal molestia ti partano e le tue onde lungamente chiare
le tue onde lungamente chiare conservino, non ti sia noia la cagione per che qui
tuo e vieni nella terra che io ti mostrerò. poliziano, st., 1-48
, a fiorenza, / da me ti parti e saluta / colei in cui regna
perfida noverca, / tal di fiorenza partir ti convene. g. villani, 5-15
partire). saba, 173: ti vidi quando già verso i confini / partivano
. panigarola, 1-14: deh, non ti partir da noi in questo nostro viaggio
. mascheroni, 8-282: mio dio, ti parti: o, s'esser vuoi
tua fine saperai: / già mai non ti partirai / da me, madre carissima
sovr'ogn'altra terrena creatura, / come ti puoi partir sì per niente / dal
bestie salvage. giamboni, 18: ti conviene... partirti dai dolorosi
utilità spirituale, non lasciare che non ti parti e dividiti da quello stato.
strano momento in cui... ti staccavi dal paese, intravedevi il mondo
per le virtudi mie grandi che tu non ti partirai giammai da me ». e
». e cipriano disse: « io ti giuro per le virtudi tue grandi che
le cose del mondo], poco ti durano, o tu che vegna meno a
enzo, xxxv-i-158: core, ché non ti smembri? / esci di pena e
/ esci di pena e dal corpo ti parte. inghilfredi, 388: sì
: chi se', reai fanciullo? onde ti parti? -discendere logicamente.
di me degna: / con lei ti lascerò nel mio partire. sacchetti,
cosucce i sensi appaghi. / aprir ti piace amorose partite / e non le paghi
extraordinari documenti / de li quai non ti penti / se tu t'acconci a volerli
: né già di mia partita / non ti potrei tenere / se fossi in suo
cielo d'alcamo, 20: como ti seppe bona la venuta, / consilglio
bona la venuta, / consilglio che ti guardi a la partuta. giacomino pugliese,
alma? all'ultima partita / qual tristezza ti spinge arcana e scura? zendrini,
, tu eri morto quando el costato ti fu aperto, perché volesti essere percosso e
sole penetra fino alle midolla dell'osso e ti rasciuga senza poter dire: vergine maria
, lvii-56: figlia mia, poi che ti piace, / tro- verotti un bel
, / che doni ad altri, ti fa sempre ardito / a corromper ciascun,
, disse: -vannino, io ti vuo'pregare, poiché tu n'hai saputo
fé risposta al mascalzone: / -io ti venderò l'arme ad un partito / che
di te concepite, l'anno venturo ti mando senz'altro a bottega. palazzeschi
che sia il meglio, innanzi che tu ti voglia mettere a partito con un uomo
anche non abbia sotto l'inganno, ti vuota la borsa per la facilità del
uomo e della bella camera che egli ti acconciò e del bel parto che in sì
in sì fatta scarsità di cose egli ti fece. 3. creatura partorita da
, xxxiv-677: in questa zambra qui ti poserai / finché 'l tuo parto si potrà
. magno, 8: canzon, ben ti puoi dir parto infelice / s'a
un sogno, temerari, / vogliamo ti somigli. / è parto della demenza più
la signorìa dell'uomo sarai ed egli ti signorizzerà. boiardo, 2-1-30: fugge la
del ventre mio conturbato, posciaché io ti vidi tenere in collo la giana tua
il tuo figliuolo ascanio, il quale ti partorì creusa quando e'fioriva troia?
machiavelli, 640: credi tu che io ti creda che costei abbi partorito di panfilo
, o sposa mia, che io ti voglio introdurre nella casa della tua madre
im- brode: / un vermin che ti rode / la notte e 'l dì el
a la figura / che 'n questo specchio ti sarà parvente. idem, par.
che vostra usanza sia spessamente / che ti 'nfinga d'amare, / poi pare —
menzione, / ché picciola cagione / ti poria fare errare. 10.
, così ad avvilirla e a pacificarla ti disponi. castelvetro, 2-3: commenda
, i-46: e'parvuli, quando e'ti veggono cosi grillare colle mani, allora
. fra giordano, 5-409: io ti faccio grazie, padre, signore del
iii-216: signore iddio padre, io ti lodo che le tue cose segrete hai
parvulo in del cospetto tuo, io ti feci capo e prelato nel popolo d'
che voglia si dia loro ogni libertà di ti ranneggiare il popolo, tanto
sentenza de'suoi figliuoli, perché parziali de'ti ranni. mazzini, iii-1-217
getti, ii-161: perché l'amore che ti portano qualche volta gli accieca alquanto,
, i quali, fingendo di non ti conoscere se non per fama, si spargino
, lodandoti fino alle stelle, e ti predichino per dotto, per fedele,
bada, giulio, che la passione ti fa essere parziale verso te ed ingiusto verso
, 2-333: o natura instraccurata, perché ti se fatta parziale, facendoti ai tua
da siena, ii-319: guarda che non ti paia essere in peccato mortale. quando
peccato mortale. quando vi sarai? se ti rimarrà parzionalità niuna el pigli in peccato
aurea volgar., 1542: perché ti contristi tu ch'io sia fatto parzonevole di
tua mandra / se la tua mano ti s'inferma, aligi? pea,
, lxxxviii-1-401: poscia, quando sizien- ti bramano posa, / snoda loro crini e
: sacerdote, se servirai a me ti lascerò dominare e ti pascerò co'rilievi della
servirai a me ti lascerò dominare e ti pascerò co'rilievi della mia mensa.
ogni cosa che tu possedi. e quivi ti pascerò. capitoli della compagnia del crocione
cosa, tu sai ch'io ti amo. dissegli: pasci le mie pecore
istentarmi il dì e la notte, chi ti offende e convienmi pascere quelle [
113: alma città [verona], ti prego, or mi perdona, /
i-24-91: or perché d'ogni cibo mio ti paschi, / notar ti voglio i
cibo mio ti paschi, / notar ti voglio i cittadini appunto / che meco vidi
chi dir volesse: « amor di che ti pasce? » / rispondo: di
non perché tal foggia / l'ozioso ti pasca animo e il guardo; / ma
cicala] in pianta agreste, / ti pasci, in su l'albore, /
tu [angelo], che ognor ti pasci, intento / della gran donna
xxxviii-224: tu di nuovo errore / sempre ti pasci e sforzi il freddo core
parte non senti; / anzi di quel ti pasci e ti contenti / e del
/ anzi di quel ti pasci e ti contenti / e del mio mal ti vien
e ti contenti / e del mio mal ti vien soave affetto. poliziano, st
capitale eh? io voglio che tu ti pasca del suo cuore, come
pasca del suo cuore, come ti sei pasciuta de'suoi disonesti amori. mascardi
veggono a quel modo sozzopra, allora ti so dire io che ne godono, e
a'luoghi o alle pers. a cui ti congiunse natura, ma a quelli che
2: perciò, frate mio, non ti dilettare nel pasciménto del tuo corpo.
, 7-61: verità è che, quando ti sei abbuffato di esperienza,..
abbuffato di esperienza,... ti arriva la morte, ti arriva, e
... ti arriva la morte, ti arriva, e ti trova bello pasciuto
arriva la morte, ti arriva, e ti trova bello pasciuto, pronto e sazio
in largo a sazietà sempre dicendo « ti sposo, ti sposo », al momento
sazietà sempre dicendo « ti sposo, ti sposo », al momento di sposarsi
. cicognani, v-1-193: il vestibolo ti dà nuovo pascolo alla fantasia.
sua specchia, / ché nel tuo dire ti mostre fantasmo, / ed ogne tuo
. monti, xii-2-iv: ben veggo che ti sa mill'anni il disfarti de'fatti
la mala pasqua! ', dio ti, vi dia il malanno e la mala
il malanno e la mala pasqua!; ti, vi venga la mala pasqua!
quello che contrafaceva monna giovanna: « dio ti dia il male anno e la mala
ha fatto stravedere? -la mala pasqua che ti venga, pasquina! 8
se non ci vediamo nel tuo passaggio, ti auguro soddisfazione del tuo viaggio. borgese
preposto il vecchio carone, il quale subito ti chiederà il passaggio. granucci,
: se tu odi la guerra, perché ti commovi al passaggio d'un reggimento che
, 1-18: queste genti... ti supplicano che alla volta della terra promessa
, / o pia courmayeur, ti saluto. -passaggio zebrato: zona della
e per un tortuoso e strettissimo rassaggio ti guida ad una rimota caverna. giordani,
fasciculo di medicina volgare, 48: subito ti apparisce el ventriculo di mezo el quale
, 326: come prima così ancora ti ribelli all'inconcepibile passaggio dalla vita alla
, di questa sesta maternità, che ti fa soffrire e per intanto ti altera
, che ti fa soffrire e per intanto ti altera, se ben di passaggio,
diodati [bibbia], 1-714: ti metterò in diserto ed in vituperio fra
povero savere, / credo che tra vulgar ti passerai, / riparandoli umile e reverente
regni temporali passeranno, ma questo lume ti farà acquistare vita eterna. canti carnascialeschi
. bibbia volgar., viii-288: ti vidono e li monti si dol- sono
di pensare a me. vedrai che ti passa. ci sono tante altre ragazze!
9-106: come s'allenta la tenaglia / ti passerà il mal di ventre. cassola
: / più lieve legno convien che ti porti. giov. cavalcanti, 13:
, e l'età e l'arte ti debbe avere fatto e discreto et esperto »
, 3-60: con la brada- mante ti vuoi mettere, pulcino! sì che quella
. mazzini, 40-42: concedi che ti faccia oggi distributore delle cose mie.
diletto. / ahi che fiero dolor ti passa il petto! alfieri, i-17:
gadda conti, 1-253: un momento pare ti ascolti attentamente, con occhi fissi,
/ e le ragioni adotte io non ti passo. a. f. bertini,
dovriano darti da mangiare e i serafini ti devreb- bono vestire. c. campana
molto più di sopra, questo ancora ti sarà lecito. piccolomini, ii-82:
di lasciar vivere più quietamente. ma non ti venisse però voglia (sei tanto sùbita
tommaseo, 18-i-1131: tu nel tuo villaggio ti passi della bibbia e di dante,
tempo si scampa. -canta che ti passa', per indicare che il canto
. panzini, iv-107: 'canta che ti passa': intercalare scherzoso del nostro fante
alcuna cosa e non rispondere a chi ti domanda o rispondere meno che non si
di ritrovarcelo. saba, 139: ti dico: « lina, col nostro passato
... che tu [firenze] ti confessi, con bona contrizione del passato
purché restasse l'opra scancellata / o ti piacesse o n'avessi desire. pavese,
, 89-20: nota e maraviglia non ti paia / che lucca aver si potè ne'
lemene, ii-175: mira, e pietà ti prenda, empio mortale, / questa
preposto il vecchio carone; il quale subito ti chiederà il passaggio, imperocché egli con
galanteria. carducci, ii-8-245: io ti amo, lo sai; e qualche
guerrazzi, 1-859: una sola libertà ti consentono i preti, quella d'imbestiarti
dentro ogni infamia, ché quanto più ti abietti, e più gli diventi schiavo;
. / ch'a tuo marcio dispetto / ti voglion oggi a casa accompagnare, /
arcigna. / deh cacciate le passere ti sieno: / ev non ha una bogia
416: fermati, se non ch'io ti pianto questo passerino nel seno, sai
, 8-53: tu, figlia mia, ti rovini la salute. lavori troppo e
mormorazioni, quando sono in tua presenza ti fanno l'amico fin tanto che ti
ti fanno l'amico fin tanto che ti cavano i passerotti di bocca, e poi
giungere alla tua impassibilità, è bisognato ti faccia passibile, per far poi ancor
moglie disse senza voltarsi: vuoi che ti passi il sugo attraverso il passino?
abbandono non punto volgarmente femminile: dopo ti ho amato e ti amo passionatamente. l
femminile: dopo ti ho amato e ti amo passionatamente. l. gualdo, 132
di dalli mangiare le cose che io ti dirò uno venerdì. straparola, 6-1:
/ o passione amara, / sottil ti credo porre mia questione / contra falsa
angustiarlo. leonardo, 2-93: non ti promettere cose e non le fare, si
: circa il dar passione a chi ti ama. c. gozzi, 1-303:
qua quattro passi. io verrò dove ti piace, rispose ella. duodo,
a mal securi passi, / or mi ti mostra da le aonie cime, /
da barberino, iii-223: in penna non ti lasso / cotal sentito passo: /
, inf., 3-77: le cose ti fier conte / quando noi fermerem li
206: e'non ci mancava altro, ti so dire, / che aver ora
5-33: in tanto per adesso io ti consegno / il gonfalon di questa ciarpa
: le servitù del passo... ti sogliono verificare anche negli edifizi privati,
, par., 13-117: questo ti sia sempre piombo a'piedi, / per
quel felice ostello / il gir chi ti contende o 'l passo chiude? verga,
/ e la pigi e la sforzi e ti riprovi / contro lei, che s'
di pasta pieni o altri animali che ti piacciano. ramusio, cii-1-184: il
spicciati; pigliane, pigliane, se ti gustano. che fior di pasta! piovene
certo che non solo a le sue parole ti movisse, ma come vipera gitante il
tu hai un bel dire tu, che ti è tocco quella buona pasta d'uomo
dei costumi dei popoli. -dio ti mandi mala pasta: come malaugurio.
f. caetano, 42: non ti far vedere di qui intorno, se
il nome con la vita: a punto ti sei incontrato in una pasta per la
pa- stari su una libbra di minestra ti ci leccan sempre due o tre
.. se me la chiedi con garbo ti do una pasticchina. =
stomaco mio valoroso, io so che non ti fai pregare a smaltire una dozzina di
. pino. pananti, i-395: cosa ti peschi, / che razza fai d'
: che cosa vogliono gli attòniti? non ti fidare, anthos. ci deve essere
], e poi andavi con chi ti faceva comodo. sei sempre stata una
viso! o pasto da corbi, che ti venga il cancaro. -pastura,
b. giambullari, i-598: e'ti parrà forse esser nel travaglio / de'buoi
pastorale. savonarola, iv-156: io ti darò uno esemplo de'poeti: quando
, / contemplando i deserti; indi ti posi. /... / somiglia
scala del paradiso, 100: non ti disdegnare fare la confessione al pastore come
alaleona, 15: bisognerà il fistolo che ti porti, pastricciano. -con
pesci in foco, / prima ch'io ti disami molto o poco. alamanni,
, / né manco una patacca / ti fiderei. fagiuoli, xiii-52: non valuto
baldini, i-480: quel mezzo milioncino che ti beccasti per l'autentica di un cesto
mai sognato di dipingere, che prò'ti fece, pataccaro d'un mattacchione?
. paolo da certaldo, 85: molto ti guarda di non avere compagnia né amistanza
ribaldo schericato, vedi, vedi che io ti ci ho pur giunto, can paterino
vero, e poi invece, patatrac, ti casco tra le braccia alla prima occasione
, 150: con la patena la pace ti dànno / al fin. vasari [
, della tua buffoneria, ecco. ti vedo da lontano, e mi sembri
a mezza tariffa fino a quando non ti sei patentato è sempre un guadagno.
torna al soldano e digli che egli ti faccia una patente lettera direttiva al suo
con li... cardinali non ti bisognerà altra fede che la patente che tu
ci sarà cambiamento a quello che già ti scrissi, o d'un giorno o due
a farmi la paternale, da quando ti ho confidato con chi mi sono fidanzata
sempre in padre terrai, là ove bisogno ti fosse tale paternità. ottimo, ii-176
, / quando il rozzo paterno acciar ti ruppe / il bianchissimo petto. d'annunzio
di cristo. pulci, 1-79: noi ti potremo di messe onorare, / di
sono poi uno di quei tanti stupidi che ti sfilano sciocchezze o paternostri di galanteria.
e '1 bianco per lo nero non ti mostro. -togliere fino ai paternostri
. d'annunzio, v-1-397: che ti vale sfuggire la giovine donna disarmata,
palpebre di seta nerissima, par che ti chiedano compassione: guardati, sigismondo,
questo che tu diffondi nell'anima mia? ti ho sempre salutata mentre apparivi a consolare
, iv-344: lo scappino, di cui ti ragiono, benché fosse un idiota,
/... /... ti laudava quando tu avevi a patire morte
; / noi, ora che regni, ti cantiamo le nostre laude. serafino aquilano
crude- lità io abbia pattita per non ti avere ucciso. ariosto, 9-34:
strazio. bartolini, 20-107: con gioia ti servivo, / ogni offesa pativo /
i-iv- 730): se il sole ti comincia a scaldare, ricordati del freddo
. aretino, 1-12: considera se ti puoi immaginar la maggior pena di quella
20-212: circa il dar passione a chi ti ama, fallo in forgia che non
, 1-22: non posso sopportare che ti tratti male: ci patisco.
. canoniero, 100: tu sempre ti ingegnerai di risparmiare in quel che potrai
frissero racconcie. cellini, 665: ti saria di necessità di volgere e rivolgere
mio? giorgio dati, 2-1206: come ti è mai patito l'animo di guastare
di guastare e rovinare questo paese che ti ha nutrito? -patire il guasto
quelle sue figure che non sai se più ti vinca il riso o la pietà.
a far il patito il geloso e ti confesso che, in onta a tutto,
: n'm'attalenti. / se ci ti trova paremo - colgli altri miei parenti
., 10-26: la tua loquela ti fa manifesto / di quella nobil patria natio
sono i tristi che vociferavan libertà e ti recarono scabia... quelli che restituiranti
personificazione. molza, lxv-6: or ti veggio e mi duol, patria dolente,
martini, i-io: dalla patria degli arlecchini ti scrivo io. 5.
239: una montagna che nutre tre mesi ti nega la casa! -e all'
conte orlando mio mi raccomanda, / che ti parrà un uom ch'ogni altro ecceda
, gostantin, che fai che non ti svelli, / po'che 'l tuo patrimon
colpire oggi di morte questa indipendenza, ti rintani nella più secreta parte del tuo alloggiamento
si trovò un prete, il quale non ti dico con quali arringhe patriottiche ci fulminasse
più esalti i tuoi padri che guerreggiando ti lasciarono il marchesato ed il feudo,
dell'ammiraglio... « ti ringrazio per quel moralmente! » ribattè rimetten
in senso di pacca... ti do una patta. -botta che si
particella pronom. [mi pattìfico, ti panifichi). ant. venire a
patto: / che, s'io ti vinco, io vo'questo destriere. ariosto
/ più dolce assai ch'i'non ti senbro a l'atto. vadi, xcii-n-171
terra. ibidem, ii-137: iddio ti darà parte della oblazione del tabernacolo,
cristo / facesti alor che cristo / ti fé delle sue greggi. dell'uva
dante, par., 5-28: or ti parrà,... / l'altro
finché starai con me, non occorre che ti preoccupi se il denaro ti arriva o
occorre che ti preoccupi se il denaro ti arriva o no. 14.
maestro alberto, 48: monta, se ti piace, ma con questo patto,
di sepusio. della porta, 4-120: ti vo'perdonare, con un patto che
cino, xxxv-n-634: a ciascun gentil cor ti raccomanda, / ch'i'per me
5-2-39: saetta di marzo, io ti so dire che torrebbono di patto di
e pensa che in quella misura che ti pagano gli altri, son qua per pagarti
all'ormo... adagio, ti s'impenna... / 'pu
ci darai quel che vorrai, quando ti piacerà, se sarai contento.
della promessa, quello ti concederò che forse alcuno altro non farebbe
me, o ottimo padre, io ti priego che tu la ponghi giuso e che
osservazioni, nondimeno [i medici] ti vendono sotto nome d'osservazione, per
che non mi riquadrano, ma che ti son prese le paturne? baldini, 10-78
vedesse come egli [il diavolo] ti tratta crudelmente, sarebbe orribile cosa e di
. francesco da barberino, ii-20: questo ti con- vien per fermo avere, /
giovanni dalle celle, 1-84: così ti conformerai che, se la morte minaccia
se la morte minaccia manifestamente, tu ti faccia beffe d'ogni sua paurètta.
testa. baldi, 154: io ti consiglio, / se il tuo valor s'
paroline scappare ch'oggi il boia non ti abbia a far una pavana senza suoni
3-108: sì, sì, delia, ti resta / là tra segni stellanti,
, 1-19: esterina, i vent'anni ti minacciano, / grigiorosea nube / che
/ che a poco a poco in sé ti chiude. / ciò intendi e non
francesco da barberino, i-282: non ti lagnar per aqua né per venti,
: vai vai di notte, ogni cosa ti dà pavento. fausto da longiano,
e paventose / le più innocenti cose / ti apparirai d'annunzio, iv-2-iia: la
12-66: amico, hai vinto: io ti perdon... perdona / tu
: 0 possanza fatai, chi non ti pavé? bruni, i-133: de l'
la padrona. / con te man bianche ti dà la mondiglia. e. cecchi
. gadda, 15-26: ma te ti dimandi mai... quanti..
italia! ben degna dell'avola / ti pavoneggi fra i grandi a buon patto!
cavalcanti, i-336: ben è ver che ti largàr lo pegno / di che potrai
questa terra. per queste cagioni adunque ti dico: rimanti paciente, se io non
dico: rimanti paciente, se io non ti faccio compagnia. sansovino, 2-21:
grave secondi: / ei t'esorta e ti punge, e tu co 'l lento
questa fase dolorosa della mia vita 10 non ti risparmio, e conto veramente sulla tua
canoro giorno di settembre / che ti specchi nel mio calmo cuore.
cresci la paziènzia, esse ingiurie offendere non ti potranno la tua mente. della robbia
. quando della lunga / tua pazienza ti vedrem pentito? mazzini, 69-271: l'
vi-376: abbi pazienzia, / ch'io ti dirò come le cose passano. bandello
. alberti, 2-109: se pure ti piacie ritrarre opere d'altrui perché elle
corpo,... j molte volte ti ho speso come buona moneta. /
nulla di te. - pazienza. - ti abbraccio. verga, 8-125: dopo
: il mondo, o ciacco mio, ti burla e cocca / perché il giudizio
mantova, no: questo fu che mi ti fece parere d'altra maniera che io
da siena, iii-304: la virtù vi ti debbe indurre a fare istima, perch'
, e senza dar vista di sé ti [o italia] pazzeggiano in seno.
di madre udirai, / né intorno ti vedrai vezzosamente / scherzar i figli pargoletti
sospirando dice: -o figliuola, come ti perdi tu il tempo! - la
se più parli di rinoncia, / ti porto all'ospedal dei pazzarelli. lalli
xiv-360: perché il signor mauri non ti sgridi e per punirmi non mi mandi
luoghi e abitudini, ritorni bambina e ti diverti come una pazzerellona. 2
o berretton, questa tua frenesia, / ti porteran / di peso in pazzeria.
7-i-118: o pazzerone, tu non ti avvedi che tu di'contro di te
bene altrui e finalmente un innamorato non ti pare che abbiano molti strani capricci,
contradici a tutto el mondo e non ti pare che alcuno abbi spirito se non tu
chella pazzia, / quante cosaccie che ti sente fare. -stato di ispirata
. risposi: 'versa e non ti preoccupare '. fenoglio, 1-64: io
licenzioso. campanella, 964: io ti donai mal essempio burlando con quelle donzelle
. foscolo, xiv- 219: ti scrivo tante pazzie perché sono propriamente di
escandescenze. goldoni, viii-707: se ti spiace partire, se non vuoi venire
e che più presto che tu non pensi ti si leverà la pazzia del capo.
hai preso un topolino... ti dài ora a miagolare, poi lo
o mentecatto che sei! perché non ti soffocai io nelle fasce subito dopo che
volgo: / sta'contento a pochini che ti leggano / e rileggano. pazzo!
andreini, 1-79: tu da te stesso ti vai figurando molte pazze chimere. g
l'altra. betti, 25: ti voglio donare una canzone j lieve come
pazza di comprare tutto quello che ti piaceva; e poi non potevi pagare
. -non dire così. quando tu ti mettessi a scriverla,... ella
a scriverla,... ella non ti riuscirebbe così scompigliata e pazza come tu
, se vuoi, / che io ti segua dipoi, / come pazza il
firenzuola, 759: uh, i'ti so dire ch'egli ha cominciato a
tal un pè. canigiani, 1-50: ti faranno matto nominare, / se con
l'amore. giamboni, 10-25: ti priego che in su questi fatti mi debbi
bestiai segno / odio sovra colui che tu ti mangi, / dimmi 'l perché »
che se tu a ragion di lui ti piangi, / sappiendo chi voi siete
lxxxviii-1-355: che parte ha'tu che ti dia tanto ardire, / essendo il sopra
, e sentir che il bargello / ti cerchi, è troppo gran cane alle costole
jesù disse a lei: « né io ti condannai; va, e non volere
lui solo; e s'e- gli ti udirà, hai guadagnato il tuo fratello.
ii-4-304: sento del molto daffare che ti dà il berti: mi spiace pel giornale
. i. frugoni, i-6-220: più ti mando il gran sonetto / che vedrai
pecca in parte l'adelchi: lì ti circonda la fredda e grave feudalità;
e da nidi e da fronde / ti [o maggio] cantin selve e prati
] cantin selve e prati, / e ti bestemmi chi ne tossa asconde / di
/ vo'che di dietro un pai ti sia ficcato. gioberti, 4-2-489: negli
a casa. carducci, iii-10-363: né ti sia duro mirar versi che tengono la
purella, tu ci hai poco peccato, ti dico, in queste cose. vasari
[tommaseo]: quella cotale promessa ti richiederà il signore iddio; e così ti
ti richiederà il signore iddio; e così ti sarà certamente in peccato. dominici,
: puo'mi tu altro appor ch'io ti dicessi? / questi son peccatuzzi veniali
ecclesiastica. savonarola, iii-381: io ti ho detto molte volte che se le
: sappi, scauro, ch'io non ti confido il mio onore né ti commetto
non ti confido il mio onore né ti commetto la giustizia perché sii emulo d'innocenti
prima, con la viva speranza che ti possa capitare nei medesimi giorni qualche peccatorello
no 'l nego, / vergine; ma ti prego / che '1 tuo nemico del
cuore e tanto calde queste lagrime che ti faranno qualche giovamento. tommaseo [s
/ cento udirne per uno, e che ti punga / più che punger non suol
4-i-305: se il diavolo si dà che ti s'ammali, / visite
, 4-332: guarda un poco come io ti conobbi la mia nipote che faceva all'
829: pecoraio, pecoraio aligi, / ti piace alle tue sposalizio / tenerti la
la consorte francia / secura a'fichi ti salvi la pancia / da la tedesca lancia
scuola 'è un nome antipatico che ti dà subito l'idea d'un branco
zimbello d'un consorzio di furbi che ti regala il nome di pecorella per mungerti
da dante e dal petrarca seguitata, ti rispondo che tu se'un pecorino
fu corso o san giovanni / che ti fé azzuffar col pecorino / per la quistiondel
zappator fussi allevato, / ogni uom ti mira per un pecorone. ariosto, i-iv-
ma? or nostra voglia, / ti fai peculio, perversa et acerba!
niccola, stato grato, / ch'io ti vo dar ancor tanta pecunia / che
pecunia numerata. bartolucci, 1-1-23: ti farò crescere il salario in pecunia numerata
il tuo animo e l'ingegno tuo non ti concedono di essere pedagoghessa: per riuscire
qual è la maggior colpa di cui ti accusa la storia umana: aver deriso
non è dubbio che i pedanti non ti pongano in mal'ora. lanci,
, a proposito d'un unico vocabolo, ti sciupa talvolta le pagine e le pagine
pedantino a te. sta'vigilante, non ti sciogliere nel sonno. carducci, ii-9-149
ditto duca. grazzini, 87: non ti bastava, pedantuzzo stracco, / delle
75: non vo> scuse; ti sgranchirò fuori io, per dinci? vorresti
, iii- 197: vuoi che ti prenda a pedate nel sedere? montale,
ii-1116: se non sei ancora nulla ti dànno una pedata, perché non ti
nulla ti dànno una pedata, perché non ti venga l'ardire d'alzarti; se
alzarti; se t'è riuscito di salire ti dànno una pedata per farti scendere -
poiché... di pedestre quadrupede ti cangiast'in volante corteggiatore delle aquile.
foscolo, xv-556: era tardissimo, né ti scrissi; e più ancora perché domenico
sbagliata perché tutta una filastrocca di guai ti precipiti addosso. gozzano, i-r343:
quietati, ché non è camillo che ti fa morire; ma per dirla in breve
avendoli guastato il giuoco per le mani, ti darà scacco matto di pedina.
pulci, 3-67: al primo so ti darò scaccomatto / colla pedona in mezzo
le corna! svina, / che ti verrà orlando il cappelluto, / e poi
invadano anche la sede pedonale, e ti schiaccino. pedonare, intr.
ber ni, 176: quand'io ti sguardo ben dal capo a'piei,
un guanto, il quale a la disavveduta ti lasciarai cadere in parte ch'egli,
tu [o rosa] he in ti tri vitii, de li quai tu e'
, / i tuoi cari fedeli / ti conciano ogni dì. -più sgradevolmente
il marito. vittorini, 8-23: ti vorrei male peggio? -con maggiore
inf., 1-132: poeta, io ti richeggio / per quello dio che tu
manco. baldi, 127: non ti fidar di lor; ché nulla è peggio
meno lussuoso. foscolo, xvi-362: ti prego di fare ch'ei trovi la
portar noi dèi. / vie peggio ti vorrei / se tu peccassi a simil del
6iii- 282: l'uso degli altri ti sforza spesso a guastare il tuo e
452: replica il debitore: s'io ti do un fiorin di sette lire come
chiama: io torno, / poi ti nascondi e di'che l'hai beffato,
3-141: assai da quello / che ti parve sì mesto e sì nefando, /
che nel bordello! / or che ti manca, fortuna puttana, / se non
tormento: / ma se tacessi, ti saria peggiore. -con uso improprio
e se non ne hai letto uno che ti sembri il 'meno peggiore 'degli
: che vuo- gli tu ch'io ti dia per pegno? ella respuose: l'
pegno / su la promessa ch'io / ti desse a questo invio. dominici,
cavalcanti, i-336: ben è ver che ti largàr lo pegno / di che potrai
e sforza sì tuo ingegno / ch'ella ti tenga pegno / tanto ch'alquanto in
tegno. campofregoso, 4-42: qui ti lascio la mia fede in pegno, /
ariosto, 1-iv-296: -t'obligo / e ti do in pegno la mia fede.
: se libertà mi dài, / ecco ti porgo la mia destra in pegno.
il sangue versato. montale, 1-128: ti dono anche l'avara mia speranza.
foffro in pegno al tuo fato, che ti scampi. -promessa.
voce è per noi un pegno che ti sei proposto di gareggiar col fondatore di
, quanto tu forse estimi che egli ti portasse. petrarca volgar., iii-50:
, e con l'ingegno, / né ti fidar d'altrui se non col pegno
t'ha sbertato e pelacchiato, / ti salda il conto a spese dello stato
pelacchiù, / è un'ora che ti aspettano alle prove. / e maso zitto
unicamente per andare a dirgli: -non ti vergogni? fatti radere cotesti pelacci!
; deh, vienlo mazzicando, / non ti darei un sol pelacucchino. varchi,
che, dapoi che 'l mio cor ti fu soggetto, / mercé del vago e
/ e 'l veder coll'udir non ti si nieghi, j gli ho se-
non conosci, il male che tu ti doveresti guardare, tutto tutto è in questo
disteso ed immobile del soldato. -svèglia- ti, pelandrone. -non si sveglierà più il
che una spugna animata, un pelapiede / ti chiameranno e un gentiluom fallito. fagiuoli
: veggo che tremi che io non ti peli cotesti pochi peluzzi che tu hai
mustacci. goldoni, xi-69: quel barbon ti pelerò. tommaseo, 11-249: noi
le ciglia. lanci, 3-35: non ti pensare che questa sia una di queste
: il tuo notaio con le cedule / ti pela, e 'l tuo procurator ti
ti pela, e 'l tuo procurator ti scortica. garzoni, 7-552: i vizi
longiano, iv-266: so ben che quando ti pelavi le ciglia con una mano,
facciamo un'altra partitina? - non ti basta la lezione dell'altra volta? -si
, lxxxviii-11-221: allor per fame tutta ti pelasti. bandello, 3-20 (ii-373)
20. con valore di inter. che ti peli un'arpia! '. come
imprecazione. ruspoli, 46: che ti peli un'arpia! 21.
eretto un tempio, per il quale ti chiami ospitalaria, sì come tuo marito
sospita, di dea calendare, ogn'un ti aggiunga il nome di gloriosa per aver
e simili? pazzi, xxvi-3-328: la ti colse, ser pier, nella corteccia
, monna viso di strega, che ti venga la pelatina, pu, pu.
chi parla di salute, quando che ti si vede lì smunto e verdolino, mezzo
appiccicarci la pelle anche tu, se non ti stai attenta. fenoglio, 86:
17-3: se mai ne l'alpe / ti colse nebbia per la qual vedessi /
, 23: io me trovo innanzi a ti sì avvolto / de'lorda pelle antica
sforzo così grande come nemmen tu forse ti potresti figurare. -rimpannucciarsi. verga
lorenzo de'medici, ii-279: quando ti veddi uscir dalla capanna / col cane
fra giordano, 3-286: il demonio non ti può avvelenare, se non ti rompe
non ti può avvelenare, se non ti rompe prima la pella. -scorticare
, 199: parmi che dafne al cuor ti rinno- velle / l'antiche fiamme,
in testa di garzi quelli che non ti dànno altro che pelligate da portare nella
1-i-165: ahi, come gl'iddii giustamente ti pagano! or che avevi tu a
e doloroso, / la terra straniera ti gode, e io mi struggo di te
, oimè, figliuolo mio, perché ti mandammo noi a pellegrinare, o lume de'
, 1-394: rondinella pellegrina / che ti posi in sul verone, / ricantando
volta, bolognese, / le man ti bascio de le man reine / per quelle
luoghi dove noi abbiamo passeggiato e dove ti sei seduta e il sito di quel
resta; / addio cupido, dove tu ti sia: / a rivederci ormai in
/... / fa'che non ti manchin mai. sanudo, xv-304:
amore. anguillara, 10-146: pellice ti vuoi far de la tua madre?
balla pei pellicini la scoterai per quanto ti bastino le braccia. -ridurre
pelo volatino, allora sì che il fieno ti domanda quanti anni hai!
ove il popolo è folto, perché ti levarà il pelo a'drappi di lana.
all'osteria, ché, a non ti nascondere un pelo, io mi sen-
tu sai chi son'io, e se ti sono amico, né ti direi cosa
e se ti sono amico, né ti direi cosa che potesse pregiudicare un pelo al
pelo. goldoni, xiii-334: non ti avvilisce un pelo / l'età. bandi
. f. pona, 4-218: ti do un esempio che cade a pelo del
f. doni, 140: quell'altro ti lieva i peli da dosso con un
al manicomio. brancati, 4-322: ti assicuro che, se oggi la incontro,
/ fin su l'osso il pel ti tosa. -vibrare pelo per pelo',
: dimmi un poco tu, se ti par maraviglia che un uomo...
de marchi, iii-1-455: -bisogna che ti faccia suo amico, o luisetto -disse
tu se'di peluzzin superlativo, / tu ti puoi dottorar pur con un patto /
28: veggo che tremi che io non ti peli cotesti pochi peluzzi che tu hai
non pisciarsi sotto per ogni peluzzo che ti si raggira intorno. g.
ruccide e manda al ninferno, anzi ti dà luogo e tempo e via a penterti
[rezasco], 33: però ti dissi io che tu ti guardassi..
: però ti dissi io che tu ti guardassi... che tu non facessi
, sta in pena. -se non ti vede, capirà che ti sei fermata a
-se non ti vede, capirà che ti sei fermata a dormire da noi.
i-58: ungaretti / uomo di pena / ti basta un'illusione / per farti coraggio
pena e doglia. boccaccio, ii-335: ti priego che non ti sia pena /
boccaccio, ii-335: ti priego che non ti sia pena / d'ascoltar una gran
aver tua voglia piena, / or non ti paia pena / durare un po'd'
il codice penale. cassola, 2-298: ti chiede di occuparti della cosa, come
penar t'è vigore / che, se ti struggi, ogn'or ti fai maggiore
, se ti struggi, ogn'or ti fai maggiore. rebora, 76: buona
ornai vieni / all'affannato cor che ti disia: / serra il perenne fonte
'sgomberare i propri pena ti ': cambiare di domicilio, sgomberare.
proverbio antico, / che dice: non ti metter topo in bocca / che la
aria fuggiasca. bacchelli, 1-i-40: ti sapranno dire che brava gente da corda
l'uno dall'altro, la cagione ti pare effetto, e l'effetto cagione;
belli, 193: checco mio, ti ringrazio delle partecipazioni che mi fai sulla
! eccoti le ultime quattromila lire che ti devo: a regolazione delle nostre pendenze
debbi. mazzini, 53-262: tu ti sei condotto in tutto questo affare perfettamente
vini. cammelli, 164: io ti mando, madonna, un cestellino / de
che vuole esser perfetto: « chi ti dà nell'una gota, para l'altra
quegli orribili tormenti. savonarola, 7-i-41: ti dissi che a colui che ha cura
vitreo, spento, spettrale, che ti perseguita, ti spia, ti uccide,
, spettrale, che ti perseguita, ti spia, ti uccide, non ti
, che ti perseguita, ti spia, ti uccide, non ti uccide, ti
, ti spia, ti uccide, non ti uccide, ti ghiaccia, con la
ti uccide, non ti uccide, ti ghiaccia, con la sua fredda obliquità mostruosa
fortezza, la giustizia nulla ti possono valere, se tu ti rompi in
giustizia nulla ti possono valere, se tu ti rompi in mezzo: non possono valere
con grande solennità intitolato 'la perseveranza'-non ti annoia solo il titolo? carducci,
: con più ricco di tene / non ti caglia d'usare, / ch'o
dicendo: sopporta e persevera ed io ti allegerirò questa battaglia. caviceo, 1-201:
vuoi pure perseverare nelli peccati, io non ti darò più compunzione di convertirti e tu
tu andrai seguitando nel vizio e non ti convertirai. bernardo accolti, 1-42:
la consideri. de mori, 105: ti faccio avvisata che, se tu perseveri
di tobia e di tobiolo, 33: ti conforta che tu perseveri la vita che
, 14-i-16: di che... ti se'facto beffe et attendi nella tua
re; ed inchinandomi alla persiana io ti adoro mettendomi le mani dietro il dorso
. bellincioni, i-188: quand'e'ti dà per persiche meliache / tu ridi
: in un giardino puro / alla luce ti diè l'ingenua brama / e la
, al cuore di tua madre, che ti credeva persa per sempre, vieni.
ellittica. einaudi, 351: invano ti sforzi a spiegare al postulante che quell'
chi la indovina / la mobil fantasia che ti attraversa / la niente ad ora ad
giustizia, anima persa? credevamo che ti tenesser dentro a vita! alpino,
5-111: oh lo sapevo che tu non ti potevi dare alla vita persa perché mi
/ tuo cavallo è sì buon che ti trasporta. -conoscere per bianco il perso
parrai loro persona con bei riggimenti, ti riceveranno. dante, inf., 2-132
per lui con lettere o con ambasciata ti richiedesse d'alcuno servizio, che tu
pugliese, 191: meo sir, se ti lamenti, ah me! / tu
lamenti, ah me! / tu ti nde prendi ragione, / ch'io vegno
, 2-no: se nuova legge non ti toglie / memoria o uso a l'
tutte mie voglie, / di ciò ti piaccia consolare alquanto / l'anima mia,
calze: / della persona conto / ti tieni. s. gregorio magno volgar
, guardati da me, ch'io ti disfido de la persona.
né vietato lo stridare la guerra dove ti piace, né fia similmente per noi
né disdetto ad alcuno del popolo che ti faccia o non faccia offesa nella persona.
la maladizione, / li frati miei ti trovano dentro chissà magione. / bello
, vivi sicuro che, come prima adormentato ti fossi, saresti stato amazzato e co'
te stesso attentamente et elevato in spirito, ti persuaderai di stare in presenza del tuo
di'che deriva il desiuzzo / il qual ti fa portare il cappucciuzzo / così polito
conturbia. bruno, 3-69: non ti viene a proposito di referire l'onesta
farvela vedere. machiavelli, 14-i-94: ti è concesso tempo ad venire ad pigliare
donne a memoria, median ti le quali alcuni effetti memorabili sono al tempo
, commovente, persuadente; e che iddio ti benedica. 2. che
dire: -fa'di me ciò che ti piace. baldelli, 3-42: non è
coloro i quali sono affama ti. baldi, 281: detto così,
. f. doni, 4-16: io ti persuado a non vi andare anch'io.
sedie so'da mutare. queste terre non ti persuadette apollo delio e non comandoe che
giuglaris, ni: fa'la confessione che ti persuado, e dura sino a pasqua
/ qual temi e sfinge, men ti persuade. tasso, 1-3: sai.
suggestione persuadente tu lasci a'tuoi perché ti sovvengano poi negli opportuni bisogni. falier
, l'astuzia miserabile e sfrontata? ti persuadi perché mi ci scaldo?
ii-155: credi tu forse che io ti mandi ad una legazione tanto importante e
eloquentissimi, e io ragionando della verità ti sia in fastidio, sarà egli da non
disegno: / pertanto i tuoi cristian ti raccomando, / ma sopra tutto il tuo
tempio. cavalca, 19-226: perché ti levasti così per tempo? boccaccio, dee
, i-170: se... non ti ravvedi per tempo, tu sei perduto
. francesco da barberino, i-124: ti pensa di porre / ciascun [dei
i ceci colle pertiche. -dio ti benedica con una pertica verde!: per
[s. v.]: dio ti benedica con una pertica verde! imprecazione
e della tua pace e che tu ti levi dalla impresa della scisma, nella
da pertinace seccatore / vuoi ch'io ti pinga così vivo e bello / come il
beato coniugale amore / t'impresse, ti stampò col suo suggello. 5.
sua pertinacità, disse rimbrottando: io ti dico che tu non potrai vincere d'
3-69: per lo sacro legame del madrimonio ti prego che, nelle cose pertinenti al
, inf., 11-80: non ti rimembra di quelle parole / con le quai
8-22: oimè che tua, se ti pertugi il petto, / l'opra non
il sudore. boccaccio, v-242: che ti dirò... più avanti del
misera [donna], la quale ti pare così bella, e quello ch'esce
/ se il vivere, o meschin, ti viene a noia, / né mai
or la tiorba, / e nulla ti spaventa e ti perturba. monti, 4-3-217
tiorba, / e nulla ti spaventa e ti perturba. monti, 4-3-217: inaccessibile
si perturbasse. gelli, i-149: io ti vo'credere che vi astegnate più da'
sempre dell'altrui bene perturbatrice, troppo ti pareva che in tanto piacere fussi stato
: in questi casi la passione che ti domina è l'impazienza di cancellare gli effetti
. verri, i-39: qual nume ti perseguita o quale avresti mai irritato, onde
piccola. boccaccio, 21-8-94: ti serbo gelse, mandorle e susine,
circa al principio e circa al mezzo che ti farà avere la buona voluntà e la
. palazzeschi, 1-577: una cosa soltanto ti chiedo, gridai pervaso tutto da una
con queste leggi: / ch'ella ti segua per la cieca via, / ma
volgar., i-41: a faticare ti conviene molto di lavorìi e di fatiche,
tu dinanzi da persone vadi / che non ti paian d'essa bene accorte, /
d'essa bene accorte, / allor ti priego che ti riconforte, / dicendo
bene accorte, / allor ti priego che ti riconforte, / dicendo lor, diletta
l'aver dietro gran codazzo di famigliari ti faccia felice, i servidori, se
ventura saranno l'ombre de'monti che ti faranno travedere e ti paranno esserciti armati
ombre de'monti che ti faranno travedere e ti paranno esserciti armati. tesauro, 2-224
genti perverse. cavalca, 21-7: non ti lasciar vincere dall'uomo reo e perverso
: della gazza che sciolta / - io ti narravo in casa / qual persona tenevo
com si conviene: / or non ti turbi tua perversa voglia. cavalca, vii-145
. antonio da ferrara, lvi-4: ti manca il naturai calore, / e
altrui e servirai a loro, io ti dico dinanzi oggi che tu verrai a meno
, riottoso. tesauro, 5-214: ti scoterò ben io con faci ardenti /
pirandello, 8-890: con un abitino nuovo ti vestirà, d'un colore che ti
ti vestirà, d'un colore che ti stia bene, d'accordo con questi tuoi
ubertino darezzo, xvii-808-1: ai quanto ti farò parer pesante / diliberato e savio
/ se contro a la tua voglia io ti parlassi. bembo, iii-97: è
carattere. tronconi, 5-60: questi ti denigra perché gli fai capire con un'occhiata
ridicoli. pretendono di pesarti, e poi ti accettano a metà. -con
peso. baldi, i-139: non ti doler, milon, tanto valea / l'
col parlare acerbo / tirato vecchio non ti metta in fuga. alfieri, 1-23:
fianco, amorosa...: « ti peso troppo? sei stanco? ».
. leandreide, lxxviii-ii-358: se troppo ti fatico / per bona fede, figlia,
i generi coloniali dall'estero, non ti traggono neppure dal portofranco, ma vanno
in grazia mia, è necessario che ti adopri in modo che non sia soldato sì
, purg., 6-150: se ben ti ricordi e vedi lume, /
mi chiedaresti quella cosa / ch'io non ti desse, senza fame posa. n
non dar posa, / va'e sì ti palesa / perché sia bene intesa.
non à posa: / ciò che ti dà ventura, ti ritoglie.
/ ciò che ti dà ventura, ti ritoglie. 3. quiete dell'
leggendo i fatti di qualche grande, ti sentirai commuovere, ti verranno le lagrime
di qualche grande, ti sentirai commuovere, ti verranno le lagrime agli occhi, non
. quasimodo, 49: per averti ti perdo, / e non mi dolgo:
girolamo da siena, ii-100: non ti posare mai tanto che ti lievi in
ii-100: non ti posare mai tanto che ti lievi in tutto la stanchezza. libro
e di mughetto. e il cuore ti batte in gola, rondinina. riprendi fiato
e l'ora è tardi, io ti priego che tu ti vada a posare.
tardi, io ti priego che tu ti vada a posare. l. giustinian,
se tu fai poco perché 'l più ti manca, / extima pur che sia /
da bologna, 1-24: di fino talento ti amava tanto teneramente che posare mi parea
tesoro; ed io sono certo che lo ti manderà, e tu sì ti poserai
lo ti manderà, e tu sì ti poserai colla tua compagna. andrea da
rosana, xxxiv-677: in questa zambra qui ti poserai / finché 'l tuo parto si
, sull'ali dorate; / va', ti posa sui clivi, sui colli,
pompa, / maledizion di dio, ti posa. -indirizzarsi, rivolgersi (
dante, purg., 9-61: qui ti posò, ma pria mi dimostrare /
, iv-1-9: io entrai. tu ti volgesti appena; tu mi accogliesti duramente
pulci, lxxxvhi-ii-311: chi fia che non ti chiami / più ricca donna d'un
molto dissimili. leonardo, 2-215: se ti vuoi suefare bene ai retti e boni
nobil canzone... tanto più ti piacerà quanto più posatamente e attentamente tanderai
iii-62: la natura... prima ti fa poeta e poi col raffreddarsi dell'
poeta e poi col raffreddarsi dell'età ti concede la maturità e posatezza necessaria alla
/ dov'è posata sera, / vieni ti porterò / alle colline d'oro.
niccolò del rosso, 9-14: ucidròmi per ti neto e puro, / laldaròti com
già che ai tuoi sospetti / abbandonar ti vuoi, su via conosci / tutto
tei discopro, e poscia / signor ti lascio di me stessa. -infine
3-7: conosciuta te la verità, non ti puoi partire poscia sì ti lega forte
, non ti puoi partire poscia sì ti lega forte, veggila tu. boccaccio,
che io ho poscia portato che io ti perdei. bonavia, 114: io hoe
a como per servizio, per cui non ti potrò più parlare. gozzano, i-1272
, diffinisce positivamente il folard, che ti sia superiore di forze è ordinar le tue
questi provinciali positivi e sparagnini. se ti vedessi stabilito qui, sarei tranquillo sul
. goldoni, iii-122: -sei sicura che ti voglia prender per moglie? -me ne
di favola tu senti di positivo che ti trovi in toscana. cintili, 2-79:
. zanotti, iii-153: disse: ti vò ritrar per caritate. /..
a difendere la mia. io non ti ho mai detto bugie per difendere la
in quel verso « né più chiara luce ti poteva accendere amore ». piccolomini,
non aran forza a far ch'io ti disami / in vita e, se possibil
destrezza. palazzeschi, 1-494: la possa ti fu data per tutto discuoprire, scemere
17-75: 'o virtù mia, perché sì ti dilegue? '/ fra me stesso
a la tua possa guerrera / in tutto ti se'mostrata. salvini, 24-371:
di mandricardo, / che in pezzi ti farebbe adesso adesso; / e detto
cansar potrai, se d'un monton ti vali. 3. rigoglio di una
germogli, / chi possa e ardir ti dona, tu cui neglesse il fato ed
qui santa e madre al popol tuo ti mostra: / né a danno irrompa
dire ch'io non so chi negare ti potesse niente: di ciò che ti piace
negare ti potesse niente: di ciò che ti piace giusta a mia possa ti servirò
che ti piace giusta a mia possa ti servirò. niccolò cieco, lxxxvtiiii- 169
boterò, 11-327: signor, chi ti rimise nelle posse / de'nimici,
allusione oscena. ruspoli, 180: ti giuro di saltar da una finestra / un
. bibbia volgar., ix-95: io ti dico che tu sei pietro e sopra
, ché ogni reo si lavi, / ti diede, o pier, de le
, iv-188: cupido rispose: « io ti farò provar la
amico o d'altra cosa, tu non ti parta da la ragione; anzi sempre
il mio carme si leva, e ti persegue [o libertà] / di possanza
sercambi, 2-i-312: o gottifredi, io ti profero che se fai per tua forsa
castri metti in mia possanza, io ti darò la mia figliuola bianda per moglie
. foscolo, xiv-276: mentre io ti possedo, sfido la sorte a farmi
francesco da barberino, ii-20: questo ti convien per fermo avere / che quella è
sofia, che non tutti che medesimamente ti possedeno, non vegnono tutti medesi
mamente affetti; anzi talor, chi meglio ti possedè, men bene vien edificato.
conte di saluzzo, che parlando a lodovico ti lodò infinitamente come uomo degno di molto
prezioso per il governo e il paese che ti posseggono. 5. ottenere.
e chi te parla et ode e ti possedei bembo, iii-351: possedere dico
possiedi questa sirena, sappi che la ti posso io conceder per moglie. monti
: o, amor mio, quando ti possederò io? cesari, 6-86: finita
. g. gozzi, i-10-43: ti diede danari, non acciocché per tua morte
. alfieri, 1-1255: sol che ti attenti / varcar le limpid'onde, a
il più cocente / strale che sdegno ti ministri, o giove, / e se
eloquente / t'inalzi al cielo e ti trasformi in stella. cesarotti, 1-iv-42:
iv-13: se voli, amico, che ti vaglia / vertute naturale od accidente,
33-70: o somma luce che tanto ti levi / da'concetti mortali, a la
/ che tu non vuo'ched i'servir ti possa, / da può'che tu
delirio di tenerezze, quando ti raccogli tutto nella tua vecchia esistenza,
vecchia esistenza, quale passione, quale smania ti si desti allora nel cuore per i
che si danno cura di comunicarti il sapere ti mettono a parte di una possessione inestimabile
: chiunque di loro [i cenobi- ti] avesse in possessione o terre o case
fatti di giuseppe ebreo, 96: anco ti darò questa terra nella quale tu vai
. boterò, 9-65: l'abbondanza ti reca commodità d'ogni bene; la
la pace l'uso, la libertà ti conduce l'usufrutto. loredano, 239:
/ ché l'alta tua virtù non ti fa degno / di questo sol, ma
/ di questo sol, ma ch'io ti doni il core. p. cattaneo
, certo più degna di quella cui essi ti hanno invitato? carducci, iii-8-261:
dire, o dolce amore, quel che ti fu possevole di fare. contrasto giustinianeo
è possibile. carducci, ii-7-261: ti menerò in luogo ove si starà il meglio
possibile, /... / pietà ti stringa, che ti fé passibile /
.. / pietà ti stringa, che ti fé passibile / colonna e guida a
vai la consequenzia, come si quello ti formassi il silogissimo così: ogni posibile
, 2-20: né de'cavalli ancor meno ti caglia, / che poco gioveria ch'
de'mezzi mediante il concorso de'zeri ti accadrà non poter raccòrre cosa alcuna,
so che discorsi di una persona che ti avea data una posta. verdinois,
sguattìo! una serra, che par che ti svenino. noi si sta attenti alle
in testa, messer ischiatta delti uberti ti corse addosso e dielli d'una ma
tantosto messer odd'arighi con un coltello ti segò le vene, e lasciarlo morto
faciali cupe de gran raione; / poy ti pona bon poste, / e pistela
camminano inanzi i peotti e la caravana ti seguita ed essi sanno le poste dove s'
strada sì spogliata di cavalli che con ti medesimi sono stato costretto correre tre e quattro
p. leopardi, 35: non ti deve essere difficile rassicurarti chiaramente se le
bernardino da siena, v-261: che ti vale piangere i tuoi peccati non tirando la
, 20-104: per un gran maestro che ti venga in casa donandoti una buona posta
buona posta, ce ne son venti che ti pagano di promesse. g. b
uno anno. ser giovanni, 3-83: ti comando che tu i lasci venire in
che la macchina è in moto e ti ha preso dentro inesorabilmente. ci sei.
e a posta mangia la sera cose che ti movino il ventre o finge doglie di
: « se l'altre volte sì poco ti costa » / rispuoser tutti, «
; anche lo stesso / tuo tacer ti convince: in sen tu pure /.
1036: ringrazia il tuo dio che ti ha dato queste due creature. se
non c'eran loro, oggi non ti avevo fatto la posta per niente.
aspetta di vederti. e un'ora che ti fa la posta in piazza. -osservare
altra, più donna. da un mese ti facevo le poste. -giocare la
machiavelli, 1-iii-336: per tale cagione ti abbiamo mandato in posta, a sua
. della porta, 4-19: ti farei pigliar la posta per l'altro
. guarini, 369: né ti sdegnare, o diva, che per l'
tuo piè veloce / forse miglior fortuna ti prepara. 3. puntare,
monti, x-5-57: ohimè! che ti s'infossa / nel tenero palato una
invece di 'otite'. -che ti venga una postema: come imprecazione.
avrai la morte: una postemùccia che ti si generi in capo, tu sei spedito
i terreni. martello, 6-i-325: tu ti scusi, e a me volgendo il
se mai la tua zazzera posticcia non ti sia levata di capo contra tua voglia,
barba postizza e che con qualche tintura tu ti contrafaccia il volto per non essere da
t. valperga di caluso, 327: ti par ch'un vecchio venerabil sia /
: « o virtù mia, perché sì ti dilegue? » / fra me stesso
ottimo, iii-405: per questa cagione ti sono mostrate qui è giù più persone
patria. pellipari, 20: non ti donar sì in preda, o figlia,
caso negativo o semidubitativo; piglia, ti prego, un posto di 3a classe
diretto) per palermo, che mio fratello ti rimetterà l'importare. barilli, 5-2
i-41: considera che di giorno non ti convengono le opere della notte, quali
certe forche. einaudi, 351: invano ti sforzi a spiegare al postulante che quell'
migliore offerta, e allora il padrone ti porta in palmo di mano.
, così per chiasso: marcella, ti garba cotesto giovanotto? e me lo ammiccava
ch'ei sia al tuo caso. se ti piace, non c'è altro che
altro che far l'accordo; tanto non ti nascondi che tu vuoi marito; lo
: -qua, qua, bondanza, che ti facciamo il posto -soggiunse tanolo tirandosi da
condizione finanziaria sarà di molto migliorata. ti metti a posto! saba, x-32:
invocazione: 'sancta maria', dove ti dissi che tu la ricordi con divozione;
tu le domandi con fede quello che ti fa di bisogno. fra cherubino, 3-74
cioè che se tu vuoi che dio ti esaudisca e concedati quel che tu domandi
così detti perché stimavasi che gli dei ti chiedessero quando la natura minacciava qualche calamità
appunto tu stesso, non ciò che ti hanno insegnato o ciò che può esserti
/ onde, dal marmo, a noi ti riconcili. pascoli, i-396: non
. borsi, 2-142: da che ti amo, in realtà sento che odio gli
scala del paradiso, 147: non ti sbigottire cadendo cotidianamente e non ti ritrarre
non ti sbigottire cadendo cotidianamente e non ti ritrarre adietro, ma sta'fortemente pur
, ed al postutto l'angelo che ti guarda farà reverenza alla tua sofferenza.
al pustutto caccia queste doglienze che tanto ti dài. petrarca volgar., iii-22:
avversità, che tu hai, non ti debbia al postutto dolere. storia de
come te ora che vai a letto e ti levi i vestiti. è rimasto senza
potente / et alla gloriosa intercedente / che ti dia vita e gaudio lungamente. s
convenzioni, gli zuccherini..., ti dico che, secondo me, sei
la posizione dell'accento quasi senza limite ti dà le più varie intonazioni, ammirerà
marinetti, 2-iii-58: o mio padre ti ammiro come éfilora o tu che fosti
. parini, xiii-45: alcon, non ti rammenti / quel che superbo per ornata
io vidi: / o se di ciò ti sfidi, / monstra tua gran potenza
d'amoroso afecto preso / ch'a ti son dato con ogni potenza. leone
] con tutta reverenda, / ch'el ti farà volere / sol servir e piagere
confortarti a pazienza, / dar quel non ti potea che in me non era:
volgar., 31: la qual a ti, madona venus, teme e serve
prenotazione dei due posti d'angolo: non ti starò a dire come li ho avuti
che mortale / questa tranquillità nel cor ti pose, / perché ancor non squarciassi il
sommersa, se dal sommo chiostro / non ti porgea l'alta potenza aita.
sotterrati. leone ebreo, 232: ti mostro la divinità consistere ne l'amato e
e di sollazzo, sensibilmente e famigliarmente ti rappresenti e manifesti. buti, 2-250
fatto mio il tempo passa, / onde ti priego che 'n ciò ti fatichi.
/ onde ti priego che 'n ciò ti fatichi. novellino, 41 (72)
1-99: si può sapere che cosa ti ha preso? -con riferimento all'
note / di questa comedìa, lettor, ti giuro /... / ch'
null'ora che sia / venire non ti poria / la tua ricchezza meno, /
/ la tua ricchezza meno, / se ti tieni al mio freno / nel modo
-disse poi con molta dolcezza, non ti muovere; te ne potrebbe venir male.
guarini, 45: deh! non ti procacciar prima del tempo / i difetti
anche lei, sta come può, ma ti è grata della tua buona memoria.
mentitor brutto marrano, / in che paese ti trovasti e quando / a poter più
tebaldeo, dial., 1-3: -non ti bastava, morte, il frutto corre
i qual merito o qual grazia mi ti mostra? ». petrarca, 248-1:
fiato e forza il foco / io ti prometto. condivi, 2-80: dovunque tu
. condivi, 2-80: dovunque tu ti volti, par ch'egli te seguiti,
i-9: la prima delle 'corse autunnali'che ti manderò dovrebbe essere un'ampliazione umoristica di
. graf, 51106: ché non ti volgi / a quel poter che vi creò
/ disse per confortarmi: « non ti noccia / la tua paura; ché,
no 'l tace, / ch'egli ti voglia a l'obligo soggetto / de'rei
agli italiani del quale farai quello che ti parrà meglio. idem, i-473: il
cara giovane, niuno a mio potere ti torrà la vita. -di grande
in me niuna podestà s'ella non ti fosse data di sopra. bibbia volgar.
sopra di me, se ella non ti fosse data di sopra. g. forteguerri
arislippia, 6: syrisca, fammi (ti prego) che, come lo inferno
dottata, / la mia dolze amistade / ti sia acomandata! pietro da bascapè,
sono in vostra podestà: dimmi, chi ti costringe che tu ti crucci? ficino
dimmi, chi ti costringe che tu ti crucci? ficino, 6-9: altre cose
aggio asicurato, / a biancifior bene ti farò parlare: / s'io ne dovessi
chicchessia, per modo che se egli ti dirà una mala parola, queda si turbi
queda si turbi e confonda, non ti vergogni però punto? tommaseo, 11-281:
se non à le vangiele, che mo ti dico: jura. / avereme nom
i cherubini e tutti i serafini; io ti dico a uno a uno tutti e
erba vinci,... che non ti faranno onor mai. garzoni, 1-605
sempre nel cuore... questo ti sia cibo e poto, figliuolo mio carissimo
approssima a noi, a'quali tu ti dài in cibo e poto per cotìdiano
robbare, che maledecta scia la poeta che ti cacò. idem, 63: fistili
tua ca, ca, casa io ti rimeno: / tro, tro, tro
se'nato sì poveramente: / grazia ti rendo, idio, di tanto onore,
degna di compassione, venere tutta infuriata ti cerca per mare e per terra con ogni
martini, 7-131: quest'ora che ti piace è come quella / povera amante rassegnata
paese! chi sa il babbo come ti cerca! pascoli, 96: il becchino
così ignaro di vita sociale che forse ti sfugge scioccamente perché io non creda che
: sei povera del sole / che non ti scalda. -essere povero della grazia di
cuor de'cuori, il sole divino padre ti avvolge / de'suoi raggianti amori,
. idem, 4-136: lascia ch'io ti asciughi, povera / anima, piano
pasciuta di parole e priva di soldati che ti difendano. alfieri, 1-15: già
4-207: ma tu... ti guarderesti attorno senza capire, ho paura,
e de le tribulazioni del mondo ti turbi e ti lamenti, che poco tempo
tribulazioni del mondo ti turbi e ti lamenti, che poco tempo posson durare
cose del mondo, che tu dici, ti fa spedito e libero. savonarola,
culturale. giordani, xiii-12: se ti abbisognasse una gran ricchezza di greco,
poveruomo. sciascia, 11-123: finché ti considerano un poveruomo, al tuo paese
acqua d'agosto, pover omo, ti conosco', dice il proverbio toscano. o
è. bocchelli, 2-275: « ti sta bene, » fu il saluto della
si volse alla moglie. -giovanna, ti prego, preparami tu la pozione,
la prima cosa che potrai sentire, e ti faranno ingollare qualche pozione ripugnante.
bere / a quella pozza ch'io ti vo'aspettare, / e livi in terra
a sedere, / tanto che vi ti veggia valicare. leone africano, cii-i-422:
del pozzo. pascoli, 1-413: ti scriverò per il pozzale bellissimo. viani
a trentasette / anni... se ti ricordo! eri bellina: / un
la lingua? malatesti, 52: io ti senti'gridar ier con la vecchia,
per le trecce / perché nel pozzo ti cascò la secchia. de luca, 187
avanti, / acciò che 'l fatto men ti paia strano, / sappi che non
). cantoni, 104: io ti ripeto che ti voglio dare un tanto,
cantoni, 104: io ti ripeto che ti voglio dare un tanto, e sapere
di san patrizio, che mai non ti credessi. de marchi, ii-24:
dota, con dirgli; « con chi ti pare di favellare, ah? diserto
. c. gozzi, 1-542: ti ricordo solo che, se tu manchi di
se'per sette pozzi neri, / i'ti mando il piombin colla bigoncia. soderini